Dott. Fausto Morgantini U.F. Igiene Pubblica e Nutrizione Dipartimento Prevenzione Lucca
Azienda USL TOSCANA nord ovest
Cos’è HBSC
Uno studio internazionale che, ogni 4 anni,
raccoglie dati sulla salute, gli stili di vita e il
benessere dei giovani nel contesto scolastico
La raccolta di informazioni viene effettuata
tramite questionari compilati:
• in classe dai ragazzi
• a scuola dal dirigente scolastico
(Health Behaviour in School-aged Children)
Popolazione di riferimento: gli adolescenti di
11 – 13 – 15 anni
Crescita dello studio HBSC: paesi per anno di adesione 1983/1984 1985/1986 1989/1990 1993/1994 1997/1998 2001/2002 2005/6
1. England
2. Finland
3. Norway
4. Austria
5. Denmark
1. Finland
2. Norway
3. Austria
4. Denmark
5. Belgium
6. Hungary
7. Israel
8. Scotland
9. Spain
10. Sweden
11. Switzerland
12. Wales
13. Netherlands
1. Finland
2. Norway
3. Austria
4. Belgium (French)
5. Hungary
6. Scotland
7. Spain
8. Sweden
9. Switzerland
10. Wales
11.Denmark
12. Netherlands
13. Canada
14. Latvia
15. N. Ireland
16. Poland
1. Finland
2. Norway
3. Austria
4. Belgium (French)
5. Hungary
6. Israel
7. Scotland
8. Spain
9. Sweden
10. Switzerland
11. Wales
12. Denmark
13. Canada
14. Latvia
15. Northern Ireland
16. Poland
17. Belgium (Flemish)
18. Czech Republic
19. Estonia
20. France
21. Germany
22. Greenland
23. Lithuania
24. Russia
25. Slovakia
1. Finland
2. Norway
3. Austria
4. Belgium (French)
5. Hungary
6. Israel
7. Scotland
8. Sweden
9. Switzerland
10. Wales
11. Denmark
12. Canada
13. Latvia
14. Northern Ireland
15. Poland
16. Belgium (Flemish)
17. Czech Republic
18. Estonia
19. France
20. Germany
21. Greenland
22. Lithuania
23. Russia
24. Slovakia
25. England
26. Greece
27. Portugal
28. Ireland
29. USA
1. Finland
2. Norway
3. Austria
4. Belgium (French)
5. Hungary
6. Israel
7. Scotland
8. Spain
9. Sweden
10. Switzerland
11. Wales
12. Denmark
13. Canada
14. Latvia
15. Poland
16. Belgium (Flemish)
17. Czech Republic
18. Estonia
19. France
20. Germany
21. Greenland
22. Lithuania
23. Russia
24. England
25. Greece
26. Portugal
27. Ireland
28. USA
29. tfyr Macedonia
30. Netherlands
31. Italy
32. Croatia
33. Malta
34. Slovenia
35. Ukraine
1. Finland
2. Norway
3. Austria
4. Belgium (French)
5. Hungary
6. Israel
7. Scotland
8. Spain
9. Sweden
10. Switzerland
11. Wales
12. Denmark
13. Canada
14. Latvia
15. Poland
16. Belgium (Flemish)
17. Czech Republic
18. Estonia
19. France
20. Germany
21. Greenland
22. Lithuania
23. Russia
24. England
25. Greece
26. Portugal
27. Ireland
28. USA
29. tfyr Macedonia
30. Netherlands
31. Italy
32. Croatia
33. Malta
34. Slovenia
35. Ukraine
36. Luxemburg
37. Turkey
38. Slovakia
39. Romania
40. Iceland
41. Bulgaria
Toscana, Piemonte
Lo Studio
conta 41 paesi
partecipanti
…con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca (MIUR) e delle Regioni Piemonte, Toscana e Veneto
Università degli Studi di Torino
Dipartimento di Sanità Pubblica
e Microbiologia Prof. Franco Cavallo (Principal Investigator)
Prof.ssa Patrizia Lemma
Dott. Alberto Borraccino
Dott.ssa Paola Dalmasso
Dott. Alessio Zambon
IL GRUPPO DI RICERCA NAZIONALE
Università degli Studi di
Padova Dipartimento di
Psicologia dello Sviluppo e
della Socializzazione Prof. Massimo Santinello
Dott.ssa Lorenza Dallago
Dott. Alessio Vieno
Dott.ssa Chiara Verzeletti
Dott.ssa Silvia Formentin
Università degli Studi di Siena
Dipartimento di Fisiopatologia,
Medicina Sperimentale e Sanità
Pubblica Prof. Mariano Giacchi
Dott. Giacomo Lazzeri
Dott.ssa Stefania Rossi
HBSC
Permette di:
• Comparare i dati nel tempo
analisi di trend
• Fare confronti con le altre nazioni
analisi cross-national
• Comparare differenti gruppi socio -demografici
analisi sulle disuguaglianze in salute
Il questionario comprende:
• Dati anagrafici (età, sesso, struttura familiare)
• Classe sociale (occupazione e livello di istruzione dei genitori)
• Indicatori di benessere percepito (stato di salute e di
benessere)
• Autostima (valutazione del proprio aspetto fisico e del grado di
accettazione di sé)
• Rete di sostegno socio-affettivo (rapporto con i genitori, i
coetanei, l’ambiente scolastico)
• Comportamenti collegati alla salute (attività fisica e tempo
libero, abitudini alimentari e igiene orale, alcol e fumo)
In Toscana hanno aderito 109 scuole su 121 selezionate (90,1%) e 162 classi (93,6%) sulle 173
selezionate.
Il campione reale risulta composto da 2.511 studenti. Il campione studiato è composto da 1196 ragazzi (48%) e
1315 ragazze (52%) .
Le scuole partecipanti
Le Scuole di Lucca
2014
Il contesto familiare
Il dialogo con le madri è
sempre più facile che con
i padri e con valori in
diminuzione al crescere
dell’età.
La maggior parte delle
famiglie presenta un
livello economico medio
Aumenta il numero di
genitori laureati, in
particolare delle madri
che hanno sempre,
rispetto ai padri, un livello
di istruzione maggiore
L’ambiente scolastico
Il rapporto con gli insegnanti
rispetto al passato, si nota
da parte dei ragazzi un
aumento della fiducia e
dell’apprezzamento in
generale per i loro docenti,
con percentuali che
decrescono con
l’aumentare dell’età ma
che hanno, nella fascia di
età 11 e 13 anni, valori
piuttosto alti di gradimento
La qualità del rapporto dei
ragazzi e delle ragazze
con i loro compagni di
classe può essere definita
molto buona
Il rapporto con i compagni di classe
In tutte e tre le fasce
d’età considerate,
rispetto al percepire i
propri compagni come
gentili e disponibili, più
della metà degli studenti
si dichiara d’accordo o
molto d’accordo con
queste affermazioni.
La maggior parte dei giovani
dichiara di non aver mai subito atti
di bullismo negli ultimi due mesi,
sono l’81,2% degli 11enni, l’87%
dei 13enni e il 94,2% dei 15enni.
D’altro lato, si evidenzia anche una
percentuale di studenti che
lamentano di essere vittime di
bullismo. Emerge inoltre come la
percentuale di studenti che
riportano di essere stati vittime di
bullismo diminuisca all’aumentare
dell’età, per cui il fenomeno
bullismo risulta connotare
maggiormente la realtà degli
studenti più giovani
Il rapporto con la Scuola
In generale il quadro è sostanzialmente positivo.
Più della metà degli studenti toscani dichiara di
apprezzare la scuola; la valutazione risulta maggiore per
le ragazze rispetto ai coetanei maschi
Sport e tempo libero
Attività fisica
L’attività fisica viene normalmente definita
come “qualsiasi movimento del corpo
associato ad una contrazione muscolare
che aumenta il dispendio energetico al di
sopra dei livelli di riposo”
Attività fisica
Le linee guida internazionali, americane e della UE,
raccomandano nei ragazzi in età di sviluppo, di fare
una moderata o intensa attività fisica ogni
giorno per almeno 60 minuti, in grado di generare un incremento della respirazione, della
sudorazione e del senso di affaticamento.
Attività fisica
Le attività moderate (da 3,5 a 7 kcal/min)
comprendono: camminare, andare in bicicletta,
ballare, fare attività in palestra e in piscina,
svolgere lavori domestici.
Le attività intense (oltre 7 kcal/min) comprendono:
la corsa, step, karate, judo e la maggior parte
degli sport competitivi.
Nel 20124 si assiste ad un aumento della percentuale di 15enni (11%)
che dichiarano di non fare «Mai» attività fisica, percentuale che negli anni
passati era sempre stata inferiore al 10%.
D’altro canto rispetto al passato aumentano le percentuali di 11enni e
13enni che dichiarano di fare 60 minuti di attività fisica 7 giorni a
settimana, così come raccomandato delle linee guida internazionali
In generale, per ogni fascia di età, i
ragazzi si muovono più delle ragazze
“Sindrome da affaticamento cronico”
LA SEDENTARIETA’
L’utilizzo della televisione
durante i giorni di scuola è
rimasto costante nel tempo,
Anche per il 2014 si
conferma che la maggior
parte dei giovani spende
davanti alla TV circa 1-2 ore
al giorno
In particolare i dati sulla
sedentarietà mostrano che il
picco, in termini di frequenza
percentuale, si ha intorno a
un’ora fra i più giovani.
La percentuale di giovani che trascorrono al computer o
play station più di due ore al giorno (limite indicato dalle
linee guida internazionali) è pari al 16% per gli 11enni,
20,9% per i 13enni e 22,6% per i 15enni.
La percentuale di giovani che trascorrono più di due ore al giorno al computer
per chattare, navigare su Internet, scrivere e ricevere e-mail, fare i compiti ecc,
è pari a 16,3% per gli 11enni, 27,5% per i 13enni e 40,4% per i 15enni. Si
nota quindi, al crescere dell’età una tendenza all’incremento nell’utilizzo del
computer per fini ricreativi, sociali, per i compiti ecc.
Le interazioni sociali tra pari, infatti, servono a rafforzare valori e
modelli e contribuiscono a strutturare un senso di identità e un
orientamento culturale extra-familiare. L’utilizzo del telefono cellulare e
lo scambio di messaggi rappresentano le comuni forme di
comunicazione tra pari. Nella tabella si nota come, per tutte le fasce
d’età, messaggi, chat e social network siano tra le forme di
comunicazione preferite dai giovani.
Abitudini alimentari e stato nutrizionale
Abitudini alimentari e stato nutrizionale
Lo studio HBSC rileva alcune abitudini alimentari, con
particolare riferimento alla colazione e alla variabilità della
dieta in termini di alimenti fortemente raccomandati (quali
frutta e verdura) e sconsigliati (quali dolci e bevande
zuccherate) assunti durante la giornata.
La colazione rappresenta un pasto estremamente importante per
l’equilibrio fisiologico ma anche psicologico soprattutto nell’infanzia e
nell’adolescenza. Saltare questo pasto influenza le capacità di
concentrazione e di apprendimento, inoltre, favorisce il consumo
disordinato di snack e “cibi spazzatura” (junk food)
La maggior parte dei ragazzi (65%) assume la colazione quasi ogni giorno
durante i giorni di scuola. Questo positivo comportamento tuttavia
generalmente tende a diminuire con l’età e aumenta invece la percentuale
di ragazzi e ragazze che riportano di non fare mai colazione durante i giorni
di scuola
Il consumo di frutta è molto inferiore alle 2/3 porzioni al giorno
raccomandate. Infatti, analizzando la risposta “Più di una volta al
giorno”, le frequenze risultano solo del18,6% a 11 anni, del 19,2% a 13
anni e del 21,5% a 15 anni. Circa la metà dei ragazzi dichiara di
non consumare quotidianamente la frutta, sono il 56,1% gli 11enni,
il 53,6% i 13 anni ed infine il 56,9% i giovani di 15 anni. Mentre coloro
che non la mangiano “Mai” sono il 4,8% del totale dei ragazzi.
Come per la frutta, anche il consumo di verdura è molto
inferiore a quanto consigliato, cioè almeno 2-3 porzioni al
giorno. Infatti meno del 15% dei ragazzi aderisce a tale
raccomandazione mentre il 62% dei ragazzi di tutte le età
non ne consuma quotidianamente. L’abitudine a
consumare la verdura una o più volte al giorno tende ad
aumentare con l’età.
Il consumo di bevande zuccherate tra i giovani risulta considerevole.
La percentuale di giovani che riferiscono di bere bevande zuccherate
almeno una volta al giorno è superiore nella fascia d’età più giovane,
che risulta pari al 15,9% a 11 anni, al 10,5% a 13 anni ed infine al
10,6% a 15 anni. La percentuale di ragazzi e ragazze che dichiarano di
non consumare mai bevande zuccherate accresce, se pur di poco, con
l’aumentare dell’età.
Lo stato nutrizionale
Per valutare lo stato nutrizionale, lo studio raccoglie dati
auto-riferiti sulle misure antropometriche (peso, altezza),
tramite i quali viene calcolato l’Indice di Massa Corporea e lo
stato ponderale di ragazzi sottopeso, normopeso,
sovrappeso e obesi.
in Inglese:
B.M.I. = body mass index
BMI
DEFINIZIONE BMI CLASSE DI
OBESITA’
RISCHIO
RELATIVOKG/M2 Circonf.vita
UOMINI > 102
DONNE > 88
SOTTOPESO < 18,5
NORMOPESO 18,5 – 24,9 Aumentato
SOVRAPPESO 25 – 29,9 Alto
OBESITA’ 30 – 34,9 I Molto alto
35 – 39,9 II Molto alto
> 40 III Altissimo
La maggior parte dei giovani si colloca nella fascia normopeso, con un
lieve aumento delle percentuali all’aumentare dell’età.
Nelle fasce che indicano i sotto e sovrappeso si collocano tuttavia
percentuali non trascurabili di giovani.
Risultano in eccesso ponderale il 15,3% dei giovani di
11 anni, il 13,1% dei 13enni ed il 10,6% dei 15enni,
rispettando un decremento delle percentuali al crescere
dell’età.
Si nota che le problematiche
inerenti un peso
eccessivamente basso sono
più diffuse tra le femmine,
mentre quelle relative ad un
eccesso ponderale sono più
diffuse tra i maschi.
Tale tendenza è riscontrabile in
tutte e tre le fasce d’età
considerate
Rispetto alla percezione di essere grassi si nota una
tendenza legata al genere in interazione con l’età: la
percentuale di femmine che si vedono grasse è
maggiore di quella dei maschi e tale differenza si
accentua crescendo, nei maschi la percentuale di coloro
che si vedono grassi diminuisce all’aumentare dell’età.
Rispetto alla percentuale di giovani che si vedono grassi quella di coloro che
sono impegnanti in una dieta o che ritengono di aver bisogno di perdere
qualche chilo è ancora più elevata. La percentuale di giovani che sono a dieta
o comunque ritengono che dovrebbero perdere qualche chilo è pari a: 43,3%
degli 11enni, 44,1% dei 13enni e 50,1% dei 15enni.
Sia la percezione di aver bisogno di dimagrire sia l’essere impegnati in una
dieta sono fenomeni che mostrano un incremento all’aumentare dell’età.
Si nota una chiara differenza nelle risposte dei due generi: per
i ragazzi la percentuale di chi dichiara d’essere a dieta
diminuisce con l’aumentare dell’età, invece la percentuale di
ragazze che si dichiarano a dieta aumenta con l’aumentare
dell’età e questa differenza, tra maschi e femmine, risulta più
pronunciata a 15 anni rispetto alle altre fasce d’età.
Cosa osserviamo?
• Confrontando i dati del passato con quelli dell’ultima indagine si
vede che il consumo di frutta, più di una volta al giorno, dal
2003 ad oggi è diminuito: a 11 anni 17,7% vs 18,6%, a 13 anni
16,2% vs 19,2%, e a 15 anni 17,7% vs 21,5%
• Il consumo di verdure «Più di una volta al giorno» è
aumentato in tutte le fasce di età ed è pari al 13,8% per gli 11-
13enni e al 16,5% per i 15enni
• Per quanto riguarda lo stato nutrizionale, in Toscana la
prevalenza di sovrappeso e obesità risulta essere in
leggero e progressivo calo rispetto alle precedenti raccolte
dati.
• in particolare, dal 2003 ad oggi, la percentuale di sovrappeso è
passata dal 17,3% al 13,6% nel 2014 per gli 11enni, dal 13,5%
al 12% nei 13enni e dal 12% al 9,7% nei 15enni.
• anche l’obesità registra valori progressivamente più bassi
rispetto al 2003: 3,4% vs 1,7% a 11 anni, 3,3% vs 1,1% a 13
anni e 1,3% vs 0,9% a 15 anni
COMPORTAMENTI A RISCHIO
Prendendo in esame tutte le fasce d’età, la maggioranza degli
adolescenti dichiara di non fumare; tuttavia la proporzione di coloro che
non fumano decresce all’aumentare dell’età e maggiormente tra i 13 e i
15 anni. Analogamente si riscontrano differenze notevoli rispetto alle
frequenze di fumo quotidiano fra le diverse età. Se solo lo 0,2% degli
11enni dichiara di fumare tutti i giorni, a 13 anni il valore sale al 2,5%
fino a raggiungere la quota di 10,8% a 15 anni.
L’analisi per fascia d’età e per genere dei soli fumatori quotidiani, ovvero
di coloro che hanno risposto “Tutti i giorni” alla domanda “Attualmente
quanto spesso fumi”, evidenzia che non ci sono differenze di genere
nelle fasce d’età 11- 13 anni, mentre si riscontrano differenze
apprezzabili nei 15enni. Sono lo 0,2% gli 11enni, sia maschi che
femmine, che fumano quotidianamente, i 13enni maschi e femmine
hanno rispettivamente i seguenti valori: 2,5% e 2.6%. Nella fascia d’età
15 anni la frequenza è nettamente superiore per le femmine, che
raggiungono la percentuale del 12,4% rispetto ai maschi che si attestano
intorno a valori del 9%
la percentuale di ragazzi e ragazze che riferiscono di bere alcolici
saltuariamente (raramente oppure ogni mese) è pari al 24,9% per gli
11enni, al 45,9% per i 13enni ed al 53,9% per i 15enni.
La percentuale di giovani che consumano invece alcolici
frequentemente (ogni settimana oppure ogni giorno), è pari a: 5% per
gli 11enni, 8,5% per i 13enni, 26% per i 15enni.
L’uso e l’abuso di alcolici aumentano considerevolmente al crescere
dell’età, così come diminuisce all’aumentare dell’età la percentuale di
coloro che riferiscono di non aver bevuto “Mai” alcolici.
La maggior parte dei ragazzi di tutte le fasce di età
dichiara di non essere mai stato ubriaco, con valori che
diminuiscono sensibilmente all’aumentare dell’età. Infatti,
nei 15enni, la percentuale di chi ha dichiarato di essersi
ubriacato più di una volta risulta del 15,3%, è il 2,9% de i
13enni e lo 0,8% degli 11enni.
POCO ALCOL... PER GUADAGNARE SALUTE
1. l'alcol non è un nutriente, il suo abuso può provocare danni alla salute;
2. le bevande alcoliche contribuiscono a farci ingrassare;
3. non esiste una quantità di alcol sicura o raccomandabile;
4. se proprio vuoi bere è meglio privilegiare bevande a bassa gradazione alcolica (vino o birra) ed
evitare i superalcolici; se il numero di unità o bicchieri è superiore a 2 al giorno per gli uomini e 1 per le
donne, salute e benessere sono esposti ad un rischio maggiore;
5. se bevi, non farlo mai a digiuno, ma sempre moderatamente, durante i pasti principali;
6. non metterti alla guida se hai bevuto;
7. evita di mescolare diversi tipi di bevande alcoliche;
8. fai attenzione all'interazione tra farmaci ed alcol (consulta sempre il tuo medico di fiducia!);
9. niente alcol in gravidanza, allattamento, infanzia;
10. non bere sotto i 16 anni di età
Un’ampia percentuale di 15enni toscani dichiara di non
aver mai fatto uso di cannabis, con valori superiori tra le
femmine rispetto ai maschi (82,5% vs. 76,8%).
Abitudini sessuali
Secondo l’OMS, le malattie sessualmente trasmesse riconoscono nei
giovani adolescenti una delle categorie a più alto rischio: dei 333 milioni
di casi stimati nel mondo ogni anno (escludendo l’AIDS), 111 interessano,
infatti, giovani sotto i 25 anni di età, con una maggiore frequenza nelle
ragazze rispetto ai coetanei maschi
Sempre l’OMS stima che entro il 2025 nasceranno nel mondo 16 milioni
di bambini da ragazze di età compresa fra i 15 e i 19 anni
Abitudini sessuali
La vita sessuale riveste una notevole importanza, non solo per la sua
influenza sulla crescita intellettuale e lo sviluppo degli adolescenti, ma
anche per le conseguenze che essa può avere sulla salute: le malattie
sessualmente trasmesse e le gravidanze indesiderate nelle minori
sono in tutto il mondo tra i maggiori problemi di ordine sociale ed
economico tra gli adolescenti
Quasi un quarto della popolazione
di 15enni afferma di aver avuto
rapporti sessuali completi.
Non esistono differenze di genere
nel campione di popolazione,
composta dai soli 15enni, che
hanno partecipato a questo studio.
Tra gli adolescenti che hanno avuto
rapporti sessuali completi la
frequenza di utilizzo del preservativo
risulta essere maggiore tra i maschi
rispetto alle femmine e in totale quasi
3 giovani su 4 ne hanno fatto uso
nell’ultimo rapporto avuto
Cosa osserviamo?
• Il vizio del fumo è sostanzialmente invariato dal 2003 ad oggi con
un leggero aumento nei valori dei 15enni non fumatori (erano il
70,5% nel 2010, sono il 76,8%nel 2014).
• L’uso di cannabis è andato progressivamente riducendosi nel
tempo anche se nell’ultima raccolta dati c’è un leggero aumento.
La percentuale di giovani che dichiarano di non aver «mai»
utilizzato cannabis, che dal valore del 68,5% del 2003 era salita
all’81,3% del 2010, nel 2014 è pari al 79,8%
• Per quanto riguarda il consumo di bevande alcoliche, si
riscontrano differenze apprezzabili solo nei giovani di 15 anni. I
15enni che non bevono «Mai» sono diminuiti nel tempo, passando
dal 40,9% del 2003, al 28,6% del 2006 e infine al 17,2% del 2010.
Nel 2014 si riscontra un leggero aumento (20%)
• I 15enni toscani bevono più alcolici rispetto al passato, ma forse
lo fanno in maniera più responsabile perché la frequenza di
coloro che affermano di non essersi mai ubriacati è pari al
67,4% nel 2014 mentre erano il 60% nel 2003.
• Nel 2014 per la prima volta è stata indagata la diffusione del
gioco d’azzardo per verificare il grado di coinvolgimento dei
giovani toscani di 15 anni. I risultati ci dicono che il 67,9% dei
giovani non ha mai giocato neanche una volta (51,1% maschi,
83,1% femmine), mentre il 32,1% talvolta l’ha fatto, il rischio di
dipendenze da gioco risulta minimo nei maschi e nullo nelle
femmine.
• L’uso del preservativo nell’ultimo rapporto sessuale è diminuito
rispetto a quanto dichiarato negli anni precedenti, la percentuale
di coloro che ne hanno fatto uso durante l’ultimo rapporto è pari
al 71,4% nel 2014 era il 76,6% nel 2010 e il 95,4% nel 2006.
60
60
Grazie per l’attenzione ……..