La previdenza per le donne
Donne in pensioneDonne pensionande Donne giovani
Problemi comuni
Cristina Bolzani – dipartimento previdenza SPI-CGIL 1
Un po’ di numeriPER RIFLETTEERE
2
Le donne in pensione
3
la maggiore concentrazione di donne si trova nelle classi di reddito più basso.
4
le donne sono di gran lunga più presenti nelle classi di età più elevate, coerentemente con la maggiore speranza di vita che caratterizza l’universo femminile: il 28,5% delle pensionate ha 80 e più anni, contro il 17,9% degli uomini
5
Pensioni in essereSono erogate 9 milioni e mezzo di pensioni di vecchiaia e anzianitàtra uomini e donne
Solo 800 mila Pensioni di Anzianità sono erogate a donneRispetto a 3 milioni e 200 erogate a uomini
Vecchiaia : 3 milioni e mezzo a donne2 milioni a uomini
6
Solo il 20% delle pensioni di anzianità è percepito da donne
7
Anche gli importi sono diversi
8
In percentuale le donne percepiscono rispetto agli uomini il ……
9
Integrazione al trattamento minimo
10
Le donne pensionande
11
La riforma Fornero Brusco innalzamento dell’età anagrafica per le donne del settore
privato: parificando l’accesso alla pensione di vecchiaia tra uomini e donne. Eliminando così la principale forma di compensazione prima esistente per il riconoscimento alle donne del loro impegno in famiglia e nei lavori di cura, in una società caratterizzata dall’insufficienza dei servizi pubblici garantiti.
E quindi spostamento del requisito anagrafico anche di 6/7 anni: donne nate nel secondo semestre del 1952;
Opzione donna: la decorrenza deve avvenire entro il 31 dicembre 2015 ma entro quella data, deve essere finita l’attesa della finestra di 12/18 mesi e i tre mesi di aspettativa di vita;
Norme di salvaguardia che penalizzano le donne disoccupate (60 anni nel 2012 con 20 anni di contributi: pensione a 64 anni più speranza di vita) ma a lavoro al 28 dicembre 2011;
Penalizzazioni per chi raggiunge il requisito contributivo per la pensione anticipata prima dei 62 anni: la contribuzione deve essere da effettivo lavoro
12
opzione donna unica via di fuga
13
Pensioni liquidate con il contributivo puro (esclusi i parasubordinati -confronto anni 2011/2013)
14
Le donne giovani
15
La riforma Fornero
Innalza il requisito d’importo da 1,2 a 1,5 volte l’assegno sociale per la pensione di vecchiaia
Introduce il requisito d’importo per la pensione anticipata che non può essere inferiore a 2,8 l’assegno sociale
Aggiornamento speranza di vita ogni due anni
16
LAVORATRICI E LAVORATORI CON ETA’ COMPRESA TRA I 30 E 40 ANNI
Difficoltà nell’accedere alle posizioni di carriera più elevate. 17
LE LORO RETRIBUZIONI
A parità di mansione disparità di retribuzione
18
La loro pensione
L’importo mensile non è superiore a 1,5 volte l’assegno sociale vigente nel 2014.Dovrà lavorare fino al raggiungimento dei 70 anni dove non è più necessario il requisito d’importo
Coefficiente rapportato all'età di 149.395,70 (montante totale)66 anni e 10 mesi 5,7923 (coefficiente di trasformazione)
8.653,50 (importo annuo lordo)13 (n. di rate di pensione in un anno)
665,65 importo mensile
19
Cause comuniIl lavoro:•Discriminazione salariale•Segregazione occupazionale•Discontinuità delle carriere•Part-time volontario e involontario
Il carico famigliare:•Il lavoro di cura che invece di essere valorizzato viene penalizzato (decurtazione sulla pensione anticipata) •Le donne laureate e con figli devono scegliere tra il riscatto della laurea e quello dei periodi di astensione facoltativa per maternità intervenuta fuori dal rapporto di lavoro. Non è consentito il riscatto di entrambi i periodi. Per gli uomini, la legge non pone limiti al cumulo del servizio militare con il riscatto della laurea.•Una donna su due è costretta a lasciare il lavoro dopo il primo figlio
20
RiflessioniSe solo il 20% delle pensioni di anzianità di oggi sono erogate a donne, domani, con la fragilità del lavoro di oggi, come andrà ? •SI PUO’ PARLARE DI FLESSIBILITA’ IN USCITA PER LE DONNE INTESA COME 62/35? •PERCHE’ NON RAGIONARE SU UNA FLESSIBILITA’ IN USCITA PER LE PENSIONI DI VECCHIAIA DELLE DONNE
•OPPURE RAGIONARE SU UNA RIMODULAZIONE O ABBASSAMENTO DEL REQUISITO D’IMPORTO. Anche perché l’innalzamento del requisito d’importo comporterà, in futuro, la richiesta di assegno sociale per chi ha perso il lavoro.
•INTEGRAZIONE AL MINIMO NEL SISTEMA CONTRIBUTIVOLa riforma Fornero ha originato un aumento massiccio della permanenza degli ultr65 al lavoro e questo è auspicabile perché elemento fondante della sostenibilità del nostro sistema previdenziale. Ma il nostro sistema lavorativo è in grado di sostenere e mantenere lavoratori anziani in attività?
21
Diritti inespressiDiritti inespressiUn progetto allUn progetto all’’80% 80%
per le donneper le donne
22
Nel sistema previdenziale italiano esistono prestazioni di tipo assistenziale che vengono concesse, se non vengono superati determinati limiti di reddito, attraverso domanda.Prestazioni che riguardano soprattutto le pensioni basse e quindi le donne.
23
Quali sono le prestazioni?
a.integrazione al minimob.maggiorazioni socialic.somma aggiuntivad.pensione e assegno socialee.trattamenti di famiglia
24
nel corso della vita può cambiare la situazione economica :
Ieri, per esempio, non avevo diritto all’integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale,
incremento, somma aggiuntiva, perché un secondo reddito mi faceva uscire fuori dal limite oggi, se non ho più quel reddito ,potrei averne diritto
Quindi devo fare la domandaQuindi devo fare la domanda
25
nel corso della vita può sopraggiungere un disabilità
Che permette il diritto a: anticipo incremento, assegno al nucleo famigliare, indennità di accompagno
Ma devo fare la domandaMa devo fare la domanda
26
Potrebbero esserci pensionati che hanno diritto a delle prestazioni e non lo sanno
Partiamo dai nostri iscritti
27
Partiamo dai nostri iscritti
L’elenco degli iscritti contiene informazioni che consentono di fare una prima selezione dei soggetti potenzialmente interessati.
Informazioni che bisogna saper leggere.
Combinando la quota di iscrizione, l’età e la categoria di pensione è possibile fare una prima selezione di possibili diritti inespressi.
28
Il progetto, in fase sperimentale, è partito in alcune realtà con ottimi risultati:
29
30
Ha diritto all’assegno al nucleo familiare, anche per i cinque anni che precedono la data della domanda (3.174€)