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ECOSISTEMA INCENDI 2004 - Legambiente · del rispetto di questa importante normativa. Questa...

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1 ECOSISTEMA INCENDI 2004 Monitoraggio sulle azioni dei Comuni italiani nell’applicazione della legge 353/2000 e nella mitigazione del rischio incendi boschivi Indagine realizzata nell’ambito di “non scherzate col fuoco 2004” campagna nazionale di informazione e prevenzione dal rischio incendi boschivi di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile Luglio 2004
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ECOSISTEMA INCENDI 2004

Monitoraggio sulle azioni dei Comuni italianinell’applicazione della legge 353/2000

e nella mitigazione del rischio incendi boschivi

Indagine realizzata nell’ambito di “non scherzate col fuoco 2004”campagna nazionale di informazione e prevenzione dal rischio incendi boschivi

di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile

Luglio 2004

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1. Introduzione

Gli incendi boschivi diventano, estate dopo estate, una vera e propria emergenza che ogni annotrasforma in cenere le aree più belle del nostro territorio. Lo scorso anno sono divampati oltre9.697 roghi che hanno bruciato 91.803 ettari di territorio, di cui 44.064 ettari di foreste eboschi, con un vertiginoso aumento rispetto agli anni precedenti. Incendi sempre o quasi diorigine antropica. In Italia, infatti, oltre il 50% degli incendi sono di natura dolosa, appiccatiintenzionalmente da piromani per speculazioni economiche. Interessi di pochi che pregiudicano unosviluppo economico compatibile con l’ambiente di intere comunità. Il 25% degli incendi è dinatura colposa, provocati da imprudenza, negligenza e violazione delle norme. Solo lo scorso annola flotta aerea antincendio dello Stato, coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile, haeffettuato 4.042 missioni per un totale di 8.705 ore di volo, scaricando sui roghi oltre 300.000.000di litri d’acqua. Migliaia di forestali, vigili del fuoco e volontari sono intervenuti da terra perfermare gli incendi. Ma la repressione e le attività di spegnimento degli incendi, come ilfondamentale impiego di elicotteri e Canadair, in coordinamento con le squadre a terra, nonpossono bastare per salvare i nostri boschi dalle fiamme.

Per questo è fondamentale realizzare una politica di prevenzione su tutto il territorio nazionale,eliminando la possibilità di speculare sulla gestione delle aree bruciate, realizzando campagneinformative, svolgendo una oculata manutenzione dei boschi e ampliando gli strumenti di tutela evalorizzazione del territorio come aree protette e parchi nazionali. In questa ottica i Comuni hannoun ruolo determinante. Concretizzare campagne di informazione rivolte ai cittadini, alle scuole, e aifruitori dei boschi; svolgere una manutenzione delle aree boscate; organizzare nei periodi più arischio attività di presidio del territorio e di avvistamento dei focolai, supportare il volontariato diprotezione civile specializzato nell’antincendio boschivo, realizzare ed approvare i catasti delle areepercorse dal fuoco, dotarsi di piani per la programmazione e lotta agli incendi: sono queste le armifondamentali che abbiamo per fermare i roghi nel nostro Paese.

L’approvazione della legge quadro in materia di antincendio boschivo n° 353 del 2000 harappresentato un passaggio fondamentale in questo senso, riconoscendo la fondamentale importanzadi queste attività e del ruolo degli enti locali nella lotta agli incendi. E’ assai importante una verificadel rispetto di questa importante normativa.

Questa verifica è stata resa possibile grazie alla realizzazione di Ecosistema Incendi, la primaindagine di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile per conoscere la situazionedei Comuni italiani nell’applicazione della legge quadro in materia di incendi boschivi n° 353 del2000. Con Non scherzate col Fuoco 2004, la campagna d’informazione e di prevenzione delrischio incendi boschivi, sono state inoltre monitorate le azioni che i Comuni svolgono per lamitigazione del rischio incendi boschivi in tutta Italia.

2. Risultati Nazionali - Comuni

L’indagine Ecosistema incendi 2004 si è concentrata sulla rilevazione di parametri che indichino lostato di attuazione della legge 353 del 2000 e l’esistenza e delle attività di prevenzione messe inopera dalle amministrazioni comunali (campagne di informazione, avvistamento focolai epresidio del territorio, perimetrazione delle aree percorse dal fuoco, approvazione del catasto di taliaree ai fini dell’applicazione dei vincoli previsti dalla legge, esistenza di piani comunali diemergenza per il rischio incendi boschivi, rapporto con il volontariato di protezione civile,applicazione della legge 353/2000). L'analisi di tali parametri ha determinato una vera e propriaclassifica dello stato di applicazione della legge 353/2000 e delle azioni messe in campo per la

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mitigazione del rischio incendi boschivi dai Comuni. Una classifica che possa servirecontemporaneamente da stimolo per risolvere le eventuali inadempienze o lentezze e per valorizzareil buon lavoro svolto da moltissime Amministrazioni. I Comuni che sono risultati più meritorisaranno premiati con la bandiera “Bosco Sicuro” da esporre nei propri territori.

Per realizzare l’indagine è stato inviato un questionario a tutti i Comuni italiani, al quale hannorisposto 943 Amministrazioni comunali dal Nord al Sud del Paese. Di questi sono 345 (il 37%) iComuni che hanno risposto al questionario e tutti, negli ultimi due anni, hanno subito incendiboschivi nel proprio territorio. Proprio su queste 345 amministrazioni si è basata l’analisi deidati di Ecosistema Incendi 2004.

Tra le amministrazioni comunali oggetto dell’indagine solo il 5% risulta applicare pienamente lalegge quadro in materia di incendi boschivi n° 353 del 2000. Soltanto un comune su cinque harealizzato il catasto delle aree percorse dal fuoco, uno degli strumenti più importanti nella lotta aifocolai. Molto carente anche l’iniziativa dei comuni sull’informazione alla popolazione; soltanto il10% delle amministrazioni realizza campagne specifiche nelle scuole e rivolte ai fruitori dei boschi(pastori, contadini, cacciatori, escursionisti, ecc.). Meno del 40% dei Comuni realizza attività dimanutenzione dei boschi, di prevenzione e di avvistamento dei focolai e il 38% si è dotato di unpiano di emergenza per il rischio incendi boschivi. Soltanto un Comune su tre supporta conaccordi e convenzioni il volontariato di protezione civile specializzato nell’antincendioboschivo

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI ITALIANI

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 5%Catasto delle aree percorse dal fuoco 20%Campagne di informazione alla popolazione* 10%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 39%Pianificazione comunale incendi boschivi 38%Supporto al volontariato specializzato nell’Antincendio Boschivo 34%Fonte: Legambiente* per campagne informative si intendono quelle mirate al mondo della scuola e ai fruitori dei boschi

Complessivamente sono ancora poche le Amministrazioni comunali italiane che svolgono unpositivo lavoro di mitigazione del rischio incendi boschivi e di applicazione della legge 353/2000.Oltre il 70% dei comuni risulta infatti svolgere un lavoro negativo (nel senso di attività scarse oinsufficienti) di mitigazione del rischio incendi boschivi. Il 42% addirittura non fa praticamentenulla per prevenire i roghi nel proprio territorio. Dati che, nonostante importanti esempipositivi, confermano come una buona legge, considerata tra le migliori d’Europa, sia ancora troppolargamente disattesa.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONE DELRISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI ITALIANI

Lavoro svolto Percentuale Comuni Classe di Merito Percentuale ComuniPositivo 28% Ottimo 3%

Buono 13%Sufficiente 12%

Negativo 72% Scarso 30%Insufficiente 42%

Fonte: Legambiente

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Analizzando i dati raccolti su base geografica (Nord: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria,Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna; Centro: Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo eLazio; Sud: Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia) particolarmente graverisulta l’azione dei comuni per la mitigazione del rischio nel nord come nel sud d’Italia e nelleisole, dove soltanto un’ amministrazione comunale su cinque svolge un lavoro positivo nella lottaagli incendi boschivi. Dato che cambia consistentemente nel centro del Paese, dove i comuni cheoperano positivamente sono il 34%, circa uno su tre. In ogni caso anche nel Centro Italia lamaggior parte dei Comuni risulta in netto ritardo nelle attività di mitigazione del rischio incendiboschivi e nell’applicazione della legge 353/2000.

APPLICAZIONE LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI ITALIANI

PER AREE GEOGRAFICHELavoro svolto Nord Centro Sud e isolePositivo 28% 34% 24%Negativo 72% 66% 76%Fonte: Legambiente

3. I Comuni con i “Boschi Sicuri” dagli incendi boschivi

Ai Comuni di Lucca e Tavernelle Val di Pesa (FI) in Toscana, Ameglia (SP) e Seborga (IM) inLiguria, Bracigliano e Pollica (SA) e Maddaloni (CE) in Campania, Aviano (PN) e FoglianoRedipuglia (GO) in Friuli e Scandriglia (RI) nel Lazio spettano i primati nazionalinell’applicazione della legge quadro 353/2000 e nella mitigazione del rischio incendi boschivi.

Queste amministrazioni hanno ottenuto il voto di 10/10 con una classe di merito di “Ottimo lavoro”nella mitigazione del rischio incendi boschivi. Sono infatti le uniche che abbiano un responsabile diprotezione civile, che realizzino campagne informative rivolte alla popolazione e a particolarisoggetti quali cacciatori, pastori, agricoltori e nelle scuole; hanno censito gli incendi boschivi nel2003 con relativa documentazione fotografica e cartografia, hanno costituito e approvato il catastodelle aree percorse dal fuoco dell’ultimo quinquennio; organizzano reti di presidio del territorio,avvistamento e segnalazione degli incendi, realizzano attività di prevenzione quali la manutenzionedel bosco, degli stradelli e dei sentieri; si sono dotate di un piano comunale conforme al pianoregionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gliincendi boschivi e hanno stretto accordi e convenzioni con il volontariato nelle attività diAntincendio Boschivo.

Questi Comuni rappresentano un importante esempio per tutto il Paese, dimostrando come unapiena applicazione della legge 353 del 2000 ed un’efficace azione di mitigazione del rischio incendiboschivi sia possibile. Perciò queste nove amministrazioni comunali saranno premiate daLegambiente e dal Dipartimento della Protezione Civile con la bandiera “Bosco Sicuro” da esporrenel proprio territorio a riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto.

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LE BANDIERE BOSCO SICURO ASSEGNATE AI COMUNI ITALIANIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia Regione PunteggioLucca LU Toscana 10Tavarnelle Val Di Pesa FI Toscana 10Ameglia SP Liguria 10Seborga IM Liguria 10Bracigliano SA Campania 10Maddaloni CE Campania 10Pollica SA Campania 10Aviano PN Friuli 10Fogliano Redipuglia GO Friuli 10Scandriglia RI Lazio 10Fonte: Legambiente

Le altre facce della medaglia sono i comuni di Calolziocorte (LC) in Lombardia, Lucca Sicula(AG) in Sicilia, Pomaro Monferrato (AL) in Piemonte e Tarzo (TV) in Veneto che, pur avendoavuto incendi negli ultimi due anni, non hanno messo in campo alcuna azione di mitigazioneincendi boschivi.

I COMUNI ITALIANI PIÙ INADEMPIENTI NELLEATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia Regione PunteggioCalolziocorte LC Lombardia 0Lucca Sicula AG Sicilia 0Pomaro Monferrato AL Piemonte 0Tarzo PV Veneto 0Fonte: Legambiente

4. I Comuni a confronto su base regionale

Sono in Campania i comuni in media più meritevoli nella realizzazione del catasto delle areepercorse dal fuoco, strumento indispensabile per l’applicazione dei vincoli previsti dalla legge353/2000. In questa regione due comuni su tre hanno adempiuto a questa fondamentale attività.Secondo posto per i comuni liguri (45%) e friulani (42%). Fanalini di coda in media risultanoi comuni siciliani, lucani e lombardi. Per la piena applicazione della legge n° 353 del 2000primato dei comuni friulani (il 25% applica pienamente la legge). Un primato comunque scarsovisti i 4 comuni su 5 che risultano ancora inadempienti.

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APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONE DEL RISCHIOINCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI ITALIANI SUDDIVISI PER REGIONE

Regione Applicazione353/2000

Catasto areepercorse dal fuoco

Campagneinformative**

Avvistamento eprevenzione incendi

Pianificazionecomunale AIB

Marche * * * * *Toscana 14% 28% 14% 48% 79%Umbria * * * * *Piemonte 6% 14% 8% 36% 28%Basilicata 0 18% 18% 27% 18%Sardegna 7% 21% 0 29% 14%Lombardia 0 6% 6% 42% 35%Valle Aosta * * * * *Campania 21% 71% 37% 37% 42%Calabria 0 17% 0 22% 17%Trentino AltoAdige * * * * *Emilia Romagna * * * * *Liguria 16% 45% 16% 39% 52%Veneto 6% 6% 0 56% 22%Sicilia 0 4% 7% 32% 29%Lazio 6% 11% 8% 53% 47%Molise * * * * *Puglia 9% 18% 9% 73% 36%Abruzzo * * * * *Friuli 25% 42% 25% 42% 33%

Fonte: Legambiente* Pochi i comuni intervistati per elaborazioni su base regionale** per campagne informative si intendono quelle mirate al mondo della scuola e ai fruitori dei boschi

4.a Ecosistema Incendi 2004 nelle Marche

All’indagine hanno risposto nelle Marche 39 amministrazioni comunali, di cui soltanto 9 (il 23%)hanno subito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata propriosu questi 9 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLE MARCHE

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 56% Ottimo 0 -Buono 3 33 %Sufficiente 2 22 %

Negativo 44% Scarso 0 -Inesistente 4 44 %

Fonte: Legambiente

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APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELLE MARCHE NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 13%Catasto delle aree percorse dal fuoco 75%Campagne di informazione alla popolazione 0Attività di prevenzione e avvistamento incendi 13%Pianificazione comunale incendi boschivi 38%Fonte: Legambiente

I COMUNI DELLE MARCHE PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioCESSAPALOMBO MC 8,5ARQUATA DEL TRONTO AP 7CAMERINO MC 7Fonte: Legambiente

4.b Ecosistema Incendi 2004 in Toscana

All’indagine hanno risposto in Toscana 51 Amministrazioni comunali, di cui ben 30 (il 59%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 30 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLA TOSCANA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 44% Ottimo 2 7 %Buono 5 17%Sufficiente 6 20%

Negativo 56 % Scarso 10 33%Inesistente 7 23%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELLA TOSCANA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 14%Catasto delle aree percorse dal fuoco 28%Campagne di informazione alla popolazione 14%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 48%Pianificazione comunale incendi boschivi 79%Fonte: Legambiente

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I COMUNI TOSCANI PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioLUCCA LU 10TAVARNELLE VAL DI PESA FI 10AREZZO AR 9,5CIVITELLA IN VAL DI CHIANA AR 9Fonte: Legambiente

4.c Ecosistema Incendi 2004 in Umbria

All’indagine hanno risposto in Umbria 14 Amministrazioni comunali, di cui 7 (il 50%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 7 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELL’UMBRIA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 29% Ottimo 0 0Buono 0 0Sufficiente 2 29%

Negativo 71 % Scarso 1 14%Inesistente 4 57%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELL’UMBRIA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 0Catasto delle aree percorse dal fuoco 29%Campagne di informazione alla popolazione 0Attività di prevenzione e avvistamento incendi 14%Pianificazione comunale incendi boschivi 43%Fonte: Legambiente

4.d Ecosistema Incendi 2004 in Piemonte

All’indagine hanno risposto in Piemonte120 Amministrazioni comunali, di cui 36 (il 30%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 36 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

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APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DEL PIEMONTE

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 22% Ottimo 0 0Buono 3 8%Sufficiente 5 14%

Negativo 78 % Scarso 8 22 %Inesistente 20 56%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DEL PIEMONTE NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 6%Catasto delle aree percorse dal fuoco 14%Campagne di informazione alla popolazione 8%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 36%Pianificazione comunale incendi boschivi 28%Fonte: Legambiente

I COMUNI PIEMONTESI PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioCASELETTE TO 9,5PINEROLO TO 9NEBBIUNO NO 7Fonte: Legambiente

4.e Ecosistema Incendi 2004 in Basilicata

All’indagine hanno risposto in Basilicata 16 Amministrazioni comunali, di cui 11 (il 69%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 11 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLA BASILICATA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 9% Ottimo 0 0Buono 0 0Sufficiente 1 9%

Negativo 91 % Scarso 4 36%Inesistente 6 55%

Fonte: Legambiente

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APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELLA BASILICATA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 0Catasto delle aree percorse dal fuoco 18%Campagne di informazione alla popolazione 18%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 27%Pianificazione comunale incendi boschivi 18%Fonte: Legambiente

4.f Ecosistema Incendi 2004 in Sardegna

All’indagine hanno risposto in Sardegna 31 Amministrazioni comunali, di cui 14 (il 45%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 36 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLA SARDEGNA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 21% Ottimo 0 0Buono 2 14%Sufficiente 1 7%

Negativo 79 % Scarso 5 36%Inesistente 6 43%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELLA SARDEGNA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 7%Catasto delle aree percorse dal fuoco 21%Campagne di informazione alla popolazione 0%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 29%Pianificazione comunale incendi boschivi 14%Fonte: Legambiente

I COMUNI SARDI PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioBUDDUSO' SS 9NUORO NU 8Fonte: Legambiente

4.g Ecosistema Incendi 2004 in Lombardia

All’indagine hanno risposto in Lombardia 207 Amministrazioni comunali, di cui 31 (il 15%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 31 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia di

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incendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLA LOMBARDIA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 20% Ottimo 0 0Buono 3 10%Sufficiente 3 10%

Negativo 80 % Scarso 8 25%Inesistente 17 55%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELLA LOMBARDIA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 0Catasto delle aree percorse dal fuoco 6%Campagne di informazione alla popolazione 6%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 42%Pianificazione comunale incendi boschivi 35%Fonte: Legambiente

I COMUNI LOMBARDI PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioTaino VA 8Bovegno BS 7,5Pisogne BS 7Fonte: Legambiente

4.h Ecosistema Incendi 2004 in Campania

All’indagine hanno risposto in Campania 46 Amministrazioni comunali, di cui 26 (il 57%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 26 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLA CAMPANIA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 62% Ottimo 3 12%Buono 9 35%Sufficiente 4 15%

Negativo 38 % Scarso 6 23%Inesistente 4 15%

Fonte: Legambiente

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APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELLA CAMPANIA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 21%Catasto delle aree percorse dal fuoco 71%Campagne di informazione alla popolazione 37%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 37%Pianificazione comunale incendi boschivi 42%Fonte: Legambiente

I COMUNI CAMPANIA PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioBRACIGLIANO SA 10POLLICA SA 10MADDALONI CE 10AIELLO DEL SABATO AV 9AIROLA BN 9CIRCELLO BN 9LAURITO SA 9 Fonte: Legambiente

4.i Ecosistema Incendi 2004 in Calabria

All’indagine hanno risposto in Campania 29 Amministrazioni comunali, di cui 18 (il 62%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 18 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLA CALABRIA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 12% Ottimo 0 0%Buono 1 6%Sufficiente 1 6%

Negativo 88 % Scarso 5 28%Inesistente 11 60%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELLA CAMPANIA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 0Catasto delle aree percorse dal fuoco 17%Campagne di informazione alla popolazione 0Attività di prevenzione e avvistamento incendi 22%Pianificazione comunale incendi boschivi 17%Fonte: Legambiente

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IL COMUNE CALABRO PIU’ MERITORIOPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioCASTELSILANO KR 7 Fonte: Legambiente

4.l Ecosistema Incendi 2004 in Emilia Romagna

All’indagine hanno risposto in Emilia Romagna 38 Amministrazioni comunali, di cui 9 (il 24%)hanno subito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata propriosu questi 9 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DEL’EMILIA ROMAGNA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 22% Ottimo 0 0Buono 2 22%Sufficiente 0 0

Negativo 78 % Scarso 2 22%Inesistente 5 56%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELL’EMILIA ROMAGNA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 0Catasto delle aree percorse dal fuoco 22%Campagne di informazione alla popolazione 0Attività di prevenzione e avvistamento incendi 22%Pianificazione comunale incendi boschivi 22%Fonte: Legambiente

I COMUNI EMILIANI PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioCERVIA RA 7,5MODIGLIANA FC 7,5 Fonte: Legambiente

4.m Ecosistema Incendi 2004 in Liguria

All’indagine hanno risposto in Liguria 37 Amministrazioni comunali, di cui 31 (il 84%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 31 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

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APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLA LIGURIA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 58% Ottimo 2 6%Buono 8 26%Sufficiente 8 26%

Negativo 42 % Scarso 6 19%Inesistente 7 23%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELLA LIGURIA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 16%Catasto delle aree percorse dal fuoco 45%Campagne di informazione alla popolazione 16%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 39%Pianificazione comunale incendi boschivi 52%Fonte: Legambiente

I COMUNI LIGURI PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioAMEGLIA SP 10SEBORGA IM 10CERIALE SV 9,5LA SPEZIA SP 9ALBISSOLA MARINA SV 9 Fonte: Legambiente

4.n Ecosistema Incendi 2004 in Veneto

All’indagine hanno risposto in Veneto 34 Amministrazioni comunali, di cui 18 (il 53%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 18 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLA VENETO

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 6% Ottimo 0 0Buono 1 6%Sufficiente 0 0

Negativo 89 % Scarso 7 39%Inesistente 9 50%

Fonte: Legambiente

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APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DEL VENETO NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 6%Catasto delle aree percorse dal fuoco 6%Campagne di informazione alla popolazione 0Attività di prevenzione e avvistamento incendi 56%Pianificazione comunale incendi boschivi 22%Fonte: Legambiente

IL COMUNE VENETO PIU’ MERITORIOPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioMALCESINE VR 9,5 Fonte: Legambiente

4.n Ecosistema Incendi 2004 in Sicilia

All’indagine hanno risposto in Sicilia 51 Amministrazioni comunali, di cui 28 (il 55%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 28 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLA SICILIA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 8% Ottimo 0 0Buono 1 4%Sufficiente 1 4%

Negativo 82 % Scarso 12 42%Inesistente 14 50%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELLA SICILIA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 0%Catasto delle aree percorse dal fuoco 4%Campagne di informazione alla popolazione 7%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 32%Pianificazione comunale incendi boschivi 29%Fonte: Legambiente

IL COMUNE SICILIANO PIU’ MERITORIOPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioMELILLI SR 7 Fonte: Legambiente

4.o Ecosistema Incendi 2004 nel LazioAll’indagine hanno risposto nel Lazio 58 Amministrazioni comunali, di cui 37 (il 64%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio su

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questi 37 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DEL LAZIO

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 30% Ottimo 1 3%Buono 4 11%Sufficiente 6 16%

Negativo 70 % Scarso 14 38%Inesistente 12 32%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DEL LAZIO NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 6%Catasto delle aree percorse dal fuoco 11%Campagne di informazione alla popolazione 8%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 53%Pianificazione comunale incendi boschivi 47%Fonte: Legambiente

I COMUNI DEL LAZIO PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioSCANDRIGLIA RI 10TERRACINA LT 7,5TIVOLI RM 7,5 Fonte: Legambiente

4.p Ecosistema Incendi 2004 in Puglia

All’indagine hanno risposto in Puglia 25 Amministrazioni comunali, di cui 11 (il 44%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 11 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DELLA PUGLIA

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 27% Ottimo 0 0Buono 2 18%Sufficiente 1 9%

Negativo 73 % Scarso 5 46%Inesistente 3 27%

Fonte: Legambiente

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APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DELLA PUGLIA NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 9%Catasto delle aree percorse dal fuoco 18%Campagne di informazione alla popolazione 9%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 73%Pianificazione comunale incendi boschivi 36%Fonte: Legambiente

I COMUNI DELLA PUGLIA PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioS.AGATA DI PUGLIA FG 9,5NARDO' LE 7,5 Fonte: Legambiente

4.q Ecosistema Incendi 2004 in Friuli Venezia Giulia

All’indagine hanno risposto in Puglia 37 Amministrazioni comunali, di cui 12 (il 32%) hannosubito incendi boschivi negli ultimi due anni. Ecosistema Incendi si è concentrata proprio suquesti 12 Comuni per capire a che punto è l’applicazione della legge quadro in materia diincendi boschivi n° 353 del 2000 e quali azioni per la prevenzione dei roghi sono staterealizzate da queste Amministrazioni.

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONEDEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI DEL FRIULI

Lavoro svolto PercentualeComuni

Classe di Merito Numero Comuni Percentuale Comuni

Positivo 42% Ottimo 2 17%Buono 1 8%Sufficiente 2 17%

Negativo 58 % Scarso 3 25%Inesistente 4 33%

Fonte: Legambiente

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDIBOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI DEL FRIULI NEL PARTICOLARE

Attività Percentuale ComuniPiena applicazione della legge 353/2000 25%Catasto delle aree percorse dal fuoco 42%Campagne di informazione alla popolazione 25%Attività di prevenzione e avvistamento incendi 42%Pianificazione comunale incendi boschivi 33%Fonte: Legambiente

I COMUNI DELLA PUGLIA PIU’ MERITORIPER LE ATTIVITA’ CONTRO IL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI

Comune Provincia PunteggioAVIANO PN 10FOGLIANO REDIPUGLIA GO 10MONTEREALE VALCELLINA PN 9,5 Fonte: Legambiente

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5. La Legge quadro in materia di incendi boschivi 353 del 2000

La legge quadro in materia di incendi boschivi n°353 del 21 novembre 2000, pubblicata nellaGazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2000, rappresenta un importante strumento per la lottaagli incendi boschivi. Tale legge, considerata tra le migliori d’Europa, affida compiti alle Regioni eai Comuni per un’azione contro i roghi che parte dall’impedire le speculazioni economiche cheportano i piromani ad appiccare i roghi, sino alle campagne informative, alle attività di prevenzionee manutenzione dei boschi, al presidio del territorio e all’avvistamento dei focolai, alla lotta attivacontro gli incendi. La legge 353 del 2000, come confermano i dati di Ecosistema Incendi 2004risulta ancora nella maggior parte dei casi inapplicata, rendendola così un’arma spesso spuntatacontro gli incendi boschivi.

In particolare la legge prevede per i Comuni:

I comuni provvedono (…) a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoli già percorsi dal fuoconell’ultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato. Ilcatasto è aggiornato annualmente.

Articolo 10 comma 2

In particolare la legge prevede per le aree percorse dal fuoco:

Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere unadestinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni. (…)

È inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché di strutturee infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive (…)

Sono vietate per cinque anni, sui predetti soprassuoli, le attività di rimboschimento e di ingegneriaambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche (…)

Sono altresì vietati per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dalfuoco, il pascolo e la caccia.

Articolo 10 comma 1

6. La struttura dell’indagine sui Comuni

L’indagine si è concentrata sulla rilevazione di parametri che indichino lo stato di attuazione dellalegge 353 del 2000 (presenza di un responsabile di protezione civile, realizzazione del catasto dellearee percorse dal fuoco, presenza di un piano comunale contro gli incendi) e la presenza deiprincipali programmi di prevenzione messi in opera dalle amministrazioni comunali (campagneinformative mirate, manutenzione dei boschi, reti di avvistamento dei focolai, convenzioni edaccordi con il volontariato di protezione civile). E’ stato per questo redatto un apposito questionariospedito a tutti i comuni italiani. Alle risposte positive o negative al questionario è stato associato unpunteggio, variabile a seconda dell’importanza ai fini della lotta agli incendi della tematica trattata.

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Quesito Si NoEsiste un responsabile comunale di protezione civile? 0,5 0Il Comune realizza campagne informative sugli incendi boschivi rivolte alla cittadinanza? 1 0Il Comune realizza specifiche campagne informative sugli incendi boschivi rivolte a particolarisoggetti quali i cacciatori, i pastori e gli agricoltori?

0,5 0

Il Comune realizza percorsi formativi e campagne di sensibilizzazione sugli incendi boschivirivolto al mondo della scuola?

0,5 0

Il Comune realizza appositi corsi di formazione per i dipendenti comunali e per i volontarisull’Antincendio boschivo?

0,5 0

Sono stati censiti gli incendi boschivi che nel 2003 hanno interessato il territorio comunale con larelativa cartografia e documentazione fotografica delle aree percorse dal fuoco?

0,5 0

E’ stato costituito il catasto comunale dei soprassuoli percorsi dal fuoco nell’ultimo quinquennio? 1 0E’ stato approvazione l’elenco definitivo e le relative perimetrazioni del catasto dei soprassuolipercorsi dal fuoco nell’ultimo quinquennio?

2 0

Il Comune organizza reti di avvistamento e segnalazione degli incendi sul nascere e attività dicontrollo e presidio del territorio?

1 0

Il Comune realizza attività di prevenzione dagli incendi boschivi, quali la manutenzione delbosco, degli stradelli e dei sentieri?

1 0

Esiste un Piano Comunale conforme al piano regionale per la programmazione delle attività diprevisione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi?

1 0

Il Comune ha stretto accordi e/o convenzioni con il volontariato nelle attività di antincendioboschivo.

0,5 0

Totale Max 10 Min 0

Quanti incendi boschivi si sono verificati nel territorio comunale dal 31 gennaio 2002 ?

Dalla somma dei punteggi relativi alle singole domande si è giunti ad un punteggio finale da uno adieci, al quale è stata associata una classe di merito.

Classe di Merito PunteggioOTTIMO LAVORO nella mitigazione del rischio incendi boschivi 10 pt.BUON LAVORO nella mitigazione del rischio incendi boschivi Da 7 a 9,9 pt.SUFFICIENTE LAVORO nella mitigazione del rischio incendi boschivi Da 6 a 6,9 pt.SCARSO LAVORO nella mitigazione del rischio incendi boschivi Da 4 a 5,9 pt.INSUFFICIENTE LAVORO nella mitigazione del rischio incendi boschivi Da 0 a 3,9 pt.

Le risposte giunte da parte dei comuni hanno subito un primo filtro nella divisione traamministrazioni che negli ultimi due anni hanno subito incendi e quelle che invece non hanno vistoroghi interessare il proprio territorio dal gennaio 2002 ad oggi. L’indagine si è concentrata su queicomuni che negli ultimi due anni hanno subito incendi boschivi.All’indagine hanno risposto 930 Amministrazioni comunali dal Nord al Sud del Paese. Diquesti sono ben 340 (il 37%) i comuni che negli ultimi due anni hanno subito incendi boschivi nelproprio territorio. Proprio su queste 340 amministrazioni si è basata l’analisi dei dati diEcosistema Incendi 2004.

7. La classifica completa

N° Comune Provincia Regione Punteggio1 BRACIGLIANO SA CAMPANIA 102 MADDALONI CE CAMPANIA 103 POLLICA SA CAMPANIA 104 AVIANO PN FRIULI 105 FOGLIANO REDIPUGLIA GO FRIULI 106 SCANDRIGLIA RI LAZIO 107 AMEGLIA SP LIGURIA 10

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8 SEBORGA IM LIGURIA 109 LUCCA LU TOSCANA 10

10TAVARNELLE VAL DIPESA FI TOSCANA 10

11MONTEREALEVALCELLINA PN FRIULI 9,5

12 CERIALE SV LIGURIA 9,513 CASELETTE TO PIEMONTE 9,514 S.AGATA DI PUGLIA FG PUGLIA 9,515 AREZZO AR TOSCANA 9,516 MALCESINE VR VENETO 9,517 AIELLO DEL SABATO AV CAMPANIA 918 AIROLA BN CAMPANIA 919 CIRCELLO BN CAMPANIA 920 LAURITO SA CAMPANIA 921 ALBISSOLA MARINA SV LIGURIA 922 LA SPEZIA SP LIGURIA 923 PINEROLO TO PIEMONTE 924 BUDDUSO' SS SARDEGNA 9

25CIVITELLA IN VAL DICHIANA AR TOSCANA 9

26 URBE SV LIGURIA 8,527 ZUCCARELLO SV LIGURIA 8,528 CESSAPALOMBO MC MARCHE 8,5

29MERCATO SANSEVERINO SA CAMPANIA 8

30 TAINO VA LOMBARDIA 831 NUORO NU SARDEGNA 832 CORBARA SA CAMPANIA 7,533 CERVIA RA EMILIA ROMAGNA 7,534 MODIGLIANA FC EMILIA ROMAGNA 7,535 TERRACINA LT LAZIO 7,536 TIVOLI RM LAZIO 7,537 SORI GE LIGURIA 7,538 BOVEGNO BS LOMBARDIA 7,539 NARDO' LE PUGLIA 7,540 BORGO SAN LORENZO FI TOSCANA 7,541 LASTRA A SIGNA FI TOSCANA 7,5

42APPIANO SULLA SRADADEL VINO BZ

TRENTINO ALTOADIGE 7,5

43 CASTELSILANO KR CALABRIA 744 BELLOSGUARDO SA CAMPANIA 7

45CONZA DELLACAMPANIA AV CAMPANIA 7

46 MEROGLIANO AV CAMPANIA 747 PIGLIO FR LAZIO 748 SORIANO NEL CIMINO VT LAZIO 749 AVEGNO GE LIGURIA 750 NOLI SV LIGURIA 751 PISOGNE BS LOMBARDIA 752 ARQUATA DEL TRONTO AP MARCHE 753 CAMERINO MC MARCHE 754 NEBBIUNO NO PIEMONTE 755 MELILLI SR SICILIA 7

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56 FIGLINE VALDARNO FI TOSCANA 757 MARATEA PZ BASILICATA 6,558 LONGOBUCCO CS CALABRIA 6,559 MASSA LUBRENSE NA CAMPANIA 6,560 ROSCIGNO SA CAMPANIA 6,561 RONCHI DEI LEGIONARI GO FRIULI 6,562 CEPRANO FR LAZIO 6,563 FROSINONE FR LAZIO 6,564 ROCCAGORGA LT LAZIO 6,565 VALLINFREDA RM LAZIO 6,566 BERGEGGI SV LIGURIA 6,567 LIGURIA SP LIGURIA 6,568 STELLA SV LIGURIA 6,569 TORO DI SAN GIACOMO SV LIGURIA 6,570 APECCHIO PS MARCHE 6,571 PIOBBICO PU MARCHE 6,572 CASTELLETTO D'ERRO AL PIEMONTE 6,573 LECCE LE PUGLIA 6,574 CASTIGLION FIORENTINO AR TOSCANA 6,575 MONTALE PT TOSCANA 6,576 QUARRATA PT TOSCANA 6,577 PERUGIA PG UMBRIA 6,578 BATTIPAGLIA SA CAMPANIA 679 NUSCO AV CAMPANIA 680 RESIUTTA UD FRIULI 681 MINTURNO LT LAZIO 682 MONTALTO DI CASTRO VT LAZIO 683 CAMPOMORONE GE LIGURIA 684 CELLE LIGURE SV LIGURIA 6

85S.BARTOLOMEO ALMARE IM LIGURIA 6

86SAN BARTOLOMEO ALMARE IM LIGURIA 6

87 BERNAREGGIO MI LOMBARDIA 688 BRENO BS LOMBARDIA 689 PROVAGLIO D'ISEO BS LOMBARDIA 690 COAZZE TO PIEMONTE 691 COSSOGNO VB PIEMONTE 692 MASSINO VISCONTI NO PIEMONTE 693 VALDIERI CN PIEMONTE 694 GHILARZA OR SARDEGNA 695 COMISO RG SICILIA 696 MASSAROSA LU TOSCANA 697 RADDA INCHIANTI SI TOSCANA 698 VILLA BASILICA LU TOSCANA 699 CANNARA PG UMBRIA 6100 FOSSACESIA CH ABRUZZO 5,5101 CRACO MT BASILICATA 5,5102 BOVA RC CALABRIA 5,5103 ACERNO SA CAMPANIA 5,5104 PIETRAMELARA CE CAMPANIA 5,5105 DUINO AURISINA TS FRIULI 5,5106 ALBISOLA SUPERIORE SV LIGURIA 5,5107 BARGAGLI GE LIGURIA 5,5

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108 TAGGIA IM LIGURIA 5,5109 CASTELLO CABIAGGIO VA LOMBARDIA 5,5110 CUVIO VA LOMBARDIA 5,5111 GUSSAGO BS LOMBARDIA 5,5112 RANICA BG LOMBARDIA 5,5113 RIVOLI TO PIEMONTE 5,5114 RORA' TO PIEMONTE 5,5115 TORRAZZO BI PIEMONTE 5,5116 GRAVINA DI PUGLIA BA PUGLIA 5,5117 MINERVINO MURGE BA PUGLIA 5,5118 MALETTO CT SICILIA 5,5119 PETRALIA SOPRANA PA SICILIA 5,5120 SCANDICCI FI TOSCANA 5,5

121 SELVA DI VAL GARDENA BZTRENTINO ALTOADIGE 5,5

122 LONGARONE BL VENETO 5,5123 ATESSA CH ABRUZZO 5124 CUPELLO CH ABRUZZO 5125 POLICORO MT BASILICATA 5126 PLACANICA RC CALABRIA 5127 SIRIGNANO AV CAMPANIA 5128 TUFO AV CAMPANIA 5

129SOGLIANO ALRUBICONE FC EMILIA ROMAGNA 5

130 ARICCIA RM LAZIO 5131 ISOLA DEL LIRI FR LAZIO 5132 MANZIANA RM LAZIO 5133 ROCCA DI PAPA RM LAZIO 5134 ROMA RM LAZIO 5135 RONCIGLIONE VT LAZIO 5136 TORRICELLA IN SABINA RI LAZIO 5137 BOLANO SP LIGURIA 5138 ANGROGNA TO PIEMONTE 5139 ZUBIENA BI PIEMONTE 5140 STATTE TA PUGLIA 5141 MANDAS CA SARDEGNA 5142 MOGORELLA OR SARDEGNA 5143 ALCAMO TP SICILIA 5144 CEFALU' PA SICILIA 5145 MASCALUCIA CT SICILIA 5146 LIVORNO LI TOSCANA 5147 VIAREGGIO LU TOSCANA 5148 CALCIANO MT BASILICATA 4,5149 S.GIORGIO MORGETO RC CALABRIA 4,5150 SAN FLORO CZ CALABRIA 4,5151 FALCIANO DEL MASSICO CE CAMPANIA 4,5152 ISCHIA DI CASTRO VT LAZIO 4,5153 TORRITA TIBERINA RI LAZIO 4,5154 DIANO MARINA IM LIGURIA 4,5155 VALLECROSIA IM LIGURIA 4,5156 BERZO INFERIORE BS LOMBARDIA 4,5157 LAVENO MOMBELLO VA LOMBARDIA 4,5158 TIGNALE BS LOMBARDIA 4,5159 CANISCHIO TO PIEMONTE 4,5

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160 COSSATO BI PIEMONTE 4,5161 VALMALA CN PIEMONTE 4,5162 DISO LE PUGLIA 4,5163 NUGHEDU OR SARDEGNA 4,5164 LINGUAGLOSSA CT SICILIA 4,5

165MONTEMAGGIOREBELSITO PA SICILIA 4,5

166 NICOLOSI CT SICILIA 4,5167 PEDARA CT SICILIA 4,5168 RANDAZZO CT SICILIA 4,5

169S.MAUROCASTELVEDERE PA SICILIA 4,5

170 GREVE IN CHIANTI FI TOSCANA 4,5171 LAMPORECCHIO PT TOSCANA 4,5172 SIENA SI TOSCANA 4,5

173 FOLGARIA TNTRENTINO ALTOADIGE 4,5

174 LEVICO TERME TNTRENTINO ALTOADIGE 4,5

175 BATTAGLIA TERME PD VENETO 4,5176 CAVALLINO TREPORTI VE VENETO 4,5177 GORGOGLIONE MT BASILICATA 4178 PETRIZZI CZ CALABRIA 4179 S.ARSENIO SA CAMPANIA 4180 DOVADOLA FC EMILIA ROMAGNA 4181 ENEMONZO UD FRIULI 4182 ERTO E CASSO PN FRIULI 4183 FIUGGI FR LAZIO 4184 GIULIANO DI ROMA FR LAZIO 4185 ITRI LT LAZIO 4

186SANTI COSMA EDAMIANO LT LAZIO 4

187 SUBIACO RM LAZIO 4188 ALBANO BG LOMBARDIA 4189 PANNI FG PUGLIA 4190 FLUMINIMAGGIORE CA SARDEGNA 4191 SORSO SS SARDEGNA 4192 LIBRIZZI ME SICILIA 4193 CARRARA MS TOSCANA 4194 RIGNANO SULL'ARNO FI TOSCANA 4195 SERRAVEZZA LU TOSCANA 4196 S.GIOVANNI D'ASSO SI TOSCANA 4197 NARNI TR UMBRIA 4198 CAORLE VE VENETO 4199 MAROSTICA VI VENETO 4200 NOVE VI VENETO 4201 PIANEZZE VI VENETO 4202 SCHIAVON VI VENETO 4203 PENNADOMO CH ABRUZZO 3,5204 MORINO AQ ABRUZZO 3,5205 LATRONICO PZ BASILICATA 3,5206 SANT'ARCANGELO PZ BASILICATA 3,5207 TORRE DI RUGGIERO CZ CALABRIA 3,5208 CASTELPOTO BN CAMPANIA 3,5

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209 CENTOLA SA CAMPANIA 3,5210 FORMIA LT LAZIO 3,5211 S.OLCESE GE LIGURIA 3,5212 CAGNO CO LOMBARDIA 3,5213 CASCIAGO VA LOMBARDIA 3,5214 MONGUZZO CO LOMBARDIA 3,5215 MONTE ISOLA BS LOMBARDIA 3,5216 NAVE BS LOMBARDIA 3,5

217APPIGNANO DELTRONTO AP MARCHE 3,5

218 CASTELBELLINO AN MARCHE 3,5219 BUSSOLENO TO PIEMONTE 3,5220 MONTECHIARO D'AQUI AL PIEMONTE 3,5221 ESPORLATU SS SARDEGNA 3,5222 CANICATTINI BAGNI SR SICILIA 3,5223 GIANO DELL'UMBRIA PG UMBRIA 3,5224 PONT SAINT MARTIN AO VALLE D'AOSTA 3,5225 RECOARO TERME VI VENETO 3,5226 TORREGLIA PD VENETO 3,5227 PERGOLA PS MARCHE 3228 CARDETO RC CALABRIA 3229 COLOSIMI CS CALABRIA 3230 VACCARIZZO ALBANESE CS CALABRIA 3231 BORGO TOSSIGNANO BO EMILIA ROMAGNA 3232 ALLUMIERE RM LAZIO 3

233CASTEL SAN PIETROROMANO RM LAZIO 3

234 CANTERANO RM LAZIO 3235 CASTELLIRI FR LAZIO 3236 MAENZA LT LAZIO 3237 MONTEROTONDO RM LAZIO 3238 CARRO SP LIGURIA 3239 LOANO SV LIGURIA 3

240SAN COLMBANOCERTENOLI GE LIGURIA 3

241 VILLANOVA D'ALBENGA SV LIGURIA 3242 ZOAGLI GE LIGURIA 3243 BREMBILLA BG LOMBARDIA 3244 GRONE BG LOMBARDIA 3245 PIANCOGNO BS LOMBARDIA 3246 S.PELLEGRINO TERME BG LOMBARDIA 3247 VAL DI NIZZA PV LOMBARDIA 3248 PERGOLA PS MARCHE 3249 BALANGERO TO PIEMONTE 3250 CASALBORGONE TO PIEMONTE 3251 CASTIONE ANDEVEMO SO PIEMONTE 3252 SESTRIERE TO PIEMONTE 3253 S.CESAREA TERME LE PUGLIA 3254 CALATAFIMI SEGESTA TP SICILIA 3255 SUTERA CL SICILIA 3256 CUTIGLIANO PT TOSCANA 3257 FUCECCHIO FI TOSCANA 3258 MONTALCINO SI TOSCANA 3259 VAGLIA FI TOSCANA 3

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260 QUART AO VALLE D'AOSTA 3261 SARRE AO VALLE D'AOSTA 3262 VERRAYES AO VALLE D'AOSTA 3

263FERRARA DI MONTEBALDO VR VENETO 3

264 CASOLA VALSENIO RA EMILIA ROMAGNA 2,5265 SANT'ILARIO D'ENZA RE EMILIA ROMAGNA 2,5266 MUGGIA TS FRIULI 2,5267 COLLEVECCHIO RI LAZIO 2,5268 FONTE NUOVA RM LAZIO 2,5269 BERZO DEMO BS LOMBARDIA 2,5270 CRANDOLA VALSASSINA LC LOMBARDIA 2,5271 ERBA CO LOMBARDIA 2,5272 GERA LARIO CO LOMBARDIA 2,5273 CELLIO VC PIEMONTE 2,5274 CONDOVE TO PIEMONTE 2,5275 RIVALBA TO PIEMONTE 2,5276 ABBASANTA OR SARDEGNA 2,5277 MANDANICI ME SICILIA 2,5278 PIAZZA ARMERINA EN SICILIA 2,5279 UMBERTIDE PG UMBRIA 2,5280 DOMEGGE DI CADORE BL VENETO 2,5281 FELTRE BL VENETO 2,5282 VITTORIO VENETO TV VENETO 2,5283 MONTEREALE AQ ABRUZZO 2

284CASTELLUCCIOINFERIORE PZ BASILICATA 2

285 GAGLIATO CZ CALABRIA 2286 CASELLE IN PITTARI SA CAMPANIA 2287 POZZUOLI NA CAMPANIA 2288 CASTELNOVO NE MONTI RE EMILIA ROMAGNA 2289 FORNOVO DI TARO PR EMILIA ROMAGNA 2290 DIGNANO UD FRIULI 2291 LONATO BS LOMBARDIA 2292 BELGIRATE VB PIEMONTE 2293 FERRERO TO PIEMONTE 2294 CORATO BA PUGLIA 2295 TONARA NU SARDEGNA 2296 CUSTONACI TP SICILIA 2297 SAN PIETRO CLARENZA CT SICILIA 2

298 RONCEGNO TNTRENTINO ALTOADIGE 2

299 CERRETO DI SPOLETO PG UMBRIA 2300 VILLENEUVE AO VALLE D'AOSTA 2301 ATELLA PZ BASILICATA 1,5302 CASTEL GRANDE PZ BASILICATA 1,5303 RAPOLLA PZ BASILICATA 1,5

304S.EUFEMIAD'ASPROMONTE RC CALABRIA 1,5

305 VIBO VALENTIA VV CALABRIA 1,5306 MAGLIANO SABINA RI LAZIO 1,5307 DOLCEDO IM LIGURIA 1,5308 ROGNO BG LOMBARDIA 1,5309 VARZO VB PIEMONTE 1,5

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310 UGENTO LE PUGLIA 1,5311 TADASUNI OR SARDEGNA 1,5312 UTA CA SARDEGNA 1,5313 TORRENOVA MS SICILIA 1,5314 PANICALE PG UMBRIA 1,5315 GALZIGNANO TERME PD VENETO 1,5

316S.VALENTINO INABRUZZO CITERIORE PE ABRUZZO 1

317 SERRA SAN BRUNO VV CALABRIA 1318 SIMERI CRICHI CZ CALABRIA 1319 DOBERDO' DEL LAGO GO FRIULI 1320 SOCCHIEVE UD FRIULI 1321 BAVENO VB PIEMONTE 1322 BRUSNEGO BI PIEMONTE 1323 DEMONTE CN PIEMONTE 1324 GRIGNASCO NO PIEMONTE 1325 NONE TO PIEMONTE 1

326VANZONE CON SANCARLO VB PIEMONTE 1

327 POMPU OR SARDEGNA 1328 LUCCA SICULA AG SICILIA 1329 UCRIA ME SICILIA 1330 CASTIGLIONE D'ORCIA SI TOSCANA 1331 PETRONA' CZ CALABRIA 0,5332 PIZZO VV CALABRIA 0,5333 BORBONA RI LAZIO 0,5334 S.VITTORE DEL LAZIO FR LAZIO 0,5335 ARAMENGO AT PIEMONTE 0,5336 ARAGONA AG SICILIA 0,5337 RIESI CL SICILIA 0,5338 SAN CONO CT SICILIA 0,5339 SANT'ALFIO CT SICILIA 0,5340 MASSA MARITTIMA GR TOSCANA 0,5341 SANTA FIORA GR TOSCANA 0,5342 VILLAGA VI VENETO 0,5343 CALOLZIOCORTE LC LOMBARDIA 0344 POMARO MONFERRATO AL PIEMONTE 0345 TARZO TV VENETO 0


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