Date post: | 02-May-2015 |
Category: |
Documents |
Upload: | adriana-milani |
View: | 218 times |
Download: | 0 times |
Elementi 1
Università di Pisa
Facoltà di IngegneriaCorso di Gestione della Qualità
Parte II
Concetti fondamentali per la gestione d’impresa: i presupposti aziendali per la
qualità e l’eccellenza
Elementi 2
Elementi di gestione di un’OrganizzazioneIndice
• L’organizzazione come sistema aperto
• Introduzione al Management
• I Processi di Management
– Pianificazione e Controllo
– Il Processo Organizzativo
• La Struttura organizzativa
• Le risorse umane
• Le altre risorse
• Il processo di guida e l’evoluzione del concetto di leadership
• La gestione per processi
Elementi 3
le scuole classiche dell’organizzazione
la scuola dei motivazionalisti
la visione sistemica moderna e la teoria relativistica della contingenza
PRINCIPALI TAPPE NELL’EVOLUZIONE DELLE TEORIE
ORGANIZZATIVE
Elementi 4
SI PUÒ DEFINIRE SISTEMA UN INSIEME DI SI PUÒ DEFINIRE SISTEMA UN INSIEME DI ELEMENTI ELEMENTI
E RELAZIONI DESTINATE A SVOLGERE UNA O PIÙ E RELAZIONI DESTINATE A SVOLGERE UNA O PIÙ FUNZIONI.FUNZIONI.
GLI ELEMENTI E LE RELAZIONI DEL SISTEMA CHE GLI ELEMENTI E LE RELAZIONI DEL SISTEMA CHE GLI CONSENTONO DI SVOLGERE GLI CONSENTONO DI SVOLGERE
LE FUNZIONI PREVISTE SONO COLLEGATI TRA LE FUNZIONI PREVISTE SONO COLLEGATI TRA LORO IN UNA CATENA DI PROCESSI LORO IN UNA CATENA DI PROCESSI
SISTEMASISTEMA
(COME RISPONDERE AL MEGLIO ALLE ESIGENZE DEL CLIENTE CON LE
“RISORSE” DISPONIBILI)
ISO 9000:2000 Insieme di elementi tra loro correlati od
interagenti
Elementi 5
SISTEMA AZIENDALE APERTO
Sistema di forze e di operazioni coordinate in funzione della produzione di beni o della
erogazione di servizi caratterizzato da una molteplicità e mutevolezza di legami ed
interconnessioni con l’ambiente in cui opera e finalizzato al raggiungimento di determinati
obiettivi, in una prospettiva di equilibrio dinamico
Elementi 6
AZIENDA
AMBIENTE OPERATIVO
MACROAMBIENTE
SISTEMA AZIENDALE APERTOElemento
Chiave
Elementi 7
MACRO - AMBIENTE
Fattori legislativi
Fattori politici
Fattori sociali
Fattori internazionali
Fattori tecnologici
Fattori economici
MACROAMBIENTE &
SISTEMA AZIENDALE APERTO
Elementi 8
Variabiliinfluenti sul
comportamento
PERSONE
VARIABILICOMPORTAMENTO OBIETTIVI E
RISULTATI
ORGANIZZATIVE
MEZZI TECNICI
RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE
Ambiente operativo Sistema aziendale
Clienti
Azionisti
Concorrenti
Fornitori
Collettività
Elementi 9
Elementi di gestione di un’OrganizzazioneIndice
• L’organizzazione come sistema aperto
• Introduzione al Management
• I Processi di Management
– Pianificazione e Controllo
– Il Processo Organizzativo
• La Struttura organizzativa
• Le risorse umane
• Le altre risorse
• Il processo di guida e l’evoluzione del concetto di leadership
• La gestione per processi
Elementi 10
ORGANIZZAZIONE
Sistema strutturato ed integrato di persone, di risorse e di
attività, orientato a fini stabiliti
Elemento Chiave
Elementi 11
• un insieme di persone fisiche e di conseguenza un “corpo sociale”, non una macchina
• ha comportamento intelligente, determinato dalle capacità del management e non deterministico
• i suoi punti di forza sono la cooperazione e l’interdipendenza fra le persone
CARATTERISTICHE DI UN’ORGANIZZAZIONE
Elemento Chiave
Elementi 12
• i criteri di divisione e di specializzazione orizzontale e verticale del lavoro
• i criteri di ripartizione di responsabilità ed autorità,• i meccanismi di collegamento e coordinamento tra
le persone che fanno parte di un’azienda o di altri organismi istituiti in vista della realizzazione di uno scopo comune
L’ORGANIZZAZIONE COME DISCIPLINA …ANALIZZA
Elementi 13
Il termine MANAGEMENT viene utilizzato per identificare:
• i soggetti che esercitano attività di guida, governo e controllo all’interno di un’azienda
• l’attività mediante la quale coloro che hanno la responsabilità totale e parziale della direzione dell’azienda svolgono il proprio lavoro
MANAGEMENTIl campo di studio delle
modalità e delle scelte per conseguire gli obiettivi
stabiliti
Elemento Chiave
Elementi 14
L’azione di management avviene ogni qual volta due o più persone, in qualsiasi tipo di attività organizzata, interagiscono
per raggiungere uno scopo comune
MANAGEMENT
I manager diventano, perciò, i soggetti decisori che stabiliscono le regole da
seguire per effettuare le azioni giornaliere e per conseguire gli obiettivi
prefissati
Elemento Chiave
Elementi 15
Capi servizio, Presidi,Capi servizio, Presidi,Sovrintententi, Capi FilialeSovrintententi, Capi Filiale
Presidente CdA, Presidente CdA, Presidente, Governatore, Presidente, Governatore, SindacoSindaco
Vice-presidenti, Capi Vice-presidenti, Capi Divisione, Segretari Divisione, Segretari Generali, DirettoriGenerali, Direttori
LIVELLI DI MANAGEMENT IN UNA ORGANIZZAZIONE
CEOCEO
Alta Alta DirezioneDirezione
Direzione di Direzione di medio livellomedio livello
Management di primo livelloManagement di primo livello
Personale non managerialePersonale non manageriale
Supervisori, Capi reparto,Supervisori, Capi reparto,Capo Sala, Capi, AllenatoriCapo Sala, Capi, Allenatori
Venditori, Progettisti, Venditori, Progettisti, Ricercatori, Impiegati, Ricercatori, Impiegati, Operai, TecniciOperai, Tecnici
CEOCEO
Alta Alta DirezioneDirezione
Direzione di Direzione di medio livellomedio livello
Management di primo livelloManagement di primo livello
Personale non managerialePersonale non manageriale
Elemento Chiave
Elementi 16
CARATTERISTICHE MANAGERIALI
• concettuali– prevalentemente analitiche, skill mentali per acquisire, vagliare ed
interpretare le informazioni ricevute da varie fonti e prendere decisioni complesse
• tecniche– usare le conoscenze, gli strumenti e le tecniche di una disciplina o di
un settore specifico, tipo la contabilità, la progettazione, la vendita, la produzione, la medicina
• gestionali– capacità di pianificazione, organizzazione, di gestione del personale e
di controllo, in particolare di carattere economico
• di relazioni umane– skill comportamentali ed analitici per operare con persone all’interno
ed all’esterno dell’Organizzazione
Elementi 17
IMPORTANZA RELATIVA DELLE VARIE ABILITÀ MANAGERIALI
• concettuali
• tecniche
• gestionali
• relazioni umane
ManagementManagementI LivelloI Livello
ManagementManagementIntermedioIntermedio
AltaAltaDirezioneDirezione
Elementi 18
•PIANIFICARE
•Determinare missione, valori, obiettivi, strategie e politiche, Determinare missione, valori, obiettivi, strategie e politiche,
progetti, programmi, risorse, processi, metodi, budget, progetti, programmi, risorse, processi, metodi, budget,
standard ….(assumere decisioni)standard ….(assumere decisioni)•ORGANIZZARE
•Determinare le risorse necessarie, individuare le attività e Determinare le risorse necessarie, individuare le attività e
assegnare le responsabilità (definire la struttura organizzativa)assegnare le responsabilità (definire la struttura organizzativa)•GUIDARE
•Dirigere, attuare, influire (lo “stile” di direzione, la leadership)Dirigere, attuare, influire (lo “stile” di direzione, la leadership)•CONTROLLARE
•Assicurarsi che le azioni pianificate siano eseguite come previstoAssicurarsi che le azioni pianificate siano eseguite come previsto– obiettiviobiettivi– metodi di misurametodi di misura– misura e valutazionemisura e valutazione– feedbackfeedback
FUNZIONI GESTIONALI TIPICHE DEL MANAGEMENT
Elemento Chiave
Elementi 19
Elementi di gestione di un’OrganizzazioneIndice
• L’organizzazione come sistema aperto
• Introduzione al Management
• I Processi di Management
– Pianificazione e Controllo
– Il Processo Organizzativo
• La Struttura organizzativa
• Le risorse umane
• Le altre risorse
• Il processo di guida e l’evoluzione del concetto di leadership
• La gestione per processi
Elementi 20
SISTEMA DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO
l’insieme di quelle variabili che mettono in relazione gli obiettivi che l’azienda
intende perseguire con le risorse di cui dispone e con la struttura organizzativa
che deve realizzarli in condizioni di efficienza
Elemento Chiave
Elementi 21
Fasi della Pianificazione
• stabilire gli obiettivi
• valutare i fattori che possono condizionare il conseguimento degli obiettivi (fattori ambientali, non solo attuali, ma potenziali, che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi)
• definire il metodo per conseguire gli obiettivi (le attività necessarie per il conseguimento degli obiettivi, i loro tempi di svolgimento, i soggetti da coinvolgere, le responsabilità di ciascuno e le risorse necessarie)
Elemento Chiave
Il Plan del PDCA
Elementi 22
Sistema di gestione
AttrezzatureAttrezzature
FornitoriFornitori
PersonalePersonale
MaterialiMateriali
Processie
ProcedureP
rog
etta
zio
ne
Pro
get
tazi
on
e
Co
mm
erci
ale
Co
mm
erci
ale
Ass
iste
nza
Ass
iste
nza
Pro
du
zio
ne
Pro
du
zio
ne
Am
min
istr
azio
ne
Am
min
istr
azio
ne
Risorse
Struttura Organizzativa
Elemento Chiave
Elementi 23
Alcuni termini chiave
• MISSION = La ragion d’essere (prodotti, servizi, clienti)
• VISION = Come dovrebbe essere • POLITICA= Obiettivi, indirizzi,
comportamenti tenuti nel governo dell’Impresa
• VALORI = le intese, i principi di fondo dell’Impresa
Elemento Chiave
Elementi 24
VALORI
Ogni organizzazione per sopravvivere e ottenere il successo deve avere un giusto insieme di valori su
cui fondare tutte le sue politiche ed azioni...Il singolo fattore più importante del successo di una
Società è la fedele aderenza a quelle convinzioni. Se un'organizzazione deve affrontare le sfide di un
mondo che cambia, deve essere preparata a cambiare tutto di se stessa tranne quelle
convinzioni...” (T.Watson IBM)
Elementi 25
FORTUNE The most admired corporations
VALORI• Quality of Management• Quality of Products or Services• Innovativeness• Long Term Investment Value• Financial Soundness• Ability to Attract, Develop and Keep Talented People• Coomunity and Environmental Responsability• Use of Corporate Assets
Elementi 26
VISION(Orientamento Strategico di Fondo)
L’espressione di ciò che si pensa che l’azienda dovrebbe essere.
Ciò che l’azienda aspira ad essere: il suo sogno, la sua massima aspirazione
La VISION è un’esplicitazione dei VALORI di fondo su cui ruota l’esistenza e lo scopo dell’azienda
Elemento Chiave
Elementi 27
MISSION
Percorso ideale a cui aspira l’azienda per garantirsi la sopravvivenza sul mercato nel tempo.
Indicazione dei prodotti e servizi offerti, dei clienti a cui rivolgersi, ma anche insieme di principi e
regole di comportamento. Strumento informativo e di condivisione delle idee con l’intera
organizzazione.
Elemento Chiave
Elementi 28
LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
Attività decisionale con la quale, sulla base di una vision a priori definita, si definiscono la
MISSION di un’impresa e gli obiettivi di lungo periodo ad essa collegati e si
individuano le strategie ritenute più adeguate per raggiungerli
Elemento Chiave
Elementi 29
La pianificazione strategica
Elementi Distintivi
• Riguarda le decisioni prese dall’alta direzione
• Determina l’allocazione di risorse (materiali, finanziarie e
umane) di grande entità
• Ha conseguenze soprattutto nel lungo termine
• Si concentra sull’interazione dell’Organizzazione con il
suo ambiente esterno
CEO, Direttori Generali, di CEO, Direttori Generali, di Divisione, di Funzione, di Divisione, di Funzione, di
Unità, CEO di aziende Unità, CEO di aziende controllate, ma deve controllate, ma deve
coinvolgere tutti i livelli di coinvolgere tutti i livelli di management soprattutto management soprattutto nell’attuazione a livello nell’attuazione a livello
operativooperativo
Elementi 30
La Strategia
L’arte e la scienza di guidare le truppe alla vittoria
(L’arte della guerra, Bingfa)
L’attività con la quale le aziende, grandi e piccole, con o senza fini di lucro, scelgono
il modo di conseguire i loro obiettivi generali
Elementi 31
Insieme di scelte deliberate seguendo logiche decisionali alternative che consentono di definire le azioni per il conseguimento degli obiettivi di medio-lungo termine. In altre parole, la strategia si occupa di come un'organizzazione deve agire in rapporto
all'ambiente specifico di riferimento.
STRATEGIA Elemento Chiave
Elementi 32
UNA MASSIMA...
“...Se non si conoscono i piani dei signori vicini, non si possono stringere alleanze; se non si conosce la conformazione di monti e foreste, paesaggi pericolosi e acquitrini, non si possono muovere eserciti....Si rifletta con cura prima di muoversi; vince chi per primo
conosce le strategie dirette e indirette...”
(Sun Tzu, IV sec a.C)
Elementi 33
ESEMPI DI POSSIBILI STRATEGIE AZIENDALI
CONCENTRAZIONE (unico settore)
DIVERSIFICAZIONE (entrare in settori diversi da quello in cui già si opera)
INTEGRAZIONE ORIZZONTALE (acquisizione di aziende che offrono gli stessi prodotti/servizi)
INTEGRAZIONE VERTICALE (acquisizione di aziende che operano a monte o a valle)
……
Elementi 34
POLITICHE
Linee guida generali (obiettivi e indirizzi), stabilite con riferimento sia ai vari livelli dell’organizzazione, sia ai
possibili sub – sistemi in cui essa è suddivisa, che orientano il
management nelle loro attività.
Elemento Chiave
Elementi 35
Elementi 36
PIANIFICAZIONE OPERATIVA
PIANI ANNUALI
•Attività da svolgere,•Responsabilità
•Tempi da rispettare,•Indicatori e obiettivi.
Elemento Chiave
Elementi 37
ASPETTI RELATIVAMENTE AI QUALI UN’AZIENDA DEVE INDIVIDUARE I PROPRI
OBIETTIVI
1. Prodotti/servizi da offrire sul mercato,2. Produttività,3. Reperimento risorse materiali e finanziarie4. Redditività,5. Innovazione,6. Percorso di crescita dei manager,7. Performance e soddisfazione dei dipendenti,8. Responsabilità sociale.
Elementi 38
Gli obiettivi economico - finanziari rappresentano gli obiettivi primari dell’impresa, quelli che ne giustificano
l’esistenza, ne garantiscono la sopravvivenza e la permanenza sul mercato. La determinazione di tali obiettivi è indispensabile per il passaggio alla fase di
controllo, per valutare l’operato dell’impresa stessa e per dimostrare l’adeguatezza degli obiettivi stabiliti e l’efficacia delle strategie, delle politiche e dei sistemi
adottati.
DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVI ECONOMICO - FINANZIARI
Elementi 39
LA PIANIFICAZIONE OPERATIVA
Attività decisionale con la quale si determina in che modo gli obiettivi strategici saranno
raggiunti. Essa inizia con la definizione di obiettivi intermedi ad essi allineati e continua
con l’individuazione del percorso da seguire per ottenerli. Gli obiettivi vengono definiti tramite
INDICATORI.
Elemento Chiave
Elementi 40
INDICATORE O INDICE DATO NUMERICO VARIABILE IN MODO CONTINUO
O DISCRETO CHE CONSENTE DI TRARRE DELLE INDICAZIONI DI TENDENZA DI UN FENOMENO.
Può derivare da una misura oggettiva di una grandezza e quindi rappresentare direttamente l’obiettivo stesso od
essere ottenuto
rapportando:
IL VALORE DEL RISULTATO
AD UN VALORE PRESO A RIFERIMENTO O AD ALTRI ELEMENTI AD UN VALORE PRESO A RIFERIMENTO O AD ALTRI ELEMENTI AD ESSO COMPARABILI E QUINDI DELLA STESSA NATURAAD ESSO COMPARABILI E QUINDI DELLA STESSA NATURA (il fatturato di un anno rispetto al fatturato dell’anno precedente, la (il fatturato di un anno rispetto al fatturato dell’anno precedente, la
quantità di prodotti venduti di un certo tipo rispetto al totale, il numero di quantità di prodotti venduti di un certo tipo rispetto al totale, il numero di clienti totalmente soddisfatti rispetto ai clienti nel loro insieme….).clienti totalmente soddisfatti rispetto ai clienti nel loro insieme….).
Elemento Chiave
Elementi 41
E’ importante: NON IL VALORE ASSOLUTO DI UN INDICATORE,
MA
LA SUA VARIAZIONE RELATIVA
(IN FUNZIONE DEL TEMPO O DI ALTRE GRANDEZZE O VARIABILI INDIPENDENTI, QUALI LA PRODUZIONE,
IL VALORE DEGLI
Elemento Chiave
Elementi 42
TIPI DI OBIETTIVI E DI INDICATORI
ECONOMICO- FINANZIARI
COMPETITIVI
DI PROCESSOmarketing progettazione
CLIENTE
livello di compiti e responsabilità
approvvigionamenti commerciale
f l u s s o o p e r a t i v o
Elemento Chiave
Elementi 43
GLI INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARICONSENTONO DI VALUTARE:
La situazione patrimoniale
L’equilibrio finanziario
Il risultato economico della
gestione d’impresa0
50
100
1° Trim. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim.
Elementi 44
INDICATORI COMPETITIVI
quota di mercato assoluta quota di mercato relativa graduatoria nel settore per
quota di mercato distanza dal principale
concorrente
vendite di nuovi prodotti rispetto alla quota di mercato
spese per R&S
INDICATORI DI MERCATO
Elementi 45
INDICATORI COMPETITIVI
INDICATORI DI CUSTOMER SATISFACTION
La percentuale di ordini/servizi consegnati/erogati nei tempi standard previsti
La percentuale di consegne non coincidenti con l’ordine
La percentuale di consegne/servizi contestati Il valore percentuale sulle vendite dei resi La percentuale interventi in garanzia rispetto alle
unità vendute Durata media della relazione con un cliente ..................
Elementi 46
Altri indicatori di performance aziendale
indicatori relativi alle prestazioni dei processi chiave,indicatori relativi alla quota di mercato,
tempi di sviluppo del prodotto ,tempi di elaborazione ordini,
tempi di produzione e di distribuzione, Tempi di risoluzione reclami,
Tempi di rotazione dei magazzini,difettosità dei prodotti….
Una loro valorizzazione in fase di pianificazione permette di tracciare il percorso che l’azienda deve seguire
Elementi 47
• INDICATORI RELATIVI AI COSTI DI PREVENZIONE– Costi sostenuti per la predisposizione ed applicazione del SGQ
• INDICATORI RELATIVI AI COSTI DI VALUTAZIONE– Costi afferenti a tutte la attività di verifica
• INDICATORI RELATIVI AI COSTI DEGLI INSUCCESSI (DELLA “NON QUALITÀ” )– Costi della non qualità interni (rilevati all’interno dell’Organizzazione,
compresi quelli derivanti da non qualità attribuibili ai fornitori, non conformità, scarti, rilavorazioni, ripetizione di collaudi e delle prove, arresti e riavvii di produzione, conseguenze logistiche,…)
– Costi della non qualità esterni ( quali difetti, reclami, garanzie, restituzione prodotti difettosi, riparazioni e sostituzioni in garanzia, stipendi degli addetti alla gestione della clientela,…)
Indicatori relativi ai costi della qualità(Feighenbaum, ISO 9004.1 Ed. ’94)
Ai quali andrebbero sommati i Ai quali andrebbero sommati i costi legati alla perdita costi legati alla perdita
d’immagine e alla conseguente d’immagine e alla conseguente perdita di mercatoperdita di mercato
Elemento Chiave
Elementi 48
COSTI TOTALI DELLA QUALITA’COSTI TOTALI DELLA QUALITA’
LIVELLO DI QUALITA’LIVELLO DI QUALITA’
COSTI DEI DIFETTICOSTI DEI DIFETTI
COSTI PREVENZIONE COSTI PREVENZIONE E VERIFICAE VERIFICA
CO
ST
I D
EL
LA
QU
AL
ITA
’C
OS
TI
DE
LL
A Q
UA
LIT
A’
LIVELLO DI QUALITA’ LIVELLO DI QUALITA’ OTTIMALEOTTIMALE
I Costi Operativi della Qualità
Elementi 49
COSTI TOTALI DELLA QUALITA’COSTI TOTALI DELLA QUALITA’
LIVELLO DI QUALITA’LIVELLO DI QUALITA’
COSTI DEI DIFETTICOSTI DEI DIFETTI
COSTI PREVENZIONE COSTI PREVENZIONE E VERIFICAE VERIFICA
CO
ST
I D
EL
LA
QU
AL
ITA
’C
OS
TI
DE
LL
A Q
UA
LIT
A’
LIVELLO DI LIVELLO DI QUALITA’ QUALITA’ OTTIMALEOTTIMALE
PREZZO CHE PREZZO CHE IL CLIENTE IL CLIENTE
E’ DISPOSTO E’ DISPOSTO A PAGAREA PAGARE
COSTO DELLA QUALITA’ E PREZZO PER IL MERCATO
Elementi 50
COSTI TOTALI DELLA QUALITA’COSTI TOTALI DELLA QUALITA’
LIVELLO DI QUALITA’LIVELLO DI QUALITA’
COSTI DEI DIFETTICOSTI DEI DIFETTI
COSTI PREVENZIONE COSTI PREVENZIONE E VERIFICAE VERIFICA
CO
ST
I D
EL
LA
QU
AL
ITA
’C
OS
TI
DE
LL
A Q
UA
LIT
A’
LIVELLO DI LIVELLO DI QUALITA’ QUALITA’
OTTENUTOOTTENUTO
PREZZO CHE PREZZO CHE IL CLIENTE IL CLIENTE
E’ DISPOSTO E’ DISPOSTO A PAGAREA PAGARE
PREZZO CHE PREZZO CHE IL CLIENTE IL CLIENTE
E’ DISPOSTO E’ DISPOSTO A PAGAREA PAGARE
COSTO DELLA QUALITA’ E PREZZO PER IL MERCATO
Elementi 51
Gli Indicatori dei Costi della QualitàStrumento di Management
0
20
40
60
80
100
120
140
1° Trim. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim.
costidifettiesternicostidifettiinternicosti diAccert.
costi diPrevenz.
TempoTempo
Co
sti
Co
sti
RISPARMIORISPARMIO
Co
sti
del
la q
ual
ità
Co
sti
del
la q
ual
ità
Elemento Chiave
Elementi 52
La Cultura Aziendale (l’ambiente, il clima)
La definizione degli obiettivi tramite valorizzazione degli indicatori non
esclude l’esistenza e l’importanza di elementi non quantitativi da rispettare,
che possono riguardare il modo di lavorare e di comportarsi nell’ambito
dell’organizzazione e dei rapporti interpersonali.
Elementi 53
Elementi di gestione di un’OrganizzazioneIndice
• L’organizzazione come sistema aperto
• Introduzione al Management
• I Processi di Management
– Pianificazione e Controllo
– Il Processo Organizzativo
• La Struttura organizzativa
• Le risorse umane
• Le altre risorse
• Il processo di guida e l’evoluzione del concetto di leadership
• La gestione per processi
Elementi 54
CONTROLLO
Complemento della pianificazione, serve a mantenere la rotta individuata nei piani; la pianificazione non
integrata da un buon sistema di controllo è da ritenersi incompleta. La funzione di controllo deve essere condotta in maniera da fornire informazioni
tempestive e rapporti precisi, misurando la performance con una certa frequenza e fornendo
continui feedback alla pianificazione, che su tale base può quindi anche essere rivista.
Elemento Chiave
Elementi 55
PIANIFICAZIONE STRATEGICA
CONTROLLO DIREZIONALE
- ha una visione focalizzata sullo studio di alternative decisionali che incidono profondamente nella realtà aziendale (sviluppo nuovi prodotti, ingresso in nuovi mercati ecc.),
- è un’attività decisionale prevalentemente non strutturata, in quanto segue la creatività e le opportunità che si presentano di volta in volta all’attenzione del management
-si riferisce a tutti gli aspetti della gestione aziendale, e pertanto tende ad avere una visione complessiva della realtà investigata,
- si realizza sistematicamente e periodicamente.
Elementi 56
IL SISTEMA DI CONTROLLO
DEVE ESSERE COSTITUITO DA UN INSIEME DI INDICATORI RELATIVI
ALLE GRANDEZZE PIÙ RAPPRESENTATIVE DEI RISULTATI SIA RELATIVI AI PROCESSI CHE AL
BUSINESS NEL SUO INSIEME
Elemento Chiave
Elementi 57
FASI DEL
PROCESSO DI CONTROLLO
1. misurazione delle performances (si ricollega con la definizione degli indicatori e degli obiettivi effettuata in sede di pianificazione)
2. confronto con gli standard ed interpretazione degli scostamenti
3. determinazione delle azioni correttive
Elemento Chiave
Il Check (Diagnosi)del PDCA
Elementi 58
confrontare i risultati attuali dell’impresa con quelli
storici
(comparazione nel tempo)
confrontare i risultati attuali dell’impresa con quelli dei
concorrenti
(comparazione nello spazio)
Le misurazioni di performance con indicatori economico-finanziari permettono di:
Elementi 59
La misurazione ed il Controllo dei Risultati
• Chi:
• Cosa:
• Perché:
• Quando:
• Come:
il Managementil Management
risultati economici, finanziari e tecnicirisultati economici, finanziari e tecnici
verificare l’efficacia dell’azione di verificare l’efficacia dell’azione di guida del Sistema a fronte degli guida del Sistema a fronte degli obiettivi stabiliti (target), della obiettivi stabiliti (target), della concorrenza e dei First Of Classconcorrenza e dei First Of Class
periodicamente, in relazione periodicamente, in relazione alla dinamica di variazione dei alla dinamica di variazione dei
fattori di controllofattori di controllo
tecniche di controllo tecniche di controllo qualitative e quantitativequalitative e quantitative (mediante “indicatori”)(mediante “indicatori”)
Elemento Chiave
Elementi 60
Elementi di gestione di un’OrganizzazioneIndice
• L’organizzazione come sistema aperto
• Introduzione al Management
• I Processi di Management
– Pianificazione e Controllo
– Il Processo Organizzativo
• La Struttura organizzativa
• Le risorse umane
• Le altre risorse
• Il processo di guida e l’evoluzione del concetto di leadership
• La gestione per processi
Elementi 61
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Definisce i criteri di divisione e coordinamento del lavoro ed indica:
• le unità organizzative elementari tra le quali è suddiviso il lavoro
• mansioni e compiti di ciascuna unità o organo
• attribuzioni di responsabilità e autorità• schema dei collegamenti tra posizioni
aziendali
Elemento Chiave
Elementi 62
DOCUMENTI CHE DESCRIVONO LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
ORGANIGRAMMARappresentazione grafica della struttura organizzativa formale
LETTERA DI INCARICO, DISPOSIZIONE DI DIREZIONE, ORDINE DI SERVIZIO …
MANUALE DELLA QUALITÀ
PROCEDURA, ISTRUZIONE
MANSIONARIODocumento contenente la descrizione delle mansioni assegnate alle singole
posizioni in termini di compiti, responsabilità e relazioni
MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ(GISO – Grafico Interrelazioni Sistema Organizzativo)
Matrice sulla quale sono indicati, per ogni posizione della struttura, i compiti e le responsabilità
Elemento Chiave
Elementi 63
DIREZIONE GENERALE
QUALITA'
Personale Acquisti
Magazzino
Produzione Commerciale Amm.ne
Area X Area Y Area Z
Prod. A Prod. B Prod. C
ESEMPIO DI ORGANIGRAMMA
Elementi 64
ORGANI DI LINE
Organi operativi di direzione e di esecuzione inseriti nella scala gerarchica
ORGANI DI STAFF
Organi di consulenza ed assistenza non direttamente impegnati nei processi
operativi aziendali
Elementi 65
RELAZIONE DI TIPO GERARCHICO
Nasce dall’autorità di linea esercitata sui livelli gerarchici inferiori e comporta nei loro confronti: assegnazione dei
compiti, controllo del lavoro svolto, supporto alle richieste di risorse aggiuntive, definizione dei piani di
carriera, definizione degli aspetti retributivi e degli incentivi
RELAZIONE DI TIPO FUNZIONALE
nasce dall’autorità attribuita ad uno specialista funzionale, al quale viene assegnata la responsabilità
delle attività di sua competenza anche se svolte presso un’altra funzione
Elementi 66
DIMENSIONI DI UN ORGANIGRAMMA
La dimensione verticale fornisce informazioni su:• distanza tra livelli direttivi e livelli operativi (lunghezza e complessità del processo decisionale)
• ampiezza del controllo• (numero medio di posizioni che rispondono ad un unico superiore gerarchico)
La dimensione orizzontale fornisce informazioni su:• criterio di specializzazione scelto per suddividere le unità organizzative
Elementi 67
PROFONDITÀ DI UNA STRUTTURA
Misura delle interazioni tra le unità organizzative, le quali prescindono
in larga misura dalla linea gerarchica e sono volte a
migliorare il coordinamento tra i diversi organi della struttura
Elementi 68
LIMITI DI UN ORGANIGRAMMA
• LA STATICITÀ• LA MANCANZA DI INFORMAZIONI
SUI COMPITI DI CIASCUN ORGANO• LA CAPACITÀ INFORMATIVA
LIMITATA
Elementi 69
Funzioni Direzione Generale
Ammi & Pers.
Uff. Tecnico
Uff. Sftw
Produz. Collaudo App.& Logisti.
Assist. Cliente
Amminist. R
Commerciale
Marketing R
Gest. offerte R P P P P P
Gest. Ordini R P P P P P
Specifiche funzion. R P P
Approvv. P P R
Prog.
Progetto di sistema R P P
Progetto elettro/meccanico P R P P P
Sviluppo software P P R
Produzione P P R
Produz. interna P P R
Produz. esterna R
Collaudi
Collaudo in sede P P R
Collaudo presso il cliente P P P R
ASSISTENZA P P R
R= Responsabile P= Collabora
TABELLA MATRICIALE
Elemento Chiave
Elementi 70
POSSIBILI CONFIGURAZIONI DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
• FUNZIONALE• DIVISIONALE• MATRICIALE
• PER PROGETTO• PER PROCESSI
Fattori che influiscono sulla scelta della configurazione:• dimensione
• attività svolta• gamma prodotti / servizi
• tecnologie utilizzate• mercati serviti
Tipologie“pure”
Elemento Chiave
Elementi 71
LA STRUTTURA FUNZIONALE
rappresenta il modello storicamente più antico e, ad oggi, ancora il più diffuso
FUNZIONI
insiemi di unità organizzative omogenee per l’attività svolta
Elementi 72
UN’ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE
AMMINISTRATORE DELEGATO
DIRETTORE DI DIRETTORE DIRETTORE
PROGETTAZIONE VENDITE ACQUISTI
DIRETTORE DI DIRETTORE DIRETTORE
PRODUZIONE AMMINISTRATIVO PERSONALE
PROGETTISTI DIRETTORI DI RESPONSAB. CONTROLLERS ACQUISITORI DIRETTORI
LINEE STABILIMENTO AREE DI DI STABILIM/AREA PERSONALE
PRODOTTI VENDITA DI STABILIMENTO
Elementi 74
L’ORGANIZZAZIONE A MATRICE
Servizio meccanica
Servizio elettronica
Servizio componenti
Servizio metallurgico
Servizio pre-progetti
Prodottidomestici
Strumentazione industriale
Applicazioni industriali
Direttore ricerca e
progettazione
Elemento Chiave
Elementi 75
L’organizzazione per progetti
Gruppo Progetto A
Gruppo Progetto B
Gruppo Progetto C
Gruppo dei Team Leader
PRODUZIONE
LOGISTICA
ASSISTENZA
CLIENTE
PROGETTAZIONE
Elemento Chiave
Elementi 76
CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA A MATRICE
DOPPIA AUTORITA’
I dipendenti hanno 2 capi: il product/project manager (da cui dipendono funzionalmente) ed il responsabile di funzione (da cui dipendono gerarchicamente)
EQUILIBRIO DEI POTERI
Bilanciamento dei poteri tra product/project manager e responsabile di funzione necessario affinché questi
due soggetti possano coesistere. Elemento Chiave
Elementi 77
PRINCIPALI VANTAGGI DELLA STRUTTURA A MATRICE
PRINCIPALI SVANTAGGI DELLA STRUTTURA A MATRICE
• Superamento del problema delle barriere interfunzionali• Elevata flessibilità
• Scarsità di chiarezza di ruoli e carenze nel loro coordinamento possono dar luogo a conflitti• Se non si ha equilibrio di potere una delle due dimensioni tende a prevalere
Elementi 78
La Piattaforma
DIREZIONE TECNICA
Ingegneria motori
Ingegneria cambi
Ingegneria telaio
Sperimentazione
DIREZIONE TECNICA
Tecnologie stampaggio
Tecnologie veicolo
Tecnologie meccaniche Fornitore Fornitore
DIREZIONE ACQUISTI
RESP. PIATTAFORMA
SEGMENTO DI PRODOTTO
Un esempio di struttura organizzativa “matriciale” che
sviluppa particolari meccanismi di coordinamento
ed integrazione
Elemento Chiave
Elementi 79
Progettazione
MarketingProduzione
Acquisti ……...
………...
Progettazione Marketing
Produzione
Acquisti
Struttura funzionale tradizionale
Struttura a “stanza”
Una scelta particolare (a “stanza”) di una piattaforma
Elementi 80
Elementi di gestione di un’OrganizzazioneIndice
• L’organizzazione come sistema aperto
• Introduzione al Management
• I Processi di Management
– Pianificazione e Controllo
– Il Processo Organizzativo
• La Struttura organizzativa
• Le risorse umane
• Le altre risorse
• Il processo di guida e l’evoluzione del concetto di leadership
• La gestione per processi
Elementi 81
La gestione delle risorse umane– Il comportamento direzionale e la
responsabilizzazione di tutti gli operatori aziendali
– La pianificazione e selezione del personale
– Gli elementi fondamentali della gestione del fattore umano: istruzione, formazione, addestramento, qualifica, motivazione, coinvolgimento e partecipazione, gratificazione
– Valutazione del personale e della sua soddisfazione
Elemento Chiave
Elementi 82
LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
La politica del personale deve prendere in considerazione:
attività di pianificazione e selezione
lo sviluppo di professionalità coerenti con il disegno strategico aziendale, mediante le attività di formazione e addestramento
la predisposizione di un sistema di motivazione, coinvolgimento, gratificazione
il monitoraggio sistematico dei risultati (valutazione delle performances e del livello di soddisfazione del personale)
Elemento Chiave
Elementi 83
PREREQUISITI PER LO SVILUPPO DEL FATTORE UMANO
La capacità di guida del management
Responsabilizzazione di “tutti” gli operatori aziendali
Elementi 84
Comportamento direzionale
Modalità alle quali si attengono i managers Modalità alle quali si attengono i managers nella guida dei propri dipendentinella guida dei propri dipendenti
Si può andare da forme più autoritarie a Si può andare da forme più autoritarie a forme più partecipativeforme più partecipative
Occorre tener presenti:Occorre tener presenti:• le caratteristiche dei managersle caratteristiche dei managers• le caratteristiche dei dipendentile caratteristiche dei dipendenti• le caratteristiche delle attività da le caratteristiche delle attività da
svolgeresvolgere
Elementi 85
•ORGANIZZAZIONE SNELLA E FLESSIBILEORGANIZZAZIONE SNELLA E FLESSIBILE
• MAGGIORI LIVELLI DI AUTONOMIA, MAGGIORI LIVELLI DI AUTONOMIA, SPECIALMENTE IN “PRIMA LINEA”SPECIALMENTE IN “PRIMA LINEA”
•GESTIONE PER PROCESSIGESTIONE PER PROCESSI
Ottica dell’Ottica dell’
Responsabilizzazione di “tutti” gli operatori aziendali Elemento
Chiave
Elementi 86
• Assegnare ai dipendenti libertà ed autonomia organizzativa, conferendo addestramento (formazione ed informazione), risorse ed autorità
• Caratteristiche:• Consapevolezza ed autocontrollo
• Professionalità
• Flessibilità organizzativa e gestionale
• Spirito di squadra
EMPOWERMENTElemento
Chiave
Elementi 87
La gestione delle risorse umane– Il comportamento direzionale e la responsabilizzazione di
tutti gli operatori aziendali
– La pianificazione e selezione del personale
– Gli elementi fondamentali della gestione del fattore umano: istruzione, formazione, addestramento, qualifica, motivazione, coinvolgimento e partecipazione, gratificazione
– Valutazione del personale e della sua soddisfazione
– La gestione del fattore umano nei Modelli dei Premi e nelle ISO
Elementi 88
Caratterizzazione delle risorse
necessarie
Skill analysis all’interno dell’azienda (analisi dei processi)
Definizione del fabbisogno
Selezione
Reclutamento
PROCESSO DI ACQUISIZIONE DEL PERSONALE
Elementi 89
IN PARTICOLARE UN MANAGER DEVE:
Definire gli skill necessari per lo svolgimento delle attività previste
Formulare piani di sviluppo professionale per i propri collaboratori identificando i loro bisogni di formazione
Predisporre piani di addestramento per i propri collaboratori
Definire piani di carriera per i propri collaboratori
Elemento Chiave
Elementi 90
• Devono essere identificati anche nuovi bisogni e nuove figure
professionali
DEFINIZIONE DEI FABBISOGNI DI RISORSE UMANE
• I responsabili dei vari settori
devono identificare i
profili di ogni mansione
Elementi 91
SELEZIONE
Prove finalizzate a valutare le conoscenze tecniche e le capacità professionali
+
Test di tipo psico – attitudinale per valutare le caratteristiche personali
+
Prove eventuali per valutare le potenzialità manageriali
Elementi 92
FORMAZIONE
• Attività che si pone non solo l’obiettivo di sviluppare nel personale conoscenze e capacità riferibili ad una certa mansione, ma anche di creare occasioni di crescita individuale e di orientamento.
• La formazione mira ad agire non solo sulle conoscenze, ma anche sui comportamenti e sugli atteggiamenti dei singoli, in linea con le aspettative e gli obiettivi dell’organizzazione.
Elemento Chiave
Elementi 93
FORMAZIONE
Analisi bisogni formativi
Progettazione intervento formativo
Erogazione
Valutazione
Elementi 94
ANALISI BISOGNI FORMATIVI
INDIVIDUO ORGANIZZAZIONE
STRUMENTI:
• Osservazione diretta• Intervista• Questionario
Elementi 95
•In maniera diretta, attraverso l’osservazione sul campo delle abilità e delle conoscenze apprese
•In maniera indiretta, utilizzando test volti a verificare il grado di miglioramento di competenze e
professionalità
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’EFFICACIA DELL’AZIONE FORMATIVA
Elementi 96
Addestramento
Richiede
• Definizione degli skillsDefinizione degli skills• Erogazione dei Erogazione dei
necessari contenuti necessari contenuti teorici teorici
• Esperienza sul campoEsperienza sul campo
ScopoScopo Fornire:Fornire:
•Capacità tecnicheCapacità tecniche•ConoscenzeConoscenze•Metodi di lavoro e strumentiMetodi di lavoro e strumenti•InformazioniInformazioni•Sensibilità e consapevolezzaSensibilità e consapevolezza
Elemento Chiave
Elementi 97
Devono riguardare tutto il personale, management compreso, e tutte le attività
Comprendere interventi informativi (sensibilizzazione) sulle strategie, sulle politiche aziendali e sugli obiettivi e relativamente a quanto necessario per la soddisfazione del cliente
I PROGRAMMI DI ADDESTRAMENTO E DI VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE
Elemento Chiave
Elementi 98
Un piano di addestramento deve fare in modo che il personale acquisisca:
• le conoscenze tecniche e le abilità necessarie per lo svolgimento delle attività che gli competono
• le capacità e gli strumenti gestionali necessari• la conoscenza delle esigenze e aspettative dei
clienti• la conoscenza delle norme interne e di quelle
esterne applicabili• la documentazione necessaria per il corretto
svolgimento delle attività Elemento Chiave
Elementi 99
MATERIE DI ADDESTRAMENTO PARTECIPANTI (Argomenti) ORE DIR CE CI PG PR ACQ AQ
Concetti di organizzazione aziendale (Tipi di strutture organizzative. Funzioni aziendali)
4 1 2 2 2 2 2 1
Gestione della qualitá (La norma ISO9004. La pianificazione del miglioramento. L’attuazione del miglioramento e il governo dei processi)
8 1 2 2 2 2 2 1
Normativa sulla conduzione della qualitá (La norma ISO9001. La documentazione del Sistema Qualitá, Le verifiche ispettive del Sistema Qualitá)
16 1 2 2 2 2 2 1
Tecniche di miglioramento della qualitá (Benchmarking e analisi competitiva. Brainstorming. Gli strumenti per la qualitá)
24 1 2 2 2 2 2 1
Aspetti economici (I costi della qualitá. Gli indici della qualitá. La riduzione dei costi)
16 1 2 2 2 2 2 1
Formazione e addestramento (Identificazione dei bisogni di formazione a breve e lungo termine . Organizzazione e pianificazione dei programmi di formazione . Motivazione del personale)
8 1 2 2 2 2 2 1
Tecniche di progettazione (Applicazione dei principi e dei metodi di QM
nell’area progettazione)
24 2 1
Tecniche di Approvvigionamento (Applicazione dei principi e dei metodi di QM
nell’area Approvvigionamenti)
24 2 1
Organizzazione della Produzione (Applicazione dei principi e dei metodi di QM
nell’area Produzione)
24 2 1
Total Productive Maintenance (Applicazione dei principi e dei metodi di TPM)
24 5 1
Manutenzione Autonoma 8 63
Elementi 100
QUALIFICA
Verifica e documentazione del possesso da parte della persona
delle caratteristiche ed abilità richieste per lo svolgimento del compito che le viene assegnato.
Elemento Chiave
Elementi 101
Qualifica
Il personale deve essere selezionato sulle basi delle capacità di soddisfare determinate specifiche di lavoro
Dovrebbero essere attuate valutazioni accurate delle necessità di qualificare il personale
Verificare (e documentare) il possesso da parte del personale delle caratteristiche e/o abilità tali da consentirgli lo svolgimento delle funzioni richieste
Azioni di mantenimento
Elemento Chiave
Elementi 102
Qualifica(ASNT TC 1A)
• Primo Livello: Esegue
• Secondo Livello: Accetta
• Terzo Livello: “Pensa” (addestra, fissa i
criteri di accettazione, approva le
procedure)
Elementi 103
MOTIVAZIONE
stato psicologico che determina l'intensità dell'impegno nel fare qualcosa o nel
raggiungere un certo risultato
Elemento Chiave
Elementi 104
Motivazione
Attenzione alle diverse situazioni esterne (livello di istruzione di base, mercato del
lavoro, ruolo ed politica dei sindacati, situazione economica, livello dei servizi e infrastrutture, qualità della vita effettiva
e/o attesa…..) ed a quelle specifiche di ogni individuo
Elemento Chiave
Elementi 105
Per sviluppare la motivazione del personale...
Occorre osservare ciò che spinge le persone ad agire:
bisogni , incentivi e percezionibisogni , incentivi e percezioni
Cioè analizzare ciò che fa nascere e sviluppare Cioè analizzare ciò che fa nascere e sviluppare un comportamento proattivo e ciò che lo fa un comportamento proattivo e ciò che lo fa
cessare...cessare...
Elementi 106
Teoria della scala dei bisogni di MaslowTeoria della scala dei bisogni di Maslow
PrincipiPrincipi•I bisogni di ogni individuo possono essere ordinati secondo una scala di priorità•Un bisogno soddisfatto non costituisce più un fattore motivante
La Scala dei BisogniLa Scala dei Bisogni(in valore crescente)(in valore crescente)•Fisiologici•Sicurezza•Sociali•Stima•Autorealizzazione
Elementi 107
La scala dei bisogni di Maslow
BISOGNI SOCIALIBISOGNI SOCIALIappartenenza ed associazioneappartenenza ed associazioneaccettazione da parte dei colleghiaccettazione da parte dei colleghi
COSA PUÒ OFFRIRE L’AZIENDACOSA PUÒ OFFRIRE L’AZIENDAgruppi di lavoro formali ed informaligruppi di lavoro formali ed informaliattività sportive e ricreativeattività sportive e ricreative
Elementi 108
Motivazione: i punti “chiave”• Personale giusto al posto giusto
• Offrire a ciascun membro dell'organizzazione la possibilità di sviluppare al massimo le proprie potenzialità mediante metodi di lavoro gradevoli, che consentano di sviluppare la creatività e forniscano l'opportunità di un sempre maggiore coinvolgimento
• Assicurare la comprensione e la consapevolezza dei compiti e degli obiettivi assegnati e come essi possano influire sulla qualità (ciascuno ha un ruolo importante)
• Curare gli aspetti di sviluppo della carriera e della crescita professionale
• Pianificare azioni di aggiornamento• Effettuare azioni di verifica del grado di motivazione
(soddisfazione) del personale
Elemento Chiave
Elementi 109
Occorre creare un idoneo
•MEZZI NECESSARI E SUFFICIENTIMEZZI NECESSARI E SUFFICIENTI
•GRADO DI CONFORTO E DI SVILUPPO ERGONOMICO GRADO DI CONFORTO E DI SVILUPPO ERGONOMICO (AMBIENTE, SICUREZZA)(AMBIENTE, SICUREZZA)
Elemento Chiave
Elementi 110
– Locali in cui si svolgono le attivita’ relativamente alla pulizia, al clima, alla comodita’, ecc.
– Rapporti con colleghi di lavoro e con superiori (legami gerarchici e funzionali, spirito di collaborazione…..)
– Motivazione e sensibilizzazione del personale a svolgere proficuamente il proprio lavoro
Elemento Chiave
Elementi 111
Coinvolgimento e Coinvolgimento e Partecipazione Partecipazione
La capacità di un’organizzazione di La capacità di un’organizzazione di coinvolgere tutti i propri operatori di coinvolgere tutti i propri operatori di ogni ordine e grado nel perseguire ogni ordine e grado nel perseguire
gli obiettivi stabiltigli obiettivi stabilti
Scopo:Scopo:Aumentare il livello generaleAumentare il livello generale
di comunicazionedi comunicazionedi responsabilizzazionedi responsabilizzazione
ed il senso di appartenenzaed il senso di appartenenzaall’impresaall’impresa
Elemento Chiave
Elementi 112
Attiva meccanismi virtuosi di motivazione e gratificazione per lo sviluppo di un
clima aziendale particolarmente incentivante basato sulla
responsabilizzazione ed il consenso orientato al miglioramento continuo
Coinvolgimento e Coinvolgimento e Partecipazione Partecipazione
Elementi 113. . . . . . .. . . . . . .
IL COINVOLGIMENTO E LA PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE NEL MIGLIORAMENTO CONTINUO
MIGLIORAMENTOMIGLIORAMENTO CONTINUOCONTINUO
CIRCOLI DELLA CIRCOLI DELLA QUALITA’QUALITA’
GRUPPI DI GRUPPI DI MIGLIORAMENTOMIGLIORAMENTO
CEDACCEDAC
INNOVAZIONEINNOVAZIONEGRUPPI DI GRUPPI DI PROGETTOPROGETTO
SUGGERIMENTISUGGERIMENTI
P.I.M.P.I.M. P.I.M.P.I.M. P.I.M.P.I.M. P.I.M.P.I.M. P.I.M.P.I.M. P.I.M.P.I.M.
PROPOSTE INDIVIDUALI DI MIGLIORAMENTOPROPOSTE INDIVIDUALI DI MIGLIORAMENTO
CACCIA CACCIA AGLI SPRECHIAGLI SPRECHI
T.P.MT.P.M.. S.P.C.S.P.C. ESPERIENZAESPERIENZA
Elementi 114
RAGIONI A FAVORE DEL GRUPPO DI LAVORO
• Una decisione proveniente dal gruppo ha meno probabilità di incontrare resistenze al cambiamento
• In gruppo si lavora meglio e più velocemente
• Il gruppo può anche occuparsi di più attività in parallelo
• La partecipazione di persone direttamente interessate alle conseguenze della soluzione proposta agevola la sua accettazione
Elemento Chiave
Elementi 115
GRUPPI TIPICI PER IL MIGLIORAMENTO
• CIRCOLI DI QUALITA’
• GRUPPI CEDAC
• TASK-FORCE
• GRUPPI DI MIGLIORAMENTO DI UN
PROCESSO
• COMITATI DIRETTIVI PER LA QUALITA’
E/O IL MIGLIORAMENTO
Elemento Chiave
Elementi 116
Cassetta delle Cassetta delle ideeidee
Proposta di miglioramento personale
MODULO PROPOSTA
DI MIGLIORAMENTO
Elementi 117
Il percorso delle ideeCapo dell’ideatoreCapo dell’ideatore Capo responsabile realizzazioneCapo responsabile realizzazione
Vaglio Vaglio capo capo direttodiretto
Vaglio Vaglio capo capo direttodiretto
SìSìSìSìSi appl.in rep.Si appl.in rep.Si appl.in rep.Si appl.in rep.
NoNoNoNo
VaglioVagliocapocapo
responsabileresponsabile
VaglioVagliocapocapo
responsabileresponsabile
Creaz. TeamCreaz. Teamoo
realiz. individualerealiz. individuale
Creaz. TeamCreaz. Teamoo
realiz. individualerealiz. individuale
RealizzazioneRealizzazioneRealizzazioneRealizzazione
TrofeoTrofeoQualitàQualitàTotaleTotale
TrofeoTrofeoQualitàQualitàTotaleTotale
IDEAIDEAIDEAIDEA
IDEAZIONEIDEAZIONEIDEAZIONEIDEAZIONE REALIZZAZIONEREALIZZAZIONEREALIZZAZIONEREALIZZAZIONE SELEZIONESELEZIONESELEZIONESELEZIONE
Elementi 118
GRATIFICAZIONE
Incoraggiare i contributi che accrescono la
qualità mediante adeguati riconoscimenti e premi
per i risultati raggiunti
Valutare periodicamente i vari fattori che
consentono di motivare il personale
Rapporti sindacali e contratti di lavoro in
funzione di capacità e di professionalità, nonchè
impegno per la retribuzione e per la carriera
Gratificazione economica e professionale Elemento Chiave
Elementi 120
SISTEMA DI VALUTAZIONE
Grado di raggiungimento degli obiettivi
+
Caratteristiche personali
+
Comportamento sul lavoro
Elementi 121
CARATTERISTICHE DEGLI OBIETTIVI AFFINCHÈ SI RIVELINO MOTIVANTI
• ambiziosi, ma commisurati alle capacità dei collaboratori
• quantitativi e quindi misurabili
• articolati nel tempo
Elementi 122
Concordare e riesaminare obiettivi individuali e di gruppo in modo coerente con le strategie ed i
piani dell’azienda
occorre una valutazione periodica degli obiettivi stessi, stimolando anche la stessa partecipazione del personale
piuttosto che assegnarli unilateralmente
Elementi 123
LA SODDISFAZIONE DEL PERSONALE
L’organizzzazione tiene in dovuta evidenza la soddisfazione e le
aspettative del personale e le misure interne che possono fornire indicazioni indirette su tale
soddisfazioneElemento
Chiave
Elementi 124
L’organizzazione dovrebbe:
– promuovere indagini sia tra il personale, sia nei gruppi di ascolto, sulla base di suggerimenti e revisioni
– individuare gli indicatori di ritorno fondamentali della motivazione e della soddisfazione dei dipendenti
Valutazione del modo con il quale il personale percepisce l’organizzazione
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
1° Trim. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim.
Elemento Chiave
Elementi 125
• delega• coinvolgimento• sviluppo di carriera• attività di formazione e
aggiornamento• riconoscimenti• definizione e valutazione degli
obiettivi
...segue-percezione dell’organizzazione
• valori, missione, strategiavalori, missione, strategia• condizioni di assunzionecondizioni di assunzione• ambiente di lavoroambiente di lavoro• comunicazionecomunicazione• relazioni con il management, relazioni con il management,
colleghi, ecc.colleghi, ecc.• sicurezza e salutesicurezza e salute
LE AREE COINVOLTE SONO:LE AREE COINVOLTE SONO:
Elementi 126
• assenteismo
• malattie
• turn-over
• infortuni, incidenti
• altre eventuali attività sociali
• trend delle assunzioni
• lamentele
Valutazione di ulteriori informazioni da cui l’organizzazione può desumere il livello
di soddisfazione del personale
• partecipazione ai programmi partecipazione ai programmi
di miglioramentodi miglioramento
• coinvolgimento in sistemi di coinvolgimento in sistemi di
suggerimentisuggerimenti
• benefici misurabili del lavoro benefici misurabili del lavoro
di gruppodi gruppo
Le aree da evidenziare e misurare riguardano Le aree da evidenziare e misurare riguardano altri dati o misure obiettive:altri dati o misure obiettive:
Elementi 127
Elementi di gestione di un’OrganizzazioneIndice
• L’organizzazione come sistema aperto
• Introduzione al Management
• I Processi di Management
– Pianificazione e Controllo
– Il Processo Organizzativo
• La Struttura organizzativa
• Le risorse umane
• Le altre risorse
• Il processo di guida e l’evoluzione del concetto di leadership
• La gestione per processi
Elementi 131
I sistemi informativi e la comunicazione
L’insieme dei flussi informativi che attraversano l’organizzazione ed i suoi confini, collegando persone e posizioni,
nonché delle tecnologie e degli strumenti utilizzati per facilitare la comunicazione intra ed interorganizzativa e garantire la
necessaria fluidità del processo decisionali
Elementi 132
SISTEMA INFORMATIVOSISTEMA INFORMATIVO
fattifattioperazionioperazioni
InformazioniInformazioni
INPUT OUTPUT
Elemento Chiave
Elementi 133
I DATI del SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
• Le “prestazioni” attese per il prodoto o servizio (esigenze espresse od implicite)
• I requisiti derivanti da obblighi di legge o da regolamenti, da codici, da statuti od altro
• Dati, informazioni e quanto direttamente collegato ai
processi di comunicazione ed ai valori ed alla “cultura”
dell’azienda
• Dati di altre aziende analoghe o leaders in settori
similari
Elemento Chiave
Elementi 134
...segue I DATI del SISTEMA
INFORMATIVO AZIENDALE
• Dati ed informazioni sui fornitori
• Dati di soddisfazione del personale
• Dati relativi alla qualità erogata (misure interne) e
di quella percepita dal Cliente
• Sistemi indicatori dei livelli di prestazioni fornite
• Risultati di esercizio e dati di tipo economico
Elemento Chiave
Elementi 135
FUNZIONI DEL SISTEMA INFORMATIVO
supporto all’attività decisionale; agevolazione del coordinamento; trasmissione delle direttive per l’esecuzione di certi compiti; strumento per la circolazione delle informazioni tra gli organi della struttura e con l’esterno.
Elementi 136
SUB-FORNITORESUB-FORNITORECLIENTECLIENTE
FORNITOREFORNITORE
DOCUMENTI, DATI,ECC.DOCUMENTI, DATI,ECC.
I moderni sistemi informativi I moderni sistemi informativi che fanno ampio uso dell’IT, che fanno ampio uso dell’IT,
consentono di ricevere e consentono di ricevere e fornire informazioni, dati, fornire informazioni, dati,
documenti di ogni tipo e per documenti di ogni tipo e per ogni scopo dalle fatture, agli ogni scopo dalle fatture, agli
ordini, disegni, per via ordini, disegni, per via elettronica. elettronica.
Sistemi EDI (Electronic Data
Interchange)
Elementi 137
I canali di comunicazione
• Formali: definiti in sede di progettazione organizzativa, connettono le varie posizioni della struttura
• Informali: collegano le persone, anziché le posizioni e il loro utilizzo può essere tanto il frutto di una precisa volontà organizzativa, quanto il risultato dell'interazione tra i membri dell'organizzazione
Elementi 138
• Direttivi o top-down: paralleli alla catena di comando, nei quali l'informazione fluisce dall'alto verso il basso, prevalentemente sotto forma di ordini, istruzioni e comunicazioni alla struttura, anche con funzione di feedback
• Operativi: tagliano orizzontalmente od obliquamente la struttura organizzativa e sono quindi paralleli al flusso di lavoro (di coordinamento e di processo). La comunicazione laterale avviene fra colleghi di pari grado, nello stesso gruppo di lavoro e fra unità di pari livello organizzativo.
• Bottom-up: l'informazione fluisce dal basso verso l'alto sotto forma di reporting, resoconti e relazioni, ma anche suggerimenti, consigli, osservazioni.
I canali di comunicazioneElemento
Chiave
Elementi 139
Le tecnologie e altre risorse
• Sviluppare e proteggere le tecnologie che costituiscono la base dei propri prodotti, processi, sistemi
• Utilizzare al meglio le risorse immateriali
Elementi 140
I materiali, gli immobili, le attrezzature
– Miglioramento della catena logistica– Ottimizzazione delle giacenze di magazzino e
della rotazione dei materiali– Ottimizzazione dell’utilizzzo dei materiali e
dell’impatto ambientale– Tutela e riciclaggio delle risorse naturali non
rinnovabili– Minimizzazione degli sprechi
Elemento Chiave
Elementi 141
MIGLIORAMENTO DELLA CATENA LOGISTICA
AZIENDAAZIENDA
• Effettuare ordini aperti ai fornitori per ridurre i tempi di acquisto dei materiali;
• Utilizzare le tecniche del “Just in time”;
• Adottare un collegamento elettronico con clienti/fornitori (il sistema EDI);impiegare modelli di inventario ottimale;
• Monitorare in modo differenziato le giacenze di magazzino.
Elemento Chiave
Elementi 142
I fornitori come risorsa
• individuare le partnership strategiche e i fornitori chiave con lo scopo di sviluppare obiettivi e strategie comuni nel rispetto della cultura aziendale e degli obiettivi di ciascuno
• impostare i propri rapporti di partnership e quelli con i fornitori allo scopo di massimizzare il contributo e la capacità potenziali di ciascuno
• ridurre il numero di fornitori• impostare con i fornitori rapporti che siano vantaggiosi per entrambi• sviluppare, grazie alle sinergie di partnership, la qualità e l’innovazione • attivare canali di comunicazione bidirezionali fra i partners e con i
fornitori• sostenere, anche con azioni di sensibilizzazione, addestramento e
assistenza i fornitori per lo sviluppo di una capacità di gestione responsabile ed autonoma (per esempio a livello di garanzia della capacità di tutti i processi, in particolare quelli operativi)
• effettuare azioni di sensibilizzazione e sostegno verso fornitori e partner per lo sviluppo di piani di miglioramento continuo
• coinvolgere fornitori e partner in tutte le fasi di progettazione • condividere il knowhow sia a livello gestionale che tecnico• valutare, riconoscere e premiare equamente l’impegno e i risultati di tutti
Elemento Chiave
Elementi 143
• brevetti industriali, copyright, brevetti industriali, copyright, • marchi, concessioni, licenzemarchi, concessioni, licenze
• quote di mercato quote di mercato • competenze distintive, know howcompetenze distintive, know how
• misurabili oggettivamentemisurabili oggettivamente
• quantificabili mediante valutazione soggettivaquantificabili mediante valutazione soggettiva
Le risorse immaterialiLe risorse immateriali Elemento Chiave
Elementi 144
ELEMENTI IMMATERIALI DELL’ORGANIZZAZIONE
•cultura organizzativa
• potere organizzativo
• autorità
• leadership
Elemento Chiave
Elementi 145
CULTURA ORGANIZZATIVA
Insieme di valori, principi, significati condivisi dai membri di un’organizzazione, in quanto ritenuti alla base dei successi passati
e tuttora efficace strumento di guida dell’azione organizzativa verso il
raggiungimento degli obiettivi prefissati
Elemento Chiave
Elementi 147
Elementi di gestione di un’OrganizzazioneIndice
• L’organizzazione come sistema aperto
• Introduzione al Management
• I Processi di Management
– Pianificazione e Controllo
– Il Processo Organizzativo
• La Struttura organizzativa
• Le risorse umane
• Le altre risorse
• Il processo di guida e l’evoluzione del concetto di leadership
• La gestione per processi
Elementi 148
LEADERSHIP
capacità di influenzare, orientare, guidare le attività individuali e di gruppo verso la
definizione di obiettivi ed il loro conseguimento
Elemento Chiave
Elementi 149
MANAGER LEADER PENSA IN TERMINI DI LUNGO
PERIODO SA GUARDARE FUORI DELLA
PROPRIA UNITA’ (“GIOCA” A TESTA ALTA)
HA INFLUENZA BEN OLTRE LA SUA SFERA DI STRETTA COMPETENZA
ATTRIBUISCE LA MASSIMA IMPORTANZA AD ENTITA' IMMATERIALI ( ES. VALORI, MOTIVAZIONI, ISPIRAZIONE)
HA LA CAPACITA' DI CONCILIARE ESIGENZE FRA LORO CONTRAPPOSTE
E’ PORTATO ALL’INNOVAZIONE
PIANIFICA
ORGANIZZA
GUIDA (gestisce il personale,
dirige un progetto …)
CONTROLLA E
SUPERVISIONA
Elementi 152
STILE DI DIREZIONE
l’espressione dei principi e delle logiche cui sono ispirati i rapporti tra superiori e subordinati
in una organizzazione piramidale.Riguarda il comportamento tenuto nell’ambito
di un rapporto di dipendenza gerarchica
CENTRATO SUL CAPO
CENTRATO SUL SUBORDINATO
Stile autoritarioStile partecipativo Stile permissivo
Elementi 153
COMPORTAMENTI TIPICI DEL LEADER
1. Ispirare fiducia e saper essere un punto di riferimento,
2. Riuscire a trasmettere i propri valori,3. Assicurarsi che gli obiettivi siano chiari e
compresi da tutti,4. Saper cogliere e sviluppare le potenzialità
dei collaboratori,5. Saper motivare le persone,6. Stimolare il lavoro di gruppo,7. Stimolare al miglioramento.
Leader non si Leader non si nasce:nasce:
si tratta di si tratta di coltivare quelle coltivare quelle caratteristiche caratteristiche
che sono che sono favorevoli allo favorevoli allo sviluppo della sviluppo della
leadershipleadership
Elemento Chiave
Elementi 154
giudizi dei collaboratori
+
giudizio del dirigente “valutato”
giudizio complessivo formulato dal superiore
POSSIBILE METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA LEADERSHIP
Elementi 155
Elementi di gestione di un’OrganizzazioneIndice
• L’organizzazione come sistema aperto
• Introduzione al Management
• I Processi di Management
– Pianificazione e Controllo
– Il Processo Organizzativo
• La Struttura organizzativa
• Le risorse umane
• Le altre risorse
• Il processo di guida e l’evoluzione del concetto di leadership
• La gestione per processi