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E-book campione Liber Liber · Vita o morte che val? Livide foglie ... Che se un raggio di sol...

Date post: 16-Feb-2019
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42
Ciro Caversazzi Pathos www.liberliber.it Ciro Caversazzi Pathos www.liberliber.it
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Ciro CaversazziPathos

wwwliberliberit

Ciro CaversazziPathos

wwwliberliberit

Questo e-book egrave stato realizzato anche grazie al so-stegno di

E-textWeb design Editoria Multimedia

(pubblica il tuo libro o crea il tuo sito con E-text)httpwwwe-textit

QUESTO E-BOOK

TITOLO PathosAUTORE Caversazzi CiroTRADUTTORE CURATORE NOTE CODICE ISBN E-BOOK n d

DIRITTI DAUTORE no

LICENZA questo testo egrave distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internethttpwwwliberliberitonlineoperelibrilicenze

COPERTINA n d

TRATTO DA Pathos Versi di Ciro Caversazzi -Milano Tip Bernardoni di C Rebeschini e C1893 - 54 p 24 cm

CODICE ISBN FONTE n d

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 14 febbraio 2018

INDICE DI AFFIDABILITAgrave 10 affidabilitagrave bassa

2

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QUESTO E-BOOK

TITOLO PathosAUTORE Caversazzi CiroTRADUTTORE CURATORE NOTE CODICE ISBN E-BOOK n d

DIRITTI DAUTORE no

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COPERTINA n d

TRATTO DA Pathos Versi di Ciro Caversazzi -Milano Tip Bernardoni di C Rebeschini e C1893 - 54 p 24 cm

CODICE ISBN FONTE n d

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 14 febbraio 2018

INDICE DI AFFIDABILITAgrave 10 affidabilitagrave bassa

2

1 affidabilitagrave standard2 affidabilitagrave buona3 affidabilitagrave ottima

SOGGETTOPOE000000 POESIA Generale

DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

REVISIONECatia Righi catia_righitinit

IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit

3

1 affidabilitagrave standard2 affidabilitagrave buona3 affidabilitagrave ottima

SOGGETTOPOE000000 POESIA Generale

DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

REVISIONECatia Righi catia_righitinit

IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit

3

Liber Liber

Se questo libro ti egrave piaciuto aiutaci a realizzarne altriFai una donazione httpwwwliberliberitonlineaiutaScopri sul sito Internet di Liber Liber ciograve che stiamorealizzando migliaia di ebook gratuiti in edizione inte-grale audiolibri brani musicali con licenza libera videoe tanto altro httpwwwliberliberit

4

Liber Liber

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Indice generale

Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41

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Indice generale

Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41

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PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

6

PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

6

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

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PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

9

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Questo e-book egrave stato realizzato anche grazie al so-stegno di

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QUESTO E-BOOK

TITOLO PathosAUTORE Caversazzi CiroTRADUTTORE CURATORE NOTE CODICE ISBN E-BOOK n d

DIRITTI DAUTORE no

LICENZA questo testo egrave distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internethttpwwwliberliberitonlineoperelibrilicenze

COPERTINA n d

TRATTO DA Pathos Versi di Ciro Caversazzi -Milano Tip Bernardoni di C Rebeschini e C1893 - 54 p 24 cm

CODICE ISBN FONTE n d

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 14 febbraio 2018

INDICE DI AFFIDABILITAgrave 10 affidabilitagrave bassa

2

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INDICE DI AFFIDABILITAgrave 10 affidabilitagrave bassa

2

1 affidabilitagrave standard2 affidabilitagrave buona3 affidabilitagrave ottima

SOGGETTOPOE000000 POESIA Generale

DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

REVISIONECatia Righi catia_righitinit

IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit

3

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Liber Liber

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4

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4

Indice generale

Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41

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Indice generale

Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41

5

PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

6

PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

6

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

9

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

17

IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

20

Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

1 affidabilitagrave standard2 affidabilitagrave buona3 affidabilitagrave ottima

SOGGETTOPOE000000 POESIA Generale

DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

REVISIONECatia Righi catia_righitinit

IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit

3

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Indice generale

Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41

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Indice generale

Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41

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PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

6

PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

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1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

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I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

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I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Liber Liber

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Indice generale

Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41

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Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41

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PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

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PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

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1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

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1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

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PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

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PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

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I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

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I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Indice generale

Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41

5

Indice generale

Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41

5

PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

6

PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

6

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

9

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

17

IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

6

PATHOS

VERSIDI

CIRO CAVERSAZZI

6

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

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I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

9

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

21

Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

21

Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

22

Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

22

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

24

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

24

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

1885-1888

Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute

A DE MUSSET

7

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

9

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

9

II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

17

IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

20

Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

PRELUDIO

Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina

E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore

8

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

9

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

9

II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

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I

Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero

Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero

E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore

mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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II

mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno

O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash

Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina

Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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III

A un amico mentre passava lOceano

Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio

Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio

Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento

O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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IV

Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta

Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta

La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra

Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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V

Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade

Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade

Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera

Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VI

A G G in memoriam

O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato

Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato

Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda

Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VII

A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria

Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene

Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene

Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto

Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

16

VIII

Dinverno leggendo Hafiz

Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura

Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura

Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio

E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio

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IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

17

IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

20

Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

17

IX

Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo

Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise

E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise

Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme

Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

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XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

19

XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

18

X

ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son

mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore

Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash

Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno

E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto

18

XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

19

XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

19

Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

20

Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

20

Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

21

Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

21

Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

22

Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

22

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

24

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

24

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

19

XI

DITIRAMBO

ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο

Odis 4 103

Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave

Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer

19

Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

20

Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

20

Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

21

Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

21

Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

22

Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

22

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son

Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan

E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor

Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

22

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

21

Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto

Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio

E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato

Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo

21

Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

22

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

24

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

24

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

22

Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve

Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar

Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier

22

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

24

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

24

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

23

Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

24

XII

Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan

Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter

Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve

Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor

24

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

XIII

En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2

Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave

Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve

Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr

25

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr

RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave

E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor

Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel

26

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

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XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

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XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

XIV

Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura

Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea

Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale

Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi

27

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani

E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava

Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash

E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve

Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore

Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto

28

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

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XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

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XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara

29

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

XV

In morte di giovinetta sedicenne

εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω

SOFOCL Antig

Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno

Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash

30

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero

Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla

Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto

31

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

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XVI

A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi

Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero

Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo

Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose

32

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto

mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito

33

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

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XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

XVII

Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare

Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare

Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura

E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura

La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core

I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore

Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo

Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo

34

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle

Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle

35

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

XVIII

Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1

La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni

Invecchi solo

Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone

Di gloria e morte

Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo

Allor non vissi

1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888

36

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia

Era il migliore

Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita

O in riso egrave tolta

Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato

Riposi in Dio

O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo

Dellideale

Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno

Rapir si sente

E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia

Sirene e mostri

37

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

  • Liber Liber
  • PRELUDIO
  • I
  • II
  • III
  • IV
  • V
  • VI
  • VII
  • VIII
  • IX
  • X
  • XI DITIRAMBO
  • XII
  • XIII
  • XIV
  • XV
  • XVI
  • XVII
  • XVIII
  • XIX
  • XX

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo

Dellinfinito

38

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • XX

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

XIX

Idillio di una notte destate

Voce dellArpa eolia

Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve

Voce di Titania

Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora

Arpa Eolia

Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli

39

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

40

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • XX

Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Titania

Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo

Arpa eolia

Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa

Titania

Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori

Arpa eolia

Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole

Titania

E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza

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Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

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Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

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XX

Alla Gioconda del Vinci

Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge

Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea

Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta

41

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

42

mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone

Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna

Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo

FINE

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  • I
  • II
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