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IL SANGUE QPE ed emocromo
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  • IL SANGUEQPE ed emocromo

  • DEFINIZIONEIl sangue un organo liquido di colore rosso opaco che scorre nell apparato circolatorio.Costituisce il 7 8 % del peso corporeo: cos se un uomo pesa 70 kg il volume del suo sangue dovrebbe essere 5 5,5 litri.Esso costituito da una parte liquida, il plasma, e da una corpuscolata.Questa si distingue in globuli rossi o eritrociti, globuli bianchi o leucociti e piastrine o trombociti. Il siero il plasma depleto dei fattori della coagulazione.

  • Le funzioni del sangue ( 1 )Funzione respiratoria che consiste nel trasporto dell ossigeno e nello smaltimento dell anidride carbonica prodotta nei tessuti . Il tutto operato dai globuli rossi .Funzione nutritiva attraverso la quale i principi alimentari vengono distrutti per l utilizzo a tutte le cellule .Funzione depuratrice cio la rimozione dai tessuti dei prodotti di smaltimento .

  • Le funzioni del sangue ( 2 )Funzione di correlazione chimica ormonica .Funzione di difesa svolta da globuli bianchi e da proteine chiamate anticorpi contro agenti estranei .Conservazione dell equilibrio idrico salino dell organismo .Mantenimento della temperatura corporea al giusto livello in tutte le parti dell organismo .Regolazione della pressione arteriosa in virt delle modificazioni del suo volume .

  • Il plasmaIl plasma rappresenta la parte liquida del sangue, cio circa il 55 % .Il principale costituente l acqua, che ne rappresenta circa il 90 % .La restante parte rappresentata da quanto disciolto nell acqua .

  • Il plasma ( 2 )1 ) proteine: costituiscono il 6 8 % del plasma. Sono rapprentati dall albumina, dalle globuline, dalle proteine della coagulazione e da alcuni ormoni. L albumina responsabile di gran parte del controllo del mantenimento del bilancio dell acqua . Le globuline da una parte ( in particolare le alfa e beta globuline ) sono implicate nel trasporto di liquidi, metalli o altre proteine, dall altra ( le gamma globuline) costituiscono gli anticorpi o immunoglobuline. Il fibrinogeno e le proteine della coagulazione sono responsabili della coagulazione del sangue quando questo fuoriesce dai vasi sanguigni . Se si eccettua le gamma globuline, prodotte dalle plasmacellule, gran parte delle proteine plasmatiche sono prodotte dal fegato .

  • Per studiare le proteine del sangue si esegue il Quadro Protido Elettroforetico (QPE)Elettroforesi delle proteine sieriche su film di nitrocellulosa

  • QPEIl plasma viene fatto correre su un film di nitrocellulosa.Il film viene colorato con un cromogeno per le proteine.Le bande cos ottenute vengono scannerizzate e la loro densit rappresentata in grafico.

  • Albumine 55-60%a1 2-3%a2 5% 10% 18%

  • Il plasma ( 3 )Azoto, frutto del catabolismo tissutaleGli zuccheriI lipidi (colesterolo e trigliceridi) e le lipoproteineGli elettroliti (sodio, Potassio, cloro, calcio, fosforo, Magnesio)

  • Emocromo (esame Emocromocitometrico)L'esame emocromocitometrico , in realt, un insieme di test per valutare la parte corpuscolata del sangue e il suo rapporto con la parte liquidaCi informa sulla quantit degli eritrociti e sulla loro dimensione, forma e contenuto di emoglobina.Sulla quantit totale e sui vari tipi di globuli bianchi o leucociti.Sulla quantit delle piastrine.Sull'ematocrito, ovvero il rapporto tra la massa di tutte queste cellule e il volume della parte liquida.

  • Gli elementi figurati ( 1 )I globuli rossi: rappresentano l elemento figurato pi cospicuo del sangue. Il numero degli eritrociti di circa 5 milioni nell uomo, e di 4,5 milioni nella donna . Gli eritrociti visti di profilo hanno la forma di disco biconcavo.

  • Molecola della emoglobina

  • Clin Med Card FIERITROCITI: DIMENSIONI, FORMA, COLORABILITADimensioni:

    gli eritrociti normali (normociti) sono di grandezza omogenea:Diametro ( ): 7.3 Volume cellulare medio (MCV)= 81 95m3

    Parametro da valutare

    MCV

    MCV 95 3 ( > 8.5 ) macrocitiindice di difetto di moltiplicazione cellulare (s. mielodisplastica epatopatic reticolocitosi)

    -MCV > 115 3 ( > 8.5 ) megaloblastideficit folati e Vit. B12 con difetto di moltiplicazionecellulare (anemia di Biermer anemie perniciosiformi)

    La disparita dimensionale eritrocitaria e detta anisocitosi, che e un rilievo molto frequente nelle anemie.Per valutare laboratoristicamente lanisocitosi si considera:

    coefficiente di variazione dampiezza della distribuzione di MCVSi esprime graficamente con listogramma di variazione di MCV (v.n.: 11 14,8%) valori superiori indicano disomogeneita di volume della popolazione eritrocitaria RDW

  • Lematocrito da solo non un buon parametro per la valutazione dellanemia

  • La viscosit del sangue proporzionale al valore dellematocrito

  • EMATOCRITO (HMT)misura la percentuale dei globuli rossi rispetto alla frazione liquida del sangueValori normali 38 - 48% per luomo, 36 - 46% per la donna.Valori superiori da alcolismo diabete,insufficienza renale acuta, peritonite, policitemia, poliglobulia, uso di diuretici, ustioni, vomito, disidratazione Valori inferiori da anemie, aplasie midollari,carenza di ferro, di vit B12, cirrosi epatica, collagenopatie, emorragie, infezioni gravi, insufficienza renale cronica, leucemie, tumori maligni.

  • Definition of erythrocyte indicesMCV (fL)= Hct RBC

    MCH (pg)= Hb RBC

    MCHC (gm/L)= Hb Hct

    Hct (%)*= RBC V/Blood V

    Key: MCV= mean corpuscular volume; MCH= mean corpuscular hemoglobin; MCHC= mean corpuscular hemoglobin concentration; Hct= hematocrit; Hb= hemoglobin concentration in g/dl; RBC= erythrocyte Count/l.

    RDW= coefficiente di variazione di ampiezza della distribuzione di MCV. Si esprime graficamente con listogrammadi variazione di MCV (vn. 11-14.8%). Valori superiori indicano disomogeneita di volume della popolazione eritrocitaria

  • Volume corpuscolare medio E' il volume corpuscolare medio dei GRValori normali: 82-96 micron3. Valori superiori a quelli normali da: alcolismo, da anemia megaloblastica,da enteriti, da metastasi, da sferocitosi. Valori inferiori : emoglobinopatie, da morbo di Cooley, da talassemia, da tumori maligni, da anemia ferropriva.

  • Emocromo: VN maschio femminaEmatocrito % 40-50 38-45Emoglobina g/100ml 13.5-18 g% 12-16 Eritrociti/ml 4,6-6,2 .106 4,2-5,4.106Leucociti/ml 4,5-11.103Piastrine/ml 150-450.103Vol corp medio(MCV) fl 80-98 81-99 Hb corp media (MCH)pg 26-32 C Hb corp media(MCHC) 32-36% ( Hb/Ht)Reticolociti 0,5-2,5%Ampiezza distrib.GR( RDW) 11,6-14,56%

  • EMOGLOBINA (Hb)La sua formazione avviene nel midollo osseo simultaneamente a quella degli eritrociti immaturi. in un GR vi sono 350 milioni di molecole di Hb e ognuna trasporta 4 mol O2= 1miliardo e mezzo di O2 x GR (valori normali = 14-18 g/100 ml (M) 12-16 g/100ml (F) Valori superiori possono derivare da diarrea, disidratazione, enfisema, shock, policitemia, poliglobulia, ustioni, trasfusioni ripetute. Valori inferiori possono essere causati da aplasia midollare, collagenopatie, ulcera pepticadeficit di ferro, di vitamina B12, emorragie, metrorragia, epatopatie,infezioni gravi, insufficienza renale cronica, morbo di Cooley, morbo di Chron,leucemie, neoplasie maligne, morbo di Hodgkin.

  • Emocromo: Diagnostica delle anemieLa classificazione cinetica delle anemie:

    1 gruppo: ridotta formazione di eritroblasti 2 gruppo: ridotta formazione di eritrociti 3 gruppo: ridotta sintesi di emoglobina 4 gruppo: ridotta sopravvivenza degli eritrocitinon e immediatamente utilizzabile per un approccio clinico-pratico alla interpretazione delle anemie, per la quale invece si suggerisce ad integrazione della precedente, la valutazione dei seguenti parametri:HbEmoblobina (g/100 ml) esprime lentita dellanemia

    < 80 3 anemie microciticheMCVVolume Cellulare Medio > 80 3 anemie non microcitiche NB: nella diagnostica delle anemie, in particolare delle non microcitiche, occorre sempre valutare la conta reticolocitaria. E bene calcolare sempre il numero assoluto (vn 25.000 100.000)

  • Indici eritrocitari e anemie (1)MCVUso:classificazione e diagnosi differenziale delle anemie Screening per alcolismo occulto N.B. presenza di GR piccoli e grandi a valore MCV normale

    Interferenze:GB >50000 l MCVemolisi in vitro MCVagglutinine fredde MCVreticolocitosi >50% MCV

    MCV:anemia macrociticheneonati e bambini piccolialcolismo cronico

    = MCV:anemia normocitiche normocromiche MCV:anemia microcitiche ipocromiche

    MCH

    Valore limitato in diagnosi differenziale delle anemie. Utile in calibrazione MCH: anemia macro, neonati MCH: anemia micro e normo

    Solo controllo di qualita del laboratorio e calibrazione MCHC: Solo in sferocitosi ereditaria MCHC: anemia ipocronica (non sempre)MCHC

  • Diagnostica Operativa delle anemie

    Anemia Macrocitica: da deficit di sintesi del DNA (deficit di folati e vitamina B12)

    Anemia normocitica: pu essere fase iniziale sia di sideropenica che di macrocitica

    Anemia Microcitica: pu essere determinata da sideropenia (da ridotta assunzione o assorbimento o da emorragia) o da ridotta sintesi delle catene globiniche (talassemie)Diagnosi differenziale tra a. sideropenica e talassemiaHgb: bassa in entrambiFerro: pu essere normale o moderatamente basso in entrambiRDW: basso in talassemia ed alta in sideropenicoTalassemia: Elettroforesi di Hgb;Sintesi catene globiniche, analisi mutazionaleFerritina: bassa in sideropenica ed alta in talassemie

  • Clin Med Card FI Indici eritrocitari (2)MCVMCHMCHCTIPOANEMIA(gL) (pg) (g/dL)Normale 82-92 27-31 32-36A. normocitica 82-92 25-30 32-36A. macrocitica 95-150 30-50 32-36A. microcitica 50-80 12-25 25-30 (in genere ipocromica)

    Ht= Hb x 2.8 + 0.8 o Ht= 3xHb

    RDW (Red cell distribution width)

    VN 11.5 14.5 e CV di dimensioni GR = SD di dimensioni GR / MCV In coppia con MCV caratterizza meglio le anemie specie le microcitiche

    Esempio:Anemia da carenza di Ferro MCV RDW

    Talassemia minor MCV RDW= o

  • Gli elementi figurati ( 2 )Le piastrine o trombociti : il loro numero oscilla tra 150.000 e 450.000 . Prodotte dal midollo osseo vengono distrutte dalla milza . Esplicano un ruolo di grande importanza nel processo della coagulazione del sangue, in cooperazione con un sistema di proteine ( detti fattori della coagulazione ) .

  • Gli elementi figurati ( 3 )I globuli bianchi o leucociti : devono il loro nome al fatto che sono privi di pigmento .Sono forniti di nucleo anzi le caratteristiche del loro nucleo servono a dividerli in diverse categorie e tipi .I globuli bianchi sono implicati nei processi di difesa dell organismo .Il numero dei globuli varia da 5.000 a 11.000/mm3 .Normalmente su 100 leucociti, sulla base delle caratteristiche del nucleo, 70 sono granulociti, 20 22 sono linfociti, 8 10 sono monociti .

  • LESAME EMOCROMOCITOMETRICOIl LEUCOCITOGRAMMA a 5 o pi popolazioni eseguito dai CONTAGLOBULI con conta differenziale completa distingue le cellule in:Inoltre sono presenti flags indicanti la presenza di:Cellule atipiche e/o blastiCellule immature della serie mieloide e/o eritroideGrado di segmentazione dei neutrofiliLinfocitiNeutrofiliEosinofiliBasofiliMonociti60-80%20-40%5-10%0-5%0-5%

  • LESAME EMOCROMOCITOMETRICOI CONTAGLOBULI di ultima generazione forniscono i seguenti parametriConteggio totale dei globuli bianchi (WBC)Conteggio totale dei globuli rossi (RBC)Emoglobina (HGB)Emotocrito (HCT)Volume corpuscolare medio (MCV)Contenuto medio emoglobinico (MCH)Concentrazione corpuscolare media emoglobonica (MCHC)Conteggio totale delle piastrine (PLT)Indice di distribuzione volumetrica dei globuli rossi (RDW)Volume piastrinico medio (MPV)Indice di distribuzione volumetrica delle piastrine (PDW)Piastrinocrito (PCT)Indice di distribuzione della concentrazione emoglobinica (HDW)

  • MODIFICAZIONI DELLEMOCROMOIN CORSO DI INFEZIONE (I)INFEZIONI BATTERICHESignificative variazioni del numero, della morfologia e della funzione dei leucociti.INFEZIONI VIRALIModeste variazioni del numero e della funzione dei neutrofili e dei linfociti

  • MODIFICAZIONI DELLEMOCROMOIN CORSO DI INFEZIONE (II)PATOGENESI DELLA NEUTROPENIAMigrazione dei leucociti circolanti nella sede di infezione non accompagnata da un concomitante flusso di neutrofili dalle riserve midollariRichiesta sproporzionata di neutrofili nella sede di infezione e deplezione delle riserve midollariPATOGENESI DELLA NEUTROFILIAiperplasia della serie mieloblastica e flusso di leucociti midollari nel torrente circolatorio, correlati alla gravit dellinfezione e alla presenza di piogeni

  • MODIFICAZIONI DELLEMOCROMOIN CORSO DI INFEZIONE (III)INFEZIONI BATTERICHEFase acutaNeutrofilia accompagnata o meno da un aumento delle forme immature (a banda, metamielociti, pi raramente mielociti e promielociti) ed eosinofiliaRisoluzioneRiduzione della neutrofilia ed incremento nel numero dei monociti seguita da una linfocitosi relativa o assoluta e ricomparsa degli eosinofiliGuarigioneRitorno nella norma del numero dei linfociti

  • MODIFICAZIONI DELLEMOCROMOIN CORSO DI INFEZIONE (IV)INFEZIONI VIRALIFase acutaPrecoce neutropenia accompagnata da linfopenia, seguita da linfocitosi assoluta e persistente; modesto aumento del numero dei monociti e modesta eosinopeniaOccasionale riscontro di neutrofilia iniziale con presenza di forme immature circolanti.RisoluzioneRitorno graduale nella norma

  • Clin Med Card FIScheda computerizzata dei risultati delle analisi 1

  • Sistema OtticoLe cellule cos disposte passano davanti al raggio laser di forma ellittica, focalizzato in modo da colpire le cellule al centro del canale di conta formato dal liquido di trasporto.

  • Light scattering :

    I due segnali che permettono di identificare le caratteristiche fisiche delle popolazioni cellulari sono correlabili alle dimensioni delle cellule. Se si osserva una cellula in controluce, si misura un segnale legato alla diffrazione (scatter) che in relazione al diametro cellulare (FORWARD SCATTER O SCATTER LINEARE = FSC)Se ci si pone ortogonalmente al fascio, si misura un segnale legato sostanzialmente alla riflessione e alla rifrazione (SIDE SCATTER O SCATTER A 90 = SSC) dovute alla granulosit cellulare, al rapporto n/c e alla irregolarit della superficie cellulare.Rifrazione & Riflessione: proporzionale allagranularit cellulare ealla complessit rilevate a 90 rispetto la luceincidenteDiffrazione:proporzionale allarea della cellula rilevata lungo lasse della luce incidente 0Dallinterazione delle cellule con il raggio luminoso del sistema di eccitazione, vengono generati dei segnali dipendenti dalle caratteristiche fisiche e dalla presenza di marcatori fluorescenti sulla superficie, nel citoplasma o nel nucleo della cellula.

  • RICAPITOLANDO:

    Il Forward scatter distingue le cellule sulla base del volume ed anche in grado di distinguere cellule vive da morte.

    Il Side scatter tende ad essere pi sensibile rispetto alle inclusioni allinterno della cellula e pu essere usato per distinguere le cellule granulate dalle non-granulate.

  • diagramma bidimensionale ottenuto dalla combinazione di questi due tipi di segnale. Permette di discriminare tra diverse popolazioni cellulari basandosi solamente sulle loro caratteristiche fisiche.FSC e SSC rappresentano i parametri fisici. Raggruppandoli in un unico grafico se ne ottiene uno biparametrico, il Citogramma: CitogrammaGrafici monoparametrici(istogrammi)

  • Clin Med Card FIScheda computerizzata dei risultati delle analisi 2

  • EMOGLOBINOPATIE

  • Dissociazione ossigeno-emoglobina: normale curva sigmoide che correla la saturazione di emoglobina alla parziale pressione di ossigeno (PaO2) a cui esposta. La curva spostata a sinistra ( rilasciato meno ossigeno a ogni data PaO2) da un decremento del 2,3 DPG, da un aumento del pH (effetto Bohr) e se l'HbA sostituita dall'HbF o da un'emoglobina a pi alta affinit. La curva spostata a destra da un aumento del 2,3 DPG attaccato alla Hb, da un decremento del pH e se l'HbA sostituita dalla HbS oda una HbM (in cui il ferro emico stabilizzato nella forma ferrica) o se l'Hb ossidata a metaemoglobina.

  • HEMOGLOBIN FUNCTIONTHE O2 DISSOCIATION CURVEMyoglobinHb monomerLow 2,3DPGHigh 2,3DPGLow PhHigh PhHigh pCO2 Low pCO2 HbFPresence of CO

  • Struttura schematica dellHb delladulto (HbA)

  • Production of Hb chains

  • HEMOGLOBIN DISORDERSGAS-TRANSPORTING SYSTEM DISORDERSHEME DISORDERS(porphyrias, sideropenic anemiaCO-intoxication)GLOBIN DISORDERS(Thalassemia, structural hemoglobinopathies)

  • GLOBIN-DISORDERSQUANTITATIVE DISORDERS(thalassemia)QUALITATIVEDISORDERS(structural hemoglobinopathies)-CHAIN-CHAINSOLUBILITYSTABILITYOxygenAFFINITY

  • HB DISEASES CAN CAUSE MANY PROBLEMS

  • GAS-TRANSPORTING SYSTEM DISORDERSHEMOGLOBIN DISORDERS

  • THE HEMOGLOBIN DISEASE BELT

  • Beta thalassemia incidence in Italy

  • a

  • DIAGNOSI -TALASSEMIA ETEROZIGOTE Sospetto per familiarit e/o microcitemia Lieve anemia (Hb 9,5 11,5 g/dl) con GR aumentati (5- 6,5 x 106/l), riduzione MCV (60-75 /l) ed MCH. Controllare sideremia: se normale eseguire elettroforesi Hb: diagnosi se HbA2 >3-3,5%. Se sideropenia, normalizzare sideremia prima di elettroforesi.

  • Diagnostica Operativa delle anemie

    Diagnosi differenziale tra a. sideropenica e talassemiaHgb: bassa in entrambiFerro: pu essere normale o moderatamente basso in entrambiRDW: basso in talassemia ed alta in sideropenicoTalassemia: Elettroforesi di Hgb;Sintesi catene globiniche, analisi mutazionaleFerritina: bassa in sideropenica ed alta in talassemie

  • Metabolismo del ferroCiclo del FerroIntestinoSangueCellulaIl basso Ph dello stomaco solubilizza I composti del ferro. I trasportatori del Fe facilitano lassorbimento del Fe nel flusso ematico. Gli ioni Fe3+ sono chelati e legati alla transferrina. La transferrina trasporta Fe ai tessutiMantiene la solubilitMantiene gli ioni Fe inattivi Lendocitosi della transferrina mediata da recettori Lendocitosi risulta nel rilascio del Fe3+ in ambiente acido lisosomiale. Il Fe distribuito in diverse regioni topologiche della cellula attraverso trasportatori del Fe e/o canali (?) Uso: Componenti di proteine (eme) Immagazzinamento: Ferritina (Fe2+) Tossicit

  • Ruoli del Fe nella cellulaRecettori dellatransferrina (TfR)Fe(III)2-Tf TfProteine: Catalisi Elettroni, trasporto dellossigeno Stabilizzazione strutturale Sensore del Fe, ROS Formazione di radicali legati a proteineImmagazzinamento e sequestro: FerritinaTossicit: stress ossidativo[Fe][Fe][Fe]

  • Caratteristiche strutturali della transferrina

  • Meccanismo di trasporto cellulare di ferro mediato dalla transferrina

  • GLOBIN-DISORDERSQUANTITATIVE DISORDERS(thalassemia)QUALITATIVEDISORDERS(structural hemoglobinopathies)-CHAIN-CHAINSOLUBILITYSTABILITYOxygenAFFINITY

  • The most common qualitative Hb disease affects Hb solubilityA PROTOTYPE OF A POINT MUTATION DISEASE 6 Glu--> ValSICKLE CELL DISEASE (HBS)NB 6 Glu-->Lys give rise to HBC with a milder phenotype

  • THE -6 mutation affects Hb sulubility mostly in the deoxygenated state

  • The sickling balanceSOLUBLE HBOXY-state, high PH, good hydration, etcHB F> HB A >HB C > HB S

  • The sickling balanceSOLUBLE HBDEOXY-state, low PH, dehydration, fever, etcHB S > HB C >HB A > HB F

  • BLOOD SMEAR OF SICKLE CELLDISEASE

  • QUADRO CLINICO DREPANOCITOSI-Anemia di solito moderata: Hb ~ 8 g/dl, ma con ampie variazioni individuali (5 11 g/dl).

    -QUADRO DOMINATO DAI PROBLEMI VASO-OCCLUSIVI:crisi di intenso dolore osseo o toracico o addominale;infarti ossei con necrosi;ulcere trofiche agli arti inferiori;ischemie ed emorragie cerebrali;

  • QUADRO CLINICO DREPANOCITOSI-infarti polmonari ipertensione polmonare e scompenso cardiaco;-danno renale per ischemia tubulare.

    -nei primi anni splenomegalia, poi infarti splenici mutipli e fibrosi splenica (autosplenectomia)

    aumentata suscettibilit ad infezioni batteriche.

    TUTTE LE SITUAZIONI DI IPOSSIEMIA FANNO PRECIPITARE LE CRISI, ANCHE IN ETEROZIGOTI

  • DIAGNOSI DREPANOCITOSI-Sospetto per quadro clinico-Quadro ematologico di anemia emolitica normocitica: reticolociti aumentati, aptoglobina molto ridotta, possibile iperbilirubinemia, frequente riscontro di qualche GR a falce sullo striscio di sangue.

    - DIAGNOSI CON ELETTROFORESI Hb

  • Il metallo raggiunge in ciascun centro attivo un N.C. 6 a spese di due atomi di O tipo fenolato di due residui Tyr, un atomo di N imidazolico di una His, un atomo di O tipo carbossilato di un residuo Asp e i due atomi di O dellanione carbonato. Questo anione anche legato con legami a idrogeno ad alcune catene laterali che circondano il centro attivo. Questa struttura giustifica adeguatamente il legame sinergico del Fe e del CO32 alla proteina. Infatti apparentemente la conformazione di questa genera una tasca dove lanione resta legato attraverso legami a idrogeno. Una volta che il carbonato occupa la sua posizione, il centro di legame destinato al ferro raggiunge la sua composizione adeguata, poich rende possibile una sfera di coordinazione del metallo di tipo ottaedrico e ricca di atomi di ossigeno. In tal modo viene favorita un legame molto stabile con il Fe(III), un acido di Lewis duro.Il metallo raggiunge in ciascun centro attivo un N.C. 6 a spese di due atomi di O tipo fenolato di due residui Tyr, un atomo di N imidazolico di una His, un atomo di O tipo carbossilato di un residuo Asp e i due atomi di O dellanione carbonato. Questo anione anche legato con legami a idrogeno ad alcune catene laterali che circondano il centro attivo. Questa struttura giustifica adeguatamente il legame sinergico del Fe e del CO32 alla proteina. Infatti apparentemente la conformazione di questa genera una tasca dove lanione resta legato attraverso legami a idrogeno. Una volta che il carbonato occupa la sua posizione, il centro di legame destinato al ferro raggiunge la sua composizione adeguata, poich rende possibile una sfera di coordinazione del metallo di tipo ottaedrico e ricca di atomi di ossigeno. In tal modo viene favorita un legame molto stabile con il Fe(III), un acido di Lewis duro.

    Il meccanismo di trasporto del Fe allinterno degli eritrociti un esempio di endocitosi mediata da un recettore. La metalloproteina si unisce a un recettore specifico della membrana (che non ha affinit per lapotranferrina). La parte interna della stessa si ricopre con un reticolo formato da una proteina chiamata clatrina, che aiuta a formare prima una borsa e poi una vescicola (endosoma), la cui membrana contiene pompe protoniche che consumano ATP e sono capaci di modificare il pH interno fino a portarlo a un valore fra 5,5 e 6. In queste condizioni la metalloproteina, con la protonazione dellanione carbonato e dei leganti tirosinato, perde il ferro, che si sposta fino al citosol probabilmente attraverso un trasportatore specifico. Una volta l esso pu essere immagazzinato come ferritina o essere utilizzato nei mitocondri per sintetizzare gruppi eme. La apotransferrina, ancora nella vescicola, si diffonde nuovamente verso il plasma dove viene liberata a opera del recettore e pu tornare a cominciare il ciclo.


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