Ciro CaversazziPathos
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Questo e-book egrave stato realizzato anche grazie al so-stegno di
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QUESTO E-BOOK
TITOLO PathosAUTORE Caversazzi CiroTRADUTTORE CURATORE NOTE CODICE ISBN E-BOOK n d
DIRITTI DAUTORE no
LICENZA questo testo egrave distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internethttpwwwliberliberitonlineoperelibrilicenze
COPERTINA n d
TRATTO DA Pathos Versi di Ciro Caversazzi -Milano Tip Bernardoni di C Rebeschini e C1893 - 54 p 24 cm
CODICE ISBN FONTE n d
1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 14 febbraio 2018
INDICE DI AFFIDABILITAgrave 10 affidabilitagrave bassa
2
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COPERTINA n d
TRATTO DA Pathos Versi di Ciro Caversazzi -Milano Tip Bernardoni di C Rebeschini e C1893 - 54 p 24 cm
CODICE ISBN FONTE n d
1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 14 febbraio 2018
INDICE DI AFFIDABILITAgrave 10 affidabilitagrave bassa
2
1 affidabilitagrave standard2 affidabilitagrave buona3 affidabilitagrave ottima
SOGGETTOPOE000000 POESIA Generale
DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit
REVISIONECatia Righi catia_righitinit
IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit
PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit
3
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SOGGETTOPOE000000 POESIA Generale
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PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit
3
Liber Liber
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4
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Indice generale
Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41
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Indice generale
Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41
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PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
7
1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
7
PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
Questo e-book egrave stato realizzato anche grazie al so-stegno di
E-textWeb design Editoria Multimedia
(pubblica il tuo libro o crea il tuo sito con E-text)httpwwwe-textit
QUESTO E-BOOK
TITOLO PathosAUTORE Caversazzi CiroTRADUTTORE CURATORE NOTE CODICE ISBN E-BOOK n d
DIRITTI DAUTORE no
LICENZA questo testo egrave distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internethttpwwwliberliberitonlineoperelibrilicenze
COPERTINA n d
TRATTO DA Pathos Versi di Ciro Caversazzi -Milano Tip Bernardoni di C Rebeschini e C1893 - 54 p 24 cm
CODICE ISBN FONTE n d
1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 14 febbraio 2018
INDICE DI AFFIDABILITAgrave 10 affidabilitagrave bassa
2
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DIRITTI DAUTORE no
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COPERTINA n d
TRATTO DA Pathos Versi di Ciro Caversazzi -Milano Tip Bernardoni di C Rebeschini e C1893 - 54 p 24 cm
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INDICE DI AFFIDABILITAgrave 10 affidabilitagrave bassa
2
1 affidabilitagrave standard2 affidabilitagrave buona3 affidabilitagrave ottima
SOGGETTOPOE000000 POESIA Generale
DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit
REVISIONECatia Righi catia_righitinit
IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit
PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit
3
1 affidabilitagrave standard2 affidabilitagrave buona3 affidabilitagrave ottima
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PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit
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Liber Liber
Se questo libro ti egrave piaciuto aiutaci a realizzarne altriFai una donazione httpwwwliberliberitonlineaiutaScopri sul sito Internet di Liber Liber ciograve che stiamorealizzando migliaia di ebook gratuiti in edizione inte-grale audiolibri brani musicali con licenza libera videoe tanto altro httpwwwliberliberit
4
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Indice generale
Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41
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Indice generale
Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41
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PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
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1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
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1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
7
PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
9
I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
20
Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
20
Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
21
Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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1 affidabilitagrave standard2 affidabilitagrave buona3 affidabilitagrave ottima
SOGGETTOPOE000000 POESIA Generale
DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit
REVISIONECatia Righi catia_righitinit
IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit
PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit
3
1 affidabilitagrave standard2 affidabilitagrave buona3 affidabilitagrave ottima
SOGGETTOPOE000000 POESIA Generale
DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit
REVISIONECatia Righi catia_righitinit
IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit
PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit
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Liber Liber
Se questo libro ti egrave piaciuto aiutaci a realizzarne altriFai una donazione httpwwwliberliberitonlineaiutaScopri sul sito Internet di Liber Liber ciograve che stiamorealizzando migliaia di ebook gratuiti in edizione inte-grale audiolibri brani musicali con licenza libera videoe tanto altro httpwwwliberliberit
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Indice generale
Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41
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Indice generale
Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41
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PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
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1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
7
PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
9
I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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Liber Liber
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Indice generale
Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41
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Indice generale
Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41
5
PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
7
1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
7
PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
8
PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
8
I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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Indice generale
Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41
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Indice generale
Liber Liber4PRELUDIO8I9II10III11IV12V13VI14VII15VIII16IX17X18XIDITIRAMBO19XII24XIII25XIV27XV30XVI32XVII34XVIII36XIX39XX41
5
PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
7
1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
7
PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
PATHOS
VERSIDI
CIRO CAVERSAZZI
6
1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
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1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
7
PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
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1885-1888
Et jrsquoai pris devant moi pour une nuit profondeMon ombre qui passait pleine de vaniteacute
A DE MUSSET
7
PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
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PRELUDIO
Fatta egrave lanima mia negra fucinaE dentro sta il Pensier ciclope enormeMartella e suda e tra i bagliorrsquo sullormesaccampa triste come una ruina
E picchia e freme geme aspra lincudeSotto il maglio che doma il bronzo rudeE a domar questo reo masso del coreSi rompe invano il ciclopeo furore
8
I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
9
I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
9
I
Candido lume davvenir sinceroDogni memoria che il presente smaghiTranquilla piena di desio che ai laghiDella fede rauni il flutto altero
Alba pura de sensi e dolce e fieroImaginar che i moti ardui nappaghiOrto che delle Muse agli occhi vaghiScaldi le gemme del mortal pensiero
E amici ingenui dun medesmo erroreE palpiti che il cor facil trasvolaE riso e pace e vision damore
mdash Pompa gioconda e men provvida scola mdashVoi foste un tempo larve di poche oreTempo gajo e gentil chi mi tinvola
9
II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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II
mdash Or beffardo or severo or triste or folleTi veggio e duolmi chegrave senzatto degnoCalchi passando il fior del tempo e al molleUso concedi il non inerme ingegno
O disvuol la tua mente ciograve che volleO di te stesso in te dorme lo sdegnoChe i rari sopra il comun gorgo estolleOnde fallisci allaugurato segno mdash
Disperato e felice i sogni mieiBeffando inseguo e il ciglio mi sirroraE nella beffa il mio dolor saffina
Vestir losanghe e il motto e la squarcinaVibrar giova chegrave larva egrave il fior delloraSceda la vita e lozio aman gli Dei
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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III
A un amico mentre passava lOceano
Or che a noi tramontando il primo raggioDel sol tarriva dalla patria caraDi lagrave dellOceagraven che ne separaLande infinite col pensier viaggio
Fuor degli occhi materni e tu loltraggioSoffri del giorno e della sorte amaraSe non che lurto de frangenti imparaNovelle mete allardir tuo selvaggio
Non a me cui tra scogli in morta goraLa nave simprigiona e il ciel si chiudeNegrave palpito di vele annunzia il vento
O fratel mio puoi tu senza lamentoUdir linfausta noja che maccoraE me dal mondo e da me stesso esclude
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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IV
Rapace attimo gorgo ove il passatoPerpetuamente lavvenire affrontaIo no non tamo E chi sostien lingratoSpettacol tuo dillusione e donta
Senza fremiti o lacrime DannatoEgrave luomo a vil garrito or collimprontaSpeme a piatir listante non pur natoOr coi ricordi e il garrir poi che monta
La celia degli spettri a volta a voltaOffrendo ne prescrive il pomo e il sorsoCosigrave ne aggira e ne lusinga e prostra
Cosigrave soffende la miseria nostraE ogni bacio ha sapor dacuto morsoChi loda luman stato egrave cosa stolta
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
23
Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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V
Di colle in colle per deserte stradeCui fa piugrave meste lautunnale incantoSpesso maggiro e un pipistrel da cantoMi si gitta e volteggia e lerta rade
Lo stuolo de pensier foschi minvadeDa lunge arriva il suon del vespro e intantoLaer soscura un improvviso piantoGli occhi mimpregna e dentro mi ricade
Tal di mille tristezze a me chimeraFingendo movo per ambigua tracciaE gemo e affretto del mio digrave la sera
Vita o morte che val Livide foglieChe linfermo respir dautunno cacciaNoi lrsquoora breve dogni speme toglie
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
23
Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
23
XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
25
XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VI
A G G in memoriam
O tu cui lunge al natio colle agghiadaLombra di morte e il marmo inconsolatoQuando il gel su le tombe i fior diradaPerchegrave mi cerchi e mi ti siedi a lato
Dimmi di Lete linamabil radaAccusi forse o il non atteso fatoO forse ahi poveranima taggradaChe laffanno damor ti sia negato
Passasti e un grave tedio mi possiedeE i dolci estri sommerge e il pianto irritaLa sdegnosa virtugrave che al core abbonda
Negrave mai finchegrave loblio murti collondaOnnipotente alla tua fosca sedeScorderograve il riso delletagrave fuggita
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VII
A due fanciulle inglesi chedallItalia tornavano in patria
Ecco senza rimpianto alle inameneBrume natie le apriche aure cangiateE ai materni tripudj il cor donateAmbe gentili e dinnocenza piene
Oh nel fluente crin dolci e sereneImagini di sogno a sognar natePoichegrave dellavvenir la soglia entrateE la speranza in braccio vi sostiene
Al crin vostro dai fior che su la mensaSplendono eleggo due novelle roseSe amor vintrecci piugrave giocondo serto
Dimani a ritentar lorme increscioseMi sveglierograve gemendo e sullimmensaRena i miraggi spegneragrave il deserto
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
23
Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
23
XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
26
Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
27
XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
27
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
28
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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VIII
Dinverno leggendo Hafiz
Uom che in tepor di chiusi vetri accoltondash Mentre ogni azzurro lume il verno oscura ndashA delfiche lusinghe porge ascoltoVive e dal tedio un tratto sassicura
Che se un raggio di sol migra pel foltoAnco il fringuello urta la gabbia duraPoi rigorgheggia basso e nel sol vocircltoDesser prigione meno si rancura
Io todo Hafiz cantar le rose e il vinoE i lievi amor chespugnano il destinoE i tuoi precetti mi fan parco e saggio
E sento un volo per le argute rimeDi rusignol che pianto e riso esprimeCianciando intorno alberi ed acque al maggio
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
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IX
Nel quinto annuale del supplizio diGuglielmo Oberdank Sopra unesemplare della ldquoDivina Comediardquo
Un digrave pensando qualche nobil carmeIl Petrarca per nave in Po si miseE l varco era tra ciechi impeti darmeMa la vista febegravea larme divise
E in antico dOmero il giusto carmeCantando un vate pugne aspre deciseOnde letogravelo in Calidon senzarmeStette e leogravelo il fier duello smise
Dante vorrei che a sterminar dal caroNido di noi lorror della grifagnaOracolo sonasse il divin carme
Tu sol compiendo ndash ldquopresso del QuarnaroChe Italia chiude e i suoi termini bagnardquo ndashLalte giustizie e no il furor dellarme
17
X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
21
Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
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X
ldquoForse havvi ardir cui Febo arriderdquoV ALFIERI Son
mdash Poichegrave una nube di fastidio imbrunaI piugrave sereni petti e fuggon loreTra l vano sospirar negrave splende alcunaFavilla intorno danimoso ardore
Tu contro i fati neghittosi dunaSpeme severa consolando il coreTrova te stesso e in te romito adunaGlimpeti allopra e il genial furore mdash
Medusa e il tempo e un mesto error da tantoDesio donore mavean pur divisoAlfin meco mi adiro e mi vergogno
E se massentan le Camene un risoLumana gesta odio di Numi e il sognoChe mi fa solo adombrerograve nel canto
18
XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
23
Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
23
XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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XI
DITIRAMBO
ἄλλοτε microέν τε γόῳ φϱένα τέϱποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηϱὸς δὲ ϰόρος ϰϱυεϱοῖο γόοιο
Odis 4 103
Ferva il convito rida la giojaIl gramo e fosco decembre uscigraveLombra dellOrco diman cingojaBeviam loblio de tristi digrave
Versate amici dogni bottigliaMescete un sorso nel mio bicchierSpumi trabocchi londa vermigliaMova lebbrezza spanda il piacer
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
27
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
20
Ruina il monte raggian pupilleSventolan chiome saltando al tuonDi strepitosi timpani a milleScendon le Driadi dei boschi son
Le figlie urlanti rissose e lieteCoi petti ignudi coi tirsi in manSilen le segue sul ciuco e ha seteE intanto i Satiri noja gli dan
E scoppian gridaE risa e stridaEvoegrave LieoOh BassareoQuando ritorniDa bei soggiorniDel Gange atrociTigri velociFrenando e il MaggioGajo e selvaggioUrti nei cuor
Oh demiumlurgoOh taumaturgoFin di MedusaLa testa infusaDorrido sangueSorride e langueEbbra damor
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
21
Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
23
XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Rompe il Nilo dalle spondePer le terre immenso vaPortan lacque rubicondeQuattro messi dubertagraveE il deserto sullEgittoNon ha dritto
Giugrave nel core su alla testaVa lallegra onda del vinDel sorriso il fior si destaA quellimpeto divinSapron fiori di desioFior doblio
E il Fastidio losco e mattoSi travolve nel pantanIl Pelide vil segrave fattoNon ha piugrave lantica manPiega il poplite arrembatoEgrave sfatato
Via qual Menade baccanteBalza salta il mio cervelVola in giro qual danzanteElegante giovincelPoi galoppa a tondo a tondoPer il mondo
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Lancia e scudoPigliar voPaladinoDiverrograveDon ChisciotteGiorno e notteUna bottespronerograve
Elmi usberghiVo spezzarGran paeseConquistarQualche bellaDamigellaMeco in sellaTrafugar
Conti e duchiQuagrave il bicchierA gran giojaSha da berIl vin brilliE zampilliRiscintilliNel pensier
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
27
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
28
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
28
Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
29
Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
23
Chi bevacquaCor non haMuto e freddoSempre staSenzardoreNegrave vigoreSenzamoreFa pietagrave
23
XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
24
XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
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XII
Corre romba il vaporeSul desolato pianFumo intorno e fragoreIo cerco sonno invan
Lanima tua di focoMostro non voglio averIo penso un dolce locoPenso il mio cimiter
Meco i gentili e fieriMoti seppellirograveDi gloria i bei pensieriNellombra ucciderograve
Oh cuor mio triste posaPosa indomito cuorIl mondo non ha cosaChe valga odio negrave amor
24
XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
25
XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
25
Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
26
Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
26
XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
27
XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
27
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
28
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
28
Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
29
Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
30
XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
30
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
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XIII
En ego cum tenebris tota vagor anxius urbeTIBUL I 2
Egrave la notteDalle grotteDe Cimmerj il Sogno uscigraveSovra laliSpiritaliColla luna in ciel saligrave
Or la testaBionda e mestaChe il bel Fausto innamorograveMargheritaLa traditaAllaltare in man recograve
Saffo ed EroNel misteroDi quellora sincontracircr
25
Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
26
Si guardaroPoi chinaroI grandi occhi e lacrimacircr
RadioseFavoloseSon le vie della cittagraveLa reginaMab camminaNellazzurra immensitagrave
E una fataCoronataDi selvaggi e morti fiorrsquoCanta allondaChe laffondaSaghe antiche antichi amor
Dormi o LeteLa quieteSta nel gorgo tuo di gelEgrave la notteDalle grotteSbuca il pazzo pipistrel
26
XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
27
XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
27
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
28
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
28
Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
29
Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
29
XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
30
XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
30
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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XIV
Oh il mal sogno chho sognatoRaccapriccio di pauraCon un ferro in cor piantatoIo giaceva in sepoltura
Avea squallide le chiomeUn lenzuolo intorno aveaDi vedermi non so comeCosigrave morto mi parea
Or di fondo al cimiteroRuppe un moto spiritaleArrossava laer neroIl baglior dun funerale
Che compresso singhiozzareChe terror di cupi carmiLatre faci a rattizzarePercotevan contro i marmi
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
28
Al passaggio flosci uccelliRispondean singulti straniRamingando sugli avelliSugli avelli piugrave lontani
E azzurrognole fiammelleOgni tomba lampeggiavaSotto il ciel chiuso di stelleOgni estinto sanimava
Il becchin scavograve una fossaLa scavograve presso la miamdash Mi cadea la terra smossaSulla faccia e non sentia mdash
E il becchino pianamenteUna bara vi calograveSotto il cranio di repenteIl cervel mi si agitograve
Lieve anelito di vitaRisentii gonfiarmi il coreCon affanno la feritaFerro e sangue cacciograve fuore
Mi rizzai su dal feregravetroTacea grigio il camposantoSolo scorsi un bianco spetroNella fossa ligrave da canto
28
Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
29
Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
29
XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
30
XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
30
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
29
Oh il mal sogno chho sognatoScoperchiata era la baraCon un ferro in cor piantatoGiacea spenta la mia cara
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
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XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
30
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
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O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
30
XV
In morte di giovinetta sedicenne
εἰ δὲ τοῦ χϱόνουπϱόσϑεν ϑανοῦmicroαι ϰέϱδος αὔτἐγὼ λέγω
SOFOCL Antig
Come lira del morboI tenui spirti e lesil frale oppresseLa Parca inesorataSforzograve le soglie e ti rapigrave nel bujoOnde or secura del terren soggiornoI fuggitivi passiVolgi ne regni bassiChe negano il ritorno
Riede laprile intanto e le violeChiama tra l verde umili e sole e i geliRincorre al monte con azzurri lampiMa invan ti mosse incontroInvan ti disse resta ndash
30
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
Chegrave la splendida festa e il ciel turchinoE lacque e lerbe non curando e i fioriTu il piede oltre spingevi nel mistero
Omai ti preme linvincibil sonnoUn iracondo soffioAnzi un nume benignoSpense la face delle tue vigilieE il libro della vita in man ti chiuseIgnoto spazio immensoTi divide da tuoi Silenzio ed ombraSon tue dimore SognoSiam tutti tu sogno di sogno e nulla
Dalti stupori e dalte febbri e guaiE di vano timor di gioja vanaE di promesse non attese maiVicenda triste arcanaEgrave il viver nostro folaCredio senza concettoPerograve morte in te solaSi riconsola ogni piugrave saggio petto
31
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
XVI
A un crisantemo trovato fra lepagine di un vecchio Leopardi
Oh dallo stel diviso e qui scordatoFiore di cimiteroChe dun cor disperatoDun attimo beatoCeli il mistero
Che sogni tu nel libro del dolorePallido crisantemoTu sogni arido fioreDel sol certo lamoreE il bacio estremo
Qual man ti colse o a confessar lamaraVanitagrave delle coseQual caritade avaraTi levograve da una baraE qui ti pose
32
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
O ti portograve sul sen forse una bellaInfelice e dal piantoArso tu pur che quellaArse qui giaci ed ellaIn camposanto
mdash Il fior delle promesse umane anchioLho colto e segrave avvizzitoSenzamor senza DioNel libro del desiacuteoLho seppellito
33
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
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XVII
Nella pace dellora vespertinaEgrave un grato passeggiare
Languon le cose assunte alla divinaVoluttagrave di sognare
Queti dal vento posano i vialiSu per lantiche mura
E mestamente guardano i fanaliAl giorno che soscura
La luna incanta il cielo Dagli ascosiLaberinti del core
I pensier levan come nuovi sposiUn favelliacuteo damore
Ecco un ultimo uccel da frasca a frascaMuta lultimo volo
Nellaria al tenue frullo par che nascaUn sospiro di duolo
34
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
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Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
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E lanima del mondo saddormentaVegliata dalle stelle
Satana per le strade i passi avventaSerenando le belle
35
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
XVIII
Davanti al lauro funebre diGaetano Donizetti1
La gente nova deiforme a stuoloPassa cianciando e tabbandona agli anniO lauro e tu fra le memorie e i danni
Invecchi solo
Ciancia la turba e le tue fronde smorteGuatano pur leroica visioneDel trionfante Marzo testimone
Di gloria e morte
Oh latin sangue oh nella torva eclissiDi servitude lacrimato lampoDi vittoria perchegrave a morir sul campo
Allor non vissi
1 La corona dalloro o il nastro tricolore che ornarono il feretrodi G Donizetti erano esposti nelle sale della Mostra di Bolognadel 1888
36
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Colla spada nel pugno e linno in coreTra il terreo flutto e la crosciante scagliaUrtare e naufragar nella battaglia
Era il migliore
Chegrave or sadagia letagrave nel basso voltaE qual anima surge e oprar la vitaOsa con gentil foco arde romita
O in riso egrave tolta
Squallido serto chio ti tocchi chioTi baci tricolore e tu agitatoDallimplacabil Musa o che beato
Riposi in Dio
O risognando i sogni ardui del fraleCalchi ombra limpassibile asfodeloTu spira e dona alluman senso il cielo
Dellideale
Gioconda grave alata onnipotenteVibra la nota lingua dellarcanoE luom come da un placido oceagraveno
Rapir si sente
E laure e lacque e gli stellati chiostriLa luna empie di pallida maliaSalgon dai fondi in gran malinconia
Sirene e mostri
37
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
Oh tremor vago del pensier smarritoNellansie dellignoto oh queto nemboche luom sospingi fra due abissi in grembo
Dellinfinito
38
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
XIX
Idillio di una notte destate
Voce dellArpa eolia
Or che lumida notte il giardin beveTu guardi e pensi e posi al davanzaleE i capelli ti move laura lieve
Voce di Titania
Or che le stelle il rusignolo adoraDietro le meste note il mio cor salePerduto nel desiacuteo che linnamora
Arpa Eolia
Qui assisi qui preludiando soliEravate e le due bocche suniroTu se crudele che da me tinvoli
39
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
Titania
Tu se cortese che fai tal richiamoE le mie man sullarmonie languiroE scolorando mi sorrise tamo
Arpa eolia
Perchegrave scendi tra i fior giovine rosaGiglio e rosa ad un tempo anima puraDellanime reina graziosa
Titania
Io discendo nei taciti fulgoriSotto il bel verde a ristorar larsuraDamor larsura che non sanno i fiori
Arpa eolia
Or voi dal vostro letto di violeValzate o stelle e mirate costeiChe ha note dusignol nelle parole
Titania
E mormorate voi piante alla brezzaGli arcani dellOlimpo e degli DeiCome lambrosia eternamente olezza
40
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
41
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
42
mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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XX
Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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Alla Gioconda del Vinci
Il Buonarroti vaste forme pingeChe un oscuro ideal sforza e martiraNei convulsi arti luragano spiraE per le fronti limpeto e la Sfinge
Piugrave miti arie di teste il Sanzio creaIdoleggiando placide MarieNel firmamento delle luci pieTrema la stella di Venere dea
Ma Leonardo con man parca e lentaNel velo dei color chiude il misteroDellalme e ne giranti occhi il pensieroE la parola sulle bocche tenta
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
FINE
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mdash Lisa che vuoi che ironico DimoneLusingando per laria odi chiamareMentre alle gote il sottil foco pareDellansia spirital chentro ti pone
Che agonia che fastidio o taciturnaNellabisso dellanima ti piangeO i pianti amari un gentil scorno frangeDesser vissuta oltre loblio dellurna
Non so ma quando o Lisa Del GiocondoFermo gli sguardi nel tuo fioco risoSento calarmi intorno il paradisoE il cor si move per uscir del mondo
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