Economia delle Aziende Pubbliche (corso base) a.a. 2011/2012 La contabilità degli Enti Locali Seminario martedì, 28 febbraio 2012 Il materiale didattico è protetto da copyright
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Economia delle Aziende Pubbliche (corso base) a.a. 2011/2012 La
contabilit degli Enti Locali Seminario marted, 28 febbraio 2012
Luisa Cusina Il materiale didattico protetto da copyright
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La contabilit degli Enti Locali Contenuti Introduzione
Ordinamento contabile e autonomia finanziaria / approfondimenti La
programmazione La gestione del bilancio Risultati di gestione e Il
sistema dei controlli interni Il materiale didattico protetto da
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Introduzione: Tributo, imposta, tassa, tariffa Tributo:
prestazione obbligatoria imposta (atto unilaterale), collegata ad
un fatto economico (reddito, patrimonio, consumo - non cos per la
sanzione), finalizzata al concorso di tutti al finanziamento della
spesa pubblica. Entrate tributarie: Imposte: fatto economico
riferito al solo soggetto passivo (es. manifestazione ricchezza =
reddito) Tasse: fatto economico collegato ad unattivit dellente
pubblico (es. prestazione servizio, esercizio funzioni pubbliche)
Tariffe non hanno natura tributaria, ma trovano origine in un
rapporto contrattuale Il materiale didattico protetto da
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Introduzione: Le risorse dei Comuni Entrate tributarie Imposte
Tasse addizionali Entrate da trasferimenti (Stato, Regione (anche
fondi Ue), enti pubblici) Entrate da accensione prestiti Entrate
extratributarie Proventi dei servizi pubblici (corrispettivo
tariffa) Proventi dei beni dellente Interessi su anticipazioni e
crediti Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi
delle societ Proventi diversi Il materiale didattico protetto da
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Introduzione: Lutilizzo delle risorse (Comuni) I mezzi
acquisiti sono impiegati in: Emanazione atti normativi e
amministrativi Erogazione beni e servizi pubblici Produzione di
beni di pubblica utilit (pubblico interesse) Trasferimenti Il
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria Principali norme
di riferimento Costituzione art. 119 (modificato da L. Cost.
n3/2001) D.Lgs. 77/1995 (confluito nel TUEL): Nuova articolazione
bilancio previsione Introduzione PEG Introduzione controllo di
gestione TUEL 267/2000: Testo unico delle leggi sullordinamento
degli enti locali Parte Seconda (artt. 149 242): Ordinamento
finanziario e contabile: D.Lgs. 170/2006: Ricognizione dei principi
fondamentali in materia di armonizzazione bilanci pubblici L. 5
maggio 2009 n.42: delega al Governo in materia federalismo fiscale,
in attuazione art.119 Cost. Il materiale didattico protetto da
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria Costituzione
della Repubblica (art. 119 sostituito a seguito riforma L. Cost.
3/2001: base Federalismo fiscale) Art. 119 comma 1: la Costituzione
attribuisce a Comuni, Province, Citt metropolitane e Regioni una
completa autonomia finanziaria in tema di entrate e spese, in
armonia con la Costituzione e compatibilmente con i principi di
coordinamento della finanza pubblica e con il sistema tributario
nazionale. Il materiale didattico protetto da copyright
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria Costituzione
della Repubblica Art. 119 comma 2: Per finanziare le funzioni
pubbliche che sono loro attribuite, gli enti citati: stabiliscono e
applicano tributi ed entrate propri dispongono di compartecipazione
del gettito di tributi erariali che provengono dal loro territorio.
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria Costituzione
della Repubblica Art. 119 comma 3: In aggiunta a tali risorse, lo
Stato prevede e finanzia un fondo perequativo per far fronte alle
necessit degli enti con minore capacit contributiva (fiscale) per
abitante, senza vincolo di destinazione. Il materiale didattico
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria Costituzione
della Repubblica Art. 119 comma 4: Principio del finanziamento
integrale, secondo il quale, la somma di: Tributi ed entrate propri
Compartecipazioni ai tributi erariali (e addizionali a tali tributi
L.42/2009) Fondo perequativo deve finanziare integralmente il
complesso delle funzioni attribuite. Il materiale didattico
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria Costituzione
della Repubblica Art. 119 comma 5: Lo Stato pu intervenire con
risorse aggiuntive e interventi speciali a favore di determinati
enti locali per promuovere valori di rilievo costituzionale:
Caratteristiche: Solo ad alcune regioni non su base geografica con
vincolo di destinazione Rientrano anche i finanziamenti dellUe, in
particolare i fondi strutturali. Il materiale didattico protetto da
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria Costituzione
della Repubblica Art. 119 comma 6: Le risorse degli enti locali
possono anche derivare da sfruttamento patrimonio e ricorso
allindebitamento (solo per finanziare spese di investimento e senza
garanzie dello Stato sui prestiti. Il materiale didattico protetto
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria Norme attuative
art.119 Cost. L. 5 maggio 2009 n.42: delega al Governo in materia
federalismo fiscale, in attuazione art.119 Cost. Le funzioni enti
locali saranno finanziate integralmente, con riferimento (art.2) al
fabbisogno standard (non pi costi storici), i cui principi sono
stati indicati dal D.Lgs. 26/11/2010 n.216. E prevista fase
transitoria a partire dal 2012 per un terzo delle funzioni
fondamentali) Calcolo fabbisogni standard attribuito (art. 5) a
Societ per gli Studi di Settore (Sose S.p.A.), con collaborazione
Fondazione IFEL: Istituto per la finanza e leconomia locale. Il
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Approfondimento: Federalismo fiscale municipale A decorrere dal
2011: ai Comuni va attribuito il 30% del gettito per trasferimenti
immobiliari e lintero gettito IRPEF relativo a redditi fondiari e
imposta registro e di bollo su locazioni immobili compartecipazione
allIVA estensione portata imposta di scopo (ampliamento tipologie
opere, durata applicazione e % copertura costi) capoluoghi di
Provincia inseriti negli elenchi regionali turistici potranno
istituire imposta di soggiorno (max 5 ) Il materiale didattico
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria Approfondimento:
Imposta Municipale Unica (ex ICI) Decreto Salva Italia (Decreto
Monti) 6 dicembre 2011 n.201 disciplina applicazione IMU (Imposta
Municipale Unica), che avrebbe dovuto accorpare altre imposte
comunali. Si applica su immobili: Aliquota di riferimento: 0,76% su
base catastale maggiorata del 60% Comuni possono modificare
aliquota del +/- 2% e per seconde case +/- 3% Detrazioni prime case
200,00 e 50,00 a figlio (et < 26 anni) fino a max 400,00 Il
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria Patto stabilit
interno Deriva da Patto Stabilit e crescita 1996:Trattato
Maastricht Deficit/PIL non superiore a 3% e Debito Pubblico /PIL
non superiore a 60%. Convergenza. Sistema premi e sanzioni per
rispetto parametri Obiettivo: < disavanzo finanziario e <
debito pubblico Il rispetto del Patto di stabilit interno (D.L.
112/2008) misurato su SALDI FINANZIARI enti locali: Entrate finali
(primi 4 capitoli bilancio dellentrata) Uscite finali (primi 2
capitoli bilancio della spesa) In termini di competenza mista su
accertamenti impegni (parte corrente) e incassi a pagamenti (conto
capitale) Riferimenti triennio 2011-13: L.220/2010 Il materiale
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Ordinamento contabile e autonomia finanziaria TUEL 267/2000:
Testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali Parte
Seconda (artt. 149 242): Ordinamento finanziario e contabile: Lart.
149 TUEL riconosce a Comuni e Province autonomia finanziaria
fondata su certezza di risorse proprie e trasferite e potest
impositiva autonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle
tariffe. Sono riservati alla legislazione nazionale (riserva di
legge) listituzione di nuovi tributi e gli elementi fondamentali
dei singoli tributi: Individuazione e definizione fattispecie
imponibili) Presupposti e basi imponibili (l.42/209) Soggetti
passivi Aliquota massima (Aliquote di riferimento l.42/2009) Il
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Il sistema della contabilit finanziaria Fasi Programmazione
finanziaria: Si decidono programmi e indirizzi sia della gestione
corrente che di medio termine e si approvano i seguenti documenti
contabili: Relazione previsionale e programmatica Bilancio
pluriennale Bilancio annuale di previsione PEG Gestione del
bilancio: Si rilevano i fatti della gestione dal punto di vista
finanziario, che interessano: Entrate previste Spese programmate
Equilibri di bilancio Risultati di gestione: si dimostrano i
risultati finanziari e di amministrazione e si redige il prospetto
di conciliazione. Il materiale didattico protetto da copyright
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La programmazione finanziaria Atti a contenuto di indirizzo
politico: programma di mandato (predisposto da Sindaco, sentita
Giunta e presentato al Consiglio) piano generale di sviluppo
(Consiglio) Atto a contenuto politico- amministrativo: Relazione
previsionale e programmatica (predisposto da Giunta) Bilancio
pluriennale (predisposto da Giunta) Bilancio annuale di previsione
(predisposto da Giunta) Bilancio deliberato da Consiglio comunale
entro 31 dicembre dellanno precedente cui si riferisce. Atto a
contenuto esecutivo: PEG (definito prima dellinizio dellesercizio
da Giunta, insieme a dirigenti, pu essere modificato entro 15
dicembre) Il materiale didattico protetto da copyright
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Programma di mandato (art.46 comma 3 TUEL) Il Sindaco, sentita
Giunta, individua le linee programmatiche relative ai progetti da
realizzare nel corso del mandato. programma di mandato = programma
di legislatura programma elettorale del sindaco. Termini
presentazione al Consiglio fissati da Statuto. Il materiale
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Piano generale di sviluppo Spetta al Consiglio confronto tra
linee programmatiche con le reali possibilit operative dellente:
Necessit finanziarie Possibilit di finanziamento con risorse
correnti e indebitamento Costo operazioni Esame delle spese per
investimenti Deliberato dal Consiglio prima del primo bilancio
annuale di mandato e antecedentemente alla definizione in Giunta
della programmazione triennale delle opere pubbliche. Il materiale
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La relazione previsionale e programmatica E strumento di
programmazione pluriennale delle attivit e dei necessari supporti
finanziari ed organizzativi per un periodo pari a quello assunto
negli strumenti di programmazione regionale. Contiene una
ricognizione delle caratteristiche fondamentali degli elementi del
Comune. In coerenza con i piani programmatici, vengono individuati
i programmi di sviluppo dei settori di attivit e i progetti che si
intendono realizzare con lindicazione delle risorse disponibili. Il
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La relazione previsionale e programmatica Forma standard con 6
sezioni -indicazione obbligatoria di un nucleo di notizie
fondamentali (solo Sezione 1 a struttura libera) Sezione prima:
caratteristiche popolazione, territorio, economia insediata e
servizi dellente Sezione seconda: analisi risorse Sezione terza:
programmi e progetti da attuare nel periodo di programmazione
Sezione quarta: stato di attuazione dei programmi deliberati negli
anni precedenti Sezione quinta: dati per il consolidamento dei
conti pubblici Sezione sesta: considerazioni su coerenza programmi
rispetto agli atti programmatici della Regione Il materiale
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Il bilancio pluriennale Competenza finanziaria (Importi che si
prevede di accertare ed impegnare in ciascun anno) CARATTERE
AUTORIZZATORIO (importi indicati costituiscono limite agli impegni
per ciascun esercizio contemplato nel bilancio pluriennale) Il
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Il bilancio pluriennale Art. 171 c. 2 TUEL bilancio pluriennale
comprende il quadro dei mezzi finanziari che si prevede di
destinare per ciascuno degli anni considerati alla copertura di
spese correnti e spese di investimento, con indicazione per queste
ultime della capacit di ricorso alle fonti di finanziamento.
Considera idem anni a bilancio pluriennale della Regione e cmq 3
esercizi Aggiornamento annuale con valori monetari espressi tenendo
conto tasso inflazione programmato Stanziamenti per primo esercizio
coincidono con quelli del bilancio annuale di competenza Il
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Il bilancio pluriennale - Parte delle entrate La Parte delle
entrate divisa in: Titoli: indicano la natura dellentrata
(tributaria, extratributaria, ecc) Categorie: indicano la tipologia
dellentrata di ciascuna fonte di provenienza (es. imposte, tasse,
ecc.) Risorse: indicano i singoli mezzi finanziari (es. ICI, TOSAP,
ecc.) per ciascuna risorsa (righe) sono indicati (colonne):
accertamenti risultanti dallultimo esercizio chiuso Previsioni
dellesercizio in corso e quelle degli esercizi successivi Il
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Il bilancio pluriennale - Parte delle spese La Parte delle
spese divisa : per programmi e progetti: complesso coordinato di
attivit da svolgere per raggiungere un fine prestabilito. I mezzi
finanziari assegnati a ciascun programma sono distribuiti tra gli
interventi (righe) afferenti ai primi tre titoli di spesa. per
servizi: somme attribuite e ciascun servizio per interventi: dove
il valore di ciascun intervento (righe) afferente ai primi tre
titoli di spesa, equivalente alla somma dei corrispondenti
interventi dei programmi e dei servizi Per ciascuno sono indicati
(colonne): impegni risultanti dallultimo esercizio chiuso
Previsioni dellesercizio in corso e quelle degli esercizi
successivi Il materiale didattico protetto da copyright
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Il bilancio annuale di previsione Unit temporale anno
finanziario (1 gennaio 31 dicembre) E redatto in termini di sola:
competenza finanziaria Importi che si prevede di accertare ed
impegnare in ciascun anno CARATTERE AUTORIZZATORIO importo indicato
costituisce limite agli impegni Termine delibera fissato da
Regolamento di Contabilit Il materiale didattico protetto da
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Il bilancio annuale di previsione - Parte delle entrate La
Parte delle entrate divisa in: Titoli, categorie, risorse. Titoli:
definiscono la natura e le fonte di provenienza dellentrate
Categorie: individuano la tipologia dellentrata Risorse:
quantificano i singoli mezzi finanziari Il materiale didattico
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Il bilancio annuale di previsione - Parte delle entrate
Categorie: indicano la tipologia dellentrata di ciascuna fonte di
provenienza (es. imposte, tasse, ecc.) Risorse: sono le unit
elementari delle entrate e indicano i singoli mezzi finanziari (es.
IMU, COSAP, TARSU, ecc.). Per ciascuna risorsa (righe) sono
indicati (colonne): accertamenti risultanti dal rendiconto del
penultimo anno precedente allesercizio di riferimento la previsione
aggiornata relativa allesercizio in corso lammontare delle entrate
che si prevede di accertare nellesercizio cui il bilancio si
riferisce. Il materiale didattico protetto da copyright
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Il bilancio annuale di previsione - Parte delle entrate Titoli:
I entrate tributarie II entrate derivanti da contributi e
trasferimenti III entrate extratributarie I + II + III = entrate
correnti IV entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di
capitali e da riscossione crediti V entrate per accensione di
prestiti IV + V = entrate in c/capitale VI entrate da servizi per
conto terzi Il materiale didattico protetto da copyright
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Il bilancio annuale di previsione - Parte spesa La parte della
spesa divisa in: Titoli indicano la destinazione delle spese
Funzioni individuano le tipologie di attivit espletate dallente
locale Servizi semplici o complessi, sono reparti organizzativi
Interventi unit elementare di spesa Il materiale didattico protetto
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Il bilancio annuale di previsione - Parte spesa I titoli
indicano la destinazione economica delle spese: I spese correnti
(gestione ordinaria dellente) II spese in c/capitale (investimenti,
partecipazioni azionarie, conferimenti e concessioni di crediti)
III spese per il rimborso prestiti (quote capitale mutui e somme
dovute per prestiti IV spese per servizi in conto terzi Il
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Il bilancio annuale di previsione - Parte spesa Le funzioni
individuano le tipologie di attivit espletate dallente locale I
servizi o servizi complessi = singoli reparti organizzativi
costituiti da un complesso di fattori produttivi necessari allo
svolgimento di attivit omogenee cui preposto un responsabile. Ai
servizi complessi viene assegnato finanziamento della cui
utilizzazione responsabile il dirigente del servizio Intervento
lunit elementare delle spese. La parte spesa del bilancio di
previsione si conclude con una tavola sinottica (input-output): Il
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Il Piano Esecutivo di Gestione PEG Art. 169 TUEL: sulla base
del bilancio di previsione annuale deliberato dal Consiglio,
lorgano esecutivo (Giunta) definisce, prima dellinizio
dellesercizio, il piano esecutivo di gestione, determinando gli
obiettivi di gestione ed affidando agli stessi, unitamente alle
dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi. Separazione tra:
attivit di programmazione (Consiglio) Bilanci di previsione attivit
di indirizzo (Giunta) PEG effettiva gestione
(dirigenti/responsabili di servizi) gestione Nel PEG, le risorse
sono distinte in capitoli; i servizi suddivisi per centri di costo;
gli interventi in capitoli. Il materiale didattico protetto da
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Il Piano Esecutivo di Gestione PEG (finalit) Separazione dei
poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, che
spettano agli organi di governo e gestione amministrativa,
finanziaria e tecnica che attribuita ai dirigenti mediante autonomi
poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali
e di controllo (art. 107 TUEL). Supporto al controllo di gestione
(individua centri di costo, obiettivi e dotazioni) Delega di
responsabilit ai dirigenti Supporto allanalisi dellorganizzazione
per valutare obiettivi/risorse PEG redatto per programmi/progetti
da assegnare ai dirigenti Il materiale didattico protetto da
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Il Piano Esecutivo di Gestione PEG (redazione) Art. 169 TUEL:
1. Sulla base del bilancio di previsione approvato dal Consiglio
Comunale e prima dellinizio dellesercizio finanziario, la Giunta
Comunale definisce il PEG il quale [] individua gli obiettivi da
raggiungere affidando il compito della loro realizzazione ai
responsabili dei Servizi. 2. Il PEG gradua ulteriormente le risorse
in entrata in capitoli, ed i servizi e gli interventi di spesa
rispettivamente in centri di costo, che vanno ad individuare le
articolazioni in cui il Servizio pu diramarsi, ed i capitoli, in
ordine alle componenti di ciascun fattore produttivo. Il materiale
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Il Piano Esecutivo di Gestione PEG (redazione) Variazioni a
stanziamenti inseriti nel PEG sono deliberate entro il 15 dicembre
di ciascun anno (proposta da dirigente decisa da Giunta con parere
motivato, se negativo art. 177 c.1 TUEL). Di solito, sono i
dirigenti dei servizi, in accordo con i responsabili delle unit
operative, a formulare una proposta operativa del PEG per fissare
obiettivi, definire bisogni di risorse umane e mezzi tecnici. Il
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Il Piano Esecutivo di Gestione PEG (redazione) Esempio di un
Reg. Cont.: I programmi ed i progetti proposti dal PEG devono
contenere: Lanalisi della situazione esistente e lindividuazione
aree critiche per definire interventi di cambiamento La previsione
degli obiettivi da raggiungere in forma descrittiva e contabile Gli
stanziamenti necessari per il raggiungimento degli obiettivi
Dimostrazione conformit al programma amministrativo e alle
direttive di Giunta N:B: PEG obbligatorio per Comuni con
popolazione di almeno 15.000 abitanti. Il materiale didattico
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La gestione del bilancio (Entrate) Artt. 178 198 (Titolo III
della Parte Seconda del TUEL) sono dedicati a gestione del
bilancio. Separazione tra attivit di indirizzo ed attivit di
gestione: Il Consiglio delinea obiettivi e indica risorse
disponibili mediante bilancio La Giunta adotta atti di indirizzo
per attuare gli obiettivi; definisce in termini contabili gli
obiettivi e assegna risorse ai dirigenti/responsabili con il PEG
Dirigenti/responsabili dei servizi svolgono atti di gestione,
assumendo impegni di spesa (pongono in essere atti necessari per
raggiungere obiettivi). Il materiale didattico protetto da
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La gestione del bilancio (Entrate) La gestione delle entrate
avviene attraverso le seguenti fasi: Accertamento Riscossione
Versamento Il materiale didattico protetto da copyright
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Accertamento 1/2 Competente dellaccertamento il responsabile
del procedimento. Nella fase dellaccertamento la semplice
previsione dellentrata si trasforma in credito effettivo di
competenza dellesercizio: Sulla base di idonea documentazione viene
verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo
titolo giuridico Viene individuato il debitore Quantificata la
somma da incassare E fissata la scadenza Il materiale didattico
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Accertamento 2/2 I documenti idonei a costituire laccertamento
possono farsi rientrare: I ruoli per le entrate tributarie La
comunicazione del credito da parte della competente unit
organizzativa, per i tributi non riscossi tramite ruolo I decreti
ministeriali di riparto e assegnazione dei fondi per i
trasferimenti da Stato Liste di carico, deliberazioni e contratti,
per entrate di natura patrimoniale e per entrate da gestione
servizi Il provvedimento di approvazione delle risultanze di gare
concernenti alienazioni patrimoniali Contratti di mutuo o atti che
accertano il volume delle obbligazioni collocate sul mercato
Delibera di approvazione del rendiconto per laccertamento
dellavanzo di amministrazione Contratti, provvedimenti giudiziari o
atti amministrativi specifici, per le altre entrate di natura
eventuale Il materiale didattico protetto da copyright
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Riscossione 1/4 La riscossione quella fase dellentrata
attraverso la quale i soggetti legittimati introitano materialmente
le somme accertate previa emissione di ordinativi di incasso o
reversali di incasso. Il materiale didattico protetto da
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Riscossione 2/4 Lordinativo dincasso deve espressamente
indicare: Il debitore Lammontare da riscuotere La causale Se le
somme sono riscosse con vincolo di destinazione La risorsa o il
capitolo di bilancio cui riferita lentrata La codifica Il numero
progressivo Lesercizio finanziario e la data di emissione Il
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Riscossione 3/4 Soggetti legittimati: Tesoriere Incaricati
interni (designati con formale provvedimento) Incaricati esterni
(Equitalia SpA) Delle riscossioni effettuate il Tesoriere d notizia
al Comune in giornata o, se in chiusura sportello, entro il primo
giorno utile. Il Tesoriere non pu ricusare lesazione di somme che
vengano versate in favore del Comune senza la preventiva emissione
di ordinativi di incasso e deve darne comunicazione tempestiva al
Comune per lemissione dellordinativo di incasso (entro il primo
giorno utile). Il materiale didattico protetto da copyright
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Riscossione 4/4 NOVITA: La riforma della riscossione dei
tributi: D.L. 30.9.2005 n.203 prevede la soppressione del sistema
di affidamento in concessione del servizio nazionale della
riscossione, a partire dal 1 ottobre 2006, attribuendo le funzioni
relative alla riscossione nazionale alllAgenzia delle Entrate
(art.3 c.1), che ha costituito con lINPS, la Riscossioni Spa, ora
denominata Equitalia Spa Il materiale didattico protetto da
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Versamento Fase conclusiva del processo dellentrata, dove le
somme acquisite attraverso la riscossione vengono versate nella
cassa dellente nei termini indicati dal regolamento contabile. Il
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La gestione del bilancio (Uscite) La gestione delle uscite
avviene attraverso le seguenti fasi: Impegno Liquidazione
Ordinazione Pagamento Il materiale didattico protetto da
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Limpegno 1/7 Lart.183 TUEL dispone che con limpegno, a seguito
di obbligazione giuridicamente perfezionata sono determinati la
somma da pagare e il soggetto creditore, indicata la ragione e
viene costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio
Obbligazione = vincolo giuridico tra soggetto debitore e soggetto
creditore che ha per oggetto una prestazione economicamente
valutabile. Si considera perfezionato un accordo (contratto) quando
chi ha fatto la proposta ha conoscenza dellaccettazione dellaltra
parte. Il materiale didattico protetto da copyright
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Limpegno 2/7 La somma da pagare pu essere determinata: alla
conclusione del contratto al termine di ogni esecuzione al
verificarsi simultaneo dei due eventi Debito effettivo nei
confronti di terzi Il materiale didattico protetto da
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Limpegno 3/7 Deve essere verificata la disponibilit finanziaria
(art. 151 TUEL), che deve essere attestata dal responsabile del
servizio finanziario, che: - verifica se limporto impegnato
sostenuto da una sufficiente capienza del relativo intervento o
capitolo di bilancio; - valuta se le risorse finanziarie saranno
effettivamente disponibili nel momento in cui necessario sostenere
la spesa (cd. Criterio della copertura finanziaria effettiva). Per
le spese finanziate con entrate a destinazione vincolata bisogna
anche constatare se il corrispondente accertamento si sia
effettivamente realizzato. Segue visto di copertura finanziaria
(dopo verifica se volume impegni compatibile con volume
accertamenti) Anche per le spese del bilancio pluriennale bisogna
calcolare equilibri futuri sulla base della copertura a livello
pluriennale. Il materiale didattico protetto da copyright
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Limpegno 4/7 Impegni automatici (art. 183 c.2 TUEL): Spese
fisse Trattamento economico tabellare personale e oneri Rate di
ammortamento e oneri accessori mutui e prestiti gi concessi o
contratti Spese dovute per contratti stipulati o per disposizioni
di legge Spese correnti e di investimento con destinazione
vincolata Spese in conto capitale finanziate con lassunzione di
mutui a specifica destinazione Emissioni di prestiti obbligazionari
Spese in conto capitale, se finanziate con quota dellavanzo di
amministrazione o con entrate proprie. Il materiale didattico
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Limpegno 5/7 Impegni su impulso dufficio: attraverso atti
deliberativi o determinazioni dirigenziali atti classificati
cronologicamente con indicazione dellufficio di provenienza
soggetti a visto di regolarit contabile con attestazione di
copertura finanziaria. Se non certa copertura: Prenotazione
dimpegno (preimpegno) Il materiale didattico protetto da
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Limpegno 6/7 Impegni su impulso dufficio: La costituzione
dellimpegno avviene attraverso le seguenti fasi: 1)Predisposizione
di uno schema di delibera o di determinazione di impegno. Deve
avere i seguenti elementi essenziali: Intestazione (con autorit che
emette atto vizio di incompetenza) Preambolo (fatti, istanze,
proposte, articoli di legge, ecc.) vizi dei presupposti (eccesso
potere per travisamento fatti) Motivazione vizi delle premesse
(eccesso di potere) Dispositivo (contenuto dellatto) si usano le
seguenti espressioni: Si delibera, si determina, si ordina
(violazione di legge - ragionamenti illogici). Deve indicare:
soggetto creditore, ragione del debito, somma da pagare Deve dar
conto della costituzione del vincolo sulle previsioni di bilancio.
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Limpegno 7/7 2.Invio degli schemi di determinazione al servizio
finanziario per il visto di regolarit contabile attestante la
copertura finanziaria e degli schemi di delibera; eventuale parere
di regolarit tecnica. 3.Invio della proposta di deliberazione
allorgano competente alla sua adozione. 4.Invio dellatto al
servizio finanziario (rilevazione in contabilit) Ordine di eseguire
prestazione pattuita N.B.: Se eventi imprevedibili, la spesa deve
essere regolarizzata entro 30 giorni Il materiale didattico
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La liquidazione Si tratta della seconda fase della gestione
della spesa: sulla scorta dei documenti e dei titoli che comprovano
il diritto acquisito dal creditore, viene determinato lammontare
della somma certa e liquida da pagare, nei limiti dellimpegno di
spesa assunto (art.184 c.1 TUEL) Deve essere preceduta da una
verifica della regolarit della prestazione, dalla constatazione di
un debito effettivo e dalla quantificazione dellesatto importo. Il
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Lordinazione e il pagamento Lordinazione latto con cui si
prescrive al tesoriere dellente di provvedere al pagamento di una
data somma alle condizioni e nei termini pattuiti con il creditore.
Ordine assume la forma scritta del mandato di pagamento che deve
contenere i seguenti elementi: numero progressivo data di emissione
intervento o capitolo sul quale la spesa allocata codifica
indicazione del creditore con CF o partita IVA ammontare somma
dovuta e scadenza causale e estremi dellatto esecutivo che
legittima spesa eventuali modalit agevolative di pagamento se
richieste dal creditore rispetto eventuali vincoli di destinazione
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Risultati di gestione La rendicontazione ha lo scopo di
presentare sinteticamente il complesso delle operazioni della
gestione e i risultati che con esse si sono realizzati. In questo
modo lo Stato pu operare un controllo sulloperato della Pubblica
Amministrazione. Il rendiconto di gestione composto da: conto del
bilancio (finanziario) conto economico conto del patrimonio
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Risultati di gestione Allegati al rendiconto di gestione sono:
1.la relazione della Giunta che esplicita i criteri di valutazione
del patrimonio e delle componenti economiche, nonch lanalisi dei
risultati difformi dalle previsioni con le relative
giustificazioni; 2.la relazione del Collegio dei Revisori il
Collegio collabora con il Consiglio nella funzione di indirizzo e
di controllo, vigilando sulla regolarit contabile della gestione
dellente. Il Collegio attesta lesistenza di tale regolarit e la
corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione
proprio mediante tale relazione che accompagna la proposta di
deliberazione del conto economico; 3.elenco dei residui attivi e
passivi distinti per anno di provenienza.
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Risultati di gestione Invio telematico del rendiconto Ai sensi
dellart.1 del D.M. 24 giugno 2004, tutti gli enti locali inviano
telematicamente alla Sezione enti locali della Corte dei Conti il
rendiconto, le informazioni relative al rispetto del patto di
stabilit interno, nonch i certificati del conto preventivo e
consuntivo, secondo principi di razionalizzazione e concentrazione
degli adempimenti, gradualit dellattuazione del sistema telematico,
condivisione dei dati.
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Il conto del bilancio Con il conto del bilancio si perviene
alla determinazione dei risultati finanziari della gestione. I
risultati sono ricavati attraverso le seguenti operazioni: Per
ciascuna risorsa o capitolo in entrata: 1.Somme accertate e
riscosse nellesercizio 2.Somme da riscuotere (residui attivi =
entrate regolarmente accertate e non riscosse al termine
dellesercizio) 3.Somme previste e non accertate entro lesercizio
(minori accertamenti)
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Il conto del bilancio Con il conto del bilancio si perviene
alla determinazione dei risultati finanziari della gestione. I
risultati sono ricavati attraverso le seguenti operazioni: Per
ciascun intervento o capitolo di spesa: 1.Somme impegnate e pagate
nellesercizio 2.Somme impegnate e non pagate (residui passivi =
somme impegnate e non pagate) 3.Spese previste e non impegnate
(concorrono positivamente ai risultati)
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Il conto del bilancio N.B.!! A seguito emanazione decreto 77/95
con valenza 1996: Riaccertamento dei residui attivi e passivi delle
gestioni pregresse Riaccertamento Eliminazione di tutti quei
residui attivi e passivi che rappresentano, rispettivamente,
crediti e debiti riconosciuti in tutto o in parte insussistenti,
perch estinti legalmente, perch inesigibili o per altre cause.
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Prospetto di conciliazione Fonte normativa D. Lgs. 77/1995
confluito nel TUEL 267/2000 Parte II Contabilit finanziaria rimane
obbligatoria per le fasi della programmazione e della gestione
Introduzione contabilit economico-patrimoniale gradualit e
soluzione ibrida Deve essere integrata dalla contabilit
economico-patrimoniale nella fase della rendicontazione PROSPETTO
DI CONCILIAZIONE (trasformazione dei dati finanziari del conto del
bilancio in valori economico e patrimoniali)
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Prospetto di conciliazione La contabilit finanziaria dopo il
77/95 rimane la contabilit obbligatoria per le fasi di
programmazione e della gestione, ma deve essere obbligatoriamente
integrata dalla contabilit economico-patrimoniale nella fase della
rendicontazione. (art. 229 TUEL) Lo strumento che permette di
ottenere questo livello minimo di trasformazione delle rilevazioni
finanziarie in rilevazioni economiche il prospetto di
conciliazione. Gradualit applicazione in base a fascia
demografica
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Prospetto di conciliazione Lart. 229 c. 9 del TUEL prevede la
redazione di un prospetto di conciliazione, mediante il quale,
partendo dai dati finanziari della gestione corrente (accertamenti
e impegni di competenza) si perviene al risultato economico finale
e si valuta limpatto della gestione sul patrimonio e sul capitale
netto. Il prospetto di conciliazione costituito di una parte
entrata e una parte spesa
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Conto del patrimonio 1 / 5 La funzione del conto del patrimonio
o stato patrimoniale consiste nel verificare come la gestione abbia
inciso sul patrimonio dellente. Il conto del patrimonio riporta la
consistenza del patrimonio a chiusura desercizio. Il complesso del
patrimonio dato dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici,
attivi e passivi, di pertinenza di ciascun ente. Dalla differenza
tra elementi attivi e passivi si determina la consistenza del
patrimonio netto: Attivo Passivo = Patrimonio Netto
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Conto del patrimonio 2 / 5 Sezione ATTIVIT: A) Immobilizzazioni
B) Attivo Circolante C) Ratei e risconti attivi Sezione PASSIVIT:
Patrimonio netto Conferimenti da trasferimenti in c/capitale e da
concessioni ad edificare Debiti Ratei e risconti
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Conto del patrimonio 3 / 5 Sezione attivit: A) Immobilizzazioni
I.Immobilizzazioni immateriali II.Immobilizzazioni materiali 1)Beni
demaniali 2)Beni patrimoniali 3)Beni mobili III.Immobilizzazioni
finanziarie 1)Partecipazioni azionarie 2)Crediti 3)Titoli 4)Crediti
di dubbia esigibilit 5)Crediti per depositi cauzionali
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Conto del patrimonio 4 / 5 Sezione attivit: B) attivo
circolante I.Rimanenze II.Crediti III.Attivit finanziarie che non
costituiscono immibolizzi IV.Disponibilit liquide
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Conto del patrimonio 5 / 5 Sezione passivit: C) Debiti I.Debiti
di finanziamento contratti II.Debiti di funzionamento III.Debiti
per IVA IV.Debiti per anticipazioni di cassa V.Debiti per somme
anticipate da terzi VI.Debiti verso imprese VII.Altri debiti
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Conto economico 1/8 Con il conto economico si evidenziano
analiticamente i ricavi (proventi, componenti positivi di reddito)
ed i costi (componenti negativi di reddito) della gestione e dalla
loro differenza emerge il risultato economico (reddito o perdita
desercizio). ricavi costi > 0 reddito ricavi costi < 0
perdita desercizio
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Conto economico 2/8 Componenti positivi di reddito (ricavi) A)
PROVENTI della gestione B) PROVENTI da aziende speciali partecipate
C) PROVENTI FINANZIARI D) PROVENTI STRAORDINARI (insussistenze del
passivo, sopravvenienze attive e plusvalenze patrimoniali.
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Conto economico 3/8 A) PROVENTI della gestione: 1) Tributi
(entrate proprie dellente) autonomi (es. ICI, TARSU, TOSAP) non
autonomi (es. addizionale sul consumo di energia elettrica,
addizionale comunale IRPEF, ecc) Speciali (es. diritti su pubbliche
affissioni, sanzioni amministrative in materia tributaria. 2)
Proventi da trasferimenti (entrate derivate) Trasferimenti correnti
Trasferimenti di capitale accertati per concessioni a
edificare
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Conto economico 4/8 A) PROVENTI della gestione: 3) Proventi da
servizi pubblici (entrate originarie ordinarie) Servizi pubblici a
carattere produttivo (es: farmacia comunali) Servizi pubblici a
domanda individuale ( a richiesta dellutente) Servizi
amministrativi (es. diritti di segreteria, di stato civile e per il
rilascio delle carte di identit (Bassanini bis 127/97 art. 2, c.15:
Comuni sani possono sopprimere diritti di segreteria da
corrispondere per il rilascio concessioni/aut edilizie) Servizi di
vigilanza (sanzioni amministrative)
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Conto economico 5/8 A) PROVENTI della gestione: 4) Proventi da
gestione del patrimonio (entrate originarie ordinarie) 5)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 6) Variazioni
nelle rimanenze 7) Proventi diversi
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Conto economico 6/8 Componenti negativi di reddito (costi) A)
COSTI della gestione: B) ONERI per trasferimenti diretti ad aziende
speciali partecipate (art 114 TUEL e 194 TUEL) C) ONERI FINANZIARI
D) ONERI STRAORDINARI (accantonamento per svalutazione crediti,
insussistenze dellattivo, sopravvenienze passive debiti fuori
bilancio, minusvalenze patrimoniali)
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Conto economico 7/8 STRUTTURA del Conto economico Art. 229 c.2
TUEL prevede struttura scalare ( da sezioni divise e contrapposte)
come per aziende private ex D. Lgs 127/1991. Presenta risultati
parziali: Risultato della gestione (reddito derivante dalla
gestione caratteristica dellente) Risultato della gestione
operativa (risultato della gestione proventi ed oneri da aziende
speciali e partecipate) Risultato economico dellesercizio
(risultato della gestione operativa proventi e oneri finanziari e
straordinari)
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Conto economico 8/8 STRUTTURA del Conto economico A) proventi
della gestione B) costi della gestione A) B) = risultato della
gestione C) proventi ed oneri delle aziende speciali partecipate A)
B) C) = risultato della gestione operativa D) proventi ed oneri
finanziari E) proventi ed oneri straordinari F) risultato economico
dellesercizio
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Scadenze: Entro 2 mesi da chiusura esercizio: 28 o 29 febbraio,
il servizio finanziario predispone proposta di deliberazione e
rendiconto. Il Collegio dei revisori predispone relazione Consiglio
delibera entro 30 giugno
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Il sistema dei controlli Interni Decreto di riferimento il D.
Lgs. 286/99, cui fa riferimento il TUEL allart.147. Il Decreto 286
ha disposto il riordino e il potenziamento dei meccanismi e
strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e
dei risultati dellattivit svolta dalle amministrazioni pubbliche
Parole chiave : Riforma, efficienza, efficacia, economicit, buon
andamento della gestione
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Il sistema dei controlli Interni 4 diversi sistemi di
controllo: Controllo di regolarit amministrativa e contabile:
legittimit, regolarit e correttezza dellazione amministrativa
(Servizio finanziario, Collegio dei Revisori) Controllo di
gestione: volto a verificare lefficacia, lefficienza e leconomicit
dellazione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante
tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e
risultati (servizio del controllo di gestione) Valutazione dei
dirigenti: valuta le prestazioni del personale con qualifica
dirigenziale (Nucleo di valutazione) Controllo strategico: valuta
adeguatezza delle scelte compiute (Nucleo di valutazione, organi di
indirizzo politico, Ministeri)
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Il sistema dei controlli Interni Lart. 1 c.3 del decreto 286/99
stabilisce che: gli enti locali possono adeguare le normative
regolamentari alle disposizioni del presente decreto, nel rispetto
dei propri ordinamenti generali e norme concernenti lordinamento
finanziario e contabile Ha creato dubbi su obbligatoriet per Enti
locali. TUEL d chiarimenti: art.147: lindividuazione degli
strumenti e delle metodologie necessarie allo sviluppo lasciata
allautonomia normativa e organizzativa degli enti locali, con 2
vincoli: Separazione funzioni di indirizzo e compiti di gestione
(D. Lgs 165/2001) Valutazione dei dirigenti (anche sulla base dei
risultati del controllo di gestione.
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Il sistema dei controlli Interni Controllo di gestione (3
fasi): Predisposizione degli obiettivi predisposto dal Direttore
apicale Rilevazione dei dati in ordine ai costi, proventi e
risultati aggiunti (efficienza) Valutazione dei dati in rapporto
agli obiettivi per verificarne lo stato di attuazione
(efficacia).
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Il sistema dei controlli Interni Il conto del bilancio si
conclude con i riepiloghi delle entrate e delle spese, con il
quadro riassuntivo dei risultati differenziali e con il quadro
riassuntivo della gestione finanziaria. Tabelle annesse: Andamento
triennale dei parametri di efficienza e di efficacia (minimi
previsti Indicatori finanziari ed economici Altre tabelle
determinate dal Regolamento di contabilit su efficienza ed
efficacia Eventuale tabella di riscontro della situazione di
deficitariet strutturale.
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Il sistema dei controlli Interni Gli indicatori richiesti dalla
prima tabella indicano le diverse componenti della gestione
dellente nellarco dellultimo triennio e forniscono informazioni:
Generali (sulla pressione finanziaria, sullautonomia finanziaria)
Su specifiche componenti dellentrata Sullefficienza ed efficacia
dellazione dellente I dati raccolti sono raggruppati a livello
nazionale, rielaborati dal Ministero dellInterno e pubblicati in
Gazzetta Ufficiale. Sar cos possibile, per il singolo ente,
ricavare informazioni sui costi sostenuti e sui ricavi conseguiti
per ciascun servizio e operare un confronto (benchmarking) con enti
analoghi.
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Il sistema dei controlli Interni Parametro di efficienza enti
locali Indicatore teorico di efficienza Nella teoria aziendale
lindicatore , generalmente, invertito: il risultato ottenuto va
sempre al numeratore: risultato ottenuto / costo totale servizio.
Qui si preferisce questa soluzione per evidenziare il costo
unitario del servizio. Costo totale / risultato ottenuto Esempio:
Servizio mense Costo totale / numero pasti offerti Comune X, anno
2011: 100.000 / 252 efficienza ( costo servizio ) 396,83 Comune Y,
anno 2011: 100.000 / 370 efficienza 270,27 Comune Z, anno 2011:
98.000 / 100 efficienza 980 Benchmark 2011: Comune Y
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Il sistema dei controlli Interni Invertendo lindicatore:
risultato ottenuto / costo totale servizio Esempio: Servizio mense
numero pasti offerti / costo totale servizio Comune X, anno 2011:
(252 / 100.000)*100 efficienza 0,25 Comune Y, anno 2011: (370 /
100.000)*100 efficienza 0,37 Comune Z, anno 2011: (100 / 98.000)*
100 efficienza 0,10 Benchmark 2011: Comune Y
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Il sistema dei controlli Interni Indicatore teorico di
efficacia e parametro di efficacia per gli enti locali risultato
ottenuto / risultato da ottenere Esempio: Servizio mense domande
soddisfatte / domande presentate Comune X, anno 2011: 80/100
efficacia all80% Comune Y, anno 2011: 82/102 efficacia all80,39%
Comune Z, anno 2011: 74/90 efficacia all82,22% Benchmark 2011:
Comune Z
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Altri argomenti: Le variazioni di bilancio Le variazioni di
bilancio sono quegli atti di gestione posti in essere per
correggere gli scostamenti tra i dati della programmazione e quelli
della gestione. Gli scostamenti possono essere causati da: Errori
di previsione (accadimenti imprevisti) Gestione inefficace (sintomo
di incapacit gestionale) Il materiale didattico protetto da
copyright
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Altri argomenti : Le variazioni di bilancio Regola generale:
Lorgano che ha adottato il documento pu modificarlo Bilancio
Consiglio (deliberate entro 30 novembre) PEG Giunta (entro 15
dicembre) Eccezione: variazioni durgenza (art. 175 c. 4):
variazioni da organo esecutivo - ratifica Consiglio entro 60 gg e,
comunque, entro 31/12. Il materiale didattico protetto da
copyright
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Altri argomenti : Equilibri di bilancio Pareggio finanziario
globale (pareggio finanziario): ammontare stanziato per le spese =
ammontare realizzabile con entrate gestione Equilibrio finanziario
di parte corrente: risorse finanziarie complessivamente destinate
alle spese correnti e al pagamento rate ammortamento dei mutui e
dei prestiti obbligazionari = ammontare risorse realizzabili con i
primi tre titoli di entrata. Il materiale didattico protetto da
copyright
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Altri argomenti: i debiti fuori bilancio La programmazione
segue procedure molto severe per evitare che, una volta decisa la
destinazione delle risorse in determinate spese, si aprano
posizioni debitorie non supportate dai relativi impegni di spesa.
Talvolta nonostante le precauzioni, lente pu trovarsi debitore per
eventi indipendenti dalla sua volont. Si tratta dei debiti fuori
bilancio
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Altri argomenti: i debiti fuori bilancio Gli eventi che
determinano debiti fuori bilancio sono tassativamente elencati
allart. 194 TUEL: Sentenze passate in giudicato Acquisizione di
beni e servizi con irregolare ordinazione Ma la sentenza 19 marzo
1996 n.23 della Corte dei Conti della Regione Campania ha stabilito
che del maggior onere dovuto alla mancanza della regolare
ordinazione sono responsabili amministratori e funzionari che hanno
effettuato spesa sono legittimate tutte le spese che trovano
ragionevole supporto e sono effettuate nellinteresse pubblico sono
legittimate spese che apportano utilit e arricchimento allente!
Copertura dei disavanzi di societ di capitali costituite per
lesercizio di servizi pubblici locali. Situazione da copertura
diretta perdite (contrasto con logiche economiche delle societ di
capitali Procedure espropriative e di occupazione durgenza.
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Bibliografia Cusina L., Controlli interni e valutazione negli
enti pubblici: pausa di riflessione, in Amministrazione e
contabilit dello Stato e degli enti pubblici,
www.contabilita-pubblica.it 2007www.contabilita-pubblica.it Gerla
L., Compendio di diritto tributario 3 ed. Maggioli 2011 Mulazzani
M., Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, vol.
I e II Cedam Padova 2001 Rossi A., Contabilit e finanza degli Enti
Locali, Simone 25/4, 2011