I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale .
34133 TRIESTE - Via Giustiniano, 3
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
a. s. 2015/2016
redatto il
Classe: V C Indirizzo: Scienze Umane
Docente coordinatore: Marco Ragonese
Composizione del Consiglio di classe
Docente Materia insegnata
* Burla Andreina Scienze Motorie
Cautadella Maria Claudia Storia
Dordolo Valentina Religione Cattolica
Gaglione Angela Lingua e cultura Inglese
Loi Elisa Scienze Naturali
Lozar Luisa
Lingua e Letteratura Italiana, Lingua a
e cultura Latina
Ragonese Marco Storia dell’Arte
* Romanelli Marina Matematica, Fisica
* Zibai Elsa Scienze Umane, Filosofia
(*) commissario interno
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Oliva Quasimodo
2
Indice
1. Composizione Consiglio di Classe………………………………….………………..…………..3
2. Presentazione sintetica della classe ed elenco alunni……………………………..………..…3
3. Obiettivi educativi e formativi generali raggiunti……………………………….………….....4
4. Abilità e competenze raggiunte………………………………………………….………..….….4
5. Attività di approfondimento e pluridisciplinari svolte nell’anno in corso nella classe.....5
6. Esperienze progettuali significative realizzate nel corso del triennio…………………...…5
7. Modalità di sviluppo della didattica: metodi, mezzi e spazi…………………….…………..6
8. Criteri e strumenti di valutazione…………………………………………….……………..….7
9. Prove effettuate in preparazione all’Esame di stato………………………………….……14
10. Relazioni finali……………………………………………………………………….…………50
- Lingua e letteratura Italiana…...….50
- Lingua e Cultura Latina……………55
- Storia…………………………………63
- Scienze Umane………………………67
- Filosofia………………………..……69
- Matematica………………………….71
- Fisica…………………………...……73
- Lingua e Cultura Inglese………….75
- Scienze Naturali……………...……78
- Storia dell’Arte…………………….80
- Scienze Motorie……………...……82
- IRC………………………………….84
11. Programmi dei singoli insegnamenti………………..……86
- Lingua e letteratura Italiana…….86
- Lingua e Cultura Latina………….97
- Storia…………………………..….104
- Scienze Umane………………..…106
- Filosofia……………………..…..108
- Matematica…………………..….110
- Fisica…………………………....112
- Lingua e Cultura Inglese…...…114
- Scienze Naturali………….……116
- Storia dell’Arte…………..……118
- Scienze Motorie……….…..….121
- IRC……………………………..122
3
1. Composizione del Consiglio di classe
Il CdC nell’anno scolastico 2015/2016 è così composto:
Docente Materia insegnata Continuità didattica
sul triennio
* Burla Andreina Scienze Motorie Dal terzo anno
Cataudella Maria Storia Dal quarto anno
Dordolo Valentina Religione Cattolica Dal quarto anno
Gaglione Angela Lingua e cultura Inglese Dal terzo anno
Loi Elisa Scienze Naturali Dal terzo anno
Lozar Luisa
Lingua e Letteratura Italiana, Lingua a
e cultura Latina
Dal terzo anno
Ragonese Marco Storia dell’Arte
Dal quarto anno (in sostituzione della titolare
Prof. Petrosino. Al terzo anno
la classe ha avuto un altro
docente).
* Romanelli Marina Matematica, Fisica Dal quarto anno
*
Zibai Elsa Scienze Umane, Filosofia
Dall’anno scolastico in
corso. Nei quattro anni
precedenti la classe ha
avuto un altro docente per
Sc. Umane, mentre per
Filosofia è stato differente
al terzo e al quarto anno
Come si evince dalla tabella, al quarto anno sono cambiati i docenti di Religione, Storia,
Filosofia, Matematica e Fisica, Storia dell’arte. Al quinto anno è cambiato il docente di Scienze
Umane e Filosofia. L’insegnamento di Storia dell’Arte ha visto, al terzo anno, susseguirsi, in
sostituzione della titolare, diversi docenti mentre al quarto e al quinto anno, eccezion fatta per
un breve periodo all’inizio dell’anno scolastico in corso, lo stesso docente ha potuto garantire la
continuità didattica.
2. Presentazione sintetica della classe ed elenco alunni
La classe, alla data di stesura di questo documento, è formata da quattordici alunni (undici
femmine, tre maschi), di cui due (un maschio e una femmina) seguono un Piano Educativo
Individualizzato, secondo le direttive della Legge 104. L’attuale configurazione – seguente al
ritiro di un alunno nel mese di Novembre – presenta tredici alunni facenti parte della classe dal
quarto anno e un’alunna proveniente da un istituto privato da quest’anno scolastico.
La classe si è dimostrata coesa, per lo più ben disposta all’accoglimento delle sollecitazioni
provenienti dai docenti. I risultati definiscono un gruppo interessato alle materie
d’insegnamento e delineano, in diversi casi, un progresso sensibile in termini di conoscenze e
competenze nell’arco del quinquennio. Questa attitudine ha trovato riscontro nei diversi progetti
e nelle iniziative che hanno visto coinvolta la classe e registrato ottimi riscontri. La situazione
nel complesso soddisfacente fin qui descritta ha spesso compensato una sottesa carenza
nell’organizzazione del lavoro e delle consegne affidate, talvolta oggetto di discussione e
confronto dialettico con i docenti.
Cognome Nome Provenienza
Argenti Alessia Questo istituto (dal terzo anno)
Chincich Francesca Questo istituto (dal terzo anno)
Cocevari Emma Questo istituto (dal terzo anno)
4
Fernandelli Nicole Questo istituto (dal quarto
anno) Frullani Francesco Questo istituto (dal terzo anno)
Malle Marta Questo istituto (dal terzo anno)
Marincich Sara Questo istituto (dal terzo anno)
Murkovic Myriam Questo istituto (dal terzo anno)
Niro Antonio Questo istituto (dal terzo anno)
Pangherz Alice Questo istituto (dal terzo anno)
Ravanetti Francesco Questo istituto (dal terzo anno)
Samorè Giulia Questo istituto (dal terzo anno)
Todde Eleonora Questo istituto (dal terzo anno)
Treu Andrea Altro istituto (dal quinto anno)
3. Obiettivi educativi e formativi generali raggiunti
In accordo con quanto stabilito nel Piano dell’Offerta Formativa, nel triennio (e all’ultimo anno
in particolare) sono stati perseguiti i seguenti obiettivi Educativi:
- l’acquisizione ed il consolidamento di un’autonoma capacità di giudizio e scelta;
- l’acquisizione dell’attitudine scientifica del pensiero, attraverso la disponibilità al dubbio e
alla ricerca.
E i seguenti obiettivi Didattici, che, a vari livelli, hanno consentito agli alunni di:
- possedere competenze e conoscenze linguistiche che permettano loro di esprimersi in forma
corretta, padroneggiando il registro formale e i linguaggi specifici;
- aver acquisito le capacità logiche di astrazione (analisi e sintesi) e di collegamento anche
multidisciplinare;
- aver acquisito le capacità di elaborare criticamente i contenuti, di interpretare e
problematizzare;
- aver acquisito la capacità di esprimere giudizi autonomi motivati su dati oggettivi;
- aver acquisito la capacità di relazionarsi con comportamenti culturali diversi sviluppando le
strategie per rapportarsi con persone e ambienti altri dal proprio.
Inoltre, tutte le discipline rappresentate negli Indirizzi di studio perseguono attraverso varie
strategie l'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza:
- imparare ad imparare
- progettare
- comunicare
- collaborare e partecipare
- agire in modo autonomo e responsabile
- risolvere problemi
- individuare collegamenti e relazioni
- acquisire ed interpretare l’informazione
4. Abilità e competenze raggiunte
Sul piano delle competenze gli studenti hanno dimostrato di:
- saper gestire il proprio tempo e organizzare lo studio;
- produrre testi orali e scritti (relativi a tematiche culturali dei vari ambiti di studio) con
chiarezza logica e precisione lessicale;
- applicare i concetti e i termini specifici introdotti nell’ambito delle diverse discipline nella
soluzione di nuovi problemi;
- adoperare in modo consapevole gli strumenti introdotti nell’ambito delle diverse discipline;
- essere in grado di individuare le strutture caratterizzanti linguaggi di diversa natura.
Sul piano delle abilità gli studenti hanno saputo dimostrare di:
5
- saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche,
filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-
educativo;
- saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale,
con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle
pratiche dell’educazione formale e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai
fenomeni interculturali;
- possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica le principali
metodologie relazionali e comunicative.
5. Attività di approfondimento e pluridisciplinari svolte nell’anno in corso nella classe
Durante tutto l’anno scolastico, la classe è stata coinvolta, con risultati soddisfacenti e riscontri
molto positivi, in diverse iniziative di approfondimento nelle singole discipline.
Scienze motorie:
- Lezioni pratiche sul rugby in collaborazione di un’atleta nazionale della disciplina, Alice
Trevisan, e di alcuni giocatori della squadra locale della Venjulia Trieste.
Scienze naturali:
- Incontro con specialisti e operatori dell’Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i
Tumori (ANVOLT) sui temi: “Prevenzione dei tumori cutanei” e “Prevenzione da
Papillomavirus HPV e altre malattie sessualmente trasmesse MST”
Filosofia:
Con finalità interdisciplinari sono state svolte alcune lezioni in compresenza che hanno
interessato sia argomenti comuni a Filosofia e Scienze Umane. In particolare:
- Le teorie estetiche della scuola di Francoforte, con particolare riferimento alla sociologia
della musica con il prof. G. Baldini;
- “Il personalismo filosofico di J. Maritain” con il prof. F. Skodler;
La classe inoltre ha affrontato un modulo CLIL (inglese) con il prof. F. Ciaramaglia su K.
Popper “The open society and his enemies”.
Storia:
- Conferenza tenuta da Gherardo Colombo Voci del verbo furbare, sulla corruzione e la
prevaricazione;
- Conferenza tenuta da Romano Sauro sulla figura del nonno Nazario Sauro, eroe e martire
della Prima Guerra Mondiale;
- Visita guidata presso il “Kleine Berlin”: complesso di gallerie antiaeree a Trieste
Storia dell’Arte:
- L’ossessione della realtà: realismo, surrealismo, iperrealismo;
Attività pluridisciplinari::
Filosofia, Scienze umane, Storia dell’Arte: La biopolitica e l’arte in ambito novecentesco
Storia, Italiano: visione degli spettacoli teatrali Vipere di C. Tolazzi e Rumoroso silenzio di L.
Andreini presso il Teatro “La Contrada; Come cavalli che dormono in piedi - Demoghèla. Storie
dal fronte nordorientale di P. Rumiz presso il Teatro “Rossetti” e Sarajevo il 28 giugno,
iniziativa del Teatro “Rossetti” e del Museo “Diego de Henriquez”.
Italiano, Latino, Storia dell’Arte: visita alla mostra Escher, presso il complesso degli Eremitani
a Treviso
6. Esperienze progettuali significative realizzate nel corso del triennio
La classe è stata coinvolta, grazie alla propria attitudine positiva e propositiva, in diversi
progetti nel corso del triennio. Si ricordano:
a.s. 2014-2015
- Illustrazioni per il libro La gabbianella e il gatto, con testo semplificato e codificato con i
simboli della “Comunicazione Aumentativa Alternativa”, nell’ambito del progetto Strategie
di semplificazione del testo scritto con immagini codificate della Comunicazione
Aumentativa Alternativa” promosso dall’Anfass, ASS n.1 Triestina, Liceo Carducci Dante e
presentato in pubblico il 7 ottobre 2015 ;
6
- Laboratorio di scrittura giornalistica, in collaborazione con il quotidiano “il Piccolo”.
a.s. 2015-2016
- Progetto Positivi alla salute proposto dalla U.I.S.P. con lezioni sul doping e sull’autostima
tenute dalla psicologa Fulvia Merlak (presidente U.I.S.P. di Trieste);
- Progetto Guida sicura tenuto dalla Polizia Locale di Trieste presso la sede cittadina;
- Progetto Ad-Est: il Dono della memoria, viaggio d’istruzione in Bosnia-Harzegovina a cura
dell’associazione RIME;
- Progetto “Scuola Amica”, promosso dall’URS FVG in collaborazione con l’Unicef;
- Incontro “Europe Direct”, nell’ambito della promozione del servizio civile all’estero;
- Alcuni alunni hanno conseguito la certificazione linguistica esterna, livello PET.
7. Modalità di sviluppo della didattica: metodi, mezzi e spazi
La didattica della classe è stata articolata metodologicamente dai singoli docenti in modo da
prevedere lezioni frontali, lezioni dialogate e dibattiti in aula (specialmente negli incontri di
approfondimento tematico). I moduli didattici svolti sono stati oggetto di verifica orale e scritta,
secondo le modalità scelte autonomamente da ciascun docente coerentemente con le indicazioni
del POF. Per lo svolgimento delle lezioni sono stati utilizzati i computer presenti in aula e il
rispettivo video-proiettore, nonché delle attrezzature multimediali in occasione dei progetti
proposti. Tutte le attività didattiche si sono svolte nella sede di via Corsi, in aula o in sala video.
7
8. Criteri e strumenti di valutazione
Il rendimento scolastico di ogni alunno è stato verificato mediante verifiche scritte e orali. In
particolare, le prime sono state strutturate dai singoli docenti seguendo le tipologie previste –
componimento, saggio breve, risposte brevi, risposte multiple – in modo da potere avere una
valutazione completa e garantire allo studente un’adeguata preparazione rispetto all’esame
finale. La valutazione delle prove scritte e delle interrogazioni orali, espresse in decimi, ha
seguito i criteri stabiliti collegialmente e sintetizzati nella seguente tabella:
voto Giudizio
1 Non viene trasmesso alcun messaggio (prova nulla)
Prestazione nulla
2 Assenza di conoscenze, frammentarietà
Messaggio contraddittorio e incomprensibile.
Prestazione quasi nulla
3 Contenuti non pertinenti alle richieste.
Esposizione incoerente.
Difficoltà di interpretazione.
Del tutto insufficiente
4 Riferimenti inadeguati al tema proposto.
Informazione molto carente e disorganica.
Difficoltà di comprensione ed errori diffusi.
Uso scorretto della lingua.
Gravemente insufficiente
5 Riferimenti imprecisi e lacunosi al tema proposto.
Informazioni superficiali.
Discorso poco coerente.
Espressione ostacolata da esitazioni e ripetizioni.
Impropria terminologia specifica.
Insufficiente
6 Riferimenti nel complesso adeguati al tema proposto.
Possesso delle informazioni fondamentali.
Sostanziale correttezza lessicale.
Sufficiente orientamento nei contenuti
Sufficiente
7 Riferimenti corretti, precisi e più approfonditi rispetto al
livello precedente.
Espressione pertinente, coerente e consequenziale.
Adeguata padronanza della terminologia specifica.
Discreto
8 Ricchezza di informazioni.
Capacità di organizzazione e rielaborazione personale dei
contenuti.
Apporto personale e contributi significativi.
Padronanza, scioltezza ed efficacia espositiva.
Buono
9 Informazioni ben organizzate e contestualizzate in modo
preciso e originale.
Spunti personali e riferimenti multidisciplinari.
Esposizione molto fluida supportata da un lessico ricco e
sempre pertinente e da coerenza argomentativa.
Ottimo
10 Dati analizzati criticamente, rielaborati con collegamenti
interdisciplinari autonomamente effettuati
Argomentazione molto efficace.
Lessico originale e ricco. Prova brillante.
Apporti personali e originali
Eccellente
Per l’attribuzione del voto di condotta sono stati seguiti i criteri stabiliti collegialmente e
riportati nel Piano per l’Offerta Formativa 2015/2016 con i seguenti parametri:
10: comportamento ineccepibile, consistente nell’assolvimento dei doveri scolastici, nella
partecipazione al dialogo educativo, nel rispetto per le persone e per l’ambiente scolastico, nella
8
collaborazione e nella partecipazione attiva alle attività proposte esercitando un ruolo esemplare
all’interno della classe;
9: comportamento sostanzialmente corretto, ma non ineccepibile, anche se in presenza di
richiami o annotazioni sul registro di classe ritenuti di lieve entità dal Consiglio di Classe; o
di un numero limitato di assenze ingiustificate, ma senza richiami scritti o avvisi disciplinari alle
famiglie;
8: comportamento non sempre adeguato che ha dato luogo almeno ad un’annotazione
personale sul registro di classe o ad un richiamo scritto, ritenuti di seria entità dal Consiglio di
classe o ad un avviso disciplinare inviato alla famiglia anche tramite libretto scolastico;
molte assenze e/o ritardi, di cui alcuni non giustificati; superamento del numero consentito
di entrate e uscite nel periodo.
7: comportamento spesso inadeguato che ha dato luogo a più di un’annotazione personale
sul registro di classe, o richiamo scritto, o avviso disciplinare alla famiglia, anche tramite
libretto scolastico, con riferimento alla gravità del comportamento sanzionato; numero
considerevole di assenze e/o ritardi di cui diversi non giustificati; superamento del numero
consentito di entrate e uscite nel periodo.
6: comportamento inadeguato, inosservanza delle regole, che ha dato luogo a sanzioni più
gravi rispetto a quelle sopra indicate e descritte nella tabella A del regolamento di disciplina
dell’Istituto, anche in presenza di eventuale recidiva. Comportamenti che hanno determinato la
sanzione dell’allontanamento dalla comunità scolastica (tab. B) per periodi non superiori a
15 giorni, anche se non ratificata dall’organo di garanzia. Numero considerevole di assenze e
ritardi non giustificati, consistente superamento del numero consentito di entrate e uscite nel
periodo. La sanzione dell’allontanamento può comportare comunque, nella valutazione del
primo periodo, un voto insufficiente.
All’attribuzione dei voti da parte del Consiglio di classe concorrono le eventuali
informazioni aggravanti, fornite dai docenti in sede di scrutinio intermedio e finale, anche in
assenza di notazioni disciplinari sul registro di classe o a integrazione di esse, relative a
comportamento generale degli studenti, alla partecipazione al dialogo educativo, al corretto e
diligente assolvimento dei doveri scolastici, sia in classe che fuori classe, che rivestano
carattere di persistenza. Tali informazioni, se accolte dal consiglio per determinare la
valutazione del comportamento, vengono verbalizzate con il nome o i nomi dei docenti
proponenti.
Tutti i voti sono assegnati a maggioranza semplice.
Con riferimento al Regolamento di disciplina dell’Istituto, per le sanzioni disciplinari
previste dalla tabella B, che hanno dato luogo all’allontanamento superiore a 15 giorni, si
attribuisce un voto in condotta insufficiente, inferiore al 6. In particolare:
5: comportamenti che hanno portato all’allontanamento dalla comunità scolastica per periodi
superiori a 15 giorni e non vi sia stato ravvedimento dello studente oggettivamente riscontrato
dal Consiglio di classe; in caso contrario il Consiglio di classe potrà attribuire un voto
superiore. Nel primo periodo anche per un allontanamento inferiore ai 15 giorni.
4 o inferiore: comportamenti che hanno determinato l’allontanamento fino al termine
dell’anno scolastico, quando siano stati commessi reati gravi o vi sia pericolo per l’incolumità
delle persone.
9
La valutazione delle prove in preparazione dell’esame di stato si è avvalsa di tabelle decise
collegialmente. In particolare per gli elaborati della prima prova si è utilizzato lo schema seguente,
con elementi di valutazione comuni alle diverse tipologie:
Competenze linguistico espressive e
testuali
ortografia
controllo insufficiente 0
controllo sufficiente/discreto 0,5
controllo buono/ottimo 1
punteggiatura
controllo insufficiente 0
controllo sufficiente/discreto 0,5
controllo buono/ottimo 1
morfo-sintassi, coesione, connettivi
controllo gravemente insufficiente 0
controllo insufficiente 0,5
controllo lievemente insufficiente 1
controllo sufficiente/discreto 1,5
controllo buono/ottimo 2
lessico, registro linguistico, coerenza
semantica
contollo insufficiente 0 –
0,5
controllo lievemente insufficiente 1
controllo sufficiente/discreto 1,5
controllo buono/ottimo 2
coerenza tematica e logica
assente o inadeguata 0 –
0,5
isolate carenze 1
sostanzialmente adeguata 1,5
pienamente soddisfacente 2
Capacità di rielaborazione critica ed originalità
espositiva
assenti 0
in parte presenti 0,5
presenti
1
Elementi di valutazione relativi alle specifiche tipologie:
Competenze specifiche tipologia “A”
comprensione del testo
assente 0
gravemente carente 0,5
non del tutto adeguata 1
adeguata 1,5
completa e corretta 2
analisi del testo
assente
0
gravemente carente 0,5
non del tutto adeguata 1
adeguata 1,5
approfondita 2
10
interpretazione complessiva ed
approfondimenti
assenti 0
carenti
0,5 - 1
adeguati 1,5
approfonditi 2
Competenze specifiche tipologia “B”
rispetto dei vincoli comunicativi
(destinatario, titolo, collocazione,
estensione)
mancato rispetto dei vincoli 0-0,5
adeguato rispetto dei vincoli 1
selezione e citazione dei documenti
assente 0
semplice ma adeguata 0,5
bene articolata 1
comprensione ed interpretazione dei
documenti
nell’insieme gravemente carente 0-0,5
uso nel complesso inadeguato dei documenti 1-1,5
limitate o poco adeguate 2
nell’insieme adeguate 2,5
piena comprensione e matura interpretazione 3
integrazione con informazioni
congruenti
assente 0
semplice ma adeguata 0.5
bene articolata 1
Competenze specifiche tipologie “C” o
“D”
pertinenza dei contenuti rispetto alla traccia
assente
0
solo
parziale
0,5
piena 1
efficacia delle argomentazioni
gravemente carente 0
carente
0,5 - 1
non del tutto adeguata 1,5
adeguata 2
particolarmente articolata 2,5
ricchezza dei contenuti
gravemente carente 0
carente 0,5
non del tutto adeguata 1
adeguata 1,5
particolarmente articolata 2 - 2,5
Il “livello di sufficienza” viene indicato, in neretto, per ogni singola competenza e riporta i punteggi
parziali che, sommati, consentono di raggiungere appunto la valutazione sufficiente di 10/15. Per il
11
passaggio dalla valutazione in quindicesimi a quella in decimi, ci si baserà sui criteri concordati a
livello collegiale e comunicati alle classi. Nel caso in cui lo studente non svolga la prova, il voto
attribuito sarà pari a 1, come da criteri concordati a livello collegiale.
Per la seconda prova la valutazione degli elaborati ha seguito la seguente tabella:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Candidato............................................................................... Classe..................................
1. Comprensione e rispondenza alla traccia
Comprensione e sviluppo insufficienti 0-1
Comprensione parziale e sviluppo non del tutto pertinente 2
Individuazione corretta del nucleo concettuale e sviluppo pertinente 3*
2. Correttezza morfosintattica e proprietà lessicale
Presenza di errori ortografici e/o di numerose improprietà morfosintattiche e lessicali 0-1
Esposizione per lo più corretta e appropriata nella sintassi e nel lessico 2*
Esposizione corretta sintatticamente e lessico appropriato 3
3. Conoscenza degli argomenti trattati
Conoscenze frammentarie e/o informazioni gravemente scorrette 0-1
Conoscenze parziali e informazioni non sempre corrette 2
Conoscenze sufficienti e informazioni sostanzialmente corrette 3*
Conoscenze adeguate e informazioni corrette 4
Conoscenze complete e approfondite 5
4. Organizzazione logica dell’argomentazione e rielaborazione personale
Uso non corretto dei passaggi logici; ordine confuso degli argomenti 0-1
Sviluppo ordinato e lineare, anche se non del tutto personale 2*
Presenza di un filo logico chiaro e coerente e di una parziale rielaborazione 3
Sviluppo coerente e rielaborato in modo personale 4
Totale
…....../15
Il “livello di sufficienza” viene indicato, con un asterisco, per ogni singola competenza e riporta i punteggi
parziali che, sommati, consentono di raggiungere la valutazione sufficiente di 10/15.
12
Per il passaggio dalla valutazione in quindicesimi a quella in decimi, ci si baserà sui criteri concordati a livello
collegiale e comunicati alle classi.
Nel caso in cui lo studente non svolga la prova, il voto attribuito sarà pari a 1, come da criteri concordati a
livello collegiale.
La valutazione dei quesiti inseriti nella simulazioni di terza prova dell’esame di stato effettuate
durante l’anno si è basata sui parametri fissati nella griglia di valutazione concordata a livello
collegiale. Analogamente, per la conversione dei voti espressi in quindicesimi al voto in decimi,
si è fatto riferimento alla tabella di conversione approvata a livello collegiale. Entrambe le
tabelle vengono di seguito allegate.
G R I G L I A D I V A L U T A Z I O N E D E L L A T E R Z A P R O V A S C R I T T A
Candidato ............................................................ Classe ...................
a) Aderenza alla traccia proposta
Assente 0
Parziale 1
Completa 2
b) Correttezza e qualità delle informazioni
Non viene data alcuna informazione 0
Informazioni gravemente scorrette e/o del tutto frammentarie 1
Informazioni scorrette e/o molto parziali 2
Informazioni parziali e imprecise 3
Informazioni fondamentali sostanzialmente corrette 4
Tutte le informazioni fondamentali risultano corrette 5
Informazioni corrette ed esaurienti 6
c) Organizzazione del discorso in forma logica e coerente
Inadeguata 0-1
Complessivamente adeguata 2
Efficace 3
d) Padronanza del linguaggio specifico e correttezza espositiva
Gravemente carente 0-1
Presenza di improprietà e di un registro linguistico incerto 2
Esposizione per lo più corretta ed appropriata 3
Lessico appropriato e vario, esposizione corretta 4
13
Totale: …………………./quindicesimi
l “livello di sufficienza” viene indicato, in neretto, per ogni singola competenza e riporta i punteggi parziali che, sommati,
consentono di raggiungere appunto la valutazione sufficiente di 10/15. Per il passaggio dalla valutazione in quindicesimi
a quella in decimi, ci si baserà sui criteri concordati a livello collegiale e comunicati alle classi. Nel caso in cui lo studente
non svolga la prova, il voto attribuito sarà pari a 1, come da criteri concordati a livello collegiale.
TABELLA DI CORRISPONDENZA QUINDICESIMI / DECIMI
Voto in
decimi
Descrittori Punt. in quindicesimi
Prove scritte
1 Prova nulla Non viene trasmesso alcun messaggio,
prova nulla 1
2 Prova quasi
nulla
Assenza di riferimenti, frammentarietà,
messaggio contraddittorio e
incomprensibile
2-4
3 Prova del
tutto
insufficiente
Contenuti non pertinenti alle richieste,
esposti in modo incoerente e di difficile
interpretazione
5
4 Prova
gravemente
insufficiente
Riferimenti inadeguati al tema proposto;
informazione molto carente e disorganica;
difficoltà di comprensione, errori diffusi;
uso scorretto della lingua
6-7
4/5 8
5 Prova
insufficiente
Riferimenti imprecisi e lacunosi al tema
proposto; informazioni superficiali;
discorso poco coerente; espressione
ostacolata da esitazioni e ripetizioni,
impropria nella terminologia specifica
9
6 Prova
sufficiente
Riferimenti nel complesso adeguati al tema
proposto; possesso delle informazioni
fondamentali, eventualmente acquisite in
modo mnemonico; sostanziale correttezza
lessicale
10
6/7 11
7 Prova
discreta
Riferimenti corretti e precisi, più
approfonditi rispetto al livello precedente;
espressione pertinente, coerente,
consequenziale; adeguata padronanza della
terminologia specifica
12
8 Prova buona Ricchezza di informazioni, capacità di
organizzazione e rielaborazione personale
dei contenuti; padronanza, scioltezza ed
efficacia dispositiva
13
9 Prova ottima Informazioni ben organizzate e
contestualizzate in modo preciso ed
originale; spunti personali e riferimenti
14
14
multidisciplinari; esposizione molto fluida
supportata da un lessico ricco e sempre
pertinente
10 Prova
eccellente
Dati analizzati criticamente, rielaborati con
collegamenti interdisciplinari
autonomamente effettuati; lessico
originale e ricco, prova brillante
15
9. Prove effettuate in preparazione all’Esame di stato
Durante l’anno sono state effettuate alcune simulazioni di preparazione all’esame di stato
secondo il seguente calendario:
Simulazione prima prova
1 dicembre 2015
27 aprile 2016
Simulazione seconda prova
17 marzo 2016
28 aprile 2016
Simulazione terza prova
11 dicembre 2015 (tipologia B): Storia, Filosofia, Matematica, Scienze Naturali
23 marzo 2016 (tipologia A): Inglese, Lingua a e cultura Latina, Storia dell’Arte, Filosofia
2 maggio 2016 (tipologia B): Scienze motorie, Scienze Naturali, Lingua a e cultura Inglese,
Storia
Di seguito vengono allegate, nell’ordine sopra descritto, le prove somministrate agli alunni
in occasione delle simulazioni effettuate in preparazione dell’Esame di Stato.
15
ISIS CARDUCCI - DANTE
a.s. 2015-2016
Simulazione della I prova scritta dell'Esame di Stato
1 dicembre 2015
Svolgi la prova, scegliendo una delle tracce qui di seguito proposte. Tempo a disposizione 6 ore.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Silvia Bonino, Di tutto e di più. Le difficoltà della scelta., in “Psicologia contemporanea”, luglio-agosto 2008
I mezzi tecnologici oggi a disposizione hanno grandemente esteso in numerosi campi le nostre
possibilità di realizzazione, rendendole talmente ampie da essere talvolta quasi infinite. Ad esempio, con
una macchina fotografica tradizionale si poteva fare un numero limitato di foto, sia per le caratteristiche
tecniche dell'apparecchio sia per il costo dello sviluppo o della stampa. Gli apparecchi fotografici digitali
hanno cambiato radicalmente la situazione, poiché permettono un numero elevatissimo di scatti, con scarso
ingombro e spesa irrisoria. Anche l'accesso a internet permette di avere a disposizione con facilità un numero
enorme di informazioni che in passato sarebbe stato possibile raccogliere con fatica, a prezzo di telefonate,
richieste di materiale a enti lontani, spostamenti fisici, consultazioni varie di biblioteche, schedari e libri. La
maggioranza di queste informazioni in realtà non era affatto disponibile. Al contrario, oggi ci si può
collegare da casa, dal proprio tavolo di lavoro, a un gran numero di siti, con un costo che, con molti
abbonamenti, è assai ridotto. Inoltre internet è diventato sempre più uno strumento non solo per accedere a
informazioni, musica, immagini e televisione, ma anche per condividerle in modo interattivo, aprendo
possibilità di realizzazione quasi illimitate. Un esempio ulteriore, più familiare e noto a tutti ormai da tempo,
è quello del telecomando, che permette di scegliere con facilità, all'istante e senza muoversi dalla poltrona,
quale programma televisivo seguire. Questa opportunità si è negli ultimi anni enormemente dilatata grazie
all'aumento del numero dei canali satellitari.
L’espansione pressoché infinita delle proprie possibilità di informazione e di realizzazione pone
però molti problemi. [...] Soffermiamoci sul problema della scelta e della decisione.
La possibilità di realizzazione quasi illimitata dei propri desideri, anche i più effimeri, rende
infatti molto difficile la scelta, con il rischio di non arrivare mai a una decisione ma semplicemente di
abbandonarsi al flusso casuale delle possibilità che via via si offrono. In concreto: quali foto scattare, quando
ogni momento della giornata o del viaggio può essere immortalato? Quali finestre del sito e quali
collegamenti decidere di aprire, dal momento che innumerevoli sono gli argomenti accattivanti che
vengono proposti? Quale canale scegliere di guardare, quando tutti incuriosiscono e sono accessibili? Il
risultato è spesso una deriva inconcludente. Non riuscendo a decidere che cosa fotografare, si
finisce per scattate in continuazione, impedendosi così di realizzare fotografie significative o di vivere
davvero le emozioni che la realtà suscita, se solo la si guarda senza il filtro continuo della macchina
fotografica [...]. Senza una scelta su quali finestre e link aprire nel sito che stiamo visitando, si finisce per
passare ore saltando tra argomenti disparati che in realtà non ci interessano e che suscitano solo un'attenzione
momentanea, con il risultato di sprecare il tempo che avevamo a disposizione e di non concludere nulla. Se
non si sceglie quale programma televisivo guardare, si finisce per saltellare da un canale all'altro, in una
frammentazione e confusione di immagini e di temi in cui nulla viene seguito, compreso, goduto.
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In tutti i casi occorrerebbe fare una cernita e arrivare a una decisione, che comporta
necessariamente l'esclusione di molte opportunità a favore di poche altre o addirittura di una sola.
Quest'operazione può apparire a molti assai difficile, poiché la scelta è vista in modo negativo come
una limitazione e non come una possibilità di vera realizzazione, data la natura finita dell'essere
umano. Le difficoltà di scegliere sono particolarmente evidenti nell'adolescenza, quando si vorrebbe
tutto fare e tutto realizzare. Gli attuali mezzi tecnologici sembrano rendere possibile questo sogno di
onnipotenza, al quale non sfuggono per la verità anche molti adulti. [...]
Che cosa fare, allora, per impedire la confusione, lo spreco di tempo e di energie e infine lo sconforto
per la tardiva constatazione che la realtà non permette di realizzare tutto? Di fronte all'abbondanza
di proposte e opportunità è più che mai urgente un'educazione alla scelta, che passa, in concreto, attraverso
un'analisi di quali sono i propri scopi, e di conseguenza di quali attività sono più adatte per raggiungerli. A
partire dai semplici e immediati compiti della vita quotidiana, è utile che i ragazzini vengano abituati a
chiedersi: che cosa voglio realizzare? quale obiettivo voglio ottenere? In che modo ci posso arrivare?
attraverso quali passaggi?
Questo esercizio nella vita di tutti i giorni aiuta poi il ragazzo, diventato adolescente e
giovane, a interrogarsi anche su obiettivi più lontani e difficili, che richiedono una pianificazione
maggiore. È insomma necessario che tutti fin da bambini si abituino a chiedersi perché stanno facendo
qualcosa - come fare una foto, navigare su internet, guardare un programma televisivo - senza permettere
che le azioni siano il risultato di una scelta mancata, del lasciarsi andare alle accattivanti proposte esterne.
Abituarsi a questa riflessione non toglie spontaneità alla scelta né la rende più fredda o intellettualistica.
Al contrario, è l'unico modo per scegliere davvero in modo genuino e autonomo, autodiretto e non
eterodiretto, e per vivere di conseguenza emozioni sentite.
1. COMPRENSIONE
Riassumi il contenuto del brano evidenziando i concetti essenziali (circa 15 righe).
2. ANALISI
2.1 L'autrice indica quali siano i vantaggi permessi dai moderni mezzi tecnologici e in
particolare da internet: individua il passaggio dove essi vengano elencati e rintraccia gli aspetti lessicali che
più connotano positivamente tali elementi.
2.2 In che senso l'autrice ritiene centrale il problema della scelta e della decisione? Quali
esempi presenta a sostegno della sua tesi? A quali elementi stilistici ricorre per rendere più efficace la sua
argomentazione?
2.3 Per quali ragioni i ragazzi sono particolarmente esposti al problema della scelta? In che modo è possibile,
secondo l'autrice, aiutarli?
2.4 Cosa significa il termine eterodiretto, alla riga 55? Prova a riformulare la frase che lo contiene,
utilizzando un’altra espressione che lo sostituisca adeguatamente.
3. INTERPRETAZIONE E APPROFONDIMENTI
Da' un'interpretazione complessiva del brano letto e illustra il significato del titolo Di tutto e di più. Le
difficoltà della scelta. Spiega poi qual è la tua opinione in merito e se ti senti di condividere i suggerimenti
proposti dall'autrice.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o
in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
B 1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: Poeti e letterati dell'Ottocento di fronte alla figura femminile
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DOCUMENTI
Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, / da chiuso morbo combattuta e vinta, / perivi, o tenerella. E non vedevi
/ il fior degli anni tuoi; / non ti molceva il core / la dolce lode or delle negre chiome, / or degli sguardi
innamorati e schivi; / né teco le compagne ai dì festivi / ragionavan d'amore.
G. Leopardi, A Silvia, vv. 40-48
Torna dinanzi al mio pensier talora / il tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo / per abitati lochi a me lampeggia
/ in altri volti; o per deserti campi, / al dì sereno, alle tacenti stelle, / da soave armonia quasi ridesta, / nell'alma
a sgomentarsi ancor vicina / quella superba vision risorge. / Quanto adorata, o numi, e quale un giorno / mia
delizia ed erinni!
G. Leopardi, Aspasia, vv. 1-10
Ma rapida passasti; e come un sogno / fu la tua vita. Ivi danzando; in fronte / la gioia ti splendea, splendea
negli occhi / quel confidente immaginar, quel lume / di gioventù, quando spegneali il fato, / e giacevi. Ahi
Nerina! In cor mi regna / l’antico amor. [...]
G. Leopardi, Le ricordanze, vv. 152-158
Era Perpetua, come ognun se n'avvede, la serva di don Abbondio: serva affezionata e fedele, che sapeva
ubbidire e comandare,secondo l'occasione, tollerare a tempo il brontolio e le fantasticaggini del padrone, e
fargli a tempo tollerar le proprie, che divenivan di giorno in giorno più frequenti, da che aveva passata l'età
sinodale dei quaranta, rimanendo celibe, per aver rifiutati tutti i partiti che le si erano offerti, come diceva lei,
o per non aver mai trovato un cane che la volesse, come dicevan le sue amiche.
A. Manzoni, I promessi sposi, cap. I
Lucia usciva in quel momento tutta attillata dalle mani della madre. Le amiche si rubavano la sposa, e le
facevan forza perché si lasciasse vedere; e lei s'andava schermendo, con quella modestia un po' guerriera delle
contadine, facendosi scudo alla faccia col gomito, chinandola sul busto, e aggrottando i lunghi e neri
sopraccigli, mentre però la bocca s'apriva al sorriso. I neri e giovanili capelli, spartiti sopra la fronte, con una
bianca e sottile dirizzatura, si ravvolgevan, dietro il capo, in cerchi moltiplici di trecce, trapassate da lunghi
spilli d'argento, che si dividevano all'intorno, quasi a guisa de' raggi d'un'aureola, come ancora usano le
contadine nel Milanese.[...] Oltre a questo, ch'era l'ornamento particolare del giorno delle nozze, Lucia aveva
quello quotidiano d'una modesta bellezza, rilevata allora e accresciuta dalle varie affezioni che le si dipingevan
sul viso: una gioia temperata da un turbamento leggiero, quel placido accoramento che si mostra di quand'in
quando sul volto delle spose, e, senza scompor la bellezza, le dà un carattere particolare.
A. Manzoni, I promessi sposi, cap. II
Gertrude avrebbe potuto essere una monaca santa e contenta, comunque lo fosse divenuta. Ma l'infelice si
dibatteva in vece sotto il giogo, e così ne sentiva più forte il peso e le scosse. Un rammarico incessante della
libertà perduta, l'abborrimento dello stato presente, un vagar faticoso dietro a desidèri che non sarebbero mai
soddisfatti, tali erano le principali occupazioni dell'animo suo. Rimasticava quell'amaro passato, ricomponeva
nella memoria tutte le circostanze per le quali si trovava lì; e disfaceva mille volte inutilmente col pensiero ciò
che aveva fatto con l'opera; accusava sé di dappocaggine, altri di tirannia e di perfidia; e si rodeva. Idolatrava
insieme e piangeva la sua bellezza, deplorava una gioventù destinata a struggersi in un lento martirio, e
invidiava, in certi momenti, qualunque donna, in qualunque condizione, con qualunque coscienza, potesse
liberamente godersi nel mondo que' doni.
A. Manzoni, I promessi sposi, cap. X
Sparsa le trecce morbide / su l'affannoso petto, / lenta le palme, e rorida / di morte il bianco aspetto, / giace la
pia, col tremolo / sguardo cercando il ciel. // Cessa il compianto: unanime / s'innalza una preghiera: / calata in
su la gelida / fronte, una man leggiera / su la pupilla cerula / stende l'estremo vel. // Sgombra, o gentil, dall'ansia
/ mente i terrestri ardori; / leva all'Eterno un candido / pensier d'offerta, e muori: / fuor della vita è il termine /
del lungo tuo martir. // Tal della mesta, immobile / era quaggiuso il fato: / sempre un obblio di chiedere / che
le saria negato; / e al Dio dei santi ascendere / santa del suo patir. [...] Sgombra, o gentil, dall'ansia / mente i
terrestri ardori; / leva all’Eterno un candido / pensier d'offerta, e muori: / nel suol che dee la tenera / tua spoglia
ricoprir, // altre infelici dormono, / che il duol consunse; orbate / spose dal brando, e vergini / indarno fidanzate;
/ madri che i nati videro / trafitti impallidir. // Te, dalla rea progenie / degli oppressor discesa, / cui fu prodezza
il numero, / cui fu ragion l'offesa, / e dritto il sangue, e gloria / il non aver pietà, // te collocò la provida /
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sventura in fra gli oppressi: / Muori compianta e placida, / scendi a dormir con essi: / alle incolpate ceneri /
nessuno insulterà. // Muori; e la faccia esanime / si ricomponga in pace; / com'era allor che improvida / d’un
avvenir fallace, / lievi pensier virginei / solo pingea. [...]
A. Manzoni, Adelchi, coro dell'atto IV, vv. 1-24 e 85-114
Allorché la Longa seppe del negozio dei lupini, dopo cena, mentre si chiacchierava coi gomiti sulla tovaglia,
rimase a bocca aperta, come se quella grossa somma di quarant'onze se la sentisse sullo stomaco. Ma le donne
hanno il cuore piccino, e padron 'Ntoni dovette spiegarle che se il negozio andava bene c'era del pane per
l'inverno, e gli orecchini per Mena, e Bastiano avrebbe potuto andare e venire in una settimana da Riposto, con
Menico della Locca. Bastiano intanto smoccolava la candela senza dir nulla. Così fu risoluto il negozio dei
lupini, e il viaggio della Provvidenza, che era la più vecchia delle barche del villaggio, ma aveva il nome di
buon augurio. Maruzza se ne sentiva sempre il cuore nero, ma non apriva bocca, perché non era affar suo, e si
affaccendava zitta zitta a mettere in ordine la barca e ogni cosa pel viaggio.
G. Verga, I Malavoglia, cap. I
Maruzza la Longa non diceva nulla, com'era giusto, ma non poteva star ferma un momento, e andava sempre
di qua e di là, per la casa e pel cortile, che pareva una gallina quando sta per far l'uovo. Gli uomini erano
all'osteria, e nella bottega di Pizzuto, o sotto la tettoia del beccaio, a veder piovere, col naso in aria.[...]
Sull'imbrunire comare Maruzza coi suoi figliuoletti era andata ad aspettare sulla sciara, d'onde si scopriva un
bel pezzo di mare, e udendolo urlare a quel modo trasaliva e si grattava il capo senza dir nulla La piccina
piangeva, e quei poveretti, dimenticati sulla sciara, a quell'ora, parevano le anime del purgatorio. Il piangere
della bambina le faceva male allo stomaco, alla povera donna le sembrava quasi un malaugurio; non sapeva
che inventare per tranquillarla, e le cantava le canzonette colla voce tremola che sapeva di lagrime anche essa.
G. Verga, I Malavoglia, cap. III
B 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: Cultura d’impresa, responsabilità sociale e Made in Italy
DOCUMENTI
Cosa vuole dire cultura d’impresa nel nostro Paese? A che punto è diffusa tra i principali attori economici,
nella classe dirigente, nella società civile? Quali i vantaggi e gli ostacoli per una corretta e proficua cultura
d’impresa nell’Italia di oggi? Capire quale sia la percezione e la considerazione che gli imprenditori hanno del
fare impresa, del suo valore e del suo ruolo nella società e conoscere come l’azienda e la sua cultura vengano
percepite dall’opinione pubblica sono stati gli obiettivi di una ricerca Gfk Eurisko presentata a Milano nel
corso di una tavola rotonda presso la sede del Sole 24 Ore. L’indagine, commissionata da Confindustria e
articolata su un campione di associati, di piccoli e medi imprenditori e di cittadini non operanti nel settore, ha
evidenziato come la cultura d’impresa sia ritenuta fondamentale per la maggioranza della classe dirigente
industriale, anche se non molto presente nell’immaginario dei cittadini (solo il 38% sa di cosa si parla, e il 43%
dei piccoli e medi imprenditori). [...]
Ma cosa si intende esattamente con questo termine? Per la maggior parte degli imprenditori significa creatività,
innovazione e responsabilità, capacità di integrarsi in modo consapevole nel sistema economico-sociale,
capacità di farsi carico di obiettivi altri oltre al profitto; per la maggior parte della società civile, invece, cultura
d’impresa ha soprattutto un rapporto con l’onestà, la trasparenza, la responsabilità. Le risorse che fanno
crescere questa cultura sono le persone, la ricerca e l’innovazione (per gli imprenditori), la passione e le
motivazioni per la maggior parte dei cittadini. [...] Dall’analisi Eurisko emerge la convinzione che la cultura
d’impresa debba concentrarsi sullo sviluppo dell’azienda, del territorio in cui opera e del Paese più in generale,
contribuendo a stimolare il mercato del lavoro e le risorse umane, creando un circolo virtuoso al servizio di
clienti e consumatori. Un’impresa rivolta al futuro quindi, quella che emerge nelle aspirazioni degli intervistati,
rivolta verso il massimo risultato, verso una nuova mentalità e nuove politiche culturali per le imprese. Il ruolo
del “made in Italy”, in questo senso, viene [...] ridimensionato: non può servire più come alibi per non
confrontarsi con una corretta cultura d’impresa e con le sfide che provengono dai mercati internazionali. In
sintesi, comunicare meglio e valorizzare al massimo l’identità delle imprese e i suoi valori; fare al meglio il
proprio lavoro quotidiano, puntare su giovani, università e coinvolgimento all’interno della società civile.
Sembra questa la ricetta per le aziende di nuova generazione.
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Massimo Donaddio, Cultura d’impresa: se ne parla, ma pochi sanno che cosa sia, da www.ilsole24ore.com
del 9 marzo 2007
Nello sconsolato mondo moderno, insidiato dal disordinato contrasto di massicci e spesso accecati interessi,
corrotto dalla disumana volontà e vanità del potere, dal dominio dell’uomo sull’uomo minacciato di perdere il
senso e la luce dei valori dello spirito, il posto dei lavoratori è uno, segnato in modo inequivocabile. Noi
crediamo che, sul piano sociale e politico, spetti a voi un compito insostituibile, e di fondamentale importanza.
Le classi lavoratrici, più che ogni altro ceto sociale, sono i rappresentanti autentici di un insopprimibile valore:
la giustizia, e incarnano questo sentimento con slancio talora drammatico e sempre generoso; d’altro lato gli
uomini di cultura, gli esperti di ogni attività scientifica e tecnica, esprimono attraverso la loro tenace ricerca,
valori ugualmente universali, nell’ordine della verità e della scienza. Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei
campi ed ingegneri ed architetti che, dando vita al mondo moderno, al mondo del lavoro dell’uomo e della sua
città, plasmate nella viva realtà gli ideali che ognuno porta nel cuore: armonia, ordine, bellezza, pace; [...].
DISCORSO DI ADRIANO OLIVETTI ALLE MAESTRANZE DELLA SOCIETÀ, Ivrea, 24 dicembre 1955
(cit. da W. Passerini - M. Rotondi, Wellness organizzativo. Benessere e capitale umano nella Nice Company,
Franco Angeli, Milano 2011)
Dalla Vespa Piaggio al cappello di Borsalino, dalla Giulia Alfa Romeo alla “rossa” Ferrari di Maranello. Sono
solo alcuni dei tanti oggetti e prodotti del made in Italy che sono entrati nel nostro immaginario collettivo:
simboli della quotidianità e del fare, ormai assurti nell’alveo della memoria storica. Come ad esempio, la
bottiglietta Campari, disegnata nel 1932 da Fortunato Depero, oppure la Cupola, la celebre caffettiera che Aldo
Rossi, nel 1988, progettò per Alessi. Un patrimonio unico di cultura industriale, custodito nei numerosi musei
e negli archivi storici delle aziende, che a partire da lunedì 19 novembre potrà essere visitato, riletto e
ripercorso. È dunque una full-immersion nella creatività imprenditoriale italiana, quella proposta dalla
“Settimana della cultura d’impresa”, che si apre domani in dieci città italiane. Si tratta della undicesima
edizione, dedicata quest’anno alla "cultura del cambiamento". E sarà un vero e proprio viaggio nel patrimonio
culturale delle imprese, che prevede mostre, letture teatrali, visite guidate, rassegne cinematografiche,
workshop, convegni e dibattiti sul territorio. I capoluoghi coinvolti sono Milano, Torino, Venezia, Verona,
Firenze, Roma, Napoli, accanto a città storiche e distretti dell’impresa italiana come Bergamo, Biella e
Pontedera.
S. Sperandio, Al via la Settimana della cultura d’impresa: viaggio nella creatività industriale del made in
Italy, da “Il Sole 24 Ore” del 17 novembre 2012
B 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura giovanile.
DOCUMENTI
Gli stili della gioventù statunitense si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei loro segnali
mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di osmosi spontanea.
La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più importante strumento
promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso la distribuzione mondiale
delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile internazionale che portava in giro per il
mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di ragazzi e ragazze in blue jeans; si diffuse
attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di rapida comunicazione internazionale divenne
evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il potere condizionante della moda nella società dei
consumi, una moda che raggiungeva le masse e che veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi propria dei
gruppi giovanili. Era sorta una cultura giovanile mondiale.
E.J. Hobsbawm, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997
La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al tempo
stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni cinquanta ad oggi
sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i rapporti spesso conflittuali
con gli adulti e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia, hanno profondamente influenzato
la loro ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità, hanno esplorato nuove dimensioni
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della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la geografia dei rapporti sessuali, affettivi e sociali, hanno
scoperto, infine, nuove forme espressive e comunicative. [...] Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza,
propongono tre differenti soluzioni. La prima, di marca infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla
realtà per affrontare il dolore ed il disagio della crescita. Essa, quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il
benessere nell’ambito della fantasia e dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune
situazioni di rischio, il grande spazio onirico aperto dalle droghe e dalla realtà virtuale, la dimensione del gioco
e del consumo, sono i luoghi privilegiati in cui si realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda
strategia utilizza la trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per
elaborare le difficoltà dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo
di guardare al futuro, più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed
artistiche dei giovani, e lascia intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi nuovi spazi
espressivi e comunicativi.» D. Miscioscia, Miti
affettivi e cultura giovanile, Milano 1999
Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più ribellione,
astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione diretta dei modi di
vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile sta ad indicare l’intrinseca
capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all’interno della società della
quale sono parte.
L. Tomasi, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo, in L. Tomasi
(a cura di), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998
La società è complicata, è necessario districarsi tra problemi che non sempre si riescono ad affrontare e questo
bisogna urlarlo. Forse è proprio in questa necessità di non sentirsi soli che risiede il successo di social network
e community virtuali, per soddisfare una esigenza di comunicare. Ed è così che, inoltre, la difficoltà di
esprimersi apertamente viene bypassata grazie alla possibilità di celarsi dietro un nickname o un avatar: non è,
in fondo, questo un modo per essere veramente se stessi ed esprimere la propria “cultura giovanile”?
http://blog.studenti.it/missviry/origini-e-sviluppi-della-cultura-giovanile/26 gennaio 2012
B 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Sino a che punto è lecito, in nome della scienza e della sperimentazione, sacrificare degli
animali?
DOCUMENTI
Gli antivivisezionisti hanno due importanti argomentazioni per motivare la loro opposizione alla
sperimentazione animale: quella etica e quella scientifica. Alla luce di entrambe queste prospettive è facile
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dimostrare quanto la vivisezione sia crudele e inadeguata e come rappresenti uno spreco di tempo, denaro e
risorse che potrebbero essere meglio impiegate per alleviare la sofferenza umana. Perché, allora, certi
ricercatori continuano ad effettuare e difendere la sperimentazione su animali, alla luce di queste
incontrovertibili evidenze, che provengono anche dall'interno dello stesso mondo scientifico, e continuano con
questi studi che danno risultati di nessun valore? Le risposte sono molte e diverse ma si possono ricondurre ad
un'unica ragione di fondo: i soldi. Malgrado sia dimostrato che la sperimentazione animale è una metodologia
sbagliata, essa continua perché è di interesse economico per gli scienziati, e per un gran numero di altre entità
coinvolte: università, industrie farmaceutiche, riviste scientifiche, allevatori, avvocati e mezzi di informazione.
Tutti quanti traggono un guadagno, diretto o indiretto, dalla ricerca su animali e quindi hanno un concreto
interesse nel mantenere lo status quo.
http://www.novivisezione.org/info/perche_si_fa_vivisezione.htm
Non vi è oggi altra possibilità che l’impiego degli animali se si vogliono avere a disposizione modelli di
malattie umane su cui saggiare nuove forme di terapia. Se guardiamo alla storia della medicina troviamo che
ogni scoperta significativa che ha dato risultati pratici anche per l’uomo è passata attraverso l’impiego di
animali. Non avremmo oggi vaccini, farmaci chirurgici e gli stessi trapianti d’organo se non vi fosse stata
precedentemente un’adeguata sperimentazione animale.
Silvio Garattini (scienziato e direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano), da
www.focus.it, dicembre 2010
Nel 1976 è stata definita la Positive List, cioè la lista delle sostanze fino a quel momento considerate sicure.
Da quel momento in poi, tutte le nuove sostanze sono state provate, obbligatoriamente per legge, sugli animali,
per fornire alle autorità competenti un profilo tossicologico che comprenda test come l'LD50, il Draize Skin
test e il Draize Eye test (e molti altri come fototossicità, cancerogenicità, ecc.). Tutti questi test comportano
sofferenze terribili per gli animali utilizzati, ma le industrie chimiche e cosmetiche non hanno mai mosso un
dito per richiedere una modifica delle normative, almeno fino a quando l'opinione pubblica non ha cominciato
a rendersi conto di ciò che avviene nei loro laboratori. Va detto comunque che la legge che abolirà i test su
animali per i cosmetici non abolirà i test di tossicità generici (l'LD50) per i nuovi prodotti chimici. Questo
significa che qualunque nuova sostanza chimica (inclusi i nuovi ingredienti dei futuri cosmetici e detergenti)
che verrà introdotta sul mercato verrà testata comunque su animali e l'unico vantaggio sarà che anche qualora
questa sostanza dovesse entrare nella composizione di un nuovo cosmetico, essa non dovrà essere sottoposta
alla sperimentazione su animali specifica per i cosmetici (il Draize test).
http://www.limav.org/industriacosmetica.html (2015)
Malcom MacLeod, autore di uno studio assai documentato, non esita a definire scadenti i risultati della
sperimentazione animale, con enormi distorsioni dei dati pubblicati da riviste specializzati e centri di ricerca
considerati eccellenze del Malcom MacLeod, autore di uno studio assai documentato, non esita a definire
scadenti i risultati della sperimentazione animale, con enormi distorsioni dei dati pubblicati da riviste
specializzati e centri di ricerca considerati eccellenze del settore, puntando il dito proprio su questi conflitti
d’interesse e superficialità nelle pubblicazioni: ‘Effetti positivi importanti o scoperte interessanti possono
portare alla pubblicazione su riviste ad alto impact factor, mentre tali osservazioni sono dovute al caso, a una
cattiva progettazione dello studio, o alla selezione degli effetti statisticamente significativi’, dichiara MacLeod,
sottolineando come su 146 studi pubblicati dal 1941 al 2012, solo nel 20 per cento di essi veniva dichiarato
l’uso della randomizzazione, ovvero l’assegnazione casuale degli animali che riceveranno il farmaco o che
serviranno da controllo, solo nel 3 per cento il cieco, in cui i ricercatori che valutano i risultati non sanno quale
animale ha ricevuto il farmaco e chi no, mentre nel 90 per cento di tali ricerche addirittura non era allegata la
dichiarazione di conflitti di interessi degli sperimentatori.
http://www.nanopress.it/ambiente/2015/10/20/sperimentazione-animale-mancanza-di-rigore-scientifico-e-
spreco-di-denaro/95521/
Una volta che i ricercatori approfondiscono la conoscenza di una determinata malattia, gli animali sono
utilizzati per sviluppare e compiere esperimenti per potenziali farmaci come parte integrante del processo di
ricerca applicata. Per esempio, i farmaci per il morbo di Parkinson sono stati sviluppati grazie all'utilizzo di
modelli animali nei quali sono stati indotti sintomi simili a quelli del Parkinson. Questi modelli costituiscono
una parte essenziale dell'applicazione della ricerca biologica ai problemi medici reali e consentono nuovi
obiettivi finalizzati all'individuazione di modalità di intervento sulle malattie. Acquisire dati attraverso gli studi
sugli animali è necessario prima che nuove tecniche terapeutiche e procedure chirurgiche possano essere testate
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sull'uomo.Gli strumenti di diagnostica come scanner, impianti di pacemaker cardiaci o di anca artificiale, sono
sicuri ed efficaci solo perché sono stati sviluppati e testati sugli animali. Molte tecniche chirurgiche come
interventi chirurgici a cuore aperto e trapianti cardiaci, si avvalgono di metodi e strumentazione sviluppati
utilizzando gli animali.
http://www.animalresearch.info/it/progettazione-della-ricerca/perche-utilizzare-gli-animali/
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Nell'Europa dell'Ottocento borghesia e classe operaia assunsero un ruolo importante nella storia di Paesi come
Francia e Inghilterra investiti per primi dal grande processo della rivoluzione industriale. Illustrate ragioni
storiche e sviluppi di tale processo, soffermandovi sui suoi effetti sociali ed economici. Analizzate inoltre la
posizione dell'Italia, indicando le cause del ritardo con cui il nostro paese affrontò la nuova realtà
dell'industrializzazione.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Rifletti sulle seguenti parole di Serafino Gubbio: «Nessuno ha tempo o modo d'arrestarsi un momento a
considerare, se quel che vede fare agli altri, quel che lui stesso fa, sia veramente ciò che sopra tutto gli
convenga, ciò che gli possa dare quella certezza vera, nella quale solamente potrebbe trovar riposo. Il riposo
che ci è dato dopo tanto fragore e tanta vertigine è gravato da tale stanchezza, intronato da tanto stordimento,
che non ci è più possibile raccoglierci un minuto a pensare. »
L. Pirandello, Quaderno I, in Quaderni di Serafino Gubbio operatore, 1925 (ed. Mondolibri S.p.A. Mondadori,
Milano 2010)
23
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
TRIESTE
Anno scolastico 2015-2016
SIMULAZIONE PRIMA PROVA – 27 aprile 2016
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966)
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle
prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con
l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico
e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità
futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà
industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un
volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il
progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche
l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del
capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare
frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di
domani.
Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana
lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate
per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico
milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore
libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per
accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo
odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone
di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un
ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo
non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di
guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa
serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere
ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da
fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto
da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1. Comprensione del testo
Riassumi tesi e argomenti principale del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”.
2.3 Perché si accrescono i bisogni inutili e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?
2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia?
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2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca
con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità /
inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.
TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNA
Sviluppa l'argomento scelto o informa di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del “saggio breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'”articolo di giornale”, indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l' articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: Il poeta
DOCUMENTI
«Ci sono, infatti, due categorie di poeti. I più grandi, i rari, i veri maestri compendiano in sé l'umanità; senza
preoccuparsi di sé o delle proprie passioni, annullando la loro personalità per assorbirsi in quella degli altri,
essi riproducono l'Universo, il quale si riflette nelle loro opere scintillante, vario, molteplice, come un cielo
specchiantesi tutt'intero nel mare, con tutte le sue stelle e tutto il suo azzurro. Ce ne sono altri a cui basta gridare
per essere armoniosi, piangere per commuovere, parlare di sé per durare eterni. Forse, facendo altrimenti, non
si sarebbero potuti spingere più lontano, ma, in mancanza dell'ampiezza, hanno l'ardore e l'estro, tanto che se
fossero nati con un altro temperamento, non avrebbero forse avuto nessun genio. Byron era di questa famiglia,
Shakespeare della prima.»
Gustave FLAUBERT, Lettera a Louise Colet - 23 Ottobre 1846
«I1 Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato sregolarsi di tutti i sensi».
Arthur RIMBAUD, Lettera del Veggente - 15 Maggio 1871
«Vedere e udire: altro non deve il poeta. Il poeta è l'arpa che un soffio anima, è la lastra che un raggio
dipinge. La poesia è nelle cose: un certo etere che si trova in questa più, in quella meno, in alcune sì, in altre
no. Il poeta solo lo conosce, ma tutti gli uomini, poi che egli significò, lo riconoscono. Egli presenta la visione
di cosa posta sotto gli occhi di tutti e che nessuno vedeva.»
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Giovanni PASCOLI, da Il sabato (1896), in Pensieri e discorsi, II ed., 1914
Scrivere scrivere scrivere / Perché scrive lo scrittore? / C’è modo di saperlo? / Si sa? / Per seguire una carriera
come un’altra / o per l’amore di qualche cosa? / Chi lo sa. / Amore della parola / per vederla risplendere /
sempre più bella, lucida, maliosa, / né mai stanca di lucidarla, / Per questa cosa sola / senza neppure un’ombra
/ della vanità? / Scrive con la speranza / di trovare una mano sconosciuta / da poter stringere / nell’oscurità.
Aldo Palazzeschi, Lo scrittore, in Via delle cento stelle, 1972
Locvizza, l’1 Ottobre 1916
Sono un poeta
un grido unanime
sono un grumo di sogni
Sono un frutto
d’innumerevoli contrasti d’innesti
maturato in una serra
Ma il popolo è portato
dalla stessa terra
che mi porta
Italia
E in questa uniforme
di tuo soldato
mi riposo
come fosse la culla
di mio padre
Giuseppe Ungaretti, Italia, in Porto sepolto, 1916
«Gli avvenimenti esterni sono sempre più o meno preveduti dall'artista; ma nel momento in cui essi avvengono
cessano, in qualche modo, di essere interessanti. Fra questi avvenimenti che oso dire esterni c'è stato, e
preminente per un italiano della mia generazione, il fascismo. Io non sono stato fascista e non ho cantato il
fascismo; ma neppure ho scritto poesie in cui quella pseudo rivoluzione apparisse osteggiata.
Certo, sarebbe stato impossibile pubblicare poesie ostili al regime d'allora; ma il fatto è che non mi ci sarei
provato neppure se il rischio fosse stato minimo o nullo. Avendo sentito fin dalla nascita una totale disarmonia
con la realtà che mi circondava, la materia della mia ispirazione non poteva essere che quella disarmonia. Non
nego che il fascismo dapprima, la guerra più tardi, e la guerra civile più tardi ancora mi abbiano reso infelice;
tuttavia esistevano in me ragioni di infelicità che andavano molto al di là e al di fuori di questi fenomeni.
Ritengo si tratti di un inadattamento, di un "maladjustement" psicologico e morale che è proprio a tutte le
nature a sfondo introspettivo, cioè a tutte le nature poetiche. Coloro per i quali l'arte è un prodotto delle
condizioni ambientali e sociali dell'artista potranno obiettare: il male è che vi siete estraniato dal vostro tempo;
dovevate optare per l'una o per l'altra delle parti in conflitto. Mutando o migliorando la società si curano anche
gli individui; nella società ideale non esisteranno più scompensi o inadattamenti ma ognuno si sentirà
perfettamente a suo posto; e l'artista sarà un uomo come un altro che avrà in più il dono del canto, l'attitudine
a scoprire e a creare la bellezza. Rispondo che io ho optato come uomo; ma come poeta ho sentito subito che
il combattimento avveniva su un altro fronte, nel quale poco contavano i grossi avvenimenti che si stavano
svolgendo.»
Eugenio MONTALE, in Confessioni di scrittori (Interviste con se stessi), 1951
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO: Bisogna avere fiducia?
DOCUMENTI
«La fiducia è un segno di umanità. Ci rimanda alla fragilità e alla ricchezza della nostra condizione. Se l'uomo
ha bisogno di fidarsi degli altri è perché non è onnipotente. Attraverso questa apertura all'altro mostra anche
che è vivo. [...] Per superare angosce e sospetti la soluzione non consiste nel contrattualizzare tutte le nostre
relazioni e mantenere gli altri in uno spazio in cui non possono più minacciarci o tradirci. È un'illusione farci
credere che le nostre debolezze possano sparire una volta che siamo protetti legalmente.
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Nessuno è sufficientemente potente per fare a meno degli altri. E, per vivere insieme, bisogna imparare a
contare sugli altri e a fidarsi di loro. Se bisogna però uscire da una logica contrattualistica che ci porta a una
impasse, è anche vano, tuttavia, lasciarsi andare a una fiducia incondizionata e cieca che ci lascerebbe senza
difesa e senza risorse, come quando eravamo piccoli e dipendevamo completamente dai nostri genitori. Nel
momento in cui mi fido, faccio una scommessa; nulla mi garantisce che sarà vincente; posso anche perdere.
Ma scommettendo mi concedo almeno la possibilità di scoprire l'altro e, ancor più, di scoprire me stesso. Per
questo la fiducia non può essere pensata che in relazione con l'incertezza e la certezza allo stesso tempo:
l'incertezza del legame con l'altro che, a dispetto di tutto, rimane fragile; la certezza delle risorse interiori che
possono permettermi di sopravvivere anche se l'altro mi tradisce. La scommessa della fiducia è la scommessa
dell'uomo.»
Michela MARZANO, Avere fiducia, Mondadori, Milano 2012 [ed. originale francese 2010]
«Raisa è una donna dura, compresa della propria posizione sociale, nemica di ogni forma di tenerezza. Prende
sempre le difese dei rivali contro Eduard; se questi è stato picchiato, non lo consola ma si congratula con
l'aggressore: così il figlio diventerà un uomo, e non una femminuccia. Uno dei primi ricordi di Eduard è di
essere stato colpito a cinque anni da una grave forma di otite. Gli usciva pus dalle orecchie, e rimase sordo
parecchie settimane. Per raggiungere l'ambulatorio in cui la madre lo stava portando, era necessario
attraversare i binari della ferrovia. Senza sentirlo, Eduard vide arrivare il treno, il fumo, la velocità, il mostro
di acciaio nero e, colto improvvisamente dall'irrazionale paura che la madre volesse gettarlo sotto le ruote,
iniziò a urlare: "Mamma! Mammina mia! Non buttarmi sotto il treno! Per favore, non buttarmi sotto il treno!".
Nel raccontare l'episodio, Eduard sottolinea l'importanza di quel "per favore", come se soltanto la buona
educazione avesse fatto desistere la madre dal suo funesto disegno.»
Emmanuel CARRÈRE, Limonov, trad. it. di F. Bergamasco, Adelphi, Milano 2012 [ed. originale francese
2011]
«È giusto temere anche la crisi economica, ma non dobbiamo fame una tragedia. Prepariamoci in modo
razionale e ragioniamo sulle cause, sulle prospettive, sulle responsabilità passate. Cerchiamo di capire il
problema in modo adeguato a formare un'opinione pubblica capace di ispirare decisioni e nuove regole efficaci
a uscire dalla crisi e a evitarne di nuove. [...]
Le situazioni economiche sono spesso analoghe ai giochi d'azzardo e alle scommesse: se qualcuno perde, c'è
qualcun altro che guadagna. Si chiamano giochi a somma zero, se la somma delle perdite è uguale alla somma
delle vincite. (In altri tipi di giochi la somma è negativa. Allora vuol dire che alcune risorse sono andate
distrutte: non le ha più nessuno. Il caso estremo è quello rappresentato da guerre o vandalismi. Le distruzioni
avvengono anche per decisioni sbagliate: possono essere tecnologiche, come i disastri di Longarone, Seveso,
Ĉernobil', Bhopal; possono essere tecnoeconomiche, come costruire infrastrutture o stabilimenti che si rivelano
poi inutili o dannosi o che crollano da soli.)»
Roberto VACCA, Patatrac!, Garzanti, Milano 2009
«È vero che, in condizioni normali, l'economia "tira" di più se siamo ottimisti. Questo principio è stato
consacrato negli Stati Uniti dalla formula della consumer confidence, la fiducia del consumatore, e del positive
thinking, del pensare positivo. Ma la severissima recessione di gran parte dei Paesi benestanti ormai incrina
questa fiducia nella fiducia. Un libro molto letto, oggi, nelle università americane, è Prozac Leadership di
David Collinson: un titolo che dice tutto, e cioè che il crac è figlio di una cultura che "premiando l'ottimismo
ha indebolito la capacità di pensare criticamente, ha anestetizzato la sensibilità al pericolo". Come si sa, il
Prozac è la pillola della felicità; e dunque il testo di Collinson si potrebbe anche intitolare "l'economia del
Prozac". E un indiano rincara la dose: "Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un
paradiso per idioti" (Jaggi Vasudev).»
Giovanni SARTORI, L'economia del Prozac, "Corriere della Sera" - 23/01/2013
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3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: L'Italia del boom
DOCUMENTI
«L'industrializzazione del paese assunse fra il 1951 e il 1962 un ritmo senza paragone con qualsiasi altra fase
della storia italiana e fu talmente impetuoso che il suo saggio di incremento si collocò fra i più elevati su scala
europea. [...] Il movimento ascendente dell'economia italiana raggiunse [...] dopo il 1953 alti livelli espansivi
e risultò comunque più agevole e spedito che in qualsiasi altro periodo storico, nonostante l'alternarsi di brevi
fasi recessive. [...]
Se l'Italia, malgrado la poderosa ascesa del decennio 1951-61, non raggiunse le condizioni tipiche dei paesi
più progrediti, è indubbio nondimeno che essa acquisì allora un alto grado di sviluppo industriale e registrò
un'avanzata altrettanto pronunciata del settore terziario. [...] Insomma, l'Italia si era inserita nella rapida
espansione postbellica dell'economia internazionale, superando o rispettando le tabelle di marcia di altre
nazioni europee nell'accrescimento del prodotto nazionale lordo e della produttività, nell'espansione degli
investimenti e del commercio estero. [...] Quali furono i fattori
propulsivi di questa crescita cui si è voluto dare il nome di "miracolo economico"? [...] Alcuni elementi
(l'assistenza americana, gli effetti attraverso il mercato internazionale del ciclo economico espansivo degli
Stati Uniti, la sottovalutazione della moneta rispetto al dollaro, il rinnovo degli impianti e dei processi tecnici,
l'impiego di più moderne e meno costose fonti energetiche, la diffusione di nuovi prodotti di massa) furono
comuni ad altri paesi europei. [...] Ma ciò che più importa rilevare, in ultima analisi, è che la crescita
dell'apparato produttivo avvenne allora in una situazione di profitti crescenti, senza sensibili movimenti
inflazionistici, e di progressivo saldo attivo dei conti con l'estero. [...] Furono, in realtà, la disponibilità di un
abbondante serbatoio di manodopera a buon mercato, unitamente ad alcune condizioni strutturali della nostra
economia - la relativa arretratezza del sistema produttivo qual era uscito dalla guerra e la possibilità, quindi,
di adottare immediatamente, senza costi preliminari di ricerca, alcune tecniche di gestione già ampiamente
collaudate nei paesi più avanzati - a creare i presupposti del "decollo" industriale del secondo dopoguerra. Al
basso costo del lavoro concorsero sia l'emigrazione di forze lavorative dal Sud, [...] sia la debolezza
contrattuale delle organizzazioni sindacali.»
Valerio CASTRONOVO, La storia economica, in Storia d'Italia. Dall'Unità a oggi, vol. 4.1, Einaudi,
Torino 1975
«Gli anni del "miracolo" furono il periodo-chiave di uno straordinario processo di trasformazione che toccò
ogni aspetto della vita quotidiana: la cultura, la famiglia, i divertimenti, i consumi, perfino il linguaggio. Questa
trasformazione, naturalmente, non fu immediata né tantomeno uniforme. [...] Negli anni dal 1950 al 1970 il
reddito pro capite in Italia crebbe più rapidamente che in ogni altro paese europeo salvo la Germania
occidentale [...]. Con il 1970, il reddito pro capite, che in Italia a metà degli anni Quaranta era parecchio
indietro rispetto a quello delle nazioni nord europee, aveva raggiunto il 60% di quello della Francia e l'82% di
quello dell'Inghilterra. Pressate da una pubblicità fino ad allora sconosciuta, le famiglie italiane, soprattutto del
Nord e del Centro, spesero le nuove ricchezze nell'acquisto di beni di consumo durevoli mai posseduti in
precedenza. Se nel 1958 solo il 12% delle famiglie italiane possedeva un televisore, con il 1965 la percentuale
salì al 49. Nello stesso periodo, coloro che possedevano un frigorifero passarono dal 13 al 55% e quelli che
avevano la lavatrice dal 3 al 23%. Tra il 1950 e il 1964 le automobili private passarono da 342.000 a 4.670.000
e i motocicli da 700.000 a 4.300.000. [...] Nessuna novità ebbe in questi anni un impatto più grande sulla vita
di tutti i giorni della televisione. Nel 1954, anno della sua comparsa, vi erano 88.000 abbonati, saliti subito a
un milione nel 1958. Nel 1965 il 49% delle famiglie italiane possedeva un televisore.
[...] All'inizio, il guardare la televisione costituiva una forma di intrattenimento collettivo: gli apparecchi privati
erano un privilegio per ricchi, mentre le televisioni dei bar divennero, specialmente nelle aree contadine, un
momento cruciale di ritrovo. [...] Progressivamente il carattere fondamentalmente atomizzante della
televisione si impose. Man mano che le famiglie si dotavano di un proprio apparecchio, l'abitudine di guardare
la televisione al bar o dal vicino di casa tendeva a scomparire; nei nuovi palazzi alle periferie delle città, ognuno
guardava la televisione a casa propria. Questo impressionante sviluppo accentuò naturalmente la tendenza a
un uso passivo e familiare del tempo libero, a scapito, di conseguenza, dei passatempi a carattere collettivo e
socializzante.»
Paul GINSBURG, Storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi, Einaudi, Torino 2006, I ed. 1989
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«II deciso modificarsi delle attività produttive è solo uno dei fattori che stanno alla base dei processi di mobilità
che sconvolgono il volto del paese: fra il 1955 e il 1970 gli spostamenti di residenza da un comune all'altro
sono quasi 25 milioni (10 milioni di essi portano al di fuori delle regioni di partenza). La geografia sociale si
rimodella attorno ai luoghi dell'industrializzazione, alle vie di comunicazione, ai centri maggiori; nello stesso
periodo si stabiliscono all'estero oltre 4 milioni di italiani. Lo sgretolarsi dei precedenti assetti sconvolge
inevitabilmente relazioni sociali e familiari, condizioni di vita, culture. Non si perda mai di vista il dato centrale
del nostro "miracolo", connesso alle arretratissime condizioni di partenza: in Italia, più che in altri paesi
europei, antiche aspirazioni ed elementari esigenze iniziano a realizzarsi contemporaneamente all'irrompere di
consumi e bisogni nuovi.
Si metta in conto anche il nostro lungo dopoguerra, la faticosa e lenta ripresa di un paese sconfitto e in
ginocchio: l'italiano del 1946 è allo stremo, consuma 4-5 chili di carne bovina pro capite all'anno, e solo alla
metà degli anni cinquanta ritorna ai 9 chili del pur poverissimo e autarchico anteguerra. Diventano 13 nel 1960
e 20 nel 1966, crescendo poi sino ai 25 chili del 1971, che resteranno sostanzialmente stabili.»
Guido CRAINZ, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni ottanta, Donzelli editore, Roma 2003
«A sostenere la forte crescita del settore [turistico] ha concorso in modo determinante la domanda interna:
infatti negli anni Cinquanta e Sessanta le vacanze entrarono a far parte delle abitudini delle famiglie italiane e
da un turismo che ancora coinvolgeva solo le fasce medio-alte della borghesia si passò così al turismo di massa.
Anche gli operai, che ormai godevano tutti di ferie retribuite, divennero clienti delle località balneari o
montane: alla fine degli anni Sessanta gli italiani che andavano in vacanza erano quindi ben tre volte quelli
degli anni Trenta. La crescita dei consumi turistici registrata nel secondo dopoguerra va collegata in primo
luogo alle trasformazioni economiche che riguardarono il nostro come gli altri paesi europei, talvolta in modo
persino accelerato.»
Patrizia BATTILANI, Vacanze di pochi, vacanze di tutti. L'evoluzione del turismo europeo, Il Mulino,
Bologna 2001
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Scienza, religione e libertà di ricerca
DOCUMENTI
Pensiero scientifico
Potete anche chiamarlo pensiero laico, noi aggiungiamo la parola libertà: il pensiero scientifico è pensiero
libero. [...] Potete credere in Dio ed essere laici, cioè razionali e liberi, nel pensiero. Potete dirvi atei ed esserlo
altrettanto. Con 'pensiero scientifico' non alludiamo alla forma di pensiero tipica degli scienziati, ma a un
metodo razionale che riguarda tutti e dovrebbe trarre esempio da come ragionano gli uomini di scienza più
grandi. Sono curiosi e pronti a recepire le novità, mettono in discussione se stessi e le proprie convinzioni se
notano dati che sembrano credibili e meritano di essere approfonditi. Non si fermano mai, vanno avanti nella
ricerca, sempre aperti a collaborazioni, idee, scoperte, dubbi.»
Umberto VERONESI, Maria Giovanna LUINI, Siate liberi, Salani Editore, Milano 2012
"La scienza, intesa come scopritrice di verità assolute, rimane, dunque, disoccupata per mancanza di verità
assolute. Ma questo non porta a distruggere la scienza, porta soltanto a una diversa concezione della scienza".
Così il grande matematico Bruno De Finetti all'inizio del suo Probabilismo (1931). L'elogio che egli tracciava
in quel testo della "travolgente marea di pensiero relativista" doveva venire ulteriormente definito nel
contributo "filosofico" del 1934, L'invenzione della verità, ove si sottolineava come l'idea della conquista di
una verità assoluta fosse dannosa per i filosofi come per gli scienziati: i primi si cullerebbero nell'illusione di
aver trovato un possesso per sempre; i secondi, raggiunto il sapere definitivo, smetterebbero di investigare.»
Giulio GIORELLO, Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo, Longanesi, Milano 2010
«La scienza è possibile solo perché viviamo in un universo ordinato che obbedisce a leggi matematiche
semplici. Compito dello scienziato è di studiare, catalogare e mettere in relazione l'ordine della natura, non di
indagarne l'origine. I teologi, invece, hanno sempre ritenuto che l'ordine fisico sia una prova che testimonia
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dell'esistenza di Dio: in tal caso scienza e religione lavorerebbero per un fine comune, vale a dire la conoscenza
dell'operato divino. Si è detto anche che la cultura scientifica occidentale nasce proprio perché stimolata dalla
tradizione giudaico-cristiana, secondo cui esiste nel cosmo un'organizzazione a esso impartita per volontà di
Dio: la ragione e la scienza non fanno che illuminare questa organizzazione delle cose.»
Paul DAVIES, Dio e la nuova fisica, Mondadori, Milano 2009
«Ipazia rappresenta il simbolo dell'amore per la verità, per la ragione, per la scienza che aveva fatta grande la
civiltà ellenica. Con il suo sacrificio comincia quel lungo periodo oscuro in cui il fondamentalismo religioso
tenta di soffocare la ragione. Tanti altri martiri sono stati orrendamente torturati e uccisi. Il 17 febbraio 1600
Giordano Bruno fu mandato al rogo per eresia, lui che scriveva: "Esistono innumerevoli soli; innumerevoli
terre ruotano attorno a questi, similmente a come i sette pianeti ruotano intorno al nostro Sole.
Questi mondi sono abitati da esseri viventi". Galileo, convinto sostenitore della teoria copernicana,
indirettamente provata dalla sua scoperta dei quattro maggiori satelliti di Giove, fu costretto ad abiurare.»
Adriano PETTA, Antonino COLAVITO, Ipazia, La lepre, Roma 2010
1. Un saluto tutto speciale a voi, ricercatori della verità, a voi, uomini di pensiero e di scienza, esploratori
dell'uomo, dell'universo e della storia, a voi tutti, pellegrini in marcia verso la luce, e anche a quelli che si sono
fermati nel cammino, affaticati e delusi da una vana ricerca.
2. Perché un saluto speciale per voi? Perché qui tutti noi, Vescovi, Padri del Concilio, siamo in ascolto della
verità. Che cosa è stato il nostro sforzo durante questi quattro anni, se non una ricerca più attenta e un
approfondimento del messaggio di verità affidato alla Chiesa, se non uno sforzo di docilità più perfetta allo
Spirito di verità?
3. Noi dunque non potevamo non incontrarci con voi. Il vostro cammino è il nostro. I vostri sentieri non sono
mai estranei ai nostri. Noi siamo gli amici della vostra vocazione di ricercatori, gli alleati delle vostre fatiche,
gli ammiratori delle vostre conquiste e, se occorre, i consolatori dei vostri scoraggiamenti e dei vostri
insuccessi.
4. Anche per voi abbiamo dunque un messaggio, ed è questo: continuate a cercare, senza stancarvi, senza mai
disperare della verità! Ricordate le parole di uno dei vostri grandi amici, sant'Agostino: "Cerchiamo con il
desiderio di trovare, e troviamo con il desiderio di cercare ancora". Felici coloro che, possedendo la verità, la
continuano a cercare per rinnovarla, per approfondirla, per donarla agli altri. Felici coloro che, non avendola
trovata, camminano verso essa con cuore sincero: che essi cerchino la luce del domani con la luce d'oggi, fino
alla pienezza della luce!
5. Ma non dimenticatelo: se il pensare è una grande cosa, pensare è innanzitutto un dovere; guai a chi chiude
volontariamente gli occhi alla luce! Pensare è anche una responsabilità: guai a coloro che oscurano lo spirito
con i mille artifici che lo deprimono, l'inorgogliscono, l'ingannano, lo deformano! Qual è il principio di base
per uomini di scienza, se non sforzarsi di pensare giustamente?
6. Per questo, senza turbare i vostri passi, senza accecare i vostri sguardi, noi vogliamo offrirvi la luce della
nostra lampada misteriosa: la fede. Colui che ce l'ha affidata è il Maestro sovrano del pensiero, colui di cui noi
siamo gli umili discepoli, il solo che abbia detto e potuto dire: "Io sono la luce del mondo, io sono la via, la
verità e la vita".
7. Questa parola vi riguarda. Forse mai, grazie a Dio, è apparsa così bene come oggi la possibilità d'un accordo
profondo fra la vera scienza e la vera fede, l'una e l'altra a servizio dell'unica verità. Non impedite questo
prezioso incontro! Abbiate fiducia nella fede, questa grande amica dell'intelligenza! Rischiaratevi alla sua luce
per afferrare la verità, tutta la verità! Questo è l'augurio, l'incoraggiamento, la speranza che vi esprimono,
prima di separarsi, i Padri del mondo intero, riuniti in Concilio a Roma.
Paolo VI, Messaggio del Concilio agli uomini di pensiero e di scienza, 8 dicembre 1965
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il Novecento è stato variamente rappresentato come secolo di grandi distruzioni, di progresso tecnologico, di
sviluppo sociale e politico.
Il candidato dica quale di queste rappresentazioni, a suo giudizio, sia la più attendibile, supportando le proprie
valutazioni con precisi richiamo a fatti storicamente rilevanti.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
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La convergenza di più media sullo stesso supporto […] è ormai trionfante e inarrestabile, anche se non ha
ancora completato il suo cammino. Il cosiddetto smartphone è un esempio spettacolare di ciò: telefono,
computer, terminale telematico, terminale radio, televisivo, apparecchio fotografico e webcam, navigatore
topografico si fondono in un unico oggetto fisico, portatile e mobile. Il tablet (come l’iPad), che ancora non
ha sviluppato tutte le sue funzionalità nel momento in cui scrivo, probabilmente ce ne farà vedere ancora delle
belle”
Raffaele SIMONE, Presi nella rete, 2012
Il candidato commenti le considerazioni su riportate ed esponga le proprie riflessioni sui nuovi scenari che si
vanno profilando nelle comunicazioni, nei comportamenti, nei modi di elaborare le conoscenze e nelle
relazioni sociali delle persone.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
I SIMULAZIONE DI 2° PROVA (ind. Scienze umane)
32
Tema di: SCIENZE UMANE
Cittadinanza e interculturalità
PRIMA PARTE
La/Il candidata/o, avvalendosi anche delle riflessioni scaturite dalla lettura e dall'analisi del
documento sotto riportato, tratti la questione dell'importanza dell'educazione alla cittadinanza in
una prospettiva interculturale.
Da “Vivere nel pluralismo. L'educazione alla cittadinanza in prospettiva interculturale” di Milena
Santerini
La definizione “classica” di cittadinanza – ciò che determina l'insieme dei diritti e doveri reciproci
degli individui all'interno dello stato nazionale – appare oggi insufficiente. […] Il dilemma
dell'inclusione degli immigrati o delle minoranze, soprattutto a livello dei diritti politici e socio-
culturali, determina la necessità di definire la nuova identità dello Stato-nazione moderno.
L'estensione della cittadinanza, in termini di diritti civili, politici, sociali e ora anche culturali, si
presenta come un argomento centrale del conflitto della modernità.
Da più parti, ormai, si discute sui limiti della cittadinanza: entro o oltre i confine dello stato nazionale?
Tra i cerchi concentrici al cui interno si colloca la vita delle persone – appartenenza locale e sociale,
nell'ambito di associazioni, gruppi, partiti e nazionale, all'interno dello Stato – si può aggiungere
quello globale, o mondiale? [...]
Un aspetto della crisi della cittadinanza riguarda la globalizzazione che, con i suoi rapidissimi
mutamenti sotto il profilo economico, tecnologico, ecologico, politico, crea infinite connessioni
trasversali e impone una visione più ampia della comunità locale di appartenenza. La globalizzazione
si presenta come un insieme di processi materiali e simbolici al tempo stesso. Ma è in particolare sul
piano culturale, con l'enorme estensione della comunicazione, la mescolanza di stili di vita, l'incontro
tra culture differenti a seguito di migrazioni o alla rapidità dei trasporti, e con le ibridazioni di forme
musicali, letterarie e artistiche che essa fa sentire i suoi effetti diretti sulle persone.
[…] In sintesi, costruire la cittadinanza globale non significa sostituire quella nazionale o locale, ma
aggiungerla ad esse. Ciò presuppone che ogni persona viva una pluralità di identità e una molteplicità
di appartenenze (familiare, sociale, religiosa, culturale, etnica, professionale, etc.); di conseguenza, il
legame nazionale non sarà esaustivo. Il “cittadino globale” è colui/colei che potrà esercitare i suoi
diritti anche come semplice persona, e non solo in quanto cittadino di uno stato e dipenderà dai legami
che vanno oltre l'appartenenza statuale.
SECONDA PARTE
33
La/Il candidata/o risponda a due dei seguenti quesiti:
1) Quale spazio concedere ai diritti culturali particolari nel quadro di una società unitaria?
2) Rifletti sugli elementi che “destabilizzano” la cittadinanza tradizionale e ne favoriscono
l'ampliamento e l'estensione.
3) Quali sono i significati che il concetto di “confine” assume nel mondo globalizzato?
4) Spiega l'importanza del concetto di “educazione permanente” nel contesto della società
contemporanea.
II SIMULAZIONE DI 2° PROVA (ind. Scienze umane)
Tema di: SCIENZE UMANE
34
Universalità dei valori e relativismo culturale
PRIMA PARTE
Si propongono alla riflessione del candidato i seguenti brani:
- “…Basta un brevissimo contatto con più di una cultura per rendersi conto che le differenze fra le culture
possono essere infinite. E’ molto più difficile invece trovare tratti comuni a tutte le culture, ossia universali
culturali, come ben sanno gli antropologi che per decenni ne sono andati alla ricerca.
George Murdock (1965) ha elencato un numero enorme di universali; tra questi ha annoverato lo sport,
l’ornamento del corpo, il lavoro cooperativo, la danza, l’istruzione, i riti funebri, la distribuzione di doni,
l’ospitalità, il tabù dell’incesto, lo scherzo, il linguaggio, i rituali religiosi, le limitazioni sessuali, la
fabbricazione di utensili e i tentativi di controllare le condizioni atmosferiche. In tutto Murdock ha elencato
oltre sessanta elementi che riteneva fossero comuni a tutte le culture…
…Perché esistono gli universali culturali?...” (N. J. SMELSER, Manuale di Sociologia, trad. ital. A. Savio,
Bologna, Il Mulino, 1984, p. 255).
- “…Spesso si ha l’impressione di non riuscire a evitare un eccesso senza subito cadere in un altro.
Chi crede nei giudizi assoluti, e dunque transculturali, rischia di considerare come valori universali quelli ai
quali è abituato, di praticare un ingenuo etnocentrismo e un cieco dogmatismo, convinto di conoscere una
volta per tutte ciò che è vero e ciò che è giusto. Rischia di diventare molto pericoloso il giorno in cui decide
che il mondo intero deve godere dei vantaggi che caratterizzano la sua società e che, per portare la civiltà agli
abitanti degli altri paesi, ha il diritto di invaderli. E’ questo il ragionamento adottato dagli ideologi della
colonizzazione…Tuttavia, chi crede che tutti i giudizi siano relativi – a una cultura, a un luogo, a un momento
della storia – è a sua volta minacciato, anche se dal pericolo opposto. Se ogni giudizio di valore è sottoposto
alle circostanze, non si finisce per accettare ogni cosa, purchè accada a casa degli altri? Ammettere, per
esempio, che il sacrificio umano non è necessariamente da condannare, perché alcune società lo praticano; o la
tortura o la schiavitù. Decidere che un popolo è maturo per la libertà e un altro no, per poi lasciare tutti al
proprio destino, compresi sé stessi – perché i miei valori non sono necessariamente migliori di quelli altrui. A
forza di sistematizzarsi, questo relativismo finisce nel nichilismo e se ciascuno, per principio uguale a
chiunque altro, sceglie arbitrariamente i valori in cui credere, l’unità della specie è nuovamente negata, anche
se in modo diverso, perché gli uomini non hanno più un mondo spirituale in comune…” (T. TODOROV, La
paura dei barbari, trad. ital. E. Lana, Milano, Garzanti Libri, 2009, pp. 25-26).
35
Il candidato, anche avvalendosi degli elementi offerti dai brani sopra riportati, esprima le sue riflessioni
sull’argomento.
SECONDA PARTE
Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti
1) Quale rapporto intercorre fra processo educativo e valori?
2) Che cosa si intende per secolarizzazione?
3) Quale ruolo ha la famiglia nel processo formativo?
4) Quali sono, oltre alla famiglia, le altre agenzie educative e quale ruolo esse hanno nel processo formativo?
__________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario di italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di
madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
I.S.I.S. “G. Carducci – D. Alighieri”
Scienze Naturali : terza prova (simulazione)
Nome Cognome 5CSU 11/12/2015
36
Il candidato sviluppi con trattazione sintetica (massimo 5/7 righe) i seguenti argomenti.
1 – Qual è il ruolo generico di un enzima e come agiscono gli enzimi digestivi?
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2 – Quali sono e che funzione hanno le diverse cellule delle fossette gastriche?
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3 – Da cosa è formato il sistema nervoso periferico e quali sono le sue funzioni ?
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Verifica di matematica classe 5C/SU 11/12/2015
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO
1) Determina il dominio delle funzioni:
2 19 4 2 4a) b)
2 5 log 3 1
xxf x f x
x x
37
2) Dopo aver disegnato il grafico della funzione 3cosf x x , indicane il dominio, il
codominio e spiega se si tratta di una funzione iniettiva, suriettiva, pari o dispari.
38
3) Calcola i seguenti limiti: 2
4 22
3 2 1 3 1a) lim b) lim
1 3 5 2x x
x x x
x x x
39
PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
CLASSE 5 C (S.U.)
MATERIA: STORIA - PROF.SSA MARIA CATAUDELLA
Rispondi alle seguenti domande (in max 7 righe)
1. Quando e come avvenne l’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra mondiale?
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2. Quali condizioni di pace furono imposte alla Germania alla fine della Prima Guerra mondiale?
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3. Quali nuovi Stati nacquero in conseguenza dei trattati di pace che conclusero il primo conflitto
mondiale?
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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;. 3413 TRIESTE - Via Giustiniano,
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA
TIPOLOGIA A
MATERIA FILOSOFIA
CLASSE V GAMMA SU
LO STUDENTE ARGOMENTI IN 15 RIGHE IL SEGUENTE PASSO TRATTO DA
COSI' PARLO' ZARATHUSTRA DI F. NIETZSCHE
"VI SCONGIURO FRATELLI RIMANETE FEDELI ALLA TERRA NON CREDETE A QUELLI
CHE VI PARLANO DI SOVRATERRENE SPERANZE! LO SAPPIANO O NO COSTORO
AVVELENANO. DISPREGIATORI DELLA VITA ESSI SONO, MORIBONDI E AVVELENATI ESSI
STESSI, HANNO STANCATO LA. TERRA, POSSANO SCOMPARIRE!
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
SIMULAZIONE TERZA PROVA
TIPOLOGIA B
CLASSE V GAMMA SU
RISPONDI IN 7-8 RIGHE ALLE SEGUENTI TRE DOMANDE
1. SPIEGA IL PASSAGGIO DAL DIRITTO ASTRATTO ALLA MORALITÀ' NELLO
SPIRITO OGGETTIVO
2. QUALI SONO LE FORME DELLA SOCIETÀ CIVILE E QUALE LA LORO
ARTICOLAZIONE
41
3. DOPO AVER DATOLA DEFINIZIONE DI STATO ETICO, SPIEGANE LA DIFFERENZA
CON LO STATO LIBERALE. INDICA, INFINE, LA RELAZIONE FRA LA CONCEZIONE
HEGELIANA DELLO STATO E QUELLA DELLA STORIA
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO –INGLESE
CLASSE 5 C/SU— 23 MARZO, 2015 STUDENTE:______________________________
TIPOLOGIA A—saggio breve
WRITE A PARAGRAPH ABOUT “EVELINE”: introduce briefly the main character and her
personal story then, as regards Joyce’s writing style, highlight the themes, the technique and the most
innovative elements used in this short story (max 15 lines).
42
SIMULAZIONE III PROVA 23 marzo 2016
(svolgimento in tre ore)
Per la definizione del voto, la docente utilizzerà la griglia di valutazione riprodotta sul retro e
adottata a livello collegiale.
Trattazione sintetica di latino (risposta 15 righe) - quesito predisposto dalla prof.ssa Lozar
1) In classe abbiamo letto in traduzione parte (vv. 164-222) della Satira III di Giovenale, che è di
fatto un lungo monologo in cui Umbricio, un amico del poeta, gli spiega i motivi che l’hanno spinto
a trasferirsi da Roma a Cuma. Richiamando sommariamente il contenuto dei passi commentati in
classe ed organizzando un discorso complessivo nel modo che ritieni più opportuno, chiarisci
comunque:
cosa suggerisca il nome Umbricio;
a quale classe sociale appartenga Umbricio e quale sia il nesso con la biografia dell’autore,
che collocherai cronologicamente;
quale concezione filosofica sia sottesa a questa satira e, più in generale, all’opera di
Giovenale.
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ISIS Carducci-Dante a.s. 2015-2016
Storia dell’Arte, prof. Marco Ragonese
Simulazione terza prova_ 5 gamma SU_ 23 marzo 2016
nome e cognome........................................................................ classe............................
Quali differenze - teoriche, cromatiche, compositive - segna Cézanne con la serie de La montagna
Saint Victoire rispetto alle serie impressioniste di Monet (per esempio Covoni o Cattedrale di
Rouen)?
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ANNO SCOLASTICO 2015-2016
SIMULAZIONE TERZA PROVA _23 marzo 2016
TIPOLOGIA A
MATERIA FILOSOFIA
CLASSE V GAMMA SU
LO STUDENTE ARGOMENTI IN 15 RIGHE IL SEGUENTE PASSO TRATTO DA
COSI' PARLO' ZARATHUSTRA DI F. NIETZSCHE
"VI SCONGIURO FRATELLI RIMANETE FEDELI ALLA TERRA NON CREDETE A QUELLI CHE VI
PARLANO DI SOVRATERRENE SPERANZE! LO SAPPIANO O NO COSTORO AVVELENANO.
DISPREGIATORI DELLA VITA ESSI SONO, MORIBONDI E AVVELENATI ESSI STESSI, HANNO
STANCATO LA. TERRA, POSSANO SCOMPARIRE!
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I.S.I.S. “G. Carducci – D. Alighieri”
Scienze Naturali : terza prova (simulazione)
Nome Cognome 5CSU 02 /05/2016
Il candidato sviluppi con trattazione sintetica (massimo 7 righe) i seguenti argomenti.
1 – Che cosa sono i neuroni, come sono fatti e qual è la loro caratteristica?
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2 – Quali ruoli svolgono gli RNA presenti nella cellula?
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3 – Quali processi avvengono nell’intestino tenue?
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I.S.I.S. CARDUCCI/DANTE a.s. 2015/16
SIMULAZIONE TERZA PROVA_ 2 maggio 2016
SCIENZE MOTORIE
Nome e cognome………………………………………………………………………………….......
classe………………………………….
Data……………………………….
1) Spiega che cosa è un paramorfismo e qual è la differenza tra paramorfismo e dismorfismo.
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2) Da quali strati sono formate le pareti del cuore? Perché è considerato un muscolo
particolare?
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3) Spiega come è strutturato un osso.
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SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
CLASSE 5 C (S.U.)
MATERIA: STORIA - PROF.SSA MARIA CATAUDELLA
Rispondi alle seguenti domande (in max 7 righe)
4. Spiega per quali sue caratteristiche l’Urss di Stalin rappresenta una forma di stato totalitario
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5. In seguito a quali avvenimenti Mussolini e Hitler stipularono un accordo che prese il nome di
Asse Roma–Berlino?
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6. Spiega cosa si intende per “guerra lampo” e indica quali furono i motivi del suo fallimento
all’inizio del secondo conflitto mondiale
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Simulazione di terza prova
Inglese_Classe 5 Gamma
Studente:______________
data: 2/05/2016
Type B--READ the extract from “The Help” by K, Stockett and answer the questions in your own
words, in no more than seven lines.
“Once upon a time they was two girls," I say. "one girl had black skin, one girl had white."
Mae Mobley look up at me. She listening.
"Little colored girl say to little white girl, 'How come your skin be so pale?' White girl say, 'I don't
know. How come your skin be so black? What you think that mean?'
"But neither one a them little girls knew. So little white girl say, 'Well, let's see. You got hair, I got
hair.'"I gives Mae Mobley a little tousle (= arruffatina) on her head.
"Little colored girl say 'I got a nose, you got a nose.'"I gives her little snout (1) a tweak (=pizzico).
She got to reach up and do the same to me.
"Little white girl say, 'I got toes, you got toes.' And I do the little thing with her toes, but she can't
get to mine cause I got my white work shoes on.
"'So we're the same. Just a different color', say that little colored girl. The little white girl she agreed
and they was friends. The End."
Baby Girl just look at me. Law,(=Oh Lord!) that was a sorry(2) story if I ever heard one. Wasn't
even no plot to it. But Mae Mobley, she smile and say, "Tell it again.”
1) Informal humorous word for nose
2) Silly , in this context.
― Kathryn Stockett, from The Help (2009)
5) Explain who the characters in this extract are, their relationship, what they are doing.
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6) The narrator tries to teach Mae Mobley something by means of this simple story. How is the
value of education highlighted in the novel? (you should refer to the whole plot).
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3. Why are toilets so often mentioned in the novel?
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50
10. Relazioni finali delle singole discipline
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Prof. Luisa Lozar
Classe V C/SU
N.ro ore settimanali 4
N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe dell’11 maggio 106
1. Presentazione sintetica della classe
La classe è composta da 11 studentesse e 3 studenti, due dei quali rientranti nel quadro della
L 104 e seguiti pertanto con programmazione specifica, curata dalla docente di sostegno referente per
l'area umanistica alla cui relazione si rimanda; la classe ha accolto quest’anno una nuova studentessa
e, d’altra parte, a visto il ritiro di uno studente a pochi mesi dall’inizio delle lezioni.
La classe è stata seguita dalla docente in tutto il triennio per l’italiano e, per il latino, sin dalla
classe seconda.
Il livello medio raggiunto dalla classe è nel complesso soddisfacente: gli studenti, tranne casi
ed episodi isolati, hanno sempre prodotto, nell’arco del triennio, impegno e partecipazione,
dimostrandosi capaci di progressivi miglioramenti nel corso degli anni, maturando un efficace metodo
di studio, sviluppando discrete capacità di analisi e di sintesi, elaborando giudizi autonomi e riuscendo
ad esprimerli con discrete competenze linguistiche e logiche.
Il comportamento degli studenti è sempre stato corretto e collaborativo ed è sempre stato
possibile per la docente discutere con loro delle strategie didattiche adottate e delle valutazioni
espresse; allo stesso modo, vi è sempre stato, in generale, un rapporto cordiale e collaborativo con le
loro famiglie.
51
2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità
Sul piano delle CONOSCENZE, gli studenti hanno saputo dimostrare di:
a livello letterario, conoscere le caratteristiche fondamentali dei periodi, dei generi e degli
autori trattati, nell’idea che le informazioni relative alla storia della letteratura costituiscono
il quadro di riferimento funzionale soprattutto all’analisi ed all’interpretazione testuale;
a livello linguistico, possedere conoscenze morfo-sintattiche e lessicali tali da permettere una
comunicazione orale e scritta sufficientemente chiara e corretta.
Sul piano delle CAPACITÀ, gli studenti hanno saputo dimostrare di:
a livello letterario, contestualizzare i testi nella loro dimensione storico-letteraria; confrontare
autori diversi fra loro; individuare rapporti fra autori dello stesso genere o periodo, ma anche
tra autori che hanno operato in contesti diversi; leggere ed interpretare fonti critiche storico-
letterarie; porre in relazione il testo con le proprie esperienze, anche formulando giudizi;
a livello linguistico, produrre testi di diversa tipologia, controllando il registro linguistico e
il lessico in funzione della destinazione.
Sul piano delle COMPETENZE, gli studenti hanno saputo dimostrare di:
a livello letterario, riconoscere le tipologie testuali, la specificità e la polisemia del testo
letterario; leggere e analizzare i testi letterari proposti; individuare i contenuti tematici e gli
aspetti formali, stilistici e lessicali fondamentali di un testo;
a livello linguistico, controllare la correttezza morfo-sintattica del discorso e operare scelte
lessicali adeguate al contesto comunicativo.
Le conoscenze, capacità e competenze sopra citate si intendono mediamente raggiunte dagli
studenti ad un livello discreto.
3. Attività di approfondimento svolte
Gli studenti sono stati coinvolti in alcune uscite teatrali latamente riferite ad argomenti di
Storia trattati nel presente a.s.: Vipere di C. Tolazzi e Rumoroso silenzio di L. Andreini presso il
Teatro “La Contrada”, spettacoli serali a cui gli studenti si sono recati accompagnati in modo
informale dalla docente; Come cavalli che dormono in piedi - Demoghèla. Storie dal fronte
nordorientale di P. Rumiz presso il Teatro “Rossetti” e Sarajevo il 28 giugno, iniziativa del Teatro
“Rossetti” e del Museo “Diego de Henriquez”, spettacoli a cui la classe ha partecipato di mattina, in
forma di vera e propria uscita didattica.
La docente ha accompagnato la classe in un’uscita didattica a Treviso, per la visita alla mostra
sull’opera di Escher: in particolare, il tema della metamorfosi si è prestato a diversi rimandi a testi
affrontati sia nell’ambito del programma di italiano che in quello di latino.
4. Attività di recupero svolte
I due studenti gravati da insufficienza lieve nello scritto nel I periodo sono stati indirizzati ad un
corso di recupero breve organizzato all’interno dell’Istituto e sono comunque sempre stati seguiti da
attività di monitoraggio e recupero in itinere.
5. Criteri e strumenti di valutazione
Per la correzione e la valutazione delle prove scritte di tipologia analoga alla prima prova
dell’esame di stato, ci si è attenuti alle griglie di valutazione qui di seguito allegate e, per il passaggio
dalla tabella in quindicesimi al voto in decimi, si è fatto riferimento alla tabella di conversione
elaborata a livello collegiale, pure allegata.
52
Le valutazioni delle verifiche orali sono state espresse in decimi, talora con frazioni di voto
(con criteri chiaramente esposti agli studenti: ad esempio, 5+ corrisponde a 5,25 e 6- a 5,75...), ed
accompagnate da un giudizio analitico sulla prestazione dello studente, riportato in sintesi sul registro
della docente, oltre che naturalmente comunicato allo studente stesso, e seguito sempre da indicazioni
per il recupero di eventuali carenze.
I criteri di valutazione sono comunque quelli concordati a livello collegiale, distinti per le
prove orali e scritte. Si espongono qui di seguito le caratteristiche dei diversi livelli di prestazione e
le relative valutazioni numeriche in decimi previste.
ORALE
Prestazione completamente nulla (area dell’1)
Lo studente non fornisce alcuna risposta o rifiuta la verifica.
Prestazione quasi nulla (area del 2)
Lo studente fornisce risposte parziali per nulla pertinenti alle richieste e senza alcuna
organicità logica ed espositiva.
Prestazione del tutto insufficiente (area del 3)
Lo studente fornisce poche risposte, non centrate rispetto alle richieste e assai carenti sul
piano concettuale ed espositivo.
Prestazione gravemente insufficiente (area del 4)
Lo studente presenta informazioni esigue e scorrette, fornisce un'esposizione solo in parte
pertinente e segnata da difficoltà di collegamento logico-linguistico tra le affermazioni, non è
in grado di analizzare autonomamente i testi e i problemi considerati, propone un’esposizione
frammentaria e incoerente, non ha consapevolezza dei rapporti tra testo, contesto e quadro
storico-culturale.
Prestazione insufficiente (area del 5)
Lo studente possiede un repertorio di informazioni esiguo, frammentario e spesso scorretto,
fornisce interpretazioni per lo più sommarie nell'analisi e quasi sempre carenti nella sintesi,
fornisce un'esposizione impacciata e spesso impropria nella terminologia specifica, compie
osservazioni solo sommarie sugli aspetti linguistici, manca di un valido sistema di riferimento
e pertanto incorre in frequenti imprecisioni nell'individuazione dei rapporti tra testo,
contesto letterario e quadro storico-culturale.
Prestazione sufficiente (area del 6)
Lo studente ha acquisito, senza fraintendimenti, le informazioni essenziali, si esprime in
modo sufficientemente coerente e con termini appropriati, in modo semplice ma pertinente e
consapevole dei collegamenti logici essenziali, interpreta in modo analitico corretto il
significato dei testi ed è in grado di formulare semplici osservazioni su aspetti linguistici e
funzioni comunicative, possiede limitati, ma sufficienti elementi di orientamento sui rapporti
tra testo, contesto letterario e quadro storico-culturale.
Prestazione discreta (area del 7)
Lo studente, rispetto al livello precedente, possiede informazioni più approfondite che utilizza
in un'esposizione pertinente, coerente e consequenziale, interpreta i testi con procedure
corrette sia nell'analisi che nella sintesi e propone osservazioni pertinenti nel campo
linguistico, si orienta discretamente tra testo, contesto e quadro storico e sociale.
Prestazione buona (area dell’8)
Lo studente, rispetto al livello precedente, possiede informazioni complete che utilizza in
modo autonomo per comporre un quadro di idee e dati coerenti e consequenziali, espresso in
modo chiaro ed efficace, sa analizzare autonomamente i testi e i problemi con buone notazioni
formali, si orienta bene e autonomamente nel correlare il testo al contesto storico-culturale.
53
Prestazione ottima (area del 9-10)
Lo studente, rispetto al livello precedente, sa impostare, sulla base di informazioni esaurienti
sotto ogni profilo, un’organica “strategia” della comunicazione, finalizzata
all’argomentazione di un punto di vista critico, interpreta i testi in maniera ampia e
articolata sia nell’analisi sia nella sintesi ed è capace di esprimere un giudizio di sintesi sullo
stile, individua in modo approfondito i rapporti tra testo, contesto e quadro storico culturale,
articolando nello specifico, con flessibilità ed efficacia argomentativa, i collegamenti tra i vari
livelli.
SCRITTO
Prestazione completamente nulla (area dell’1)
Lo studente consegna il foglio in bianco.
Prestazione quasi nulla (area del 2)
Lo studente presenta alcune osservazioni, molto esigue di numero, completamente non
pertinenti, con gravissime lacune formali.
Prestazione del tutto insufficiente (area del 3)
Lo studente presenta uno scritto quantitativamente molto scadente sul piano del contenuto,
senza pertinenza, privo di coerenza logica e coesione formale.
Prestazione gravemente insufficiente (area del 4)
Lo studente non risponde alla consegna se non molto vagamente e in maniera generica, perché
le sue informazioni sono scarse, errate nei dati e non è corretta la formulazione dei
concetti; non sviluppa il testo secondo un piano, ma procede per concetti frammentari
e contraddittori sul piano logico e non organizzati formalmente; usa un linguaggio con
frequenti errori grammaticali, ripetitivo, con risorse lessicali scarse e improprie.
Prestazione insufficiente (area del 5)
Lo studente risponde in modo incompleto alla consegna e quindi omette aspetti significativi,
perché è in possesso di un'informazione incompleta e poco approfondita, usa un linguaggio
contenente frequenti errori, semplificato e ripetitivo e caratterizzato da risorse lessicali
limitate e improprie.
Prestazione sufficiente (area del 6)
Lo studente risponde correttamente alla consegna, anche se privilegia l’analisi letterale a
scapito della sintesi argomentativa, utilizza informazioni corrette, è in grado di seguire un
piano di lavoro che selezioni informazioni elementari e le accosti con sufficiente coerenza,
utilizza un linguaggio semplice nel lessico e chiaro nelle sue costruzioni sintattiche
elementari.
Prestazione discreta (area del 7)
Lo studente, rispetto al livello precedente, risponde alla consegna organizzando un lavoro
abbastanza organico e in logica progressione, poiché le informazioni sono precise e poste
all'interno di un quadro delle conoscenze completo rispetto alle richieste, utilizza un
linguaggio corretto sul piano morfo-sintattico, è in grado di variare le scelte lessicali, applica
una sintassi della frase semplice e complessa adeguata, avvia una riorganizzazione
personale e critica, pur senza contributi particolarmente originali.
Prestazione buona (area dell’8)
Lo studente, rispetto al livello precedente, dimostra buona autonomia e originalità
nell’interpretazione dei problemi e dei testi, controlla un buon numero di informazioni che sa
organizzare in maniera coerente e consequenziale, offre un’organizzazione personale e critica
con contributi originali, usa un linguaggio corretto e abbastanza personale.
Prestazione ottima (area del 9-10)
54
Lo studente, rispetto al livello precedente, affronta la consegna in maniera molto autonoma e
originale e con un'interpretazione ampia, possiede informazioni precise, ricche e significative
rispetto allo scopo, organizza efficacemente l'esposizione argomentativa secondo un preciso
piano supportato da considerazioni critiche originali, utilizza un linguaggio sicuro e corretto
nelle strutture grammaticali, sintatticamente articolato e dal lessico appropriato e
originale.
Allegati:
1. Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio
Trieste, 11 maggio 2016
Firma del docente
55
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
LINGUA E CULTURA LATINA
Prof. Luisa Lozar
Classe V C/SU
N.ro ore settimanali 2
N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe dell’11 maggio 51
1. Presentazione sintetica della classe
La classe è composta da 11 studentesse e 3 studenti, due dei quali rientrano nel quadro della
L 104 e non vengono valutati in latino; la classe ha accolto quest’anno una nuova studentessa e,
d’altra parte, a visto il ritiro di uno studente a pochi mesi dall’inizio delle lezioni.
La classe è stata seguita dalla docente sin dalla classe seconda per il latino e in tutto il triennio
anche per l’italiano.
Il livello medio raggiunto dalla classe è nel complesso soddisfacente: gli studenti, tranne casi
ed episodi isolati, hanno sempre prodotto, nell’arco del triennio, impegno e partecipazione,
dimostrandosi capaci di progressivi miglioramenti nel corso degli anni, maturando un efficace metodo
di studio, sviluppando discrete capacità di traduzione, analisi e sintesi, elaborando giudizi autonomi
e riuscendo ad esprimerli con discrete competenze linguistiche e logiche.
Il comportamento degli studenti è sempre stato corretto e collaborativo ed è sempre stato
possibile per la docente discutere con loro delle strategie didattiche adottate e delle valutazioni
espresse; allo stesso modo, vi è sempre stato, in generale, un rapporto cordiale e collaborativo con le
loro famiglie.
2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità
Sul piano delle CONOSCENZE, gli studenti hanno saputo dimostrare di:
a livello letterario, conoscere le caratteristiche fondamentali dei periodi, dei generi e degli
autori trattati, nell’idea che le informazioni relative alla storia della letteratura costituiscono
il quadro di riferimento funzionale soprattutto all’analisi ed all’interpretazione testuale;
56
a livello linguistico, possedere conoscenze morfo-sintattiche e lessicali tali da permettere una
comunicazione orale e scritta sufficientemente chiara e corretta in italiano e da consentire
l’accesso a testi d’autore in latino, sia pure con il supporto di note o traduzioni a fronte.
Sul piano delle CAPACITÀ, gli studenti hanno saputo dimostrare di:
a livello letterario, contestualizzare i testi nella loro dimensione storico-letteraria; confrontare
autori diversi fra loro; individuare rapporti fra autori dello stesso genere o periodo, ma anche
tra autori che hanno operato in contesti diversi; leggere ed interpretare fonti critiche storico-
letterarie; porre in relazione il testo con le proprie esperienze, anche formulando giudizi;
a livello linguistico, produrre testi di diversa tipologia, controllando il registro linguistico e
il lessico in funzione della destinazione; produrre traduzioni di testi d’autore, con l’aiuto di
note o traduzioni a fronte, anche in un’ottica di traduzione contrastiva.
Sul piano delle COMPETENZE, gli studenti hanno saputo dimostrare di:
a livello letterario, riconoscere le tipologie testuali, la specificità e la polisemia del testo
letterario; leggere e analizzare i testi letterari proposti; individuare i contenuti tematici e gli
aspetti formali, stilistici e lessicali fondamentali di un testo;
a livello linguistico, controllare la correttezza morfo-sintattica del discorso e operare scelte
lessicali adeguate al contesto comunicativo; saper cogliere la differenza tra una traduzione
letterale ed una traduzione libera, operando scelte consapevoli.
Le conoscenze, capacità e competenze sopra citate si intendono mediamente raggiunte dagli
studenti ad un livello discreto.
3. Attività di approfondimento svolte
Non sono state svolte attività specifiche in relazione con gli argomenti di letteratura latina
affrontati, ma frequenti sono stati i rimandi alla pedagogia partendo da spunti quintilianei e, a partire
da alcune suggestioni lucanee suggerite dal libro di testo, vi sono stati dei rimandi a dei passi danteschi
affrontati in moduli dedicati.
4. Attività di recupero svolte
La sola studentessa gravata da insufficienza nel I periodo è stata indirizzata allo studio autonomo e
poi comunque seguita da attività di monitoraggio e recupero in itinere.
5. Criteri e strumenti di valutazione
Le valutazioni delle verifiche sia scritte che orali sono state espresse in decimi, talora con
frazioni di voto (con criteri chiaramente esposti agli studenti: ad esempio, 5+ corrisponde a 5,25 e 6-
a 5,75...), ed accompagnate da un giudizio analitico sulla prestazione dello studente, riportato in
sintesi sul registro della docente, oltre che naturalmente comunicato allo studente stesso, e seguito
sempre da indicazioni per il recupero di eventuali carenze.
Per la correzione e la valutazione dei quesiti inseriti nella simulazione di terza prova
dell’esame di stato effettuata il 23/03, ci si è attenuti alla griglia di valutazione concordata a livello
collegiale e qui di seguito allegata e, per il passaggio dalla tabella in quindicesimi al voto in decimi,
si è fatto riferimento alla tabella di conversione pure elaborata a livello collegiale e qui di seguito
allegata.
I criteri di valutazione sono comunque quelli concordati a livello collegiale, distinti per le
prove orali e scritte. Si espongono qui di seguito le caratteristiche dei diversi livelli di prestazione e
le relative valutazioni numeriche in decimi previste.
ORALE
57
Prestazione completamente nulla (area dell’1)
Lo studente non fornisce alcuna risposta o rifiuta la verifica.
Prestazione quasi nulla (area del 2)
Lo studente fornisce risposte parziali per nulla pertinenti alle richieste e senza alcuna
organicità logica ed espositiva.
Prestazione del tutto insufficiente (area del 3)
Lo studente fornisce poche risposte, non centrate rispetto alle richieste e assai carenti sul
piano concettuale ed espositivo.
Prestazione gravemente insufficiente (area del 4)
Lo studente presenta informazioni esigue e scorrette, fornisce un'esposizione solo in parte
pertinente e segnata da difficoltà di collegamento logico-linguistico tra le affermazioni, non è
in grado di analizzare autonomamente i testi e i problemi considerati, propone un’esposizione
frammentaria e incoerente, non ha consapevolezza dei rapporti tra testo, contesto e quadro
storico- culturale.
Prestazione insufficiente (area del 5)
Lo studente possiede un repertorio di informazioni esiguo, frammentario e spesso scorretto,
fornisce interpretazioni per lo più sommarie nell'analisi e quasi sempre carenti nella sintesi,
fornisce un'esposizione impacciata e spesso impropria nella terminologia specifica, compie
osservazioni solo sommarie sugli aspetti linguistici, manca di un valido sistema di riferimento
e pertanto incorre in frequenti imprecisioni nell'individuazione dei rapporti tra testo, contesto
letterario e quadro storico-culturale.
Prestazione sufficiente (area del 6)
Lo studente ha acquisito, senza fraintendimenti, le informazioni essenziali, si esprime in
modo sufficientemente coerente e con termini appropriati, in modo semplice ma pertinente e
consapevole dei collegamenti logici essenziali, interpreta in modo analitico corretto il
significato dei testi ed è in grado di formulare semplici osservazioni su aspetti linguistici e
funzioni comunicative, possiede limitati, ma sufficienti elementi di orientamento sui rapporti
tra testo, contesto letterario e quadro storico-culturale.
Prestazione discreta (area del 7)
Lo studente, rispetto al livello precedente, possiede informazioni più approfondite che utilizza
in un'esposizione pertinente, coerente e consequenziale, interpreta i testi con procedure
corrette sia nell'analisi che nella sintesi e propone osservazioni pertinenti nel campo
linguistico, si orienta discretamente tra testo, contesto e quadro storico e sociale.
Prestazione buona (area dell’8)
Lo studente, rispetto al livello precedente, possiede informazioni complete che utilizza in
modo autonomo per comporre un quadro di idee e dati coerenti e consequenziali, espresso in
modo chiaro ed efficace, sa analizzare autonomamente i testi e i problemi con buone notazioni
formali, si orienta bene e autonomamente nel correlare il testo al contesto storico-culturale.
Prestazione ottima (area del 9-10)
Lo studente, rispetto al livello precedente, sa impostare, sulla base di informazioni esaurienti
sotto ogni profilo, un’organica “strategia” della comunicazione, finalizzata
all’argomentazione di un punto di vista critico, interpreta i testi in maniera ampia e
articolata sia nell’analisi sia nella sintesi ed è capace di esprimere un giudizio di sintesi sullo
stile, individua in modo approfondito i rapporti tra testo, contesto e quadro storico culturale,
articolando nello specifico, con flessibilità ed efficacia argomentativa, i collegamenti tra i vari
livelli.
SCRITTO
58
Prestazione completamente nulla (area dell’1)
Lo studente consegna il foglio in bianco.
Prestazione quasi nulla (area del 2)
Lo studente presenta alcune osservazioni, molto esigue di numero, completamente non
pertinenti, con gravissime lacune formali.
Prestazione del tutto insufficiente (area del 3)
Lo studente presenta uno scritto quantitativamente molto scadente sul piano del contenuto,
senza pertinenza, privo di coerenza logica e coesione formale.
Prestazione gravemente insufficiente (area del 4)
Lo studente non risponde alla consegna se non molto vagamente e in maniera generica, perché
le sue informazioni sono scarse, errate nei dati e non è corretta la formulazione dei concetti;
non sviluppa il testo secondo un piano, ma procede per concetti frammentari e
contraddittori sul piano logico e non organizzati formalmente; usa un linguaggio con frequenti errori
grammaticali, ripetitivo, con risorse lessicali scarse e improprie.
Prestazione insufficiente (area del 5)
Lo studente risponde in modo incompleto alla consegna e quindi omette aspetti significativi,
perché è in possesso di un'informazione incompleta e poco approfondita, usa un linguaggio
contenente frequenti errori, semplificato e ripetitivo e caratterizzato da risorse lessicali
limitate e improprie.
Prestazione sufficiente (area del 6)
Lo studente risponde correttamente alla consegna, anche se privilegia l’analisi letterale a
scapito della sintesi argomentativa, utilizza informazioni corrette, è in grado di seguire un
piano di lavoro che selezioni informazioni elementari e le accosti con sufficiente coerenza,
utilizza un linguaggio semplice nel lessico e chiaro nelle sue costruzioni sintattiche
elementari.
Prestazione discreta (area del 7)
Lo studente, rispetto al livello precedente, risponde alla consegna organizzando un lavoro
abbastanza organico e in logica progressione, poiché le informazioni sono precise e poste
all'interno di un quadro delle conoscenze completo rispetto alle richieste, utilizza un
linguaggio corretto sul piano morfo-sintattico, è in grado di variare le scelte lessicali, applica
una sintassi della frase semplice e complessa adeguata, avvia una riorganizzazione
personale e critica, pur senza contributi particolarmente originali.
Prestazione buona (area dell’8)
Lo studente, rispetto al livello precedente, dimostra buona autonomia e originalità
nell’interpretazione dei problemi e dei testi, controlla un buon numero di informazioni che sa
organizzare in maniera coerente e consequenziale, offre un’organizzazione personale e critica
con contributi originali, usa un linguaggio corretto e abbastanza personale.
Prestazione ottima (area del 9-10)
Lo studente, rispetto al livello precedente, affronta la consegna in maniera molto autonoma e
originale e con un'interpretazione ampia, possiede informazioni precise, ricche e significative
rispetto allo scopo, organizza efficacemente l'esposizione argomentativa secondo un preciso
piano supportato da considerazioni critiche originali, utilizza un linguaggio sicuro e corretto
nelle strutture grammaticali, sintatticamente articolato e dal lessico appropriato e
originale.
Allegati:
1. Esempio di prova scritta (20/02)
59
2. Materiali forniti in fotocopia dalla docente, a completamento di quelli del libro di testo e
parte integrante del programma
3. Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio
Trieste,11 maggio 2016
Firma del docente
Allegato 1
VERIFICA SCRITTA 20/02
60
(non è consentito l’uso del vocabolario; svolgimento 60 min.)
punti _____ /100 VOTO _____
NB : per il passaggio punti-voto vale la proporzione 10/1, per cui 100/100 = 10, 75/100 = 7 e ½…
1) Traduci il seguente passo (Seneca, De brevitate vitae, 10, 2), già trattato in classe, nel modo più
letterale possibile: (pt /25)
In tria tempora vita dividitur: quod fuit, quod est, quod futurum est. Ex his quod agimus breve est,
quod acturi sumus dubium, quod egimus certum. Hoc est enim in quod fortuna ius perdidit, quod in
nullius arbitrium reduci potest.
9 righe per lo svolgimento
1a) Analizza la forma verbale acturi sumus, precisando a che tipo di proposizione appartenga.
(pt /5)
2 righe per lo svolgimento
1b) Che complemento individui nell’espressione ex his?
(pt /5)
1 riga per lo svolgimento
2) Individua e commenta le figure retoriche presenti in questo passo e che a tuo avviso sono più
significative nel sottolineare i contenuti espressi.
(pt /20)
10 righe per lo svolgimento
3) Contestualizza brevemente il De brevitate vitae, tratteggiandone i contenuti e spiegando in che
senso questo e gli altri Dialogi di Seneca si distinguano da quelli di Platone e Cicerone. (pt /20)
10 righe per lo svolgimento
4) Inquadra cronologicamente Persio e delinea le caratteristiche della sua produzione. (pt /25)
12 righe per lo svolgimento
Allegato 2
61
Materiali forniti in fotocopia dalla docente, a completamento di quelli del libro di testo e parte
integrante del programma.
Fedro, Fabulae, I, 1 (Lupus et agnus)
Ad rivum eundem Lupus et Agnus venerant
siti compulsi: superior stabat Lupus,
longeque inferior Agnus. Tunc fauce improba
latro incitatus iurgii causam intulit.
«Cur» inquit «turbulentam fecisti mihi
aquam bibenti?». Laniger contra timens:
«Qui possum, quaeso, facere quod quereris, Lupe?
A te decurrit ad meos haustus liquor».
Repulsus ille veritatis viribus.
«Ante hos sex menses male» ait «dixisti mihi».
Respondit Agnus: «Equidem natus non eram».
«Pater hercle tuus» inquit «male dixit mihi»,
atque ita correptum lacerat iniusta nece.
Haec propter illos scripta est homines fabula,
qui fictis causis innocentes opprimunt.
Trilussa, L’agnello infurbito
Un lupo che beveva in un ruscello
vidde, dall'antra parte de la riva,
l'immancabbile Agnello.
-Perché nun venghi qui? - je chiese er Lupo -
L'acqua, in quer punto, é torbida e cattiva
e un porco ce fa spesso er semicupio.
Da me, che nun ce bazzica er bestiame,
er ruscelletto è limpido e pulito... -
L'Agnello disse: - Accetterò l'invito
quanno avrò sete e tu nun avrai fame.
Trilussa, pseudonimo anagrammatico di Carlo Alberto Camillo Marianum Salustri (Roma, 26
ottobre 1871 – Roma, 21 dicembre 1950), è stato un poeta italiano, noto per le sue composizioni in
dialetto romanesco.
Fedro, Fabulae, I, 13 (Vulpes et corvus)
Qui se laudari gaudet verbis subdolis,
fere dat poenas turpi poenitentia.
Fedro, Fabulae, I, 7 (Vulpes ad personam tragicam)
Personam tragicam forte vulpes viderat;
quam postquam huc illuc semel atque iterum verterat,
«O quanta species» inquit «cerebrum non habet! ».
Hoc illis dictum est quibus honorem et gloriam
Fortuna tribuit, sensum communem abstulit.
Curzio Rufo, Historiae Alexandri Magni, III, 1
Il nodo di Gordio
62
Alexander, urbe in dicionem suam redacta, lovis templum intrat. Vehiculum, quo Gordium, Midae patrem,
vectum esse constabat, aspexit, cultu haud sane a vilioribus vulgatisque usu abhorrens. Notabile erat iugum
adstrictum compluribus nodis in semetipsos implicatis et celantibus nexus. Incolis deinde adfirmantibus editam
esse oraculo sortem, Asiae potiturum, qui inexplicabile vinculum solvisset, cupido incessit animo sortis eius
explendae. Circa regem erat et Phrygum turba et Macedonum, illa expectatione suspensa, haec sollicita ex
temeraria regis fiducia. [...] Ille, nequaquam diu luctatus cum latentibus nodis, «Nihil» inquit «interest,
quomodo solvantur», gladioque ruptis omnibus loris, oraculi sortem vel elusit vel implevit.
Curzio Rufo, Historiae Alexandri Magni, X, 5
La morte di Alessandro Magno
Intuentibus lacrimae obortae praebuere speciem iam non regem, sed funus eius visentis exercitus. Maeror
tamen circumstantium lectum eminebat; quos ut rex aspexit, «Invenietis» inquit «cum excessero, dignum
talibus viris regem?» Incredibile dictu audituque, in eodem habitu corporis, in quem se composuerat, cum
admissurus milites esset, durasse, donec a toto exercitu illud ultimum persalutatus est. Dimissoque vulgo velut
omni vitae debito liberatus fatigata membra reiecit, propiusque adire iussis amicis – nam et vox deficere iam
coeperat – detractum anulum digito Perdiccae (1) tradidit adiectis mandatis, ut corpus suum ad Hammonem
ferri iuberent.
Quaerentibusque his cui relinqueret regnum, respondit ei, qui esset optimus; ceterum providere iam se ob id
certamen magnos funebres ludos parari sibi. Rursus Perdicca interrogante, quando caelestes honores haberi
sibi vellet, dixit tum velle, cum ipsi felices essent. Suprema haec vox fuit
regis et paulo post extinguitur.
1. Perdicca, generale macedone, fu uno degli uomini di fiducia di Alessandro, alla cui morte cercò di
difendere gli interessi della vedova del sovrano, Rossane, restando però ucciso da una rivolta di
ufficiali.
Curzio Rufo, Historiae Alexandri Magni, VIII, 2
Alessandro uccide l'amico Clito
Die festo Alexander amicos in convivium adhibuit. Mox omnes vino gravati sunt. Tum convivarum quidam
Philippi, Alexandri patris nobilissima gesta numeravit. Itaque Alexander surrexit ut responderet :”Ego patrem
meum supero gestaque mea maiora sunt”. Omnes convivae, ut regi indulgerent, annuerunt praeter Clitum,
inveteratum Philippi amicum, qui mortui regis memoriam defendit. Clitus eius gesta tam ardenter laudavit ut
Alexander ira excanduerit amicumque sagitta confixerit. Ubi ira deferbuit crapulaque exhalata est, tantum
dolorem ex facinore suo Alexander accepit ut morte culpam expiare cuperet. In hac mortis voluntate multos
dies permansit. Omnes tandem amici militesque Alexandrum exoraverunt ne exercitum in hostilibus
inexploratisque regionibus relinqueret. Itaque Alexander ne milites deciperet bellum renovavit.
63
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
STORIA
Prof.ssa: Maria Cataudella
Classe: 5 C (S.U.)
N.ro ore settimanali: 2
N.ro ore di lezione svolte alla data del consiglio di classe di maggio: 50
1. Presentazione sintetica della classe
La classe, che nel corso del triennio non ha mantenuto la continuità didattica nella materia, è formata
da 15 allievi di cui due, diversamente abili, hanno seguito un programma differenziato come previsto
dal PEI.
La partecipazione degli alunni è stata sempre attiva, vivace e disponibile al dialogo educativo: quasi
tutti i ragazzi hanno dimostrato curiosità e desiderio di analizzare e capire le cause e lo svolgimento
dei fatti storici studiati nel corso dell’anno scolastico. Non è mancata, tuttavia, una certa eterogeneità
nel livello di applicazione, nel metodo di studio e nel conseguimento degli obiettivi didattici e
formativi previsti.
Il livello medio raggiunto dalla classe in questa disciplina si può definire discreto, in alcuni casi
buono.
2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
• Conoscenze:
- Ricostruzione, a grandi linee, ma in modo ragionato, dei fatti storici dalla fine dell’Ottocento
al mondo contemporaneo
- dei principali fenomeni storici e delle coordinate spazio-temporali che li determinano
- dei principali fenomeni sociali, culturali ed economici caratterizzanti la storia del Novecento
- dei principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed internazionale
relativamente alla storia contemporanea;
- delle diverse tipologie di fonti;
64
- delle principali tappe dello sviluppo dell'innovazione tecnico-scientifica e del conseguente
impatto sui settori produttivi, sui servizi e sulle condizioni socio-economiche della fine del
XIX e del XX secolo.
• Competenze:
- Distribuire geograficamente date, avvenimenti, personaggi storici
- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra
aree geografiche e culturali.
- Utilizzare documenti e ricavarne informazioni.
• Capacità:
- Riconoscere nella storia del Novecento le radici storiche del passato, cogliendo gli elementi
di persistenza e di discontinuità;
- analizzare problematiche significative del periodo considerato;
- collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-temporali;
- identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi;
- leggere, anche in modalità multimediale, le differenti fonti letterarie, iconografiche,
documentarie, cartografiche ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e
differenti aree geografiche.
3. ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO SVOLTE
Nella presentazione dei vari argomenti si è cercato di inquadrare l’argomento storico con
collegamenti all’ambito socio-cuturale dell’epoca trattata e con riferimenti al periodo storico
precedente, allo scopo di sviluppare la consapevolezza della storia come ricostruzione e valutazione
critica del passato.
Sono state fornite agli studenti, ogni qualvolta ritenuto necessario, fotocopie di integrazione e/o di
approfondimento del programma svolto.
Le attività di approfondimento cui gli studenti hanno partecipato nel corso dell’anno scolastico sono
le seguenti:
- Conferenza tenuta da Gherardo Colombo sulle origini della corruzione e della
prevaricazione.
- Monologo di Paolo Rumiz tratto dal libro Come cavalli che dormono in piedi presso il
Teatro Rossetti di Trieste
- Conferenza tenuta da Romano Sauro sulla figura del nonno Nazario Sauro, eroe e martire
della Prima Guerra Mondiale
- Partecipazione da parte di una studentessa al Treno della Memoria
- Visione del film Le suffragette
- Visione dello spettacolo teatrale Sarajevo 28/06 e visita del Museo Diego de Enriquez dove
si è tenuto lo spettacolo
- Viaggio in Bosnia dal 18 al 22 Aprile
- Visita guidata presso il “Kleine Berlin”: complesso di gallerie antiaeree a Trieste
La classe ha effettuato una simulazione di terza prova il 2 maggio 2016. In quella occasione sono stati
proposti tre quesiti a risposta aperta in sette righe (tipologia B).
Nel corso dell’anno sono state somministrate verifiche strutturate e/o semi-strutturate che hanno
permesso agli studenti di cimentarsi su tutte le tipologie di quesiti previste per la terza prova
dell’Esame di Stato.
65
4. ATTIVITA’ DI RECUPERO SVOLTE
Non è stato necessario attivare corsi di recupero, poiché si è preferito offrire alla classe opportunità
di recupero e di sostegno in itinere tutte le volte che lo si è ritenuto necessario.
5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Per la valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi prefissati, sono stati utilizzati i
seguenti strumenti di valutazione:
Interrogazioni frontali alternate a prove strutturate e/o semi-strutturate conformi alle tipologie
previste per la terza prova dell’esame di Stato (trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta
singola, quesiti a risposta multipla). Le verifiche sono state due nel primo periodo e tre nel secondo
quadrimestre.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione, si è fatto riferimento ai criteri generali di valutazione
che compaiono nel POF, ai quali sono state improntate tutte le operazioni di valutazione dei singoli
docenti e del Consiglio di Classe: Area dell’1 (prestazione nulla):
- Non viene trasmesso alcun messaggio (prova nulla)
- Rifiuto alla verifica
Area del 2 (prestazione quasi nulla):
- Assenza di conoscenze, frammentarietà
- Messaggio contraddittorio e incomprensibile
Area del 3 (prestazione del tutto insufficiente):
- Contenuti non pertinenti alle richieste
- Esposizione incoerente
- Difficoltà di interpretazione
Area del 4 (prestazione gravemente insufficiente):
- Riferimenti inadeguati al tema proposto
- Informazione molto carente e disorganica
- Difficoltà di comprensione ed errori diffusi
- Uso scorretto della lingua
Area del 5 (prestazione insufficiente):
- riferimenti imprecisi e lacunosi al tema proposto
- informazioni superficiali
- discorso poco coerente
- espressione ostacolata da esitazioni e ripetizioni
- impropria terminologia specifica
Area del 6 ( prestazione sufficiente):
- riferimenti nel complesso adeguati al tema proposto
- possesso delle informazioni fondamentali, eventualmente acquisite in modo mnemonico
- guidato l’alunno si orienta nei contenuti
- sostanziale correttezza lessicale
Area del 7 (prestazione discreta):
- riferimenti corretti e precisi, più approfonditi rispetto al livello precedente
- espressione pertinente, coerente, consequenziale
- adeguata padronanza della terminologia specifica
Area dell’8 (prestazione buona):
- ricchezza di informazioni
- capacità di organizzazione e rielaborazione personale dei contenuti
66
- apporti personali e contributi significativi
- padronanza, scioltezza ed efficacia espositiva
Area del 9 (prestazione ottima):
- informazioni ben organizzate e contestualizzate in modo preciso ed originale
- spunti personali e riferimenti multidisciplinari
- esposizione molto fluida, supportata da un lessico ricco e sempre pertinente e da coerenza
argomentativa
Area del 10 (prestazione eccellente):
- dati analizzati criticamente, rielaborati con collegamenti interdisciplinari autonomi
- argomentazione molto efficace
- lessico originale e ricco
- prova brillante
- arricchimento personale
Hanno concorso alla valutazione finale la rilevazione dell’attenzione e della partecipazione in classe,
dei miglioramenti conseguiti rispetto alla situazione di partenza, del livello di conoscenza dei
contenuti proposti, dell’impegno nello studio, della diligenza e della puntualità nel rispetto delle
consegne, della partecipazione all’attività didattica come capacità di ascolto e di dialogo.
In allegato: copia del programma svolto e dell’eventuale parte da svolgere dopo l’11/05/’16
(controfirmato da due allievi).
Trieste, 11/05/2016
La docente
67
I.S. I.S . “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguist ico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; de lle Scienze Umane opzione Econo mico Sociale; . 34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
SCIENZE UMANE
Prof. ELSA ZIBAI
Classe V GAMMA SU
N.ro ore settimanali 5
N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio 150
PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE
La classe si presenta nel suo insieme motivata e partecipe. L'interesse per la disciplina si è sviluppata
con continuità positiva durante tutto il corso dell'anno scolastico pur risentendo di un impostazione
metodologica pregressa (riferita agli anni scolastici precedenti) poco critica e non sufficientemente
attenta agli aspetti epistemologico-critici della disciplina. La loro formazione ha anche risentito della
carenza di aspetti più squisitamente organizzativi.
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI PER QUANTO RIGUARDA CONOSCENZE
COMPETENZE E CAPACITA'
Le competenze raggiunte in termini di conoscenze si possono definire più che soddisfacenti. Le
competenze in termini di capacità risentono ancora di alcune difficoltà in ordine all'organizzazione
dello studio e nello sviluppo di un approccio critico agli argomenti trattati. Una parte della classe si
colloca nella valutazione complessiva fra il sufficiente e il discreto; un'altra fra il discreto e il buono
ATTIVITA' DI APPROFONDIMENTO SVOLTE
Ogni singola unità didattica è stata accompagnata da un confronto dialogico e critico che ha coinvolto
in forma attiva il gruppo classe con le modalità didattica del “brain storming” e del “coperative
learning”. La classe si è anche confrontata su temi di attualità scelti dagli stessi studenti.
La classe ha anche affrontato gli argomenti interdisciplinari con filosofia (rimando alla
programmazione di filosofia)
INTERVENTI DI RECUPERO sono stati effettuati alla fine di ogni unità didattica per tutti gli
studenti che non hanno raggiunto gli obiettivi in modo sufficiente
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CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Si sono applicati i criteri del POF. Si è fatto ricorso all'osservazione costante dei processi di
apprendimento, alla valutazione formativa e, alla fine di ogni unità didattica alla valutazione
sommativa.
Trieste, 4 maggio 2016
Firma del docente
69
I.S. I.S . “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguist ico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; de lle Scienze Umane opzione Econo mico Sociale; . 34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
FILOSOFIA
Prof. Elsa Zibai
Classe 5C SU
N.ro ore settimanali tre
N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio: 90
PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE
La classe si presenta come un gruppo coeso, motivato e accogliente anche rispetto ai due alunni
diversamente abili. Per quanto attiene alla disciplina, l’insegnante ha evidenziato, all’inizio dell’anno,
attraverso la valutazione diagnostica, delle difficoltà. La classe presentava un approccio metodologico
poco strutturato dal punto di vista delle seguenti competenze: pensiero critico, autonomia
gnoseologica e organicità nell’esposizione. Lo studio si presentava in una modalità prevalentemente
mnemonica e alquanto carente nella capacità di affrontare temi e correnti in una dimensione
interdisciplinare. Anche le competenze linguistiche e le abilità nella produzione scritta e orale non
erano sempre pertinenti e consone alla disciplina.
OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE-COMPETENZE-CAPACITA’
Durante l’anno si è moto lavorato sulle competenze critiche-argomentative, di interconessione e
trasversalità delle conoscenze, sulle competenze espressive sia nell’esposizione orale che nella
produzione scritta, anche attraverso gli strumenti metalinguistici intenzionali e organizzati quali le
sinossi, la corrispondenze significanti-significati, la ricostruzione etimologico-critica e
contestualizzata del lessico della disciplina. In questo momento dell’anno scolastico il bilancio delle
competenze acquisite è sicuramente migliore delle competenze possedute dagli studenti all’inizio
dell’anno scolastico. Tuttavia gli obiettivi raggiunti in termini di competenze come capacità, per una
parte della classe, sono solo sufficienti. Solo un piccolo gruppo ha raggiunto un livello discreto-
buono, gli altri studenti si sono attestati sulla sufficienza.
ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO SVOLTE
Le attività di approfondimento sono state svolte ricorrendo a forme anche didattiche difformi rispetto
alla lezione frontale. In ogni unità didattica si è fatto ricorso alle modalità di “problem solving” e/o
“coperative learning” con il fine di attivare competenze e capacità inerenti gli argomenti trattati. Dal
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punto di vista delle competenze in termini di conoscenze si sono approfonditi, in forma
interdisciplinare, attraverso lezioni in compresenza, i seguenti argomenti che sono comuni sia a
filosofia che a scienze umane. Le teorie estetiche della scuola di Francoforte, con particolare
riferimento alla sociologia della musica con il prof. G. Baldini; “il personalismo filosofico di J.
Maritain” con il prof. F. Skodler; con il prof. M. Ragonese “la biopolitica in ambito novecentesco”
La classe inoltre ha affrontato un modulo CLIL con il prof. F. Ciaramaglia su K. Popper “The open
society and his ennemis”.
ATTIVITA’ DI RECUPERO SVOLTE
Alla fine di ogni unità didattica la docente ha dedicato alcune ore, all’esposizione di quadri sinottici
e concettuali finalizzati ad una migliore attivazione delle competenze e delle capacità da acquisire in
quell’unità didattica. Sono state dedicate delle ore alle verifiche di recupero per gli studenti che non
sono riusciti in una sola verifica, sia scritta che orale, a raggiungere in modo sufficiente gli obiettivi
previsti.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione sono quelli indicati nel POF. Gli strumenti di valutazione si sono così articolati
e interconnessi come segue: all’inizio dell’anno, nei periodi infraquadrimestrali, valutazione
osservativo-diagnostica; durante tutto l’anno valutazione di tipo formativo e alla fine del quadrimestre
valutazione di tipo sommativo. La docente ha fatto anche ricorso costante all’autovalutazione alla
quale gli studenti sono stati continuamente sollecitati. Infine, alla valutazione formativa ha concorso
la valutazione osservativa che ha accompagnato le attività di dialogo fra gli studenti, dei momenti di
“problem solving” e di “coperative learning “.
Trieste, 4 maggio 2016
Firma del docente
71
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
MATEMATICA
Prof. Romanelli Marina
Classe 5C/SU
N.ro ore settimanali 2
N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio 43
1. Presentazione sintetica della classe
La classe è composta da 14 alunni, di cui due con programmazione differenziata. Gli allievi, che ho
seguito nel quarto e nel quinto anno del corso di studi, hanno partecipato attivamente al dialogo
educativo e hanno mostrato un’adeguata motivazione a portare avanti con impegno la propria
formazione, anche se un livello di autonomia nell’apprendimento non ancora avanzato, un metodo di
studio non sempre efficace e una cadenza piuttosto irregolare delle lezioni in alcuni periodi dell’anno
scolastico hanno talvolta rallentato lo svolgimento dei programmi e in alcuni casi non hanno
consentito agli alunni di raggiungere i risultati sperati.
I risultati medi della classe, in relazione agli obiettivi programmati, sono comunque sufficienti.
2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità
All’inizio di maggio quasi tutti gli alunni della classe sono in grado di comprendere il linguaggio e
i principali simboli dell’Analisi Matematica. Gli studenti, generalmente, conoscono i grafici delle
funzioni trascendenti elementari e sanno determinare il dominio di funzioni più complesse,
risolvendo semplici disequazioni razionali, logaritmiche ed esponenziali; sono inoltre capaci di
calcolare limiti e derivate di funzioni razionali e comprenderne la rilevanza per lo studio delle
caratteristiche del grafico della funzione.
Per quanto riguarda gli aspetti teorici, gli allievi conoscono le principali definizioni relative alle
funzioni e alle loro proprietà e sono generalmente in grado di esprimerle in un linguaggio
sufficientemente formalizzato.
Il libro di testo cui si è fatto riferimento è: Bergamini, Trifone, Barozzi – Matematica.azzurro vol.5 -
ed.Zanichelli.
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3. Attività di recupero svolte
Nei mesi di febbraio-marzo è stato realizzato in orario extracurricolare un corso di 10 ore per il
recupero delle insufficienze in matematica relative al primo periodo dell’anno scolastico, rivolto
soltanto ad alcuni alunni; altre 4 ore sono state svolte in aprile.
4. Criteri e strumenti di valutazione
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate verifiche scritte e orali con domande teoriche ed
esercizi applicativi. Alcune verifiche scritte sono state strutturate conformemente alla tipologia B
prevista per la terza prova dell’Esame di Stato.
Per la valutazione sono stati presi in considerazione i seguenti elementi:
1) Comprensione dei quesiti e impostazione dei procedimenti risolutivi
2) Conoscenza dei dati teorici necessari alla risoluzione dei quesiti
3) Capacità di esposizione dei procedimenti risolutivi in riferimento a:
a) linearità logica e chiarezza espositiva;
b) correttezza nei calcoli;
c) completezza delle informazioni richieste;
d) correttezza formale e terminologica;
e) numero di quesiti svolti.
Il livello minimo per il conseguimento della sufficienza è stato così determinato:
interpretazione corretta dei quesiti proposti - conoscenza delle informazioni minime richieste -
presenza di qualche errore di calcolo - stesura dei procedimenti ordinata.
Per quanto riguarda la valutazione finale sono stati inoltre considerati:
media dei voti attribuiti - progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza - costanza di impegno e
attenzione in classe e nello studio domestico - interesse e partecipazione al dialogo educativo -
autonomia raggiunta sul piano applicativo ed operativo - rielaborazione critica di quanto appreso nel
corso dell’anno - fattori personali o familiari che possono aver influito sulla costanza nell’impegno o
sulla motivazione allo studio
Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio
Trieste, 11 maggio 2016
Firma del docente
73
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
FISICA
Prof. Romanelli Marina
Classe 5C/SU
N.ro ore settimanali 2
N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio 56
1. Presentazione sintetica della classe La classe, che seguo da due anni, è composta da 14 alunni, di cui due con programmazione
differenziata. Nel corso dell’anno scolastico il comportamento in aula degli studenti è stato sempre
corretto e partecipativo e l’impegno generalmente adeguato. Nel secondo periodo dell’anno, però, lo
studio della disciplina ha comportato per diversi alunni qualche difficoltà, probabilmente a causa
dell’accumularsi delle nozioni da ricordare e dell’approccio piuttosto teorico del libro di testo, sempre
molto dettagliato e approfondito. In ogni caso all’inizio di maggio le valutazioni degli studenti sono
mediamente sufficienti, anche se molti di loro denunciano una certa fatica nel tener le fila di tutti gli
argomenti svolti. Si è fatto riferimento al seguente libro di testo: Caforio, Ferilli, Fisica!, ed. Le
Monnier
2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità
All’inizio di maggio la maggior parte degli studenti è in grado di descrivere i principali fenomeni
elettrici e magnetici, facendo riferimento anche a considerazioni di carattere quantitativo, ha
compreso i fondamentali concetti di campo e potenziale elettrico, risolve semplici esercizi applicativi
di elettrostatica ed elettrodinamica. E’ inoltre in grado di spiegare le interazioni tra magneti e
conduttori percorsi da corrente.
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3. Attività di recupero svolte
In generale gli studenti hanno recuperato autonomamente eventuali insufficienze relative al primo
periodo dell’anno scolastico, attraverso lo studio individuale.
4. Criteri e strumenti di valutazione
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate verifiche scritte e orali con domande teoriche ed
esercizi applicativi. Alcune verifiche scritte sono state strutturate conformemente alla tipologia B
prevista per la terza prova dell’Esame di Stato.
Per la valutazione sono stati presi in considerazione i seguenti elementi:
1) Comprensione dei quesiti e impostazione dei procedimenti risolutivi
2) Conoscenza dei dati teorici necessari alla risoluzione dei quesiti
3) Capacità di esposizione dei procedimenti risolutivi in riferimento a:
a) linearità logica e chiarezza espositiva;
b) correttezza nei calcoli;
c) completezza delle informazioni richieste;
d) correttezza formale e terminologica;
e) numero di quesiti svolti.
Il livello minimo per il conseguimento della sufficienza è stato così determinato:
interpretazione corretta dei quesiti proposti - conoscenza delle informazioni minime richieste -
presenza di qualche errore di calcolo - stesura dei procedimenti ordinata.
Per quanto riguarda la valutazione finale sono stati inoltre considerati:
media dei voti attribuiti - progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza - costanza di impegno e
attenzione in classe e nello studio domestico - interesse e partecipazione al dialogo educativo -
autonomia raggiunta sul piano applicativo ed operativo - rielaborazione critica di quanto appreso nel
corso dell’anno - fattori personali o familiari che possono aver influito sulla costanza nell’impegno o
sulla motivazione allo studio
Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio
Trieste, 11 maggio 2016
Firma del docente
75
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
INGLESE
Prof.ssa-- Gaglione Angela
Classe—5 C/SU
N.ro ore settimanali --3
N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio --75
1. Presentazione sintetica della classe
LA CLASSE è formata da 14 studenti, due dei quali sono seguiti da insegnante di sostegno con un
PEI differenziato, e non vengono valutati in maniera specifica per la lingua straniera.
La classe ha avuto continuità didattica nell’arco del quinquennio.
Corretti nel comportamento, si sono sempre dimostrati solidali e collaborativi fra loro, specialmente
durante quest'ultimo anno. Diversamente motivati, ma inclini ad una partecipazione attiva, gli
studenti sono generalmente attenti e desiderosi di collaborare con l’insegnante per cui il dialogo
didattico educativo è stato positivo e costruttivo.
La partecipazione alle lezioni, generalmente attiva e interessata, è stata vivacizzata dagli interventi
e le domande curiose e stimolanti di alcuni alunni. Tutti sono stati abbastanza puntuali nella consegna
delle esercitazioni, nel lavoro a casa, nel seguire le lezioni; solo pochi elementi hanno rivelato una
maggiore difficoltà, specialmente nella fase di rielaborazione dei contenuti, ma hanno sempre
dimostrato buona volontà e interesse per le attività e i temi proposti.
Grazie ad un impegno costante, alcuni hanno fatto registrare concreti miglioramenti nel realizzare
uno standard di espressione certamente più fluente e corretto rispetto allo scorso anno scolastico, per
cui il livello linguistico medio della classe è più che sufficiente, in alcuni casi più che buono.
Un gruppetto di studentesse ha partecipato al corso per il conseguimento della certificazione esterna
organizzato dalla scuola.
2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità
In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti, in modo vario, i seguenti obiettivi
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cognitivi e formativi in termini di
Conoscenze: Principali esponenti e movimenti culturali della letteratura inglese del periodo compreso fra la fine
dell’ ‘800 e i giorni nostri, con riferimenti alle vicende storiche e sociali ad esse collegate.
Conoscenza di alcuni autori e testi che hanno caratterizzato i periodi di cui sopra, sempre in
collegamento con le altre discipline, in modo particolare storia, arte, letteratura italiana.
Conoscenza delle principali caratteristiche tecniche narrative che hanno determinato l’evoluzione dei
vari generi letterari in epoca moderna e contemporanea.
Conoscenze lessicali e linguistiche pertinenti al livello B2 del CEF
Ampliamento del lessico pertinente alle tematiche di interesse sociale e di attualità
Competenze:
Analizzare e interpretare diverse tipologie testuali con particolare riferimento alla letteratura di settore .
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare
ricerca, comunicare.
Capacità:
Comprendere in maniera globale e analitica testi scritti relativi a tematiche storico-culturali, sociali,
letterarie.
Comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto storico – culturale,
in un’ottica comparativa con analoghe esperienze di lettura di testi in lingua italiana.
3. Attività di recupero svolte
Non è stato necessario attivare corsi di recupero, prediligendo un’azione mirata di recupero e
consolidamento delle abilità, concentrata nel primo periodo. In accordo con gli studenti, è stato
predisposto lavoro individualizzato da eseguire a casa per coloro che ne hanno avuto necessità.
Gli studenti sono stati particolarmente attivi nel richiedere opportunità di recupero sia per le
abilità orali che scritte.
Durante tutto l’anno scolastico l’azione didattica è stata volta a recuperare e consolidare sia le
abilità attive che passive: gli studenti sono stati costantemente stimolati a interagire con
l’insegnate e con i compagni usando la lingua, a migliorare l’accuratezza nella produzione di
testi scritti, a superare la ritrosia nell’esporre oralmente concetti, opinioni e riflessioni personali.
Si prevede ancora una prova scritta o orale di recupero per gli studenti che nel secondo
quadrimestre non hanno raggiunto una valutazione sufficiente.
4. Criteri e strumenti di valutazione
La valutazione sommativa è data dai seguenti elementi:
Scritto
Le verifiche scritte sono state due nel corso del 1° quadrimestre e tre nel 2° quadrimestre, volte
ad accertare la comprensione di un breve estratto da un testo letterario studiato e/o la conoscenze
degli argomenti studiati.
Durante le prove scritte del 2° quadrimestre (test simili alla terza prova—tipologia A, B e C )
gli studenti hanno lavorato con l’ausilio del dizionario monolingue e bilingue.
Anche le esercitazioni scritte (riassunti di brevi articoli o testi letterari, domande a risposta aperta
su argomenti vari da eseguire a casa) da me corrette e riconsegnate agli studenti con indicazioni
per l’autocorrezione, come pure le prove d’esame simulate (terza prova tipologia A-B) hanno
fornito utili indicazioni per la valutazione.
Orale
Produrre testi di tipo descrittivo, espositivo ed argomentativo;
Partecipare a conversazioni e interagire in una discussione in maniera adeguata sia agli interlocutori
sia al contesto
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Le verifiche orali sono consistite sia in interrogazioni approfondite (1 nel primo e 2 nel secondo
quadrimestre) che in rapide e frequenti domande dal posto volte a verificare la comprensione e
la capacità di analisi degli estratti da testi letterari sia la reale comprensione degli argomenti
svolti.
I criteri generali di valutazione di cui ho tenuto conto sia nelle prove orali che in quelle scritte sono i
seguenti:
1) capacità linguistiche globali e specifiche dello studente, quali :
- efficacia comunicativa
- correttezza grammaticale
- adeguato uso del lessico
2) capacità di collegamento, analisi e sintesi
3)corretta organizzazione del discorso e aderenza al tema proposto
(soprattutto nelle produzioni scritte)
4) pronuncia ed intonazione (solo per le prove orali)
Per quanto riguarda i parametri di valutazione e gli indicatori di livello si fa riferimento ai criteri del
POF lingue dell’Istituto e alle griglie ad esso allegate.
Descrizione del livello minimo atteso per il conseguimento della sufficienza nei test scritti:
Lo studente è capace di esprimere in modo sintetico, ma pertinente i contenuti proposti dalle domande a
risposta aperta, conosce i contenuti anche se in modo un po’ mnemonico, presenza di alcuni errori
grammaticali, morfologici e inesattezze lessicali che non compromettono in modo sostanziale la
comunicazione.
Descrizione del livello minimo atteso per il conseguimento della sufficienza nei test orali:
Ha acquisito i contenuti disciplinari, anche se in modo un po’ mnemonico.
LINGUA: leggera influenza dell’italiano sulla pronuncia. Pochi errori morfologici, di cui comprende
i motivi ed è capace di auto correggersi, alcune imprecisioni sia grammaticali che lessicali.
Qualche pausa innaturale mentre cerca le parole. Riesce a trasmettere ciò che vuole dire.
Per la valutazione della prova di simulazione si fa riferimento alla griglia d’istituto.
Inoltre, concorre alla valutazione la considerazione del livello di partenza dello studente, la
partecipazione, l’impegno nello svolgere il lavoro a scuola e a casa, l’apporto individuale alla crescita
umana e culturale della classe.
Trieste, 2 maggio 2016
Firma del docente
Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio
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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
SCIENZE NATURALI
Prof. Elisa Loi
Classe 5CSU
N.ro ore settimanali 2
N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio 43
1. Presentazione sintetica della classe
La classe si è dimostrata attenta, partecipe ed interessata. Per taluni lo studio però è stato
discontinuo. L’esiguo numero di ore non ha permesso di sviluppare in modo approfondito il
programma.
2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità
Conoscenze
- conoscere e comprendere i contenuti della disciplina
- conoscere il linguaggio specifico
Competenze
- usare un corretto lessico scientifico
- trarre informazioni da un manuale scolastico, testi e documenti più articolati.
- interpretare un grafico, immagini reali e modelli quali strumenti di rappresentazione e analisi
della realtà
- collegare i contenuti appresi in maniera autonoma e personale
Capacità
- comprendere un testo scientifico
- riconoscere i contenuti fondamentali delle scienze naturali e le procedure di indagine
- trasferire le conoscenze acquisite in un contesto culturale pluridisciplinare
79
3. Attività di approfondimento svolte
Incontro con specialisti e operatori dell’Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori
(ANVOLT) sui temi: “Prevenzione dei tumori cutanei” e “Prevenzione da Papillomavirus HPV e
altre malattie sessualmente trasmesse MST”
4. Attività di recupero svolte
L’attività di recupero è stata svolta in classe con momenti di riepilogo, esercitazioni e attraverso lo
studio autonomo.
5. Criteri e strumenti di valutazione
Verifiche
colloqui (prove orali)
prove scritte strutturate e semistrutturate
simulazioni di terza prova con quesiti a risposta aperta: tipologia B
Valutazioni
Viene espressa in decimi e si è attenuta ai seguenti criteri:
conoscenze dei contenuti; conoscenza della terminologia specifica; organizzazione logica del
discorso;capacità di analisi, sintesi e approfondimento personale
Criteri per l’attribuzione della sufficienza:
Riferimenti nel complesso adeguati al tema proposto. Possesso delle informazioni fondamentali.
Sostanziale correttezza lessicale. Guidato si orienta nei contenuti e riesce a fare dei collegamenti
In sede di valutazione finale viene considerata la partecipazione all’attività didattica come capacità
di ascolto, dialogo (interventi personali, richieste di approfondimenti) e autonomia nel lavoro
scolastico.
Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio
Trieste, 11 maggio 2016
Firma del docente
80
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
STORIA DELL’ARTE
Prof. Marco Ragonese (supplente prof.ssa Chiara Petrosino)
Classe 5 gamma indirizzo Scienze Umane
N.ro ore settimanali: 2
N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio: 47
1. Presentazione sintetica della classe
La classe è stata seguita continuativamente dallo scrivente a partire dal quarto anno, eccezion fatta
per un periodo di quindici giorni all’inizio dell’attuale anno scolastico.
La classe ha dimostrato un ottimo interesse alla materia che si è tradotto in risultati didatticamente
molto soddisfacenti. Questa attitudine si è tradotta, in entrambi i quadrimestri, in un andamento senza
insufficienze e, nel caso di un paio di alunni, in valutazioni molto buone. Il clima collaborativo in
aula ha, inoltre, favorito il recupero della programmazione e l’approfondimento di aspetti specifici
riguardanti l’arte contemporanea facendo si che ciascun allievo raggiungesse gli obiettivi di base – in
alcuni casi in maniera molto buona – e sviluppasse le competenze necessarie per affrontare un
eventuale prosieguo degli studi.
2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità
Gli obiettivi disciplinari raggiunti possono essere sintetizzati in:
- Capacità di utilizzare una terminologia conforme alla materia;
- Capacità di individuare e collegare periodi storici e movimenti artistici, comprendendo i nessi
tra ambiti disciplinari differenti (scultura, pittura, installazione) e tra questi e la società;
- Necessità del superamento del canone estetico come unico parametro di valutazione di un'opera
d'arte, in favore di una comprensione più profonda e complessa del processo creativo.
Gli alunni hanno acquisito le competenze necessarie per analizzare, contestualizzare (in un
determinato periodo storico e/o contesto economico, sociale) e collegare ad altre discipline le opere
d'arte studiate – dal neoclassicismo alle avanguardie del secondo dopoguerra – utilizzando un lessico
appropriato e formulando giudizi ponderati e comprensivi della complessità del processo artistico.
3. Attività di approfondimento svolte
81
Le lezioni frontali sono state costantemente affiancate da un’attività di “carotaggio” nel dibattito
contemporaneo intorno all’arte, stimolando una visione multidisciplinare del fare artistico. In
particolare sono state svolte due lezioni monografiche - L’ossessione della realtà: realismo,
surrealismo, iperrealismo e La Biopolitica e l’arte
In questa ottica la classe ha visitato a Treviso, il 16 aprile 2016, le mostre Escher al Museo S. Caterina
ed El Greco alla Casa dei Carraresi.
4. Attività di recupero svolte
Non avendo registrato insufficienze, non è stata necessaria alcuna attività di recupero durante l’anno.
5. Criteri e strumenti di valutazione
Metodologicamente la valutazione della preparazione di ogni alunno è stata strutturata mediante
verifiche scritte, redatte secondo la tipologia A (trattazione breve), e valutate mediante un unico
giudizio espresso in decimi.
Nella convinzione di non potere scindere obiettivi disciplinari e criteri di valutazione, questi ultimi
sono basati – in riferimento al POF - sulla capacità di cogliere i nessi cronologici e linguistici del fare
artistico, sull'acquisizione di un lessico appropriato, sull'attenzione e l'entusiasmo mostrati durante le
lezioni in classe, sul riconoscimento di peculiarità e analogie tra le diverse opere.
Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio
Trieste, 11 maggio 2016
Firma del docente
82
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
Ex I. M.: Liceo Socio Psico-Pedagogico (ind. Brocca e ind. sperim. Scienze Sociali)
34124 TRIESTE - Via Madonna del Mare, 11
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof. : ANDREINA BURLA
Materia : SCIENZE MOTORIE
N.ro ore settimanali : 2 N.ro ore complessivamente svolte : 52
Classe : 5 C/SU
Presentazione sintetica della classe;
La classe è composta da 15 allievi di cui 4 maschi e 11 femmine. Due alunni sono diversamente abili
ma quest’anno non hanno frequentato le lezioni di scienze motorie. Un alunno si è ritirato. La classe
ha dimostrato interesse e partecipazione per la materia. Il comportamento è stato sempre corretto. Il
profitto risulta nel complesso buono. La sottoscritta ha seguito gli alunni nel corso di tutti e cinque
gli anni di studio.
Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità
Quasi la maggior parte degli allievi ha acquisito, con alcune differenze individuali, capacità
organizzative ed autonome nel lavoro con rispetto delle scadenze previste; ha affinato le capacità di
ascolto ed attenzione, per la corretta comprensione delle richieste e la completa esecuzione dei
compiti assegnati; possiede una buona conoscenza della terminologia e degli elementi di base
dell'educazione fisica; possiede buone capacità di controllo motorio e di rilassamento, di equilibrarsi
e di mantenere una postura corretta in situazioni statiche e dinamiche, di sopportare carichi di lavoro
progressivamente crescenti; possiede abilità specifiche per i giochi sportivi trattati (controllo
dell'attrezzo, passaggi, ricezione), per le attività ginniche ed atletiche svolte; è in grado di utilizzare
efficacemente le conoscenze e gli strumenti per ideare, progettare e realizzare attività finalizzate.
Conosce gli elementi essenziali dell'anatomia e della fisiologia applicata all'educazione fisica. Nel
complesso la classe ha dimostrato interesse e partecipazione, raggiungendo obiettivi molto buoni.
83
Criteri e strumenti di valutazione
Nella trattazione degli argomenti e delle attività si è tenuto conto della sequenza logica della disciplina
e di quella psicologica rispondente all'esigenza degli alunni. La scelta degli argomenti teorici è stata
prevalente nel corso del secondo periodo vista l'inagibilità della palestra ed è stata fatta in relazione
a quelli trattati con le scienze. I vari temi sono stati proposti nella loro globalità e lo svolgimento piu'
o meno approfondito è stato conseguente all'interesse manifestato. Sono state utilizzate lezioni
frontali, dialoghi, esercitazioni guidate individuali e di gruppo per stimolare la partecipazione e gli
interventi personali, per offrire a tutti gli studenti la possibilità di esprimersi e di apportare il proprio
contributo.
Le modalità di verifica adoperate sono state: osservazione diretta e test, richieste di esecuzioni in
seguito a descrizione verbale, ideazione ed esecuzione di attività finalizzate e prove scritte. Le
prestazioni pratiche sono state estremamente variabili per cause di tipo fisiologico e di esperienza
precedenti. Nella valutazione finale sono stati pertanto considerati l'impegno, l'attenzione, la costanza
nella partecipazione attiva, il miglioramento relativo al livello di partenza, la padronanza del
linguaggio e l'autonomia raggiunta nell'organizzazione del lavoro.
Trieste, 11 maggio 2016
Firma del docente
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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
RELAZIONE FINALE
MATERIA: IRC
Prof. Valentina Dordolo
Classe: VC/SU
N.ro ore settimanali: 1
N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio: 27
1. Presentazione sintetica della classe: La classe VC/SU è stata seguita dalla docente a partire
dal quarto anno del percorso formativo e didattico. La programmazione delle unità di
apprendimento ha inteso proporre un percorso che, a partire dalle fonti storiche del
Cristianesimo, giungesse ad approfondire l’antropologia cristiana in rapporto soprattutto al
dialogo interreligioso ed alle questioni sociali. Di particolare interesse si sono rivelate le
testimonianze di Martin Luther King e di alcuni missionari legati alla testimonianza evangelica
intesa come conoscenza e rispetto delle altre culture e religioni (B. Salvarani, R. Panikkar,
Gandhi). Numerose le curiosità emerse sul panorama delle nuove religioni o nuovi movimenti
religiosi presenti in Occidente, di derivazione statunitense (Scientology) o di provenienza
orientale (ad es., movimenti ispiratisi a vario titolo al Buddhismo tibetano).
2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità: Nel
complesso, valutando l’interesse e la partecipazione costanti e pertinenti della classe, gli obiettivi
disciplinari per quanto riguarda le conoscenze, le competenze e le capacità possono considerarsi
raggiunti. Di rilievo la rielaborazione personale delle tematiche proposte e la sensibilità
dimostrata per le realtà caratterizzate da disagio sociale, considerato sia dal punto di vista
materiale sia da quello spirituale.
3. Criteri e strumenti di valutazione: L’utilizzo di una metodologia comprendente più mediatori
didattici (dalla lezione frontale all’uso degli strumenti multimediali, dal lavoro individuale a
quello di gruppo) ha consentito di valorizzare il coinvolgimento diretto degli alunni, anche
attraverso domande mirate e la lettura di testi legati alla trattazione dell’unità di apprendimento.
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Al fine di poter valutare la chiarezza e la profondità della rielaborazione dei concetti proposti e
delle tematiche affrontate sono state eseguite prove orali.
Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio
Trieste, 11 maggio 2016
La docente
Prof. Valentina Dordolo
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11. Programmi dei singoli insegnamenti
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
PROGRAMMA
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Prof. Luisa Lozar
Classe V C/SU
Libri di testo:
AA.VV., Testi e storia della letteratura. L’età napoleonica e il Romanticismo. Vol. D, ed. Paravia
AA.VV., Testi e storia della letteratura. Leopardi, la Scapigliatura, il Verismo e il Decadentismo.
Vol. E, ed. Paravia
AA.VV., Testi e storia della letteratura. Il primo Novecento e il periodo tra le due guerre. Vol. F,
ed. Paravia
AA.VV., Testi e storia della letteratura. Dal dopoguerra ai giorni nostri. Vol. G, ed. Paravia
Dante Alighieri, Divina commedia, nuova edizione integrale edita da Paravia, a cura di A. Marchi
(edizione consigliata)
Per quanto concerne la lettura/analisi di passi dalla Divina commedia di Dante Alighieri, in un’ottica
di propedeuticità rispetto allo svolgimento del programma previsto per la classe V, prima di affrontare nuovi
canti sono stati richiamati quelli affrontati in III ed in IV e soprattutto si è ripreso l’inquadramento generale
dell’opera. La trattazione relativa alla Commedia dantesca è stata poi proposta per moduli, con un lavoro
avviato nel secondo periodo.
MODULO 1: partendo da alcuni spunti derivati dal Bellum civile di Lucano (cfr programma di letteratura
latina), si è lavorato sui seguenti passi:
è stato ripreso il I canto del Purgatorio, già noto agli studenti, insistendo in particolare sulla figura di
Catone, ma cogliendo anche l’occasione per riproporre qualche riflessione su Inferno I e Paradiso I
nell’ottica di una generale ripresa di contatto con la Commedia;
è stata proposta la lettura di Inferno XIV, sia partendo da alcuni spunti lucanei sia per i riferimenti che
questo canto contiene relativamente alla struttura di Inferno e Purgatorio e ad alcune importanti
allegorie;
è stata proposta la lettura di Inferno XXIV e XXV, per alcuni rimandi a passi di Lucano affrontati in
classe, nonché per i rimandi alle Metamorfosi di Ovidio.
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MODULO 2: con riferimento alla figura e all’opera di Stazio (cfr programma di letteratura latina), si è lavorato
sui canti XXI e XXII del Purgatorio.
MODULO 3: lettura/analisi di alcuni passi dal Purgatorio, anche con riferimenti a filoni tematici o a canti
precedentemente incontrati dagli studenti (ad esempio, alle tematiche politiche e ai sesti canti):
canto XVI, 46-145: tematica politica connessa all’incontro di Dante con Marco Lombardo;
canto XXIII: l’incontro con Forese Donati (gli incontri con gli amici; le profezie);
canto XXIV, 1-99: il riferimento a Piccarda (rimandi a Paradiso, III), il colloquio con Bonagiunta e
la definizione del dolce stil novo, la profezia dell’esilio.
MODULO 4: lettura/analisi di Purgatorio XXVIII e XXX, 22-81 per un discorso sul paradiso terrestre e sulla
scomparsa di Virgilio e comparsa di Beatrice.
NB I moduli 5-6-7 qui di seguito elencati sono stati illustrati agli studenti nei loro contenuti prima del CdC
del 13 maggio e verranno poi ripresi ed approfonditi con una più puntuale analisi testuale in una successiva
lezione dedicata.
MODULO 5: lettura/analisi di Paradiso XI e XII, per il discorso su San Francesco e San Tommaso.
MODULO 6: lettura/analisi di Paradiso XV, 88-148, XVI, 1-27 e 79-86 e XVII per l’incontro tra Dante e
Cacciaguida e la tematica politica (cfr modulo 3).
MODULO 7: lettura/analisi di Paradiso XXXIII.
Per quanto riguarda gli argomenti di letteratura, nelle prime settimane di lezione la docente, riprendendo in
un’ottica introduttiva al programma del presente a.s. alcuni argomenti sommariamente trattati alla fine dello
scorso a.s., ha colto l’occasione per verificare in entrata le competenze degli studenti nell’ambito dell’analisi
testuale: in particolare, si è lavorato su materiali tratti dai voll. “C” e “D” del libro di testo, correggendo alcuni
esercizi svolti dagli studenti nel corso dell’estate ed approfondendo il discorso su Illuminismo, Neoclassicismo
e Preromanticismo in Europa e in Italia, anche attraverso la ripresa di alcuni testi-chiave di autori quali
Beccaria, Goldoni, Parini, Alfieri e Foscolo, su cui appunto gli studenti avevano lavorato in modo autonomo.
Ciò premesso, il programma di letteratura per la classe V è stato condotto sui libri di testo più sopra
indicati e sono stati trattati sia specifici autori, anche attraverso l’analisi di testi significativi in prosa o in versi,
sia periodi e movimenti della nostra letteratura, anche attraverso raffronti con altre letterature.
Qui di seguito si indicano i paragrafi e i percorsi specificamente affrontati dai libri di testo e i testi
d’autore letti ed analizzati, per comodità trascritti qui nell’ordine dell’indice, benché le lezioni abbiano spesso
seguito percorsi tematici o modulari diversi; tutti i testi in lingue diverse dall’italiano sono stati affrontati in
traduzione.
VOLUME “D”
2. L’età del Romanticismo
Le coordinate
Lo scenario: storia, società, cultura, idee
MICROSAGGIO 3: Origine del termine “Romanticismo”
1. Aspetti generali del Romanticismo europeo
2. L’Italia: strutture politiche, economiche e sociali dell’età risorgimentale
3. Le ideologie
4. Le istituzioni culturali
5. Gli intellettuali: fisionomia e ruolo sociale
6. Il pubblico
7. Lingua letteraria e lingua dell’uso comune
La mappa della letteratura
PERCORSO 1 – IL DIBATTITO DELLE IDEE Il Romanticismo
1. La concezione dell’arte e della letteratura nel Romanticismo europeo (cenni)
2. Il movimento romantico in Italia
Madame de Staël, “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni”
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Pietro Giordani, “Un italiano risponde al discorso della de Staël”
Giovanni Berchet, “La poesia popolare” (dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo
figliolo)
Pietro Borsieri, “La letteratura, l’arte di moltiplicare le ricchezze e la reale natura delle cose
(dal Programma del “Conciliatore”)
PERCORSO 2 – GENERE La poesia nell’età romantica
1. La lirica in Europa (cenni)
2. La poesia in Italia
Carlo Porta, “Una vittima di inganni e soprusi” (dal Lament del Marchionn di gamb avert,
vv. 353-376)
G. Gioacchino Belli, Er giorno der giudizzio e Chi cerca trova (dai Sonetti)
PERCORSO 3 – GENERE Il romanzo nell’età romantica
1. Il romanzo in Europa (cenni)
MICROSAGGIO 4: Il romanzo di formazione
2. Il romanzo in Italia
Ippolito Nievo, “Ritratto della Pisana” (da Le confessioni di un Italiano, cap. I)
PERCORSO 4 – TEMA L’eroe romantico (cenni)
PERCORSO 5 – TEMA Il lato oscuro della realtà (cenni)
PERCORSO 6 – AUTORE Alessandro Manzoni
1. La vita
MICROSAGGIO 6: Il giansenismo
2. Prima della conversione: le opere classicistiche
3. Dopo la conversione: la concezione della storia e della letteratura
“La funzione della letteratura: render le cose un po’ più come dovrebbono essere”
(dall’Epistolario, lettera a Fauriel del 9/2/1806)
MICROSAGGIO 7: Le unità aristoteliche
“Storia e invenzione poetica” (dalla Lettre à M. Chauvet)
“L’utile, il vero, l’interessante” (dalla Lettera sul Romanticismo)
4. Gli Inni sacri
La Pentecoste
5. La lirica patriottica e civile
Il cinque maggio
6. Le tragedie
“Il dissidio romantico di Adelchi” (dall’Adelchi, atto III, scena I)
“L’amor tremendo” (dall’Adelchi, atto IV, scena I, vv. 139-161)
“Morte di Ermengarda” (dall’Adelchi, atto IV, scena I, coro)
“Morte di Adelchi: la visione pessimistica della storia” (dall’Adelchi, atto V, scene VIII-X)
7. Incontro con le opere: il Fermo e Lucia e I promessi sposi. Ripresa degli elementi fondamentali della
lettura ed analisi integrale dei Promessi sposi risalente al biennio ed esemplificazione del rapporto
con il Fermo e Lucia attraverso le seguenti letture:
“Un sopruso feudale” (dal Fermo e Lucia, tomo I, cap. III)
“La vergine e il seduttore” (da I promessi sposi, cap. III)
“Libertinaggio e sacrilegio: la seduzione di Geltrude” (dal Fermo e Lucia, tomo II, cap. V)
“La sventurata rispose” (da I promessi sposi, cap. X)
MICROSAGGIO 9: Il narratore e i punti di vista dei personaggi
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8. Dopo I promessi sposi: il distacco dalla letteratura
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
VOLUME “E”
Giacomo Leopardi
1. La vita
2. Il pensiero
3. La poetica del “vago e indefinito” attraverso alcuni passi dello Zibaldone (in parentesi le pagine del
manoscritto leopardiano):
“La teoria del piacere” (165-172)
“Il vago, l’indefinito e le rimembranze della fanciullezza” (514-516)
“L’antico” (1429-1430)
“Indefinito e infinito” (1430-1431)
“Il vero è brutto” (1521-1522)
“Teoria della visione” (1744-1747)
“Parole poetiche” (1789-1798)
“Ricordanza e poesia” (1804-1805)
“Teoria del suono” (1927-1930)
“Indefinito e poesia” (1982-1983)
“Suoni indefiniti” (4293)
“La doppia visione” (4418)
“La rimembranza” (4426)
4. Leopardi e il Romanticismo
5. Incontro con l’opera: i Canti
MICROSAGGIO 1: Le edizioni dei Canti e delle Operette morali
“L’infinito”
“La sera del dì di festa”
“Ultimo canto di Saffo”
“A Silvia”
“Le ricordanze”
“La quiete dopo la tempesta”
“Il sabato del villaggio”
“Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”
“Il passero solitario”
“A se stesso”
MICROSAGGIO 2: La Palinodia al marchese Gino Capponi e la polemica contro l’ottimismo
progressista
“La ginestra o il fiore del deserto”
MICROSAGGIO 3: Leopardi e il ruolo intellettuale
ECHI NEL TEMPO: Leopardi in Montale
6. Le Operette morali e l’”arido vero”
“Dialogo della natura e di un Islandese”
“Dialogo di Tristano e di un amico”
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
1. L’età postunitaria
Le coordinate
Lo scenario: storia, società, cultura, idee
1. Le strutture politiche, economiche e sociali
2. Le ideologie
90
3. Le istituzioni culturali
4. Gli intellettuali
5. La lingua
La mappa della letteratura
PERCORSO 1 – TEMA La contestazione ideologica e stilistica degli Scapigliati (cenni)
PERCORSO 2 – GENERE Il romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano
1. Il Naturalismo francese
Gustave Flaubert (cenni alla figura e all’opera, Madame Bovary in particolare)
Edmond e Jules de Goncourt, “Un manifesto del Naturalismo” (dalla prefazione di Germinie
Lacerteux)
MICROSAGGIO 5: Il discorso indiretto libero
2. Il Verismo italiano
Luigi Capuana, “Scienza e forma letteraria: l’impersonalità” (dalla recensione ai Malavoglia
di G. Verga)
Federico De Roberto (cenni alla figura e all’opera, I Viceré in particolare)
ECHI NEL TEMPO: I Viceré di De Roberto, I vecchi e i giovani di Pirandello, Il gattopardo di Tomasi
di Lampedusa
PERCORSO 4 – TEMA La condizione femminile nell’età borghese
Cenni a Madame Bovary di Gustave Flaubert e a Casa di bambola di Henrik Ibsen
Sibilla Aleramo, “Il rifiuto del ruolo tradizionale” (da Una donna, capp. 12 e 13)
PERCORSO 5 – AUTORE Giosue Carducci
1. La vita
2. L’evoluzione ideologica e letteraria
3. La prima fase della produzione carducciana: Juvenilia, Levia gravia, Giambi ed epodi
4. Le Rime nuove
MICROSAGGIO 6: Il concetto di Kitsch
“San Martino”
“Pianto antico”
“Idillio maremmano”
ECHI NEL TEMPO: Estraneità alla vita comune e sensi di colpa dell’intellettuale nella letteratura
del Novecento
5. Le Odi barbare
“Fantasia”
MICROSAGGIO 7: La metrica barbara
MICROSAGGIO 8: Il parnassianesimo
“Nella piazza di San Petronio”
“Alla stazione in una mattina d’autunno”
“Nevicata”
6. Rime e ritmi
7. Carducci critico e prosatore
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
PERCORSO 6 – AUTORE Giovanni Verga
1. La vita
91
2. I romanzi preveristi (con un rimando, in particolare, a Storia di una capinera, testo letto
integralmente dagli studenti al biennio, nell’ambito di una riflessione sul tema della monacazione
forzata a partire dalla figura della monaca manzoniana)
3. La svolta verista
4. Poetica e tecnica narrativa del Verga verista
“Sanità rusticana e malattia cittadina” (dalla lettera del 14 marzo 1879 a Capuana)
“Impersonalità e regressione” (dalla prefazione all’Amante di Gramigna)
5. L’ideologia verghiana
6. Il verismo di Verga e il naturalismo zoliano
7. Vita dei campi
“Fantasticheria”
MICROSAGGIO 9: Il populismo
MICROSAGGIO 10: Lo straniamento
“Rosso malpelo”
“La lupa”
8. Il ciclo dei Vinti
“I vinti e la fiumana del progresso” (dalla prefazione dei Malavoglia)
MICROSAGGIO 11: Lotta per la vita e “darwinismo sociale”
9. I Malavoglia (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli studenti nell’ambito di un
percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione sul programma di quinta,
si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso sull’autore, anche con riferimento ai passi
presenti nell’antologia e a spunti di analisi testuale)
MICROSAGGIO 12: La struttura dell’intreccio
MICROSAGGIO 13: Il tempo e lo spazio nei Malavoglia
ECHI NEL TEMPO: Il modello verghiano nella rappresentazione novecentesca del mondo contadino
10. Le Novelle rusticane, Per le vie, Cavalleria rusticana
“La roba” (dalle Novelle rusticane)
11. Il Mastro-don Gesualdo (lettura integrale, vedi sopra quanto detto per I Malavoglia)
12. L’ultimo Verga
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
2. Il Decadentismo
Lo scenario: cultura, idee
Premessa
1. La visione del mondo decadente
2. La poetica del Decadentismo
3. Temi e miti della letteratura decadente
4. Decadentismo e Romanticismo
5. Decadentismo e Naturalismo
6. Decadentismo e Novecento
La mappa della letteratura
PERCORSO 1 – AUTORE Charles Baudelaire
1. La vita (cenni)
2. Incontro con l’opera: I fiori del male
“Corrispondenze”
STORIE DI PAROLE: Simbolo
“L’albatro”
“Spleen”
3. Le opere in prosa (cenni)
PERCORSO 2 – GENERE La poesia simbolista (cenni)
92
Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Stéphane Mallarmé (cenni sul profilo e l’opera di questi
autori)
PERCORSO 3 – GENERE Il romanzo decadente (cenni)
1. Il romanzo decadente in Europa (cenni)
Cenni al profilo e all’opera di Joris-Karl Huysmans e Oscar Wilde
STORIE DI PAROLE: Edonismo
2. La narrativa decadente in Italia (cenni)
Cenni al profilo e all’opera di Antonio Fogazzaro e Grazia Deledda
PERCORSO 4 – AUTORE Gabriele D’Annunzio
1. La vita
2. L’estetismo e la sua crisi
Il piacere (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli studenti nell’ambito
di un percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione sul
programma di quinta, si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso sull’autore,
anche con riferimento ai passi presenti nell’antologia e a spunti di analisi testuale)
3. I romanzi del superuomo
4. Le opere drammatiche
5. Incontro con l’opera: le Laudi
“Lungo l’Affrico nella sera di giugno dopo la pioggia”
“La sera fiesolana”
“La tenzone”
“La pioggia nel pineto”
“Meriggio”
“Il vento scrive”
“I pastori”
ECHI NEL TEMPO: D’Annunzio e il linguaggio poetico del Novecento
6. Il periodo “notturno”: lettura e analisi di un passo dal Notturno
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
PERCORSO 5 – AUTORE Giovanni Pascoli
1. La vita
2. La visione del mondo
3. La poetica
“Una poetica decadente” (da Il fanciullino)
ECHI NEL TEMPO: Pascoli e lo scontro tra aulico e prosaico nelle poetiche del primo Novecento
MICROSAGGIO 14: Il “fanciullino” e il superuomo: due miti complementari
4. L’ideologia politica
5. I temi della poesia pascoliana
6. Le soluzioni formali
7. Le raccolte poetiche
8. Incontro con l’opera: Myricae
“I puffini dell’Adriatico”
“Arano”
“X Agosto”
“L’assiuolo”
“Temporale”
“Novembre”
9. Incontro con l’opera: i Poemetti
“Digitale purpurea”
93
“Italy” (capp. V e VI)
“La vertigine”
10. I Canti di Castelvecchio
“Il gelsomino notturno”
11. I Poemi conviviali, i Carmina, le ultime raccolte, i saggi
“Alexandros” (dai Poemi conviviali)
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
VOLUME “F”
1. Il primo Novecento
Le coordinate
Lo scenario: storia, società, cultura, idee
1. La situazione storica e sociale in Italia
2. L’ideologia
3. Le istituzioni culturali
La mappa della letteratura
PERCORSO 1 – TEMA La stagione delle avanguardie
1. I Futuristi
MICROSAGGIO 1: Il mito della macchina
Filippo Tommaso Marinetti: “Manifesto del Futurismo”, “Manifesto tecnico della letteratura
futurista”; “Bombardamento” (da Zang tumb tuuum)
Aldo Palazzeschi, “E lasciatemi divertire!” (da L’incendiario)
PERCORSO 2 – GENERE La lirica del primo Novecento in Italia
1. I Crepuscolari
Sergio Corazzini, “Desolazione del povero poeta sentimentale” (da Piccolo libro inutile)
Guido Gozzano, “La Signorina Felicita ovvero la felicità” I, II e V (dai Colloqui)
Marino Moretti, “A Cesena” (da Il giardino dei frutti)
2. I Vociani
Camillo Sbarbaro, “Taci, anima stanca di godere” (da Pianissimo)
Dino Campana, “L’invetriata” (dai Canti orfici)
MICROSAGGIO 2: Dalla metrica tradizionale al verso libero: le forme del linguaggio poetico
NB Prima del CdC del 13 maggio, gli argomenti qui di seguito elencati sono stati presentati agli studenti nelle
linee generali, anche con rimandi ai precedenti segmenti del programma svolto e con riferimento, ad esempio,
all’evoluzione dei diversi generi letterari, dalla poesia al romanzo: un lavoro più preciso di analisi dei testi,
accompagnato anche da più puntuali riferimenti ai profili degli autori, è stato invece svolto nelle ultime
settimane di lezione.
PERCORSO 3 – AUTORE Italo Svevo
1. La vita
2. La cultura di Svevo
3. Il primo romanzo: Una vita
4. Senilità (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli studenti nell’ambito di un
percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione sul programma di
quinta, si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso sull’autore, anche con
riferimento ai passi presenti nell’antologia e a spunti di analisi testuale)
5. La coscienza di Zeno (lettura integrale, vedi sopra quanto detto per Senilità)
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ECHI NEL TEMPO: Svevo e la psicoanalisi
MICROSAGGIO 3: Il monologo di Zeno e il “flusso di coscienza” nell’Ulisse di Joyce
6. I racconti e le commedie
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
PERCORSO 4 – AUTORE Luigi Pirandello
1. La vita
2. La visione del mondo
3. La poetica
“Un’arte che scompone il reale” (da L’umorismo)
4. Le poesie e le novelle
“Ciàula scopre la luna” e “Il treno ha fischiato” (da Novelle per un anno)
5. I romanzi
Il fu Mattia Pascal (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli studenti
nell’ambito di un percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione
sul programma di quinta, si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso
sull’autore, anche con riferimento ai passi presenti nell’antologia e a spunti di analisi
testuale)
6. Gli esordi teatrali e il periodo “grottesco”
7. Cenni a contenuti e struttura del Giuoco delle parti
8. Il “teatro nel teatro”
9. L’ultima produzione teatrale
10. L’ultimo Pirandello narratore
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
2. Tra le due guerre
Le coordinate
Lo scenario: storia, società, cultura, idee
1. La realtà politico-sociale in Italia
2. La cultura
La mappa della letteratura
PERCORSO 3 – TEMA La società italiana fra arretratezza e modernità
Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli
studenti nell’ambito di un percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione
sul programma di quinta, si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso sull’autore, anche
con riferimento ai passi presenti nell’antologia e a spunti di analisi testuale)
Cenni ad alcuni aspetti dell’opera di Corrado Alvaro, Ignazio Silone, Massimo Bontempelli, Carlo
Bernari
PERCORSO 5 – GENERE L’Ermetismo
Salvatore Quasimodo: “Ed è subito sera” e “Alle fronde dei salici” (da Acque e terre), “A me pare
uguale agli dei” (da Lirici greci)
Alfonso Gatto, “Nello spazio lunare” (da L’isola)
Leonardo Sinisgalli, “I fanciulli battono le monete rosse” (da Vidi le Muse)
Mario Luzi, “L’immensità dell’attimo” (da La barca)
PERCORSO 6 – AUTORE Umberto Saba
1. La vita
95
2. Incontro con l’opera: il Canzoniere
“A mia moglie”
“La capra”
“Trieste”
“Città vecchia”
“Mia figlia”
“Goal”
“Amai”
“Ulisse”
3. Le prose
Tubercolosi, cancro, fascismo” (da Scorciatoie e raccontini)
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
PERCORSO 7 – AUTORE Giuseppe Ungaretti
1. La vita
2. Incontro con l’opera: L’allegria
“In memoria”
“Il porto sepolto”
“Veglia”
“I fiumi”
“San Martino del Carso”
“Commiato”
“Mattina”
“Soldati”
3. Il Sentimento del tempo
“Di luglio”
4. Il dolore e le ultime raccolte
“Non gridate più”
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
PERCORSO 8 – AUTORE Eugenio Montale
1. La vita
2. Incontro con l’opera: Ossi di seppia
“I limoni”
“Non chiederci la parola”
Meriggiare pallido e assorto”
“Spesso il male di vivere”
“Cigola la carrucola del pozzo”
3. Il “secondo” Montale: Le occasioni
“Non recidere, forbice, quel volto”
“La casa dei doganieri”
4. Il “terzo” Montale: La bufera e altro
“L’anguilla”
“Piccolo testamento”
5. L’ultimo Montale
“La storia” (da Satura)
“A quella che legge i giornali” (da Diario del ’71 e del ’72)
ECHI NEL TEMPO: Montale e Dante
LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo
VOLUME “G”
96
1. Dal dopoguerra ai giorni nostri
Le coordinate
Lo scenario: storia, società, cultura, idee (cenni, con particolare riferimento al ruolo degli
intellettuali, all’editoria e ai nuovi mezzi di comunicazione, alla scuola, alla lingua dell’uso comune
e letteraria)
La mappa della letteratura
PERCORSO 5 – TEMA La guerra, la deportazione, la Resistenza
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno (sul testo, letto integralmente dagli studenti al biennio,
si riprenderanno delle considerazioni generali in classe, prendendo anche spunto dall’analisi dei
passi riportati dall’antologia, con riferimento alla struttura narrativa, al sistema dei personaggi,
nonché all’opera dell’autore, di cui gli studenti hanno anche letto, in quarta, l’Orlando Furioso di
Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino e su cui qualche cenno generale si farà partendo dai
materiali presenti nel “Percorso 16” del volume G dedicato appunto a questo autore)
Beppe Fenoglio: cenni al Partigiano Johnny, con un rimando a Una questione privata, testo letto
integralmente dagli studenti, su cui si riprenderanno delle considerazioni generali in classe
Elio Vittorini: cenni al profilo e all’opera dell’autore
Cesare Pavese, La casa in collina (sul testo, letto integralmente dagli studenti, si riprenderanno
delle considerazioni generali in classe, prendendo anche spunto dai materiali presenti nel “Percorso
13” del volume G appunto dedicatogli)
Primo Levi, Se questo è un uomo, (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli
studenti nell’ambito di un percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione
sul programma di quinta, si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso sull’autore,
anche con riferimento ai passi presenti nell’antologia e a spunti di analisi testuale)
97
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
PROGRAMMA
LINGUA E CULTURA LATINA
Prof. Luisa Lozar
Classe V C/SU
Libro di testo:
Garbarino - Pasquariello, Colores 3 (Dalla prima età imperiale ai regno romano-barbarici), ed.
Paravia, 2012
Il programma di letteratura è stato condotto sul libro di testo sopra indicato: qui di seguito si indicano
i paragrafi e i percorsi specificamente affrontati e i testi d’autore letti ed analizzati in classe, per comodità
trascritti nell’ordine dell’indice, benché le lezioni abbiano spesso seguito percorsi tematici o modulari diversi.
Alcuni testi aggiuntivi sono stati forniti in fotocopia dalla docente e vengono qui di seguito indicati con la
dicitura “FOTOC.”. In un’ottica introduttiva e/o comparativa rispetto agli autori dell’età imperiale trattati nel
presente a.s., inoltre, sono stati di volta in volta ripresi alcuni aspetti relativi ad autori e testi precedentemente
affrontati, con particolare riferimento a quelli dell’età augustea, trattati lo scorso anno.
Salvo indicazione diversa, i testi d’autore sono stati letti in traduzione: per i testi affrontati in latino, si
è fatto riferimento alle traduzioni a fronte presenti nel libro di testo oppure alle traduzioni elaborate dagli
studenti e poi riprese in classe, anche nell’ambito di esercitazioni di traduzione contrastiva e comunque sempre
nell’ottica di un rinforzo in itinere delle conoscenze morfo-sintattiche e delle competenze traduttive degli
studenti, nell’insieme piuttosto fragili. Proprio in considerazione di tale fragilità, ma anche attenendosi a
quanto previsto a livello collegiale per il corso delle Scienze Umane, la docente non ha mai proposto verifiche
che implicassero la traduzione a vista di passi d’autore ed ha sempre invece richiesto agli studenti di produrre,
nelle verifiche sia orali che scritte, ragionamenti su aspetti storico-letterari e anche riflessioni linguistiche, ma
condotte su testi d’autore già letti e tradotti in precedenza e accompagnate da analisi testuali modellate sul
lavoro normalmente proposto in classe sui testi di letteratura italiana.
Garbarino - Pasquariello, Colores 3
L’età giulio-claudia
UNITÀ 1 – IL CONTESTO STORICO E CULTURALE L’età giulio-claudia
1. La successione di Augusto
2. I principati di Tiberio, Caligola e Claudio
3. Il principato di Nerone
4. La vita culturale e l’attività letteraria dell’età giulio-claudia
98
5. Le tendenze stilistiche
UNITÀ 2 – GENERE Poesia e prosa nella prima età imperiale
1. La poesia epica e didascalica
2. La favola: Fedro
i dati biografici e la cronologia dell’opera; il modello esopico e il genere “favola” (Fabulae,
I, prologus, in latino); le caratteristiche ed i contenuti dell’opera (Vulpes et uva, IV, 3, in
latino; Appendix perottina, 15, “La vedova e il soldato”); la visione della realtà (
Fabulae: I, 1 “Il lupo e l’agnello”; I, 15 “Disincanto e rassegnazione”; passi da III, 7 “Il
lupo magro e il cane grasso”)
in FOTOC. in latino: Lupus et agnus, I, 1 e riferimento al testo di Trilussa “L’agnello
infurbito”; Vulpes et persona tragica, I, 7; Vulpes et corvus, I, 13
3. La poesia bucolica ed encomiastica
4. La storiografia: Velleio Patercolo e gli storici “minori”
5. Tra storiografia e romanzo: Curzio Rufo (in FOTOC. in latino dalle Historiae Alexandri Magni:
III, 1, “Il nodo di Gordio”; VIII, 2, “Alessandro uccide l’amico Clito”; X, 5, “La morte di
Alessandro Magno”
6. L’aneddotica storica: Valerio Massimo
7. La prosa tecnica
UNITÀ 3 – AUTORE Seneca
1. La vita
LETTERATURA: Il suicidio di Seneca (Tacito, Annales, XV, 62-64)
2. I Dialogi (i dialoghi di genere consolatorio; i dialoghi-trattati)
3. I trattati
4. Le Epistulae ad Lucilium
5. Lo stile della prosa senecana
6. Le tragedie
7. L’Apokolokyntosis
8. Seneca nel tempo
PERCORSO TESTUALE “A”: La vita quotidiana (passi dalle Epistulae ad Lucilium)
T 1: “Una giornata di Seneca” (83,2 in latino)
T 2: “Un naufragio volontario” (53, 1-8)
LETTERATURA: Il tema del viaggio in Seneca
T 3: “La visita di un podere suburbano” (12, 1-5 di cui par. 1 in latino)
PERCORSO TESTUALE “B”: Il valore del tempo
ECHI NEL TEMPO: La riflessione filosofica sul tempo
T 5: TRADUZIONI A CONFRONTO “Un esame di coscienza” (De brevitate vitae, 3, 3-4
in latino, con esercizi di traduzione contrastiva)
T 6: “Il valore del passato” (De brevitate vitae, 10, 2-5 di cui par. 2 in latino)
T 7: “La galleria degli occupati” (De brevitate vitae, 12, 1-7 e 13, 1-3)
T 8: “Riappropriarsi di sé e del proprio tempo” (Epistulae ad Lucilium, 1 di cui par. 1 in
latino)
PERCORSO TESTUALE “C”: Le passioni
T 9: “L’ira” (De ira, I, 1, 1-4)
T 10: “La lotta contro l’ira” (De ira, III, 13, 1-3 di cui par. 1 in latino)
T 11: “La passione distruttrice dell’amore” (Phaedra, vv. 589-684 e 698-718)
ECHI NEL TEMPO: Fedra da Euripide a Racine (cenni)
T 12: “L’angoscia esistenziale” (De tranquillitate animi, 2, 6-9)
PAROLA CHIAVE: Otium
T 14: La felicità consiste nella virtù (De vita beata, 16)
PERCORSO TESTUALE “D”: Seneca e gli altri (passi dalle Epistulae ad Lucilium)
99
T 15: “I posteri” (8,1-6)
T 16: “Il dovere della solidarietà” (95, 51-53)
T 17-18: “Gli schiavi” (47, 1-4 di cui par. 1 in latino e 10-11)
UNITÀ 4 – GENERE L’epica e la satira: Lucano e Persio
1. Lucano: i dati biografici e le opere perdute; il Bellum civile; le caratteristiche dell’épos di
Lucano; i personaggi del Bellum civile; il linguaggio poetico di Lucano.
2. Persio: i dati biografici; la poetica e le satire sulla poesia; i contenuti delle altre satire; la forma e
lo stile.
PERCORSO TESTUALE “A”: Lucano (passi dal Bellum civile)
T 1: “Il proemio” (I, 1-32)
T 2: “I ritratti di Pompeo e Cesare” (I, 129-157)
T 3: “Una funesta profezia” (VI, 750-767 e 776-820)
CRITICA: E. Narducci, Lucano, l’anti-Virgilio (cenni)
T 4: “L’attraversamento della Libia” (IX, 587-600, 604-618 e 762-804)
ECHI NEL TEMPO: Dante ammiratore di Lucano
PERCORSO TESTUALE “B”: Persio (passi dalle Satire)
T 5: “La satira, un genere contro corrente” (I, 13-40 e 98-125)
CULTURA: La moda delle recitationes
T 6: “La drammatica fine di un crapulone” (III, 94-106)
UNITÀ 5 – AUTORE Petronio
1. La questione dell’autore del Satyricon
2. Il contenuto dell’opera
3. La questione del genere letterario
GENERE: Il romanzo (cenni)
4. Il mondo del Satyricon: il realismo petroniano
5. Petronio e il Satyricon nel tempo
PERCORSO TESTUALE “A”: Il mondo dei liberti e il realismo di Petronio (passi dal Satyricon)
T 1: “Trimalchione entra in scena” (32-33)
CULTURA: Il banchetto (cenni)
T 2: “La presentazione dei padroni di casa” (37- 38, 5)
CRITICA: E. Auerbach, Limiti del realismo petroniano (cenni)
T 3: “I commensali di Trimalchione” (41, 9-42)
T 4: “Il testamento di Trimalchione” (71, 1-8 e 11-12)
PERCORSO TESTUALE “B”: Il piacere di raccontare (passi dal Satyricon)
T 6: “La matrona di Efeso” (110, 6 -112)
Dall’età dei Flavi al principato di Adriano
UNITÀ 6 – IL CONTESTO STORICO E CULTURALE Dall’età dei Flavi al principato di Adriano
1. La dinastia flavia
2. Nerva e Traiano: la conciliazione tra principato e libertà
ARTE: La colonna traiana (cenni)
3. Il principato di Adriano
4. La vita culturale
SULLE TRACCE DEI ROMANI: Il Colosseo (cenni)
UNITÀ 7 – GENERE Poesia e prosa nell’età dei Flavi
1. I Punica di Silio Italico (cenni)
100
2. Gli Argonautica di Valerio Flacco (cenni)
3. Stazio
4. Plinio il Vecchio
5. Prosatori minori (cenni)
UNITÀ 8 – AUTORE Marziale
1. I dati biografici e la cronologia delle opere
2. La poetica
3. Le prime raccolte
4. Gli Epigrammata: precedenti letterari e tecnica compositiva
5. I temi e lo stile degli Epigrammata
6. Marziale nel tempo
PERCORSO TESTUALE “A”: Dichiarazioni di poetica (passi dagli Epigrammata)
T 1: “Una poesia che sa di uomo” (X, 4)
T 2: “Distinzione tra letteratura e vita” (I, 4)
T 3: “Un libro a misura di lettore” (X, 1 in latino)
PERCORSO TESTUALE “B”: Una galleria di personaggi (passi dagli Epigrammata)
T 4: “Matrimoni di interesse” (I,10; X, 8; X, 43)
T 6: TRADUZIONI A CONFRONTO “Tutto appartiene a Candido... tranne sua moglie!”
(III, 26 in latino, con esercizi di traduzione contrastiva)
PERCORSO TESTUALE “C”: Riflessioni personali (passi dagli Epigrammata)
T 8: “Vivi oggi” (I,15)
T 10: “La bellezza di Bilbili” (XII, 18)
T 11: “Erotion” (V, 34)
CRITICA: M. Citroni, L’epigramma a Roma e la scelta di Marziale (cenni)
T 12: LABORATORIO DI ANALISI “La bella Fabulla” (VIII, 79 in latino, con esercizi di
analisi testuale)
UNITÀ 9 – AUTORE Quintiliano
1. I dati biografici e la cronologia dell’opera
2. Le finalità e i contenuti dell’Institutio oratoria
3. La decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano
4. Quintiliano nel tempo
PERCORSO TESTUALE “A”: Il percorso formativo del futuro oratore (passi dalla Institutio
oratoria)
T 1: “Retorica e filosofia nella formazione del perfetto oratore” (proemium, 9-11 in latino)
CULTURA: Retorica e filosofia nell’educazione dei giovani
T 3: “Anche a casa si corrompono i costumi” (I, 2, 4-8 di cui par. 4 in latino)
T 4: “Vantaggi dell’insegnamento collettivo” (I, 2, 18-22)
CULTURA: Il sistema scolastico a Roma (cenni)
T 5: “L’importanza della ricreazione” (I, 3, 8-12)
PERCORSO TESTUALE “B”: La critica letteraria (passi dalla Institutio oratoria)
T 6: “Giudizi su poeti latini” (X, 1, 85-88; 90; 93-94)
T 7: “Storiografia e oratoria” (X, 1, 101-102; 105-109; 112)
T 8: “Severo giudizio su Seneca” (X, 1, 125-131)
T 9: “Il maestro ideale” (II, 2, 4-8)
UNITÀ 10 – GENERE Poesia e prosa nell’età di Traiano e Adriano
1. La poesia lirica: i poetae novelli
2. La biografia: Svetonio (i dati biografici; il De viris illustribus; il De vita Caesarum)
101
GENERE: La biografia (cenni)
3. L’Epitome di Floro (cenni)
UNITÀ 11 – GENERE La satira, l’oratoria e l’epistolografia: Giovenale e Plinio il Giovane
1. La satira – Giovenale: i dati biografici e la cronologia delle opere; la poetica di Giovenale; le
satire dell’indignatio; il secondo Giovenale; espressionismo, forma e stile delle satire.
2. L’oratoria e l’epistolografia - Plinio il Giovane: i dati biografici e le opere perdute; il
Panegirico di Traiano; l’ epistolario.
PERCORSO TESTUALE “A”: Giovenale (passi dalle Satire)
T 1: “Chi è povero vive meglio in provincia” (III, 164-189)
LETTERATURA: La figura del cliente in Giovenale e Marziale
T 2: “Roma, città crudele con i poveri” (III, 190-222)
CULTURA: Una metropoli antica (cenni)
T 3: “Contro le donne” (VI, 82-113)
T 4: “Messalina, Augusta meretrix” (VI, 114-124)
PERCORSO TESTUALE “B”: Plinio il Giovane (passi dalle Epistulae)
T 5: “L’eruzione del Vesuvio e la morte di Plinio il Vecchio” (VI, 16, 4-20)
T 6: “La lettera di Plinio all’imperatore Traiano” (X, 96)
T 7: “La risposta dell’imperatore” (X, 97)
UNITÀ 12 – AUTORE Tacito
1. I dati biografici e la carriera politica
2. L’Agricola
3. La Germania
4. Il Dialogus de oratoribus
5. Le opere storiche: le Historiae; gli Annales; la concezione storiografica di Tacito; la prassi
storiografica.
6. La lingua e lo stile
7. Tacito nel tempo
PERCORSO TESTUALE “A”: L’Agricola
T 1: “La prefazione” (3, in latino)
T 2: “Il discorso di Calgaco” (30-31,3)
PERCORSO TESTUALE “B”: La Germania
T 3: “L’incipit dell’opera” (1, in latino)
T 4: “Purezza razziale e aspetto fisico dei Germani” (4, in latino)
CULTURA: Hitler e il Codex Aesinas (cenni)
T 5: “Le risorse naturali e il denaro” (5)
T 6: “Il matrimonio” (6)
T 7: “La fedeltà coniugale” (19)
PERCORSO TESTUALE “C”: Le Historiae
T 8: “La scelta del migliore” (I,16)
T 9: “Il punto di vista dei Romani: il discorso di Petilio Ceriale” (IV, 73-74)
LETTERATURA: L’immagine del “barbaro” nella cultura latina (cenni)
PERCORSO TESTUALE “D”: Gli Annales
T 10: TRADUZIONI A CONFRONTO “Il proemio” (I, 1 in latino, con esercizi di
traduzione contrastiva)
T 11: “Le ceneri di Germanico” (III, 2-6)
T 12: “L’uccisione di Britannico” (XIII, 15-16)
T 13: “La tragedia di Agrippina” (XIV, 8 in latino)
T 14: “Nerone e l’incendio di Roma” (XV, 38-39)
102
T 15: “La persecuzione dei cristiani” (XV, 44, 2-5)
CULTURA: I cristiani dal punto di vista dei pagani (cenni)
NB Gli argomenti qui di seguito elencati sono stati sommariamente presentati agli studenti prima del CdC
dell’11 maggio e verranno poi meglio ripresi ed approfonditi nelle ultime settimane di lezione, nel corso delle
quali si procederà anche ad una ripresa ragionata degli snodi fondamentali del programma svolto, nonché ad
un rinforzo metodologico sul lavoro di traduzione ed analisi dei passi d’autore affrontati in latino, con
particolare riferimento ai testi di Quintiliano e Tacito.
Dall’età degli Antonini ai regni romano-barbarici
UNITÀ 13 – IL CONTESTO STORICO E CULTURALE Dall’età degli Antonini ai regni romano-
barbarici
1. L’età degli Antonini
2. La fine del “secolo d’oro”
3. La dinastia dei Severi e la crisi del III secolo
4. Le riforme di Diocleziano
5. L’impero cristiano: da Costantino a Teodosio
CULTURA: L’eresia ariana e la politica religiosa di Costantino (cenni)
6. La fine dell’impero romano d’Occidente
7. La vita culturale nel II secolo, tra Grecia e Roma: Frontone e il movimento arcaizzante (cenni);
Aulo Gellio (cenni).
8. Cultura e letteratura dal III al V secolo
9. Dalla letteratura latina alla letteratura in latino
UNITÀ 14 – AUTORE Apuleio
1. I dati biografici
2. Il De magia, i Florida e le opere filosofiche
3. Le Metamorfosi: il titolo e la trama del romanzo; le caratteristiche, gli intenti e lo stile
dell’opera
4. Apuleio e la fabula di Amore e Psiche nel tempo
PERCORSO TESTUALE “A”: La metamorfosi di Lucio (passi dalle Metamorfosi)
T 1: “Il proemio e l’inizio della narrazione” (I, 1-3)
T 2: “Lucio diventa asino” (III, 24-25)
T 4: “Il ritorno alla forma umana e il significato delle vicende di Lucio” (XI, 13-15)
PERCORSO TESTUALE “B”: La fabula di Amore e Psiche
T 5: “Psiche, fanciulla bellissima e fiabesca” (IV, 28-31)
T 8: “Psiche è salvata da Amore” (VI, 20-21)
UNITÀ 15 – GENERE La letteratura pagana dal III al V secolo (cenni)
1. La letteratura nella crisi del III secolo: la poesia; la prosa.
2. La produzione letteraria del IV secolo: la poesia tra lusus ed erudizione; Ausonio; l’oratoria e
l’epistolografia (Simmaco e i Panegyrici Latini); la storiografia “minore” e la biografia (Eutropio,
Aurelio Vittore e l’Historia Augusta); Ammiano Marcellino.
3. La letteratura tra IV e V secolo: Claudiano; Rutilio Namaziano; il Querolus; l’erudizione (Macrobio
e Marziano Capella).
UNITÀ 16 – GENERE La letteratura cristiana (cenni)
1. Gli inizi della letteratura cristiana latina: le versioni bibliche, gli Atti e le Passioni dei martiri;
l’apologetica (Minucio Felice); Tertulliano.
2. La produzione letteraria del III secolo: Cipriano; Arnobio; Commodiano.
103
3. La letteratura cristiana nel IV-V secolo: Lattanzio; Ilario di Poitiers; i racconti di pellegrinaggio
(la Peregrinatio Egeriae); Ambrogio; Gerolamo.
UNITÀ 17 – AUTORE Agostino
1. I dati biografici e le prime opere
2. Le Confessiones
3. Esegesi, polemica antiereticale e riflessione teologica
4. Il De civitate Dei
5. L’epistolario e i Sermones
6. Agostino nel tempo
ECHI NEL TEMPO: Petrarca, lettore e profondo ammiratore di Agostino (cenni)
PERCORSO TESTUALE “A”: L’itinerario spirituale di un uomo (passi dalle Confessiones)
T 1: “L’incipit delle Confessioni” (I, 1, 1)
T 2: “Il furto delle pere” (II, 4, 9)
T 4: “La conversione” (VIII, 12, 28-29)
CRITICA: C. Mohrmann, La novità delle “Confessioni” nel quadro della letteratura antica (cenni)
PERCORSO TESTUALE “B”: La riflessione sul tempo (passi dalle Confessiones)
T 6: “La misurazione del tempo avviene nell’anima” (XI, 27, 36 – 28, 37)
PERCORSO TESTUALE “C”: Agostino tra paganesimo e cristianesimo
T 7: “L’incontro con l’Hortensius e con la Bibbia” (Confessiones, III, 4, 7-8; 5, 9)
T 8: “La società del benessere” (De civitate Dei, II, 20)
104
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
PROGRAMMA DI STORIA
Prof.ssa: Maria Cataudella
Classe: 5 C (S.U.)
Nel corso dell’anno scolastico sono stati oggetto di trattazione i seguenti argomenti:
La “seconda rivoluzione industriale”. I movimenti socialista e cattolico. La dottrina sociale della
Chiesa.
Stati-nazione e nazionalismo. La Germania di Bismarck.
L’età dell’Imperialismo: nazionalismo e imperialismo; luci e ombre belle époque; la colonizzazione
dell’Africa e dell’Asia.
La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze.
L’età giolittiana in Italia: la politica interna, la politica estera e la guerra di Libia.
La prima guerra mondiale: le cause; lo svolgimento del conflitto; la vittoria dell’Intesa.
La Rivoluzione Russa e la nascita dell’Unione Sovietica.
Le eredità della guerra: i trattati di pace e il nuovo ordine internazionale. I Quattordici punti di
Wilson.
Società industriale e crisi economica fra le due guerre: la crisi del ’29 e la recessione. Il New Deal.
La crisi del dopoguerra in Italia: le difficoltà economiche e sociali all’indomani del conflitto; la
questione di Fiume e il “biennio rosso”; la “vittoria mutilata”.
La crisi del sistema politico liberale e l’avvento del fascismo: cause dell’avvento del fascismo; lo
squadrismo; la marcia su Roma; la fase di transizione; le divisioni del movimento socialista; il delitto
Matteotti.
105
L’instaurazione della dittatura: la fascistizzazione dello Stato; l’organizzazione del consenso; i Patti
Lateranensi; la politica economica del fascismo dal liberalismo al dirigismo. La politica coloniale e
la conquista dell’Etiopia.
L’ideologia del fascismo; un “totalitarismo imperfetto”; le leggi razziali; l’opposizione al fascismo.
La difficile situazione del dopoguerra in Germania; la “settimana di sangue” del gennaio 1919; la
debole democrazia weimariana.
Il Nazismo: l’ascesa di Hitler e le sue cause; l’ideologia nazionalsocialista; la costruzione della
dittatura; repressione, irreggimentazione e manipolazione delle coscienze; le forme della violenza
nazista; la persecuzione contro gli Ebrei.
Il regime staliniano: l’URSS dopo la guerra civile; la Nuova politica economica di Lenin; l’ascesa
di Stalin e lo “stalinismo”.
I Fascismi in Europa e la guerra civile spagnola.
La seconda guerra mondiale: le aggressioni di Hitler e lo scoppio del conflitto. Lo svolgimento
della guerra. La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia. La vittoria degli Alleati. La Shoah.
PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO LA DATA DELL’11 MAGGIO 2016:
La Resistenza e la Liberazione.
Lo scenario politico nel secondo dopoguerra: la divisione dell’Europa; USA - URSS: il mondo
bipolare; la guerra fredda.
La nuova Italia postbellica.
Trieste, 11/05/’16
La docente
I rappresentanti degli alunni
106
I.S. I.S . “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguist ico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; de lle Scienze Umane opzione Econo mico Sociale; . 34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
PROGRAMMA
SCIENZE UMANE
Prof. ELSA ZIBAI
Classe V GAMMA SU
LA GLOBALIZZAZIONE
Dalle comunità locali alle metropoli
Le forme della globalizzazione
L'antiglobalismo
Letture di approfondimento dal libro di testo:
M. Augè: Il concetto di frontiera
Z Bauman La mobilità nella società globale
LA FORMAZIONE DELLA CITTADINANZA
Educazione e democrazia
Il dibattito sui dirittti
La storia dei diritti: cenni
I diritti dell'infanzia
i vincoli di solidarietà
Lettura di approfondimento: W. Allport Che cos'è il pregiudizio
EDUCAZIONE E MULTICULTURALITA'
I contenuti dell'apprendimento
La scuola e il dialogo interculturale
La scuola italiana e gli alunni stranieri
La competenza interculturale
Assimilazione e integrazione
LA PEDAGOGIA DEL '900
La pedagogia come scienza
Le scuole attive
J. Dewey
E. Cleparede
M. Montessori
Letture M. Montessori: Il maestro scienziato
107
J. Dewey Che cos'è l'educazione
Cleparede La scuola su misura
LA REAZIONE ANTIPOSITIVISTICA
Maritain
G. Gentile
Freinet
Lettura: J Maritain Le quattro regole dell'educazione buona
LA SCUOLA NELLA SECONDA META' DEL 900
La scuola di massa
I documenti internazionali sull'educazione
I documenti europei da Lisbona agli obiettivi del 2020
Nuovi problemi per l'educazione
L'educazione degli adulti
LO STATO SOCIALE
Origine e ed evoluzione dello Stato sociale
La crisi del Welfare
Il terzo settore
Imprese solidali e ONLUS
I limiti del terzo settore
Trieste, 4 maggio 2016
Firma del docente
108
I.S. I.S . “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguist ico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; de lle Scienze Umane opzione Econo mico Sociale; . 34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
PROGRAMMA
FILOSOFIA
Prof. Elsa Zibai
Classe 5C SU
HEGEL
L’ambiente romantico
I capisaldi del sistema
La dialettica
L’itinerario della Fenomenologia dello Spirito
La filosofia del diritto e lo Spirito oggettivo
Lo Stato e la Società civile
La visione storica
Lo Spirito assoluto
SCHOPENAUER
Il mondo come volontà e come rappresentazione
La visione antropologia
Il desiderio nella componente individuale e sociale
Il ruolo dell’arte e il genio
Le vie di liberazione dal dolore
NIETZSCHE
Il percorso intellettuale
La nascita della Tragedia
La concezione della storia
Le istanze antimetafisiche e la “morte di Dio”
Il periodo illuministico
Il metodo genealogico-critico
Eterno ritorno e volontà di potenza
L’oltre- uomo
109
FREUD
Il percorso formativo
Gli studi sull’isteria
L’Interpretazione dei sogni
Prima e seconda topica
Lo sviluppo della sessualità infantile
Il disagio della civiltà
MARX
La formazione intellettuale
Il materialismo storico
Struttura e sovrastruttra
L’analisi economico-sociale del capitalismo e suo superamento
La critica ai socialismi
LA SCUOLA DI FRANCOFORTE
Il contesto storico
La sociologia critica
Le matrici filosofiche
Gli autori Horkeimer, Adorno e Marcuse
La critica all’illuminimo
Rapporto fra arte e società
Rapporto fra società e psicanalisi
L’industria culturale
L’alienazione nella post-modernità
L’ESISTENZIALISMO DEL ‘900
Caratteri generali
Il contesto storico
Poesia e letteratura esistenzialitica
I temi filosofici fondamentali
Heidegger l’ esistenza autentica inautentica
Sartre la visione storico-antropologica
PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO
Jaspers e la visione esistenzialistica della psichiatria
Trieste, 4 maggio 2016
Firma del docente
110
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
PROGRAMMA
MATEMATICA
prof.ssa Romanelli Marina
Concetti di funzione, dominio, immagine di un elemento tramite una funzione, codominio
Funzioni analitiche; concetto di grafico di una funzione analitica
Determinazione del dominio naturale di una funzione analitica attraverso la soluzione di sistemi di
disequazioni razionali intere di 1° e 2° grado, razionali fratte, esponenziali, logaritmiche
Costruzione del grafico di una funzione analitica “per punti”:
grafici di funzioni costanti, lineari, quadratiche;
grafici di 1
f xx
e 1
f xx
;
grafici di ; cos ; f x senx f x x f x tgx ;
grafici di ; logx
af x a f x x
Studio del grafico di f x x e di semplici funzioni definite per casi, quali ad esempio
2
1 se 2
se 2
x xf x
x x
Grafico di semplici trasformazioni delle funzioni elementari, quali ad esempio 3f x senx ,
cos 2f x x , 12xf x , 2logf x x , 3xf x , cos 2f x x
Definizione ed esempi di funzioni iniettive, suriettive, biiettive
Definizione ed esempi di funzioni crescenti, decrescenti, periodiche
Definizione ed esempi di funzione pari o dispari
Concetto intuitivo e definizione rigorosa di limite di una funzione
Calcolo di limiti di funzioni razionali intere e fratte
Definizione di funzione continua
Definizione di discontinuità di 1a , 2a e 3a specie
Esempi di funzioni continue o con vari tipi di discontinuità
111
Determinazione e analisi di eventuali punti di discontinuità di una funzione (nel caso di funzioni
razionali)
Definizione di funzione derivabile e di derivata di una funzione in un punto
Significato geometrico della derivata
Formule di derivazione per le funzioni elementari (dimostrazione soltanto nei casi f x k ,
f x x , 2f x x )
Formula di derivazione di somma, differenza, prodotto e quoziente di due funzioni (senza
dimostrazione)
Concetto di funzione composta e formula di derivazione di una funzione composta (senza
dimostrazione)
Calcolo della derivata di una funzione composta in casi semplici, quali ad esempio
2 1f x sen x , 23f x ln x x , 2
1 3f x x
Determinazione dell’equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un punto assegnato
Studio della monotonia di una funzione
Definizione di massimi e minimi assoluti e relativi di una funzione e loro determinazione nel caso
di funzioni razionali
Definizione di derivata seconda di una funzione
Definizione di funzione concava e di funzione convessa
Studio della concavità di una funzione razionale
Determinazione di eventuali punti di flesso di una funzione razionale
Determinazione di eventuali asintoti orizzontali, verticali ed obliqui di una funzione razionale
Studio completo delle funzioni razionali (dominio, segno della funzione, eventuali simmetrie del
grafico, monotonia, punti e valori di massimo e minimo, concavità, punti di flesso, limiti, asintoti) e
costruzione del grafico probabile
Trieste, 11 maggio 2016 FIRMA
112
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
PROGRAMMA
FISICA
prof.ssa Romanelli Marina
ELETTROLOGIA
• La carica elettrica e le interazioni tra corpi elettrizzati
• Materiali isolanti e conduttori
• La legge di conservazione della carica elettrica
• L’elettrizzazione per strofinìo e per contatto
• L’induzione elettrostatica
• La polarizzazione degli isolanti
• L’elettroscopio a foglie
• La legge di Coulomb nel vuoto o in un mezzo isolante
• Il campo elettrico e la sua rappresentazione tramite linee di campo
• Il campo elettrico generato da cariche puntiformi o da una distribuzione sferica di carica
• Distribuzione della carica e campo elettrico all’interno di un conduttore carico
• Schermi elettrostatici (la gabbia di Faraday)
• Il campo elettrico uniforme
• L’energia potenziale elettrica nel campo elettrico generato da una o più cariche puntiformi
• L’energia potenziale elettrica in un campo elettrico uniforme
• Il potenziale elettrico e la differenza di potenziale
• Le superfici equipotenziali
• Potenziale elettrico nei conduttori in equilibrio elettrostatico
• Il potere dispersivo delle punte
• Il condensatore: campo elettrico all’interno di un condensatore; capacità di un condensatore
• Capacità di un corpo conduttore
• L’intensità di corrente
• La forza elettromotrice
• La resistenza elettrica
• Prima e seconda legge di Ohm
• Resistenze in serie e in parallelo
• La potenza erogata da un generatore elettrico
• Effetto termico della corrente
MAGNETISMO
• Campi magnetici generati da magneti e da correnti elettriche
• Rappresentazione del campo magnetico tramite linee di campo
• Magnetismo terrestre
• La forza di un magnete su un filo percorso da corrente
• Interazioni magnetiche fra correnti elettriche (legge di Ampère)
113
• La legge di Biot-Savart
• Campo magnetico all’interno di un solenoide
• Materiali ferromagnetici; magnetizzazione del ferro
• Struttura microscopica di un magnete
• L’azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente
• La forza di Lorentz
• Il moto di una particella carica in un campo magnetico uniforme
ELETTROMAGNETISMO
• Cenni alle correnti indotte
Trieste, 11 maggio 2016 FIRMA
114
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo delle Scienze Umane
34133 TRIESTE – via Giustiniano, 3
PROGRAMMA –LINGUA INGLESE-- 5 C/SU
Docente: Gaglione Angela
Libri di testo: Performer Culture&Literature2 e 3, Spiazzi-Tavella, Zanichelli
Activating Grammar multilevel—Longman
1°QUADRIMESTE
Module 1: A new world order: the dystopian novel
G.Orwell and political dystopia- cultural background, life and works, focus on the text:
”1984”, features and themes. Excerpts from “1984”: “Big brother is watching you”.
Lezione multimediale : https://www.tes.com/lessons/IELXarhaYQHmQg/orwell-s-1984
“Animal Farm” (as a summer reading), historical background, features and themes - Video:
the ‘50s cartoon of “Animal farm” with analysis and comment.
Modulo 2:The Victorian Age , and its contradictions.
History, Society and Culture—The Victorian compromise--The theme of the double -The
Decadent artist’s reaction against the bourgeois model.
New Aesthetic theories--Aestheticism
O.Wilde, the brilliant artist and the dandy: “The portrait of Dorian Gray”: lettura e
commento dei seguenti estratti, “Life is the greatest of arts”,“I would give my soul”, “Dorian’s
death”.
The Decadent artist: “Basil’s studio”, Wilde and D’Annunzio
Lezione multimediale: https://www.tes.com/lessons/iTOuhiFv1iIBbQ/oscar-wilde
Modulo 3: The drums of war
The Edwardian Age—Securing the vote for women. World War I.
Lezione multimediale : https://www.tes.com/lessons/s5R4pnZuTf55MQ/the-fight-for-women-
s-suffrage
Visione del film: Suffragette (Sarah Gavron-2015)
WW1 and The war poets : “Dulce et decorum est” by Wilfred Owen ,“The soldier” by Rupert
Brook, “August 1914” by Isaac Rosemberg (in contrast with “Veglia” by Giuseppe Ungheretti),
“ Suicide in the trenches”—“Glory of women” by S.Sassoon.
Cultural Issues: Life in the trenches
2°QUADRIMESTRE Modulo 4: The Great Watershed
A deep cultural crisis—Sigmund Freud: a window on the unconscious--The modern spirit
The modern novel: the stream of consciousness and interior monologue
115
J.Joyce, a modernist writer
from “Dubliners”:”Eveline”,
o from “The dead”: “Gabriel’s epiphany”
from “Ulysses”: “The funeral”--“Molly’s monologue”: “Yes I said Yes I will Yes”
Joyce and Svevo: the innovators of the modern novel.
Lezione multimediale: https://www.tes.com/lessons/m26lRe943Vno7A/jamesjoyce
Module 5: Roads to freedom: The Civil Rights Movement in the USA
Lezione multimediale: https://www.tes.com/lessons/o0KEHuIHoWQQLQ/the-fight-for-civil-
rights
M.L.King’s life—except from “I have a Dream”
Kathryn Stockett: “The Help”, extracts from chap. 1 “Toilets for Negroes” and chap.2
“Minny’s friendship”—from chap.27 “The insurance”
Lezione multimediale: https://www.tes.com/lessons/x6ZL6DrOn-xPEw/the-help-by-kathryn-
stockett
Video: film “The Help”, analysis and comment.
Previsione mese di Maggio
Completamento modulo 4:
V. Woolf “and moments of being”
“Mrs Dalloway” con lettura di uno/ due estratti.
Trieste 6/05/2016 l’insegnante
Angela Gaglione
I rappresentati di classe
116
I.S.I.S. “Giosuè Carducci – Dante Alighieri” Liceo delle Scienze Umane
Anno scolastico 2015/2016
CLASSE: 5CSU
DOCENTE: Elisa Loi
MATERIA: Scienze Naturali
TESTI: S. Saraceni, G. Strumia “Osservare e capire la Terra: la genetica e il corpo
umano” ed. Zanichelli
AA.VV. “Dal carbonio agli OGM: biochimica e biotecnologie con Tettonica”
ed. Zanichelli
PROGRAMMA
Biochimica : le basi chimiche della vita Composizione della materia vivente: i composti organici e le biomolecole
Carboidrati: struttura generale, monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi
I lipidi: trigliceridi e fosfolipidi
Gi amminoacidi e le proteine. La struttura delle proteine e la loro attività biologica. Gli enzimi: i
catalizzatori biologici
Il corpo umano:
Dalla cellula all’organismo: Apparati e organi degli animali
I tessuti animali: epiteliale, connettivo, muscolare e nervoso
La trasmissione degli stimoli: Come funziona la cellula nervosa
la trasmissione dell'impulso tra neuroni
Il sistema nervoso nei vertebrati
Il sistema nervoso centrale: il midollo spinale
Il sistema nervoso centrale: L'encefalo umano
Il sistema nervoso periferico umano
L'Alimentazione e la digestione: Perché gli animali si nutrono
Il percorso del cibo nel tubo digerente umano
La digestione chimica
Il processo di assorbimento nell'intestino umano
L'alimentazione umana
La regolazione ormonale: la regolazione del tasso di glucosio nel sangue.
Il trasporto: L'apparato circolatorio nei mammiferi
L'apparato cardiovascolare umano
Il cuore umano
Gli scambi gassosi:
Il ruolo dell'ossigeno nel metabolismo
L' apparato respiratorio umano
117
La ventilazione polmonare
il trasporto dei gas respiratori nel sangue
La funzione del DNA negli organismi: La struttura chimica del DNA
La duplicazione del DNA
L'organizzazione del DNA nei cromosomi: il DNA si organizza in una struttura più complessa
Dal gene alle proteine
Struttura e funzione dell'RNA
La trascrizione dell'RNA
Il codice genetico
La sintesi delle proteine
Struttura e funzione delle proteine
Il genoma e le sue mutazioni Il genoma umano: l'organizzazione del corredo cromosomico umano
Le mutazioni puntiformi
Le alterazioni cromosomiche
Il metabolismo cellulare (da svolgere dopo 15 maggio)
Le trasformazioni chimiche nella cellula: anabolismo e catabolismo; ATP
Firma del docente Firma degli studenti
Elisa Loi
118
I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”
Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale
Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.
34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3
Programma svolto di Storia dell’Arte_ a.s. 2015/2016
Classe: V Gamma indirizzo Scienze Umane
Prof. Marco Ragonese (supplente prof. Petrosino)
1.L'arte dell'ottocento
1.1 Il neoclassicismo
_ I fondamenti teorici
_ La pittura: Jacques-Louis David. Opere: Il giuramento degli Orazi, La morte di Marat
_ La sculture: Antonio Canova. Analisi di Amore e Psiche, Paolina Borghese, Monumento
funerario di M.C. d’Austria
_ Il pre-romanticismo: Francisco Goya. Analisi di 3 Maggio 1808, le Majas, la Famiglia di Carlo
IV, Saturno che divora il figlio
1.2 Il romanticismo
_ Le arti figurative e lo sviluppo di una nuova sensibilità. L’estetica del Sublime.
_ La pittura: Eugène Delacroix. Analisi de La libertà che guida il popolo
_ La pittura: Théodore Gericault. Analisi de La zattera della medusa
_ La pittura in Germania: Caspar David Friedrich. Analisi di Viandante sul mare di nebbia, Monaco
in riva al mare
_ La pittura in Inghilterra: William Turner. Analisi di Pioggia, vapore e velocità
_ Il romanticismo in Italia: Francesco Hayez. Analisi de Il bacio
_ Il realismo in Francia: Gustave Courbet: analisi de Gli spaccapietre, l’Atelier del Pittore,
Funerale a Ornans
_ Il realismo in Italia: i Macchiaioli. Giovanni Fattori: analisi de Il campo italiano durante la
battaglia di Magenta, In vedetta, La rotonda Palmieri
1.3 L’impressionismo
_ Caratteri generali del movimento impressionista. Gli elementi visivi, tematici e i presupposti
teorici del nuovo modo di dipingere.
_ La pittura di:
- Edouard Manet, analisi di Le Déjeuner sur l'herbe, Olympia, Il bar delle Folies_Bergères
- Claude Monet, analisi delle Cattedrali di Rouen, I covoni, Impressione, sole nascente
- Pierre-Auguste Renoir, analisi del Ballo al Moulin de la Galette
- Edgar Degas, de La tinozza, Due stiratrici, L’assenzio, La classe di danza
_ L’architettura dei nuovi materiali. Parigi e l’expo del 1889.
119
1.4 Dopo l’impressionismo
_ Gli elementi di superamento dell’impressionismo e la produzione artistica del post-
impressionismo.
_ Il pointillisme: Georges-Pierre Seurat, Paul Signac. Analisi de Una domenica pomeriggio alla
Grand Jatte di Seurat
_ Paul Cézanne, precursore della modernità. Analisi de I giocatori di carte, le serie de Le bagnanti e
de La montagne Saint Victoire
_ Paul Gauguin, il sintetismo e il simbolismo. Analisi de La visione dopo il sermone, Da dove
veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?
_ Vincent Van Gogh, la tecnica e l’influenza della psiche nella produzione pittorica. Analisi de I
mangiatori di patate, La notte stellata, La camera dell’artista, I girasoli e la serie degli autoritratti
_ La visionarietà naif di Henri Rousseau
_ Il divisionismo simbolista in Italia, caratteri generali e principali figure. Analisi de Il quarto stato
di Giuseppe Pellizza Da Volpedo
2. Il Primo novecento
2.1 Il modernismo
_ Caratteri generali e contesto storico. Gli esponenti delle avanguardie europee
_ La secessione viennese e la sintesi delle discipline per la realizzazione dell’opera d’arte totale.
Gustav Klimt. Analisi de Le tre età della donna, L’abbraccio, Giuditta I e II.
_ L’Art Noveau e la nascita del design industriale.
2.2 Le avanguardie
_ Caratteri generali e legami con altre discipline
_ I precursori dell’Espressionismo: Edvard Munch e la rappresentazione del disagio. Analisi de La
bambina malata, Pubertà, Sera sul Viale, l’Urlo
_ L’espressionismo in Francia: i fauves e Henri Matisse. Analisi de La tavola imbandita
_ De Blaue Reiter e l’inizio di Vasilij Kandiskij
_ L’espressionismo austriaco: Egon Schiele
2.3 La scuola di Parigi
_ La condivisione di un’idea di arte, luoghi e componenti.
_ Marc Chagall: visioni oniriche e le origini
_ Amedeo Modigliani, i ritratti e i nudi come semplificazione della figura umana
2.4 Il cubismo
Innovazione pittorica e ricerca della quarta dimensione.
_ Fernand Léger e Georges Braque. Il cubismo analitico, il cubismo sintetico, il cubismo orfico.
_ Pablo Picasso: il periodo blu e il periodo rosa. L’adesione al cubismo. Analisi di Guernica
2.7 Il Dadaismo
_ Man Ray e Marcel Duchamp. Il ready made come materiale della nuova arte. Analisi di Fontana
di Duchamp
2.8 Il secondo Dopoguerra
_ L’informale, europeo e italiano, tra gesto e materia: Lucio Fontana e Alberto Burri. Analisi del
Cretto di Gibellina
_ L’espressionismo astratto americano: Jackson Pollock e l’Action Painting
_ I Color Fields: Mark Rothko e la composizione dei campi cromatici
_ Il nuovo realismo: Yves Klein, l’assolutismo del monocromo e il valore del vuoto
120
_ La Pop Art: Andy Warhol e il processo di creazione delle icone popolari.
2.9 La performance
_ Il corpo come ultimo materiale esplorabile: Vito Acconci, Chris Burden, Santiago Sierra, Andres
Serrano, Marina Abramovic
Da completare dal consiglio di maggio a fine anno scolastico
2.5 Il futurismo
_ L’esaltazione del movimento e il manifesto futurista.
_ Umberto Boccioni. Analisi di Forme uniche della continuità dello spazio
_ Giacomo Balla. Analisi di Ragazza che corre sul balcone
_ Giuseppe Sant’Elia e la Città elettrica.
2.6 L’astrattismo
_ Caratteri generali della sublimazione della realtà
_ Vasilij Kandiskij, la teorizzazione dell’arte astratta e la sua applicazione
_ Kasimir Malevič e il suprematismo.
_ Il Bauhaus, l’insegnamento della modernità e l’affermazione del Design.
_ Paul Klee, il rigore del metodo
_ Il neoplasticismo. Piet Mondrian e De Stijl
Trieste, 11 maggio 2016
Il docente
Gli studenti
121
I.S.I.S. CARDUCCI/DANTE
PROGRAMMA SVOLTO
ANNO SCOLASTICO 2015/16
MATERIA: SCIENZE MOTORIE
PROF.: ANDREINA BURLA
CLASSE 5 C/SU
Esercizi di allungamento passivo ed attivo (stretching); tecniche corrette di esecuzione.
Il riscaldamento: fisiologia e modalità applicative.
Esercizi per il miglioramento della corsa: multibalzi, skip, andature varie.
Valutazioni del recupero fisiologico.
Esercizi per il miglioramento e lo sviluppo delle capacità condizionali e coordinative.
Esercizi per il potenziamento della muscolatura addominale e dorsale con conoscenze di teoria e tecniche di
esecuzione corretta.
Esercizi a corpo libero, ai grandi e con i piccoli attrezzi presenti in palestra, eseguiti nelle varie stazioni e a
diverse intensità per il miglioramento delle capacità motorie e per la rielaborazione degli schemi motori.
Esercizi propedeutici ed elementi tecnico-tattici della pallavolo.
Terminologia di base dell'educazione fisica.
Norme di igiene e di primo soccorso.
Prevenzione degli infortuni.
L'apparato locomotore: lo scheletro; le articolazioni; i paramorfismi dello scheletro.
L’apparato cardio-circolatorio.
L’apparato respiratorio.
Il doping .
La classe ha partecipato al progetto “ Positivi alla salute” proposto dalla U.I.S.P. con lezioni sul doping e
sull’autostima tenute dalla psicologa Fulvia Merlak (presidente U.I.S.P. di Trieste) e con lezioni pratiche sul
rugby in collaborazione di un’ atleta nazionale della disciplina Alice Trevisan e di alcuni giocatori della
squadra locale (Venjulia Trieste).
La classe ha inoltre partecipato al progetto “Guida sicura” tenuto dai Vigili Urbani di Trieste presso la loro
sede.
Trieste, 13 maggio 2016 la docente
Andreina Burla
122
I.S.I.S Carducci-Dante
Liceo delle Scienze Umane
Anno Scolastico 2015-2016
Programma svolto di Religione Cattolica
Docente: Prof. Valentina Dordolo
Classe V C/SU
Organizzazione delle attività didattiche (Unità di Apprendimento)
UA 1: I testi sacri delle religioni monoteiste
- Inquadramento storico, geografico e religioso della Bibbia
- Inquadramento storico, geografico e religioso del Corano
- La presenza delle religioni monoteiste nella Palestina
- La Sacra Scrittura come testo normativo della cultura ebraica
- Il Corano come testo normativo della cultura islamica
- Gerusalemme, città di fede e di speranza
UA 2: I nuovi movimenti religiosi
- Significato della definizione “nuovo movimento religioso”
- Diffusione e pratica dei nuovi movimenti religiosi in Occidente
- Presenza e diffusione dei nuovi movimenti religiosi in Italia ed in Europa
- Scientology: analisi dei materiali presenti via web e delle dinamiche antropologiche
123
UA 3: Antropologia cristiana contemporanea
- Le nuove povertà del mondo: lettura e riflessione su alcuni scritti di Martin Luther
King e B. Salvarani
- Fede e ragione: lettura e commento di testimonianze e di testi relativi all’area Medio
Orientale (la questione arabo-palestinese ed il ruolo dei missionari cristiani)
- La promozione della persona in tutte le sue dimensioni: spirituale, corporea e
intellettiva
UA 4: Il dialogo interreligioso
- Il dialogo interreligioso come strumento di conoscenza e confronto
- Il dialogo interreligioso testimoniato da R. Panikkar, H. Kung e Gandhi
- Il dialogo con le culture dell’Estremo Oriente: il Buddismo tibetano e la questione
tibetana
- Il ruolo del dialogo interreligioso quale chiave di lettura del panorama storico
contemporaneo
La docente
Prof. Valentina Dordolo