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EnStroiil5nfebbroaioledrispoosteall,edoqmanduedeie ... · AlessandroManzoni;il29deL’Idiota...

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Le «Letture teologiche» al via con Dante Alighieri ergine Madre, figlia del tuo figlio, / umile e alta più che creatura, / termine fisso d’etterno consiglio, / tu se’ colei che l’umana natura / nobilitasti sì, che ’l suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura. / Nel ventre tuo si raccese l’amore, / per lo cui caldo ne l’etterna pace / così è germinato questo fiore». Il trentatreesimo canto del Paradiso sarà al centro del primo incontro dell’edizione 2015 delle «Letture teologiche» organizzate dalla diocesi di Roma, e dedicate a «I grandi classici della letteratura cristiana». L’appuntamento è per giovedì prossimo, 15 gennaio, dalle 20 alle 21.30 nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense. La Divina Commedia e Dante Alighieri saranno dunque i protagonisti della serata, che sarà aperta dall’introduzione di Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale, e conclusa dal cardinale vicario Agostino Vallini. A confrontarsi sul testo del «sommo poeta» saranno poi don Massimo Naro, sacerdote della diocesi di Caltanissetta e direttore del Centro Studi Cammarata di San Cataldo; Rino Caputo, docente di Letteratura italiana all’Università di Tor Vergata; e Andrea Orlando, ministro della Giustizia. Tre relatori di alto livello, che sapranno offrire ai partecipanti un punto di vista interessante sulla Divina Commedia. Naro insegna teologia a Palermo e a Caltanissetta, collabora come autore con diverse riviste teologiche e si occupa di tematiche connesse al rapporto fra la teologia e la spiritualità cristiana, la letteratura, l’arte, le religioni. Ha inoltre pubblicato diversi libri su queste tematiche, come Sorprendersi dell’uomo. Domande radicali ed ermeneutica cristiana della letteratura (Cittadella Ed. 2012), e La teologia delle religioni oltre l’istanza apologetica (Città Nuova 2013). Anche Caputo ha pubblicato saggi e volumi su Dante, Petrarca, Manzoni e il primo romanticismo italiano, Pirandello e sulla critica letteraria italiana e nordamericana contemporanea. Membro della Dante Society of America, collabora con le maggiori riviste di letteratura italiana ed è condirettore della rivista internazionale Dante. International Journal of Dante Studies e direttore della rivista Pirandelliana. Dal febbraio 2003 al settembre 2007 è stato presidente nazionale dell’Adi-Sd, sezione didattica dell’Associazione dei professori universitari di letteratura italiana (Adi), del cui direttivo fa parte. Dal novembre del 2007 è preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata. Orlando è un grande appassionato di Dante e ha una lunga carriera politica alle spalle; dall’aprile del 2013 è stato ministro dell’Ambiente del governo Letta e attualmente ricopre l’incarico di ministro della Giustizia. Dopo la serata di giovedì, i prossimi appuntamenti delle «Letture teologiche» si terranno il 22 e il 29 gennaio: il 22 si parlerà de I Promessi Sposi e di Alessandro Manzoni; il 29 de L’Idiota di Fëdor Michajlovic Dostoevskij. Giulia Rocchi V « Giovedì il primo appuntamento del ciclo diocesano sui grandi classici della letteratura cristiana con Caputo, Naro, il ministro Orlando e il cardinale Vallini Altre due serate su Manzoni e Dostoevskij DI ANGELO ZEMA l Sinodo della famiglia, anche a Roma, passa alla seconda fase. Protagoniste le parrocchie, chiamate a riflettere sul testo dei Lineamenta dell’assemblea sinodale straordinaria dello scorso ottobre e sulle domande dell’allegato questionario. L’invito è contenuto nella lettera del vicegerente Filippo Iannone, che invia alle comunità parrocchiali della diocesi il testo finale del Sinodo 2014 sottolineando che «al testo è stata aggiunta una serie di domande al fine di ottenere l’apporto delle Chiese particolari per la preparazione dell’Instrumentum laboris della XIV assemblea generale ordinaria in programma dal 4 al 25 ottobre 2015». Temi I che interpellano tutti i cristiani in ogni parte del mondo, come in occasione dell’assemblea straordinaria di tre mesi fa. L’arcivescovo Iannone esorta a fare del questionario «argomento di riflessione e di confronto con il Consiglio pastorale parrocchiale e con gli operatori pastorali, soprattutto con quelli impegnati nella pastorale familiare». Un impegno da concretizzare in tempo breve, visto che la Diocesi di Roma dovrà trasmettere alla Cei la sintesi dei contributi proposti dalle comunità parrocchiali entro l’inizio del mese di marzo: da qui la richiesta ai parroci di far pervenire i frutti della riflessione al Vicariato entro il prossimo 5 febbraio (all’indirizzo [email protected]). I risultati della consultazione mondiale, infatti,dovranno essere inviati alla Segreteria generale del Sinodo dei vescovi entro il 15 aprile, così da poter essere studiati e valorizzati nella preparazione dell’Instrumentum laboris che dovrà essere pubblicato prima dell’estate. Va detto che i Lineamenta per l’assemblea ordinaria del prossimo ottobre - indetta da Papa Francesco sul tema «La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo» - rappresentano il primo documento per questo appuntamento e sono costituiti essenzialmente dalla Relatio Synodi, testo conclusivo dell’assise dell’ottobre scorso. Tuttavia, spiega la Segreteria del Sinodo, «per facilitare la recezione del documento sinodale e l’approfondimento dei temi in esso trattati, la Relatio viene accompagnata da una serie di domande, che Entro il 5 febbraio le risposte alle domande dei «Lineamenta» verso l’assemblea di ottobre Sinodo, questionario alle parrocchie Anno XLII • Numero 2 • Domenica 11 gennaio 2015 ROMA SETTE aiuteranno a continuare il cammino sinodale già iniziato». Il documento - il cui testo integrale è consultabile sul sito del Vaticano - è stato inviato alle Conferenze episcopali, ai Sinodi delle Chiese orientali cattoliche sui iuris, all’Unione dei superiori religiosi e ai dicasteri della Curia Romana, proprio per attuare il più ampio coinvolgimento possibile sui temi al centro dell’attenzione, secondo l’orientamento e lo spirito del processo sinodale. L’obiettivo è di sollecitare la riflessione non solo delle varie componenti delle Chiese particolari, ma anche di «istituzioni accademiche, organizzazioni, aggregazioni laicali e altre istanze ecclesiali». Un tempo da On line su www.romasette.it facebook.com/romasette twitter.com/romasette Supplemento di Avvenire - Responsabile: Angelo Zema Coordinamento redazionale: Giulia Rocchi Sede: Piazza San Giovanni in Laterano 6a 00184 Roma; [email protected] Tel. 06 6988.6150/6478 - Fax 06.69886491 Abbonamento annuo euro 58.00 C. Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei Spa Direzione vendite - Piazza Indipendenza 11/B 00185 Roma - Tel. 06.68823250 - Fax 06.68823209 Pubblicità: Publicinque Roma - Tel. 06.3722871 accompagnare con la preghiera, soprattutto con quella composta da Francesco appositamente per il Sinodo sulla famiglia. Il testo della Relatio è articolato in tre parti: la prima (L’ascolto) indica il contesto e le sfide che deve affrontare la famiglia, la seconda (Lo sguardo su Cristo) presenta «Il Vangelo della famiglia», la terza (Il confronto) individua le prospettive pastorali. Seguono le 46 domande del questionario, con l’invito a «lasciarsi guidare dalla svolta pastorale che il Sinodo straordinario ha iniziato a delineare, radicandosi nel Vaticano II e nel magistero di Papa Francesco». Si spazia tra gli ambiti più diversi, dai percorsi di preparazione al matrimonio all’accompagnamento dei primi anni di vita matrimoniale, fino alle famiglie «ferite» (separati, divorziati non risposati, divorziati risposati, famiglie monoparentali), oggetto di particolare attenzione nel dibattito sinodale, e a quelle fragili. Tra gli ambiti affrontati, la formazione dei sacerdoti e degli altri operatori pastorali, il linguaggio nella comunicazione pastorale, il ruolo delle associazioni familiari, la collaborazione con le istituzioni sociali e politiche; e ancora, l’attenzione pastorale verso le persone con tendenza omosessuale, la trasmissione della vita e il problema della denatalità, la sfida dell’educazione e il ruolo della famiglia nell’evangelizzazione. attentato a Parigi ci fa pensare a tanta crudeltà, crudeltà umana; a tanto terrorismo, sia al terrorismo isolato, sia al terrorismo di Stato. Ma la crudeltà della quale è capace l’uomo! Preghiamo, in questa Messa, per le vittime di questa crudeltà. Tante! E chiediamo anche per i crudeli, perché il Signore cambi il loro cuore». Così Papa Francesco ha pregato per le vittime del sanguinoso attacco terroristico di Parigi alla redazione del giornale Charlie Hebdo, che ha provocato 12 morti: lo ha fatto nella Messa celebrata giovedì mattina a Santa Marta. Già mercoledì, poche ore dopo l’attentato, il Papa aveva espresso «la più ferma condanna per l’orribile attentato» che ha seminato «la morte, gettando nella costernazione l’intera società francese, turbando profondamente tutte le persone amanti della pace, ben oltre i confini della Francia». Il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha riferito che il Papa «partecipa nella preghiera alla sofferenza dei feriti e delle famiglie dei defunti» ed «esorta tutti ad opporsi con ogni mezzo al diffondersi dell’odio e di ogni forma di violenza, fisica e morale, che distrugge la vita umana, viola la dignità delle persone, mina radicalmente il bene fondamentale della convivenza pacifica fra le persone e i popoli, nonostante le differenze di nazionalità, di religione e di cultura». «Qualunque possa esserne la motivazione - ha dichiarato il portavoce della Santa Sede - la violenza omicida è abominevole, non è mai giustificabile, la vita e la dignità di tutti vanno garantite e tutelate con decisione, ogni istigazione all’odio va rifiutata, il rispetto dell’altro va coltivato». Il Papa, spiega ancora padre Lombardi, esprime «la sua vicinanza, la sua solidarietà spirituale e il suo sostegno» per «tutti coloro che, secondo le loro diverse responsabilità, continuano ad impegnarsi con costanza per la pace, la giustizia e il diritto, per guarire in profondità le sorgenti e le cause dell’odio», in questo momento «doloroso e drammatico, in Francia e in ogni parte del mondo segnata da tensioni e violenze». Francesco ha inviato un telegramma di cordoglio al cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, e ha lanciato su Twitter l’hashtag #PrayersForParis dall’account @Pontifex seguito da oltre 18 milioni di followers. L « La condanna del Papa per l’attentato di Parigi «Violenza abominevole, opporsi all’odio» Qui e a lato, due momenti dei lavori dell’assise dei vescovi di ottobre scorso «Dante e il suo poema», Domenico di Michelino, Firenze
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Le«Lettureteologiche»alviaconDanteAlighieri

ergine Madre, figlia del tuo figlio, / umilee alta più che creatura, /termine fisso d’etterno consiglio, / tu se’

colei che l’umana natura / nobilitasti sì, che ’l suofattore / non disdegnò di farsi sua fattura. / Nelventre tuo si raccese l’amore, / per lo cui caldo nel’etterna pace / così è germinato questo fiore». Iltrentatreesimo canto del Paradiso sarà al centro delprimo incontro dell’edizione 2015 delle «Lettureteologiche» organizzate dalla diocesi di Roma, ededicate a «I grandi classici della letteraturacristiana». L’appuntamento è per giovedì prossimo,15 gennaio, dalle 20 alle 21.30 nell’Aula dellaConciliazione del Palazzo Lateranense. La DivinaCommedia e Dante Alighieri saranno dunque i

protagonisti della serata, che sarà apertadall’introduzione di Cesare Mirabelli, presidenteemerito della Corte Costituzionale, e conclusa dalcardinale vicario Agostino Vallini. A confrontarsisul testo del «sommo poeta» saranno poi donMassimo Naro, sacerdote della diocesi diCaltanissetta e direttore del Centro StudiCammarata di San Cataldo; Rino Caputo, docentedi Letteratura italiana all’Università di Tor Vergata;e Andrea Orlando, ministro della Giustizia. Trerelatori di alto livello, che sapranno offrire aipartecipanti un punto di vista interessante sullaDivina Commedia. Naro insegna teologia a Palermoe a Caltanissetta, collabora come autore condiverse riviste teologiche e si occupa di tematicheconnesse al rapporto fra la teologia e la spiritualitàcristiana, la letteratura, l’arte, le religioni. Hainoltre pubblicato diversi libri su queste tematiche,come Sorprendersi dell’uomo. Domande radicali edermeneutica cristiana della letteratura (Cittadella Ed.2012), e La teologia delle religioni oltre l’istanzaapologetica (Città Nuova 2013). Anche Caputo hapubblicato saggi e volumi su Dante, Petrarca,Manzoni e il primo romanticismo italiano,

Pirandello e sulla critica letteraria italiana enordamericana contemporanea. Membro dellaDante Society of America, collabora con lemaggiori riviste di letteratura italiana ed ècondirettore della rivista internazionale Dante.International Journal of Dante Studies e direttoredella rivista Pirandelliana. Dal febbraio 2003 alsettembre 2007 è stato presidente nazionaledell’Adi-Sd, sezione didattica dell’Associazione deiprofessori universitari di letteratura italiana (Adi),del cui direttivo fa parte. Dal novembre del 2007 èpreside della facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università di Tor Vergata. Orlando è un grandeappassionato di Dante e ha una lunga carrierapolitica alle spalle; dall’aprile del 2013 è statoministro dell’Ambiente del governo Letta eattualmente ricopre l’incarico di ministro dellaGiustizia.Dopo la serata di giovedì, i prossimi appuntamentidelle «Letture teologiche» si terranno il 22 e il 29gennaio: il 22 si parlerà de I Promessi Sposi e diAlessandro Manzoni; il 29 de L’Idiota di FëdorMichajlovic Dostoevskij.

Giulia Rocchi

Giovedì il primo appuntamento del ciclodiocesano sui grandi classici dellaletteratura cristiana con Caputo, Naro,il ministro Orlando e il cardinale ValliniAltre due serate su Manzoni e Dostoevskij

DI ANGELO ZEMA

l Sinodo della famiglia, anche a Roma,passa alla seconda fase. Protagoniste leparrocchie, chiamate a riflettere sul testo

dei Lineamenta dell’assemblea sinodalestraordinaria dello scorso ottobre e sulledomande dell’allegato questionario. L’invitoè contenuto nella lettera del vicegerenteFilippo Iannone, che invia alle comunitàparrocchiali della diocesi il testo finale delSinodo 2014 sottolineando che «al testo èstata aggiunta una serie di domande al finedi ottenere l’apporto delle Chiese particolariper la preparazione dell’Instrumentum laborisdella XIV assemblea generale ordinaria inprogramma dal 4 al 25 ottobre 2015». Temi

Iche interpellano tutti i cristiani in ogni partedel mondo, come in occasionedell’assemblea straordinaria di tre mesi fa.L’arcivescovo Iannone esorta a fare delquestionario «argomento di riflessione e diconfronto con il Consiglio pastoraleparrocchiale e con gli operatori pastorali,soprattutto con quelli impegnati nellapastorale familiare». Un impegno daconcretizzare in tempo breve, visto che laDiocesi di Roma dovrà trasmettere alla Cei lasintesi dei contributi proposti dallecomunità parrocchiali entro l’inizio del mesedi marzo: da qui la richiesta ai parroci di farpervenire i frutti della riflessione al Vicariatoentro il prossimo 5 febbraio (all’[email protected]).

I risultati della consultazionemondiale, infatti,dovrannoessere inviati alla Segreteriagenerale del Sinodo deivescovi entro il 15 aprile, cosìda poter essere studiati evalorizzati nellapreparazionedell’Instrumentum laboris chedovrà essere pubblicatoprima dell’estate. Va dettoche i Lineamenta perl’assemblea ordinaria delprossimo ottobre - indetta daPapa Francesco sul tema «Lavocazione e la missione dellafamiglia nella Chiesa e nelmondo contemporaneo» -rappresentano il primodocumento per questoappuntamento e sonocostituiti essenzialmentedalla Relatio Synodi, testoconclusivo dell’assisedell’ottobre scorso. Tuttavia,spiega la Segreteria delSinodo, «per facilitare larecezione del documentosinodale el’approfondimento dei temiin esso trattati, la Relatioviene accompagnata da unaserie di domande, che

Entroil5febbraiolerispostealledomandedei«Lineamenta»versol’assembleadiottobre

Sinodo,questionarioalleparrocchie

Anno XLII • Numero 2 • Domenica 11 gennaio 2015

ROMASETTE

aiuteranno a continuare il camminosinodale già iniziato». Il documento - il cuitesto integrale è consultabile sul sito delVaticano - è stato inviato alle Conferenzeepiscopali, ai Sinodi delle Chiese orientalicattoliche sui iuris, all’Unione dei superiorireligiosi e ai dicasteri della Curia Romana,proprio per attuare il più ampiocoinvolgimento possibile sui temi al centrodell’attenzione, secondo l’orientamento e lospirito del processo sinodale. L’obiettivo è disollecitare la riflessione non solo delle variecomponenti delle Chiese particolari, maanche di «istituzioni accademiche,organizzazioni, aggregazioni laicali e altreistanze ecclesiali». Un tempo da

On line su www.romasette.itfacebook.com/romasettetwitter.com/romasette

Supplemento di Avvenire - Responsabile: Angelo ZemaCoordinamento redazionale: Giulia RocchiSede: Piazza San Giovanni in Laterano 6a00184 Roma; [email protected]. 06 6988.6150/6478 - Fax 06.69886491

Abbonamento annuo euro 58.00C. Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei SpaDirezione vendite - Piazza Indipendenza 11/B00185 Roma - Tel. 06.68823250 - Fax 06.68823209Pubblicità: Publicinque Roma - Tel. 06.3722871

accompagnare con la preghiera, soprattuttocon quella composta da Francescoappositamente per il Sinodo sulla famiglia.Il testo della Relatio è articolato in tre parti: laprima (L’ascolto) indica il contesto e le sfideche deve affrontare la famiglia, la seconda(Lo sguardo su Cristo) presenta «Il Vangelodella famiglia», la terza (Il confronto)individua le prospettive pastorali. Seguonole 46 domande del questionario, con l’invitoa «lasciarsi guidare dalla svolta pastorale cheil Sinodo straordinario ha iniziato adelineare, radicandosi nel Vaticano II e nelmagistero di Papa Francesco». Si spazia tragli ambiti più diversi, dai percorsi dipreparazione al matrimonio

all’accompagnamento dei primi anni di vitamatrimoniale, fino alle famiglie «ferite»(separati, divorziati non risposati, divorziatirisposati, famiglie monoparentali), oggettodi particolare attenzione nel dibattitosinodale, e a quelle fragili. Tra gli ambitiaffrontati, la formazione dei sacerdoti e deglialtri operatori pastorali, il linguaggio nellacomunicazione pastorale, il ruolo delleassociazioni familiari, la collaborazione conle istituzioni sociali e politiche; e ancora,l’attenzione pastorale verso le persone contendenza omosessuale, la trasmissione dellavita e il problema della denatalità, la sfidadell’educazione e il ruolo della famiglianell’evangelizzazione.

attentato a Parigi ci fa pensare a tanta crudeltà,crudeltà umana; a tanto terrorismo, sia al terrorismoisolato, sia al terrorismo di Stato. Ma la crudeltà

della quale è capace l’uomo! Preghiamo, in questa Messa, perle vittime di questa crudeltà. Tante! E chiediamo anche per icrudeli, perché il Signore cambi il loro cuore». Così PapaFrancesco ha pregato per le vittime del sanguinoso attaccoterroristico di Parigi alla redazione del giornale Charlie Hebdo,che ha provocato 12 morti: lo ha fatto nella Messa celebratagiovedì mattina a Santa Marta. Giàmercoledì, poche ore dopo l’attentato,il Papa aveva espresso «la più fermacondanna per l’orribile attentato» cheha seminato «la morte, gettando nellacosternazione l’intera società francese,turbando profondamente tutte lepersone amanti della pace, ben oltre iconfini della Francia». Il direttoredella Sala stampa vaticana, padreFederico Lombardi, ha riferito che ilPapa «partecipa nella preghiera allasofferenza dei feriti e delle famigliedei defunti» ed «esorta tutti adopporsi con ogni mezzo al diffondersidell’odio e di ogni forma di violenza,

fisica e morale, che distrugge la vita umana, viola la dignitàdelle persone, mina radicalmente il bene fondamentale dellaconvivenza pacifica fra le persone e i popoli, nonostante ledifferenze di nazionalità, di religione e di cultura».«Qualunque possa esserne la motivazione - ha dichiarato ilportavoce della Santa Sede - la violenza omicida èabominevole, non è mai giustificabile, la vita e la dignità ditutti vanno garantite e tutelate con decisione, ogni istigazioneall’odio va rifiutata, il rispetto dell’altro va coltivato». Il Papa,

spiega ancora padre Lombardi, esprime«la sua vicinanza, la sua solidarietàspirituale e il suo sostegno» per «tutticoloro che, secondo le loro diverseresponsabilità, continuano ad impegnarsicon costanza per la pace, la giustizia e ildiritto, per guarire in profondità lesorgenti e le cause dell’odio», in questomomento «doloroso e drammatico, inFrancia e in ogni parte del mondo segnatada tensioni e violenze». Francesco hainviato un telegramma di cordoglio alcardinale André Vingt-Trois, arcivescovodi Parigi, e ha lanciato su Twitter l’hashtag#PrayersForParis dall’account@Pontifexseguito da oltre 18 milioni di followers.

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LacondannadelPapaperl’attentatodiParigi«Violenzaabominevole,opporsiall’odio»

Qui e a lato, due momenti dei lavori dell’assise dei vescovi di ottobre scorso

«Dante e il suo poema», Domenico di Michelino, Firenze

LaSettimanaper l’unitàdei cristianiVegliadiocesana il 22gennaioaSanPolicarpo.Conclusionedomenica25con il PapaaSanPaolo fuori leMuraI Vespri celebrati a San Paolo lo scorso anno (foto Gennari)

DIDANIELE PICCINI

La veglia di preghiera per l’unità deicristiani si svolgerà, giovedì 22 gennaio, inuna prefettura, la XX, nel settore Est delladiocesi, con un’alta densità di abitantiromeni, ucraini, moldavi: cristiani, ma noncattolici. La ospiterà, alle ore 18.30 laparrocchia di San Policarpo all’AppioClaudio, e vi parteciperanno irappresentanti delle chiese e comunitàecclesiali non cattoliche presenti a Roma. Laveglia di preghiera sarà presieduta dalvescovo ausiliare per il settore Est, GiuseppeMarciante, e la liturgia della Parola saràcelebrata da monsignor Siluan Span,vescovo della Chiesa ortodossa romena inItalia. Durante il momento di preghiera, irappresentanti delle diverse confessionicristiane di Roma compiranno gesti di unitàispirati alla simbologia dell’acqua e diCristo «fonte viva». L’acqua sarà il filoconduttore di tutta la Settimana dipreghiera per l’unità dei cristiani, dal 18 al25 gennaio. Per l’occasione, infatti, laComunità ecumenica Taddeide hapreparato un sussidio intitolato «Dammiun po’ d’acqua da bere» e ispirato proprioall’episodio dell’incontro tra Gesù e laSamaritana al pozzo di Giacobbe (Gv 4, 7).«Questa veglia di preghiera - annunciamonsignor Marco Gnavi, direttoredell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e ildialogo, che la organizza - saràun’occasione felice per rafforzare i legami difraternità che stringono insieme cattolici,ortodossi, evangelici e anglicani. LaSamaritana al pozzo ha vissuto moltifallimenti. Ma Gesù può trasfigurare la vitadi questa donna rendendola testimone del

Vangelo. Nel mondo globalizzato tutti gliuomini rischiano di essere periferici. Questarichiesta carica di fiducia, "Dammi da bere",invece, ci riporta al centro. Il dialogo alpozzo ci porta a scoprire che l’acqua che cidisseta è Gesù stesso. In questo modotorniamo tutti al centro dell’esperienzacristiana attraverso l’incontro e il dialogocon Gesù, che è vera fonte di salvezza». Perla parrocchia di San Policarpo ospitare laveglia è risposta alla propria vocazionepastorale. «Abbiamo sempre fatto unaveglia di preghiera per l’unità - spiega donAlessandro Zenobbi, parroco di SanPolicarpo - ma per un periodo abbiamointerrotto questa abitudine. Poi, due annifa, abbiamo fatto richiesta di ospitarlaperché, in fondo, l’ecumenismo è nel dnadella nostra comunità. San Policarpo, nel

154, viene scelto dai vescovi dell’Asiaminore per parlare con Papa Anicetoaffinché si stabilisse un giorno uguale pertutti per celebrare la Pasqua. Il Papa nonaccolse la sua richiesta, ma gli concesse dicelebrare la Messa al suo posto durante lanotte di Pasqua. Nella nostra parrocchianon ci sono tanti stranieri, ma nella nostraprefettura abbiamo una sostanziosapresenza. Domenica 18 - annuncia, infine,don Zenobbi - nella giornata di aperturadella Settimana, chiameremo unrappresentante di un’altra confessione atenere un’omelia sulla necessità di pregareper l’unità dei cristiani». La Settimana siconcluderà domenica 25 gennaio, nellabasilica di San Paolo fuori le Mura, con lacelebrazione dei vespri (alle ore 17.30)presieduta da Papa Francesco.

Dialogo ebraico-cristiano: giovedìincontro con Di Segni e Gargano

on pronuncerai falsa testimonianza contro il tuoprossimo" non è solo un comandamento

giuridico, ma ha una forte valenza etica. Confrontarci suquesto comandamento in un tempo che sembra avvelenatodalla corruzione di senso e dal vuoto, significa ritrovare laverità delle relazioni umane e del bene comune e lasperanza, tanto necessaria oggi». Come suggeriscemonsignor Marco Gnavi, direttore dell’Ufficio diocesano perl’ecumenismo e il dialogo, in una città sconvolta dalloscandalo di «Mafia Capitale», la nona Parola - su cui rifletteràla XIX Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo deldialogo tra cattolici ed ebrei, che si celebra sabato 17gennaio - è tutto un richiamo all’autenticità e alla veritàdelle azioni e dei rapporti. All’analisi dell’ottavoComandamento (nono, secondo la numerazione ebraica)sarà dedicato un incontro, giovedì 15 alle 17.30, nell’Aula PioXI dell’Università Lateranense. Dopo il saluto di monsignor

Renzo Gerardi, prorettore della Lateranense,si confronteranno Riccardo Di Segni (foto),rabbino capo della comunità ebraica diRoma, e padre Innocenzo Gargano, docentedi Patrologia al Pontificio Istituto Orientale.Un incontro nel 50° del documento conciliareNostra aetate sulle relazioni tra Chiesa ereligioni non cristiane. «Il tema della nonaParola - spiega monsignor Gnavi - ci riporta alvalore della testimonianza. Viviamo in untempo dove dire male o uccidere con laparola, con la mormorazione tantostigmatizzata da Francesco, è un fattocorrente. Il Decalogo capovolge la prospettivae ci aiuta a riscoprire la verità dell’uomo erendergli testimonianza in quanto figlio diDio».

Daniele Piccini

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Filo conduttoredell’ottavariol’episodio dellaSamaritanaGnavi: potremorafforzarei legamidi fraternitàtra cattolici,ortodossi,evangelicie anglicani

2 Domenica11 gennaio 2015

SanGiovanni inLaterano, laprioritàè ilbattesimoDI ANTONELLA PILIA

na vera e propria festa del Battistero:è quella in programma questamattina nella parrocchia di San

Giovanni in Laterano, che ha sedenell’edificio ottagonale accanto alla facciataposteriore della basilica. Qui oggi, festa delBattesimo del Signore, il cardinale vicarioAgostino Vallini alle 9.30 incontrerà glioperatori pastorali e alle 11 tutta lacomunità, in particolare i bambini chenell’ultimo anno sono stati battezzati nellaparrocchia, insieme ai loro genitori. Nel2014 a ricevere il sacramentodell’iniziazione cristiana sono stati ben 742piccoli, e si capisce bene quale sia il cuorepulsante di questa parrocchia un po’atipica, eretta per volontà di Papa Paolo VInel 1976. Lo racconta don AlfonsoTabolacci, romano, 45 anni, da un anno e

mezzo alla guida della comunità che vivein un territorio molto popolato ma contante chiese l’una accanto all’altra. «Cometutte le altre parrocchie, proponiamo ilcatechismo per la Comunione e la Cresima,il dopo Cresima, i corsi prematrimoniali ele attività di evangelizzazione. Ma in modoparticolare - sottolinea don Alfonso - noiaccogliamo, con un nulla osta dei loroparroci, le tante coppie che ci chiedono ilbattesimo per i loro figli». Questosacramento normalmente si riceve nellacomunità in cui vive la famiglia, dove ilbambino continuerà a crescere nella fedecristiana. Tuttavia, spiega il sacerdote, «èuna tradizione per tanti genitori battezzarei propri bimbi qui, perché magari sonostati battezzati anche loro e voglionocontinuare questa memoria». A volte sonogli stessi parroci di appartenenza che, permantenere un legame post battesimale con

le coppie, accompagnano e celebrano ilbattesimo di questi bambini. Non sonopochi, inoltre, i romani emigrati che sottole festività tornano dai propri genitori escelgono il Battistero per celebrarel’ingresso nella vita cristiana dei figli.Questa tradizione affonda le radici neglianni ’70. «Paolo VI - racconta don Alfonso -dopo il Concilio dette molto risalto alBattistero della diocesi: voleva che fosseun’entità staccata dalla cattedrale e sipreoccupò di restaurare la struttura», cherisale all’epoca dell’imperatore Costantino.La benedizione rivolta ai più piccoliconnota l’attività pastorale della parrocchiadi San Giovanni in Laterano, ma inizia benprima della loro nascita. «Il sabato sera -racconta don Alfonso - durante la Messabenedico sempre i bambini nel grembodelle loro madri. Due anni fa, il cardinaleha promulgato un piccolo libricino con il

rituale della benedizione dei pancioni e miè sembrato molto bello nel Battistero, dovesi accoglie la vita, chiedere l’aiutosacramentale al Signore per questi bimbiche ancora devono nascere». Le attivitàdella parrocchia puntano sempre piùall’accoglienza delle coppie che hannochiesto il sacramento del Battesimo: «Atutte e 742 - sottolinea - ho inviato l’invitoper un incontro che si terrà l’8 marzo alBattistero e se la risposta dovesse esseregenerosa organizzeremo altriappuntamenti». Una ulteriore novitàintrodotta da quest’anno, ci tiene asottolineare don Alfonso, è la Messadomenicale delle ore 20. «Alcuni avevanoperso la Messa la mattina alle 11 e li ho vistila sera alle 20: è bello vedere che hannoapprofittato di questa Messa nella loroparrocchia, perché la sentono propriocome una casa».

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L’accoglienza delle coppie chechiedono il sacramento per i figliè al centro della pastorale dellaparrocchia: ben 742 nel 2014

Ucsi Lazio, Raffaele Luiseè il nuovo presidente

affaele Luise, ex vaticanista della Rai, è ilnuovo presidente dell’Ucsi Lazio.L’assemblea regionale dell’Unione stampa

cattolica italiana, riunita nella sede della rivistaLa Civiltà Cattolica, l’ha eletto nei giorni scorsidopo i due mandati della collega Vania De Luca(Rai). L’assemblea ha anche ratificato il nuovostatuto regionale, approvato il bilancio annualeed eletto il nuovo direttivo per i prossimi 4 anni.Il vertice regionale dell’associazione, oltre che daLuise, è composto da Costantino Coros, MielaFagiolo d’Attilia, Antonella Gaetani, Lia Saraca eBarbara Speca. Il nuovo presidente Luise, in unmessaggio ai soci, auspica «un’azione che,innestandosi nella ricca memoria di questanobile istituzione, contribuisca ancora di più afare dell’Ucsi un luogo di analisi e di confrontosulle sfide che interrogano e travagliano ilmondo dell’informazione, ma anche dielaborazione di un modo rinnovato di farecomunicazione».

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Liturgia: il 27un seminarioper i sacerdoti

artedì 27 gennaio, dalle9.45 alle 13 in Vicariato, siterrà un seminario

dell’Ufficio liturgico diocesanorivolto a tutti i ministri ordinati,sacerdoti e diaconi. «Nellacelebrazione l’annuncio diventaincontro» è il tema della mattinata,che prevede una relazione deldirettore dell’Ufficio, padreGiuseppe Midili, seguita dalconfronto con i presenti. «Cisoffermeremo - anticipa ilsacerdote - sul rapporto tracatechesi e liturgia e su come laliturgia, senza essere "usata" perveicolare contenuti di fede, abbiain sé le potenzialità per costituireun annuncio e il suocompimento».

M

l 6 gennaio i Re Magi sonoarrivati anche in Campidoglio.Merito del presepe vivente

organizzato da Unitalsi incollaborazione con la basilicadell’Ara Coeli e Roma Capitale, cheha portato nella piazza romanamigliaia di turisti e di cittadini. Ilpresepe, giunto alla terza edizione,è stato organizzato in larga scala acominciare dal letto di paglia cheha circondato i Musei Capitolini eil Palazzo Senatorio e ha fatto dapavimento alle piccole casupoledove gli oltre 160 figuranti hannoatteso l’arrivo della processionealla capanna del Bambinello. Ainterpretare la Sacra Famiglia, unnucleo familiare indiano ospitedelle suore di Madre Teresa diCalcutta di Primavalle. Presenti, trai vari personaggi della Galilea diduemila anni fa, anche ventiragazzi e ragazze disabili che tra glialtri hanno interpretato anche i ReMagi. Per l’occasione, comeavviene da secoli, il bambinellodell’Ara Coeli ha aperto il

pomeriggio con la storica processione sulla piazza per labenedizione della città. «Un’iniziativa di solidarietà - hacommentato Emanuele Trancalini, responsabile nazionaledel Progetto Bambini Unitalsi - come dimostra lapresenza di ragazze e ragazzi disabili fra i figuranti delpresepe. Un segnale forte, col contributo prezioso dei fratidell’Ara Coeli, di amore, pace e famiglia».

IUnitalsi, disabili e poverinel presepe vivente in centro

Nasce ambulatorio solidale allaMontagnolaLeuzzi: «Traspare la tenerezza di Dio»

intitolato a Papa Francesco il nuovo ambula-torio di medicina solidale di piazza Caduti del-

la Montagnola 39, presso il Polo della Solidarietàrealizzato nel complesso dell’Ama. Inaugurato lu-nedì scorso alla presenza del vescovo LorenzoLeuzzi, delegato per la pastorale sanitaria nelladiocesi, e dell’assessore alle Politiche sociali Fran-cesca Danese, l’ambulatorio è stato realizzato dallacollaborazione tra Unitalsi Roma, Istituto di medi-cina solidale e Fondazione Banco farmaceutico on-lus. «In occasione del compleanno del Santo Padre(il 17 dicembre, ndr) - informa una nota congiuntadelle tre realtà - le associazioni hanno voluto i-dealmente regalare al Papa un nuovo servizio de-dicato alle persone che si trovano in difficoltà eco-nomiche, in particolare quelle che non hanno piùla possibilità di acquistare medicinali anche con ri-cetta medica». Infatti sarà possibile ricevere, pre-via presentazione di prescrizione dei medici del-l’associazione Medicina solidale che operano pres-so la parrocchia Nostra Signora di Lourdes a TorMarancia, i medicinali forniti gratuitamente dallaFondazione Banco farmaceutico onlus. L’ambula-

È torio sarà gestito a rotazione da medici e volontaridi Unitalsi e Medicina solidale, e sarà aperto, in u-na prima fase sperimentale, il primo lunedì di o-gni mese. Per ulteriori informazioni, sarà comun-que a disposizione degli interessati un numeroverde: 800.062.026. «L’iniziativa - sottolineano an-cora dalle tre associazioni - nasce per rispondere auna crescente richiesta di medicinali da parte difasce deboli presenti sul territorio della Montagno-la, da famiglie monoreddito a persone senza casache vivono in alcuni stabili occupati». ed è davvero«un gesto grande e significativo» per il vescovoLeuzzi, che ha benedetto i locali del nuovo ambu-latorio. «Papa Francesco - ha riflettuto il presule -ci ha invitato, nella notte santa, a essere il segnodella tenerezza di Dio che si è manifestata in Gesùper ogni fratello. Qui, come in tutte le esperienzeecclesiali, deve trasparire questa tenerezza che de-ve passare attraverso un cuore libero, una gratuitàonesta, un sacrificio sincero. Come sarebbe bellose questo ambulatorio fosse conosciuto da tutta lacittà, ma tenuto nascosto per il suo silenzioso ser-vizio!». (G. R.)

Senzatetto, inaumentogli italiani

Il centro di accoglienza della parrocchia Santa Maria Madre della Misericordia. In basso, quello di Ognissanti (foto Gennari)

Iniziativa per alimentareil rispetto dell’altroe la tolleranza nell’ambito diun progetto finanziato dalFondo Europeoper l’integrazioneUn percorso interattivodi «giochi, strumenti e idee»Dal 2 febbraio presso la scuola“Via Luigi Rizzo”,al Trionfale, si rivolgeagli studenti nella fasciadalla quinta elementareal biennio delle superiori

LaMessa nella solennitàdell’Epifania: «Questi saggici indicano la strada»

na mostra per favorire la cono-scenza delle altre culture, per a-limentare il rispetto dell’altro e la

tolleranza. È l’iniziativa lanciata dallacooperativa Roma Solidarietà, promos-sa dalla Caritas di Roma, nell’ambitodel progetto “Famiglie in movimento,le nuove identità in una società inter-culturale” finanziato dal Fondo Euro-peo per l’integrazione di cittadini di Pae-si terzi.Con il titolo eloquente «Gli altri siamonoi», la mostra - spiega un comunicatodella Caritas di Roma - si snoda «attra-verso un percorso interattivo di giochi,strumenti e idee per una società inter-culturale».Verrà allestita dal 2 al 28 febbraio pres-so l’istituto comprensivo “Via Luigi Riz-zo” (ingresso plesso “Cairoli” in via An-drea Doria, 18), al Trionfale, e sarà a-

U perta al mattino, dal lunedì al venerdì. Lamostra è gratuita e si rivolge agli studenti del-le classi quinte della scuola primaria e aglistudenti della fascia che va dalla scuola se-condaria di primo grado al biennio di quel-la di secondo grado.Per i docenti che accompagnano la classe,sottolinea la Caritas, «è fondamentale par-tecipare ad un incontro formativo e di spie-gazione del funzionamento della mostra.Sono previsti tre incontri di orientamentoper i docenti: il 19 e il 22 gennaio nel ples-so “L. Rizzo” (Via Luigi Rizzo, 92) dalle o-re 17 alle 19 e il 26 gennaio nel plesso “Cai-roli” (via Giordano Bruno, 2) dalle ore 17alle 19.L’adesione deve essere segnalata entro il 14gennaio all’indirizzo di posta elettronica [email protected] viafax al numero 06.69886542.

Pietro Mariani

DIMARIAELENA FINESSI

i può morire di freddo a Roma? Aquanto pare sì, pur non essendo,questa, una città siberiana né un

luogo stremato dalla miseria. Si puòmorire e si muore, come è accaduto afine 2014, quando un uomo che vivevasulla strada ha perso la vita nel cuoredella Capitale, nel quartiere Esquilino, adue passi dalle vie dello shopping edell’arte antica. Il Comune, nello spiegarela perdita di molti posti letto con lavicenda giudiziaria di Mafia Capitale che

ha coinvolto alcune delle cooperativeattive nell’accoglienza dei senza fissadimora, si è dovuto appellare, tra gli altri,alla Chiesa di Roma. La richiesta: aprirele porte ai bisognosi, almeno nei giornipiù freddi. La risposta della Diocesi, cheda sempre è impegnata nell’aiuto aipoveri della città, non si è fatta attendere:l’arcivescovo Filippo Iannone, vicegerenteper la Diocesi, ha così inviato lo scorso30 dicembre una lettera ai parrociinvitandoli «a valutare generosamente»l’accoglienza nei locali parrocchiali.Immediata la risposta. Come quella dellaparrocchia di Ognissanti, sulla via Appia,che accoglie ormai dal 2007 una ventinadi donne tra i 23 e i 70 anni d’età.«Allettate, quando straniere, dallapromessa di un lavorodignitoso e ben remunerato -spiega il parroco, donFrancesco Mazzitelli, orionino-, ignare di doversi inveceprostituire». Segno della crisiche attanaglia il Paese, «èl’aumento delle italiane, spessoperché non vogliono più averea che fare con le propriefamiglie» e che si trascinanodietro «storie drammatiche», dirapporti con figli e genitori,incrinatisi o marciti del tutto.Ufficialmente, per il 2015, ibattenti della casa si sonoaperti il 7 gennaio: «Poichétutto dipende dai volontari -spiega don Francesco - ilcentro entra in funzione inbase alla loro disponibilità ditempo e di libertà dagli

Simpegni». Il centro - che prevede ancheun servizio di sorveglianza notturna - èlegato alla congregazione di san LuigiOrione e si sostiene grazie al Mov-Movimento orionino volontari. E semprei volontari, questa volta un esercito di250 persone, è quello che gravita intornoal centro d’accoglienza della parrocchiaSanta Maria Madre della Misericordia, adue passi da Villa Gordiani, sullaCasilina. In realtà, precisa con orgoglio ilparroco don Stefano Meloni, «il centro èaperto non solo per l’emergenza freddo».Inaugurata nel 2000, «come segno dellaMissione cittadina», la casa offre 20 postiletto, da settembre a giugno. Altrequattro parrocchie vicine (San Barnaba,San Leone, San Luca, Sant’Agapito e ilSantissimo Sacramento) collaborano, suturni settimanali, nella gestione «diquesto che è considerato un centro acinque stelle - sorride don Stefano -,perché qui ci sono tre camerate da 3, 5 o8 posti a seconda degli ospiti presenti enon esistono letti a castello, ancheperché diamo la priorità all’accoglienzadegli anziani visto che si difendonomeno». A trovare rifugio nella casa,ancora una volta, non sono più solo glistranieri ma i romani - 50 anni l’etàmedia -, la maggior parte dei quali ha undivorzio alle spalle, una casa affidata daigiudici alle mogli, drammi a cui siaggiunge spesso la perdita del lavoro e«finire in mezzo alla strada è un attimo».Certo, «qualcuno si riprende e ritrova lanormalità ma molti altri non ce la fannoe li vediamo ritornare». Ecco perché èimportante che tutta la cittadinanza offraun aiuto. Di volontari, questo sì, c’èsempre bisogno: «Più siamo - è l’appellodi don Francesco -, più servizi possiamooffrire».

Magi, simbolo di un’umanità che cercaDio, sono «i primi di una processioneche da allora non si interrompe più e

che attraverso tutte le epoche riconosce ilmessaggio della stella e trova il Bambinoche ci indica la tenerezza di Dio». Lo hadetto Papa Francesco nell’omelia dellaMessa dell’Epifania, nella basilica di SanPietro, aggiungendo che «ci sono semprenuove persone che vengono illuminatedalla luce della sua stella, che trovano lastrada e giungono fino a Lui». Sapienti,«scrutatori del cielo», i Magi «ci indicano lastrada sulla quale camminare nella nostravita. Essi cercavano la vera Luce: andavano

I

alla ricerca di Dio. Visto il segno della stel-la, lo hanno interpretato e si sono messi incammino, hanno fatto un lungo viaggio»,chiamati dallo Spirito Santo. In questocammino «avverrà anche il loro personaleincontro con il vero Dio». Non sono man-cate, in questo itinerario, «tante difficoltà»,ha ricordato Francesco. A cominciaredall’«inganno di Erode», che si mostra in-teressato al bambino ma solo per elimi-narlo, dato che, da uomo di potere, consi-dera anche Dio come un rivale: «Il più pe-ricoloso». Nel palazzo di Erode «i Magi at-traversano un momento di oscurità, di de-solazione, che riescono a superare grazie aisuggerimenti dello Spirito Santo, che parlamediante le profezie della Sacra Scrittura».E sono proprio le profezie a indicare che«il Messia nascerà a Betlemme, la città diDavide». A quel punto i Magi «riprendonoil cammino e rivedono la stella: l’evangeli-

sta annota che provarono “una gioia gran-dissima”, una vera consolazione. Giunti aBetlemme, trovarono “il bambino con Ma-ria sua madre”». Per loro, ha osservato an-cora il pontefice, è la seconda, grande ten-tazione: quella di «rifiutare questa picco-lezza». Tentazione che i Magi respingono:il Vangelo racconta che «si prostrarono e loadorarono», offrendo i loro doni «preziosie simbolici». Guidati dallo Spirito, «arriva-no a riconoscere che i criteri di Dio sonomolto diversi da quelli degli uomini, cheDio non si manifesta nella potenza di que-sto mondo, ma si rivolge a noi nell’umiltàdel suo amore». I Magi, dunque, sono«modelli di conversione alla vera fede per-ché hanno creduto più nella bontà di Dioche non nell’apparente splendore del pote-re». E allora «ci possiamo chiedere: qual èil mistero in cui Dio si nasconde? Doveposso incontrarlo? Vediamo attorno a noi

guerre, sfruttamento di bambini, torture,traffici di armi, tratta di persone. In tuttequeste realtà, in tutti questi fratelli e sorel-le più piccoli che soffrono per tali situazio-ni, c’è Gesù». Il presepe infatti «ci prospettauna strada diversa da quella vagheggiatadalla mentalità mondana: è la strada del-l’abbassamento di Dio, quell’umiltà dell’a-more di Dio». (R. S.)

IlPapa:iMagi,uominiallaricercadiDioViaggio in Asia da domani

Sarà il settimo viaggioapostolico del suopontificato e il terzo inAsia: è quello cheporterà Francesco in SriLanka e Filippine dadomani al 19 gennaio.Prima tappa a Colomboe a Madhu, il 13 e 14. IlPapa giungerà a Manila,capitale delle Filippine,nel pomeriggio del 15.Gli impegni pubblicisono concentrati nei tregiorni successivi.Francesco farà ritorno aRoma nel pomeriggiodel 19 gennaio.

Papa Francesco fa il suo ingressonella basilica di San Pietro per laMessa dell’Epifania

3 Domenica11 gennaio 2015

Circa 250 volontari impegnatinel centro di SantaMariaMadredellaMisericordia aperto dal 2000segno dellaMissione cittadinaOgnissanti, sull’Appia, ospita unaventina di donne dai 23 ai 70 anni

Le cause: la crisi economica e drammipersonaliPartita la generosa accoglienzadelle parrocchiedopo l’appello lanciatoper l’emergenza freddo

Sant’Egidio, Proietti al pranzo di Rebibbiainiziato con una festa il 2015 degli oltre 150 detenuti che lunedìhanno partecipato al pranzo con la Comunità di Sant’Egidio, nel

carcere romano di Rebibbia. Presente un ospite d’eccezione: l’attoreGigi Proietti, che si è esibito in alcuni pezzi del suo repertorio.C’erano detenuti di diversi reparti: il G8, ribattezzato il «penalino», ilG9 e il G12 dove sono reclusi i detenuti comuni e un gruppo di

detenuti disabiligiunti dal G11. Lafesta si è svolta inun padiglione,abbellito e resonatalizio dagliamici dellaComunità con tantodi brindisi finale edi regalipersonalizzati. Uncambiamento che,sottolineano daSant’Egidio, «èanche un simboloche fa sperare per ilfuturo: nei prossimimesi in quel grandelocale dovrebberolavorare, se tuttoandrà bene,almeno uncentinaio didetenuti». Il pranzoè stato offerto dallaComunità diSant’Egidio.

È

Caritas, mostra interattiva per l’educazione interculturale

Nella foto sopra, ilvescovo Lorenzo Leuzzibenedice i locali delnuovo ambulatorio dimedicina solidale. Alato, la targa che dedicala struttura a PapaFrancesco

4 Domenica11 gennaio 2015

ier Paolo Pasolini(foto) nel 1959 era unvulcano d’energia

creativa, nel solco del piùpuro vitalismo italiano.Nella lontana estate diquell’anno la rivistaSuccesso gli commissionòuna serie di reportages

lungo le spiagge della penisola. Lui partì dallacosta ligure sul confine francese al volante diuna Fiat 1100 e attraversò il Bel Paesegettandosi a capofitto in un’impresa psicofisicadi coinvolgimento assoluto. Gli articolivennero pubblicati con qualche taglioredazionale ma furono riproposti nella loroversione integrale nel 1998 all’interno deiMeridiani della Mondadori, a cura di WalterSiti. Ora questo lungo racconto di viaggio sipuò leggere nelle edizioni Contrasto (La lungastrada di sabbia, 199 pp., 24,90 euro), arricchitodalle fotografie scattate da Philippe Séclier chenel 2001 ripercorse le tappe del giovane

scrittore. Fa impressione rileggere il racconto diPasolini accanto alle inquadrature di un Paeseradicalmente diverso rispetto agli anni ’50: làdove il testo dell’ultimo scrittore del Novecentoitaliano (perché dopo di lui perfino i criteri digiudizio sono cambiati) segnala l’incanto diuna febbre lirica («Genova fuma, sfuma in unguazzabuglio supremo. L’attraversi, a metàCorso Italia, già verso Levante, ti volti, e alle tuespalle ecco la più bella visione di tutta laLiguria»), le immagini immortalate da Séclier ciconsegnano lo scarto di una desolazionesuprema (il mare di Ventimiglia sbirciato dallavetrata di un condominio vuoto, il cameriere diLecco Ameno, a Ischia, sullo sfondo di un cielosquadrato). Gli articoli di Pasolini sembranoscritti in una tensione esistenziale che brucia larealtà e, soprattutto nelle descrizionipaesaggistiche dello splendido e martoriatoMezzogiorno, chiama in causa il tempo, indoppio senso: illustrando il peso del passato(«Sono sempre più solo: la notte nel Meridioneè ancora quella di molti secoli fa») e lasciando

intendere il carico del futuro («Tre o quattrovolte sono andato e tornato da Posillipo. Hofatto l’aurora, ho visto il Vesuvio, vicino che sipoteva toccarlo con la mano, contro un cielo,ormai rosso, avvampante, come non riuscissepiù a nascondere il Paradiso»). In quest’ultimadirezione passa come un brivido profeticodavanti agli occhi del lettore di oggi la paginadedicata al litorale romano, dove il poeta verràassassinato in circostanza ancora misteriosequasi quarant’anni fa: «Arrivo a Ostia sotto untemporale blu come la morte. L’acqua svapora,tra tuoni e fulmini. I villeggianti sono stretti neibar, sotto i capanni, con la coda tra le gambe.Gli stabilimenti, vuoti, paiono immensi».Pasolini scrive sempre in prima battuta, allaStendhal, affidandosi al ritmo percussivo diuno stile guadagnato nel risvolto documentariodella realtà, ma la sua visione è sempre fissa,precostituita, come accade ai veri artisti i quali,perfino quando viaggiano, paradossalmentescoprono ciò che già sanno.

Eraldo Affinati

PIlviaggiodiPasolininell’ItaliaanniCinquantalibri

Veglia per la pace inSiria e in Iraq con il cardinale Sandri - Tavola rotonda sul genocidio armenoaLaCiviltàCattolicaItinerario per catechisti nellaXIII prefettura-Al via ciclo «Il futuronell’economia» allaCattolica - La diocesi alla radio

incontriAPPUNTAMENTI BIBLICI ALLA LIBRERIAPAOLINE MULTIMEDIA.Da lunedì 12gennaio, nella Libreria PaolineMultimedia, al civico 94 di via delMascherino, partirà un ciclo di cinqueincontri di riflessione biblica intitolati«Una nuova identità in Cristo e nellaChiesa secondo la Lettera agli Efesini».Relatore degli incontri sarà il biblista donRomano Penna. Domani, dalle 18.30 alle19.30, il tema sarà: «Il fatto primario: labenedizione di Dio in Cristo (Efesini 1,3-14)». L’incontro successivo si terrà il 2febbraio, su «Perminenza e sufficienza delCristo risorto (Ef. 1, 17-23 +3, 14-21)». Peril calendario completo e ulterioriinformazioni: 06.6872354.

ALL’UNIVERSITÀ ANTONIANUM LE LEZIONISUL BEATO RAIMONDO LULLO. «RaimondoLullo tra Oriente ed Occidente» è il titolodelle lezioni pubbliche tenute dalprofessor Perarnau i Espelt alla PontificiaUniversità Antonianum, in via Merulana124. Primo appuntamento lunedì 12 alleore 17. Seguirà, lunedì 19 allo stessoorario, il secondo incontro diapprofondimento. Lullo, nato a Maiorca evissuto a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, èun religioso del Terz’Ordine di SanFrancesco e martire.

INCONTRO CON PADRE DE BERTOLIS SULLAPRIMA LETTERA DI GIOVANNI. Proseguonogli incontri con padre Ottavio De Bertolis,gesuita, sulla Prima lettera di Giovanni.Mercoledì 14 gennaio alle 20.30 sipotranno ascoltare le sue riflessioni nellasede dell’Istituzione Teresiana in viaCornelio Celso, 1.

CATTOLICA, IL MINISTRO POLETTI APRE GLIINCONTRI SU «IL FUTURO NELL’ECONOMIA».Per celebrare il quindicesimo anno diattività della facoltà di Economiadell’Università Cattolica del Sacro Cuore,giovedì 15 gennaio si aprirà un ciclo diincontri su «Il futuro nell’economia». Alle15, al Centro congressi di largo FrancescoVito, 1, il ministro del Lavoro e dellePolitiche Sociali Giuliano Poletti terrà unintervento su «Come migliorare la qualitàdel lavoro». Gli incontri proseguirannocon altri ospiti di livello: il 30 gennaio alle10.30 interverrà il Governatore della Bancad’Italia, Ignazio Visco; mentre il 13febbraio alle 15 sarà protagonista RobertEngle, insignito nel 2003 del premioNobel per l’Economia.

VEGLIA DI PREGHIERA PER LA PACE IN SIRIA EIN IRAQ CON IL CARDINALE SANDRI. «Noncessiamo di implorare il dono della paceper tante persone che soffrono!». Così ilCentro pastorale diocesano per laCooperazione missionaria tra le Chiese el’Ufficio diocesano per la pastorale dellemigrazioni invitano tutti i fedeli apartecipare alla veglia di preghiera per lapace in Siria e in Iraq, in programmagiovedì 15 gennaio alle ore 19 nellaparrocchia della Natività di Nostro SignoreGesù Cristo (via Urbisaglia 2; ingresso suvia Gallia, zona San Giovanni). La vegliasarà presieduta dal cardinale LeonardoSandri, prefetto della Congregazione per leChiese orientali. Sarà presente il vescovoausiliare del settore Centro, monsignorMatteo Zuppi, incaricato per laCooperazione missionaria tra le Chiesenella diocesi di Roma. L’animazione dellapreghiera e i canti saranno a cura dellecomunità cattoliche del Medio Orientepresenti a Roma.

LUNEDÌ 12A Frascati presiede la riunione dellaConferenza episcopale laziale.

GIOVEDÌ 15Incontra i nuovi parroci pressol’Istituto Figlie della Chiesa in viadella Magliana.Nella Sala della Conciliazione delPalazzo Lateranense partecipa allaprima delle «Letture teologiche».

SABATO 17Alle 17 in San Giovanni in Lateranopresiede l’ordinazione dei diaconipermanenti.

DOMENICA 18Alle 10 incontra gli operatoripastorali e celebra la Messa nellaparrocchia di San Corbiniano.

CIVILTÀ CATTOLICA, TAVOLA ROTONDA SULGENOCIDIO ARMENO. Sabato 17 gennaio alle18 si terrà nella sede de «La CiviltàCattolica» (via di Porta Pinciana 1) unatavola rotonda sul tema «1915-2015: a 100anni dal genocidio armeno». Interverrannopadre Georges Ruyssen, docente alPontificio Istituto Orientale; e padreLuciano Larivera, scrittore de «La CiviltàCattolica». Modera il gesuita padreFrancesco Occhetta.

CONFERENZA AL SAE CON IL RABBINOMOSCATI E IL BIBLISTA ODASSO.Domenica18 gennaio alle 16.30, il gruppo romanoSegretariato attività ecumeniche (Sae)organizza alla foresteria del monasterodelle monache Camaldolesi (clivio deiPublicii, zona Aventino) la conferenza daltitolo «La Nona Parola: "Non fare falsatestimonianza" (Esodo 20,16)».Interverranno il rabbino Cesare Moscati,della comunità ebraica di Roma, e ilbiblista Giovanni Odasso, professore diTeologia biblica al Seraphicum.

culturaA SAN GIOACCHINO IN PRATI CONCERTOD’ORGANO DEL MAESTRO SOLAESA.Oggi alleore 17, nella parrocchia di San Gioacchinoin Prati, in collaborazione con l’Accademiaromana d’organo César Franck, si terrà ilconsueto concerto per il periodo di Natale.Il maestro Adalberto Martinez Solaesa,organista titolare della cattedrale diMalaga, eseguirà musiche di Bach,Balbastre, Torres, Franck, Ketelbey, Guridi,D’Andrea, Yon, Gherardeschi e Wely.

GREGORIANA /1: PRESENTAZIONE DELVOLUME «SOLIDARIETÀ E DEMOCRAZIA».Giovedì 15 gennaio alle 17.30 verràpresentato il volume «Solidarietà eDemocrazia. Mediazione e dialogo traideali e realtà concrete» (Gregorian &Biblical Press, pp. 330, 20 euro), presso laPontificia Università Gregoriana (piazzadella Pilotta 4). Interverranno il rettoredell’ateneo François-Xavier Dumortier;Caroline Kanter, direttrice dellaFondazione Konrad Adenauer in Italia; emonsignor Samuele Sangalli, docenteresponsabile del Cenacolo Sinderesi. Iltesto è frutto del lavoro degli studenti chehanno preso parte al Cenacolo Sinderesinell’anno 2013-2014. Guidati da espertinei diversi settori, si sono confrontati suitemi cruciali dell’etica pubblica dei singolicapitoli: partecipazione politica, economiae lavoro, Europa.

GREGORIANA / 2: DIALOGO INTERRELIGIOSOSUL GRANDE SCHERMO. Il confronto el’amicizia tra un religioso musulmano e unmembro della comunità monastica di MarMusa in Siria. È la storia raccontata dalfilm documentario di Andres Rump «Dioci ha fatto incontrare. Sceicco Ibrahim, fra’Jihad» che sarà proiettato in anteprima,giovedì 15 alle 18, alla PontificiaUniversità Gregoriana (piazza della Pilotta4). Alla proiezione seguirà un incontro tralo stesso fra’ Jihad e Adnane Mokrani,docente della facoltà di Missiologia.

formazioneITINERARIO DI BASE PER I CATECHISTI NELLAXIII PREFETTURA Iniziano giovedì 15gennaio nella XIII Prefettura gli incontridell’itinerario diocesano per la formazionedi base dei catechisti, su «Il catechista chi ècosa annuncia». A ospitarli, la parrocchiadi Santa Chiara, dalle ore 19.30, nella salarossa (ingresso dal cancello vicino algiornalaio) in piazza Giuochi Delfici.

CORSO GRATUITO PER VOLONTARI SANITARI.Promosso dall’associazione Progetto Cittàdella Vita, si terrà sabato 17 e domenica 18gennaio un week-end intensivo diformazione per nuovi volontari dedicati alsollievo di malati oncologici o inprogressione di malattia. L’appuntamentoè presso la sede romana della FondazioneNazionale Gigi Ghirotti (via FratelliRuspoli 2, zona Parioli), sabato dalle 9 alle18 e domenica dalle 10 alle 17. A distanzadi una settimana seguirà una giornata dirielaborazione e approfondimento deitemi trattati sempre nella sede dellaFondazione Ghirotti. Ascoltare, accoglieree accompagnare nel difficile percorso dimalattia è lo scopo che si proponel’associazione, operativa dal 1996,offrendo un servizio gratuito di sostegnorelazionale a malati e familiari. Perinformazioni e prenotazioni: tel.06.4452821 (ore pasti), [email protected].

comunicazioneLA DIOCESI SUI 105 FM DI RADIO VATICANA:«CROCEVIA» ED «ECCLESIA».Oggi alle 12.30sui 105 FM di Radio Vaticana va in onda ilprogramma «Crocevia di bellezza».Mercoledì alle 18.30, sulle stessefrequenze, sarà invece la volta delnotiziario «Ecclesia in urbe». Entrambianche on line su www.romasette.it e suwww.vicariatusurbis.org.

el programma ufficiale delle commemo-razioni per il centenariodellaGrandeGuer-

ra rientra la mostra alla Gnam «Secessione e A-vanguardia». L’esposizione si concentra sul de-cennio che precede la grande guerra in Italia,quando artisti, animati da desiderio e necessitàdi rinnovamento, si unirono nel nome di unamodernità, che non tarderà ad accogliere le pri-me forme d’avanguardia, per opporsi alla cul-tura ufficiale, accademica.La rassegna con più di 160 opere riproduce cri-teri espositivi e allestimenti di questi artisti ita-liani secessionisti, che erano soliti decorare glispazi espositivi nel presentare opere allora con-siderate artigianali. Si apre con la «Mostradei Ri-fiutati» realizzata nel 1905 da Severini e Boccio-ni nel Ridottodel TeatroNazionale di Roma, pri-mo evento rilevante di quel periodo. Dal «Fre-gio» di Edoardo Gioia, artista oggi sconosciuto,si passa al ritratto in bianco e nero di Tolstoj diBalla e ai disegni preparatori del «Quarto Stato»di Giuseppe Pellizza da Volpedo, precursore delsocialismo umanitario. Spazio anche ai futuristicome Boccioni - di cui in mostra il celebre «L’i-dolo moderno» e «Nudo di Spalle» -, Carrà, Se-verini e il primo Depero. La mostra offre ancheesempi interessanti di artisti francesi e mitte-leuropei che contribuirono a sprovincializzarel’arte italiana, come Bonnard, Klimt e Schiele.Fino al 15 febbraio. (F. R. C.)

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Alla Gnam la mostra«Secessione e Avanguardia»

arte

Alla Sapienza arrivanoi «veri» dinosauri

on sarannopro-prio «Dinosauri

in carne e ossa», co-me promette il titolodell’esposizione, male ricostruzioni di ol-trequaranta speciedidinosauri, ospitateal-la Sapienza, sonostrabilianti e lasce-ranno a bocca apertagrandi e piccini. Finoal 31 maggio. Info:www.paleofans.it.

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cultura

le saledellacomunità

DELLE PROVINCIE Da mer. 14 a dom. 18V. Delle Provincie, 41 Interstellartel. 06.44236021 Ore 15.30-18.45-22In un futuro imprecisato, un drastico cambiamentoclimatico ha colpito duramente l’agricoltura. Ungruppo di scienziati, sfruttando un «whormhole»per superare le limitazioni fisiche del viaggiospaziale e coprire le immense distanze del viaggiointerstellare, cercano di esplorare nuovedimensioni. Il granturco è l’unica coltivazioneancora in grado di crescere e loro sono intenzionatia trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per ilbene dell’umanità.

DON BOSCO Merc. 14 e gio. 15V. Publio Valerio, 63 Torneranno i piratitel. 06.71587612 Ore 18-21Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimisanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nelfilm il racconto si svolge nel tempo di una solanottata, nelle trincee. Protagonisti un gruppo disoldati, mentre gli accadimenti si susseguonosempre imprevedibili: a volte sono lunghe attesepiene di paura, a volte si muore...

Sab. 17 e dom. 18DoraemonOre 16Sab. 17, ore 18-21,e dom. 18, ore 18La scuola più belladel mondo

cinema

DIWALTER GATTI

hitarrista noto non solo in Italia,ma in mezzo mondo per via dellemolteplici collaborazioni, Pino

Daniele - che mercoledì ha ricevutol’ultimo omaggio, prima a Roma, alsantuario del Divino Amore, e poi nellasua Napoli - è stato uno dei pochi chehanno realmente cambiato la musicaitaliana. Prima di lui noi italiani avevamoi cantautori (Guccini e De André, DeGregori e Venditti) e avevamo il«progressive rock» (PFM e Orme, Area,Banco e New Trolls) come rappresentantidi una certa nuova musica di qualitàcapace di uscire dagli standard dellamusica leggera. Con lui,miracolosamente partorito da quellaNapoli che a metà degli anni ’70 era unadelle più feconde fucine di musicaincredibilmente contaminata (bastipensare a Napoli Centrale e Osanna), loscenario italiano si è trasformatod’improvviso. Scrivendo canzoni innapoletano o in un mix italo-

partenopeo-inglesizzato, Daniele peroltre un decennio ha inciso una serie didischi di qualità e di impattorivoluzionario, lanciando sul mercatoalbum intitolatiNero a metà (1980), Vaimo’ (1981) e Bella ’mbriana (1982), checostituiscono idealmente un trittico diclasse inattaccabile, di energia purissimae di grinta tragico-napoletana. In queglianni le sue produzioni facevano da pontetra tradizione partenopea e soundinternazionale; la sua scommessamusicale prendeva l’antico retaggio dellacanzone popolare della sua terraincrociandolo con il funky, con il blues,con il jazz. Tra Murolo e Pino Danielec’era più di un punto di contattoemozionale e d’anima, anche se la«confezione musicale» eraprofondamente differente. L’ideamusicale di Pino Daniele - soprattuttoagli esordi - era quella di dar voce almalessere, all’ironia e al fatalismopartenopeo all’interno di una confezionescintillante, tremendamenteinternazionale e tecnicamente

impeccabile. E a partire da lui, pianpiano, Napoli riuscì a diventare una cittàdi riferimento per tutto il Paese. Neidischi di Pino Daniele, di sicuro sino allametà degli anni ’80, trionfa la necessità diriscatto di Napoli, dei suoi giovani, di unmondo intero intorno a loro. L’hoincontrato due volte, per due interviste.L’ho visto in concerto a Milano,all’Olimpico di Roma e nei pressi diTrieste, in tempi per lui molto prolifici.Era sempre sereno, tranquillo,disponibile. Non è mai stato un autore«colto». Non è mai stato un «poeta».Soprattutto nella sua fase produttiva più«easy», la critica più dotta e a senso uniconon gli ha perdonato la gigioneria dicerte canzoni facili e banalotte e anchequando diceva cose bellissime, i suoicensori le dimenticavano in fretta, comequando parlava degli occhi dell’amata:«Occhi che sanno cercare /anche quelloche non c’è/e ci fanno confessare/tutto quello che vorremmo avere».Entrato in punta di piedi su palcosceniciprestigiosi, tra cui il Crossroads promosso

da Eric Clapton, il più importantecartellone rock-blues del mondo, è statouno dei primi musicisti italiani a godereautentica stima ovunque, grazie alla suataciturna gentilezza, ad una versatilitàchitarristica di primissimo piano ed allasua predisposizione a mettere a fattorcomune le varie ispirazioni musicali concui entrava in contatto. Con PinoDaniele, piaccia o non piaccia, l’Italia hasvecchiato il suo orizzonte, ha scopertoun grande musicista e ha cantatograndissime canzoni. E lui, Pino, hacontinuato a modo suo a cercare risposta,sotto svariate forme, a quella necessità di«volere di più». E chissà mai se quel «dipiù» fosse quell’«angolo di cielo» (iltitolo di una sua canzone), che deve atutti i costi esserci per chi vive una solavita: «Signore io ti chiedo se c’è/Unangolo di cielo per me/Che vivo una vitasola/Che vivo una vita sola/Perché misento ancora/Perché ti sentiancora/Perché mi sento ancora undiverso».(Testo integrale su www.romasette.it)

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Un ritratto del cantautore-musicistanapoletano, chemercoledì a Roma haricevuto l’ultimo omaggio. Nei primi anni’80 produsse un trittico di classe, suonòcon Eric Clapton e altri grandi della musica

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