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DQQR GHOOH FRRSHUDWLYH - Girasole Selvazzano pdf/News_Girasole 2012.pdf · 1ho iudvwxrqr fkh...

Date post: 18-Feb-2019
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Notiziario interno dell’associazione di volontariato “la Pietra”

e della cooperativa sociale “il Girasole” Per informazioni: Tel. 049 623063

Cooperativa Sociale il Girasole – Via Friuli 1/a Tencarola - Padova

NewsTime 2012

se, ponevano insistentemente domande a riguardo. In tutte queste occasioni vengono scattate un sacco di foto perchè poi solitamente l'evento viene ricordato con un cartellone, help! All'inizio ero abbastanza im-barazzata perché non amo essere fotografata, mi senti-vo come osservata ... ma poi riguardando alcune foto assieme a loro ho notato l'espressività e la solarità nei loro volti e anche nel mio. Ciò mi ha molto colpito e ho cominciato a prenderci gusto. Un ulteriore momento particolarmente intenso l'ho vissuto nella settimana del soggiorno in montagna do-ve mi sono divertita e al tempo stesso ho avuto la re-sponsabilità di seguire due utenti. Anche se la settima-na purtroppo è volata, il clima di complicità e buonu-more che si respirava mi ha permesso di tornare a casa soddisfatta e ricaricata. Ora sono quasi al termine di questo percorso, manca un mese circa alla fine del mio servizio e posso affer-mare di essere dispiaciuta, ma al tempo stesso conten-ta di aver fatto questa esperienza con persone speciali le quali mi hanno dato l'opportunità di apprezzare maggiormente il valore delle piccole cose, una carez-za, un sorriso, una parola ... gesti che danno significa-to alla vita e con operatori straordinari dotati di pro-fonda umanità. Insomma quest'anno di servizio civile è stato per me davvero magnifico, perchè la voglia di vivere e di mettersi in gioco, nonostante le difficoltà, mi hanno profondamente contagiato e dato la carica per affron-tare in maniera propositiva la vita. Ho ricevuto davve-ro tanto e spero di aver donato altrettanto.

Il mondo con il quale sono entrata in contatto attraver-so il servizio civile non mi è sconosciuto poichè avevo scelto di fare il tirocinio per la facoltà di Psicologia presso una cooperativa di Abano Terme che si occupa di disabilità. A gennaio ho iniziato il servizio civile presso la coo-perativa "Il Girasole" e il mese successivo ho discusso la tesi affrontando la tematica della disabilità il cui titolo era "Disabilità e Famiglia di fronte alla diagno-si". Ho poi festeggiato con loro il traguardo raggiunto. Non ho avuto nessuna difficoltà ad inserirmi poichè caratterialmente sono una persona sensibile e aperta verso gli altri, disponibile all'ascolto e al confronto. Tra le prime cose ho seguito le attività nel laboratorio di tecnologia e poi pian piano ho cominciato anche a preparare le tavole in mensa con alcuni utenti. Con un altro gruppetto faccio yoga e con un gruppo più nume-roso andiamo anche in palestra. Inoltre con alcuni di loro andavo a prendere il giornale, con altri facevamo il calendario del mese e da ottobre seguo un gruppo utenti nell'attività del computer. Sono passata negli ultimi mesi nel laboratorio di arti-stica, nel cui ambito sono, anzi, ero assolutamente in-competente e senza fantasia ... mi sono però molto sor-presa di me stessa perchè con la collaborazione degli utenti ho imparato a creare davvero un sacco di cose belle. Nel complesso delle attività svolte insieme ho notato alternanza di momenti di incertezza ma anche un note-vole spirito di partecipazione e molta voglia di esterna-re i propri stati d'animo. Nel corso dell'anno ho avuto modo di partecipare a numerose uscite e feste che sono state occasioni fanta-stiche per entrare in relazione sia con gli operatori che con gli utenti al di fuori dell'ambito lavorativo. Quan-do gli operatori le proponevano notavo che gli utenti rispondevano con entusiasmo e, manifestando interes-

Ciao Patrizia, in questi giorni abbiamo festeggiato l'Unità d'Italia, ti ho vista molto partecipe del mo-mento. Ti senti italiana? Molto. Cos'è l'Italia per te? Casa mia. Quanto ti piace l'Italia? Tanto. Cosa ti piace dell'Italia? Si sta abbastanza bene. Vuoi raccontarci qualcosa? Il 17 marzo 2011 sono stati festeggiati i 150° anni dell'Unità d'Italia. In cooperativa lì abbiamo ricorda-ti guardando un video di Benigni in cui spiegava l'in-no d'Italia. Alcuni di noi indossavano abiti con i colo-ri della bandiera italiana e tutti assieme, al termine del video, abbiamo cantato “Fratelli d'Italia”. Mi è piaciuto cantare l'inno, mi sono commossa. Can-tando l'inno mi dimentico di essere solo la Patty, mi sento forte, fiera di essere italiana. Mia mamma mi ha sempre raccontato di quando lei era piccola e cantava l'inno con la mano nel cuore, ricordando tutto ciò con il sorriso e l'ho sempre senti-to un bel momento. A me piace seguire i politici quando parlano, conosco quelli che sono da più tempo sulla scena politica da Berlusconi, Fassino, Veltroni, D'alema, Fini e Bossi,

seguo volentieri i dibattiti politici soprattutto l'Infede-le su la 7 e Vespa su Rai 1. Mi piace ascoltare e seguo con passione i discorsi in parlamento e quelli alla Nazione; guardo i dibattiti politici perché mi diverto a vedere che si scontrano e litigano sulle idee e prendere le parti di uno o dell'al-tro, anche se in realtà ci capisco poco. Mi piace Bossi perché urla e brontola sempre, un po' come me. Pur guardando tutto ciò, la mia sensazione è che que-sti politici non facciano molto per il Bene del Nostro Paese. W l'Italia.

altre donne, una “festa”. Ci ha fatto da guida il signor Elio, è stato bravo e gentile. Abbiamo fatto una bella camminata, in un luogo bellissimo e fre-sco. Il torrente usciva dalla montagna, riempiva il lavatoio e poi iniziava la sua discesa. Il sentiero segue il corso d’acqua, dal quale partono delle deviazioni, delle canalette, che fanno cadere l’ac-qua sulle ruote mettendole in movimento. La for-za dell’acqua aziona la ruota che con un conge-gno mette in movimento le macine, utilizzate per macinare il grano ottenendo la farina necessaria per il pane. Al termine del giro, Elio, ci ha fatto vedere le macine in azione in un vecchio mulino ancora funzionante. Abbiamo visto come dal gra-no esce la farina. Il signor Elio ci ha raccontato diversi aneddoti sulla vita di quei tempi, la gior-nata di quel paese che viveva tutto attorno all’atti-vità di questi mulini. Lungo il sentiero, che non e’ molto lungo, si ha modo di vedere ben 12 mulini, alcuni tenuti bene altri in ristrutturazione. E’ stata proprio una bella uscita!

Nel mese di luglio con il laboratorio di tecnolo-gia siamo stati nel pa-ese di Mos-sano, nei colli Berici, a cammina-re lungo il

sentiero dei mulini. La passeggiata si sviluppava lungo un corso d’acqua che nasce a pochi passi dalla chiesa di Mossano. Partendo dalla piazza si incon-tra, sulla destra, un lavatoio dove le donne andavano a fare il bucato con la cenere ed in compagnia canta-vano e si raccontavano i fatti del paese: era il posto in cui si sapevano le notizie. Mi ha colpito sentire raccontare come le nostre nonne facevano il bucato, non c’erano le lavatrici e lavavano tutto a mano im-piegandovi delle ore ed erano sempre assieme ad

Martedì 26 luglio siamo andati a Campolongo Maggiore per visitare il Tiger Experience, un centro dove delle persone molto amorevoli e competenti si prendono cura di diversi tipi di felini. Luana e una collega, accompagnate da un dolce cane di nome Ippo ci hanno accolto e poi accompagnati nella visita, facendoci vedere puma, tigri, leoni, ghepardi e leopardi. “A me non piace vede-re gli animali in gabbia perché non sono liberi” dice Alessandra, “Però questi

sono animali un po' particolari, perché anche senza volerlo, per la loro natura, potrebbero essere pericolosi: sono animali che per fame potrebbero uccidere anche l'uomo. Mi è anche dispiaciuto vedere Gheo (il ghe-pardo) da solo nella gabbia, se avesse avuto una compagna sarebbe stato più felice, non è mai bello stare da soli.” Raffaele invece è rimasto impressionato da Sansone, il Re Leone: 180 Kg, una chioma bellissima e delle zampone enormi. “Io mi sono emozionato quando ho visto la tigre alzarsi in piedi, mi ha fatto girare la testa! E mi tremavano le gambe.” Un'altra cosa emozionante è stata vedere Luana entrare nella gabbia di

re che minacciavano pioggia. Cosi ci siamo persi la cantata nel bosco. Alla fine non ha neanche piovuto. Il giovedì mattina ci siamo recati ad Asiago per fare dello shopping. In quell'occasione Alessio mi ha regalato un anello: una bella emozione! Io ho preso 2 cartoline. Il pomeriggio siamo andati in gela-

teria presso il laghetto di Roana, togliendoci una vo-glia che ci portavamo da anni. Abbiamo trascorso la serata tra sketch del gruppo teatrale e un megagioco con tante prove di gruppo: balli, canti, memory e mol-to altro. Una bella sorpresa ce l'ha fatta Mattia che è venuto a trovarci il martedì. Dopo un pomeriggio e la cena in compagnia ha accettato di giocare con noi sot-toponendosi ad un quizzone con pegni vari ogni volta che sbagliava. Davvero divertente! Ricordo anche la Sciamana Silvia che il lunedì sera ha previsto il futuro annunciando a Maurizio che si sarebbe sentito male e così è stato. Il venerdì: ritorno a casa passando per il lago di Lavarone, tra panini, caffè, calcio e la musica della signora Scillironi, che ha suonato per noi il flau-to traverso. Pur avendo passeggiato ogni giorno siamo tornati tutti con un chilo in più.

Dal 20 al 24 giugno ab-biamo trascorso un sog-giorno nell'amena località turistica di Tresche Con-ca. Ci siamo ritrovati il 20 mattina alle 10.30. Un'o-retta di viaggio, il tempo di metterci comodi e ab-biamo pranzato. Al tavolo sono sempre stata in com-pagnia di Cristian e San-

dro, una società a delinquere, mi hanno spazzolato ripetutamente i dolci lasciandomi con l'acquolina in bocca. Desideravo dormire in stanza con l'Antonella e così è stato. Mi sono trovata bene! Il pomeriggio ci siamo subito messi in movimento facendo una breve passeggiata verso la chiesa del paese. E' stato un sog-giorno rilassante: temperature fresche e piacevoli, rit-mo tranquillo, giornate serene, cibo goloso, passeggia-te quotidiane ciascuno secondo la propria voglia, gio-chi e tanto relax. Ricordo con piacere le risate al tavo-lo, il buon cibo che preparava Antonio e le attività svolte in questi giorni. Una sera abbiamo guardato il film "Cars" che ha riscosso un gran successo. Merco-ledì ci siamo spostati nel bosco, sopra l'albergo Col del Sole, per la mitica grigliata: costicine, polenta, pol-lo, braciole e salsicce. Purtroppo siamo scappati a casa rapidamente perchè il cielo si è coperto di nuvole scu-

Gheo per accarezzarlo come se fosse un piccolo gatto e sentire raccontare di quando per un mese, ogni notte si legava il braccio alla zampa di una delle tigri per sentire se questa si muoveva: leccandosi si toglieva i punti che le erano stati dati dopo aver dato alla luce il proprio cucciolo, e così rischiava di fare infe-zione. Anche Andrea racconta di quanto è rimasto impressiona-to dalla grandezza di questi animali: più di 2 metri!! E' stata ve-ramente una bella uscita, siamo stati molto contenti!

Questa mattina abbiamo parlato della diversità fra la fabbrica e la cooperativa.

Nella fabbrica si fa un maggior uso di macchine, noi lavoriamo di più a mano, inoltre nella fabbrica si fanno più turni di lavoro e la possibilità di prendersi delle pause è minore che da noi. C’è un caporeparto che richiede, attenzione ed impe-gno nel lavoro.

Anche noi dobbiamo fare bene il nostro lavoro, ma si rispettano di più i tempi e le capacità di ognuno.

Io mi trovo bene in cooperativa, il clima che si respira è sereno ed ho tempo per fare amicizia e stare assieme agli altri.

Quando si sbaglia, si cerca di rimediare accompagnati dai consigli e da-gli insegnamenti degli operatori.

E’ importante vedere che il nostro lavoro è utile e serve a qualcuno.

Il nostro laboratorio di tecnologia utilizza il “lavoro” come strumento riabilitativo-educativo e collabora già da diversi anni con importanti aziende locali garantendo serietà, puntualità e qualità delle lavorazioni secondo criteri e modalità stabilite.

Assieme alle altre attività proposte all’interno del Centro Diurno, concorre a diversificare la proposta occu-pazionale rivolta agli utenti, dando loro la possibilità di sperimentarsi all’interno di un contesto più ampio, in situazioni concrete e reali percepite come utili.

Il percorso di crescita e le potenzialità che le persone possono esprimere vengono valorizzati dall’accesso ad attività di tipo adulto. Per questo siamo sempre alla ricerca di nuove commesse lavorative allo scopo di ampliare e diversificare quelle già esistenti.

Disponiamo di: • spazio coperto per il ricovero e la custodia dei materiali; • strumentazione per la movimentazione interna; • mezzo proprio per il trasporto delle merci; • possibilità di collaborare con altre cooperative sociali per il raggiungimento dei risultati.

tariato da noi. Dario afferma di non conoscerla alla perfezione e che dovrebbe frequentarla un po' per conoscerla meglio. Ci hanno anche offerto un rinfresco di benve-nuto. Poi abbiamo visitato il settore produttivo. Appe-na entrati nel capannone, tenuto ben pulito con un sistema per renderlo il più igienico possibile, abbiamo osservato come la produzione sia affi-data alle macchine, seguite dagli operai, princi-palmente donne. Il processo produttivo è tutto automatizzato. Si parte dai granuli di plastica, che sono contenuti in vari silos e sono di vari colori, vengono aspirati nei macchinari dove vengono fusi e con lo stampo prendono la for-ma dei vari prodotti. Un nastro a rulli trasporta fuori il prodotto ed altre macchine assemblano i pezzi. Poi i prodotti vengono confezionati e so-no pronti per la consegna, o vengono imballati pronti per essere spostati negli altri luoghi di

lavorazione. Oltre a Riccardo e Lianet abbiamo salutato Federico, ospite in questo periodo del gruppo appartamento papa Giovanni XXIII e Michi il magazziniere, che ormai è un nostro caro amico che ci porta il materiale al Girasole. Abbiamo bevuto un buon caffè, fatto una foto in compagnia e ci siamo salutati. Una bella fabbri-ca, dice Michele C.

Nel mese di settembre siamo stati invitati a visitare la nuova sede della FL Medical, un'a-zienda con la quale collaboriamo da anni as-semblando materiale e confezionando pro-dotti. La FL Medical è un'azienda che produce arti-coli per laboratorio analisi e articoli sanitari in materiale plastico. Si trova a Torreglia in zona industriale. E' una bella industria, grande, dove lavorano 50 persone. Fanno turni di 8 ore, lavorando anche la notte. Entrando non si vedono molte persone perchè si distribuiscono nei tre turni di lavoro. All'ingresso siamo stati accolti da una ragio-niera, poi salendo le scale siamo arrivati al 1° piano dove sia a destra che a sinistra si tro-vano gli uffici. In fondo a destra si trova la sa-la riunioni con un grande tavolo, dove ci ha dato il saluto uno dei proprietari Riccardo, as-sieme a Lianet. La conoscia-mo bene perché ha fatto tiroci-nio al Gi-rasole e continua a fare volon-

Ciao Alessandra, come stai? Bene grazie. Sei incinta?

No.

Sei felice di essere diventata mamma? Si molto.

E' stato facile fare la mamma i primi mesi? Ero preoccupata per le cose nuove, ma non mi sono sentita in an-

sia, ho trovato sempre un buon sostegno in suocera e mamma. Marco ha avuto un pò di ansia in più, tanta emozione e qualche

preoccupazione; sapete la difficoltà del parto, emoraggia, l'anemia successiva, il latte che non è venuto, tutti i cambiamenti: cosa e co-

me fare. Attorna tutti sono emozionati e vogliono dire la propria e c'è un gran casino.

Come hai saputo di essere incinta? Semplicemente, con un esame del sangue, i disturbi classici arrivano un pò dopo!

Inoltre la desideravamo e quindi eravamo predisposti e la aspettavamo.

Come l'ha presa Marco? Contento, desiderava una bimba, per cui è stato proprio felice e si è adattato ai cambiamenti. Dorme la notte? Si, mai una notte insonne. Anche quelle rare volte in cui è infastidita, mugugna ma non si sveglia.

A che ora è nata? Alle 14.41 del 19/9/2010 e pesava Kg 3.750.

Cammina già? Si, apre tutto e tira giu tutto.

E' pasticciona? Un pò il giusto. Mi da un bel da fare.

Marco continua a fare l'arbitro? Si, Si! Con tutti i complimenti che solitamente un arbitro si prende.

Ovviamente lo fa un pò meno di prima perchè deve aiutare.

Com'è riprendere il lavoro? Dopo 22 mesi a casa, 12 con la Chiara è giusto che si ricominci a la-

vorare, si riprenda un un pò la propria vita, un tempo per sè.

Come fai con Chiara? Mi sono organizzata con Marco e i nonni.

Nel tuo orario di lavoro devi fare le notti. Come farai con Chiara? Starà con il papà e vediamo come andrà. Questi primi giorni sono an-dati bene, prende sonno prima alla sera e dorme tranquilla. Il mio pri-

mo giorno di lavoro Chiara mi ha salutata serena e così mi sono sentita anch'io. Marco è un pò preoccupato di stare da solo con lei, ma il giusto, dovranno abituarsi tra loro. E' la vita! Bisogna tornare al lavoro!

Desideri averne ancora? Si

Subito? Aspettiamo un pò, siamo in un periodo di trasformazione e cambia-

menti.

Maschio o femmina? E' la stessa cosa.

Ti è piaciuto il cartellone che abbiamo preparato per il tuo rientro? Si bello, grazie!

Andare a prendere il giornale è una cosa utile per tutta la cooperativa. Sono tante le persone che lo leggono. Qualcuno lo legge da solo, qualcun altro preferisce leg-gerlo e sfogliarlo in compagnia. Da quello che possiamo vedere noi il gruppo di lettori più assidui è composto da Eri-cka, Michele, Icio, Carletto, Sandro, Marco C., Sandra P., Fabio S., Cristian, Manuel, Paolo C., Raffaele, Stefano S., Fabio M., Margherita F.. Sul giornale leggiamo argomenti di politica, di tragedie, di sport, la programmazione al cinema ed in televisione, l’oroscopo, le previsioni del tempo.

Ma per poterlo leggere è necessario che qualcuno lo vada a prendere in edicola. Proprio per questo al mattino qualcuno di noi parte in piccolo gruppo con un operatore per svolgere que-sta commissione. Fin’ora hanno partecipato Erica, Marica, Martina, Paolo, Stefano S., Wal-ter, Dario, Raffaele, Alessio, che una volta alla settimana ha imparato ad andare da solo.

ALESSIO - Prima ho imparato la strada facendo le stradine brevi per il par-co, più avanti devo attraversare via Forno sulle strisce pedonali, stando at-tento che non passino macchine. Poi per arrivare all’edicola manca poco. Si deve camminare un po’, ma camminare fa bene. L’attività è bella e mi diver-to.

ERICKA - Una volta arrivati all’e-dicola dico che sono del girasole e mi consegnano il “Mattino di Padova”. Ci salutiamo, ringrazia-mo e torniamo indietro per la stessa strada che avevamo per-

corso all’andata. Una volta arrivati al Girasole portiamo il giornale in men-sa dove verrà usato durante le pause. Mi piacerebbe andare una volta con Fabio S. così potrebbe imparare anche lui. L’attività mi piace e voglio continuare. Quando il tempo è incerto partiamo con l’ombrello, quando piove andiamo in pulmino.

A febbraio, il giovedì grasso, assieme a tutta la cooperativa siamo stati nella pizzeria Hugel Keller di Montegrotto Terme per festeggiare il carnevale in un modo diverso dal solito: tra-scorrendo una serata insieme. Eravamo in tanti, più di 60 per-sone: operatori, volontari e utenti; tra gli operatori ce n'era

uno vestito da pagliaccio mentre tutti gli altri erano vestiti da gran sera. Si è creato un bel clima di festa. La pizzeria era grande, a noi hanno riservato la sala in fondo: un spazio ampio con grandi tavolate. Luigina è passata a prendere Marco P. e Francesco V. e alle 19.30 erano a Montegrotto, in orario per l'appuntamen-to. Quasi tutti gli altri si sono ritrovati presso la cooperativa e sono giunti in pizzeria alla spicciolata. Ecco alcuni ricordi: Francesco “Ero tra Stefano e Ranieri, dall'altra parte della tavola c'erano Marco P. e la Lucia R.con vicino Dario. Ero contento perché non mi capita spesso di uscire la sera ed ero così tanto emozionato che il giorno dopo avevo addirittura la febbre. Anche il mio amico Marco P. era a dir poco euforico, ma eravamo tutti contentissimi di essere lì: ci capita raramente di uscire tutti assieme la sera. Abbiamo riso e chiacchierato in compagnia”. Benedetta “eravamo felicissimi perché era da tempo che proponevamo l'usci-ta e grazie ad un po' di soldi che erano rimasti in cassa gli operatori sono riusciti ad organizzarla. Sono feli-ce della serata, dello scherzare assieme, è stato un momento molto piacevole”. Dario “E' stato bello stare in compagnia con la coca cola e la pizza davanti”. Andrea “E' stata una bella serata, mi è piaciuta. La pizza era molto buona, avevo proprio voglia di mangiarla!” Paolo “Fuori era buio e fresco, noi facevamo un bel casino. Peccato che sia stata una notte breve!”

pannello giallo. Spesso venivano disegnati fiori. E’ stato un successo di bimbi e colori, tanto che non tutto è riuscito a trovare posto nel lavoro finale: il pannello era piccolo. Il risultato è esposto presso il punto vendita: un esplosione di colori, gioia e vita. Anche a Caselle c’era il Porte Aperte, lì è un po’ più piccolo ma è stato lo stesso un successo. C’era il banchetto del Girasole tenuto dai super volontari Mario e Pia. Luca ricorda come altri volontari dell’associazione la Pietra li hanno aiutati indicando alle persone come parcheggiare le macchine. E poi “è stata una bella giornata di sole, è venuta tanta gente, noi eravamo vestiti con la maglietta della nuova agricola Girasole e il centro diurno con sua maglia”. Infine il suo pensiero va su preoccupazioni che accompagnano questo periodo “speriamo che la crisi del lavoro non colpi-sca anche la nostra realtà della N.A.G. Speriamo di poter affrontare le difficoltà che ci sono superandole con succes-so”. Patrizia dice che le piace molto la festa Porte aperte alle serre e lo stesso vale per Martina. Fabio racconta che ha collaborato prima della festa per met-tere ordine e preparare “ho spazzato, tolto foglie e fatto altri lavori. Alla festa poi mi sono trovato bene”. Claudia ricor-da “durante la festa ho fatto un acquisto. Un paio di orecchi-ni nello stand per i paesi africani”.

IL 31 marzo 2012 c'è stato l'annuale appuntamento con il Por-te Aperte della Nuova Agricola Girasole. Anche quest'anno abbiamo voluto realizzare questo momento di festa e di contat-to col territorio, per mettere in mostra il nostro lavoro, la no-stra realtà' e offrire insieme una occasione per compiere acqui-sti. E' stato un successo: sono passate tante persone; c'era un buon buffet con porchetta, salame, formaggi, bibite, birra e buon vino. Abbiamo consegnato tantissimi omaggi floreali rendendo felici moltissime donne. Assieme alla pianta veniva consegna-to il volantino per l’offerta del 5 per mille alla cooperativa. Dentro alle serre di Selvazzano c’era un piccolo stand con un maestro che insegnava ai bambini come si piantano le pianti-ne. La cosa era molto interessante per i bambini che oltre a realizzare il trapianto si portavano a case la piantina. C’era anche l’equo solidale con un banchetto, che offriva il caffè e vendeva i propri prodotti come caffè, colombe, uova e stecche di cioccolato. C’era poi lo stand del Girasole, realizzato con tre momenti: il banchetto con i nostri prodotti, l’esposizioni di alcuni cartelloni prodotti durante le riunione di laboratori per ricordare che il 2012 è stato promosso dall’O.N.U. anno delle cooperative e un laboratorio artistico per i piccoli. In questo laboratorio i bimbi trovavano fogli e colori, potevano disegna-re liberamente con l’invito a costruire assieme un grande dise-gno: ciascuno metteva la sua opera appendendola ad un grande

Ecco alcuni volti che frequentano spesso il nostro centro, CHI LI HA VISTI? Fra di loro ci sono due volontari di Casa San Andrea, tre volontarie in servizio civile, alcuni vo-lontari iscritti all’associazione “la pietra”, alcune persone che hanno fatto da noi un periodo di

stage formativo, due nuove operatrici, alcuni volontari scout e per finire alcuni personaggi misteriosi.

PROVATE A RICONOSCERLI...

LA MUSICA E’ CAMBIATA

LA VISITA DELL’ANTARES PARTECIPAZIONE ALLA STRASELVAZZANO

A TEATRO PER NOI

LA FESTA DI CARNEVALE 2011

ANIMAZIONE DEL NOSTRO GRUPPO TEATRALE ALL’E-STRAZIONE A PREMI DI FI-

NE ANNO

ASSEMBLEA SOCI Il 16 maggio 2012 c’è stata l’assemblea annuale di bilancio della cooperativa. Quest’anno anche con il rinnovo cariche che accade ogni 3 anni. Nella prima parte dell’assemblea si è discusso ed approvato il bilancio 2011 che ha visto la no-stra esperienza chiudere con un utile. Successi-vamente si è passati all’elezione del consiglio di amministrazione per il prossimo triennio.

I consiglieri eletti sono risultati: Cardin Paolo (coordinatore generale); Grandis Alessandro (operatore centro diurno); Grifante Alessandra (operatrice comunità); Nespoli Carlo (responsabile servizi residenziali); Pasqualin Amerigo (rappresentante familiari); Sanavio Marì (socio volontario); Soldera Cristian (responsabile centro diurno).

Durante la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione è stato eletto presidente della cooperativa il girasole il Sig. Nespolo Carlo e nel ruolo di vicepresidente il Sig. Cardin Paolo.

Buon Lavoro.


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