DOCUMENTODIINTENTI
Bologna-Luglio2016
VersoilcontrattodifiumedellaCHIUSADICASALECCHIODIRENOE
BOLOGNACITTA’D’ACQUA
PROMOTORE:ConsorziodellaChiusadiCasalecchioedelCanaleReno
ViadellaGrada,12–Bologna–tel.051.6493527info@consorzireno-savena.it-www.consorzireno-savena.it
COORDINAMENTOTECNICO-SCIENTIFICO:dott.SalvatoreGiordano
AIRISsrl–[email protected]
DocumentodiIntentiperilContrattodiFiumedella“CHIUSADICASALECCHIODIRENOEDIBOLOGNACITTÀD’ACQUA”
Promotore:ConsorziodellaChiusadiCasalecchioedelCanaledelReno(BO)Coordinamentotecnico-scientifico:dott.SalvatoreGiordano
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DOCUMENTODIINTENTIPERILCONTRATTODIFIUMEDELLA
“CHIUSADICASALECCHIOEDIBOLOGNACITTÀD’ACQUA”
PREMESSOCHE:
• Il presente Documento d’intenti ha l’obiettivo di dare avvio ad un “processo partecipativo che
conduca alla sottoscrizione del “Contratto di Fiume dellaCHIUSA DI CASALECCHIO DI RENO E DI
BOLOGNACITTÀD’ACQUA”.
• L’ambitoriguardaprincipalmenteiltrattoperiubanobolognesedelFiumeReno,cherisentedella
presenzadellaChiusadiCasalecchioedellerelativeattivitàdiderivazionedell’acquaperilsistema
deiCanalidella cittàdiBologna (Art.1–Ambitogeograficodi intervento). L’ambitopresentaun
quadroarticolatodivalenzeecriticitàambientali, storico–culturali,paesaggistiche,ecologichee
socio-economiche, nel quale la complessità risulta in buona parte riconosciuta ma non ancora
pienamenteaffrontata. Inquestosensonell’ambitogeograficodiriferimentogli interventieazioni
progettualidaeseguirecoinvolgononumerosi interessiriferibiliallarisoluzionedicriticità (art.2)e
perseguimentodeiprincipaliobiettivi(Art.3).
• IlConsorziodellaChiusadiCasalecchiohaespressolavolontàdifarsipromotoredelcontrattodi
Fiumeal finediaffrontare i temipropridell’ambito in cuioperaedel territorionel suo insieme
attraverso un percorso di concertazione che coinvolga tutti i settori interessati alla gestione del
territorioedell’ambienteperarrivareacondividereobiettivicomuniperlatuteladellarisorsaacqua,
lariqualificazionedegliambitifluvialielosviluppodelterritorioinquestione.
• L’attivazione di un Contratto di Fiume risulta particolarmente significativo per quest’ambito in
quanto laChiusadiCasalecchio,opera idraulicadieccezionale importanzastorico-architettonica
rappresentaunesempiodiconvivenzaesimbiosisecolaretralecondizioninaturalidelterritorioe
lenecessitàproduttivedell’uomo.Raroesempiodiartificializzazionesenzaviolenzasullanatura.
• LaRegionenell’ambitodellafaseinizialediconsultazioneepartecipazioneharilevatochel'iniziativa
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“Verso Il Contratto di Fiume della Chiusa di Casalecchio di Reno e Bologna città d'acqua“, per la
modalità integrata e partecipativa con la quale intende affrontare il rapporto
fiume/territorio/paesaggio, risulta coerente con le politiche e strategie regionali che, in tema di
governance dei sistemi paesistico-ambientali legati alle acque, sono finalizzate al raggiungimento
degliobiettividiqualitàedisicurezzadellarisorsaidricaedeiterritoriadessaconnessi,definitidalla
Direttiva “Acque”(2000/60/CE) e dalla Direttiva “Rischio Alluvioni” (2007/60/CE) e alla loro
integrazione e sviluppo di sinergie con gli strumenti di pianificazione paesaggistica e urbanistico-
territorialedilivelloregionaleelocale.
• L'iniziativa mira inoltre ad aumentare la resilienza del territorio bolognese rispetto agli impatti
prodottidaicambiamenticlimaticiincorso.Il16aprile2013laCommissioneEuropeahapresentato
la strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici, che integra le azioni di mitigazione con
misure di adattamento mirate a forgiare dei territori più resilienti agli impatti dei cambiamenti
climatici.
• Nel 2014 è stato avviato il nuovo Patto dei Sindaci denominato "Mayors Adapt", per favorire
l’impegnodelle cittànello sviluppodi strategie locali di adattamentoai cambiamenti climatici. Le
cittàcheaderisconoall’iniziativasiimpegnanoacontribuirealperseguimentodell'obiettivogenerale
dellastrategiadiadattamentodell'UEsviluppandounastrategiadiadattamentocomplessivalocaleo
integrandol'adattamentoaicambiamenticlimaticineirelativipianiesistenti.
• Bologna ha aderito a ottobre 2014 a “Mayors Adapt” approvando successivamente la Strategia
LocalediAdattamentoe,nel2015,ilPianodiAdattamento.
• IlComunediBolognahaspecificatoinfasedielaborazionedelpresentedocumentocomel'astadel
fiume che scende dalle colline bolognesi attraversando la città di Bologna è l'elemento portante,
secondoilPscdelComunediBologna,dellestrategiericonducibiliallacosiddetta“CittàdelReno”.Si
tratta di territori con caratteri profondamente diversi: le pendici dell'Appennino dove gli
insediamentisisonoconcentratisuiterrazzifluviali, lecittàdiCasalecchioeBolognadovescavaun
lettosulqualeaffaccianospazidisomogenei,lapianuraincuipermangonoserbatoidinaturalità.In
questesituazioniilRenosvolge(masoprattuttopuòsvolgeremeglio)funzionidicorridoioecologico
tracollinaepianura,diconnessionetraglispaziabitatisulleduespondeconpercorsiciclopedonali
alternativi alle strade carrabili, di ambiente ricreativo con isole di elevata qualità ambientale. Per
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darecorpoallaCittàdelRenooccorreribaltareenergicamentelaprospettivaditerritorichegiranole
spalle al fiume considerandone le sponde un "retro", dove è normale depositare, abbandonare,
trovare risposte provvisorie per il disagio abitativo e sociale. La strategia del Psc è quella di
conquistare il rapporto col fiume armonizzando più obiettivi: la sistemazione di un parco
metropolitanodovesianogradevolierigenerantipratichesportiveesostepigre; lacreazionediun
sistema confortevole di accessi e percorsi per i singoli aggregati urbani cresciuti a fianco; la
salvaguardiaeilrafforzamentodeicapisaldiecologici.
• ilGIAPPhaspecificatoinfasedielaborazionedelpresentedocumentocome,lungol’astadelFiume
Reno,nelterritoriocomunaleeavallediBologna,sonopresenti,quasisenzasoluzionedicontinuità,
spazi naturali e seminaturali che ne potenziano il ruolo di “corridoio ecologico” primario, già
individuatodalPianoTerritorialediCoordinamentoProvinciale(PTCP,Tav.5)erecepitoneivariPSC,
diruolostrategicoper il territoriovasto. Intalsensosi richiamanogliampitratticonareegolenali
riscontrabili all’altezza del Quartiere Barca / Casteldebole, tra Via Togliatti e la Via Emilia, tra la
FerroviaBO-MIelaTangenziale,nonchéleGolenedelLippoediSanVitaleneiComunidiCalderara
diRenoeCastelMaggiore(giàoggisitodellaReteNatura2000eAreadiRiequilibrioEcologico),ma
anche, sul confine con il ferrarese, altri importanti nodi ecologici come l’Area di Riequilibrio
Ecologico“Bisana”aPievediCento/Gallierachefronteggia laRiservaNaturaledellaForestadella
Panfilia sull’altra sponda. Altre aree golenali lungo il Reno sono attualmente oggetto di
riqualificazioneambientale (inViaLongarolaaSalaBologneseoall’altezzadiViaBeataVerginead
Argelato / Castello d’Argile). Infine altre ampie aree ancora possono potenzialmente arricchire la
portata ambientale del corridoio fluviale del Reno, una volta esaurite le loro attuali destinazioni,
comeleareedicavainViaZanardieViaLame,cosìcome,piùavalle,l’ex-demaniomilitareaPasso
Pioppe,ibaciniinlocalitàBoschettoelealtreareedicavaaBonconventoeMalacappa.Siconsideri,
inogni caso cheabenpocadistanzadal corsodel FiumeRenonellamediapianura si rinvengono
molte aree di pregio ambientale, rientranti nella convenzione intercomunale per la Gestione
IntegratadelleAreeProtettedella Pianura adoggi sottoscritta da21Comuni, rispetto alle quali il
fiumerappresentaunodeiprincipaliassiportantiedescrittoripaesaggistico-ambientali;
• IlpresenteDocumentod’intentièrealizzatoattraversounprocessodiconcertazione,icuipassaggi
principali sonosintetizzatinei3 report, residisponibilinelprocessodipartecipazioneavviato, tra i
principalientiesoggettiportatoridiinteressedell’ambitooggettodelCdf.Leattivitàfinquisvoltesi
sonoarticolateinunaseriediincontripartecipativitenutisipressolasedeconsorzialedellaChiusadi
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CasalecchiodiRenoedicuiesitivengonodiseguitosintetizzati:
o Il 25 settembre2015. Ilprimo incontrohaevidenziato l’interessee l’attualitàdelprocessodel
CdFinquanto:1)laChiusadiCasalecchiorappresentaunelementodigranderilevanzaperla
sua funzione regolatrice dell’equilibrio idraulico dell’area bolognese, ma anche simbolico
moltoforte,perlasuarilevanteimportanzastorico-naturalistica.LaChiusadiCasalecchioè
monumentodipacedell’Unescooltreadessereilpiùanticomonumentoidraulicod’Europa.
2)Glieffettidiunaazioneprogettuale/decisioneeffettuatasulfiumesiripercuotonoinvario
modo lungo tutta l’astaequindi vannocoordinati e contestualizzati; 3)dialogherebbecon
iniziative analoghe (GIAPP - Gestione integrata delle Aree Protette della Pianura) dove 19
Comunidell’areametropolitanabolognesesisonoconvenzionaticonl'obiettivodigestirein
modo coordinato e attento al resto del territorio le aree di interesse naturalistico, di
proprietà o uso pubblico. 4) Viene riconosciuta la necessità di perseguire nella
regolamentazioneecontrollodegliusidell’acquadelfiumeRenoattraversolarealizzazione
diunContrattodiFiume(vedipianodiadattamentodelComunediBologna).5)Neglianni
sonostatiattivatinumerosipercorsi/attivitàprogettualicheadoggistentanoadecollarea
causadell’assenzadiuna“cornice”edelleproblematichelegateallecompetenzeeai limiti
amministrativi.Ildialogopartecipativodellariunionesiècontraddistintoinconclusioneda
un primo e attivo confronto tra i partecipanti, presenti in qualità di referenti istituzionali
(RER,ComunediCasalecchiodiRenoediBologna,ecc,…)operatori,fruitori,eportatoridi
interesse in generale. L’esito dell’incontro è stato quello di una conferma generale
dell’importanza e delle opportunità che possono derivare dal CdF. Da qui è emersa
l’indicazionegeneralediproseguirenellosviluppodelprocesso.
o Il22gennaio2016.L’obiettivodellagiornataèstatoquellodipredisporreunaprimastesura
delpresenteDOCUMENTODI INTENTI.Atalpropositoèstatochiestoatutti iconvenutidi
esprimersiinmeritoa:1)leMOTIVAZIONIchedalpuntodivistaspecificodellostakeholder
dovrebbero portare alla redazione e sottoscrizione del CdF Bologna città dell'acqua. 2) il
CONTRIBUTO in termini progettuali che si intende apportare al CdF. Come esito della
giornataèstato inviatounreportdi sintesideglielementiemersi sucuièstatochiestoun
ulteriore approfondimento, condivisione e/o contributo. Durante l’incontro la Regione ha
condiviso le finalità, l'approccio e i contenuti progettuali riportati nello schema del
DocumentodiIntenti,confermandol'interesseel'impegnoacollaborareeaparteciparecon
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propri rappresentanti alle attività e agli incontri previsti allo scopo di fornire il necessario
supporto di conoscenza e competenza dei diversi settori regionali, nella necessità di
verificarelacoerenzaelepossibilitàd’integrazionedelprocessoconleopportunitàattuative
già in essere sul territorio e con gli strumenti di pianificazione territoriale e di settore,
riconoscendo il forte valore territoriale e storico culturale della Chiusa e dell’ambito
connesso.E’stataaltresìevidenziatalanecessitàdiassicurarelacoerenzanellagestionedel
partitoreidraulicoconlestrategieregionalidefinitenell’ambitodell’appositaCabinadiregia
delsistemaidraulicoNavile–SavenaabbandonatoistituitaconDet.delDirettoreGenerale
AmbienteeDifesadelSuoloedellaCostan.8914/2012inattuazionedellaDGRn.548/2012.
o Il19Febbraio2016.Durantetaleincontrosonopervenutialcunicontributiedichiarazionidi
interesse da Regione (Servizio Acque-tutela e risanamento risorsa acqua e Servizio
PianificazioneUrbanisticaePaesaggio)-Atersir-ARPAE-CNABOLOGNA–FondoAmbiente
italiano(FAI)-GruppoSECI-MACCAFERRI.Altriulterioricontributiedichiarazionidiinteressi
sonopervenutinelcorsodell’incontrodapartedeipartecipanti.
• Nel corsodegli incontri si è riscontratoampia adesionedapartedi tutti i soggetti coinvolti. Sono
stati inoltre, grazieallapartecipazionedei soggetti coinvolti, individuati iPRINCIPALI ELEMENTIDI
CRITICITÀ(Art.2)egliOBIETTIVI(Art.3)aventilafinalitàdiattivarestrategieepolitichecondivisedi
prevenzione del rischio, protezione del sistema fluviale, tutela e valorizzazione delle risorse
ambientaliesviluppolocaleattraversolapianificazioneeprogrammazionestrategicaintegrata.
CONSIDERATOCHE:
• Il Contratto di Fiume così comedefinito in Italia dalla CartaNazionale dei Contratti di Fiume (V
TavoloNazionaledeiContratti di Fiume,Milano2010) intendemettere insieme i diversi attori del
territorio: gli enti e le autorità direttamente interessati alla gestione del fiume e del territorio, gli
abitanti e tutti i diversi portatori di interessi, in un patto per la rinascita del bacino idrografico,
richiamandoleistituzioniediprivatiadunavisionenonsettoriale,maintegratadichipercepisceil
fiumecomeambientedivita(Convenzioneeuropeadelpaesaggio-2000)edunquecomeunbene
comunedagestireinformecollettive.
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• E' stata pubblicata (nella G.U. n. 13 del 18 gennaio 2016) la legge 28 dicembre 2015, n. 221,
checontienemisure inmateriadi tuteladellanaturae svilupposostenibile,valutazioniambientali,
energia,acquistiverdi,gestionedeirifiutiebonifiche,difesadelsuoloerisorseidriche(c.d.collegato
ambientale). In particolare l'articolo 59disciplina icontratti di fiume, inserendo l'articolo 68-
bisalD.Lgs. 152/2006(cd. Codice dell'ambiente). “Tali contratti concorrono alla definizione e
all'attuazionedeglistrumentidipianificazionedidistrettoalivellodibacinoesottobacinoidrografico,
quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la
corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla
salvaguardiadalrischioidraulico,contribuendoallosviluppolocaleditaliaree”.
• conlarecenteDGRn.1565/2015 laRegioneEmilia-RomagnahaaderitoallaCartaNazionaledei
CdF riconoscendoli strumenti volontari di programmazione negoziata e partecipata, che possono
contribuire al consolidamento di un sistema di governance a livello di bacino o sottobacino
idrografico, ove le azioni per la mitigazione del rischio idraulico e per la corretta gestione delle
risorse idriche si integrano con la tutela paesaggistica e la valorizzazione ecologica e fruitiva del
sistemafluviale,contribuendoallosviluppolocaleditaliaree.
• Con DGR n. 1816/2015 la Regione ha altresì riconosciuto l’importanza dei contratti di fiume
nell’ambitodeglistrumentiperlalottaalcambiamentoclimatico;
• Il Comune di Bologna ha approvato ilPiano di adattamento climatico che prevede, tra le azioni
migliorative,l’avviodiunContrattodiFiume;
• gli obiettivi e le norme sopraccitate sottolineano la necessità di ricorrere a politiche di gestione
integrata delle acque e dei suoli anche attraverso nuovi strumenti di governance capaci di
contemperarelediverseistanzeambientali,insediativeeproduttive.
• attornoalReno, laChiusae i canali sono stati svolti, negli anni scorsi,processi, iniziative, studi e
progetti che hanno condotto alla realizzazione di strumenti di pianificazione e progettazione di
grandesignificativitàeimportanza.
• Laprogrammazionedei fondidi finanziamentoeuropei (2014-2020)offrel’opportunitàdiattivare
risorseperrealizzareprogettiinnovativiecomunitari.
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IFIRMATARIRICONOSCONOCHE:
• Il processo rappresenta uno strumento di partecipazionediffusa e di coinvolgimento più ampio
possibiledellacomunità(istituzionaleenon)apartiredallacostruzionedeicontenuti,inun’otticadi
sensibilizzazione,formazioneeresponsabilizzazione.
• Perunapprocciocondivisoènecessarioattivaredeitavolididialogomultiattorialietematiciche
siinseriscanoall’internodelprocessodiContrattodiFiume.
• Nell’ambito territoriale individuato si intende attivare una strategia comune sul fiume e i canali e
sviluppareunContrattodi Fiumeda realizzarsi attraverso l’avvio di unprocesso concertativo che
coinvolga tutti i settori interessati alla gestione del fiume e del territorio fluviale per raggiungere
obiettividicoesioneesvilupposostenibile,apartiredallagestionedellarisorsaidrica.
• Il perseguimento di una maggiore efficienza delle politiche di settore e degli strumenti di
pianificazioneeprogrammazionedelterritorionecessital’integrazionediPianienormesulleacque,
conquelliperladifesadelsuoloediprogrammazionesocio-economica.
• La frammentazione delle competenze può costituire un limite all’ottimale perseguimento degli
obiettivi.
IFIRMATARICONCORDANO:
• diperseguirefinalitàdelprocessoconcertatochesonoriconducibilia:protezioneetuteladegli
ambientinaturaliedellabiodiversitàautoctona,tuteladelleacqueedelladinamicadeisedimenti,
difesa del suolo, mitigazione del pericolo e del rischio idraulico, tutela del paesaggio e delle
bellezzenaturali,delleproduzioniagroalimentaritipiche;
o condivisionedellemodalitàdigestione,fruizione,usocompatibiledegliambitifluvialieuso
sostenibiledellerisorseidriche;
o condivisione delle modalità di approccio e di intervento per affrontare e risolvere le
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problematicheelecriticitàsuitemispecifici,dell’ambitopresoariferimentoperilContratto
diFiume;
o sviluppo di approcci innovativi finalizzati ad una pianificazione strategica, che, partendo
dalleprevisionidipianieprogrammigiàesistentinelbacinoidrograficodiriferimento/sub-
bacino e per il territorio oggetto del CdF, possa contribuire ad integrare e riorientare la
pianificazionelocaleeamigliorareicontenutideglistrumentidipianificazionesovraordinata,
incoerenzaconilquadronormativoelegislativovigente.
o Attivareunprocessodecisionalechecomponegliinteressidiunterritorionelrispettodelle
competenzediciascunodegliattori interessatie, in taleaccezione,rappresentaancheuno
strumento attraverso cui orientareo integrare le risorse e le programmazioni economiche
destinateadunterritorio;
o Favorire la collaborazionee lamassimapartecipazionedegli attori localiperpromuovere
l’attivazionediunparallelocoordinamentogeneraledegliobiettiviinareavasta.
Art.1. L’AMBITOGEOGRAFICODIRIFERIMENTO
L’ambitogeograficooggettodelcontrattodifiumeèriferibilealtrattodelRenochecomprendelaChiusa
diCasalecchiodiRenoealsistemadeicanalidellacittàdiBologna.
L’ambito fluvialedellaChiusadiCasalecchioe la retedeiCanalièunelementodiparticolarpregionel
territorioemilianoper i suoi valori naturalistici, paesaggistici e storico-culturali. L’importanza storicaè
datadallapresenzadelmanufattoidraulicodellaChiusarealizzatoametàdelXIVchehaalimentatoper
secolileattivitàdellacittàdiBolognaderivandoleacquedelfiumeReno.Sitrattadiunambitochedal
punto di vista naturalistico ha visto riconoscere la sua importanza anche con l’istituzione di un sito
protettoNatura2000,denominato"BoschidiSanLucaedelReno",checomprendeun'ampiaareache
dallacollinadiSanLucaincomunediBolognasalefinoaSassoMarconi.Talenucleoèstatoconsiderato
dalla Provincia come "Paesaggio naturale e semi-naturale protetto", secondo quanto previsto dalla
normativaregionalesuiparchi(L.R.6/2005),ilcheponeinrisaltolastraordinariapeculiaritàambientale
dell'area, ovvero il suo essere soprattutto un parco periurbano di collina. I canali bolognesi, in parte
copertieinpartescoperti,rappresentanounsistemaanchedigranderilevanzastorica.IlcanalediReno
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inparticolarefapartediunsistemadicanalilungocirca66km,infunzionedapiùdimilleanni.Lastessa
Chiusaèdal2011unmonumentoUNESCOedèilpiùanticomanufattoidraulicod’Europa.Bolognanonè
statamaiattraversatadaunfiume,eppureèstatoilquintoportoeuropeopermovimentodimateriali.
LaChiusadiCasalecchioèpostaquasiallametàdelcorsodelReno,cioèad83chilometridallasorgente
(cheèaMontedellePiastre,inlocalitàPruneta,a900mtslm.)eda128chilometridaTorrediPrimaro,
doveilfiumesfociainAdriatico,dopoaverattraversatolepianurediBologna,FerraraeRavenna.
Art.2. LECRITICITÀRILEVATEPERL’AZIONEDELCDF
DagliincontripreparatorialpresentedocumentodiintentisonoemersiiprincipaliFATTORIDICRITICITÀ,
riferibiliaiseguentiambititematici:
1. acque,problematichelegateallaqualitàequantitàdelleacque,ealMinimoDeflussoVitale,…;
2. territorio. I temi sono relativi a situazioni di degrado diffuse sia sotto il profilo urbano che
naturalesucuiattivaredeipercorsiditutelaevalorizzazione.
3. sicurezza idraulica.Necessitàdiazionidimanutenzioneedigestionesulfiumee lungoilcorso
permigliorarelafunzionalitàelasicurezzaidraulica;
4. infrastrutture e manufatti esistenti. Necessità di intervento su gestione, manutenzione,
monitoraggio, ammodernamento di scolmatori, scarichi, ecc…, da cui derivano anche
problematichelegateadaspettiambientaliesanitari;
5. usi e fabbisogni dell’acqua. Sempre maggiori gli usi e sempre minori le quantità disponibili.
Questo impone una valutazione attenta degli usi e delle priorità legate all’ambiente, alle
esigenzeproduttiveurbaneeirrigue;
6. aspetti storico - culturali. Per quantodi grande valore potenziale questi aspetti non risultano
sufficientementevalorizzati,soprattuttoinmanierasinergicaconpaesaggioenatura.Inquesto
senso la valorizzazione potrebbe rappresentare un fattore fortemente propulsivo sia sotto il
profiloidentitariodelterritoriomaancheperciòcheriguardalosvilupposocio-economico.
In riferimento a tale quadro è emersa dunque la necessità di fissare gli obiettivi generali di lavoro
descrittinelpuntosuccessivo.
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Art.3. GLIOBIETTIVIGENERALI
Lasicurezzaidraulica,laquantitàelaqualitàdelleacque,delfiumeedeicanali(attornoaiqualic’èla
massima concentrazione antropica), assieme alla qualità dell’ambiente fluviale e del territorio del
sottobacino (biodiversità, connessioni ecologiche, servizi ecosistemici, ecc.) risultano gli obiettivi
prioritarinellagestionedelfiume.
Altriobiettivisonolegatiallatutelaevalorizzazionestorico-culturaleepaesaggisticarivoltaalterritorio
perifluviale(conlarealizzazioneevalorizzazionedipercorsienatura),aimanufattistorici(tenendoconto
dellaChiusacomePatrimonioUNESCOdal2011eallaqualitàdelleconnessionierelazionidelcontesto
urbano interessato prioritariamente dal sistema dei canali e a cui si legano le tematiche sanitarie e
microclimatiche (azioni di “resilienza” già indicate dal piano di adattamento climatico del Comune di
Bologna).
Ulterioriobiettivihannolafinalitàdiconcordare,attraversounapproccioarticolatoemultifunzionale,la
regolamentazione degli usi presenti (quali fruibilità, aree sportive, pesca, orti urbani, attività
estrattive,…)inmanierachevengapromossolosviluppocompatibiledelfiumeecanaliconilturismo,lo
sviluppoeconomicoel’ambiente.
Un ultimomanon secondario obiettivo riguarda l’aspetto legato allavalorizzazione della coscienza e
della cultura del fiume, conattivazionedelvolontariato, formazioneesensibilizzazionesiadeigiovani
chedegliadulti,quindiunveroepropriopianodiinformazione,formazioneedidattica,rappresentaun
ulteriorefinalitàdaperseguire.
Art. 4 - METODOLOGIA
Il contratto di fiume si sviluppa prendendo a riferimento iRequisiti qualitativi di base dei Contratti di
Fiume-12marzo2015-TavoloNazionaledeiContrattidiFiume,Ministerodell’AmbienteedellaTutela
delMareedelTerritorio,ISPRA,unprocessopartecipativocosistrutturato:
• L’assembleadelContrattodi fiumeè l’organo consultivodeliberativodelprocessopartecipativo
(ed è composta dagli attori del processo), ad essa si potranno associare funzioni esecutive in
meritoall’attuazionedellediversefasitecnico-scientifichedisupportoalprocesso.
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• Segreteria tecnica. Si individua nel Consorzio della Chiusa di Casalecchio il soggetto che
provvederàaquantonecessariodalpuntodivistaorganizzativoperl’avviodelprocesso,apartire
dall’organizzazione delle attività del gruppo promotore costituito dai firmatari del presente
documentodiintenti.
Lamessainattodiunprocessopartecipativoapertoeinclusivo1saràcosìarticolato:
1) condivisione del presente Documento d’intenti contenente le motivazioni e gli obiettivi generali,
stabiliti anche per il perseguimento degli obblighi cui all’articolo 4 della direttiva 2000/60/CE e delle
direttivefiglie,lecriticitàspecificheoggettodelCdFelametodologiadilavoro,condivisatragliattoriche
prendono parte al processo. La sottoscrizione di tale documento da parte dei soggetti interessati dà
avvioall’attivazionedelCdF.
2)messaapuntodiunaappropriataAnalisi conoscitivapreliminare integratasugliaspettiambientali,
socialiedeconomicidelterritoriooggettodelCdF,comeades.:laproduzionediunamonografiad’area
o Dossier di caratterizzazione ambientale (inclusa un’analisi qualitativa delle principali funzioni
ecologiche), territorialee socio-economico (messaa sistemadelle conoscenze), la raccoltadeiPianie
Programmi(quadroprogrammatico), l’analisipreliminaresuiportatoridi interesseeleretiesistentitra
glistessi.Tralefinalitàdell’analisivièladefinizionee/ovalorizzazionediobiettivioperativi,coerenticon
gliobiettividellapianificazioneesistente,suiqualiisottoscrittoridevonoimpegnarsi;
3)elaborazionediunDocumentostrategicochedefinisceloscenario,riferitoadunorizzontetemporale
dimedio-lungotermine,cheintegrigliobiettividellapianificazionedidistrettoepiùingeneralediarea
vasta,conlepolitichedisviluppolocaledelterritorio;
4) definizione di un Programma d’Azione (PA) con un orizzonte temporale ben definito e limitato
(indicativamenteditreanni),allascadenzadelquale,sullabasedellerisultanzedelmonitoraggiodicuial
1 Tali processi partecipativi dovranno essere strutturati per favorire decisioni e scelte attraverso <<deliberazioni>> (intese come l’insieme delle interazioni intersoggettive che precedono la decisione finale) con un processo dialogico bilanciato che eviti squilibri a favore degli attori dotati di maggior peso politico ed economico. Pertanto deve essere garantito che la discussione avvenga tra soggetti liberi e uguali e la decisione, essendo l’esito di <<un dibattito allargato>>, possa anche indurre un mutamento nell’orientamento dei partecipanti, favorendo l’assunzione di decisioni più eque e orientate al bene collettivo. La partecipazione non va intesa come un semplice atto burocratico
DocumentodiIntentiperilContrattodiFiumedella“CHIUSADICASALECCHIODIRENOEDIBOLOGNACITTÀD’ACQUA”
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successivopunto7),saràeventualmentepossibileaggiornareilcontrattooapprovareunnuovoPA.IlPA
deveindicareoltreagliobiettiviperogniazioneanchegliattoriinteressati,irispettiviobblighieimpegni,
itempielemodalitàattuative,lerisorseumaneedeconomichenecessarie,nonchélarelativacopertura
finanziaria.
5) sottoscrizionediunAttodi impegno formale, il Contrattodi Fiume,checontrattualizzi ledecisioni
condivisenelprocessopartecipativoedefiniscagliimpegnispecificideicontraenti;
6) attivazione di unSistema di controllo emonitoraggio periodico del contratto per la verifica dello
statodiattuazionedellevariefasieazioni,dellaqualitàdellapartecipazioneedeiprocessideliberativi
conseguenti;
7)Informazionealpubblico.IdatieleinformazionisuiContrattidiFiumedevonoessereresiaccessibili
al pubblico, come richiesto dalle direttive 4/2003/CE sull'accesso del pubblico all'informazione e
35/2003/CE sulla partecipazione del pubblico ai processi decisionali su piani e programmi ambientali,
attraversounapluralitàdistrumentidivulgativi,utilizzandoalmeglioilcanaleWeb.
Ilrisultatoattesoaltermineditaleprocessoèuncontrattodifiumeformulatonellaformadell’accordo
di collaborazione fra soggetti pubblici e privati corredato di un piano di azione costituito da misure
condivise,completediidentificazionedeiterminiedellemodalitàdiattuazione,nonchédeisoggettida
coinvolgereedellerisorsedaallocare.TalePianodiAzionedovràesserepredispostoattraversounafase
trasparentedivalutazionedelleproposteemerse.
Art. 5 – RUOLO E IMPEGNO DEI SOTTOSCRITTORI
I soggetti sottoscrittori del presente Documento di Intenti si impegnano nel processo partecipativo
nell’ambitodellepropriecompetenze,arenderedisponibili lerisorseumane,tecnicheestrumentalidi
competenzaperl’espletamentodeicompitidicuisopraeadareadeguatainformazioneediffusionedel
percorsoperlasottoscrizionedelcontrattodifiume.
Bologna,il20/07/2016
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ADERENTIALCONTRATTODIFIUMEDELLA“CHIUSADICASALECCHIOEDEICANALIDIBOLOGNA”
PROMOTORE:ConsorziodellaChiusadiCasalecchioedelCanaleReno
AMMINISTRAZIONI ED ENTI PUBBLICI: Regione Emilia Romagna, Autorità di Bacino del Reno, Cittàmetropolitana, Comune di Bologna, Comune di Casalecchio di Reno, Agenzia Regionale per laPrevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia Romagna (ARPAE), Agenzia Territoriale dell’EmiliaRomagnaperIserviziidricierifiuti(ATERSIR),GestioneIntegrataAreeProtettedellaPianura(GIAPP),Ordine degli Agronomi Forestali – Bologna, Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti econservatoridiBologna,Ordinedegliingegneri–Bologna
CONSORZI: Consorzio della Bonifica Renana, Consorzio degli Interessati nelle acque del Canale diSavena,ConsorziodellaChiusaDiSanRuffilloedelCanalediSavena
CENTRI UNIVERISITARI E CENTRO STUDI: CINECA centro interuniveristario, CIRPS (CentrointeruniversitariodiRicercaperloSviluppoSostenibile),Laboratoriourbano,Urban@it,AssociazionecentroAntartide
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: ASCOM provinciale, CNA - Associazione Provinciale di Bologna,ConfesercentiBologna,ConfederazioneGeneraledell’agricoltura Italiana(Confagricoltura),Coldiretti,ConfederazioneItalianaAgricoltori(CIA),
FONDAZIONI E ASSOCIAZIONI PER LA SOSTENIBILITÀ E L’AMBIENTE: Fondo Ambiente Italiano (FAI),ItaliaNostra,FondazioneVillaGhigi,Associazionedellevied’acquaedeicanalisotterraneidiBologna,Legambiente Circolo Setta-Samoggia-Reno, Associazione Vitruvio, Associazione Bologna Zoofila/Pro-natura,AssociazioneCanoaClubCasalecchiodiReno,AssociazioneSostenibilitàeTerritorio“AntoninoMorisi”,AssociazioneProgettofiume
ASSOCIAZIONICOMUNALI:AssociazioneCasalecchiofacentro,ProlocoCasalecchioinsieme
ASSOCIAZIONI SPORTIVE: Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinnato(FIPSAS),
SA.PA.BA.SpA(GruppoMaccaferri)
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AMMINISTRAZIONIEDENTIPUBBLICI
REGIONEEMILIAROMAGNA AUTORITÀDIBACINORENO
CITTÀMETROPOLITANADI
BOLOGNACOMUNEDIBOLOGNA COMUNEDICASALECCHIODI
RENO
AgenziaRegionaleperla
Prevenzione,l’ambienteel’energiadell’EmiliaRomagna(ARPAE)
AgenziaTerritorialedell’EmiliaRomagnaperIserviziidricie
rifiuti(ATERSIR)
GESTIONEINTEGRATAAREEPROTETTEDELLAPIANURA
(GIAPP)
ORDINEDEGLIAGRONOMIFORESTALI–BOLOGNA
ORDINEDEGLIARCHITETTIPIANIFICATORI,PAESAGGISTIECONSERVATORIDIBOLOGNA
ORDINEDEGLIINGEGNERI–BO
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CONSORZICONSORZIODEGLIINTERESSATINELLEACQUE
DELCANALEDISAVENACONSORZIODELLABONIFICARENANA
CONSORZIODELLACHIUSADICASALECCHIOE
DELCANALERENOCONSORZIODELLACHIUSADISANRUFFILLOE
DELCANALEDISAVENA
ASSOCIAZIONIDICATEGORIAASCOMCONFCOMMERCIO CNA–Associazione
ProvincialediBolognaCONFESERCENTIBOLOGNA
COLDIRETTI
CONFEDERAZIONEGENERALEDELL’AGRICOLTURAITALIANA
(CONFAGRICOLTURA)
CONFEDERAZIONEITALIANAAGRICOLTORI(CIA)
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CENTRIINTERUNIVERSITARIeCENTRISTUDICINECA-CONSORZIOINTERUNIVERSITARIO
CIRPS(CentrointeruniversitariodiRicercaperloSviluppoSostenibile)
ASSOCIAZIONECENTRO
ANTARTIDELABORATORIOURBANO CENTRONAZIONALEDISTUDIPER
LEPOLITICHEURBANE
ASSOCIAZIONIEFONDAZIONIperlasostenibilitàel’ambiente
FONDOAMBIENTEITALIANO
ASSOCIAZIONEDELLEVIE
D’ACQUAEDEISOTTERRANEIDIBOLOGNA
LEGAMBIENTE
ASSOCIAZIONEVITRUVIO
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ASSOCIAZIONEZOOFILA/PRO-NATURABOLOGNA ASSOCIAZIONESOSTENIBILITÀETERRITORIO“ANTONINOMORISI”
ASSOCIAZIONICOMUNALI
ASSOCIAZIONECASALECCHIOFACENTRO PROLOCOCASALECCHIOINSIEME
ASSOCIAZIONISPORTIVE
CANOACLUBBOLOGNA
FEDERAZIONEITALIANAPESCASPORTIVAATTIVITÀSUBACQUEEENUOTOPINNATO(FIPSAS)
AREAPRIVATI
SA.PA.BA.SpA(GruppoMaccaferri)