Emanuela LesoFrancesca Zamboni

Basso SimonettaCostantini Tatiana

Antonella Ferrarese

•Compleanni di Dicembre Auguri a….

•Appuntamenti del mese di Dicembre

•Ti Racconto attività con Logopedista

•Poesia S.Lucia•Buon Natale e Buon Anno Nuovo

AUGURI A :

•CORDIOLI MARTA•DAL CASTELLO FIORINA

•MEGGIORINI SERGIO•MONTRESOR CELESTE

•NEGRENTE LINA•POLI TIBERIO

•VANTINI MARIA

VENERDI' 8 DICEMBREOre 9.45S. MESSA

GIOVEDÌ 14 DICEMBREOre 15.30

FESTA DEI COMPLEANNI

MERCOLEDI’ 13 DICEMBREOre 10.00

ARRIVA S.LUCIA

GIOVEDI’ 21 DICEMBREOre 10.00

VISITA BAMBINI SCUOLADELL’INFANZIA COLLODI

MARTEDI’ 19 DICEMBREOre 15.30

ARRIVA BABBO NATALEAUGURI DA PARTE DEL PRESIDENTE E

DALL’AMMINISTRAZIONE A TUTTI GLI OSPITI E PARENTI

SABATO 23 DICEMBREOre 10.00

Auguri dal CORO 10+1 in salone

Ore 16.00Visita degli Amici del

Naso Rossoper Augurare un

SERENO NATALE E FELICEANNO NUOVO

TI RACCONTO….(Attività di Gruppo con Logopedista)

IL NATALE DEI NONNI

Tornando indietro di parecchi anni fa, circatrenta o quaranta, il Natale era festeggiato in unmodo totalmente diverso rispetto ad oggi: infatti,soprattutto i bambini, nei giorni antecedenti ilNatale erano entusiasti e orgogliosi di costruirepiccoli presepi o alberi. I presepi venivano spessoe volentieri, collocati in un angolo della cucina,di solito erano i bambini ad occuparsene: primadi tutto, andavano a raccogliere il muschio (inzone umide poco distanti dalle loro abitazioni onei boschi limitrofi), il quale faceva da tappetoerboso al presepe, poi collocavano le pochestatuine che avevano di carta o di gesso e il tuttoera illuminato da qualche lumicino. Alla vigilia di

Natale tutto era pronto per la gran festa delgiorno dopo, le mamme e le nonne, come ancoraadesso, sentendo le diverse esigenze dei figli enipoti, facevano credere loro che andavano aparlare a Gesù Bambino per informarsi su cosaaveva ha disposizione come regali. Essi venivanodeposti in dei cappellini che venivano messi sottol’albero o appesi al caminetto. La mattina diNatale, i bambini si alzavano presto, ansiosi divedere i regali. Allora, essendo poveri, ci siaccontentava di una misera strenna e pochiregali, i quali, però suscitavano un enormeentusiasmo nei bimbi che si accontentavano dipoco e quasi niente; i regali più frequenti eranoqualche frutto, come due o tre mandarini, alcunespagnolette e nocciole, un pacchetto di biscottibuoni che piacevano tanto ai bambini. Per imaschietti, spesso veniva regalato un cavallucciodi cartapesta che si doveva trainare su quattropiccole ruote, invece per le femminuccesolitamente si regalava una bambolina di pezza. Mentre i bambini e le bambine giocavano, le“donne di casa”, (mamme e nonne), siprestavano a preparare il pranzo natalizio, curatonei minimi dettagli e particolari. Esso era moltoatteso da tutte le famiglie perché era una dellepoche occasioni in cui si potevano gustare cibi epietanze che raramente si mangiavano nel corso

dell’anno. Nel pomeriggio poi, si giocava a carteo al gioco dell’oca che si faceva sulla base dimolte penitenze.

COME SI REALIZZA UNA STATUA IN CARTAPESTA

Come realizzare la Cartapesta: strappa dei foglidi carta in piccoli pezzi di un paio di centimetri.Scegli dei fogli di carta chiara (se usi dei giornali,pendi le pagine senza foto e poco colorate). Puoianche usare fazzolettini e tovagliolini, cartabianca per alimenti ecc. Metti i pezzetti di cartain un secchio, coperti d’acqua e lasciali inammollo per una notte. Il giorno seguente,utilizzando un frullatore ad immersione, si riducein una massa morbida. Scolala usando un setaccioe strizzala leggermente.

Metti l’impasto ottenuto in un contenitorecapiente e aggiungi della colla vinilica (volendopuoi aggiungere anche dell’olio di semi e delgesso). Mescolare il tutto fino a ottenere un pastaomogenea. A questo punto, puoi colorarel’impasto aggiungendo dei colori a temperaoppure lasciarlo com’è e colorare direttamente lacreazione finita.Ora non ti resta che realizzare la tua operastendendo la cartapesta su un’intelaiatura con laforma del soggetto che vuoi realizzare (puoicrearla con reti, stecchetti e filo di ferro). Lacartapesta va stesa prima che l’impasto siasciughi.Lascia asciugare all’aria oppure se l’opera è dipiccole dimensioni, lasciala in forno per qualcheminuto a basse temperature.

STATUINE DI STOFFA

Ti racconto... “Il Natale”( Attività di gruppo con logopedista al CentroDiurno e Casa di Riposo)

Quando ero piccola facevo il presepe con ibigliettini degli auguri di Natale. Ritagliavo lefigurine poi le incollavo su un cartoncino, facevola base per farle stare in piedi. Facevo lemontagne con dei pezzi di legno e la carta dapacchi, il muschio tutto intorno. Il presepe venivamesso sul camino, io vivevo con mia zia perchéera senza figli, mi accontentavano in tuttoperché ero l'unica bambina. Non avevo nostalgiadella mamma perché abitavamo vicini e andavospesso a trovarla. ( Ida)Io le montagne le facevo con un foglio colorato dimarrone, le statuine di terracotta lecomperavamo al mercato. La capanna era dicartone con la stella dorata, con i brillantinifacevamo gli angioletti. Per i bambini era unagran festa, si aspettava quel giorno con gioia.(Fiorina).Le statuine erano di cartapesta, ma bisognasaperle fare perché altrimenti si disfano. Si deveprendere la carta dei giornali, si bagna, si lasciain ammollo poi si aggiunge della colla e gesso e simette ogni strato di carta una sopra l'altra. La

statuina veniva coperta con dei ritagli di stoffache si avevano in casa. (Maria).Noi a casa mia facevamo un presepe moltopovero, la capanna era di paglia e fieno con duelegni dai lati come colonne. Le statuine erano digesso e si comperavano. La carta da zucchero,color blu, serviva per fare il cielo, per le stradinesi usava il riso, le montagne con la carta dapacchi. (Rosetta)La capanna che facevamo noi era di paglia,veniva fatta con le foglie di polenta, il presepe lomettevamo in corridoio. Per trovare tutto quelloche ci serviva, si andava nei campi, si prendeva ilmuschio, i sassolini per le stradine. (Celeste)Nella mia scuola la maestra ci faceva fare laletterina per Gesù Bambino da mettere sotto ilpiatto. Nella letterina si chiedeva di portarequalche dolcetto, ma bisognava promettere difare i bravi. La capanna era piccolina conl'angioletto di ceramica., le casette erano dicartoncino e il cielo con la carta da zucchero.(Emilio)Io ero l'inquilina di un signore che faceva ilpresepe grande come una stanza, dove c'era ilBambin Gesù, la Madonna, San Giuseppe e izampognari. C'erano tanti pastori, c'erano tuttidal primo all'ultimo. Le statuine erano di gesso,poi lui le colorava, era un artista. Io, lo aiutavo a

fare le statuine con gli stampini e l'impastatricepoi le faceva essicare al sole. A una certa ora ciradunavamo e si diceva il rosario davanti alpresepe, tutti i giorni fino all'Epifania. (Pasqua)Andavamo a prendere il muschio lungo lecanalette, in campagna, dopo si faceva lacapanna, le strade con la farina bianca, con ilgiornale le montagnette, dove si metteva ipastorelli, le pecore e i Re Magi. Con un tochettode legno faseine l'arco per la capanna, con ilcartone la stella di Natale dove si cospargevano ibrillantini di porpora d'orata. (Norma)Sotto al piatto dei genitori, la maestra ci facevamettere la letterina per chiedere qualcosa damangiare: pomi, arance, lecca/lecca, castagne.La letterina si metteva per il pranzo di Nataleoppure alla vigilia sotto all'albero o attaccata alcamino. Dal mio camino scendevano anche ipompieri vestiti con la loro tuta. (Maria)

POESIA DI SANTA LUCIA:

Santa Lucia bella,dei bimbi sei la stella,per il mondo vai e vaie non ti stanchi mai.Porti regali e doni

a tutti i bimbi buoni,col tuo cestin dorato

e l’asinello alato.Viva Santa Lucia,viva Santa Lucia,viva Santa Luciacon il suo asinel

Auguri a tutti gli ospiti,parenti, dipendenti e

volontari del

Centro Servizi alla Persona“Morelli Bugna”