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Emanuela L. Antonella F. - morellibugna.com 2017.pdf · tutti poveri, ma come se podea se...

Date post: 16-Feb-2019
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Emanuela L.Francesca Z.

Chiara P.Antonella F.

Compleanni di Febbraio: Auguri a….Questo mese…Esperienza di Tirocinio... L’attività di gruppo con la

Logopedista Proverbi di FebbraioL'origine della Briscola Arrivederci al prossimo mese

VALENTINI MARIA 03/02/1920MONESI AMELIA 02/02/1932DEROSSI FRANCESCO 10/02/1932FRANZONI LUCIANA 22/02/1927RONCA INES 06/02/1926GAIARDONI VITTORIO MARIO 10/02/1940GELMETTI LUCIANO 12/02/1932BELLE' ADRIANA 18/02/1932DALFINI LUIGI 23/02/1940RIGHETTI LUIGINA 24/02/1918RAGONA ANNA 26/02/1929SEGATO SERGIO02/02/

SABATO 4 FEBBRAIO ORE 10.0

CORO in SALONE

GIOVEDI’ 9 FEBBRAIO ORE 15.30

FESTA DEI COMPLEANNIVENERDI' 24 FEBBRAIO

BAMBINI CANOSSIANE in SALONE

MARTEDI' 28 FEBBRAIO ORE 09.45

FESTA DI CARNEVALE

ESPERIENZA DI TIROCINIO nellastruttura Centro Servizi alla Persona

“MORELLI-BUGNA”

Per me questa è stata un'esperienza davverobella e significativa, ho conosciuto dellepersone fantastiche, a partire dagli utentiarrivando fino al personale e alle educatrici.Ho ricevuto tante soddisfazioni e non avreimai pensato di trovarmi così bene. Queste 3settimane mi hanno arricchito molto e mihanno reso una persona più sicura e anche piùsensibile di quello che già ero. Gli utenti cheho potuto conoscere in questa struttura sonotutti speciali e ognuno con la propria storia ele proprie emozioni da raccontare.Un giorno piacerebbe anche a me lavorarecon le persone della terza età perché hanno unmondo da offrire.

Elena

“Ricordo di un nonno nel periodo Nazista”Il periodo dal 23 al 29 gennaio è stata lasettimana dedicata alla Shoa cioè dedicata alricordo degli Ebrei vittime del nazismo.Avendo solo 20 anni non posso avere ricordi mamio nonno mi ha raccontato molte cose di quelperiodo. Nonostante mio nonno non fosse Ebreoè, comunque, stato prigioniero in Germania. Tra isuoi tanti ricordi vi era il fatto che, durante laprigionia, avendo poco da bere e mangiaredoveva strizzare i propri vestiti bagnati dallapioggia.Inoltre ho sempre pensato che mio nonno fossemolto coraggioso soprattutto da quando mi haraccontato che una volta riuscito a fuggire dallaprigionia è riuscito a rubare una bici abbandonatadai Tedeschi e tornare insieme a un altro a casa.Nonostante io pensassi che fosse coraggioso luilui mi ha sempre detto di essere fifone e l'unicomotivo che l'aveva spinto a tornare era “solo “l'amore per mia nonna. Da qualche anno inmemoria del ragazzo che è tornato in Italia conlui vi è una scritta in un parco a Dossobuono.

Alice

TI RACCONTO...(ATTIVITA' DI GRUPPO CONLOGOPEDISTA)

Gli Ospiti raccontano:

2 Febbraio: Giorno della Madonna -“La Candelora” “Alla Candelora de l'inverno semofora, ma tra nuvolo e seren 40 giornighe n'aven”Stiamo uscendo dall'inverno, però c'èancora freddo, “il sole l'è ancora fiacco”. 3 Febbraio: San BiagioE' il giorno di benedizione della gola con lecandele benedette il giorno prima, il 2febbraio si fa la processione in chiesa e sibenedicono le candele.

14 Febbraio: San ValentinoProverbio: -“A San Valentin il fredo l'è fin”.

-”Sant'Antonio e San Valentin mercanti di neve”.Perché spesso in questi giorni nevica, aBussolengo fanno la fiera di San Valentinoe dura tre giorni.“A San Valentin le lodole le fa ilgnalin”La legna dei gelsi(morari), si dovevatagliare a partire dal 14 Febbraio, il giornodi San Valentino. Il padrone dei campifaceva un cartello con questa scritta per icontadini.A San Valentino a Sommacampagna,andavo con le amiche a Bussolengo.Andavamo a piedi, c'erano 7 kilometri dacamminare, eravamo in dieci, dodiciamiche. Arrivati là comperavamo i lecca-lecca, lunghi a forma di ciucciotto. Era lagioventù, c'era la fiera a Bussolengo con legiostre, ma sulle giostre andavano soloquelle che avevano i soldini. Un giorno sono andata sulla caccianculo emi sono fatta uno strappo alla gonna. Miamamma mi ha sgridato e le ho ancheprese perché di vestiti cen'erano pochi.24 Febbraio: Venerdi' Gnocolar

28 Febbraio: Ultimo giorno dicarnevale

Dopo l'Epifania inizia il carnevale,”Acarnevale ogni scherzo vale”, eravamotutti poveri, ma come se podea sefesteggiava lo stesso. In qualche stalla ocasa se fasea quattro salti e se gheraqualcuno che suonava la fisarmonica sebalava.Mio papà mi lasciava ballare, ma non eramolto contento anche se lui da giovaneaveva conosciuto mia mamma ballando. Sevoleva vederla la sua futura moglie,andava dove ballavano e la trovavasempre.Ballare per me non era la mia passione,quando i soldati tornavano dalla guerra glifacevano una bella festa in casa di amici.Ma anche se c'era mio fratello i mieigenitori non erano contenti che io andassia festeggiare e quindi non andavo. “Se siandava, bisognava andarghe di nascostosenza che i genitori i venisse a

saverlo”.Secondo me avevano ragione,perchè anca allora non i se comportavamolto bene ed alcune persone potevanoapprofittarne. Oggi i balli sono diversi daallora e in discoteca ci vanno anche igenitori assieme ai figli. I miei genitorierano ballerini e anch'io andavo a ballare.In tempo di carnevale se fasea le sossole(galani), le fritole (frittelle). Mia mammami faceva i vestiti di carta per il carnevaleo di stoffa e dopo si comperava lamaschera. In parrocchia si faceva la sfilatadelle maschere, si vestivano gli adulti e ibambini. Eravamo in cinque sorelle, io ero lapenultima, quindi la più grande dava i suoivestiti a mia mamma che dovevaaccorciarli perchè erano troppo lunghi. Ioquindi per carnevale mettevo il vestito dimia sorella.Io avevo il vestito da regina con un belcappello a punta con la stella.“I se mettea un po' de carbon sul viso, i sefasea i mostaci (baffi), i andava par le caseper mangiar un po' de sossole o quello chei ghe dava”.

Preciso e puntuale

è arrivato il Carnevale.

Ecco l'arguto Arlecchino,

il malizioso Meneghino,

con un abito da regina

la bella Colombina.

C'è l'astuto Pulcinella

in barruffa con Brighella;

il dotto Balanzone

se la prende con Pantalone.

e come se la spassa

il Capitan Fracassa!

Vispa e paffutella

la graziosa Pacchianella.

C'è la dama, il paggetto,

il simpatico coniglietto;

con la bacchetta e la stellina

ecco arriva la Fatina.

Ci son proprio tutti quanti?

E allora

via con le stelle filanti,

i coriandoli, i sorrisi,

le trombette, gli schiamazzi,

con girotondi pazzi.

Viva, viva le mascherine

allegre e biricchine

che cacciano la malinconia

e portano allegria.

La vita è come una minestra senza sale,

se non c'è un po' di Carnevale.

(Luigi Tartaglione - Maestro - Poeta di San Severo)

IL GIOCO DELLA BRISCOLA

Dato che da un po' di tempo anchenella nostra struttura è attivo un torneodi Briscola che ha risvegliato lapartecipazione e l'attenzione di moltiospiti abbiamo pensato fosseinteressante parlare di questo giocoche molti appassiona. Partiamo dalleorigini del gioco della Briscola non sonocerte, alcuni sostengono che sia ungioco nato in Italia a causa dell'elevatapopolarità e diffusione sul territorionazionale, altri che abbia originifrancesi od olandesi.

La teoria sull'origine francese sembra lapiù plausibile in quanto,etimologicamente, la parola Briscolasembrerebbe derivare dalla parolafrancese "Brisque" che letteralmentesignifica "gallone"; in passato i gallonierano i gradi indossati sull'uniforme daisoldati francesi più anziani che

amavano passare il tempo, appunto,giocando a Briscola. La teoria olandeseè meno accreditata ma si hannotestimonianze sull'esistenze di un giocomolto simile alla Briscola che erapiuttosto in voga tra i marinai durante ilunghi viaggi marittimi per raggiungerele Indie olandesi. Nel gioco dellabriscola puoi anche accoppiarti con unpartner diverso ogni volta, ma quandohai trovato il compagno ideale, quellocon cui raggiungi la perfetta sintoniaper l’esatta divisione dei ruoli (io contoi nostri punti, tu i loro; io memorizzo lebriscole già uscite, tu i carichi),dimentichi d’un botto tutti gli amoriprecedenti, compreso il primo. Daquel momento la vostra più grandesoddisfazione sarà quella di poteressere, agli occhi di tutti, la “coppia”.


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