+ All Categories
Home > Documents > E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando...

E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando...

Date post: 25-Jun-2020
Category:
Upload: others
View: 0 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
24
AZIONE CLIMA EFFICIENTI PER NATURA GENER AZIONE CLIMA RISPARMIO ED EFFICIENZA ENERGETICA IN CASA AZIONE CLIMA EFFICIENTI PER NATURA GENER AZIONE CLIMA È un’iniziativa Ministero dell ’ Ambiente e della tutela del territorio Ministero dello Sviluppo Economico Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Con il contributo di Grazie al supporto di In collaborazione con a cura dell’ENEA e del WWF Con il patrocinio di Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica WWF ITALIA ONG ONLUS
Transcript
Page 1: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

AZIONE CLIMAE F F I C I E N T I P E R N A T U R A

GENERAZIONE CLIMA

RISPARMIO ED EFFICIENZA ENERGETICAIN CASA

AZIONE CLIMAE F F I C I E N T I P E R N A T U R A

GENERAZIONE CLIMA

È un’iniziativa

Ministero dell ’ Ambiente

e della tutela del territorio

Ministero dello Sviluppo

Economico

Rappresentanza in Italia della

Commissione Europea

Con il contributo di

Grazie al supporto di

In collaborazione con

a cura dell’ENEA e del WWF

Con il patrocinio diSotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

WWF ITALIA ONG ONLUS

Page 2: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S AI N D I C E

Premessa 2

I consumi energetici e le spese delle famiglie italiane: alcuni dati 6

Utilizziamo le fonti rinnovabili di energia 32

Interveniamo sul nostro edificio, appartamento, impianto per usare bene l’energia e risparmiare 10

Risparmio energetico nella casa: un interesse comune 4

Proprietari, affittuari, condomini: siamo tutti interessati ad intervenire 8

Interveniamo sull’illuminazione e sugli elettrodomestici 20

Per saperne di più: le unità di misura 42

11

22

33

44

55

66

Page 3: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

3

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

2

zione obbligatori delle emissioni di gasserra sul proprio territorio. Più precisa-mente le Parti (i paesi industrializzatiche hanno aderito alla ConvenzioneQuadro e che hanno ratificato ilProtocollo) si sono impegnate ad assi-curare che le emissioni derivanti dalleattività umane vengano ridotte del 5,2%entro il periodo 2008-2012, rispetto ailivelli del 1990.

I CAMBIAMENTI CLIMATICI ED IL SETTORE FINANZIARIO

Il Report Allianz Group-WWF: ClimateChange and the financial sector: An Agenda for actionI cambiamenti climatici determinano gravirischi per l’economia mondiale, influenzan-do la ricchezza dei Paesi, la disponibilitàdelle risorse naturali, il prezzo dell’energia,il valore delle aziende. Allo stesso tempo,la conseguente necessità di trasformare ilmodo in cui l’energia viene concepita e uti-

lizzata apre numerose opportunità, in gradodi conseguire notevoli benefici socio-ambientali e potenzialmente un nuovo svi-luppo economico.In questo scenario, il settore finanziarioha una duplice responsabilità. Da un lato,esso deve sistematicamente valutare glieffetti negativi che i cambiamenti climaticipossono avere sul business e sui clienti1.Dall’altro, può agire per contribuire a miti-gare i rischi economici e favorire il pas-saggio verso un’energia low-carbon, for-nendo a tale scopo specifici prodotti e ser-vizi.Questo, in sintesi, è lo scenario analizzatonello studio “Climate change and the finan-cial sector: an agenda for action”, progettonato dalla collaborazione di WWF e GruppoAllianz, con il contributo di esperti RAS2. IlReport individua le specifiche strategie edattività che possono essere sviluppate perintegrare al meglio, nei settori bancario eassicurativo, i rischi causati dal cambia-mento climatico. Identificati tali rischi, ilReport dimostra come tali criticità possanoessere strategicamente trasformate daigruppi finanziari in opportunità concrete,contribuendo al contempo allo sviluppodella sostenibilità ambientale. Finalità dello studio è anche diffondere nelmondo finanziario la consapevolezza dellanecessità d’integrare nelle proprie decisio-ni il concetto di sostenibilità, adottando so-luzioni in grado di produrre benefici sia eco-nomici che ambientali. Allianz, oltre a contribuire alla pubblicazionedel rapporto, si è impegnato ad aumentareda 300 a 500 milioni di euro gli investimentinelle energie rinnovabili nei prossimi 5 anni.È possibile scaricare il Report WWF-Allianzall’indirizzo web www.panda.org

1 L’intensità e la frequenza dei disastri naturali sono au-mentate a causa dei cambiamenti climatici. Ciò comportacosti significativi per il settore finanziario, aumentando adesempio il potenziale dei danni alla proprietà.Nell’interesse di clienti e azionisti, il settore finanziariodeve quindi prendere in considerazione tali rischi in riferi-mento a scelte di sottoscrizione di assicurazioni, investi-menti e concessione di prestiti.2 RAS è una società del Gruppo Allianz.

P R E M E S S A“Credevano che la terra non appartenesse agli uomini

ma gli uomini alla terra e che la terra gli avrebbepermesso di vivere e di godere dei suoi frutti solo

fintanto che si comportavano bene e che se avesserosmesso di farlo se li sarebbe scrollati di dosso

proprio come un cane si libera delle pulci”(Gli invitti – William Faulkner)

Questo documento nasce per sensibiliz-zare i cittadini e portarli ad una maggio-re consapevolezza sul tema dell’efficien-za e del risparmio energetico in ambitodomestico. L’obiettivo è quello di farcomprendere l’importanza e il peso chehanno le nostre scelte quotidiane. Il te-sto fornisce inoltre una serie di suggeri-menti pratici per migliorare le per for-mances energetiche nelle nostre abita-zioni. Lo spreco di energia infatti è stret-tamente legato ai cambiamenti climaticiin atto, che rischiano di alterare, conconseguenze imprevedibili, l’equilibriodel nostro pianeta. Il clima si modificada sempre, tuttavia questa naturale evo-luzione ha subito una brusca accelera-zione negli ultimi anni proprio a causadelle attività umane. L’aumento dellaconcentrazione nell’atmosfera dei cosid-detti gas climalteranti, primo fra tutti l’a-nidride carbonica, liberata, in massimaparte, dalle attività industriali di trasfor-mazione dell’energia e dai sistemi di tra-sporto basati sull’utilizzo di veicoli a mo-tore, ha causato un incremento dell’ef-fetto serra naturale, e di conseguenzaun riscaldamento globale della terra.Il terzo rappor to dell’IPCC (Intergovern-mental Panel on Climate Change), cheraccoglie i risultati di tutte le più avanzatericerche nelle scienze del clima è partico-larmente chiaro a questo riguardo.Le ricerche più recenti sulla composizio-ne chimica dell’atmosfera in epochepassate, riscontrabile dalle attente ana-

lisi delle bolle d’aria contenute neighiacci dell’Antar tide, ci dimostra cheoggi vi è la maggiore concentrazione diCO2 nell’atmosfera. Dal 1750 la concen-trazione atmosferica dell’anidride carbo-nica è passata da 280 parti per milionedi volume (ppmv) di quell’anno ad oltre370 ppmv del 2000; oggi abbiamo sor-passato le 380 ppmv. Circa l’80% dell’incremento della con-centrazione negli ultimi venti anni è do-vuto all’uso dei combustibili fossili perle nostre economie nonché alla modifi-cazione del suolo, in particolare alla de-forestazione e, per una par te minima,alla produzione di cemento.La temperatura globale della super ficieterrestre è aumentata di 0,6 ± 0,2 °Cdal 1860. Nessuno conosce il limite di concentra-zione dei gas climalteranti oltre il qualepuò verificarsi il passaggio di una sogliacon effetti devastanti ed incontrollabili.Alcuni scienziati indicano un aumentomedio della temperatura globale di 2°gradi centigradi rispetto all’epoca prein-dustriale come la soglia oltre la qualegli ef fetti dei mutamenti climatici pos-sono diventare catastrofici e consiglia-no i Governi di fare di tutto per cercaredi stare ben al di sotto di tale soglia, ilche equivale al taglio delle emissioni diCO2 almeno tra il 60 e l’80%. Il Protocollo di Kyoto è un trattato inter-nazionale varato nel 1997, nel corsodella Terza Sessione della Conferenzadelle Par ti (COP) della ConvenzioneQuadro sul Cambiamento Climatico del-le Nazioni Unite (UNFCCC – UnitedNations Framework Convention onClimate Change), tenutasi appunto nel-la città di Kyoto, in Giappone.

Con il Protocollo di Kyoto i paesi indu-strializzati, i paesi dell’est europeo e laRussia hanno accettato impegni di ridu-

Page 4: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

5

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

Anche perché l’uso più razionale delle risor-se energetiche va nell’interesse degli utenti:

➜ si riducono i consumi e si pagano bollet-te meno care

e va nell’interesse della comunità

➜ si riduce il consumo dei combustibili, sirende l’Italia meno dipendente dal puntodi vista dell’approvvigionamento energe-tico e si inquina di meno.

RENDERE la nostra casa più efficienteda un punto di vista energetico significaquindi:• consumare meno energia e ridurre i co-

sti delle utenze;• aumentare il valore dell’appartamento

accrescendone il comfort;• partecipare allo sforzo nazionale per ri-

durre i consumi di combustibile da fon-te esauribile;

• contribuire alla riduzione dell’inquina-mento e quindi proteggere l’ambiente.

4

R I S PA R M I O E N E R G E T I C O N E L L A C A S A : U N I N T E R E S S E C O M U N E11

Le possibilità di risparmiare energia, anchein casa, sono tante e spesso sono sotto gliocchi di tutti.Ridurre i consumi irrazionali sin da oggi si-gnifica pensare al futuro; possiamo farlo inmolti modi, ogni giorno, con un pizzico di in-telligenza. Dobbiamo pensare al risparmioenergetico come una vera risorsa da utiliz-zare e come elemento indispensabile per ri-durre l’impatto ambientale e favorire il con-seguimento di obiettivi legati allo svilupposostenibile.

Dobbiamo tutti fare qualcosa per ridurre leemissioni inquinanti e per limitare i consumienergetici di casa nostra e più in generaledel nostro paese, nel rispetto dei propricompiti:■ Gli Enti di ricerca, le Università, le

Industrie devono fornire soluzioni nuove esistemi più efficienti, attraverso la ricercae l’innovazione tecnologica.

■ Il Governo, le Regioni e gli Enti locali devo-no coordinare le azioni, indirizzare le sceltee promuovere l’utilizzo di tali sistemi.

■ I cittadini dovrebbero partecipare attiva-mente, informandosi e valutando la pos-sibilità di utilizzare nuove e più conve-nienti soluzioni per risparmiare energia.

PER SAPERNE DI PIÙ…

SUL CONCETTO DI

“SVILUPPO SOSTENIBILE”Nel Rapporto Brundtland (1987) laCommissione mondiale per l’ambiente elo sviluppo definisce lo sviluppo sosteni-bile come “quello sviluppo in grado disoddisfare i bisogni della generazionepresente, senza compromettere la possi-bilità che le generazioni future riescano asoddisfare i propri”. Questo significa te-ner conto dell’utilizzo delle risorse del no-stro pianeta, per consentire anche a chiverrà dopo di noi di poterne usufruire.

Page 5: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

7

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

6

L’edilizia civile utilizza annualmente più del30% dei consumi energetici totali, di cui il68% per riscaldamento, il 16% per usi elet-trici obbligati (illuminazione, elettrodomesti-ci), l’11% per la produzione di acqua caldasanitaria e il rimanente 5% per usi cucina.

Ogni famiglia italiana di 4 persone oggi:

■ Consuma mediamente circa 1,8 Tep(tonnellate equivalenti di petrolio) per l’u-

Riscaldamento

Acqua calda

Usi cucina

Usi elettrici obbligati

CONSUMI DI ENERGIA PER USI FINALI NEL SETTORE RESIDENZIALE

so di combustibili e energia elettrica; piùdella metà di tale consumo è assorbitodal riscaldamento.

■ Spende in media 120 euro al mese circaper i consumi di combustibili e di energiaelettrica.

■ Contribuisce con i suoi consumi energeticiad emettere circa il 27% delle emissioninazionali di gas clima alteranti, di cui il 10%proviene dagli impianti di riscaldamentoche, dopo quelli del traffico, sono la mag-giore causa di inquinamento della città.

Se consideriamo che la popolazione ita-liana ha raggiunto i 60 milioni di abitanticirca e che l’emissione pro-capite annuadi anidride carbonica (CO2) è di 7,8 ton-nellate, ci rendiamo conto che un nostrocontributo e impegno nel migliorare l’usodelle risorse diventa rilevante se non in-dispensabile ai fini dello sviluppo soste-nibile.

I C O N S U M I E L E S P ES E D E L L E FA M I G L I EI T A L I A N E : A L C U N I D A T I22

Page 6: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

98

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

PER SAPERNE DI PIÙ… La normativa nazionale, in applicazione aquanto stabilito a livello europeo, prevedeche in un prossimo futuro ciascun edificiodovrà avere una propria carta di identitàenergetica, che dichiari quali siano le pre-stazioni energetiche. L’attestato di certifi-cazione energetica deve accompagnare ladocumentazione dell’immobile lungo tuttala sua vita e fa parte integrante della docu-mentazione da passare all’atto della ven-dita. Ha una validità di 10 anni e deve es-sere aggiornato ad ogni evento che cambile caratteristiche energetiche dell’edificioo impianto. L’attestato di certificazione energeticacomprende i dati relativi all’efficienzaenergetica propri dell’edificio, i valori vi-genti a norma di legge e valori di riferi-mento, che consentiranno ai cittadini divalutare e confrontare la prestazioneenergetica dell’edificio. L’attestato è cor-redato da suggerimenti in merito agli in-terventi più significativi ed economica-mente convenienti per il miglioramentodella predetta prestazione.

DOVE INTERVENIRE?SE ABITIAMO IN UN CONDOMINIO CON RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO

Da oggi non si può più dire: “non è possibile fareniente per risparmiare energia perché ho il riscal-damento centralizzato”; sia come proprietari checome affittuari, siamo direttamente interessati alriscaldamento del nostro immobile poiché i costivengono ripartiti fra tutti gli inquilini, pertanto pos-siamo, anzi dobbiamo, intervenire per ridurre iconsumi energetici del nostro stabile.Generalmente, quando gli inquilini si lamen-tano per il troppo freddo, si aumenta il riscal-damento per assicurare loro il dovuto com-fort. Ma questo provvedimento non fa altroche aumentare lo spreco di combustibile e didenaro.La decisione più giusta da prendere è quelladi effettuare un risanamento energetico del-l’edificio; ottenere una temperatura uniformein tutto il fabbricato significa risparmio dienergia e benessere per tutti.

SE SIAMO COMPROPRIETARI LA DECISIONE PUÒESSERE PRESA COLLETTIVAMENTE

Ogni intervento che contribuisce a dei rispar-mi di energia nel nostro edificio incide in mo-do rilevante ed immediato sulle nostre bollet-te del riscaldamento. Dunque siamo noi che,insieme agli altri proprietari del nostro edifi-cio, dobbiamo prendere la decisione per in-traprendere dei lavori di risparmio energeti-co. Tutti possiamo proporre questi interventinella riunione di condominio: per l’attuazionesono valide le decisioni prese a maggioranzadelle quote millesimali.

SE SIAMO LOCATORI DI UN IMMOBILEInterveniamo sul nostro edificio con lo scopodi ridurre le spese di riscaldamento. In effet-ti, anche se non otterremo un beneficio diret-to dai lavori che realizzeremo, poiché sono inostri inquilini (affittuari) che ne godranno ivantaggi e constateranno una riduzione dellespese sulle loro bollette, il nostro immobileacquisterà, in ogni caso, più valore.

P R O P R I E TA R I , A F F I T T UA R I , C O N D O M I N I :SIAMO TUTTI INTERESSATI AD INTERVENIRE33

Page 7: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

11

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

10

non dipendono solo dal volume da riscalda-re, dal clima e dalla temperatura mantenu-ta all’interno dell’appartamento, ma anchedall’entità delle dispersioni di calore attra-verso le pareti, le finestre, i solai, i tetti.

■ Isoliamo il tetto: posizioniamo l’isolante al-l’esterno sotto i coppi o le tegole, oppure al-l’interno nel sottotetto.

■ Isoliamo le pareti dall’interno e dall’ester-no, e/o nell’intercapedine: dall’interno ap-plicando pannelli di materiale isolante; dal-l’esterno applicando sulla facciata un “cap-potto”, cioè uno strato di materiale isolanteprotetto da uno strato superficiale di finitu-ra; nell’intercapedine riempiendola con degliopportuni materiali isolanti.

■ Coibentiamo i solai: dall’esterno con unostrato di materiale isolante impermeabilizza-to e protetto dalla pavimentazione; dall’inter-no applicando pannelli isolanti al soffitto del-l’ultimo piano.

LIMITARE LE FUGHE DI ARIA CALDA DALLE FINESTRE E DAI CASSONETTI

È importante migliorare la tenuta all’aria deiserramenti e ridurre le dispersioni di calore at-traverso i vetri e il cassonetto.

■ Eliminiamo le infiltrazioni con guarnizioniper serramenti.

■ Isoliamo le superfici vetrate inserendo un al-tro vetro sul medesimo infisso, oppure inse-rendo un secondo serramento dietro o davan-ti al vecchio, oppure sostituendo il serramen-to con un altro con vetrocamera (doppi vetri).

■ Isoliamo il cassonetto dell’avvolgibile edinstalliamo pannelli isolanti dietro i ter-mosifoni.

Per risparmiare combustibile dobbiamo inter-venire sul nostro appartamento, sull’edificio esull’impianto di riscaldamento:

■ Riducendo le dispersioni di calore attraversoil tetto, le pareti, le finestre e il solaio dellacasa.

■ Limitando le fughe di aria calda dalle fine-stre e dai cassonetti.

■ Effettuando una corretta manutenzione sulnostro impianto di riscaldamento.

■ Applicando dei sistemi di regolazione delletemperature interne per ottimizzare il funzio-namento dell’impianto.

■ Installando in tutti gli appartamenti del con-dominio un sistema per contabilizzare il ca-lore utilizzato.

■ Scegliendo una nuova caldaia ad alto rendi-mento.

RIDURRE LE DISPERSIONI DI CALORE DELLA CASA ATTRAVERSO IL TETTO, LE PARETI, IL SOLAIO

L’edificio deve rispettare la normativa sul con-tenimento dei consumi energetici, che imponedi ridurre le dispersioni di calore dell’edificio.Un edificio mal isolato fa aumentare lespese di riscaldamento di tutti i condomini,per tanto è molto importante eliminare ledispersioni di calore con un accurato isola-mento termico. Le spese di riscaldamento

DI TUTTA L’ENERGIA consumata inuna stagione per riscaldare un edificio,una buona parte viene dispersa dallestrutture (tetto, muri, finestre) e una partedall’impianto termico (rendimento).Riducendo le dispersioni e utilizzando ap-parecchi a più alta efficienza ogni famigliapuò risparmiare sino al 30-40% delle spe-se per riscaldamento con notevoli vantaggiper il bilancio familiare e per l’ambiente

INTERVENIAMO SUL NOSTRO EDIFICIO, APPARTAMENTO, IMPIANTO PER USARE BENE L’ENERGIA E RISPARMIARE44

Page 8: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

13

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

12

PER SAPERNE DI PIÙ… SUI METODI PASSIVI PER RIDURRE LE FONTI DI RISCALDAMENTO E RAFFREDDARE GLI AMBIENTIIl raffrescamento passivo si basa su dueconcetti fondamentali:a) ridurre le fonti di riscaldamento;b) raffreddare gli ambienti senza ricorre-re ad impianti di refrigerazione.Per le fonti di riscaldamento interne,come frigoriferi, elettrodomestici, appa-recchi per illuminazione, computer ecc.si possono ridurre i carichi utilizzandoapparecchi che scaldano meno (per es.lampade ad alto rendimento), applican-do una ventilazione collegata con l’e-sterno.Per la riduzione del riscaldamentodall’esterno bisogna inter venire conun buon isolamento termico delle pa-reti, che si rivela un sistema utile an-che per trattenere il calore durantel’inverno. Un ruolo importante per quanto riguardale riduzioni del carico termico dall’ester-no lo gioca anche la capacità termicadell’edificio o - come si dice - la massatermica. La massa termica rappresentata peresempio da muri spessi di materiali ad al-ta capacità termica riduce le oscillazionidi temperatura tra giorno e notte accumu-lando il calore durante il giorno e dissi-pandolo all’esterno la sera e durante lanotte. La vegetazione attorno all’edificio èimpor tante: il che vuol dire sceglierepreferibilmente un sito ricco di verde ocreare vegetazione là dove non ce n’è.Il ruolo del microclima con le eventualibrezze e correnti d’aria è fondamenta-le per la determinazione delle condi-zioni di benessere di un ambiente co-struito; oltre a ombreggiare, la vegeta-zione traspirando acqua provoca unnaturale raf frescamento per evapora-zione.

La riduzione dell’insolazione si può ot-tenere, oltre che con l’ombreggiaturadovuta alla vegetazione, con schermialle finestre, come scuri interni oesterni, di diversi materiali con pro-prietà isolanti, oppure schemature ar-rotolabili o ripiegabili, manualmente omeccanicamente, tende interne, tendo-ni esterni.

Oltre che sulle aperture trasparenti di unacasa, che sono ovviamente le principali fon-ti di insolazione, si può agire comunquesull’involucro dell’edificio incrementandonel’albedo (cioè la misura della riflettività odella luminosità intrinseca di un oggetto).Per esempio tetti di colore chiaro isolati ri-ducono molto il guadagno solare.

Ma è anche necessario raf freddare l’a-ria calda che si forma negli ambienti,cioè fare in modo che il calore ‘passi’da un corpo, super ficie, o ambiente cal-do ad un corpo, super ficie o ambientefreddo. Il calore infatti può essere ceduto all’a-ria esterna quando questa è più fred-da, come l’aria notturna, o l’aria frescaproveniente da cavità sotterranee nelterreno. La ventilazione può essere indotta mecca-nicamente con ventilatore ma conviene in-nanzitutto sfruttare fenomeni naturali co-me i venti, la dif ferenza di temperaturatra varie zone di un edificio o tra internoed esterno.

Page 9: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

15

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

CHI SI DEVE OCCUPARE DEL NOSTRO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO?Secondo la legge l’Amministratore è il solo responsabile della conduzione, del con-trollo e della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto centralizzato;egli ha l’obbligo di af fidare gli eventuali inter venti di manutenzione straordinariaad una ditta specializzata che possieda i requisiti previsti e può delegare alla stes-sa ditta tutte le sue responsabilità nominandola “terzo responsabile dell’esercizioe della manutenzione dell’impianto termico”. Tra i compiti del “terzo responsabile”, oltre alle operazioni di manutenzione chevanno registrate sul “libretto di centrale” (“libretto di impianto” per gli impianti piùpiccoli), vi è il rispetto del periodo annuale di accensione, l’osservanza dell’orarioprescelto nei limiti imposti dalla legge, il mantenimento della temperatura ambien-te entro i 20°C e il rispetto delle norme di sicurezza.Nel caso di impianto individuale o autonomo, la responsabilità di cui sopra è a ca-rico del proprietario o af fittuario o di chi occupa l’alloggio a qualsiasi titolo.Prima di decidere a chi af fidare i lavori di ristrutturazione del nostro impianto, veri-fichiamo che l’installatore possieda i requisiti previsti dalla legge n. 46/90; assi-curiamoci che abbia depositato in Comune la relazione tecnica prima di iniziare ilavori e che, alla fine, ci rilasci la dichiarazione di conformità.

14

EFFETTUARE UNA CORRETTA MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

La normativa sui consumi energetici hareso obbligatori controlli e operazioni dimanutenzioni per assicurare la sicurezzae l’ef ficienza degli impianti termici. Gliinterventi previsti dalla normativa riguar-dano:

■ Controllo della temperatura ed analisidei fumi che fuoriescono dal camino

Se la temperatura dei fumi è troppo altala causa può essere ricercata nelle incro-stazioni delle super fici di scambio termi-co all’interno della caldaia; queste, infat-ti, ostacolano il riscaldamento dell’acquache circola nei radiatori ed il calore pro-dotto viene in par te disperso proprio at-traverso i fumi.

■ Pulizia della caldaiaAnche un piccolo spessore di deposi-to nei canali che por tano il fumo e illiquido refrigerante, causa una sensi-bile riduzione del rendimento dell’im-pianto.

■ Regolazione della combustione delbruciatore

Un bruciatore mal regolato oppure nonper fettamente adeguato alla caldaia ècausa sicura di notevole spreco di ener-gia. Inoltre, par te del combustibile nonviene totalmente bruciato e par ticelle in-combuste fuoriescono dal camino inqui-nando l’ambiente circostante.

■ Sostituzione del generatore di caloreÈ obbligatoria se dagli accer tamenti ef-fettuati durante le operazioni di manuten-zione si riscontra che non è possibile mi-gliorare il rendimento della caldaia edadeguarlo ai valori imposti dalla legge. Nel caso di caldaie molto vecchie (adesempio 15 anni) è sicuramente conve-niente non aspettare e procedere il primapossibile all’acquisto di una nuova cal-daia. In tal caso la scelta dovrà indirizzar-si verso una ad alto rendimento in modoche si possano avere ripercussioni positi-ve sul risparmio energetico.

Page 10: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

17

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

Nei locali di nuova costruzione e nelleristrutturazioni degli impianti termici,comprendendo il caso di trasformazio-ne totale dell’impianto centralizzato inimpianti autonomi, l’installazione dellevalvole termostatiche, salvo poche ec-cezioni è stata resa obbligatoria (Leggen. 10/91). Per l ’ instal lazione delle valvole ter-mostatiche è consigl iabile r ivolgersiad un professionista o a una dittaqualificata.

INSTALLARE IN TUTTI GLI APPARTAMENTIDEL CONDOMINIO UN SISTEMA PER CONTABILIZZARE IL CALORE UTILIZZATO

Oggi è possibile mantenere i vantaggidi un impianto centralizzato e contem-poraneamente avere la liber tà di sce-gliere le temperature e gli orari che piùsoddisfano le nostre esigenze. Si tratta di installare un sistema di ap-parecchiature che “leggono” la quantitàdi calore ef fettivamente consumata inogni appar tamento e attraverso il qualepossiamo aprire o chiudere il nostro im-pianto e regolare la temperatura am-biente come meglio crediamo. Il tutto senza onerosi lavori di ristrut-turazione. Oltre ad una quota fissa,stabilita dall’assemblea condominiale(variabile dal 20 al 50%), pagheremosolo quello che realmente avremoconsumato.

I VANTAGGI SONO NOTEVOLI:• si riequilibrano le temperature sia

all’interno del singolo appar tamen-to sia fra diversi locali;

• si ottiene una ripar tizione ottimaledel calore prodotto dalla caldaia;

• si risparmia energia, fino al 20%,perché si evitano dannosi surri-scaldamenti.

PER SAPERNE DI PIÙ…

SUI RADIATORILa caratteristica fondamentale di ogni ra-diatore è la superficie di scambio termicocon l’ambiente, detta anche impropria-mente, superficie radiante: più è grande,maggiore è la quantità di calore che il ra-diatore può cedere all’ambiente. I modellipiù recenti sono dotati di alette e di settiinterni che ne aumentano la superficie discambio. A seconda del tipo, radiatoricon uguali dimensioni esterne possonoavere prestazioni diverse.Quasi tutti i radiatori sono dotati, general-mente nella parte superiore, di una valvo-la termosifone e, talvolta, di una valvolaper la fuoriuscita dell’aria.La valvola termosifone può essere utiliz-zata per chiudere il radiatore, e non spre-care energia, quando non si abita unastanza, oppure quando si aprono le fine-stre con il riscaldamento acceso.Se i radiatori non si scaldano può darsiche si sia formata una bolla d’aria all’in-terno che non permette all’acqua di circo-lare. In questo caso basta aprire la valvo-la di sfiato dell’aria fino a quando nonesce un po’ d’acqua.I modelli più recenti sono dotati di un’al-tra valvola, posta normalmente nella par-te inferiore in corrispondenza della tuba-zione di ritorno, chiamata detentore. Sudi essa si agisce quando si vuole equili-brare l’impianto consentendo, ad esem-pio, un maggiore afflusso d’acqua caldaai radiatori dei piani più alti.I radiatori possono essere costruiti in ghi-sa, in acciaio o in alluminio. • I radiatori in ghisa mantengono più a lun-

go il calore e continuano ad emetterlo an-che quando, ad esempio, l’impianto èspento; di contro sono più ingombranti eimpiegano più tempo a diventare caldi.

• I radiatori in alluminio e in acciaio han-no il pregio di scaldarsi rapidamente edi avere un minore ingombro ma tendo-no a raffreddarsi piuttosto in fretta.

16

■ Negli impianti individuali, mediante untermostato che accenda e spenga auto-maticamente la caldaia in base alla tem-peratura ambiente scelta o in base allatemperatura ambiente e ad orari prefis-sati (cronotermostato). Ciò consente discegliere orari di accensione più adattialle esigenze di chi occupa l’alloggio,sempre nel rispetto degli orari e delletemperature fissate dalla legge. Anchenegli impianti individuali, negli edificinuovi o nel caso di ristrutturazioni, è ob-bligatorio l’uso di un cronotermostato re-golabile su due livelli di temperatura.

■ Nei radiatori, mediante una valvola termo-statica al posto della vecchia valvola ma-nuale per regolare automaticamente l’af-flusso di acqua calda ai radiatori, in basealla temperatura che abbiamo impostato eregolata da una manopola graduata. Lavalvola si chiude a mano a mano che latemperatura ambiente (misurata da unsensore) si avvicina a quella desiderata.

APPLICARE DEI SISTEMI DI REGOLAZIONE DELLE TEMPERATURE INTERNE PER OTTIMIZZAREIL FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO

I sistemi di regolazione hanno lo scopodi mantenere costante la temperaturanegli ambienti interni indipendentemen-te dalle condizioni climatiche esterne.La regolazione può essere ef fettuata inmodi diversi, in relazione al tipo di im-pianto, al grado di precisione e di auto-matismo che si vuole raggiungere:

■ Negli impianti centralizzati, medianteuna centralina di controllo che regoli itempi di accensione dell’impianto e latemperatura di mandata dell’acqua airadiatori sulla base della temperaturaesterna, rilevata con una sonda (ditemperatura). Nel caso di edifici nuovio di ristrutturazione di impianti termi-ci, è prescritta l’installazione di cen-traline che diano la possibilità di rego-lare la temperatura ambiente.

Page 11: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

19

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

18

■ Per produrre anche acqua calda per usisanitari è necessaria una caldaia con po-tenza molto superiore a quella sufficienteal solo riscaldamento. Nelle nuove instal-lazioni, per evitare sovradimensionamenti,non è più ammessa la produzione di ac-qua calda effettuata dalla stessa caldaiadestinata al riscaldamento, con l’eccezio-ne degli impianti individuali.

Alcuni suggerimenti per la scelta di unacaldaia individuale:Le caldaie individuali di nuova installa-zione possono essere di tipo stagno oatmosferiche (dette anche a fiamma li-bera).

■ Per caldaie di tipo stagno sono costrui-te in modo che l’aria necessaria allacombustione viene presa dall’esternotramite un tubo e i fumi vengono evacua-ti sempre all’esterno tramite un altro tu-bo; per questo motivo non ci sono pre-clusioni sul locale di installazione.

SCEGLIERE UNA NUOVA CALDAIA AD ALTO RENDIMENTO

La scelta della potenza e del tipo di caldaia dainstallare si basa sul calcolo delle dispersionitermiche dell’edificio, funzione di determinatecondizioni climatiche e di esposizione. In parti-colare, l’impianto deve essere dimensionatosulla base delle temperature minime/massi-me medie della zona. La legge prevede, perciascun tipo di caldaia di nuova installazione,un valore minimo del rendimento utile sia peril funzionamento a regime che per il funziona-mento al 30% della potenzialità massima. Lenuove caldaie che rispettano la normativa so-no le “modulanti”, quelle a “temperatura scor-revole” e le caldaie a condensazione che per-mettono di ottenere una buona efficienza an-che nelle stagioni intermedie.

Alcuni suggerimenti per la scelta di unacaldaia centralizzata:

■ Deve essere fatta da un progettista qua-lificato e attento ai problemi energetici.

■ Se la potenza necessaria a scaldare l’edifi-cio supera i 350 kW, è necessario installaredue o più caldaie. In questo modo si evitache caldaie molto grandi lavorino, in partico-lare nelle stagioni intermedie, a basso regi-me e quindi con bassi valori di rendimento.

È IMPORTANTE CONSERVAREi libretti di uso e manutenzione dell’impian-to termico acquistato. Questo è diviso indue parti, una per l’utilizzatore, l’altra perl’installatore e il manutentore e forniscemolte utili indicazioni, quali: i valori di rendi-mento della caldaia, le specifiche elettricheper il collegamento di termostati ambiente,le principali operazioni di manutenzione. Èaltresì importante conservare i libretti diuso e manutenzione degli altri componentil’impianto termico come ad esempio: cro-notermostati, valvole termostatiche, valvolea tre vie motorizzate, addolcitori.

■ Le caldaie atmosferiche per la combu-stione utilizzano l’aria del locale in cui so-no poste ed è per questo motivo che il lo-cale deve essere adeguatamente ventila-to e, se poste all’interno dell’abitazione,non possono essere installate in bagno oin camera da letto. In caso di nuova in-stallazione di caldaie atmosferiche in lo-cali abitati, dovrà essere realizzata, nellemodalità previste dalle norme tecniche,un’apertura di sezione libera non inferio-re a 0,4 m2 (es. 40x100 cm). In caso dicaldaie atmosferiche individuali a gas giàesistenti possono rimanere installate al-l’interno dell’abitazione, purché nellastanza ci siano prese d’aria, non ostruibi-li, praticate in una parete esterna o versolocali adiacenti dotati, a loro volta, di pre-se d’aria esterna (escluse le camere daletto e i garage). Le dimensioni di questeprese d’aria devono essere calcolate daun tecnico progettista tenendo conto ditutti gli altri eventuali apparecchi di com-bustione installati nel locale.

PER SAPERNE DI PIÙ… DOVE INSTALLARE LA CALDAIA?• La caldaia deve essere installata in un lo-

cale idoneo, di dimensioni adeguate econ un ricambio d’aria sufficiente a rein-tegrare l’ossigeno consumato dalla com-bustione. Esistono precise norme per tut-ti i locali caldaia e, quando la potenza ter-mica è maggiore di 116 kW (100.000kcal/h), è necessario un Certificato diPrevenzione Incendi rilasciato dai Vigilidel Fuoco.

Come risolvere il problema dello scaricodei fumi ?• Le caldaie installate in edifici plurifamilia-

ri, sia centralizzate che individuali, devonoessere collegate ad una canna fumariache arrivi fin sopra il colmo del tetto.

• Per gli impianti individuali è possibileevacuare i fumi di più caldaie con lastessa canna fumaria, ma questa deveessere adeguatamente progettata e lecaldaie allacciate devono avere caratte-ristiche simili.

• Negli impianti individuali già esistenti enegli edifici monofamiliari anche nuovi èconsentito mantenere lo scarico indivi-duale a parete da utilizzare in caso di:sostituzione di generatori di calore indi-viduali; singole ristrutturazioni di impian-ti termici individuali già esistenti, siti instabili plurifamiliari, qualora nella versio-ne iniziale non dispongano già di caminio canne fumarie o sistemi di evacuazio-ne dei fumi con sbocco sopra il tettodell’edificio; nuove installazioni di im-pianti termici individuali in edifici “stori-ci”, in precedenza mai dotati di alcun ti-po di impianto termico, a condizioneche non esista camino, canna fumaria osistema di evacuazione dei fumi.

Negli ultimi due casi è comunque obbligato-rio installare generatori di calore individualicon basse emissioni inquinanti (normatecnica UNI EN 297).

Page 12: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

21

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

20

Per ottimizzare le nostre esigenze di illu-minazione:■ il lampadario centrale per l’illuminazio-

ne generale delle stanze non è una so-luzione vantaggiosa in termini energe-tici, soprattutto quando questo è prov-visto di molte luci: una lampada ad in-candescenza da 100 watt fornisce lastessa illuminazione di 6 lampadineda 25 watt, ma queste ultime consu-mano il 50% in più di energia elettrica.

■ Dovendo scegliere un lampadario cen-trale è meglio utilizzarne uno con unaluce sola, oppure, nel caso di un in-terruttore doppio si può installarneuno a due luci, una di potenza debolee una di potenza maggiore.

■ L’illuminazione con lampada da terra oda parete, è migliore perché non creazone d’ombra e dà una luce dif fusa; disolito si usano apparecchi a luce dif fu-sa tipo abat-jour oppure apparecchicon lampade alogene, che però pur-troppo non sono tra le più efficienti.

■ Per illuminare sculture, quadri, par ti-

Per contenere le spese relative al nostroimpianto elettrico dobbiamo intervenire sul-l’illuminazione d’interni e sull’uso deglielettrodomestici, grandi e piccoli, computere apparecchiature varie:

■ Scegliendo lampadine ad alta efficienzae ottimizzando le nostre esigenze di illu-minazione.

■ Scegliendo elettrodomestici più efficientisulla base delle indicazioni dell’etichettaenergetica.

Esistono diversi tipi di lampade ma anchediverse necessità di illuminazione e diversepossibilità di impiego. Prima di sceglierequale lampada acquistare, bisogna pensa-re bene: qual è l’ambiente da illuminare,quali attività vi si svolgono, per quante ore,in media, la lampada rimarrà accesa.Migliorare l’illuminazione non significa, in-fatti, semplicemente aumentare la potenzadelle lampadine (e quindi i consumi di elet-tricità): molto più importante è invece de-terminare la corretta distribuzione dellesorgenti luminose e la giusta qualità dellaluce.In generale la soluzione migliore consistenel creare una luce soffusa in tutto l’am-biente e intervenire con fonti luminose piùintense nelle zone destinate ad attivitàprecise come pranzare, leggere, studiare.Non dimentichiamo inoltre che se voglia-mo aumentare la luminosità e diminuire iconsumi della luce artificiale le pareti de-gli ambienti devono essere tinteggiate concolori chiari.

OGNI FAMIGLIA ITALIANA spen-de in media più di 150 Euro a bime-stre, per luce ed elettrodomestici,ma senza fare rinunce, semplice-mente usando meglio l’energia, po-trebbe risparmiare il 20% delle spe-se per l’illuminazione e l’utilizzo dielettrodomestici.

I N T E R V E N I A M O S U L L’ I L LU M I N A Z I O N E E S U G L I E L E T T R O D O M E S T I C I 55

Page 13: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

23

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

22

■ Le lampade a incandescenza, cioè lecomuni lampadine, si suddividono innormali e alogene. Le lampade aloge-ne, negli ultimi anni hanno avuto mag-giore dif fusione poiché hanno unamaggiore durata e a una tonalità di lu-ce più bianca. Le lampade a incande-scenza anche se economiche al mo-mento dell’acquisto risultano più co-stose in termini di consumo energeti-co, perché caratterizzate da un’ef fi-cienza luminosa modesta.

■ Le lampade a scarica elettrica ingas, a cui appartengono le fluore-scenti, hanno un’ef ficienza luminosadi gran lunga superiore (da 4 a 10 vol-te) rispetto a quella delle lampade adincandescenza, in quanto è più eleva-ta la quota di energia assorbita tra-sformata in luce.

Dal 2002 una Direttiva dell’UnioneEuropea rende obbligatorio esporre anchesulle lampade l’etichetta energetica cheindica la loro efficienza energetica.

colari oggetti, l’illuminazione più ido-nea è quella data dai faretti che crea-no un fascio di luce diretta.

■ Nella zona pranzo è meglio utilizzareuna luce sospesa concentrata sul tavo-lo oppure una lampada da terra, conbraccio curvo, che illumini il tavolo.

■ Per le scrivanie sono da preferire lelampade da tavolo con braccio orien-tabile.

■ Nei bagni sono sufficienti plafoniere asof fitto o faretti ad accensione sepa-rata, vicino allo specchio.

■ Appliques e plafoniere sono una vali-da soluzione anche per i corridoi e pertutti gli ambienti di transito che non ri-chiedono una for te illuminazione.

■ In cucina, oltre all’illuminazione gene-rale, occorre prevedere luci sotto ipensili, sui piani di lavoro e sul pianodi cottura da utilizzare solo dove equando servono.

SCEGLIAMO LAMPADINE AD ALTA EFFICIENZA

■ Quali lampadine acquistare? Le lam-pade che troviamo in commercio pos-sono essere suddivise, in base allamodalità con cui viene generata la lu-ce, in due grandi categorie: lampade aincandescenza e lampade a scaricaelettrica in gas. L’unità di misura del-la luce emessa da una lampada è ilLumen. Il rappor to Lumen/Watt espri-me l’ef ficienza luminosa di una lam-pada ed è molto impor tante ai fini del-la scelta della sorgente luminosa piùadatta a risparmiare energia.Per tanto dobbiamo parlare, più che diconsumi, di ef ficienza, cioè di quantaluce fornisce una lampada per ogniwatt assorbito.

PER SAPERNE DI PIÙ… SULLE LAMPADE Una lampada fluorescente ha un’ef ficienza maggiore rispetto ad una ad incan-descenza. Inoltre le prime hanno una durata superiore. Quindi, anche se co-stano di più, convengono sempre. Con l’aiuto della prima tabella, scopriamoquanto si risparmia. Possiamo anche notare come cambia la spesa annua perl’illuminazione a seconda delle lampade che si utilizzano. Nella seconda tabella vengono paragonate, a titolo di esempio, tre diverse so-luzioni per illuminare un ambiente (soggiorno di 20 m2). Viene preso in conside-razione un periodo di cinque anni. Il costo del kilowattora viene calcolato in0,18 euro.Il risparmio ottenibile con alcuni tipi di lampade è evidenziato nell’ultima colonna.

TABELLA 2

AUMENTO DEL RISPARMIO ANNUO CON L’AUMENTO DELLE ORE DI UTILIZZO SOSTITUENDO 3 LAMPADE

ORE DI UTILIZZOALL’ANNO

RISPARMIO ANNUODI ENERGIA ELETTRICA

EURO

TEMPO DI RECUPERODELL’INVESTIMENTO

ANNI

(*) Differenza di costo della lampada/risparmio annuo di energia elettrica

500

1.000

1.500

2.000

22,00

43,00

65,00

87,00

2,4

1,2

0,8

0,6

TABELLA 1

ESEMPIO DI UTILIZZO: 2000 ORE/ANNO PER UN PERIODO DI 5 ANNI (*)

TIPO E NUMERO DI LAMPADE (**)

INCANDESCENZA3X100W

ALOGENE2X100W

FLUORESCENTICOMPATTE3X20W

30,00

50,00

30,00 108,00 138,00 438,00

360,00 410,00 160,00

540,00 570,00 -

COSTO LAMPADE(***) EURO

COSTO ENERGIAELETTRICA

EURO

COSTO TOTALEEURO

RISPARMIOTOTALE (****)

EURO

(*) Illuminazione ambiente pari a 150 lux(**) Durata lampade ad incandescenza: 1.000 ore; alogene 2.000 ore; fluorescenti compatte: 10.000 ore(***) Costo lampade a incandescenza: 1,00 euro; alogene 5,00 euro; fluorescenti compatte: 10,00 euro(****) Risparmio rispetto alla soluzione con lampada ad incandescenza

Page 14: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

25

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

24

te, associate alle lettere dalla A alla G,permettono di confrontare i consumi deidiversi apparecchi e di scegliere l’elet-trodomestico che consuma meno. La let-tera A indica consumi minori. Le letteredalla B in poi indicano consumi via viamaggiori. Per alcuni tipi di elettrodomestici sonostate introdotte delle classi di ef ficienzamaggiore della A, contrassegnate con ilsimbolo A+ e A++, per modelli che ridu-cono ulteriormente i consumi rispetto al-la classe A.

Altre etichette riguardano:

■ Il marchio di qualità IMQ un marchioeuropeo che significa che l’apparec-chio è prodotto in conformità con lenorme di legge in materia di sicurezza.

■ L’ecoetichetta Eco-label un marchioeuropeo che indica un prodotto più“compatibile con l’ambiente” e quin-di, generalmente, anche con un minorconsumo di energia. Ha per simbolola margherita con le stelle come peta-li e la “E” di Europa al centro.

SCEGLIAMO ELETTRODOMESTICI PIÙ EFFICIENTISEGUENDO LE INDICAZIONI DELL’ETICHETTA ENERGETICA

L’etichetta energetica L’Unione Europea ha affrontato concreta-mente la questione a par tire dal 1992,quando la direttiva 92/75/CEE ha stabilitola necessità di applicare un’etichetta ener-getica ai principali elettrodomestici. Nel1994 è stata emanata la prima direttivaspecifica. La legislazione europea è statapoi recepita - cioè è entrata a far parte del-le leggi nazionali – in ciascuno dei paesidell’Unione Europea. Così in Italia nel1998 è stato introdotto l’obbligo dell’eti-chettatura energetica per frigoriferi e con-gelatori, da maggio 1999 è stata introdottal’etichetta per le lavatrici, da giugno 2000quella per le lavastoviglie, da luglio 2002 èobbligatoria l’etichetta per le lampade aduso domestico e da luglio 2003, infine, so-no state introdotte le etichette per i fornielettrici e i condizionatori.La finalità dell’etichettatura energetica de-gli elettrodomestici è quella di informare iconsumatori circa il consumo di energiadegli apparecchi, allo scopo di consentireun impiego più razionale dell’energia e difavorire il risparmio energetico e la riduzio-ne dell’inquinamento atmosferico.Inoltre l’etichetta energetica, orientando iconsumatori nella scelta al momento del-l’acquisto, favorisce lo sviluppo tecnologicodei prodotti con consumi contenuti. I pro-gressi già ottenuti sono notevoli. L’etichettadeve essere posta dal negoziante, ben visi-bile, davanti o sopra l’apparecchio. Quando non è possibile per il consumatoreprendere diretta visione dell’apparecchio -ad esempio, nelle vendite per corrispon-denza - è obbligo del venditore rendernenote le prestazioni energetiche attraverso icataloghi di offerta al pubblico.

Come si presenta l’etichetta?Una serie di frecce di lunghezza crescen-

IL FRIGORIFEROIl primo consiglio al momentodell’acquisto di un elettrodo-mestico, e in particolare di unfrigorifero, è di preferire i mo-delli di più recente produzione,controllando, dove presente, leetichette che ne garantisconola conformità con le norme di

legge in materia di Sicurezza, Efficienza Ener-getica, Compatibilità con l’Ambiente.

Alcuni piccoli consigli per un buon utilizzodel frigorifero:

■ Leggere sempre molto attentamente il li-bretto di istruzioni allegato al nuovo appa-recchio.

■ Posizioniamo gli apparecchi possibilmentenel punto più fresco della cucina, lontanodai fornelli, dal termosifone e dalla fine-stra. Per il congelatore, una buona colloca-zione può essere la cantina o il garage.

■ Lasciamo almeno 10 centimetri dietro, so-pra e sotto l’apparecchio per una buonaventilazione.

■ Regoliamo il termostato secondo la tempera-tura ambiente, evitando di raffreddare troppo(posizioni eccessivamente fredde sono inutiliper la conservazione dei cibi, mentre i consu-mi energetici aumentano del 10/15%).

■ Posizioniamo gli alimenti secondo le loro esi-genze di conservazione ricordando che, ge-neralmente, la zona più fredda del frigoriferoè in basso, sopra i cassetti della verdura.

■ Evitiamo di riempire eccessivamente il frigori-fero e, specialmente se non è no-frost, cerca-re di lasciare un po’ di spazio a ridosso dellepareti interne per favorire la circolazione del-l’aria.

■ Non introduciamo mai cibi caldi nel frigo onel congelatore perché contribuiscono allaformazione di ghiaccio sulle pareti.

■ Teniamo aperto lo sportello il più breve-mente possibile. Basta prendere l’abitudi-ne di tenerli in ordine, sempre negli stessiscomparti, o in contenitori separati o insacchetti con etichetta.

■ Riportiamo la manopola del congelatore inposizione di “conservazione” dopo aversurgelato i cibi alla temperatura più fredda.

Alcuni piccoli consigli per la manutenzione: ■ Controlliamo che le guarnizioni di gomma

delle porte siano sempre in buono stato;nel caso siano scollate o deteriorate è be-ne sostituirle.

■ Puliamo ogni tanto il condensatore (serpen-tina) posto sul retro dell’apparecchio, dopoaver staccato l’alimentazione elettrica: lapolvere fa aumentare i consumi in quantonon permette un buon raffreddamento

Sbriniamo l’apparecchio quando lo strato dighiaccio supera i 5 mm di spessore. La brinasottrae infatti freddo all’apparecchio in quan-to forma uno strato isolante, facendo au-mentare i consumi di energia e riducendo,inoltre, lo spazio utilizzabile.

Quali frigoriferi acquistare?Acquistare un frigorifero può rivelarsi più diffi-cile del previsto per la vasta gamma di solu-zioni sia funzionali che estetiche presenti og-gi sul mercato.Facciamo un po’ di chiarezza su alcune dellecaratteristiche da considerare al momento del-la scelta. Quando si acquista un frigorifero è ne-cessario controllare il numero di stelle presentisugli scomparti a temperatura più bassa che in-dicano le caratteristiche funzionali del congelato-re: temperatura minima, surgelazione di alimentifreschi, conservazione di cibi surgelati e duratamassima della conservazione degli alimenti. Unodei fattori che incide sui consumi è l’isolamentodelle pareti. I modelli più recenti sono dotati diun superisolamento, cioè di un forte spessoredi poliuretano (9-10 cm) alle pareti. Quando si acquista un frigorifero è necessario

ETICHETTA ENERGETICA

ECOLABEL

Page 15: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

27

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

26

re diverse e differenziati livelli di umidità(frigorifero, congelatore) consentono, infat-ti, di ritardare notevolmente la degradazio-ne degli alimenti freschi: La presenza dipiù vani (permette di risparmiare energiain quanto, con l’apertura delle singole por-te, la perdita di freddo è ridotta al minimo.Inoltre, il clima all’interno dei singoli scom-parti è controllato elettronicamente in mo-do che la temperatura rimanga costante,indipendentemente da quella esterna.

■ I frigoriferi “ecologici” che cominciano adessere presenti sul mercato, sono, nelleintenzioni dei costruttori, apparecchi co-struiti in modo da risparmiare energia econ materiali e tecnologie che rispettanol’ambiente. Alcuni modelli sono forniti, sul-le pareti, di un doppio isolamento; in que-sto modo disperdono meno il freddo.

verificare la conformità dell’apparecchio allenorme di legge in materia di sicurezza, control-lando la presenza del marchio di qualità IMQ. Ricordiamo anche di confrontare i consumisull’etichetta energetica. Per esempio sce-gliendo un modello in classe “B” potremo inun anno spendere per l’energia elettrica cir-ca la metà di quanto spenderemmo con unmodello di classe “G”.

■ I frigoriferi monoporta (più precisamente fri-goriferi con o senza scomparti per le bassetemperature) sono adatti soprattutto a chipreferisce acquistare giorno per giorno glialimenti freschi ed hanno generalmente di-mensioni ridotte; spesso hanno una piccolacella, o un vano separato (anche a quattrostelle) per conservare alimenti surgelati.

■ I frigocongelatori a due porte sono dotatidi un vano frigorifero e di un vano congela-tore (generalmente a quattro stelle) en-trambi di discrete dimensioni. Sono moltopratici in quanto consentono anche di con-gelare cibi freschi.

■ I frigocongelatori “no frost” (senza brina)

■ I frigocongelatori con più di due porte dan-no la possibilità di scegliere tra diversi cli-mi quello più adatto ai cibi che si intendo-no conservare. Gli scomparti a temperatu-

PER SAPERNE DI PIÙ… SUI CONGELATORILa congelazione domestica permette, spesso, di economizzare tempo e denaro. Bisogna peròricordare che è necessario affidarsi ad apparecchi sicuri, in grado di garantire un gelo profondoe costante, indipendentemente dal clima e dalla stagione. Si può scegliere tra congelatori verti-cali ed orizzontali, in base alle diverse esigenze funzionali e di spazio.

• L’interno dei congelatori verticali o “ad armadio” è organizzato in pratici cassetti ed icibi risultano facilmente accessibili, è spesso presente un tasto per il cosiddetto “con-gelamento rapido”, a temperatura più bassa. Questa funzione da utilizzare quando siintroducono nell’apparecchio grandi quantità di alimenti freschi, va disinserita quando ilcongelamento è completato.

• I congelatori verticali occupano meno spazio di quelli orizzontali ma generalmente, aparità di volume, hanno un costo superiore.

• I congelatori orizzontali, o a “pozzo”, si aprono verso l’alto e, generalmente non hannodivisioni interne tranne, in alcuni modelli, un vano per il congelamento rapido. La lorosemplicità permette di risparmiare al momento dell’acquisto ma, di contro, la ricercadei cibi risulta meno agevole.

Indipendentemente dal tipo di congelatore, uno dei fattori che incide maggiormente suiconsumi è l’isolamento delle pareti. I modelli più recenti sono dotati di un superisolamen-to, cioè di un forte spessore di poliuretano (9-10 cm) alle pareti.Anche se questo strato isolante va a diminuire leggermente lo spazio utile interno, è sem-pre conveniente scegliere un modello più isolato che uno meno isolato.Basterà porre maggiore attenzione al confezionamento e al posizionamento dei pacchetticon gli alimenti. Inoltre, in caso di black-out della corrente elettrica, gli apparecchi moltoisolati hanno una maggiore autonomia di conservazione (fino a 72 ore).Anche le abitudini d’uso incidono molto sui consumi di energia elettrica. Aprire lo sportello di uncongelatore significa, nella maggior parte dei casi, far ripartire il compressore dell’apparecchio, equindi consumare energia. Ovviamente più si tiene aperto lo sportello, più si consuma.Nei congelatori a pozzo ciò avviene meno di frequente che in quelli ad armadio: nei primi,infatti, l’aria calda, che è più leggera di quella fredda si accumula verso l’alto del congela-tore formando uno strato protettivo che impedisce al freddo, stratificato in basso, di dis-perdersi quando si apre lo sportello.

LA LAVATRICELa lavatrice, da sola, è responsabile di unaquota cospicua dei consumi elettrici delle no-stre abitazioni; questo consumo è dovuto so-prattutto al riscaldamento dell’acqua per il la-vaggio, mentre solo una piccola percentualeserve ad azionare il motore. È importanteinoltre sapere che un bucato “perfetto” nondipende tanto dalla quantità di detersivo,quanto dalla “durezza” dell’acqua a cui que-sto viene miscelato.

Ricordiamo che ogniciclo della lavabian-cheria costa in media0,23 euro, a cui van-no aggiunti il costo diacqua e detersivo.

Alcuni piccoli consigliper un buon utilizzo:

■ Scegliere i programmi a basse tempe-rature (40-60 gradi). Esistono detersi-

TABELLA 3

CONSUMO ENERGETICO E RELATIVO COSTO ANNUO DI FRIGO-CONGELATORE DA 300 LITRI

CLASSE CONSUMO COSTO PER L’ENERGIA ELETTRICAKWH/ANNO €/ANNO

A++ < 188 < 33,84A+ 188 - 263 33,84 – 47,34A 264 - 344 47,52 – 61,92B 345 - 468 62,10 – 84,24C 469 - 563 84,42 – 101,34D 564 -625 101,52 - 112,50E 626 - 688 112,68 – 123,84F 689 - 781 124,02 – 140,58G > 781 > 140,58

Page 16: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

29

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

28

tersivo evitando che si formino incrosta-zioni.

Quale lavatrice acquistare?La tecnologia si evolve a ritmo sempre piùveloce: anni di studio e di lavoro hanno por-tato alla produzione di lavatrici che, rispettoa quelle vecchie, sono in grado di lavare ilbucato utilizzando una minore quantitàd’acqua, di detersivo e di energia elettrica.Infatti, fino a pochi anni fa l’unico tipo di la-vaggio era quello dell’”ammollo”, in cui labiancheria veniva immersa in acqua con ildetersivo e lavata soltanto con un movimen-to rotatorio del cestello.Ora nei nuovi modelli è stato introdotto il la-vaggio “a pioggia” in cui i capi sono postiad una duplice azione in quanto, oltre al-l’ammollo, vengono continuamente spruzza-ti dall’alto con acqua e detersivo.Alcune macchine prevedono anche il riutiliz-zo dell’acqua di lavaggio che, attraversoun’apposita conduttura, viene riciclata e im-messa nuovamente in vasca, passando at-traverso la biancheria ed aumentando cosìl’eliminazione dello sporco.Diminuendo la quantità d’acqua è necessa-ria meno energia per portarla alla tempera-tura prescelta per il lavaggio ed è anchesufficiente una minore quantità di detersi-vo.Per queste ragioni, al momento dell’acqui-sto, è sempre meglio preferire modelli di re-cente produzione, che ormai assicurano unconsumo d’acqua e detersivo estremamen-te contenuti e di cui sono noti sia il consu-mo di energia che la capacità di lavare.

L’etichetta energetica, che deve sempreessere apposta sulle lavatrici in vendita, cifornisce l’indicazione sui consumi energeti-ci, sull’efficacia di lavaggio e sulle altre ca-ratteristiche tecniche dell’apparecchio.Alcuni apparecchi sono corredati dall’Eco-la-bel (ecoetichetta), il marchio europeo cheindica un prodotto più “compatibile conl’ambiente” e quindi, generalmente, anchecon un minor consumo di energia.

vi molto attivi anche a bassa temperatu-ra, in grado di garantire ottimi risultati:inoltre i tessuti durano di più i colori nonsbiadiscono.

■ Utilizzare la lavatrice solo a pieno caricooppure servirsi del tasto “economizzato-re o mezzo carico” quando c’è poca bian-cheria da lavare. In questo caso però bi-sogna ricordarsi che “mezzo carico” nonsignifica “mezzo consumo”. L’energia el’acqua consumate per lavare poca bian-cheria si riducono ma non così tanto co-me si è portati a credere.

■ Controllare la quantità di detersivo in ba-se alla durezza dell’acqua, senza maiesagerare: ne serve sempre meno diquanto pensiamo; verifichiamolo con latabella presente sulle confezioni di deter-sivo e in base allo sporco effettivo dellabiancheria.

■ Non superare mai le dosi di detersivoconsigliate dalle case produttrici, congrande vantaggio anche per la tutela del-l’ambiente.

Alcuni piccoli consigli per la manutenzione:■ Pulire frequentemente il filtro: le impuri-

tà e il calcare accumulato ostacolano loscarico dell’acqua.

■ Usare i prodotti decalcificanti insiemeal detersivo: evitano la formazione di de-positi e facilitano le funzioni del detersi-vo soprattutto con “acqua dura”: au-menterà il costo del lavaggio ma si ridur-ranno gli interventi e - i costi - di manu-tenzione.

■ Staccare i collegamenti elettrici e idrau-lici se la lavatrice è destinata a rimanerea lungo inattiva e mantenere l’oblò leg-germente aperto per evitare la formazio-ne di cattivi odori.

■ Tenere sempre pulito il cassetto del de-

LA LAVASTOVIGLIE

Far funzionare la lava-stoviglie comportauna spesa di energiae di detersivo fra le103,00 e i 207,00euro all’anno.

Alcuni piccoli consigli per un buon utilizzo:■ Disporre le stoviglie correttamente nella

macchina, avendo cura di asportare i re-sidui più grossi delle pietanze per evitareil pericolo di intasamento del filtro conconseguente riduzione dell’efficacia dellavaggio.

■ Utilizzare il ciclo intensivo solo nei casi incui sia veramente necessario, quando cioèle stoviglie sono particolarmente sporche.

■ Usare il lavaggio rapido a freddo quandoci sono poche stoviglie da lavare. Questociclo consentirà di ultimare il carico a finegiornata, senza cattivi odori ed incrosta-zioni troppo dure sui piatti in attesa dellavaggio completo.

■ Adottare il programma “economico” perle stoviglie poco sporche. È un ciclo di la-vaggio a temperatura più bassa che, avolte, non prevede la fase di asciugaturaconsumando così meno energia.

■ Utilizzare esclusivamente detersivi spe-cifici per lavastoviglie e rispettare le dosiconsigliate dalle case produttrici: unaquantità maggiore di detersivo non lavadi più, ma inquina di più!

■ Far funzionare la lavastoviglie solo a pie-no carico: il consumo di elettricità e didetersivo è uguale sia con l’apparecchiopieno che vuoto.

■ Eliminare l’asciugatura con l’aria calda.La semplice circolazione dell’aria, aprendolo sportello a fine lavaggio, è sufficiente

ad asciugare le stoviglie e consente un ri-sparmio di circa il 45% di energia, riducen-do la durata del ciclo di almeno 15 minuti.

Alcuni piccoli consigli per la manutenzione:■ Pulire sovente e con cura il filtro: le im-

purità e i depositi impediscono lo scaricodell’acqua e non consentono buoni risul-tati di lavaggio.

■ Usare con regolarità il sale apposito, oquello grosso da cucina, che serve a pre-venire la formazione di incrostazioni cal-caree, controllando che il contenitore siasempre pieno.

■ Assicurarsi che i forellini dei bracci rotan-ti siano liberi: se sono ostruiti l’acqua nonraggiunge efficacemente tutte le stoviglie.

■ Staccare i collegamenti elettrici e idriciin caso di lunghi periodi di inattività dellalavastoviglie.

Quale lavastoviglie comprare?La tecnica ha fatto notevoli passi avanti nelcampo della progettazione e della produzio-ne delle lavastoviglie per uso domestico.Oggi esistono apparecchi in grado di offrirerisultati migliori rispetto alle vecchie lava-stoviglie, con minori consumi di energiaelettrica, di acqua e di detersivo.Diminuendo la quantità di acqua necessariaper un ciclo di lavaggio (in dieci anni si è pas-sati, in media, da 45 a 25 litri) occorre anchemeno energia per portare l’acqua alla giustatemperatura ed è sufficiente una minorequantità di detersivo.Le lavastoviglie moderne hanno, inoltre, lapossibilità di effettuare cicli ridotti o “rapi-di”, che rappresentano un notevole rispar-mio di tempo (fino al 60%) e quindi di ener-gia quando i piatti non sono tanto sporchida costringere all’utilizzo del ciclo lungo.È bene informarsi in tal senso, leggereaccuratamente le caratteristiche tecnichedi ciascun apparecchio, chiedendo spie-gazioni al rivenditore e considerando che

Page 17: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

31

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

30

■ Effettuiamo periodicamente la manuten-zione (ogni 2-3 anni) per eliminare calcioe incrostazioni.

IL FORNO ELETTRICORispetto ai forni a gas, i forni elettrici so-no certo più comodi (mantengono costan-te la temperatura al loro interno), ma an-che meno economici: tenendoli accesi 2ore a settimana con una temperatura di

non è tanto importante il valore di massi-mo assorbimento (espresso in kW), quan-to, soprattutto, il consumo ef fettivo dienergia, espresso in kWh, che ci indicaquanta energia elettrica viene realmenteconsumata dalla lavastoviglie in un deter-minato ciclo di lavaggio. Stesso discorso,naturalmente, vale per la lavatrice.

LO SCALDABAGNOSe possibile, al momento dell’acquistoscegliamo un apparecchio a gas piuttostoche elettrico.

Alcuni piccoli consigli per un buon utilizzo:■ Regoliamo il termostato a 45°C in esta-

te e a 60°C in inverno.

■ Cerchiamo di programmare l’accensionecon un timer (quel dispositivo che regola au-tomaticamente accensione e spegnimento).

200 gradi, costano 26 euro all’anno, con-tro i 13 euro di uno a gas3.

CONSUMARE MENO ACQUA EQUIVALE A RISPARMIARE ENERGIAL’acqua è una risorsa preziosa, rinnovabi-le e apparentemente inesauribile. Di essaperò solo una minima parte è da ritenersipotabile e il nostro uso scriteriato ne stadrasticamente peggiorando il livello quali-tativo. Prelievi eccessivi, sprechi, inquina-mento sono solo alcune delle cause diquesto rovinoso percorso, in un mondosempre più assetato. Bisogna infatti tene-re conto che se nei paesi industrializzatiogni cittadino ha a disposizione quotidia-namente centinaia di litri d’acqua potabi-le, nei paesi in via di sviluppo oltre 1 mi-liardo di persone non vi ha accesso.Non si tratta però solo di un problema am-bientale e sociale: acqua ed energia sonotemi strettamente legati tra loro e interve-nire sulla riduzione degli sprechi equivalea consumare meno energia. Per arrivarenelle nostre case l’acqua è spinta da pom-pe idrauliche che naturalmente necessita-no di energia per il loro funzionamento. Per ridurre i consumi di acqua si può in-ter venire sia tramite piccoli compor ta-menti quotidiani che mediante accorgi-menti tecnici. Con un vantaggio per il no-stro bilancio familiare quantizzabile inuna riduzione di circa il 20% della nostrabolletta idrica.

Comportamenti quotidiani:■ Non tenere i rubinetti aper ti al massi-

mo e non lasciarli aperti inutilmente.

■ Chiudere i rubinetti quando ci laviamo identi.

■ Preferire la doccia al bagno: nel primo

caso si consumano circa 30 litri di ac-qua mentre nel secondo si possono su-perare i 120.

■ Per annaffiare le piante usare possibil-mente l’acqua di pozzo o di cisterna diraccolta dell’acqua piovana.

■ Usare lavatrici e lavastoviglie solo apieno carico.

Accorgimenti tecnici:■ Applicare a tutti i rubinetti i riduttori di

flusso: si tratta di dispositivi estrema-mente economici e di facile installazio-ne (basta avvitarli all’estremità del ru-binetto) che miscelando aria al flussodi acqua sono in grado di ridurre anchedel 50% la quantità di liquido in uscita.

■ Assicurarsi che i nostri rubinetti, sciacquo-ni del water e condutture non perdano.

■ installare sciacquoni con sistemi discarico che permettano di usare solol’acqua necessaria.

3 Ecco alcuni consigli per limitare i consumi di unforno elettrico:• Ef fettuare il preriscaldamento solo quando èstrettamente indispensabile.• Evitare di aprire troppo spesso lo spor tello e spe-gnendo il forno un po’ prima della fine della cottura.

IL CONSUMO DI ACQUA CALDA DI UNA FAMIGLIA DI 4 PERSONE

QUANTO SI SPENDE IN UN ANNO?

acqua riscaldata

con energiaelettrica

€ 516,00

acqua riscaldata con gasmetano

€ 387,00

acqua riscaldata

con sistema solare

che fornisce il 70%

di energia

€ 129,00/155,000

Una famiglia di 4 persone consuma in media 50-60 litri di acqua calda algiorno per persona, per un totale di 80-100 mila litri l’anno

Il risparmio annuo oscilla tra 230,00 e 360,00 Euroed in 5 anni si ammortizza una spesa di 1.300,00/1.550,00 Euro.

Le regolazioni statali consentono di detrarre dalle tasse il 41% dellespese di acquisto e di installazione. Ripagato il costo dell’investimento

si disporrà di acqua calda gratuita ed ecologica

Page 18: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

33

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

32

U T I L I Z Z I A M O L E F O N T I R I N N O VA B I L I D I E N E R G I A66 PER SAPERNE DI PIÙ…

SULLE FONTI RINNOVABILILe fonti rinnovabili di energia pos-siedono due caratteristiche fonda-mentali che rendono auspicabile unloro maggior impiego.La prima consiste nel fatto che es-se rinnovano la loro disponibilità intempi estremamente brevi: si vadalla disponibilità continua nel casodell’uso dell’energia solare, ad al-cuni anni nel caso delle biomasse.L’altra è che, a differenza dei com-bustibili fossili, il loro utilizzo produ-ce un inquinamento ambientale deltutto trascurabile.Esistono comunque alcuni limiti chene ostacolano il pieno impiego, tra iquali, per esempio, che per produr-re quantità significative di energia,spesso è necessario impegnare ri-levanti estensioni di territorio.

Perché le fonti rinnovabili?

Il bisogno di trovare rapidamentefonti di energia alternative aicombustibili fossili nacque in se-guito alla crisi energetica del1973, quando i Paesi arabi pro-duttori di petrolio aumentaronoimprovvisamente il suo prezzo; diconseguenza aumentò il prezzodella benzina, dei combustibiliper il riscaldamento e dell’ener-gia elettrica.Contemporaneamente nel mondodella ricerca crebbe la consapevo-lezza della esauribilità dei combu-stibili fossili.

Le fonti “rinnovabili” di energia sonoquelle fonti che, a dif ferenza dei combu-stibili fossili e nucleari destinati adesaurirsi in un tempo definito, possonoessere considerate inesauribili.Sono fonti rinnovabili di energia l’ener-gia solare e quelle che da essa deriva-no: l’energia idraulica, del vento, dellebiomasse, delle onde e delle correnti,ma anche l’energia geotermica, l’ener-gia dissipata sulle coste dalle maree.

Page 19: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

35

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

34

Interpelliamo un installatore per allaccia-re l’impianto solare al nostro impiantotradizionale, tenendo presente che è im-por tante non sovradimensionarlo. Il co-sto può infatti, aumentare sensibilmentesenza un corrispondente risparmio dienergia.Installare l’impianto solare, o almeno pre-vederne il montaggio, al momento della co-struzione della nostra casa permette, inol-tre, notevoli risparmi di mano d’opera eduna razionalizzazione dell’intero impianto diacqua calda.

INSTALLIAMO IMPIANTI FOTOVOLTAICI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Un sistema fotovoltaico è in grado di tra-sformare, direttamente ed istantaneamen-te, l’energia solare in energia elettrica sen-za quindi l’uso di alcun combustibile.Esso sfrutta il cosiddetto effetto fotovoltai-co, cioè la capacità che hanno alcuni mate-riali di generare elettricità se esposti alla ra-diazione luminosa. Un sistema fotovoltaicoè essenzialmente costituito da un “gene-ratore”, da un “sistema di condiziona-mento e controllo della potenza” e da uneventuale “accumulatore” di energia, labatteria, e naturalmente dalla struttura disostegno.

Con opportune tecnologie è possibile con-vertire queste fonti in energia termica, elet-trica, meccanica o chimica. Possiamo, infatti, ricorrere alle fonti rinno-vabili:■ Installando impianti solari per soddisfare

le nostre esigenze di acqua calda.

■ Installando impianti fotovoltaici per laproduzione di energia elettrica.

■ Installando caldaie a biomasse.

■ Installando piccoli aerogeneratori persfruttare il vento.

INSTALLIAMO DEI COLLETTORI SOLARI PER SODDISFARE LE NOSTRE ESIGENZE DI ACQUA CALDA

Un impianto solare termico per la produzio-ne d’acqua sanitaria è fondamentalmentecostituito da un circuito primario, realizzatocon una tubazione che assorbe l’energiasolare nella forma termica all’interno delcollettore esposto alla radiazione, e da uncircuito secondario a cui il calore viene tra-sferito tramite uno scambiatore.Se abitiamo in un edificio dove è possibileinstallare un impianto solare monofamilia-re, possiamo impiegare, ad esempio, unsemplice sistema a circolazione naturale.Se abitiamo in un condominio, l’installazio-ne di un impianto solare centralizzato èpossibile, anche se relativamente più com-plessa e deve prevedere un collegamentoal sistema convenzionale di produzione diacqua calda.L’impiego di collettori solari consente direalizzare un risparmio di energia “tradizio-nale” che risulta essere, in alcuni casi,molto consistente in estate e apprezzabilein inverno. Installare un impianto solare è più conve-niente se con questo sostituiamo, in parte,uno scaldabagno elettrico. La convenienzadiminuisce se ne possediamo uno a gas.

PER SAPERNE DI PIÙ… SUGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Il generatore fotovoltaicoÈ costituito da un insieme di moduli fotovol-taici collegati in modo da ottenere i valori dipotenza e tensione desiderati. I moduli sonocostituiti da un insieme di celle. Le potenzegenerate da questi dispositivi variano da po-che a diverse decine di Watt, a seconda del-le dimensioni e delle tecnologie adottate. Incommercio, attualmente, i più diffusi sonocostituiti da 36 celle di silicio mono e policri-stallino disposte su 4 file parallele collegatein serie. Hanno superfici che variano da 0,5ad 1 m2. Più moduli collegati in serie forma-no un pannello, ovvero una struttura rigidaancorabile al suolo o ad un edificio. Un insie-me di pannelli, collegati elettricamente in se-rie costituisce una stringa. Più stringhe, col-legate generalmente in parallelo, per fornirela potenza richiesta, costituiscono il genera-tore fotovoltaico.

Il sistema di conversione e controllo della potenzaÈ costituito da un inverter, che trasforma lacorrente continua prodotta dai moduli incorrente alternata; da un trasformatore eda un sistema di rifasamento e filtraggioche garantisce la qualità della potenza inuscita. Trasformatore e sistema di filtraggiosono normalmente inseriti all’interno dell’in-verter. È chiaro che il generatore fotovoltai-co funziona solo in presenza di luce solare.L’alternanza giorno/notte, il ciclo delle sta-gioni, le variazioni delle condizioni meteoro-logiche fanno sì che la quantità di energiaelettrica prodotta da un sistema fotovoltai-co non sia costante né al variare delle oredel giorno, né ne al variare dei mesi dell’an-no. Ciò significa che, nel caso in cui si vo-glia dare la completa autonomia all’utenza,occorrerà o collegare gli impianti alla reteelettrica di distribuzione nazionale o utilizza-re dei sistemi di accumulo dell’energia elet-trica che la rendano disponibile nelle ore disoleggiamento insufficiente.

Dal punto di vista elettrico non ci sono pra-ticamente limiti alla produzione di potenzada sistemi fotovoltaici, perché il collega-mento in parallelo di più file di moduli, le“stringhe”, consente di ottenere potenzeelettriche di qualunque valore.Il trasferimento dell’energia dal sistema fo-tovoltaico all’utenza avviene attraverso ul-teriori dispositivi necessari a trasformarela corrente continua prodotta in corrente al-ternata, adattandola alle esigenze dell’u-tenza finale.

LE POSSIBILI APPLICAZIONI DEI SISTEMI FOTOVOLTAICI■ Sistemi isolati (stand-alone): non sono

collegati alla rete elettrica e sono costi-tuiti dai moduli fotovoltaici, dal regola-tore di carica e da un sistema di batte-rie che garantisce l’erogazione di cor-rente anche nelle ore di minore illumi-nazione o di buio. La corrente generatadal sistema fotovoltaico è una correntecontinua. Se l’utenza è costituita da ap-parecchiature che prevedono una ali-mentazione in corrente alternata è ne-cessario anche un convertitore, l’inver-ter. Sono dif fusi soprattutto nei paesiin via di sviluppo per utenze di carattererurale che le utilizzano anche per ilpompaggio dell’acqua.

In Italia sono stati realizzati molti impiantifotovoltaici di elettrificazione rurale e mon-

IMPIANTO SOLAREPRODUZIONEACQUACALDA

Zone

ge

ogra

fiche

Incl

inaz

ione

colle

ttor

i

Supe

rfici

e ca

ptaz

ione

m2 /

pers

ona

Picc

oli i

mpi

anto

Costo indicativo

Impianto installato e/m2

COLLETTORI NORD 50° 1,2 620,00

VETRATI CENTRO 45° 0,75 620,00

PIANI SUD 35° 0,55 620,00

Page 20: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

37

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

36

pianti più diffusi hanno potenze tra 1,5 e 3kWp. Questi impianti vengono installati suitetti o sulle facciate degli edifici, e contri-buiscono a soddisfare la domanda di ener-gia elettrica degli utenti e generandola neiluoghi stessi di utilizzo.

■ Gli impianti integrati negli edifici: costi-tuiscono una delle più promettenti appli-cazioni del fotovoltaico. Si tratta di siste-mi che vengono installati su costruzionicivili o industriali per essere collegati al-la rete elettrica di distribuzione in bassatensione. La corrente continua generataistantaneamente dai moduli viene tra-sformata in corrente alternata e immes-sa nella rete interna dell’edificio utilizza-tore, in parallelo alla rete di distribuzionepubblica. In questo modo può essere, aseconda dei casi, consumata dall’utenzalocale oppure ceduta, per la quota ecce-dente al fabbisogno, alla rete stessa.

I moduli fotovoltaici possono essere utiliz-zati come elementi di rivestimento degliedifici anche in sostituzione di componentitradizionali. A questo scopo l’industria foto-voltaica e quella del settore edile, hannomesso a punto moduli architettonici inte-grabili nella struttura dell’edificio che trova-no sempre maggiore applicazione nelle fac-ciate e nelle coperture delle costruzioni.La possibilità di integrare i moduli fotovol-

taici nelle architetture e di trasformarli incomponenti edili ha notevolmente ampliatogli orizzonti di applicazione del fotovoltaicoe quelli dell’architettura che sfrutta questaforma di energia.Un impiego di particolare interesse è rap-presentato, infatti, dalle “facciate fotovol-taiche”.I moduli per facciata sono composti da duelastre di vetro fra le quali sono interpostecelle di silicio tenute insieme da fogli di re-sina. La dimensione di questi moduli puòvariare da 50x50 cm a 210x350 cm.

Poiché tanto più bassa è la temperaturadei moduli fotovoltaici durante l’irraggia-mento solare, maggiore è il loro rendimen-to energetico, le facciate fotovoltaiche tro-vano la loro migliore applicazione nelle zone“fredde” delle facciate (parapetti, corpiascensore e altre superfici opache) sempreche siano orientati verso Sud-Est o Sud-Oveste non si trovino in una zona ombreggiata.L’impiego di tali moduli fotovoltaici può esse-re di grande utilità come schermi frangisole oper ombreggiare ampie zone nel caso dellecoperture.

tana soprattutto nel Sud, nelle isole e sul-l’arco alpino.Attualmente le applicazioni più diffuseservono ad alimentare:

■ Apparecchiature per il pompaggio del-l’acqua, soprattutto in agricoltura.

■ Ripetitori radio, stazioni di rilevamento etrasmissione dati (meteorologici e sismi-ci), apparecchi telefonici.

■ Apparecchi di refrigerazione, specie peril trasporto medicinali.

■ Sistemi di illuminazione.

■ Segnaletica sulle strade, nei porti e ne-gli aeroporti.

■ Alimentazione dei servizi nei camper.

■ Impianti pubblicitari, ecc.

■ Sistemi collegati alla rete: sono impian-ti stabilmente collegati alla rete elettrica.Nelle ore in cui il generatore fotovoltaiconon è in grado di produrre l’energia ne-cessaria a coprire la domanda di elettri-cità, la rete fornisce l’energia richiesta.Viceversa, se il sistema fotovoltaico pro-duce energia elettrica in più, il surplusviene trasferito alla rete e contabilizzato.Negli impianti integrati negli edifici ven-gono installati due contatori per contabi-lizzare gli scambi fra l’utente e la rete.Un inverter trasforma l’energia elettricada corrente continua prodotta dal siste-ma fotovoltaico, in corrente alternata. Isistemi connessi alla rete, ovviamente,non hanno bisogno di batterie perché larete di distribuzione sopperisce alla for-nitura di energia elettrica nei momenti diindisponibilità della radiazione solare

Attualmente si vanno sempre più dif fon-dendo, grazie anche agli incentivi pubblici,piccoli sistemi distribuiti sul territorio conpotenza non superiore a 20 kWp. Gli im-

PER SAPERNE DI PIÙ… SUI SISTEMI FOTOVOLTAICI

Dove e come posizionare un impianto fotovoltaico?Per ottenere la massima produzione di energia, in fase di progettazione di un impian-to, bisogna studiare l’irraggiamento e l’insolazione del sito. Questo consente di deci-dere l’inclinazione e l’orientamento della super ficie del dispositivo captante. Per la la-titudine del nostro Paese, la posizione ottimale della super ficie del pannello risultaquella a copertura dell’edificio con esposizione a Sud, e con un angolo di inclinazionedi circa 20-30° rispetto al piano orizzontale. Ma anche la disposizione sul piano verti-cale del palazzo, cioè in facciata, riesce a conseguire ottimi risultati. L’importante è,naturalmente, posizionare il pannello in modo da evitare zone d’ombra.

Le dimensioni e i costiLa dimensione dell’impianto sarà funzione dell’energia richiesta. Questa determine-rà, la potenza da installare, il numero di moduli necessari, il costo del sistema e ilcosto del kilowattora elettrico generato. Per confrontare i costi tra l’energia prodottatra la fonte solare e quella tradizionale, bisognerebbe parlare di “valore” dell’energiapiuttosto che di costo: il kWh prodotto con la fonte fotovoltaica non ha la stessa qua-lità di quello delle fonti convenzionali. La produzione di elettricità da impianti termoe-lettrici tradizionali, infatti, è gravata da un costo nascosto, che viene pagato, spessoinconsapevolmente, dalla collettività. Bisogna infatti tener conto dei danni sociali eambientali che le forme tradizionali di generazione energetica comportano, che sonodif ficilmente monetizzabili, ma che meritano una più adeguata considerazione.I costi di un impianto fotovoltaico sono anche for temente dipendenti dal tipo di appli-cazione e di installazione, e sono in continua evoluzione. Ad esempio, il costo di rea-lizzazione, chiavi in mano, di un impianto fotovoltaico connesso alla rete può esserestimato nell’ordine dei 6500-7000 euro/kWp, dove il valore superiore si riferisce adimpianti di piccola taglia e quello inferiore a quelli di taglia elevata.Queste cifre possono essere recuperate nel corso degli anni accedendo ai meccani-smi di finanziamento in Conto Energia, recentemente approvati anche in Italia, chepagano i kWh prodotti dal fotovoltaico tre volte tanto rispetto al normale kWh daenergia fossile.

Page 21: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

39

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

38

INSTALLIAMO CALDAIE A BIOMASSE

Forse ancora pochi, tra utenti, decisori, proget-tisti, installatori, sanno che dalle biomasse sipuò estrarre energia direttamente, bruciando-le, oppure indirettamente, trasformandole inmodo da ottenere dei combustibili (tramiteconversione biochimica, tipicamente fermenta-zione di rifiuti organici). Le biomasse, soprat-tutto quelle di legno, possono essere usateper alimentare impianti per piccole utenze (adalimentazione manuale, come caminetti, stufe,cucine, generalmente di efficienza non elevata.Gli sviluppi tecnologici degli ultimi anni, finalizza-ti all’utilizzazione dei combustibili vegetali in im-pianti di riscaldamento domestici, hanno segna-to negli ultimi anni grandi progressi, e hannoraggiunto livelli di efficienza, affidabilità e com-fort del tutto simili a quelli degli impianti tradi-zionali a gas metano o gasolio, favorendo cosìla riscoperta del valore energetico del legno.

Classificazione delle caldaieLe principali tipologie di caldaie per la combu-stione di biomasse per il riscaldamento di pic-cole utenze possono essere classificate in trecategorie principali a seconda del tipo di com-bustibile vegetale utilizzato:

■ legna da ardere in ciocchi,■ chip di legna o “cippato”■ pellet

PER SAPERNE DI PIÙ… SULL’ENERGIA DAL SOLE

La radiazione utileLa quantità di energia solare che arrivasulla super ficie terrestre e che può es-sere utilmente “raccolta” da un dispositi-vo fotovoltaico dipende dall’irraggiamen-to del luogo. L’irraggiamento è, infatti, laquantità di energia solare che incide suuna superficie unitaria in un determinatointervallo di tempo, tipicamente un gior-no. L’irraggiamento è influenzato dallecondizioni climatiche locali (nuvolosità,foschia ecc..) e dipende dalla latitudinedel luogo: come è noto cresce quantopiù ci si avvicina all’equatore.

In Italia, l’irraggiamento medio annuale va-ria dai 3,6 kWh/m2/giorno della pianurapadana ai 4,7 kWh/m2/giorno del centroSud e ai 5,4 kWh/m2/giorno della Sicilia.

■ i chips di legna o “cippato” sono pezzi dilegna ottenuti frantumando il legname amacchina, prodotti già da anni dall’indu-stria di lavorazione del legno, con un costoche varia da 1,5 a 6 euro/q. Bruciare 2,5Kg di cippato corrisponde a bruciare 1 litrodi gasolio.

■ i pellets sono cilindretti, di 5-10 mm dilughezza, formati da segatura pressata,derivante dai residui della lavorazionedel legno, e hanno caratteristiche supe-riori rispetto a quelle del cippato e dellalegna ordinaria. Essi hanno infatti unmaggiore contenuto energetico, minorecontenuto di acqua, pezzatura più unifor-me e costante (ne bastano 200 grammiper fare una doccia calda di 4 minuti). Illoro costo varia tra i 10 e i 20 euro alquintale.

Utilizzare la legna per scaldare gli ambien-ti, l’acqua sanitaria e cucinare, oltre a “vir-tuose” interconnessioni con il territorio,presenta indubbi vantaggi economiciI costi d’investimento dei sistemi di combu-stione a legna risultano essere generalmentepiù alti di quelli per impianti a combustibiletradizionale, i costi d’esercizio invece risulta-no più bassi.

CONFRONTO DI CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI DI CALDAIE

A LEGNA E CALDAIE TRADIZIONALI

ESEMPIO: tempi indicativi di ritorno diuna caldaia a legna rispetto alle soluzionitradizionali

Facciamo il caso di una caldaia che debbafornire energia per uso riscaldamento e ac-qua sanitaria pari a 45.000 kWh/anno,avente una potenza pari a 20 kW.

■ Nelle diverse soluzioni, per far funzionarela caldaia, occorrono: • caldaia a metano: 4.700 m3/anno di

metano• caldaia a gasolio: 4.500 litri/anno di

gasolio• caldaia a GPL: 6.250 litri/anno di GPL• caldaia a legna: 130 q/anno di legna

da ardere stagionata

■ Nell’ipotesi che i costi dei combustibilisiano pari a:• metano: 0,52 euro/m3• gasolio: 0,83 euro/l• GPL: 0,62 euro/l• legna da ardere: 11 euro/q

■ I tempi indicativi di ritorno dell’investi-mento (tenendo conto di una detrazio-ne IRPEF del 36%) sono:• legna / metano: 8,2 anni• legna / gasolio: 3,6 anni • legna / GPL: 3,4 anni

CHIPS PELLETS GASOLIO METANO

Potenza caldaia 100kW 100kW 100kW 100kW

ore d’impiego caldaia 1.500 1.500 1.500 1.500

costo caldaia e installazione € 12.500 € 12.500 € 5.500 € 4.500

costo opere civili € 10.000 € 8.500 € 4.500 € 4.000

totale investimento € 22.500 € 21.000 € 10.000 € 8.500

durata presunta 14 anni 14 anni 14 anni 14 anni

costi totale combustibile € 5.102 € 6.192 € 15.028 € 11.713

costo per MWh € 0,063 € 0,067 € 0,110 € 0,087

Moderna caldaia a legna a fiamma inversa

Page 22: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

41

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

40

pale lunghe circa 40 metri, invece, sono ingrado di erogare una potenza di oltre 2.000kW, riuscendo a soddisfare il fabbisogno elet-trico giornaliero di circa 1.000 famiglie.Il tipo più diffuso è l’aerogeneratore di tagliamedia, alto oltre 50 metri, con tre pale.Questo tipo di aerogeneratore è in grado dierogare una potenza di 600-850 kW e soddi-sfa il fabbisogno elettrico giornaliero di circa500 famiglie o complessi industriali di me-dia taglia.Gli aerogeneratori per impianti mini-eolici pos-

INSTALLIAMO PICCOLI AEROGENERATORI PER SFRUTTARE IL VENTO

L’energia eolica è l’energia del vento.L’uomo ha impiegato la sua forza sin dall’anti-chità, per navigare e per muovere le pale deimulini utilizzati per macinare i cereali, perspremere olive o per pompare l’acqua.Solo da pochi decenni l’energia eolica vie-ne impiegata per produrre elettricità. I mo-derni mulini a vento sono chiamati “aero-generatori”.Il principio di funzionamento degli aerogenera-tori è lo stesso dei mulini a vento: il vento chespinge le pale. Ma nel caso degli aerogenera-tori il movimento di rotazione delle pale vienetrasmesso ad un generatore che produce elet-tricità.

GLI AEROGENERATORIEsistono aerogeneratori diversi per forma, di-mensione e quindi potenza. Possono, infatti, avere una, due, tre o più paledi varie lunghezze: quelli di piccola potenza,con pale lunghe 50 centimetri vengono utiliz-zati soprattutto come caricabatterie, quelli con

sono essere classificati in base all’orienta-mento dell’asse di rotazione delle pale rotori-che, ed in particolare esistono:

■ Macchine ad asse orizzontale ■ Macchine ad asse verticale

Le macchine eoliche ad asse verticale so-no particolarmente adatte per installazio-ni in ambiente urbano e sub-urbano (in al-to sono ripor tate alcune immagini di unaerogeneratore ad asse verticale montatosu un terrazzo piano di un complesso edi-lizio) grazie al ridotto impatto visivo e al-l’assenza di inquinamento acustico. Sonoinoltre idonei al funzionamento in zone re-mote caratterizzate da condizioni climati-che estreme (ghiaccio, ventosità intensaed irregolare).

PER SAPERNE DI PIÙ… SUGLI IMPIANTI MINIEOLICI

L’energia eolica è utilizzata per pro-durre energia per singole utenze,complessi, o vere e proprie “farm”,cioè centrali di potenza elettrica.Sono state sviluppate soluzioni per lagenerazione cosiddetta “distribuita”che utilizza aerogeneratori di piccolataglia (1-50 kW) per alimentare uten-ze isolate o per inter facciarsi sulla re-te di bassa/media tensione. In que-sto caso il generatore eolico è colle-gato alla rete tramite un apposito in-ver ter CA/CC che immette l’energiacon caratteristiche compatibili con leesigenze della rete in caso di connes-sione alla rete elettrica, o attraversoun sistema di regolazione e controlloautomatico nel caso di carica dellebatterie o di un circuito in CC.

Il decreto legislativo n° 387 del29/12/2003 rappresenta il riferimen-to legislativo in materia di promozio-ne della produzione di energia elettri-ca da fonti rinnovabili.

Questo decreto fornisce indicazioniaf finché tutti gli impianti che produ-cono energia elettrica da fonte rinno-vabile e che hanno una potenza nonsuperiore a 20 kW abbiano la possi-bilità di connettersi alla rete con lamodalità di “scambio dell’energiasul posto”.

Questo ser vizio, conosciuto anchecon il nome di “net-metering”, per-mette di ridurre, e al limite annullare,l’esborso sostenuto per la bolletta; èprevisto infatti che la società distribu-trice dell’energia elettrica ef fettuiogni anno un conguaglio tra la quanti-tà di energia prelevata dalla rete equella immessa in rete dal cliente.

Page 23: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

43

R ISPARM I OED EFFICIENZAENERGETICAI N C A S A

42

PER SAPERNE DI PIÙ… LE UNITÀ DI MISURA

Nel Sistema Internazionale (SI) l’unità di misura dell’energia è il joule (J); parlando di energia elet-trica spesso si usa il kilowattora (kWh).II joule è una quantità molto piccola, più o meno l’energia che serve per portare una tazzina dicaffè alla bocca. Per questo sono più usati i suoi multipli, il megajoule (MJ) che corrisponde adun milione di joule, il gigajoule (GJ) che corrisponde ad un miliardo di joule.Trattando di quantità molto grandi di energia come i consumi di una grande industria, di una città,di una nazione, viene spesso usato il tep (tonnellata equivalente di petrolio) cioé la quantità dienergia ottenibile bruciando 1.000 kg di petrolio. La potenza si misura in watt (W) e nei suoi multipli: il kilowatt (1 kW = 1.000 W) il megawatt (1 MW = 1.000.000 W). Tuttavia molto spesso, parlando di potenza termica di caldaie si utilizza-no ancora, impropriamente, le kilocalorie/ora (kcal/h).

Fino al febbraio 2006 questo servizio non era ancora disponibile, quindi le installazionidi impianti mini-eolici si limitavano alle applicazioni prive di collegamento alla rete, riser-vate alle utenze isolate e caratterizzate dall’uso di sistemi di accumulo a batterie dell’e-nergia elettrica. L’entrata in vigore della delibera 28/06 dell’Autorità dell’Energia elettrica e il gas ha ri-solto questa carenza normativa aprendo la possibilità agli impianti di produzione di elet-tricità mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili, e quindi anche agli impianti mini-eolici, diessere allacciati alla rete elettrica e di usufruire del servizio di scambio dell’energia sulposto, evitando l’installazione di qualsiasi sistema di accumulo (batterie).

Page 24: E FFICIENTI PER NATURA RISPARMIO ED EFFICIENZA …archive.forumpa.it › forumpa2007 › regionando › cdrom › documenti › … · E FFICIENTI PER NATURA GENER IONE CLIMA RISPARMIO

44

PHOTO CREDIT: WWF-CANON (M. GUNTER, H. JUNGIUS, M. ROGGO, A. OSWELL, K. SCHAFER, J. S. GROVE, M. HARVEY, C.M. BAHR, HOMO AMBIENS/R. ISOTTI-A. CAMBONE), JUPITERIMAGES CORPORATION.

REALIZZAZIONE GRAFICA: PRC - ROMA


Recommended