+ All Categories
Home > Documents > Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino...

Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino...

Date post: 03-Aug-2019
Category:
Upload: vuongcong
View: 214 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
40
Percorso formativo tra i segni, le celebrazioni, le feste e le opere dell’arte cristiana Il giardino dei simboli: liturgia, teologia ed arte nella cultura del cristianesimo Ecco lo Sposo! Andategli incontro!(Mt 25, 6b) Trento, Vigilianum, 24 marzo 2017
Transcript
Page 1: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

Percorso formativo tra i segni, le celebrazioni, le feste e le opere dell’arte cristiana

Il giardino dei simboli:

liturgia, teologia ed arte nella cultura del cristianesimo

“Ecco lo Sposo!

Andategli incontro!” (Mt 25, 6b)

Trento, Vigilianum, 24 marzo 2017

Page 2: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

2

Signore,

fa che oggi progrediamo alla scuola della tua bontà

e diventiamo tuoi imitatori

per ritrovare in te, nuovo Adamo,

ciò che abbiamo perduto

a causa del primo Adamo.

Page 3: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

3

Page 4: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

4

Introduzione

“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la

sua indefettibile promessa, Cristo Signore, sempre sta presente alla sua Chiesa. Sposo

fedele, il Crocifisso Risorto, di continuo riconduce al Padre e dona l’ineffabile Grazia

che è lo Spirito Santo.

Guardando a Lui, Vincitore del peccato e della morte, la Chiesa gioisce per il dono

della salvezza e contempla, pregustandolo, il destino di vita e di gloria che l’attende

nel giorno senza tramonto.

Infatti, “Gesù nostro Signore è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe

ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione” (Rom 4,25).

La Croce, orrendo patibolo, da Lui portata e vissuta, è stata vinta e tramutata per i

figli di Adamo in segno adorabile, vivificante e divinizzante. Croce gloriosa,

gemmata, preziosa, gioiosa, vittoriosa. Albero della vita, Bilancia di salvezza, Ponte

tra cielo e terra, Trono della misericordia e della Gloria, Talamo nuziale.

Per cogliere e sperimentare tali salvifiche Realtà, ci accostiamo all’Icona liturgica del

Nymphios, lo Sposo, che a noi si rivela e chiama, come sua Chiesa e Sposa per le

nozze eterne.

Vera “opera sociale” è la liturgia, il “celebrare Gesù Cristo”. Infatti, “celebrare” non

significa ritirarsi nella quiete ombrosa delle nostre chiese, nel profumo dell’incenso,

ma “frequentare” Lui, incontrarlo e dunque fare che la sua Vita diventi la nostra e la

nostra la Sua. Di qui l’agire nuovo, vero del discepolo che chiamato a “stare con

Lui”, da Lui è inviato ad annunciare ed edificare il Regno di Dio tra i fratelli (cfr. Mc

3, 14).

Non ci inganni la superficialità dell’affermazione comune che, cioè, le sante Icone

sono “retaggio” della Chiesa d’Oriente. Siamo, invece, di fronte all’espressione della

fede, della preghiera e della teologia della Chiesa Una Santa, quando ancora non era

segnata dall’orribile sofferenza dello scisma e della divisione. Tale “modo” di

“raffigurare” il Signore e Sposo, infatti, è comune anche nelle nostre Chiese di

Occidente.

Una differenza appare per il fatto che, i critici d’arte occidentali usano definire tale

“raffigurazione” con il titolo: “il Cristo in Passione”.

Page 5: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

5

Page 6: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

6

Può sembrare strana l’immagine di partenza. Ci troviamo all’ingresso della Chiesa

parrocchiale di Povo, paese posto sulla collina ad Est di Trento, un semplice elegante

portale, risalente al secolo 14°.

In altorilievo, appare allo sguardo la raffigurazione del “Cristo Sposo”; quella

appunto che critici d’arte occidentali definiscono: “il Cristo della Passione”, ma in

realtà il titolo, “Cristo Sposo”, titolo che le spetta, è sicuramente più forte, come

avremo modo di esaminare e riconsiderare.

Prima di procedere, ancora una considerazione. Questo mirabile e “semplicissimo”

portale segnava, in origine, l’ingresso principale all’aula della chiesa parrocchiale,

purtroppo nell’ampliamento della stessa, avvenuto agli inizi del secolo XX, a motivo

delle dimensioni, fu spostato e divenne un ingresso laterale che, per decenni,

trovandosi sul lato nord, rimase miseramente chiuso. La fortuna di non presentare

“barriere architettoniche” ha fatto sì che da qualche anno questa porta sia stata

riaperta e quindi utilizzata. Al termine della riflessione, potrà apparire evidente il

motivo di queste precisazioni.

L’antica Icona di Cristo Signore nel titolo di “Sposo” è realtà che percorre tutta la

storia della fede e dell’arte per la liturgia e la preghiera. Questo mostra, ancora una

volta, come non sia esatto, come accennato sopra, che l’arte dell’Icona sia solo

espressione della Chiesa orientale.

Se ancora nel secolo 14°, sulla collina di Trento e in chiese innumerevoli, il Cristo era

raffigurato così, significa che nonostante da 400 anni la divisione e la separazione

segnassero dolorosamente la Chiesa, essa aveva tuttavia conservata integra la comune

unità della fede.

Una raffigurazione che troviamo di frequente nelle nostre Chiese con delle

particolarità legate alla cultura “occidentale”: il Cristo segnato dalle percosse, dai

lividi, dal sangue che cola copioso. Rappresentazioni legate all’evoluzione della

nostra cultura, ma quanto era “matrice” di fondo è stato conservato.

Page 7: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

7

Page 8: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

8

Posiamo lo sguardo sull’Icona come la consegna a noi la Tradizione della Chiesa

“Una Santa”, guardiamola per un istante mentre sfuma nel suo divenire lungo il corso

dei secoli.

Non lasciamoci ora distrarre da nulla, per non disturbare la “visione” e “l’ascolto”.

poniamo lo sguardo sulle immagini, con calma e nella quiete, proviamo ad

“ascoltare”, il Signore ci aiuti, adesso, a diventare lettori di questa Icona, che è realtà

travolgente per la nostra vita di credenti.

Disponiamoci, alla “lettura” e alla “contemplazione”. Ogni Icona, per essere

riconosciuta autentica e , quindi, leggibile, reca iscritta la Parola di Dio.

Parola che si fa visibile nello splendore luminoso dei colori. Inoltre la fedeltà nel

trasmettere i canoni della rappresentazione, che ai frettolosi risulta ripetitiva, non è

frutto di “fissità” sterile, quanto piuttosto di “fedeltà” nel trasmettere autenticamente

il “messaggio”.

Infatti, quale copista, quale amanuense, trascrivendo i Testi della Santa Scrittura

oserebbe mutarne anche solo una virgola?

Il medesimo “timore e amore” guida e accompagna “l’iconografo”, lo “scrittore” di

Icone.

Page 9: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

9

Page 10: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

10

Fondo oro

L’icona è dipinta su fondo d’oro. Perché mai? Non certo per uno sfarzo disdicevole e

inutile, per uno spreco dispendioso.

La Tradizione della Chiesa, fin dalle origini, ha scelto questa materia come sfondo

delle Icone, perché l’oro è l’unico “materiale”, l’unico colore in natura che non

cattura la luce, ma la restituisce.

Sappiamo di poter contemplare e distinguere il colori per un semplice motivo: perché

i colori catturano, per così dire, la frequenza luminosa e ce ne rendono una sola

vibrazione, che il nostro nervo ottico rielabora e restituisce in quella gradazione, in

quella tinta. Invece l’oro, unico tra tutti i colori, non cattura ma restituisce la luce.

Comprendiamo che da un punto di vista del significato simbolico del segno, e l’icona

ci introduce nel mondo dei segni, nel mondo “sacramentale”, per usare un termine

caro alla patrologia antica.

Questo segno diventa il più immediato per dirci che cosa? Per dirci la Luce increata

di Dio, per dirci la luce inaccessibile di Colui che è da sempre e per sempre, e che nel

tempo ci ha chiamati ad esistere destinandoci all’eternità. Ecco perché il fondo delle

Icone è sempre d’oro.

Proprio perché ponendoci davanti a queste “finestre”, possiamo varcare, fin da ora,

con lo sguardo della fede, la soglia che separa il tempo dall’eternità.

“L’oro che nell’Icona circonda lo Sposo è il segno della trasfigurazione della realtà,

avvenuta una volta per sempre. Infatti l’oro toglie via la prospettiva, lo sfondo, il

panorama. E’ la Luce increata che emerge a fiotti verso di noi”.

Page 11: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

11

Page 12: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

12

Il cartiglio della Croce

Sull’Icona, dicevamo, sta sempre la Sacra Scrittura. Su questa che stiamo

contemplando, la prima iscrizione si trova in alto. È la forma abbreviata di un

versetto del Salmo 23,7.8.9.10, citazione unica in tutta la Scrittura: “Ho Basiléus tês

Dóxes”, “il Re della Gloria”, e sta collocata nel cartiglio che sovrasta dell’Icona.

Perché e cosa significa questo titolo posto sull’Icona? E’ necessaria, qui, una breve

riflessione sul Salterio, splendido libro della Bibbia, vera agenda e fonte della

preghiera per i credenti, come una grande arpa tocca le diverse corde del cuore

dell’uomo. Questo avviene mediante diversi generi letterari a cui i singoli Salmi

appartengono. Il Salmo 23 appartiene al genere letterario dei Salmi detti: “ Liturgia”;

si cantava quando l’Arca di Dio era processionalmente portata nel Tempio.

L’Arca dell’Alleanza, segno formidabile per Israele, era la “cassa”, predisposta su

comando divino, in essa il Signore, aveva ordinato a Mosè di custodire le Tavole

della Legge, un po’ di manna e il bastone con cui era stata fatta scaturire l’acqua dalla

roccia e aperto il mar Rosso.

Questa “cassa”, arca, di legno di acacia rivestita di una lamina d’oro, era chiusa con

un coperchio recante al di sopra due figure angeliche, due cherubini, che con le ali

spiegate segnavano uno spazio vuoto nel centro. Quel coperchio era chiamato:

“Ilasterion”, in italiano: “Propiziatorio”.

Per gli antichi padri di Israele esso era lo “sgabello dei piedi di Dio”. Dio che siede

nei cieli, posa dunque i suoi piedi, dunque si fa presente, si fa vicino, si manifesta e

usa misericordia (cfr Sal 11,4).

“Propiziatorio”: il termine si spiega da solo. Quando l’Arca era introdotta nel Tempio

si svolgeva un rito, una Liturgia avvincente: le porte del Tempio erano chiuse e i

leviti portatori dell’Arca bussavano alla porta.

I sacerdoti “ostiari”, custodi della porta, dall’interno chiedevano: “Chi bussa?”.

Dall’esterno i portatori dell’Arca dicevano “Apritevi porte eterne ed entri il Re della

Gloria”. Dall’interno la domanda: “Chi è questo Re della Gloria?”. “Il Signore delle

Sabaot”, “delle schiere”, cioè “dei turni adoranti”, “del popolo” è il Re della Gloria.

In alto, su questa Icona noi troviamo scritto, che quanto, o meglio Colui, che stiamo

per vedere è il “Propiziatorio” è Colui che rende presente la misericordia salvifica di

Dio.

Page 13: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

13

Page 14: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

14

La scritta nel nimbo

La seconda iscrizione: “Ho Ôn”. “Ho” è articolo, “Ôn” è il participio del verbo

essere.

Occorre rifarci al libro dell’Esodo (3,14), allorché Mosè parla con Dio che lo chiama

dal roveto, che arde e non si consuma, e gli affida il compito di andare come

liberatore del popolo.

Mosè domanda: “Ma chi sei? Non so il tuo nome”; Dio non nasconde il suo Nome:

“Io sono - il Vivente - il Signore - Ho Ôn”.

Quel Nome divino, rivelato a Mosè, ora appare sull’Icona e lo troviamo iscritto

dentro un nimbo a forma di Croce. Croce che chiaramente ci rinvia precisamente a

Qualcuno.

Page 15: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

15

Page 16: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

16

Il Nome IC XC

Sull’Icona noi troviamo un'altra iscrizione. “Iêsoús Christós”. Le quattro lettere,

iniziali e finali, del nome Gesù IS: “Iêsoús” e ChS “Christós”. Questo Nome è

rivelazione. Gesù nella nostra lingua va tradotto: “Dio solo salva”.

Nell’Annunciazione infatti è stato detto: “lo chiamerai Gesù” e questo nome “Dio

solo salva”, lo troviamo collegato con:

“Christós”, nella nostra lingua: “Unto - Messia - Consacrato”.

Page 17: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

17

Page 18: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

18

Il titolo: o Nymphios

Colui che contempliamo è: il Re della Gloria, Colui che è, Gesù Cristo, ma ancora ci

è indicato un titolo formidabile: “Ho Nymphios” – “lo Sposo”.

Questo titolo rinvia immediatamente alla parabola che narra del grido che risuona

nella notte: “Ecco lo Sposo uscitegli incontro” (Mt 25, 6b).

Siamo alla presenza di Colui che, venuto e Veniente, convita l’umanità alle nozze

eterne con lui.

Giovanni il Battista l’aveva segnalato, lui “l’amico dello Sposo” (Gv 3,29). Dunque

Colui che qui è nominato come “lo Sposo”, è Colui che nella notte tornerà e attende

che noi, con le lampade accese, siamo pronti e vigilanti (Lc 12, 35).

Torna così alla mente quanto ogni anno avviene nelle nostre chiese nella Domenica

dopo la prima lune di primavera, nella Veglia formidabile della Risurrezione, allorché

un lume acceso è portato dal buio della notte nell’aula della nostra Parrocchia e

ciascuno da quel lume, come le Vergini prudenti, attinge luce per la sua lampada,

perché lo Sposo viene e dobbiamo essere pronti ad andargli incontro (Mt 25, 6b).

Page 19: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

19

Page 20: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

20

Il Volto

Ora che abbiamo accolto e compreso “la Parola”, le iscrizioni poste sull’Icona, è

tempo di incominciare a “leggere” e contemplare, nella bellezza del colore, quanto la

fede nella Chiesa e la sapienza dell’iconografo hanno scritto.

Necessariamente il punto di partenza è il Volto, infatti, da sempre nella storia della

Chiesa e delle Icone, la principale Icona di Cristo è proprio quella del suo Volto.

Il volto umano di Gesù, che rivela la Divina Persona. Del resto anche nelle relazioni

tra noi quando incontriamo una persona, per prima cosa la guardiamo in faccia; dal

volto conosciamo il nostro interlocutore.

Dal volto noi comprendiamo con chi abbiamo a che fare. Proviamo a guardare questo

Volto, che è il Volto dell’Adamo nuovo. Il Volto di Colui che rivela l’Invisibile

Padre che è nei cieli: “Chi vede me vede il Padre” (Gv 14, 9).

E’ il Volto di Uno che sta dormendo. Come il vecchio Adamo si addormentò nel

sonno creatore, così il Nuovo Adamo lo vediamo nel sonno, e il suo Volto sta chino

nel segno dell’accettazione: “Tutto è stato compiuto” (Gv 19,30), sono le ultime

parole che il Cristo pronuncia sulla Croce.

Tutto “è stato compiuto”, dal Padre chiaramente, e il Figlio nell’atteggiamento

dell’obbedienza, china il capo e rende al Padre lo Spirito, perché glielo ridia nella

gloria della Resurrezione.

Ecco dunque questo Volto chino nell’atteggiamento dell’obbedienza mentre appare

ormai dormiente.

Page 21: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

21

Page 22: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

22

Gli occhi

Quale sonno è quello di Cristo? I suoi occhi sono chiusi; la sua bocca è serrata,

perché ormai quella bocca ha detto tutto quello che doveva dire e quella bocca ha

donato tutto quello che doveva donare.

La bocca

“Chinato il capo rese lo Spirito” (Gv 19,30): ha alitato lo Spirito e quella bocca

dunque sigillata ora è nella attesa di ricevere nuovamente dal Padre il Dono dello

Spirito della Resurrezione, per effonderlo sui suoi Discepoli, sulla sua Chiesa (Gv 20,

21-22).

Ma quella bocca che noi vediamo chiusa, dovette dolorosamente dire, nel momento

della Passione, “Tutto è compiuto” (Gv 19.30), e “Dio mio Dio mio perché mi hai

abbandonato” (Sal 22,1).

Page 23: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

23

Page 24: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

24

Il Corpo

Ora possiamo soffermarci a contemplare il Corpo, la Figura del Corpo del Signore. Il

Segno divino per noi.

Il Profeta Isaia, profetizzando sul Servo Sofferente del Signore scrisse così, secoli e

secoli prima: “Egli è stato trafitto dai nostri crimini, è stato colpito per i nostri

peccati. La punizione, che è salvezza per noi, è caduta su di lui e nelle sue piaghe sta

la nostra guarigione” (Is 52,13-53,12).

Nel Corpo del Signore noi contempliamo l’ineffabile mistero della Trinità Santa

Indivisa, perché mediante quel Corpo, che è il Corpo dell’Unigenito, il Padre si

manifesta e lo Spirito è donato.

Al Padre, infatti dice la Scrittura, entrando nel mondo il Cristo ha detto: “Sacrificio e

Offerta tu non gradisci, un corpo mi hai preparato, ecco io vengo o Dio per fare la

tua volontà” (Eb 10, 7). Allora guardando questo Corpo noi contempliamo la

“Carne” assunta nel Grembo verginale di Maria ad opera di Spirito Santo (Gv 1,14).

Dunque Corpo di sacrificio, Vittima di offerta, Corpo sacerdotale, Altare del nostro

riscatto. Questo Corpo è quello veduto dagli uomini contemporanei, di Galilea, di

Samaria e di Giudea, mentre camminava, “nella pienezza dei tempi”, annunciando

agli uomini il Regno di Dio (Gal 4,4; At 10,38); “beneficando e sanando tutti coloro

che erano prigionieri del male (Prefazio comune VIII).

Questo Corpo è quello che, come Lui ha promesso, si fa nostro Cibo nei segni del

Pane e del Vino.

Di questo Corpo, Pilato beffardo disse: “Ecco l’Uomo” (Gv 19,5). Lo presentava,

percosso, umiliato, straziato davanti ad una folla assetata di sangue: “Crocifiggilo”

(Gv 19,6). “Ecco l’uomo” - “l’Adam”, nella lingua materna di Gesù.

Ecco “l’Adamo” nuovo e beffardo, Pilato, non sapeva in realtà di profetizzare.

Qui davvero è l’Uomo, il Primogenito (Rom 8,29); Colui che riscatta tutti i fratelli e

per beffa su questo Corpo dell’Adam era stata posta una corona di spine, una porpora

stracciata, una canna tra le mani.

Ecco l’Uomo, e continuando Pilato aveva aggiunto: “Ecco il vostro Re” (Gv 19,14). E

credeva ancora di deridere, non sapendo, invece di profetizzare. Sì!: “Ecco il vostro

Re” (Gv 19,14).

“Lo chiamo Re, perché lo vedo crocefisso”, diranno i padri. E ancora: “Dal legno

regnò Dio”. Ecco il Re che avanza mite, che non spaventa, che non opprime, il Re

che redime e salva.

Di questo Corpo, infine, Giovanni il Battista aveva detto: “Ecco l’Agnello di Dio che

toglie (che porta su di se) il peccato del mondo” (Gv 1,36).

Page 25: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

25

Page 26: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

26

“Ecco “l’Agnello di Dio”, “táljâ”, il termine nella lingua materna del Signore; un

termine che possiamo tradurre con ricchezza sorprendente e abissale di significati.

Significa infatti questo termine “táljâ”: Agnello Figlio Servo Pane.

“Ecco l’Agnello di Dio” (Gv 1,36) e questa realtà la troviamo tutta realizzata in: un

Agnello, il Figlio, il Servo, il Pane della nostra salvezza.

Infine di questo Corpo noi possiamo dire “Ecco lo Sposo uscitegli incontro perché

viene per le nozze eterne” (Mt 25,6b).

Lo Sposo dunque è pronto per la sua Sposa, ma noi dobbiamo proseguire la lettura,

ed ecco infatti, il “segno” formidabile che forse non avevamo neppure notato per la

sua delicatezza.

Page 27: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

27

Page 28: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

28

Il Costato

Quel piccolo tratto, una pennellata appena di rosso e di bianco: Sangue ed acqua.

E qui si disvela il senso dell’Icona.

L’evangelista Giovanni, l’unico dei discepoli che stava ai piedi della Croce (Gv

19,25-27), narrando i momenti della morte del Signore racconta anche i fatti che

seguirono. Ci dice che: “Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: ‘E’ compiuto!’. E,

chinato il capo, consegnò lo spirito” (Gv 19,30). Ma poi ci narra anche un altro fatto,

purtroppo comunissimo a quell’epoca (e tristemente in ogni epoca): il “colpo di

grazia” dato ai morti (Gv 30,34).

Quante volte nella storia si è realizzato questo macabro rituale.

Avevano chiesto a Pilato di rimuovere quei corpi perché si avvicinava la Festa grande

e Pilato dà ordine di toglierli dalla vista; le mura della città erano prossime. Allora

vengono i soldati e spezzano le gambe ai due crocifissi con Cristo, affinché l’agonia

sia rapida e muoiano in fretta per soffocamento.

Ma, venendo da Gesù e vedendo che era già morto, non gli ruppero le gambe, tuttavia

il colpo di grazia non è risparmiato neppure a Lui.

Un soldato con la lancia gli trafisse il costato e qui Giovanni l’Evangelista sembra

perdere la calma, perché, cito testualmente, l’Evangelista, a questo punto scrive:

“Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma

uno dei soldati con la lancia gli colpì il fianco e subito ne uscì sangue e acqua. Chi

ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; ed egli sa che dice il vero

perché anche voi crediate” (Gv 19, 33-35).

Che cosa ha visto Giovanni per essere così accorato, così insistente sui termini: Vero

- Verità - Testimonianza?

La tradizione della Chiesa antica chiama Giovanni col titolo formidabile di “Ho

theologos”, Giovanni “il Teologo”.

Si! Perché è colui che “legge” e “dice” il Mistero di Dio, qui Giovanni, in quel segno,

vede adempiersi la profezia che stava celata nella creazione della donna (Gen 2,21-

22).

Ricordiamo come Dio fece addormentare Adamo nel giardino? Dal costato di Adamo

dormiente trasse Eva la sposa (Gen 2,21-22).

“Figura”, profezia mirabile, che Giovanni vede adempiersi qui, nel Corpo trafitto

dell’Adam, del Primogenito tra i molti fratelli (Rom 8,29).

Percosso dalla lancia, nel segno del Sangue e dell’Acqua, l’Economia sacramentale

che salva e redime, vede nascere la Sposa, la Chiesa.

S. Agostino commenterà: “Dal Costato del Cristo dormiente sulla Croce, è nato il

grande mistero di tutta la Chiesa” (cfr SC 7).

Ecco dunque il Costato che rivela a noi lo Sposo.

Page 29: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

29

Page 30: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

30

Le mani piagate

Per un attimo ci soffermiamo sulle mani: le mani legate, le mani che si presentano e

stanno come quelle dell’antico Isacco e che Abramo aveva legato sulla pira per

offrirlo in sacrificio a Dio (Gen 22, 9-10).

Dio aveva slegato quelle mani, quel “figlio”, quel “diletto” di Abramo (Gen 22,11-

12); ma Dio, il Padre, tollera ed accetta che suo “Figlio” il suo “Diletto” sia l’Isacco

che non è risparmiato da noi (Rom 8,32).

Quelle mani recano in eterno il segno delle piaghe (Gv 20,20). Quelle piaghe, che

noi, con stupore pieno d’amore, contempleremo quando varcata la porta del tempo lo

incontreremo, lì sulla soglia dell’eternità e ci mostrerà il prezzo del suo amore per il

Padre e per noi.

Quelle stigmate indelebili dell’Agnello, che sgozzato “sta ritto in piedi” (Ap 5,6)

perché vincitore del peccato e della morte.

Page 31: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

31

Page 32: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

32

La Croce

Uno sposo non può stare senza il suo talamo, ed ecco infatti che l’Icona, anche questo

ci mostra: “il Talamo Nuziale di Cristo è la sua Croce” dalla quale la Chiesa Sposa è

nata (Gv 19,34). Quella Croce che custodisce la memoria dei chiodi che hanno trafitto

il Corpo dell’Adamo nuovo e da ultimo il “Sepolcro”.

Il Sepolcro

Sepolcro che appare qui non più come tomba terribile e amara, dove l’uomo trova la

sua fine, ma si mostra quale trono regale, vero “ambone liturgico” da cui è

annunziata la Vita (Gv 20, 11-17).

Appare come Trono del grande Re, come pure la Croce, come Luogo da cui risuona

continuamente il dono della salvezza per noi.

Page 33: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

33

Page 34: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

34

Gli Angeli

Infine sull’icona stano due Angeli nell’atteggiamento dello stupore e della

adorazione. Si vede una mano a coprire la bocca nell’indicibile stupore, mentre l’altra

ad indicare: è il gesto dello meraviglia di chi non sa più dire. Come avviene, di

regola, di fronte a cose che ci sorprendono: La mano corre alla bocca e l’altra indica.

Gli angeli guardano attoniti

il supplizio della croce,

da cui l'innocente e il reo

salgono uniti al trionfo.

(Inno, Uff. Lett. T.P.)

Questi cherubini che avevano contemplato l’Unigenito eternamente generato da Dio.

L’avevano visto farsi Uomo, l’hanno visto crescere nella normalità della Vita umana,

l’hanno visto parlare agli uomini, l’hanno visto umiliato, percosso, flagellato,

crocifisso, l’hanno visto deposto nel sepolcro.

L’indicibile stupore della creatura angelica che partecipa al Mistero dello Sposo.

Page 35: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

35

Page 36: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

36

Fondo oro - La Sposa

E’ evidente che, se c’è lo Sposo, la Sposa deve apparire a sua volta, allora al di là

della luce dell’oro, l’Icona diventa piena e vera solo se davanti si pone un orante.

Se davanti ci stiamo noi, singoli o comunità, e noi, lo Sposo lo incontriamo ogni

Domenica nel dono del Pane spezzato nella Coppa versata: “venitegli incontro ecco

lo Sposo” (Mt 25,6b).

L’Icona trova il suo senso, il significato, nel fatto che un orante la contempla e nella

preghiera si lascia raggiungere dal Mistero contemplato. Celebrare dunque l’incontro

e guardare, nel corso dei secoli, questa teologia, che abbiamo cercato di recuperare

rapidamente, perché ci vorrebbe molta più calma. Nell’Icona del “Nymphios”

troviamo scandita tutta la storia della fede e dell’arte.

Page 37: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

37

Page 38: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

38

Lo Sposo

Ascoltiamo ora l’“Ave verum”, musicato da Mozart. Siamo partiti da questa Icona,

che ci riporta ai primi secoli della cristianità. L’abbiamo vista ripercorrere la storia;

abbiamo visto l’altorilievo del 14° secolo, adesso, prima di giungere al nostro tempo,

passiamo attraverso l’epoca barocca e ascoltiamo come questa Icona è stata, se si può

dire, trasfigurata nel canto e nell’armonia:

Salve, o vero Corpo

nato da Maria Vergine

che veramente patì e fu immolato

in Croce per gli uomini,

dal cui fianco squarciato

come onde sgorgano

acqua e sangue.

Concedi a noi di gustarti

nella prova suprema della morte,

o Gesù dolce, o Gesù buono,

o Gesù Figlio di Maria.

Page 39: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

39

Page 40: Ecco lo Sposo! Andategli incontro! · 4 Introduzione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Secondo la sua indefettibile promessa, Cristo

40

Abbiamo percorso una lunga storia, abbiamo veramente bisogno che la Luce increata

dello Spirito ci porti a contemplare e a considerare il Volto dolcissimo di Colui che è

lo Sposo.

Di Colui che ci accompagna nel tempo, di Colui che ci attende nell’eternità per essere

nostro gaudio. Varcando dunque le porte della nostra Chiesa, per l’incontro

domenicale con lui, ascoltiamo quella voce che risuona nella notte: “Ecco lo Sposo,

uscitegli incontro” (Mt 25,6b).

Sia, ogni giorno della nostra vita, slancio di fede, dono di amore, in attesa di

quell’incontro per la celebrazione delle nozze di gioia che saranno nostra festa per

l’eternità.

Benedetto nei secoli, il Signore.

LM


Recommended