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ELABORATO FINALE Corso di Formazione per il...

Date post: 23-Jun-2020
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ELABORATO FINALE Corso di Formazione per il conseguimento della Specializzazione per le attività di Sostegno D.L. del 30.09.2011 Per l’esecuzione dell’elaborato finale si riporta integralmente l’Art. 9 del D.L. del 30.09.2011 Art. 9 Esame finale 1. Il corso si conclude con un esame finale al quale è assegnato uno specifico punteggio. 2. La commissione d'esame è composta dal direttore del corso, che la presiede, da due docenti che hanno svolto attività nel corso nominati dalla competente autorità accademica , nonché da un esperto sulle tematiche dell'integrazione dei disabili e da un dirigente tecnico o da un dirigente scolastico designati dal dirigente preposto all'Ufficio Scolastico regionale. 3. L'esame finale valuta, attraverso un colloquio con il candidato: a. un elaborato di approfondimento teorico a scelta del candidato volto a dimostrare la completa padronanza dell'argomento scelto e gli aspetti applicativi in ambito scolastico; b. una relazione sull'esperienza professionale di tirocinio consistente in una raccolta di elaborazioni, riflessioni e documentazioni; c. un prodotto multimediale finalizzato alla didattica speciale con l'uso delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione (T.I.C.). 4. L'esame finale si intende superato da parte di quei candidati che hanno conseguito una valutazione non inferiore a 18/30. 5. La valutazione complessiva finale, espressa in trentesimi, risulta dalla somma della media aritmetica dei punteggi ottenuti nelle valutazioni di cui all'art. 8 e dal punteggio ottenuto nell'esame di cui al comma 1 del presente articolo. La valutazione complessiva finale è riportata nel titolo di specializzazione. Ciascun corsista dovrà predisporre tre elaborati: Elaborato di Approfondimento Teorico Relazione sull'esperienza professionale di tirocinio Prodotto multimediale finalizzato alla didattica speciale con l'uso delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione (T.I.C.) A. A.
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ELABORATO FINALE

Corso di Formazione per il conseguimento

della Specializzazione per le attività di

Sostegno D.L. del 30.09.2011

Per l’esecuzione dell’elaborato finale si riporta integralmente l’Art. 9 del D.L. del 30.09.2011

Art. 9 Esame finale

1. Il corso si conclude con un esame finale al quale è assegnato uno specifico punteggio. 2. La commissione d'esame è composta dal direttore del corso, che la presiede, da due docenti che

hanno svolto attività nel corso nominati dalla competente autorità accademica , nonché da un esperto sulle tematiche dell'integrazione dei disabili e da un dirigente tecnico o da un dirigente

scolastico designati dal dirigente preposto all'Ufficio Scolastico regionale. 3. L'esame finale valuta, attraverso un colloquio con il candidato: a. un elaborato di approfondimento teorico a scelta del candidato volto a dimostrare la completa

padronanza dell'argomento scelto e gli aspetti applicativi in ambito scolastico; b. una relazione sull'esperienza professionale di tirocinio consistente in una raccolta di elaborazioni, riflessioni e documentazioni; c. un prodotto multimediale finalizzato alla didattica speciale con l'uso delle tecnologie della

comunicazione e dell'informazione (T.I.C.). 4. L'esame finale si intende superato da parte di quei candidati che hanno conseguito una valutazione non inferiore a 18/30. 5. La valutazione complessiva finale, espressa in trentesimi, risulta dalla somma della media aritmetica dei punteggi ottenuti nelle valutazioni di cui all'art. 8 e dal punteggio ottenuto nell'esame

di cui al comma 1 del presente articolo. La valutazione complessiva finale è riportata nel titolo di specializzazione.

Ciascun corsista dovrà predisporre tre elaborati:

Elaborato di Approfondimento Teorico

Relazione sull'esperienza professionale di tirocinio

Prodotto multimediale finalizzato alla didattica speciale con l'uso delle tecnologie della

comunicazione e dell'informazione (T.I.C.)

A. A.

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Elaborato di Approfondimento Teorico

Il candidato dovrà individuare un tema d’interesse, emerso durante il percorso formativo, da sviluppare in relazione all’ordine di scuola per cui sta conseguendo il titolo.

L’approfondimento teorico potrà essere o meno rapportato al caso specifico seguito durante le attività di tirocinio diretto.

Se la riflessione parte da un’esperienza pratica è opportuno non limitarsi a effettuare una mera descrizione degli step eseguiti, occorrerà infatti operare una rilettura critica dell’esperienza stessa.

Nella trattazione di una tematica di carattere teorico sarà necessario non limitarsi al solo riassunto dei testi selezionati, l’elaborato dovrà contenere riflessioni articolate e coerenti e commenti personali.

Consigli metodologici

Scelta dell’argomento teorico sulla base dell’esperienza svolta durante il tirocinio o dalla tematica affrontata durante le lezioni.

Dopo aver individuato l’argomento di interesse generale è importante restringere il campo ad un tema più circoscritto e specifico.

Per fare questo è consigliabile:

leggere qualche documento sul tema scelto;

selezionare le fonti e gli autori che in maniera più autorevole ed estesa si sono occupati di quel tema;

preparare una traccia di sviluppo tematico per punti

sviluppare ciascun punto enucleato.

Si potrà scegliere un argomento legato ad una tipologia di disabilità (o disagio-difficoltà), agli approcci, ai metodi, alle dinamiche psico-socio educative e relazionali, alle esperienze, agli aspetti normativi etc. etc..

Definito l’argomento, sarà utile realizzare una scaletta con dei piccoli paragrafi per ciascun argomento da trattare.

A. A.

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Si consiglia di evitare di soffermarsi su un micro-argomenti molto specifici o su aspetti della ricerca applicata o medica che si inoltrano in ambiti non legati ad un’applicazione scolastica, ricordando che la finalità di questo lavoro è quella di dimostrare di saper:

svolgere una ricerca autonoma, produrre un elaborato partendo da un argomento prescelto sviluppare una trattazione non trascurandone gli aspetti peculiari,

focalizzare l’attenzione sugli aspetti applicativi in ambito scolastico, saper scegliere i contributi scientifici più significativi,

elaborare un testo coerente, corretto e curato.

Indicazioni per la stesura dell’elaborato

L’elaborato dovrà essere svolto in un minimo di 10 pagine, ad esclusione di: indice, bibliografia e allegati: Sarà opportuno organizzare il lavoro in paragrafi.

Il carattere dovrà essere Times New Roman corpo 12.

Paragrafo senza rientro prima riga separato dal successivo da uno spazio.

I paragrafi devono essere "giustificati" ovvero, allineati a sinistra e a destra.

Interlinea (spazio fra due righe) da 1,5.

Margine sinistro cm 3,5, margine destro cm 3.

La numerazione delle pagine è quella progressiva con cifre arabe. I titoli dei capitoli (carattere 16) vanno centrati e in grassetto, paragrafi e sottoparagrafi vanno numerati e messi in evidenza (carattere 14).

Citazioni bibliografiche:

Nella Bibliografia finale,

citare nell’ordine, separati da virgola,

cognome dell’autore seguito dal nome puntato;

titolo e sottotitolo del libro in corsivo e separati da un punto;

luogo di pubblicazione (si trova nel colophon, sul retro del frontespizio, dove trovate anche la Casa Editrice e la data di pubblicazione);

Casa Editrice;

data di pubblicazione.

Esempio con un autore: Piva F., Storia di Leda. Da bracciante a dirigente di partito, Milano, Franco Angeli, 2008

Esempio con tre autori:

Cereseto G., Frisone A., Varlese L., Non è un gioco da ragazze. Femminismo e sindacato: i

Coordinamenti donne Flm, Roma, Ediesse, 2009.

Esempio con più di tre autori:

AA.VV., Millenovecentosettantasette, Roma, Manifestolibri, 1997.

A. A.

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Articoli pubblicati in una rivista

si includono nell’ordine e separati da virgole:

cognome e nome puntato dell’autore dell’articolo;

titolo dell’articolo in corsivo;

titolo della rivista tra virgolette e preceduto da “in”; annualità (indicata con “a.” e in numeri romani) e numero della rivista (indicato con n. e in numeri arabi); data di pubblicazione.

Esempio: Balbo L., Le condizioni strutturali della vita familiare, in “Inchiesta”, a. III, n. 9, gennaio-

marzo 1973.

Ipotesi di Svolgimento

FRONTESPIZIO

INDICE

MOTIVAZIONI DELLA SCELTA

INDIVIDUAZIONE DEL PROBLEMA E PRINCIPALI ELEMENTI,

STUDI E PUNTI DI VISTA DI RIFERIMENTO

TRATTAZIONE

ASPETTI EDUCATIVI

ESPERIENZE E APPLICAZIONI

CONSIDERAZIONI

BIBLIOGRAFIA

ALLEGATI

Il corsista svolgerà autonomamente l’elaborato di carattere teorico che verrà redatto, secondo le

indicazioni fornite, in una copia cartacea ad uso personale da portare con sé durante gli esami

finali, una copia digitale su dischetto da consegnare all’Ufficio TFA Sostegno dell’Università

della Calabria, una copia digitale da inviare via email al coordinatore per le attività di laboratorio

e tirocinio che raccoglierà gli elaborati di tutti i corsisti (inviare in formato digitale [in formato word

indicare nome e cognome in stampatello] sezione (infanzia/primaria/secondaria primo/secondaria

di secondo grado) e titolo del lavoro al seguente indirizzo [email protected]).

A [email protected] OGGETTO NOME COGNOME SEZIONE (inf./prim./sec. I°/II° grado) TRAT. TEORICA:

A. A.

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Corso di Formazione per il conseguimento della Specializzazione per le attività di

Sostegno D.L. del 30.09.2011

Elaborato di Approfondimento Teorico

Titolo Elaborato

CORSISTA

SEZIONE

………………………….

Matricola ………………

……………………………

A. A. 2017-2018

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Corso di Formazione per il conseguimento della Specializzazione per le attività di Sostegno D.L. del

30.09.2011

Progetto d’integrazione

Relazione sull’esperienza professionale di Tirocinio

(Eventuale Titolo Elaborato)

CORSISTA SEZIONE

……….………………………. Scuola dell’Infanzia/Scuola

Primaria/Scuola Secondaria di I°

Matricola ……………………… grado/ Scuola Secondaria di II°

grado

A. A. 2017-2018

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Scuola in cui è stato effettuato il tirocinio:

Docente tutor Scuola:

Docente tutor Università:

(N.B.: Qualora più corsisti abbiano svolto il tirocinio a scuola sullo stesso caso, è obbligatorio che la relazione finale venga svolta in maniera individuale sia nella fase di osservazione che di progettazione ) E’ necessario predisporre l’elaborato nell’ordine di sviluppo fornito che corrisponde agli step successivi che caratterizzano in maniera peculiare la professionalità dell’insegnante specializzato per le attività di sostegno.

INDICE Introduzione La Scuola

L’Allievo

La condizione che ha reso necessario il sostegno

La Documentazione

L’Osservazione

Organizzazione didattica

Il Ruolo del Docente Specializzato

Il P.E.I.

L’Intervento didattico

Commento dell’esperienza

Bibliografia

Allegati

INTRODUZIONE

L’introduzione è libera, può rappresentare un momento di sintesi o di presentazione del lavoro svolto.

LA SCUOLA

contesto socio - ambientale,

grado e tipologia dell’istituto

analisi dei bisogni,

risorse strutturali e professionali; offerta formativa e organizzazione attività formative, scelte educative e didattiche,

interventi finalizzati all’integrazione, reali opportunità di integrazione degli allievi con disabilità, sistema di relazioni e comunicazione, innovazione e rapporti con altre agenzie educative,

considerazioni personali e critiche sulla realtà scolastica osservata.

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LA CLASSE

Caratteristiche strutturali della classe

Gli allievi

(numero, sesso, caratteristiche, disposizione banchi, aspetti significativi)

Relazioni: dinamiche relazionali (allievi-allievi, docenti-

allievi, docenti-insegnante di sostegno)

Clima, Accoglienza, Collaborazione (indicare le caratteristiche del clima della classe, la disponibilità, l’aiuto reciproco, l’indifferenza, la diffidenza, l’evitamento, la competitività etc.)

Stile di insegnamento prevalente (in ogni classe c’è uno stile di insegnamento che prevale o è più penetrante rispetto a quello degli altri docenti)

Atteggiamento docenti e stile di insegnamento

Insegnante di sostegno approccio e stile di insegnamento (le indicazione circa gli insegnati tutor o di classe devono rappresentare un’opportunità per riflettere sull’identità e sul proprio ruolo professionale, p.es.: cosa è stato constatato, cosa appare funzionale, quale approccio sembra meno o più efficace,...).

Organizzazione del C.d.C. (ciascuno lo indichi nella dicitura corrispondente al proprio segmento di scolarità) per lo svolgimento delle attività didattiche.

Organizzazione delle attività di integrazione per l’allievo con disabilità (cosa ha organizzato la

scuola o la classe per l’alunno con disabilità).

Livelli di apprendimento e stili cognitivi o caratteristiche e specificità personali sulla maniera

di apprendere.

L’ALLIEVO

Schede personale (omettendo i dati sensibili, contiene dati relativi al soggetto nel suo contesto ambientale, alla disabilità, al suo vissuto scolastico, alla scolarità attuale e precedente)

DESCRIZIONE DELLA CONDIZIONE CHE HA RESO NECESSARIO

L’INSEGNAMENTO SPECIALIZZATO

(descrivere le caratteristiche che la difficoltà o il disturbo presenta)

Non più di una o due pagine indicando gli aspetti delle limitazioni funzionali o le

caratteristiche che risultano significative in relazione all’apprendimento e alla relazione

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(pensando al proprio segmento di scolarità) allo scopo di orientare in maniera più efficace e

mirata l’osservazione e la progettazione.

OSSERVAZIONE E DOCUMENTAZIONE

Diagnosi funzionale (in forma sintetica/utilizzare una forma grafica chiara, meglio se una tabella)

es. :

Se si intende aggiungere altro oltre la tabella è possibile farlo in maniera discorsiva o nella forma prescelta.

PROFILO DINAMICO-FUNZIONALE

(in forma sintetica/tabella)

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PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

(si può copiare e riempire con i dati del caso)

AREA Vincoli Risorse

COGNITIVA

AFFETTIVO- RELAZIONALE

COMUNICAZIONALE

LINGUISTICA

SENSORIALE

MOTORIO-PRASSICA

NEUROPSICOLOGICA

DELL’AUTONOMIA

DELL’APPRENDIMENTO

CONFRONTO DOCUMENTAZIONI

DIAGNOSI PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

OSSERVAZIONE PERSONALE

per cogliere gli elementi comuni e diversi tra la propria osservazione e la documentazione.

Se si intende aggiungere altro oltre la tabella è possibile farlo in maniera discorsiva.

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CONFRONTO DOCUMENTAZIONI

OSSERVAZIONE ANAMNESTICA omettendo i dati sensibili (ovvero usare un nome di fantasia), si può trattare l’anamnesi distinguendone i vari aspetti (medica, familiare, scolastica etc...) se si conoscono notizie

molto dettagliate e, in tal caso, si possono costruire dei paragrafi specifici, si può trattare l’argomento non separando i vari aspetti se si è a conoscenza di poche notizie. (Anamnesi)

OSSERVAZIONE STRUTTURATA (desunta dalle indicazioni emerse dalle griglie di osservazione utilizzate per valutare comportamenti e apprendimenti). Riportare i dati che emergono dalle griglie per aree

indicando i vincoli e le risorse per comprendere rispetto alla specificità del caso l’effettiva condizione di realtà e possibilità, i bisogni, il comportamento, l’atteggiamento, la

consapevolezza, le caratteristiche cognitive, la relazione, il progetto di vita ed altro.

OSSERVAZIONE LIBERA in forma narrativa (da cui emergono contesti e situazioni in cui sono scaturiti comportamenti, apprendimenti o relazioni significative).

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Osservazione

COMPORTAMENTO E RELAZIONE

Personalità

Comportamento

Affettività

Relazione

Socializzazione

COMPORTAMENTI PROBLEMA

Quando si verificano

Cosa accade prima

Cosa accade dopo

Come reagiscono i

compagni

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Come reagiscono i docenti

Come si interviene per

modificare i

comportamenti Non inserire la scheda comportamenti problema se non risulta significativa per il caso in questione.

BISOGNI SPECIALI

Quali sono

Quando si verificano

Come si manifestano

Come si interviene per

soddisfare il bisogno

Chi si occupa dei bisogni

speciali dell’allievo

Non inserire la scheda bisogni speciali se non risulta significativa per il caso in questione.

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CONFRONTO FRA I DATI DELLA DOCUMENTAZIONE E LE RILEVAZIONI

DELLA OSSERVAZIONE PERSONALE LIBERA E STRUTTURATA

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

gestione delle attività didattiche e progettuali, organizzazione delle attività di sostegno alla classe ed all’allievo, organizzazione delle attività didattiche, rapporti docente di sostegno-insegnanti curricolari, rapporti tra docenti, organizzazione delle attività in favore dell’allievo con disabilità, stile di insegnamento prevalente (classe), stile di insegnamento e gestione della relazione del docente di sostegno, metodologie utilizzate con l’allievo, rapporti dell’insegnante di sostegno con la classe con i colleghi, con i genitori con gli operatori socio-sanitari e con l’allievo.

P.E.I.

caratteristiche (per aree o discipline)

considerazioni personali

il docente mette in pratica i propositi esposti nel progetto?

valorizza le risorse dell’allievo?

eventuali proposte per una più efficace esecuzione

A. A. 2017-2018

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PROGETTO di INTEGRAZIONE

Scuola dell’Infanzia/Primaria

PRESENTAZIONE DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA (per la scuola dell’infanzia e

primaria) (dopo avere effettuato un'attenta analisi dei bisogni dell'alunno indicare in sintesi i vincoli e le risorse rappresentati dal contesto scolastico di appartenenza (composizione della sezione,

atteggiamenti problematici, bisogni speciali) i bisogni dell’allievo, le sue specificità ed i punti di forza

considerati durante l’osservazione, non trascurando di evidenziare le difficoltà ed i vincoli e specificando gli ambiti in cui si manifestano).

ESPERIENZA/ATTIVITA’ (per la scuola dell’infanzia e primaria) indicare il nome dell’attività, esperienza, progetto che si intende realizzare e le motivazioni che supportano la scelta.

FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE nell'attuazione del progetto d'integrazione potrebbero

essere coinvolti insegnanti, educatori, assistenti alla comunicazione e all'autonomia, collaboratori scolastici, etc.... e, se sono presenti, anche collaborazioni esterne che è necessario indicare (per la scuola dell’infanzia e primaria)

CAMPO/I DI ESPERIENZA COINVOLTO/I (per la scuola dell’infanzia) l’attività può

coinvolgere anche diversi campi di esperienza che è necessario indicare

DISCIPLINA/E O AREE DISCIPLINARI (per la scuola primaria) l’attività può coinvolgere anche diverse discipline o aree disciplinari che è necessario indicare

OBIETTIVI/COMPETENZE (per la scuola dell’infanzia e primaria) da orientare, promuovere, valorizzare. Indicare obiettivi formativi relativi ai campi di esperienza prescelti, alle competenze

trasversali, obiettivi formativi relativi alle competenze dell’ambito disciplinare da costruire al termine dei tre anni.

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OBIETTIVI COGNITIVI

OBIETTIVI AFFETTIVO- RELAZIONALI

BIETTIVI DI APPRENDIMENTO (area linguistico-espressiva, area logico-matematica

ATTEGGIAMENTI quali gli atteggiamenti che si intende promuovere con il presente progetto e perché. Incoraggiare/orientare e promuovere fiducia in sé, autostima, partecipazione, condivisione, cooperazione, assertività.

PREREQUISITI rappresentano dei punti di forza su cui fondare la scelta progettuale, è necessario

valorizzare ‘ciò che il bambino sa fare’ e per motivarlo, bisogna creare occasioni per far riconoscere

agli altri le sue qualità facendolo sentire competente ed apprezzato, guardato ed ascoltato. E’ importante capire quali sono i prerequisiti posseduti e gli interessi, oppure qual è l’area di maggiore

competenza al fine di orientare la scelta progettuale.

SPAZI (classe, sezione, laboratorio, area comune allestita, area mensa, esterni.

TEMPI non inferiori a otto ore, per poche ore la progettazione sarebbe eccessiva e progettiamo in relazione all’acquisizione di competenze. Descrivere durata del modulo, tempi di esecuzione del progetto o attività programmata.

ETA’ GRUPPO/CLASSE ( l’età del gruppo condiziona la scelta dell’attività da svolgere, ci possono essere attività in cui il gruppo è eterogeneo oppure si è può coinvolgere la classe o un gruppo di lavoro su progetto o di interesse specifico su un’attività.

METODOLOGIE E STRATEGIE IMPIEGATE specificare quali e come sono state utilizzate, si può utilizzare una metodologia didattica attiva e

innovativa, si pensi a apprendimento cooperativo - tutoring, apprendimento per scoperta, didattica

per problemi reali, didattiche plurali sugli stili di apprendimento, role - playing, didattica

laboratoriale e, per la scuola primaria, si potrebbe inserire anche la didattica per mappe

concettuali, didattica metacognitiva.

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DESCRIZIONE ATTIVITA’ descrivere le fasi e l’obiettivo-competenza che si intende raggiungere. Si può descrivere l’attività

liberamente e secondo una scansione che rispecchia l’esecuzione effettiva del progetto. E’ necessario

indicare: l’attività preparatoria del progetto, le fasi, ciò che è stato effettivamente svolto in ciascuna

fase, i comportamenti messi in atto dal bambino e dagli altri bambini, le indicazioni delle maestre, i

progressi ottenuti da una fase all’altra, le attività orientate su altre competenze o focalizzate su

alcune, le modificazioni dell’attività in corso d’opera).

DOCUMENTAZIONE PREVISTA quale tipo di materiale si sceglie per documentare l'attività progettuale: filmati e fotografie, materiale

cartaceo, relazione finale, realizzazione presentazione digitale.

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CONDIVISIONE DEI PRODOTTI O UTILIZZO DEI MATERIALI O PROPOSTE PROGETTUALI proporre e far conoscere e presentare quanto realizzato alla comunità scolastica

per poterlo condividere, riutilizzare, trasformare, attualizzare etc. nell’ottica delle buone pratiche. (per la scuola dell’infanzia e primaria)

VERIFICA E VALUTAZIONE verifica di singole attività ed esperienze, indicare la modalità

prescelta per la verifica, valutazione degli obiettivi formativi relativi alle competenze che si intende

far acquisire al bambino. Indicare se è stato necessario il rinforzo o il supporto degli insegnanti o degli

altri bambini anche solo in alcuni step o fasi del progetto). (per la scuola dell’infanzia e primaria)

OBIETTIVI RAGGIUNTI E COMPETENZE ACQUISITE elencare obiettivi e competenze e

indicare se non sono stati raggiunti, se sono stati raggiunti in maniera inadeguata, in parte, in maniera

sufficiente, completa, soddisfacente, con l’ausilio o in maniera autonoma e gli obiettivi e competenze

raggiunte dalla classe o gruppo se coinvolta nell’attività, specificare eventualmente obiettivi di

progetto, di attività di laboratorio, trasversali, cognitivi, relazionali, disciplinari, specifici o altro. (per

la scuola dell’infanzia e primaria) CONSIDERAZIONI PERSONALI SULL’ESPERIENZA considerazioni sull’esperienza, altre

esperienze in sintesi, riprogettazioni o modifiche della proposta progettuale, indicazioni relative a future attività da proporre. (per la scuola dell’infanzia e primaria)

PROGETTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO

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Dello studente

verifica di singole attività ed esperienze, indicare la modalità prescelta per la verifica

Non meno di otto ore

Dopo aver riempito le Schede

DESCRIZIONE ATTIVITA’ Si può descrivere l’attività liberamente e secondo una scansione che

rispecchi l’esecuzione effettiva del progetto. E’ necessario indicare: l’attività preparatoria del

progetto, le fasi, ciò che è stato effettivamente svolto in ciascuna fase, i comportamenti messi in atto

dallo studente e dagli altri alunni, le indicazioni delle insegnanti, i progressi ottenuti da una fase

all’altra, le attività orientate su altre competenze o focalizzate su alcune, le modificazioni

dell’attività in corso d’opera.

VALUTAZIONE valutazione degli obiettivi formativi relativi alle competenze che si intende far acquisire allo studente. Indicare se è stato necessario il rinforzo o il supporto degli insegnanti o degli altri studenti anche solo in alcuni step o fasi del progetto)

OBIETTIVI RAGGIUNTI E COMPETENZE ACQUISITE (elencare obiettivi e competenze e

indicare se non sono stati raggiunti, se sono stati raggiunti in maniera inadeguata, in parte, in

maniera sufficiente, completa, soddisfacente, con l’ausilio o in maniera autonoma e gli obiettivi e

competenze raggiunte dalla classe o gruppo se coinvolta nell’attività, specificare eventualmente

obiettivi di progetto, di attività di laboratorio, trasversali, cognitivi, relazionali, disciplinari,

specifici o altro)

CONSIDERAZIONI PERSONALI SULL’ESPERIENZA (considerazioni sull’esperienza, altre

esperienze in sintesi, riprogettazioni o modifiche della proposta progettuale, indicazioni relative a future attività da proporre)

Parte comune a infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado

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ALTRE ESPERIENZE Se si ritiene opportuno narrare eventuali altre esperienze farlo in forma discorsiva

BIBLIOGRAFIA

(v. indicazioni o parte teorica)

ALLEGATI Si precisa di allegare solo il materiale ritenuto significativo.

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ES. E’ significativo il materiale prodotto dall’allievo cui si fa riferimento nella esposizione del progetto d’integrazione, in aggiunta il corsista sceglierà alcuni dei documenti sopra indicati da lui

ritenuti significativi, ricordando che tali documenti devono essere: testi di sintesi e non documenti integrali, poco voluminosi e non devono superare un terzo del numero di pagine complessive

prodotte. Si prega di non allegare il P.O.F della scuola e di introdurre altri documenti elaborandoli.

(la quantità degli allegati non deve essere superiore ad 1/3 del lavoro complessivo)

ALLEGARE: Sintesi documentazione, Aspetti salienti del P.E.I., Griglie di osservazione, documentazione attività svolta (immagini etc. ), eventuali altre attività significative svolte dall’allievo.

Il presente materiale è in fase di imminente pubblicazione. Per eventuali ulteriori chiarimenti scrivere a [email protected]


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