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E S E R C I Z I O 2 0 0 4 - UniCredit€¦ · L’effetto “caro – petrolio”, la volatilità...

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E SE RCI Z I O 2004 E SE RCI Z I O 2004 PROGE TT PROGE TT O O DI DI BI L ANCI O BI L ANCI O
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E S E R C I Z I O 2 0 0 4E S E R C I Z I O 2 0 0 4

P R O G E T TP R O G E T TOO D ID I B I L A N C I OB I L A N C I O

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------------------------------------------------------------------------------------------------------------ INDICE

------------------------------------------------------------------------------------------------------------ RELAZIONE SULLA GESTIONE pag. 1 SCHEMI DI BILANCIO pag. 32 NOTA INTEGRATIVA pag. 35 ALLEGATI pag. 91 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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E S E R C I Z I O 2 0 0 E S E R C I Z I O 2 0 0 44

R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N ER E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E

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LA CONGIUNTURA INTERNAZIONALE

I principali istituti di analisi della congiuntura economica internazionale continuano a

confermare un trend di ripresa dell’economia mondiale, anche se nelle rilevazioni più

recenti hanno rivisto al ribasso le stime per il risultato del 2004.

L’effetto “caro – petrolio”, la volatilità dei cambi, ma soprattutto una generalizzata

situazione negativa per quanto riguarda il risanamento dei conti e delle finanze

pubbliche dei principali paesi industrializzati fa sì che la crescita ci sia, ma sia

sensibilmente meno vigorosa di quella che ci si attendeva solo un semestre fa.

Per evitare che i segnali di persistente instabilità non producano delle asimmetrie più

forti di quelle attuali e, soprattutto, non siano duraturi nel lungo termine, si rende

sempre più necessario rimettere ordine nel sistema delle relazioni economiche a

livello mondiale.

Più in dettaglio, l’”outlook” più recente ha evidenziato per l’economia statunitense

un’ulteriore limatura del tasso di crescita, dal precedente 4,7% al 4,4% di fine 2004

e, per l’anno in corso, dal 3,7% al 3,3%.

Per l’Europa della zona euro le cose si sono rivelate un po’ meglio del previsto, dal

momento che si è passati da un incremento del PIL, previsto ad inizio anno intorno

all’1,6%, ad un tasso di crescita di fine anno pari all’1,8%.

Per il 2005 si ritorna al di sotto dei due punti percentuali, quando solo tre mesi fa le

stime parlavano di un incremento del PIL per l’Europa della zona euro intorno al

2,4%. Con questo anemico tasso di crescita l’Europa costituisce l’area economica di

un certo rilievo in cui l’attività produttiva non è tornata ai livelli del 2000.

Negli Stati Uniti, e perfino in Giappone, gli effetti negativi della bolla speculativa

sono stati smaltiti, nell’Europa dell’euro invece no, tanto che la dinamica della

crescita ha perso colpi nel secondo semestre 2004.

Se l’Europa dell’euro latita, l’America Latina sta risalendo la china, a giudicare dal

tasso di crescita, pari ad oltre il 5%, che ha conseguito nel 2004.

Dopo il disastro economico che tre anni fa aveva precipitato quest’area nel caos,

l’Argentina ha ripreso quota, quantunque debba ancora ristrutturare il debito e

risolvere così una questione per il pieno recupero della sua credibilità a livello

internazionale.

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In Brasile ci sono segnali che la stretta monetaria è finita e l’intera America Latina

sta attraversando, se confrontata con l’economia USA, un’inversione dei ruoli.

Infatti nel 2004, a una buona condotta della politica economica dei principali paesi

dell’America Latina, si sono sommate circostanze esterne decisamente favorevoli: la

forte espansione in USA e Cina, gli alti prezzi delle materie prime che hanno

propiziato un vero e proprio balzo dell’export latino – americano del 23% (del 34%

verso la Cina), i bassi tassi di interesse nei paesi più avanzati che hanno favorito lo

spostamento di un’abbondante liquidità verso i mercati emergenti.

E mentre il deficit esterno degli USA è ai massimi da quarant’anni e quello federale è

in forte crescita, l’America Latina ha un surplus delle partite correnti per la prima

volta da un quarto di secolo, e i deficit di bilancio vengono decisamente tagliati. In

questi paesi l’attività economica raramente è stata così forte con un’inflazione così

bassa.

Tornando all’Europa dell’euro, lo scenario più difficile appare ancora una volta

quello tedesco. L’analisi degli specialisti ci presenta una Germania con il freno tirato,

infatti i dati relativi al 2004 sintetizzano un deficit elevato (3,9%) ed una crescita in

decelerazione, e le previsioni per l’anno corrente prefiggevano un disavanzo del

3,5% del PIL (sopra, quindi, al “tetto” del 3% per il quarto anno consecutivo) e

un’espansione dell’economia tedesca dell’1,4%.

Tra le cause del basso tasso di crescita dell’economia tedesca un ruolo importante

viene ascritto al rialzo dell’euro, che mette a rischio il flusso dell’export del paese ma

che, in questi mesi, ha consentito all’Unione Monetaria di meglio assorbire lo shock

petrolifero.

Anche l’economia dell’Esagono, dopo un’ottima performance evidenziata nel primo

semestre del decorso anno, ha frenato nella seconda parte, tanto da ridurre la crescita

del PIL dal 2,5%, stimata dal governo nel settembre 2004, al 2,1% di fine anno.

Viene così la conferma che la Francia, negli ultimi anni, ha perso una buona fetta del

suo mercato internazionale perché i suoi prodotti sono diventati cari rispetto alla

concorrenza e non sono più sufficientemente all’avanguardia in campo tecnologico,

con rare eccezioni.

Di ciò ha piena consapevolezza il Governatore in carica, che intende adottare misure

tese a promuovere una nuova Francia basata sulla società della conoscenza, sullo

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sviluppo degli investimenti produttivi e su un mercato del lavoro sempre più

performante e più flessibile.

Ha mantenuto un elevato tasso di crescita nel 2004 anche l’economia dell’Asia

Orientale, confermando un incremento del PIL pari al 7%.

Osservata speciale di quest’area è la Cina, il cui peso nello scacchiere asiatico (Hong

Cong, Cina, Corea del Sud, Singapore, Taiwan, Thailandia, Filippine, Vietnam) è in

grado di condizionare, nel bene e nel male, l’orientamento dell’intera area.

Le analisi positive relative al 2005 indicano ancora una crescita robusta dell’Asia

Orientale, anche se nella seconda parte dell’anno si potrà verificare un rientro nel

tasso di sviluppo su valori meno spettacolari, tanto che si stima, per il 2005, un

“atterraggio morbido” del PIL del Far East “intorno” al 5,8%, lo stesso livello di

crescita già raggiunto nel 2003.

A questo rallentamento dovrebbero concorrere sia il rialzo dei tassi della Cina, dopo

nove anni, così come la traiettoria di sviluppo tesa a ridurre la povertà delle classi

meno abbienti nell’area in oggetto.

IL QUADRO NAZIONALE

Dopo la dura stagnazione del biennio 2002 – 2003, l’anno appena concluso può

essere archiviato quasi come un anno di avvio della ripresa, se non fosse che

l’orizzonte della crescita potenziale dell’economia italiana si è drasticamente

accorciato, e un aumento del PIL pari al 1,4% relativo al 2004 sembra il massimo a

cui si possa aspirare anche nei prossimi due anni.

Ciò a condizione che a compromettere tutto non ci si metta uno shock esterno (tipo

atterraggio duro del dollaro) a cui il nostro paese sarebbe estremamente vulnerabile.

Alla luce delle più recenti formulazioni, sulla dinamica dell’economia nel nostro

paese pesano ancora l’incertezza del quadro complessivo e i “rischi di cedimento del

sistema economico”.

Pesa infatti nella struttura dell’economia italiana l’anomalia che vede segni di ripresa

in un contesto pressoché privo di industria. Ciò è testimoniato dalla dinamica piatta,

se non in flessione, della produzione industriale nel corso del 2004.

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Si tratta di una anomalia che si manifesta nella perdita di competitività legata ai costi

ma, anche, nella rigidità del modello di specializzazione industriale italiano che, per

l’anno in corso e per il 2006, metterà a segno una crescita compresa tra l’1,5% e il

2%. E questa è anche la risultante che risentirà della difficoltà di incrementare gli

investimenti, così come si confermeranno in difficoltà le esportazioni nette. Su di essi

infatti influiranno gli effetti di un cambio forte dell’euro (destinato a rimanere tale),

oltre ai rincari delle materie prime, che stanno, tra l’altro, influenzando la dinamica

dell’intera economia europea.

Oltre all’indebolimento della valuta USA, c’è anche un “effetto Pechino”, e questo è

un altro rilevante elemento che preoccupa le aziende con particolare accentuazione

nei distretti dell’abbigliamento e delle calzature, dal momento che lo “yuan” è legato

al dollaro.

E, di conseguenza, la picchiata della valuta americana trascina nella sua discesa

anche la moneta cinese, con un doppio danno per l’industria italiana che deve subire

da un lato la competitività di costo che fa la Cina ai settori portanti del “made in

Italy” e, dall’altro, deve altresì contrastare il pesante vantaggio della svalutazione

competitiva della divisa cinese.

Nel mirino di questo doppio impatto si trovano settori importanti quali: il sistema

moda; i prodotti per la casa e la persona, la meccanica e più recentemente anche il

prodotto della ceramica.

Nel nostro paese, così come nell’area di operatività della nostra Banca, il settore

tessile – abbigliamento ha un ruolo importante, sia per il numero di persone alle quali

dà lavoro (circa n. 570.000, pari all’11% del totale dell’industria italiana), sia per il

fatturato che genera (43,1 miliardi di euro, il 10% circa del valore aggiunto

manifatturiero del nostro paese), per la sua leadership a livello europeo (in Italia

viene realizzato un quarto del fatturato complessivo dell’industria tessile della U.E.)

e, infine, per la sua polverizzata struttura produttiva.

Il 90% delle aziende del tessile – abbigliamento italiano ha meno di n. 15 addetti:

sono le P.M.I., più volte definite “la spina dorsale d’Italia”.

Le imprese e le organizzazioni dei distretti dell’abbigliamento e delle calzature sono

fortemente impegnate per trovare soluzioni al pesante impatto conseguente alla fine

delle quote import nella U.E., più noto come “Accordo Multifibre”.

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Lo sforzo che le associazioni imprenditoriali e sindacali stanno proponendo non è

teso al ripristino di anacronistiche barriere doganali, ma chiedono il ripristino di

regole chiare e rispettate, perché si possa operare in un contesto di concorrenza sana e

leale e, per questo, possono aver senso le seguenti misure, chieste a gran voce dalle

categorie e dalle competenti autorità:

a) l’avvio immediato di un monitoraggio preventivo (peraltro già autorizzato dalla

Commissione Europea) sui flussi di prodotti tessili in entrata dalla Cina;

b) la definizione di un meccanismo attuattivo per chiedere la “clausola di

salvaguardia speciale”, una soluzione che gli USA hanno già attuato e che prevede

l’autorizzazione della WTO all’introduzione di dazi o di elevamento delle quote, se

si dimostrano gli effetti perversi della liberalizzazione. Anche se questa misura viene

invocata solo se, con i dati del monitoraggio, si dimostra l’effetto perverso della

liberalizzazione. In questo contesto in cui aleggia l’incertezza più che i vantaggi delle

reciproche correnti di scambio si palesano i rischi di cedimento.

Infatti si stima una crescita dei consumi interni che dall’1,4% del 2004 potrà arrivare

al punto e mezzo percentuale nell’anno in corso, grazie sia alla forza dell’euro che

alla riduzione del gap fra inflazione percepita dai consumatori e inflazione effettiva.

Le lancette dell’inflazione italiana costituiscono un indicatore che fa ben sperare,

infatti vanno indietro di cinque anni. Nel 2004 la media del tasso inflativo si è

attestata su quota 2,2%, in calo di mezzo punto percentuale rispetto al 2003 ed è al

livello più basso dal 1999, quando si era fermata al 1,7%.

Un altro segnale che, sulla scorta della prima stima, conferma la vitalità dell’azienda

Italia viene dall’export che, nonostante il doppio impatto negativo dell’euro debole e

l’effetto “Pechino”, dovrebbe segnare un incremento del 5,1%.

Se ciò sarà confermato si potrebbe accreditare la tesi che il peggio del ciclo

congiunturale sia alle spalle, anche se non si deve mai dimenticare che i “vantaggi

competitivi non si ereditano”, infatti, per competere, oggi, in mercati sempre più

interconnessi, occorre mettere in campo un mix di fattori quali:

1. qualità percepita dai consumatori;

2. design;

3. innovazione;

4. servizi alla clientela e ai prodotti.

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Con un simile corredo di elementi qualitativi e distintivi il “made in China” potrà pur

diventare l’etichetta più comune sui nostri capi di abbigliamento, ma il “made in

Italy” rimarrà un simbolo internazionale di stile ed eccellenza.

L’AREA DI OPERATIVITA’ DELLA BANCA

Sulla scorta dei primi consuntivi e delle più accreditate analisi previsive, l’area di

operatività della Cassa Risparmio Carpi si caratterizza a fine 2004 con una economia

che presenta qualche segnale di ripresa e, ciò che più fa ben sperare, riaffiora la

voglia di investire.

A fine anno infatti la crescita del prodotto interno lordo a livello regionale registra

una crescita di un punto e mezzo percentuale sul 2003, così come in linea con il resto

del paese si presenta l’indice dei consumi (+1,2%).

Il segnale più interessante, in termini di potenzialità della ripresa, viene dagli

investimenti che registrano, rispetto al 2003, una crescita significativa del 3,6%. In

dettaglio, l’elemento più significativo riguarda l’inversione di tendenza negli

investimenti per apparecchiature, tecnologia ed impianti, dove l’incremento del 4,1%

superiore al dato nazionale (+3,8%) sembra aver fatto dimenticare il tracollo del

4,8% del 2003.

Il dato può essere considerato come il segnale di un aumento degli investimenti nei

capitali di rischio, ed è ancora più significativo tenuto conto della contrazione degli

investimenti in costruzioni ed immobili che, comunque, nel 2004 hanno segnato una

crescita del 3,1% rispetto al 3,7% dell’anno 2003.

Anche sul fronte dell’import – export le esportazioni della Regione Emilia –

Romagna mettono a segno un incremento del 3,1%, un dato di tutto rilievo se si

considera che il 2003 si era chiuso con una frenata del 3,2%. Questo non significa un

decollo delle vendite all’estero, visto che la crescita dell’export regionale si è

confermata inferiore al dato nazionale (+4,3%), elemento questo che, sulla scorta

delle indicazioni previste, potrebbe confermarsi anche per l’annata in corso, dal

momento che l’export regionale dovrebbe crescere del 2,5% contro il 3,5% del dato

nazionale.

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Lo scenario del mercato del lavoro presenta un trend di stabilità, con un tasso di

occupazione che in Emilia – Romagna, a fine 2004, si è confermato al 46,3%, con

notevole margine sul dato nazionale (38,6%).

Positivi i riscontri anche del tasso di disoccupazione, che continua a mantenersi

stabilmente intorno al 3%, molto al di sotto del pur migliorato tasso nazionale che

segna un 8,5%.

Questo quadro delinea una matrice produttiva piuttosto anemica ed attendista, e la

conferma viene dal fatto che l’economia sta vivendo una fase di grandi cambiamenti,

sia nelle traiettorie di mercato, basta pensare alla fine dell’accordo multifibre per il

tessile – abbigliamento e alla forte concorrenza, anche sleale, che può venire dalle

tigri asiatiche sui prodotti manifatturieri, così come sul piano istituzionale con

l’avvento del nuovo diritto societario, a cui si deve aggiungere la legge sulla tutela

del risparmio, ancora in gestazione.

Si tratta comunque di segnali che annunciano cambiamenti di rilievo e che fanno

pensare che il periodo dei “localismi chiusi”, chiamati anche distretti, sia ormai alle

spalle. E nelle imprese del “made in Italy” con elevata propensione all’export, quali:

pelletteria, abbigliamento, tessile, arredo, oreficeria, biomedicale, meccanica e agro –

alimentare, più propensi a gestire il “cambiamento”, piuttosto che a subirlo, si stanno

affermando delle “filiere produttive lunghe”, quasi dei laboratori che incorporano le

più significative funzioni strategiche e terziarie.

Si tratta di vere e proprie “reti produttive a catena lunga” nelle quali le funzioni più

sensibili e distintive quali: ricerca, formazione, innovazione, logistica, credito e

marketing trovano un’organica modulazione per ricavare dei modelli di crescita e

sviluppo più competitivi, sostenibili e responsabili.

Il nuovo orizzonte strategico postula infatti una forte flessibilità e tempestività, che

impone alle imprese di progettare e produrre vicino e con forte aderenza alle matrici

culturali e alle attese dei mercati dove si vuole vendere.

In quest’ottica, la linea di una legittima difesa (anche dei settori più a rischio)

richiede la messa in campo di azioni nazionali e comunitarie, tanto tempestive quanto

mirate.

Ciò perché vi è consapevolezza, da un lato che dove c’è vera innovazione il mercato

cresce e, dall’altro, si punta a ripristinare una sana e leale competizione che

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presuppone che le regole siano chiare e uguali per tutti e che vengano fatte rispettare

rigorosamente, infatti i nostri operatori non chiedono protezionismi, ma condizioni

uguali per tutti.

IL SETTORE AGRO - ALIMENTARE

Il panorama che il comparto agro – alimentare va progressivamente assumendo nel

nostro paese sta cambiando profondamente, sia in riferimento alla sua matrice

storicamente anticiclica, sia in merito ai cambiamenti dello scenario economico

internazionale che influenza la direzione e l’entità delle correnti di scambio delle

derrate alimentari.

Ciò porta anche ad una crescente integrazione delle relazioni tra imprese ed i luoghi

dove tali rapporti si formano e si sviluppano, facendo assumere a questi ultimi una

nuova centralità in un contesto sempre più globalizzato.

E, alla luce del crescente sviluppo dell’economia della conoscenza, ci induce a

considerare i “grandi spazi” delle aree agro – alimentari dei paesi in via di sviluppo

non più come una sorgente di “costo” ma come un fattore di sviluppo.

Tornando all’orizzonte a noi più prossimo, si deve registrare che la produzione

agricola del nostro paese nel corso del 2004 ha decisamente recuperato le perdite

dell’anno precedente. Proprio il 2003 aveva fatto segnare, a causa dell’eccezionale

ondata di caldo dei mesi estivi e della prolungata siccità, una brusca frenata nella

produzione lorda vendibile dell’ordine del 4,7%.

Nel 2004 è stato il comparto delle produzioni vegetali, con il boom produttivo dei

cereali e ortofrutticoli, che ha rilanciato in termini di volumi le campagne italiane.

Sulla scorta dei primi consuntivi, la produzione agricola avrebbe segnato, sull’anno

precedente, una crescita del 6,5%. Si tratta di un risultato riconducibile sia all’effetto

composito di una forte ripresa delle coltivazioni (+12%) in termini quantitativi che di

una lieve flessione della produzione zootecnica, prevista questa invece in lieve calo (-

0,5%), tendenza questa già riscontrata nel 2003 che aveva chiuso con un - 0,2%.

Le buone condizioni climatiche hanno favorito, soprattutto nei mesi centrali

dell’anno, gran parte della produzione agricola, in particolare cereali e leguminose

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ma anche frutta, olio d’oliva, vini e ortaggi, permettendo in generale un significativo

recupero delle rese medie nei campi.

Nel comparto dei seminativi, il frumento tenero ha messo a segno una crescita

produttiva del 23%, che si affianca ad un incremento più che doppio nel grano duro

di + 50%.

Anche per il granoturco, dopo il crollo produttivo del 2003, il recupero messo a

segno nel 2004 è intorno al 25%. Bilancio positivo anche per orzo (+ 12%), soia (+

30%) e riso (+ 3,3%).

Anche nel settore orticolo i raccolti di pomodori da industria hanno messo a segno

una produzione record di 6,5 milioni di tonnellate, con un incremento del 22%. Dello

stesso segno gli incrementi produttivi per pesche e albicocche, così come per l’uva da

tavola.

Tra le altre produzioni del comparto vegetale il dato della vendemmia del 2004 segna

un incremento della produzione vitivinicola del 16,5%, dopo due anni di cali

produttivi.

Nel settore zootecnico crescono i flussi produttivi nei comparti dei bovini e suini (+

2%), mentre segnano il passo i prodotti avicoli ed i lattiero – caseari.

Si conferma invece su valori da record la produzione di olio d’oliva, che potrebbe

toccare le 800 mila tonnellate (+13,5%).

Purtroppo anche a seguito della scarsa intonazione dei consumi interni del comparto

alimentare e della frenata dei consumi nella Germania, nostro principale mercato di

sbocco dell’export eno - gastronomico, si registra, specie alla produzione, un forte

calo dei prezzi. E questo si sta pesantemente riflettendo sui bilanci delle imprese

agricole e sui redditi delle famiglie dei coltivatori, anche a seguito della forte

riduzione del nostro export, specie nel settore orto – frutticolo e del “made in Italy”

di base.

L’ATTIVITA’ DELLA BANCA

Nell’anno trascorso l’attività della Banca è stata rivolta sia al mantenimento della

tradizionale operatività sul territorio, sia alla realizzazione di un impegnativo

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riassetto tecnico-organizzativo che ha conferito all’Azienda maggiore integrazione al

Gruppo di appartenenza, struttura più snella e potenziata competitività.

Durante il primo trimestre dell’esercizio e l’inizio del secondo infatti, l’intero

organico d’Istituto è stato coinvolto nel processo di migrazione al sistema

informativo di Gruppo che ha comportato la sostituzione di macchine ed attrezzature

elettroniche, procedure informatiche ed il trasferimento dei dati di sistema esistenti.

Tale riassetto ha richiesto anche una diversa configurazione dell’operatività

aziendale, con riduzione dell’attività interna e più intenso ricorso ai servizi di

Gruppo.

Pertanto, in un contesto di trasferimento delle fasi produttive, è stata operata la

cessione ad UniCredit Produzioni Accentrate del ramo d’azienda relativo ai servizi di

back-office amministrativo-contabile che ha avuto effetto dal 1 luglio 2004.

Con medesima decorrenza inoltre, nell’ambito del mutato organigramma funzionale,

sono stati assegnati i nuovi incarichi di vertice, con nomina dell’Amministratore

Delegato e di due Direttori Centrali.

Gli eventi suindicati ed il significativo impegno di mezzi e risorse da essi richiesto,

unitamente alla fase economica in atto che ancora stenta a consolidare indicatori di

crescita, hanno limitato nel corso dell’esercizio il pieno sviluppo dell’azione

commerciale programmata.

Limitazioni tuttavia che la Banca è riuscita a conciliare con un esito positivo della

gestione, consolidando ulteriormente i propri volumi patrimoniali ed economici di

periodo.

La raccolta diretta ed indiretta da clientela ha mantenuto un profilo crescente nelle

rispettive componenti, con maggiore sviluppo delle giacenze di conto tra le forme di

diretta acquisizione e del risparmio gestito nell’aggregato di raccolta indiretta.

Gli impieghi economici inoltre, pur confrontandosi con uno scenario

macroeconomico non favorevole, confermano un trend andamentale in positiva

evoluzione soprattutto per il credito a medio-lungo termine, il cui tasso d’incremento

presenta ancora misure significative rispetto al profilo del credito a breve.

L’utile di periodo, pur caratterizzato da margini decrescenti sui tassi ed oneri

straordinari collegati al citato riassetto tecnico-organizzativo, risulta ulteriormente in

crescita sul precedente esercizio, avvalorando pertanto il complessivo esito della

gestione.

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GLI IMPIEGHI

La consistenza dei crediti verso clientela ha raggiunto al 31 dicembre 2004 un

ammontare nominale complessivo di 933,2 mln. di euro, facendo registrare una

variazione in aumento sui valori dell’anno precedente pari al 2,2%.

L’evoluzione del comparto è stata caratterizzata da una flessione del segmento a

breve, che maggiormente ha risentito del basso profilo congiunturale in atto, e da una

buona perforance dei prestiti a più lunga scadenza, la cui crescita tendenziale risulta

tuttavia in progressiva attenuazione.

Gli impieghi di breve periodo sono scesi infatti da 554 mln. di euro dell’esercizio

2003 a 503 mln. di euro dell’anno 2004, mentre i finanziamenti a medio-lungo

termine, erogati alla clientela nel medesimo periodo, sono passati da 359 mln. di euro

a 430,2 mln. di euro.

Quest’ultima componente, in forte dinamica nei recenti esercizi, rappresenta ormai il

46% dell’aggregato in esame, confermando pertanto un significativo processo di

trasformazione delle scadenze verso le più lunghe durate.

I crediti in valuta, il cui ammontare rappresenta ormai una quota residuale

dell’attività creditizia si assestano al nuovo valore di 7,7 mln. di euro mentre,

diversamente dal passato, risultano invece presenti a fine esercizio impieghi per

operazioni di pronti contro termine.

Nello schema che segue viene illustrata la composizione dei crediti per forma tecnica

di utilizzo riportandone i valori netti di bilancio espressi in migliaia di euro:

IMPIEGHI CON CLIENTELA 31/12/2003 31/12/2004 variazione %Conti correnti e Finanziamenti per anticipi 471.557 439.310 -6,8%Portafoglio scontato 9.235 9.566 3,6%Mutui ed altre sovvenzioni 396.117 447.221 12,9%Crediti in valuta 12.673 7.626 -39,8%Operazioni pronti/termine 5.047Altri crediti 3.449 5.674 64,5%Totale impieghi per cassa 893.031 914.444 2,4%Crediti di firma 75.640 66.608 -11,9%Totale impieghi con clientela 968.671 981.052 1,3%

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La dinamica delle forme tecniche direttamente connesse all’andamento economico di

periodo risulta contrassegnata da analoghi profili decrescenti nel credito erogato al

sistema produttivo.

Tra esse sono infatti compresi gli utilizzi in conto corrente ed i finanziamenti per

anticipi che scendono da 471,6 mln. di euro del precedente esercizio 2003 a 439,3

mln. di euro di fine 2004 ed espongono una variazione del 6,8%.

I finanziamenti a medio-lungo termine invece, che risentono in minor misura della

situazione congiunturale in atto, proseguono il loro positivo sviluppo dimensionale

facendo registrare tassi d’incremento ancora significativi.

La voce relativa ai mutui ed altre sovvenzioni presenta pertanto una variazione

crescente di 51 mln. di euro sui valori dell’anno 2003, passando nell’esercizio in

esame da 396,1 mln. a 447,2 mln. di euro.

L’incremento evidenziato da tale forma di finanziamento, +12,9%, conferma il

rinnovato interesse della clientela ad usufruire dei benefici fiscali tuttora concessi e

delle vantaggiose condizioni di tasso offerte dal mercato.

Le altri impieghi per cassa evidenziati nel prospetto suindicato non raggiungevano al

31 dicembre 2004 valori di rilevante importo, sia nei crediti erogati in valuta (7,6

mln. di euro), sia nelle operazioni di pronti contro termine (5 mln. di euro), queste

ultime non presenti nel precedente periodo.

Nella tabella che segue viene esposta, per rami di attività economica, la distribuzione

dei crediti esistenti al 31 dicembre 2004 rapportandola ai valori rilevati nel

precedente esercizio:

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RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICAComposizione al 31/12/2003

Composizione al 31/12/2004

variazione %

prodotti dell'agricoltura 3,07% 3,43% 0,36%prodotti energetici 0,51% 0,40% -0,11%minerali e metalli ferrosi e non 0,61% 0,48% -0,13%minerali e prodotti a base di minerali non metallici 6,34% 6,78% 0,44%prodotti chimici 0,53% 0,52% -0,01%prodotti in metallo (esclusi mezzi di trasporto) 3,76% 4,16% 0,40%macchine agricole ed industriali 4,46% 4,37% -0,09%macchine ufficio ed elaboratori 0,56% 0,45% -0,11%materiale e forniture elettriche 1,22% 1,84% 0,62%mezzi di trasporto 0,30% 0,30% 0,00%prodotti alimentari e bevande 6,12% 6,14% 0,02%prodotti tessili, cuoio e calzature, abbigliamento 10,21% 9,22% -0,99%carta, articoli di carta, prodotti della stampa e editoria 1,92% 1,32% -0,60%prodotti in gomma e in plastica 2,52% 2,33% -0,19%altri prodotti industriali 1,25% 1,40% 0,15%edilizia ed opere pubbliche 7,92% 8,44% 0,52%servizi del commercio 14,57% 12,31% -2,26%servizi alberghieri e pubblici esercizi 0,69% 0,77% 0,08%servizi dei trasporti interni 1,15% 0,96% -0,19%servizi connessi ai trasporti 0,21% 0,23% 0,02%servizi delle comunicazioni 0,04% 0,05% 0,01%altri servizi destinabili alla vendita 12,50% 12,12% -0,38%altri settori 19,54% 21,99% 2,45%

100,00% 100,00%

Il quadro di distribuzione del credito erogato dalla Banca nei diversi rami economici

di attività produttiva, così come esposto nella suindicata tabella, evidenzia una

sostanziale stabilità dei rapporti di composizione ad esclusione di poche eccezioni.

La debolezza del ciclo economico si è infatti riflessa sulla quota di finanziamento

richiesta dai servizi del commercio che scendono dal 14,57% dell’anno 2003 al

12,31% del 2004, con una variazione di periodo pari a 2,26 punti percentuali.

Di contro si rileva un corrispondente frazionamento del credito verso altri settori

produttivi la cui voce di riferimento sale del 2,45%.

Crescono leggermente i prestiti relativi al comparto della ceramica che passano dal

6,34% dell’anno precedente al 6,78% di fine esercizio 2004. I prodotti tessili

scendono invece di circa un punto, mentre tra le variazioni degli altri rami, seppur

modeste, si possono rilevare quelle relative alle forniture elettriche (+0,62%), alla

carta ed articoli cartacei (-0,60) ed all’edilizia che risale nel periodo dello 0,52%.

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I crediti di firma verso clientela, come in passato, confermano l’andamento di

progressiva riduzione dei volumi che al 31 dicembre 2004 ammontavano a 66,6 mln.

di euro.

La composizione dell’aggregato in oggetto presenta a tale data una decisa prevalenza

delle garanzie di natura commerciale, 51,7 mln. di euro, rispetto a quelle di natura

finanziaria che si attestano a 14,9 mln. di euro.

Il sostegno creditizio complessivo assicurato dalla Banca al tessuto economico di

riferimento raggiunge pertanto, a fine dicembre 2004, la soglia dei mille mln. di euro

rafforzando ulteriormente il ruolo di banca locale svolto dalla Cassa.

LA QUALITA’ DEL CREDITO

Lo sviluppo dei volumi di credito, pur costituendo un importante obiettivo

dell’attività d’intermediazione svolta, rimane necessariamente correlato al

mantenimento di positivi standard qualitativi dei prestiti concessi.

Nel corso dell’esercizio 2004 sono stati rafforzati i presidi di controllo dei rischi

creditizi, sia in fase di concessione degli affidamenti che in occasione del rinnovo

degli stessi.

A tali funzioni sono deputate apposite strutture operative che, supportate da efficaci

procedure e strumenti informatici impostati su classi di rating, sono in grado di

monitorare e far emergere con notevole puntualità le situazioni problematiche che

necessitano d’interventi.

Le posizioni a maggior rischio sono quindi immediatamente affidate ad unità

professionalmente qualificate per la migliore gestione del rapporto sottoposto a

verifica andamentale.

Le attività di recupero dei crediti in contenzioso viene inoltre svolta a cura del

Servizio Legale con adozione di tutti gli atti e provvedimenti necessari alla tutela dei

diritti propri della Banca.

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Il totale dei crediti ad andamento anomalo, rilevato al 31 dicembre dell’esercizio

2004, risulta flettente sull’analogo valore del precedente esercizio e si attesta a 24,6

mln. di euro, con una variazione assoluta pari a 2 mln. di euro.

La voce “sofferenze” tuttavia, in un contesto congiunturale che acuisce le difficoltà

degli imprenditori a superare situazioni di prolungato indebitamento, evidenzia valori

in incremento e sale da 12,3 mln. di euro del 2003 a 15 mln. di euro di fine 2004.

Di contro, si rileva invece una sensibile diminuzione dei crediti classificati ad

incaglio che passano da 13,6 a 9,6 mln. di euro, facendo registrare una variazione di

periodo pari a 4 mln. di euro.

In conseguenza di quanto suindicato l’incidenza dei crediti in sofferenza, determinata

sui relativi valori lordi, si mostra crescente sul valore rilevato nel precedente

esercizio ed eleva il proprio rapporto dall’1,40% all’1,60%.

Analogamente, l’indice calcolato a valori netti di bilancio, presenta un incremento

percentuale di 0,24 punti passando dallo 0,32% dell’anno 2003 allo 0,56% del 2004.

Gli apporti ai fondi rischi effettuati nel corso dell’esercizio hanno consentito di

mantenere il grado di copertura dei crediti dubbi ad oltre il 47%, mentre si assesta

alla minor misura dello 0,79% quello relativo ai crediti in bonis.

LA RACCOLTA

Al 31 dicembre 2004 la consistenza della raccolta diretta da clientela ha raggiunto

l’ammontare di 897,2 mln. di euro, con una variazione positiva sui valori registrati

nel precedente esercizio pari al 3,3%.

Le mutate strategie di utilizzo delle diverse forme tecniche di acquisizione dei fondi,

principalmente mirate a privilegiare gli strumenti con minore onerosità, si sono

riflesse negli andamenti contrapposti delle diverse componenti dell’aggregato.

Inoltre, la vantaggiosa opportunità di collocare prodotti finanziari del Gruppo in

alternativa alla diretta emissione di titoli propri, ha assicurato apporti significativi al

conto economico e piena soddisfazione presso la clientela per i rendimenti offerti.

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In conseguenza delle citate iniziative commerciali i depositi in conto corrente

passano da 364,8 mln. di euro dell’anno 2003 a 402,9 mln. di euro di fine 2004,

evidenziando una crescita di periodo di oltre 10 punti.

Di contro, le obbligazioni di propria emissione riducono il loro ammontare in

analoga misura percentuale e scendono da 341,1 mln. di euro a 304,4 mln. di euro,

portando la rispettiva incidenza di composizione dal 39,3% del precedente esercizio

al 33,9% di quello appena concluso.

La costante e progressiva diminuzione dell’interesse dei risparmiatori verso i depositi

a risparmio ed i certificati di deposito ha determinato l’ulteriore flessione dei

medesimi, la cui consistenza di fine esercizio ammontava rispettivamente a 39,6 e

25,7 mln. di euro

Alla significativa riduzione delle operazioni “pronti contro termine”, che aveva

caratterizzato il precedente periodo, ha fatto riscontro una consistente crescita dei

medesimi nell’anno 2004.

Le incertezze ancora presenti negli investitori sulla migliore destinazione delle

liquidità disponibili hanno favorito lo sviluppo di tale strumento finanziario che eleva

i propri volumi di fine esercizio da 92,2 mln. di euro del 2003 a 124,4 mln. di euro

dell’anno 2004.

Le variazioni di periodo intervenute nella composizione della raccolta da clientela,

ripartita per comparto e forma tecnica, vengono esposte nella seguente tabella i cui

importi sono espressi in migliaia di euro:

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RACCOLTA COMPLESSIVA 31/12/2003 31/12/2004 variazione %Raccolta diretta 868.848 897.215 3,3%Raccolta indiretta 1.459.279 1.474.844 1,1%Totale raccolta da clientela 2.328.127 2.372.059 1,9%

RACCOLTA DIRETTA 31/12/2003 31/12/2004 variazione %Depositi a risparmio 41.866 39.562 -5,5%Conti correnti 364.752 402.912 10,5%Obbligazioni 341.110 304.396 -10,8%Certificati di deposito 28.379 25.670 -9,5%Altri titoli 547 212 -61,2%Altre forme tecniche 17Totale 776.654 772.769 -0,5%Pronti contro termine 92.194 124.446 35,0%Totale raccolta diretta 868.848 897.215 3,3%

RACCOLTA INDIRETTA 31/12/2003 31/12/2004 variazione %Raccolta amministrata 913.774 886.914 -2,9%Gestioni patrimoniali 203.290 205.532 1,1%Fondi comuni d'investimento 232.605 270.058 16,1%Prodotti assicurativi 109.610 112.340 2,5%Totale Raccolta gestita 545.505 587.930 7,8%Totale raccolta indiretta 1.459.279 1.474.844 1,1%

A fine esercizio 2004 l’ammontare complessivo della raccolta indiretta espone un

contenuto incremento dell’1,1% su quanto conseguito nel precedente periodo.

Dal confronto dei relativi comparti emerge invece una crescita più marcata nella

componente gestita che sale da 545,5 mln. di euro a 587,9 mln. di euro, con una

variazione del 7,8%.

La coerente strategia commerciale seguita, associata alla gestione personalizzata del

cliente, ha favorito lo sviluppo di tale importante settore di attività con positive

ricadute economiche ed incremento dei volumi gestiti.

Particolarmente significativa risulta la variazione della raccolta mediante fondi che,

salendo di oltre 16 punti percentuali da 232,6 mln. di euro a 270,1 mln. di euro,

costituisce la voce di maggior peso nell’aggregato relativo al risparmio gestito.

L’incremento raggiunto dalla raccolta assicurativa, che il nuovo impulso generato

dalla commercializzazione dei prodotti del Gruppo ha elevato da 109,6 mln. a 112,3

mln. di euro, evidenzia inoltre in 2,5 punti percentuali la crescita di tale settore.

La voce relativa alle gestioni patrimoniali completa infine il comparto in esame

esponendo un ulteriore adeguamento dei volumi da 203,3 mln. di euro dell’anno

2003 a 205,5 mln. di euro del 2004, con una variazione positiva dell’1,1%.

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La raccolta amministrata, le cui consistenze di fine 2004 si attestano a 886,9 mln. di

euro, registra invece un decremento del 2,9% su quanto conseguito nell’anno

precedente.

Tale raffronto risente della negativa controvalorizzazione dei titoli detenuti dai

risparmiatori, soggetti all’andamento dei mercati, e dei recenti dissesti finanziari.

I fondi complessivamente acquisiti da clientela, sia direttamente che indirettamente

raccolti, raggiungono pertanto nell’esercizio l’ammontare di 2.372,1 mln. di euro,

superando dell’1,9% il dato dell’anno 2003.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE Ai fini delle informazioni previste sull’attività di direzione e coordinamento, sui

relativi rapporti e su quelli instaurati con le altre Società del Gruppo si segnala che le

operazioni effettuate nel corso dell’esercizio rientrano nella normale attività

aziendale.

I servizi resi dalle Società bancarie, nonchè i depositi ed i finanziamenti con esse

posti in essere sono regolati a condizioni di mercato.

Con le seguenti Società sono stati inoltre stipulati appositi accordi di servizio:

- UniCredito Italiano per la gestione degli acquisti, la sicurezza, e la gestione del

personale

- UniCredit Servizi Informativi per la gestione del sistema informativo

- UniCredit Produzioni Accentrate per le attività amministrative e contabili

- UniCredit Audit per le verifiche ed il controllo interno

- Quercia Software per la gestione di POS, ATM ed home banking.

Nel corso dell’esercizio, in un contesto di trasferimento delle fasi produttive

collegate alla migrazione del sistema informativo verso quello del Gruppo, è stata

operata la cessione ad UniCredit Produzioni Accentrate del ramo d’azienda relativo

ai servizi di back-office amministrativo-contabile che ha avuto effetto dal 1 luglio

2004.

A fine esercizio i rapporti con le citate controparti presentavano i seguenti valori:

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ATTIVITA' E PASSIVITA' VERSO IMPRESE DEL GRUPPO Attività Passività Garanzie e impegniGaran. rilasciate Impegni

Rapporti con bancheUnicredito Italiano Spa 10.411.630 102.898.129 88.388UniCredit Banca Spa 3.464.829UniCredit Banca Mobiliare Spa 73.523.419 54.473.129

87.399.878 102.898.129 54.561.517Rapporti con enti finanziari

Locat Spa 366

Rapporti con altra clientelaUniriscossioni Spa 85.264

Obbligazioni e altri titoli di debitoUniCredit Banca Spa 66UniCredit Banca Mediocredito Spa 246

312

Debiti rappresentati da titoliBanca Agricola Comm. della Rep. S. Marino S.A. 2.000.000

Totali 87.400.556 104.983.393 0 54.561.517 COSTI E RICAVI VERSO IMPRESE DEL GRUPPO Ricavi Costi

Interessi Commissioni Interessi Commissioni Perdite Altreattivi e attive e passivi e passive e da operazioni spese

proventi ass. altri proventi oneri ass. altri oneri finanziarie amministr.

Rapporti con bancheBanca dell'Umbria 1462 Spa 9.296Clarima Banca Spa 3.883UniCredit Banca d'Impresa Spa 4.230UniCredit Banca Mediocredito Spa 47 2.500UniCredit Banca Mobiliare Spa 6.548.373 1.248.088 219.026 2.855.007 69UniCredit Banca Spa 34.921 16.864 21.378 445.223Unicredito Italiano Spa 490.385 27.785 715.609 204.009 173.996

7.073.726 1.312.646 736.987 423.035 2.855.007 619.288Rapporti con enti finanziari ed altra clientela

Banca Agricola Comm. della Rep. S. Marino S.A. 36.374Locat Spa 27 28.989 9Pioneer Asset Management S.A. 955.082Pioneer Investment Management S.G.R.p.A 1.307.310Quercia Software Spa 40.957UniCredit Audit Spa 12.293 147.690UniCredit Produzioni Accentrate Spa 120.949 696.001UniCredit Servizi Informativi Spa 1.766.561Uniriscossioni Spa 22.474 5.025

27 2.447.097 41.408 0 0 2.651.209

Totali 7.073.753 3.759.743 778.395 423.035 2.855.007 3.270.497

L’ATTIVITA’ FINANZIARIA

L’attività finanziaria dell’anno 2004 è stata rivolta a contenere l’utilizzo degli

strumenti più onerosi di raccolta a favore di forme tecniche di acquisizione del

risparmio di maggiore convenienza.

Nel corso dell’esercizio le emissioni di obbligazioni proprie sono state pertanto

ridotte rispetto al passato, sia per le mutate strategie suindicate, sia per il vantaggioso

apporto a conto economico assicurato dal collocamento dei prodotti del Gruppo.

L’ammontare dei prestiti in circolazione è quindi sceso da 341 mln. di euro del 2003

a 304 mln. di euro di fine 2004, mentre sono risultate crescenti le giacenze di conto

corrente.

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La capacità di trovare soluzioni personalizzate per i diversi segmenti di clientela ha

inoltre consentito di sviluppare ulteriormente l’operatività svolta nel comparto del

risparmio gestito che è salito nel periodo di oltre 8 punti percentuali.

Tale significativa performance ha trovato valido supporto nella possibilità di gestire

nuovi prodotti assicurativi e finanziari nell’ambito del nuovo sistema informativo

assunto dalla Banca nel primo trimestre 2004.

Il portafoglio di proprietà, la cui consistenza di fine dicembre 2004 raggiungeva

156,4 mln. di euro, è ora totalmente non immobilizzato. Il venir meno delle

originarie finalità attribuite alla quota destinata a durevole investimento ha reso

appropriato lo smobilizzo di tale tipologia di titoli.

Le maggiori variazioni subite dall’aggregato in esame, che sale nel periodo di 13,5

mln. di euro, sono principalmente rilevabili nella crescita della componente relativa

ai titoli di Stato (+15,83%). I certificati di credito del Tesoro passano infatti da 51,9

mln. di euro dell’anno 2003 a 68 mln. di euro del 2004, mentre i buoni poliennali

scendono da 11,8 a 6,5 mln. di euro, elevando pertanto la componente a tasso

variabile.

Gli altri titoli di debito si attestano a 77,5 mln. di euro per effetto dell’incremento di

valore dei certificati di capitalizzazione, mentre rimangono sostanzialmente stabili le

altre obbligazioni.

Di particolare rilievo risulta l’aumento percentuale dei titoli di capitale (+75,45%), la

cui incidenza sul totale di portafoglio resta tuttavia contenuta al 2,77%. Tale voce è

essenzialmente costituita da quote in Organismi collettivi d’investimento che al 31

dicembre 2004 ammontavano a 4,3 mln. di euro.

La composizione del portafoglio titoli di proprietà, espressa in migliaia di euro, è

illustrata dalla seguente tabella che ne raffronta i valori con quelli rilevati a fine

2003:

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PORTAFOGLIO TITOLI

Valori di bilancio al 31/12/2003 Comp. %

Valori di bilancio al 31/12/2004 Comp. %

variazione %

Titoli di Stato 64.361 45,86% 74.548 49,03% 15,83% BOT 581 0,90% 0,00% -100,00% CCT 51.973 80,75% 68.053 91,29% 30,94% BTP 11.807 18,34% 6.495 8,71% -44,99%Altri titoli 75.972 54,14% 77.488 50,97% 2,00% Altre obbligazioni 31.170 41,03% 30.894 39,87% -0,89% Certificati di capitalizzazione 44.802 58,97% 46.594 60,13% 4,00%Totale titoli di debito 140.333 98,25% 152.036 97,23% 8,34%

Azioni 31 1,24% 0,00% -100,00% Quote di O.I.C.R. 2.468 98,76% 4.330 100,00% 75,45%Totale titoli di capitale 2.499 1,75% 4.330 2,77% 73,27%

Totale titoli in portafoglio 142.832 100,00% 156.366 100,00% 9,48%

Nel prospetto suindicato risultano compresi gli investimenti finanziari del patrimonio

di destinazione del Fondo pensioni aziendale che alla chiusura dell’esercizio

ammontavano a 12,3 mln. di euro.

L’aumento delle attività finanziarie in portafoglio e l’incremento dell’indice

d’impiego sulla raccolta si sono riflessi in un maggior ricorso al mercato

interbancario che a fine 2004 presentava crediti e debiti verso banche nella rispettiva

misura di 97,4 e 107,1 mln. di euro.

PRODOTTI E SERVIZI

In un’ottica di sviluppo dell’attività, favorito dalle potenzialità offerte dal Gruppo di

appartenenza, la politica commerciale della Banca è ormai caratterizzata dalla

proposta multibrand di prodotti e servizi, oltre a quella dei propri.

Il proficuo rapporto instaurato con le primarie società del Gruppo in termini di

commercializzazione e vendita di strumenti finanziari ed assicurativi, consente di

soddisfare le molteplici esigenze della clientela con tempestività ed a condizioni

concorrenziali.

In tale ambito possiamo certamente citare le nuove polizze Unidiamond, Uniextra,

Unibonus e Unismart che, con piattaforma finanziaria multifondo, garantiscono al

cliente notevoli possibilità di scelta nella tipologia d’investimento.

La preziosa collaborazione con Pioneer Investments, Azienda leader nel comparto

del risparmio gestito, ha permesso inoltre di poter presentare alla clientela, già dalla

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fine dell’esercizio 2004, l’interessante prodotto di gestione patrimoniale

“Focusinvest”.

Esso offre la possibilità di aderire a cinque linee diverse d’investimento,

sottoscrivibili con un unico mandato, fornendo all’investitore un vasto spettro di

profili di rischio-rendimento.

L’ampia gamma delle carte di credito offerte dalla Banca è stata ulteriormente

arricchita dall’ultima tipologia di carte prepagate denominata “Ricarica”. Carta

ricaricabile presso tutte le agenzie e filiali della Cassa destinata a clienti anche non

correntisti e pertanto utilizzabile in piena autonomia.

In attuazione delle disposizioni relative alla trasparenza delle condizioni praticate è

stata poi riesaminata tutta la documentazione informativa e contrattuale, nonché i

documenti di sintesi da inviare alla clientela per renderli conformi alle numerose

innovazioni introdotte.

Tale doverosa attività consentirà certamente di consolidare i rapporti e le relazioni

instaurati, migliorandone inoltre il grado di retention e la fiducia del cliente verso il

proprio intermediario.

LE PARTECIPAZIONI

Nel corso dell’esercizio 2004, in esecuzione del complessivo progetto di

sistemazione del portafoglio, il comparto delle partecipazioni è stato interessato da

alcune operazioni finalizzate alla razionalizzazione delle interessenze detenute.

E’ stata ceduta la residua quota di capitale posseduta in Banca Nazionale del Lavoro

Spa, già ritenuta dismissibile per la cessata funzionalità allo sviluppo di attività della

Banca.

Con analogo indirizzo strategico è stata inoltre alienata la partecipazione in Bipielle

Investimenti Spa relativamente alla quale la Cassa aveva esercitato nell’anno 2003 il

diritto di recesso in occasione della scissione parziale. Tale dismissione è stata

effettuata nell’intento di poter conseguire il miglior prezzo offerto dal mercato.

Il progressivo ricorso ai servizi in outsoursing presso Società del Gruppo ha reso

conveniente l’acquisizione, seppur in modesta misura, di n. 2.000 quote del

Consorzio CA.RI.CE.SE a cui la Banca ha conferito fasi di servizio e produzione.

Le attenuate necessità di sostegno finanziario ad imprese cooperative e la

concomitante scadenza degli impegni assunti si sono tradotte nel recesso da socio

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sovventore presso la Società Unibon Salumi scarl, con conseguente rientro del

capitale investito per oltre un milione di euro.

Nell’anno trascorso si è inoltre concretizzata la vantaggiosa cessione della

partecipazione relativa a San Paolo IMI Spa ad un valore di realizzo superiore a 2

mln. di euro e plusvalenze per 0,762 mln. di euro.

A seguito delle suindicate operazioni l’ammontare complessivo della voce in esame è

pertanto sceso da 9,1 mln. di euro dell’anno 2003 a 6,7 mln. di euro del 31 dicembre

2004, con una variazione di 2,4 mln. di euro.

L’elenco dettagliato della relativa composizione viene fornito nell’apposito prospetto

allegato al presente bilancio a cui si rimanda.

L’importo dei dividendi incassati nell’esercizio per 0,472 mln. di euro risulta

sensibilmente flettente sul dato di confronto 2003, sia per la minore redditività

raggiunta dalle imprese partecipate, sia per la mutata normativa fiscale sul credito

d’imposta non più attribuito ai medesimi e pertanto non presente a conto economico.

L’AREA OPERATIVA, LA RETE DISTRIBUTIVA E LA GESTIONE DEL

PATRIMONIO IMMOBILIARE.

Il programma di ottimizzazione dell’attività sul territorio, già delineato nel

precedente esercizio, ha trovato esecuzione nel corso dell’anno 2004 attraverso una

serie d’interventi sulla rete commerciale rivolti al potenziamento delle aree con

maggiori opportunità d’affari ed alla conclusione dell’attività in quelle di minore

convenienza.

E’ stata pertanto effettuata la chiusura degli sportelli “leggeri” di Cortile, Fossa e

della Filiale di San Michele dei Mucchietti a cui si è contrapposta l’apertura della

Filiale in Carpi: via “Nuova Ponente”.

A seguito di tale operato le dipendenze della Banca sono passate da 40 a 38, con una

diminuzione di due unità operative rispetto alla consistenza in essere a fine 2003.

Nessuna variazione è invece intervenuta nel patrimonio immobiliare di proprietà,

prevalentemente costituito da fabbricati ad uso strumentale nelle località di storico

insediamento.

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La relativa struttura per dislocazione viene illustrata dalla seguente tabella che ne

riporta inoltre i rispettivi valori netti di bilancio:

IMMOBILI Valori in bilancio

In Carpi:

Piazza Martiri, 3 4.382.679

Via Berengario 2.056.728

Via Cattani 418.823

Via Castelfidardo 835.726

Viale Manzoni 331.736

In Fossoli:

Via Mar Ionio, 2 234.418

Centro Servizi Doganali 76.840

In Novi:

Piazza 1° Maggio 218.211

Rovereto S/s, Via Chiesa 332.936

In Soliera:

Via F.lli Sassi 427.769

TOTALE 9.315.866

SETTORE TECNICO ORGANIZZATIVO E L’ATTIVITA’ DI SVILUPPO

L’esercizio 2004 ha costituito per il settore tecnico-organizzativo un anno di

particolare impegno, sia per le rilevanti trasformazioni operative poste in essere, sia

per la notevole quantità di nuove macchine ed attrezzature installate.

La migrazione al sistema informativo di Gruppo ha richiesto un continuo intervento

del Servizio finalizzato al coordinamento tecnico-informatico dei dati da trasferire,

alla riorganizzazione delle modalità applicative e procedurali ed all’allestimento delle

postazioni di lavoro con strumenti più avanzati e funzionali.

Tutte le 40 linee dati della rete sono state sostituite con altrettante dotate di alte

prestazioni e sistemi di backup, come pure rimpiazzati i 42 server ormai ritenuti

inadeguati.

Alle Filiali ed ai Servizi di direzione generale sono stati inoltre assegnati nuovi

personal computer (n. 285), monitor a schermo piatto di ultima generazione (n. 210),

stampanti laser e di sportello (n. 260), nonché lettori automatici per assegni (n. 120).

A completamento della generale fase di sviluppo tecnologico si è provveduto inoltre

ad effettuare la sostituzione di tre sportelli automatici ATM per consentire un

servizio più rapido ed efficiente.

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I numerosi impegni suindicati non hanno tuttavia impedito di realizzare il progetto di

razionalizzazione della rete commerciale attraverso la chiusura dei tre sportelli

“leggeri” di Cortile, Fossa, S. Michele dei Mucchietti e l’apertura della nuova Filiale

in Carpi, via Nuova Ponente.

L’importante riassetto organizzativo e strutturale sopra descritto ha acquisito

ulteriori potenzialità operative dal nuovo accordo di servizio sottoscritto con

Unicredit Produzioni Accentrate (UPA) a conclusione della fase di cessione a tale

Società del corrispondente ramo aziendale di C.R. Carpi.

Molteplici fasi lavorative di back-office sono ora affidate al citato centro produttivo

che garantisce un’elevata qualità delle prestazioni di servizio e qualificata

professionalità.

Nel corso dell’esercizio hanno preso inoltre avvio altre significative collaborazioni

con Aziende del Gruppo per sviluppare e migliorare l’offerta di prodotti e servizi alla

clientela della Banca.

In particolare occorre citare l’avanzato stato di attuazione del progetto “mandato

informatico”, collegato ai servizi di tesoreria, che troverà applicazione nei primi mesi

dell’anno 2005.

DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA

Si segnala che è in essere il Documento Programmatico sulla Sicurezza, ai sensi della

regola 19 dell’allegato B (disciplinare tecnico in materia di misure minime di

sicurezza) al Decreto Legislativo 196/2003 e che esso sarà aggiornato entro il termine

del 31 marzo 2005.

LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

I significativi eventi che hanno caratterizzato l’esercizio 2004 si sono

necessariamente riflessi sulla gestione delle risorse umane.

Il processo di migrazione al sistema informativo di Gruppo, che ha interessato

l’intera struttura nel corso del primo trimestre dell’anno, ha richiesto un’assidua

attività di coordinamento ed organizzativa di rilevante impegno.

Le esigenze emerse nelle fasi di realizzazione del progetto hanno condotto il

personale delle diverse aree operative a numerosi spostamenti nell’ambito territoriale

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del Gruppo per la definizione delle molteplici problematiche connesse a tale riassetto

aziendale.

Non sono mancate le necessità di carattere formativo per l’acquisizione delle

conoscenze sulle nuove procedure e le modalità applicative delle stesse alle

specifiche fasi del processo produttivo.

Al personale della Banca sono stati inoltre affiancati colleghi di società del Gruppo

per consentire un agevole avvio del nuovo sistema e minimizzare i possibili disagi

alla clientela.

Successivamente al citato processo di migrazione e nell’ambito del generale progetto

riorganizzativo si è inserita l’operazione di cessione ad Unicredit Produzioni

Accentrate del ramo d’azienda relativo al back office amministrativo-contabile.

Essa ha determinato, oltre al trasferimento della suindicata attività e dei relativi beni

materiali, anche il passaggio di sedici dipendenti della Banca a tale società del

Gruppo, previo distacco formativo per la conoscenza di strumenti e procedure.

In conseguenza di quanto descritto l’organico complessivo della Banca al 31

dicembre 2004 è sceso a 311 unità e risulta articolato secondo il seguente prospetto:

31/12/03 31/12/04 Variazione

Numero Comp. % Numero Comp. % assoluta

Dirigenti 2 0,59% 1 0,32% -1

Quadri direttivi 85 25,22% 86 27,65% 1

3a Area professionale 241 71,51% 215 69,13% -26

2a Area professionale 9 2,67% 9 2,89% 0

Totali 337 100,00% 311 100,00% -26

L’attività di formazione svolta nel corso dell’esercizio 2004 è stata principalmente

finalizzata a garantire specifiche conoscenze sulle procedure del nuovo sistema.

Durante gli interventi effettuati, che hanno coinvolto 304 risorse, sono state

complessivamente erogate alla struttura di rete e di direzione 21.282 ore di

formazione. Tale significativa quantità risulta ripartita in 17.958 ore d’istruzione

interna e 3.324 ore presso altri centri operativi.

In una prospettiva di completo allineamento alle altre realtà del Gruppo è stato inoltre

esteso ai Servizi di Direzione Generale, per la prima volta ed in via sperimentale, un

sistema premiante per l’esercizio 2004.

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LA FORMAZIONE DELL’UTILE D’ESERCIZIO

La struttura dei tassi d’interesse di sistema, ancora caratterizzata da una generale

diminuzione della redditività, ha significativamente influenzato il risultato

economico di periodo con conseguenti effetti sul margine d’interesse che si è

attestato a 36,7 mln. di euro.

La flessione complessivamente registrata nella misura del 2,98% sul precedente

esercizio 2003 ha interessato sia l’attività d’intermediazione creditizia, sia gli

impieghi finanziari di patrimonio libero il cui rendimento di periodo è sceso da 5,2

mln. di euro a 4,6 mln. di euro.

Nel comparto relativo alla clientela gli interessi attivi sono passati da 44,2 mln. di

euro a 42,4 mln. di euro con una variazione di 1,8 mln. di euro, mentre quelli passivi

di raccolta, evidenziando una riduzione di 1,4 mln. di euro, si collocano a 15 mln. di

euro.

L’attività sul mercato interbancario ha fatto rilevare interessi attivi e passivi nelle

rispettive misure di 1,8 e 0,9 mln. di euro, mentre lo sbilancio positivo dei

differenziali su operazioni di copertura rimane sostanzialmente stabile a 3,3 mln. di

euro.

I minori dividendi erogati dalle Società partecipate e la mutata normativa che ne ha

soppresso il correlato credito d’imposta, hanno ridotto l’apporto economico di tale

voce da 0,8 mln. di euro dell’anno 2003 a 0,5 mln. di euro del 2004.

I ricavi netti da servizi e da operazioni finanziarie raggiungono nell’esercizio

l’ammontare complessivo di 23,6 mln. di euro, realizzando un incremento del 4,68%.

La voce dei profitti da operazioni finanziarie, che passano da 1,2 mln. di euro a 1,8

mln. di euro, è comprensiva dei risultati relativi alla valutazione e ristrutturazione del

portafoglio titoli, ora completamente non immobilizzato.

Per effetto delle citate componenti, il margine d’intermediazione dell’esercizio viene

pertanto determinato in 60,2 mln. di euro ed in sostanziale stabilità sul precedente

periodo.

Le spese del personale, in conseguenza della cessione a UniCredit Produzioni

Accentrate del ramo d’azienda relativo al back office amministrativo e del correlato

trasferimento di risorse umane, scendono da 18,8 mln. di euro a 18,3 mln. di euro con

una flessione del 2,8%.

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Di contro le altre spese amministrative, incrementate dei corrispondenti costi per i

servizi trasferiti in outsourcing e di quelli direttamente connessi alla migrazione del

sistema informativo, salgono nel periodo da 11,2 mln. di euro a 13 mln. di euro.

Dedotte le imposte indirette e tasse, gli ammortamenti su beni materiali ed

immateriali e gli accantonamenti per rischi ed oneri, per un importo complessivo di

4,3 mln. di euro, viene quindi a determinarsi un risultato di gestione pari a 24,5 mln.

di euro che supera di 8,7 punti percentuali il corrispondente valore dell’anno 2003.

Dal processo di valutazione dei crediti sono derivate rettifiche a carico del conto

economico per 5,3 mln. di euro, mentre i principi di consolidata prudenza

abitualmente osservati hanno consentito la rilevazione di riprese di valore per un

importo di 3,2 mln., ritenuto peraltro di particolare circostanza.

Tenuto conto di quanto descritto, l’utile delle attività ordinarie che ne deriva

raggiunge 22,4 mln. di euro, con una crescita sul dato di confronto del 23,7%.

Il saldo algebrico della gestione straordinaria conferma, come nel precedente

esercizio, il proprio valore positivo che tuttavia scende alla misura di 0,154 mln. di

euro.

Nella formazione del bilancio 2004 si è provveduto ad azzerare il Fondo Rischi

Bancari Generali trasferendone la consistenza a riserva patrimoniale, previo

passaggio a utili, anche in ottica di avvicinamento alle logiche rivenienti dai principi

contabili internazionali.

Di conseguenza è stata registrata la variazione di detto fondo nell’apposita voce di

conto economico per l’intera consistenza del fondo stesso pari a 1,3 mln. di euro.

Le imposte sul reddito dell’esercizio, definite nel rispetto del principio di competenza

in 8,6 mln. di euro, determinano un utile netto di periodo pari a 15,2 mln. di euro, che

supera del 37,4% quanto conseguito nell’anno 2003.

IL PATRIMONIO AZIENDALE

La consistenza del patrimonio netto della Banca, come illustrato nel prospetto

allegato al bilancio e nella nota integrativa (sezione 8), ammontava al 31 dicembre

2004 a 147,6 mln. di euro, ricomprendendo in esso l’utile realizzato nell’esercizio

stesso.

L’incremento conseguito sul precedente periodo, pari a 5,2 mln. di euro, risulta

costituito dalla variazione algebrica riconducibile al citato reddito annuale, compreso

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l’azzeramento del fondo rischi bancari generali, e da quanto deliberato

dall’assemblea dei soci in sede di riparto dell’utile 2003.

Il capitale sociale della Banca di 64,7 mln. di euro risulta composto da n. 10.000.000

azioni ordinarie e n. 2.434.400 azioni ordinarie con privilegio di rendimento, del

valore nominale di euro 5,20 ciascuna.

Esso è detenuto essenzialmente dalla controllante UniCredit Banca Spa (99,9%) e per

la rimanente frazione dello 0,1% da investitori privati.

L’ammontare delle riserve patrimoniali, a seguito del suindicato riparto, è salito

nell’esercizio 2004 da 50,3 mln. di euro a 52,7 mln. di euro, mentre la voce relativa

al sovrapprezzo di emissione risulta invariata a 15 mln. di euro.

Il patrimonio di Vigilanza, determinato in conformità alla vigente normativa,

presenta, nel valore di 134,6 mln. di euro, una larga eccedenza rispetto ai requisiti

richiesti nella misura di 71,6 mln. di euro per la copertura dei rischi di credito e di

mercato.

Inoltre, il rapporto tra tale patrimonio e le attività di rischio ponderate, così come

indicato in nota integrativa, conferma nel 13,16% la situazione di accentuata solidità

aziendale il cui minimo previsto per le banche appartenenti a Gruppi è di soli 7 punti

percentuali.

Situazione aziendale che si trova in piena normalità rispetto ai profili analizzati dal

Fondo Interbancario per la Tutela dei Depositi ed esposti nella seguente tabella:

Ratios Fondo Interbancario Tutela Depositi 2003 2004

(rapporti percentuali) Profilo di rischiosità

- Sofferenze nette/Patrimonio di bil. (incl. f.di rischi su crediti)

+ prest. subord.

soglia di normalità inferiore o uguale al 40% 2,34 3,29

Profilo di solvibilità

- Patrimonio Vig./Requisito patrim. compl. di vigilanza

soglia di normalità superiore o uguale al 120% 189,52 197,10

Profilo di redditività/efficienza

- Costi di struttura/margine d’intermediazione

soglia di normalità inferiore o uguale al 70% 54,39 54,96

-Perdite su crediti al netto dei recuperi/Risultato lordo di gestione

soglia di normalità inferiore o uguale al 50% 16,91 11,21

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FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO E

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

In data successiva alla chiusura dell’esercizio la Capogruppo UniCredito Italiano ha

deliberato il completamento dell’integrazione della Cassa Risparmio Carpi Spa.

Le risorse professionali e le tradizionali relazioni economiche sviluppate sul territorio

saranno ulteriormente rafforzati da investimenti organizzativi e formativi finalizzati a

massimizzare le potenzialità della Banca nel contesto della già ampia dotazione di

prodotti e servizi specialistici all’interno del Gruppo.

Il progetto così delineato si pone l’obiettivo, attraverso lo sviluppo del modello di

specializzazione realizzato dal Gruppo, di valorizzare il radicamento territoriale ed il

patrimonio di relazioni sviluppate dalla Banca grazie anche alla previsione di una

struttura direzionale che presiederà la sede di Carpi.

Dal 2000, anno in cui la Cassa Risparmio Carpi è entrata nel Gruppo UniCredit, la

banca ha colto appieno i vantaggi e le opportunità della nuova appartenenza

sviluppando attività e professionalità sempre più apprezzate dalla propria clientela.

I risultati hanno valorizzato questa importante crescita portando l’aggregato della

raccolta e degli impieghi ad oltre 3.300 milioni, con l’utile netto su base annua di

fatto raddoppiato dai 7,6 mln. di euro del 2000 a 15,2 mln. di euro del 2004.

Tempi e modalità applicative del suindicato progetto saranno successivamente

definiti nel generale contesto delle strategie del Gruppo affinché tale importante fase

aggregativa possa perfezionarsi nei modi più appropriati.

Conseguentemente, troverà conclusione anche il mandato conferito a questo

Consiglio che ha condotto la Banca verso traguardi economici e patrimoniali sempre

più sfidanti e coerenti agli indirizzi di Gruppo.

Non sono certamente mancati difficoltà ed impegni notevoli, ma la struttura della

Società, nelle sue diverse articolazioni, ha saputo rispondere positivamente ai

cambiamenti ed agli stimoli delle occasioni.

La consapevolezza delle capacità e delle potenzialità in essa presenti consente di

formulare anche per il futuro previsioni di crescita e sviluppo commerciale.

PROPOSTA RIPARTO UTILE NETTO D’ESERCIZIO

Signori Azionisti,

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sottoponiamo alla Vostra approvazione la presente Relazione, il Bilancio ed il

relativo Conto Economico, nonché gli altri prospetti allegati e Vi invitiamo a

destinare l’utile netto d’esercizio pari ad euro 15.186.060 come segue:

- Dividendo alle azioni ordinarie

con privilegio euro 1,28 cadauna euro 3.116.032

- Dividendo alle azioni ordinarie

euro 0,94 cadauna euro 9.400.000

- Ulteriore apporto alle riserve euro 2.670.028

Desideriamo esprimere un vivo ringraziamento alla Direzione Generale ed a tutto il

personale della Cassa per l’impegno e lo spirito di appartenenza all’azienda ed al

Gruppo dimostrati.

Estendiamo la nostra riconoscenza a tutti coloro che nell’anno trascorso hanno

concluso il proprio rapporto di lavoro con la Cassa, ed in particolare al Direttore

Generale Carlo Zanantoni per la preziosa collaborazione prestata per il periodo di sua

permanenza alla direzione dell’Istituto ed al signor Umberto Giacomelli, Vice

Direttore Generale Vicario di UniCredit Banca Spa che ha assunto la carica di

Amministratore Delegato.

Un vivo riconoscimento è rivolto anche al Collegio Sindacale ed alla Società di

revisione KPMG, che ha sostituito la precedente Società PricewaterhouseCoopers,

per la qualificata assistenza assicurata nello svolgimento dei rispettivi incarichi.

Un sincero sentimento di stima è inoltre rivolto agli Organi centrali e periferici della

Banca d’Italia, in particolare al Dott. Paolo Lodi, Direttore a Modena, alla D.ssa

Maria Cardillo, Direttore a Reggio Emilia ed al Dott. Giuseppe Sopranzetti, Direttore

a Mantova.

A tutta la Clientela indirizziamo infine la nostra riconoscente gratitudine per la

preferenza e fiducia accordata nel tempo, assicurando che anche in futuro troverà

attenzione esclusiva, accurato servizio e risposte alle proprie esigenze.

Il Consiglio d’Amministrazione

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S C H E M I D I B I L A N C I OS C H E M I D I B I L A N C I O

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CASSA RISPARMIO CARPI S.P.A.

STATO PATRIMONIALE : ATTIVO

(importi in euro)al 31/12/2004 al 31/12/2003

10 CASSA e disponibilità presso banche centralie uffici postali 10.466.932 11.374.723

20 TITOLI del Tesoro e valori assimilati ammissibilial rifinanziamento presso banche centrali 11.523.358 21.930.120

30 CREDITI verso banche: 97.371.448 83.001.708 ( a ) a vista 12.087.263 31.379.752 ( b ) altri crediti 85.284.185 51.621.956

40 CREDITI verso clientela 914.443.820 893.031.289

50 OBBLIGAZIONI e altri titoli di debito: 140.512.708 118.403.159 ( a ) di emittenti pubblici 63.213.402 42.572.358 ( b ) di banche 21.309.456 26.004.708 di cui titoli propri 1.030.085 736.989 ( c ) di enti finanziari 7.388.217 ( d ) di altri emittenti 48.601.633 49.826.093

60 Azioni, quote e altri titoli di capitale 4.329.636 2.498.380

70 PARTECIPAZIONI 6.709.241 9.149.172

90 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 388.817 541.533 di cui : - costi di impianto

100 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 11.249.007 12.116.663

130 ALTRE ATTIVITA' 36.125.459 39.775.066

140 RATEI e RISCONTI ATTIVI: 8.195.648 9.512.860 ( a ) ratei attivi 7.315.760 8.432.774 ( b ) risconti attivi 879.888 1.080.086

TOTALE DELL'ATTIVO 1.241.316.074 1.201.334.673

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CASSA RISPARMIO CARPI S.P.A.

STATO PATRIMONIALE : PASSIVO

(importi in euro)AL 31/12/2004 AL 31/12/2003

10 DEBITI verso banche: 107.142.674 82.310.770 ( a ) a vista 39.860.322 34.106.684 ( b ) a termine o con preavviso 67.282.352 48.204.086

20 DEBITI verso clientela: 566.937.116 498.812.019 ( a ) a vista 440.070.789 403.611.350 ( b ) a termine o con preavviso 126.866.327 95.200.669

30 DEBITI rappresentati da titoli: 330.278.542 370.036.551 ( a ) obbligazioni 304.396.407 341.110.007 ( b ) certificati di deposito 25.670.301 28.379.124 ( c ) altri titoli 211.834 547.420

50 ALTRE PASSIVITA' 48.413.824 62.794.736

60 RATEI e RISCONTI PASSIVI: 5.341.139 6.802.694 ( a ) ratei passivi 4.994.397 6.487.005 ( b ) risconti passivi 346.742 315.689

70 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DILAVORO SUBORDINATO 5.537.521 6.317.512

80 FONDI PER RISCHI ed ONERI 30.031.918 31.847.481 ( a ) fondi di quiescenza e per obblighi simili 13.292.662 12.997.034 ( b ) fondi imposte e tasse 13.404.024 14.066.739 ( c ) altri fondi 3.335.232 4.783.708

100 FONDO PER RISCHI BANCARI GENERALI 1.291.142

120 CAPITALE 64.658.880 64.658.880

130 SOVRAPPREZZI DI EMISSIONE 15.087.152 15.087.152

140 RISERVE: 52.701.248 50.320.108 ( a ) riserva legale 19.794.768 18.689.205 ( b ) riserva per azioni proprie ( c ) riserve statutarie 32.860.105 31.584.528 ( d ) altre riserve 46.375 46.375

170 UTILE D'ESERCIZIO 15.186.060 11.055.628

TOTALE DEL PASSIVO 1.241.316.074 1.201.334.673

GARANZIE E IMPEGNI

10 GARANZIE RILASCIATE 66.608.222 75.640.056 di cui : - accettazioni 300.000 635.697 - altre garanzie 66.308.222 75.004.359

20 IMPEGNI 88.795.334 212.323.435

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CASSA RISPARMIO CARPI S.P.A.

CONTO ECONOMICO (importi in euro)ESERCIZIO 2004 ESERCIZIO 2003

10 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 52.152.581 54.428.591 di cui : - su crediti verso clientela 42.354.103 44.172.949 - su titoli di debito 4.580.314 5.250.226

20 INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (15.947.809) (17.439.262) di cui : - su debiti verso clientela (5.336.094) (5.150.102) - su debiti rappresentati da titoli (9.744.317) (11.294.425)

30 DIVIDENDI E ALTRI PROVENTI 471.821 814.800 (a) su azioni, quote e altri titoli di capitale 270 695 (b) su partecipazioni 471.551 814.105 (c) su partecipazioni in imprese del gruppo

40 COMMISSIONI ATTIVE 18.411.486 17.656.387

50 COMMISSIONI PASSIVE (1.545.708) (1.398.193)

60 PROFITTI DA OPERAZIONI FINANZIARIE 1.849.990 1.178.053

70 ALTRI PROVENTI DI GESTIONE 5.181.136 5.361.349

80 SPESE AMMINISTRATIVE: (33.695.023) (32.390.217) (a) spese per il personale (18.318.149) (18.847.890) di cui - salari e stipendi (12.413.066) (13.218.256) - oneri sociali (3.537.902) (3.513.622) - trattamento di fine rapporto (957.000) (1.045.400) - trattamento di quiescenza e simili (916.995) (975.593)

(b) altre spese amministrative (15.376.874) (13.542.327)

90 RETTIFICHE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONIIMMATERIALI E MATERIALI (1.705.283) (1.773.664)

100 ACCANTONAMENTI PER RISCHI ED ONERI (300.000) (3.584.000)

110 ALTRI ONERI DI GESTIONE (333.567) (288.111)

120 RETTIFICHE DI VALORE SU CREDITI EACCANTONAMENTI PER GARANZIE E IMPEGNI (5.340.887) (6.397.260)

130 RIPRESE DI VALORE SU CREDITI E SUACCANTONAMENTI PER GARANZIE E IMPEGNI 3.191.809 1.935.303

150 RETTIFICHE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONIFINANZIARIE (4.445)

170 UTILE DELLE ATTIVITA' ORDINARIE 22.390.546 18.099.331

180 PROVENTI STRAORDINARI 1.252.190 516.154190 ONERI STRAORDINARI (1.097.818) (179.857)200 UTILE (PERDITA) STRAORDINARIO 154.372 336.297210 VARIAZIONI DEL FONDO RISCHI BANC GEN 1.291.142220 IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO (8.650.000) (7.380.000)

230 UTILE D'ESERCIZIO 15.186.060 11.055.628

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E S E R C I Z I O 2 0 0 E S E R C I Z I O 2 0 0 44

N O T A I N T E G R A T I V AN O T A I N T E G R A T I V A

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STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO Il bilancio di esercizio è redatto in forma comparativa con l'esercizio precedente, ed è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla presente Nota Integrativa e corredato dalla relazione sull'andamento della gestione, così come previsto dal D.Lgs. 87/92 attuativo della direttiva CEE n. 86/635.

Nella redazione del bilancio sono stati osservati criteri contabili omogenei rispetto a quelli dell'esercizio precedente, in particolare le operazioni con la clientela regolate in conto corrente sono contabilizzate al momento della loro esecuzione; le operazioni relative al portafoglio effetti, ai titoli, alle valute e ai rapporti interbancari sono contabilizzate al momento del regolamento delle stesse.

La nota integrativa ha la funzione di fornire l'illustrazione e l'analisi dei dati di bilancio, e contiene le informazioni richieste dalle disposizioni del decreto legislativo n. 87/92, dal provvedimento della Banca d'Italia n. 100 del 15 luglio 1992 integrato con successivi aggiornamenti apportati dai provvedimenti del 16 gennaio 1995, del 7 agosto 1998 e da altre leggi. Inoltre, vengono fornite tutte le informazioni complementari ritenute necessarie a dare una rappresentazione veritiera e corretta, anche se non specificatamente richieste da disposizioni di legge. Pertanto alla presente nota integrativa sono allegati i seguenti documenti:

-Prospetto delle variazioni nei conti del patrimonio netto;

-Prospetto degli utilizzi e disponibilità delle Riserve;

-Prospetto delle rivalutazioni effettuate (art. 10 Legge 72/83);

-Stato patrimoniale e conto economico al 31/12/2004 e 31/12/2003 con evidenza delle variazioni intervenute nel corso dell'esercizio;

-Conto economico per margini in forma scalare dell'esercizio 2004 e 2003;

-Rendiconto finanziario;

-Rendiconto del Fondo di quiescenza;

-Elenco delle partecipazioni;

Nella nota integrativa gli importi sono espressi in migliaia di euro.

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PARTE A - CRITERI DI VALUTAZIONE SEZIONE 1 - Illustrazione dei criteri di valutazione Il bilancio è redatto nell'osservanza delle vigenti disposizioni di legge, interpretate e integrate dai principi contabili in vigore in Italia emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e dai documenti emessi da O.I.C. (Organismo Italiano di Contabilità) e, ove mancanti ed applicabili, da quelli emessi dallo I.A.S.B. Di seguito vengono esposti i criteri di valutazione utilizzati per la formazione del bilancio, concordati con il Collegio Sindacale ove previsto dalla normativa, che non sono variati rispetto al precedente esercizio. 1. Crediti, garanzie e impegni 1.1 Crediti I crediti, comprensivi degli interessi contrattuali sono stati valutati secondo il valore di presumibile realizzo. Tale valore è ottenuto deducendo dall'ammontare complessivamente erogato le previsioni di perdita per capitale e interessi, definite sulla base di specifiche analisi dei crediti in sofferenza ed incagliati, nonché del rischio forfettario di perdite che potrebbero manifestarsi in futuro sugli altri crediti. Il valore originario del credito viene corrispondentemente ripristinato negli esercizi successivi, qualora vengano meno i motivi della rettifica di valore effettuata. 1.2 Garanzie e impegni Le garanzie rilasciate sono iscritte al valore complessivo dell'impegno assunto. Gli impegni ad erogare fondi, assunti nei confronti delle controparti e della clientela, sono iscritti per l'ammontare da regolare. I titoli e i cambi da ricevere sono esposti al prezzo a termine contrattualmente stabilito con la controparte. I criteri di valutazione applicati ai crediti sono estesi anche alle garanzie rilasciate e agli impegni che comportano l'assunzione di rischi di credito. Le previsioni di perdita specifiche (relative a clienti presenti fra crediti a sofferenza e ad incaglio) e forfettarie sull'importo complessivo dei crediti di firma, trovano copertura nei " Fondi per rischi ed oneri " del passivo. 2. Titoli e operazioni " fuori bilancio " (diverse da quelle su valute) 2.1 Titoli immobilizzati I Titoli che costituiscono immobilizzazioni finanziarie sono valutati al costo di acquisto maggiorato del rateo di competenza derivante dall’effetto combinato degli scarti di negoziazione e di emissione

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che, in contropartita, viene portato ad integrazione degli interessi prodotti dai titoli stessi, secondo il principio della competenza economica sulla base della rispettiva durata residua. Eventuali trasferimenti dal portafoglio titoli non immobilizzati al portafoglio titoli immobilizzati, e viceversa, saranno contabilizzati al valore risultante dall’applicazione delle regole valutative del portafoglio di provenienza. 2.2 Titoli non immobilizzati I titoli che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie sono valutati: - al valore di mercato, se quotati in mercati regolamentati; - al minore tra il costo di acquisto ed il valore di mercato, se non quotati in mercati regolamentati. Il costo è determinato con il criterio del “costo medio ponderato” ed è rettificato della quota di competenza del periodo relativa allo scarto di emissione. Il valore di mercato è determinato: - per i titoli quotati in mercati regolamentati italiani ed esteri, in base al prezzo rilevato nell’ultimo giorno del periodo; - per i titoli non quotati in mercati regolamentati italiani ed esteri, assumendo il valore di presumibile realizzazione. Per l’individuazione di tale ultimo valore si fa riferimento: - all’andamento di mercato di titoli aventi analoghe caratteristiche quotati in mercati regolamentati italiani ed esteri; - all’attualizzazione dei flussi futuri sulla base dei rendimenti di mercato attesi; - alla situazione di solvibilità degli emittenti; - all’eventuale situazione di difficoltà nel servizio del debito da parte dei Paesi di residenza degli emittenti; - ad altri elementi determinabili in modo obiettivo. Il valore originario di costo viene ripristinato (riprese di valore) se vengono meno i motivi della rettifica di valore effettuata negli esercizi precedenti. Le operazioni "pronti contro termine" su titoli, che prevedono l'obbligo per il cessionario a pronti di rivendita a termine dei titoli, sono assimilate ai riporti e, pertanto, gli ammontari ricevuti ed erogati figurano come debiti e crediti. Il provento dell’impiego e il costo della provvista, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, vengono iscritti per competenza nelle voci economiche accese agli interessi. 2.3 Operazioni " fuori bilancio " (diverse da quelle su valute) I contratti di acquisto e di vendita di titoli non ancora regolati (a pronti o a termine) sono valutati al prezzo di mercato risultante dalle quotazioni di fine esercizio per i titoli quotati. I contratti di titoli non quotati sono valutati al minore tra il valore di contratto e quello di mercato in caso di acquisto; al valore risultante dalla valutazione dei medesimi titoli presenti in portafoglio o

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acquistati e non regolati, in caso di vendita. I contratti derivati con titolo sottostante (futures) e senza titolo sottostante collegati a tassi di interesse, a indici o ad altre attività sono esposti al valore nominale del capitale di riferimento e le modalità di riconoscimento al conto economico dei differenziali sono le seguenti: - contratti di copertura: vengono valutati con gli stessi criteri delle attività e passività oggetto di copertura. I differenziali sono registrati nelle voci accese agli interessi attivi e passivi con contropartita a ratei, coerentemente ai correlati costi ed ai ricavi generati dagli elementi coperti, secondo il principio della competenza economica; - contratti di intermediazione pareggiata per conto della clientela: sono valutati al costo e i differenziali incassati e pagati sono registrati con riferimento alla durata dei contratti nella voce 60 " Profitti (perdite) da operazioni finanziarie ". 3. Partecipazioni Il valore di iscrizione in bilancio è determinato sulla base del costo di acquisto o di sottoscrizione o del valore attribuito in sede di conferimento. Il costo viene ridotto per perdite durevoli di valore nel caso in cui le partecipate abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili nell'immediato futuro utili di entità tale da assorbire le predette perdite; il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi delle rettifiche di valore effettuate. I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono incassati. 4. Attività e passività in valuta (incluse le operazioni " fuori bilancio ") Le operazioni in valuta sono contabilizzate al momento del regolamento delle stesse. Le attività e le passività denominate in valuta sono valutate al tasso di cambio a pronti corrente alla data di chiusura dell'esercizio. L'effetto di tale valutazione viene imputato a conto economico. Le operazioni in valuta "fuori bilancio" rappresentate da contratti di compravendita a pronti non ancora regolati o a termine, sono valutate: - al tasso di cambio " a pronti " corrente alla data di chiusura dell'esercizio, se si tratta di operazioni "a pronti" non ancora regolate o di operazioni a termine di "copertura" di posizioni a pronti. In questo caso, i differenziali tra cambio a termine e cambio a pronti dei contratti di swap, sono iscritti nel conto economico secondo una distribuzione temporale coerente con quella di registrazione degli interessi prodotti dalle attività o passività coperte; - al tasso di cambio "a termine corrente" alla suddetta data, per scadenze corrispondenti a quelle delle operazioni oggetto di valutazione, se si tratta di operazione a termine. Gli effetti delle suddette valutazioni sono imputati a conto economico. Le immobilizzazioni finanziarie espresse in valuta sono valutate al cambio storico d’acquisto.

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5. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono registrate al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori sostenuti, rettificato, per taluni beni, in applicazione di specifiche leggi di rivalutazione monetaria, od al valore attribuito in sede di conferimento; l'ammontare iscritto in bilancio è ottenuto deducendo dal valore contabile così definito gli ammortamenti effettuati. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti, sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni. Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, viene ripristinato il valore originario. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi. 6. Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono contabilizzate al costo di acquisto, inclusivo degli oneri accessori ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro prevista utilità futura. Sono iscritte in bilancio al netto del valore degli ammortamenti effettuati. I costi di impianto e di ampliamento e gli altri costi aventi utilità pluriennale sono iscritti all'attivo previo consenso del Collegio Sindacale. 7. Altri aspetti I debiti I debiti sono valutati al valore nominale ad eccezione delle obbligazioni zero coupon emesse dalla Cassa che sono iscritte al netto di interessi non capitalizzati. Ratei e risconti

Sono iscritte in tali voci quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi, per realizzare il principio della competenza economico-temporale. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

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Il trattamento di fine rapporto viene stanziato per coprire l'intera passività maturata alla data di bilancio nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro e integrativi aziendali. Tale passività è soggetta a rivalutazione sulla base di appositi indici. Restano esclusi i dipendenti assunti a partire dal 28 aprile 1993, per i quali il T.F.R. viene totalmente accantonato nel Fondo Pensioni, come da regolamento che decorre dal luglio 1997. Infatti a partire dal 1° gennaio 1998 è stata data la facoltà, ai dipendenti già iscritti al Fondo Pensioni alla data del 28 aprile 1993, di versare al Fondo medesimo fino al 30% dell’accantonamento annuo del T.F.R.

Fondi per rischi ed oneri Il Fondo di quiescenza e per obblighi simili rappresenta il debito maturato alla data di bilancio verso gli iscritti, in attività di servizio o in quiescenza, per il trattamento pensionistico aziendale complementare delle pensioni INPS. Esso è stato determinato, per la parte riguardante i pensionati, in base ad un calcolo corredato da perizia di un Attuario indipendente; per la parte riguardante il personale in servizio, dalla sommatoria dei montanti dei diversi conti individuali alla data del 31 dicembre 2004. Il Fondo imposte rappresenta l'accantonamento delle imposte sul reddito e dell’IRAP effettuato in conformità alle disposizioni di Vigilanza in materia di fiscalità corrente e differita, nonché delle eventuali maggiori imposte a fronte del contenzioso. Gli altri fondi sono stanziati per fronteggiare perdite di valore sulle garanzie rilasciate e sugli altri impegni assunti, nonché passività, di esistenza certa o probabile, delle quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio o entro la data di formazione del presente bilancio non sono determinabili in modo certo l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti effettuati a fronte delle passività sopra indicate riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione. Fondo per rischi bancari generali Tale fondo è destinato alla copertura del rischio generale di impresa e, pertanto, ha natura di patrimonio netto. Le eventuali variazioni dell’esercizio sono iscritte a conto economico. Interessi attivi e passivi; altri ricavi e costi Gli interessi attivi e passivi, nonché gli altri ricavi e costi sono rilevati e contabilizzati nel rispetto del principio della competenza economico-temporale, con opportuna rilevazione dei ratei e risconti attivi e passivi.

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PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE Sezione 1 - I crediti 1.1 - Dettaglio della voce 30 " Crediti verso banche "

31/12/2004 31/12/2003

a) crediti verso banche centrali 5.471 2.108b) effetti ammissibili al rifinanziamento

presso banche centralic) operazioni pronti contro termine 73.376 49.488d) prestito di titoli

Composizione della 30 “Crediti verso banche”

5.471 2.1085.471 2.108

91.900 80.89411.751 31.38073.375 49.488

6.412148214 26

Totali 97.371 83.002

depositi cauzionali fruttiferi altri rapporti

Crediti verso altre banche: conti correnti pronti c/termine depositi vincolati

31/12/04 31/12/03Crediti verso Banca d'Italia: per riserva obbligatoria

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1.2 – Situazione dei “Crediti per cassa verso banche”

Il credito dubbio è rappresentato da una posizione verso un Istituto soggetto a liquidazione coatta amministrativa; di tale posizione si è già realizzata una parte consistente dell’ammontare del credito.

Categorie/Valori Esposizione Rettifiche di Esposizionelorda valore netta

complessive

A.Crediti dubbi 26 0 26 A.1 Sofferenze 26 26 A.2 Incagli A.3 Crediti in corso di ristrutturazione A.4 Crediti ristrutturati A.5 Crediti non garantiti verso Paesi a rischio

B.Crediti in bonis 97.345 97.345

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1.3 Dinamica dei crediti dubbi verso banche

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Crediti in corso Crediti Crediti non di ristrutturati garantiti verso

ristrutturazione Paesi a rischio

A. Esposizione lorda iniziale 26 A1. di cui: per interessi di mora B. Variazioni in aumento B.1. ingressi da crediti in bonis B.2. interessi di mora B.3. trasferimenti da altre categorie di crediti dubbi B.4. altre variazioni in aumento

C. Variazioni in diminuzione 0 C.1. uscite verso crediti in bonis C.2. cancellazioni C.3. incassi C.4. realizzi per cessioni C.5. trasferimenti ad altre categorie di crediti dubbi C.6. altre variazioni in diminuzione

D. Esposizione lorda finale 26 D.1. di cui: per interessi di mora

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1.5 - Dettaglio della voce 40 " Crediti verso clientela"

31/12/2004 31/12/2003

a) effetti ammissibili al rifinanziamento presso banche centrali

b) operazioni pronti contro termine 5.047c) prestito di titoli

Composizione della voce 40 “Crediti verso clientela”

1.6 - Crediti verso clientela garantiti

31/12/2004 31/12/2003a) da ipoteche 301.971 250.414b) da pegni su: 25.266 21.509 1. depositi di contante 581 8.470 2. titoli 19.332 6.663 3. altri valori 5.353 6.376c) da garanzie di: 140.489 215.139 1. Stati 2. altri enti pubblici 754 707 3. banche 238 7 4. altri operatori 139.497 214.425

Totali 467.726 487.062

31/12/04 31/12/03

Conti correnti e finanziamenti per anticipi 439.310 471.557

Portafoglio scontato 9.566 9.235

Crediti in valuta 7.626 12.673

Mutui ed altre sovvenzioni 447.221 396.117

Operazioni di pronti/termine 5.047

Altri crediti 5.674 3.449

Totali 914.444 893.031

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1.7 - Situazione dei crediti per cassa verso clientela L'importo complessivo dei crediti erogati alla clientela è esposto in bilancio al valore di presumibile realizzo, al netto cioè di svalutazioni analitiche e forfettarie attuate, come segue:

Categorie/Valori Esposizione Rettifiche di Esposizionelorda valore netta

complessive

A.Crediti dubbi 24.606 11.625 12.981 A.1 Sofferenze 14.978 9.805 5.173 A.2 Incagli 9.628 1.820 7.808 A.3 Crediti in corso di ristrutturazione A.4 Crediti ristrutturati 0 A.5 Crediti non garantiti verso Paesi a rischio

B.Crediti in bonis 908.610 7.147 901.463

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1.8 - Dinamica dei crediti dubbi verso clientela

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Crediti in corso Crediti Crediti non di ristrutturati garantiti verso

ristrutturazione Paesi a rischio

A. Esposizione lorda iniziale 12.265 13.626 771 A1. di cui: per interessi di mora 1.170 59 B. Variazioni in aumento 10.521 18.508 B.1. ingressi da crediti in bonis 1.712 16.053 B.2. interessi di mora 208 0 B.3. trasferimenti da altre categorie di crediti dubbi 7.469 614 B.4. altre variazioni in aumento 1.132 1.841

C. Variazioni in diminuzione 7.808 22.506 771 C.1. uscite verso crediti in bonis 2.379 C.2. cancellazioni 4.369 C.3. incassi 2.947 11.592 C.4. realizzi per cessioni 223 C.5. trasferimenti ad altre categorie di crediti dubbi 1 7.311 771 C.6. altre variazioni in diminuzione 268 1.224

D. Esposizione lorda finale 14.978 9.628 0 D.1. di cui: per interessi di mora 1.202 38

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1.9 - Dinamica delle rettifiche di valore complessive dei crediti verso clientela

Le svalutazioni sono formulate tenendo conto della situazione di solvibilità dei debitori, dell’andamento economico di categorie omogenee di crediti, nonché delle situazioni di difficoltà nel servizio del debito da parte dei Paesi di residenza dei debitori. In particolare: - i crediti in sofferenza sono stati svalutati analiticamente, definendo per ciascuna posizione l’entità della perdita attesa sia in linea capitale che in linea interessi; - le posizioni incagliate sono state esaminate e svalutate sia analiticamente sia sulla base di analisi storico-statistiche per tenere conto delle perdite che potrebbero manifestarsi in futuro; - i crediti vivi sono stati svalutati forfettariamente imputando a ciascun comparto di attività economica di appartenenza una percentuale di svalutazione determinata sulla base della maggiore o

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Crediti in corso Crediti Crediti non Crediti in bonisdi ristrutturati garantiti verso

ristrutturazione Paesi a rischio

A. Rettifiche complessive iniziali 9.447 3.212 47 7.424 A1. di cui: per interessi di mora 1.166 40 B. Variazioni in aumento 5.669 588 0 3.137 B.1. rettifiche di valore 1.707 575 3.059 B.1.1. di cui: per interessi di mora 0 B.2. utilizzi dei fondi rischi su crediti 0 B.3. trasferimenti da altre categorie di crediti 3.801 13 78 B.4. altre variazioni in aumento 161

C. Variazioni in diminuzione 5.311 1.980 47 3.414 C.1 riprese di valore da valutazione 69 60 70 C.1.1. di cui: per interessi di mora 0 C.2. riprese di valore da incasso 873 1.375 3 C.2.1. di cui: per interessi di mora 37 9 C.3. cancellazioni 4.369 0 41 C.4. trasferimenti ad altre categorie di crediti 545 47 3.300 C.5. altre variazioni in diminuzione

D. Rettifiche complessive finali 9.805 1.820 0 7.147 D.1. di cui: per interessi di mora 1.202 28

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minore rischiosità. I crediti verso la clientela vengono rilevati per forma tecnica al momento della loro erogazione. La distinzione per forma tecnica viene debitamente raccordata con lo schema contabile ed extra – contabile della matrice dei conti. Il processo contabile definito a livello aziendale nell'ambito del modello del sistema dei controlli interni assunto (insieme dei processi), prevede la rilevazione dei fatti gestionali concernenti i crediti verso la clientela, i criteri per la rappresentazione degli stessi nel bilancio nonché i criteri di valutazione di fine esercizio. Per la rilevazione dei crediti dubbi la banca si avvale delle procedure amministrative e delle procedure informatiche di supporto a tali rilevazioni. In particolare, il Consiglio di Amministrazione, sentito il Collegio Sindacale, su proposta della Direzione, ha disciplinato, il modello dell’intero processo di affidamento (politiche creditizie, valutazione del merito creditizio, concessione ed erogazione, revisione e controllo andamentale). Tale modello prevede: - le attività da svolgere per la definizione delle politiche creditizie con riferimento alle caratteristiche del contesto interno ed esterno. In tale ambito vengono definite la rilevazione ed il livello delle fonti dei rischi per singola branca di attività economica; - le attività da svolgere per la valutazione del merito creditizio in termini di affidabilità della clientela da sovvenire. Tale accertamento viene effettuato attraverso l'analisi della situazione economica e finanziaria delle famiglie produttrici e delle imprese ovvero attraverso l'analisi dei fattori che caratterizzano la solvibilità delle persone fisiche; - le attività operative e gestionali da porre in essere per l'esercizio dei poteri delegati in materia creditizia nonché le modalità per stabilire tali poteri in un'ottica di revisione degli stessi coerentemente ai cambiamenti organizzativi ed operativi. In tale contesto sono definite anche le modalità da porre in essere per la concessione dei crediti agli esponenti aziendali in linea con quanto previsto dal T.U. in materia creditizia e dalle disposizioni di Vigilanza; - le attività per il controllo periodico circa l'andamento dei crediti e per la classificazione degli stessi nelle categorie dei rischi previsti a livello aziendale e raccordate con quelle previste dall'Organo di Vigilanza. Pertanto, i crediti dubbi vengono periodicamente rilevati nelle categorie di rischio aziendali tenendo presente quanto previsto nel predetto modello in materia di: - criteri per la determinazione delle anomalie tecniche determinate con riferimento alle modalità ed agli indicatori previsti nella procedura di monitoraggio utilizzata dalla Banca d'Italia in sede ispettiva (Astra); - criteri per la selezione dei crediti anomali da sottoporre ad esame sulla base del livello della anomalia complessiva riscontrata per singola posizione e della struttura dei crediti per fasce di importo. L'intera articolazione dei crediti per fasce di anomalia e per fasce di importo viene rappresentata su un apposito supporto informativo; - criteri per la classificazione dei crediti esaminati tenendo presente quelli previsti dalla Banca d'Italia in sede di segnalazione alla stessa della morfologia dei complessivi crediti; - criteri per la determinazione delle previsioni di perdita sia analitiche che forfettarie nonché per la determinazione degli eventuali fondi rischi su crediti. Con riferimento ai predetti criteri sono stati determinati i crediti dubbi tenendo presente, per la rappresentazione degli stessi in bilancio, le disposizioni emanate a riguardo dalla Banca d'Italia per quanto concerne le segnalazioni della matrice dei conti. Tali disposizioni coincidono, tra l'altro, con quelle previste in materia di bilancio. Per quanto concerne le rettifiche di valore, le stesse coincidono con le previsioni di perdite analitiche

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e forfettarie le cui modalità di determinazione sono state descritte nei criteri di valutazione. A livello interno tali perdite vengono rilevate contabilmente nei fondi svalutazione analitici e forfettari ed extra – contabilmente a livello di singolo cliente per quanto concerne le perdite analitiche e per branca di attività economica per quanto riguarda quelle forfettarie. Sezione 2 - I titoli 2.2 - Variazioni annue di titoli immobilizzati A. Esistenze iniziali 15.201

B. Aumenti 14B1.AcquistiB2.Riprese di valoreB3.Trasferimenti dal portafoglio non immobilizzatoB4. Altre variazioni 14

C. Diminuzioni 15.215C1. VenditeC2. RimborsiC3. Rettifiche di valore di cui - svalutazioni duratureC4. Trasferimenti al portafoglio non immobilizzato 15.069C5. Altre variazioni 146

D. Rimanenze finali 0

L’azzeramento del comparto, con trasferimento al portafoglio non immobilizzato, è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione, in data 22 dicembre 2004, per il venire meno delle esigenze che ne avevano generato la costituzione. In seguito parte di tali titoli sono stati ceduti con realizzo di utili per 1.342 mila euro e perdite per 56 mila euro, classificati a voce 60 del Conto Economico. Le altre variazioni in aumento e in diminuzione riguardano rispettivamente scarti di negoziazione e scarti di emissione maturati alla data del trasferimento.

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2.3 - Titoli non immobilizzati

Voci/Valori valori di bilancio valore di mercato1. Titoli di debito 152.036 152.049

1.1 Titoli di Stato 74.548 74.548 - quotati 74.548 74.548 - non quotati1.2 Altri titoli 77.488 77.501 - quotati 22.279 22.279 - non quotati 55.209 55.2222. Titoli di capitale 4.330 4.419 - quotati 1.364 1.364 - non quotati 2.966 3.055

Totali 156.366 156.468

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2.4 - Variazioni annue dei titoli non immobilizzati

Le altre variazioni in aumento sono riferite agli utili derivanti dalla negoziazione del portafoglio titoli non immobilizzati, dalle plusvalenze realizzate in sede di rimborso di titoli estratti o scaduti, dal rateo di scarto di emissione al 31/12/2004, per 26.484 euro, conteggiato ai sensi del DL. 25/2/95 n.48 e da interessi maturati su contratti di capitalizzazione per 1.792.082 euro. Le altre variazioni in diminuzione si riferiscono a perdite da negoziazione titoli. Le rettifiche di valore, imputate a conto economico, corrispondono alle minusvalenze determinate per aver valutato i titoli al minore fra il costo d'acquisto e il valore di mercato.

A. Esistenze iniziali 127.630

B. Aumenti 481.801

B1. Acquisti 462.276 - Titoli di debito 455.343 + titoli di Stato 230.950 + altri titoli 224.393 - Titoli di capitale 6.933

B2. Riprese di valore e rivalutazioni 127

B3. Trasferimenti dal portafoglio immobilizzato 15.069B4. Altre variazioni 4.329

C. Diminuzioni 453.065

C1. Vendite e rimborsi 452.512

- Titoli di debito 447.428 + titoli di Stato 222.201 + altri titoli 225.227 - Titoli di capitale 5.084

C2. Rettifiche di valore 452C3. Trasferimenti al portafoglio immobilizzatoC4. Altre variazioni 101

D. Rimanenze finali 156.366

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Composizione del Portafoglio Titoli di proprietà di cui alle voci 20, 50 e 60

31/12/2004 31/12/2003Titoli del tesoro e valori assimilati ammissibili alrifinanziamento presso banche centrali (voce 20) 11.523 21.930Obbligazioni ed altri titoli di debito (voce 50) 140.513 118.403Azioni, quote ed altri titoli di capitale (voce 60) 4.330 2.498

Totali 156.366 142.831 Sezione 3 - Le partecipazioni L’elenco delle partecipazioni in essere a fine esercizio, tutte senza influenza rilevante, viene fornito in allegato con l’evidenza di tutte le interessenze. 3.2 - Attività e passività verso imprese del gruppo

I rapporti di debito e credito con le imprese del Gruppo Bancario Unicredito Italiano, sono esposte nella tabella in cifra globale; le condizioni applicate ai singoli rapporti od alle operazioni infragruppo non si discostano da quelle correnti di mercato.

31/12/04 31/12/03a) Attività 87.400 50.299 1.crediti verso banche 87.400 50.299 2.crediti verso enti finanziari 3.crediti verso altra clientela 4.obbligazioni e altri titoli di debito - di cui: subordinatib) Passività 104.983 83.159 1.debiti verso banche 102.898 80.568 2.debiti verso enti finanziari 3.debiti verso altra clientela 85 591 4.debiti rappresentati da titoli 2.000 2.000 5.passività subordinatec) Garanzie e impegni 54.562 57.463 1.garanzie rilasciate 2.impegni 54.562 57.463

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3.3 - Attività e passività verso imprese partecipate (diverse dalle imprese del gruppo)

31/12/2004 31/12/2003a) Attività 54.883 49.205 1.crediti verso banche 5.471 342 2.crediti verso enti finanziari 3.crediti verso altra clientela 2.818 4.061 4.obbligazioni e altri titoli di debito 46.594 44.802b) Passività 627 841 1.debiti verso banche 109 2.debiti verso enti finanziari 3.debiti verso altra clientela 627 732 4.debiti rappresentati da titoli 5.passività subordinatec) Garanzie e impegni 767 119 1.garanzie rilasciate 767 119 2.impegni

Le operazioni con le imprese partecipate sono state effettuate a condizioni in linea con quelle di mercato. 3.4 - Composizione della voce 70 " partecipazioni "

a) in banche 2.7671. quotate2. non quotate 2.767

b) in enti finanziari 01. quotate2. non quotate

c) altre 3.9421. quotate2. non quotate 3.942

Totale 6.709

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3.6 - Variazioni annue delle partecipazioni 3.6.2 Altre partecipazioni

Le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio risultano le seguenti: acquisizione di n° 2.000 quote del Consorzio CA.RI.CE.SE da nominale euro 0,51 al prezzo di euro 5.220; cessione della partecipazione Banca Nazionale del Lavoro SpA al prezzo di euro 14.812 con un utile da realizzo di euro 6.050; cessione della partecipazione Bipielle Investimenti SpA al prezzo di euro 115.464 con una perdita da realizzo di euro 23.501; cessione della partecipazione San Paolo IMI al prezzo di euro 2.023.956 con un utile da realizzo di euro 762.447. Il risultato conseguito dalle cessioni suindicate, sono state classificate a Proventi straordinari. Con decorrenza 31/12/2004 ha avuto efficacia la richiesta di recesso da socio sovventore di Unibon Salumi scarl: il rimborso, pari a euro 1.084.231 che avverrà entro 180 giorni dalla approvazione del bilancio, ha dato luogo ad un utile da realizzo di euro 51.317. Dal confronto tra il costo iscritto a bilancio ed il relativo valore pro quota di patrimonio netto, non sono emerse, nel presente esercizio, partecipazioni che possano comportare perdite durevoli di valore. In allegato si riporta l'elenco completo delle partecipazioni detenute alla data di chiusura dell'esercizio.

A. Esistenze iniziali 9.149B. Aumenti 825B1. Acquisti 5B2. Riprese di valoreB3. RivalutazioniB4. Altre variazioni 820C. Diminuzioni 3.265C1. Vendite e rimborsi 3.241C2. Rettifiche di valore

di cui: - svalutazioni durature

C3. Altre variazioni 24D. Rimanenze finali 6.709E. Rivalutazioni totali 4.258F. Rettifiche totali 189

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Sezione 4 – Le immobilizzazioni materiali e immateriali 4.1 - Variazioni annue delle immobilizzazioni materiali La voce è così composta: - immobili 9.316 - mobili ed impianti 1.933 Le variazioni in corso d’anno sono state:

Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo delle relative immobilizzazioni materiali.

immobili mobili ed impianti e totalearredi macchine

A. Esistenze iniziali 9.726 503 1.888 12.117

B. Aumenti 0 1.611 861 2.472B1. Acquisti 77 756 833B2 Riprese di valoreB3. Rivalutazioni 0B4. Altre variazioni 1.534 105 1.639

C. Diminuzioni 410 765 2.165 3.340C1. Vendite 131 386 517C2 Rettifiche di valore 410 634 355 1.399 a) ammortamenti 410 634 355 1.399 b) svalutazioni durature

C3. Altre variazioni 1.424 1.424

D. Rimanenze finali 9.316 1.349 584 11.249

E. Rivalutazioni totali 10.506 10.506

F. Rettifiche totali 6.898 14.254 8.852 30.004 a) ammortamenti 6.898 14.254 8.852 30.004 b) svalutazioni durature

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In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'art. 10 della Legge del 19 marzo 1983 n. 72, in allegato vengono fornite le indicazioni per gli immobili tuttora in patrimonio e per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. 4.2 - Variazioni annue delle immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali, aventi natura di onere pluriennale, al netto degli ammortamenti effettuati in conto, ammontano a euro 388.817; le variazioni intervenute in corso d’esercizio sono state:

Gli oneri pluriennali sono costituiti da costi per manutenzioni straordinarie eseguite su locali in affitto ad uso azienda e da costi relativi a software applicativi. Le immobilizzazioni immateriali sono ammortizzate, di norma, entro un periodo non superiore a cinque anni. L’iscrizione nei conti dell’attivo è effettuata con il consenso del Collegio Sindacale.

costi oneri totaled'impianto pluriennali

A. Esistenze iniziali 0 541 541B. Aumenti 153 153B1. Acquisti 153 153B2. Riprese di valoreB3. RivalutazioniB4. Altre variazioniC. Diminuzioni 0 305 305C1. VenditeC2. Rettifiche di valore 0 305 305

a) ammortamenti 305 305b) svalutazioni durature

C3. Altre variazioni 0D. Rimanenze finali 0 389 389E. Rivalutazioni totaliF. Rettifiche totali 0 9.449 9.449

a) ammortamenti 9.449 9.449b) svalutazioni durature

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Sezione 5 - Altre voci dell'attivo 5.1 - Composizione della voce 130 " altre attività "

Tali crediti sono ritenuti tutti esigibili e pertanto su di essi non sono state effettuate rettifiche di valore. 5.2 - Composizione della voce 140 " ratei e risconti attivi "

5.3 - Rettifiche per ratei e risconti attivi Nessuna rettifica per ratei e risconti attivi è stata apportata direttamente ai conti patrimoniali di pertinenza.

31/12/2004 31/12/2003Ratei su: 7.316 8.433interessi attivi su titoli 636 708interessi attivi su titoli destinati al fondo pensioni 67interessi attivi su mutui 1.878 1.637interessi attivi su prestiti personali 16interessi su operazioni con l'estero 560 332interessi su operazioni pronti c/termine 56 39interessi su contratti di copertura 3.252 5.300commissioni di gestione 659 393ratei attivi altri 208 8

Risconti su: 880 1.080spese anticipate 719 741provvigioni e commissioni 161 339

Totali 8.196 9.513

31/12/2004 31/12/2003cassa e altri valori in carico al cassiere 7.281 28interessi e competenze da addebitare a banche e clienti 2.075 2.333depositi cauzionali 38 30partite viaggianti fra le filiali 485 331partite in corso di lavorazione 8.891 11.507partite residue ex servizio esattoriale 1.365 1.368ritenute d'acconto subite, acconti versati e crediti fiscali 4.547 8.932attività per imposte anticipate 721 1.299partite rivenienti dalla valutazione delle operazioni fuori bilancio 2.549 940premi pagati per opzioni 42 42partite definitive ma non imputabili ad altre voci 6.703 164altre partite 1.428 12.801

Totali 36.125 39.775

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5.4 - Distribuzioni delle attività subordinate

Sezione 6 - I debiti 1.1 Dettaglio della voce 10 “debiti verso banche”

Composizione della voce 10 “Debiti verso banche”

1.2 Dettaglio della voce 20 " debiti verso clientela "

31/12/2004 31/12/2003

a) operazioni pronti contro termine 124.446 92.194

b) prestito di titoli

31/12/2004 31/12/2003a) crediti verso bancheb) crediti verso clientelac) obbligazioni e altri titoli di debito 451 1.996

Totali 451 1.996

31/12/2004 31/12/2003Debiti verso altre banche: 107.143 82.311 conti correnti di corrispondenza 4.860 2.107 depositi liberi 35.000 32.000 depositi vincolati 67.283 48.182 finanziamenti 22

Totali 107.143 82.311

31/12/2004 31/12/2003a) operazioni pronti contro termine

b) prestito di titoli

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Composizione delle voci 20 “Debiti verso clientela” e 30 “Debiti rappresentati da titoli”

31/12/2004 31/12/2003

Conti correnti 402.912 364.752Depositi a risparmio 39.562 41.866Certificati di deposito 25.670 28.379Obbligazioni di nostra emissione 304.396 341.110Operazioni pronti/termine 124.446 92.194Altri titoli 212 547Altre forme tecniche 17

Totali 897.215 868.848

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Sezione 7 - I fondi 7.3 - Composizione della sottovoce 80 c) " fondi per rischi ed oneri: altri fondi "

Il fondo rischi per garanzie e impegni comprende per 113 migliaia di euro di accantonamenti effettuati a fronte delle perdite presunte sulle garanzie rilasciate e sugli impegni assunti dall'Istituto. Il fondo oneri per il personale è costituito da somme accantonate per fronteggiare oneri contrattuali. Gli altri fondi comprendono accantonamenti prudenzialmente effettuati a fronte di eventuali oneri e costi indeterminati nell’ammontare e nella data di sopravvenienza. Variazioni intervenute nella voce 80/c “fondi per rischi ed oneri: altri fondi”

La variazione per utilizzo è relativa a oneri corrisposti di competenza dell'esercizio precedente. Le altre variazioni in diminuzione si riferiscono a riconferimento a conto economico di eccedenze di accantonamenti di esercizi precedenti. Gli apporti si riferiscono ad accantonamenti effettuati in previsione di oneri e costi indeterminati o eventuali. In particolare: PIANO DI INCENTIVO ALL’ESODO

31/12/04 31/12/03c) Altri Fondi: Fondo per garanzie rilasciate 113 113 Fondo oneri per il personale 2.097 516 Altri fondi per rischi ed oneri 1.125 4.154

Totali 3.335 4.783

garanzie oneri per il altri rischi totalee impegni personale ed oneri

Esistenze iniziali 113 515 4.155 4.783

utilizzi di accantonamenti 337 3330 3667altre variazioni in diminuzione 178 178

apporti 2097 300 2.397

Rimanenze finali 113 2097 1.125 3.335

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In data 26 ottobre 2004 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato il “Piano Industriale 2004 – 2007”, nell’ambito del quale è stato illustrato il progetto di riorganizzazione del Gruppo. Gli obiettivi che tale piano si prefigge di raggiungere sono – tra l’altro – l’eliminazione delle residue duplicazioni funzionali e la razionalizzazione dei costi, al fine di migliorare ulteriormente e in modo strutturale il profilo di efficienza del Gruppo, attraverso il ridisegno dei processi chiave che riguardano, tra l’altro, l’ottimizzazione del dimensionamento del Personale del Gruppo. In data 19 novembre 2004 è stata avviata con le Organizzazioni Sindacali di Gruppo la procedura prevista dall’articolo 18 del C.C.N.L. 11 luglio 1999 la quale si è conclusa con gli Accordi Sindacali sottoscritti in data 11 febbraio 2005. L’onere complessivo, stimato in 500 mila euro per tutto il predetto triennio, a fronte di numero 30 unità circa, è stato incluso nella voce “oneri straordinari” del conto economico dell’esercizio in unica soluzione con contropartita “Fondo rischi ed oneri – altri fondi”. Tale onere è stato determinato sulla base delle seguenti ipotesi: - adesione parziale e in misura differenziata, secondo la migliore stima allo stato possibile, al Piano

da parte del Personale interessato, a seconda del possesso o meno dei requisiti per l’immediata percezione del trattamento di pensione;

- corresponsione agli appartenenti al Personale in possesso dei requisiti di premi di incentivazione decrescenti in relazione alla tempestività di adesione al Piano; erogazione dell’assegno di accompagnamento previsto dall’Accordo del 28 febbraio 1998 e dal D.M. n. 158 del 28 aprile 2000 sul “Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale del credito” per gli appartenenti al Personale che aderiranno al programma di incentivazione senza possedere i requisiti, ma che matureranno gli stessi entro il 31 dicembre 2009.

ANATOCISMO

La recente sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione in materia di anatocismo non ha aggiunto nulla di nuovo rispetto alle precedenti pronunce della Suprema Corte del 1999. Dopo la sentenza del 2004 è pervenuto un numero di reclami peraltro limitato se confrontato con quelli pervenuti nel 1999 all’indomani del mutamento di indirizzo della Cassazione. Confortati dal parere di illustri giuristi (alcuni dei quali si sono pronunciati anche pubblicamente) e dei vertici dell’ABI, si rimane convinti della correttezza dell’operato delle banche italiane sino al 1999, allorché la Cassazione decretò la fine di un uso normativo in materia di capitalizzazione degli interessi in precedenza esistente. Pur non potendo ovviamente escludere la possibilità che ulteriori contenziosi possano essere promossi, si ritiene che la maggior parte dei clienti intenzionati ad eccepire una presunta illegittimità della capitalizzazione trimestrale degli interessi abbia già avuto modo di inviare formale reclamo o di instaurare un giudizio negli scorsi cinque anni. Non si prevede, perciò, un aumento significativo del contenzioso in materia.

Per tali ragioni, tenuto anche conto: - che non pochi giudici di merito hanno dimostrato di non condividere le tesi della Cassazione e

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- dell’intenzione dell’Associazione di Categoria di sottoporre l’argomento alla Corte di Giustizia delle Comunità Europee e della Corte Costituzionale si è provveduto ad effettuare adeguati accantonamenti a fronte di singole posizioni.

ARGENTINA

Si tratta di una vicenda nata alla fine del 2001. I contenziosi in questi anni sono stati limitati. Nella maggioranza dei casi la clientela, infatti, addebita - correttamente - allo stato argentino le perdite subite a causa del default dei titoli emessi dal medesimo.

Pur non potendo ovviamente escludere che pervengano ulteriori reclami, non si prevede un significativo aumento del contenzioso in ordine alle operazioni di acquisto di tali titoli e confidando nella possibilità di dimostrare, in ogni caso, la correttezza dell’operato della banca (atteso che non sussistono elementi per considerare la compravendita di bond emessi dallo stato Argentino diversamente da qualsiasi altra operazione in strumenti finanziari), si è, quindi, effettuato a tal fine un prudente accantonamento.

CIRIO

Nel 2004 si sono conclusi i lavori della Commissione indipendente, promossa dalla Capogruppo, che aveva il compito di valutare se i clienti fossero stati sufficientemente consapevoli del rischio insito nell’operazione di acquisto di Bond Cirio, tenuto anche conto della composizione del proprio portafoglio e delle attività complessivamente affidate alla banca.

In considerazione di tale iniziativa nell’esercizio 2003 erano stati effettuati appositi accantonamenti, di cui 3.296 mila euro sono stati utilizzati nell’esercizio 2004 a fronte degli atti transattivi sottoscritti

Anche nel 2004 si è ritenuto di proseguire nell’effettuare accantonamenti solo per le cause in essere, il cui esito dipende, sostanzialmente, dalla possibilità di dimostrare che la banca ha adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla normativa vigente ed ha correttamente dato corso all’operazione di acquisto (circostanza che è stato possibile provare nella maggior parte dei casi).

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Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (voce 70) Il T.F.R. ha avuto la seguente movimentazione:

Variazioni intervenute nella voce 80/a " fondi per rischi ed oneri: Fondi di quiescenza e per obblighi simili "

Esistenze iniziali 12.997

utilizzi 1.270

- per pagamento di integrazione pensioni

e liquidazioni di capitali 1.228

- per trasferimento a Fondi esterni 42

apporti 1.565

- accantonamento a carico della banca 917

- apporto quote T.F.R. 351

- apporti a carico iscritti al Fondo 205

- altri apporti 92

Rimanenze finali 13.292

Esistenze iniziali 6.318

utilizzi 1.737

- liquidazioni corrisposte al personale uscito 1.203

- anticipazioni 109

- giro al Fondo Pensioni 351

- altri utilizzi 74

apporti 957

- rivalutazione accantonamenti relativi

ad anni precedenti 157

- accantonamento relativo all'esercizio 800

Rimanenze finali 5.538

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Trattasi di fondo, senza personalità giuridica, complementare delle prestazioni INPS. Al patrimonio del Fondo sono state destinate attività finanziarie della Cassa, successivamente assegnate in gestione esterna a Pioneer Investments, mentre a Previnet spa è stata assegnata la gestione amministrativa. Il fondo garantisce le seguenti prestazioni: - a favore del personale in servizio, un trattamento pensionistico aggiuntivo delle prestazioni erogate dall’INPS, secondo le previsioni del D.Lgs 124/93; - a favore dei pensionati titolari di prestazioni a norma del precedente Regolamento del 13.3.1990, un trattamento pensionistico integrativo delle prestazioni erogate dall’INPS. La parte del Fondo riguardante i pensionati, già in essere alla data di sottoscrizione del nuovo Regolamento, continua ad essere sottoposta annualmente a verifica da parte di un Attuario indipendente che ha confermato, sulla base dei criteri enunciati nella parte A - sezione 1, il sostanziale pareggio della riserva matematica, calcolata sulla attuale posizione dei pensionati iscritti al Fondo e l’ammontare del Fondo stesso. In allegato è inserito il rendiconto del Fondo, come richiesto dalle vigenti disposizioni.

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Informazioni sulla voce 80/b “fondi per rischi ed oneri: Fondi imposte” In applicazione del principio contabile n. 25, di rilevazione della fiscalità differita, elaborato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e dei ragionieri e recepito dalla Banca d’Italia con proprio provvedimento del 3 agosto 1999 sono state rilevate le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite applicando le seguenti aliquote: Ires Periodo di riferimento 33% dall’anno 2004 12,5% anno 2003 (ritenuta a titolo d’imposta) Irap Periodo di riferimento 4,25% dall’anno 2004 Le attività iscritte in bilancio a seguito delle suindicate determinazioni risultano pari a 1.299 migliaia di euro (tabella A) e si riferiscono alle seguenti situazioni rilevanti: - svalutazione dei crediti verso clientela, eccedenti il limite annuale, e deducibili in quote costanti nei

sette esercizi successivi a quello di imputazione al conto economico; - spese amministrative ed altri componenti negativi deducibili, per loro natura, in più esercizi

rispetto a quello di propria competenza; - quote costanti delle minusvalenze patrimoniali rateizzate e deducibili nei successivi esercizi; - accantonamenti al fondo rischi ed oneri recuperabili negli esercizi successivi.

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FISCALITA’ DIFFERITA Fiscalità differita attiva

Imponibile Imposta Imponibile Imposta

Svalutazione crediti eccedenti lo 0,60% 57 18 271 89Spese di rappresentanza 22 7 22 7Svalutazione partecipazioni 4 1 26 9Accantonamento a fondo rischi 2.097 692 3.584 1.183

Svalutazione crediti eccedenti lo 0,60% 57 2 238 10Spese di rappresentanza 22 1 22 1

Totali 2.259 721 4.163 1.299

Fiscalità differita passiva

Imponibile Imposta Imponibile Imposta

Contratto di capitalizzazione 16.589 2.074 14.797 1.850Plusvalenze su partecipazioni 3.582 1.182 5.659 1.867

Totali 20.171 3.256 20.456 3.717

IRES

esercizio 2003

esercizio 2004

IRES

esercizio 2004

IRAP

esercizio 2003

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7.4 – Variazioni nell’esercizio delle “Attività per imposte anticipate”

esercizio 2003 esercizio 2004

1. Importo iniziale 360 1.299

2. Aumenti 1.188 6012.1 Imposte anticipate sorte nell'esercizio 1.188 6012.2 Altri aumenti

3. Diminuzioni 249 1.1793.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 249 1.1793.2 Altre diminuzioni

4. Importo finale 1.299 721

Per le seguenti differenze temporanee attive non è stata invece rilevata alcuna fiscalità in quanto le relative imposte anticipate, per un ammontare di 313 mila euro, sono considerate ad inversione temporale non definibile: - accantonamenti ai fondi rischi ed oneri, fiscalmente tassati, per i quali non risulta determinabile il

momento della loro deducibilità. Con riferimento alle differenze temporanee tassabili, sono state iscritte in bilancio, mediante accantonamento al relativo fondo, imposte differite passive per un importo netto complessivo di 3.717 migliaia di euro (tabella B). Alla determinazione del valore suindicato hanno concorso le seguenti situazioni rilevanti: - quote costanti delle plusvalenze patrimoniali rateizzate che concorrono a formare il reddito in

esercizi successivi a quello di realizzo; - proventi relativi a contratti di capitalizzazione stipulati anteriormente al 1° gennaio 1996 la cui ritenuta del 12,50% si applica a titolo d’imposta sui redditi di capitale che verranno successivamente corrisposti.

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7.5 – Variazioni nell’esercizio delle “ Passività per imposte differite”

esercizio 2003 esercizio 2004

1. Importo iniziale 4.245 3.717

2. Aumenti 240 2242.1 Imposte differite sorte nell'esercizio 240 2242.2 Altri aumenti

3. Diminuzioni 768 6853.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 768 6853.2 Altre diminuzioni

4. Importo finale 3.717 3.256

Non sono state contabilizzate imposte differite passive relativamente alle seguenti fattispecie in quanto non esistono i presupposti per i conseguenti oneri fiscali: - riserve in sospensione d’imposta per le quali non è prevista la relativa distribuzione. Tali riserve,

interamente comprese nel capitale sociale, ammontano complessivamente a 18.630 migliaia di euro.

Il Fondo comprende il debito per imposte di competenza dell'esercizio al lordo degli acconti versati, imposte differite passive e oneri potenziali per contenzioso. Con riferimento alla situazione fiscale della Cassa si precisa quanto segue: - non sono ancora fiscalmente definiti gli esercizi dal 1999 al 2004; - per gli esercizi fino all’anno 2002 è stata presentata dichiarazione integrativa semplice ai sensi

della Legge 289/02; - per l’esercizio 1999 la Cassa ha ricevuto avviso di accertamento dalle competenti autorità; a fronte di tale atto è stata presentata istanza di accertamento con adesione. La Cassa ritiene congruo l'ammontare complessivamente stanziato al fondo imposte e tasse a fronte anche delle eventuali passività fiscali .

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Sezione 8 - Il capitale, le riserve, il fondo per rischi bancari generali e le passività subordinate La definizione analitica ed i saldi di bilancio delle voci contenute nella sezione 8 è quella di seguito esposta:

La movimentazione delle voci componenti il patrimonio netto viene fornita in allegato. Relativamente alle singole voci si evidenzia quanto segue: - Capitale sociale: risulta interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 10.000.000 di

azioni ordinarie da nominali Euro 5,20 cadauna e da n. 2.434.400 di azioni ordinarie con privilegio nel dividendo da nominali Euro 5,20 cadauna, di cui 934.390 provenienti dalla conversione di altrettante obbligazioni convertibili.

Per la formazione del Bilancio al 31 dicembre 2004, si è provveduto ad azzerare il Fondo Rischi Bancari Generali trasferendone la consistenza, previo passaggio ad utili, a riserva patrimoniale in ottica di adeguamento al Gruppo e di avvicinamento alle logiche rivenienti dai principi contabili internazionali. Di conseguenza è stata registrata la variazione di detto fondo nell’apposita voce di conto economico per l’intera consistenza del fondo stesso.

120 Capitale 64.659 130 Riserva sovrapprezzo azioni 15.087

140 Riservea) riserva legale 19.795 b) riserva statutaria 32.860

c) altre riserve 46 170 Utile d'esercizio 15.186

Totale Patrimonio netto 147.633

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8.1 – Patrimonio e requisiti prudenziali di vigilanza

Il requisito patrimoniale (Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate) minimo richiesto, stabilito da Banca d’Italia, è pari al 7 per cento. -Passività subordinate: Non sono presenti passività subordinate. Sezione 9 - Altre voci del passivo

Categorie/Valori ImportoA.Patrimonio di vigilanzaA.1 Patrimonio di base (tier 1) 134.728A.2 Patrimonio suppementare (tier 2) -113A.3 Elementi da dedurreA.4 Patrimonio di vigilanza 134.615

B. Requisiti prudenziali di vigilanzaB.1 Rischi di credito 65.824B.2 Rischi di mercato 5.772 - di cui: - rischi del portafoglio non immobilizzato 5.772 - rischi di cambioB.3 Altri requisiti prudenzialiB.4 Totale requisiti prudenziali 71.596

C. Attività di rischio e coefficienti di vigilanzaC.1 Attività di rischio ponderate 1.022.811C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate 13,17C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate 13,16

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9.1 Composizione della voce 50 " altre passività "

9.2 - Composizione della voce 60 " ratei e risconti passivi "

31/12/2004 31/12/2003Ratei passivi: 4.994 6.487interessi passivi su rapporti intercreditizi 115 29interessi passivi su operazioni con l'estero 126 5interessi su certificati di deposito 117 184interessi su obbligazioni emesse dalla Cassa 4.440 4.817interessi su operazioni pronti c/termine 171 73interessi da contratti di copertura 23 1.379altri 2

Risconti su: 347 316interessi attivi di portafoglio finanziario 193 164commissioni su crediti di firma 130 128fitti attivi 20 6altri 4 18

Totali 5.341 6.803

9.3 - Rettifiche per ratei e risconti passivi Nessuna rettifica per ratei e risconti passivi è stata apportata direttamente ai conti patrimoniali di pertinenza.

31/12/04 31/12/03interessi e competenze da accreditare a banche e clienti 133 132partite fiscali varie relative a importi da versare al fiscoper conto terzi 1.405 1.235partite viaggianti fra le filiali 331 1.277somme da riconoscere a terzi 2.652 11.353partite in corso di lavorazione 10.435 1.854partite rivenienti dalla valutazione delle operazioni fuori bilancio 3.684 1.791premi incassati su opzioni 48 48partite definitive ma non imputabili ad altre voci 7.200 3.709partite cessate gestioni esattoriali e tesorerie 1.166 1.166rettifiche per partite illiquide di portafoglio 16.774 37.045altre partite 4.586 3.185

Totali 48.414 62.795

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Sezione 10 - Le garanzie e gli impegni 10.1 - Composizione della voce 10 " garanzie rilasciate "

10.2 - Composizione della voce 20 " impegni"

10.3 - Attività costituite in garanzia di propri debiti

31/12/2004 31/12/2003a) Titoli presso Banca d'Italia a fronte anticipazionib) Titoli a cauzione servizio emissione assegni circolari 3.273 3.200c) Titoli di proprieta' sottostanti a P/T passivi 51.215 45.810d) Titoli a garanzia altre operazioni 2.000 2.516

Totali 56.488 51.526

10.4 - Margini attivi utilizzabili su linee di credito

31/12/2004 31/12/2003

a) banche centrali

b) altre banche 140.000 140.000

Totale 140.000 140.000

31/12/2004 31/12/2003a) impegni a erogare fondi a utilizzo certo 3.196 5.999

b) impegni a erogare fondi a utilizzo incerto 85.599 206.324

Totali 88.795 212.323

31/12/2004 31/12/2003a) crediti di firma di natura commerciale 51.708 50.508

b) crediti di firma di natura finanziaria 14.900 25.132

c) attività costituite in garanzia

Totali 66.608 75.640

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10.5 Operazioni a termine A fine esercizio tra gli impegni la Banca aveva in essere le seguenti operazioni a termine in conto proprio:

Categorie di operazioni Di copertura Di negoziazione Altre operazioni

1 Compravendite 31.9291.1 Titoli 6.587 - acquisti 3.107 - vendite 3.480

1.2 Valute 25.342 - valute contro valute - acquisti contro euro 12.661 - vendite contro euro 12.681

2 Depositi e finanziamenti 3.876 - da erogare 88 - da ricevere 3.788

3 Contratti derivati 314.407 260.1693.1 Con scambio di capitali a) titoli - acquisti - vendite b) valute - valute contro valute - acquisti contro euro - vendite contro euro c) altri valori 331 - acquisti 165 - vendite 1663.2 Senza scambio di capitali 314.407 259.838 a) valute 0 - valute contro valute - acquisti contro euro - vendite contro euro b) altri valori 314.407 259.838 - acquisti 249.856 128.836 - vendite 64.551 131.002

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Sezione 11 - Concentrazione e distribuzione delle attività e delle passività 11.1 - Grandi rischi

31/12/04 31/12/03

a) ammontare 76.763 102.659

b) numero 2 3

11.2 - Distribuzione dei crediti verso clientela per principali categorie di debitori

ammontare incidenza %a) Statib) altri enti pubblici 2.295 0,25%c) società non finanziarie 665.067 72,73%d) società finanziarie 7.428 0,82%e) famiglie produttrici 49.503 5,41%f) altri operatori 190.151 20,80%

Totale 914.444 100,00% 11.3 - Distribuzione dei crediti verso imprese non finanziarie e famiglie produttrici residenti

ammontare incidenza %a) servizi del commercio, recupero ecc. 112.441 15,78%b) altri servizi destinabili alla vendita 112.123 15,73%c) prodotti tessili, cuoio e calzature 84.625 11,88%d) edilizia e opere pubbliche 77.770 10,91%e) minerali e prodotti a basi di minerali non metalliferi 61.838 8,68%f) altre branche 263.798 37,02%

Totale 712.595 100,00%

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11.4 - Distribuzione delle garanzie rilasciate per principali categorie di controparti

ammontare incidenza %a) Statib) altri enti pubblici 0,00%c) banched) società non finanziarie 59.813 89,80%e) società finanziarie -0,01%f) famiglie produttrici 1.372 2,06%g) altri operatori 5.423 8,14%

Totale 66.608 100,00%

11.5 - Distribuzione territoriale delle attività e delle passività

Voci/Paesi Italia Altri Paesi U.E. Altri Paesi1. Attivo 1.153.233 13.249 1.6991.1 Crediti verso banche 97.3711.2 Crediti verso clientela 912.463 1.9811.3 Titoli 143.399 11.268 1.6992 Passivo 1.003.398 9602.1 Debiti verso banche 107.1432.2 Debiti verso clientela 565.977 9602.3 Debiti rappresentati da titoli 330.2782.4 Altri conti3. Garanzie e impegni 155.196 207

11.6 - Distribuzione temporale della attività e delle passività

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Al fine di fornire un quadro del rischio di liquidità e del rischio di interesse sopportati dalla Banca, viene riportato il seguente prospetto :

11.7 - Attività e passività in valuta Nell'ambito della situazione patrimoniale della Banca, sono identificabili le seguenti componenti in valuta:

31/12/2004 31/12/2003a) Attività 16.886 16.391

1 crediti verso banche 9.260 3.6172 crediti verso clientela 7.626 12.6733 titoli4 partecipazioni5 altri conti 101

b) Passività 15.962 16.2031 debiti verso banche 7.282 8.2532 debiti verso clientela 8.680 7.9503 debiti rappresentati da titoli4 altri conti

durata determinataa vista fino oltre 3 mesi oltre 1 anno oltre 5 anni durata

voci/durate residue a 3 mesi fino 12 mesi fino a 5 anni indeterminatatasso fisso tasso ind.to tasso fisso tasso ind.to

1 Attivo 392.235 305.076 178.357 221.934 223.564 10.008 190.696 16.5481.1 Titoli del Tesoro rifinanziabili 638 9.671 1.2141.2 Crediti verso banche 12.087 79.782 5 5.4971.3 Crediti verso clientela 380.148 111.779 63.608 15.272 157.449 5.573 169.564 11.0511.4 Obbligazioni e altri titoli

di debito 1.320 54.926 6.559 56.430 1.650 19.6281.5 operazioni "fuori bilancio" 112.195 59.180 200.103 14 2.785 290

2 Passivo 481.515 413.242 221.182 168.594 88.449 5.591 3512.1 Debiti verso banche 39.860 66.627 6552.2 Debiti verso clientela 440.071 119.806 7.0602.3 Debiti rappresentati da titoli 1.584 48.764 67.382 124.320 88.228 0

-obbligazioni 110 37.750 55.043 123.464 88.029 -certificati di deposito 1.262 11.014 12.339 856 199 -altri titoli 212

2.4 Passività subordinate2.5 operazioni "fuori bilancio" 178.045 146.085 44.274 221 5.591 351

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Le principali valute non aderenti all’Euro, riguardanti la nostra operatività, sono le seguenti:

divisa attività passivitàusd 88,66% 89,29%jpy 4,93% 5,70%altre divise 6,41% 5,01%

totale 100,00% 100,00%

Dalla lettura congiunta della tabella sopra riportata e di quella relativa alle attività e passività in valuta, si evidenzia il sostanziale equilibrio della posizione complessiva in valuta.

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Sezione 12 - Gestione ed intermediazione per conto terzi 12.1 -Negoziazione di titoli La Banca è autorizzata a svolgere le attività di intermediazione mobiliare di cui all'art 1 lettere a (esclusa la negoziazione per conto terzi), b, c, d, e, della Legge n. 1/1991. 12.2 - Gestioni patrimoniali I patrimoni gestiti per conto della clientela ammontano al 31 dicembre 2004 a 198.601 migliaia di euro. Dalla gestione dei patrimoni della clientela sono maturate commissioni per 1.388 migliaia di euro, registrate nella voce 40 "Commissioni attive". 12.3 - Custodia ed amministrazione di titoli Si riporta di seguito il dettaglio dei titoli (indicati al loro valore nominale) a custodia ed amministrazione:

31/12/2004 31/12/2003

a) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali) 1.263.978 1.212.249 1) titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 304.410 337.347 2) altri titoli 959.568 874.902b) titoli di terzi depositati presso terzi 1.237.822 1.177.897c) titoli di proprietà depositati presso terzi 107.593 98.750

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12.4 - Incasso di crediti per conto di terzi: rettifiche dare e avere

a) rettifiche " dare " 394.017 1. conti correnti 2. portafoglio centrale 211.577 3. cassa 74.206 4. altri conti 108.234

b) rettifiche " avere " 410.791 1. conti correnti 2. cedenti effetti e documenti 410.791 3. altri conti

12.5 - Altre operazioni Non sono presenti altre operazioni relative a gestione e intermediazione per conto terzi.

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PARTE C - INFORMAZIONE SUL CONTO ECONOMICO Sezione 1 - Gli interessi 1.1 - Composizione della voce 10 " Interessi attivi e proventi assimilati "

esercizio 2004 esercizio 2003a) su crediti verso banche 1.851 1.668

di cuisu crediti verso banche centrali 192 203

b) su crediti verso clientela 42.354 44.173c) su titoli di debito 4.580 5.230d) altri interessi attivi 38 74e) saldo positivo dei differenziali

su operazioni "di copertura" 3.330 3.284Totali 52.153 54.429

Gli interessi su crediti verso clientela comprendono interessi di mora incassati o ritenuti recuperabili. 1.2 - Composizione della voce 20 " Interessi passivi ed oneri assimilati "

esercizio 2004 esercizio 2003a) su debiti verso banche 867 995b) su debiti verso clientela 5.336 5.150c) su debiti rappresentati da titoli 9.745 11.294

di cui : - su certificati di deposito 396 572

d) su fondi di terzi in amministrazionee) su passività subordinatef) saldo negativo dei differenziali

su operazioni "di copertura"g) altri interessi passivi

Totali 15.948 17.439 1.3 - Dettaglio della voce 10 " Interessi attivi e proventi assimilati "

esercizio 2004 esercizio 2003

a) su attività in valuta 143 344

1.4 - Dettaglio della voce 20 " Interessi passivi ed oneri assimilati "

esercizio 2004 esercizio 2003

a) su passiv ità in valuta 113 156

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Sezione 2 - Le commissioni 2.1 - Composizione della voce 40 " Commissioni attive "

esercizio 2004 esercizio 2003a) garanzie rilasciate 499 440b) derivati su creditic) servizi di gestione, intermediazione e 7.808 7.671 consulenza: 1. negoziazione di titoli 174 367 2. negoziazione di valute 512 436 3. gestioni patrimoniali 1.388 1.547 3.1 individuali 1.388 1.547 3.2 collettive 4. custodia e amministrazioni di titoli 544 768 5. banca depositaria 65 65 6. collocamento di titoli 3.636 2.672 7. raccolta ordini 740 639 8. attività di consulenza 9. distribuzione di servizi di terzi 749 1.177 9.1 gestioni patrimoniali: a) individuali 1 b) collettive 9.2 prodotti assicurativi 748 784 9.3 altri prodotti 393d) servizi di incasso e pagamento 4.931 3.951e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazionef) esercizio di esattorie e ricevitorieg) altri servizi 5.173 5.594

Totali 18.411 17.656

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2.1 – Dettaglio della voce 40 “Commissioni attive”:

“Canali distributivi dei prodotti e servizi”

2.3 - Composizione della Voce 50 " Commissioni passive "

esercizio 2004 esercizio 2003

a) presso propri sportelli: 5.773 5.396 1. gestioni patrimoniali 1.388 1.547 2. collocamento di titoli 3.636 2.672 3. servizi e prodotti di terzi 749 1.177

b) offerta fuori sede: 1. gestioni patrimoniali 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi

totali 5.773 5.396

esercizio 2004 esercizio 2003a) garanzie ricevute 10b) derivati su titolic) servizi di gestione intermediazione: 332 275 1. negoziazione di titoli 10 69 2. negoziazione di valute 3. gestioni patrimoniali 178 178 3.1 portafoglio proprio 3.2 portafoglio di terzi 178 178 4. custodia e amministrazione di titol 144 28 5. collocamento di titoli 6. offerta fuori sede di titoli, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento 996 809e) altri servizi 208 314

Totali 1.546 1.398

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Sezione 3 - I profitti e le perdite da operazioni finanziarie 3.1 - Composizione della Voce 60 " Profitti da operazioni finanziarie”

operazioni operazioni altreVoci/operazioni su titoli su valute operazioni

A1. Rivalutazioni 132 1.802A2. Svalutazioni -451 -1.851B. Altri profitti/perdite 2.409 51 -242

T O T A L I 2.090 51 -291

1. Titoli di Stato 1.5232. Altri titoli di debito 5843. Titoli di capitale -174. Contratti derivati su titoli

Sezione 4 - Le spese amministrative Le spese amministrative includono spese per il personale dipendente per complessive 18.318 migliaia di euro. La ripartizione di tale costo viene già fornita nello schema di conto economico. Le spese amministrative presentano un incremento rispetto all’esercizio precedente pari all’ 4,03%. 4.1. Numero medio dei dipendenti per categoria Si evidenzia, di seguito, il numero medio del personale dipendente, suddiviso per categoria, in servizio nel corso dell'esercizio:

esercizio 2004 esercizio 2003a) dirigenti 2 3b) quadri direttivi di 3° e 4° livello 27 29 c) restante personale 291 308

Totali 320 340 I dipendenti alla fine dell’esercizio 2004 erano n° 311 con un decremento di n° 26 unità rispetto al precedente esercizio.

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Le altre spese amministrative, pari a 15.377 migliaia di euro, sono così composte:

esercizio 2004 esercizio 2003fitti passivi e noleggi 1.575 1.414manutenzioni diverse di beni strumentali 588 683imposte e tasse 2.315 2.366premi di assicurazione 444 456cancelleria e stampati 267 227energia elettrica, riscaldamento ed acqua 566 546postali, telefoniche e trasmissione dati 2.799 837elaborazioni presso terzi 2.802 3.779trasporti 264 511vigilanza 128 132pulizia ed igiene 269 261consulenze esterne 983 670contributi associativi 85 63formazione professionale 7 47pubblicità e spese di rappresentanza 580 566spese diverse 1.705 984

Totali 15.377 13.542 Sezione 5 - Le rettifiche, le riprese e gli accantonamenti 5.1 - Composizione della voce 120 " rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni "

esercizio 2004 esercizio 2003a) rettifiche di valore su crediti 5.341 6.397 di cui - rettifiche forfettarie per rischio paese - altre rettifiche forfettarie 3.059 3.317

b) accantonamenti per garanzie e impegni di cui - accant. forfettari per rischio paese - altri accantonamenti forfettari

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5.2 - Riprese di valore su crediti ed accantonamenti su garanzie ed impegni (voce 130)

esercizio 2004 esercizio 2003a) riprese di valore su crediti 3.192 1.935 - specifiche per quota capitali 3.072 1.711 - specifiche per interessi moratori 46 202 - forfettarie 74 22

5.3 - Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (voce 90) Gli ammortamenti dell'esercizio sono determinati con le modalità indicate nelle rispettive voci patrimoniali. 5.4 -Accantonamenti per rischi ed oneri (voce 100) L’accantonamento dell’esercizio, pari a 300 mila euro, si riferisce ad eventuali oneri e costi indeterminati nell’ammontare e nella data di sopravvenienza. Sezione 6 - Altre voci del conto economico 6.1 - Composizione della voce 70 "Altri proventi di gestione "

esercizio 2004

esercizio 2003

recupero spese su depositi e conti correnti passivi 2.453 2.629fitti attivi su immobili 154 168recupero di imposte 2.069 2.068refusione interessi su operazioni interbancarie 164 300recupero assicurazione clientela 136 196recupero spese personale distaccato 135altri proventi di gestione 70

Totali 5.181 5.361

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6.2 - Composizione della voce 110 “Altri oneri di gestione”

esercizio

2004esercizio

2003

rettifiche di condizioni afferenti esercizi precedenti 45retrocessioni su proventi afferenti esercizi precedenti 106

refusione interessi su operazioni interbancarie 173 288altri oneri di gestione 9

Totali 333 288

6.3 - Composizione della voce 180 " Proventi straordinari "

6.4. - Composizione della voce 190 " Oneri straordinari "

L’onere straordinario per incentivazione all’esodo trova riferimento alla nota inserita nella Parte B) Sezione 7 – Variazioni intervenute nella voce 80/c.

esercizio 2004 esercizio 2003a) utile da vendita di immobilizzazioni materiali 6 4b) utile da vendita di immobilizzazioni finanziarie 820c) incasso interessi moratori esercizi precedentid) eccedenze di accatonamenti 408 496e) altre sopravvenienze attive 18 16

Totali 1.252 516

esercizio 2004 esercizio 2003a) perdite da realizzi di: partecipazioni 24 11 altre 3b) altre sopravvenienze passive: incentivazione all'esodo 500 perdite per rischi diversi 564 rapine e furti subiti 10 31

135Totale 1.098 180

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6.5 - Composizione della voce 220 “Imposte sul reddito dell’esercizio”

IMPORTO

1. Imposte correnti(-) -8.534

2. Variazione delle imposte anticipate (+/-) -577

3. Variazione delle imposte differite (-/+) 461

4. Imposte sul reddito dell'esercizio (-1 +/-2 -/+3) -8.650

Le variazioni delle imposte anticipate e differite si riferiscono ai saldi degli aumenti e delle diminuzioni riportati nelle tabelle A e B punti 2.1 e 3.1. Sezione 7 - Altre informazioni sul conto economico 7.1 -Distribuzione territoriale dei proventi I proventi della Cassa sono essenzialmente distribuiti nelle provincie di Modena, Reggio Emilia e Mantova, zone di nostro insediamento.

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PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI Sezione 1 - Gli amministratori ed i sindaci 1.1 - Compensi

esercizio 2004 esercizio 2003

a) amministratori 494 479

b) sindaci 64 60

Totali 558 539 I suddetti compensi sono stati deliberati dall’Assemblea degli Azionisti del 17/03/2004. 1.2 - Crediti e garanzie rilasciate

31/12/2004 31/12/2003

a) amministratori 8.222 8.611

b) sindaci

Totali 8.222 8.611

Gli affidamenti relativi sono stati deliberati nell’osservanza dell’art. 136 del Decreto Legislativo 01/09/1993 n. 385.

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Sezione 2 – Impresa capogruppo o banca comunitaria controllante 2.1 – Denominazione capogruppo

2.2 – Sede

La Cassa Risparmio Carpi spa è soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Unicredito Italiano spa di cui si riportano i dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato.

UNICREDITO ITALIANO

Via Dante, 1 - Genova

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UniCredit S.p.A. - Stato Patrimoniale riclassificato(importi in milioni di €)

Consistenze al

Attivo 31.12.2003

Crediti:

- crediti verso clientela 13.149

- crediti verso banche 59.263

Titoli non immobilizzati 2.776

Immobilizzazioni:

- titoli immobilizzati 15.697

- partecipazioni 14.773

- immobilizzazioni immateriali e materiali 43

Altre voci dell'attivo 6.809

Totale dell'attivo 112.510

Passivo

Debiti:

- debiti verso clientela 6.793

- debiti rappresentati da titoli 28.785

- debiti verso banche 51.949

Passività subordinate 6.874

Altre voci del passivo 6.257

Patrimonio netto 11.852

Totale del passivo 112.510

UniCredit S.p.A. - Conto Economico riclassificatoEsercizio

(importi in milioni di €) 2003

Margine d'interesse 1.901

Proventi di intermediazione e diversi 122

Margine di intermediazione 2.023

Costi operativi -380

Risultato di gestione 1.643

Totale rettifiche e accantonamenti -79

Utile delle attività ordinarie 1.564

Utile (Perdita) straordinario 83

Imposte sul reddito del periodo 146

Utile del periodo 1.793

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E S E R C I Z I O 2 0 0 E S E R C I Z I O 2 0 0 44

A L L E G A T IA L L E G A T I

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEI CONTIDI PATRIMONIO NETTO PER L'ESERCIZIO CHIUSO IL 31 DICEMBRE 2004

(in migliaia di eurCapitale Sovrapprezzo Riserva Riserva Altre riserve Fondo per utile totalesociale di emisione legale statutaria D.Lgs 124/93rischi bancari d'esercizio patrimonio netto

saldi al 31 dicembre 2001 64.659 15.087 16.092 28.683 28 1.291 11.685 137.525

destinazione utile 2001, come deliberatodall' Assemblea dei soci del 28 marzo 2002riserva ordinaria 1.168 (1.168)riserva straordinaria 1.287 (1.287)acc.to ai sensi art.13, comma 6,D.Lgs 124/93 9 (9)dividendo alle azioni ordinarie in ragionedi 0,72 euro per azione (7.200) (7.200)dividendo alle azioni con privilegio in ragione di 0,83 euro per azione (2.021) (2.021)

Utile d'esercizio 2002 14.288 14.288

Saldi al 31 dicembre 2002 64.659 15.087 17.260 29.970 37 1.291 14.288 142.592

destinazione utile 2002, come deliberatodall' Assemblea dei soci del 19 marzo 2003riserva ordinaria 1.429 (1.429)riserva straordinaria 1.615 (1.615)acc.to ai sensi art.13, comma 6,D.Lgs 124/93 9 (9)dividendo alle azioni ordinarie in ragionedi 0,88 euro per azione (8.800) (8.800)dividendo alle azioni con privilegio in ragione di 1,00 euro per azione (2.435) (2.435)

Utile d'esercizio 2003 11.056 11.056

Saldi al 31 dicembre 2003 64.659 15.087 18.689 31.585 46 1.291 11.056 142.413

destinazione utile 2003, come deliberatodall' Assemblea dei soci del 17 marzo 2004riserva ordinaria 1.106 (1.106)riserva straordinaria 1.276 (1.276)acc.to ai sensi art.13, comma 6,D.Lgs 124/93dividendo alle azioni ordinarie in ragionedi 0,68 euro per azione (6.800) (6.800)dividendo alle azioni con privilegio in ragione di 0,77 euro per azione (1.874) (1.874)utilizzo Fondo rischi bancari generaliper conferimento a conto economico (1.291) 1.291

Utile d'esercizio 2004 13.895 13.895

Saldi al 31 dicembre 2004 64.659 15.087 19.795 32.861 46 0 15.186 147.634

91

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PROSPETTO DEGLI UTILIZZI E DISPONIBILITA' DELLE RISERVE AL 31 DICEMBRE 2004

(in migliaia di euro)

Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi

Natura/descrizione Importo Possibilità di Quotautilizzazione disponibile

per copertura per altre perdite ragioni

Capitale 64.659 64.659

Riserve di capitale:

Riserva per azioni proprie

Riserva per azioni o quote di società controllante

Riserva da sovrapprezzo azioni 15.087 A B C 15.087

Riserva da conversione obbligazioni

Riserve di utili:

Riserva legale 19.795 B 19.795

Riserva statutaria 32.861 A B C 32.861

Riserva per azioni proprie

Riserva da utili netti su cambi

Riserva da valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto

Riserva da deroghe ex comma 4 dell'art. 2423

Riserva D.L.124/93 46 A B C 46

Utili portati a nuovo 15.186 A B C 15.186

Totale 147.634 147.634

Quota non distribuibile 389

Residua quota distribuibile 147.245

92

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RENDICONTO FINANZIARIO(in migliaia di euro)

FONDI GENERATI E RACCOLTI esercizio 2004 esercizio 2003

Fondi generati dalla gestione - utile d'esercizio 15.186 11.056 - rettifiche di valore - su crediti 4.467 6.270 - su titoli 452 417 - su immobilizzazioni finanziarie 4 - su immobilizzazioni materiali ed immateriali 1.705 6.624 1.774 8.465 - accantonamento ai fondi: - del personale 2.522 2.688 - rischi su crediti 163 213 - imposte e tasse 8.072 8.319 - rischi bancari generali - rischi ed oneri 2.397 4.100

13.154 15.320Totale Fondi generati dalla gestione 34.964 34.841

Variazioni del patrimonio netto

Variazioni della raccolta - clientela -3.885 -6.421 - operazioni di pronti termine 32.252 -20.227 - banche 24.832 23.415

53.199 -3.233Variazioni di altre partite passive - ratei e risconti passivi -1.462 -1.447 - altre passività -14.381 4.525

-15.843 3.078Fondi raccolti 37.356 -155

Totale fondi generati e raccolti 72.320 34.686

FONDI UTILIZZATI E IMPIEGATI esercizio 2004 esercizio 2003

Utilizzo di fondi - dividendo 8.674 11.234 - rischi su crediti 5.986 4.173 - del personale 3.007 1.593 - imposte e tasse 8.736 7.778 - rischi ed oneri 3.845 1.253 - fondo rischi bancari generali 1.291Utilizzo di fondi 31.539 26.031

Variazioni degli impieghi - clientela 15.008 83.044 - operazioni di pronti termine 5.047 -72 - titoli 13.987 -31.664 - banche 14.369 -58.177

48.411 -6.869Variazioni di altre partite attive - ratei e risconti attivi -1.317 -1.567 - immobilizzazioni -1.756 369 - altre attività -4.557 16.722

-7.630 15.524Fondi impiegati 40.781 8.655

Totale fondi utilizzati e impiegati 72.320 34.686

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STATO PATRIMONIALE : confronto attivo esercizi 2004 - 2003

(in migliaia di euro)variazioni

al 31/12/2004 al 31/12/2003 %

10 CASSA e disponibilità presso banche centrali

e uffici postali 10.467 11.375 -908 -7,98%

20 TITOLI del Tesoro e valori assimilati amm.bili

al rifinanziamento presso banche centrali 11.523 21.930 -10.407 -47,46%

30 CREDITI verso banche 97.371 83.002 14.369 17,31%

( a ) a vista 12.087 31.380 -19.293

( b ) altri crediti 85.284 51.622 33.662

40 CREDITI verso clientela 914.444 893.031 21.413 2,40%

50 OBBLIGAZIONI e altri titoli di debito 140.513 118.403 22.110 18,67%

( a ) di emittenti pubblici 63.213 42.572 20.641

( b ) di banche 21.310 26.005 -4.695

( c ) di enti finanziari 7.388 7.388

( d ) di altri emittenti 48.602 49.826 -1.224

60 Azioni, quote e altri titoli di capitale 4.330 2.498 1.832 73,34%

70 PARTECIPAZIONI 6.709 9.149 -2.440 -26,67%

90 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 389 542 -153 -28,23%

di cui :

- costi di impianto

100 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 11.249 12.117 -868 -7,16%

130 ALTRE ATTIVITA' 36.125 39.775 -3.650 -9,18%

140 RATEI e RISCONTI ATTIVI 8.196 9.513 -1.317 -13,84%

( a ) ratei attivi 7.316 8.433 -1.117

( b ) risconti attivi 880 1.080 -200

TOTALE DELL' ATTIVO 1.241.316 1.201.335 39.981 3,33%

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STATO PATRIMONIALE : confronto passivoesercizi 2004 - 2003

(in migliaia di euro)

variazioni

al 31/12/2004 al 31/12/2003 assoluta %

10 DEBITI verso banche 107.143 82.311 24.832 30,17% ( a ) a vista 39.861 34.107 5.754 ( b ) a termine o con preavviso 67.282 48.204 19.078

20 DEBITI verso clientela 566.937 498.812 68.125 13,66% ( a ) a vista 440.071 403.611 36.460 ( b ) a termine o con preavviso 126.866 95.201 31.665

30 DEBITI rappresentati da Titoli 330.278 370.036 -39.758 -10,74% (a) obbligazioni 304.396 341.110 -36.714 ( b ) certificati di deposito 25.670 28.379 -2.709 ( c ) altri titoli 212 547 -335

50 ALTRE PASSIVITA' 48.414 62.795 -14.381 -22,90%

60 RATEI e RISCONTI PASSIVI 5.341 6.803 -1.462 -21,49% ( a ) ratei passivi 4.994 6.487 -1.493

( b ) risconti passivi 347 316 31

70 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DILAVORO SUBORDINATO 5.538 6.318 -780 -12,35%

80 FONDI PER RISCHI ed ONERI 30.032 31.847 -1.815 -5,70% ( a ) fondi di quiescenza e per obblighi simili 13.293 12.997 296 ( b ) fondi imposte e tasse 13.404 14.067 -663 ( c ) altri fondi 3.335 4.783 -1.448

100 FONDO PER RISCHI BANCARI GENERALI 1.291 -1.291 -100,00%

120 CAPITALE 64.659 64.659

130 SOVRAPPREZZI DI EMISSIONE 15.087 15.087

140 RISERVE 52.701 50.320 2.381 4,73% ( a ) riserva legale 19.795 18.689 1.106

( c ) riserve statutarie 32.860 31.585 1.275

( d ) altre riserve 46 46

170 UTILE D'ESERCIZIO 15.186 11.056 4.130 37,36%

TOTALE DEL PASSIVO 1.241.316 1.201.335 39.981 3,33%

GARANZIE E IMPEGNI

10 GARANZIE RILASCIATE 66.608 75.640 -9.032 -11,94% di cui : - accettazioni 300 636 -336 - altre garanzie 66.308 75.004 -8.696

20 IMPEGNI 88.795 212.323 -123.528 -58,18%

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CONTO ECONOMICO : CONFRONTO ESERCIZI 2004 - 2003(in migliaia di euro)

variazionial 31/12/2004 al 31/12/2003 assoluta %

10 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 52.153 54.429 -2.276 -4,18% di cui : - su crediti verso clientela 42.354 44.173 -1.819 - su titoli di debito 4.580 5.230 -650

20 INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (15.948) (17.439) 1.491 -8,55% di cui : - su debiti verso clientela (5.336) (5.150) -186 - su debiti rappresentati da titoli (9.744) (11.294) 1.550

30 DIVIDENDI E ALTRI PROVENTI 472 815 -343 -42,09% (a) su azioni, quote e altri titoli di capitale 1 1 0 (b) su partecipazioni 471 814 -343 (c) su partecipazioni in imprese del gruppo

40 COMMISSIONI ATTIVE 18.411 17.656 755 4,28%

50 COMMISSIONI PASSIVE (1.546) (1.398) -148 10,59%

60 PROFITTI DA OPERAZIONI FINANZIARIE 1.850 1.178 672 57,05%

70 ALTRI PROVENTI DI GESTIONE 5.181 5.361 -180 -3,36%

80 SPESE AMMINISTRATIVE: (33.695) (32.390) -1.305 4,03% (a) spese per il personale (18.318) (18.848) 530 di cui

- salari e stipendi (12.413) (13.218) 805 - oneri sociali (3.538) (3.514) -24 - trattamento di fine rapporto (957) (1.045) 88 - trattamento di quiescenza e simili (917) (976) 59

(b) altre spese amministrative (15.377) (13.542) -1.83590 RETTIFICHE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI (1.705) (1.774) 69 -3,89%

MATERIALI E IMMATERIALI

100 ACCANTONAMENTI PER RISCHI ED ONERI (300) (3.584) 3.284 -91,63%

110 ALTRI ONERI DI GESTIONE (333) (288) -45 15,63%

120 RETTIFICHE DI VALORE SU CREDITI EACCANTONAMENTI PER GARANZIE E IMPEGNI (5.341) (6.397) 1.056 -16,51%

130 RIPRESE DI VALORE SU CREDITI E SUACCANTONAMENTI PER GARANZIE E IMPEGNI 3.192 1.935 1.257 64,96%

150 RETTIFICHE DI VALORE SU IMMOB.FINANZIARIE (4) 4

170 UTILE DELLE ATTIVITA' ORDINARIE 22.391 18.100 4.291 23,71%0180 PROVENTI STRAORDINARI 1.252 516 736 142,64%190 ONERI STRAORDINARI (1.098) (180) -918 510,00%

200 UTILE STRAORDINARIO 154 336 -182 -54,17%210 VARIAZIONI DEL FONDO RISCHI BANCARI GENERALI 1.291

220 IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO (8.650) (7.380) -1.270 17,21%0230 UTILE D'ESERCIZIO 15.186 11.056 4.130 37,36%

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CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATOESERCIZI 2004 - 2003

in forma scalare (in migliaia di euro)Esercizio Esercizio variazioni2 0 0 4 2 0 0 3 assoluta %

Interessi attivi e proventi assimilati 52.153 54.429 -2.276 -4,18%

Interessi passivi e oneri assimilati (15.948) (17.439) 1.491 -8,55%

Dividendi e altri proventi 472 815 -343 -42,09%

MARGINE DI INTERESSE 36.677 37.805 -1.128 -2,98%0

Commissioni attive 18.411 17.656 755 4,28%0

Commissioni passive (1.546) (1.398) -148 10,59%0

Profitti e perdite da operazioni finanziarie 1.850 1.178 672 57,05%0

Altri proventi di gestione 5.181 5.361 -180 -3,36%0

Altri oneri di gestione (333) (288) -45 15,63%

Proventi da intermediazione e diversi 23.563 22.509 1.054 4,68%

MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 60.240 60.314 -74 -0,12%

Spese per il personale (18.318) (18.848) 530 -2,81%

Altre spese amministrative (13.062) (11.176) -1.886 16,88%

Imposte indirette e tasse (2.315) (2.366) 51 -2,16%

Spese amministrative (33.695) (32.390) -1.305 4,03%

RISULTATO LORDO DI GESTI0NE 26.545 27.924 -1.379 -4,94%

Rettifiche di valore su immobilizzazione materiali e immateriali (1.705) (1.774) 69 -3,89% Accantonamenti per rischi ed oneri (300) (3.584) 3.284 -91,63%

RISULTATO DI GESTIONE 24.540 22.566 1.974 8,75%

Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni (5.341) (6.397) 1.056 -16,51% Riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni 3.192 1.935 1.257 64,96% Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie (4)UTILE DELLE ATTIVITA' ORDINARIE 22.391 18.100 4.291 23,71%

Proventi straordinari 1.252 516 736 142,64% Oneri straordinari (1.098) (180) -918 510,00%

UTILE AL LORDO DELLE IMPOSTE 22.545 18.436 4.109 22,29%

Variazioni del Fondo rischi bancari generali 1.291 Imposte sul reddito dell'esercizio (8.650) (7.380) -1.270 17,21%

0UTILE D' ESERCIZIO 15.186 11.056 4.130 37,36%

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PROSPETTO DELLE RIVALUTAZIONE DI IMMOBILI(art. 10 legge 19/3/83 n. 72)

(in migliaia di euro)CESPITI legge legge legge legge

2/12/75 n. 576 19/3/83 n. 72 30/7/1990 n.218 30/12/91 n.413

PALAZZO SEDE, Piazza Martiri Carpi 191 1.549 2.618 989CARPI, Via Berengario 80 1.033 1.491 511CARPI, Via Cattani 155 249 6CARPI, Via Castelfidardo 52 106CARPI, Via Mar Ionio 26 164 74CARPI, Viale Manzoni 371 255SOLIERA, Via F.lli Sassi 23 196 -57 98NOVI di MODENA, Piazza 1° Maggio 124 60 12NOVI di MODENA, Via Chiesa Sud, 47 77 52

TOTALE 294 3.212 5.002 1.997

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RENDICONTO DEL FONDO DI QUIESCENZA DEL PERSONALE

CONSISTENZA INIZIALE 12.997.034

a) INCREMENTI apporti volontari dipendenti 205.202 contributi aziendali 401.747 adeguamento alla Riserva Matematica 302.527 rendimento su obbligazioni e titoli di capitale al netto dell'imposta sostitutiva 304.306

quote T.F.R. 351.384 trasferimento da altri Fondi esterni 186

1.565.352b) DECREMENTI pensioni erogate 525.445 liquidazioni di capitale 673.413 liquidazioni da regolare 29.283 trasferimenti ad altri fondi 41.583

1.269.724

CONSISTENZA FINALE 13.292.662

ATTIVITA' DEL FONDO DI QUIESCENZA

Titoli 12.295.933 Ratei interessi su titoli 67.074 Disponibilita' liquide al netto delle partite da regolare 534.964 Altre attività - Fondo pensioni 394.691

TOTALE ATTIVITA' 13.292.662

PASSIVITA' DEL FONDO DI QUIESCENZA

CONTO PENSIONE 9.300.294 CONTO RISERVA PENSIONAT 3.941.449 CONTO CONTINGENZA 50.919

TOTALE PASSIVITA' 13.292.662

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ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI

valore valore %Denominazione di bilancio nominale interessenza

Banca d'Italia 2.767.275,29 154,44 0,0990Cantina sociale di Carpi scarl 1,50 0,0009Cedacri s.p.a. 1.864.936,90 769.000,00 6,0988S.W.I.F.T. 2.553,03 375,00 0,0035Eurovita Assicurazioni s.p.a. 1.275.871,85 1.064.092,72 1,8088Società per i servizi bancari - S.S.B. s.p.a. 382,63 802,62 0,0075Golf Club Modena s.p.a. 17.999,33 15.495,00 0,1203Società Cooperativa Bilanciai Campogalliano a r.l. 258.228,45 258.225,00 3,6585Bilanciai International spa 516.000,00 516.000,00 3,7527Idroenergia scrl 774,23 516,00 0,0667Consorzio Ca.Ri.Ce.Se. 5.220,00 1.020,00 0,0680

TOTALE 6.709.241,71 2.625.682,28

100


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