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ERCO Lichtbericht 94 · un restauro, dal luglio del 2011 è ... montagne dell’Atlante, in...

Date post: 29-May-2018
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E Lichtbericht 94 Pubblicato nell’aprile 2012 Megastore Benetton, Vienna I LED conquistano il settore della distribuzione al dettaglio. I nuovi progetti come gli Store Benetton a Vienna sono illuminati con la tecnologia LED dalle vetrine fino agli scaffali con i pullover e non si limitano a dimostrare la praticità e l’economicità della nuova tecno- logia: si presentano anche in un look fresco, accentuato e suppor- tato dalle straordinarie qualità della luce degli strumenti di illu- minazione per LED. Che si tratti di negozi, musei o facciate di edifici, anche in questo Lichtbericht l’illu- minazione è realizzata al 100% con i LED.
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E Lichtbericht 94

Pubblicato nell’aprile 2012

Megastore Benetton, ViennaI LED conquistano il settore della distribuzione al dettaglio. I nuovi progetti come gli Store Benetton a Vienna sono illuminati con la tecnologia LED dalle vetrine fino agli scaffali con i pullover e non si limitano a dimostrare la praticità e l’economicità della nuova tecno-logia: si presentano anche in un look fresco, accentuato e suppor-

tato dalle straordinarie qualità della luce degli strumenti di illu-minazione per LED. Che si tratti di negozi, musei o facciate di edifici, anche in questo Lichtbericht l’illu-minazione è realizzata al 100% con i LED.

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Dopo le applicazioni per gli ambienti esterni e l’illuminazione dei musei, le soluzioni luminose a LED conquistano anche la distribuzione al dettaglio. Il marchio della moda italiana United Colors of Benetton ha illuminato due dei suoi megastore di Vienna completamente con stru­menti di illuminazione per LED: dall’illuminazio­ne delle facciate fino alla messa in scena delle vetrine ed alla presentazione delle merci nei locali di vendita. Nel confronto con la vecchia illuminazione con lampade HIT il concetto di illuminazione con i LED convince anche esteti­camente ed ha consentito di ridurre le potenze allacciate da circa 140kW a soli 50kW. Una soluzione luminosa che si dimostra quindi tanto sostenibile quanto efficace.

A partire da pagina 10 riveste un ruolo importante il colloquio tra gli esperti dei LED. Lo scopo di questo incontro raccontato da Armin Scharf era quello di mostrare come i LED abbia­no cambiato gli apparecchi di illuminazione e quindi anche l’industria di tali apparecchi. Si offre inoltre uno sguardo dietro al sipario sulla svolta tecnologica di ERCO. Le nuove tecnolo­gie richiedono un nuovo approccio al prodotto e la loro gestione è in un certo senso un lavoro di traduzione della tecnica in cultura. Il nostro vecchio motto «Luce più che apparecchi» risul ­ ta perfettamente appropriato a questa tradu­zione: con i LED la tecnologia degli apparecchi viene nuovamente definita fin dalle fondamen­ta, quindi la cultura della luce richiede delle garanzie sulle sue qualità ed allo stesso tempo si amplia con delle opportunità di realizzazione completamente nuove.

Per un’impressione sulle nuove qualità del design della luce abbiamo a pagina 14 un arti­colo sulla tecnologia varychrome RGBW di ERCO. Tonalità cromatiche, luminosità variabili e sottili sfumature di bianco fanno dei faretti con questa tecnologia dei veri strumenti di illu­minazione tuttofare. Si ha così un ampio spettro di nuovi potenziali di realizzazione per i light designer. Con colori saturi o fini gradazioni delle tonalità di bianco sulla curva di Planck, alla liber­tà creativa non si pongono più limiti.

Incontro tra esperti: i LED, molto più che un nuovo tipo di lampadaCol tempo sta diventando sempre più evidente quanto profondamente i LED stanno cambiando l’industria degli apparecchi di illuminazione. Un incontro con gli esperti di ERCO raccontato da Armin Scharf.

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La luce dei LED nei musei ha trovato spazio a pagina 24, con il Palazzo Bembo a Venezia: negli interni di un’architettura storica con vista sul ponte di Rialto l’arte moderna è messa in scena con i faretti Logotec LED. Un altro esem­pio di illuminazione dei musei con i LED è quel­lo del Museum im Palais a Graz. La collezione del rinnovato Palazzo Herberstein fa parte del Museo Universale Joanneum. Qui l’esposizione è stata messa in scena con i LED, ma anche negli ambienti esterni gli strumenti di illuminazione di ERCO mettono in mostra la loro efficacia.

In definitiva si può affermare che la tecnolo­gia dei LED si trova ormai a buon punto e viene utilizzata con successo in molti diversi tipi di progetti. Alla fiera Light+Building di Francoforte documenteremo ulteriormente questa svolta tecnologica dei LED. Saremo lieti di darvi il ben­venuto in tale occasione.

Faretti per LED con tecnologia varychrome RGBWI nuovi strumenti di illuminazione tuttofare

Centro Tecnico ERCO Applicazioni dei LED: una nuova luce per le sale conferenze

Centro Tecnico ERCOApplicazioni dei LED: illuminazione diffusa delle pareti in RGBW negli uffici rappresentativi

ZoomI downlight a doppio fuoco nelle applicazioni Doppio zoomLa tecnologia dei downlight a doppio fuoco per LED

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Palazzo Bembo, VeneziaUn’architettura storica, l’arte contem­poranea, la luce del futuro: la tecnologia dei LED di ERCO si è affermata nei locali espositivi di Palazzo Bembo.

Museum im Palais, GrazLa Camera del Tesoro della Stiria: un altro istituto di livello mondiale che ha scelto per l’illuminazione delle sue gallerie la tecnologia dei LED di ERCO.

ECE Center Thier-Galerie, DortmundUn nuovo attore economico ed un pun­to di riferimento urbanistico: il nuovo centro commerciale «Thier­Galerie» nel centro cittadino di Dortmund. Gli stru­menti di illuminazione per LED di ERCO sottolineano il suo ingresso sulla scena.

In questa edizione

Flash

Sprazzi di luce

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I LED conquistano il mondo della moda: megastore Benetton, ViennaA Vienna il nuovo megastore del marchio italiano della moda United Colors of Benetton si presenta come esteticamente e tecnologicamente innovativo, illuminato completamente con gli strumenti di illuminazione per LED di ERCO.

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ERCO LichtberichtImpressumEditore: Tim H. MaackRedattore capo: Martin KrautterDesign: Simone Heinze, Christoph SteinkeStampa: Mohn Media Mohndruck GmbH, Gütersloh

1028771000© 2012 ERCO

Foto (Pagina): Andreu Adrover (32), Julia Cawley (1), Aksel Gross/Electric Gobo (14), Alexandra Lechner (2), Thomas Mayer (2, 3, 4–5, 24–25), Rudi Meisel (U1, 2, 3, 6–9, 26–29), Alexander Ring (10–13, 14–21, 33), Dirk Vogel (2, 30–31, 32, 33), Sabine Wenzel (2), Michael Wolf (U4), Edgar Zippel (2, 3)

Traduzione: Lanzillotta Translations, Düsseldorf

Sfondo

Progetti

Introduzione

Articolo

Indice In questa edizione

Luce & Tecnica

Tim Henrik Maack

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Flash

GrazIl grande magazzino Kastner & Öhler è un centro di grande tradizione, con sede a Graz fin dal 1883. Anche per questo l’anno scorso ha destato sensazione la moderna ristruttura-zione della sede centrale che com-prendeva un progetto d’illumina-zione d’avanguardia con l’impiego in molte aree dei faretti Optec per lampade ad alogenuri metallici.

Casa di moda Kastner & Öhler, GrazArchitetto: Nieto Sobejano Arquitectos, Madrid; Rolf Seifert, GrazProgettazione illuminotecnica: Vedder Lichtmanagement, Monaco/Mitterbergwww.kastner-oehler.at

UtrechtPer la sua opera «Waterwerken» lo scultore olandese Ruud Kuijer ha ricevuto diversi premi. Si tratta di diverse sculture astratte in calce-struzzo con dei riferimenti al tema dell’acqua, situate ad Utrecht, su di una lingua di terra sul canale che collega Amsterdam al Reno. Per la loro messa in scena nottur-na le opere sono illuminate con gli efficienti e durevoli proiettori Powercast per LED.

Waterwerken, sculture di Ruud Kuijer, Isotopenweg, Utrechtwww.ruudkuijer.nl

LondraState per sposare un principe e vi serve un biglietto d’invito adegua-to? Benvenuti in questa tipografia e cartoleria ricca di tradizione, che tra gli altri rifornisce anche la Casa Reale. Ma anche i clienti comuni si trovano benissimo nei suoi locali appena rinnovati: gli apparecchi da incasso nel soffitto Quintessence offrono un ottimo comfort visivo e i faretti Optec mettono in scena le merci facendole brillare.

Mount Street Printers, Londrawww.mountstreetprinters.com

EltvilleL’antico monastero, incastonato tra le colline vinicole del Rheingau, è noto come cantina pubblica ma anche come set di alcuni classici del cinema come «Il nome della rosa» o come affascinante palcoscenico per concerti. Gli apparecchi per ambienti esterni di ERCO sottoline-ano l’atmosfera notturna e provve-dono senza abbagliamento ad un orientamento sicuro.

Kloster Eberbach, EltvilleArchitetto: Rimpl + Flacht Architekten, Wiesbaden. Progettazione illuminotec-nica: Studio ing. Bamberger, Pfünzwww.kloster-eberbach.de

BerlinoA Berlino la chiamano «Goldelse» (Elsa dorata), è la statua che dal 1873 incorona la Colonna della Vittoria a Berlino. Nel 2011 è stata restaurata ed ora anche l’immagine notturna del monumento è stata aggiornata: con i wallwasher Tesis per LED che illuminano in modo omogeneo, efficiente e durevole il basamento ornato di rilievi.

Colonna della Vittoria, BerlinoDirezione del progetto: Denkmalamt Berlin (Ufficio Monumenti Berlino)

CasablancaPrima casa d’aste del paese ad occuparsi d’arte, la CMOOA dal 2002 opera nel vivace mercato dell’arte marocchina. L’azienda ha ora occupato un nuovo edificio e con la moderna tecnologia di ERCO per l’illuminazione delle gallerie soddisfa gli standard internazionali per la presentazione dei pezzi in vendita all’asta.

Compagnie Marocaine des Œuvres et Objets d'Art, CasablancaArchitettura e progettazione illumino-tecnica: Cabinet d'architecture et design Wael Elmir, Rabatwww.cmooa.com

CascaisIl negozio Lacoste nella località balneare portoghese di Cascais pre-senta l’attuale design dei negozi del celebre marchio di abbigliamento sportivo con il piccolo coccodrillo. I progettisti hanno puntato su di un mix di downlight Quintessence per LED per l’illuminazione generale, di faretti direzionali per lampade HIT per accentuare le merci e di faretti Cantax per lampade ad alogenuri metallici nelle vetrine. Le superfici bianche sono dominanti ed un’il-luminazione con tecnologia RGB pone degli accenti colorati sulla volta, intonati ai colori chiari ed intensi della collezione.

Boutique Lacoste, CascaisDirezione del progetto: Joana Mouta, Lacoste/Devanlay PortogalloInterni: Luis Duarte, Space Inverters, Lisbonawww.lacoste.com

RomaIl barocco Palazzo Barberini ospita l’importante museo della Galleria Nazionale d'Arte Antica. Dopo un restauro, dal luglio del 2011 è tornato ad essere completamente accessibile ai visitatori. Questa sala con un affresco di Pietro da Cortona è un vero splendore archi-tettonico.

Palazzo Barberini, RomaArchitetti: Carlo Maderno (~1556–1629), Francesco Borromini (1599–1667), Gian Lorenzo Bernini (1598–1680) Progettazione illuminotecnica: Adriano Caputo, Studio illumina, Romawww.galleriaborghese.it

La calda luce radente fa splendere il broccato d’oro degli arazzi. Questo effetto di luce solare è creato artificialmente dai proiettori Powercast per lampade ad aloge-nuri metallici, montati sull’esterno dell’edificio.

IfraneQuesta cittadina nel mezzo delle montagne dell’Atlante, in Marocco, è un centro sciistico ed una meta molto amata per le vacanze. L’hotel di lusso Michlifen, fondato nel 1973, è stato ampliato ed ammo-dernato anche con un concetto luminoso drammatico per interni ed esterni, realizzato con gli stru-menti di illuminazione di ERCO.

Hotel Michlifen, IfraneArchitetto: Axe International, Casablanca Illuminotecnica: Oscar Nystrom, Bromma/Saint-Tropezwww.michlifenifrane.com

TorinoLa Venaria Reale, ex sede dei reali di Savoia, dopo un lavoro di completa ristrutturazione si è trasformata in un eccezionale museo ed in un vivace centro culturale. La sua infrastruttura è all’altezza dei tem-pi ed in alcune gallerie si giova dei faretti Cantax per LED di ERCO.

Venaria Reale, esposizione permanente, TorinoTeam di progettazione: Arch. Salvatore Simonetti, Arch. Stefano Faletti (consu-lente). Dr. Alberto Vanelli (direttore), Dr. Gianbeppe Colombano, Arch. Francesco Bosso, Arch. Giovanni Tironiwww.lavenaria.it

StoccardaUna nuova scena per la corte d’onore della Alte Staatsgalerie di Stoccarda: ora i wallwasher da incasso nel pavimento Tesis per lampade ad alogenuri metallici illu-minano la facciata classicheggiante in modo efficiente ed omogeneo. Su questo sfondo i faretti direzionali Tesis accentuano la statua equestre del Re Guglielmo I del Württemberg.

Corte d’onore della Alte Staatsgalerie, StoccardaArchitettura e progettazione illumino-tecnica: Christoph Anstett, cda architekt, Stoccarda www.staatsgalerie.de

ViennaIl produttore svizzero di parquet Bauwerk presenta i suoi prodotti nel centro commerciale del design della catena Stilwerk: dopo Amburgo e Düsseldorf, ora anche nello Stilwerk viennese sulla Praterstraße. I faretti Optec e i downlight e wallwasher Quintessence valorizzano perfetta-mente i pregiati legnami.

Bauwerk parquet store, Stilwerk, ViennaArchitetto: Stephen Williams Associates, Amburgowww.bauwerk-parkett.com

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Sprazzi di luce LED – awesome! Frans Hals Museum, HaarlemDirettore: Karel Schamperswww.franshalsmuseum.nl

Foto: Thomas Mayer, Neuss

Nella foto (da sinistra a destra): Ferdinand van Dam (OTH Architecten B.V.), Carlo von Meijenfeldt (ERCO), Marijke van der Wijst (Van Der Wijst Interieurarchitecten BNI), Julian Wolse (OTH Architecten B.V.)

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Il design di un negozio può essere come un colpo di genio, trasparente ed autentico, semplice e complesso allo stesso tempo: così si presenta il marchio della moda italiana Benetton a Vienna, dove la MTM Textilhandels GmbH dei fratelli Marc e Tino Wieser gestisce due megastore di questa catena. Con la personalità propria dei partner commerciali di successo (il megastore sulla Mariahilfer Straße è pur sempre il più gran­de store della Benetton in tutta Europa) assieme ad un team creativo di architetti e designer han­no sviluppato una nuova visione per le esperien­ze d’acquisto al punto vendita Benetton. Anche se non si fa ricorso ad un look rustico ed ecolo­gico, qui la sostenibilità è molto più che uno slogan: l’impiego dei materiali ridotto al minimo ma soprattutto l’accurata gestione dell’energia, ad esempio con l’impiego della tecnologia LED di ERCO, guardano al futuro. Ma anche l’approccio responsabile alle questioni urbanistiche rientra nel concetto della sostenibilità. La splendida fac­ciata storica dell’edificio del megastore all’ango­lo della Kärntner Straße è stato dotato di un’il­luminazione discreta ma efficace. Per realizzare gli accenti luminosi che sottolineano la struttura e le dimensioni del corpo dell’edificio si impiega la tecnologia LED dei proiettori Grasshopper di ERCO, con un consumo energetico minimo e prevenendo l’inquinamento luminoso: i proiet­tori Grasshopper per LED sono degli strumenti d’illuminazione di precisione e possono essere adattati perfettamente a diverse funzioni con l’utilizzo delle lenti Spherolit dalle diverse carat­teristiche di distribuzione dell’intensità lumino­sa, da spot a wide ed oval flood.

I LED conquistano il mondo della moda: megastore Benetton, ViennaA Vienna il nuovo megastore del marchio italiano della moda United Colors of Benetton si presenta come esteticamente e tecnologicamente innovativo, illuminato completamente con gli strumenti di illu-minazione per LED di ERCO.

Entrambi i negozi seguono uno schema unita­rio. L’ingresso e le vetrine fanno da tramite fra esterno ed interni. Anche qui si ha la massima trasparenza e dei passaggi fluidi. Le instal­lazioni, le pareti divisorie ed i soffitti sospesi creano gli spazi necessari e danno loro conti­nuità. «L’acquirente si trova in vetrina, la città entra all’interno del negozio»: così l’architetto Michael Rieper descrive l’approccio al progetto, ed afferma che «Le decorazioni sui manichini illuminati sono ridotte al minimo, la poliedricità deriva dalle merci». E le merci sono davvero al centro dell’allestimento, delle presentazioni e degli espositori, che appaiono semplici ma non banali: le strutture esili degli scaffali in tubi grezzi di acciaio nero sembrano disegnati nello spazio, come delle rappresentazioni wireframe realizzate in CAD, e contrastano con i mobili compatti che esprimono la loro raffinatezza in un gioco di volumi e cavità cubiche. Qui si per­cepisce l’elegante impronta data al progetto da un altro membro del team di creativi, il designer e progettista d’interni Vincenzo De Cotiis.

L’illuminazione calda e diretta accentua le superfici degli interni che sembrano non tratta­te, e mette in scena i tessuti di «United Colors of Benetton», che per definizione esigono un’ot­tima qualità della luce soprattutto per quanto riguarda la resa cromatica. Questa esigenza è soddisfatta dall’illuminazione con strumenti per LED di ERCO, ma non solo: secondo il giudi­zio a posteriori di Rieper «La vecchia soluzione luminosa con le lampade ad alogenuri metallici non era soddisfacente». L’architetto afferma che «2100 punti luminosi caratterizzavano un’illu­minazione omogenea e senza accenti, con una potenza allacciata di circa 140kW». Ora sono sufficienti circa 50kW di potenza allacciata per un’illuminazione qualitativamente superiore, orientata alla percezione, che offre una mag­giore flessibilità ed allo stesso tempo produce meno calore, il che si ripercuote sui minori costi di ventilazione e climatizzazione.

I progettisti confrontano entrambi i mega­store Benetton di Vienna, sia sulla Kärntner Straße che sulla Mariahilfer Straße, con i tipici tranelli in cui si cade costruendo sull’esistente: in genere le finestre, le colonne, le installazio­ni tecniche limitano la libertà creativa. Con i faretti Logotec LED, i binari elettrificati trifase ed i faretti, i faretti direzionali ed i downlight da incasso per LED del programma Quintessence, ERCO ha potuto offrire una soluzione olistica e flessibile. Il concetto di illuminazione senza disposizioni di apparecchi in griglie fisse, rea­lizzato in funzione dell’arredamento e della posizione delle pareti, ha offerto una capacità di adattamento che ha consentito di reagire alle sorprese che si sono presentate nel cantiere

Ingresso e secondo piano, Kärntner StraßeLe strutture sospese Hi­trac supportano i faretti Logotec LED per l’illuminazione al piano terra. La grande altezza del soffitto richiede l’impiego di caratteristi­che di distribuzione da flood a narrow spot per accentuare le merci in modo ottimale. Le file di LED inserite nella parte

Architettura: Marc & Tino Wieser, MTM Textilhandel GmbH, ViennaMVD Austria, frank, rieper architekten, Vienna/Graz Interior & CI Designer: Vincenzo De Cotiis, MilanoFoto: Rudi Meisel, Berlino

www.benetton.at

nel corso della ristrutturazione. La decisione finale a favore di ERCO è stata presa dopo numerose campionature in loco. L’efficienza, la qualità della luce e la forma compatta dei faretti Logotec LED con lenti Spherolit inter­cambiabili, per una modifica rapida e semplice delle caratteristiche di distribuzione della luce, hanno fatto la differenza, assieme alla qualità convincente del servizio del team di consulenti ERCO a Vienna.

superiore del profilo Hi­trac illuminano il soffitto in mattoni a vista. Anche nello scomparto di abbi­gliamento per bambini al secondo piano risalta l’accentuazione dei vivaci colori con Logotec LED; ad essi si aggiungono i downlight ed i faretti direzionali Quintessence per LED come componen­te integrata nel soffitto.

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Kärntner Straße, vetrinaLe vetrine del megastore non sono divise dal locale di vendita da una parete divisoria: il cliente speri­menta dei passaggi fluidi tra i diversi scomparti. Per l’illuminazione i pro­gettisti hanno impiegato i faretti Logotec LED con caratteristiche di distri­buzione da narrow spot a flood. La precisione del

cono luminoso, pratica­mente senza alcuna dispersione di luce, crea dei forti contrasti essen­zialmente senza riflessi sulla vetrina, garantendo una grande efficacia anche con la luce diurna.

Kärntner Straße, seminterrato Nel reparto uomo nel seminterrato diventa evi­dente un altro aspetto del progetto d’illumina­zione: la libera disposizio­ne di binari elettrificati e apparecchi da incasso, che non si basa su di una griglia ortogonale ma si orienta agli scaffali con le merci. Anche qui i faretti Logotec LED accentuano le merci e grazie alle superfici chiare di pavi­mento, pareti e soffitto, si è potuto ridurre l’il­luminazione generale al minimo.

Mariahilfer Straße,illuminazione degli scaffaliUn elemento costante dei megastore sono gli scaffali a parete. La loro illuminazione avviene con una combinazione di diverse componenti: per l’illuminazione di fon­do si impiegano i faretti da incasso Quintessence per LED con caratteristi­ca flood, che offrono un angolo di inclinazione particolarmente ampio, pari a 40°. I faretti Logotec LED montati su binari elettrificati trifase continui pongono inoltre dei precisi accenti lumi­nosi sulle merci.

Mariahilfer Straße, scala mobileUn ampio spazio in comu­ne collega i tre piani di questa filiale. I faretti da incasso Quintessence per LED con distribuzione narrow spot superano l’enorme distanza tra sof­fitto e pavimento con una potenza di soli 9W per apparecchio. Sui diversi piani vengono impie­gati anche i downlight

Mariahilfer Straße, primo piano«United Colors»: la gran­de varietà dei colori dei tessuti è sempre in primo piano nella presentazione delle merci di Benetton. Una resa cromatica di qualità è un criterio deci­sivo per l’illuminazione: gli attuali strumenti di illuminazione con LED bianco caldi di ERCO rag­giungono un indice di resa cromatica Ra>90.

Kärntner Straße, facciataPer l’illuminazione della struttura della facciata storica i progettisti hanno scelto i proiettori Grasshopper per LED. A seconda che il cono di luce radente sia proiet­tato su uno o due piani, i proiettori sono dotati di moduli da 14W o da 21W. Oltre all’effetto lumino­so, si è prestata grande

ed i faretti direzionali Quintessence per LED, che con i loro riflettori antiabbagliamento Darklight danno al soffit­to un aspetto discreto.

attenzione ad evitare un abbagliamento nei piani superiori.

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Armin Scharf:L’intero settore dell’illuminazione, a quanto pare, guarda come incantato ai LED. Ma come stanno davvero le cose nell’afferma-zione di questa nuova tecnologia?

David Kuntzsch:Se si parla di tecnologia i LED stanno lette- ralmente dominando la scena, sembra che non esista più nient’altro. Nella realtà della progettazione la situazione si presenta anco-ra in modo differenziato: i LED sono l’avan-guardia, ma i comuni tipi di lampada gioca-no ancora un ruolo di primo piano. Per ERCO possiamo dire che, dalla loro introduzione sul mercato, i LED sono già allo stesso livello dei tipi di lampada tradizionali ed occupano una posizione rilevante nella nostra econo-mia aziendale.

Andreas Blaut:Dal punto di vista dello sviluppo non posso fare altro che confermare. Qui i LED si sono completamente affermati, ormai lavoriamo solo con questa tecnologia. Anche se parlia-mo con dei collaboratori o con dei fornitori, i LED sono sempre il tema dominante.

Armin Scharf:Cosa comporta tutto ciò dal punto di vista del design?

Henk Kosche:Vale la stessa cosa. Dal mio punto di vista i LED si sono affermati negli ultimi cinque anni. Tutti i nostri attuali progetti sono basati su questa tecnologia, i LED per noi sono il pane quotidiano.

Markus Görres:Le questioni che girano attorno alla tecno-logia LED determinano le nostre attività quotidiane già da alcuni anni, non solo ope-rativamente. Infatti i LED richiedono anche nuove competenze, per poter rispondere in modo compiuto e soddisfacente alle doman-de dei clienti.

I LED: molto più che un nuovo tipo di lampadaCol tempo sta diventando sempre più evi-dente quanto profondamente i LED stanno cambiando l’industria degli apparecchi di illuminazione. Un incontro con gli esperti di ERCO raccontato da Armin Scharf.

Armin Scharf:Significa che ERCO ha già compiuto la tran-sizione per passare ai LED?

Andreas Blaut:Di certo non siamo più all’inizio, infatti abbia-mo consolidato moltissimo nuovo know-how in tutti i settori aziendali ed abbiamo già rea-lizzato con successo dei grandi progetti con la luce dei LED. Detto questo, abbiamo ancora una lunga strada da percorrere e la transizione non è affatto conclusa. Stando alle previsioni possiamo guardare ad un enorme mercato potenziale, in particolare nei segmenti dei musei, della distribuzione al dettaglio e dell’il-luminazione per esterni. Ed è proprio qui che ci siamo posizionati molto bene fin dall’inizio.

David Kuntzsch:Nella concezione dei prodotti, nello sviluppo e nel design possiamo parlare di una com-pleta trasformazione. Nelle consegne i LED sono già allo stesso livello delle lampade tra-dizionali. Naturalmente proprio nel settore del retail le lampade HIT rivestono ancora un ruolo significativo, in particolare dove devono essere disponibili delle classi di lumen estremamente grandi a costi relativa-mente contenuti.

Armin Scharf:Quali sono le nuove competenze necessarie per lavorare con i LED, com’è cambiata ERCO in concreto?

David Kuntzsch:Per noi la cultura dei LED significa questo: per ERCO cambia tutto, ma per i suoi clienti e per i loro processi deve cambiare quanto meno possibile. Le applicazioni e gli approcci alle soluzioni dei nostri sistemi modulari, ap- presi nel corso di molti anni, rimangono iden- tici. Così le caratteristiche di distribuzione della luce sono esattamente le stesse, cambia solo il tipo di lampada. Quindi realizziamo una grande quantità di innovazioni che però per gli altri sono affidabili e prevedibili.

Armin Scharf:Questo è un contributo alla sicurezza della progettazione in questa fase di trasforma-zione?

Markus Görres:Esatto. Se un progettista vuole realizzare il suo progetto per un concept concepito con le lampade alogene a bassa tensione, assicu-rando una maggiore efficienza dal punto di vista energetico, può farlo molto facilmente. Offriamo delle soluzioni con le stesse carat-teristiche, ma basate sui LED.

Armin Scharf:Il ritmo dello sviluppo dei LED è velocissimo, dal punto di vista del cliente qual è il mo-mento giusto per adottarli?

David Kuntzsch:La domanda di soluzioni a LED è già molto grande. Significa che i vantaggi tecnologici

Armin Scharf:In quale segmento i LED sono già particolar-mente presenti?

David Kuntzsch:Per quanto riguarda i progetti da noi già realizzati, si tratta in misura superiore alla media di musei e gallerie d’arte. Si può quin-di dire che il segmento di mercato che ha le più alte esigenze in termini di qualità della luce è quello più attivo nell’adottare le nuove tecnologie. Viste le qualità dei LED, ciò non sorprende. Per mesi la National Gallery di Londra ha misurato la qualità della luce nei suoi laboratori e con i propri team di esperti e alla fine del 2010 si è decisa ad adottare i LED.

Da quando offriamo degli apparecchi per LED che producono dei flussi luminosi maggiori, anche altri segmenti del mercato manifestano il loro interesse. Così lo scorso anno abbiamo realizzato diversi progetti di qualità nel settore della distribuzione al det-taglio, tra i quali alcuni che puntano al 100% sui LED.

Armin Scharf:Il fatto che proprio i musei siano all’avan-guardia è degno di nota. Non era proprio qui che si sentivano le maggiori lamentele per la scomparsa delle classiche lampadine?

Markus Görres:La perdita delle lampadine comuni veniva drammatizzata in quel modo perché le sor-genti di luce alternative come le lampade fluorescenti non potevano generare né una resa cromatica, né una brillantezza adeguate. I LED oggi offrono delle qualità persino migliori di quelle delle lampadine comuni.

Andreas Blaut:Se si considerano le caratteristiche tecniche dei LED, ossia il risparmio energetico e l’as- senza di raggi infrarossi ed ultravioletti, allora i LED sono l’illuminazione ideale per l’arte.

Henk Kosche:Grazie ai sistemi optoelettronici da noi svi-luppati oggi con 20 Watt i nostri faretti per LED offrono le stesse prestazioni dei faretti per lampade alogene a bassa tensione da 100 Watt. Proprio perché nei musei la luce d’accento è molto importante, il guadagno in efficienza pesa moltissimo.

David Kuntzsch:E la temperatura colore dei LED non cambia con la dimmerazione. Per un museo è impor-

Il 2 febbraio 2012 l’autore Armin Scharf ha incon- trato un team di esperti di ERCO a Lüdenscheid per parlare dello stato attuale della tecnologia dei LED. Da sinistra a destra: Armin Scharf, Henk Kosche (design), David Kuntzsch (marketing), Andreas Blaut (sviluppo), Dr. Markus Görres (illumino-tecnica).

dei semiconduttori. Qual è la priorità di ERCO: la rapidità, ossia l’essere i primi ad entrare con i LED in un dato settore di pro-duzione, o l’affidabilità, ossia la capacità di offrire fin dall’inizio dei prodotti maturi?

Henk Kosche:Sono ormai più di dieci anni che ci confron-tiamo intensivamente con questa tecnologia ed abbiamo sempre valutato con attenzione le applicazioni per le quali i LED erano ma-turi. Siamo partiti già nel 2000 con gli appa-recchi di orientamento, poi siamo passati agli apparecchi per esterni a LED. Oggi copriamo tutti i settori dell’illuminazione delle archi-tetture. Vogliamo offrire sempre ai nostri clienti la migliore qualità della luce possibile e la tecnologia deve soddisfare questa esi-genza.

David Kuntzsch:La cosa più difficile da realizzare con le nuove tecnologie è la moderazione nel cam-biamento. Volevamo continuare ad offrire delle soluzioni mature ai nostri clienti, capaci davvero di soddisfare le loro esigenze e non solo di illustrare una fattibilità tecnica.

Armin Scharf:Come definisce ERCO la qualità della luce dei LED?

David Kuntzsch:Proprio nella comunicazione sui LED la qua-lità della luce è trattata in modo molto diver-so. Ci sono le qualità della luce obbiettive, misurabili, come la temperatura colore o la resa cromatica. Questi per noi sono, detto in modo estremo, dei fattori d’igiene. In quanto impresa tecnologica, per noi è ovvio utilizzare solo dei chip che possono offrire la migliore resa cromatica ed una temperatura colore ben definita. Per molti concorrenti il discorso sulla qualità della luce finisce qui, mentre per noi è proprio qui che esso comincia.

Per noi pensare alla qualità della luce signi- fica infatti pensare alle superfici obbiettivo.

Andreas Blaut:Le competenze sono tantissime. Intanto abbiamo dovuto sviluppare le piastre dei LED, sviluppare nuovi sistemi ottici e con-cepire l’elettronica per comandare i LED. Se voglio utilizzare i LED me li devo anche procurare, e ciò richiede degli esperti che sappiano comunicare con i fornitori, e all’ar-rivo della merce i LED devono essere valutati qualitativamente. Con i LED abbiamo quindi avuto un’onda di cambiamenti che ha attra-versato tutti i settori dell’impresa.

David Kuntzsch:ERCO offre un’infrastruttura globale di consulenti della luce che non si limitano a vendere un prodotto, ma supportano il cliente nella realizzazione del loro progetto. Per mantenere il nostro livello di qualità della consulenza i nostri collaboratori hanno dovuto immergersi nella materia nel più breve tempo possibile, ed anche questa è stata un’enorme sfida.

Armin Scharf:In seguito a tutto ciò si può dire che ERCO abbia sviluppato una cultura del LED?

Henk Kosche:Si, senza dubbio. I LED ci hanno portato un processo di cambiamento continuo, siamo molto aperti alle nuove sfide ed analizziamo criticamente i problemi. Insomma, proprio quello che si dovrebbe fare affrontando delle nuove tecnologie.

tante che le opere di un’esposizione venga -no presentate sotto gli stessi illuminamenti. Se le distanze tra le opere e gli apparecchi di illuminazione variano, si deve dimmerare, e con le lampade alogene questo comporta una variazione indesiderata della tempera-tura colore.

Armin Scharf:Con i LED il settore degli apparecchi di illu-minazione adotta i cicli brevi dell’industria

ed economici attuali sono già valutati posi-tivamente, tanto da volerli realizzare subito. E ciò anche sapendo che se si investisse più tardi i vantaggi realizzabili potrebbero essere ancora maggiori. Ma oggi parliamo già di risparmi di costi energetici medi che vanno dal 60 all’80%. Con questi ordini di grandezza è assolutamente sensato puntare fin da subito sui LED e non aspettare che si giunga forse ad un ulteriore 5% di maggiore efficienza.

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Sull’autoreArmin Scharf vive e lavora a Tübingen come giornalista freelance ed autore. Si occupa tra l’altro di design industriale, nuove tecnologie e tecnologie edili. È tra l’altro un collaboratore esterno di Design Report e di diverse riviste aziendali per clienti e dal 2009 gestisce la sua rivista online zwomp.de, dedicata specificata-mente dell’affascinante campo del design dei beni d’investimento.

www.bueroscharf.dewww.zwomp.de

Nell’illuminazione delle superfici verticali ad esempio ciò significa illuminare una parete in modo perfettamente omogeneo con l’ausilio di una distribuzione asimmetrica della luce. Il compito è quindi quello di sviluppare un’il-luminotecnica che riproduca esattamente quello che i nostri clienti da molti decenni sono abituati a ricevere da ERCO. In definiti-va i nostri clienti non acquistano apparecchi di illuminazione, ma luce. Questo è il vero credo, in ERCO.

Armin Scharf:I compiuti sistemi ottici con le lenti Spherolit contraddistinguono ERCO in modo partico-lare. Quali vantaggi comportano per i pro-gettisti e per gli utenti?

Andreas Blaut:Combiniamo un’ottica primaria della lente situata direttamente sul LED con dei colli-matori e delle lenti Spherolit intercambiabili, creando così un sistema ottico modulare. Se si cambiano i parametri di una soluzione luminosa possiamo ottenere un’altra distri-buzione della luce con la semplice sostitu-zione di questi componenti che la orientano. Ciò nella prassi ha un vantaggio enorme e garantisce la certezza del risultato nella pro-gettazione.

Markus Görres:Inoltre dobbiamo comunicare un solo princi-pio, ed il cliente deve comprendere solo quel principio. E poi ci sono degli altri vantaggi: meno dispersione luminosa, migliore qualità del cono luminoso. Si possono combinare sempre gli apparecchi, in qualsiasi applica-zione.

Armin Scharf:Ci sono dei concorrenti che seguono altri principi modulari e che combinano degli elementi standard acquistati sul mercato. Questa può essere un’opzione per ERCO?

gestione del calore. Lo stesso vale per il ruolo dell’elettronica di comando nell’intero siste-ma di illuminazione. Non abbiamo avuto altra scelta che trattare ognuno di questi elementi singolarmente ed ottimizzarli per formare un sistema.

Armin Scharf:Come si ripercuote tutto ciò sull’efficienza complessiva?

David Kuntzsch:Il progettista osserva in genere la quantità di luce generata e la quantità di energia impie-gata a tale scopo, in un rapporto in lumen per watt. Noi riteniamo che questa sia una visione miope. Infatti i lumen quantificano solo il flusso luminoso generato dalla lam-pada. A noi però interessa la quantità di luce che arriva sulla superficie obbiettivo. La luce generata può andar persa nel corpo dell’ap-parecchio o vagabondare da qualche parte sulla parete per effetto della dispersione. Se

L’optoelettronica come competenza chiave: con i moduli dimostrativi il Dr. Markus Görres presenta il principio dell’illumino-tecnica dei LED di ERCO. La tesi degli esperti è che solo con l’ottimizzazione di tutti i componenti del sistema degli apparecchi per LED si ottengono degli strumenti di illumi-nazione con potenza ed efficienza superiori.

confrontiamo i nostri prodotti con quelli dei concorrenti, spesso a parità di consumo energetico registriamo sulle superfici obbiet-tivo degli illuminamenti una volta e mezzo o due volte superiori.

Armin Scharf:Il mercato degli apparecchi per LED appare difficile da inquadrare. Ritenete che la situa-zione cambierà?

Andreas Blaut:Nel medio termine credo che sarà ancora più difficile muoversi in questo mercato. I produttori di apparecchi d’illuminazione già affermati cercano di ridurre le comples-sità per facilitare il più possibile la vita ai loro clienti. D’altro lato ci sono imprese che portano le loro competenze su elettronica e LED da altri settori, il che non contribuisce a dare una chiara visione del mercato. Prima o poi si arriverà di certo ad una fase nella quale le esigenze dei clienti torneranno in primo piano ed il mercato si consoliderà.

David Kuntzsch:Può certamente accadere che il mercato si modifichi nella sua composizione per l’emer-gere di nuovi offerenti. Tra questi includerei le imprese con marchi affermati, provenienti ad esempio dall’elettronica di intrattenimen-to. Di converso le imprese presenti nel mer-cato possono perdere la loro rilevanza se non sono capaci di trovare delle risposte adeguate alle nuove esigenze dei progettisti.

Armin Scharf:Cos’ha comportato per la tecnologia vary-chrome l’integrazione del sistema RGB con un LED bianco?

Andreas Blaut:Dietro la cosiddetta tecnologia RGBW si cela la visione di un apparecchio di illuminazione ideale, che può emettere sia i colori saturi che colori dai toni pastello e variare la tem-peratura colore della luce sulle tonalità dei bianchi.

Markus Görres:Con la sola RGB non si può avere né uno spettro cromatico continuo né una buona resa cromatica: effettivamente i sistemi RGB sono adatti solo per le applicazioni croma-tiche pure. Se si vuole avere anche una luce bianca c’è bisogno di un ulteriore LED bian-co, giungendo così al sistema RGBW che offre tutt’altre possibilità, in particolare in merito alla qualità della resa cromatica.

David Kuntzsch:Sintetizzare i diversi colori in un cono lumi-noso è una vera sfida, perché i LED di diversi colori non sono nello stesso punto focale del sistema ottico. Dietro ad un oggetto illumi-nato dal cono di luce normalmente si otter-rebbero delle ombre indesiderate di diversi colori. Abbiamo affrontato il problema con una soluzione con cui l’intera sintesi croma-tica è garantita già sulla superficie di emis-sione della luce.

Armin Scharf:Passiamo al tema della gestione del calore. Anche qui ERCO è orgogliosa di una soluzio-ne molto intelligente.

Andreas Blaut:Mettiamola così: «We are no fans of the fan» (trad. Non siamo fan del ventilatore).

Markus Görres:I LED emettono la luce verso lo spazio anteriore, mentre proiettano il calore verso il semispazio posteriore. Con il buon col-legamento termico delle superfici dei chip o delle piastre conduttrici otteniamo una dissipazione ideale del calore. Questo è ciò che cerchiamo di garantire fin dall'inizio attraverso la simulazione termica. Al contra-rio dei concorrenti puntiamo esclusivamente sul raffreddamento passivo, senza elementi costruttivi attivi, senza ventilatori o mem-brane. Questi infatti riducono l’efficienza ed anche la durata utile degli apparecchi, e pos-sono causare dei rumori fastidiosi.

Armin Scharf: Quali opportunità offrono i LED dal punto di vista del design degli apparecchi?

Henk Kosche:Le libertà per il design derivano dalle restri-zioni che una tecnologia comporta. Visti come sistema complessivo i LED non sono una tecnologia a bassa complessità. Per que-sto ogni estetica dei prodotti si deve basare

sulla gestione della loro complessità. Per gli utenti da ciò deve derivare la massima semplicità di utilizzo possibile ed un accesso intuitivo al prodotto. Quindi la sfida in que-sto caso era quella di combinare l’esistente con l’innovazione in un nuovo prodotto e di trovare un linguaggio formale in tal senso.

David Kuntzsch:Si potrebbe definire l’approccio estetico con cui ERCO realizza i suoi prodotti un mini-malismo funzionale. Se guardiamo gli appa-recchi che abbiamo qui di fronte è evidente che il passaggio alle nuove forme ha già avuto luogo. Le teste degli apparecchi per LED sono diventate completamente piatte, ed in tal senso i LED hanno comportato lo sviluppo di un distinto linguaggio estetico dei prodotti.

Markus Görres:Anche nel design emerge il vantaggio della nostra strategia. Con dei moduli prodotti da altri fornitori avremmo avuto di nuovo i vec-chi principi dati da lampada più riflettore e quindi la stessa costruzione, senza differenze rispetto alle soluzioni convenzionali. La ridu-zione delle profondità e la libertà delle forme ora ottenute si basano sull’impiego coerente dei nostri componenti e dei nostri moduli ottici.

Andreas Blaut:No, perché ciò limita la flessibilità: i moduli acquistati non sono modificabili o richiedono molto tempo per farlo. Noi invece possiamo ad esempio reagire direttamente alle fre-quenti variazioni delle strutture dei chip ed offrire ai nostri clienti la migliore qualità della luce possibile in tempi molto brevi.

David Kuntzsch:Oltre alle questioni qualitative, che con l’ac-quisto di moduli sul mercato non sarebbero potute essere risolte, i nostri clienti richiedo-no anche delle soluzioni molto differenziate, il più possibile adatte alle loro specifiche pro- blematiche. ERCO in definitiva punta a svi- luppare e realizzare degli approcci illumino-tecnici propri. Siamo convinti che solo così possiamo essere in grado di garantire la quali- tà che giustamente il cliente si attende da noi.

Markus Görres:Non ci si chiede semplicemente di conse-gnare un downlight, ma tutte le applicazioni possibili, dalla luce d’accento a fascio stretto all’illuminazione diffusa ed omogenea delle pareti. Quest’ampiezza della gamma non è realizzabile con dei moduli standard.

Henk Kosche:Abbiamo compreso molto presto che i van-taggi della tecnologia LED sono implemen-tabili solamente se ci si dota di un sistema completo e compiuto. I LED sono davvero efficienti e durevoli solo con una corretta

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Faretti per LED con tecnologia varychrome RGBW

La tecnologia varychrome con sintesi cromatica RGB è stata un fattore importante per l’afferma-zione dei LED nell’illuminazione delle architetture. Infatti per la prima volta gli apparecchi per LED hanno offerto una combinazione di caratteristiche che con le comuni tecnologie non era realizzabile: flessibilità e variabilità si coniuga-vano al comfort, alla lunga durata utile ed all’efficienza. La loro per-fetta dimmerabilità e le tonalità molto sature dei colori facevano dei LED la sorgente luminosa ide-ale per gli apparecchi con sintesi cromatica. Ora ERCO presenta una nuova generazione di faretti vary-chrome per LED, che in particolare dal punto di vista della versatilità e della qualità della luce rappre-sentano un significativo ulteriore passo in avanti: gli strumenti per

l’illuminazione d’accento e l’illu-minazione diffusa delle pareti più flessibili mai esistiti. La base di que-sto sviluppo è stata l’integrazio ne dei colori fondamentali rosso, ver-de e blu (RGB) con degli ulteriori LED bianchi. Il comando individuale delle quattro componenti median-te la componentistica a 4 canali compatibile DALI consente di otte-nere sia una luce colorata molto satura che delle tonalità pastellate, ma soprattutto una pregiata luce bianca dalla temperatura colore variabile, regolabile a piacere lungo l’intera curva di Planck. L’aggiunta della componente bianco calda (3000K) fornisce inoltre un’eccel-lente resa cromatica. ERCO nei faretti varychrome combina la sin-tesi cromatica RGBW, disponibile negli apparecchi da incasso nel soffitto Quintessence già dal 2010,

Grazie ai loro sistemi ottici per LED dotati della tecnologia delle lenti Spherolit, i nuovi faretti varychrome per LED offrono la consueta ed ampia scelta di caratteri-stiche di distribuzione dell’intensità luminosa, da spot a wallwash, con coni di luce omogenei e senza ombre cromati-che. In particolare i wall washer sono adatti a mettere in scena le archi-tetture in modo sempre nuovo con una luce colo-rata dinamica.

con i suoi sistemi ottici per LED brevettati e costituiti da collimato -ri e lenti Spherolit. In particolare, per i faretti varychrome, nel siste-ma ottico è integrato un light mixer che garantisce un cono di luce omogeneo e senza ombre cro-matiche. La tecnologia Spherolit offre un’ampia gamma di caratte-ristiche di distribuzione della luce, da spot a flood e wide flood, fino a oval flood e wallwash.

Colori saturiPer creare la luce colorata, le singole componenti cromatiche rosso, verde, blu e bianco ven-gono comandate singolarmente in base alle regole della sintesi cromatica additiva: ad esempio la miscelazione del blu al 100% e del rosso al 100% genera una luce color magenta molto satura. Nei faretti varychrome per LED di ERCO tale sintesi ha luogo all’interno del sistema ottico dei LED, in modo che il colore ottenuto sia già omo-geneo e visibile sulla superficie di emissione della luce.

Bianco neutro (ca. 5000K)Oltre ai tre colori fondamentali, i nuovi faretti varychrome per LED sono dotati anche di LED bianco caldi. In tal modo si possono modificare a piacere le tonalità cromatiche della luce per ottenere dei colori pastellati, ma si possono anche ottenere tutte le tonalità di bianco lungo la curva di Planck, con l’aggiunta mirata di compo-nenti di blu o di rosso alla luce bianca.

Bianco caldo (ca. 2700K)I nuovi faretti varychrome per LED consentono di scegliere a piacere la temperatura colore in un inter-vallo tra 2700K e 5500K. Inoltre, con l’arricchimento dello spettro luminoso con nuove componenti di luce, si ottimizza ulteriormen - te la già buona resa cromatica dei LED bianco caldi (Ra>90).

Modulo LED RGBWI LED rossi, verdi, blu e bianchi sono riuniti sui moduli dei faretti varychrome per LED di ERCO. I moduli sono sviluppati da ERCO e realizzati seguendo dei criteri rigorosi.

Cono di luce senza ombre cromaticheLe singole sorgenti di luce colorata dei comuni faretti RGB, riconoscibili come punti luminosi rossi, verdi e blu sulla superficie di emissione del-la luce, formano spesso delle ombre di diversi colori sul bordo del cono luminoso. Un obbiettivo fondamen-tale nello sviluppo dei nuovi faretti varychrome per LED di ERCO è stato

I nuovi strumenti di illuminazione tuttofare: colori della luce e luminosità variabili, sottili sfumature di bianco con un’eccellente resa cromatica e lenti Spherolit intercambiabili per diverse carat-teristiche di distribuzione della luce: tutto ciò è possibile con i nuovi faretti per LED con tecnologia varychrome RGBW di ERCO.

quello di eliminare queste ombre cromatiche. Per farlo le componenti cromatiche sono state sintetizzate e rese omogenee già all’interno del sistema ottico dei LED. Oltre che dall'assenza di ombre cromatiche sugli oggetti e sulle superfici illu-minate, il risultato è visibile sulla superficie di emissione della luce, che presenta lo stesso colore della luce sintetizzata.

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%100 B G R

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800400 500 700600 nm300

%100 B G R

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400 500 700600 nm3000.00.0 0.20.1 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8

0.1

0.2

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y

x

527

380

490

500

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575

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Green

Red

White

530

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Blue

465

480

1

2

3

4

5

Prodotti con tecnologia RGBWLa nuova tecnologia varychrome dei faretti per LED è costituita dal modulo RGBW, uno speciale siste-ma ottico a LED con un light mixer integrato, un collimatore sestuplo, delle lenti Spherolit intercambia-bili ed una componentistica DALI appositamente sviluppata. È dispo-nibile nelle nuove serie di faretti Light Board ed Opton e nella nuova generazione di faretti Cantax. Per l’integrazione nel soffitto sono dis-ponibili gli apparecchi da incasso Light Board RGBW. La tecnologia RGBW è disponibile inoltre nei downlight e nei wallwasher per LED del programma Quintessence.

Sistemi ottici Spherolit per RGBWI nuovi faretti varychrome per LED dispongono di una versione parti-colare della tecnologia delle lenti Spherolit sviluppata e brevettata da ERCO. Oltre ai moduli LED con le loro ottiche primarie diretta-mente sui LED, ai collimatori che fanno da ottica secondaria per rendere paralleli i raggi di luce ed alle lenti Spherolit che costituisco-

Light Board varychrome RGBW

Opton varychromeRGBW

Cantax varychrome RGBW

Apparecchi da incasso Light Board varychromeRGBW

LED RGBWLa combinazione dei LED RGB con i LED bianco caldi coniuga i vantaggi di entrambi i sistemi: gli apparecchi RGBW crea-no da un lato le diverse tonalità di bianco lungo la curva di Planck con un’eccellente resa croma-tica, dall’altro lato però sono anche in grado di proiettare una luce colo-rata con tonalità da

LED RGBI LED RGB sono adatti per sintetizzare una luce colorata molto satura. La luce bianca dei LED RGB non ha però una resa cromatica soddisfacente e non è quindi molto adatta ai compiti di illu-minazione con criticità cromatiche.

Temperatura coloreNei Light Client con attri-buto varychrome RGBW, ad esempio nei nuovi faretti varychrome per LED, con il software Light Studio si può impostare a piacere ed in un ampio intervallo la temperatura colore. In alternativa si dispone anche del disco colori per la scelta di un qualsiasi colore della luce.

Spazio cromatico La curva di Planck segna, nello spazio cromatico CIE, i bianchi con diversa temperatura colore, dal bianco freddo bluastro al bianco caldo rossiccio. La tecnologia RGBW consente di ottenere sia le tonalità molto sature che le diverse tonalità di bianco.

no l’ottica terziaria e determinano la caratteristica di distribuzione, si aggiunge un ulteriore livello: tra il modulo LED ed il collimatore sestuplo è posizionato un light mixer che provvede ad una sintesi perfettamente omogenea delle componenti cromatiche della luce all’interno del sistema ottico e con-sente quindi di ottenere dei coni di luce senza ombre cromatiche.

Faretti per LED con tecnologia varychrome RGBW

Comando dei faretti RGBWIl sistema di programmazione lumi-nosa Light System DALI, con il suo software integrato Light Studio, mette a disposizione due elementi di comando: il disco colori per la scelta di un colore a piacere ed un regolatore a cursore per selezionare le tonalità di bianco di una deter-minata temperatura colore. Nono-stante i loro quattro canali croma-tici, con gli attuali standard DALI i faretti varychrome con tecnologia RGBW di ERCO richiedono un unico indirizzo DALI. La collaudata procedura della compensazione cromatica utilizzata in produzione garantisce la massima costanza e precisione dei colori.

pastellate a molto sature. Lo spettro più omogeneo della luce consente una buona qualità della resa cromatica.

I componenti ottici di un faretto varychrome per LED di ERCO con tecno-logia RGBW: modulo LED RGBW con ottica prima -ria (1), light mixer (2) con diffusore a membrana (3), ottica secondaria con il collimatore sestuplo (4), ottica terziaria con le lenti Spherolit intercam-biabili (5).

Spettro e resa cromaticaDate le caratteristiche dell’occhio umano, una luce che ci appare come bianca può avere delle com-ponenti spettrali molto diverse. Ciò determina una diversa resa dei colori dei corpi illuminati in con-fronto ad una luce di riferimento con uno spettro cromatico com-pleto, che definisce la qualità della resa cromatica. Con il loro spettro

a bande strette, gli apparecchi con LED RGB creano una luce bianca con una resa cromatica non soddis-facente. Lo spettro più omogeneo degli apparecchi con LED RGBW consente invece una resa cromatica estremamente naturale e di ottima qualità.

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Centro Tecnico ERCOApplicazioni dei LED: una nuova luce per le sale conferenze

Passo dopo passo ERCO dota anche nelle pro-prie strutture una quantità sempre maggiore di sale con la moderna ed efficiente luce dei LED. Le esperienze maturate in tale processo danno i migliori argomenti per offrire anche ai proget-tisti ed ai committenti delle soluzioni luminose ottimali con i LED.

Nel piano seminterrato del Centro Tecnico ERCO a Lüdenscheid si trovano diverse sale conferenze che, pur con un concetto estetico unitario, si distinguono una dall’altra soprattut-to per le loro dimensioni e sono quindi adatte ad utilizzi molto diversi. Tutte le sale presentano una parete in vetro che dà sull’esterno, che in alcuni casi può essere oscurata con delle vene-ziane interne motorizzate. Un controsoffitto acustico integra gli apparecchi di illuminazione da incasso nel soffitto e gli impianti come le tecnologie dei media, la ventilazione e la clima-tizzazione. Sul lato frontale il controsoffitto non arriva fino alla parete. Nella cavità che si viene a formare sono alloggiate le bocchette di emissione dell’aria, il telo per proiezioni azio-

Nelle sale conferenze più piccole l’illuminazio-ne integrata nel soffitto è stata realizzata con i downlight Quintessence per LED, mentre nelle sale più grandi si diffe-renzia l’illuminazione con i downlight ed i wallwasher. Le tapparel-le interne ed il telo per proiezioni sono integrati nel sistema di program-mazione luminosa Light

Logotec LEDI faretti e wallwasher con lenti Spherolit sono montati su binari elettri-ficati trifase e collegati in gruppi al comando dell’illuminazione con un dimmer DALI. L’illu-minazione omogenea e diffusa della parete di fondo fa apparire la sala più grande. Un faretto serve a creare una zona di maggiore luminosità

System DALI mediante gli attuatori per tende DALI: sfiorando il Light Changer si può ad esem-pio richiamare la situa-zione «Presentazione» e contemporaneamente dimmerare l’illuminazione e far scendere il telo per proiezioni.

nato elettricamente ed i binari elettrificati per il montaggio dei faretti al di fuori del campo visivo. Il progetto di illuminazione distingue tra la componente di illuminazione generale, rea-lizzata con una griglia di downlight, e l’illumi-nazione del lato frontale della sala con i faretti o i wallwasher montati sui binari elettrificati.

La tecnologia dimmerabile dei LED dei downlight Quintessence e dei faretti Logotec utilizzati in queste sale presenta dei vantaggi in termini di efficienza e qualità della luce, ma anche nella propria capacità di integrarsi perfettamente nel sistema di programmazio-ne luminosa Light System DALI. Proprio nelle sale multifunzionali un sistema di program-mazione luminosa intelligente è un fattore decisivo per il comfort visivo efficiente. Grazie al plug and play DALI si possono utilizzare in modo semplice e rapido gli apparecchi per LED negli scenari programmati dall’utente, per poi richiamarli sfiorando il touch screen del Light Changer+, dimmerando individualmente le sin-gole componenti di luce ma anche, ad esempio, facendo scendere automaticamente il telo per proiezioni per una presentazione.

Anche qui viene sfruttato il potenziale di risparmio energetico: in confronto al vecchio impianto, che era dotato di lampadine comuni, lampade alogene e lampade fluorescenti, il consumo energetico si riduce di ca. il 75%, e in confronto alle luci soffuse per le presentazio-ni anche il nuovo proiettore dell’ultima gene-razione «ecologica» presenta un consumo mag-giore della nuova illuminazione a LED.

Esistente Nuovo (LED)41,38 W/m2 11,05 W/m2

100% 27%

100% 18%

4,9t

Progetto di illuminazione

Potenza allacciata per m2 (W/m2)

Confronto potenza allacciata (%)

Confronto costi d’esercizio

Min. emissioni annue CO2

Corrisponde ad una ridu-zione al 27%

all’ingresso della sala, per realizzare un cosiddetto «tappeto di benvenuto» senza creare abbaglia-mento.

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Centro Tecnico ERCOApplicazioni dei LED: illuminazione diffusa delle pareti in RGBW negli uffici rappresentativi

Quando la luce può essere comandata a piacere sia nella sua intensità che nella sua tonalità cromatica si schiudono nuove dimensioni nella messa in scena degli ambienti. Se non è richie - sto solo un accento luminoso di un unica tona-lità satura ma un’illuminazione variabile di un ambiente con un’ottima qualità della luce, gli apparecchi varychrome per LED con tecnologia RGBW sono la soluzione ideale: combinano i LED rossi, verdi e blu con dei potenti LED bianco caldi. Comandati individualmente con la com-ponentistica compatibile DALI, questi apparecchi possono emettere da un lato una luce intensa di qualsiasi colore ottenuta mediante la sintesi cro-matica additiva, dall’altro lato offre anche tutte le tonalità di bianco lungo la curva di Planck: dalle tonalità estremamente calde di una lampa-da a incandescenza dimmerata a quelle fredde della luce bianca diurna zenitale. Con la loro equilibrata composizione spettrale della luce si ottiene inoltre un’eccellente resa cromatica, con effetti naturali. Per l’ufficio rappresentativo del Centro Tecnico di ERCO i progettisti impiegano

Luce colorataOltre alla possibilità di modificare a piacere la temperatura colore della luce bianca, gli apparec-chi varychrome RGBW offrono anche l’intero spettro della luce colora-ta: dai toni pastellati a quelli molto saturi. Sono quindi adatti a fornire una luce bianca di grande qualità e con una buona resa cromatica, ma sono

DALI Plug and PlayGli strumenti di illumi-nazione RGBW di ERCO possono essere inte-grati come Light Client DALI negli impianti di program mazione lumi-nosa, ad esempio nel Light System DALI. Con-formemente alle attuali norme DALI, nonostante i suoi quattro canali di comando la nuova com-ponentistica richiede un

Temperatura colore variabileLe componenti di luce con temperatura colore variabile, come quelli dell’illuminazione dif-fusa delle pareti con i wallwasher varychrome RGBW, danno varie pos sibilità per la messa in scena degli ambienti. Nelle applicazioni con-crete si offre ad esempio la possibilità di intonare

anche adatti a mettere in scena gli ambienti con la luce colorata per le occa-sioni speciali come i rice-vimenti o per le mostre d’arte. Per la scelta dei colori il Light Changer+ di ERCO dispone di un apposito strumento gra-fico regolabile con il suo touch screen.

l’illuminazione delle pare-ti alle tonalità della luce diurna sempre presente in tutta la giornata grazie alle grandi vetrate: una luce più fredda nel pome-riggio (a sinistra), e una luce più calda al crepu-scolo (a destra).

i wallwasher Quintessence RGBW per LED, per poter illuminare in modo diffuso ed omogeneo le superfici che delimitano l’ambiente con una luce dalle tonalità variabili. Un impianto Light System DALI mette a disposizione un interfaccia di comando intuitivo che consente di richia-mare la situazione luminosa più adatta alle fasi del giorno, alle occasioni o alle atmosfere più diverse semplicemente sfiorando lo schermo tattile. Gli elementi grafici consentono inoltre un utilizzo manuale interattivo, ad esempio per regolare a piacere la temperatura colore di un determinato gruppo di wallwasher. solo indirizzo DALI. I Light

Client di ERCO sono codi-ficati in fabbrica e ven-gono riconosciuti auto-maticamente al momento della messa in funzione di un impianto Light System DALI grazie alla comoda funzione «Plug and Play».

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QT12 LED 90W 20W, bianco caldo

1800lm 1305lm

20lm/W 65lm/W

178lx 199lx

8,79W/m² 2,10W/m²

Lampada

Flusso luminoso

Efficienza luminosa

Illuminamenti

P*

Corrisponde ad una riduzione al 24%

I downlight a doppio fuoco nelle applicazioniUn’illuminazione integrata nel sof-fitto con le sorgenti luminose per la gran parte sottratte allo sguardo degli osservatori rappresenta perfettamente il motto «luce più che apparecchi». Questo approccio trova la sua massima espressione nello sviluppo illuminotecnico dei downlight a doppio fuoco. Mentre con i downlight convenzionali flussi luminosi maggiori richiedono anche fori sul soffitto più grandi per gli apparecchi, i downlight a doppio fuoco consentono di prati-care un foro molto piccolo. Il loro vantaggio illuminotecnico consiste nella migliore schermatura della lampada, che previene l’abbaglia-mento. Soprattutto nei locali dai soffitti alti, come i foyer o le sale concerti, questo aspetto assume una grande rilevanza, in quanto con i downlight convenzionali si rischia di abbagliare chi alza lo sguardo verso le lampade. La posi-zione retratta della lampada dei downlight a doppio fuoco consente invece un piacevole comfort visivo. Tipicamente i downlight a doppio fuoco generano un cono di luce a fascio orientato e relativamente stretto, per consentire un loro im - piego anche nelle sale dei soffitti alti.

La piccola apertura di emissione della luce dei downlight a doppio fuoco ha anche dei vantaggi este-tici: questi apparecchi hanno un aspetto molto discreto sul soffitto se confrontati con i downlight con-venzionali e con le loro aperture molto più grandi. L’immagine del soffitto appare più omogenea e sobria. Soprattutto nei soffitti scuri le griglie di apparecchi con apertu-re più grandi appaiono fastidiose. In tal senso i downlight a doppio fuoco possono anche contribuire a creare un’immagine discreta del soffitto anche nei locali di altezza normale.

La tecnologia dei downlight a doppio fuoco per LEDI downlight a doppio fuoco con tecnologia LED presentano un altro tipo di costruzione rispetto ai downlight a doppio fuoco per lampade convenzionali, ma sono destinati agli stessi ambiti appli-cativi. I downlight a doppio fuoco tradizionali, ad esempio quelli per le lampade a scarica ad alta pres-sione, sono costituiti da un riflet-tore ellissoidale superiore e da un riflettore darklight inferiore. La lampada nel primo punto focale superiore dell’ellisse viene riflessa sul secondo punto focale, sul quale si trova lo spigolo superiore del riflettore darklight compatto, che limita l’abbagliamento e genera un ottimo comfort visivo nell’am-biente. Lo svantaggio di questa costruzione sta però nell’altezza del corpo dell’apparecchio e nell’ef-ficienza relativamente peggiore.

Siccome nelle piastre con diversi LED si creano diversi punti focali, l’illuminotecnica esistente non può essere trasferita direttamente sulla tecnologia LED. L’orientamento della luce nel downlight a doppio fuoco Quintessence per LED avvie-ne quindi tramite un sistema com-patto di lenti con collimatore e lente Spherolit. La luce proiettata esce dalla lente Spherolit già sotto forma di un preciso cono di luce, con una dispersione luminosa minima, e quindi non è necessario alcun riflettore Darklight. Al suo posto un cono antiabbagliamento nero e opaco garantisce il comfort visivo efficiente ed un’immagine poco vistosa dell’apparecchio sul soffitto, in particolare nei soffitti scuri. Da questo approccio tecni-co deriva un maggiore grado di efficienza rispetto ai modelli per lampade convenzionali, un livello di abbagliamento (UGR) molto migliore ed una minore altezza dell’apparecchio. Per adeguarli all’altezza del locale, i downlight a doppio fuoco per LED possono essere dotati di lenti Spherolit flood o wide flood.

Thomas Schielke

Applicazione nella sala concerti: l’altezza del locale richiede una messa in scena d’impatto con grandi flussi luminosi. Con i downlight a doppio fuogo si possono creare sulle superfici orizzon-tali degli illuminamenti sufficienti anche con un elevato comfort visivo.

Applicazione nel termi-nal aeroportuale: i locali alti pongono delle parti-colari esigenze in termini di comfort visivo, perché con la prospettiva si rivolge maggiormente lo sguardo sugli apparecchi da incasso nel soffitto. Con la loro elevata scher-matura ed un’apertura poco vistosa sul soffitto, i downlight a doppio fuoco sono predestinati proprio per queste appli-cazioni.

In confronto ai down light (a sinistra), a parità di flusso luminoso i down-light a doppio fuoco (a destra) presentano un’aper tura di emissione della luce più piccola e meno vistosa. In tal modo si può ottenere un’imma-gine del soffitto più sobria. Negli apparecchi da incasso nel soffitto con lampade convenzionali il riflettore darklight prov-vede ad un buon comfort visivo.

Zoom Doppio zoom

Il vantaggio dei down-light a doppio fuoco con tecnologia LED in con-fronto ai modelli per lampade convenzionali sta soprattutto nel minore consumo energetico e nella minore profondità d’incasso.

Per una schermatura ottimale ed un’immagine poco vistosa sul soffitto, in particolare nei locali dai soffitti alti e scuri, i downlight a doppio fuoco per LED sono dotati di un cono antiabbagliamento nero opaco.

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Venezia, una meraviglia che un millimetro alla volta sprofonda nella laguna, in mezzo al trambusto dei turisti si afferma anche come centro internazionale dell’arte contemporanea. La Biennale fa da locomotiva, ma anche le gal-lerie e le collezioni approfittano del pubblico internazionale da essa richiamato. Spesso sono i luoghi scelti per le esposizioni a suscitare un particolare fascino: luoghi storici come il vec-chio arsenale, nei quali la storia è palpabile e si confronta con gli artefatti degli artisti del pre-sente, a volte in modo ingombrante, alienante, inaccessibile, ed ancora in attesa del giudizio del tempo.

Uno spazio per questi incontri stimolanti è ora offerto anche dallo splendido Palazzo Bembo, costruito dall’omonima famiglia patri-zia nel quattordicesimo secolo, direttamente sul Canal Grande. Qui, dove nel 1470 ha visto la luce lo studioso e successivamente cardinale Pietro Bembo, hanno preso nuovamente posto l’arte e la cultura. I piani del palazzo, rimasti vuoti per lunghi anni, sono stati risvegliati dalla Fondazione Global Art Affairs, che su iniziativa dell’artista olandese Rene Rietmeyer da alcuni anni organizza dei progetti espositivi con artisti internazionali. Assieme alle sue coautrici Sarah Gold e Karlyn De Jongh, Rietmeyer era alla ricer-ca di spazi adatti a presentare, parallelamente alla 54ma Biennale d’arte del 2011, l’esposizione «Personal Structures» assieme a 28 artisti pro-venienti da cinque continenti. Per una gestione di questi locali espositivi in una prospettiva di lungo periodo, hanno investito molto tempo ed impegno in un loro rinnovo conforme alla tutela

dei beni culturali che, dato il rango delle opere in esposizione, doveva soddisfare gli standard museali. La struttura massiccia del palazzo sto-rico ha consentito di rinunciare ad una climatiz-zazione artificiale. Per l’illuminazione si è presa in considerazione solamente una soluzione professionale e sostenibile: la decisione è cadu - ta su di un sistema di binari elettrificati ERCO con faretti e wallwasher Logotec LED. «Funzio-na perfettamente, valorizza in modo ottimale le opere ed è flessibile e facile da gestire nel passaggio da un’esposizione all’altra»: così la curatrice Sarah Gold descrive la sua esperienza con il sistema di illuminazione installato. Con l’efficiente tecnologia dei LED la potenza allac-ciata è pari a circa il 20% di un impianto com-parabile che impieghi delle lampade alogene a bassa tensione. Oltre al risparmio energetico, ci si risparmia anche molti fastidi, perché gli impianti elettrici dei vecchi palazzi hanno sem-pre i loro problemi, come sa bene Sarah Gold: «Qui a Venezia abbiamo già visto delle mostre in cui nel momento in cui si doveva accendere la luce si bruciava il fusibile dell’illuminazione generale. Non vogliamo che ci succeda una cosa simile!»

Palazzo Bembo, Venezia

Uno sguardo fuori dalla finestra mette ogni opera in un contesto di sei secoli di storia culturale europea: la sala della log-gia di Palazzo Bembo si affaccia direttamente sul Canal Grande e sul Ponte di Rialto. I faretti Logotec LED forniscono luce di tonalità bianco calda dalle qualità perfet te, con l’il-luminotecnica brevettata delle lenti Spherolit. Il

design neutro e compatto dei faretti si integra in modo discreto ma distin-to nell’intreccio formato dal substrato storico e dall’arte contemporanea.

Da diversi anni la fonda-zione Global Art Affairs allestisce delle esposizio - ni di artisti internazio-nali. Con Palazzo Bembo dispone ora di una base in uno dei più importan ti centri dell’arte contem-poranea. La foto a sini-stra presenta le seguenti opere: Arnulf Rainer (Austria): testa, senza titolo, 2010; croce, senza titolo, anno ignoto. Carl

Design espositivo e progettazione illuminotecnica: Global Art Affairs, Leiden/VeneziaFoto: Thomas Mayer, Neuss

www.palazzobembo.org

Un’architettura storica, l’arte contem-poranea, la luce del futuro: la tecnologia dei LED di ERCO si è affermata nei locali espositivi di Palazzo Bembo.

Andre (USA): Crux 14, 2010. La foto a destra presenta le seguenti opere: carta da parati di Peter Halley (USA): Judgment Day, 2011; sul-lo sfondo, Yuko Sakurai (Giappone): Tsuyama.

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Graz, la capitale della Stiria, riesce con grande naturalezza a costruire un ponte tra una storia ricca ed un futuro creativo: quante grandi e moderne città al mondo sono dotate di un cen-tro storico considerato dall’UNESCO un patrimo-nio culturale dell’umanità, e sono state scelte dalla stessa organizzazione culturale internazio-nale anche come una delle dieci «UNESCO Cities of Design»? Il Museo Universale Joanneum è par-te integrante di questa viva tradizione culturale di Graz: fondato nel 1811 dall’arciduca Johann, è il primo museo austriaco in assoluto e con le sue nove sedi in edifici storici e moderni e con gli oltre 4,5 milioni di oggetti in esposizione sui temi più diversi, è oggi uno dei più grandi musei del suo genere in Europa. Una delle sue sedi è il palazzo barocco di Herberstein, in Sackstraße 16. Questo importante monumen to architettonico nella città vecchia di Graz ha ospitato dal 1941 la Nuova Galleria del Joanneum, ma nel maggio del 2011, dopo un’incisiva opera di risanamento e restauro, è diventato la nuova sede della colle-zione storico-culturale del «Museum im Palais».

Una inaugurazione che soddisfa le ambizioni di una «city of design». Il nuovo museo infatti coniuga la presentazione autentica delle sale barocche del palazzo splendidamente restau-rate con le gallerie espositive modernamente attrezzate ed in grado di soddisfare le esigenze dei curatori. Tutto ciò che oggi non può man-care come contorno ad un museo, dal negozio dei souvenir al ristorante, trova lo spazio neces-sario e la giusta atmosfera nelle aree interne ed esterne del piano terreno. Qui si vede quali versatili ruoli possano svolgere gli strumenti di illuminazione di ERCO in un simile contesto. Con lo Joanneum un altro Istituto di livello mondiale ha scelto la tecnologia LED di ERCO per l’illuminazione delle sue gallerie, ma per contribuire a rendere attraente l’immagine del museo si impiegano i prodotti ERCO anche per l’illuminazione delle architetture della splendida scala barocca, del cortile interno e delle arcate a volta.

Il più antico substrato del palazzo è origina-rio del sedicesimo secolo. Il suo odierno aspetto esteriore è stato dato alla facciata con i due portoni del diciottesimo secolo del maestro del barocco Joseph Hueber (1715–1787), che ha anche collegato le tre ali dell’edificio con una splendida scala centrale: la scalinata rap-presentativa è ornata da coppie di amorini che reggono delle lanterne e si apre in alto ad un affresco sul soffitto che offre uno sguardo sull’Olimpo, realizzato, come un altro affresco sul soffitto nell’anticamera del percorso esposi-tivo al secondo piano, da Philipp Carl Laubmann (1703–1792). La magia dell’illuminazione sta, per gli osservatori, nell’invisibilità delle sorgenti

La Camera del Tesoro della Stiria: Museum im Palais, Graz

L’inizio del percorso: la splendida scalinata barocca. In alto si apre in un affresco sul soffitto di Philipp Carl Laubmann (1703–1792), che offre uno sguardo sull’Olimpo. Per la sua illuminazione sugli stucchi del corni-cione esistente i proget-tisti hanno collocato dei washer per soffitti Trion per lampade fluo-rescenti T16 da 54W.

Un cortile interno del palazzo serve anche da terrazza del ristorante «Prato». Qui durante la bella stagione si può pranzare al fresco in un ambiente eccezionale. Gli apparecchi per fac-ciate Kubus non causano abbagliamento e fanno sì che al buio l’edificio resti presente sullo sfondo. Sono dotati di efficienti lampade ad alogenuri

Le volte storiche creano l’atmosfera perfetta per l’ingresso del Museum im Palais. Gli uplight Tesis qui impiegati sono dotati di lampade ad alo-genuri metallici da 35W e di un’illuminotecnica modificata per indirizzare al centro della volta una luce ancora più ampia e soffusa.

A Graz questa facciata sulla Sackstraße cattura gli sguardi dei passanti grazie allo splendido por-tone barocco, messo effi-cacemente in scena con due apparecchi da incasso nel pavimento Tesis. Gli uplight regolabili sono dotati di lampade ad alo-genuri metallici da 20W e con l’impiego delle lenti per sculture emettono un cono di luce ovale.

Progettazione illuminotecnica: Gerald P. Marko, Graz Design espositivo: Dr. Eva Marko, GrazFoto: Rudi Meisel, Berlino

www.museum-joanneum.at/museum_im_palais

La collezione storico-culturale del rinno-vato Palazzo Herberstein fa parte del Museo Universale Joanneum: un altro istituto di livello mondiale che ha scelto per l’illumi-nazione delle sue gallerie la tecnologia dei LED di ERCO. La luce offre una perfetta messa in scena anche negli esterni.

L’illumina zione diffusa ed omogenea fa rilucere magicamente l’affresco come se splendesse di luce propria.

Apparecchi per facciate Kubus HIT

Apparecchi da incasso nel pavimento Tesis HIT

metallici da 20W e mon-tati a coppie, uno rivolto verso l’alto ed uno verso il basso.

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luminose: sugli stucchi di un cornicione esisten-te i progettisti hanno collocato lungo tutto il perimetro i washer per soffitti Trion dimmera -bili e compatibili DALI per lampade fluorescenti T16 da 54W. La loro distribuzione asimmetrica dell’intensità luminosa consente un’illumina-zione omogenea della volta, un effetto che fa sembrare che l’affresco splenda di luce propria.

Dopo questa travolgente ouverture, il per-corso espositivo nel museo mantiene un tono drammatico: esso conduce dapprima in una suite di quattro sale, in un’anticamera ed in un gabinetto con ricche decorazioni rococò, per poi presentare in dei locali espositivi moderni e sobri l’esposizione permanente della collezione storico-culturale. Al motto «status symbol», vi si trovano artefatti che rappresentano il potere politico, lo stile di vita nobiliare e la cultura di corte, che in genere hanno uno stretto rapporto storico con Graz o con la Stiria. Tra i pezzi più pregiati del Museum im Palais si annoverano ad esempio il cosiddetto «cappello del Duca di Stiria» (1400 circa), la carrozza da gala in stile gotico di Federico III (1450 circa), e l’unico flauto traverso realizzato dal produttore di strumenti musicali e flautista francese Jean Hotteterre la cui originalità sia riconosciuta in tutto il mondo (1680 circa).

Questi tesori culturali sono stati posti con raffinatezza sotto la luce dal light designer dell’esposizione, G.P. Marko, che ha sfruttato tutti i vantaggi offerti dal design di sistema degli strumenti di illuminazione per LED di ERCO. A seconda della grandezza e del formato delle opere esposte sono state impiegate tutte

Grazie all’illuminotecnica dei LED, con i collimatori e le lenti Spherolit per la definizione della carat-teristica di distribuzione dell’intensità luminosa, nei musei la luce dei LED di ERCO è adatta ad una molteplicità di compiti: dall’illuminazione diffusa di un’installazione con la caratteristica oval flood (a sinistra) alla precisa accentuazione di un pic-colo oggetto con la carat-teristica narrow spot.

Logotec LED

La «Carrozza di Federico», una carrozza da gala in stile gotico dell’Imperato-re Federico III 1450 circa), è uno dei momenti clou dell’esposizione, e viene adeguatamente messa in risalto con la luce: per creare un effetto partico-larmente drammatico le sorgenti luminose sono nascoste in delle scanala-ture nel soffitto, la loro posizione e focalizzazione

è stata trovata dopo innumerevoli prove. Si impiegano dei faretti Optec per LED da 9,6W ciascuno con caratteri-stica narrow spot, che fanno risaltare lo stemma splendidamente intaglia-to sul lato frontale della carrozza.

Storia culturale con rife rimenti locali: la col-lezione di Graz presenta degli splendidi pezzi come il «cappello del Duca di Stiria» (in alto a destra), ma anche degli oggetti storici di uso quotidiano e delle curiosità. Il design di sistema dell’illumina-zione per LED di ERCO offre per ciascun pezzo in esposizione uno stru-mento di illuminazione

Le lenti Spherolit inter-cambiabili offrono diverse caratteristiche di distribuzione e fanno dei faretti Logotec LED uno strumento flessibile per la messa in scena delle esposizioni.

le caratteristiche di distribuzione dell’intensità luminosa dei faretti Logotec LED, da narrow spot a wide flood, oval flood e wallwash. Le lenti Spherolit, intercambiabili senza attrezzi, danno ai progettisti ed ai tecnici la flessibilità neces-saria per la regolazione finale degli apparecchi, mentre la dispersione luminosa minima per-mette di ottenere dei contrasti drammatici. Per il dosaggio delle intensità luminose si possono dimmerare individualmente i faretti per LED senza lo svantaggio dei cambiamenti di tempe-ratura colore come accade per le lampade alo-gene. Lo spettro della luce dei LED bianco caldi non contiene componenti infrarosse ed ultra-violette, proteggendo quindi al meglio gli insostituibili oggetti in esposizione. Tutti questi aspetti si sommano alla possibilità di realizzare delle soluzioni luminose attraenti, flessibili e sicure con un consumo energetico ed un’emis-sione di calore minimi: un esempio da manuale su come nei musei e nelle gallerie si possa otte-nere il comfort visivo efficiente con la tecnolo-gia LED di ERCO.

con distribuzione della luce più adatta e con la possibilità di regolare con precisione la lumi-nosità con il dimmer integrato, in funzione delle esigenze dei cura-tori e dei responsabili della con servazione.

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Dortmund, un modello di conversione struttura-le: non più di 50 anni fa in questa metropoli nel cuore della Vestfalia a condurre le danze erano ancora le attività economiche tipiche della Ruhr: carbone, acciaio e birra; a quel tempo le grandi birrerie tedesche spegnevano la sete ardente dei minatori e dei lavoratori nelle acciaierie. Nel frat -tempo gli altiforni sono spariti, in parte smontati e venduti alla Cina, e nei terreni inutilizzati come quelli delle acciaierie Phoenix sono sorti dei nuovi quartieri commerciali, laghetti e quartieri abitativi di qualità. Anche le birrerie sono state travolte dal calare della sete di birra dei tedeschi: le loro sedi si sono spostate nel verde delle peri-ferie lasciando libere delle enormi aree nei centri delle città. In queste aree edifici nuovi e vecchi edifici riconvertiti sono oggi utilizzati principal-mente dai sempre più vasti settori del terziario, della cultura e del commercio al dettaglio. Un esempio è quello del complesso della birreria Thier, la cui sede centrale tra la Hiltropwall e la via degli acquisti di Dortmund, la Westenhell-weg, era stata abbandonata già nel 1996.

Dello sviluppo del complesso si è occupato un leader europeo di questo settore, la ECE Projekt-management di Amburgo. Con la Thier-Galerie è sorto un nuovo ed attraente centro commerciale con oltre 33.000m2 di superfici di vendita. L’ac-curata ricostruzione della facciata storica della Berlet-Haus sulla Westenhellweg, la via degli acquisti, e l’allestimento degli interni secondo un criterio di «casa nella casa» costituiscono degli elementi architettonici affascinanti. L’aspetto della sostenibilità ambientale non poteva passa-re in secondo piano in un progetto di quest’ordi-ne di grandezza.

Forte della sua lunga esperienza in tema di consumo energetico e salvaguardia delle risorse naturali, ECE adotta degli approcci molto effica-ci. Così la produzione di calore nel centro com-merciale comporta solo il 20–30% del consumo energetico complessivo ed il resto dell’energia viene utilizzato per l’areazione, il raffreddamen-to e la luce. Entra così in gioco l’illuminazione: ECE ha affermato che per il solo impiego delle lampade tecnologicamente più moderne il con-

sumo energetico dei nuovi centri viene ridotto in media del 20%: una mentalità che si adatta perfettamente al concetto di comfort visivo effi-ciente di ERCO. Il compito dei light designer dello studio LDE KOBER di Dortmund era quello di creare in questo contesto un ambiente piacevole con un mix di luce diurna e luce artificiale d’ac-cento per gli interni, ma soprattutto la messa in scena della struttura esterna dell’edificio per farne un elemento urbanistico caratteristico. I piani più alti del nuovo edificio contengono un parcheggio e sono strutturati come degli attici. Un rivestimento in metallo perforato dai colori caldi conferisce alla parte superiore dell’edificio eleganza e leggerezza. Di notte questo brillante rivestimento in metallo dorato è messo in scena dalla luce radente degli apparecchi per facciate Focalflood per LED. Grazie alla tecnologia dei LED di ERCO, l’edificio diventa quindi un caratte-re distintivo dell’immagine cittadina, con un consumo energetico minimo e senza bisogno di manutenzione.

ECE Center Thier-Galerie, Dortmund

Apparecchi per facciate Focalflood per LEDDi notte la luce radente degli apparecchi per facciate Focalflood valo-rizza la struttura delle superfici dell’edificio. La distribuzione della luce a fascio stretto lungo l’altezza della parete pre-viene un inutile inquina-mento luminoso. L’ampia distribuzione della luce nel senso orizzontale

Di solito la responsabilità del gestore ECE termina con la realizzazione degli impianti dei negozi per gli affittuari. In questo caso un manuale per la scelta degli impianti di illumina-zione supporta i gestori dei negozi anche nell’ot-timizzazione energetica, così i negozi come la boutique di bigiotteria

Architetto: Kaspar Kraemer Architekten, Colonia (facciata); Team di progettazione ECE, AmburgoProgettazione illumininotecnica: LDE KOBER, DortmundFotografo: Dirk Vogel, Dortmund

www.thiergalerie.de

Un nuovo attore economico ed un punto di riferimento urbanistico: il nuovo centro commerciale «Thier-Galerie» nel centro cittadino di Dortmund. Gli strumenti di illu-minazione per LED di ERCO sottolineano il suo ingresso sulla scena.

consente una buona omogeneità sulla faccia-ta e, nella disposizione degli apparecchi in fila, maggiori distanze tra gli apparecchi stessi. Le due staffe di montaggio aiutano a regolare como-damente l’inclinazione dell’apparecchio.

LightcastI downlight con grado di protezione IP68 generano un tappeto di luce che demarca l’area d’ingresso. Anche qui si utilizzano le lampade ad alogenuri metallici.

Uplight TesisGli uplight regolabili del programma di apparecchi da incasso nel pavimento Tesis con grado di prote-zione IP68 sono partico-larmente adatti ad accen-tuare gli elementi verticali delle facciate con un cono di luce stretto. Impiegano delle efficienti lampade ad alogenuri metallici.

OptecLa famiglia di faretti universali Optec è dispo-nibile sia per i tipi di lam-pade convenzionali come le lampade ad alogenuri metallici, sia nelle versioni per LED, in ogni caso con un’ampia scelta di carat-teristiche di distribuzione dell’intensità luminosa, da spot a wallwash.

«39°C» possono realizzare con i prodotti ERCO dei progetti di illuminazione all’insegna del comfort visivo efficiente.

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Luci di chiusura

Exponatec 2011, ColoniaMusei internazionali, produttori rinomati e visi-tatori prestigiosi di un mercato culturale sem-pre più importante si sono incontrati alla fiera di settore Exponatec dal 16 al 18 novembre 2011 a Colonia. Non sono mancati gli esperti di ERCO Leuchten GmbH, che in uno stand fieristico compatto hanno presentato la loro tecnologia di illuminazione a LED, molto interessante pro-prio per i musei. I consulenti ERCO hanno illu-strato la pratica gestione degli strumenti di illu-minazione per LED, come i faretti Logotec LED, con studi applicativi di istituzioni leader a livel-lo internazionale, come la National Gallery di Londra, dove la tecnologia dei LED di ERCO ha consentito riduzioni massicce dei costi energe-tici e di manutenzione mantenendo una qua-lità ottimale della luce (per un articolo esau-riente in proposito vedere il Lichtbericht 92). I colloqui tra specialisti hanno evidenziato quale potenziale abbia il concetto del comfort visivo efficiente per i musei ed hanno concordato sull’ottimismo per gli ulteriori sviluppi dell’illu-minazione dei musei, a cui ERCO contribuisce con capacità universalmente riconosciute.

www.exponatec.dewww.erco.com/museum/de

PLDC 2011, MadridNell’ottobre del 2011 il mondo dell’illuminazio-ne delle architetture si è riunito a Madrid per la Professional Lighting Design Convention (PLDC). Come contributo al programma dell’evento la filiale spagnola di ERCO ha organizzato per la serata del 21 ottobre 2011 un «afterwork event» nello studio loft 11:13, uno dei luoghi più pre-stigiosi per le manifestazioni a Madrid. Dopo una giornata di intense con ferenze, molti esper-ti internazionali della luce hanno colto l’occa-sione per conversare tra colleghi nella luce d’at-mosfera messa in scena da ERCO, per rifocillarsi con bevande e bocconcini o per rilassarsi con la musica. Ringraziamo tutti gli ospiti ed il team di ERCO per aver contribuito alla riuscita della serata!

www.pld-c.comwww.rockandloft.com/11.13/

Il Dott. Dirk Stahlschmidt si congedaIl 27 gennaio 2012 si è congedato un nostro amministratore, il Dott. Dr. Dirk Stahlschmidt, che dopo 26 anni di successi con ERCO è andato in pensione in un contesto festoso. I suoi col-leghi della direzione e centinaia di collaboratori si sono ritrovati per augurare buona fortuna all’amministratore per questa nuova fase della sua vita. Il Dott. Stahlschmidt ha iniziato la sua carriera da ERCO come assistente della direzione ed ha diretto dal 1987 la distribuzione a livello nazionale, prima di diventare amministratore nel 1989. A ciò si aggiungono lunghi impegni onorari, tra l’altro nel consiglio ed alla presiden-za dell’associazione di categoria dei produttori di apparecchi di illuminazione (Fachverband Leuchten), come cofondatore della fiera inter-nazionale Light+Building e come membro del Consiglio Generale di ZVEI.

La qualità superiore dell’illuminotecnica per LED di ERCO da toccare con mano: proprio per i tecnici dei musei gli aspetti come l’intercam-biabilità senza attrezzi delle lenti Spherolit per la gestione delle caratte-ristiche di distribuzione sono decisive, ad esem-pio per un’illuminazione flessibile al variare delle situazioni espositive. Ma

Gli esperti internazionali della luce si sono dati appuntamento all’after-work organizzato in occa - sione della PLDC dalla filiale spagnola di ERCO nello scorso ottobre a Madrid.

Grazie ad un collega che è stato rispettato ed amato dai suoi collabora-tori come persona integra e retta: l’amministratore Tim Henrik Maack ha espresso il suo riconosci-mento per il lavoro del Dott. Stahlschmidt (a sinistra). Sotto: il succes-sore Marcus Schramm ha colto l’occasione per presentarsi come futuro amministratore.

Nella caffetteria della sede centrale di ERCO a Lüdenscheid si sono raccolte centinaia di colla boratori e colla-boratrici per un saluto all’amministratore. Una cena assieme ha dato l’occasione per ricordare i tempi trascorsi con il Dott. Stahlschmidt.

Otl Aicher – GestalterUna biografia di Eva Moser2011, Hatje Cantz (in tedesco)ISBN 978-3-7757-3201-7

Otl Aicher (1922-1991) è famoso come designer visionario e come pioniere della comunicazione visiva. Con il suo lavoro sull’immagine aziendale di ERCO ha pla-smato la nostra azienda in profondità. La storica dell’arte Eva Moser ha presentato una biografia completa di Aicher e con delle ricerche minuziose presso familiari, amici e negli archivi, ha fatto riemergere dei lati del designer, in particolare della sua giovinezza e della sua vita privata, che offrono delle nuove prospettive anche per i conoscitori di Aicher. I suoi collegamen-ti con il mondo della politica e della cultu-ra fanno della sua biografia uno spaccato emozionante della storia tedesca con-temporanea.

Con una donazione del consiglio di fabbrica per l’Associazione di Promo-zione del Centro di Con-sulenza Psicologica Les-singstraße, di cui il Dott. Stahlschmidt è Presidente Onorario, anche il pre-sidente del consiglio di fabbrica Richard Reinke (a destra) ha espresso il

suo riconoscimento per la collaborazione costruttiva con l’amministrazione dimissionario.

anche dal punto di vista della durata, dell’efficien-za, della resa cromatica e della preservazione delle opere in esposizione gli strumenti di illuminazio-ne per LED si sono dimo-strati convincenti.

E ERCO GmbHPostfach 246058505 LüdenscheidGermanyTel.: +49 2351 551 0Fax: +49 2351 551 [email protected]

Con l’esposizione «L’arte del rina-scimento» si è aperto nell’aprile del 2011 il più grande museo del mondo: un imponente nuovo edi-ficio amplia la superficie comples-siva del Museo Nazionale Cinese per arrivare a 191.900m2 di super-ficie. Il progetto architettonico di gmp e l’esposizione, composta dagli Staatliche Museen di Berlino, dalle Staatliche Kunstsammlungen di

Dresda e dalle Bayerische Staats-Bayerische Staats-gemäldesammlungen di Monaco, non sono gli unici contributi pro-venienti dalla Germania: ERCO ha fornito migliaia di metri di binari elettrificati e migliaia di faretti per l’illuminazione delle esposizioni, in parte dotati della più moderna tecnologia dei LED.

Museo Nazionale Cinese, Pechino

Architetto: von Gerkan, Marg und Partner (gmp), Amburgo Foto: Michael Wolf, Hong Kong

www.kunstderaufklaerung.dewww.chnmuseum.cn


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