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Ergonomia di un software di firma digitale

Date post: 25-Jun-2015
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L’analisi dei movimenti oculari si presta agli studi sull’usabilità poiché si caratterizza per alcuni criteri importanti: L’oggettività innanzi tutto, infatti, le registrazioni dei movimenti oculari producono dati quantitativi, quindi oggettivi. Siccome oggettive, le registrazioni sono indipendenti dalle opinioni dei valutatori e dei soggetti sottoposti al test.
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Ergonomia di un software di firma digitale Vito Francesco De Giuseppe 1 Ergonomia di un software di firma digitale Vito Francesco De Giuseppe L’analisi dei movimenti oculari si presta agli studi sull’usabilità poiché si caratterizza per alcuni criteri importanti: L’oggettività innanzi tutto, infatti le registrazioni dei movimenti oculari producono dati quantitativi, quindi oggettivi, durante l’uso del software. In quanto oggetttive, le registrazioni sono indipendenti dalle opinioni dei valutatori e dei soggetti sottoposti al test. Attraverso l’analisi delle registrazioni è possibile rilevare le strategie di ricerca dell’utente durante le sue ricerche all’interno dell’interfaccia grafica del software, permettendo quindi di ottenere informazioni relative ai processi cognitivi che sottendono all’esplorazioen ed all’interazione dell’utente con l’interfaccia, ponendo in relazione i dati quantitativi con il contestoo costituito dalla scena visiva. L’analisi dei movimenti oculari è utilizzata in particolare dagli psicologi specializzati in ergonomia cognitiva (i cosiddetti Human Factors Engineers). L’integrazione bilaterale delle attività oculomotorie determina che i due occhi costituiscano una singola unità funzionale, fornendo una visione unica e stereoscopica degli oggetti. I movimenti dei due occhi possono essere uguali (orizzontali, verticali, di torsione sull'asse antero-posteriore) od opposti (convergenza, divergenza), dovendo soddisfare l’esigenza di: 1) mantenere stabile l'asse visivo, 2) rintracciare, inseguire e fissare gli oggetti che entrano nel campo visivo, 3) consentire una visione unica e stereoscopica, 4) permettere un’esplorazione attenta dell'ambiente. Durante l'esplorazione di una schermata, gli occhi compiono un numero considerevole di movimenti. È impossibile percepire tutto il contenuto dello schermo o della pagina che guardiamo con un’unica occhiata, che ci dà solo un'immagine generale del contenuto. Per poterlo analizzare è necessario fissare con precisione ogni elemento che d’interesse. La percezione visiva è la funzione che permette di formare e memorizzare immagini, a livello cerebrale, con le informazioni rilevate dall'occhio. I fotoni colpiscono la retina, vera e propria propaggine del cervello, nella cui periferia sono presenti solo i bastoncelli, impedendo il riconoscimento di forma e colori degli oggetti. Quando un oggetto entra nel campo visivo dell'occhio, questo produce un movimento istintivo della testa e dell'occhio con lo scopo di portare l'immagine nella zona centrale della retina, la fovea, dove si raggiunge la massima capacità di visione, al centro della macchia lutea, dove sono presenti solo coni.
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Page 1: Ergonomia di un software di firma digitale

Ergonomia di un software di firma digitale

Vito Francesco De Giuseppe

1

Ergonomia di un software di firma digitale

Vito Francesco De Giuseppe

L’analisi dei movimenti oculari si presta agli studi sull’usabilità poiché si caratterizza per alcuni

criteri importanti: L’oggettività innanzi tutto, infatti le registrazioni dei movimenti oculari

producono dati quantitativi, quindi oggettivi, durante l’uso del software. In quanto oggetttive, le

registrazioni sono indipendenti dalle opinioni dei valutatori e dei soggetti sottoposti al test.

Attraverso l’analisi delle registrazioni è possibile rilevare le strategie di ricerca dell’utente

durante le sue ricerche all’interno dell’interfaccia grafica del software, permettendo quindi di

ottenere informazioni relative ai processi cognitivi che sottendono all’esplorazioen ed

all’interazione dell’utente con l’interfaccia, ponendo in relazione i dati quantitativi con il

contestoo costituito dalla scena visiva.

L’analisi dei movimenti oculari è utilizzata in particolare dagli psicologi specializzati in

ergonomia cognitiva (i cosiddetti Human Factors Engineers).

L’integrazione bilaterale delle attività oculomotorie determina che i due occhi costituiscano una

singola unità funzionale, fornendo una visione unica e stereoscopica degli oggetti. I movimenti

dei due occhi possono essere uguali (orizzontali, verticali, di torsione sull'asse antero-posteriore)

od opposti (convergenza, divergenza), dovendo soddisfare l’esigenza di:

1) mantenere stabile l'asse visivo,

2) rintracciare, inseguire e fissare gli oggetti che entrano nel campo visivo,

3) consentire una visione unica e stereoscopica,

4) permettere un’esplorazione attenta dell'ambiente.

Durante l'esplorazione di una schermata, gli occhi compiono un numero considerevole di

movimenti. È impossibile percepire tutto il contenuto dello schermo o della pagina che

guardiamo con un’unica occhiata, che ci dà solo un'immagine generale del contenuto. Per

poterlo analizzare è necessario fissare con precisione ogni elemento che d’interesse.

La percezione visiva è la funzione che permette di formare e memorizzare immagini, a livello

cerebrale, con le informazioni rilevate dall'occhio. I fotoni colpiscono la retina, vera e propria

propaggine del cervello, nella cui periferia sono presenti solo i bastoncelli, impedendo il

riconoscimento di forma e colori degli oggetti.

Quando un oggetto entra nel campo visivo dell'occhio, questo produce un movimento istintivo

della testa e dell'occhio con lo scopo di portare l'immagine nella zona centrale della retina, la

fovea, dove si raggiunge la massima capacità di visione, al centro della macchia lutea, dove

sono presenti solo coni.

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Ergonomia di un software di firma digitale

Vito Francesco De Giuseppe

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Il campo visivo dell’occhio fermo ha un’ampiezza di 140° in senso orizzontale e di circa 120° in

senso verticale. La visione della macchia lutea ha un campo rispettivamente di 8 e 6 gradi,

mentre quello della fovea poco più di 1 grado.

L'analisi di una scena visiva, come l'osservazione di una schermata su un computer, è imputabile

alla visione foveale. Quando si osserva la schermata stazionaria dell’interfaccia grafica di un

software, gli occhi eseguono una scansione del campo visivo con movimenti rapidi, detti

movimenti saccadici, alternati a fissazioni.

La scansione del campo visivo non è regolare, tranne che nella lettura in cui l’organizzazione

della raccolta d’informazioni visive è di tipo seriale.

In generale si può sostenere che durante i processi di percezione visiva, alcune zone sono

ignorate e altre sono fissate con più frequenza.

I movimenti saccadici sono meccanismi inibitori attivi e l’informazione visiva è acquisita dal

sistema nervoso centrale solo durante le fissazioni.

I movimenti saccadici, o saccadi, sono movimenti oculari volti a collocare il contenuto dello

schermo nella zona di maggior risoluzione dell'occhio. Si tratta dei movimenti più rapidi che il

corpo umano è in grado di eseguire e possono superare i 400° al secondo, la cui durata si aggira

tra i 20 e i 50 millisecondi.

Le fissazioni, cioè le singole soste sugli elementi d’interesse presenti nel campo visivo, la cui

durata media è di circa un quarto di secondo ognuna, sono volte alla rilevazione e all'analisi del

contenuto fissato.

I movimenti saccadici e le fissazioni si alternano, facendo sì che l’occhio si muova da un punto

all'altro dello schermo, dove se l'immagine di questo si sposta rapidamente sulla fovea, gli occhi

conservano la posizione che avevano per circa 200 millisecondi per poi compiere un movimento

rapido, saccadico, per riportare l'immagine sulla fovea. I movimenti saccadici sono stereotipati

con un andamento standardizzato, caratterizzato da un incremento e una successiva riduzione

regolare della velocità di rotazione del globo oculare, che può raggiungere i 900°/sec, 1° = 1 cm

a 57 cm di distanza dall’occhio. Si possono modificare volontariamente l'ampiezza e la

direzione dei movimenti saccadici, ma non la loro velocità. Infatti, la velocità e così alta e la

durata del movimento così breve, poche decine di millisecondi con una media di 3 al secondo,

che le informazioni visive non fanno in tempo a modificarne il decorso una volta che è iniziato.

Le eventuali correzioni sono operate con ulteriori piccoli movimenti saccadici che seguono

quello primario1.

I movimenti saccadici orizzontali sono generati a livello della formazione reticolare del ponte,

mentre quelli verticali dalla formazione reticolare del mesencefalo. Il cervelletto è anch'esso

1 http://fc.units.it/ppb/visione/blocco6.html

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Ergonomia di un software di firma digitale

Vito Francesco De Giuseppe

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coinvolto, probabilmente per la modulazione basata sull'esperienza. Anche il collicolo superiore,

che riceve fibre retiniche dirette, svolge un ruolo di rilievo nel controllo dei movimenti

saccadici. L'azione collicolare può essere controllata dai campi oculari frontali (area 8 della

corteccia cerebrale), che, a loro volta, possono influenzare i movimenti saccadici anche

indipendentemente dal collicolo superiore.

Pertanto lo studio della strategia di osservazione adottata durante l'esplorazione di

un’interfaccia grafica di un software, come di una figura o di una scena visiva, può dare utili

informazioni sui processi percettivi e cognitivi. Nello specifico:

La distribuzione spaziale delle fissazioni indica quali sono le zone della figura visitate

maggiormente e, in generale, si può assumere che queste zone siano quelle a contenuto

d’informazione più elevato per l'osservatore, durante l'esecuzione di quel particolare

compito.

La durata delle fissazioni dà informazioni sulla quantità d’informazione utile localizzata

nell'area osservata e sul tempo necessario a elaborare l'informazione prelevata.

La sequenza delle fissazioni ci permette di studiare la successione temporale dell'analisi

dell'informazione visiva.

Registrare e analizzare il comportamento degli occhi di una persona che esplora le videate di un

programma, mentre esegue un compito come ad esempio cercare un’informazione o leggere il

contenuto delle pagine, può dare agli ergonomi moltissime informazioni sia sui processi

cognitivi sia su come deve essere progettato un software per soddisfare i livelli attenzione che la

persona porta verso quello che sta osservando, il modo di trattare le informazioni contenute nelle

pagine, le sue strategie di esplorazione, per anticipare e risolvere gli eventuali problemi che può

incontrare.

Un'analisi condotta da esperti di ergonomia e dei movimenti oculari, in condizioni controllate

permette di conoscere dati importanti sui suoi processi mentali, cioè se ha avuto difficoltà a

trovare ciò che gli interessava e se ad esempio ha compreso cosa stava leggendo.

Le due fonti d'informazione più importanti per gli ergonomi sono le saccadi e le fissazioni

dell'occhio, cioè le pause e i salti che fa nello spostamento da un'informazione all'altra.

Importante per verificare l'usabilità del materiale analizzato, è il tracciato, detto scanpath, che

deriva da questa successione di salti e pause. Sovrapposto alla pagina vista dal soggetto durante

la registrazione, permette di visualizzare il percorso oculare di esplorazione della pagina stessa.

Nel caso in oggetto, sono state raffigurate le fissazioni fatte dal soggetto con dei cerchietti, di

taglia proporzionale alla durata (cerchio grande = lunga fissazione).

La tecnica utilizzata per questo lavoro è stata quella del riflesso corneale, attraverso la quale,

inviando un piccolo fascio luminoso infrarosso al centro della pupilla, è possibile rilevare i

movimenti dell'occhio dalle variazioni del riflesso rinviato, registrato da una telecamera posta

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Ergonomia di un software di firma digitale

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sotto lo schermo del computer che la persona stava fissando Nessun elemento

dell'apparecchiatura tocca la persona, che quindi non è infastidita dalla sua presenza. Fatto che

rende quest’apparecchiatura particolarmente adatta agli esperimenti di ergonomia e usabilità

delle Interfacce.

Le informazioni che si possono ricavare dall'analisi di saccadi, fissazioni e scanpath sono in

grado di fornire riguardo la ricerca e il trattamento delle informazioni da parte dei soggetti i cui

movimenti oculari sono stati registrati.

Le misure estratte dall'analisi dei movimenti oculari per il processo cognitivo della Ricerca delle

informazioni, riguardano il numero di saccadi, la lunghezza e la durata dello scanpath, mentre

per il processo cognitivo del trattamento delle informazioni riguardano il numero delle fissazioni

e la loro durata.

Soggetti

15 soggetti di età compresa tra i 21 e i 47 anni, 9 femmine e 6 maschi, con titolo di studio di

diploma di Scuola Media Superiore o Laurea, hanno partecipato al test di usabilità con

metodologia di eytracking.

Il campione era composto da:

3 impiegati nel privato (tre femmine);

3 studenti universitari (due femmine e un maschio);

3 docenti universitari (2 maschi e una femmina);

3 impiegati pubblici (2 femmine e un maschio);

3 liberi professionisti (1 avvocato, 2 ingegneri edili), (1 femmina e due maschi).

Analisi dei dati

I dati rilevati durante la sperimentazione hanno proposto valori medi da cui si evidenziano tre

schermate critiche per ognuno dei task oggetto dello studio.

I Task: firma di un documento

Nella schermata che segue, l’analisi delle fissazioni, riportata come valore della media delle

fissazioni dei 15 soggetti, sulla schermata risultata critica durante il task, evidenzia un

raggruppamento in alto a sinistra, dove è presente un Area d’interesse, con punti di fissazione

sui quadranti laterali della porzione mediana della schermata (Fig.1.)

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Fig. 1: Media delle fissazioni dei 15 soggetti durante il task di firma di un documento, nella schermata critica.

Lo Scanpath, della schermata critica, riporta movimenti oculari che si concentrano nell’area

d’interesse, rilevata dalle fissazioni con vettori che riportano lo sguardo sul limite inferiore della

finestra e sul pulsante di chiusura della finestra aperta (Fig.2).

Fig. 2: Media dei tracciati dello scanpath (percorso dei movimenti oculari) dei 15 soggetti durante il task di

firma di un documento, nella schermata critica.

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Media dei valori ottenuti durante il task “firma documento”:

DATA

WINDOW METRICS:

Time span shown start (seconds) 88,095

Time span shown end (seconds) 790,392

Total time shown (seconds) 117,154

Total time tracked (seconds) 99,216

Total tracking time lost (seconds) 17,938

Total fixation duration (seconds) 9,413864

Total time nonfixated excluding gaps (seconds) 89,80214

Percent time tracked 84,68853

Percent tracking time lost 15,31147

Percent time fixated 8,035461

Percent time nonfixated excluding gaps 76,65307

Percent time fixated related to time tracked 9,488252

Percent time nonfixated related to time tracked 90,51175

Average pupil x diameter 13,87272

Average pupil y diameter 13,87272

Average pupil area 152,9294

Pupil x diameter std dev 1,5045

Pupil y diameter std dev 1,5045

Pupil area std dev 30,35114

Number of fixations 73

Fixation count / Total time shown 0,623111

Fixation count / Total time tracked 0,735768

Average fixation duration (seconds) 0,128957

Std dev fixation duration (seconds) 0,029938

Average pupil x diameter in fixations 14,23041

Average pupil y diameter in fixations 14,23041

Average pupil area in fixations 160,4637

Pupil x diameter std dev in fixations 1,343827

Pupil y diameter std dev in fixations 1,343827

Pupil area std dev in fixations 30,16417

Number of gazepoints 12728

Gazepoint count / Total time shown 108,6433

Gazepoint count / Total time tracked 128,2858

Number of input events 40

LOOKZONE METRICS:

OUTSIDE OF ALL LOOKZONES

Duration before first fixation arrival (seconds) 89,08

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Ergonomia di un software di firma digitale

Vito Francesco De Giuseppe

7

Total time in zone (seconds) 117,154

Percentage of total slide time before first arrival 0,840775

Percent time spent in zone 100

Average pupil x diameter 13,87272

Average pupil y diameter 13,87272

Average pupil area 152,9294

Pupil x diameter std dev 13,70623

Pupil y diameter std dev 13,70623

Pupil area std dev 30,35114

Fixation count 73

Percentage of total fixations 100

Total fixation duration (seconds) 9,413864

Total time not fixated (seconds) 107,7401

Percent time fixated related to time in zone 8,035461

Percent time nonfixated 91,96454

Percent time fixated related to total fixation duration 100

Fixation count / Total time in zone 0,623111

Fixation count / Total fixation duration in zone 7,75452

Average fixation duration (seconds) 0,128957

Std dev fixation duration (seconds) 0,029938

Average pupil x diameter in fixations 14,23041

Average pupil y diameter in fixations 14,23041

Average pupil area in fixations 160,4637

Pupil x diameter std dev in fixations 1,343827

Pupil y diameter std dev in fixations 1,343827

Pupil area std dev in fixations 30,16417

Gazepoint count 12728

Gazepoint count / Total time in zone 108,6433

Gazepoint count / Total fixation duration in zone 1352,048

La media della durata delle fissazioni è stata di 0,128 secondi. La Deviazione Standard è di

0,029 secondi, mentre le fissazioni hanno riguardato il 9,4 % del tempo totale di tracciamento.

Task 2: verifica della firma di un documento già firmato.

Nella schermata risultata critica, i punti di fissazione sono concentrati nel quadrante superiore,

con un area di concentrazione anche verso il quadrante inferiore destro (Fig.3).

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8

Fig. 3: Media delle fissazioni dei 15 soggetti durante il task di verifica della firma di un documento già firmato,

nella schermata critica.

Lo scanpath evidenzia invece un numero di movimenti saccadici elevato, indice di una ricerca

d’informazioni, probabilmente a causa di una scarsa significatività di quelle rilevate (Fig.4).

Fig. 4: Media dei tracciati dello scanpath dei 15 soggetti durante il task di verifica della firma di un documento

già firmato, nella schermata critica.

Media dei valori ottenuti durante il task “verifica firma documento”:

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9

DATA

WINDOW METRICS:

Time span shown start (seconds)

56,987

Time span shown end (seconds)

1087,518

Total time shown (seconds)

107,511

Total time tracked (seconds)

67,865

Total tracking time lost (seconds)

39,646

Total fixation duration (seconds)

21,04361

Total time nonfixated excluding gaps (seconds) 46,82139

Percent time tracked

63,12377

Percent tracking time lost

36,87623

Percent time fixated

19,57345

Percent time nonfixated excluding gaps

43,55033

Percent time fixated related to time tracked 31,00804

Percent time nonfixated related to time tracked 68,99196

Average pupil x diameter

19,67302

Average pupil y diameter

19,67302

Average pupil area

311,164

Pupil x diameter std dev

3,02648

Pupil y diameter std dev

3,02648

Pupil area std dev

61,81138

Number of fixations

130

Fixation count / Total time shown

1,209179

Fixation count / Total time tracked

1,915568

Average fixation duration (seconds)

0,161874

Std dev fixation duration (seconds)

0,079433

Average pupil x diameter in fixations

19,35724

Average pupil y diameter in fixations

19,35724

Average pupil area in fixations

312,348

Pupil x diameter std dev in fixations

4,795996

Pupil y diameter std dev in fixations

4,795996

Pupil area std dev in fixations

85,53254

Number of gazepoints

9074

Gazepoint count / Total time shown

84,40067

Gazepoint count / Total time tracked

133,7066

Number of input events

18

Fixation points in zones

0

Percent fixations in zones

0

Gazepoints in zones

0

Percent gazepoints in zones

0

Input events in zones

0

Percent input events in zones

0

LOOKZONE METRICS:

OUTSIDE OF ALL LOOKZONES

Number of times zone observed

0

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Vito Francesco De Giuseppe

10

Number of fixations before first arrival

0

Duration before first fixation arrival (seconds) 61,056

Total time in zone (seconds)

107,511

Percentage of total fixations before first arrival 0

Percentage of total slide time before first arrival 3,784729

Percent time spent in zone

100

Average pupil x diameter

19,67302

Average pupil y diameter

19,67302

Average pupil area

311,164

Pupil x diameter std dev

19,34788

Pupil y diameter std dev

19,34788

Pupil area std dev

61,81138

Fixation count

130

Percentage of total fixations

100

Total fixation duration (seconds)

21,04361

Total time not fixated (seconds)

86,46739

Percent time fixated related to time in zone

19,57345

Percent time nonfixated

80,42655

Percent time fixated related to total fixation duration 100

Fixation count / Total time in zone

1,209179

Fixation count / Total fixation duration in zone 6,177647

Average fixation duration (seconds)

0,161874

Std dev fixation duration (seconds)

0,079433

Average pupil x diameter in fixations

19,35724

Average pupil y diameter in fixations

19,35724

Average pupil area in fixations

312,348

Pupil x diameter std dev in fixations

4,795996

Pupil y diameter std dev in fixations

4,795996

Pupil area std dev in fixations

85,53254

Gazepoint count

9074

Gazepoint count / Total time in zone

84,40067

Gazepoint count / Total fixation duration in zone 431,1998

I valori medi indicano in circa 0,16 secondi la durata media delle fissazioni, su un tempo totale

di tracciamento di circa 67 secondi. La Deviazione Standard è stata di 0,079 secondi. La

percentuale delle fissazioni ha riguardato il 31% dell’intero tempo di tracciamento.

Task 3: controfirma di un documento già firmato

La concentrazione dei punti di fissazione evidenzia un’area d’interesse nel quadrante superiore

sinistro, probabile interferenza dei pulsanti, i quali essendo di grosse dimensioni attirano

l’interesse dei soggetti (Fig.5).

Page 11: Ergonomia di un software di firma digitale

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Fig. 5: Media delle fissazioni dei 15 soggetti durante il task di controfirma di un documento già firmato, nella

schermata critica.

Lo Scanpath, della schermata critica, riporta movimenti oculari che si spostano dall’area

d’interesse, per una scansione che passando per il centro si porta verso il quadrante inferiore

delle finestre aperte (Fig.6).

Fig. 6: Media dello scanpath dei 15 soggetti durante il task di controfirma di un documento già firmato, nella

schermata critica.

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12

Media dei valori ottenuti durante il task “controfirma documento”:

DATA

WINDOW METRICS:

Time span shown start (seconds)

30,169

Time span shown end (seconds)

789,999

Total time shown (seconds)

68,969

Total time tracked (seconds)

45,125

Total tracking time lost (seconds)

23,844

Total fixation duration (seconds)

10,94391

Total time nonfixated excluding gaps (seconds) 34,18109

Percent time tracked

65,42795

Percent tracking time lost

34,57205

Percent time fixated

15,86787

Percent time nonfixated excluding gaps

49,56007

Percent time fixated related to time tracked 24,25244

Percent time nonfixated related to time tracked 75,74756

Average pupil x diameter

14,51535

Average pupil y diameter

14,51535

Average pupil area

171,4212

Pupil x diameter std dev

2,750641

Pupil y diameter std dev

2,750641

Pupil area std dev

40,57605

Number of fixations

73

Fixation count / Total time shown

1,058447

Fixation count / Total time tracked

1,617729

Average fixation duration (seconds)

0,149917

Std dev fixation duration (seconds)

0,058617

Average pupil x diameter in fixations

14,471

Average pupil y diameter in fixations

14,471

Average pupil area in fixations

171,4128

Pupil x diameter std dev in fixations

2,974465

Pupil y diameter std dev in fixations

2,974465

Pupil area std dev in fixations

41,74345

Number of gazepoints

6351

Gazepoint count / Total time shown

92,08485

Gazepoint count / Total time tracked

140,7424

Number of input events

2

Fixation points in zones

0

Percent fixations in zones

0

Gazepoints in zones

0

Percent gazepoints in zones

0

Input events in zones

0

Percent input events in zones

0

LOOKZONE METRICS:

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Vito Francesco De Giuseppe

13

OUTSIDE OF ALL LOOKZONES

Number of times zone observed

0

Number of fixations before first arrival

0

Duration before first fixation arrival (seconds) 34,439

Total time in zone (seconds)

68,969

Percentage of total fixations before first arrival 0

Percentage of total slide time before first arrival 6,191186

Percent time spent in zone

100

Average pupil x diameter

14,51535

Average pupil y diameter

14,51535

Average pupil area

171,4212

Pupil x diameter std dev

10,68011

Pupil y diameter std dev

10,68011

Pupil area std dev

40,57605

Fixation count

73

Percentage of total fixations

100

Total fixation duration (seconds)

10,94391

Total time not fixated (seconds)

58,02509

Percent time fixated related to time in zone 15,86787

Percent time nonfixated

84,13213

Percent time fixated related to total fixation duration 100

Fixation count / Total time in zone

1,058447

Fixation count / Total fixation duration in zone 6,670375

Average fixation duration (seconds)

0,149917

Std dev fixation duration (seconds)

0,058617

Average pupil x diameter in fixations

14,471

Average pupil y diameter in fixations

14,471

Average pupil area in fixations

171,4128

Pupil x diameter std dev in fixations

2,974465

Pupil y diameter std dev in fixations

2,974465

Pupil area std dev in fixations

41,74345

Gazepoint count

6351

Gazepoint count / Total time in zone

92,08485

Gazepoint count / Total fixation duration in zone 580,3226

La media delle fissazioni è stata pari a 0,149 secondi, mentre la Deviazione Standard è stata di

0,058.

Media complessiva dei valori ottenuti durante le registrazioni.

MEDIA DIKE

WINDOW METRICS:

DATA

Time span shown start (seconds)

58,417

Time span shown end (seconds)

889,303

Page 14: Ergonomia di un software di firma digitale

Ergonomia di un software di firma digitale

Vito Francesco De Giuseppe

14

Total time shown (seconds)

97,878

Total time tracked (seconds)

70,7353

Total tracking time lost (seconds)

27,1427

Total fixation duration (seconds)

13,8005

Total time nonfixated excluding gaps (seconds) 56,9349

Percent time tracked

71,0801

Percent tracking time lost

28,9199

Percent time fixated

14,4923

Percent time nonfixated excluding gaps

56,5878

Percent time fixated related to time tracked 21,5829

Percent time nonfixated related to time tracked 78,4171

Average pupil x diameter

16,0204

Average pupil y diameter

16,0204

Average pupil area

211,838

Pupil x diameter std dev

2,42721

Pupil y diameter std dev

2,42721

Pupil area std dev

44,2462

Number of fixations

92

Fixation count / Total time shown

0,96358

Fixation count / Total time tracked

1,42302

Average fixation duration (seconds)

0,14692

Std dev fixation duration (seconds)

0,056

Average pupil x diameter in fixations

16,0196

Average pupil y diameter in fixations

16,0196

Average pupil area in fixations

214,742

Pupil x diameter std dev in fixations

3,0381

Pupil y diameter std dev in fixations

3,0381

Pupil area std dev in fixations

52,4801

Number of gazepoints

9384,33

Gazepoint count / Total time shown

95,0429

Gazepoint count / Total time tracked

134,245

Number of input events

20

Fixation points in zones

29,6933

Percent fixations in zones

39,0513

Gazepoints in zones

0,28026

Percent gazepoints in zones

33,3333

Input events in zones

4,62424

Percent input events in zones

4,62424

LOOKZONE METRICS:

Page 15: Ergonomia di un software di firma digitale

Ergonomia di un software di firma digitale

Vito Francesco De Giuseppe

15

OUTSIDE OF ALL LOOKZONES

Number of times zone observed

50,9765

Number of fixations before first arrival

4,56874

Duration before first fixation arrival (seconds)

36,4004

Total time in zone (seconds)

68,9437

Percentage of total fixations before first arrival

24,3333

Percentage of total slide time before first arrival

36,6586

Percent time spent in zone

69,8046

Average pupil x diameter

47,3095

Average pupil y diameter

14,0746

Average pupil area

191,517

Pupil x diameter std dev

43,3427

Pupil y diameter std dev

10,217

Pupil area std dev

36,714

Fixation count

67,7097

Percentage of total fixations

66,6766

Total fixation duration (seconds)

15,406

Total time not fixated (seconds)

52,9076

Percent time fixated related to time in zone

65,3017

Percent time nonfixated

55,3008

Percent time fixated related to total fixation duration

67,1146

Fixation count / Total time in zone

10,8106

Fixation count / Total fixation duration in zone

4246,95

Average fixation duration (seconds)

36,3184

Std dev fixation duration (seconds)

450,729

Average pupil x diameter in fixations

11,2761

Average pupil y diameter in fixations

11,2761

Average pupil area in fixations

161,254

Pupil x diameter std dev in fixations

2,59015

Pupil y diameter std dev in fixations

2,59015

Pupil area std dev in fixations

42,4253

Gazepoint count

5141,67

Gazepoint count / Total time in zone

58,8285

Gazepoint count / Total fixation duration in zone

337,174

La media totale delle fissazioni è di 0,14 secondi, mentre la deviazione standard è di 0,056. Le

fissazioni hanno riguardato il 21% del tempo totale di tracciamento.

Page 16: Ergonomia di un software di firma digitale

Ergonomia di un software di firma digitale

Vito Francesco De Giuseppe

16

SignaturErgonomics

Per la valutazione dell’usabilità del software, oltre all’impiego dell’eyetracking, è stato

somministrato un questionario, denominato SignatureErgonomics, al quale sono stati sottoposti i

soggetti prima di eseguire le registrazioni di eytracking su Dike. SignaturErgonomics è un

questionario articolato in aree, in cui, per ognuna, è rappresentato un campo d’indagine.

Per quanto riguarda gli studi sul software, non esistono test che, centrati sull’utente, siano in

grado di valutare l’ergonomicità di un software già esistente esclusivamente dal suo utilizzo. I

test usati dai progettisti (difficili da trovare per chi non è un designer) riguardano dei prototipi e

spesso sono somministrati solo per testare la fruibilità di determinate funzioni di questi, inoltre

una volta immesso sul mercato il prodotto non viene ri-testato a meno di una sua

implementazione (come già specificato). Il presupposto teorico che ha guidato l’impostazione,

elaborazione e definizione di SignaturErgonomics è un principio ergonomico di semplicità e

immediatezza: un test sull’ergonomicità di un software non avrebbe potuto (incoerentemente)

contenere domande complicate, cioè ergonomicamente più difficili del software che si

proponevano di valutare. Ogni singolo item, quindi, è divenuto parte integrante del questionario

solo dopo aver superato un puntuale lavoro di testing, pre-testing atti a valutare:

La semplicità della domanda.

La comprensibilità e appropriatezza dei termini usati per compilare la domanda.

L’adeguatezza della domanda rispetto alla sua area guida.

Allo stesso modo la versione definitiva dell’intero test è stata raggiunta dopo aver verificato

l’intera sequenza degli items allo scopo di:

Capire quali domande rielaborare perché difficili o non ancora significative.

Evitare ridondanze tra items simili.

Valutare la scorrevolezza complessiva del test o eventualmente la sua complessità per

evitare l’incorrere della noia o dell’affaticamento cognitivo dei soggetti ai quali sarebbe stato

somministrato.

SignatureErgonomics si articola in Aree:

Area Esplorativa si compone di domande a risposta multipla (1-3) e si propone di

valutare il profilo di utilizzo delle tecnologie informatiche del soggetto, e il modo in cui

il soggetto ha saputo di tali strumenti, autonomamente (attraverso internet o leggendo

riviste specializzate) o frequentando un corso.

Area Conoscitiva, composta di domande (4-8), in cui si analizza il livello di conoscenza

sia della tipologia del software, software stand-alone e sulla tecnologia Web 2.0,

software open source (la cui sorgente è aperta, cioè può essere scaricati e installati sul

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Ergonomia di un software di firma digitale

Vito Francesco De Giuseppe

17

proprio computer gratuitamente) e software on line (che possono essere usati in tempo

reale senza bisogno di installarli sul pc e anche questi gratuitamente), sia dello specifico

software sottoposto a test.

Area Ergonomia (items 9-17), attraverso la quale si valuta il comportamento che il

soggetto adotta di fronte ad una difficoltà d’uso di un software o meglio a quale tipo di

soluzione ricorre per risolverla (manuale, help on line, da solo, esperto) o se, al contrario,

lo abbandona. Si compone di items su scala Likert pentenarie (mai, raramente, poco,

spesso, sempre) atte a valutare:

o Qualità dell’applicazione software, cioè come è usato, se è usata per la sua

efficienza, efficacia, praticità, facilità, piacevolezza oppure, al contrario, se non è

usato per le ragioni opposte causate da scarsa usabilità e di conseguenza poca

ergonomicità.

o Qualità dell’interfaccia o finestra di dialogo, cioè ciò che appare quando il

software è aperto e grazie alle quali è possibile interagire con esso. Gli items

sulla disposizione grafica delle funzioni del software hanno l’obiettivo di valutare

se gli utenti sono soddisfatti dall’interfaccia stessa, se la usano con semplicità, se

è intuitiva o, al contrario, se essendo poco piacevole, rallenta le attività dei

soggetti impegnati a trovare prima la funzione necessaria per poi proseguire.

Area Customer satisfaction (items 18-23), cioè se l’utilizzo ha permesso al soggetto di

raggiungere il suo scopo, se il documento creato è all’altezza delle sue attese e obiettivi.

Il soggetto potrebbe raggiungere il suo scopo. Le domande sono state elaborate puntando

sul significato ergonomico che queste qualità hanno, perché un software ergonomico è

un software usabile e un software usabile è efficace, efficiente, soddisfacente.

Il riferimento al compito ha lo scopo di sondare se l’utilizzo del software influisce

negativamente aggravando la sua complessità o se lo agevola rendendo il suo svolgimento più

facile e rapido.

Il test è stato sottoposto a processo di validazione, per valutarne l'attendibilità su un campione di

80 soggetti.

Per attendibilità di un test s’intende la coerenza fra i punteggi rilevati con esso; cioè i punteggi

ottenuti devono essere il più possibile indipendenti dalle variazioni accidentali nelle condizioni

dei soggetti testati e in quelle di somministrazione e da fattori che possono costituire fonti di

errore nella misurazione.

Un test è tanto più attendibile quanto più fornisce misure accurate, cioè immuni da errori

casuali. L’attendibilità di un test può essere definita in tanti modi come, ad esempio,

correlazione tra forme parallele di uno stesso test.

Page 18: Ergonomia di un software di firma digitale

Ergonomia di un software di firma digitale

Vito Francesco De Giuseppe

18

I procedimenti che si possono seguire per calcolare il coefficiente di attendibilità sono i

seguenti:

Correlazione tra le due distribuzioni di punteggi ottenute applicando due volte uno stesso

test a uno stesso gruppo di soggetti (metodo test-retest);

Correlazione tra le due serie di punteggi ottenute somministrando allo stesso gruppo di

soggetti due forme parallele dello stesso test;

Correlazione tra i punteggi conseguiti da un gruppo di soggetti in due metà di uno stesso

test (metodo dello split-half);

Calcolo dell’attendibilità di un test a partire dalla coerenza o omogeneità fra gli item

(alpha di Cronbach, formule di Kuder-Richardson).

Nel presente lavoro, la stima dell’attendibilità, è stata eseguita con la tecnica dello “split half”.

Questo procedimento consiste nel dividere il test in due parti (A e B) da trattate come se fossero

due test paralleli. In questo modo si hanno due distribuzioni di valori, una costituita dai punteggi

ottenuti negli item della prima parte (parte A) e l’altra dai punteggi conseguiti nella seconda

parte (parte B).

La problematica che pone questo tipo di metodo è di ottenere due parti quanto più omogenee

possibili; pertanto la divisione arbitraria tra prima e seconda

parte è poco conveniente dato che sul punteggio degli ultimi item, in fase di somministrazione,

potrebbe pesare la stanchezza fisica o psicologica (noia, demotivazione, ecc.) dei soggetti.

Per ovviare a tale inconveniente, il procedimento più corretto è quello di rilevare i punteggi

conseguiti negli item dispari (parte A) e in quelli pari (parte B). Con una simile divisione, le due

metà potrebbero essere equivalenti, si dovrebbero ottenere due sub-test aventi medie e varianza

abbastanza simili, come se si trattasse di due test paralleli.

Dato che SignaturErgonomics è un test che prevede anche l’utilizzo di scale Likert, sì è deciso

di misurarne l’attendibilità anche con il coefficiente alpha di Cronbach.

Infine è stata calcolata anche la deviazione standard per valutare la dispersione dei risultati

ottenuti rispetto alla media.

L'indice di correlazione, nel metodo split-half, corretto tramite la formula di Spearman-Brown,

ha prodotto un risultato di 0.96.

Il valore così ottenuto è soddisfacente dato che esso può variare da 0 per un test completamente

inaffidabile a 1 per un test completamente affidabile.

Alla misurazione dell’alpha di Cronbach si è ottenuto il valore di 0,87.

Come per il coefficiente di Spearman-Brown, anche per l’Alpha di Cronbach il valore ottenuto

soddisfa i criteri di attendibilità perché vicino alla massima affidabilità ( ).

Per quanto riguarda invece la deviazione standard, il valore ottenuto è stato di .

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Somministrazione e rilevazione dati

SignatureErgonomics è stato somministrato ai 15 soggetti, come attività precedente alla

registrazione eytracking.

Il riepilogo e l’elaborazione dati consentono di affermare che:

Il 53 % dei soggetti utilizza il computer per più di 20 ore a settimana, il 27 % tra le 10 e le 20

ore, mentre il 20 % lo utilizza per meno di 10 ore a settimana.

Il 53 % sa cos’è un software per la firma digitale, ma il 67 % dei soggetti non conosce Dike.

Solo tre soggetti utilizzano Dike nella loro attività e tutti incontrano difficoltà che cercano di

risolvere in piena autonomia (“da soli” il 100 %).

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20

Gli strumenti meno usati sono il manuale cartaceo, usato da due soggetti su tre, così come per

l’help online.

La soluzione adottata non determina apprendimento perché per il 100% dei soggetti l’uso di

Dike di poco, e 2 su 3 rinunciano all’utilizzo dell'applicativo.

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Ergonomia di un software di firma digitale

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Per tutti e 15 i soggetti, Dike non è facile da usare, è un software che spesso fa perdere tempo,

ha un’interfaccia per niente intuitiva e non facilita lo svolgimento delle loro attività.

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Ergonomia di un software di firma digitale

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Conclusioni

I test cui è stato sottoposto il software hanno mostrato come l’utilizzo dell’applicativo, moduli

un alto livello di stress negli utilizzatori. Le registrazioni eyetracking hanno mostrato come lo

sforzo cui si è sottoposti durante l’uso, produca effetti, rilevabili dai movimenti saccadici

oculari, che indicano un forte sforzo psicofisiologico, che interessa funzioni cognitive quali

l’attenzione, la percezione, l’elaborazione e la pianificazione delle risposte allo stimolo.

Tali situazioni sembrano essere indotte da una grafica in cui le proporzioni tra le dimensioni dei

pulsanti e le finestre che si aprono, non consentono una rapida discriminazione dello stimolo,

così come la sua significatività, non sono rilevabili dalle caratteristiche grafiche. Tale

condizione, unita alla mancanza d’indicazioni semplici ed esaustive sui percorsi che l’utente

deve compiere per utilizzare adeguatamente le finestre, induce uno sforzo tale da spingere i

soggetti, a non utilizzare l’applicativo.

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Ergonomia di un software di firma digitale

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23

BIBLIOGRAFIA

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