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e noi lo nacquimo - tulliosolenghi.com · dalla Compagnia Lavia e dal Teatro Eliseo, L’ultima...

Date post: 15-Feb-2019
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STAGIONE 2009 / 2010 LA CONTRADA-TEATRO STABILE DI TRIESTE e PROCOPE STUDIO presentano Maurizio Micheli e Tullio Solenghi in Italiani si nasce e noi lo nacquimo di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi collaborazione ai testi di Marco Presta consulenza artistica di Michele Mirabella regia Marcello Cotugno con Sandra Cavallini Gualtiero Giorgini Adriano Giraldi Fulvia Lorenzetti Matteo Micheli Luca Romani scene costumi Francesco Scandale Andrea Stanisci Livia Amabilino la contrada teatro stabile di trieste sas Via del Ghirlandaio 12 34138 Trieste Telefono 040 948471 Fax 040 946460 www.contrada.it [email protected] Reg. Trib. Trieste 10325 CCIAA 97550 C.F. e Partita IVA 00199460320 Serenella Accorsi Procope Studio srl Via Santo Stefano 164, 40125 Bologna Tel/Fax 051 5873637 Mob 347 9708697 [email protected] www.procopestudio.it CF. e Partita IVA 02675701201
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STAGIONE 2009 / 2010

La Contrada-teatro StabiLe di trieSte eProCoPe Studio

presentano

Maurizio Micheli e Tullio Solenghiin

Italiani si nascee noi lo nacquimo

di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi collaborazione ai testi di Marco Presta

consulenza artistica di Michele Mirabella

regia

Marcello Cotugno

con

Sandra Cavallini Gualtiero Giorgini Adriano Giraldi Fulvia Lorenzetti Matteo Micheli Luca Romani

scene costumi

Francesco Scandale Andrea Stanisci

Livia Amabilinola contrada

teatro stabile di trieste sasVia del Ghirlandaio 12 34138 TriesteTelefono 040 948471 Fax 040 946460

[email protected]

Reg. Trib. Trieste 10325 CCIAA 97550C.F. e Partita IVA 00199460320

Serenella AccorsiProcope Studio srl

Via Santo Stefano 164, 40125 Bologna

Tel/Fax 051 5873637Mob 347 9708697

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CF. e Partita IVA 02675701201

LA CONTRADA - TEATRO STABILE DI TRIESTE / PROCOPE STUDIO

Italiani si nasce e noi lo nacquimodi Maurizio Micheli e Tullio Solenghi

MARCELLO COTUGNO

Diplomato in regia a Napoli all’Accademia di Guglielmo Guidi nel 1989 e dieci anni più tardi alla New York Film Academy con “Don’t you need. Somebody to love” (menzione speciale al LAIFA 2001 di Los Angeles), Cotugno debutta nel 1996 con la regia di Emilie Muller che gli vale una segnalazione al Premio UBU. Aiuto regista di Gabriele Lavia, Sergio Castellitto, Ricky Tognazzi, Luigi Squarzina, partecipa agli atelier di regia di Nekrosius alla Biennale di Venezia e nel 2000 vince il premio di drammaturgia nazionale “7 Spettacoli per un Teatro Italiano per il 2000” col suo testo Anatomia della morte di. Dirige tra gli altri Perversioni sessuali a Chicago con LucaZingaretti e Valentina Cervi, Niente e nessuno di Letizia Russo, Bash di Neil LaBute, Closer+vicini di Patrick Marber (finalista al Premio Ubu 2003), La forma delle cose di Neil LaBute, prodotto dalla Compagnia Lavia e dal Teatro Eliseo, L’ultima radio di Sabina Negri. Nel 1999 vince alFestival di Trevignano il premio alla miglior regia e il premio del pubblico col corto “Fuori dal giro”. Nel 2006 dirige “La Tazza” (premio Franco Santaniello al Napoli Film Festival), nel 2007 presenta Cosimo Q. al Festival Internazionale di Napoli, nel 2008 dirige Fine delle trasmissioni.

MAURIZIO MICHELI

Passa l’adolescenza a Bari e a vent’anni si trasferisce a Milano dove si diploma alla Scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, prendendo in seguito lalaurea al DAMS di Bologna.Debutta al cinema in"Allegro non troppo" di Bruno Boz-zetto (1977). A teatro è interprete di numerosi spettacoli, con registi di fama come Patrice Chéreau e Aldo Trionfo; dal 1972 al 1977 si dedica al cabaret dove scrive e interpreta ben quindici spettacoli, tra cui Patria e mammà, Giovinez-za addio, Magicmodern Macbeth e una versione di Cyrano.

Nel 1978 scrive con Umberto Simonetta Mi voleva Streh-ler, one man show che, con oltre quattrocento repliche, ottiene subito una vasta eco e diventa negli anni uno testo di culto, tanto che Micheli si prepara a riportarlo in scena la prossima stagione.Negli anni '80 numerosi passaggi televisivi lo rendonopopolare al grande pubblico e interpreta diverse pellicole al cinema lavorando con Corbucci, Steno e Dino Risi.Torna al teatro con la pièce In America lo fanno da anni (1988) scritta insieme con Simonetta e incentrata sul mondo della televisione. Nel 1989 recita in L’ultimo degli amanti focosi di Neil Simon per la regia di Nanni Loy e in Romance romance, commedia musicale diretta da Luigi Squarzina. Più di recente interpreta Disposto a tutto (1992) scritto con Enrico Vaime e Cantando cantando (1994), di cui è autore e regista. La vena brillantecaratterizza le ultime stagioni con le interpretazioni dei remake delle commedia musicale firmate da Garinei eGiovannini: Buonanotte Bettina con Benedicta Boccoli (1994-95) e Un paio d’ali con Sabrina Ferilli (1996-98).Fra i suoi successi più recenti La presidentessa conSabrina Ferilli (2007), Il letto ovale con BarbaraD'Urso, ripreso l'anno dopo con Maria Laura Baccarini (2007/2008).

TULLIO SOLENGHI

Nato a Genova, Solenghi frequenta la Scuola di Teatro dello Stabile di Genova, dove conoscerà Massimo Lopez. Debutta in teatro nel 1970 con Madre coraggio di Brecht, pro-dotto dallo Stabile genovese, con cui la collaborazione proseguirà per altre 7 stagioni di fila.Nel frattempo, nel ’76, l’incontro con Pippo Baudo che lo vuole nellatrasmissione “Chi” gli apre le porte del piccolo schermo; seguiranno nel ’78 “Luna Park”, sempre con Baudo, e l’anno successivo “Gran-canal” con Corrado.Nel 1982 fonda il celebre “Trio” con Anna Marchesini e Massimo Lopez, che debutta con il programma di Radio2 “Helza-poppin”. L’immediato riscontro del pubblico premia il “Trio” dando inizio ad un sodalizio artistico di grandissimo successo, destinato a mietere successi e applausi per oltre un decennio. Il Trio ha fatto la storia della televisione italiana portando al successo numerose trasmissioni, fra le quali "Tastomatto", "Domenica In", "Fantastico 7", tre edizioni del "Festival di Sanremo", e giungendo all’apice della popolarità nel 1990 con laparodia de “I promessi sposi”. A teatro portano due spettacoli, Allacciare le cinture di sicurezza (1987) e In principio era il trio (1991), entrambi campioni di incassi in tutta Italia.Sciolto il sodalizio nel 1994, Solenghi si alterna fra la televisione e il teatro. Sul piccolo schermo conduce“Domenica In” nel 1998 assieme a Giancarlo Magalli, diverse edizioni di “Striscia la Notizia” (fra il ’96 e il ’97 con Gene Gnocchi, poi di nuovo nel 2005 con Massimo Lopez) e dal 2003 presenta i Premi ETI-Gli Olimpici del Teatro, sorta di “Oscar” del teatro italiano, che si tengono ogni anno a settembre a Vicenza.Fra i suoi più recenti successi teatrali ci sono invece Le nozze di Figaro di Beaumarchais (2006/2007) e L’ultima radio di Sabina Negri (2008).

LA CONTRADA - TEATRO STABILE DI TRIESTE / PROCOPE STUDIO

Italiani si nasce e noi lo nacquimodi Maurizio Micheli e Tullio Solenghi

L’Italia sta per festeggiare i 150 anni della sua Unità. Quale miglior occasione per riflettere sugli aspetti del nostro costume e del nostro carattere nazionale che, malgrado il passare dei secoli, non sembrano cambiati e puntualmente si ripropongono. E, dato che l’ironia è di tutte le riflessioni la più acuta ed efficace, e il teatro il luogo perfetto per significare la propria identità, qualcuno, Micheli e Solenghi, con la complicità di due amici, di buone riletture, di sfiziose canzoni, propongono “Italiani si nasce”.

E postillano “e noi lo nacquimo”, implicito omaggio al genere del varietà teatrale che, stagionato almeno quanto “l’Unità Nazionale”, rimane a tutt’oggi una ispirazione irresistibile.

L’azzardo non è quello della rievocazione nostalgica, bensì del raccontare con l’occhio critico di oggi il carattere degli italiani nel tempo.

E così, in una piazza italiana, ai piedi dei due monumenti di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II°, una compagnia teatrale comincia a raccontare una storia d’Italia che si dipana a partire dai lombi supremi, quelli di Adamo, con la creazione (molto fa pensare che Adamo ed Eva fossero Italiani….ante litteram, serpente compreso).

Per poi passare ad alcuniprotagonisti altolocati della storia (Leonardo, Colombo, Galilei, Cavour, Casanova) ma anche alle più umili comparse (due cristiani che stanno per essere sbranati dai leoni del Colosseo, italiani anche loro, infatti a furia di piccoli espedienti rimandano l’esecuzione fino all’arrivodell’immancabile indulto...).

Scopriremo così che tutti sonoaccomunati dallo stesso irresistibile denominatore comune: l’Italianità. Esiste ancora? E come si manifesta oggi? E che fine hanno fatto “Dio Patria e Famiglia” o gli inevitabili e

invadenti “poeti santi e navigatori”?

Forse lo si può meglio scoprire e raccontarescandagliando la storia patria proprio con la comicità del teatro. E di quel teatro speciale, così tipicamente italiano, che è il varietà di sangue nobile conmusiche, lepidezze, umorismo, prose e versi e canzoni (il repertorio non manca, notoriamente).

I due protagonisti, Micheli e Solenghi, coadiuvati da una compagnia di altri sei attori, si caleranno nel funambolismo dei personaggi, per ripercorrere attraverso caratterizzazioni, trucchi, dialetti,travestimenti, le mille identità necessarie a raccontare i loro ITALIANI.

Del resto loro, Italiani lo “nacquettero”...


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