+ All Categories
Home > Documents > ELIO DIALOGHI VISIVI TRA DUE GENERAZIONI · nostri paesaggi a quelli ritratti da Ansel Adams o...

ELIO DIALOGHI VISIVI TRA DUE GENERAZIONI · nostri paesaggi a quelli ritratti da Ansel Adams o...

Date post: 27-Mar-2020
Category:
Upload: others
View: 2 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
2
ELIO CIOL & CIOL STEFANO DIALOGHI VISIVI TRA DUE GENERAZIONI ELIO CIOL LA LUCE INCISA Libro in mostra. Testo di Chiara Ciol, edizioni Punto Marte 13 ottobre- 25 novembre 2012 Palazzo Marliani Cicogna - Busto Arsizio (Va)- Piazza Vittorio Emanule Il orari visita: dal martedi al sabato 15-19 l domenica 10-12 l 16-19- Ingresso libero Inaugurazione: sabato 13 ottobre ore 18:00 Il progetto dal titolo La luce incisa, propone le immagini più caratteristiche della sua terra d'origine, dove i campi, le vigne e i suoi famosi gelsi sono i protagonisti di un paesaggio faticosamente lavorato, dal quale l'uomo è riuscito a trame beneficio, contribuendo ad arricchirlo. La sua è una fotografia che si rifà ai grandi classici della tradizione paesaggistica, ove l'elemento grafico tende a predominare, grazie anche a una curatissima stampa in bianco e nero. Anche l'uso dosatissimo dell'infrarosso conferisce alle sue immagini un tocco di suggestione onirica che migliora, dal punto di vista estetico, le atmosfere nostrane, avvicinando così i nostri paesaggi a quelli ritratti da Ansel Adams o Minor White. Elio Ciol nasce a Casarsa della Delizia (Pordenone) nel 1929. Inizia giovanissimo a lavorare nel laboratorio del padre, acquisisce esperienza tecnica ed elabora un personale modo di esprimersi attraverso la fotografia, soprattutto riguardo al paesaggio. È sempre alla ricerca di nuove dimensioni espressive. Dal1955 al1960 è attivo nel circolo fotografico "La Gondola" di Venezia. Nel1962 partecipa come fotografo di scena al film Gli Ultimi di Vito Pandolfi e Padre David Maria Turoldo. L'anno dopo, 1963, a Milano, collabora con Luigi Crocenzi alla realizzazione della Fondazione Arnaldo e Fernando Altimani per lo studio e il linguaggio delle immagini. Nella sua lunga attività artistica ha pubblicato più di 200 libri, collaborando con importanti case editrici, e ha esposto le sue foto in oltre cento mostre personali e collettive. Sue fotografie sono presenti in collezioni private in importanti musei e istituti culturali tra i quali il Metropolitan Museum of Art di New York, il Victoria & Albert Museum di Londra, il Centre Canadian d'Architecture di Montreal, Canada, l'International Museum of Photyography, Rochester New York, il Musèe de la Photography di Charleroi ecc. e ha ricevuto molti premi e i riconoscimenti internazionali, tra i quali: 1992, Londra, Premio Kraszna Krausz per il fotolibro Assisi, a pari merito con i libri di Sebastio Salgado, Paul Strand e Irving Penn; 1995, Spilimbergo, Premio Speciale Friuli Venezia Giulia Fotografia; 1996, Londra, Premio Kaszna Krausz per il fotolibro Venezia a pari merito con Robert Doisneau, Eric Hartmann e Naomi Rosemblum; 1997, Amsterdam, World Press Photo, terzo premio nella categoria Natura e Ambiente; 2003, Padova, Premio Foto Padova 2003 per il miglior fotolibro con il volume Ascoltare la luce. Nel dicembre 2001 il New York Times gli ha dedicato uno spazio nella sezione Arts and Leisure. Da sessant'anni Elio Ciol scrive con la luce, tracciando un lungo e affascinante itinerario fotografico.
Transcript
Page 1: ELIO DIALOGHI VISIVI TRA DUE GENERAZIONI · nostri paesaggi a quelli ritratti da Ansel Adams o Minor White. Elio Cio l nasce a Casarsa della Delizia (Pordenone) nel 1929. Inizia giovanissimo

ELIO CIOL & CIOL STEFANO

DIALOGHI VISIVI TRA DUE GENERAZIONI

ELIO CIOL LA LUCE INCISA

Libro in mostra. Testo di Chiara Ciol, edizioni Punto Marte

13 ottobre- 25 novembre 2012 Palazzo Marliani Cicogna - Busto Arsizio (Va)- Piazza Vittorio Emanule Il orari visita: dal martedi al sabato 15-19 l domenica 10-12 l 16-19- Ingresso libero Inaugurazione: sabato 13 ottobre ore 18:00

Il progetto dal titolo La luce incisa, propone le immagini più caratteristiche della sua terra d'origine, dove i campi, le vigne e i suoi famosi gelsi sono i protagonisti di un paesaggio faticosamente lavorato, dal quale l'uomo è riuscito a trame beneficio, contribuendo ad arricchirlo. La sua è una fotografia che si rifà ai grandi classici della tradizione paesaggistica, ove l'elemento grafico tende a predominare, grazie anche a una curatissima stampa in bianco e nero. Anche l'uso dosatissimo dell'infrarosso conferisce alle sue immagini un tocco di suggestione onirica che migliora, dal punto di vista estetico, le atmosfere nostrane, avvicinando così i nostri paesaggi a quelli ritratti da Ansel Adams o Minor White. Elio Cio l nasce a Casarsa della Delizia (Pordenone) nel 1929. Inizia giovanissimo a lavorare nel laboratorio del padre, acquisisce esperienza tecnica ed elabora un personale modo di esprimersi attraverso la fotografia, soprattutto riguardo al paesaggio. È sempre alla ricerca di nuove dimensioni espressive. Dal1955 al1960 è attivo nel circolo fotografico "La Gondola" di Venezia. Nel1962 partecipa come fotografo di scena al film Gli Ultimi di Vito Pandolfi e Padre David Maria Turoldo. L'anno dopo, 1963, a Milano, collabora con Luigi Crocenzi alla realizzazione della Fondazione Arnaldo e Fernando Altimani per lo studio e il linguaggio delle immagini. Nella sua lunga attività artistica ha pubblicato più di 200 libri, collaborando con importanti case editrici, e ha esposto le sue foto in oltre cento mostre personali e collettive. Sue fotografie sono presenti in collezioni private in importanti musei e istituti culturali tra i quali il Metropolitan Museum of Art di New Y ork, il Victoria & Albert Museum di Londra, il Centre Canadian d'Architecture di Montreal, Canada, l'International Museum of Photyography, Rochester New Y ork, il Musèe de la Photography di Charleroi ecc. e ha ricevuto molti premi e i riconoscimenti internazionali, tra i quali: 1992, Londra, Premio Kraszna Krausz per il fotolibro Assisi, a pari merito con i libri di Sebastio Salgado, Paul Strand e Irving Penn; 1995, Spilimbergo, Premio Speciale Friuli Venezia Giulia Fotografia; 1996, Londra, Premio Kaszna Krausz per il fotolibro Venezia a pari merito con Robert Doisneau, Eric Hartmann e Naomi Rosemblum; 1997, Amsterdam, World Press Photo, terzo premio nella categoria Natura e Ambiente; 2003, Padova, Premio Foto Padova 2003 per il miglior fotolibro con il volume Ascoltare la luce. Nel dicembre 2001 il New York Times gli ha dedicato uno spazio nella sezione Arts and Leisure. Da sessant'anni Elio Ciol scrive con la luce, tracciando un lungo e affascinante itinerario fotografico.

Page 2: ELIO DIALOGHI VISIVI TRA DUE GENERAZIONI · nostri paesaggi a quelli ritratti da Ansel Adams o Minor White. Elio Cio l nasce a Casarsa della Delizia (Pordenone) nel 1929. Inizia giovanissimo

ELIO CIOL & CIOL STEFANO

DIALOGHI VISIVI TRA DUE GENERAZIONI

STEFANO CIOL OMBRE DI LUCE

Libro in mostra, edizioni Punto Marte

13 ottobre- 25 novembre 2012 Palazzo Marliani Cicogna - Busto Arsizio (Va)- Piazza Vittorio Emanule Il orari visita: dal martedi al sabato 15-19 l domenica 10-12 l 16-19- Ingresso libero Inaugurazione: sabato 13 ottobre ore 18:00

La fotografia di paesaggio è una forma di pellegrinaggio. Scegliamo di raggiungere un luogo, lo esploriamo, lo confrontiamo con le nostre conoscenze, credenze, e con la storia e la natura profondo del luogo. Alla fine, siamo arricchiti da questo processo, e la visualizzazione è una parte importante di questo arricchimento. Penso che la parte migliore del lavoro di Stefano Ciol sia la capacità di rendere chiari questi meccanismi. Esso ci rende più consci della natura visiva di una natura alla quale tutti apparteniamo. Come conseguenza automatica, ciò dovrebbe renderei più rispettosi di ciò che ci circonda. La tecnica può diventare arricchimento visivo, e questo può trasformarsi in meditazione sulla natura delle cose. La libertà creativa rappresenta davvero una strada molto lunga. Fabio A mode o

Erede di una dinastia di fotografi, Stefano Ciol affianca al lavoro professionale la ricerca personale. Un'opera continua di aggiornamento tecnologico lo porta a incrociare le tecniche tradizionali con quelle più recenti e avanzate allo scopo di perfezionare la corrispondenza tra la propria visione e l'immagine finale. Questo processo trova piena evidenza nel controllo delle tonalità della sua fotografia di paesaggio in bianco e nero, rilettura in chiave contemporanea di un genere che affonda le proprie radici nella storia stessa della fotografia. Vive e lavora a Casarsa della Delizia.


Recommended