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e IL RICHIAMO...Ecco il senso: dire a Gesù “eccomi, sono qui, sono pronto a seguirti!”. Che...

Date post: 25-Feb-2021
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Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto - Viale Monza, 224 - Milano : [email protected] - Centralino tel.02.27007012 Anno XVII - n.5 16 novembre 2014 IL RICHIAMO 1 Opuscolo religioso stampato in 2000 copie - scaricabile in formato pdf dal sito www.parrocchiadiprecotto.org Noi ambrosiani, in anticipo sul ca- lendario del rito romano, incomin- ciamo l’Avvento: un periodo che annualmente ci ricorda la direzione e il significato della storia dei sin- goli, del genere umano e del co- smo intero. Tutto e tutti hanno avu- to un inizio (creazione), uno svolgi- mento (storia), una fine e una de- stinazione definitiva (vita eterna). Un poetico inno di Avvento annun- cia “Apparirà nel suo splendor il Si- gnor dell’umanità. Ed ecco l’alba che aspettate, là in mezzo all’oscurità. È come un bim- bo nel deserto della città: è il Dio d’ogni bontà”. Questo canto che cosa evoca della storia umana? Quale atteggiamen- to suggerisce al singolo uomo? Degli eventi accaduti sul nostro pianeta ricorda il più risolutivo, la venuta di Emanuel, Gesù che ha dato fattezze umane all’invisibile Dio. Egli che è già in noi e con noi (“sarò con voi fino alla fine del tem- po”) continua a manifestarsi attra- verso fatti di vita e persone che di Lui diventano segno suggestivo. Questo “bimbo” continuerà ad ap- parire e a manifestarsi “nel deserto della città” per venire in soccorso a ognuno di noi fino al termine della storia quando, da “Signore della gloria”, giudicherà ciascuno in ba- se al suo operato e assegnerà a ciascuno la sorte eterna di felicità o di pena. Ogni uomo nel corso della sua vita è stato testimone di qualche incon- tro con persone o con fatti che gli hanno fatto intravedere “un’alba là in mezzo all’oscurità”. E in tale lu- ce ha attinto nuova energia per il suo cammino. Anch’io voglio ren- dervi partecipi di un fatto in corso che, sono sicuro, alimenterà anche la vostra speranza. Il 15 e 16 novembre ‘14 si farà a Brisbane (Australia) il vertice G20 tra capi di Stato e di governo delle 20 economie più forti del mondo che, tra le tante incombenze, ha quella prioritaria di studiare misure per allontanare “lo spettro della re- cessione globale”. Papa Francesco ha scritto loro una lettera di cui riporto un passaggio: “Gli Stati membri del G20 dovreb- bero preoccuparsi di proteggere i cittadini di ogni Paese da forme di aggressione e di abusi del sistema finanziario che hanno portato alla crisi del 2008 e, più in generale, al- la speculazione sciolta da vincoli politici giuridici e alla mentalità che vede nella massimizzazione dei profitti il criterio finale di ogni attivi- tà economica. Una mentalità nella quale le persone sono in ultima a- nalisi scartate, non raggiungerà mai la pace e la giustizia”. Da notare che, secondo un rappor- to diffuso da Oxfam, dal dicembre 2013 a oggi la ricchezza comples- siva dei Paesi del G20 è aumenta- ta di 17.000 miliardi di dollari di cui 6.200 sono andati all’1% delle per- sone più ricche del mondo. “Ed ecco l’alba che aspettate”!!! Due multinazionali, Unilever e Vo- dafone hanno deciso di finanziare una serie di convegni nella City londinese promossa da Primate d’Inghilterra, cardinale Vincent Ni- chols sulla Dottrina sociale cattoli- ca. Intento è di “formare” i banchie- ri a mettere al centro delle loro atti- vità non il neoliberismo che ha teo- rizzato il libero mercato con il pro- fitto al primo posto, bensì la perso- na e i fondamentali dell’etica che mirano al bene comune attraverso il lavoro e la collaborazione di tutti. Punto di riferimento sono le encicli- che sociali della Chiesa e uno stu- dio intitolato “Denaro giusto: come la dottrina sociale cattolica può re- dimere il capitalismo”. Il governatore della Banca di In- ghilterra Mark Carney, cattolico e promotore col cardinale Nichols dei convegni, ha recentemente af- fermato che, “come qualunque ri- voluzione divora i suoi bambini, co- sì anche il fondamentalismo del mercato senza controlli può divora- re il capitale sociale, essenziale per il dinamismo di lungo termine del capitalismo stesso”. Non è un segno di speranza che fa gioire e invita all’attesa? Prima domenica di Avvento « Fa splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi » e I SEGNI DI SPERANZA FANNO GIOIRE
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Page 1: e IL RICHIAMO...Ecco il senso: dire a Gesù “eccomi, sono qui, sono pronto a seguirti!”. Che bello!!! Don Andrea, le mie amiche catechiste e io vi abbiamo accompagnato lungo un

Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto - Viale Monza, 224 - Milano

: [email protected] - Centralino tel.02.27007012

Anno XVII - n.5

16 novembre 2014

IL RICHIAMO

1 Opuscolo religioso stampato in 2000 copie - scaricabile in formato pdf dal sito www.parrocchiadiprecotto.org

Noi ambrosiani, in anticipo sul ca-lendario del rito romano, incomin-ciamo l’Avvento: un periodo che annualmente ci ricorda la direzione e il significato della storia dei sin-goli, del genere umano e del co-smo intero. Tutto e tutti hanno avu-to un inizio (creazione), uno svolgi-mento (storia), una fine e una de-stinazione definitiva (vita eterna). Un poetico inno di Avvento annun-cia “Apparirà nel suo splendor il Si-gnor dell’umanità. Ed ecco l’alba che aspettate, là in mezzo all’oscurità. È come un bim-bo nel deserto della città: è il Dio d’ogni bontà”.

Questo canto che cosa evoca della storia umana? Quale atteggiamen-to suggerisce al singolo uomo? Degli eventi accaduti sul nostro pianeta ricorda il più risolutivo, la venuta di Emanuel, Gesù che ha

dato fattezze umane all’invisibile Dio. Egli che è già in noi e con noi (“sarò con voi fino alla fine del tem-po”) continua a manifestarsi attra-verso fatti di vita e persone che di Lui diventano segno suggestivo. Questo “bimbo” continuerà ad ap-parire e a manifestarsi “nel deserto della città” per venire in soccorso a ognuno di noi fino al termine della storia quando, da “Signore della gloria”, giudicherà ciascuno in ba-se al suo operato e assegnerà a ciascuno la sorte eterna di felicità o di pena.

Ogni uomo nel corso della sua vita è stato testimone di qualche incon-tro con persone o con fatti che gli hanno fatto intravedere “un’alba là in mezzo all’oscurità”. E in tale lu-ce ha attinto nuova energia per il suo cammino. Anch’io voglio ren-dervi partecipi di un fatto in corso che, sono sicuro, alimenterà anche la vostra speranza. Il 15 e 16 novembre ‘14 si farà a Brisbane (Australia) il vertice G20 tra capi di Stato e di governo delle 20 economie più forti del mondo che, tra le tante incombenze, ha quella prioritaria di studiare misure per allontanare “lo spettro della re-cessione globale”. Papa Francesco ha scritto loro una lettera di cui riporto un passaggio: “Gli Stati membri del G20 dovreb-bero preoccuparsi di proteggere i cittadini di ogni Paese da forme di aggressione e di abusi del sistema finanziario che hanno portato alla crisi del 2008 e, più in generale, al-la speculazione sciolta da vincoli politici giuridici e alla mentalità che vede nella massimizzazione dei profitti il criterio finale di ogni attivi-tà economica. Una mentalità nella

quale le persone sono in ultima a-nalisi scartate, non raggiungerà mai la pace e la giustizia”. Da notare che, secondo un rappor-to diffuso da Oxfam, dal dicembre 2013 a oggi la ricchezza comples-siva dei Paesi del G20 è aumenta-ta di 17.000 miliardi di dollari di cui 6.200 sono andati all’1% delle per-sone più ricche del mondo. “Ed ecco l’alba che aspettate”!!! Due multinazionali, Unilever e Vo-dafone hanno deciso di finanziare una serie di convegni nella City londinese promossa da Primate d’Inghilterra, cardinale Vincent Ni-chols sulla Dottrina sociale cattoli-ca. Intento è di “formare” i banchie-ri a mettere al centro delle loro atti-vità non il neoliberismo che ha teo-rizzato il libero mercato con il pro-fitto al primo posto, bensì la perso-na e i fondamentali dell’etica che mirano al bene comune attraverso il lavoro e la collaborazione di tutti. Punto di riferimento sono le encicli-che sociali della Chiesa e uno stu-dio intitolato “Denaro giusto: come la dottrina sociale cattolica può re-dimere il capitalismo”. Il governatore della Banca di In-ghilterra Mark Carney, cattolico e promotore col cardinale Nichols dei convegni, ha recentemente af-fermato che, “come qualunque ri-voluzione divora i suoi bambini, co-sì anche il fondamentalismo del mercato senza controlli può divora-re il capitale sociale, essenziale per il dinamismo di lungo termine del capitalismo stesso”. Non è un segno di speranza che fa gioire e invita all’attesa?

Prima domenica di Avvento

« Fa splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi »

e

I SEGNI DI SPERANZA FANNO GIOIRE

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VITA DELLA COMUNITÀ

Quest'anno saranno visitate le famiglie della zona est di viale Monza, delimitata da via Ponte Nuovo, via Eraclito e piazzale Martesana.

Orario di visita 18.30 - 20.30

17/11 Monza 204, Guanella 1

18/11 Monza 196

19/11 Monza 200, 202 Guanella 1/a, 2

20/11 Guanella 4,6,8,11/2,11/4

21/11 Guanella 1316

24/11 Guanella 17, 19, 19/1, 2028

25/11 Guanella 31, 3044

26/11 Val Gardena, di Fiemm e

27/11 Val di Non 3, 4

28/11 Val di Non 2226/a

BENEDIZIONI NATALIZIE AVVENTO IN DUOMO

In preparazione al Natale il cardi-nale Scola presiederà la S. Mes-sa vespertina domenicale delle 17.30. Ogni funzione sarà animata da gruppi, associazioni e movimenti e sarà introdotta da un concerto organistico alle 17 come momen-to di elevazione spirituale. 16/11 Movimento Apostolico e Alleanza Cattolica;

23/11 Comunità di Sant’Egidio e Legio Mariae;

30/11 Comunione e Liberazione, Focolari, Rinascita Cristiana e Regnum Christi;

07/12 Cellule parrocchiali e Opus Dei;

14/12 Agesci, Azione Cattolica e Rinnovamento nello Spirito;

21/12 Apostolato della Preghiera e Acli.

GIORNATA DIOCESANA CARITAS

S. Cresime dell’ 8 novembre - turno h 9.30 S. Cresime dell’ 8 novembre - turno h 11.15

Pane e parola: Voi stessi date loro da mangiare

Nel suo messaggio per la Giornata diocesana Caritas, il cardinale Scola richiama i temi di Expo 2015 e invita parrocchie e realtà ecclesiali ad ascoltare il grido dei poveri e a diventare protagonisti di un cambiamento.

Domenica 16 novembre Messa h. 9.30

rinnovo del mandato agli operatori Caritas

Durante la giornata, sul sagra to, un gazebo illustra alcune caritative attraverso una mo-stra di pannelli.

La Parrocchia offre in locazione 3 locali + servizi arredato in viale Monza 226

e 2/4 locali uso laboratorio in via Cislaghi 3

Tel. 02.27005201, ore pasti.

DOPO IL SINODO

Al Centro diocesano in via S. Antonio 5, Salone PIO XII

venerdì 21 novembre h 20.45

incontro nel quale l'Arcivescovo approfondirà le que-stioni emerse dall’assise vaticana, tra cui il tema della famiglia come soggetto ecclesiale. Iscrizioni on line, diretta tv Telenova2 ch 664 e web

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VITA DELLA COMUNITÀ SABATO DEGLI ADULTI

Cari ragazzi, sono passate solo poche ore dalla vostra Cresima ed io non ho resistito al desiderio di scrivervi perché ho nel cuore ancora tante cose da dirvi. Questi anni di cammino condiviso son volati. L'ultimo periodo ha visto un susseguirsi di incontri in cui le co-se da dirvi per prepararvi al meglio al sacramento del-la Cresima erano tante.

Stamattina anche io come voi mi so-no preparata di corsa per arrivare puntuale, per pre-parare con le altre catechiste le pan-che, i libretti, i can-ti... tante cose da

fare. Il rischio era di perdere di vista l'essenziale, il mo tivo del nostro ritrovarci insieme in questa bellissima giornata di sole, nella nostra bellissima chiesa! Poi come sempre il Signore si lascia scoprire, ci fa dono di Sé, ci aiuta a capire il senso del nostro essere proprio in un determinato posto e in compagnia di de-terminate persone. Io l'ho percepito grazie a voi, gra-zie al vostro “Eccomi!”. Ecco il senso: dire a Gesù “eccomi, sono qui, sono pronto a seguirti!”. Che bello!!! Don Andrea, le mie amiche catechiste e io vi abbiamo accompagnato lungo un pezzetto del vostro cammino incontro a Gesù ed oggi, da grandi, avete detto il vo-stro sì! Il vostro eccomi ha risvegliato in me la consapevolez-za della bellezza del dire “Eccomi” a Gesù ogni gior-no. Anch’io insieme a voi voglio dire ogni giorno “eccomi, sono pronta a seguirti, voglio essere tua te-stimone ovunque Tu vorrai: in famiglia, a scuola con i miei alunni e i miei colleghi, nella comunità che mi hai donato!”. Quando noi facciamo spazio a Gesù nella nostra vita e quando riusciamo a capire che Lui è in-sieme a noi, al nostro fianco in ogni circostanza e che ci ama tanto, tutto diventa bello, bello, bello, anche nella fatica! Ho vissuto questi anni e questa giornata come un grande dono. Vi confesso che insieme alla gioia c'è anche un po' di tristezza... Mi mancheranno le ore di catechismo in vostra compagnia, ma sono certa che ci saranno tante altre occasioni per rivederci e per camminare insieme. Vi porterò sempre nel cuore come i “miei bambini del catechismo”, non miei ma Suoi e, per questo, al sicu-ro! Non smetterò di ringraziare il Signore per il bellis-simo regalo che siete stati per me: possibilità per ri-scoprire il mio “Eccomi” al Signore. Con tanto affetto Silvana

LETTERA AI RAGAZZI CRESIMATI

È sempre una bella occasione, oltre che per stare in-sieme, anche per sentire testimonianze o approfondi-re tematiche che i media tendono ad accantonare o a documentare in modo blando. Sabato scorso abbia-mo assistito a un filmato che mostrava l’esodo dei cristiani della Piana di Ninive sotto l’avanzata dei jiha-disti dello stato islamico. Le persone, le cui abitazioni erano state marchiate col segno del “Nazareno”, che significa cristiano, sono fuggite solo con quanto ave-vano addosso, perché tutto quello che avessero por-tato con sé sarebbe stato loro requisito. A tre mesi dall’esodo non ci sono novità che facciano sperare un ritorno a breve nelle loro case. I villaggi sono tuttora occupati dai jihadisti e le proprietà sac-cheggiate. L’emigrazione sta dividendo le famiglie: alcuni fuggiti all’estero, altri in Iraq, in tutto dalle chie-se ospitanti.

Il filmato è poi proseguito con l’intervista al patriarca della Chiesa caldea, Luis Sako, fatta a Milano quindici giorni fa. Egli ha posto l’ac-cento sulla impor-tanza della comu-nione fra le Chiese attraverso l’arma della preghiera che fa sentire ai cristiani perseguitati la vici-nanza dei fratelli. Ha inoltre affermato che il terrorismo non si sconfigge con i mezzi militari ma con l’educazione a una vera religiosità che porta con sé l’esigenza di contrastare la violenza e l’intolleranza dei jihadisti che rifiuta il plu-ralismo, la diversità, la democrazia e la libertà. A questo fine devono cambiare i programmi di religio-ne nelle scuole dei paesi musulmani. Si deve parlare dei credenti delle altre fedi in modo positivo, con ri-spetto e apertura. L’obiettivo è un Islam che non fac-cia guerra contro chi è diverso, la parità di trattamento di tutte le religioni e la ricerca dei punti comuni dottri-nali ed etici tra musulmani e cristiani. Un primo passo in questo cammino è la lettera di 120 saggi islamici che condannano le azioni dell’Isis. Si ha però bisogno di interventi che non condannino solo gli atti terroristici ma affermino la condanna totale di chi li compie. Ha terminato riaffermando la comunione con il Santo Padre e il forte desiderio di far ritorno tra la sua popo-lazione così provata. Mariuccia Trevisi

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Amici miei Uscita di gruppo dom 16/11 h 16.00

Azione cattolica dom 07/12 h 16.00

Caritas parrocchiale giov 04/12 h 21.00

Catechesi adulti giov 27/11 h 21.00

Comunione e liberazione

Consiglio pastorale ven 12/12 h 21.00

Famiglie in cammino dom 14/12 h 12.00

Percorso fidanzati ogni lunedì h 21.00

RC Comunità Gesù Risorto ogni lunedì h 18.30

RnS Alleanza ogni lunedì h 21.00

Movimento terza età ogni giovedì h 15.00

Sabato degli adulti e famiglie sab 06/12 h 18.00

2a primaria + genitori dom 18/01 h 12.00

3a primaria + genitori sab 22/11 h 18.00

4a primaria + genitori dom 16/11 h 12.00

5a primaria + genitori dom 30/11 h 12.00

Compagnia dell’Anello ogni venerdì h 18.30

Studio aperto mart e giov h 15.00

Secondaria superiore ogni martedì h 18.30

Giovani ogni giovedì h 21.00

Gruppi di ascolto della Parola Marco 6,45-53

Fam. Floris Mattei, 13/c lun 17/11 h 21.00

Fam. Pisani Rucellai, 49 lun 17/11 h 21.00

Fam. Gambini Columella, 20/8 mart 18/11 h 21.00

Fam. De Filippi Rucellai, 46/8 merc 19/11 h 21.00

Fam. Berta Monza, 285 ven 21/11 h 21.00

Fam. D'Avanzo Esopo, 3 mart 25/11 h 21.00

Fam. Belloi Lutero, 3 merc 26/11 h 21.00

CALENDARIO LITURGICO CALENDARIO GRUPPI Domenica 16 1a domenica di Avvento

08.00 Emanuele e Michele Dinisi 09.30 Famiglie Figiaconi e Cottone 10.45 Famiglie Bocchetta e Bonomi 12.00 Pro populo 17.30 Vespero 18.00 Giuseppe Zonno con Elisabetta Arpini

Lunedì 17 07.30 Lina Guarnieri 18.30 Nino Martedì 18 07.30 Annamaria e fam. Gavazzi 18.30 Lina Guarnieri con Alvara Veltroni Mercoledì 19 07.30 Costantino 18.30 Virginia e Peppino Giovedì 20 07.30 Elio 18.30 Famiglie Amici e Longo Venerdì 21 07.30 Giuseppina 18.30 Francesca e Vittorino Sabato 22 07.30 Lorenzo, Salvatore e Marianna 18.00 Carla Borroni con Italo Magni Domenica 23 2a domenica di Avvento

08.00 Famiglia Cicconi 09.30 Paola e Leopoldo 10.45 Assunta D’Argenio 12.00 Pro populo e defunti Cooperativa S. Filippo Neri 17.30 Vespero 18.00 Luigi Pini

Lunedì 24 07.30 18.30 Lina Guarnieri Martedì 25 07.30 Linda e Fortunato 18.30 Rina, Maria e Antonio Mercoledì 26 07.30 18.30 Carmela e Gerlando con Nonni Neri e Ferrari Giovedì 27 07.30 18.30 Girolamo Mavellia + Rosa Antonacci Venerdì 28 07.30 18.00 Elena Viceconte e defunti del mese Sabato 29 07.30 18.00 Ernesto Bonicelli Domenica 30 3a domenica di Avvento

08.00 Marisa Frezza e Tarchini Enrico 09.30 Ezio 10.45 Sdeda e Vittorio 12.00 Pro populo 17.30 Vespero 18.00 Annamaria Campanini

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PARROCCHIA E SEGRETERIA Centralino tel. 02.27007012

Segreteria [email protected]

da lunedì a venerdì h 17.00 - 18.30

sabato h 10.30 - 11.30

Parroco don Giancarlo Greco 340.6085722

[email protected]

Vicario don Andrea Plumari 349.2819915

[email protected]

Resid.te don Claudio dell’Orto 347.8408560 - 02.98997772

[email protected]

Scuola infanzia e nido tel. e fax 02.25715674

[email protected]

Caritas [email protected]

- Centro di ascolto venerdì h 17.30 - 18.30

- Banco alimentare mercoledì h 18.30 - 19.30

- Guardaroba mercoledì h 18.30 - 19.30

- Precotto lavora 02.2570456 no ore pasti

[email protected]

- Fondo Famiglia Lavoro lunedì h 19 - 20

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Centro Culturale di Milano

Via S. Antonio, 5 Incontro con il filosofo Alain Finkielkraut su

Ogni cosa è avvenimento. Si può pensare e vivere così oggi?

Coordina Pigi Colognesi Lunedì 17 novembre - h 21.00

Ambrosianeum e Museo Diocesano

La Bibbia, Chagal, Milano “Sarà l’amore a sostituire l’antica religione.

Prenderà il suo posto” - Marc Chagall, Ma vie. Con Paolo Biscottini, Don Matteo Crimella, Sissa

Caccia Dominioni, Marco Garzonio Sala Falk - via delle Ore, 3

Mercoledì 19 Novembre - h 18

Istituto Ortopedico G. Pini

Via Isocrate, 19 - Polo riabilitativo Ciclo di incontri: Guadagnare salute e stili di vita 20 novembre - h 18 - G. Torgano e C. Coppola

Buoni motivi per smettere di fumare: rischi per la salute

Ambrosianeum

Ciclo di incontri a cura di don Giovanni Giavini su Dai padri della Chiesa verso il 3° millennio

Sala Falk - via delle Ore, 3 - quota iscrizione 30€ ogni lunedì dal 27 ottobre al 30 marzo - h 18

ARTE E CULTURA

Sabato 29 e Domenica 30 novembre

Le nonne della Parrocchia nel loro tradizionale merca-tino prenatalizio, intendono offrire ai visitatori manu-fatti di vario genere, pasta e dolci fatti in casa. Il ricavato andrà a favore delle opere parrocchiali.

MERCATINO DELLA TERZA ETÁ

COOPERATIVA S.FILIPPO NERI

Domenica 23 novembre h 12

In parrocchia celebrazione S. Messa in suffragio di tutti i Soci defunti,

in particolare per quelli dell’anno in corso.

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

Il gruppo parrocchiale vuole far giungere il suo ringra-ziamento a coloro che hanno partecipato con la pre-ghiera e la generosità alla giornata del 26 ottobre u.s.

Resoconto finanziario

Banco vendita 1701 €

Colletta Messe 500 €

Sostegno seminaristi 850 €

Abbonamenti a riviste 444 €

COLLETTA 1a DOMENICA DEL MESE

La raccolta di offerte per il rifacimento del tetto della chiesa ha registrato

€ 1980 in ottobre e 1850 a novembre

Si ringraziano tutti coloro che mensilmente stanno contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo.

VITA DELLA COMUNITÁ

DECANATI TURRO-VENEZIA-ZARA

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito Uno spazio di incontro nella fede rivolto a persone separate/divorziate o che vivono

nuove unioni. Domenica 14 dicembre h 16

“Va dietro a quella perduta” Lc 15, 1-10 Istituto Salesiano S. Ambrogio

Via Copernico, 9

PIASTRELLE DELLA MEMORIA

In occasione della commemora-zione dei defunti, alcuni hanno avanzato la richiesta di piastrel-le in ricordo di qualche familiare da collocare nella cappella dell’ arcangelo Michele.

Gli interessati contattino la segreteria parrocchiale.

Il costo base è di 200 € cadauna.

COLLETTA

ALIMENTARE

Per partecipare rivolgersi a don Andrea

o al gruppo superiori

BASILICA DI S. AMBROGIO

Tre serate per i giovani sul tema «Beati i poveri in Spirito»

Il mattino successivo disponibili on line audio e video delle serate di Milano con mons. Paolo Martinelli.

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MAGISTERO DELLA CHIESA

Oggi la liturgia ricorda la Dedica-zione della Basilica Lateranense, che è la cattedrale di Roma e che la tradizione definisce "madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe". Con il termine "madre" ci si riferisce non tanto all’edificio sacro della Basilica, quanto all’opera dello Spirito Santo che in questo edificio si manifesta, fruttifi-cando mediante il ministero del Vescovo di Roma, in tutte le comu-nità che permangono nell’unità con la Chiesa cui egli presiede. Ogni volta che celebriamo la dedi-cazione di una chiesa, ci viene ri-chiamata una verità essenziale: il tempio materiale fatto di mattoni è segno della Chiesa viva e operan-te nella storia, cioè di quel "tempio spirituale", come dice l’apostolo Pietro, di cui Cristo stesso è "pietra viva, rigettata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio" (1 Pt 2,4-8). Gesù, nel Vangelo della liturgia d’oggi, parlando del tempio, ha ri-velato una verità sconvolgente: che cioè il tempio di Dio non è sol-tanto l’edificio fatto di mattoni, ma è il suo corpo, fatto di pietre vive. In forza del Battesimo, ogni cristia-no fa parte dell’"edificio di Dio" (1 Cor 3,9), anzi diventa la Chiesa di Dio. L’edificio spirituale, la Chiesa co-munità degli uomini santificati dal sangue di Cristo e dallo Spirito del Signore risorto, chiede a ciascuno di noi di essere coerente con il do-no della fede e di compiere un cammino di testimonianza cristia-na. E non è facile, lo sappiamo tut-ti, la coerenza nella vita fra la fede e la testimonianza; ma noi dobbia-mo andare avanti e fare nella no-stra vita, questa coerenza quotidia-na. "Questo è un cristiano!", non tanto per quello che dice, ma per quello che fa, per il modo in cui si comporta. Questa coerenza, che ci dà vita, è una grazia dello Spirito Santo che dobbiamo chiedere. La Chiesa, all’origine della sua vita e

della sua missione nel mondo, non è stata altro che una comunità co-stituita per confessare la fede in Gesù Cristo Figlio di Dio e Reden-tore dell’uomo, una fede che opera per mezzo della carità. Vanno insieme! Anche oggi la Chiesa è chiamata ad essere nel mondo la comunità che, radicata in Cristo per mezzo del Battesimo, professa con umiltà e coraggio la fede in Lui, testimo-niandola nella carità. A questa finalità essenziale devo-no essere ordinati anche gli ele-menti istituzionali, le strutture e gli organismi pastorali; a questa finali-tà essenziale: testimoniare la fede nella carità. La carità è proprio l’espressione della fede e anche la fede è la spiegazione e il fondamento della carità.

La festa d’oggi ci invita a meditare sulla comunione di tutte le Chiese, cioè di questa comunità cristiana, per analogia ci stimola a impegnar-ci perché l’umanità possa superare le frontiere della inimicizia e della indifferenza, a costruire ponti di comprensione e di dialogo, per fa-re del mondo intero una famiglia di popoli riconciliati tra di loro, fraterni e solidali. Di questa nuova umanità la Chiesa stessa è segno ed anticipazione, quando vive e diffonde con la sua testimonianza il Vangelo, messag-gio di speranza e di riconciliazione per tutti gli uomini. Invochiamo l’intercessione di Maria Santissima, affinché ci aiuti a di-ventare, come lei, "casa di Dio", tempio vivo del suo amore.

Dopo l'Angelus: 25 anni fa, il 9 novembre 1989, ca-deva il Muro di Berlino, che per tanto tempo ha tagliato in due la città ed è stato simbolo della divi-sione ideologica dell’Europa e del mondo intero. La caduta avvenne all’improvviso, ma fu resa possibile dal lungo e faticoso impegno di tante persone che per questo han-no lottato, pregato e sofferto, alcu-ni fino al sacrificio della vita. Tra questi, un ruolo di protagonista ha avuto il santo Papa Giovanni Paolo II. Preghiamo perché, con l’aiuto del Signore e la collabora-zione di tutti gli uomini di buona volontà, si diffonda sempre più una cultura dell’incontro, capace di far cadere tutti i muri che ancora divi-dono il mondo, e non accada più che persone innocenti siano perse-guitate e perfino uccise a causa del loro credo e della loro religione. Dove c’è un muro, c’è chiusura di cuore. Servono ponti, non muri! Oggi, in Italia, si celebra la Giorna-ta del Ringraziamento, che quest’anno ha per tema "Nutrire il pianeta. Energia per la vita", con ri-ferimento all’ormai prossimo Expo Milano 2015. Mi unisco ai Vescovi nell’auspicare un impegno rinnovato perché a nessuno manchi il cibo quotidiano, che Dio dona per tutti. Sono vicino al mondo dell’agricoltura, e inco-raggio a coltivare la terra in modo sostenibile e solidale. In tale contesto si svolge a Roma la Giornata diocesana per la cu-stodia del creato, un evento che intende promuovere stili di vita ba-sati sul rispetto dell’ambiente, riaf-fermando l’alleanza tra l’uomo, cu-stode del creato, e il suo Creatore. In questa bella giornata, a tutti au-guro una buona domenica. Per favore, non dimenticate di pre-gare per me. Buon pranzo e arrivederci!

ANGELUS DEL SANTO PADRE DI DOMENICA 9 NOVEMBRE

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Pascale Warda, ex ministro e fon-datrice della Società Irachena per i Diritti Umani, ha raccontato in un’intervista a Zenit il dramma della persecuzione anticristiana nella storia dell’Iraq, suo Paese. Prima che si sviluppassero i social network non c’era molta informa-zione, ma quello dei cristiani ira-cheni è un genocidio che va avanti dal 1915. È così? Sì, in Iraq non è mai esistita una si-tuazione di vera pace. Da quando sono nata, nel 1960, il mio villaggio fu distrutto e con la mia famiglia fuggimmo in alcuni villaggi vicini. I miei nonni raccontano che fummo colpiti già dal 1915. Durante la pri-ma guerra mondiale ci furono gran-di massacri di cristiani. Il regime promise rispetto. Ma poi fummo nuovamente colpiti e i nostri villaggi nuovamente distrutti. Dopo la guer-ra la gente cominciò a ricostruire fi-no all’eccidio del 1933, quando a Semele furono uccise 4000 perso-ne. Nel 1969, lo ricordo come fos-se ieri, gli abitanti del villaggio di Sorya furono tutti massacrati. Du-rante la guerra contro i Curdi, nel 1974 -‘75, fummo più volte colpiti dal governo di Saddam Hussein. Anche se vi furono alcune frange che collaborarono con i Curdi per abbattere il regime, la maggior par-te dei cristiani non ebbe nulla a che fare con questo tentativo. Durante la guerra del 1988 contro l’Iran, 6000 giovani cristiani furono uccisi e 250 villaggi distrutti. Suc-cessivamente, in seguito alla rico-struzione di una chiesa ad opera di alcune Onlus, la gente tornò gra-dualmente. Nel 2003 eravamo un milione e mezzo di cristiani; oggi o-scilliamo tra i cinquemila e gli otto-mila per il continuo esodo di fami-glie. Quest’anno è arrivato il peg-gio: per la prima volta nella sua storia bimillenaria a Mosul non vi è più una chiesa cristiana aperta. Le leggi in questo momento stanno convertendo con la forza la gente all’islam: come avviene? Uno degli articoli del codice civile i-

racheno impone che ogni minore di diciotto anni, in assenza della ma-dre o del padre, venga automatica-mente convertito all’islam. Stiamo lavorando affinchè il Parlamento cambi la legge; ma non sarà facile. Voi non dite di combattere contro la sharia ma di difendere i valori de-mocratici: questo funziona?

La legge è in linea con i valori della sharia, ma non con i valori demo-cratici. Per questo andrò in Com-missione Legislativa a discuterne con il primo ministro su come e-mendare questa legge discrimina-toria e farò appello alla Costituzio-ne che è per tutti e non solo per i musulmani. I musulmani sono liberi di fare le loro leggi, ma noi cristiani, quando proponiamo una legge, non è perché siamo contro l’Islam, ma è per corrispondere ai nostri principi religiosi.

Quale era la situazione irachena prima dell’arrivo dell’Isis e dopo? L’Isis è il risultato della disorganiz-zazione e della mancanza di strate-gia politica dell’ Iraq. I terroristi stanno fraintendendo alcune parti del codice islamico. Il gover-no non può accettare un re-gime islamico. I terroristi vorrebbero cacciare dal Pa-ese quelli che la pensano di-versamente per far diventa-re l’Iraq come l’Iran ma i mu-sulmani stessi sono contrari a tale strategia. Tra la popolazione vi è la consape-volezza che esiste il problema di li-bertà religiosa? Quando i cristiani hanno lasciato Mosul, gli stessi vicini di casa si so-no impossessati dei loro beni. Questo sarebbe stato impossibile prima dell’avvento dell’Isis.

L’obiettivo dell’Isis e della guerra santa è quello di cancellare com-pletamente la presenza dei cristiani dall’Iraq. Dopo l’avvento dell’Isis la fiducia della popolazione verso la protezione internazionale si è rotta. Ma abbiamo bisogno di essa e di leggi del Paese non discriminato-rie. Abbiamo scelto un sistema de-mocratico in Iraq, non un sistema i-slamico ed è giusto che i responsa-bili tengano conto delle minoranze: siamo popolazioni diverse che vi-vono nella stessa nazione; possia-mo creare le possibilità per vivere insieme, i cristiani sono pronti a vi-vere insieme ai loro fratelli musul-mani anche se i musulmani non sempre si mostrano pacifici verso di loro, ma facciamo del nostro me-glio. Tra le soluzioni potrebbe esserci quella della creazione di un’area nella quale possano vivere le mino-ranze?

Se si investisse per la creazione di un’area protetta per queste mino-ranze all’interno del paese, questo potrebbe rappresentare una solu-zione per la pace, offrendo loro protezione attraverso il coinvolgi-mento di membri delle minoranze i-rachene e la presenza di forze in-ternazionali e di sistemi di sicurez-za interni. Qual è la situazione femminile at-tualmente?

La situazione è in deteriora-mento, i diritti delle donne vengono sempre più calpe-stati. Anche i diritti politici delle donne spesso non ven-gono rispettati, in un mo-mento in cui la politica ira-chena ha bisogno dell’ ap-

porto delle donne, mentre la legge islamica non considera la donna come una potenzialità per lo svilup-po del paese. Tuttavia siamo riusci-ti ad ottenere che non meno del 25% del parlamento sia composto da donne e abbiamo una buona presenza femminile. Maria Gabriella Filippi

PER ALLARGARE LA RAGIONE CRISTIANI IN IRAQ: UNA STORIA DI PERSECUZIONI

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