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L’AMORE NASCOSTO
e il Tempio di Dio
tre atti di Giuseppe Ingrassia
2010
Attori:
Franca
Rosario
Michele
Margherita
Angela
Cliente
Voce fuori campo
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L’AMORE NASCOSTO
1° ATTO
LUCE AL CENTRO PALCO ACCESA
1^Scena
“E’ sera, la vigilia di Natale, FRANCA è intenta ad
apparecchiare per la cena, sul tavolo ci sono tre piatti - lei suo
marito e il nipotino - è visibilmente stanca,affranta, i suoi
movimenti sono meccanici, freddi, la cena è povera, qualche
fetta di pane, del formaggio, cipolla”
“Entra in scena ROSARIO, rientra dopo una giornata di
girovagare senza fare niente, tra vari bar per bere e giocare a
carte, arrivato a casa non saluta butta la giacca nella prima
sedia che gli capita, è nervoso anche lui è stanco, annoiato, solo
dopo qualche minuto il silenzio è rotto dalla moglie”
FRANCA: (tono di voce bassa – sottomessa) : sono preoccupata Rosario
……..sono preoccupata, neanche oggi si è fatta sentire nostra figlia, come fai
ad essere così indifferente, ti sto parlando di nostra figlia! lo capisci?
ROSARIO: ( nervoso le risponde ) Parlarti? Ma per dirti cosa? Vuoi che ti
ripeta sempre le stesse cose? Visto che tu mi dici sempre la stessa cosa?
sempre la stessa identica messa? Ma ti rendi conto come sei? Sei noiosa? mi
hai scocciato? Ma poi che aspetti? Ogni sera, ogni sera quando rientro,
neanche ho voglia di cenare, mi fai passare l’appetito, è veleno, veleno, anzi
meglio che non mangio! Minimo mi farà acidità anche se mangio solo pane (si
una camurria) e brava, complimenti ci sei riuscita, vorrà dire che da domani
verro’ di notte cosi non ti vedro’ proprio.
FRANCA : (singhiozzando) anche stasera che è la vigilia di Natale mi dai
l’amaro nel cuore, pure stasera! ma dimmi Rosario cosa hai fatto? E’ da
stamattina che sei fuori e per fare cosa? Magari portavi qualcosa da mangiare
ed invece anche stasera pane e cipolla. Scommetto che i soldi li hai persi
giocando a carte vero Rosario? È vero? (piange)
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ROSARIO E piangi, piangi, solo questo sai fare! Piangere, hai rovinato la
mia vita, dovrei essere io a piangere, ma tu lo fai per tutti e due. Hai
indovinato, brava, sono andato a giocare a carte e allora? Almeno sono in
compagnia degli amici, passo il tempo spensieratamente ed invece tu,
cosa hai fatto tutta la giornata? Vediamo se indovino anch’ io! Hai
Pregato vero? E’ cosi che risolvi i problemi? Pregando e prega,
prega,prima o poi pure Gesu’ Cristo si farà sentire per dirti che si è
annoiato di sentirti dire le solite lamentele (RIDE) ma tanto,Franca cosa ti
interessa?
FRANCA Cosa mi interessa? Sono stanca di questa vita, stanca, per colpa
tua ho perso una figlia, l’hai mandata di casa perché ha avuto un figlio
quando ancora era una ragazzina, povera figlia, cieca, abbagliata di quale
promessa, quale futuro? (piange) il futuro che le aveva promesso un
tossicodipendente? A cui non sento di dargli nessuna colpa, anche lui ha
avuto una infanzia difficile, senza una famiglia che lo guidasse, lui non
aveva mai avuto una famiglia ed ora non fa altro che piangere! ma tu
Rosario, tu, tu che hai creato con me una famiglia, tu che avevi giudizio tu
Rosario che sapevi e sai che la vita a volte è come una belva feroce che si
scaglia contro i piu’ deboli, tu cosa hai fatto? Hai ceduto alla belva perché
tu sei debole, anzi aiutarli, accoglierli in casa, aiutarli anche a quel
ragazzo, il padre di tuo nipote che puo’ guarire dalla disgrazia della droga.
Anzi accogliere e tenere con noi tua figlia e tuo nipote com’è giusto che
sia, madre e figlio qui con noi, uniti, assisterli per quello che possiamo,
dargli da mangiare, anche pane e cipolla, invece cosa hai fatto Rosario? ti
sei liberato di loro, li hai buttati nella spazzatura come se fossero nulla,
come se tu sei la perfezione in questo mondo, lo vedo, lo sto vedendo ma
che cuore hai? Sangue del tuo sangue buttato nella spazzatura (piange)
Eppure non eri cosi, ti ricordi Rosario cosa ci mancava? eravamo
tranquilli, c’era gioia a casa tra noi nella nostra semplice vita, ricordi
quando nacque Margherita? Ci sembrava di aver toccato il cielo, avevamo
realizzato il nostro sogno di avere figli, essere una famiglia come lo siamo
stati, ricordi? Proprio tu hai ringraziato abbracciato a noi il Signore del
dono che ci aveva concesso? Ti ricordi che avevi ripetuto le parole che il
parroco aveva pronunciato nel sacramento del matrimonio “che nessun
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uomo osi dividere cio’ che Dio ha unito” ricordi? ed invece! - MA QUANDO
MAI AVEVI BEVUTO ROSARIO? (PIANGE)
“Entra in scena il nipote (10 ANNI CIRCA figlio di Margherita) è
visibilmente frastornato come si fosse svegliato per le grida dei
nonni- nota la nonna seduta che piange, si avvicina a lei, la bacia
sulla fronte gli si stringe forte e le dice”
MICHELE: E dai nonna bella mia, non fare caso a quello che dice il nonno,
lascialo stare è stanco, poi è un periodo che non ha tanto lavoro ed io lo
capisco che sono un peso per voi, lui non mi vuole bene non mi accetta
ma, io non gli do nessuna colpa credimi nonna quando saro’ grande vi
ripaghero’ di tutto lo giuro, ma ora non piangere piu’
ROSARIO (riprende la giacca per andare via ma viene trattenuto dal
nipotino)
MICHELE (aggrappato alla giacca del nonno) gli dice: e dai nonno, non
fare cosi, aspetta, nonno, aspetta, non uscire rimani con noi, per favore è
la vigilia di Natale, non fare cosi anche questa sera, e dai (inizia a piangere)
ROSARIO (con rabbia) Ma vattene pure tu, ma che maschio sei? a forza
di stare con tua nonna hai imparato solo a piangere, e la tua vita sarà solo
piangere, il tuo destino è questo. Che bella prospettiva ti riserva la vita,
già sei un perdente e lo sai perché? Perché non dovevi nascere, sei il
frutto di uno sbaglio lo capisci? Nato sbagliato… (ESCE DI SCENA)
MICHELE : non pensarci è solo arrabbiato, non fare cosi! sai che
facciamo ora? Usciamo, andiamo a mangiare due fette di panettone a
casa di un mio compagno di scuola che mi aveva invitato e poi andiamo
alla santa messa di Natale. Vai nonna, vai a prepararti sbrigati che manca
ormai poco.
FRANCA (lo accarezza maternamente) : va bene figlio mio, hai ragione è
solo un po’ arrabbiato, non preoccuparti andiamo a prepararci, il tempo di
prendere il capotto (esce di scena, Michele rimane solo, rivolto verso il
pubblico a mani giunte prega):
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MICHELE: Signore mio
Aiutami, ascoltami.
Capisco che nel mondo ci sono altri bambini che ti pregano ed hanno più bisogno di me, lo so Tu li ascolterai tutti, ne sono sicuro perché me lo ha detto la nonna ed io credo a quello che mi dice.
E’ lei che mi ha detto che devo parlarti ogni volta non sono contento, che ho paura ed ora ne ho tanta, ma ha detto che allo stesso tempo devo sempre Ringraziarti per quello che ho ed anche perché confidando in Te si prova pace e serenità
E’ una super nonna, la vedo di nascosto quando Ti prega ed ogni volta è come se avesse trovato la soluzione a tutti i problemi, ha il viso sereno, come se dimentica le cose brutte, forse è per questo che riesce a sopportare……..
Una volta le ho detto, nonna ma come fai ad essere cosi, a perdonare sempre a dimenticare non solo quello che ti dice il nonno ma anche quando faccio il monello e ti disperi per colpa mia e ti preoccupi per me.
Lei sorridendomi mi disse: la vita è il piu’ bel dono che Nostro Signore ci ha dato, capirai al momento giusto. A volte non la capisco, forse lei prega in un modo diverso, forse i grandi dicono altre parole….
Io ho tutto Signore e ti ringrazio, si ho tutto, una bella bicicletta, gioco a calcio nella squadra della parrocchia, vado bene a scuola ed ho molti amici che mi vogliono bene ed anche tante altre persone amici della nonna che sono premurosi con me.
Ah dimenticavo, devo dirti tutto, cosi vuole la nonna(sorride) quest’anno poi ho pure lo zaino nuovo cioè come nuovo è usato lo ha portato la nonna, mi è stato regalato ma non conosco chi è ed ho avuto anche tanti quaderni, l’agenda della mia squadra preferita, penne, matite, i colori ma quanti! bellissimi…..
Lo stesso giorno ho fatto un ritratto alla nonna, insomma non è che sia venuta bella per come lo è ma le ho fatto un cuore grandissimo ed ho scritto “ alla mia super nonna…….ti voglio tanto, tanto bene” ma il foglio era troppo grande e con solo la nonna disegnata era rimasto quasi vuoto, allora ho disegnato anche l’alberello di natale e vicino alla nonna il nonno poi mia mamma e mio papà
Tutti vicini, come una vera famiglia ed io tra loro (mostra il disegno rivolgendolo verso l’alto) vedi? Sono io questo quello ride piu’ di tutti.
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(piangendo continua) ECCO SIGNORE NON SO PIU’ COSA DIRTI, NON HO PIU’ PAROLE, COSI’ HO PENSATO DI FARE UN DISEGNO, TIENI TE LO REGALO, ACCETTALO, VEDI SIGNORE COM’E’ BELLA LA MIA FAMIGLIA? VEDI COME SORRIDIAMO TUTTI? (UN ATTIMO DI PAUSA) TI PREGO SIGNORE MIO, TI PREGO PERCHE’ POSSA QUESTA FAMIGLIA RIUNIRSI DI NUOVO E RIMANERE INSIEME E COME DICE NONNA: SIA FATTA LA TUA VOLONTA’ GRAZIE SIGNORE GESU’ (ENTRA IN SCENA FRANCA CON UN CAPPOTTINO)
FRANCA (si avvicina a Michele, lo accarezza, lo bacia) dice: Perchè piangi? ma dai, lo sai com’è tuo nonno poi gli passa (cambia tono e con gioia gli dice): volevo farti una sorpresa per il giorno di Natale ( fa vedere il cappotto e lo fa indossare a Michele) ma tanto dai è lo stesso, poi fa freddo, ti piace gioia mia? Ti sta bene è la tua taglia come sono contenta, andiamo, me lo ha regalato la signora Antonietta che mi ha promesso di darmi anche la sciarpa ed i guanti, bene , siamo pronti , usciamo che è tardi.
SI CHIUDE IL SIPARIO FINE 1° ATTO
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2° ATTO
“ il secondo atto inizia con Margherita posizionata sul lato sinistro
del palco (luce faro accesa sulla protagonista) è una serata fredda lei,
Margherita è in evidente attesa di occasionali clienti Dopo un paio di
minuti la raggiunge Alessandra, giovane prostituta, le due hanno un
breve dialogo sull’andamento della serata, scarsa di clienti, ma è la
serata in cui Margherita ha il tempo di riflettere, ricordare i
momenti gioiosi passati con la sua famiglia, il ricordo del presepe, di
sua mamma di suo figlio e di suo padre. Non è tutto finito, lei non
vuole più vivere nel ricordo ma nella realtà un nuovo inizio, dipende
solo da lei e quella sera ha deciso, basta con quella vita basta con le
bugie che non portano a nulla, vuole riprendersi la sua vita e
ricostruire il futuro insieme con i valori che danno un senso alla vita
ovvero la famiglia .
MARGHERITA mi stasera non si vede nessuno, sono tutti di festa? C’è
solo freddo che mi fa sentire piu’ fame.
“ la frase viene rivolta in direzione di Angela che nel
frattempo entra in scena dall’ingresso centrale del
salone si intuisce che ha appena finito un incontro a
luci rosse con il cliente infatti cerca di riordinarsi i
vestiti, ed una volta giunta vicino a Margherita
risponde con esclamazione
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ANGELA : e si, stasera tutti Santi!.
MARGHERITA (e come se pensasse a voce alta) Vorrei un miracolo
stasera, non so perché ma adesso sto ricordando quando ero bambina
mio padre fece un bel presepe, la capanna, la mangiatoia, Giuseppe Maria
e bambin Gesu’, in questo momento è come se mi sentissi dentro quella
capanna con loro quasi quasi non sento piu’ freddo (sorride emozionata)
ricordo che i pastorelli erano di legno sembravano veri, come era bello
vedere la mia famiglia, mio padre mia madre, quante coccole mi facevano,
anche l’aria che respiravo in quel periodo aveva quasi sapore, anzi odore
di buono, di gioia, non so spiegarlo ma credo DI AVER CONOSCIUTO COSA
fosse L’ amore.
ANGELA ( commossa) E cosa è successo dopo per finire stasera in
questa strada qui con me?
“ Margherita non inizia a raccontare subito è come se
cercasse di capire cosa fosse successo alla sua vita cosa
le fosse sfuggito, la causa, l’inizio della sua infelicità ,
quasi non si da pace, poi pian piano (pausa di una
decina si secondi) analizza a voce alta la sua vita,
focalizzando alcuni episodi che hanno determinato il
suo cedere alle tentazioni, le sue debolezze. Angela
segue attentamente il racconto ma con distacco come se
la storia di margherita fosse per lei scontata, ovvia,
mostra partecipazione ma in realtà Alessandra è
indifferente la sua è tutt’altra realtà di vita lei rimane
con il suo cuore chiuso , non vuole ravvedersi ma anzi
insiste nel volere quel genere di vita soltanto per il
piacere di ottenere facili guadagni.
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MARGHERITA credo sia stata l’incomprensione, l’inizio di tutto è stata
l’incomprensione alle parole di mia madre, avevo sedici anni, mi sentivo
grande, mi sentivo sicura come se il mondo fosse mio. Avevo le idee chiare
su come avrebbe dovuto essere la mia vita, sicuramente non come quella
di mia madre, piena di sacrifici, sempre a lavorare a preoccuparsi, non ha
mai vissuto per lei ma per me. Sopportava mio padre quando inizio’ ad
ubriacarsi e sempre piu’ spesso quando si ritirava a casa e la picchiava.
Non capivo perché sopportasse tutto questo. Lei diceva che era un
momento difficile per mio padre, che la colpa non era di mio padre, lui
non era cosi’ lo era diventato per colpa di alcune amicizie ed anzi ora piu’
che mai doveva esserle vicina. Per mia madre il matrimonio è un vincolo
sacro. Ricordo che neanche piangeva dopo le botte per non farsi vedere
da me, come se non sentiva dolore, come se le botte erano carezze. Io la
rimproveravo, non la sopportavo, non capivo perché non andasse via da
casa, cosa che ho fatto io non appena ne ebbi occasione. Ricordo che
frequentavo il terzo magistrale, conobbi Giuseppe piu’ grande di me di 4
anni, aveva la macchina, all’epoca era cercato da tutte le ragazze era
conosciuto da tutti e per tutti era un mito ed anche io me ne innamorai,
cosi’ iniziammo a frequentarci fino a quando rimasi incinta.
ANGELA immagino i tuoi genitori quando hanno saputo la notizia! la tua è
una storia già sentita, uguale a tante altre……
MARGHERITA si lo so, lo so, l’errore che facciamo in molti a quella età è
proprio quella di sentirci speciali, piu’ intelligenti degli altri, piu’ furbi ed
invece abbiamo in comune la stessa stupidaggine, lo stesso egoismo,
l’orgoglio, la presunzione (piange) All’ospedale ricordo che venne solo
mia madre, Giuseppe il mcio compagno era andato in carcere due
settimane prima per una rapina, i soldi gli occorrevano per comprare la
droga. Mio padre neanche a pensarlo che venisse a conoscere suo nipote,
aveva preferito andare al circolo a bere e giocare a carte, solo mia mamma
solo lei, mi accarezzava come quando ero piccola (piange)….
ANGELA abbraccia Margherita cercando di confortarla.
MARGHERITA E’ stata lei ad essere madre e padre per mio figlio, io non lo
volevo piu’ .anzi mi disperavo perché non avevo abortito, che futuro gli
avrei dato? Tutta la mia sicurezza, e mie idee chiare che fine avevano
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fatto? Avrei voluto morire pure io, e cosa ha fatto mia mamma? Con una
calma ed una tenerezza incredibile mi rassicurava che ci sarebbe stata
sempre lei al nostro fianco come di fatto è stato, lei ha cresciuto mio figlio
mentre io per la vergogna di quella che sono ho fatto credere a mio figlio
che lavoro fuori, due volte mese vado a trovarlo e non puoi capire ogni
volta come mi sento A volte, non riesco a guardarlo negli occhi, come non
riesco a guardare negli occhi mio padre, adesso che ricordo e’ stato un
padre premuroso e’ pieno di amore per me , era buono, ora che ci penso
non ho guardato abbastanza le sue mani, le sue mani piene di calli, piene
della fatica di ogni giorno per darmi un pezzo di pane ma allo stesso
tempo morbide e calde quando mi accarezzava (giungendo le
mani come se pregasse, rivolta verso il cielo) Signore non sono degna
neanche di lavare i tuoi piedi con le mie lacrime ma ti prego ascoltami in
questa Santa notte, perdonami, fa che possa entrare a casa della mia
famiglia, voglio abbracciarli tutti baciarli, accarezzare e chiedergli perdono.
Ti prego ascolta questa mia preghiera queste parole che vengono dal mio
cuore mentre in lontananza si sente un gruppo di ragazzi che
gioiosamente lodano il Signore.
“Contemporaneamente entra dall’ingresso laterale
sinistro il cliente. Si avvicina alle due prostitute, le
osserva attentamente per scegliere con chi consumare il
rapporto sessuale. Decide il suo sguardo insiste su
Margherita . Quindi la contatta (Angela che
inizialmente cerca di farsi notare dallo stesso cliente si
allontana a pochi passi dei due) Margherita non vuole
andare da nessuna parte quella sera, infatti rifiuta le
proposte del cliente che a sua volta ripiega la sua scelta
con Angela che non aspettava altro, coglie l’occasione,
prende l’iniziativa scherzosamente toglie le 50 euro di
mano del cliente che poco prima aveva mostrato a
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Margherita, conserva la banconota tra il suo
seno,quindi prende sottobraccio l’uomo e si
allontanano uscendo dal corridoio centrale del salone.
CLIENTE : Ciao bellezza, troppo freddo stasera! Che ne pensi se andiamo a scaldarci un po?
MARGHERITA : Senti freddo? E cosa vuoi da me? Che sono una stufa?
CLIENTE: Cosa voglio? Forse ho sbagliato, ho capito male! Dai simpaticona dimmi quanto ti prendi
MARGHERITA : Ma vai via, non è la serata giusta, sto male, non lavoro stasera, vattene.
IL CLIENTE ESCE DALLA TASCA 50 EURO
MOSTRANDO LA BANCONOTA A MARGHERITA
CLIENTE : E dai bella, non fare la sostenuta prima che ci ripenso e vado con la tua amica
MARGHERITA Ti ho detto che non è serata, vattene anche lei stasera non lavora.
ANGELA (Rivolgendosi a Margherita) Aspetta, aspetta, parla per te, io sono qui per lavorare (si avvicina al cliente, lo prende sotto braccio e dice) Vieni con me bello mio, vieni dalla tua bella Angela, dammi queste 50 euro, dai andiamo che è tardi, sbrighiamoci che il tempo è denaro. ( quindi si allontanano uscendo dal centro del salone)
MARGHERITA: ma che fai Angela? no stasera no, rimani con me, cantiamo con i ragazzi dai almeno stasera, ascolta il tuo cuore ti prego.
ANGELA non ho niente da ascoltare Margherita, questa sera è una come tutte le altre, io non ho ricordi come te non ho una storia come la tua, la mia storia è solo fatta di soldi e sono qui per queste 50 euro. Non ho cuore, non lo sento da anni ormai, sono sorda, l’unica cosa che riesco ad ascoltare è lo strofinio della carta moneta ( strofina la banconota presa dal cliente) quando ogni fine serata conto i soldi che ho guadagnato, la vita è questa non si va avanti con la morale, gli insegnamenti, la fede no, sono i soldi, ma tu vai tranquilla vorrà dire che i tuoi clienti stasera li
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prendero’ io, tanto ti rivedro’ domani sera, questa è la vita che abbiamo scelto
“dispiaciuta per l’amica per non essere riuscita a
convincerla di rimanere con lei e non vendersi quella
sera la osserva mentre si allontana con il cliente e
tenta ma inutilmente di farla ravvedere”
MARGHERITA : ANGELA NON CONTINUARE A SEGUIRE CIO’ CHE NON TI DARA’ NULLA ,NON POTRAI COMPRARE LA FELICITA’, LA DIGNITA’ RISCOPRI IL VALORE DELLA TUA VITA, RITROVA LA SERENITA’ RISCOPRI L’AMORE CHE HAI NEL TUO CUORE LA SEMPLICITA’ NEL VIVERE ED AFFRONTARE LA VITA, LA VERA RICCHEZZA E’ LA VITA STESSA IL DONO CHE DIO CI HA DATO NON BUTTARLO, NON BUTTARTI PER FAVORE MEGLIO PANE E CIPOLLA OGNI GIORNO PIUTTOSTO CHE SPEGNERE LA VITA GIORNO DOPO GIORNO
ANGELA E’ GIA’ LONTANA CON IL CLIENTE (esce di
scena allontanandosi dal centro del salone) mentre
MARGHERITA coinvolta dai ragazzi……SI ABBANDONA
tra le loro braccia, quasi a proteggerla, escono anche
loro dal salone dopo ave cantato L’AMORE NASCOSTO
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L’AMORE NASCOSTO
IN SALITA E’ LA STRADA
CHE CONDUCE DA TE
NON E’ FACILE CAPIRE E SPIEGARE IL PERCHE’
ERANO CUPI I NOSTRI CUORI
MA QUALCOSA E’ CAMBIATO GIA’
HO CERCATO ED HO TROVATO
L’ACQUA CHE MI DISSETERA’
ED ADESSO HO CAPITO QUAL’E’ LA VERITA’
E’……..AMORE…AMORE…AMORE…E AMORE (TREVOLTE)
DAL TUO CUORE OH MIO SIGNORE
SPRIGIONI FELICITA’
SIAMO FIGLI DELLA FEDE
INGINOCCHIATI DAV ANTI A TE
A MANI GIUNTE O PADRE NOSTRO
ABBIAM BISOGNO SAI
DI TE
E CANTIAMO PER LODARTI
AFFINCHE’ TU POSSA DARCI
LA FORZA PER DIRE CHE
TU SEI AMORE…AMORE….AMORE AMORE…..
NOI VOGLIAMO …..AMORE…AMORE…AMORE…AMORE
ED INSIEME GRIDIAMO LA FORZA DEL TUO AMORE
FINE CANTO TUTTI ESCONO DI SCENA PIAN PIANO E
CENTRALMENTE DAL SALONE INSIEME A
MARGHERITA……………..CHE DIRA’
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MARGHERITA Signore ti Ringrazio per la tua infinita benevolenza e
l’infinito amore che hai per ognuno di noi e soprattutto stasera per me.
Voglio solo Pregarti e lodarti ogni momento della vita che mi concederai,
fa che possa essere da questa Santa Notte la figlia e la madre che non
sono mai stata Stai sempre vicino al mio cuore, adesso capisco che tu sei
l’unica via e verità, forza ragazzi accompagnatemi con la vostra gioia a
casa mia voglio festeggiare con tutti voi, vi prego venite in meno di
mezz’ora arriviamo a casa mia E pensare che ho dovuto dire a mio figlio
che lavoravo in una città distante 1000 km, adesso basta non voglio piu’
nascondermi voglio mio figlio dirgli quanto mi è mancato, quante lacrime
ho versato (piange) Ma adesso ho ritrovato me stessa, ora ho Gesu’ con
me è sempre stato con me solo che non ho ascoltato. (quindi insieme ai
ragazzi, cantando, esce dal salone augurando Buon Natale a tutti gli
spettatori)
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3° ATTO
“LUCI SALONE ACCESE – ALCUNE PERSONE CON PASSO
FRETTOLOSO ATTRAVERSANO IL SALONE ( COME FOSSERO IN
STRADA) SI INCONTRANO TRA LORO IL TEMPO NECESSARIO PER
AUGURARSI BUON NATALE - ROSARIO E’ SOLO PASSEGGIA IN
CERCA DI QUALCUNO PER FARE ANCHE LUI AUGURI MA NON
CONOSCE NESSUNO COME SE NON ESISTESSE E SI SENTE
DAVVERO SOLO NON PUO’ CHE GUARDARE CON CURIOSITA’ E
SUPERFICIALITA’ LA GIOISITA’ DEI VIANDANTI TUTTI VANNO DI
CORSA VERSO CASA , LA STRADA SI SVUOTA E’ RIMASTO SOLO
ROSARIO DOPO QUALCHE MINUTO L’ATTENZIONE DI
ROSARIO VIENE ATTIRATA DA UNA VOCE IN LONTANAZA CHE
LO CHIAMA SENTE RIPETERE IL SUO NOME E MAN MANO LA
VOCE SI SENTE PIU’ FORTE ROSARIO SI GUARDA INTORNO
CERCA DI CAPIRE CHE GENERE DI SCHERZO FOSSE , MA NON
RIESCE A CAPIRE DA QUALE DIREZIONE PROVENIENE LA VOCE”
Voce fuori campo ROSARIO, ROSARIO…..( ripete due volte)
ROSARIO (si guarda intorno, mentre la voce continua a chiamarlo)
Voce fuori campo “ con tono di voce forte chiama per una sola volta”
ROSARIO…..
ROSARIO: ma chi sei? Dove sei? ma che scherzo è questo? (chiede a
qualche viandante se sentisse la stessa voce ma nessuno lo capisce )
mentre continua a passeggiare e guardarsi intorno
Voce fuori campo sono vicino a te, sono stato sempre vicino a te ogni
secondo della vita che ti ho concesso (quadro plastico eventuali viandanti
che si bloccano) ancora rifiuti di riconoscermi? Ancora ti ostini? Quante
volte ho sentito la tua voce che mi ha invocato…
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ROSARIO: - (visibilmente frastornato, confuso, incredulo) E si! ora parlo
con DIO neanche se avessi bevuto (ride , cade in sconforto e riflette ad
alta voce) eppure vorrei, se potessi vorrei parlarti davvero . Vorrei
pregarti di ascoltarmi,ma non ho il coraggio, io non merito nulla, tutti mi
evitano perché sono un fallito, un ubriaco un poco di buono, un
poveraccio senza neanche un euro in tasca per potere comprare magari
una fetta di panettone e festeggiare con la mia famiglia, (piange) famiglia,
quello che resta della mia famiglia, per colpa mia, sono l’ultimo della terra,
non merito niente , tempo sprecato, (piange)
Voce fuori campo Tu l’ultimo della terra? Tempo sprecato ? Tutto
appartiene a me Rosario e ti ti dico che il mio giudizio non si basa sul
tempo che ti concedo in terra ma quello che fai in questo tempo. Anche tu
sei mio figlio perché Io ho voluto cosi’ e come figlio sei per me uguale a
tutti. Fermati ed ascolta il tuo cuore in questa notte di Natale. Fai
rinascere in te tutti i buoni propositi che hai sempre pensato e che hai
nascosto dentro il tuo cuore, è la notte in cui tutto ha un nuovo inizio la
fiamma dell’amore che riaccende ogni speranza. Ascolta il tuo cuore,
ascolta e scopri tutto l’ amore che puoi donare. Inizia da questa notte. Io
saro’ con te. In ogni momento. Mi hai cercato, .mi hai chiamato ed io ti ho
ascoltato come un padre farebbe con ogni suo figlio
ROSARIO (piangendo) io non sono stato il padre che tu invece sei. Io sono
stato chiamato da mia moglie, mia figlia, mio nipote ed io? Niente. Sono
rimasto sordo alle loro grida di aiuto, cieco a non vedere le loro mani che
hanno pregato per me (piange)
Voce fuori campo: HO ASCOLTATO OGNI PAROLA, OGNI PREGHIERA, HO
RACCOLTO OGNI LACRIMA QUANTO AMORE ROSARIO,HO VISTO,HO
SENTITO,NON SEI MAI STATO SOLO. ADESSO VAI, CORRI ED ASCOLTA IL
TUO CUORE…………
“in quel momento l’unica cosa che pensa di fare
Rosario e di correre verso casa, davvero la speranza è
riaccesa e mentre percorre la strada ( gira per il salone
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teatro) grida a gran voce: Franca… Franca… Michele…
figlio mio… ma cosa vi ho fatto… cosa vi ho fatto,
quindi arrivato a casa avuta la certezza che non ci
fosse nessuno si inginocchia ed inizia a pregare,
mentre DAL PALCO CENTRALE .GIUNGE MARGHERITA INSIEME
AI RAGAZZI e dopo qualche minuto rientrano anche Francesca e
Michele quindi si incontrano tutti E’ GRAN FESTA,’ UN CONTINUO
DI ABBRACCI…BACI…PIANgere e RIDER, FINALMENTE anche in
quella casa E’NATALE……entra in scena dall’ingresso centrale la Sacra
Famiglia, quindi Rosario recita:
ROSARIO RIVOLGENDOSI ALLA PLATEA……….RECITA:
E’ nato il Signore per ognuno di noi
Per sorreggere con il suo Santo sacrificio i nostri errori, le continue
delusioni, le ripetute mancanze
Paziente e buono aspetta ogni cuore
Infinito è il suo Amore per ogni peccatore
E’ nato il Signore per ognuno di noi
Infinita misericordia per noi che non lo ascoltiamo
Ma in questo momento lo supplichiamo
Parola che non cede a nessun inganno
E colma i cuori con tutto il suo Amore
Stanotte è Natale…….un vi lu scurdati…….
abbrazzativi l’unu cu l’autru…. gioite e pregate
Fine commedia … con il canto “TEMPIO DI DIO”
Cercando, man mano di coinvolgere il pubblico almeno con il
ritornello
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CANTO
O SIGNOR ….CANTIAMO CANTIAM
TUTTI INSIEME…..PREGHIAMO PREGHIAM
SEI LA NOSTRA FORZA
LA NOSTRA VOGLIA DI VIVERE
GRAZIE AL TUO AMOR….SIGNORE SIGNOR…
PACE E AMORE TU CI DAI
NEI NOSTRI CUORI ENTRERAI
E PER NOI SARA’
IL TEMPIO DI DIO
FORZA E GIOIA TU CI DAI
ACQUA VIVA TU SARAI
LA TUA LUCE IN NOI ……PER SEMPRE VIVRA’
O SIGNOR……CANTIAMO CANTIAM
TUTTI INSIEM……….CANTIAMO CANTIAM……
LINA…….NINNI…GIROLAMO…..
ANNA……MARIA …….ROBERTA…….
GIUSY…….FRANCESCO….GIOVANNI….
E TUTTI VOI…….………….CANTIAMO CANTIAM…….
FINE…….E….
BUON NATALE A TUTTI
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PERSONAGGI ED INTERPRETI
VOCE DIO: Girolamo BONFIGLIO;
ROSARIO: Rosario GAMBINA;
FRANCA: Franca SIRACUSA;
MICHELE: Emidio ALABRESE;
MARGHERITA: Margherita GAMBINA;
ANGELA: Alessandra BRASCIA;
CLIENTE: Maurizio CALIO’
LA SACRA FAMIGLIA: Giacomo e Silvia (RnS giovani)
CORO: I RAGAZZI DI R.N.S. - SS. SALVATORE -
Autore e regista: Peppe Ingrassia
Testi: Amore Nascosto e Tempio di DIO: Peppe Ingrassia
Arrangiamento musicale: Mario Gambina
Tecnico audio – luci : Lorenzo Gigante