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Aree specifiche: lettura, scrittura, calcolo
Processi cognitivi alla base delle abilità di lettura e scrittura
la dislessia, la disgrafia, la disortografia: caratteristiche cliniche, prerequisiti e
indicatori di rischio
Sonia Arina29/02/2012
Sonia Arina PhD
programma formativo
• modelli neuropsicologici dei DSA• Processi cognitivi alla base delle abilità di
lettura e scrittura: caratteristiche cliniche, prerequisiti e indicatori di rischio
• Prerequisiti linguistici dell'apprendimento della letto-scrittura
• Metafonologia analitica
Sonia Arina29/02/2012
modelli neuropsicologici dei DSA
Sonia Arina29/02/2012
29/02/2012 Sonia Arina
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•modelli neuropsicologici dei DSA
• Il progetto di insegnamento deve considerare tutte le variabili componenti il gruppo classe.
• E deve garantire il raggiungimento delle competenze adeguate in relazione alle diverse caratteristiche dei 20/25 bambini e bambine.
29/02/2012 Sonia Arina
Chi apprende
Bambini e bambine con Disturbo Specifico di Apprendimento inseriti in una classe di 20/25 bambini e bambine con altre caratteristiche
•modelli neuropsicologici dei DSA
• L'apprendimento è la modificazione del comportamento che si basa sull'esperienza e che dura nel tempo.
• L'apprendimento è un processo "esperienza-dipendente“• Dal punto di vista psicologico, l'apprendimento è una
funzione dell'adattamento nel comportamento di un soggetto, risultato da una esperienza.
• Le esperienze influenzano significativamente le connessioni neuronali e le strutture cerebrali.
• L'apprendimento è un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento delle connessione neuronali, dovuto a stimoli esterni o interni.
Sonia Arina
Perché il sistema apprende
29/02/2012
•modelli neuropsicologici dei DSA
• L’apprendimento implica cambiamenti funzionali e/o strutturali nel SN e può aver luogo a qualunque età.
Sonia Arina
Perché il sistema apprende
L’apprendimento produce l’ampliamento delle aree di corticali riguardanti elettivamente strutture coinvolte nell’apprendimento di un determinato compito.29/02/2012
•modelli neuropsicologici dei DSA
• L’allenamento e la corretta esecuzione di un determinato compito modificano il SN al fine di ottimizzarlo, ma un esercizio strenuo ed improprio induce cambiamenti neurali in senso disorganizzativo e, quindi, dannoso.
Sonia Arina
Perché il sistema apprendeL’apprendimento di compiti specifici provoca mutamenti dinamici delle rappresentazioni cerebrali legate all’apprendimento di compiti specifici nell’uomo.
29/02/2012
•modelli neuropsicologici dei DSA
Sonia Arina
Perché il sistema apprendeNeuroscienze e Educazione
I neuroni parlano fra loro con un piccolo segnale elettrico che si chiama potenziale d’azione.
Ogni neurone è elemento di elaborazione eciascun neurone invia un segnale in base a quelli ricevuti da tutti i neuroni a cui è connesso e alla propria soglia di attivazione.
29/02/2012
•modelli neuropsicologici dei DSA
Sonia Arina
Neuroscienze e Educazione
Il cervello crea in continuazione nuove connessioni sinaptiche e rinforza le sinapsi pre-esistenti in risposta alle stimolazioni che riceve dall’ambiente interno e dall’ambiente esterno.
Il rimodellamento delle connessioni tra neuroni ("sinapsi") lungo le vie nervose cerebrali costituisce la base per l’apprendimento e per la memoria.
Perché il sistema apprende
29/02/2012
•modelli neuropsicologici dei DSA
� Apprendimento e plasticità sinaptica:
stimolazioni ad alta frequenza di un circuito di neuroni rafforzano le sinapsi tra i neuroni. L’effetto è che la ripetizione dello stimolo determina potenziali post-sinaptici eccitatori più ampi che nella prima stimolazione, il fenomeno è chiamato potenziamento a lungo termine
Fig. 12.4 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003 Sonia Arina
Perché il sistema apprende
29/02/2012
•modelli neuropsicologici dei DSA
la plasticità cerebrale
Sonia Arina
• La plasticità è una proprietà intrinseca del cervello umano e rappresenta un’invenzione dell’evoluzione” per consentire al sistema nervoso di superare le restrizioni imposte dal proprio genoma e quindi di adattarsi alle pressioni ambientali, ai cambiamenti fisiologici, e all’esperienza• La plasticità è il meccanismo per lo sviluppo e l’apprendimento delle abilità cognitive, ma anche causa di patologia
Perché il sistema apprende
29/02/2012
La plasticità cerebrale
Sonia Arina
•È la capacità dei circuiti nervosi di poter variare struttura e funzione in risposta agli stimoli sia durante lo sviluppo che nel corso della vita adulta•Durante il primo periodo di sviluppo del cervello, la plasticità è molto alta: si verifica una selezione di alcuni circuiti neuronali con l’eliminazione di altri•Nel corso della vita adulta molti circuiti rimangono sostanzialmente stabili, ma le popolazioni di neuroni continuano a mantenere una loro dinamicità, riorganizzandosi sotto l’influenza del mondo esterno per rispondere a particolari esigenze motorie, sensoriali, cognitive o affettive
Perché il sistema apprende
29/02/2012
Goswami (2004)
la ricerca sullo sviluppo e sulle funzioni del cervello è giunta a un punto tale da
consentire di esplorare anche l’apprendimento
l’insegnamento efficace influisce direttamente sul
funzionamento del cervello, cambiandone la
connettività
• l’apprendimento implica cambiamenti nelle connessioni che si stabiliscono tra neuroni, che possono potenziare le sinapsi (che connettono un neurone a un altro), oppure ridurre le connessioni
Sonia Arina
Perché il sistema apprende
29/02/2012
Una strada a due corsie
l’attività cognitiva è un prodotto del cervello apprendimento
=plasticità cerebrale
l’apprendimento – quindi l’istruzione - organizza e riorganizza il cervello [Bransford, Brown e Cocking, 1999]
Sonia Arina
Perché il sistema apprende
29/02/2012
Sonia Arina
L’attività didattica o rieducativa consiste nell’uso sistematico di istruzioni ed esperienze strutturate per manipolare il funzionamento del sistema cognitivo al fine di
Perché apprende
migliorare la qualità o la quantità del processamento cognitivo in un dominio particolare e aggiungere nuovi apprendimenti.
29/02/2012
Sonia Arina
Perché apprende
La plasticità cerebrale: apprendimento•“...cambiamenti permanenti nel comportamento prodotti dall’esperienza”•L’apprendimento coinvolge dei cambiamenti nel sistema nervoso prodotti dall’esperienza •I cambiamenti nel sistema nervoso sono fisici•L’apprendimento ci permette di adattarci all’ambiente•L’apprendimento richiede interazioni tra il sistema sensoriale, motorio e mnesico
29/02/2012
Sonia Arina29/02/2012
• Il cervello è una struttura plastica, che si rimodella continuamente. Ogni giorno circa il 70 percento dei collegamenti tra i neuroni cambia a causa delle nostre esperienze. Attività diverse vengono impresse in forma fisica nella struttura e nel funzionamento del cervello e formano circuiti specifici di cellule
Sonia Arina
Come apprende
29/02/2012
• È quindi importante comprendere i meccanismi cognitivi che sottendono all’apprendimento e all’insegnamento
• La conoscenza dei processi che si attivano con l’insegnamento e che portano all’apprendimento può garantire progetti educativi ottimali per il raggiungimento degli obiettivi educativi per alunni di ogni età e per ogni caratteristica
• Sembra molto importante ancorare il processo educativo alle evidenze derivanti dalle neuroscienze
Sonia Arina
Come apprende
29/02/2012
Funzioni
29/02/2012 Sonia Arina
Come apprende
Funzioni verticali e funzioni trasversali
Le funzioni che determinano l’attività cognitiva si possono dividere in :
- funzioni verticali
- funzioni trasversali o orizzontali
29/02/2012 Sonia Arina
Come apprende
FUNZIONI VERTICALI
• funzioni specializzate• si esplicano in domini ben delimitati• sono molto sensibili all’apprendimento e cambiano anche molto vistosamente nel corso dello sviluppo• sono visibili in quanto vengono identificate con la prestazione
FUNZIONI TRASVERSALI
• funzioni non specializzate• non sono dominio-specifiche• si modificano lentamente• non sono visibili, in quanto il loro ruolo non può essere analizzato separatamente rispetto alla prestazione
29/02/2012 Sonia Arina
Funzioni verticali
Vengono anche chiamate “abilità”.Possono essere identificate con ambiti ben definiti quali la motricità, il linguaggio, le capacità grafico-espressive, la lettura la scrittura il calcolo, ecc.
29/02/2012 Sonia Arina
Come apprende
Funzioni trasversali
Sono solo in parte isolabili e identificabili come funzioni singole, come per esempio la memoria a breve termine e l’attenzione focale. La maggior parte delle attività svolte dalle funzioni trasversali comprende veri e propri “operatori invisibili” (Pascual Leone), ma indispensabili all’attività cognitiva. Comprendono:riconoscimentocategorizzazioneselezione pianificazionedecisione indirizzamento delle risorserappresentazione e ridescrizione rappresentazionale controllo.Queste attività sono “invisibili”, in quanto indissolubilmente legate al compito.
29/02/2012 Sonia Arina
Come apprende
Esempio di funzioni trasversali: processi implicati nella scrittura di una parola
Cane: adulto esperto non riesce ad esaminare tutti i passaggi perché sono automatizzati e quindi sottratto al controllo volontario ed esplicito di ogni fase. Bambino di prima elementare: scandisce prima di tutto separatamente i singoli suoni e per ciascuno cercherà le lettere corrispondenti. Se questa operazione richiede tempo il bambino dimentica dove era arrivato e quindi dovrà controllare cosa ha scritto; questi processi, analisi fonologica, attenzione, memoria di lavoro, controllo sequenziale, richiedono un impegno diverso fino a quando non diventano automatici e incorporati in un’attività percepita come unica e non più frazionabili.Se non sa fare le cose che deve fare lo fa l’adulto per lui.
29/02/2012 Sonia Arina
Come apprende
Funzioni verticali e funzioni trasversali
Fortemente interconnesse le une alle altre, ma c’è anche una certa indipendenza delle funzioni verticali, che possono instaurarsi, svilupparsi e consolidarsi in maniera parzialmente autonoma dalle funzioni trasversali. Questa parziale autonomia funzionale è possibile anche per la semplicità della abilità da acquisire e anche perché ripetendo una sequenza di atti in modo stabile, l’abilità può essere progressivamente automatizzata e quindi sottratta al controllo volontario di un sistema supervisore (controllo posturale, schemi di prensione, deambulazione, ecc)
29/02/2012 Sonia Arina
Come apprende
Processi automatici e processi volontariDescrittori che definiscono le caratteristiche dei due tipi di processi
Automatici ControllatiInconsci ConsciPreattentivi AttentiviGuidati dallo stimolo Guidati dal concettoAgiscono dal basso verso l’alto Dall’alto verso il bassoA capacità limitata A capacità limitataAgiscono in parallelo SerialiPredisposti per attività durature Disponibili per tempi limitatiAppresi o innati tipo stimolo-risposta Impiegati nelle attività riflessiveAvviati con meccanismo on-offRigidi, adatti per le routines Flessibili, adatti per compiti creativiRichiedono un allerta generico Richiedono allerta focale
29/02/2012 Sonia Arina
Come apprende
Progressivamente con la ripetizione dell’atto e con la maturazione delle componenti neurobiologiche le procedure vengono automatizzate e le risorse cognitive implicate vengono liberate dal compito.Lo sviluppo può quindi essere caratterizzato dalla modularizzazione delle funzioni verticali cioè da un progressivo aumento di specializzazione e di efficienza delle abilità con cambiamento di ruolo delle funzioni trasversali.
29/02/2012 Sonia Arina
Come apprende
Durante le prime fasi di sviluppo le funzioni trasversali svolgono una funzione costitutiva per acquisire in maniera efficiente l’abilità. Nel corso delle fasi successive il loro ruolo si sposta sempre di più verso la gestione dei processi integrativi.Quando è stato conseguito un sufficiente grado di padronanza comportamentale i processi trasversali agiscono solo da innesco del programma scelto e da supervisore dei risultati.
29/02/2012 Sonia Arina
Come apprende
Il rapporto tra funzioni verticali e funzioni trasversali nel corso dello sviluppo può essere visto come un intreccio nel quale i ruoli cambiano sostanzialmente. All’inizio i processi trasversali sono al servizio della singola abilità da apprendere, successivamente le funzioni verticali sono al servizio degli scopi del sistema e vengono scelte e utilizzate dai processi trasversali.
29/02/2012 Sonia Arina
Come apprende
APPRENDIMENTO
ESPLICITO (o Dichiarativo)
IMPLICITO (o Procedurale)
ad esempioapprendimenti
scolastici
ad esempioLocomozione e
linguaggio
Sonia Arina29/02/2012
APPRENDIMENTO
L’Apprendimento può essere caratterizzatocome un continuum di processi, ai cui poliStanno quello Implicito e quello Esplicito.
Implicito Esplicito
Processi di Apprendimento
Sonia Arina29/02/2012
APPRENDIMENTO
Gli apprendimenti IMPLICITI (o Procedurali) sonoessenzialmente apprendimenti di “schemi senso-motori”che si realizzano attraverso l’associazione ripetuta diunità sensoriali e risposte motorie.Essi non richiedono una esplicita consapevolezza per essere acquisiti, e possono essere eseguiti in modo piùo meno automatico (forza delle associazioni).Alla base di questi apprendimenti vi è comunque ilcampionamento degli stimoli pertinenti e la estrazione di regolarità dalla loro ripetuta presentazione.Essi corrispondono al 1° livello della teoria R-R (K-S)
Sonia Arina29/02/2012
Gli apprendimenti ESPLICITI (o Dichiarativi) sono quelli che si realizzano attraverso una mediazione del Linguaggio e una consapevolezza più o meno esplicita Delle relazioni S-R, o anche delle associazioni S-S.In questo caso le regole non devono essere “inferite” dalcampionamento ripetuto degli stimoli, ma sono direttamenterese esplicite e trasmesse attraverso il Linguaggio.(livelli successivi della teoria R-R di Karmiloff-Smith, 1992).Alcuni apprendimenti di basso livello (ad esempio, le abilitàmotorie, ma anche le abilità verbali) difficilmente possonorealizzarsi attraverso forme di apprendimento esplicito, masolo attraverso l’acquisizione implicita e inconsapevole degliautomatismi necessari a realizzarli.
L’APPRENDIMENTO
Sonia Arina29/02/2012
L’apprendimento
• Migliora la prestazione• Riduce lo sforzo• Consente di inserire l’atto in un contesto più
complesso
Sonia Arina29/02/2012
AUTOMATIZZAZIONE
Stabilizzazione di un processo automatico caratterizzato da un alto grado di
velocità e di accuratezza.
È realizzato inconsciamente, richiede minimo impegno attentivo ed è difficile
da sopprimere, da ignorare e da influenzare
Sonia Arina29/02/2012
LO SPORTIVO ESPERTOAUTOMATIZZA GLI SCHEMI
COMPORTAMENTALI CHE GLICONSENTONO DI
UTILIZZARE LE STRATEGIEDI GIOCO PER VINCERE
Sonia Arina29/02/2012
ABILITÀCAPACITÀ DI METTERE IN ATTO UNA SERIE DI AZIONI,
SPESSO IN SEQUENZA TRA LORO,
IN MODO RAPIDO ED EFFICIENTE,
IN MANIERA DA RAGGIUNGERE UNO SCOPO
PER RAGGIUNGERE UN’ABILITÀ:•Predisposizione innata
•Un’esposizione ripetuta agli stimoli(frequenza = ALLENAMENTO)
•Semplicità e stabilità della sequenza degli atti da•apprendere (stimoli adeguati facilitano l’acquisizione)
Sonia Arina29/02/2012
AUTOMATIZZAZIONE
• Stabilizzazione di un processo automatico caratterizzato da un alto grado di velocità e di accuratezza.
• È realizzato inconsciamente, richiede minimo impegno attentivo ed è difficile da sopprimere, da ignorare e da influenzare
ASINO CHI LEGGESonia Arina29/02/2012
INCAPACITÀ DICOSTRUIRE UNA ROUTINE DI AZIONI,CHE RENDE FACILE RAGGIUNGERE UN
DETERMINATO SCOPO
LA MANCATAPREDISPOSIZIONERENDE INEFFICACEL’ALLENAMENTO
DISABILITÀ
Sonia Arina29/02/2012
Disabilità=
riduzione o perdita di capacitàfunzionali conseguenti aduna menomazione (OMS)
nel caso della persona con DSA
nessuna menomazione è presente
Sonia Arina29/02/2012
In realtà nel caso dei D.S.A. …
Non ci si trova in presenza diuna disabilità
ma diuna mancata acquisizione
di una abilità
Sonia Arina29/02/2012
L’apprendimento
• Incremento dell’efficienza di un atto in seguito all’esperienza.
• La modificazione (incremento) si realizza per il semplice fatto che il soggetto opera, non è il risultato di un processo consapevole e volontario, è un fenomeno accessorio all’azione, ineluttabile.
• L’incremento di efficienza è proporzionale al numero delle esperienze e alla loro vicinanza.
• Il successo spontaneo tende a produrre disponibilità a ripetere e in generale, disponibilità verso l’azione.
Sonia Arina29/02/2012
Requisiti per l’apprendimento
• Efficienza del sistema che realizza la funzione• Adeguatezza degli stimoli
– Non basta essere in grado di realizzare l’atto per saperlo insegnare
– È necessario avere un buon modello di sviluppo della funzione a cui riferirsi
• Frequenza dell’attività (allenamento)
Sonia Arina29/02/2012
Condizioni necessarie all’APPRENDIMENTO
Un sufficienteINPUT
dall’ambiente
Strutturedi Elaborazione
idonee
Sonia Arina29/02/2012
Fattori Esogeni Fattori Endogeni
Problemi di apprendimento
Sonia Arina29/02/2012
Difficoltà economiche
Difficoltà di Apprendimento
Fattori Esogeni
Arretratezza culturale
Degrado sociale
Sonia Arina29/02/2012
Disturbo Specifico di Apprendimento
Fattori Endogeni
SISTEMA COGNITIVO CENTRALE
MODULISPECIALIZZATI
Disturbo Generalizzato di Apprendimento
Sonia Arina29/02/2012
L'apprendimento umano
nella teorie cognitiviste
( Chomsky, 1959)• È necessario uno stimolo (input) ambientale
adeguato• È necessaria la presenza di uno speciale
dispositivo di elaborazione (innato), specifico per l'input ( linguistico)
Sonia Arina
Cos’è il disturbo specifico di Apprendimento
29/02/2012
Principi generali per l'apprendimento • Presenza di sistemi specializzati, geneticamente
prespecificati, capaci di campionare lo specifico input ambientale per cui sono destinati ed estrarre da esso regolarità
• Presenza di una quantità e una qualità sufficiente di input ambientali sui cui possa essere effettuato il campionamento e cogliere le regolarità
• Presenza di un sistema cognitivo capace di organizzare in strutture di conoscenza i dati che i moduli hanno ricavato
Sonia Arina
Cos’è il disturbo specifico di Apprendimento
29/02/2012
Sonia Arina
Come apprende
Sistema cognitivo centrale
trasduttori
moduli
29/02/2012
Sonia Arina
Come apprende
Trasduttori Componenti periferiche del sistema, specializzate nella
trasformazione dei segnali fisici, in codici elettro-chimici, utilizzabili dal sistema nervoso centrale
ModuliStrutture di specializzate nell’elaborazione dei vari tipi di INPUT sensoriale che arrivano dall’ambiente
Sistema Cognitivo CentraleSistema centrale di elaborazione di tutte le informazioni
provenienti dai MODULI
Organizzazione del Sistema Cognitivo
29/02/2012
Sonia Arina
Come apprende
Sistema cognitivo centrale
trasduttori
moduli
29/02/2012
Sonia Arina
Come apprende
Sistema cognitivo centrale
trasduttori
moduli
29/02/2012
Sonia Arina
Come apprende
Sistema cognitivo centrale
trasduttori
moduli
29/02/2012
Sistema Cognitivo Centrale
Trasduttori
Architettura funzionale del Sistema Cognitivo: punto di partenza, o punto di arrivo?
MODULI
Sonia Arina29/02/2012
Sistema Cognitivo Centrale
Trasduttori
Architettura funzionale del Sistema Cognitivo: punto di partenza, o punto di arrivo?
MODULI
Sonia Arina29/02/2012
Sviluppo inteso come modularizzazione (Karmiloff-Smith)
• Modularizzazione è un punto di arrivo. Quando avviene?
• Apprendimento come motore della modularizzazione
• Apprendimento come cambiamento:– di stato della rete neurale – di formato rappresentazionale, – di grado di attivazione di un’area corticale, etc.
Sonia Arina29/02/2012
Neuropsicologia dello sviluppo• È necessario conoscere il processo di
apprendimento e i tempi di sviluppo• Il momento in cui la devianza non può più
essere considerata ritardo• Capire che il disturbo si trasforma, cambia
espressività.
Sonia Arina29/02/2012