+ All Categories
Home > Documents > Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e...

Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e...

Date post: 15-Feb-2019
Category:
Upload: phunglien
View: 215 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
16
Non di solo Pane Sussidio di preghiera per la famiglia Domenica 6 Maggio 2018 Anno XX - n° 849
Transcript
Page 1: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo Pane

Sussidio di preghiera per la famiglia

Domenica 6 Maggio 2018

Anno XX - n° 849

Page 2: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 2

Apostolato della preghiera

Maggio Primo Venerdì 04/05

Maggio 2^ settimana

Intenzioni mese di Aprile

Cuore divino di Gesù,

io ti offro per mezzo

del Cuore Immacolato di Maria,

Madre della Chiesa,

in unione al Sacrificio eucaristico,

le preghiere, le azioni,

le gioie e le sofferenze

di questo giorno,

in riparazione dei peccati,

per la salvezza di tutti gli uomini,

nella grazia dello Spirito Santo,

a gloria del divin Padre.

Dio, nostro Padre, io ti offro tutta la mia giornata.

Ti offro le mie preghiere, i pensieri, le parole, le azioni,

le gioie e le sofferenze in unione con il cuore del tuo

Figlio Gesù Cristo, che continua a offrirsi nell’Eucaristia

per la salvezza del mondo. Lo Spirito Santo che ha gui-

dato Gesù sia la mia guida e la mia forza oggi, affin-

ché io possa essere testimone del tuo amore. Con Ma-

ria, la madre del Signore e della Chiesa, prego special-

mente per le intenzioni che il Santo Padre raccomanda

alla preghiera di tutti i fedeli in questo mese.

Intenzione affidata dal Papa

Per l'evangelizzazione

Perché i fedeli laici compiano la loro specifica missione

mettendo la loro creatività al servizio delle sfide del

mondo attuale.

e dai Vescovi

Perché i testimoni della carità, che si prendono cura dei

poveri, lo facciano con grande rispetto e autentico senso

di giustizia.

Intenzioni del Vescovo Pierantonio

Perché i giovani, per grazia di Dio, diano compimento al

loro desiderio di vita, conoscano sempre più il volto a-

morevole di Cristo, camminino nella luce della fede e

infondino al mondo la speranza.

Offerta quotidiana

Gesù ci mostra la strada per seguirlo, la strada dell’amore. Il comandamento di Cristo è nuovo parchè lui per primo lo ha realizzato, gli ha dato carne, e così la legge dell’amore è scritta una volta per sempre nel cuore dell’uomo. E come è scritta? E’ scritta con il fuoco dello Spi-rito Santo. E con questo stesso Spirito, che Gesù ci dona, possiamo camminare anche noi su questa strada!

E’ una strada concreta, una strada che ci porta ad uscire da noi stessi per andare verso gli altri. Gesù ci ha mostrato che l’amore di Dio si attua nell’amore del prossimo. Tutti e due vanno insieme. Le pagine del Vangelo sono piene di questo amore; adulti e bambini, colti e ignoranti, ricchi e poveri, giusti e peccatori hanno avuto accoglienza nel cuore di Cristo. (Papa Francesco)

Page 3: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 3

Brano Evangelico (Gv 15,9-17)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Pa-dre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarre-te nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto que-ste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho co-

stituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto

rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel

mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi a-

miate gli uni gli altri».

Contemplo

Il Regno di Dio è già pre-

sente

La Chiesa riconosce che il re-

gno di Dio è già presente nel

mondo e che tutto l'universo è

chiamato ad entrare in questo

regno, che è il compimento di

tutta la creazione.

La Chiesa lo riconosce, cioè lo

accoglie con gioia e in spirito

di ringraziamento, proclaman-

do che è opera di Dio.

Essa prega perché si attui:

«Venga il tuo regno!», non sol-

tanto in lei, ma anche nel

mondo; non soltanto attraverso

lei, ma attraverso tutti gli uo-

mini di buona volontà.

La Chiesa vive del regno che è

già presente adesso come ab-

bozzo. Non sostiene di essere

lei, da sola, a costituire la fa-

se terrena e l'abbozzo del re-

gno, perché il regno non cessa

di attuarsi nell'intero universo.

R. COFFY - R. VARRO, La Chiesa, segno di salvezza, p. 35.

6 Domenica Maggio

SESTA DI PASQUA

Se io viaggiassi con due compagni, troverei in

loro due maestri, imiterei le loro buone qua-

lità e mi guarderei dai difetti che avessi a

riconoscere in loro. TP

Santo del Giorno:

San Domenico Savio

Domenico nacque nel 1842 a

Riva di Chieri. nella diocesi di

Torino. Giovane allievo di don

Bosco al tempo della sua prima

comunione fece il proposito di

condurre per sempre una vita di

santità. pregando assiduamente e

prestando opere di carità. Fondò

la Compagnia dell'Immacolata

poco dopo la proclamazione del

relativo dogma. A soli quindici

anni morì di colera, durante un'

epidemia. dopo aver prestato

assistenza ai malati. Fu canoniz-

zato nel 1954. Viene rappresenta-

to come un ragazzino devoto, a

volte insieme a don Bosco.

PROTETTORE: dei pueri canto-

res, dei chierichetti e delle gestan-

ti.

NOME: deriva dal latino e signi-

fica "consacrato al Signore".

Page 4: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 4

Meditiamo la Parola

Il progetto di Dio Meditazione di Don Luciano V.M.

«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi.

Rimanete nel mio amore» (Gv 15,9). Continua in

questa sesta domenica del tempo pasquale la rifles-

sione su Gv 15. L'insistenza della Chiesa nel propor-

ci questo brano evangelico, suggerisce con forza che

l'uomo può ritrovare pienamente se stesso solo

nell'apertura a Dio e nell'amare come Lui ama; sol­

tanto nel rimanere in Cristo, nella sua Parola e nel

suo Amore, il discepolo trova vita e porta frutto.

Medita

Gesù, poche ore prima di morire, chiama i suoi

discepoli con l'appellativo di amici. Non sono più

soltanto discepoli o persone soggette a un'autorità.

Ormai essi sono suoi amici: cioè tra loro e Cristo

c'è una piena unità d'intenti e di confidenza. Noi

sappiamo che, in realtà, dopo poche ore da queste

parole pronunciate dal Maestro, essi fuggiranno e

lo lasceanno solo. Ma il Signore vede più in là e sa

che "i suoi", un giorno, saranno in grado di dare la

vita per lui, come ora egli la sta dando per loro.

Quante volte, oggi, il Signore ti ha guardato con

uno sguardo di infinito amore e ha pronunciato

questa parola nei tuoi confronti? Sei suo amico: tra

te e lui non c'è più nessun segreto. Egli ti apre il

suo cuore e tu puoi aprirgli il tuo: questo significa

vivere uniti al Signore.

Parola di Dio in briciole

Essere propositivi Pagina curata da Don Luciano Vitton Mea

“Lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che

ascoltavano la Parola”. (At 10,25-26.34-35,44-48)

Lo Spirito Santo spinge la Chiesa, ancora

oggi, verso mete assolutamente inaspettate.

Così come all’inizio della predicazione cri-

stiana egli scese sui pagani - con grande

sorpresa dei Giudei convertiti- così ancora

oggi il dolce Consolatore apre cammini di

vitalità evangelica del tutto nuovi e inattesi.

Dunque il compito di ogni battezzato è

quello di sintonizzarsi con l’opera dello

Spirito senza intralciarla. Quante volte la

paura di cambiare o di accogliere ciò che è

nuovo ci paralizza di fronte al soffio dello

Spirito che, invece, ci vuole capaci di esse-

re propositivi e aperti di fronte alle novità

di Dio? Quindi, bisogna ricordare che Dio

agisce a volte proprio dove e con chi meno

ce lo aspetteremmo. Così avremo occhi vi-

gili e cuore attento ad accogliere gli impulsi

dello Spirito che fa sempre nuove tutte le

cose.

Agisci sull’esempio

di Maria

Nell’affannosa corsa di

questa giornata, mi

fermerò per qualche

minuto per una pre-

ghiera alla Mamma Ce-

leste.

Preghiamo la Parola

Liberami, Signore Gesù, dalla tristezza

che è il presupposto e la palude in cui

allignano tante tentazioni. Donami la

tua gioia, che permane anche nella co-

scienza dei miei limiti e dei miei pec-

cati.

Page 5: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 5

Brano Evangelico (Gv 15,26-16,4a)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal

Padre, lo Spirito della verità che procede dal Pa-

dre, egli darà testimonianza di me; e anche voi

date testimonianza, perché siete con me fin dal

principio. Vi ho detto queste cose perché non

abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle

sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi

ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faran-

no ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre

né me. Ma vi ho detto queste cose affinché,

quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, per-

ché io ve l’ho detto».

Flavia Domitilla, appartenente

all' aristocrazia romana, fu

martirizzata probabilmente

durante le persecuzioni di

Diocleziano. Le fonti su di lei

sono scarse: pare che fosse

nipote del console romano

Flavio Clemente e che venne

deportata con altri cristiani a

Ponza, dove subì il martirio.

In una Passio del V secolo Fla-

via. Domitilla è messa in rela-

zione ai martiri Nereo e A-

chilleo che, poco prima delle

nozze con il giovane Aurelia-

no, l'avrebbero convertita

esortandola a preservare la sua

verginità. Per questo furono

entrambi decapitati.

NOMI: entrambi di origine lati-

na, Flavia significa "bionda" e

Domitilla "appartenente alla gens

Domitia".

Parola di Dio in briciole

Ci apre il cuore Pagina curata da Don Luciano Vitton Mea

Ad ascoltare c’era anche una donna di nome

Lidia, commerciante di porpora, della città di

Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì

il cuore per aderire alle parole di Paolo. (At

16,11-15)

Lidia, la donna che ascoltava Paolo, è un

esempio dell’azione dello Spirito Santo nel-

la storia della Chiesa. Si dice di lei che il

Signore le aprì il cuore per aderire alle paro-

le di Paolo. Lo Spirito Santo fa questo: ci

apre il cuore per conoscere Gesù. Agisce in

noi durante tutta la giornata, durante tutta

la nostra vita, come testimone che ci dice

dove è Gesù. E il momento migliore per

scoprirlo è la fine della giornata, quando,

seguendo un’abitudine propria dei cristiani,

si fa l’esame di coscienza. Prima di andare

a letto il cristiano pensa a cosa è successo

durante il giorno: cosa ha detto il Signore?

Cosa ha fatto lo Spirito Santo in me? Ho

seguito lo Spirito Santo oppure ho guardato

dall’altra parte? Questo esercizio dell’esame

di coscienza ci fa bene, perché significa

proprio prendere coscienza di quello che il

Signore nella giornata ha fatto nel nostro

cuore, di ciò che ha fatto lo Spirito Santo.

Chiediamo la grazia di abituarci alla presen-

za di questo compagno di strada: lo Spirito

Santo, di questo testimone di Gesù che ci

dice dove è Gesù, come trovare Gesù, cosa

ci dice Gesù.

Santa Flavia Domitilla

7 Lunedì Maggio

Sesta settimana di Pasqua

Comprendere il buono e il bello, e tutte le vostre convinzioni cadranno in polvere.

TP

Page 6: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 6

Meditiamo la Parola

La debolezza è la forza di Dio

Meditazione a cura di don Luciano Vitton Mea

“L’arco dei forti si è spezzato, ma i deboli si

sono rivestiti di vigore”. Giustamente la gra-

zia dello Spirito Santo viene chiamata vigo-

re, in quanto gli eletti, ricevendola, diven-

tano forti contro tutte le avversità di questo

mondo. Chi, se non gli apostoli, sono da con-

siderarsi deboli? Infatti nell’ora in cui il Si-

gnore fu arrestato sta scritto che tutti , ab-

bandonatolo, fuggirono. Ma appena il vigore

li rivestì, è bello vedere come li rese forti.

Con un rombo improvviso, lo Spirito Santo

discese sopra di essi e trasformò la loro de-

bolezza nella potenza di una meravigliosa

carità.

Medita

Ogni forma di testimonianza di fede in Cristo

che il cristiano può vivere, non si fonda sulle

sue capacità o sulla sua bravura, ma sulla

potenza dello Spirito Santo. È lui, infatti,

che opera costantemente nella nostra vita

trasformandola giorno per giorno, perché sia

sempre più una vita trasparente, capace di

rendere visibile agli altri la grandezza dell'a-

more di Dio. Le parole di Gesù ci incoraggia­

no, ma al tempo stesso ci mettono di fronte

una dura realtà: come il mondo ha rifiutato

con violenza la sua testimonianza, tutta o-

rientata a manifestarci l'amore del Padre,

così rifiuterà con decisione anche la nostra.

Ma è proprio la resistenza che incontriamo

alla nostra testimonianza a farcene verifica-

re la forza e l'autenticità.

Contemplo

Qualcosa di più grande

C’è qualcosa di più grande di ogni nostro a-

vere, qualcosa che fa impallidire ogni nostra

presunta ricchezza : è la bellezza del nostro

rapporto con Dio. Dio ci viene incontro e si

rivela come un Dio che ama, che perdona,

che, in Gesù Cristo, dimostra una benevolen-

za gratuita verso tutti.

Dio è amore, noi apparteniamo all’amore di

Dio: questo è un dono che nessuno ci potrà

mai togliere.

I motivi del nostro contendere spesso non

sono trascurabili, ma si possono anche scio-

gliere almeno in parte, dentro questa abba-

gliante verità: la felicità del nostro Dio si

chiama misericordia e questa misericordia

può diventare anche la nostra felicità.

(L. Pozzoli, Dio, il grande seduttore)

Agisci sull’esempio di Maria

Oggi, mi impegnerò a guardare in

volto le persone che incontro alla

ricerca di Gesù.

Preghiera

Aumenta in me e in tutti i credenti, Signore,

la coscienza missionaria, perché possiamo

dare ad altri ciò che possediamo; perché o-

gni qual volta aiutiamo un fratello a credere,

viene aumentata anche la nostra fede, e ogni

volta che introduciamo nella gioia della vita

eterna un altro essa diventa più certa per noi.

Page 7: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 7

Brano Evangelico: Gv (16,5-11)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da co-

lui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove

vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito

il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io

me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Pa-

ràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sa-

rà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato,

alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non

credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e

non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di

questo mondo è già condannato».

Contemplo:

Scelta di vita

Ora vado da colui che mi ha mandato, disse Gesù ai suoi discepoli.

Ma non è tempo di tristezza, né

allora per loro, né ora per noi.

Lo Spirito Santo che egli ci ha

donato rende reale e universale

la sua presenza perché non rele-

gata nei confini del tempo, dello

spazio, della ragione. Come

l’amore è fuori dalla ragione, ma

assolutamente tangibile, espe-

rienziale per noi, così lo è la pre-

senza di Gesù.

Lo Spirito, che è in noi,

nell’altro, nella creazione, ci

apre gli occhi per riconoscere il

suo volto. Guida della Chiesa e

della storia, fa si che la signoria

di Gesù sul peccato, sulla morte

sia esperienza donata a noi, che

si fa realtà di fede, scelta di vi-

ta.

Vieni, Spirito d’amore e di unità.

Cadano le porte e le catene di

tutti: per tutti Dio Padre ha pre-

parato una tavola di festa.

Santo del Giorno: SANT’ ACACIO Acacio era un soldato

romano che preferì il

martirio all'abiura della

fede. Fu crocifisso o

impalato con diecimila

compagni sul monte

Ararat nel Il secolo. Da

questo episodio, riporta-

to negli Atti del martirio

del XII secolo, il suo

culto si è diffuso in Sviz-

zera e in Germania nel

periodo che va dalle

Crociate ai primi del

Cinquecento. È rappre-

sentato nelle vesti di

soldato o cavaliere con

un crocifisso, spesso

durante il martirio collet-

tivo.

PROTETTORE: degli

agonizzanti.

NOME: deriva da aca-

cia, la pianta spinosa

con cui venne flagellato

prima di essere martiriz-

zato.

8 Martedì Maggio

Sesta settimana di Pasqua

I bambini di tutte le età hanno una cosa

in comune: chiudono le orecchie e i consi-

gli e aprono gli occhi agli esempi.

TP

Page 8: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 8

Meditiamo la Parola

Il principe del peccato Meditazione di Don Luciano Vitton Mea

Il principe del mondo di cui parla Gesù

null’altro è che il demonio padrone del male,

dei peccati, e di tutti quegli uomini che rifiu-

tano di essere abbracciati, dalla misericordia

di Dio. Infatti è per i peccati che il diavolo è

il principe del mondo.

I discepoli hanno capito che qualcosa di ter-

ribile sta per accadere a Gesù, anche se non

sanno ancora in che modo o quando ciò av-

verrà. Il Signore comprende le loro paure,

ma li aiuta a entrare in un significato diffe-

rente degli eventi di cui saranno testimoni.

Gesù dice che è necessario che egli se ne

vada, perché altrimenti Dio non potrà com-

pletare in loro la sua opera, trasformandoli

da discepoli a testimoni del suo amore. Ci

sono delle situazioni in cui dobbiamo impara-

re ad aprire i nostri orizzonti , perché altri-

menti non riusciremo a capire le provocazio-

ni che Dio permette nella nostra vita. Chissà

quante volte eventi che abbiamo vissuto con

ansia erano in realtà occasioni che Dio ci da-

va per uscire dai nostri limitati punti di vi-

sta…...

Preghiera:

O Maria, tu ci hai dato Gesù, Parola di Dio,

criterio di condotta per la vita, apertura di

speranza, luce nel buio, gioia nella luce. Illu-

mina le menti e i cuori e aiutaci a compren-

dere quale sia il bene che il Signore vuole per

noi, per attuarlo con un forte programma di

vita.

Parola di Dio in briciole

La benedizione di Dio Pagina curata da don Luciano Vitton Mea

“Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia”. (At 16,22-34)

Come sono diversi i criteri di Dio dai

nostri! Quello che a noi sembra una di-

sgrazia o una perdita, per lui è una pos-

sibilità di aprirsi a progetti più grandi.

Di questo erano perfettamente consape-

voli gli apostoli i quali, anche di fronte

al rifiuto e alla violenza non desistono.

Anzi, hanno il coraggio di cantare e di

inneggiare al Signore nonostante il trat-

tamento che ricevono. Il risultato non si

fa attendere, e proprio colui che li ave-

va perseguitati diviene discepolo con-

vinto del Signore Gesù. Perché non pro-

viamo anche noi a inneggiare e cantare

a Dio, soprattutto quando i contrasti e

gli inevitabili scontri della vita ci lascia-

no delusi e afflitti? La benedizione di

Dio ci raggiungerà con la sua pace e la

sua gioia.

Agisci sull’esempio di Maria

Oggi accoglierò ogni mio e altrui dolore co-

me la Madre Celeste, e mi farò prossimo con

tenerezza d’amore.

Page 9: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 9

Brano Evangelico: (Gv 16,12-15)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«Molte cose ho

ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di

portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità,

vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stes-

so, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose

future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che

è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possie-

de è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è

mio e ve lo annuncerà».

Contemplo:

Dio è vicino, più vicino a

te di te stesso.

Dio ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene. E’ Signore del cielo e della terra. E’ lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. In lui infatti vivia-mo, ci muoviamo ed esistia-mo.

Venga sempre lo Spirito di verità a cui Cristo, risorto e tornato al Padre, ha affidato tutto ciò che è suo, affinchè fosse annunciato a noi.

Lo Spirito della verità, mi gui-derà a tutta la verità. Prenderà da quel che è mio e ve lo an-nuncerà.

Dio è vicino, più vicino a te di te stesso. E’ qui, come inten-

zione di bene, come guaritore della vita, come roccia a soste-nere la casa, come festa, novi-tà, qualità, energia, passione, entusiasmo, sapore e colore delle cose.

E’ qui anche per me che non ho meriti. Il Signore conta non i miei meriti ma il mio biso-gno.

Il Santo del giorno:

San Paconio ABATE

Pacomio nacque nel 287 nell'Alto

Egitto, figlio di genitori pagani.

Coscritto nell'esercito romano e

fatto prigioniero a Tebe, promise

di dedicarsi al servizio del prossi-

mo se fosse stato aiutato dal dio

dei cristiani. Quando fu liberato

tenne fede al voto, si convertì e

dopo alcuni anni vissuti da anaco-

reta fondò la prima comunità mo-

nastica cristiana. Alla sua morte

nel 347 il suo esempio, fondante

per il monachesimo orientale e

occidentale, era seguito da molti

discepoli in nove comunità ma-

schili e almeno una femminile.

Raffigurato in abiti di foggia anti-

ca, può avere il pastorale dell'aba-

te.

9 Mercoledì Maggio

Sesta settimana di Pasqua

Il saggio sa adattarsi alle circostanze

come l’acqua ha la forma del vaso che la contiene.

TP

Page 10: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 10

Meditiamo la Parola

Dammi un cuore umile Meditazione a cura di Don Luciano Vitton Mea

Signore dammi un cuore distaccato e sgombro per

lasciar parlare te, dammi un cuore umile per ascolta-

re la voce della tua chiesa che mi orienta. Soprattutto

fa che io non sia talmente condizionato dalle indica-

zioni del mondo, da guidare le tue indicazioni alla

loro luce. Se voglio essere luce nel mondo devo giu-

dicare le soluzioni del mondo con la luce che viene

da te.

Medita

Se il Signore ci facesse vedere subito il cam-

mino della nostra vita, con gli eventi lieti e

tristi, probabilmente ci spaventeremmo mol-

tissimo, e non vorremmo più muovere un

passo. Non siamo in grado di portare il peso

di certe conoscenze, e questo il Signore lo

sa; per questo ci promette il sostegno dello

Spirito Santo, che ci aiuta a entrare nella lo-

gica di Dio per vivere secondo il suo punto di

vista e non secondo il nostro. È proprio ciò

che il Signore fece con i suoi apostoli: essi

stavano per affrontare una grande prova, che

li avrebbe sconvolti nel profondo. Eppure lo

Spirito non mancò di assisterli, tanto che do-

po poco tempo ebbero la capacità di com-

prendere il mistero della salvezza operato in

Gesù e furono in grado di predicarlo a tutte

le genti.

Preghiera:

Signore Gesù, dai respiro al mio cuore, per-

ché possa respirare in te l’Amore di Dio Pa-

dre. Fa’ che possa incontrare il suo Volto nel

tuo, per accoglierlo nei poveri e nei sofferen-

ti. Quelli che mi stanno accanto e che spesso

ignoro.

Parola di Dio in briciole

Un atto di fede profondo

Pagina curata da don Luciano Vitton Mea

“Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che con-tiene, che è il Signore del cielo e della terra non abita in templi costruiti da mani d’uomo nè dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa”.(At 17,15.22-18.1)

La cultura religiosa degli ateniesi rispecchia

in maniera emblematica la religiosità del

nostro tempo. Ci sono tante persone dispo-

ste a credere a tante divinità e dare il pro-

prio assenso a dottrine religiose anche

molto fantasiose. Ma se qualcuno annuncia

loro la fede nella morte e risurrezione di

Cristo, subito chiudono il proprio cuore e

rifiutano tale annuncio di salvezza. Come

mai? Perché è molto più semplice e gratifi-

cante costruirsi una divinità a proprio uso e

consumo - che sazi la nostra fame di vaga

spiritualità - piuttosto che accogliere nella

propria vita il Dio vivente e la sua parola.

Essa ci invita a cambiare e a relazionarci

con una persona viva, che ci dice di puntare

tutta la nostra vita sulla persona di Gesù,

sul mistero della sua passione, morte e ri-

surrezione: ci viene richiesto, insomma, un

atto di fede profondo.

Agisci sull’esempio di

Maria

Oggi cercherò di distaccar-mi da tutto ciò che appe-santisce la bisaccia del mio cuore…. per essere davve-ro “ pellegrino di Vange-

lo ” .

Page 11: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 11

Brano Evangelico: (Gv 16,16-20)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi ve-drete”? In verità, in verità io vi dico: voi piange-rete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

Giobbe visse all'incirca nel 1500 a.C. nella terra di Huss, a

nord dell'Arabia. Giunto all'apice della prosperità, con set-

te figli e tre figlie, campi e capi di bestiame, fu colpito da

indicibili sventure che lo privarono di ogni avere,dei figli e

finanche della salute. Giobbe riuscì a sopportare ogni av-

versità perché dettata dalla volontà di Dio. Il suo culto si

diffuse nel I secolo, promosso da san Clemente. Rappre-

sentato vecchio e coperto di piaghe, viene invocato da

lebbrosi e ipocondriaci.

PROTETTORE: degli allevatori dei bachi da seta.

NOME: di origine ebraica, significa "perseguitato che sopporta

le avversità".

Parola di Dio in briciole I veri discepoli del Signore Pagina curata da don Luciano Vitton Mea

“Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corinzi, ascoltando Paolo, crede-vano e si facevano battezzare.” (At 18,1-8)

Gesù aveva detto ai suoi discepoli di rivol-

gersi anzitutto alle pecore perdute della

casa d’Israele. Ma subito dopo la discesa

dello Spirito Santo era emerso chiaramen-

te che la volontà di Dio era quella di sal-

vare tutti gli uomini, indipendentemente

dal popolo di appartenenza. Anzi, andan-

do avanti gli apostoli si erano resi conto

che proprio i pagani, cioè quelli apparen-

temente più lontani da Dio, erano i più

disponibili ad accogliere la parola di sal-

vezza e la persona di Gesù. Non ci si deve

stupire se, a volte, proprio coloro che noi

riteniamo peccatori e lontani da Dio alla

fine si rivelano più disponibili di noi

nell’accogliere Cristo. Questo ci ricorda

ancora una volta che partecipare della sal-

vezza del Signore non è un fatto di prefe-

renze o di merito, ma di disponibilità. E’

proprio la disponibilità la caratteristica più

importante per i veri discepoli del Signore.

San Giobbe

10 Giovedì Maggio

Sesta di Pasqua

Una bussola non dispensa affatto dal remare.

TP

Page 12: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 12

Meditiamo la Parola

Il dolore diventa gioia Meditazione a cura di don Luciano Vitton Mea

Gesù, dopo aver compiuto la sua opera di salvezza ritor-

na al Padre; perciò dice ai suoi discepoli: «Un poco e

non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Il

Signore non allude alle sue apparizioni dopo la Risurre-

zione, ma alla presenza continua dello Spirito che rende

efficace la salvezza. Per Giovanni, conoscere il Padre e

colui che questi ha inviato, non riguarda il futuro, ma il

presente. La nostra vita provvisoria, caduca, sfocerà nel-

la vita eterna; eterna non solo perché non finisce mai ma

perché è la vita piena, è Dio stesso, la cui visione è bea-

tificante.

Medita

Le lacrime degli apostoli saranno davvero amare

per due motivi: da un lato il Maestro, da lì a po-

che ore, verrà loro tolto in maniera brutale e

violenta. Ma dall'altro essi piangeranno, perché

in quel momento nessuno di loro gli starà vicino;

la sofferenza e la croce sveleranno tutta la pau-

ra e la vigliaccheria che vivono nel loro cuore.

Ma Gesù non si sofferma su questo: egli dice lo-

ro semplicemente che quelle lacrime si trasfor-

meranno in gioia. E la gioia sarà tale che nessu-

no potrà sottrargliela: questa è la promessa del

Salvatore. Chi ti dice che le tue esperienze falli-

mentari siano da dimenticare? Quante volte,

invece, esse sono state preludio di nuove situa-

zioni positive e di strade nuove da percorrere? Il

Maestro vuole insegnarti che a volte le lacrime

servono proprio per purificare gli occhi e vedere

meglio dove andare.

Contemplo

Non siamo padroni

Quando Dio ha creato il mondo, non lo

ha creato compiuto: la creazione non è

finita. L'uomo ha preso possesso lenta-

mente della terra, forgiandola, adattandola

alle sue esigenze, sviluppando le potenzia-

lità del creato per il suo bene e per la glo-

ria di Dio. In modo particolare oggi stia-

mo assistendo a trasformazioni impensa-

bili fino a pochi decenni fa. Esse ci fanno

vedere come l'uomo abbia capacità scon­

finate, di cui sono strumento le nuove tec-

nologie. Non siamo però padroni del crea-

to. Dobbiamo collaborare con Dio nel

portarlo a compimento, rispettando la na-

tura e le leggi insite in essa. Dio ci ha affi-

dato il creato, perché potessimo custodirlo

e perfezionarlo, non per sfruttarlo e mani-

polarlo a nostro piacimento.

C.E.I., Lettera ai cercatori di Dio.

Agisci sull’esempio di Maria

Oggi accoglierò ogni contrarietà, difficoltà, in-

comprensione, come occasione per salire con il

Signore sul trono della Croce per amore.

Preghiera

O Maria, a te volgo lo sguardo per tro-

vare consolazione e apprendere l’Amore

sull’altare della Croce. Anche me av-

volgi o Madre, nell’abbraccio del tuo

Figlio perché il mio cuore, come il suo

custodisca e testimoni Verità in Carità.

Amen.

Page 13: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 13

Brano Evangelico: (Gv 16,20-23a)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in veri-

tà io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si ralle-

grerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cam-

bierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, per-

ché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambi-

no, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venu-

to al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma

vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno po-

trà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete

più nulla».

CONTEMPLO:

Raffigurarci il nuovo inconro

Non avere paura, il Signore dice a Pa-

olo, continua a parlare e non tacere, per-

ché io sono con te.

Ora siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo

e il vostro cuore si rallegrerà.

Forse, possiamo tentare di raffigu-

rarci la gioia del nuovo incontro con

il Signore quando, mentre lo sentia-

mo presente ogni giorno, non smet-

tiamo di volerlo incontrare; quando,

mentre siamo grati per il dono di

nostra madre Terra, attendiamo di

entrare nella sua casa nei cieli; quan-

do, mentre siamo operatori di pace

e di giustizia, siamo consapevoli che

solo se conosciamo il Signore, co-

nosciamo le vere fondamenta del

regno; quando, mentre porgiamo la

mano al fratello nella sofferenza,

ricordiamo che sarà la mano del Si-

gnore a raggiungerci e a condurci

nella gioia del suo regno alla fine dei

tempi.

Il Santo del giorno: Sant’Ignazio da Laconi

Vincenzo nacque a La-

coni, in Sardegna, nel

1701. A diciotto anni,

durante una grave malat-

tia, fece voto di diventare

frate cappuccino se fos-

se guarito, ma non ri-

spettò la promessa.

Due anni più tardi, dopo

una grave caduta da

cavallo, si ricordò del

voto e si presentò al con-

vento del Buoncammino

a Cagliari. Fu un umile e

servizievole frate conver-

so, con il nome di Igna-

zio. Morì a ottant'anni

amato da tutti e già ve-

nerato come santo. Fu

canonizzato nel 1951.

È rappresentato anziano,

con l'abito dei cappuccini

e la sacca della questua.

NOME: di origine greca o

latina, nel primo caso significa

"figlio", nel secondo "igneo, di

fuoco".

11 Venerdì Maggio

Sesta settimana di Pasqua

La buona educazione non consiste nel

non versare la salsa sulla tovaglia, ma nel mostrare di non accorgersi se

un altro lo fa. TP

Page 14: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 14

Parola di Dio in briciole

Nulla dobbiamo temere Pagina curata da don Luciano Vitton Mea

Mentre Paolo era a Corinto, una notte, in visio-

ne, il Signore gli disse:”Non avere paura; conti-

nua a parlare e non tacere perché io sono con

te e nessuno cercherà di farti del male: in que-

sta città io ho un popolo numeroso”.

(At 18,9-18)

La visione di Paolo è molto importante an-

che per noi. Gesù ci dice di non avere pau-

ra. Non c’è nulla nella nostra vita che dob-

biamo temere, eccetto il peccato. Egli è

con noi sempre e non ci lascia in preda al

destino. Questo non significa che nella vita

non ci saranno più problemi, croci o soffe-

renze. Proprio gli Atti degli Apostoli ci nar-

rano le vicende giudiziarie che vedono pro-

tagonista Paolo, con i suoi spostamenti fino

a Roma. Ma, nella provvidenza di Dio,

anch’essi sono importanti: quanti incontri

lungo la via, quante persone che, grazie

alla parola dell’apostolo, incontreranno il

Signore! Per questo, non si deve porre limi-

te all’azione di Dio, anche quando si serve

di noi in situazioni apparentemente svan-

taggiose o dolorose. Sembra, allora, che il

nostro unico compito sia quello di non ave-

re paura; egli conosce le nostre forze e sa

come deve utilizzarci per la sua gloria.

Preghiamo la parola

PREGHIERA

Donami, Signore, il coraggio che so-stiene anche scelte difficili, e libera-mi dalla debolezza che sceglie vie fa-cili e rimanda le soluzioni. Donami l’ardire dei Santi che hanno percorso vie difficili pur di non perderti di vi-sta, pur di non perdersi, pur di non perdere coloro che erano stati loro affidati.

Meditiamo la Parola

Il Signore ci accompagna e ci aiuta.

Meditazione di Don Luciano V.M.

La presenza dello Spirito Santo trasforma le soffe-

renze di questo mondo in gioia. Ciò avviene in colo-

ro che hanno fatto posto nella loro vita a Cristo Sal-

vatore e Redentore. La vita del cristiano è contrasse-

gnata dalla croce. Ma il cammino verso di essa non

termina il Venerdì Santo: sfocia nella Risurrezione,

la domenica di Pasqua. Le sofferenze si trasformano

nella gioia che nasce dalla partecipazione al mistero

pasquale, mistero di morte e di vita, di tenebre e di

luce, di odio e d'amore.

Medita

Ci sono dei percorsi, nella vita, che passano attra-verso il dolore e la solitudine. Ma questi, se da un lato sono obbligati dalle circostanze, dall'altro sono per l'appunto soltanto dei momenti, che preludono

a qualcos'altro. Gesù, per far comprendere questa verità agli apostoli, utilizza l'immagine del parto e della nascita; quest'esperienza è dolorosa e riempie di timore la madre, ma di fronte alla nascita di un

figlio ella dimentica tutti i dolori sopportati. Quindi non dobbiamo spaventarci e nemmeno deprimerci se stiamo piangendo per la paura: il Signore, con grande misericordia e premura, ci accompagna e ci aiuta. Quando si accetta di fare questo percorso

con lui allora sboccia nel cuore, come un miracolo, la gioia. Essa proviene dalla consapevolezza della sua presenza continua accanto a noi.

Agisci sull’esempio di Maria

Oggi cercherò di ascoltare più che parlare, di

amare senza aspettare, guardando a Maria

come esempio da imitare.

Page 15: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

Non di solo pane - Tempo di Pasqua - pagina 15

Brano Evangelico: Gv 16,23b-28

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi di-

co: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.

Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, per-

ché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato,

ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi

parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico

che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi

avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito

dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado

al Padre».

Medita a cura don Luciano Vitton Mea parroco di Bovegno

I dubbi che talvolta ci vengono sull'efficacia della nostra pre-

ghiera trovano oggi, in queste parole di Gesù, una possibile

risposta. Egli dice, infatti, che tutto ciò che chiederemo ci

verrà dato se lo chiederemo nel suo nome. Ecco dunque il se-

greto di una preghiera efficace: chiedere nel nome di Gesù.

Questo non significa semplicemente pronunciare il suo nome,

ma unirsi a lui con tutta la vita, facendo nostri i suoi senti-

menti di amore e di gratitudine nei confronti del Padre. È sen-

tirsi ed essere come Gesù, "figli nel Figlio". La nostra pre-

ghiera sia, quindi, sempre nel nome del Signore nostro Gesù

Cristo.

Preghiamo la Parola

Signore Gesù, fa che oggi apra lo sguardo del mio cuore alla con-templazione di te, Cro-cifisso per me fino allo spreco per amore. E fammi comprendere che tu sei per me l’unica Via che mi sve-la la Verità della Vita.

12 Sabato Maggio

Sesta di Pasqua

Nella nostra epoca travagliata, occorre più che mai distogliere gli occhi dal giornale quo-tidiano per alzarli verso quel giornale eterno le cui lettere sono le stelle, il cui contenuto è

l’amore, e il cui redattore è Dio.

TP

San Nereo e Achilleo.

Nereo e Achilleo subi-

rono il martirio sotto

Nerone, Domiziano o

Traiano. Le notizie sono

scarse e leggendarie,

tuttavia un culto anti-

chissimo, risalente alme-

no al IV secolo, e il ri-

trovamento dei corpi sul

luogo della sepoltura

attesta no la loro storici-

tà. Infondata invece la

tradizione che fossero

servitori di Flavia Do-

mitilla o soldati della

corte pretoriana. Sono

rappresentati general-

mente nelle vesti di sol-

dati.

Agisci come Maria

Oggi, chiederò al Signore di vincere la mia incredulità, i miei dubbi, la

mia durezza. Non mi lascerò accomodare nelle mie piccole certezze e

aprirò il cuore al Signore.

Page 16: Domenica 6 Maggio 2018 Non di solo Pane · io ti offro per mezzo ... ti. NOME: deriva dal latino e signi- ... perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché

333/3390059 don Luciano

Anno XX - n. 849

Domenica 6 Maggio 2018

Chiuso il 30/04/2018

Numero copie 1350

Stampato in proprio

Coordinatrice Fiorella Elmetti

Redazione

don Luciano Vitton Mea, don Carlo Moro, don Fabio Marini,

don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti, Tiziana Guerini e Cristina Sabatti

Grafica e stampa

don Luciano Vitton Mea

Ideato da don Luciano Vitton Mea

Sussidio di preghiera per la famiglia

Per la tua vita spirituale visita

Vi troverai:

Ogni giorno una meditazione dei più grandi maestri di spiritualità Il settimanale di preghiera Non di Solo pane (da scaricare) I Santi del Giorno Tutte le opere di San Agostino I racconti di un pellegrino russo L’Imitazione di Cristo

Ti aspetto ogni giorno su:

www.nondisolopane.it


Recommended