+ All Categories
Home > Documents > - Enciclopedia degli Autori Italiani - Enciclopedia degli ... · Tria de Solis, ufficiale...

- Enciclopedia degli Autori Italiani - Enciclopedia degli ... · Tria de Solis, ufficiale...

Date post: 04-Aug-2020
Category:
Upload: others
View: 0 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
1
- Enciclopedia degli Autori Italiani - Enciclopedia degli Autori Italiani - Enciclopedia degli Autori Italiani - - Enciclopedia degli Autori Italiani - Enciclopedia degli Autori Italiani - - E n c i c l o p e d i a d e g l i A u t o r i I t a l i a n i - E n c i c l o p e d i a d e g l i A u t o r i I t a l i a n i - E n c i c l o p e d i a d e g l i A u t o r i I t a l i a n i - - INDICE - A.L.I. Penna d’Autore © All rights dell’età evolutiva e allo studio dell’attività fantasmatica del bambino. Delle sue opere ricordiamo: «La vita affettiva originaria del bambino» (1963), «Psicoanalisi della guerra» (1965), «Nuovi orientamenti nella psicoanalisi» (1966). I suoi interessi si sono poi indirizzati verso una analisi in chiave psicoanalitica del sociale e hanno dato origine agli studi «Genialità e cultura» (1975), «Simbolo e codice» (1976), «Il minotauro» (1977). Negli ultimi anni si è poi dedicato all’applicazione di una lettura psicoanalitica di testi letterari e musicali («Psicoanalisi e ricerca lettera- ria», 1974, con la moglie Bianca, e «Psicoanalisi della musica», 1984). Ha scritto il romanzo «Angelo a capofitto» (1969). FORTI FIORENZO (Como, 1911-1980) - Professore all’Università di Bologna, e allievo di Carlo Calcaterra, è stato uno studioso di vena eru- dita, attento ai problemi dello stile e delle poetiche degli autori, come risulta dall’edizione critica delle «Commedie dell’Alfieri» (1953-1958). Dopo essersi occupato della gestazione linguistica dei Promessi sposi (L’«eterno lavoro» e la conversione linguistica di A.M., 1954), diede alle stampe il volume più rappresentativo della sua produzione: la raccolta «Fra le carte dei poeti» (1965). Successivamente pubblicò «Il canto de- cimo del Paradiso» (1966) e affrontò il problema dell’idillio del roman- zo e della controversa interpretazione del finale nello scritto Manzoni, pubblicato postumo nel 1981: «Lo stile della meditazione. Dante, Mura- tori, Manzoni». FORTINI FRANCO, pseudonimo di Franco Lattes (Firenze 1917-Milano 1994) - Poeta e saggista italiano, tra- duttore dal francese e dal tedesco, tra i protagonisti della vita culturale italiana del secondo Novecento. Dopo aver la- vorato presso l’Olivetti, insegnò nelle scuole superiori, finché vinse nel 1971 il concorso per la cattedra di Storia della critica letteraria presso l’univer- sità di Siena. Molto importanti per la considerazione critica di cui godet- tero sono i saggi e gli interventi compresi in «Dieci inverni» (1957), «Verifica dei poteri» (1965), «Questioni di frontiera. Scritti di politica e di letteratura 1965-1977» (1977) e «Insistenze» (1985), volumi tutti che raccolgono testi di riflessione e di critica letteraria, in parte apparsi su riviste rilevanti come «Il Politecnico», «Nuovi argomenti», «Botteghe oscure», «Paragone», «Officina». Le poesie sono raccolte in «Una volta per sempre. Poesie 1938-1973» (1978), in «Paesaggio con serpente. Poesie 1973-1983» (1984) e in «Versi scelti» (1939-1989). Ha curato l’antologia «I poeti del Novecento» (1977), le cui scelte rappresentativa destarono vivaci discussioni. L’esperienza della Resistenza fu ricordata nelle prose narrative di «Sere in Valdossola» (1963). FORTINI PIETRO (Siena, 1500 circa-1562) - È autore di due opere, nelle quali sono contenute numerose novelle: «Le giornate delle novelle de’ novizi» e «Le piacevoli ed amorose notti de’ novizi». Satira anticlericale, aspra irrisione dei Fiorentini e una vera e propria orgia di sensualità sono le doti dominanti dello scrittore senese. FORTIS ALBERTO (Padova, 1741-Bologna 1803) - Amò Elisabetta Caminer e fu devoto del Cesarotti. Della sua passione per le lettere e le scienze si ha la migliore testimonianza nel «Viaggio in Dalmazia» (1774), ampia relazione sulla natura e i costumi dell’Illirico, che lo scrittore visi- tò nel 1771. L’opera, molto ammirata e discussa, venne tradotta in fran- cese, inglese e tedesco. Scrisse numerosi libri, frutto dei suoi viaggi di studio come geologo e naturalista, e pubblicato la raccolta di poesie «Versi d'amore e di amicizia», uscito nel 1783, dedicata a Elisa- betta Caminer Turra. FORZANO GIOVACCHINO (Borgo San Lorenzo [FI] 1884-Roma FONTANINI GIU- STO (San Daniele del Friuli 1666-Roma 1736) - Professore di belle lettere alla Sa- pienza di Roma, poi arcivescovo di Ancira, sostenne in modo iro- so e incivile le parti della Chiesa nella questione fra gli Estensi e la Santa Sede, non risparmiando offese al Muratori, suo avversario. Com- pose opere erudite, quali «De antiquitatibus Hortae coloniae Etruscorum» (1708), «Dissertatio de corona ferrea Langobardorum, Delle masnade ed altri servi secondo l’uso dei Longobardi». La sua opera più importante è la «Bibliote- ca dell’eloquenza italiana» (1726), una bibliografia delle no- stre lettere assai ampia che fu più tardi rivista e integrata da Apostolo Zeno (1753). L'importanza di questo progetto è evidenziata nel sottotitolo: «Dove ordinatamente sono disposte le opere stampate in nostra lingua volgare so- pra le discipline e le materie principali». Una classifica- zione del sapere, quindi, ma con un rivoluzionario piano linguistico: il volgare, ormai lingua nazionale. Le disci- pline nelle quali divise la sua Biblioteca dell'eloquenza sono: grammatica, retorica, poesia, drammatici (teatro), lirici, istoria, filosofia, teologia. Sono presenti, e legittimate, sia opere volgari che le volgarizzazioni di opere antiche. FONSECA ELEONORA PIMENTEL (Roma 1752- Napoli 1799) - Figlia di un portoghese emigrato a Napoli con la famiglia nel 1760, acquistò presto una buona rinomanza lettera- ria (che le valse l’ammis- sione all’Accademia dei Filoleti e dell’Arcadia), soprattutto per i suoi so- netti e i suoi componi- menti drammatici, di ispi- razione metastasiana. Andata sposa nel 1777 a Pasquale Tria de Solis, ufficiale napoletano, ne ebbe un figlio, per la cui morte in tenera età compose cinque sonetti, che sono tra le sue cose migliori. Negli anni della maturità spostò i suoi interessi verso l’economia e il diritto pub- blico, e nel 1791, mentre fervevano nel regno le discus- sioni sulla questione dell’abolizione della chinea, tradusse e commentò una dissertazione in latino del Caravita, «Nullum ius romani pontificis in Regnum neapolitanum». Arrestata nel 1798 come sospetta di giacobinismo e liberata all’arrivo dei Francesi, nei cinque mesi della Repubblica partenopea diresse, scrivendolo quasi per intero, il «Monitore napoletano», con cui cercò – ma con scarsa fortuna – di far avvicinare i ceti popolari al regime rivoluzionario. Caduta la Repubblica, arrestata e condannata in un pri- mo tempo all’esilio perpetuo, fu poi giudicata nuovamen- te dalla Giunta di Stato, che la condannò a morte (17 ago- sto 1799). Fu giustiziata tre giorni dopo sulla piazza del Mercato e, a detta di V. Cuoco, le sue ultime parole sa- rebbero state: «Forsan et haec olim meminisse iuvabit» («Forse un giorno gioverà ricordare queste cose»).
Transcript
Page 1: - Enciclopedia degli Autori Italiani - Enciclopedia degli ... · Tria de Solis, ufficiale napoletano, ne ebbe un figlio, per la cui morte in tenera età compose cinque sonetti, che

- Enci

cloped

ia d

eg

li A

uto

ri Ita

liani - Enci

clopedia

degli A

uto

ri Ita

liani - Enci

clop

edia

degli A

uto

ri Ita

liani -

- Enciclopedia degli Autori Italiani - Enciclopedia degli Autori Italiani -- E

ncicl o

ped

ia d

eg

li Auto

r i Itali a

ni - E

nci clo

pedia

degli A

uto

ri Italia

ni - E

nc iclo

pedia

degli A

uto

ri I talia

ni -

- INDICE -A.L.I. Penna d’Autore © All rights

dell’età evolutiva e allo studio dell’attività fantasmatica del bambino.Delle sue opere ricordiamo: «La vita affettiva originaria del bambino»(1963), «Psicoanalisi della guerra» (1965), «Nuovi orientamenti nellapsicoanalisi» (1966). I suoi interessi si sono poi indirizzati verso unaanalisi in chiave psicoanalitica del sociale e hanno dato origine agli studi«Genialità e cultura» (1975), «Simbolo e codice» (1976), «Il minotauro»(1977). Negli ultimi anni si è poi dedicato all’applicazione di una letturapsicoanalitica di testi letterari e musicali («Psicoanalisi e ricerca lettera-ria», 1974, con la moglie Bianca, e «Psicoanalisi della musica», 1984).Ha scritto il romanzo «Angelo a capofitto» (1969).

FORTI FIORENZO (Como, 1911-1980) - Professore all’Università diBologna, e allievo di Carlo Calcaterra, è stato uno studioso di vena eru-dita, attento ai problemi dello stile e delle poetiche degli autori, comerisulta dall’edizione critica delle «Commedie dell’Alfieri» (1953-1958).Dopo essersi occupato della gestazione linguistica dei Promessi sposi(L’«eterno lavoro» e la conversione linguistica di A.M., 1954), diede allestampe il volume più rappresentativo della sua produzione: la raccolta«Fra le carte dei poeti» (1965). Successivamente pubblicò «Il canto de-cimo del Paradiso» (1966) e affrontò il problema dell’idillio del roman-zo e della controversa interpretazione del finale nello scritto Manzoni,pubblicato postumo nel 1981: «Lo stile della meditazione. Dante, Mura-tori, Manzoni».

FORTINI FRANCO, pseudonimo diFranco Lattes (Firenze 1917-Milano1994) - Poeta e saggista italiano, tra-duttore dal francese e dal tedesco, tra iprotagonisti della vita culturale italianadel secondo Novecento. Dopo aver la-vorato presso l’Olivetti, insegnò nellescuole superiori, finché vinse nel 1971

il concorso per la cattedra di Storia della critica letteraria presso l’univer-sità di Siena. Molto importanti per la considerazione critica di cui godet-tero sono i saggi e gli interventi compresi in «Dieci inverni» (1957),«Verifica dei poteri» (1965), «Questioni di frontiera. Scritti di politica edi letteratura 1965-1977» (1977) e «Insistenze» (1985), volumi tutti cheraccolgono testi di riflessione e di critica letteraria, in parte apparsi suriviste rilevanti come «Il Politecnico», «Nuovi argomenti», «Bottegheoscure», «Paragone», «Officina». Le poesie sono raccolte in «Una voltaper sempre. Poesie 1938-1973» (1978), in «Paesaggio con serpente.Poesie 1973-1983» (1984) e in «Versi scelti» (1939-1989). Ha curatol’antologia «I poeti del Novecento» (1977), le cui scelte rappresentativadestarono vivaci discussioni. L’esperienza della Resistenza fu ricordatanelle prose narrative di «Sere in Valdossola» (1963).

FORTINI PIETRO (Siena, 1500 circa-1562) - È autore di due opere,nelle quali sono contenute numerose novelle: «Le giornate delle novellede’ novizi» e «Le piacevoli ed amorose notti de’ novizi». Satiraanticlericale, aspra irrisione dei Fiorentini e una vera e propria orgia disensualità sono le doti dominanti dello scrittore senese.

FORTIS ALBERTO (Padova, 1741-Bologna 1803) - Amò ElisabettaCaminer e fu devoto del Cesarotti. Della sua passione per le lettere e lescienze si ha la migliore testimonianza nel «Viaggio in Dalmazia» (1774),ampia relazione sulla natura e i costumi dell’Illirico, che lo scrittore visi-tò nel 1771. L’opera, molto ammirata e discussa, venne tradotta in fran-cese, inglese e tedesco. Scrisse numerosi libri, frutto dei suoiviaggi di studio come geologo e naturalista, e pubblicato la raccolta dipoesie «Versi d'amore e di amicizia», uscito nel 1783, dedicata a Elisa-betta Caminer Turra.

FORZANO GIOVACCHINO (Borgo San Lorenzo [FI] 1884-Roma

FONTANINI GIU-STO (San Danieledel Friuli 1666-Roma1736) - Professore dibelle lettere alla Sa-pienza di Roma, poiarcivescovo di Ancira,sostenne in modo iro-so e incivile le parti

della Chiesa nella questione fra gli Estensi e la Santa Sede,non risparmiando offese al Muratori, suo avversario. Com-pose opere erudite, quali «De antiquitatibus Hortae coloniaeEtruscorum» (1708), «Dissertatio de corona ferreaLangobardorum, Delle masnade ed altri servi secondo l’usodei Longobardi». La sua opera più importante è la «Bibliote-ca dell’eloquenza italiana» (1726), una bibliografia delle no-stre lettere assai ampia che fu più tardi rivista e integrata daApostolo Zeno (1753). L'importanza di questo progetto èevidenziata nel sottotitolo: «Dove ordinatamente sonodisposte le opere stampate in nostra lingua volgare so-pra le discipline e le materie principali». Una classifica-zione del sapere, quindi, ma con un rivoluzionario pianolinguistico: il volgare, ormai lingua nazionale. Le disci-pline nelle quali divise la sua Biblioteca dell'eloquenza sono:grammatica, retorica, poesia, drammatici (teatro), lirici,istoria, filosofia, teologia. Sono presenti, e legittimate, sia operevolgari che le volgarizzazioni di opere antiche.

FONSECA ELEONORAPIMENTEL (Roma 1752-Napoli 1799) - Figlia di unportoghese emigrato aNapoli con la famiglia nel1760, acquistò presto unabuona rinomanza lettera-ria (che le valse l’ammis-sione all’Accademia deiFiloleti e dell’Arcadia),soprattutto per i suoi so-netti e i suoi componi-menti drammatici, di ispi-razione metastasiana. Andata sposa nel 1777 a PasqualeTria de Solis, ufficiale napoletano, ne ebbe un figlio, perla cui morte in tenera età compose cinque sonetti, chesono tra le sue cose migliori. Negli anni della maturitàspostò i suoi interessi verso l’economia e il diritto pub-blico, e nel 1791, mentre fervevano nel regno le discus-sioni sulla questione dell’abolizione della chinea, tradussee commentò una dissertazione in latino del Caravita,«Nullum ius romani pontificis in Regnum neapolitanum».Arrestata nel 1798 come sospetta di giacobinismo e liberataall’arrivo dei Francesi, nei cinque mesi della Repubblicapartenopea diresse, scrivendolo quasi per intero, il «Monitorenapoletano», con cui cercò – ma con scarsa fortuna – difar avvicinare i ceti popolari al regime rivoluzionario.Caduta la Repubblica, arrestata e condannata in un pri-mo tempo all’esilio perpetuo, fu poi giudicata nuovamen-te dalla Giunta di Stato, che la condannò a morte (17 ago-sto 1799). Fu giustiziata tre giorni dopo sulla piazza delMercato e, a detta di V. Cuoco, le sue ultime parole sa-rebbero state: «Forsan et haec olim meminisse iuvabit»(«Forse un giorno gioverà ricordare queste cose»).

Recommended