+ All Categories
Home > Documents > e sapori di Puglia - Gdoweek · 2014. 10. 10. · GDOWEEK GOURMET 15 giugno 2009 78 La Puglia...

e sapori di Puglia - Gdoweek · 2014. 10. 10. · GDOWEEK GOURMET 15 giugno 2009 78 La Puglia...

Date post: 30-Mar-2021
Category:
Upload: others
View: 1 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
4
T TERRITORI olori e sapori di Puglia C Soprattutto vino, olio, ortofrutta, ma anche pasta, prodotti da forno, formaggi: la ricca produzione agroalimentare della regione guarda sempre più alla qualità oltre che alla quantità. E l’export decolla GDOWEEK GOURMET 15 giugno 2009 76 a cura di Fiorenza De Vincenzi
Transcript
Page 1: e sapori di Puglia - Gdoweek · 2014. 10. 10. · GDOWEEK GOURMET 15 giugno 2009 78 La Puglia produce oltre un quinto dell’ortofrutta italiana. Oltre il 75% dell’uva da tavola

T T E R R I T O R I

o l o r ie s a p o r i d i P u g l i a

CCSoprattutto vino, olio, ortofrutta,

ma anche pasta, prodotti da forno, formaggi:

la ricca produzione agroalimentare

della regione guarda sempre più alla qualità

oltre che alla quantità. E l’export decolla

GDOWEEK GOURMET15 giugno 2009

76

a cura di Fiorenza De Vincenzi

Page 2: e sapori di Puglia - Gdoweek · 2014. 10. 10. · GDOWEEK GOURMET 15 giugno 2009 78 La Puglia produce oltre un quinto dell’ortofrutta italiana. Oltre il 75% dell’uva da tavola

Prima di partire alla scoperta di unadelle regioni più sorprendenti d’Italia,al quarto posto nel 2007 come desti-nazione turistica preferita dagli italiani,il primo passo da compiere è consulta-re il sito www.viaggiareinpuglia.it, por-tale ufficiale del turismo della RReeggiioonneePPuugglliiaa, che ha conquistato il Bit Award2009 con la motivazione di migliorsito turistico d’Italia. Attivato tre annifa -la Puglia è stata l’ultima regioned’Italia a dotarsene- oggi è uno dei piùcompleti, grazie a protocolli e accordicon i Comuni, le Pro Loco e i quotidia-ni locali. Una concertazione lodevolequanto complicata, considerato che ilproverbiale campanilismo italico forseè proprio qui, nel tacco della penisola,che raggiunge l’apoteosi. D’altraparte, al di là delle reminescenze sco-lastiche di generazioni di scolari alleprese con il Tavoliere delle Puglie, ilfatto che a tutt’oggi la regione vengaspesso denominata al plurale sembrarivelare una memoria storica dellostacco -paesaggistico, culturale e per-sino linguistico- esistente tra il nord(Gargano, Capitanata, Murgia) e ilSalento al sud, a sua volta denominato“Terra tra i due mari”.

LA FORZA DELL’AGGREGAZIONEEppure, una matrice comune è inne-gabile che ci sia, e forse quella piùautentica è da ricercare proprio nellatradizione rurale ed enogastronomicadi un territorio fortemente vocato alle

produzioni agroalimentari. “Arrivandoin Puglia, non si può non venire colpitidalle infinite distese di vigneti che sialternano agli uliveti, i cui colori con-trastano con il blu dell’Adriatico e losmeraldo dello Ionio -commenta EEnnzzooRRuussssoo, assessore alle Risorse agroali-mentari della Regione Puglia-. Colorivivaci, che si coniugano con quelli deiprodotti tipici dai sapori autentici cheormai hanno conquistato anche ibuyer stranieri, soprattutto americanie giapponesi”. All’inizio del mandato, l’Assessorato haindividuato nell’eccessiva frammenta-zione delle imprese e nell’età elevatadegli addetti due punti di debolezzadel comparto agroalimentare puglie-se, e si è impegnato a trasformarli inpunti di forza. “L’obiettivo era quello dipreservare un tessuto composto inprevalenza di pmi -spiega- ma anchedi rafforzarlo incentivandole all’aggre-gazione per fare sistema attraverso lacreazione di percorsi finanziari chehanno offerto delle premialità a chi, esono stati in molti, ha fatto questascelta. Per favorire il ricambio genera-zionale, abbiamo attinto alle risorsecomunitarie inerenti il Programma disviluppo rurale, che nell’ultimo qua-driennio ha consentito la creazione di2.553 nuove imprese, in massimaparte facenti capo a giovani; e con lanuova programmazione prevediamodi bissare questo risultato nel corso delprossimo quadriennio”.

GDOWEEK GOURMET15 giugno 2009

77

Sono 41 i prodotti

pugliesi

a denominazione

di origine,

tra cui 25 vini Doc

e 6 Igt e 5 oli

extravergine Dop.

Oltre una decina

le Strade del vino

e dell’olio che

attraversano la regione

e ben 350

le cantine vinicole,

distribuite in 116

Comuni.

Foto

Nun

zio

Pace

lla -

Ap

t Le

cce

Foto

Nun

zio

Pace

lla -

Ap

t Le

cce

Page 3: e sapori di Puglia - Gdoweek · 2014. 10. 10. · GDOWEEK GOURMET 15 giugno 2009 78 La Puglia produce oltre un quinto dell’ortofrutta italiana. Oltre il 75% dell’uva da tavola

T T E R R I T O R I

GDOWEEK GOURMET15 giugno 2009

78

La Puglia produce oltre un quinto dell’ortofrutta italiana. Oltre il 75% dell’uvada tavola delle qualità Italia, Vittoria, Regina, Palieri, Red Globe. Oltre il 30%dei principali ortaggi e insalate (cavolfiori, cavoli, indivia, lattuga). È anche laprima produttrice di ciliegie della varietà Ferrovia. Ed è ancora prima regio-ne per la produzione di prezzemolo, sedano da costa, pomodori, cetrioli damensa, carciofi, finocchi, piselli freschi e peperoni. Seconda regione inEuropa per la produzione di asparagi (la provincia di Foggia è la prima inEuropa con 1.200 ettari e una produzione di 6.000 tonnellate). Terza regio-ne italiana e prima del Mezzogiorno per esportazioni di prodotti orticoli sulmercato comunitario, la Puglia è stata l’unica a registrare nel 2008 un incre-mento superiore al 3% delle sue esportazioni di prodotti agricoli.

l i v e toU

Primo prodotto in Europa a fregiarsi del marchio Dopnella categoria merceologica Panetteria e prodotti daforno, il pane di Altamura -inimitabile per leggerezza,fragranza e durabilità- è il capofila di tutta una seriedi specialità (friselle, taralli ecc) ottenute grazie a unasapienza artigianale antica, ma anche alla straordi-naria qualità e biodiversità del grano duro pugliese. Inatto in molte aree il recupero e la valorizzazione diantiche varietà autoctone, con in primo piano la pre-giata Senatore Cappelli, particolarmente indicata perla trasformazione in semola utilizzata per la pro-duzione di pasta alimentare d’alta gamma.

e re a l i c o l oC r to f r u t t aO“I territori dell’olio extravergine in Puglia mirano sempre più all’alta qualità eproducono circa 37% dell’olio extravergine di oliva nazionale e il 12% di quellamondiale, impegnando il 43% delle aziende agricole all’interno del territorio -spiegano dall’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia-.Abbiamo cinque Dop straordinarie, 60 milioni di piante di ulivo, di cui ben 5milioni secolari. Siamo l’unica regione autorizzata da Bruxelles ad effettuare ilreimpianto degli uliveti, così le piante più sfruttate vengono sostituite con altreselezionate in base alla qualità dell’olio. È un tesoro sul quale vale la pena inve-stire in termini economici e di impegno”. Interessante per la valorizzazione delsettore, la prima edizione di Extra, Settimana Internazionale dell'olio extravergi-ne di oliva tenutasi lo scorso novembre presso la FFiieerraa ddeell LLeevvaannttee: un evento-kermesse riservato al prodotto di punta del Pil agricolo regionale che ha porta-to a Bari 50 buyer stranieri, opinion leader da tutto il mondo, incontri, educa-tional tour, convegni ma soprattutto affari per l’olio extravergine di qualità.

Foto

Luc

iana

Dor

onzo

Foto

Nun

zio

Pace

lla -

Ap

t Le

cce

Foto

MT

V P

uglia

Foto

MT

V P

uglia

Page 4: e sapori di Puglia - Gdoweek · 2014. 10. 10. · GDOWEEK GOURMET 15 giugno 2009 78 La Puglia produce oltre un quinto dell’ortofrutta italiana. Oltre il 75% dell’uva da tavola

GDOWEEK GOURMET15 giugno 2009

79

Granaio d’Italia, la Puglia èanche un fortissimo produt-tore di olio, vino e ortofrutta.Quali sono le misure intrapre-se per garantire oltre allaquantità anche la qualità?ll governo regionale svolgecon impegno il compito diindicare le priorità per ridarevita al mondo rurale. In questianni, infrastrutture, qualità,promozione, internazionaliz-zazione, la creazione del mar-chio Prodotti di Puglia, ricono-sciuto dall’Unione europea,l’Enoteca e l’Elaioteca regiona-le sono tutti risultati importan-ti per le tipicità pugliesi chegarantiscono tracciabilità deiprodotti, qualità al consumo equindi risultati sul mercato.

Quale disegno per il futuro?Il sistema Puglia è ormai pre-condizione per una base disviluppo ecosostenibile del-l’agricoltura. Un’agricolturaper la quale stiamo lavorando,che deve essere questioneeconomica di primaria impor-

tanza e dunque perno nonsolo dell’agroalimentare, maanche del lavoro: un’agricoltu-ra che deve dialogare e faresinergia col turismo, cultura eambiente.

Quali le strategie per rag-giungere questo obiettivo?Attraverso un approccio multi-funzionale dell’agricoltura,che vede nel turismo rurale enell’agriturismo forme di inte-grazione al reddito che posso-no creare effetti positivi sututto il territorio regionale.Infatti, le possibilità di recupe-ro, riuso e valorizzazione delpatrimonio storico ed architet-tonico degli insediamenti rura-li, finalizzati all’introduzione eallo sviluppo nelle aziendeagricole di attività multifunzio-nali di carattere economico esociale -masserie didattiche,educazione alimentare, vendi-ta diretta dei prodotti, conser-vazione dell’ambiente ecc.-non possono che creare van-taggi all’economia pugliese.

a parola agl i

ent i terr itor ial i

L

“Crediamo

che la Puglia possa

e debba diventare

sempre più una

regione capace

di fare sistema”:

questo il pensiero

di EEnnzzoo RRuussssoo,

aasssseessssoorree aallllee RRiissoorrssee

aaggrrooaalliimmeennttaarrii

ddeellllaa RReeggiioonnee PPuugglliiaa.

Un progetto cui può

dare un contributo

il marchio regionale

“Prodotti di Puglia”.

Per la vendemmia 2008, la Puglia ha registrato un incremento del 10% di produzione rispetto al 2007,con 6,2 milioni di ettolitri di vino e mosto, rispetto ai 5 ,7 dell’anno precedente. Ma, grazie al reimpian-to e all’adozione della tecnica della potatura verde, il vigneto Puglia punta sempre più alla qualità e nonsolo alla quantità: dieci anni fa un ettaro di vigneto dava sino a 400 quintali di uva, oggi si va dagli 80ai 120 q. Da segnalare, in particolare, la valorizzazione di alcuni vitigni autoctoni che danno grandi rossiquali il Negramaro, il Primitivo e il Nero di Troia, che in questi anni sono riusciti a raccogliere importan-ti riconoscimenti internazionali. In particolare, il vino del Salento quest’anno all’ultimo Vinitaly ha rag-giunto le prime posizioni. Una straordinaria opportunità per visitare alcuni dei territori significativi dellaregione e far conoscere le eccellenze enogastronomiche pugliesi è stata ill workshop internazionalePuglia Wine & Land, organizzato a fine gennaio 2009 in collaborazione con il MMoovviimmeennttoo TTuurriissmmoo ddeellVViinnoo PPuugglliiaa. Per una settimana la regione ha ospitato 59 buyer, 13 giornalisti e 4 tour operator, arrivatida ogni parte del mondo, che hanno incontrato i produttori delle migliori aziende pugliesi.

i g n e t oV

Foto

Luc

iana

Dor

onzo


Recommended