Gioirò – Notiziario Mensile N. 10 Ottobre 2015
Mio Dio, mio Dio Bambino povero come l’amore piccolo come un piccolo d’uomo umile come la paglia dove sei nato. Mio piccolo Dio che imparavi a vivere questa nostra stessa vita che domandi attenzione e protezione che hai ansia di luce mio Dio incapace di difenderti e di aggredire e di fare del male mio Dio che vivi soltanto se sei amato che altro non sai fare che amare e domandare amore. Insegnami che non c’è altro senso non c’è altro destino che diventare come te carne intrisa di cielo, sillaba di Dio, come Te, che cingi per sempre in un abbraccio l’amarezza di ogni tua creatura malata di solitudine! Ermes Ronchi
EDITORIALE: AUGURI
ECONOMIA LA PERSONA, LE PERSONE AL
CENTRO DELL’ECONOMIA
SI RIPARTE DALL’ECONOMIA
COMUNICAZIONE IL GRANDE GIGANTE GENTILE
FLORENCE
NEWS
LADISPOLI
FESTA DELLE CASTAGNE
DELL’ACCOGLIENZA SUOR ROMERO
FASCI DI LUCE SUL NATALE DI
CASA ROMERO
COLLEFERRO NATALE DI SOLIDARIETÀ
BASILICA SACRO CUORE
SENTIRE CON DELICATEZZA E CURA
RECENSIONE: L’ARTE DI ESSERE FRAGILI
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
LA NON VIOLENZA: STILE DI UNA
POLITICA PER LA PACE
La gioia di Maria e di Giuseppe
nel contemplare Dio che si è fatto come noi,
sia la mia, la tua gioia, in questo Natale e sempre.
Tanti Auguri sr Angela Maria
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
AMBITO ECONOMIA
LA PERSONA, LE PERSONE AL CENTRO DELL’ECONOMIA
30 ottobre – 17 novembre Corso Neo Econome Ispettoriali
18 – 25 novembre Incontro Mondiale Econome Ispettoriali
Un mese di alta qualità e formazione per la presenza e l’animazione costanti della Madre, di
suor Vilma, delle Sorelle dell’Ambito Amministrazione, del Rettor Maggiore e di tante Sorelle
che, in ogni parte del mondo, nel campo dell’economia, vivono con gioia l’invito di Papa
Francesco: “Io sono una missione su questa terra”.
Un tempo di grande fraternità, di ricca internazionalità, di ricerca profonda e appassionante, di
cuore rivolto alla missione tra i giovani, soprattutto i più poveri, di forte attenzione alla
presenza dello Spirito.
Il Corso, grazie alla presenza qualificata di alcuni esperti in campo finanziario, economico e
dello sviluppo, ha offerto alle 33 neo econome ispettoriali presenti una formazione specifica,
utile e necessaria per il nostro servizio all’interno delle varie ispettorie.
L’incontro mondiale, con la presenza di 81 sorelle provenienti da tutti i Continenti, ha permesso
di confrontarci sugli Orientamenti che l’Istituto, a partire dalle Indicazioni della Chiesa, vuole
offrire a tutte le ispettorie e in particolare agli economati, per una gestione dei beni ispirata al
carisma nel servizio della vita e della missione in ogni realtà.
Interessante è stata la presentazione della Piattaforma per una gestione informatizzata e
sintetica di dati economici e finanziari che permetterà una collaborazione aggiornata e
condivisa tra Comunità, Opere, Ispettorie e Centro dell’Istituto, pur nel rispetto delle normali
autonomie e livelli di responsabilità. La piattaforma, ancora da strutturare nei dettagli, sarà
progressivamente applicata alle nostre realtà ispettoriali e locali. Sr. Patrizia Milito
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
COMMISSIONE ECONOMIA … SI RIPARTE A SERVIZIO DELL’ISPETTORIA!
Identità
La Commissione è formata da un gruppo di FMA e LAICI con diverse competenze ed esperienze impegnati nello studio, nella riflessione, nell’orientamento su temi economici a servizio dell’Ispettoria.
Funge da supporto per l’Economa e il Consiglio Ispettoriale.
La scelta dei membri è condivisa con l’Ispettrice e il Consiglio Ispettoriale
MEMBRI
Angela Serra Gestione Ispettoria Lazio Luigi Serra Gestione Ispettoria Sardegna Dott. Francesco Massimi Esperto Controllo di Gestione Ispettoria Avv. Anna Rita Zedda Membro dell’Organismo di Vigilanza ispettoriale. sr. Angelina Carrus Economa Casa Via Dalmazia sr. Maria Ardu Economa Casa Cinecittà sr. Silvia Argiolas Coordinatrice Educativo Scuola Inf.- Primaria - Monserrato sr. Antonella Orecchioni Aiuto Economa Casa di Macomer sr. Alessandra Smerilli Economista sr. Patrizia Milito Economa Ispettoriale
OBIETTIVI 2016 – 2017
Continuare e approfondire il cammino sulla GESTIONE DELLE OPERE
Completare la stesura definitiva delle Linee ispettoriali sulla GESTIONE DEL PERSONALE dipendente ed elaborare gli opportuni Strumenti di lavoro
Condividere alcuni PRINCIPI ORIENTATIVI per una corretta gestione economica dei Beni nell’Istituto delle FMA a partire dalle Linee Orientative per la Gestione dei Beni – Lettera Circolare della Congregazione negli Istituti di Vita Consacrata e nelle Società di Vita Apostolica
Sede degli incontri ROMA - Via Marghera Calendario Giovedì 15 dicembre 2016 – Giovedì 16 febbraio 2017 – Martedì 11 aprile 2017 Orario: ore 9.30 -16.30
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
Giovedì 15 dicembre si è tenuto a Via Marghera il primo incontro della Commissione
Economia Ispettoriale per l’anno 2016/2017. Dopo la preghiera iniziale e il saluto di sr. Patrizia
Milito, sr. Alessandra Smerilli ha presentato il Messaggio che il Santo Padre ha rivolto ai
partecipanti al secondo Simposio Internazionale sull’Economia organizzato dalla
Congregazione per gli Istituti di vita Consacrata e le Società di vita apostolica lo scorso 26
novembre. Successivamente Sr. Patrizia ha condiviso con i presenti il percorso fatto con le
econome ispettoriali di tutto il mondo, in Casa Generalizia nel mese di novembre. La
Commissione ha poi continuato con una riflessione sul Controllo di Gestione delle Opere diverse
dalla Scuola a partire dal processo e dall’esperienza sul Controllo di Gestione delle Scuole.
L’incontro si è concluso con la stesura definitiva delle Linee Guida per la Gestione del Personale
Dipendente.
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
COMUNICAZIONE
Il grande gigante gentile di Steven Spielberg, che porta al cinema la favola omonima di Roald Dahl,
un vero spettacolo per l'occhio e il cuore attraverso la storia di amicizia del gigante GGG e della
piccola orfanella Sophie
L'incontro tra Steven Spielberg e Roald Dahl era inevitabile. Da un lato, uno dei più grandi registi
contemporanei, che ha fatto del rapporto con l'infanzia uno dei suoi marchi di fabbrica più noti.
Dall'altro, lo scrittore britannico d'origine norvegese che è uno dei maggiori autori di libri per ragazzi
del Novecento, sulla cui opera si sono messi al lavoro in passato persone come Danny DeVito
(Matilda 6 mitica), Tim Burton (La fabbrica di cioccolato) e Wes Anderson (Fantastic Mr. Fox).
Era solo questione di tempo, quindi, e questo tempo è arrivato quando le tecnologie già
sperimentate nel suo Tintin, e quando le congiunture produttive hanno messo assieme le forze
della Disney e della rinata Amblin, hanno permesso di tradurre in immagini “Il GGG”.
ll GGG - Il grande gigante gentile segna il ritorno di Spielberg a una dimensione cinematografica
squisitamente e esplicitamente favolistica che è senza dubbio il film più vicino a Hook. Lì come qui,
infatti, si parla di orfani che finiscono in un mondo fantastico; lì come qui è nella combinazione tra
mondo reale e fantastico che si trova la chiave per risolvere i conflitti della storia; lì come
qui Spielberg piazza la sua macchina da presa e la sua voce narrativa ad altezza di bambino per
rivolgersi esplicitamente a loro, ma non solo a loro.
Il Grande Gigante Gentile - che dimostra come il Mark Rylance del Ponte delle spie riesca a essere
un grande attore anche recitando in performance capture – è il simbolo che si oppone alla dittatura
violenta e volgare della massa, ma senza snobismi e altezzosità. È un proletario del dissenso, che fa
di tutto e di più per cercare di preservare il bello della vita (e del sogno) e al tempo stesso cerca con
caparbia ingenuità di riuscire a migliorare i suoi simili. E, alla fine, ci riesce, grazie all'aiuto di una
bambina (cioè della fiducia più pura e innocente), e di quei sogni che sanno e possono diventare una
realtà.
Leggermente appesantito da un eccesso di parole e di spiegazioni, l'ultimo copione firmato
da Melissa Mathison s'incentra tutto sulla relazione, calda e tenera, tra la piccola Sophie e il timido
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
GGG, sul legame che si forma fra di loro, sulla loro capacità d'imparare l'una dall'altro. Più di ogni
oltre altra cosa, su un'amicizia che li farà attraversare mondi, catturare sogni, rischiare la vita e finire
a colazione con la Regina d'Inghilterra.
Forte dell'esperienza di Tintin, Spielberg è del tutto a suo agio con la CGI diffusa che il film gli
richiede, e lo dimostra senza esitazioni nelle sequenze più immaginifiche come quelle nel Paese dei
Sogni e in quelle più movimentate, come nei confronti tra il GGG e i giganti cattivi che cercano di
divorare la povera Sofia.
Favola calorosa ed edificante, nella quale Spielberg inserisce, magari un po' meccanicamente e
automaticamente, tutti i suoi segni distintivi, Il GGG – Il grande gigante gentile è un film sincero e
smaliziato assieme, nel quale lo spirito più artigianale di Spielberg trova una perfetta sintesi con le
possibilità offerte dal digitale.
SCHEDA TECNICA
DATA USCITA: 30 dicembre 2016 GENERE: Family, Fantasy ANNO: 2016 REGIA: Steven Spielberg ATTORI: Mark Rylance, Ruby Barnhill, Bill Hader, Rebecca Hall, Penelope Wilton, Jemaine Clement, Ólafur
Darri Ólafsson, Adam Godley, Michael Adamthwaite, Haig Sutherland
SCENEGGIATURA: Melissa Mathison FOTOGRAFIA: Janusz Kaminski MONTAGGIO: Michael Kahn MUSICHE: John Williams PRODUZIONE: Amblin Entertainment, DreamWorks SKG, Reliance Entertainment DISTRIBUZIONE: Medusa Film PAESE: USA, Gran Bretagna DURATA: 117 Min
Dal 22 dicembre in sala troviamo Florence di Stephen Frears (The Queen,
Philomena), film biografico sulla vita di Florence Foster Jenkins, una
statunitense della società bene che si esibiva nel canto nei salotti e teatri
negli anni Quaranta a New York, pur essendo stonata. Frears con ironia e
tatto porta sullo schermo, grazie anche all'ottima interpretazione di Meryl
Streep e Hugh Grant, la storia vera di una voce imperfetta ma desiderosa di
riscatto, dell'abbraccio del pubblico.
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
FESTA DELLE CASTAGNE - LADIPOLI - La tradizionale festa delle castagne si è trasformata in un
bellissimo pomeriggio, carico di voglia di giocare, ballare, recitare. Quanta acqua è scesa dal cielo
ma noi, al riparo nei nostri piccoli ambienti, l’abbiamo accolta come un segno di benedizione!
Genitori e nonni c’erano tutti, solo il piccolo Eduard piangeva perché non vedeva il suo papà
che…era lì E’ stato un pomeriggio ricco di tante ‘espressioni’, che ha visto anche un momento
formativo sul vangelo di domenica, festa di Cristo Re, a cui hanno fatto seguito due magnifiche
scenette. ‘D. Bosco in Paradiso’ racconta la storia di un ‘regazzino’ che ‘Quarcuno’ ha chiamato in
Paradiso prima del tempo. I suoi occhi sono tristi, la faccetta è seria… Interviene S. Pietro, il Padre
Eterno, la Madonna che “non dice njente, sorride solamente, se china su de lui, l’accarezza, lo
prende pe na mano e lo spinge là da ndò viè un gran baccano”. E sì, la Madonna lo conduce nel
Paradiso salesiano, dove “n’omo granne e sorridente je va ‘ncontro e se lo stringe forte al core e in
un momento, in quell’abbraccio, il piccolo ritrova de mamma e papà tutto er calore” Sono state
bravissime le ragazze delle medie e i bambini delle elementari a interpretare a memoria e in dialetto
romano, questo racconto tutto salesiano! Altrettanto bella, delicata e sempre commuovente la
scenetta di Mamma Margherita e le castagne moltiplicate! Il clima di allegria si è rafforzato con
alcuni canti su D. Bosco, che hanno ‘scatenato’ i nostri bravi oratoriani. E, dulcis in fundo, anche le
nostre castagne si sono moltiplicate e sono state gustate, ancora calde e tutte ‘sane’, da piccoli e
grandi. Fuori continuava a piovere, ma per noi…il cielo continuava a benedire! La comunità di
Ladispoli
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
FASCI DI LUCE SUL NATALE DI CASA ROMERO
La vita qui da noi è da inventare ogni giorno perché “novità” con sorprese liete o meno si succedono
ad ogni momento.
Si prepara la nascita di Gesù anche con piccoli segni esterni che ci ricordino un …arrivo anzi l’ARRIVO
più importante della nostra vita. Per lo più entriamo in questa novità ma qua e là ci sono delle
dimenticanze e si pongono degli interrogativi: “cosa è questo? Io non l’ho visto mai! Ma si racconta
la “STORIA” da capo ogni volta e si va avanti nello “stupore”
Tuttavia le nostre Sorelle che hanno perso la memoria sono davvero imprevedibili Passeggiando
lungo il “Viale della Rimembranza” (che esiste davvero in molte città) soprannominato così da me il
lungo corridoio, perché dovete sapere che qui ci si incontra sempre cercando di schivare i vari carrelli
, per dialogare su ricordi del passato, per osservare presunti bambini che corrono, per ripetere : “di
chi sono tutte queste porte? Ecc.. Ebbene nel “viale” il punto centrale è occupato, ora, dal Presepe
in allestimento. Passando davanti ad esso insieme a Sr. Teresa, la Direttrice dice:” vedi? Gesù
Bambino ancora non c’è ma tra poco nascerà e lo metteremo nella capanna” risposta convinta,
tenera e sorridente: “sì, sì sto pregando Domenico Savio che vada tutto bene!” Cosa dire? ....
Stessa passeggiatina con Sr. Sara e stesse parole …risposta immediata:” Davvero? Io non ho saputo
niente, ma se lo dici tu!”
Io credo che il Santo Bambino si troverà proprio a suo agio in questi cuori di sorelle che offrono in
semplicità e sorriso tutto quello che sono!
Si diventa …” grandi” con il bagaglio di operosità, accoglienza, preghiera, offerta che ci ha
accompagnato lungo i giorni della vita. Questa realtà si legge oggi qui nella nostra Famiglia Romero,
perciò Natale è davvero per noi meraviglia e stupore per l’Amore di un Dio che nasce nel cuore di
chi non ha età
Auguriamo un Natale colmo di grazia, di pace e di luce a tutte le Sorelle dell’Ispettoria
L’Infanzia “grande”
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
COLLEFERRO (RM) – Sarà di certo questo un Natale speciale che vedrà impegnati non solo bambini e genitori della scuola San Giovanni Bosco di Colleferro, ma anche tutte le persone che ruotano all’interno dell’opera Salesiana, catechisti con i tanti bambini che seguono, alunni dell’oratorio, bambini e giovani dell’Oratorio e ragazzi del Centro professionale.
I piccoli allievi con i loro genitori, sempre pronti a recepire le molteplici iniziative proposte dalle insegnanti Suor Carmen Pilloni e Francesca Romana Marsili nonché della solerte Direttrice Suor Antonietta Cetrone, per questo Natale infatti saranno i veri protagonisti della solidarietà e della carità verso i più bisognosi e anche verso tutte quelle famiglie colpite nei mesi scorsi dal violento terremoto.
Nella loro Casa Salesiana infatti qualche giorno fa, hanno ospitato grazie all’intervento ed all’operosità di alcuni ragazzi della Protezione Civile di Segni una grande tenda blu, una vera tenda da campo, proprio come quelle che vengono allestite tempestivamente nei momenti di bisogno in luoghi colpiti da catastrofi.
La loro tenda però sarà diversa, ospiterà per tutte le festività natalizie, fino alla Befana, la raccolta benefica di beni di prima necessità, giochi e tutto ciò che può essere donato a chi ha più bisogno. All’interno della “Tenda della Solidarietà”, così è stata chiamata dai bambini, ad accogliere le tante offerte che già iniziano ad arrivare – anche proprio da parte dei più piccoli – ci sarà un presepe… per ricordare un pochino, a chi arriva nella scuola per donare qualcosa, quello che i tre Magi fecero con Gesù appena nato.
È questa di certo una bellissima iniziativa che dovrà sicuramente coinvolgere anche tutte le persone che non hanno fin d’ora avuto il piacere di entrare nella scuola salesiana e poi, tutto questo ha un maggior significato se si pensa che è un messaggio di amore e bontà che viene proprio dal cuore di queste piccole… “pesti”. (cfr dalle cronache cittadine. Giornale on-line)
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
SENTIRE CON DELICATEZZA E CURA
Il 19 novembre, dalle 15.30 alle 18.30, in una sala della Basilica del Sacro Cuore (Roma) si è svolto
l’incontro formativo per i giovani volontari, soprattutto universitari, che ogni venerdì prestano
servizio nella zona di Termini. La riflessione è stata condotta da Adriana Biase, psicologa e volontaria.
Il tema principale dell’incontro è stato l’importanza dell’ascolto, così articolato: accoglienza,
vicinanza emotiva, comprensione; esserci: il valore di un sorriso e di una stretta di mano; nutrire il
prossimo non solo di cibo ma di umanità.
L’incontro è iniziato con il video Uno scatto di autore, il quale ha come protagonista Antonio e la sua
storia di senza fissa dimora, pertanto la presenza dei volontari, il poter interagire con loro, ha una
grande rilevanza per la sua vita. Il realismo porta a non nascondere che finire per strada è questione
di un attimo, essa inghiotte e risalirne è difficilissimo. A Roma le persone che non hanno casa sono
7.709, le cause sono la disoccupazione, per il 62%, le separazioni per il 60%.
Lo stereotipo che vivere per strada sia una scelta va sfatato, il motivo principale, oltre quelli sopra
indicati, è l’emarginazione, conseguenza di eventi di rottura, soprattutto relazionale. Sul territorio
romano operano 40 associazioni di volontariato che, settimanalmente, prestano il loro servizio, non
solo materiale ma in modo particolare di presenza.
Un lavoro personale e di gruppo ha fatto approfondire l’importanza dell’ascolto. Dopo la
condivisione assembleare, Adriana ha presentato le caratteristiche fondamentali di un buon
ascoltatore partendo dal significato etimologico del termine: sentire con delicatezza e cura. Tuttavia,
la relatrice ha anche ricordato di tener presente i filtri che influenzano il modo di ascoltare e i vari
livelli di ascolto attivo, tra cui rientra la capacità di comunicare sia con empatia sia di trasmetterla.
L’incontro è stato arricchente e di qualità, ha dato la possibilità di confrontarsi e di rinnovare le
motivazioni del servizio, soprattutto ha consentito al proprio cuore di ascoltarsi, ricordano che,
come afferma Epitteto, “Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare
il doppio e parlare la metà”. (Suor Emilia Di Massimo)
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
RECENSIONE: "L’ARTE DI ESSERE FRAGILI"
Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno, in modo
da farne addirittura un’arte della gioia quotidiana? Esiste un metodo per
la felicità duratura, uno stare al mondo che dia il più ampio consenso
possibile alla vita senza rimanere schiacciati dalla sua forza di gravità,
senza soccombere a sconfitte, fallimenti, sofferenze, anzi trasformando
questi ultimi in ingredienti indispensabili a nutrire l’esistenza? Sono
questi gli interrogativi fondamentali ai quali l’autore Alessandro
D’Avenia, confrontandosi con alcuni scritti di Giacomo Leopardi, cerca di
dare risposta, rivolgendosi in modo particolare ai giovani e,
trasversalmente, anche agli educatori. Il segreto dell’arte di esistere
senza la paura di vivere, o meglio accettando anche la paura, è raccontato
principalmente mediante la vita di Leopardi, il quale può essere definito,
contrariamente ai luoghi comuni e letterari, un predatore di felicità, un
cacciatore di bellezza, intesa come pienezza che si mostra nelle cose di
tutti i giorni a chi sa coglierne gli indizi. Alla bellezza, infatti, egli ha
cercato di dare spazio con le sue parole per rendere feconda e felice una vita costellata di imperfezioni.
Il libro è concepito come una lettera in quanto, ricorda D’Avenia, Leopardi non ha mai realizzato un
progetto: avrebbe voluto scrivere una lettera ad un giovane del ventesimo secolo, come afferma nel suo
Zibaldone, pertanto, afferma l’autore, pone domande e risponde a Giacomo, dando vita ad un epistolario
intrattenuto con lui in uno spazio creato dall’atto della lettura, lo spazio della bellezza che vince sul
tempo misurato dagli orologi ed espande la vita come solo amore e dolore, scrittura e lettura, possono
fare. Il libro è quindi diviso in sezioni che segnalano i passi dell’esistenza umana e ciò che può illuminarli
dall’interno. Leopardi ha distillato, come si fa con gli ingredienti dei profumi, le tappe che ci accomunano
tutti, qualunque siano longitudine e latitudine di appartenenza, qualunque sia la dote che la vita ci ha
offerto. Le componenti che il libro analizza sono quelle fondamentali dell’essenza della vita: adolescenza,
o arte di sperare; maturità, o arte di morire; riparazione, o arte di essere fragili; morire, o arte di
rinascere. Arte è ciò che chi ha talento per la vita (tutti) può imparare e migliorare giorno per giorno,
perché ogni tappa sia illuminata, guidata e riscaldata da un fuoco che non si spegne, quello della passione
felice di essere al mondo come poeti del quotidiano e non stremati superstiti o pallide comparse. Le
pagine non contengono soluzioni semplici, perché semplice la vita non lo è mai, e non lo è stata per
Leopardi in particolare, ma suggeriscono come potremmo essere un po’ più semplici, avere uno sguardo
sulla vita e la sua possibile felicità. Non è semplice indicare a che genere letterario appartenga un
racconto in seconda persona, ma la sua essenza è quella di una biografia “universale” e “possibile”, dal
momento che i capitoli sono quelli delle età della vita di tutti, dalla culla alla tomba. La parola-chiave del
libro è bellezza e, come tale, non si può programmare a tavolino, semplicemente accade e si sottrae
sempre a qualsiasi formula ideologica; è tramite la bellezza, dunque, che l’autore rivela il motivo per cui
ha scritto il testo: perché siamo un Paese che sta deludendo migliaia di studenti con il suo sistema
scolastico autoreferenziale, più attento a programmi e burocrazia, di quanto si occupi delle vite reali di
insegnanti e ragazzi. Perché i ragazzi non ne possono più del consumismo con cui riempiamo il loro
smarrimento, e sanno riconoscere, in mezzo alle urla, chi sa sussurrare la verità, come Leopardi. Il libro
è soltanto un libro, la sua vita finisce dove comincia quella del lettore, e per la sua vita interiore vuole
essere una gioiosa chiamata contro la dittatura del quieto e disperato vivere perché, come affermava
Giacomo, l’esistenza sia una cosa bella al mondo, sia essa o non sia conosciuta per tale da altrui. (Suor
Emilia Di Massimo)
Gioirò – Notiziario Mensile N. 22 Dicembre 2016
«LA NON VIOLENZA: STILE DI UNA
POLITICA PER LA PACE»
La violenza e la pace sono all'origine
di due opposti modi di costruire la
società.
Il moltiplicarsi di focolai di violenza
genera gravissime e negative
conseguenze sociali: il Santo Padre
coglie questa situazione
nell'espressione "terza guerra
mondiale a pezzi". La pace, al
contrario, ha conseguenze sociali
positive e consente di realizzare un
vero progresso; dobbiamo, pertanto, muoverci negli spazi del possibile negoziando strade di pace,
anche là dove tali strade appaiono tortuose e persino impraticabili. In questo modo, la non violenza
potrà assumere un significato più ampio e nuovo: non solo aspirazione, afflato, rifiuto morale della
violenza, delle barriere, degli impulsi distruttivi, ma anche metodo politico realistico, aperto alla
speranza.
Si tratta di un metodo politico fondato sul primato del diritto. Se il diritto e l'uguale dignità di ogni
essere umano sono salvaguardati senza discriminazioni e distinzioni, di conseguenza la non
violenza intesa come metodo politico può costituire una via realistica per superare i conflitti armati.
In questa prospettiva, è importante che si riconosca sempre più non il diritto della forza, ma la forza
del diritto.
Con questo Messaggio, Papa Francesco intende indicare un passo ulteriore, un cammino di speranza
adatto alle presenti circostanze storiche: ottenere la risoluzione delle controversie attraverso il
negoziato, evitando che esse degenerino in conflitto armato. Dietro questa prospettiva c'è anche il
rispetto per la cultura e l'identità dei popoli, dunque il superamento dell'idea secondo la quale una
parte sia moralmente superiore a un'altra. Nello stesso tempo, però, questo non significa che una
nazione possa essere indifferente alle tragedie di un'altra. Significa, invece, riconoscere il primato
della diplomazia sul fragore delle armi. Il traffico mondiale delle armi è così vasto da essere in
genere sottostimato. È il traffico illegale delle armi a
sostenere non pochi conflitti nel mondo. La non violenza
come stile politico può e deve fare molto per arginare questo
flagello.
La Giornata Mondiale della Pace è stata voluta da Paolo VI e
viene celebrata ogni anno il primo gennaio. Il Messaggio del
Papa viene inviato alle cancellerie di tutto il mondo e segna
anche la linea diplomatica della Santa Sede per l'anno che si
apre.
. B. Inviare a [email protected] le prossime notizie entro il 15 del mese. La notizia non dovrà superare la pagina. Grazie della collaborazione