Regione Veneto
Provincia di Rovigo
Comune di Adria
Revisione 0
Marzo 2015
Chimicambiente S.n.c.
Via L. Da Vinci, 2 35042 Este (PD)
Redattore:
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE PER L’ATTIVITÀ DI
RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI CON CAPACITÀ > 75 Mg/g MEDIANTE
TRATTAMENTO BIOLOGICO
SCHEDA B: DATI E NOTIZIE SULL’IMPIANTO ATTUALE
Agri.Bio.Fert.Correttivi S.r.l.
Sede legale: Via Rizzo Attilio Aurelio, 197 – 45010 Villadose (RO)
Sede dell’installazione: Località America, 7 – 45011 Adria (RO)
Committente:
Aplus S.r.l.
Via G. Savelli, 86 35129 Padova (PD)
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SCHEDA B - DATI E NOTIZIE SULL’IMPIANTO ATTUALE
B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) 3
B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 4
B.2.1. Consumo di risorse idriche (parte storica) 5
B.2.2 Consumo di risorse idriche (alla capacità produttiva) 5
B.3.1 Produzione di energia (parte storica) 6
B.3.2 Produzione di energia (alla capacità produttiva) 6
B.4.1 Consumo di energia (parte storica) 7
B.4.2 Consumo di energia (alla capacità produttiva) 7
B.5.1 Combustibili utilizzati (parte storica) 8
B.5.2 Combustibili utilizzati (alla capacità produttiva) 8
B.6 Fonti di emissione in atmosfera di tipo convogliato 9
B.7.1 Emissioni in atmosfera di tipo convogliato (parte storica) 10
B.7.2 Emissioni in atmosfera di tipo convogliato (alla potenzialità produttiva) 10
B.8.1 Fonti di emissioni in atmosfera di tipo non convogliato (parte storica) 11
B.8.2 Fonti di emissioni in atmosfera di tipo non convogliato (alla capacità produttiva) 11
B.9.1 Scarichi idrici (parte storica) 12
B.9.2 Scarichi idrici (alla capacità produttiva) 12
B.10.1 Emissioni in acqua (parte storica) 13
B.10.2 Emissioni in acqua (alla potenzialità produttiva) 13
B.11.1 Produzione di rifiuti (parte storica) 14
B.11.2 Produzione di rifiuti (alla potenzialità produttiva) 14
B.12 Aree di stoccaggio di rifiuti 15
B.13 Aree di stoccaggio di materie prime, prodotti ed intermedi 16
B.14 Rumore 17
B.15 Odori 18
B.16 Altre tipologie di inquinamento 19
B.17 Linee di impatto ambientale 20
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SCHEDA B - DATI E NOTIZIE SULL’IMPIANTO ATTUALE
B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) Anno di riferimento: 2013
Descrizione Produttore Tipo Fasi di utilizzo
Stato fisico
Eventuali sostanze pericolose contenute
Frasi R Frasi S Classe di pericolo-
sità
Consumo annuo
kg n° CAS
ingredienti pericolosi
contenuto %
Rifiuto in ingresso Rifiuto biologico Vari Rifiuto Vedi
Allegato A.25
Palabile/pompabile
– – – – – – – – – – – – – 8.034.500
Rifiuto in ingresso Rifiuto integratore Vari Rifiuto Vedi
Allegato A.25
Palabile/pompabile
– – – – – – – – – – – – – 3.874.000
Additivo Ossido di calce Grigolin m.p.
RIC_MCA/STO_MCA/TRA_MCA/SIL_MC
A
Solido – – – 41 36/37/
38 – – 2 22
24/25
26 36/37/39
46 Xi 330.000
Additivo Acido solforico Secam m.p. RIC_MCA/STO_MCA
Liquido 7664-93-9 Acido solforico >15% 35 C 446.000
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B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) (1)
Descrizione Produttore Tipo Fasi di utilizzo
Stato fisico
Eventuali sostanze pericolose contenute
Frasi R Frasi S Classe di pericolo-
sità
Consumo annuo
Kg n° CAS
ingredienti pericolosi
contenuto %
Rifiuto in ingresso Rifiuto
biologico Vari Rifiuto
Vedi Allegato
A.25
Palabile/pompabile
– – – – – – – – – – – – 11.549.277
Rifiuto in ingresso Rifiuto
integratore Vari Rifiuto
Vedi Allegato
A.25
Palabile/pompabile
– – – – – – – – – – – – 5.568.722
Additivo Ossido di
calce Grigolin m.p.
RIC_MCA/STO_MCA/TRA_MCA/SIL_MC
A
Solido – – – – – – – – – – – – 474.362
Additivo Acido
solforico Secam m.p.
RIC_MCA/STO_MCA
Liquido – – – – – – – – – – – – 641.107
Note: (1) Dati calcolati considerando una produzione di correttivo calcico (palabile + pompabile) di 25.392 ton nel 2013 e una produzione massima di 36.500 ton annue (pari a 100 t/g come da autorizzazione)
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B.2.1. Consumo di risorse idriche (parte storica) (1) Anno di riferimento: -
n. Approvvigionamento Fasi di utilizzo
Utilizzo
Volume totale annuo
m3
Consumo giornaliero
m3
Portata oraria di punta
m3/h
Presenza contatori
Mesi di punta
Giorni di punta
Ore di punta
Note: (1) Non è utilizzata acqua nei processi produttivi, né sono presenti servizi igienici in capo ad Agri.Bio.Fert.Correttivi S.r.l.. L’acqua utilizzata per operazioni di pulizia e per lo scrubber, fornita da CO.IM.PO. S.r.l., non è
quantificabile data l’assenza di un contatore.
B.2.2 Consumo di risorse idriche (alla capacità produttiva)
n. Approvvigionamento Fasi di utilizzo
Utilizzo
Volume totale annuo
m3
Consumo giornaliero
m3
Portata oraria di punta
m3/h
Presenza contatori
Mesi di punta
Giorni di punta
Ore di punta
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B.3.1 Produzione di energia (parte storica) Anno di riferimento: 2014
Fase Apparecchiatura Combustibile
utilizzato
ENERGIA TERMICA ENERGIA ELETTRICA
Potenza termica di combustione (MW)
Energia prodotta (MWh)
Quota Ceduta a terzi (MWh)
Potenza elettrica nominale
(kVA)
Energia prodotta (MWh)
Quota ceduta a terzi (MWh)
GEN_EE Gruppo Elettrogeno Gasolio – – – 600 0,15524 0
Note:
B.3.2 Produzione di energia (alla capacità produttiva)
Fase Apparecchiatura Combustibile
utilizzato
ENERGIA TERMICA ENERGIA ELETTRICA
Potenza termica di combustione (MW)
Energia prodotta (MWh)
Quota Ceduta a terzi (MWh)
Potenza elettrica nominale
(kVA)
Energia prodotta (MWh)
Quota ceduta a terzi (MWh)
GEN_EE Gruppo Elettrogeno Gasolio – – – 600 0,68012 0
Note:
(1) Dati calcolati considerando una produzione di correttivo calcico (palabile) di 8.331 ton nel 2014 e una produzione massima di 36.500 ton annue (pari a 100 ton/g come da autorizzazione), cioè considerando una produzione di solo fango palabile.
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B.4.1 Consumo di energia (parte storica) (1) Anno di riferimento: 2013
Fase Energia termica consumata
(MWh) Energia elettrica consumata
(MWh) Prodotto principale
Consumo termico specifico (kWh/t)
Consumo elettrico specifico (kWh/t)
MISC – 0,15524 Correttivo calcico palabile – 0,019
TOTALE – 0,15524 – – –
Note: (1) Viene riportato solo il dato di energia elettrica consumata dal miscelatore, ovvero prodotta dal generatore elettrico. L’energia elettrica consumata per uffici e illuminazione non è quantificabile in quanto fornita da CO.IM.PO. S.r.l. e non è presente un contatore dedicato.
B.4.2 Consumo di energia (alla capacità produttiva) (1)
Fase Energia termica consumata
(MWh) Energia elettrica consumata
(MWh) Prodotto principale
Consumo termico specifico (kWh/t)
Consumo elettrico specifico (kWh/t)
MISC – 0,68012 Correttivo calcico palabile – 0,019
TOTALE – 0,68012 – – –
Note: (2) Dati calcolati considerando una produzione di correttivo calcico (palabile) di 8.331 ton nel 2014 e una produzione massima di 36.500 ton annue (pari a 100 ton/g come da autorizzazione), cioè considerando una produzione di solo fango palabile.
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B.5.1 Combustibili utilizzati (parte storica) Anno di riferimento: 2014
Combustibile % S Consumo annuo PCI (1) Energia
(GJ)
Gasolio 0,001 11.000 Lt 44,4 MJ/kg 405
Note:
B.5.2 Combustibili utilizzati (alla capacità produttiva)
Combustibile % S Consumo annuo PCI (1) Energia
(GJ)
Gasolio 0,001 15.812 Lt 44,4 MJ/kg 582
Note: (1) Dati calcolati considerando una produzione di correttivo calcico (palabile + pompabile) di 25.392 ton nel 2013 e una produzione massima di 36.500 ton annue (pari a 100 t/g
come da autorizzazione)
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B.6 Fonti di emissione in atmosfera di tipo convogliato
N° totale camini 5
n° camino 1 Posizione amministrativa A
Caratteristiche del camino
Altezza dal suolo
Area sez. di uscita
Fasi e dispositivi tecnici di provenienza
Sistemi di trattamento
n.d. 0,0779 m2 ABB_MES Scrubber
Monitoraggio in continuo delle emissioni: si no
n° camino 2 Posizione amministrativa A
Caratteristiche del camino
Altezza dal suolo
Area sez. di uscita
Fasi e dispositivi tecnici di provenienza
Sistemi di trattamento
n.d. n.d. ABB_ESC Filtro a cartucce
Monitoraggio in continuo delle emissioni: si no
n° camino 3 Posizione amministrativa A (In deroga)
Caratteristiche del camino
Altezza dal suolo
Area sez. di uscita
Fasi e dispositivi tecnici di provenienza
Sistemi di trattamento
n.d. n.d. SIL_MAC –
Monitoraggio in continuo delle emissioni: si no
n° camino 4 Posizione amministrativa A
Caratteristiche del camino
Altezza dal suolo
Area sez. di uscita
Fasi e dispositivi tecnici di provenienza
Sistemi di trattamento
n.d. 0,061 m2 ABB_ECA Filtro a cartucce
Monitoraggio in continuo delle emissioni: si no
n° camino 5 Posizione amministrativa A (In deroga)
Caratteristiche del camino
Altezza dal suolo
Area sez. di uscita
Fasi e dispositivi tecnici di provenienza
Sistemi di trattamento
n.d. n.d. GEN_EE –
Monitoraggio in continuo delle emissioni: si no
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B.7.1 Emissioni in atmosfera di tipo convogliato (parte storica) Periodo di riferimento: 2012
Camino (1)
Portata Nm
3/h (M)
Inquinanti Flusso di
massa, g/h (C)
Flusso di massa, kg/anno (C)
(2)
Concentrazione, mg/Nm
3 (M)
% O2
1 (4) 1.400
Materiale particellare
4,76 4,76 3,4
20,9 Ammoniaca 19,6 19,6 14
Acido solforico e suoi sali
6,16 6,16 4,4
4 (5) 2.200 Materiale
particellare 1,1 (3) n.d. < 1,0 20,9
Note:
(1) Per l’emissione 2 non sono previste analisi di autocontrollo.
(2) Considerando per il Camino 1 un funzionamento per 4 ore al giorno, per 250 giorni anno. Per il Camino 4 non è quantificabile
in quanto il funzionamento dipende dalla durata delle operazioni di scarico, movimentazione e prelievo dei rifiuti integratori a
base calce o della calce materia prima stoccati nel capannone.
(3) Valore calcolato considerando cautelativamente una concentrazione pari alla metà del limite di quantificazione.
(4) Valori di concentrazione e portata da RdP R201206727 di Lab Control S.r.l., data campionamento 07/09/2012.
(5) Valori di concentrazione e portata da RdP R201206728 di Lab Control S.r.l., data campionamento 07/09/2012.
B.7.2 Emissioni in atmosfera di tipo convogliato (alla potenzialità produttiva)
Camino Portata Nm
3/h
(1) Inquinanti
Flusso di massa, g/h
(C)
Flusso di massa, kg/anno (S)
(2)
Concentrazione, mg/Nm
3 (M)
% O2
1 3.000
Materiale particellare
10,2 10,2 3,4
20,9 Ammoniaca 42 42 14
Acido solforico e suoi sali
13,2 13,2 4,4
4 2.500 Materiale
particellare 1,25 (3) n.d. < 1,0 20,9
Note:
(1) Portate di progetto.
(2) Considerando per il Camino 1 un funzionamento per 4 ore al giorno, per 250 giorni anno. Per il Camino 4 non è quantificabile
in quanto il funzionamento dipende dalla durata delle operazioni di scarico, movimentazione e prelievo dei rifiuti integratori a
base calce o della calce materia prima stoccati nel capannone.
(3) Valore calcolato considerando cautelativamente una concentrazione pari alla metà del limite di quantificazione.
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B.8.1 Fonti di emissioni in atmosfera di tipo non convogliato (parte storica)
Anno di riferimento: -
Nota: non sono presenti fonti di emissioni di tipo diffuso considerate significative.
B.8.2 Fonti di emissioni in atmosfera di tipo non convogliato (alla capacità produttiva)
Nota: v. nota Tab. B.8.1.
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B.9.1 Scarichi idrici (parte storica) Anno di riferimento: -
N° totale punti di scarico finale 0 (1)
Note:
(1) Non sono presenti scarichi in capo alla ditta AgriBioFert Correttivi S.r.l., in quanto le reti di raccolta delle acque di prima pioggia e delle acque meteoriche da pluviali, afferiscono alle reti in capo
a CO.IM.PO. S.r.l.
B.9.2 Scarichi idrici (alla capacità produttiva)
N° totale punti di scarico finale 0 (1)
Note:
(1) Non sono presenti scarichi in capo alla ditta AgriBioFert Correttivi S.r.l., in quanto le reti di raccolta delle acque di prima pioggia e delle acque meteoriche da pluviali, afferiscono alle reti a
CO.IM.PO. S.r.l.
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B.10.1 Emissioni in acqua (parte storica) Anno di riferimento: -
Note:
B.10.2 Emissioni in acqua (alla potenzialità produttiva)
Note:
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B.11.1 Produzione di rifiuti (parte storica) Anno di riferimento: -
Codice CER Descrizione Stato fisico Quantità annua
prodotta (t)
Fase di provenienza
Stoccaggio
N° area Modalità Destinazione
Note:
(1) Non sono prodotti rifiuti connessi all’attività della ditta. Le operazioni di manutenzione dei mezzi meccanici sono in capo a CO.IM.PO. S.r.l. che provvede al corretto smaltimento dei rifiuti prodotti in tali operazioni.
B.11.2 Produzione di rifiuti (alla potenzialità produttiva)
Codice CER Descrizione Stato fisico Quantità annua
prodotta (t)
Fase di provenienza
Stoccaggio
N° area Modalità Destinazione
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B.12 Aree di stoccaggio di rifiuti
Il complesso intende avvalersi delle disposizioni sul deposito temporaneo previste dall’art. 6 del D.Lgs.
22/97? no si
Indicare la capacità di stoccaggio complessiva (m3) (arrotondata):
- rifiuti pericolosi destinati allo smaltimento 0
- rifiuti non pericolosi destinati allo smaltimento 0
- rifiuti pericolosi destinati al recupero 0
- rifiuti non pericolosi destinati al recupero 0
- rifiuti pericolosi e non pericolosi destinati al recupero interno 8.850
N° area
Identificazione area Capacità di stoccaggio
m3
Superficie m
2
Caratteristiche Tipologia rifiuti stoccati
(1)
1 Area 12 – Box 1
ca. 50
─ Cassone
Rifiuti speciali non pericolosi
contrassegnati da codici CER diversi da
19 08 05 e 19 03 05
2 Area 12 – Box 2 ─ Cassone
3 Area 12 – Box 3 ca. 100 ─ Cumuli
4 Area 12 – Box 4
ca. 100
─ Cumuli
Fanghi palabili
19 08 05
19 03 05
5 Area 12 – Box 5 ─ Cumuli
6 Area 12 – Box 6 ─ Cumuli
7 Area 12 – Box 7 ─ Cumuli
8 Area 12 – Box 8 ─ Cumuli
1 Piazzale 27 – Box 1 ca. 50 ─ Cumuli
Rifiuti integratori
2 Piazzale 27 – Box 2 ca. 50 ─ Cumuli
3 Piazzale 27 – Box 3 ca. 50 ─ Cumuli
4 Piazzale 27 – Box 4 ca. 50 ─ Cumuli
5 Piazzale 27 – Box 5 ca. 85 ─ Cumuli
6 Piazzale 27 – Box 6 ca. 85 ─ Cumuli
7 Piazzale 27 – Box 7 ca. 85 ─ Cumuli
8 Piazzale 27 – Box 8 ca. 85 ─ Cumuli
D Vasca D 5.514,70 1.173,27 Vasca Fanghi pompabili
9 Silo calce / rifiuto calcico (2) 50 ─ Silo
10 01 05
15 Capannone stoccaggio calce / rifiuto calcico (3) 2.483,66 ca. 416,95 Cumuli
Note:
(1) Per una lista esaustiva dei rifiuti conferibili all’impianto si rimanda all’Allegato B18. (2) Capannone e silo adibiti allo stoccaggio di materia prima calce o rifiuto a base calce come da autorizzazione.
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B.13 Aree di stoccaggio di materie prime, prodotti ed intermedi
N° area
Indicazione area
Capacità di stoccaggio
Superficie m
2
Caratteristiche
Modalità Capacità Materiale stoccato
1 silo calce / rifiuto calcico (1) 50 mc – Silo fuori terra 50 mc Calce in polvere
2 Cisterna acido solforico 20 mc – Cisterna fuori terra 20 mc Acido solforico
concentrato
3 Serbatoio gasolio gruppo elettrogeno 3.000 Lt – Diesel tank 3.000 Lt Gasolio
15 (1) Capannone stoccaggio calce / rifiuto calcico 2.483,66 mc ca. 416,95 Cumuli all’interno di
capannone 2.483,66 mc Calce in polvere
Vasca A1 Vasca A1 4.093,20 mc 1.023,30 Vasca 4.093,20 mc Correttivo calcico
palabile
Vasca A2 Vasca A2 2.775,92 mc 693,98 Vasca 2.775,92 mc Correttivo calcico
palabile
Vasca D Vasca D 5.514,70 mc 1.173,27 Vasca 5.514,70 mc Correttivo calcico
pompabile
Note:
(1) Capannone e silo adibiti allo stoccaggio di materia prima calce o rifiuto a base calce come da autorizzazione.
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B.14 Rumore
Classe acustica identificativa della zona interessata dall’impianto: Classe III
Limiti di emissione stabiliti dalla classificazione acustica per la zona interessata dall’impianto:
55 dB(A) (giorno) / 45 dB(A) (notte)
Impianto a ciclo produttivo continuo: si no
Sorgenti di rumore
Localizzazione
Pressione sonora massima (dBA) ad
1 m dalla sorgente
Sistemi di contenimento nella sorgente
Capacità di abbattimento (dBA)
media
1 Miscelatore n.d. – –
2 Gruppo Elettrogeno n.d. Marmitta silenziata –
Note:
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B.15 Odori
Nota:
(1) Sono presenti le seguenti sorgenti odorigene:
Vasca D;
Box in area 12;
Vasche A1 / A2;
(2) Segnalazioni episodiche.
Sorgenti note di odori SI (1)
NO
Segnalazioni di fastidi da odori nell’area circostante l’impianto SI (2)
NO
pagina 19 di 23
B.16 Altre tipologie di inquinamento
Riportare in questa sezione le informazioni relative ad altre forme di inquinamento non contemplate nelle
sezioni precedenti, quali per esempio inquinamento luminoso, elettromagnetismo, vibrazioni, amianto, PCB.
pagina 20 di 23
B.17 Linee di impatto ambientale
ARIA
Contributi potenziali all'inquinamento atmosferico locale di macro-inquinanti
emessi da sorgenti puntuali
SI
NO
Contributi potenziali all'inquinamento atmosferico locale da micro-inquinanti
emessi da sorgenti puntuali
SI
NO
Contributi potenziali ad inquinamenti atmosferici transfrontalieri
SI
NO
Rischi di inquinamento atmosferico da sorgenti diffuse
SI
NO
Rischio di produzione di cattivi odori
SI
NO
Rischio di produzione di aerosol potenzialmente pericolosi
SI
NO (1)
Rischi di incidenti con fuoriuscita di nubi tossiche
SI
NO (1)
CLIMA
Potenziali modifiche indesiderate al microclima locale
SI
NO
Rischi legati all’emissione di vapor acqueo
SI
NO
Potenziali contributi all’emissione di gas-serra
SI
NO
ACQUE SUPERFICIALI
Consumi di risorse idriche
SI
NO
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B.17 Linee di impatto ambientale
Deviazioni permanenti di corsi d’acqua ed impatti conseguenti
SI
NO
Rischi di interferenze negative con l’esistente sistema di distribuzione delle
acque
SI
NO
Rischio di inquinamento di acque superficiali da scarichi diretti
SI
NO
Rischio di inquinamento di corpi idrici superficiali per dilavamento meteorico di
superfici inquinate
SI
NO
Rischi di inquinamenti acuti di acque superficiali da scarichi occasionali
SI
NO
Rischi di inquinamento di corpi idrici a causa di sversamenti incidentali di
sostanze pericolose da automezzi
SI
NO
ACQUE SOTTERRANEE
Riduzione della disponibilità di risorse idriche sotterranee
SI
NO
Consumi di risorse idriche sotterranee
SI
NO
Interferenze dei flussi idrici sotterranei (prime falde) da parte di opere
sotterranee
SI
NO
Rischio di inquinamento delle acque di falda da percolazione di sostanze
pericolose conseguente ad accumuli temporanei di materiali di processo o a
deposito di rifiuti
SI
NO
Rischio di inquinamento delle acque di falda da percolazione di sostanze
pericolose attraverso la movimentazione di suoli contaminati
SI
NO
SUOLO, SOTTOSUOLO, ASSETTO IDRO GEOMORFOLOGICO
Potenziale incremento di rischi idrogeologici conseguenti all’alterazione (diretta
o indiretta) dell’assetto idraulico di corsi d’acqua e/o di aree di pertinenza
fluviale
SI
NO
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B.17 Linee di impatto ambientale
Potenziale erosione indiretta di litorali in seguito alle riduzioni del trasporto
solido di corsi d’acqua
SI
NO
Consumi di risorse del sottosuolo (materiali di cava, minerali)
SI
NO
Potenziali alterazioni dell’assetto esistente dei suoli
SI
NO
Induzione (o rischi di induzione) di subsidenza
SI
NO
Rischio di Inquinamento di suoli da parte di depositi di materiali con sostanze
pericolose
SI
NO
RUMORE
Potenziali impatti diretti da rumore su ricettori sensibili in fase di esercizio
SI
NO
Potenziali impatti da rumore su ricettori sensibili in fase di esercizio da traffico
indotto
SI
NO
VIBRAZIONI
Possibili danni a edifici e/o infrastrutture derivanti da vibrazioni in fase di
esercizio
SI
NO
Possibili danni a edifici e/o infrastrutture derivanti da vibrazioni in fase di
esercizio prodotte dal traffico indotto
SI
NO
RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Introduzione sul territorio di sorgenti di radiazioni elettromagnetiche, con
potenziali rischi conseguenti
SI
NO
Rischio di modifica dell’attuale distribuzione delle sorgenti di onde
elettromagnetiche, con potenziali rischi conseguenti
SI
NO
pagina 23 di 23
B.17 Linee di impatto ambientale
Potenziale produzione di luce notturna in ambienti sensibili SI
NO
Note: (1) Considerando solamente la produzione di correttivo calcico palabile, in quanto, come riportato nell’Allegato C6, è intenzione
del gestore rinunciare alla produzione di correttivo calcico pompabile.
Regione Veneto
Provincia di Rovigo
Comune di Adria
Revisione 0
Marzo 2015
Chimicambiente S.n.c.
Via L. Da Vinci, 2 35042 Este (PD)
Redattore:
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE PER L’ATTIVITÀ DI
RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI CON CAPACITÀ > 75 Mg/g MEDIANTE
TRATTAMENTO BIOLOGICO
SCHEDA B – ALLEGATO B.18: RELAZIONE TECNICA DEI PROCESSI PRODUTTIVI
Agri.Bio.Fert.Correttivi S.r.l.
Sede legale: Via Rizzo Attilio Aurelio, 197 – 45010 Villadose (RO)
Sede dell’installazione: Località America, 7 – 45011 Adria (RO)
Committente:
Aplus S.r.l.
Via G. Savelli, 86 35129 Padova (PD)
AgriBioFert_AIA_Scheda_B_ALL_B18 2 di 21
SOMMARIO
1. PREMESSA ...................................................................................................................................................... 3
2. EVOLUZIONE NEL TEMPO DELL’IMPIANTO ........................................................................................................ 4
2.1 PRESENTAZIONE DELLA SOCIETÀ E DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NEL SITO ............................................................ 4
2.2 CRONISTORIA DELL’EVOLUZIONE NEL TEMPO DELL’IMPIANTO E DEI PERMESSI ABILITATIVI DI TIPO
AMBIENTALE ..................................................................................................................................................... 4
3. DESCRIZIONE TECNICA DEL CICLO PRODUTTIVO ............................................................................................... 5
3.1 PRODUZIONE DI CORRETTIVO CALCICO “PALABILE” ........................................................................................ 9
3.1.1 Ricevimento e stoccaggio rifiuti integratori (a base calce) ................................................................. 9
3.1.2 Ricevimento e stoccaggio materia prima (calce) .............................................................................. 10
3.1.3 Trasferimento rifiuti integratori (a base calce) o calce materia prima in area 12 ............................ 11
3.1.4 Abbattimento emissioni silos calce e capannone 15 ......................................................................... 11
3.1.5 Ricevimento e stoccaggio rifiuti integratori (≠ da base calce) .......................................................... 11
3.1.6 Ricevimento e stoccaggio rifiuti biologici palabili ............................................................................. 12
3.1.7 Ricevimento e stoccaggio materia prima (acido) .............................................................................. 12
3.1.8 Carico in tramoggia ........................................................................................................................... 13
3.1.9 Miscelatore in mescolatore a coclea ................................................................................................. 13
3.1.10 Abbattimento emissioni mescolatore a coclea.................................................................................. 13
3.1.11 Stoccaggio correttivo palabile in vasca A1 / A2 ................................................................................ 14
3.1.12 Generazione energia elettrica ........................................................................................................... 14
3.2 PRODUZIONE DI CORRETTIVO CALCICO “POMPABILE” .................................................................................. 14
3.3 GESTIONE ACQUE REFLUE .............................................................................................................................. 15
4. CAPACITÀ MASSIMA DI PRODUZIONE E QUANTITÀ PRODOTTA ..................................................................... 16
5. LINEE PRODUTTIVE, APPARECCHIATURE E CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO ................................................ 17
5.1 APPARECCHIATURE ......................................................................................................................................... 17
5.2 APPARECCHIATURE NON IN ESERCIZIO E PIANI DI SMANTELLAMENTO ........................................................ 17
5.3 CONDIZIONI DI AVVIAMENTO E DI TRANSITORIO .......................................................................................... 17
5.4 GESTIONE DEI MALFUNZIONAMENTI ............................................................................................................. 17
5.5 SISTEMI DI REGOLAZIONE E CONTROLLO E SISTEMI DI SICUREZZA ............................................................... 18
5.6 FLUSSI DI PROCESSO (INPUT – OUTPUT) ........................................................................................................ 18
5.7 TIPOLOGIA DI SOSTANZE INQUINANTI CHE POSSONO GENERARSI ............................................................... 18
6. MANUTENZIONE PROGRAMMATA ................................................................................................................. 19
6.1 BLOCCHI TEMPORANEI NON PROGRAMMATI DELL'ULTIMO ANNO .............................................................. 19
7. LOGISTICA DI APPROVVIGIONAMENTO DELLE MATERIE PRIME E DI SPEDIZIONE DEI PRODOTTI FINITI .......... 20
8. EVENTUALI BONIFICHE SU PARTI DI IMPIANTO EFFETTUATE O IN ATTO ......................................................... 21
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1. PREMESSA
La presente relazione tecnica è redatta nell’ambito della richiesta di Autorizzazione Integrata
Ambientale del gestore Agri.Bio.Fert.Correttivi S.r.l. per la propria installazione IPPC di Adria (RO), in
ottemperanza a quanto stabilito nella “Guida alla compilazione della domanda di Autorizzazione
Integrata Ambientale”, pubblicata dalla Regione Veneto contestualmente alla DGRV n. 668 del
20/03/2008 dal titolo “Modalità di presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti
soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale - Approvazione della modulistica e dei calendari di
presentazione delle domande previsti dall’art. 5 comma 3 del D.Lgs n. 59/2005”.
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2. EVOLUZIONE NEL TEMPO DELL’IMPIANTO
2.1 PRESENTAZIONE DELLA SOCIETÀ E DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NEL SITO
Agri.Bio.Fert.Correttivi S.r.l., con sede legale in Via Rizzo Attilio Aurelio n. 197 a Villadose (RO), dal 2008
si occupa di trattamento di rifiuti organici e loro trasformazione in fertilizzanti correttivi e ammendanti.
La società svolge le proprie attività su aree delimitate di proprietà (e all’interno) dell’installazione IPPC
Co.Im.Po. S.r.l., concesse in affitto con contratto sottoscritto in data 22/08/2013 (v. Allegato A.11).
2.2 CRONISTORIA DELL’EVOLUZIONE NEL TEMPO DELL’IMPIANTO E DEI PERMESSI
ABILITATIVI DI TIPO AMBIENTALE
Viene di seguito riportata la cronistoria dell’evoluzione nel tempo dell’impianto e dei permessi abilitativi
di tipo ambientale:
Tabella 2.1. – Cronistoria dell’evoluzione nel tempo dell’impianto e dei permessi abilitativi di tipo ambientale
Anno Permessi abilitativi ambientali
Oggetto Estremi
2007
Approvazione del progetto e autorizzazione all’esercizio provvisorio per anni 1 dell’impianto per la produzione di correttivo calcico denominato “Gesso di defecazione”, con l’impiego di fanghi di depurazione biologici di tipo agroindustriale e di tipo civile
Deliberazione della Giunta Provinciale n. 233/58303 del 10/12/2007
2008
Aggiornamento dell’elenco dei rifiuti integrativi di cui alla lettera k) della Deliberazione della Giunta Provinciale n. 233/2007
Autorizzazione Dirigenziale Prot. n. 47988 del 09/09/2008
Autorizzazione dell’esercizio dell’attività di produzione di correttivo calcico, denominato “Gesso di defecazione”, di cui all’art. 1, comma 1, lettera b) e All/to 3 del D.Lgs. 29/04/2010 n. 75, con l’impiego di fanghi di depurazione biologici di tipo agroindustriale e di tipo civile, per anni 5 rinnovabili
Autorizzazione Dirigenziale Prot. n. 66190 del 10/12/2008 e ss.mm.ii.
2009 Approvazione del Programma di Controllo a servizio dell’impianto ai sensi della L.R. 21/01/2000 n. 3 e ss.mm.ii.
Determinazione Dirigenziale n. 631 del 18/03/2009
2010 Autorizzazione all’utilizzo di n. 8 box posti in area G piazzale 27, per lo stoccaggio dei rifiuti integrativi
Determinazione Dirigenziale n. 2020 del 16/07/2010 e successiva modifica n. 2477 del 30/08/2010
2011
Autorizzazione alla produzione di correttivo calcico “Gesso di defecazione” con impiego di fanghi agroindustriali e civili palabili in alternativa alla produzione di correttivo calcico pompabile Autorizzazione degli stoccaggi: del correttivo palabile prodotto, nelle vasche A1 e A2 poste Nord - Est dell’impianto; dei fanghi palabili e rifiuti integrativi in attesa di recupero, negli 8 box prefabbricati presenti nell’area 12; delle materie prime (principalmente Ossido di Calcio) nel capannone indicato con il n. 15 Aggiornamento dell’elenco dei rifiuti di cui all’art. 9 dell’Autorizzazione Dirigenziale Prot. n. 66190/2008
Determinazione Dirigenziale n. 2586 del 28/07/2011
2012
Aggiornamento dell’elenco dei rifiuti di cui all’art. 9 dell’Autorizzazione Dirigenziale Prot. n. 66190/2008 Autorizzazione dello stoccaggio dell’integratore con CER 10 01 05, nel capannone 15 in alternativa all’Ossido di Calcio Modifica del punto 1) della Determinazione Dirigenziale n. 2477/2010
Determinazione Dirigenziale n. 1047 del 27/03/2012
Aggiornamento dell’elenco dei rifiuti di cui all’art. 9 dell’Autorizzazione Dirigenziale Prot. n. 66190/2008
Determinazione Dirigenziale n. 1806 del 01/06/2012
2013
Rinnovo dell’Autorizzazione Dirigenziale Prot. n. 66190 del 10/12/2008 e ss.mm.ii. (per anni 5) Esonero dall’applicazione obbligatoria del Programma di Controllo di cui all’art. 26 della L.R. n. 3/2000, pur avendo manifestato la ditta la volontà di continuare a mantenere volontariamente in essere il Programma di Controllo (PC) (versione 01 del 14/01/2013)
Determinazione Dirigenziale n. 3461 del 12/12/2013
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3. DESCRIZIONE TECNICA DEL CICLO PRODUTTIVO
Come riportato nella scheda A.3, presso l’installazione IPPC Agri.Bio.Fert.Correttivi S.r.l. di Adria (RO) è
svolta l’attività IPPC n. 1 “recupero di rifiuti non pericolosi, con una capacità superiore a 75 Mg al giorno,
che comporta il ricorso a trattamento biologico” [cod. IPPC di cui all’Allegato VIII alla Parte Seconda del
D.Lgs. 152/06 e smi: 5.3.b).1)]. Più in particolare viene svolta l’attività di produzione del correttivo
calcico “gesso di defecazione” (operazioni di recupero R13 / R3 indicate nell’Allegato C alla Parte IV del
D.Lgs 152/06 e smi) a partire da fanghi di depurazione biologici di tipo agroindustriale e civile e altri
rifiuti speciali non pericolosi nel rispetto dei limiti quantitativi indicati al successivo § 4.
Il correttivo calcico “gesso di defecazione” è prodotto in conformità ai requisiti di cui al n. d’ordine 21,
capitolo 2.1 “Correttivi calcici e magnesiaci”, Allegato 3 “Correttivi” al D.Lgs. 75/20101 di seguito
elencati:
Tabella 3.1. – Requisiti del correttivo calcico “Gesso di defecazione”
N Denominazione del tipo
Modi di preparazione e
componenti essenziali
Titolo minimo in elementi e/o sostanze utili.
Criteri concernenti la valutazione. Altri requisiti
richiesti
Altre indicazioni concernenti la
denominazione del tipo
Elementi e/o sostanze utili il cui titolo deve
essere dichiarato. Caratteristiche
diverse da dichiarare. Altri
requisiti richiesti
Note
1 2 3 4 5 6 7
21 Gesso di defecazione
Prodotto ottenuto da idrolisi (ed eventuale attacco enzimatico) di materiali biologici mediante calce e successiva precipitazione mediante acido solforico
CaO: 20% sul secco SO3: 15% sul secco C organico: 10% sul secco N totale: 1% sul secco di cui almeno la metà in forma organica
È obbligatorio indicare il materiale biologico idrolizzato (esempio: tessuti animali)
CaO totale SO3 totale
È consentito dichiarare il C organico e la sua natura (proteica, lipidica, ecc.) nonché l’azoto totale
Il correttivo calcico “gesso di defecazione” è un composto a base di calcio e solfato che si ottiene per
precipitazione del solfato di calcio, dopo idrolisi ed eventuale attacco enzimatico di materiali biologici
additivati al calcio e successiva precipitazione con acido solforico. Il materiale biologico, dopo l’idrolisi,
risulta costituito da proteine denaturate, peptidi (porzioni di proteine) e amminoacidi liberi (elemento
base delle proteine). Le proteine sono catene di amminoacidi di per sé non utilizzabili dalle piante, ma,
dopo il trattamento con idrolisi, diventano disponibili e molto efficaci. Sulle sostanze lipidiche l’idrolisi
alcalina genera sali alcalini degli acidi grassi mentre sui carboidrati pare abbia azioni poco significative.
È di seguito riportato lo schema di flusso dell’attività di produzione del correttivo calcico “gesso di
defecazione”:
1 Come modificato con D.M. 22 gennaio 2009 “Aggiornamento degli allegati al decreto legislativo 29 aprile 2006, n.
217, concernente la revisione della disciplina in materia di fertilizzanti”.
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Figura 3.1. Schema di flusso dell’attività di produzione del correttivo calcico “gesso di defecazione”
La produzione del correttivo calcico “gesso di defecazione” viene realizzata a partire dai rifiuti biologici
(a matrice organica) di Tabella 3.3. Trattasi di materiali biologici, costituiti prevalentemente da fanghi di
depurazione biologici di tipo civile e agroindustriale, che posseggono una granulometria finissima in
grado di assicurare che le reazioni del processo avvengano in tempi rapidissimi e che il prodotto finito
assuma un aspetto omogeneo e compatto che ne faciliti sia la distribuzione in campo che il pronto
effetto correttivo sul terreno. L’additivazione con calcio può avvenire sia con il ricorso a ossido di calce
(calce viva), classificata come materia prima, che con il ricorso a rifiuti integratori (cosiddetti “a base
calce”) di Tabella 3.4 che abbiano un elevato tenore in calcio (espresso come CaO). Inoltre, al fine di
garantire il raggiungimento del tenore minimo previsto per lo zolfo (espresso come SO3), sono utilizzati i
rifiuti integrativi di Tabella 3.4 che abbiano un significativo contenuto di tale elemento.
La Provincia di Rovigo ha stabilito, con Determinazione Dirigenziale n. 3461 del 12/12/2013 (v. art. 2),
che tutti i rifiuti in ingresso al trattamento abbiano un tenore, in metalli pesanti (espressi in mg/kg e
riferiti alla sostanza secca), pari al massimo a 2 volte ai limiti definiti, per i correttivi prodotti, dal punto
1.4 dell’Allegato 3 al D.Lgs. 75/2010 e, per i parametri non ricompresi in detto allegato (Cromo totale;
IPA, PCB e PCDD/F, limitatamente ai fanghi di depurazione non agroindustriali), che i rifiuti in ingresso
siano conformi ai limiti stabiliti dalla Tabella A dell’Allegato C alla D.G.R.V. 235/2009:
Rifiuti biologici a matrice organica
Sostanza secca Acqua
Aggiunta di ossido di calcio(CaO)
Formazione di idrato di calcio[Ca(OH)2] e sanificazione
Composti da
Idrolisi delle proteine, ecc.
Precipitazione (e correzione pH) con acido solforico (H2SO4)
Formazione di solfato di calcio diidrato o gesso(CaSO4 * 2 H2O)
Utilizzataper
Utilizzataper
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Tabella 3.2. – Tenore massimo, in metalli pesanti, dei rifiuti in ingresso al trattamento e del correttivo prodotto
Metallo Tenore massimo (mg/kg s.s.) nei
Rifiuti in ingresso al trattamento Correttivo prodotto
Piombo totale 280 140
Cadmio totale 3,0 1,5
Nichel totale 200 100
Zinco totale 1000 500
Rame totale 460 230
Mercurio totale 3,0 1,50
Cromo esavalente totale 1,0 0,5
Cromo totale (1)
750
IPA (1)
(2)
6
PCB (1)
(2)
0,8
PCDD/F (1)
(2)
50 (3)
Note: (1)
Inquinanti non ricompresi nel punto 1.4 dell’Allegato 3 al D.Lgs. 75/2010 e s.m.i. (limiti stabiliti dalla Tabella A dell’Allegato C alla D.G.R.V. 235/2009). (2)
Limiti previsti per i soli fanghi di depurazione non agroindustriali. (3)
Limite espresso in ng I-TE/kg s.s.
I rifiuti ammessi a trattamento sono di seguito elencati:
Tabella 3.3. – Rifiuti biologici trattabili nell’impianto di produzione del correttivo calcico “gesso di defecazione”
Capitolo Descrizione CER Descrizione
RIFIUTI BIOLOGICI
02 01 rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca
02 01 01 fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia
02 01 03 scarti di tessuti vegetali – limitatamente a scarti vegetali
02 01 06 feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito – limitatamente a deiezioni provenienti da allevamenti zootecnici destinati dal D.M. 05/02/1998 alla produzione di fertilizzanti conformi al D.Lgs. 29/04/2010 n. 75
02 01 99 rifiuti non specificati altrimenti – fanghi di depurazione reflui zootecnici
02 02 rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale
02 02 01 fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia
02 02 04 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti – limitatamente a fanghi biologici di macelli
02 03 rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito; della preparazione e fermentazione di melassa
02 03 01 fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti
02 03 04 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione – limitatamente a foglie di tè esauste, frammenti e polveri di tabacco con agenti concianti e profumanti (cacao, miele, zuccheri, ecc.), scarti e sfridi di granaglia per uso zootecnico, ecc.
02 03 05 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti – limitatamente a fanghi biologici di stabilimenti conservieri del pomodoro, del pisello, della frutta
02 04 rifiuti prodotti dalla raffinazione dello zucchero
02 04 01 terriccio residuo delle operazioni di pulizia e lavaggio delle barbabietole
02 04 03 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti – limitatamente a fanghi biologici delle campagne saccarifere
02 05 rifiuti dell'industria lattiero-casearia 02 05 02 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti – limitatamente a fanghi biologici di caseifici e latterie
02 06 rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione
02 06 03 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti – limitatamente a fanghi biologici dalla produzione di dolci e dolciumi
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Capitolo Descrizione CER Descrizione
02 07 rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao)
02 07 01 rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima
02 07 02 rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche
02 07 04 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione – limitatamente a quelli derivanti dalla preparazione delle bevande alcoliche ed analcoliche
02 07 05 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti – limitatamente a fanghi biologici di distilleria
03 03 rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone
03 03 01 scarti di corteccia e legno – limitatamente a scarti di corteccia
03 03 02 fanghi di recupero dei bagni di macerazione – limitatamente a fecce e fanghi provenienti dall’industria cartaria
03 03 09 fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio
03 03 10 scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica – limitatamente a fanghi di cartiera
03 03 11 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 03 03 10 – limitatamente a fanghi di cartiera
04 02 rifiuti dell'industria tessile 04 02 20 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 04 02 19 – limitatamente a fanghi biologici da stabilimenti di pettinatura della lana vergine
16 03 prodotti fuori specifica e prodotti inutilizzati
16 03 06 rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce 16 03 05 – limitatamente alla polvere prodotta dalla vagliatura e pulitura delle sementi usualmente commercializzate in agricoltura
19 03 rifiuti stabilizzati/solidificati 19 03 05 rifiuti stabilizzati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 04 – limitatamente a fanghi stabilizzati conformi alla DGRV n. 2241/05 destinati a operazioni di riutilizzo agronomico (R10) stoccati presso Co.Im.Po. S.r.l.
19 06 rifiuti prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti
19 06 03 liquidi prodotti dal trattamento anaerobico di rifiuti urbani – limitatamente allo stato di fango palabile o pompabile non pericoloso
19 06 04 digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti urbani – limitatamente allo stato di fango palabile o pompabile non pericoloso
19 06 06 digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale
19 08 rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti
19 08 05 fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane – limitatamente a fanghi biologici civili prodotti da depuratori comunali
Nota: in rosso le limitazioni imposte per i diversi codici dalla Provincia di Rovigo.
Tabella 3.4. – Rifiuti integrativi trattabili nell’impianto di produzione del correttivo calcico “gesso di defecazione”
Capitolo Descrizione CER Descrizione
RIFIUTI INTEGRATORI
01 04 rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi
01 04 13 rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07 – limitatamente a rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento chimico o fisico di minerali (fango di marmo)
02 04 rifiuti prodotti dalla raffinazione dello zucchero
02 04 02 carbonato di calcio fuori specifica
06 03 rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di sali, loro soluzioni e ossidi metallici
06 03 14 sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle voci 06 03 11 e 06 03 13 – rifiuti dei processi chimici inorganici
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Capitolo Descrizione CER Descrizione
06 06 rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici contenenti zolfo, dei processi chimici dello zolfo e dei processi di desolforazione
06 06 03 rifiuti contenenti solfuri, diversi da quelli di cui alla voce 06 06 02 – rifiuti dei processi chimici inorganici
06 11 rifiuti dalla produzione di pigmenti inorganici ed opacificanti
06 11 01 rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio nella produzione di diossido di titanio – rifiuti dei processi chimici inorganici
10 01 rifiuti prodotti da centrali termiche ed altri impianti termici (tranne 19)
10 01 05 rifiuti solidi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi – rifiuti prodotti da processi termici
10 01 07 rifiuti fangosi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi – rifiuti prodotti da processi termici
10 01 17 ceneri leggere prodotte dal coincenerimento, diverse da quelle di cui alla voce 10 01 16 – limitatamente agli scarti vegetali
10 12 rifiuti della fabbricazione di prodotti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione
10 12 10 rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce 10 12 09 – rifiuti prodotti da processi termici
Nota: in rosso le limitazioni imposte per i diversi codici dalla Provincia di Rovigo.
La Provincia di Rovigo, con Determinazione Dirigenziale N. 3461 – Prot. n° 55537/2013 del 12/12/2013,
ha autorizzato la produzione del correttivo calcico nelle forme:
palabile;
pompabile.
Come evidenziato nell’Allegato C.6 “Nuova relazione tecnica dei processi produttivi dell’impianto da
autorizzare”, è intenzione del gestore rinunciare alla produzione del correttivo calcico pompabile e, di
conseguenza, alla possibilità di ritiro di rifiuti biologici ed integratori allo stato fisico liquido.
Le fasi delle attività svolte sono dettagliate all'interno dell'Allegato A.25 “Schemi a blocchi”, a cui si
rimanda.
È di seguito fornita una descrizione tecnica del ciclo produttivo (fasi produttive e operazioni effettuate
per passare dai rifiuti in ingresso ai prodotti in uscita, come dettagliate nel diagramma a blocchi, v.
Allegato A.25).
3.1 PRODUZIONE DI CORRETTIVO CALCICO “PALABILE”
3.1.1 Ricevimento e stoccaggio rifiuti integratori (a base calce)
Consiste nel ricevimento dei rifiuti integratori di Tabella 3.4 che abbiano un elevato tenore in calcio
(espresso come CaO). Trattasi prevalentemente del rifiuto CER 10 01 05 avente le caratteristiche
riportate in Tabella 3.5 con un elevato tenore in calcio (>65% s.s.) e un discreto tenore in zolfo (>15%
s.s.), i due elementi per i quali il D.Lgs. 75/2010 prevede un tenore minimo nel correttivo prodotto (v.
Tabella 3.1).
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Lo stoccaggio di tali rifiuti (presa in carico in R13) può avvenire direttamente nel silos calce posto in area
12, nel caso in cui questo abbia volume disponibile, e/o nel capannone n. 152; tali depositi presentano le
seguenti capacità di stoccaggio:
silos calce posto in area 12: 50 m3 pari a 50 Mg;
capannone n. 15: 2.483,66 m3 pari a 2.500 Mg3.
Come evidenziato nel diagramma a blocchi (v. Allegato A.25), la fase di stoccaggio rifiuti integratori (a
base calce) produce emissioni in atmosfera le quali, prima dell’espulsione, sono opportunamente
trattate (v. successivo § 3.1.4).
Tabella 3.5. – Caratteristiche del rifiuto integratore a base calce CER 10 01 05
Parametro U.M. Risultati analitici
pH Unità pH >11,5
Sostanza secca % 99,2
Piombo totale mg/kg s.s. <0,79
Cadmio totale mg/kg s.s. <0,03
Nichel totale mg/kg s.s. <0,40
Zinco totale mg/kg s.s. 17,0
Rame totale mg/kg s.s. 6,2
Mercurio totale mg/kg s.s. <1,0
Cromo esavalente totale mg/kg s.s. <0,5
Calcio (espresso come CaO) mg/kg s.s. 67,0
Zolfo totale (espresso come SO3) mg/kg s.s. 18,2
PCDD/F (espressi in equivalente di tossicità) ng/kg s.s. <1
Nota: dati desunti dal Rapporto di prova Chimicambiente n. 501/15 del 04/02/2015.
Come evidenziato in Tabella 3.5, l’analisi sul rifiuto integratore a base calce CER 10 01 05 è stata
effettuata, pur non essendo richiesto espressamente dall’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di
Rovigo con Determinazione Dirigenziale n. 3461 del 12/12/2013, anche sul parametro PCDD/F
(diossine); ciò al fine di dimostrare che tale rifiuto integratore è assolutamente compatibile con il
processo di produzione del correttivo calcico “gesso di defecazione”. Come evidenziato nell’Allegato C.6
“Nuova relazione tecnica dei processi produttivi dell’impianto da autorizzare”, è intenzione del gestore
proporre l’estensione del pacchetto analitico utilizzato per l’omologa dei rifiuti integratori in ingresso,
anche sugli inquinanti organici persistenti IPA, PCB e PCDD/F.
3.1.2 Ricevimento e stoccaggio materia prima (calce)
Consiste nel ricevimento, in alternativa ai rifiuti integratori di Tabella 3.4 che abbiano un elevato tenore
in calcio (espresso come CaO), di calce materia prima (ossido di calcio, altresì noto come calce viva). Lo
stoccaggio di tale materia prima può avvenire direttamente nel silos calce posto in area 12, nel caso in
cui questo abbia volume disponibile, e/o nel capannone n. 15.
Come anticipato al precedente § 3.1.1, lo stoccaggio di calce materia prima produce emissioni in
atmosfera le quali, prima dell’espulsione, sono opportunamente trattate (v. successivo § 3.1.4).
2 Resta inteso che in entrambi i casi, i depositi di rifiuti integratori saranno identificati con opportuna cartellonistica
e le quantità in deposito desumibili dal registro di C/S. 3 Dato arrotondato per eccesso utilizzato per il calcolo del massimale della polizza fideiussoria già prestata.
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3.1.3 Trasferimento rifiuti integratori (a base calce) o calce materia prima in area 12
Nel caso in cui rifiuti integratori (a base calce) o la calce materia prima siano stoccati nel capannone n.
15, questi sono trasferiti per la lavorazione in area 12 mediante utilizzo di mezzi mobili (pale
meccaniche, autocarri). Al fine di ridurre i rischi di rilascio di emissioni diffuse sia durante il carico sui
mezzi che durante il (seppur breve) tragitto fino all’area 12, è previsto l’acquisto di un camion cisterna
con il quale operare il trasferimento rifiuti integratori (a base calce) o calce materia prima fino all’area
12 (in cui è collocato l’impianto di produzione del correttivo palabile) e loro carico pneumatico nel silos
calce (v. Allegato C.6 “Nuova relazione tecnica dei processi produttivi dell’impianto da autorizzare”). Tale
intervento garantirebbe inoltre la possibilità di operare il dosaggio dell’ingrediente nella miscela in
modo automatico.
3.1.4 Abbattimento emissioni silos calce e capannone 15
Le emissioni polverulente prodotte dal silos calce, durante le operazioni di carico dello stesso da
autocisterne, e dalle fasi di scarico, movimentazione e prelievo dei rifiuti integratori (a base calce) o
della calce materia prima stoccati nel capannone n. 15, sono trattate, prima dello loro espulsione in
atmosfera rispettivamente dai punti di emissione n. 2 e 4, mediante filtri a cartucce aventi le seguenti
caratteristiche:
Tabella 3.6. – Caratteristiche dei filtri a cartucce a servizio dei punti di emissione n. 2 e 4
Punto di emissione
Provenienza Caratteristiche del filtro a cartucce
2 Silos calce (durante le operazioni di carico)
Tipo: Silotop R02 Superficie filtrante: 24,5 m
2
Elementi filtranti: 7 Tipo di tessuto: poliestere non tessuto Portata aria: 1.000 m
3/h
Concentrazione polveri in uscita: <10 mg/Nm3
4
Capannone n. 15 (durante le fasi di scarico,
movimentazione e prelievo dei rifiuti integratori a base calce o della calce materia
prima)
Tipo: FC4 J 47 Superficie filtrante: 47 m
2
Elementi filtranti: 28 Tipo di tessuto: poliestere Portata aria: 2.500 m
3/h
Concentrazione polveri in uscita: <10 mg/Nm3
Come riportato nella Determinazione della Provincia di Rovigo n. 1946 del 11/06/2012 (v. Allegato A.20),
tali emissioni sono sottoposte ad autorizzazione, fermo restando l’obbligo di autocontrollo annuale per
le sole emissioni del punto n. 4.
3.1.5 Ricevimento e stoccaggio rifiuti integratori (≠ da base calce)
Consiste nel ricevimento dei rifiuti integratori di Tabella 3.4 che abbiano un elevato tenore in elementi
utili (es. zolfo) al raggiungimento delle caratteristiche previste dal D.Lgs. 75/2010 per il correttivo
prodotto (v. Tabella 3.1). Si riportano, di seguito, le caratteristiche di uno dei rifiuti integratori già
utilizzato avente CER 06 06 03 “rifiuti contenenti solfuri, diversi da quelli di cui alla voce 06 06 02”:
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Tabella 3.7. – Caratteristiche del rifiuto integratore ≠ da base calce CER 06 06 03
Parametro U.M. Risultati analitici
Sostanza secca % 93,0
Piombo totale mg/kg s.s. <10
Cadmio totale mg/kg s.s. <1
Nichel totale mg/kg s.s. <10
Zinco totale mg/kg s.s. 12
Rame totale mg/kg s.s. <10
Mercurio totale mg/kg s.s. <1
Cromo esavalente totale mg/kg s.s. <0,5
Calcio (espresso come CaO) mg/kg s.s. 0,8
Zolfo totale (espresso come SO3) mg/kg s.s. 98,0
Nota: dati desunti dal Rapporto di prova Lab Control n. R201205069 del 11/07/2012.
Lo stoccaggio dei rifiuti integratori ≠ da base calce (presa in carico in R13), pur potendo avvenire anche
negli 8 box del piazzale 27, per la produzione del correttivo palabile avviene abitualmente nei box in
area 12 n. 1, 2 e 3 (comunque autorizzati ad ospitare anche rifiuti biologici palabili con codice CER
diverso da 19 08 05 e 19 03 05), aventi le seguenti capacità di stoccaggio: 50+50+100 = 200 m3 pari a 250
Mg.
Come evidenziato nell’Allegato C.6 “Nuova relazione tecnica dei processi produttivi dell’impianto da
autorizzare”, è intenzione del gestore rivedere la suddivisione degli stoccaggi di rifiuti in area 12 con
incremento della quantità massima stoccabile in R13.
3.1.6 Ricevimento e stoccaggio rifiuti biologici palabili
Consiste nel ricevimento dei rifiuti biologici palabili di Tabella 3.3 e loro stoccaggio (presa in carico in
R13) nei box dell’area 12 aventi le seguenti capacità di stoccaggio: 50+50+100+100+100+100+100+100 =
700 m3 pari a 900 Mg. Come anticipato al § 3, trattasi prevalentemente di fanghi di depurazione
biologici di tipo civile e agroindustriale aventi codice CER 19 03 05 (fanghi stabilizzati prodotti
dall’installazione IPPC Co.Im.Po. S.r.l. posti all’interno delle vasche identificate con le lettere “C” ed “H”
in attesa dell’avvio a recupero agronomico R10) e codice CER 19 08 05 (fanghi biologici civili prodotti da
depuratori comunali). Come evidenziato nell’Allegato C.6 “Nuova relazione tecnica dei processi
produttivi dell’impianto da autorizzare”, è intenzione del gestore richiedere espressamente la possibilità
di utilizzare anche i fanghi CER 19 08 05 posti in R13 da Co.Im.Po. S.r.l. nelle vasche identificate con la
lettera “B”, previa caratterizzazione analitica volta a dimostrare il possesso dei requisiti indicati in
Tabella 3.2 per i rifiuti in ingresso al trattamento.
3.1.7 Ricevimento e stoccaggio materia prima (acido)
Consiste nel ricevimento della materia prima acido solforico concentrato e suo stoccaggio nel silos acido
posto in area 12 ed avente capacità di stoccaggio pari a 20 m3. Il carico in silos della materia prima acido
solforico produce emissioni in atmosfera (punto di emissione n. 3), classificate come in deroga ai sensi
dell’art. 272, comma 5, del D.Lgs. 152/06 e smi (“sfiati e ricambi d’aria esclusivamente adibiti alla
protezione e alla sicurezza degli ambienti di lavoro”), come evidenziato all’art. 1, lettera b) della
Determinazione della Provincia di Rovigo n. 1946 del 11/06/2012 (v. Allegato A.20).
AgriBioFert_AIA_Scheda_B_ALL_B18 13 di 21
3.1.8 Carico in tramoggia
Con l’ausilio di una pala con benna meccanica i rifiuti biologici palabili e i rifiuti integratori (o, in
alternativa, la materia prima calce) vengono caricati all’interno delle rispettive tramogge pesata.
3.1.9 Miscelatore in mescolatore a coclea
I rifiuti biologici, che devono risultare privi di impurità estranee, pietre, mattoni, corpi metallici o altri
agglomerati, vengono estratti dalla tramoggia e convogliati al miscelatore. La materia prima calce (o, in
alternativa, i rifiuti integratori a base calce) contenuta nel silos viene estratta tramite una coclea con
pesatura in continuo e convogliata nella coclea dei rifiuti biologici tramite coclee tubolari posizionate a
cascata. Con questo sistema si ottiene una premiscelazione in coclea prima che il prodotto raggiunga
definitivamente il mescolatore. Successivamente, nel mescolatore avente forma cilindrica al cui interno
vi è un albero con vomeri atto alla omogeneizzazione, avviene la miscelazione definitiva dei rifiuti
biologici con calce (o rifiuti integratori a base calce) e la reazione con l’acido solforico, il quale viene
dosato e pompato tramite pompe a membrane.
Il miscelatore a coclea è comandato da un pannello di controllo su cui è possibile impostare la
composizione della miscela e la quantità di acido da dosare. Il dosaggio dei rifiuti biologici, dei rifiuti
integratori e della calce materia prima è effettuato in base all’analisi chimica delle matrici immesse nel
ciclo sui seguenti parametri:
sostanza secca a 105° C;
calcio (% sul secco);
zolfo (% sul secco);
metalli: Pb, Cd, Ni, Zn, Cu, Hg, Cr IV, Cr (mg/kg sul secco).
3.1.10 Abbattimento emissioni mescolatore a coclea
Le emissioni prodotte dal mescolatore a coclea sono aspirate (in prossimità dello scarico del
mescolatore e nella coclea ove i rifiuti biologici incontrano la calce o i rifiuti integratori a base calce) ed
avviate ad una torre di lavaggio (tipo scrubber) ad acqua per l’abbattimento di polveri e vapori acidi
avente le seguenti caratteristiche:
Tabella 3.8. – Caratteristiche della torre di lavaggio (tipo scrubber) a servizio del punto di emissione n. 1
Punto di emissione
Provenienza Caratteristiche della torre di lavaggio
1 Mescolatore a coclea
Portata aria: 3.000 m3/h
Velocità di attraversamento: 1,5 m/s Tempo di contatto (zona corpi di riempimento):
0,75 s Volume corpi di riempimento: 0,4 m
3
Soluzione di lavaggio: acqua Volume vasca liquido di lavaggio: 0,5 m
3
In uscita dalla torre di lavaggio vi è un camino (punto di emissione n. 1 ) tramite il quale vi è lo scarico
dell’aria trattata in atmosfera. La soluzione di lavaggio dello scrubber viene periodicamente sostituita
con acqua pulita da acquedotto mentre la soluzione esausta è utilizzata per la bagnatura dei cumuli del
correttivo calcico palabile prodotto.
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3.1.11 Stoccaggio correttivo palabile in vasca A1 / A2
Il prodotto ottenuto dalla fase di miscelazione viene scaricato su dei nastri trasportatori e trasferito
nelle vasche di accumulo identificate con le sigle “A1” e “A2” aventi le seguenti dimensioni:
vasca A1: 1.023,3 m2 pari a 4.093,2 m3 (calcolati considerando un altezza media del cumulo pari a 4
m);
vasca A2: 693,98 m2 pari a 2.775,92 m3 (calcolati considerando un altezza media del cumulo pari a 4
m).
Le vasche A1 / A2 sono chiuse da tre lati con muratura in calcestruzzo aventi altezza di circa 6 metri,
mentre il lato aperto di ciascuna vasca è attrezzato per la chiusura con paratie amovibili in ferro. Tutta
l’area è munita di copertura che raggiunge l’altezza di circa 10 metri dal piano terra.
Come evidenziato nell’Allegato C.6 “Nuova relazione tecnica dei processi produttivi dell’impianto da
autorizzare”, è intenzione del gestore richiedere la possibilità di incrementare il volume massimo di
stoccaggio delle vasche A1 e A2, mediante elevazione dell’altezza media dei cumuli.
Solo successivamente alla chiusura delle vasche e all’esito delle analisi chimiche che attestano le
caratteristiche previste dalla legge, il correttivo calcico palabile prodotto viene conferito alle aziende
agricole per l’utilizzo.
3.1.12 Generazione energia elettrica
L’intero impianto di produzione del correttivo calcico palabile è alimentato elettricamente da un gruppo
elettrogeno a gasolio avente Pt = 480 kW; per effetto di quanto disposto dalla lettera bb), Parte Prima,
Allegato IV, Parte Quinta del D.Lgs. 152/06 e smi, le emissioni in atmosfera prodotte da tale impianto,
convogliate al punto di emissione n. 5, sono classificate come in deroga.
3.2 PRODUZIONE DI CORRETTIVO CALCICO “POMPABILE”
Consiste nella produzione, all’interno della vasca identificata con la lettera “D”, del correttivo calcico
“gesso di defecazione” pompabile, a partire da rifiuti biologici ed integratori allo stato fisico liquido
(operazione R3 di cui all’Allegato C Parte IV D.Lgs. n. 152/06 e smi). Le fasi di produzione del correttivo
pompabile (v. Allegato A.25) sono di seguito descritte:
Tabella 3.9. – Fasi di produzione del correttivo calcico pompabile
Fase Descrizione
Ricevimento e stoccaggio in silos (R13) rifiuti biologici
pompabili
Consiste nel ricevimento di rifiuti biologici pompabili da parte dell’installazione IPPC Co.Im.Po. S.r.l. e loro stoccaggio all’interno dei silos verticali in area 13, aventi volume pari a 125 m
3/cadauno, identificati con le sigle “1 S.F.P., 2 S.F.P., 8 S.F.P., 9 S.F.P., 10 S.F.P.)
Trasferimento rifiuti biologici pompabili in vasca D (R3)
Consiste nel trasferimento, ad Agri.Bio.Fert.Correttivi S.r.l. (vasca D), dei rifiuti biologici pompabili tramite pompa
Ricevimento e stoccaggio in capannone 15 (R13) rifiuti
integratori a base calce e/o materia prima (calce)
Consiste nel ricevimento dei rifiuti integratori di Tabella 3.4 che abbiano un elevato tenore in calcio (espresso come CaO) e loro stoccaggio (presa in carico in R13) nel capannone n. 15. Trattasi prevalentemente del rifiuto CER 10 01 05. In alternativa, consiste nel ricevimento della materia prima (calce) e suo stoccaggio nel capannone n. 15
Abbattimento emissioni capannone 15
Consiste nel trattamento, prima dello loro espulsione in atmosfera dal punto di emissione 4, delle emissioni polverulente prodotte dalle fasi di scarico, movimentazione e prelievo dei rifiuti integratori (a base calce) o della calce materia prima stoccati nel capannone n. 15, mediante filtro a cartucce aventi le caratteristiche riportate in Tabella 3.6
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Fase Descrizione
Trasferimento rifiuti integratori a base calce e/o
materia prima (calce) in vasca D (R3)
Consiste nel trasferimento, mediante pala meccanica, dei rifiuti integratori (a base calce) o della materia prima (calce) in vasca D per la lavorazione
Ricevimento e stoccaggio in box (R13) rifiuti integratori ≠
da base calce
Consiste nel ricevimento dei rifiuti integratori di Tabella 3.4 che abbiano un elevato tenore in elementi utili (es. zolfo) al raggiungimento delle caratteristiche previste dal D.Lgs. 75/2010 per il correttivo prodotto (v. Tabella 3.1) e loro stoccaggio (presa in carico in R13) nei box del piazzale 27
Trasferimento rifiuti integratori ≠ da base calce in
vasca D (R3)
Consiste nel trasferimento, mediante pala meccanica, dei rifiuti integratori (≠ da base calce) in vasca D per la lavorazione
Idrolisi alcalina Avviene all’interno della vasca D, come descritto al § 3
Precipitazione solfati e neutralizzazione
Avviene all’interno della vasca D per effetto dell’aggiunta di acido solforico materia prima
Successivamente alla chiusura della vasca D e all’esito delle analisi chimiche che attestano le
caratteristiche previste dalla legge, il correttivo calcico pompabile prodotto viene conferito alle aziende
agricole per l’utilizzo.
Come già anticipato al § 3, è intenzione del gestore rinunciare alla produzione del correttivo calcico
pompabile e, di conseguenza, alla possibilità di ritiro di rifiuti biologici ed integratori allo stato fisico
liquido (v. Allegato C.6 “Nuova relazione tecnica dei processi produttivi dell’impianto da autorizzare”).
3.3 GESTIONE ACQUE REFLUE
Come riportato al § 2.1, Agri.Bio.Fert.Correttivi S.r.l. svolge le proprie attività su aree delimitate di
proprietà (e all’interno) dell’installazione IPPC Co.Im.Po. S.r.l. Le acque reflue prodotte sulle aree di
pertinenza di Agri.Bio.Fert. sono così gestite:
Tabella 3.10. – Modalità di gestione delle acque reflue prodotte sulle aree di pertinenza di Agri.Bio.Fert.
Tipologia Oggetto
Acque meteoriche di dilavamento di 1^ pioggia
Raccolta sulle aree di pertinenza e scarico nella rete acque meteoriche dell’installazione Co.Im.Po. S.r.l.
Raccolta delle acque di 1^ pioggia all’interno di una vasca dedicata Scarico delle acque di 2^ pioggia in corpo idrico superficiale (lato ovest)
Acque meteoriche di dilavamento di 2^ pioggia
Percolati porzione est piazzale 27 Raccolta e convogliamento a silos Co.Im.Po.
Percolati area 12 Raccolta e convogliamento a vasca percolati Co.Im.Po. posta al di sotto del
capannone 15
Acque meteoriche di dilavamento tetti e pluviali area 12
Scarico in corpo idrico superficiale (lato ovest)
Acque meteoriche di dilavamento tetti capannone 15 e vasca D
Scarico a terra su rete acque meteoriche dell’installazione Co.Im.Po. S.r.l.
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4. CAPACITÀ MASSIMA DI PRODUZIONE E QUANTITÀ PRODOTTA
L’attività di recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione del correttivo calcico “gesso di
defecazione” (operazioni di recupero R13 / R3 indicate nell’Allegato C alla Parte IV del D.Lgs 152/06 e
smi) è svolta a partire da fanghi di depurazione biologici di tipo agroindustriale e civile e altri rifiuti
speciali non pericolosi nel rispetto dei seguenti limiti:
R13: massimo 9.300 Mg istantanei4, così suddivisi:
Tabella 4.1. – Quantitativi massimi di rifiuti in stoccaggio (R13)
Deposito Quantitativo massimo in stoccaggio (R13)
m3 Mg
Vasca D 5.200 5.200
Capannone 15 2.483,66 2.500
Silos calce 50 50
Box piazzale 27 540 650
Box area 12 700 900
Totale 8.973,66 9.300
R3: massimo 100 Mg/giorno (quindi la capacità di produzione annua teorica è pari a massimo 36.500
Mg).
4 Valore massimo utilizzato per la determinazione del massimale (1.860.000,00 €) della polizza fideiussoria prestata
a favore della Provincia di Rovigo, considerando il costo unitario (0,2 €/kg) assunto per i rifiuti non pericolosi.
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5. LINEE PRODUTTIVE, APPARECCHIATURE E CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO
5.1 APPARECCHIATURE
Sono di seguito riportate le principali apparecchiature presenti nelle diverse sezioni impiantistiche:
Tabella 5.1. – Apparecchiature ed impianti presenti nell’installazione IPPC e periodicità di funzionamento
Fase del processo Macchine / impianti Periodicità di funzionamento
Carico in tramoggia / Miscelazione in
mescolatore a coclea
1. Silo per ossido di calce 2. Valvola di limitazione della pressione del silo 3. Filtro depolveratore del silo 4. Fondo vibrante 5. Coclea estrattrice e pesata ossido di calce 6. Coclea convogliatrice ossido di calce 7. Tramoggia pesata fango 8. Coclea estrattrice fango 9. Coclea convogliatrice fango 10. Tramoggia pesata integratori 11. Coclea estrattrice integratori 12. Coclea convogliatrice integratori 13. Sistema di dosaggio acqua 14. Cisterna acido solforico 15. Sistema di dosaggio acido solforico 16. Impianto di aspirazione con scrubber 17. Mescolatore 18. Nastri trasportatori
4 ore/giorno
5.2 APPARECCHIATURE NON IN ESERCIZIO E PIANI DI SMANTELLAMENTO
Come anticipato al § 3, per effetto dell’intenzione del gestore a rinunciare alla produzione del correttivo
calcico pompabile, è prevista la restituzione della vasca identificata con la lettera “D” e del piazzale n. 27
al legittimo proprietario (Co.Im.Po. S.r.l.).
5.3 CONDIZIONI DI AVVIAMENTO E DI TRANSITORIO
Tutte le attrezzature ed impianti presenti nello stabilimento non necessitano di periodi di avviamento e
fermata in condizioni particolari.
5.4 GESTIONE DEI MALFUNZIONAMENTI
Per la gestione delle emergenze sono presenti:
piano di emergenza ed evacuazione unico - Piano di intervento per le emergenze - PR07-I07 - Rev.
04 del 22/12/2014;
Istruzione PR13-I02 “Gestione del rischio chimico” - Rev. 00 del 16/02/2015;
Procedura P-SVAS “Gestione sversamenti acido solforico” - Rev. 01 del 16/02/2015.
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5.5 SISTEMI DI REGOLAZIONE E CONTROLLO E SISTEMI DI SICUREZZA
Le apparecchiature in pressione presenti all’interno dello stabilimento sono sottoposte a controlli
periodici da parte di ditte esterne abilitate, in accordo alla normativa vigente in materia.
5.6 FLUSSI DI PROCESSO (INPUT – OUTPUT)
I principali input in ingresso e gli output in uscita dalle varie fasi del processo sono riportati nello schema
a blocchi (v. Allegato A.25), a cui si rimanda.
5.7 TIPOLOGIA DI SOSTANZE INQUINANTI CHE POSSONO GENERARSI
Le sostanze inquinanti che possono generarsi nelle singole fasi produttive ed immesse nell’ambiente
sotto forma di emissioni in atmosfera sono riportate nel piano di monitoraggio e controllo (v. Allegato
E.4).
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6. MANUTENZIONE PROGRAMMATA
Le attrezzature ed impianti presenti nello stabilimento sono sottoposte a manutenzione ordinaria
secondo un piano appositamente predisposto ed inserito nel Sistema di Gestione Ambientale. In
particolare, gli interventi di manutenzione programmata sugli impianti di abbattimento delle emissioni
in atmosfera sono di seguito riportati:
Tabella 6.1. – Apparecchiature ed impianti presenti nell’installazione IPPC e periodicità di funzionamento
Punto di emissione
Provenienza Sistema di abbattimento
Principali interventi di manutenzione programmata
Frequenza
1 Mescolatore a coclea Torre di lavaggio (tipo scrubber)
Verifica del funzionamento di tutti i dispositivi di sicurezza
Pulizia delle elettrovalvole di carico Verifica dell'efficienza dei regolatori di
livello
Settimanale
Controllo del funzionamento delle apparecchiature elettriche
Controllo sedimentazione soluzione di lavaggio esausta serbatoio torre
Mensile
Controllo della pulizia dei corpi di riempimento
Controllo della pulizia delle aste (estremità scoperte) del livello stato
Trimestrale
Pulizia interna della torre Semestrale
2 Silos calce (durante le operazioni di carico)
Filtro a cartucce
Ispezione zona di uscita aria pulita e verifica presenza eventuale di polveri che evidenzierebbero danni al tessuto filtrante
Semestrale
Controllo guarnizioni (ed eventuale sostituzione)
Verifica stato dei tubi di sparo e controllo che i fori siano liberi
Annuale
4
Capannone n. 15 (durante le fasi di
scarico, movimentazione e prelievo dei rifiuti integratori a base calce o della calce
materia prima)
Filtro a cartucce
Ispezione zona di uscita aria pulita e verifica presenza eventuale di polveri che evidenzierebbero danni al tessuto filtrante
Semestrale
Controllo guarnizioni (ed eventuale sostituzione)
Verifica stato dei tubi di sparo e controllo che i fori siano liberi
Annuale
6.1 BLOCCHI TEMPORANEI NON PROGRAMMATI DELL'ULTIMO ANNO
Nel corso dell’anno 2014 gli impianti di produzione del correttivo calcico “gesso di defecazione” sono
stati fermati a partire dal 22 settembre, giorno dell’incidente.
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7. LOGISTICA DI APPROVVIGIONAMENTO DELLE MATERIE PRIME E DI SPEDIZIONE DEI PRODOTTI FINITI
Tutte i rifiuti e le materie prime in input al processo pervengono allo stabilimento su gomma.
Il correttivo calcico è avviato all’utilizzo su gomma.
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8. EVENTUALI BONIFICHE SU PARTI DI IMPIANTO EFFETTUATE O IN ATTO
Presso l’impianto non sono in atto procedimenti di bonifica.
Redatto da: Verificato da: Approvato da:
Dott. Stefano Schiavon Aplus S.r.l.
p.i. Andrea Gattolin Chimicambiente S.a.s.
Rossano Stocco Agri.Bio.Fert.Correttivi S.r.l.
Progetto:
Data:
Sito:
ScalaOggetto
Allegato n.
Rev.
APLUS S.r.l.
Via G. Savelli, 86
35129 - Padova
Committente:
Fg. Particella Subparticella
CHIMICAMBIENTE S.a.s.
Via L. Da Vinci, 2
35042 - Este (PD)
Sede legale:
COMUNE DI ADRIA (RO)
AGRI.BIO.FERT.CORRETTIVI S.R.L.
Via Rizzo Attilio Aurelio, 197
45010 - Villadose (RO)
Località America, 7
45011 - Adria (RO)
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE B.20Planimetria dello stabilimentocon individuazione dei punti diemissione e trattamento degliscarichi in atmosfera
1:400
03/20155 94
00
Redatto su dati di Agri.Bio.Fert. da:
4
5
3
2
ELETTROGEN
O
GRUPPOFUMI
ABBATTIM.
TORRE
MOVIMENTAZIONE DEI FANGHICORSIA DI SERVIZIO PER LA
Scala 1:400
0m 5m 10m 20m
LEGENDA
SIMBOLO
AREA AGRI.BIO.FERT.CORRETTIVI S.R.L.
AREA CO.IM.PO. S.R.L.
EMMISSIONI SOTTOPOSTE AD AUTORIZZAZIONE
Con analisi di autocontrollo:1. Uscita torre di lavaggio4. Uscita filtro depolveratore capannoneSenza analisi di autocontrollo:2. Sfiato silo calce
DESCRIZIONE
VASCA D
VASCA A1 VASCA A2
BOX STOCCAGGIO INTEGRATORI
VANO TECNICO
TRAMOGGIA FANGO
TRAMOGGIA INTEGRATORE
MISCELATO
RE
NASTRO
1
n
EMMISSIONI IN DEROGA
3. Sfiato di sicurezza acido solforico5. Gruppo elettrogeno
n
CAPANNONE STOCCAGGIO
PIAZZALE 27
AREA 12
Progetto:
Data:
Sito:
ScalaOggetto
Allegato n.
Rev.
APLUS S.r.l.
Via G. Savelli, 86
35129 - Padova
Committente:
Fg. Particella Subparticella
CHIMICAMBIENTE S.a.s.
Via L. Da Vinci, 2
35042 - Este (PD)
Sede legale:
COMUNE DI ADRIA (RO)
AGRI.BIO.FERT.CORRETTIVI S.R.L.
Via Rizzo Attilio Aurelio, 197
45010 - Villadose (RO)
Località America, 7
45011 - Adria (RO)
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE B.21Planimetria delle reti fognarie,dei sistemi di trattamento, deipunti di emissione degliscarichi liquidi e della retepiezometrica
1:400
03/20155 94
00
Redatto su dati di Agri.Bio.Fert. da:
MOVIMENTAZIONE DEI FANGHICORSIA DI SERVIZIO PER LA
LEGENDA
SIMBOLO
AREA AGRI.BIO.FERT S.R.L.
AREA CO.IM.PO. S.R.L.
ACQUE DI PRIMA PIOGGIA
ACQUE METEORICHE DA PLUVIALI
DESCRIZIONE
VASCA D
VASCA A1 VASCA A2
BOX STOCCAGGIO INTEGRATORI
VANO TECNICO
TRAMOGGIA FANGO
TRAMOGGIA INTEGRATORE
MISCELATO
RE
NASTRO
Scala 1:400
0m 5m 10m 20m
CAPANNONE STOCCAGGIO
PERCOLATI
PIAZZALE 27
AREA 12
Progetto:
Data:
Sito:
ScalaOggetto
Allegato n.
Rev.
APLUS S.r.l.
Via G. Savelli, 86
35129 - Padova
Committente:
Fg. Particella Subparticella
CHIMICAMBIENTE S.a.s.
Via L. Da Vinci, 2
35042 - Este (PD)
Sede legale:
COMUNE DI ADRIA (RO)
AGRI.BIO.FERT.CORRETTIVI S.R.L.
Via Rizzo Attilio Aurelio, 197
45010 - Villadose (RO)
Località America, 7
45011 - Adria (RO)
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE B.23Planimetria dello stabilimentocon individuazione dei puntidi origine e delle zone di influenza delle sorgenti sonore
1:400
03/20155 94
00
Redatto su dati di Agri.Bio.Fert. da:
MOVIMENTAZIONE DEI FANGHICORSIA DI SERVIZIO PER LA
LEGENDA
SIMBOLO
AREA AGRI.BIO.FERT S.R.L.
AREA CO.IM.PO. S.R.L.
SORGENTE SONORA:1. Miscelatore2. Gruppo elettrogeno
DESCRIZIONE
VASCA D
VASCA A1 VASCA A2
BOX STOCCAGGIO INTEGRATORI
AREA PRODUZIONE CORRETTIVO CALCICO
VANO TECNICO
TRAMOGGIA FANGO
TRAMOGGIA INTEGRATORE
NASTRO
Scala 1:400
0m 5m 10m 20m
CAPANNONE STOCCAGGIO
n
12
PIAZZALE 27
AREA 12