ENERGIA EOLICA, STATO DELL’ARTE E
PROSPETTIVE FUTURE
Dr. Simone Togni – Segretario Generale Associazione Nazionale Energia del Vento
Green City Energy - Forum Internazionale
Nuove energie per lo sviluppo della smart city
Pisa, 27 maggio 2011
ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento -
è l’associazione di protezione ambientale, riconosciuta ai sensi della Legge 8 luglio 1986 n. 349, costituita nel luglio 2002 che vede riuniti,
tra l’altro, produttori e operatori di energia elettrica da fonte rinnovabile eolica rappresentanti oltre il 65% di tutta la potenza installata in
Italia. L’Associazione è inoltre il membro italiano per l’eolico in tutte le corrispondenti associazioni a livello Europeo e globale, con un
rappresentante nel Board dell’EWEA, del GWEC e del WWEA oltre all’ingresso in Confindustria Energia. Inoltre l’ANEV ha instaurato con
le principali associazioni di carattere tecnico scientifico delle proficue collaborazioni per la diffusione delle tematiche relative alle questioni
energetiche, quali il KYOTO Club, l’ISES Italia, la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, il CEI e l’AIEE. Tra gli scopi dell’Associazione
vi è quello di concorrere alla promozione e utilizzazione della fonte eolica in un rapporto equilibrato tra insediamenti e natura, nonché
quello di promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico finalizzato all’utilizzo della risorsa vento e all’uso razionale dell’energia, oltre che
alla diffusione di una corretta informazione basata su dati reali. L’obiettivo di conciliare lo sviluppo della produzione di energia pulita con
le necessarie tutele di valorizzazione e salvaguardia del territorio, ha portato l’ANEV a intraprendere una stretta collaborazione con le
principali associazioni ambientaliste che ha portato alla sottoscrizione di un Protocollo d’intesa con LEGAMBIENTE, WWF e
GREENPEACE che sono finalizzati a diffondere l’eolico tutelandone il corretto inserimento degli impianti nel paesaggio. L’ANEV si pone,
grazie alla sua esperienza specifica e all’alta professionalità degli associati, come l’interlocutore privilegiato nell’auspicato processo di
collaborazione con le Istituzioni e con tutti gli organi di informazione sensibili ai temi ambientali e interessati alla divulgazione di una
corretta informazione basata sull’analisi scientifica dei dati diffusi.
L’Associazione
L’eolico in Italia
L’eolico in Italia
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Occupati settore eolico
67.010 addetti diretti
ed indiretti 2020
Obiettivo di Potenza Obiettivo Elettrico
Occupati settore eolico
19.431 addetti diretti 2020
Occupati settore eolico
28.131 addetti diretti
ed indiretti, al
31/12/2010
Occupati settore eolico
8.205 addetti diretti, al
31/12/2010
IL POTENZIALE EOLICO ITALIANO
Risvolti Occupazionali
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IL POTENZIALE EOLICO REGIONALE
REGIONE OBIETTIVO
(MW)
PRODUZIONE
(TWh)
TERRITORIO
OCCUPATO
PRODUZIONE
(kWh) PER
ABITANTE
NUMERO DI
OCCUPATI
PUGLIA 2.070 3,52 0,00136% 863,56 11.714
CAMPANIA 1.915 3,26 0,00179% 560,43 8.738
SICILIA 1.900 3,23 0,00092% 643,83 7.537
SARDEGNA 1.750 2,98 0,00091% 1.789,2 6.334
MARCHE 1.600 2,72 0,00206% 1.763,83 5.641
CALABRIA 1.250 2,12 0,00104% 1.059,14 4.484
UMBRIA 1.090 1,85 0,00163% 2.122,64 3.868
ABRUZZO 900 1,53 0,00104% 1.165,51 3.166
LAZIO 900 1,53 0,00058% 276,24 3.741
BASILICATA 760 1,29 0,00095% 2.186,05 2.675
MOLISE 635 1,08 0,00180% 3.372,65 2.289
TOSCANA 600 1,02 0,00033% 280,36 2.114
LIGURIA 280 0,48 0,00069% 296,12 1.061
EMILIA 200 0,34 0,00011% 80,14 771
ALTRE 150 0,25 0,00002% 12,07 1.877
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Raffronto: MW installati – Potenza Totale
Eolico: come funziona
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Minieolico: le novità del dlgs rinnovabili
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Il decreto legislativo di recepimento della direttiva comunitaria 2009/28/CE sulle
rinnovabili, attualmente in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, introduce per il
settore alcune novità:
• Possibilità, da parte delle Regioni, di estendere la soglia di applicazione della
procedura autorizzativa semplificata (ex DIA) agli impianti di potenza nominale fino ad
1 MW e la soglia relativa alle attività in edilizia libera (semplice comunicazione) fino a
50 kW.
• Per gli edifici di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, il 50% dei
fabbisogni termici e il 20% (quota che si incrementa nel corso degli anni) della somma
del fabbisogno di ACS, riscaldamento e raffrescamento, deve essere coperto dalla
produzione di energia termica o elettrica rinnovabile.
• La tariffa omnicomprensiva rimane costante e invariata per gli impianti che entrino in
esercizio entro il 31/12/2012, per quelli successivi le nuove modalità verranno definite
dai prossimi decreti attuativi.
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Le fasi: 1. Scelta del sito
Per giustificare l’investimento nell’installazione di un impianto minieolico è necessario che
il sito:
• Garantisca una ventosità media al mozzo pari ad almeno 5 m/s. L’individuazione di
un sito può essere effettuata consultando dati provenienti da siti limitrofi ovvero
consultando mappe di ventosità del territorio nazionale.
• Non presenti una situazione territoriale complessa (presenza di alberi ad alto fusto,
costruzioni civili importanti nelle vicinanze).
• Non risulti all’interno di aree classificate come non idonee all’installazione di impianti
eolici.
• Non risulti distante da punti di connessione alla rete nazionale (nel caso non si opti
per un impianto stand – alone)
Quanto detto non esclude un’esaustiva campagna di rilevazione anemometrica
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Le fasi: 2. Analisi anemometrica
Per valutare in maniera affidabile la producibilità di un sito è necessario determinare
velocità, direzione e caratteristiche del vento. A tal fine bisogna tener presente che:
• Affinché un’analisi anemometrica sia realmente affidabile è necessario che duri
almeno per un anno.
• Gran parte delle turbine attualmente sul mercato cominciano a produrre energia
elettrica per velocità del vento non inferiore ai 3 m/s e raggiungono la potenza
nominale a circa 10 – 11 m/s.
In funzione delle caratteristiche anemometriche del sito è possibile individuare
l’aerogeneratore che massimizzi la producibilità. Per tale operazione è possibile utilizzare
idonei package di calcolo che partendo dai dati di targa delle macchine, forniti dai
costruttori, consentono di quantificare con estrema affidabilità la produzione annuale di
energia elettrica. L’installazione è subordinata a verifica di redditività dell’investimento,
attraverso strumenti di analisi economica.
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Le fasi: 3. Scelta della turbina
Le procedure di autorizzazione alla costruzione di impianti di piccola taglia variano da
regione a regione. I fattori caratterizzanti tali procedimenti riguardano:
• La potenza dell’impianto.
• Le dimensioni dell’impianto.
• La presenza di particolari vincoli o tutele sulle aree su cui insistono gli impianti.
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Le fasi: 4. Autorizzazioni
Il dimensionamento dell’impianto si articola in vari passaggi:
• Scelta della tipologia di torre di sostegno (tralicciata, tubolare a sezione circolare o
poligonale, autoportante o con cavi di ancoraggio); per piccole installazioni il peso e
il costo della torre possono superare di gran lunga quelli della turbina.
• Individuazione di un inverter, certificato per il mercato italiano, che si accoppia in
maniera ottimale alla macchina prescelta. È necessario che siano stati già
predisposti test specifici dai produttori dell’aerogeneratore (il funzionamento di un
impianto minieolico è profondamente differente da uno fotovoltaico!).
• Le fondazioni, in funzione dello spazio e delle esigenze logistiche possono essere
dirette o profonde; tale dimensionamento è successivo alla scelta della turbina e
della torre di sostegno e necessita dello studio dei carichi generati da questi
elementi, oltre che delle caratteristiche (geologiche e geotecniche) del terreno.
• Predisposizione di uno schema elettrico unifilare, in cui sono riportate le
caratteristiche elettriche della connessione alla rete (in caso di impianti grid -
connected), o ad un idoneo sistema di accumulazione.
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Le fasi: 5. Progettazione impianto
La realizzazione degli impianti si sviluppa secondo le fasi:
• Pianificazione delle facilitazioni logistiche per l’arrivo dei mezzi di trasporto, lo scarico
ed il montaggio.
• Realizzazione delle opere civili ed elettriche.
• Installazione della macchina e connessione alla rete.
Contestualmente alla realizzazione dell’impianto è necessario:
• Espletare la procedura, presso il GSE, di riconoscimento di impianto alimentato da
fonte rinnovabile (qualifica IAFR).
• Richiedere la connessione alla rete elettrica nazionale (nel caso di impianto grid -
connected) presso il dispacciatore dei servizi elettrici locale.
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Le fasi: 6. Installazione
L’Italia già da molti anni risulta leader nella produzione di componentistica elettrica e
meccanica, in questi ultimi anni l’industria dell’eolico sta recuperando terreno anche per
quanto riguarda la produzione di aerogeneratori di grande e piccola taglia.
La sfida tecnologica che attende nel prossimo futuro il panorama dell’eolico è certamente la
semplificazione meccanica del processo di trasformazione energetica, nell’ottica di ridurre
significativamente i costi di investimento nell’acquisto, nel trasporto, nel montaggio e nella
manutenzione dei componenti. Non si attendono infatti a tal riguardo degli stravolgimenti dal
punto di vista scientifico - tecnologico che possano mutare radicalmente la struttura e le
performance delle macchine attualmente in commercio.
Eolico e progresso tecnologico