Anna Borghi
Istituto Comprensivo Figino Serenza
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTOManifestazione del disturbo nella lettura e nella
scritturaIndicazioni metodologiche e strategie didattichenella lettura, nella scrittura, nelle attività di studio
Verifiche e valutazione
Anna Borghi6 Settembre 2011
Anna Borghi
1) Definizione e manifestazione del disturbo
2) Strategie e suggerimenti per lettura, scrittura attività di studio
3) Valutazione formativa criteri per verifiche e valutazioni
Anna Borghi
DSA
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Dislessia
Disortografia
Disgrafia
Discalculia
Consensus Conference Milano 2007
Anna Borghi
Nuove norme in materia di
disturbi specifici d’apprendimento
in ambito scolasticoLegge 8 ottobre 2010 n. 170
…. dopo 12 anni!!
Anna Borghi
“La presente legge persegue le seguenti finalità:
a) garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con DSA; b) favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento degli
alunni con DSA, agevolandone la piena integrazione sociale e culturale; c) ridurre i disagi formativi ed emozionali per i soggetti con DSA; d) assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità degli
alunni con DSA; e) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità degli
alunni con DSA; f) sensibilizzare e preparare gli insegnanti ed i genitori nei confronti delle
problematiche legate alle DSA; g) assicurare adeguate possibilità di diagnosi precoce, anche a partire dalla
scuola dell’infanzia, e di riabilitazione per i soggetti con DSA; h) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e
servizi sanitari durante tutto l’arco dell’istruzione scolastica.”
(Legge 170/2010 Art. 2)
Anna Borghi
Che cos’è la dislessia?
“La dislessia è un disturbo che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità di lettura
Si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali”.
(Legge 170/2010 Art. 1)
Lo sviluppo delle conoscenze scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica costituzionale, determinata biologicamente e non dovuta a problemi psicologici o di disagio socio-culturale.
Anna Borghi
Possibile profilo dell'alunno ( British Dyslexia Association)
• Un dislessico si stanca più facilmente e ha perciò bisogno di molta più concentrazione
• Può leggere un brano correttamente e non cogliere il significato• Può avere grosse difficoltà con le cifre (tabelline), la musica o
qualsiasi cosa che necessita di simboli da interpretare• La sua performance è incongruente• Può scrivere una parola due volte o non scriverla• Un dislessico soffre di incertezze che lo tormentano continuamente• Non riesce a prendere bene gli appunti perchè non sa ascoltare e
scrivere contemporaneamente• Quando si distrae da ciò che sta leggendo o scrivendo ha grosse
difficoltà a trovare iI punto• Un dislessico lavora lentamente a causa delle sue difficoltà, perciò è
sempre pressato dal tempo
Anna Borghi
Caratteristiche tecnico-strumentali dell’alunno dislessico:
• tempo superiore
• impegno pressante
• organizzazione deviante e incostante lavoro, spazio,tempo
• percezioni fonemiche/grafemiche confuse
t/d p/b v/f d / b o / a
• ordine/automatismo angosciante o impossibile
• attenzione/concentrazione scarse e discontinue
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Alcune indicazioni didattiche e "strategiche" nella lettura
Come decifrazione
si decodifica ciò che si legge:
riconoscimento lettere, parole
e frasi attraverso un processo
automatico
(processo "basso" del pensiero)
Come comprensione
Si coglie il significato di ciò che
si legge attraverso Ia
rappresentazione mentale del
contenuto
(processo "alto" del pensiero)
Lettura
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Disortografia
“La disortografia si manifesta in difficoltà di transcodifica nei processi linguistici”
(Legge 170/2010 Art. 1)
Essa impedisce al soggetto di memorizzare ed utilizzare con sistematicità le regole fonologiche e ortografiche fondamentali. Gli errori più ricorrenti consistono in: omissione o inversione di fonemi, aggiunta di lettere, fusione di parole, confusione di suoni omofoni f/v p/b t/d c/g, errata scrittura dei digrammi, delle doppie, dell’h,...
Anna Borghi
LA DISGRAFIA“Si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. “ (Legge 170/2010 art 1)si evidenzia come difficoltà a riprodurre i segni alfabetici e quelli numerici. La disgrafia si manifesta con:• impugnatura scorretta della matita o della penna;• posizionamento corporeo inadeguato;• mancato ausilio dell'altra mano che spesso non è d'aiuto nel tenere
il quaderno; • ridotta capacità di utilizzo adeguato dello spazio del foglio:
mancato rispetto dei margini del foglio, spaziatura irregolare tra le parole, tra le lettere, tra una riga e I'altra;
• direzione del segno inadeguata ed inversione della direzionaIità;• difficolta a riprodurre figure geometriche; • mancanza di scorrevolezza della mano che impedisce il controllo
visivo di chi scrive ed interferisce sulla legatura delle lettere;• alterato ritmo di scrittura;• pressione della mano troppo debole o troppo forte.
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Segnali da non trascurare
Se non ci sono alunni diagnosticati, potrebbero
esserci.
Porre attenzione a: • evidente difficoltà di lettura; • difficoltà e lentezza nello svolgimento del lavoro;• errori ortografici ripetuti;• difficoltà a ricordare sequenze;• incapacità a memorizzare le tabelline;• grave disgrafia.
Criterio della discrepanza
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STRUMENTI COMPENSATIVI
“Gli alunni con segnalazione diagnostica di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi” (Legge 170/2010 Art. 5)
• Tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri;• tavola pitagorica;• tabella delle misure, tabella delle formule;• calcolatrice;• registratore;• cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo;• computer con programmi di videoscrittura con correttore
ortografico e sintesi vocale;• cassette registrate (fonoteca scolastica);• testo parlato dei libri in adozione.
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DISPENSA DA ALCUNE PRESTAZIONI
• lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne,
• uso del vocabolario, • studio mnemonico delle tabelline;• dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma
scritta;• tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio;• organizzazione di interrogazioni programmate;• assegnazione di compiti a casa in misura ridotta;• possibilità d’uso di testi ridotti non per contenuto, ma
per quantità di pagine.
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La compensazione, nei suoi vari aspetti, rappresenta un’azione che mira a ridurre gli effetti negativi del disturbo per raggiungere comunque prestazioni funzionalmente adeguate.
Le misure dispensative rappresentano una presa d’att della situazione e hanno lo scopo di evitare, con un’adeguata azione di tutela, che il disturbo possa comportare un generale insuccesso scolastico con ricadute personale, anche gravi.
Fogarolo F., Scapin C., Competenze compensative, Erickson
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Tabella strategie tecnologie.doc
Compensare iDisturbi Specifici d’Apprendimento
Strategiecompensative
Tecnologiecompensative Didattica compensativa
Competenze compensative
Strategiecompensative
Tecnologiecompensative
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Strumenti per gli alunni dislessici
La dotazione è personalizzata sulla base delle caratteristiche peculiari dell’alunno e può ad esempio comprendere:
Tabella dei caratteri dell’alfabeto, dei giorni, dei mesi, regole grammaticali, mappe, schemi,… tabelle delle unità di misura, degli elementi chimici, della successione delle guerre di indipendenza, sintesi delle formule geometriche, elenchi delle regioni d’Italia,…
calcolatrice, registratore, computer, smartpen
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TABELLA DEI CARATTERI
Da usare per:• Conoscere i diversi caratteri di scrittura• Notare la differenza tra maiuscolo e minuscolo• Apprendere l’ordine alfabetico• Cercare parole sul dizionario, sulla rubrica, sull’elenco del telefono
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CU - QU
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IL P.E.P.
PERCORSO EDUCATIVO PERSONALIZZATO
“ Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, garantiscono: a) l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con
forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate”
(Legge 170/2010 Art. 5)
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Suggerimenti per:
• lettura• scrittura• studio
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Riferimentia metodologia privilegiata:la Metacognizione
Imparare a imparare implica consapevolezza, gestione e controllo delle proprie abilità e conoscenze, include un modo di pensare in maniera strategica e l’abilità nel cooperare, nell’autovalutazione e nella gestione efficace delle risorse e delle tecniche di lavoro intellettuale, sviluppato attraverso l’esperienza dell’apprendimento individuale e di gruppo.(Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente, 2006)
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Metacognizione
Che cosa è la metacognizione? Con il termine “metacognizione” si intende una
dimensione mentale che “va oltre”o sta al di là della cognizione. Questo significa, innanzitutto, sviluppare nel soggetto la consapevolezza di quello che sta facendo, del perché lo fa, di quando è opportuno farlo e in quali condizioni; l’approccio metacognitivo tende poi anche a formare la capacità di essere “gestori” diretti dei propri processi cognitivi, dirigendoli attivamente con proprie valutazioni e indicazioni operative.
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Parole chiave della metacognizione:- processo- Strategia
per conoscenza DSA.doc
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Per motivare alla lettura :suggerimenti
1) uso di programmi specifici informatici (testi digitali, audiolibro, sintesi vocale, CARLO Mobile)
2) strategie di lettura (esplorativa, selettiva, approfondita)
3) interventi di “anticipazione” del testo e di richiamo alle preconoscenze (quesiti stimolo prima e durante la lettura per attivare i processi alti: ipotizzare ciò che verrà letto, cogliere relazioni o comunicazioni implicite)
4) ascolto della lettura fatta da altro (tutor)
5) ascolto della lezione registrata (registratore, smartpen)
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Leggere: un metodo per la lettura e per lo studio
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Lettura e … animali
1. Quando leggi lentamente, fermandoti con attenzione su ogni parola, sei come una tartaruga che prosegue pian pianino e con pazienza sulla sua strada
2. Quando leggi in velocità, cercando di capire il significato generale, sei come una lepre che corre velocissima verso la sua tana
3. Quando leggi a salti, cercando soltanto delle informazioni importanti, sei come una rana che procede facendo tanta strada a lunghi balzi
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La Grande GuerraSchema n. 1
Questo già lo sapevo!
Questo mi interessa!
Questo mi sembra difficile!
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www.libroparlato.org
In seguito ad abbonamento è possibile ricevere testi registrati su audiocassette o CD
La nastroteca dispone di oltre 13.000 opere
del più svariato genere
….. ma anche la rete!
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Per motivare alla scrittura:suggerimenti
1) testo “guidato”, lavorare sulla pianificazione del testo, fornire schemi e/o domande guida, richiedere la “scaletta” e/o costruirla insieme
2) schemi e schede di sintesi per la grammatica, per l’ortografia,… le tabelle dei verbi…
3) tempi più lunghi e/o riduzione del compito4) uso del computer (TutoreDattilo, 10Dita)
5) facilitazioni: pagine con i margini più ampi..
6) uso formativo dell’errore, compiere un lavoro metacognitivo che permetta la comprensione del tipo di difficoltà e la segnalazione precisa di come ridurla
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Testo guidato
Facilitare la produzione con:
- Schemi per la tipologia testuale- Domande guida (far scrivere il testo su due colonne, andare
a capo ad ogni frase)- Brain storming- Favorire l’uso del PC (porre attenzione alla formattazione)
- testo con brain storming.doctesto con domande guida.doc
schema fiaba.doc
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Schema di un testo: la storiaSe scrivi una storia puoi usare questo schema
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Per l’analisi grammaticale
- Chiedere di riconoscere la funzione e non di definire
- Fare analisi con colori, su testo ingrandito
- Permettere l’uso di schemi e tabelle riassuntive,
raccolti in uno spazio dedicato
- Individuare/insegnare strategie per la memorizzazione
e il riconoscimento (ad es. dei verbi)
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Compensare la disortografia
• Va bene continuare a lavorare sull’ortografia, sempre in modo vario e vivace, (interventi graduati, anche di tipo metacognitivo), non c’è limite d’età.
• Anzi,maggiore è lo sviluppo logico, maggiore è la capacità di riflessione e quindi la possibilità di compensare ciò che non è passato come automatismo nei primi anni di scuola.
• Se vedi che l’ortografia è un “campo minato”, sollecita ad usare mezzi compensativi (computer con correttore ortografico e con sintesi vocale) e non la valutare
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CU - QU
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Intervento didattico per migliorare l’ortografiaUn esempio: discriminazione tra F-V
1) Individuare la coppia di fonemi oggetto dell’intervento
2) Associare i due fonemi a parole scelte dall’alunno perché per lui fortemente significative
3) Riprodurre su due cartoncini le immagini delle due parole scelte
4) Esercitare l’alunno a scegliere il cartoncino corrispondente a ciascuno dei due fonemi, pronunciando la parola intera
5) Esercitare la discriminazione uditiva: riconoscimento del fonema all’inizio della parola, poi all’interno
6) Esercizi: individuare e colorare i due fonemi in un elenco di diversi fonemi; scrivere parole sotto dettatura contenenti i fonemi oggetto dell’intervento; riflettere sul cambiamento di significato di alcune parole al cambio del fonema (es. inferno-inverno); completare frasi scegliendo la parola opportuna
7) Autoistruzioni, nel caso di dubbio
8) Verifica ed autovalutazione
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Disgrafia: suggerimenti
• Evitare pressioni eccessive sulla qualità della calligrafia;• Permettere la scrittura in stampato maiuscolo;• Concedere tempi più lunghi;• Abbreviare i testi da scrivere;• Evidenziare “i binari”;• Utilizzare schemi efficaci per il controllo dell’incolonnamento;• Qualora ancora servisse, dare indicazioni precise per la scrittura:
movimento della mano,direzione del gesto, altezza,..;• Far fare esercitazioni: è indispensabile creare anche abilità
esecutive, valutando la singola situazione;• Proporre occasioni per scrivere in modo significativo ed attraente:
rafforzare la convinzione che la scrittura è un mezzo per comunicare;
• Utilizzare programmi di videoscrittura quando la qualità e la leggibilità della scrittura siano particolarmente rilevanti (verifiche, documenti da presentare a terzi,..).
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Per facilitare lo studio:suggerimenti
Prima della spiegazione e/o dello studio:1) ricordare le conoscenze pregresse2) anticipare contenuti anche attraverso lettura titoli, immagini,
didascalie, date, parole chiave...3) leggere l’indice, inquadrare l’argomento
Durante la spiegazione:1) costruire/utilizzare mappe, schemi, immagini, sintesi dei contenuti2) ricorrere all’adattamento del testo (riduzioni, evidenziazioni,
spiegazione termini non noti,… ) 3) porre attenzione al materiale fornito (schede, fotocopie,..): ingrandito
e con interlinea più distanziata4) fare/utilizzare registrazioni delle spiegazioni
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Saper ascoltare
È una strategia efficace per alunni con DSA,
talvolta l’unica;
non sempre si sviluppa autonomamente,
spesso occorre compiere un’azione educativa mirata
Anna Borghi
Durante lo studio:1) Lavoro sul testo a) prendere il testo dal libro digitale (o da
internet) b) copiarlo c) correggere la formattazione (più ampio, più
ingrandito) d) ascoltare con sintesi vocale e) ridurre il testo se ci sono parti non essenziali f) evidenziare i concetti, le parole chiave g) spiegare i termini non conosciuti h) costruire mappe con programmi specifici
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Costruzione delle mappe
“La mappa è una rappresentazione grafica di concetti espressi in formasintetica (parole-concetto) all’interno di una forma geometrica (nodo) ecollegati fra loro da linee (frecce) che esplicitano la relazione attraversoparole-legamento”
Gineprini, Guastavigna, 200
Strategia compensativa potenteNon si sviluppa autonomamente,
ma richiede intervento formativo mirato
Procedere gradualmenteCollaborare con la famiglia
Programma Cmap
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Utilità delle mappe
- Aiutano a organizzare le conoscenze già possedute;- facilitano l’elaborazione, la comprensione, la
memorizzazione di nuove informazioni;- la lettura è ridotta alle sole “parole-aggancio”
Procedere gradualmenteCollaborare con la famiglia
Programma Cmapsoggetto.pdf
rivoluzione industriale.pdf
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Per l’interrogazione:1) formulare domande esplicite, brevi, che non contengano termini non
spiegati;2) preferire domande a risposta multipla;3) accordarsi sui tempi dell’interrogazione (rispondere per primo
quando alza la mano)4) valutare l’acquisizione delle conoscenze e non la forma espositiva;5) fornire tabella con date o elenco parole chiave che possano
costituire “aggancio” per la memoria6) permettere la lettura della mappa durante l’interrogazione
A fine percorso:1) compiere interventi metacognitivi, prevedere l’autovalutazione e la
riflessione sul percorso compiuto.
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La gestione del tempo
Intervento metacognitivo a scuola
a casa
Stimolare la capacità di stimare e quantificare il tempo,
quello passato e quello che serve per fare delle cose
(previsioni):
-Cronometrare i tempi (di lettura, di esecuzione di un esercizio, di
costruzione di una mappa,…)
- Usare il cronometro del cellulare o una sveglia o un conta minuti da cucina,..
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La gestione del diario
E’ complicata per un alunno con DSA (data, ora, materia,…
spazio, tempo..): occorre didattica compensativa.
Suggerimenti.- Tempo necessario per scrivere (anticipare le operazioni);- Strategie: abbreviazioni concordate con la famiglia uso di un diario di formato più grande uso del registratore uso del diario elettronico (Diana)- Controllo dell’esatta annotazione da parte dell’insegnante o del tutor- Scrittura da parte di un compagno, se necessario- Tabellone murale a casa, simile ad agenda settimanale.
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L’organizzazione del materiale
Strategie:
Materiale suddiviso per aree e non per materie,
1 quaderno-raccoglitore per area con i divisori
1 cartelletta per area dello stesso colore del quaderno per i fogli volanti, fotocopie, appunti che vengono sistemati poi a casa
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Servizio Biblio AIDProduzione CD e loro spedizione
- Gratuito- File pdf letti con software di sintesi vocale- Servizio richiesto da genitore utente maggiorenne ente (scuola)- Richiesta on line
www.libroaid.it
110 Case editrici hanno stipulato accordo con AID
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Conclusione
Dunque, Imparare ad imparare per un ragazzo con DSA significa, anzitutto,saper individuare e sfruttare tutte le strategie che gli consentono di superare il disturbo, ossia, di saperlo “compensare”.
Ma è necessario integrare tutto il lavoro sulle strategie e sull’uso delle tecnologie con l’acquisizione di un efficace metodo di studio.
Anna Borghi
Valutazione formativa criteri per verifiche e valutazioni
“Agli studenti con DSA sono garantite, durante il
percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all’università nonché gli esami universitari”. (Legge 170/2010)
Dislessia\D.P.R._ n._ 122_ 22_giugno_2009.doc
Decreti attuativi Legge 170/2010 e Linee guida
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VERIFICHE: suggerimenti
1. Indicare l’obiettivo oggetto di valutazione;2. Uso di verifiche scalari (parte iniziale più semplice e leggermente
ingrandita, poi più difficile, testo chiaro, possibilmente su uno stesso argomento );
3. Dividere le richieste per argomento con un titolo ed evidenziare la parola-chiave (es. colonizzazione,..);
4. Preferire le verifiche strutturate (domande a risposta multipla,..);5. Preferire i test di riconoscimento a quelli di produzione;6. Leggere, l’insegnante, il testo della prova;6. Formulare le consegne sempre anche a voce (per es. “sbarrate le
risposte giuste”, ..)7. Porre attenzione alla qualità delle fotocopie;8. Favorire ove possibile la verifica orale e/o integrare quella scritta
con quella orale.
Anna Borghi
LA VALUTAZIONE: criteri generali1. personalizzazione; 2. attenzione alla valenza formativa della valutazione: far capire che gli errori possono essere ridotti;3. distinzione delle diverse competenze (ideativa,
lessicale, ortografica,.. distinguere le conoscenze dalla forma);
4. dare indicazioni precise su come attuare i miglioramenti;
5. abituare gli alunni all’autovalutazione, confrontata con il giudizio dell’insegnante
6. uso degli strumenti compensativi7. uso del computer in classe8. lunghezza e tempi adeguati9. valutazione del percorso, evidenziazione dei
progressi.
Anna Borghi
LA VALUTAZIONE: aspetti psicologici
1. Considerare le ripercussioni sull’autostima;2. Porre attenzione all’aspetto formale delle correzioni
(quantità dei segni rossi);3. Considerare l’impegno;4. Prestare attenzione alla comunicazione e ai
commenti che accompagnano la valutazione;5. Tener presente che la valutazione dovrebbe aiutare gli
alunni a diventare consapevoli in positivo delle proprie capacità e dei propri miglioramenti (interventi metacognitivi);
6. Tutto il percorso precedente perde valore se la valutazione non è rinforzante.
Anna Borghi
La valutazione quadrimestrale
deve riflettere il percorso
dei ragazzi e registrare i loro progressi
Anna Borghi
GRAZIE PER L’ATTENZIONE