Lecce, 15 febbraio 2014
LE CADUTE DALL’ALTO E
LA RESPONSABILITÀ DEGLI
AMMINISTRATORI
A.U. Salvatore Ruocco
1) Rischio caduta: normativa e soggetti coinvolti
2) UNI EN 795 e dispositivi di ancoraggio
3) Cenni di messa in sicurezza
4) Esempio di preventivo
5) Documentazione
PROGRAMMA
PARTE I
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E
SOGGETTI COINVOLTI
DATI RELATIVI AGLI INFORTUNI
Ogni giorno le cadute dal tetto provocano infortuni e morti sul posto di lavoro
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
PERCHE’ AFFRONTARE IL PROBLEMA
PERCHE’ AFFRONTARE IL PROBLEMA
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
CAUSE DI INFORTUNIO MORTALE
DATI RELATIVI AGLI INFORTUNI
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
33,1
LUOGHI DI LAVORO IN QUOTA
LE COPERTURE SONO LUOGHI DI LAVORO
Antennisti
Spazzacamini
Impiantisti
Manutentori
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
CONDOMINI
LUOGHI DI LAVORO IN QUOTA
LA PERCEZIONE DEL RISCHIO
CONSEGUENZA
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
CASSAZIONE SENTENZA 01/12/2010 N. 42465
Condomino cade in una buca nel cortile, amministratore condannato per lesioni colpose per aver omesso l’intervento di ripristino. (art. 590 commi 1 e 2 del codice penale). Sull'amministratore grava il dovere di attivarsi a tutela dei diritti inerenti le parti comuni dell'edificio (art. 1130 n. 4 )
CASSAZIONE SENTENZA 01/12/2010 N. 42465
Il committente, proprietario di casa è stato ritenuto colpevole della morte dell’imbianchino (precipitato da una impalcatura non munita di parapetti) per non aver verificato che questi fosse dotato dei cosiddetti “sistemi anticaduta” previsti dalla normativa in materia di lavori effettuati ad altezze superiori ai due metri, in particolare della cintura di sicurezza e del casco. Il committente è stato condannato per omicidio colposo
CASSAZIONE SENTENZA 6/09/2012 N. 34147
Condomino cade in una buca nel cortile, amministratore condannato per lesioni colpose per aver omesso l’intervento di ripristino. (art. 590 commi 1 e 2 del codice penale). Sull'amministratore grava il dovere di attivarsi a tutela dei diritti inerenti le parti comuni dell'edificio (art. 1130 n. 4 )
CASSAZIONE PENALE SENTENZA 22/08/2013 N. 35424
Datore di lavoro condannato per il reato di lesioni colpose.
Un suo dipendente era sul tetto quando ha sfondato una lastra in eternit
ed è precipitato al suolo.
CASSAZIONE PENALE SENTENZA 22/08/2013 N. 35424
Ricorso del datore di lavoro: Il datore di lavoro, sia il dipendente, esperto in prevenzione degli infortuni nella sua qualità di rappresentante della sicurezza dei lavoratori, valutarono che l'unico ponteggio idoneo fosse quello concretamente realizzato, con le assi di legno poggiate sul tetto fino al punto di intervento prossimo alla sommità; le cinture di sicurezza furono reputate inutili, in quanto impossibili da ancorare al tetto in funzione di anticaduta.
CASSAZIONE PENALE SENTENZA 22/08/2013 N. 35424
Oltre a questo il datore di lavoro afferma che il dipendente essendo un profondo conoscitore dei sistemi di prevenzione degli infortuni, avrebbe dovuto rifiutare di eseguire il lavoro, in caso di mancata predisposizione di adeguate cautele.
CASSAZIONE PENALE SENTENZA 22/08/2013 N. 35424
I RICORSI SONO STATI RIGETTATI E IL DATORE DI LAVORO
E’ STATO CONDANNATO
CASSAZIONE PENALE SEZIONE IV, 1 GIUGNO 2011 N.22239
Responsabilità dell’amministratore di condominio per la morte
di… omissis…, caduto nella tromba delle scale durante le
operazioni di pulizia.
All’imputato viene contestato di non aver adeguato i parapetti
delle scale ai parametri di cui al D.P.R. n. 547/1955 art. 26
(altezza di almeno 1 metro).
CASSAZIONE PENALE SEZIONE III, 15 OTTOBRE 2013 N. 42347
Nel caso in cui proceda direttamente all’organizzazione e
direzione dei lavori nel condominio, l’amministratore assume in
materia di sicurezza la posizione di garanzia propria del datore di
lavoro.
In caso di affidamento in appalto l’amministratore non è
esonerato completamente da qualsivoglia obbligo, ben potendo
egli assumere la posizione di committente ed essere, come tale,
tenuto all’osservanza di ciò che è stabilito dall’art. 26 D. lgs
81/2008 e s.m.i.
Il lavoratore, incaricato di pulire la parte esterna della canna
fumaria sul tetto, operando al di fuori della passerella di
camminamento e senza l’imbracatura con relativa fune di
trattenuta, precipitava al suolo.
Non è stato informato dei pericoli esistenti.
Il datore di lavoro è stato chiamato a rispondere di omicidio
colposo
(art.589c.p.-Omicidio colposo).
D.Lgs. N.81 Testo Unico parte I, artt. Da 1 a 68.
CASSAZIONE PENALE SEZIONE IV, 9 LUGLIO 2009 N.28197
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
Risponde del reato di cui all'art. 590 c.p. e art. 583 c.p., comma
1, n. 1, l'amministratore che, con colpa consistita in imprudenza e
negligenza, per non avere segnalato il pericolo di caduta
consistito dalla presenza nell'androne, peraltro non illuminato
adeguatamente, di una rampa di scala sprovvista di corrimano,
cagiona lesioni colpose a chi, trovatosi nell'edificio nella
penombra attirato dalla luce luminosa che segnalava la presenza
dell'interruttore, nell'apprestarsi ad azionare la luce, precipita da
detta rampa
CASSAZIONE PENALE SEZIONE IV, N. 19750
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
Art. 107 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.: attività lavorativa che espone il lavoratore al
rischio di caduta da una quota posta un’altezza
superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile
LAVORO IN QUOTA
NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI
LA NORMATIVA
D.Lgs. 81/2008 e modifiche apportate dal D.Lgs. 106/09
Norme locali
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
D.P.R. n.547/1955
D.P.R. n.164/1956
…………
D. Lgs. 626/94
D. Lgs. 81/2008
e revisione
d. Lgs. 106/2009
D.Lgs 81/2008
NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
Art. 105: Attività soggette
Art. 111: Obblighi del datore di lavoro nell’uso delle
attrezzature per i lavori in quota
Art. 115: Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto
NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
MISURE DI PROTEZIONE COLLETTIVA
RETI ANTICADUTA
PARAPETTI FISSI PARAPETTI PROVVISORI
PONTEGGI
NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
Nei lavori in quota, qualora non siano state
attuate misure di protezione collettive, è
necessario che i lavoratori utilizzino sistemi di
protezione “idonei per l’uso specifico” composti
da diversi elementi non necessariamente
presenti contemporaneamente, quali:
ART. 115 SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL’ALTO
- assorbitori di energia;
- connettori;
- dispositivi di ancoraggio;
- cordini;
- dispositivi retrattili;
- guide o linee vita flessibili;
- guide o linee vita rigide;
- imbracature
NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI
Il sistema di protezione deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore
lungo una guida o linea vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali.
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
Lettera c) AZIENDA: “il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato” Lettera t) UNITA’ PRODUTTIVA: “ stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale”
ART. 2 D.Lgs. 81/08
CONDOMINIO
CONDOMINIO: azienda o una unità produttiva all’interno della
quale vi sono lavoratori che svolgono una attività lavorativa.
È un luogo di lavoro
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
OBBLIGHI DI SICUREZZA GRAVANTI SUI SOGGETTI
AMMINISTRATORE
Committente (lavori edili ricadenti
nel titolo IV ad
esempio cantieri, …)
Datore di
lavoro
Dipendenti
Figure esterne (manutenzione
ordinaria)
LA FIGURA DELL’AMMINISTRATORE
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
AMMINISTRATORE COME DATORE DI LAVORO
Condominio è luogo di lavoro di:
• Lavoratori DIPENDENTI
Portieri
Addetti alle pulizie
Custodi, …
• Lavoratori in appalto (art. 1655 C.C.)
Manutentori (antennista, spazzacamino,..)
Installatori di impianti
Giardinieri,…
OBBLIGHI DI SICUREZZA GRAVANTI SUI SOGGETTI
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
L’EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA: D.Lgs. 81/2008
AMMINISTRATORE COME DATORE DI LAVORO
Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e
forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi
fornisce agli stessi dettagliate informazioni sui rischi e sulle
misure di prevenzione adottate (DUVR e DVR)
Per i lavori dati in appalto l’amministratore deve tener conto
dell’articolo 26 D. Lgs. 81
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
OBBLIGHI DI SICUREZZA GRAVANTI SUI SOGGETTI
AMMINISTRATORE
DATORE DI
LAVORO
Dipendenti
Lavoratori in
appalto
(artigiani,..)
Art. 36 e 37
DVR
(Art. 17, 28 e 29)
OBBLIGHI DI SICUREZZA
DUVRI
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
Regione Lombardia
Legge Regione Toscana
Legge Provincia A. Trento
Legge Regione Veneto
Legge Regionale Liguria
Regione Sicilia
Comune di Torino
Regione Umbria
Regione Emilia Romagna
NORME LOCALI
NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
SCOPO NORME LOCALI
Rispetto della normativa nazionale
Prevenire i rischi d'infortunio a seguito di cadute dall'alto nel corso dei successivi lavori di manutenzione ordinaria delle
coperture (pulizia gronde e camini, antenne, pannelli solari ecc.)
NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
RESPONSABILITA’ Proprietario/Amministratore: rimane responsabile del sistema e del suo
utilizzo, deve far fare annualmente una visita di controllo da persone
specializzate e verificarne il corretto uso dei sistemi.
SISTEMI
ANTICADUTA
Produttore: attraverso un organismo
di Certificazione Europea , certifica il
prodotto (norma UNI EN 795 e CE) e
lo garantisce.
Installatore:
posa secondo la “buona
norma tecnica” e
secondo le istruzioni del
produttore e CERTIFICA
il proprio lavoro.
Progettista/CSP:
progetta la messa in
sicurezza dell’intera
copertura.
QUALITA’ DEI DISPOSITIVI
RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI
PARTE II
UNI EN 795 e dispositivi di
ancoraggio
La presente norma specifica: i requisiti, i metodi di prova, le istruzioni per l’uso e la marcatura di dispositivi di ancoraggio progettati esclusivamente per l’uso con dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
UNI EN 795:2002 – SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
UNI EN 795:2002 Protezione contro le cadute dall’alto
DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO Requisiti e Prove
UNI EN 795 E DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO
CLASSI
A A1
A2
B
C
D
E
UNI EN 795:2002 – DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI
DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI
UNI EN 795 E DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO
CLASSE A1: Ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali ed inclinate.
UNI EN 795:2002 – DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI
CLASSE A
UNI EN 795 E DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO
PalSafe ® RivSafe ® GolSafe ®
GanSafe ®
GmtSafe ®
FlexSafe ® Flexsafe plus 1 e 2 asole Gancio1 e gancio 2
Comprende dispositivi di ancoraggio provvisori portatili
UNI EN 795:2002 – DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI
CLASSE B
UNI EN 795 E DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO
UNI EN 795:2002 – DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI
CLASSE C
UNI EN 795 E DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO
4 OPERATORI
PARTE III
CENNI DI MESSA IN SICUREZZA
SICUREZZA: ACCESSO, PERCORSO E DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO
Accesso alla copertura
Percorso di collegamento
Dispositivo principale
Dispositivi secondari
PROGETTAZIONE: MESSA IN SICUREZZA
ACCESSO ALLA COPERTURA
2. ACCESSO ESTERNO: SOLUZIONI BScala®
GstSafe®
SICUREZZA: ACCESSO
MESSA IN SICUREZZA E INSTALLAZIONE
PERCORSO DI COLLEGAMENTO
DISPOSITIVI DI
ANCORAGGIO
OGNI ~ 1,50 m
SICUREZZA: PERCORSO
PROGETTAZIONE: MESSA IN SICUREZZA
SICUREZZA: DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO
~ 2,00 m
SOLUZIONE DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO SECONDARI
RISCHIO RESIDUO
PROGETTAZIONE: MESSA IN SICUREZZA
OBIETTIVI
• Vista complessiva dell’edificio
• Trovare un punto di accesso idoneo
• Annotare le varie altezze e quote
• Valutare gli ingombri
• Analizzare la struttura portante
FASE DI SOPRALLUOGO AL CONDOMINIO
FASE DI SOPRALLUOGO
PROGETTAZIONE: MESSA IN SICUREZZA
COPERTURE IN SICUREZZA
PARTE V
DOCUMENTAZIONE
DICHIARAZIONE DI CORRETTA POSA
Tale certificato identifica il sistema e
le tipologie di prodotto installate.
A fine montaggio si rilascia la:
DICHIARAZIONE DI
CONFORMITA’ E
CORRETTA
INSTALLAZIONE
DOCUMENTAZIONE
RELAZIONE DI CALCOLO
Redatta da un professionista abilitato, contenente la verifica della
resistenza degli elementi strutturali della copertura alle azioni
trasmesse dagli ancoraggi e il progetto del relativo sistema di fissaggio.
Struttura di supporto
Calcolo dei fissaggi redatto da tecnico abilitato
DOCUMENTAZIONE
LIBRETTO DI INSTALLAZIONE
DOCUMENTAZIONE
Dati necessari
Disegno autocad (*.dwg): pianta copertura, sezione (altezza pacchetto,
dimensione trave, pendenza,….)
Struttura del tetto (legno, cls,altro)
Manto di copertura (tegole, coppi,lamiera, altro)
Indicazione del punto di accesso alla copertura (lucernario, scale, altro)
Eventuali foto
Specificare se l’intervento viene effettuato a copertura chiusa o aperta (cioè in
costruzione)
Per un preventivo gratuito inviare una richiesta all’indirizzo:
PROPOSTA DI MESSA IN SICUREZZA E PREVENTIVI
MESSA IN SICUREZZA E INSTALLAZIONE
GRAZIE PER L’ATTENZIONE