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elementi di
architettura dell’informazione,usabilità e scrittura per il web
Alberto RotaLa Comunicazione tra enti pubblici tramite strumenti di informatica individuale e di reteCentro di Formazione Professionale Pavia - gennaio 2006
elementi di architettura dell'informazione - alberto rota 2006
aspetti del world wide web
» il web è un sistema distribuito (world wide) di documenti e risorse accessibili pubblicamente tramite protocollo http
» si combinano quindi:• aspetti tecnologici• aspetti comunicativi e sociali
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aspetti e vincoli tecnologici
» sono principalmente:
• limiti di banda (possibilità di trasmettere contemporaneamenti grandi quantità di dati;
• limiti in velocità di connessione e capacità di download;• scarso (nessun) controllo di come l’utente vedrà la
pagina: i dispositivi possono essere:
• browser di pc (ma che browser? che monitor?)• browser di dispositivi portatili• screenreader e tecnologie assistive
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aspetti comunicativi
» il web è anche un mezzo di comunicazione specifico con caratteristiche diverse dai media tradizionali (stampa, radio, tv…):
• ipertestualità• interattività• multimedialità
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testi e ipertesti
• nel testo tradizionale l’ordine di lettura è sequenziale
• nell’ipertesto non c’è sequenza o ordine: i percorsi possono essere infiniti….
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testi e ipertesti (2)
» l’ipertestualità completa è un’astrazione: nella pratica gli schemi sono più gerarchizzati ma non comunque rigidamente vincolanti
home page
secondo livello
primo livello
Lo schema “ad albero” di un sito web con home page e due livelli di organizzazione dei contenuti
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testi e ipertesti (3)
Immagine tratta daRosenfield, Morville,Information Architecturefor the World Wide Web,O’Really, 2002 (1988)
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il web non è un libro…
» l’ordine di lettura in un libro è fondamentalmente sequenziale (se non è un dizionario o un elenco del telefono)…
» il formato di un libro è noto a priori» un libro non è aggiornabile (al massimo si ristampa), un
sito web è un’opera “aperta”» la lettura su carta è meno faticosa
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il web non è un giornale...
» nel giornale c’è una forma debole di intestualità (“continua dalla prima”, “segue a pagina..”)
» ma l’informazione non è strutturata» il formato è noto a priori» la lettura su carta è meno faticosa
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il web non è la tv...
» a differenza della tv (con cui condivide la multimedialità) il web permette molta più libertà:
• è un medium “on demand”, non broadcast• dall’altra parte non c’è uno spettatore passivo ma un
utente attivo• è un medium interattivo (non solo col telecomando…)
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il web è...
» una fonte di informazioni e di contenuti strutturati;» una fonte di servizi realizzati da applicazioni di vario
tipo (funzioni di ricerca, servizi al cittadino, e-commerce…)
l’utente del web ha bisogno di qualcosa (un’informazione, un servizio, un prodotto): la pagina web è l’interfaccia attraverso la quale potrà ottenere quello che cerca...
elementi diusabilitàper il web
» interfacce e principi di usabilità» la user experience» misurare l’usabilità
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esempi di interfaccia
» esempi cui non facciamo più caso: l’interruttore della luce, il volante dell’automobile
» l’interfaccia sta tra noi e certi dispositivi per “aiutarci” ad usarli
» conoscendo un’interfaccia posso astrarre dalle caratteristiche specifiche di un dispositivo
volante e leva del cambio sono gli stessi in una 500 e in una ferrari...
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interfacce
» l’interfaccia migliore è quella che non si fa notare (trasparenza)
quando abbiamo familiarizzato con un’interfaccia tendiamo a non vederla più, a considerarla come “naturale”
» è importante insistere su elementi standardizzati e entrati nell’abitudine
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hci: human-computer interaction
» l’hci (interazione uomo-macchina) è una disciplina che studia le modalità di interazione tra l’utente e il computer• analizza gli aspetti psicologici connessi all’uso dei
computer• elabora teorie e paradigmi per sviluppare sistemi che
facilitino l’interazione con l’utente
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hci: human-computer interaction (2)
» ha carattere multidisciplinare perché in essa convergono:• informatica e intelligenza artificiale• ergonomia• psicologia e scienza cognitive
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hci: i paradigmi
» anni 50-60nessun paradigma: l’interazione avveniva tramite schede perforate
» anni 70paradigma della macchina da scrivere: interazione a riga di comando
» anni 80paradigma della scrivania e delle finestre: nascono le GUI
» anni 90 e successiviparadigma della naturalezza
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interfacce e usabilità
» l’usabilità è quella disciplina (branca dell’ HCI) che studia i meccanismi per valutare e migliorare gli strumenti informatici nella loro interazione con l’utente
» l’usabilità nel web riguarda la facilità dell’interazione tra utente e sito e la corrispondenza tra design model e user model
» possiamo vedere il sito web come un ambiente (più o meno familiare, più o meno ostico) in cui l’utente deve muoversi per perseguire i propri scopi
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cos’è l’usabilità?
il "grado in cui un prodotto può essere usato da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico contesto d'uso."
» norma iso (international standard organization) 9641
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attributi dell’usabilità (1)
» secondo il Sun Usability Lab i principali attributi dell’usabilità sarebbero:
• utilitàun sito è usabile se l’utente riesce a comprenderne gli scopi e l’utilità che il sito ha per lui
• facilità di apprendimentoun sito è usabile se le funzionalità che propone sono fruibili con un tempo di apprendimento ragionevole
• efficienzaun sito è usabile se i suoi contenuti sono consultabili in maniera veloce e proficua
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attributi dell’usabilità (2)
• facilità di ricordoil funzionamento di un sito deve poter essere ricordato facilmente
• prevenzione degli errorise gli utenti continuano a commettere errori cercando di compiere delle azioni il sito non è usabile
• soddisfazioneun sito deve poter essere usato senza frustrazione
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cosa coinvolge l’usabilità
» all’ usabilità concorrono:
• la struttura dell’informazione nel sito • l’impianto grafico della pagina• la chiarezza dei contenuti
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organizzazione visuale della pagina
» strumenti:
• vicinanza:gli elementi spazialmente vicini in una pagina web sono percepiti dall’utente come un’unità di contenuto omogenea (es. Barra di navigazione, menù)
• somiglianza: gli elementi simili sono percepiti come funzionalmente identici (i link andrebbero formattati allo stesso modo...)
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coerenza
» gli elementi di un sito web dovrebbero ripetersi in modo coerente per tutte le pagine
es. posizione del logo nell’intestazione, posizione dei menù
» la gerarchia tra i vari elementi deve sempre essere chiara
gli elementi strutturali vanno distinti a colpo d’occhio da quelli specifici della pagina
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metafore
» le metafore ricononducono l’ignoto e l’astratto al noto e al concreto: se ben usate possono aiutare il visitatore
» forniscono una “cornice” concettuale e aiutano l’apprendimento
» esempi di metafore:» rischi: se non vengono comprese creano diffoltà senza
dare alcun valore
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don’t make me think!
è il titolo di un famoso libro di Steve Krug e si riferisce al fatto che l’utente del web non vuole perdere tempo a imparare complesse modalità di interazione ma
• ha fretta• vuole ottenere al più presto
quello che cerca
meglio aderire alle convenzioni e agli standard...
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struttura-tipo
» la struttura cui siamo abituati navigando è di questo tipo:
header
contenuti
navigazione
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struttura-tipo (2)
header
contenuti
navigazione
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tipi di pagine
» si distinguono normalmente tre tipi di pagine (per funzione):
• home page: è (in genere) il punto di ingresso e presentazione del sito, dovrebbe essere graficamente più curata ma chiara
• pagine interne: presentano i contenuti effettivi• pagine di transazione: invitano l’utente ad agire (es.
compilazione di form) e devono essere semplici
le pagine hanno caratteristiche diverse ma dovrebbero mantenere una certa omogeneità stilistica
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home page
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pagina interna
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home page
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pagina di transazione
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usabilità dei link
» i link sono la caratteristica principale del web e dovrebbero essere sempre chiaramente riconoscibili
non solo per via della manina....
» soprattutto i link interni al testo:• andrebbero sottolineati• nessuna altra parte di testo dovrebbe avere
caratteristiche che possono generare confusione
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usabilità dei link (2)
» il loro testo dovrebbe essere• breve• indicativo
non deve ripetere l’url, non deve essere del tipo “clicca qui”: casomai: “leggi il corriere”
» andrebbe sempre conservata la distinzione grafica tra link visitati e link non ancora visitati
servono a chiarire in quali pagine abbiamo già navigato
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» usare sempre l’attributo title nei link
<a href=“http://www.corriere.it” title=“leggi il corriere”>Corriere della Sera</a>
» genera: Corriere della sera
usabilità dei link (3)
marcatore dei link indirizzo
il title è la casella di testo che compare quando il mouse si sofferma sopra il link
testo del link
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errori da non fare
» incoerenza nella disposizione/presentazione degli elementi strutturali
» testi non chiari, etichette non rappresentative
» link poco evidenti» sovraffollamento di formati» materiali troppo pesanti da scaricare
Jacob Nielsen (www.useit.com), guru dell’usabilità, non approverebbe...
elementi diusabilitàper il web
» interfacce e principi di usabilità» la user experience» misurare l’usabilità
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la user experience
» occorre adottare il più possibile il punto di vista dell’utente
» la user experience è l’esperienza di navigazione che l’utente compie sul sito. si compone di• comportamenti• risultati• sensazioni
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la user experience: emotività / razionalità
» ogni sito cerca di “pilotare” l’esperienza dell’utente» siti diversi propongono ambienti ed esperienze diverse,
puntando più sull’emotività o sulla razionalitàciò comporta anche distinzioni di “genere” tra siti di entertainment, siti di e-commerce, siti informativi o didattici...
elementi diusabilitàper il web
» interfacce e principi di usabilità» la user experience» misurare l’usabilità
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i test di usabilità
» sono un insieme di metodologie e tecniche basate sullo studio di utenti reali alle prese con prodotti reali
» scopi:• individuare i problemi• capire come l’utente ragiona utilizzando l’interfaccia
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i test di usabilità (2)
» occorre effettuare un campione di utenti rappresentativo (variabili: competenze informatiche, titolo di studio…)
» gli utenti vengono invitati a svolgere una serie di compiti individuali in maniera sequenziale
» tecnica del thinking aloudun esempio:user testing del sito del tg2
elementi diarchitetturadell’informazioneper il web
» cos’è l’architettura dell’informazione» schemi di organizzazione dell’informazione» cms, dati e metadati» sistemi di navigazione» labeling
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l’architettura dell’informazione...
» studia i metodi di organizzazione (logica e razionale) dell’informazione• favorire il reperimento dell’informazione• combattere il sovraccarico (overload) informativo, che
forma rumore per la comunicazione
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l’architettura dell’informazione (2)
» comprende• schemi e strutture di organizzazione dell’informazione• navigazione• etichettatura• metadati e sistemi di reperimento dei contenuti
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catalogazione e reperibilità
» la catalogazione dell’informazione è indispensabile per garantirne la reperibilità
» i primi metodi di catalogazione risalgono al III secolo a. C. con Zenodototo di Efeso (divisione in libri dell’opera di Omero) e Callimaco (i Pinakes in 120 libri con catalogazione per generi ed autori)
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la catalogazione dell’informazione
» tre metodi:• il sistema decimale Dewey• il sistema della biblioteca del Congresso• Ranganathan e la classificazione a faccette
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dati e metadati
» i metadati sono dati che parlano di altri dati
es. un articolo può essere contraddistinto dai seguenti metadati:
• argomento• titolo• breve descrizione• parole chiave
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dati e metadati (2)
» i metadati sono utilissimi per ritrovare l’informazione» rappresentano delle chiavi di relazione tra contenuti,
permettendo:• il filtraggio dei risultati di ricerca per rilevanza• l’ordinamento• la segnalazione di contenuti correlati
elementi diarchitetturadell’informazioneper il web
» cos’è l’architettura dell’informazione» schemi di organizzazione dell’informazione» cms, dati e metadati» sistemi di navigazione» labeling
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sistemi, schemi e struttura di organizzazione
» schemi di organizzazione: il modo in cui il contenuto è classificato e organizzato
es. l’ordine alfabetico dell’elenco telefonico
» struttura di organizzazionees. l’ipertesto
» sistema di organizzazione = schema + struttura
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schemi di organizzazione dell’informazione
» si dividono in:• schemi percettivi• schemi esatti• schemi ambigui• schemi ibridi
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schemi percettivi
» il criterio non è logico ma visuale, e si basa sulla vicinanza spaziale di informazioni simili
» non dà nessun aiuto per la catalogazione effettiva e non favorisce il reperimento dell’informazione
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schemi esatti
» detti anche indici, sono univoci e molto precisi ma occorre sapere esattamente che cosa cercare
» si dividono in:• schemi alfabetici• schemi cronologici• schemi geograficile categorie in questi schemi sono mutuamente esclusive
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schemi ambigui
» dividono i contenuti in categorie meno precise degli schemi esatti ma sono più utile se non si sa esattamente che cosa cercare
» tipici schemi ambigui:• per argomento (topical)• per utenza (audience-specific)• per scopo (task oriented)• per metafore
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schemi ibridi
» mischiano gli schemi precedentemente visti» assolutamente da evitare perché disorientano
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card sorting
» il card sorting è un metodo di classificazione e ordinamento dell’informazione per il web ideato da Jackob Nielsen
» consiste nel dividere le informazioni in unità di contenuto, e chiedere a diversi utenti di ordinarle
» l’ordinamento complessivo terrà così conto degli schemi reali degli utenti
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multi-categorizzazione
» il reperimento delle informazioni sarà tanto più facile quante più categorie e schemi entreranno in gioco
» la combinazione (non l’ibridazione) di schemi diversi è la situazione ideale
permette di ritrovare un certo contenuto in base a parametri diversi (cronologia, alfabeto, scopo...)
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l’albero del sito
» la struttura di organizzazione di un sito web si rappresenta con un albero rovesciato:• la radice è l’home page• le varie modalità di navigazione sono i rami• le singole unità di contenuto sono le foglie
» foglie “notizia” e foglie “prodotto”
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alberi profondi, alberi piatti
Albero profondo: la maggior parte dell’informazione è in profondità
Albero piatto: la maggior parte dell’informazione è in superficie
home page home page
elementi diarchitetturadell’informazioneper il web
» cos’è l’architettura dell’informazione» schemi di organizzazione dell’informazione» cms, dati e metadati» sistemi di navigazione» labeling
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content management sistems
» i cms sono software per la gestione di portali dinamici• contengono metodi per la categorizzazione dei contenuti
tramite metadati• permettono la “redazione diffusa” e il lavoro collaborativo
gestendo il workflow con utenti e permessi
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cms e metadati
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tipi di metadati
» metadati di categoria (argomento)» metadati di tempo (data di
scrittura/pubblicazione/scadenza)» metadati di lingua (italiano/inglese)» metadati redazionali (titolo/sottotitolo/abstract)» metadati di authoring (autore/editor/responsabile)
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thesauri
» un thesaurus è un insieme chiuso di parole legate assieme da relazioni semantiche.
» le relazioni possono essere:• di equivalenza (sinonimia)• gerarchiche:
• classe - specie (felino/gatto)• parte - tutto (volante/automobile)• esemplificativa (primi piatti/lasagne al forno)• associativa (tarallucci/vin santo)
elementi diarchitetturadell’informazioneper il web
» cos’è l’architettura dell’informazione» schemi di organizzazione dell’informazione» cms, dati e metadati» sistemi di navigazione» labeling
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tipi di link
» Nielsen divide i link in:• strutturali
es. barre e menù di navigazione: connettono parti della struttura del sito
• topiciinseriti nel testo, riguardano l’argomento (topic) trattato nella foglia del contenuto
• associativiin posizione diversa, sono gli “argomenti correlati”
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global, local, contextual navigation
» Rosenfield e Morville dividono• global navigation
sempre presente in tutte le sezioni
• local navigationla navigazione interna ad una sezione
• contextual navigationi link interni al testo
• supplemental navigationmappe del sito, indici, help e tour guidati
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global navigation
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local navigation
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supplemental navigation systems: index
nell’indice i contenuti del sito sono disposti in ordine alfabetico
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supplemental navigation systems: sitemap
nella mappa del sito i contenuti sono disposti per sezione tematica
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supplemental navigation systems: guides
nella visita guidata il sito è presentato nelle sue componenti e funzionalità
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scopi della navigazione
» presentare una classificazione dei contenuti del sito (le sezioni)
» permettere ai visitatori di sapere dove sono» permettere ai visitatori di muoversi razionalmente e
comodamente tra i contenuti del sito» dare riferimenti/suggerimenti/consigli su argomenti
che si ritengono di interesse
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bread crumbs
» le “briciole di pane” (Nielsen) sono il percorso progressivo di navigazione compiuto dall’utente per arrivare al contenuto
» permettono di capire immediatamente dove ci si trova
percorso compiuto dall’utente
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il test del portabagagli
» un sito usabile dovrebbe passare quello che Krug chiama “il test del portabagagli”
» a prima vista e senza riferimenti pregressi un utente dovrebbe immediatamente capire:• in che tipo di sito è capitato• in che punto della struttura si trova• quali altri punti potrebbe visitare
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strumenti di navigazione
logo
navigazione locale
navigazione globale
utilità e ricerca
link associativi
elementi diarchitetturadell’informazioneper il web
» cos’è l’architettura dell’informazione» schemi di organizzazione dell’informazione» cms, dati e metadati» sistemi di navigazione» labeling
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labels
» sono le “etichette” testuali che contraddistinguono parti importanti delle pagine, come sistemi di navigazione, voci di menù
» le voci di menù• devono essere particolarmente chiare• vanno usate con coerenza (solo nomi, solo verbi..)• non devono cambiare da una pagina all’altra• dovrebbero essere mutuamente esclusive
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labels (2)
» le etichette dei titoli• devono essere sintetiche• devono essere rappresentative del contenuto
» le etichette dei link• devono essere sintetiche e rappresentative• non devono essere autoreferenziali
elementi discritturaper il web
» la scrittura per il web» consigli di formattazione
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la “lettura” sul web
» la lettura sullo schermo è più lenta del 25% che sulla carta
» da ricerche di Nielsen risulta che gli utenti del web non leggano ma scansionino rapidamente la pagina alla ricerca del contenuto di interesse• conseguenze sullo stile da adottare• conseguenze sulla formattazione
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regole di base
» la regola più importante: concisione!» sono assolutamente adatte al web le massime di Grice:
• massima della quantità“scrivi l’informazione necessaria, né di più, né di meno”
• massima della qualità“scrivi solo ciò di cui hai le prove”
• massima della relazione“scrivi solo ciò che è pertinente”
• massima del modo“sii chiaro”
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la piramide rovesciata
» gli utenti del web non vogliono perdere tempo: hanno bisogno di capire immediatamente se il testo che hanno di fronte è di interesse oppure no
» la “piramide rovesciata” (Nielsen) consiste nello scrivere partendo dalle conclusioni ed esponendole in modo conciso
i dettagli e le informazioni utili alla spiegazione vanno aggiunti solo in seguito
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spezzare l’informazione
» i testi in rete non dovrebbero mai essere troppo lunghi (meglio spezzarli in più testi)
» occorre spezzare l’informazione in paragrafi che contengano una sola idea, una sola informazione
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labeling dei link
» il testo dei link:• deve essere breve e chiaro• deve essere rappresentativo della destinazione (niente
“clicca qui”)• non deve essere autoreferenziale (tipo “vai alla
pagina...”: tutti sanno che attraverso un link andranno ad un’altra pagina)
elementi discritturaper il web
» la scrittura per il web» consigli di formattazione
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gli spazi bianchi e i grassetti
» data l’abitudine di “scansionare” le pagine è molto utile dividere i paragrafi con uno spazio bianco (sullo schermo è meglio dell’indentazione)
» usare il più possibile gli elenchi• puntati: se la sequenza non è importante• numerati: se la sequenza è importante
» evidenziare le parole chiave• preferire il grassetto al corsivo• non usare sottolineature (caratteristiche dei link)
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colori e contrasto
» usare colori standard (possibilmente il nero) ed evitare di usare più di un colore nel testo
» nero su bianco è la combinazione che assicura il contrasto maggiore e quindi la miglior leggibilità possibile
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allineamento
» gli allineamenti disponibili sono:• a sinistra• al centro• a destra• giustificato
» la leggibilità maggiore viene dall’allineamento a sinistra
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tipografia: bastoni o grazie?
» Arial, Tahoma, Verdana, Century Gothic» Times, Garamond, Palatino Linotype
carattere a bastoni (sans)
carattere graziato (serif)
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font per il web
» se sulla carta sono preferibili i caratteri graziati, la lettura su schermo è più agevole con caratteri a bastone
» il tipo di font dipende dalla macchina client: occorre usare sempre font standard, come• Arial• Verdana• Tahoma
» evitare di mischiare i font tra loro (soprattutto se si tratta di grazie con grazie e di bastoni con bastoni)