Progetto di plesso (parte II) Bambini/e della Scuola dell’infanzia “Monte d’Oro”
Cari genitori questi ultimi mesi sono stati frenetici per noi; la
nostra amica Ginevra dopo averci fatto scoprire la Russia e il
Brasile ci ha accompagnato in Giappone, Senegal e Polinesia.
Le tappe del nostro viaggio ci hanno portati ai confini del mondo
seguendo rotte calcolate più con la fantasia che con la bussola.
Credeteci, è stato faticoso passare dal fresco e rilassante Monte
Fuji tra fiori di ciliegio, pesci e dragoni, all’infuocato Senegal tra
tigri ed elefanti.
Avevamo, poi, trovato un posticino stupendo all’ombra di un
enorme baobab. Stavamo ascoltando la storia del tessitore Falìk,
quando ci siamo resi conto che anche il tempo per il continente
africano stava per scadere.
Sentivamo già il richiamo di Ginevra che ci chiedeva di mettere in
valigia: costumi, creme protettive, insetticidi senza però
dimenticare passaporto e la voglia di avventura!
Abbiamo affrontato con coraggio il lunghissimo viaggio verso le
isole della Polinesia. Avremmo voluto ‘cavalcare’ la schiena di una
balena come gli antenati polinesiani, ma Ginevra ci ha fatto
tuffare in quelle acque cristalline raccontandoci storie
affascinanti e facendoci volare con l’immaginazione.
Tra balene, fiori e danze abbiamo conosciuto uno dei popoli più
accoglienti al mondo. Con loro, abbiamo continuato il nostro
percorso nei diritti dei bambini facendoci guidare da chi ritiene la
disponibilità verso il prossimo un rito…, un modo di vivere.
Ora, però, vi dobbiamo salutare perché noi bambini/e dobbiamo
continuare a scoprire mondi nuovi, dobbiamo continuare a
viaggiare fuori e dentro di noi !!!.
LA ORANA a tutti!
MOSHI MOSHI amici del Giappone
MONGI DEM amici del Senegal
Eccoci in Giappone riuniti intorno al tatami, tutti stregati dal
fascino di storie sussurrate e drammatizzate sapientemente dalla
signora Rie Schibuya che ci ha portato nella terra del sol levante
con le sue usanze sapendoci infondere quiete e serenità.
GIAPPONE
Il Kamishibai (纸 芝 居 Kamishibai), traducibile come "dramma di carta",
(Kami: Carta; Shibai:Teatro/Dramma) è un antico metodo giapponese di raccontare storie che ha avuto la sua massima espressione nel periodo del primo dopo guerra, quindi tra gli anni ’20 e gli anni ’50. La signora Rie ha raccontato una storia con l’ausilio di questo teatrino tipico giapponese stimolando così la partecipazione attiva di noi bambini. La disponibilità della signora Rie ci ha permesso di poterla accogliere in
ogni sezione per poterle fare tante domande e avere ulteriori notizie sulla
cultura giapponese. Inutile dire quanto un’esperienza come questa sia un
valore aggiunto a tutte le attività messe in atto.
La signora Rie ci ha fatto vedere come sia tanto diversa la scrittura
giapponese dalla nostra. Ha spiegato in maniera semplice il metodo di
scrittura attraverso gli ideogrammi e ci siamo divertiti facendoci tradurre
il nostro nome in giapponese.
La gentilezza e la compostezza della signora Rie hanno incantato tutti
noi, grandi e piccoli. La ringraziamo di cuore per questa bellissima
esperienza che ci ha fatto conoscere usi e costumi di un popolo molto
diverso dal nostro ma indubbiamente affascinante.
ARIGATOU RIE
Ma il viaggio prosegue e sul cartellone delle partenze sta per partire un
nuovo volo con destinazione GIAPPONE!
Presto! Tutti in “aeroporto”!
Ormai l’ingresso della nostra grande palestra è diventata per i bambini
realmente come un check-in dell’aeroporto, attraverso il quale si apre
un nuovo modo da visitare e in cui giocare.
Un’occasione che hanno piacevolmente condiviso, al momento dell’
arrivo e dell’uscita da scuola, con i genitori, nonni e fratelli che non
vedevano l’ora di venire a “sognare” un po'.
Elemento di forte attrazione e di divertimento è stato sicuramente il nostro dragone attraverso il quale abbiamo imparato un’antica e affascinate leggenda, quella della carpa coraggiosa che si trasforma in dragone dopo aver superato numerose difficoltà.
Per rendere più significativo il “viaggio”, è stato creato un video con gli elementi più caratteristici del Giappone e con l’accompagnamento musicale con le musiche tradizionali. Un momento unico che i bambini hanno vissuto per gruppo-sezione.
L’immagine parla da sola
Durante la conoscenza dei vari Paesi abbiamo scoperto
che i GIOCHI si “rincorrono” uguali in tutto il mondo
cambiando veramente di pochissimo.
L’utilizzo di molti giochi che ritroviamo in ogni dove si
differenzia per alcune regole senza perderne le
caratteristiche principali.
Abbiamo giocato con: TRIS, SCACCHI; DAMA, ORIGAMI,
GIOCO DELL’OCA, PALLE-PALLINE (rotonde, ovali,
pesanti, leggere), BOOMERANG, PANNOCCHIE
VOLANTI, CARRETTINI, TIRO AL BERSAGLIO costruiti
tutti nei modi più fantasiosi e con materiali svariati, dai
più preziosi ai più poveri ma a cui non mancava di certo
la carta vincente: la condivisione con gli amici vecchi e
nuovi, tutti uniti sotto lo stesso cielo!
+
Di seguito vi riportiamo alcune delle tante attività-
laboratoriali e dei lavori svolti per far comprendere
ai bambini gli aspetti più caratteristici dei vari Paesi
“visitati”, tutto sempre attraverso il gioco.
Tutti i bambini della scuola per gruppo-sezione hanno svolto attività di CODING: primi passi nel pensiero computazionale che tradotto nell’esperienza dei bambini significa provare a risolvere problemi in collaborazione con i compagni. I nostri bambini sono riusciti, in questo caso, a programmare percorsi evitando ostacoli per raggiungere un obiettivo. Ogni gruppo di lavoro ha trascritto su grafici “percorsi di fuga” rispettando riferimenti spaziali e provando a contare sono riusciti a scrivere in “codice informatico”.
PALLONCINO ARANCIONE
Il continente africano ci ha consentito di fare un vero viaggio su 4 ruote!!!
Siamo andati al Museo Africano dove non sono mancate le emozioni, i
giochi, le storie, le descrizioni-immagini e infine i suoni.
Abbiamo scoperto la vita dei villaggi africani con la sig.ra ‘Mama Hafi’
attraverso semplici ma suggestive drammatizzazioni.
Abbiamo condiviso momenti di festa con musiche e danze.
Abbiamo costruito maschere con materiali di recupero e infine visitato il
museo!
Mama Hafi ci ha insegnato come le donne africane portano l’acqua al villaggio
Anche noi abbiamo provato ma ci vogliono tanto equilibrio e concentrazione
Abbiamo anche imparato come gli uomini provvedono al cibo e abbiamo pescato
anche noi tanti pesciolini da portare al villaggio
Spontaneamente i bambini hanno iniziato ad osservare una bellissima
mappa dell’Africa.
Alle prese con la coloritura delle grandi maschere africane
Il Museo africano di Verona è un museo antropologico dedicato ai
popoli e alle culture dell'Africa.
E’ stata una bellissima esperienza, ricca di laboratori e attività che
abbiamo riassunto attraverso pochi scatti.
L’Africa ha stupito anche a scuola con i racconti e le storie narrate dalla
gentile e bellissima signora Salimata Pouye (mamma di Sophie del
palloncino giallo), che ci ha guidato in un ‘safari’ indimenticabile.
All’ombra del grande baobad ci ha letto una bellissima storia (Un tè
all’ombra del baobab) attraverso la quale abbiamo imparato come si
tingono le stoffe.
Infine ci ha preparato un profumatissimo thè
Con la scelta di questa storia Sally ci ha dato modo di ribadire il valore del
rispetto, la correttezza del nostro operare, la generosità d’animo.
Grazie di cuore mamma SALLY per questa meravigliosa sorpresa.
Ecco a voi una breve carrellata dei lavori e delle attività svolte
dai bambini
ULTIMO VIAGGIO 11 maggio 2018
Il tabellone delle partenze è stato aggiornato, una nuova bandiera ma di quale paese si tratterà?
Per terminare ci siamo tuffati nelle profondità dell’Oceania. Abbiamo
familiarizzato con le balene e siamo andati a trovare i nostri vicini Maori
nella loro terra popolata da koala, canguri, animali strani e velenosi…
Ginevra ci ha portati infine a riposare in POLINESIA dove abbiamo potuto
ultimare il nostro diario di viaggio in una cornice spettacolare tra amici da
non dimentica!
Anche questa volta la nostra amica Ginevra ci ha fatto una bellissima
sorpresa…un “mare” di indizi che ci porteranno in un luogo stupendo
L’intero allestimento si è focalizzato sull’oceano, grande protagonista del
continente. I bambini hanno potuto ‘immergersi’ nel grande mare
(materassoni) per osservare tutti i bellissimi animali che lo popolano.
In questo caso abbiamo prediletto soprattutto l’attività motoria e mini
laboratori con acqua, sabbia, conchiglie …, elementi estremamente
apprezzati dai bambini.
A conclusione di questo cospicuo progetto i bambini di 4 e 5 anni, a
piccoli gruppi, hanno colorato un grandissimo cartellone che è stato
esposto durante la festa di fine anno.
Insieme abbiamo rielaborato l’opera “Children of the world” dell’ artista, pittore, scultore e serigrafo brasiliano neo-pop:
ROMERO BRITTO
Per me l’arte rappresenta la celebrazione delle cose semplici e buone della
vita… le mie creazioni sono gli allegri veicoli per diffondere il bello e la
gioia del mondo”
Romero Britto
Quello che forse abbiamo voluto trasmettere ai nostri piccoli viaggiatori è racchiuso nelle bellissime parole di
Alessandro Ranzani, un artista amante del viaggiare.
Viaggiare per commuoversi di fronte ad un panorama. Viaggiare per capire di non avere nient’altro che la propria libertà. Viaggiare per essere cittadini del mondo, che in fondo in fondo è anche nostro… Che in fondo in fondo ci appartiene, oltre l’impedimento delle bandiere, oltre l’impedimento del tempo, dove finisce un tramonto e si azzera il giorno… Viaggiare per vivere al di fuori del confine della monotonia… Viaggiare per un sogno o semplicemente per un’illusione…
(Alessandro Ranzani, Viaggiare)