EFFETTI SISTEMICI DEL DANNO LOCALE E DELL’INFIAMMAZIONE
• Febbre: la temperatura corporea aumenta
• Leucocitosi: il numero dei leucociti circolanti aumenta
• Aumento della VES: i globuli rossi si depositano più rapidamente
• Risposta di fase acuta:modificazione delle proteine plasmatiche
(il fegato modifica la propria sintesi proteica)
•RISPOSTA DI FASE ACUTA
insieme di modificazioni a livello sistemico associate a stati infiammatori. La risposta di fase acuta è in larga misura incentrata sul fegato.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA FASE ACUTA
• Febbre •Sonnolenza
•Anoressia •Leucocitosi
•Aumento dei livelli circolanti di vari ormoni (glucagone, insulina, ACTH, cortisolo, catecolamine, ormone della crescita, TSH, tiroxina, aldosterone, vasopressina)
•Aumento del catabolismo (soprattutto delle proteine muscolari)
•Aumento della gluconeogenesi
•Alterazioni del metabolismo lipidico (VLDL e trigliceridi aumentano, HDL calano)
•Alterazioni del metabolismo osseo
•Alterazioni nelle concentrazioni circolanti di alcuni cationi (aumenta il rame, diminuiscono zinco e ferro)
•Varie alterazioni immunologiche
•Alterazioni del metabolismo epatico
•Variazioni nei livelli di alcune proteine circolanti: le proteine di fase acuta
RISPOSTE SISTEMICHE ALL’INFIAMMAZIONE E INFIAMMAZIONE SISTEMICA
• LEUCOCITOSI L’infiammazione locale è spesso associata ad un aumento di globuli bianche circolanti I mediatori prodotti a livello locale , quando passano nel circolo sistemico causano
reclutamento reclutamento del pool di leucociti marginato o del pool di leucociti pronti all’esportazione presenti a livello midollare.Produzione di fattori di crescita.
Malattie infettive batteriche acute: aumento del numero di neutrofiliMalattie infettive di origine virale: aumento del numero di linfocitiPatologie sostenute da elminti e infiammazioni di origine allergica: aumento del numero
degli eosinofili
• AUMENTO DELLA VESvelocità di eritrosedimentazione
PRINCIPALI PROTEINE DI FASE ACUTA
PROTEINE LA CUI CONCENTRAZIONE AUMENTA DEL 50%CeruloplasminaProteine del complementoC1q, C3 e C4FibrnecinaComponente P sierica dell’amiloide (SAP)PROTEINE LA CUI CONCENTRAZIONE AUMENTA DA DUE A QUATTRO VOLTEGlicoproteina 1 acida1 antitripsinaFibrinogenoAptoglobinaProteina legante il mannosioProteina legante il C4PROTEINE LA CUI CONCENTRAZIONE AUMENTA DA CENTINAIA A MIGLIAIA DI VOLTEProteina C reattivaSiero amiloide A (SAA)PROTEINA LE CUI CONCENTRAZIONE SI RIDUCEAlbuminaTransferrinaApo AIApo AIIAlfafetoproteina
Figure 2-47
a) Preformati nelle cellule, sequestrati all’interno di granuli e prontamente secreti: amine vasoattive, enzimi lisosomiali
b) Neoformati:- rapida neoformazione (minuti): mediatori di origine
lipidica (metaboliti dell’acido arachidonico), radicali liberi dell’ O2, ossido nitrico (NO)
- formazione in tempi più lunghi (ore): chemochine e citochine
2) MEDIATORI DI ORIGINE CELLULARE
CITOCHINE
Sono proteine o glicoproteine con funzione prevalentemente di immunormoni, ma coinvolte anche nella regolazione delle funzioni di cellule non immunitarie
RUOLO FISIOLOGICO
Sono prodotte da diversi tipi cellulari ed hanno la funzione di mediatori di diversi processi fisiologici:
• ematopoiesi• risposte immuni• difese dell’ospite contro infezioni da virus e da parassiti• risposte infiammatorie e della febbre• funzioni delle cellule citotossiche e dei fagociti• riparazione delle ferite• rimodellamento dei tessuti• metabolismo cellulare• proliferazione cellulare• differenziazione cellulare
REQUISITI DEI MEDIATORI PROINFIAMMATORI
• Assenti nello stato stazionario• Presenti durante il processo infiammatorio• In grado di mimare fenomeni infiammatori se iniettati• La loro inibizione determina la scomparsa dei fenomeni infiammatori osservati
CRITERI DI IDENTIFICAZIONE DI UNA CITOCHINA PROINFIAMMATORIA
• Elevati livelli sierici di una determinata citochina associati a patologie infiammatorie croniche o alle manifestazioni sistemiche dell’infiammazione
•Inibizione farmacologica di certe citochine determina la scomparsa di alcuni sintomi
•Analisi in vivo della risposta infiammatoria in assenza di una determinata citochine (patologie genetiche nell’uomo o modelli animali KO)
•Strategie di evasione dalla risposta infiammatoria evolute da microrganismi mirano a bloccare l’azione di alcune citochine specifiche
•Criteri di identificazione
CITOCHINE PROINFIAMMATORIE
CITOCHINE PROINFIAMMATORIE: LE CHEMOCHINE
•Sono i più potenti attivatori integrinici
•Sono attivatori di motilità cellulare direzionale (chemiotassi)
•Sono, assieme alle integrine, i determinanti del tipo cellulare da reclutare nel sito infiammatorio
CITOCHINE PROINFIAMMATORIETNF-, IL-1, IL-6
EFFETTI DI TNF, IL-1 E IL-6
TNF IL-1Aumento permeabilità vascolare + +Aumento espressione molecole di adesione endoteliali + +Induzione chemochine (CXCL-8) + +Induzione IL-6 + +Pirogeni endogeni + +Sintesi proteine di fase acuta dal fegato + +Proliferazione fibroblasti + +Produzione piastrine - +Attivazione linfociti T + +Attivazione linfociti B + +Aumento sintesi immunoglobuline - -
IL-6
+
-
-
-
+
+
-
+
+
+
+
Figure 2-46
Proteine di fase acuta
(PCR, lectine leganti il
mannosio)
FEGATO
OpsonizzazioneAttivazione del complemento
MIDOLLO OSSEO
Mobilizzazione dei
neutrofili
Fagocitosi
IPOTALAMO
Aumento temperatura
corporea
T. ADIPOSOMUSCOLO
Mobilizza proteine ed energia per
aumentare la temperatura
corporea
CELL DENDRITICHE
TNF- stimola la
migrazione ai linfonodi e la maturazione
Diminuita replicazione virale e batterica
Aumento risposta immune specifica
Inizio risposta immune acquisita
CITOCHINE PROINFIAMMATORIETNF-, IL-1, IL-6
Rilascio del recettore(sR)
p55TNFR
DDDDDD
p75TNFR
TNF-
RISPOSTE CELLLULARI
sTNFR
Rilascio del recettore(sR)
Antagonistarecettoriale
Recettori DECOY
RISPOSTE CELLLULARI
NESSUNA RISPOSTANESSUNA RISPOSTA
IL-1
IL-1RI IL-1RAcP
IL-1RII(Decoy Receptor)
sIL-1R
IL-1ra
Rilascio del recettore(sR)
Antagonistarecettoriale
Diminuita sintesiligando
Recettori DECOY
Anticorpi
CITOCHINEPRO-INFIAMMATORIE
• TNF• IL-1
• “IL-6”
CITOCHINE/PROTEINEANTI-INFIAMMATORIE
• sTNFR• IL-1ra• IL-10
EFFETTI BIOLOGICI DELL’IL-10
Linfociti T inibizione proliferazione Th1 Inibizione produzione citochine Th1 (IL-2, IFN)
Linfociti B induzione proliferazione B attivati differenziazione plasmacellule induzione produzione di IgA, IgM, e IgG
Monociti/macrofagi
soppressione dell’espressione di MHC claase II e molecole costimolatorie induzione expressione di CD64/FcR-I e CD167 di membrana soppressione della produzione di citochine proinfiammatorie e chemochine induzione rilascio di IL-1ra
Cellule dendritiche
inibizione della generazione di mono-DC inibizione espressione molecole costimolatorie inibizione dell’induzione risposte Th1
Neutrofili inibizione produzione citochine (TNF, IL-1/, IL-12, IL-8, GRO, MIP-1/MIP-3/, IP-10). potenzia il rilascio di IL-1ra