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ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE QUINTA ARTICOLATA
INDIRIZZO TECNOLOGIA
DELL'OCCHIALE
BELLUNO 15 MAGGIO 2016
INDICE
1. COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CLASSE
2. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E PROGRAMMAZIONE
DELL’ATTIVITÀ DIDATTICO – DISCIPLINARE
3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
4. ATTIVITA’ CULTURALI e VISITE GUIDATE
5. PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICO – DISCIPLINARE
5.1 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
5.2 CRITERI DI VALUTAZIONE
5.3 CREDITO SCOLASTICO
5.4 CREDITI FORMATIVI
6. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DELLE SINGOLE DISCIPLINE
6.1 LINGUE E LETTERE ITALIANE
6.2 STORIA
6.3 LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
6.4 MATEMATICA
6.5 MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA
6.6 TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO
6.7 DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
6.8 SISTEMI ED AUTOMAZIONE
6.9 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
6.10 RELIGIONE
ALLEGATO N°1: SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE D’ESAME E GRIGLIE DI
VALUTAZIONE
1. Il Consiglio di Classe della 5^ Articolata sez. Occhiali è composto dai seguenti
insegnanti:
MARRELLA Venera LINGUA E LETTERE ITALIANE e STORIA
CAPOCCETTI Liliana LINGUA STRANIERA (INGLESE)
MAZZELLA Lucia MATEMATICA
DURANTE Fausto MECCANICA MACCHINE ED ENERGIA
DALLA BALLA Giuseppe
DA ROLD Mauro TECNOLOGIE MECCANICHE PROCESSO E PROD.
PETERLE Faustino
ZANCANARO Michele DISEGNO, PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE IND.
PETERLE Faustino
DA ROLD Mauro SISTEMI E AUTOMAZIONE
DALLA BALLA Giuseppe
SOVILLA Franco SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
GRANZOTTO Fabio RELIGIONE
2. INDIRIZZO TECNOLOGIA DELL'OCCHIALE
PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICO-DISCIPLINARE
Obiettivi generali per la specializzazione tecnologia dell'occhiale
Preparare una figura professionale capace di inserirsi in attività produttive dell'occhialeria, sia dal
punto di vista tecnologico sia da quello dell’organizzazione del lavoro, in grado di proporsi come
anello di collegamento tra le industrie del settore dell'occhialeria e la costante innovazione degli
impianti di produzione verso l’automazione più sofisticata, con competenze anche in altri campi come
l’Automazione Industriale e la Robotica.
In particolare a conclusione del percorso quinquennale il diplomato nell'indirizzo “Meccanica
meccatronica ed energia” opzione “tecnologia dell'occhiale” consegue i seguenti risultati in termini
di competenze:
individuare le proprietà dei materiali in relazione all'impiego, ai processi produttivi e ai
trattamenti;
misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna
strumentazione;
organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di
controllo e collaudo del prodotto;
documentare e seguire i processi di industrializzazione;
progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici e analizzare le
risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura;
progettare, costificare e prototipare l'occhiale con ausilio di software parametrici; scegliere ed
utilizzare i materiali specifici delle industrie dell'occhiale;
organizzare e gestire i processi di industrializzazione dell'occhiale; produrre i vari
componenti; realizzare le operazioni di assemblaggio, finitura e collaudo dell'occhiale nel
rispetto delle normative internazionali.
Per indicazioni più puntuali si rimanda ai percorsi formativi delle singole discipline, in cui vengono
definiti gli obiettivi raggiunti in termini più specifici.
Discipline e quadro orario
L’articolazione del corso di studi completo prevede:
- un biennio comune alle altre specializzazioni presenti nell’Istituto;
- un triennio di specializzazione.
Quadro orario del triennio ad indirizzo Tecnologia dell'occhiale
2° BIENNIO 5°ANNO
DISCIPLINE 3°ANNO 4°ANNO 5°ANNO
Religione 1 1 1
Letteratura e lingua italiana 4 4 4
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2
Lingua straniera inglese 3 3 3
Matematica 3 3 3
Complementi di matematica 1 1 -
Disegno, progettazione ed Organizzazione industriale 3 4 5
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 5 5 5
Meccanica, Macchine ed Energie 4 4 4
Sistemi e automazione 4 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Totale ore settimanali 32 32 32
In compresenza 27
Prosecuzione degli studi e sbocchi professionali
Il diploma di perito consente l’iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria. La preparazione ottenuta al
termine del corso di studi privilegia in ogni modo i corsi di laurea di tipo scientifico ed in particolare
in Ingegneria, con ulteriore specializzazione nel campo meccanico e produttivo. In alternativa ai corsi
di laurea il perito può optare per i corsi post diploma o per corsi di formazione professionale.
Per quanto concerne gli sbocchi lavorativi il perito in tecnologia dell'occhiale potrà essere inserito
come quadro tecnico-direttivo nel settore industriale, come impiegato tecnico nel settore pubblico e
privato, come personale docente e tecnico nella Pubblica Amministrazione. Il diploma consente
inoltre, dopo aver effettuato il tirocinio biennale e dopo aver superato l’esame di abilitazione,
l’iscrizione all’Albo dei Periti e l’esercizio della libera professione.
3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe V^ articolata “Tecnologia dell’Occhiale” e “Costruzioni” è composta da ventinove
alunni, sette iscritti nel corso Tecnologia dell’Occhiale e ventidue nel corso Costruzioni.
Le materie comuni in cui gli allievi seguono le lezioni delle stesse discipline sono: Italiano, Storia,
Inglese, Educazione fisica e Religione. Nelle altre materie le due classi sono separate.
L’articolazione Tecnologica dell’Occhiale ha iniziato in terza con sette allievi (1 ragazza e 6
maschi) che sono stati tutti successivamente ammessi alla classe quinta.
Nel complesso la classe, nel corso del triennio, ha manifestato un comportamento corretto,
partecipando in modo sufficiente al dialogo educativo; ma ha evidenziato un atteggiamento non
sempre attivo e propositivo rispetto alle attività didattiche ed attitudini più rivolte alla pratica che alla
teoria; tuttavia essendo il numero di allievi limitato, è stato possibile da parte dei docenti, in
particolare nelle materie di indirizzo, intervenire a livello individualizzato per motivare e determinare
un atteggiamento più consapevole.
In particolare qualche alunno, che si è applicato con continuità e serietà, ha acquisito risultati
discreti, soprattutto nelle materie tecnico- professionali; per il resto della classe i risultati sono da
considerarsi proporzionali all’impegno, non sempre costante e soprattutto finalizzato alle verifiche;
si può affermare tuttavia che nel secondo periodo dell’anno scolastico uno studio ed interesse più
puntuali hanno determinato qualche miglioramento.
La classe ha effettuato l’Alternanza Scuola- lavoro in terza e quarta.
Nel corso del triennio è stata sostanzialmente rispettata la continuità didattica, pur essendo cambiati
alcuni insegnanti, come riportato nella sottostante tabella:
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL CORSO DEL TRIENNIO
DISCIPLINE CLASSI
3^ 4^ 5^
Religione Prof. Granzotto Prof. Granzotto Prof. Granzotto
Lingua e lettere italiane Prof.ssa Corò Prof.ssa Marrella Prof.ssa Marrella
Storia Prof.ssa Marrella Prof.ssa Marrella Prof.ssa Marrella
Lingua straniera (Inglese) Prof.ssa Capoccetti Prof.ssa Capoccetti Prof.ssa Capoccetti
Scienze motorie e sportive Prof. Sovilla Prof. Sovilla Prof. Sovilla
Matematica Prof.ssa Mazzella Prof.ssa Mazzella Prof.ssa Mazzella
Meccanica, Macchine ed
Energia Prof.Schiocchet Prof. Durante Prof. Durante
Lab. Meccanica Prof. Sacchet Prof. Maccagnan Prof. Dalla Balla
Sistemi ed Automazione Prof. De Pasqual Prof. Zancanaro Prof. Da Rold
Lab.Sistemi Prof. Bontempo Prof. Dalla Balla Prof. Dalla Balla
Disegno e Progettazione Prof. Zancanaro Prof. Zancanaro Prof. Zancanaro
Lab.Disegno e
Progettazione Prof. Peterle Prof. Peterle Prof. Peterle
Tecnologie meccaniche Prof. Da Rold Prof. Da Rold Prof. Da Rold
Lab.Tecnologie Prof.Spada Prof.Spada Prof. Peterle
I docenti che compongono il Consiglio di Classe nel corrente anno scolastico sono:
Marrella Venera (Italiano-Storia); Capoccetti Liliana (Lingua Straniera); Mazzella Lucia
(Matematica), Meccanica, Macchine ed Energia (Durante Fausto) Lab.Meccanica (Dalla Balla
Giuseppe) Sistemi ed Automazione (Da Rold Mauro) Lab. Sistemi (Dalla Balla Giuseppe) Disegno e
Progettazione (Zancanaro Michele) Lab. Disegno e Progettazione Peterle Faustino) Tecnologie
meccaniche (Da Rold Mauro) Lab. Tecnologie (Peterle Faustino) Sovilla Franco (Scienze motorie e
sportive); Granzotto Fabio (Religione). Fa parte del Consiglio, oltre al Dirigente Scolastico Prof
Salvatore Russotto, anche l’allievo Brandalise Fabio in qualità di rappresentante degli studenti,
mentre non è presente la componente dei rappresentanti dei genitori.
4. ATTIVITA’ CULTURALI E VISITE GUIDATE
La classe durante l’anno scolastico ha partecipato alle seguenti attività extracurricolari:
- Incontro con l’autore del libro” Morire a Mattmark” Toni Ricciardi, storico delle migra-
zioni- 02 ottobre 2015
- Incontro con tecnici ditte “Piazza Rosa” e “Meccanostampi”- marzo 2016
- Visita guidata a Praga-Salisburgo 17-22 marzo 2016
- Visita guidata alla Birreria di Pedavena - 26 aprile 2016
- Seminari Orientamento Lavoro - 27 aprile e 4 maggio 2016
5. PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICO –
DISCIPLINARE
5.1 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
Nei programmi delle singole discipline sono specificati i tipi di verifiche svolte.
Alla data attuale, 15 maggio 2016, sono state effettuate:
due simulazioni di PRIMA PROVA SCRITTA con tutte le tipologie previste dalla normativa
(v. allegato n° 1), in data 11.12.2015 e 08.04.2016.
due simulazioni di TERZA PROVA SCRITTA:
il 20.02.2016 su quattro discipline (Lingua straniera-Inglese, Matematica, Meccanica e
Macchine, Sistemi ed Automazione) con tipologia B (“3 quesiti a risposta singola per ogni
disciplina”) da svolgersi nel tempo di due ore (v. allegato n° 1)
il 21.04.2016 su quattro discipline (Lingua straniera-Inglese, Matematica, Disegno e
Progettazione, Sistemi e automazione) sempre con tipologia B (tre quesiti a risposta singola
per ogni disciplina) da svolgersi nel tempo di due ore e mezza (v. allegato n° 1)
due simulazioni di SECONDA PROVA SCRITTA:
il 04.03.2016 disciplina principale: Tecnologie meccaniche, processo, prodotto industriale
Occhiale (v. allegato n° 1)
il 06.05.2016 disciplina principale: Tecnologie meccaniche, processo, prodotto industriale
Occhiale (v. allegato n°1)
Da un’analisi critica conclusiva della simulazione di terza prova scritta è risultato che la tipologia B
della seconda simulazione è adeguata alle esigenze della maggior parte delle discipline coinvolte e
alla preparazione media della classe, inoltre la durata adeguata della prova è risultata essere di due
ore e mezza.
5.2 CRITERI DI VALUTAZIONE
Il Consiglio di classe, per quanto riguarda la corrispondenza fra elementi di verifica e valutazione
numerica, si è attenuto alle seguenti tabelle, concordate dal Collegio dei docenti e indicate nel POF.
Materie letterarie
1 – 2 l’alunno rifiuta la prova (non vuole essere interrogato o consegna in bianco un compito
scritto);
3 abilità di base pressoché inesistenti, contenuti insufficienti o assenti, gravissime lacune
nell’ambito argomentativo e logico-formale;
4 conoscenze carenti; il messaggio prodotto è disorganizzato nei concetti e scorretto
nell’esposizione, tanto da risultare scarsamente intelligibile; l’alunno appare disorientato
anche di fronte alle richieste più semplici ed inutili risultano i tentativi di aiuto da parte
dell’insegnante;
5 conoscenze superficiali e non ancora sufficienti; difficoltà nell’applicazione delle abilità;
mancanza di autonomia nell’esecuzione di compiti semplici; l’allievo giunge a conclusioni
solo parziali;
6 il discorso ha una struttura semplice, ma sostanzialmente corretta e linguisticamente
appropriata; la conoscenza è completa, ma non approfondita; sufficienti capacità di analisi;
sintesi approssimativa; l’alunno talora ha bisogno di essere aiutato;
7 il discorso è preciso, pertinente, con una struttura sufficientemente articolata dei contenuti ed
è espresso in forma corretta e linguisticamente appropriata; non sono necessari particolari
interventi;
8 il discorso è organizzato in modo autonomo e logicamente strutturato, con ricchezza di
argomentazioni ed in forma linguisticamente appropriata, corretta e fluente; conoscenze ampie
e sicure;
9 piena conoscenza dei contenuti e padronanza dell’uso degli strumenti; presenza di motivazioni
e di attitudine per la materia; uso del linguaggio specifico con competenza e proprietà;
capacità di valutare e rielaborare in modo autonomo ed approfondito;
10 alla padronanza concettuale e linguistica indicata al punto precedente, si aggiungono
originalità di pensiero e un notevole bagaglio di conoscenze personali
Materie tecnico-scientifiche
2-1 (NULLO): l’alunno rifiuta la prova orale o consegna l’elaborato senza alcun cenno di
risoluzione.
3 (SCARSO): conoscenza molto limitata degli argomenti con notevoli difficoltà di applicazione
e di esposizione dei contenuti;
4 (GRAVEMENTE INSUFFICIENTE): conoscenza limitata degli argomenti, applicazione dei
contenuti stentata, difficoltà nell’esposizione, numerose imprecisioni nei calcoli;
5 (INSUFFICIENTE): conoscenza parziale e superficiale degli argomenti, incertezza
nell’applicazione dei contenuti, esposizione stentata, diverse imprecisioni nei calcoli;
6 (SUFFICIENTE): conoscenza degli argomenti principali, qualche incertezza
nell’applicazione dei contenuti, esposizione che presenta talora superficialità ed insicurezza,
qualche imprecisione nei calcoli;
7 (DISCRETO): conoscenza completa ma non particolarmente approfondita degli argomenti
affrontati, correttezza, anche se con qualche imprecisione, nell’applicazione dei contenuti,
esposizione non del tutto appropriata, calcoli sostanzialmente corretti con qualche errore
dovuto a disattenzione;
8 (BUONO): conoscenza completa degli argomenti affrontati, giusta scelta dei metodi di
risoluzione, esposizione non completamente approfondita sul piano teorico, calcoli corretti;
10-9 (OTTIMO): conoscenza completa ed approfondita degli argomenti affrontati, conseguente
scelta dei metodi di risoluzione più appropriati, esposizione chiara e rigorosa dei fondamenti
teorici richiesti, calcoli corretti;
5.3 CREDITO SCOLASTICO
Per l’attribuzione del punteggio in riferimento al credito scolastico il Consiglio si atterrà ai criteri
stabiliti dalla normativa vigente.
In particolare terrà conto:
dei voti dell’anno scolastico in corso;
dell’assiduità della frequenza scolastica;
dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività
complementari e integrative;
di eventuali crediti formativi.
5.4 CREDITI FORMATIVI
Per la valutazione dei crediti formativi ci si è attenuti a quanto previsto dalla normativa vigente.
In particolare, secondo i criteri generali stabiliti dal Collegio docenti, saranno valutati quelli relativi:
alle attività sportive, la cui valutazione è affidata all’insegnante di Educazione fisica;
esperienze lavorative, che devono essere inerenti al corso di studi seguito dall’allievo e devono
essere documentate con una dichiarazione da parte della ditta presso cui è stata svolta l’attività,
con l’indicazione dell’ente presso il quale sono stati versati i contributi assicurativi;
alle esperienze di volontariato, che saranno valutate caso per caso, documentate con dichiarazione
della società di appartenenza, con l’indicazione dell’impegno, dei tempi, delle modalità di
svolgimento.
6. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DELLE SINGOLE
DISCIPLINE
6.1 LINGUA e LETTERE ITALIANE
Insegnante: Prof.ssa MARRELLA Venera
Ore settimanali: QUATTRO
OBIETTIVI
a) Lettura
- Saper leggere autonomamente, analizzare e interpretare il significato di qualsiasi tipo di te-
sto
b) Esposizione orale
- Conoscere le correnti letterarie, gli autori ed i testi più significativi che hanno
caratterizzato la storia letteraria della seconda metà dell’Ottocento e del Novecento
- Saper utilizzare un registro linguistico adeguato alla situazione comunicativa
- Saper analizzare le vicende letterarie italiane mettendole in rapporto con fatti storici e cultu-
rali ed esprimere il proprio pensiero in modo coerente ed originale
c) Esposizione scritta
- Saper strutturare il discorso in modo logico e coerente, utilizzando una forma gram-
maticalmente corretta ed un lessico appropriato
- Saper produrre testi scritti rispondenti alle tipologie previste per la prima prova dell’Esame
di Stato, dimostrando di saper utilizzare tecniche compositive e registro coerenti alla tipolo-
gia scelta
METODO D’INSEGNAMENTO
L’attività didattica ha previsto le seguenti metodologie d’insegnamento:
- Lezione frontale e\ o dialogata
- Attività di lettura e d’analisi testuale
- Esercitazioni guidate dal docente, per comprendere e individuare i nuclei fondamentali della
storia letteraria.
Sono state effettuate esercitazioni in funzione della proposta delle tipologie di scrittura dell’Esame di
Stato.
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo in adozione:
Guido Armellini - Adriano Colombo Letteratura Letterature , Il Secondo Ottocento e il Novecento,
volume terzo, Zanichelli
Schemi di sintesi e appunti delle lezioni, fotocopie.
VALUTAZIONE
L’insegnante ha valutato l’alunno in base a:
- situazione di partenza e progressi realizzati
- impegno ed interesse alle attività didattiche
- interrogazione orale breve o lunga
- quesiti a risposta aperta e prove semistrutturate
- prove scritte secondo le modalità dell’Esame di Stato
Nella produzione orale sono state valutati i seguenti aspetti:
- aderenza alla consegna
- correttezza morfosintattica e lessicale
- uso del linguaggio specifico
- analisi e rielaborazione personale dei contenuti
Nella produzione scritta i criteri di valutazione sono stati i seguenti:
- padronanza della lingua italiana (correttezza morfosintattica e ortografica, punteggiatura,
proprietà lessicale)
- capacità espressive (chiarezza espositiva e fluenza)
- capacità logico linguistiche (aderenza alla traccia, organizzazione, coerenza,
uso di un registro linguistico adeguato)
- controllo dei contenuti (padronanza ed uso adeguato dei contenuti, anche in
funzione delle diverse tipologie delle prove, comprensione dei materiali forniti
e loro utilizzo)
SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe V^ Tecnologia dell’Occhiale ha manifestato, a livello disciplinare, un atteggiamento
sufficientemente corretto. La difficoltà più evidente è derivata dal fatto che gli alunni hanno
evidenziato spesso un atteggiamento piuttosto passivo rispetto alle proposte didattiche. Lo studio e
l’impegno, soprattutto a livello domestico, non sono sempre stati costanti e puntuali, comunque per
quanto riguarda la produzione linguistico- letteraria, con qualche differenziazione, si può affermare
che gli obiettivi previsti siano stati conseguiti.
PROGRAMMA D’ ITALIANO
Il Positivismo. Naturalismo e Verismo
E. Zola
“Il romanzo sperimentale”: Il romanzo sperimentale
“L’ Assomoir”: La stireria
G.Flaubert
“Lettere a Louise Colet”: Rappresentare e basta
La Scapigliatura: caratteri generali
Giovanni Verga: biografia, opere, poetica
“Vita dei campi”:
Rosso Malpelo
Fantasticheria: ‘L’ideale dell’ostrica’
L’amante di gramigna: ‘Un documento umano’
“Novelle rusticane”: Libertà
“I Malavoglia”: La fiumana del progresso, Come le dita della mano, Mena e
Alfio, Non voglio più farla questa vita, Ora è tempo d’ andarsene
“Mastro-don Gesualdo”: Mastro- don Gesualdo ricorda, L’asta delle terre comunali, Morte di
don- Gesualdo
La crisi della ragione
F. Nietzsche
“Così parlò Zarathustra”: Dio è morto
S.Freud
“Sommario di psicoanalisi”: L’apparato psichico
Il Decadentismo. Simbolismo ed Estetismo
C.Baudelaire :
“Lo Spleen di Parigi”: Perdita dell’aureola
“I fiori del male”: L’albatro, Corrispondenze, Spleen
P. Verlaine: Languore
A.Rimbaud: Bisogna essere veggente
O.Wilde
“Il ritratto di Dorian Gray”: Un nuovo edonismo
Giovanni Pascoli: biografia, opere, poetica
“Patria e umanità”: La grande proletaria si è mossa
“Il fanciullino”: ‘ E’ dentro noi un fanciullino’
“Myricae”: L’assiuolo, X Agosto, Temporale, Novembre, Lavandare, Arano
“Canti di Castelvecchio”: Il gelsomino notturno, La mia sera
Gabriele D’Annunzio: biografia, opere, poetica
“Il Piacere”: Il verso è tutto, La vita come un’opera d’arte, Don Giovanni e Cherubino
“Le Vergini delle rocce”: Pochi uomini superiori
“Alcyone”: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto
“Il Notturno”: Scrivo nell’oscurità
Il movimento futurista.
F. Marinetti Manifesto del futurismo, Correzione di bozze+ desideri di felicità
Italo Svevo: biografia, opere, poetica
“Senilità”: Prove per un addio, La metamorfosi di Angiolina
“La coscienza di Zeno”: Prefazione, Preambolo, Il fumo
Luigi Pirandello: biografia, opere, poetica
“Novelle per un anno”: La carriola
“L’umorismo”: Il ‘sentimento del contrario’ (prima parte), Non è una l’anima individuale, La
“vita” e la “forma”
Il fu Mattia Pascal: Un caso strano e diverso, Lo strappo nel cielo di carta
“Uno, nessuno, centomila”: Quel caro Gengè
Il teatro: caratteri generali
“Sei personaggi in cerca d’ autore”: Siamo qua in cerca di un autore
“Enrico VIII”: Fisso in questa eternità di maschera
Giuseppe Ungaretti: biografia, opere, poetica
“L’allegria”: Commiato, Italia, Nostalgia, Fratelli, I fiumi, San Martino del Carso, Veglia, Mattina,
Soldati, Sono una creatura, Porto sepolto, In memoria
“Il sentimento del tempo”: La madre
Eugenio Montale: biografia, opere, poetica
“Ossi di seppia”: Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere, Meriggiare pallido e assorto, I
limoni, Cigola la carrucola
“Le occasioni”: La casa dei doganieri
Il neorealismo: caratteri generali
Cesare Pavese
“La luna e i falò”: Il ritorno
Vasco Pratolini
“Metello”: Metello in carcere
Beppe Fenoglio
“La malora”: Il contadino delle Langhe
Per presa visione gli allievi L’insegnante
___________________________ ______________________________
(prof.ssa Venera Marrella)
___________________________
6.2 STORIA
Insegnante: Prof.ssa MARRELLA Venera
Ore settimanali: DUE
OBIETTIVI
- Conoscere gli avvenimenti storici più significativi
- Saper ricostruire i fatti storici in rapporto alle conseguenze sul piano politico, economico e
sociale
- Saper esporre, in modo coerente, fatti e problemi relativi agli eventi studiati
- Saper usare alcuni termini fondamentali della disciplina e concetti propri del linguaggio
storiografico
- Comprendere e valutare le relazioni fra dati, concetti e fenomeni
- Recuperare la memoria del passato per acquisire la capacità di orientarsi nel presente
- Analizzare e rielaborare in modo personale i contenuti storici
MEZZI E STRUMENTI
Lezione frontale e \ o dialogata
Letture guidate dal docente, per comprendere e individuare i nuclei fondamentali degli avvenimenti
storici, schemi di sintesi ed appunti delle lezioni
Libro di testo in adozione: A.Brancati, Trebi Pagliarani DIALOGO con la storia e l’attualità, volume
terzo, La Nuova Italia
VALUTAZIONE
L’insegnante ha valutato l’alunno in base a:
- situazione di partenza e progressi realizzati
- impegno ed interesse alle attività didattiche
- interrogazione orale breve o lunga
- quesiti a risposta aperta e prove semistrutturate
Nelle prove di verifica sono stati seguiti i seguenti criteri di valutazione:
- conoscenza ed analisi dei principali fatti storici
- capacità di collegare e confrontare gli avvenimenti
- acquisizione di un linguaggio storiografico corretto
- esposizione logica ed ordinata dei concetti appresi
SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe ha partecipato in modo sufficiente alle attività didattiche. In particolare qualche allievo si
è dimostrato interessato e più motivato acquisendo una discreta conoscenza degli argomenti storici,
tuttavia nel gruppo classe altri alunni, a causa di un metodo di studio non sempre adeguato o di un
impegno alterno ed incostante, hanno acquisito i contenuti storici in modo più frammentario e
superficiale.
PROGRAMMA DI STORIA
La seconda rivoluzione industriale e la nascita della questione sociale; l’Italia del secondo
Ottocento (quadro storico generale)
L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO e LA PRIMA GUERRA MONDIALE
L’Imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo
L’Imperialismo: cause e conseguenze
La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze
La “Belle époque”
La Russia tra modernizzazione e opposizione politica
La guerra tra Russia e Giappone (quadro sintetico) e la Rivoluzione del 1905
La rapida crescita economica degli Stati Uniti
L’Italia giolittiana:
I progressi sociali e lo sviluppo industriale dell’Italia
La politica interna tra socialisti e cattolici
La politica estera e la guerra di Libia
La prima guerra mondiale:
La fine dei giochi diplomatici
1914: Il fallimento della guerra lampo
L’Italia dalla neutralità alla guerra
1915-1916: la guerra di posizione
Il fronte interno e l’economia di guerra
Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra (1917-1918)
La rivoluzione russa:
La rivoluzione di febbraio
La rivoluzione d’ottobre
Lenin alla guida dello Stato sovietico
La Russia fra guerra civile e comunismo di guerra
La Nuova politica economica e la nascita dell’Urss
L’Europa e il mondo all’indomani del conflitto:
La Conferenza di pace e la Società delle Nazioni
I trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa
L’ETA’ DEI TOTALITARISMI e LA SECONDA GUERRA MONDIALE
L’Unione Sovietica di Stalin
L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’Urss
La Russia fra guerra civile e comunismo di guerra
Il terrore staliniano e i gulag
Il consolidamento dello Stato totalitario
Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo
Le difficoltà economiche e sociali all’indomani del conflitto
Nuovi partiti e movimenti politici del dopoguerra
La crisi del liberalismo: la questione di Fiume e biennio rosso
L’ascesa del fascismo
Verso la dittatura: delitto Matteotti, discorso alla Camera del 3 gennaio 1925.
La crisi del’29 negli Stati Uniti ed il New Deal
Il nuovo ruolo degli Stati Uniti e la politica isolazionista
Gli anni Venti e cambiamenti sociali
La crisi del’29: dagli Usa al mondo
Roosvelt e il New Deal
La crisi della Germania repubblicana e il nazismo
La nascita della repubblica di Weimar
Hitler e la nascita del nazionalsocialismo
Il nazismo al potere
L’ideologia nazista e l’antisemitismo
Il regime fascista in Italia
La nascita del regime
Il fascismo fra consenso e opposizione
La politica interna ed economica
I rapporti tra Chiesa e fascismo
La politica estera
Le leggi razziali
L’Europa e il mondo verso una nuova guerra
Quadro geo-politico dell’Europa fra le due guerre
Il riarmo della Germania nazista e l’alleanza con l’Italia e il Giappone
La guerra civile spagnola (quadro generale)
L’Escalation nazista: verso la guerra
La seconda guerra mondiale
Il successo della guerra lampo (1939-1940)
La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale
L’inizio della controffensiva alleata (1942-1943)
La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia
La vittoria degli alleati
La guerra dei civili
Lo sterminio degli Ebrei
Il bipolarismo Usa-Urss e la guerra fredda
Egemonia USA- URSS
La guerra fredda
La crisi di Corea
La guerra del Vietnam
Per presa visione gli allievi L’insegnante
___________________________ ______________________________
(prof.ssa Venera Marrella)
__________________________
6.3 LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
Insegnante: Prof.ssa CAPOCCETTI Liliana
Ore settimanali: TRE Obiettivi
Competenze - saper rendere in buon italiano i testi affrontati (sia tecnici che di civiltà), saper
comprendere domande sugli argomenti trattati e riferire sugli stessi.
Conoscenze - Argomenti tecnici o di civiltà: conoscenza dei contenuti, del lessico e delle strutture
grammaticali relative agli argomenti affrontati.
Capacità - Saper rielaborare in modo personale i contenuti attraverso l’utilizzo di sinonimi e linkers
Obiettivi raggiunti – la maggior parte della classe è in grado di comprendere un testo scritto
cogliendone i punti fondamentali, ma solo qualche alunno è in grado di riferire riguardo gli
argomenti trattati in modo più autonomo e personale (“capacità”), mentre gli altri rimangono legati
al testo di partenza (studio mnemonico). La stessa differenziazione si rileva nelle abilità orali e nella
correttezza grammaticale.
Presentazione della classe.
Gli alunni sono sicuramente più portati per le materie di indirizzo per cui lo studio della lingua ne ha
risentito. La mancanza di continuità nello studio e la presenza di alcune lacune pregresse hanno
comportato spesso difficoltà nell’affrontare gli argomenti proposti.
Metodi
Le abilità scritte sono state affrontate attraverso varie “reading strategies” che comprendevano sia
questionari che la compilazione di griglie / tabelle/mappe concettuali anche al fine di avere poi uno
strumento di revisione dei vari argomenti e di supporto per le abilità orali. Gli alunni hanno
lavorato più frequentemente in modo individuale. Sono stati usati i libri di testo, fotocopie tratte da
altri testi, appunti, questionari, griglie/tabelle. La produzione orale è stata sviluppata attraverso
attività più guidate come rispondere a domande aperte su un argomento di civiltà o tecnico.
Poiché la classe è articolata con la 5 CO, grazie alla docente di potenziamento (Prof. Bardo)
abbiamo potuto sdoppiare le due specializzazioni e lavorare con due gruppi per un’ora alla settimana
per una parte del secondo quadrimestre. Con la Prof. Bardo gli alunni hanno affrontato “Machine
Tools” ed hanno rivisto alcuni argomenti grammaticali.
Verifiche
La verifica delle abilità orali è stata affrontata sia attraverso interrogazioni individuali, sia tenendo
conto di interventi ed attività svolte in classe, valutando interesse e partecipazione oltre che l’abilità
nel comprendere il tema o il quesito proposto e la capacità di esprimersi con pronuncia
sufficientemente adeguata, in forma corretta e lessicalmente appropriata. Per quanto riguarda le
abilità scritte, queste sono state verificate attraverso prove che prevedevano quesiti di tipo B, la
traduzione dall’inglese e il completamento di frasi e definizioni. Le simulazioni della terza prova
(quesiti di tipologia B)sono state considerate momento di verifica e valutate.
Criteri di valutazione
Per quanto riguarda l’orale il criterio adottato è conforme al documento P.O.F. Allo scritto i tests
sono stati valutati con una base a punteggio oggettivo stabilito per tipo e livello di difficoltà
dell’esercizio.
Per quanto riguarda le domande a risposta aperta e/o le reading comprehensions la valutazione ha
tenuto conto dei seguenti indicatori e descrittori:
indicatori Punteggio
in decimi Descrittori decimi
Comprensione e conoscenza dei contenuti
5
Nulla Scarsa o incompleta Essenziale Adeguata e completa
1 2 3 4-5
Correttezza formale e lessicale
3
Scelte lessicali inadeguate e diffusi errori formali qualche improprietà lessicale e forma sufficientemente corretta (errori che non pregiudicano la comprensione) Adeguato utilizzo delle strutture e del lessico specifico
1 2 3
Capacità di organizzazione espositiva
2
Rielaborazione personale dei contenuti attraverso l’utilizzo di linkers
2
indicatori Punteggio in
quindicesimi Descrittori quindicesimi
Comprensione conoscenza dei contenuti
7
-Nulla -Scarsa o incompleta -Essenziale -Adeguata e completa
1 2-3 4-5 6-7
Correttezza formale e lessicale
6
-Scelte lessicali inadeguate e diffusi errori formali -qualche improprietà lessicale e forma sufficientemente corretta (errori che non pregiudicano la comprensione) -Adeguato utilizzo delle strutture e del lessico specifico
1-2 3-4 5-6
Capacità di organizzazione espositiva
2
Rielaborazione personale dei contenuti attraverso l’utilizzo di linkers
1-2
15 15
Contenuti
Il programma di lingua inglese è stato svolto in conformità con il programma standard comune
aggiornato dal Gruppo Disciplinare di Lingue Straniere nel settembre 2015.
Dal testo “Basic English Tools for Technical Communication” sono state svolte le seguenti unità:
Unit 8 : A greener environment
- talking about the environment/renewable and non-renewable energies
- past simple passive/defining and non-fefining relative clauses
Unit 9: Live to work or work to live?
- Facing a job interview
Dal testo di civiltà (A.Redaelli, D. Invernizzi, “Eyewitness”, Pearson-Longman ) sono state
affrontate le seguenti letture:
“ All people are equal”, pg. 18 e 19
- United Nations Millenium Development Goals
- The United Nations
- What is the Universal Declaration of Human Rights ?
“Grameen Bank: a successful action plan against hunger and poverty” pg, 137
Attraverso fotocopie ed altro materiale, sono stati inoltre trattati i seguenti argomenti:
1- Gandhi’s salt march
2- The Great Depression
3- Corrosion
4- Looking for a job ( how to prepare a C.V., job ads, copying with an interview )
5- Machine Tools
6- Nine Eleven
7- The Third Industrial Revolution
Per presa visione gli allievi L’insegnante
___________________________ ______________________________
(prof.ssa Capoccetti Liliana)
___________________________
6.4 MATEMATICA
Insegnante: MAZZELLA Lucia
ore settimanali: TRE
PROFILO DELLA CLASSE
Seguo la classe dall’inizio del triennio di studi. Gli obiettivi di lavoro del corrente anno scolastico
proseguono l’attività iniziata in precedenza: una iniziale proposta di contenuti, di cui valutare la
comprensione e la padronanza del linguaggio specifico puntando però all’autonomia nell’affrontare
criticamente i problemi e alla promozione delle competenze di cittadinanza.
Questo obiettivo di ordine superiore richiede un’abitudine allo studio (se non puntuale almeno
frequente) e soprattutto curiosità e motivazione rispetto alle informazioni.
In classe, stimolati con insistenza dall’insegnante, questa modalità di ragionamento è talvolta emersa.
La mancanza di regolare lavoro domestico ha impedito che diventasse nel tempo un approccio critico
alle informazioni, che consentisse di padroneggiare modelli che consentono la lettura dei fenomeni.
Nella seconda parte dell’anno tutti gli studenti hanno comunque avviato un percorso di studio per
superare le proprie lacune, lavorando per raggiungere risultati, se non solidi, almeno adeguati.
METODOLOGIE
Gli argomenti trattati sono stati presentati sia con lezione frontale, integrata da continue applicazioni
grafiche, sia servendosi di situazioni sulle quali l’allievo è stato chiamato a lavorare, in prima persona
e con modalità collaborative, nell’ottica della promozione della competenza di cittadinanza “risolvere
problemi” e “collaborare e partecipare”, rilevate in modo sistematico.
Nello svolgere la lezione si è cercato di mantenere viva l’interazione tra insegnante e studenti,
abituandoli ad esprimere dubbi e perplessità, facendoli intervenire con richiami ad argomenti già
studiati ed invitandoli a trarre conclusioni a conseguenza di quanto esposto. Ogni lezione si è conclusa
con una schematizzazione che potesse favorire il processo cognitivo ed esercizi sull’argomento
trattato.
Rilevanti sono state le trasposizioni a livello grafico dei concetti affrontati algebricamente, per
visualizzare gli argomenti affrontati da altro punto di vista, ricercando un’effettiva comprensione che
evitasse la mera ripetizione di procedure di calcolo. Questo lavoro sulla molteplicità dei linguaggi,
legato alla promozione della competenza “comunicare”, è stato proposto in modo sistematico
nell’arco del triennio, anche con attività interdisciplinari (“algebra e poesia”) ed a classi aperte
(“linguaggio ed infinito”).
Nel corso dell’anno alle attività curricolari sono stati affiancati momenti di rinforzo e recupero in
orario antimeridiano. In particolare la classe è stata coinvolta nella prima parte dell’anno in un
percorso a classi aperte, concordato con l’insegnante dell’articolazione “costruzioni, ambiente e
territorio”. Con cadenza bisettimanale le classi si riunivano, per attività da svolgere in parallelo o per
attività di recupero con divisione del gruppo classe per livelli.
Nella fase finale dell’anno il lavoro è stato orientato alla promozione della competenza “progettare”,
ed “imparare ad imparare” con la realizzazione di una unità di apprendimento e di una prova esperta,
il cui prodotto è stato presentato nell’ambito dell’attività a classi aperte.
MATERIALI DIDATTICI
Testo in adozione: P. Baroncini, R. Manfredi, I. Fragni: “Lineamenti.MATH VERDE”, Edi-
trice Ghisetti e Corvi
Materiali forniti dall’insegnante
Smartphone per la ricerca in rete
App per la visualizzazione grafica
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
La valutazione ha tenuto conto del processo di apprendimento relativo alle competenze di cittadinanza
“acquisire ed interpretare l’informazione” ed “individuare collegamenti e relazioni”, della
partecipazione al lavoro, dell’impegno costante e del metodo di studio per “imparare ad imparare”.
Le competenze di cittadinanza sono state rilevate con opportune rubriche.
Prima dell’inizio di ciascun modulo è stato effettuato un accertamento dei prerequisiti sulla base dei
risultati ottenuti da prove precedenti. Per ogni modulo erano previste alcune verifiche allo scopo di
valutare in itinere il raggiungimento degli obiettivi e l’eventuale attivazione di un recupero. La
valutazione finale di ciascun modulo è stata effettuata con verifica sommativa o come sintesi delle
formative, valutate in maniera criteriale e quindi oggettiva.
Considerando la sequenzialità degli argomenti, specifica del programma di questo anno scolastico,
ho spesso potuto valutare, con il superamento di un modulo, anche quello dei precedenti, effettuando
in tal modo le opportune verifiche di recupero.
In calce a ciascuna prova sono specificati gli indicatori di valutazione (tassonomia di Bloom rivista).
Per gli altri aspetti relativi alla valutazione si fa riferimento al PTOF.
Le tipologie di verifica, proposte con cadenza mensile, sono state di varia natura:
1. Verifiche scritte di tipo destrutturato (quesiti a risposta singola) che è servita a valutare la capacità
dell’alunno di giungere alle soluzioni in maniera corretta, veloce evidenziando le capacità di tipo
operativo, piuttosto che il mero possesso mnemonico di nozioni.
2. Le prove scritte sono state sempre utilizzate per accertare la preparazione teorica, proprio per
affiancare allo svolgimento degli esercizi un riferimento che ne fornisca giustificazione.
Per questo, accanto ai quesiti operativi, esiste la richiesta di motivare quanto effettuato, per evitare lo
scollamento tra la “pratica” e la “teoria”, ritenuta dai ragazzi estranea al procedimento utilizzato.
3. Per valutare l’acquisizione di abilità ho richiesto di determinare alcune soluzioni utilizzando con-
clusioni già ottenute in esercizi precedenti, trasformando la capacità operativa in spirito critico e
scelta di opportune strategie, nonché in rielaborazione delle conoscenze acquisite.
Ogni prova scritta è stata valutata in base ai parametri descritti: ho assegnato quindi valutazione
sufficiente al ragazzo che ha svolto correttamente la parte relativa agli obiettivi minimi (legati a
quesiti di basso livello tassonomico), aumentando il livello delle categorie cognitive degli obiettivi
ho assegnato un voto superiore, la valutazione massima richiedeva l’originalità della soluzione
proposta in coerenza con i criteri del PTOF.
Nella fase di verifica teorica sono stati indagati soprattutto: la conoscenza di definizioni e concetti
che dovevano essere esposti con chiarezza, ordine ed un certo rigore. In secondo luogo sono state
analizzate le capacità di deduzione sulla base di premesse date e quelle di connessione fra gli
argomenti trattati.
In particolare per l’esposizione orale è stata condivisa con gli studenti una rubrica valutativa che ha
favorito l’autovalutazione.
COMPETENZE DI CITTADINANZA
Osservazione sistematica:
─ Individuare collegamenti e relazioni
─ Acquisire ed interpreatare le informazioni
─ Risolvere problemi
─ Spirito di iniziativa ed imprenditorialità
─ Collaborare e partecipare
─ Imparare ad imparare
Unità di apprendimento:
─ Progettare
─ Imparare ad imparare
─ Comunicare
Prova esperta:
─ Risolvere problemi
─ Imparare ad imparare
─ Comunicare
OBIETTIVI DEL QUINTO ANNO
Obiettivi generali dell’insegnamento della matematica:
─ Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici
─ Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni
─ Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa
Obiettivi specifici della disciplina e programma svolto
LE DERIVATE (Ripasso)
Derivate di funzioni elementari
Derivate di funzioni composte
Operazioni tra derivate
Significato geometrico della derivata
Relazione tra il grafico di una funzione e quello della sua derivata
GLI INTEGRALI
Unità n°1: L’Integrale indefinito:
CONTENUTI
Primitiva di una funzione reale - Integrale indefinito e proprietà – Regole di integrazione (Integrali
immediati – Integrali di funzioni composte – Integrali per parti - Integrali delle funzioni razionali
fratte)
OBIETTIVI
Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)
Conoscere i concetti di integrale indefinito, primitiva.
Conoscere le proprietà dell’integrale indefinito.
Conoscere le formule per risolvere integrali la cui primitiva è una funzione composta.
Conoscere la formula per risolvere un integrale per parti.
Confrontare le caratteristiche delle applicazioni dell’integrale per parti.
Conoscere la primitiva della funzione y=ln(x).
Conoscere i principali casi di integrazione di una funzione razionale fratta (denominatore di se-
condo grado, superiore al numeratore, con discriminante positivo o nullo).
Riconoscere il metodo più opportuno per risolvere un integrale.
Dimostrare la formula utilizzata per risolvere integrali la cui primitiva è una funzione composta.
Dimostrare la formula utilizzata per risolvere integrali per parti.
Dimostrare la primitiva della funzione y=ln(x).
Abilità (obiettivi minimi sottolineati)
1. Calcolare integrali indefiniti immediati
Integrare funzione potenza, seno, coseno, esponenziale con base e
2. Calcolare integrali indefiniti applicando le proprietà di linearità
Trasportare costanti all’interno o all’esterno del segno di integrale
Trasformare un integrale in somma di altri che sia risolvibili con i metodi affrontati
Operare con opportune costanti per rendere gli integrali risolvibili con i metodi affrontati
3. Calcolare integrali indefiniti la cui primitiva è una funzione composta
Integrare funzione potenza, seno, coseno, esponenziale con base e
Calcolare integrali di questo tipo (con primitiva non nota) se fornita la formula di integrazione
4. Calcolare integrali indefiniti utilizzando il metodo per parti
Integrali che contengono la funzione potenza associata a seno, coseno, esponenziale (base e),
logaritmo naturale
Utilizzare il metodo per parti per risolvere integrale ricondotti all’integrale di partenza
5. Calcolare integrali indefiniti che contengono funzioni razionali fratte
Integrali di funzioni con grado del numeratore minore del grado del denominatore: denominatore
di secondo grado, con discriminante nullo o positivo
Integrali con denominatore di secondo grado, superiore al numeratore, con discriminante negativo
Proporre strategie di generalizzazione del problema (denominatore di grado maggiore di 2 ma
superiore al numeratore)
Unità n°2: L’integrale definito:
CONTENUTI
Integrale definito – Funzione integrale - Teorema fondamentale del calcolo integrale – Applicazioni
dell’integrale definito (area di una superficie piana delimitata da una curva, area compresa fra due
curve, volume di un solido ottenuto dalla rotazione di una figura piana)
OBIETTIVI
Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)
Conoscere i concetti di integrale definito
Conoscere il concetto di funzione integrale
Conoscere il teorema fondamentale del calcolo integrale
Conoscere il concetto di integrale improprio
Conoscere le due tipologie di integrale improprio
Conoscere l’applicazione dell’integrale definito al calcolo di area sottesa una curva
Conoscere l’applicazione dell’integrale definito al calcolo di area compresa fra due curve
Rappresentare l’area compresa fra due curve, specificando la relazione con l’integrale definito
Conoscere l’applicazione dell’integrale definito al calcolo del volume del solido di rotazione,
lunghezza di curva piana (con formulario)
Abilità (obiettivi minimi sottolineati)
Calcolare il valore di un integrale definito (per difficoltà funzioni vedi unità 1)
Calcolare integrale ed area di funzione nota o rappresentata
Risolvere semplici integrali impropri in un intervallo illimitato
Utilizzare l’integrale per determinare superfici e volumi
Calcolare integrale ed area di una funzione studiando le caratteristiche del grafico
LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Unità n°1: Generalità:
CONTENUTI
Definizione di equazione differenziale – Forma generale di equazione differenziale - ordine di
un’equazione differenziale - soluzione generale e particolare – problema di Cauchy
OBIETTIVI
Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)
Conoscere la definizione di equazione differenziale ed ordine della stessa
Conoscere la forma generale di un’equazione differenziale
Riconoscere una equazione differenziale coerente con la definizione
Conoscere la definizione di soluzione generale e soluzione particolare
Conoscere la forma generale delle soluzioni di un’equazione differenziale
Riconoscere il grafico della soluzione generale e particolare di un’equazione differenziale
Conoscere la forma generale delle equazioni differenziali note
Conoscere il teorema di Cauchy
Abilità (obiettivi minimi sottolineati)
Determinare l’integrale particolare soddisfacente una condizione
Verificare se una funzione è soluzione di una equazione differenziale
Unità n°2:Equazioni del primo ordine:
CONTENUTI
Definizione di equazione differenziale del primo ordine – soluzione particolare del primo ordine -
equazioni del primo ordine a variabili separate, a variabili separabili, lineari omogenee.
OBIETTIVI
Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)
Conoscere la forma generale di un’equazione differenziale di primo ordine
Conoscere la forma della soluzione di un’equazione differenziale del primo ordine
Riconoscere una equazione differenziale del primo ordine
Conoscere la forma generale delle equazioni differenziali note
Abilità (obiettivi minimi sottolineati)
Risolvere equazioni differenziali del tipo )(xfy
Risolvere equazioni differenziali a variabili separate e separabili
Risolvere equazioni differenziali lineari omogenee
Unità n°3: Equazioni differenziali del secondo ordine:
CONTENUTI
Integrale generale ed integrale particolare- equazioni del secondo ordine lineari omogenee a
coefficienti costanti - equazioni del secondo ordine lineari non omogenee a coefficienti costanti con
termine noto un polinomio di grado n.
OBIETTIVI
Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)
Conoscere la forma generale di un’equazione differenziale del 2° ordine immediata
Riconoscere una equazione differenziale del secondo ordine immediata
Abilità (obiettivi minimi sottolineati)
Risolvere equazioni differenziali immediate (con formulario)
Determinare l’integrale particolare che soddisfa le condizioni poste
Rappresentare graficamente le soluzioni di un’equazioni differenziale coerenti con ciascun vin-
colo del problema di Cauchy
Modulo 3 LA STATISTICA E IL CALCOLO DELLE PROBABILITA’
Unità n°1:
CONTENUTI
Elementi di calcolo combinatorio – Definizioni di probabilità (diretta, inversa, composta,
condizionata) –- La formula delle probabilità totali – Il teorema di Bayes
OBIETTIVI
Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)
Conoscere le definizioni di probabilità (diretta, inversa, congiunta, condizionata)
Conoscere il concetto di variabile casuale
Conoscere la formula delle probabilità totali
Conoscere l’enunciato e la formula del teorema di Bayes
Abilità (obiettivi minimi sottolineati)
Riconoscere il modello di probabilità associato ad un problema
Impostare e risolvere un problema utilizzando la formula delle probabilità totali
Impostare e risolvere un problema utilizzando il teorema di Bayes
Unità n°2: Interpolazione:
CONTENUTI
Concetto di interpolazione, regressione, correlazione – metodo dei minimi quadrati – retta di
regressione (parametri) – correlazione e indice di determinazione lineare -
CONOSCENZE (obiettivi minimi sottolineati)
Conoscere i concetti di interpolazione, regressione, correlazione
Conoscere la differenza tra i diversi concetti
Conoscere il metodo dei minimi quadrati
Conoscere la differenza di utilizzo tra gli indici ed coefficienti studiati
ABILITÀ (obiettivi minimi sottolineati)
Interpretare il significato di r
Interpretare il significato di r2
Interpretare il significato dei coefficienti della retta di regressione
Proporre modifiche del protocollo elementare che consentano modifiche significative agli indici
calcolati
Per presa visione gli allievi L’insegnante
___________________________ ______________________________
(prof.ssa Lucia Mazzella)
___________________________
6.5 MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA
Insegnanti: Fausto DURANTE
Giuseppe DALLA BALLA
Ore settimanali: QUATTRO
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La Classe Quinta Tecnologia Occhiale è composta da 7 allievi, sono stato docente della Classe della
materia Meccanica e Macchine al Quarto e Quinto Anno
Dal punto di vista disciplinare non ci sono mai stati problemi.
La partecipazione è sempre stata continua.
il profitto deve ritenersi tra il discreto e il buono.
DIDATTICA
Dato il numero di ore a disposizione ho scelto di trattare solo la materia Meccanica che è
caratteristica dell' Indirizzo Tecnologia dell’ Occhiale.
Facendo sempre riferimento al testo in adozione all' introduzione dei vari argomenti è seguita la
trattazione teorica con applicazioni di difficoltà crescente integrata ove possibile dal Laboratorio.
VALUTAZIONI E CRITERI
Le valutazioni sono state prevalentemente di tipo scritto, assegnando importanza alla corretta
schematizzazione dei problemi e successiva soluzione con utilizzo del Manuale.
PROGRAMMA SVOLTO
Richiami di Meccanica
Alberi Dimensionamento e verifica a torsione
Fenomeno della fatica Aspetto di una sezione di rottura
Diagramma di Wohler
Influenza della microgeometria
Influenza della macrogeometria
Collegamenti albero-mozzo
Chiavetta Linguetta Profili scanalati
Perni e cuscinetti
Classificazione generale
Perni di estremità con cuscinetti a strisciamento a carico radiale
Dimensionamento e verifica a resistenza a pressione media e a riscaldamento
Perni intermedi
Perni e cuscinetti a strisciamento a carico assiale
Cuscinetti a rotolamento Attrito volvente
Durata e carico dinamico
Scelta e verifica
Giunti saldati
Metodi di saldatura
Difetti di saldatura
Giunti bullonati
Classificazione Classi di resistenza
Forze assiali Forze trasversali
Giunti Classificazione generale
Giunti rigidi
Giunti elastici
Giunti mobili e articolati Giunto di Cardano
Trasmissione di potenza con cinghie
Classificazione generale
Cinghie trapezoidali
Schema di calcolo di una trasmissione di potenza con cinghie trapezoidali
Trasmissione di potenza con ruote dentate
Classificazione generale
Modulo Grandezze geometriche Proporzionamento modulare
Rendimento di trasmissione Forze scambiate
Dimensionamento a flessione delle ruote dentate cilindriche a denti diritti
Formula di Reuleaux
Molle Classificazione generale
Costante elastica Diagramma forza-allungamento
Molle in serie e in parallelo
Molle a elica cilindrica
Testo adottato:
G. Anzalone P. Bassignana G.B. Musicoro
Corso di Meccanica Solidi Vol. 3 e 2 Ed.HOEPLI
LABORATORIO
Alberi Chiavette Linguette
Spostamento piani morsa
Spostamento piani lavoro
Montaggio morse
Lavorazione alle macchine utensili su plastica
Cuscinetti a rotolamento
Lavorazioni di sgrossatura alla fresa
Lavorazioni alle macchine utensili
Foratura asola al trapano
Smontaggio e rimontaggio motore monocilindrico a 4 tempi
Per presa visione gli allievi L’insegnante
___________________________ ______________________________
(prof. Fausto Durante)
___________________________ L'insegnante tecnico pratico
______________________________
(prof. Dalla Balla Giuseppe)
6.6 TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO
Insegnanti: Mauro DA ROLD
Faustino PETERLE
Ore settimanali: CINQUE
Obiettivi
Nel corso di tecnologia meccanica e laboratorio l’allievo deve:
individuare le proprietà dei materiali in relazione all'impiego, ai processi produttivi e ai
trattamenti;
misurare elaborare e valutare grandezze caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione;
organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di controllo e collaudo del
prodotto, in particolare dell'occhiale;
gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e
della sicurezza;
Tali obiettivi sono stati per buona parte conseguiti.
Metodo d’insegnamento
Visto il carattere teorico di alcuni argomenti e la mancanza di attrezzature di laboratorio adeguate, è
stata utilizzata soprattutto la lezione frontale; gli argomenti per i quali erano disponibili le attrezzature
sono stati trattati con un alternarsi di lezioni frontali e dimostrazioni pratiche.
Mezzi e strumenti
I mezzi e gli strumenti utilizzati sono stati: le macchine, tornio e fresatrice CNC, le attrezzature e gli
utensili disponibili in laboratorio e nel reparto macchine utensili, software di disegno e CAM, il libro
di testo: “Nuovo corso di tecnologia meccanica” Di Gennaro, Chiappetta, Chillemi, Hoepli
editore,vol. 2 e 3, appunti dalle lezioni, dispense..
Verifiche
Dato il tipo di materia e l’andamento generale della classe non sono state effettuate iniziative di
recupero e sostegno.
Le verifiche sono state di tipo test a risposta breve, orale, durante le quali oltre alla verifica del grado
di conoscenza del programma svolto sono stati valutati gli approfondimenti personali realizzati da
ciascun allievo. Sono state svolte due simulazionmi di seconda prova.
Situazione della classe
La classe nel corso dei tre anni, in generale ha dimostrato un sufficiente interesse per la materia,
dimostrando di prediligere le attività pratiche, l'atteggiamento verso gli argomenti trattati non sempre
è stato adeguato risultando a volte apatico. L’attenzione e l’impegno non sono sempre stati
soddisfacenti e in alcuni casi l'approccio è stato superficiale e approssimativo. Solo pochi allievi
hanno raggiunto risultati più che soddisfacenti, per il resto della classe la valutazione risulta
sufficiente o appena sufficiente.
PROGRAMMA DI TECNOLOGIA
Rettificatrici
• mole
• lavorazioni
• classificazione delle macchine
• parametri di taglio
Corrosione
• generalità
- aspetti della corrosione
- corrosione a secco: cause, film protettivi,
- corrosione sotto tensione: cause, effetti, metodi di prevenzione
- corrosione per fatica: cause, effetti, metodi di prevenzione
- corrosione intergranulare: cause, effetti, metodi di prevenzione
- corrosione umida: meccanismo, serie elettrochimica, aspetti termodinamici, fattori
influenzanti la corrosione, corrosione per aerazione differenziale, per correnti vaganti,
passivazione
- protezione contro la corrosione a secco
- protezione contro la corrosione a umido: principio di funzionamento dei vari metodi,
rivestimenti non metallici, metallici anodici e catodici, protezione catodica (attiva), protezione
anodica (passivazione), protezione contro correnti vaganti
Lavorazioni speciali
• concetti fondamentali
elettroerosione: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici
lavorazione con fascio elettronico: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici
lavorazione al plasma: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici
lavorazione al LASER: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici,
classificazione degli impianti LASER
ultrasuoni: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici
taglio con getto d'acqua: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici;
lavorazione elettrochimica: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici;
tranciatura fotochimica
PVD, CVD (cenni)
Metodi di controllo non distruttivi
• generalità
metodo radiologico: principio di funzionamento, produzione, proprietà e assorbimento dei
raggi X, vantaggi e svantaggi del metodo
vantaggi e svantaggi del metodo
metodo magnetoscopico: principio di funzionamento, metodi di magnetizzazione, polveri
magnetiche, smagnetizzazione (cenni)
metodo con liquidi penetranti: principio di funzionamento, liquidi a contrasto di colore e
liquidi fluorescenti, vantaggi e svantaggi del metodo
metodo con ultrasuoni: generazione degli ultrasuoni , proprietà degli ultrasuoni, schema di un
impianto ad ultrasuoni a riflessione di impulsi, metodi di esame a contatto per trasparenza, a
riflessione di impulsi, a picchi multipli (cenni), esame in immersione, vantaggi e svantaggi
metodo delle correnti indotte: principio di funzionamento, tecniche d'esame, vantaggi e limiti;
Produzione di montature in metallo e acetato
ciclo di lavorazione dei particolari in metallo di un'occhiale
test e controlli sulle montature
ciclo di produzione dei particolari in acetato di un occhiale
assemblaggio dei componenti
Qualità
controllo statistico della qualità: controllo per variabili, carta di controllo x-R, controllo per
attributi, carte di controllo p, pn, d, tolleranza naturale.
collaudo con campionamento statistico, piani di campionamento
sistema di gestione della qualità
Macchine utensili a controllo numerico
Componenti controllabili, definizioni e tipi di assi, sistemi di coordinate, zeri e riferimenti,
modi di controllo
Struttura di un programma, istruzioni modali e autocancellanti, significato delle lettere di
indirizzo (N,X,Y,Z,I,J,K,A,B,C,R,F,S,T)
Funzioni preparatorie e miscellanee (M3,M4,M5,M6,M7,M8,M9,M13,M14,M30),
attivazione origine memorizzata G54-59, posizionamento da punto a punto G0;
interpolazione lineare G1; interpolazione circolare oraria e antioraria G2, G3;
compensazione del raggio utensile G43, G44, G41, G42, G40; ciclo fisso di foratura G81,
G79, ciclo fisso di foratura profonda G83, cicli fissi per tasche, filettatura.
Per presa visione gli allievi L’insegnante
___________________________ ______________________________
(prof. Da Rold Mauro)
___________________________ L'insegnante tecnico pratico
______________________________
(prof. Faustino Peterle)
6.7 DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
Insegnanti: Michele ZANCANARO
Faustino PETERLE
Ore settimanali: 5
Obiettivi
Buona parte degli allievi ha dimostrato di aver raggiunto i seguenti obiettivi:
Sviluppare cicli di lavorazione scegliendo adeguatamente le macchine utensili necessarie e le at-
trezzature, utilizzando il software SURFCAM;
Hanno acquisito una discreta mentalità progettuale nel proporzionamento di semplici comples-
sivi;
Hanno una conoscenza generale della struttura dell'impresa nelle sue principali funzioni e negli
schemi organizzativi più ricorrenti;
Hanno una conoscenza di base dei principali aspetti dell’organizzazione industriale;
Eseguire disegni alla stazione grafica computerizzata utilizzando i programmi di disegno Auto-
CAD e SolidWorks.
Metodo d’insegnamento
I vari argomenti sono stati presentati attraverso lezioni frontali, utilizzando esercizi per applicare e
spiegare meglio i concetti esposti. Sono state di seguito proposte agli allievi alcune esercitazioni per
chiarire eventuali dubbi ed accertare il processo didattico.
Nello sviluppare la parte scritto-grafica è stata data precedenza all’uso della stazione grafica
computerizzata (C.A.D. e ), per far assimilare agli allievi i programmi di disegno assistiti dal
computer. Durante le esercitazioni si sono ripassate, quando necessario, le norme del disegno
meccanico.
Mezzi e strumenti utilizzati
Nella spiegazione degli argomenti del programma è stato utilizzato il libro di testo: DAL
PROGETTO AL PRODOTTO: organizzazione della produzione industriale Ed. Paravia vol. B
e C, il Manuale di Meccanica ed. HOEPLI. Per il disegno al computer sono stati utilizzati i
programmi: AutoCAD, SolidWorks, SURFCAM, proiettore.
Verifiche
Esercizi di disegni di semplici particolari meccanici comprensivi di tolleranze geometriche e
dimensionali, gradi di rugosità e di cartiglio e distinta base; stesura di cicli di lavorazione; lettura di
disegni di assiemi meccanici. Inoltre sono state proposte due simulazioni per la seconda prova scritta
e per la terza prova.
Analisi della classe
La classe, in quest’ultimo anno scolastico, ha manifestato un discreto interesse nei confronti della
disciplina. La frequenza alle lezioni è stata nel complesso regolare. Il comportamento in aula e in
laboratorio è stato corretto. A fine corso la classe presenta alcuni di studenti con livelli di profitto
buono; gli altri sono nel complesso sufficiente o appena sufficienti.
Gli argomenti trattati sono in linea con i programmi ministeriali. Lo svolgimento del programma ha
comportato qualche limitazione nella parte relativa all’organizzazione industriale in quanto un certo
numero di ore sono state dedicate all’area di progetto, che prevedeva la progettazione e la
realizzazione dei frontali e delle aste degli occhiali. Di questa è stata sviluppata la parte relativa alla
progettazione e in parte anche della produzione. Alcune attività extrascolastica hanno ridotto il tempo
a disposizione.
PROGRAMMA SVOLTO di
DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE.
Lo svolgimento del programma è stato coordinato con l’insegnante di Tecnologia Meccanica in
quanto la sua materia tratta l’argomento relativo alla qualità previsto anche nel programma di disegno
progettazione ed organizzazione industriale.
DISEGNO DI PROGETTAZIONE
Attrezzature: generalità, scopo di un’attrezzatura, elementi che costituiscono una attrezzatura,
elementi normalizzati di una attrezzatura, riferimenti ed appoggi, posizionamento dei pezzi.
Chiusure meccaniche a vite, ad eccentrico. Esercizio sul bloccaggio a vite e con eccentrico: staffa
di bloccaggio con vite e con eccentrico: irreversibilità della chiusura.
Attrezzi di foratura: boccole di guida e di riferimento.
Studio di semplici attrezzature con discussione del funzionamento.
Chiusura con leve articolate: irreversibilità della chiusura.
PRODUZIONE
Il tempo nella produzione: tempi normali, tempo a macchina ferma, tempo macchina. Rilevamento
diretto, efficienza dell'operatore, tempo normale, maggiorazione del tempo, preventivazione dei
tempi, tempo standard; metodo M.T.M..
Metodi e tempi di lavorazione nelle lavorazioni con le macchine utensili tradizionali.
Scelta degli utensili e definizione dei parametri di taglio.
Cicli di lavorazione: generalità sui cicli di lavoro, piccola serie, media serie, grande serie. Dal disegno
di progettazione a quello di fabbricazione. Operazione e fase nel ciclo di lavorazione. Cartellino
di lavorazione e foglio di analisi operazioni.
Criteri per l'impostazione di un ciclo di lavoro: scelta del grezzo da barra, per fusione, mediante
stampaggio; determinazione del fabbisogno di materia prima (da barra, da barra tagliata, da
stampaggio); scelta di superfici adatte al riferimento ed al fissaggio di un pezzo; riferimenti per
solidi di rivoluzione: da barra, da barra forata, da stampato; riferimenti per solidi di forma
generica.
Cicli di lavorazione degli elementi di un occhiale.
ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
Azienda, Funzioni, Strutture, Costi, Profitti
L’azienda: evoluzione storica e sistema.
L’organizzazione industriale: teoria di Taylor, Ford.
Funzioni aziendali: mercato, personale, produzione, ecc.
Strutture organizzative, organigramma, modelli organizzativi: gerarchico, funzionale, gerarchico -
funzionale, per prodotto, per cliente, per progetto.
Contabilità nelle aziende: contabilità generale, contabilità industriale, bilancio di esercizio: conto
economico e stato patrimoniale (ricavi, costi, giacenze, utile netto), costi in funzione del tempo
(costo corrente e futuro, interesse), tipologia di restituzione di interessi e capitali.
Costi diretti ed indiretti (differenze e tipi). Diagramma Utile-Volume di produzione: punto di
equilibrio.
Caratteristiche dei processi produttivi
Innovazione e ciclo di vita di un sistema produttivo. Tipi di produzione: produzione in serie, a
lotti, produzione per reparti e in linea
Cenni sul sistema qualità
Qualità, sistema di qualità, evoluzione storica, organizzazione aziendale, qualità nella
progettazione e produzione. Controllo statistico della qualità, carte di controllo, controllo per
attributi e variabili.
Per presa visione gli allievi L’insegnante
___________________________ ______________________________
(prof.Zancanaro Michele)
___________________________ L'insegnante tecnico pratico
______________________________
(prof.Peterle Faustino)
6.8 SISTEMI ED AUTOMAZIONE
Insegnanti: Mauro DA ROLD
Giuseppe DALLA BALLA
Ore settimanali: TRE
OBIETTIVI GENERALI
Al termine del corso l’allievo dimostra di:
avere maturato la tendenza al progressivo arricchimento del bagaglio culturale di conoscenze
personali;
saper consultare la documentazione tecnica del settore;
essere in grado di scegliere le attrezzature e la componentistica in relazione alle esigenze
dell’area professionale;
saper valutare le condizioni d’impiego dei vari componenti sotto l’aspetto della
funzionalità e della sicurezza;
saper utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici;
fornire la capacità di cogliere le interazioni del elettrico-elettronico con quelle più
specifiche del settore termotecnica.
OBIETTIVI SPECIFICI
Gli obiettivi del corso sono i seguenti:
saper interpretare la documentazione tecnica;
essere in grado di scegliere le attrezzature e la componentistica in relazione alle esigenze
professionali e saperne valutare sicurezza e affidabilità;
saper usare in modo consapevole metodi di calcolo e strumenti informatici;
aver acquisito conoscenze nei settori degli impianti (pneumatici, elettropneumatici) dei
sistemi programmabili (PLC), della componentistica elettrica ed elettronica;
conoscere i sistemi di regolazione e controllo relativamente agli impianti del settore
termotecnica.
METODO D’INSEGNAMENTO
I metodi di insegnamento utilizzati sono stati:
la lezione frontale: utilizzata per quanto concerne la spiegazione degli argomenti teorici previsti
dal programma. La lezione frontale non è comunque stata intesa in senso stretto in quanto è stato
stimolato l’intervento diretto ed attivo da parte degli allievi. Infatti gli allievi sono stati sollecitati
a risolvere autonomamente, sulla base di esercitazioni esemplificative svolte dall’insegnante,
ulteriori esercizi.
Le esercitazioni di laboratorio: ogni singolo allievo ha svolto singolarmente in laboratorio
esercitazioni inerenti la realizzazione di circuiti elettropneumatici programmabili. Alle
esercitazioni esplicative proposte e risolte dall’insegnante sono seguite esercitazioni svolte
autonomamente da ogni singolo allievo, sia nella stesura del programma del circuito di comando
che nel montaggio del circuito di potenza.
STRUMENTI
Gli strumenti didattici utilizzati sono stati:
fotocopie fornite dall’insegnante e riassuntive degli argomenti svolti in sostituzione del libro di
testo, appunti dalle lezioni.
GLI SPAZI
Gli spazi utilizzati sono stati:
l’aula utilizzata per lo svolgimento delle lezioni frontali;
il laboratorio d’informatica: utilizzato nelle attività di laboratorio per la stesura dei programmi
fuori linea dei circuiti di comando utilizzando il software V3.2 step 7;
il laboratorio di sistemi ed automazione industriale: utilizzato nelle attività di laboratorio per il
montaggio del circuito di potenza, per il trasferimento dei programmi dei circuiti di comando
realizzati fuori linea e per la verifica del corretto funzionamento del circuito nel suo insieme.
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche sono state condotte al termine dello svolgimento di argomenti di contenuto omogeneo;
sono state svolte verifiche scritte con domande a risposta breve per abituare gli allievi alla tipologia
della terza prova, verifiche orali e pratiche.
Per i criteri di valutazione si rimanda a quanto definito nel POF.
SITUAZIONE GENERALE DELLA CLASSE
La classe, che ho preso quest'anno per questa disciplina, non ha sempre dimostrato interesse per
la materia a causa della difficoltà di alcuni argomenti e delle lacune nella preparazione. Alcuni
allievi hanno dimostrato un maggior entusiasmo nelle attività di laboratorio. In alcuni casi
atteggiamento verso gli argomenti gli argomenti trattati è stato superfiaciale e approssimativo, la
partecipazione al dialogo non è sempre stata adeguata. Il profitto generale è sufficiente, pochi
allievi, che si sono impegnati ed hanno partecipato alle lezioni, hanno conseguito discreti risultati;
sufficiente o appena sufficiente la preparazione degli altri.
PROGRAMMA DI SISTEMI AUTOMATICI E CONTROLLO
Elettropneumatica programmabile
Logica cablata e programmabile. Schema a blocchi. Alimentatore, CPU, memorie, moduli di
ingresso e uscita.
Programmazione
Programmazione del PLC Siemens 200. realizzazione di circuiti combinatori e sequenziali con e
senza segnali bloccanti. I temporizzatori. Esercitazioni.
Teoria dei sistemi di controllo
Definizioni di sistema, classificazione dei sistemi, modello, simulazione, processo, ingressi ed
uscite.
Sistemi di controllo
Definizione di sistemi di controllo, tipologie di sistemi di controllo (catena aperta e chiusa) e loro
caratteristiche, esempi di sistemi di controllo a catena chiusa: sistemi di controllo del livello di
liquido in un serbatoio, sistema di controllo della temperatura in un forno a resistenza.
Analisi dei sistemi di controllo
Sistemi del primo e del secondo ordine, ingressi elementari (gradino, rampa, sinusoidale); risposta
ad un ingresso a gradino dei sistemi del primo e secondo ordine, prontezza di risposta, costante di
tempo, tempo di risposta al 5%. Funzione di trasferimento ad anello aperto (definizione), studio
della precisione: sistemi tipo 0, 1, 2. Risposta ad un ingresso sinusoidale dei sistemi del primo e
secondo ordine: guadagno e fase; stabilità: definizione, criterio di Bode (enunciato), margine di
guadagno e margine di fase.
Tipologie di sistemi di controllo e regolatori
Tipologie di controlli: controllo a due posizioni (on-off), controllo proporzionale, controllo
proporzionale integrato PI, controllo proporzionale derivato PD, controllo proporzionale integrato-
derivato PID. I regolatori.
Componenti di un sistema di controllo
trasduttori: grandezze caratteristiche
trasduttori di posizione, di velocità, forza, pressione, portata, livello e temperatura
Robot industriali
Struttura meccanica, gradi di libertà, tipologie dei robot, compiti di un robot, estremità di un robot,
azionamenti, sensori e trasduttori.
Per presa visione gli allievi L’insegnante
___________________________ ______________________________
(prof. Mauro Da Rold)
___________________________ L'insegnante tecnico pratico
______________________________
(prof. Giuseppe Dalla Balla)
6.9 SCIENZE MOTORIE
Insegnante: FRANCO SOVILLA
Ore settimanali: DUE
OBIETTIVI SPECIFICI EDUCATIVI:
saper capire ed accettare il momento agonistico come arricchimento personale e non come
sopraffazione di un avversario; l’acquisizione di autocontrollo e correttezza nei rapporti
interpersonali, in palestra, nello spogliatoio, durante il trasferimento classe-palestra; l’uso di un
linguaggio corretto anche durante le attività di coinvolgimento agonistico e fisico-emotivo; il rispetto
delle attrezzature e degli ambienti di uso comune quale espressione di civismo; saper riconoscere le
proprie mancanze e inadempienze nei confronti dei compagni, degli impegni scolastici, di se stessi;
favorire il possesso dell’equilibrio emotivo, della sicurezza individuale e di positive attitudini alle
relazioni sociali favorendo il superamento di eventuali difficoltà.
OBIETTIVI DIDATTICI:
1. rielaborazione degli schemi motori di base;
1.1 miglioramento dell’agilità e della destrezza;
1.2 miglioramento della strutturazione spazio-temporale;
1.3 miglioramento delle coordinazioni specifiche;
2. potenziamento fisiologico e affinamento delle funzioni neuro muscolari;
2.1 miglioramento della mobilità articolare;
2.2 miglioramento dell’elasticità e reattività muscolare;
2.3 miglioramento della tonicità generale e irrobustimento dei principali distretti muscolari;
2.4 miglioramento funzionale e conoscenza delle grandi funzioni organiche (resistenza
aerobica e anaerobica).
3. conoscenza e pratica delle specialità sportive;
3.1 consolidamento ed affinamento della tecnica esecutiva dei fondamentali individuali e di
squadra propri della pallacanestro, pallavolo, calcio a 5;
3.2 capacità della gestione logica delle situazioni di gioco;
3.2.1 capacità di interpretare le situazioni motorie proposte;
CONTENUTI: - esercizi a corpo libero e ai grandi e piccoli attrezzi;
- esercitazioni strutturate (circuiti, percorsi, etc. etc.)
- proposte didattiche vissute singolarmente, in coppia, in gruppo;
- attività agonistiche di pallacanestro, pallavolo, calcio etc. etc.
METODI:
- imitativo e analitico;
- globale centrato sullo scopo da raggiungere;
- induttivo e deduttivo;
- direttivo, quando necessario, nella strutturazione, organizzazione, conduzione delle attività.
MEZZI:
Corredo di attrezzature e spazi a disposizione della scuola e tutto quanto può essere utile per
rendere più complete, varie e stimolanti le proposte didattiche.
VERIFICHE:
- immediate e simultanee, tramite l’osservazione, sulla correttezza esecutiva delle esercitazioni
pratiche, sul grado di impegno, interesse e partecipazione;
- periodiche, sui miglioramenti funzionali ed organici, in relazione alle situazioni di partenza ed ai
ritmi di apprendimento.
VALUTAZIONE:
Sintesi tra verifiche progressive e terminali riguardanti le attitudini e le capacità individuali degli
alunni e i miglioramenti in rapporto alla situazione iniziale. Saranno valutate anche l’attenzione, la
partecipazione attiva e le capacità rielaborative.
INDICAZIONI SUL PROGRAMMA DI LAVORO SVOLTO
I contenuti disciplinari proposti nel triennio sono stati:
per l’obiettivo 1. rielaborazione degli schemi motori di base
1.1 miglioramento dell’agilità e della destrezza:
percorsi ad ostacoli, elementi e didattica di pre-acrobatica elementare, giochi ed esercizi manipolatori
di piccoli attrezzi, sviluppo del controllo dell’attrezzo palla nelle varie finalizzazioni sportive,
esercitazioni di preatletismo generale;
1.2 miglioramento della strutturazione spazio-temporale:
giochi in gruppo di percezione e controllo spazio-temporale dell’ambiente palestra, relativi alle
sensazioni propriocettive ed esterocettive con un punto di riferimento fisso o in movimento;
1.3 miglioramento delle coordinazioni specifiche:
didattica dei fondamentali individuali dei giochi sportivi con metodo globale ed analitico, percorsi
ad ostacoli e circuiti di destrezza;
per l’obiettivo 2. miglioramento delle qualità fisiologiche;
2.0 miglioramento della mobilità articolare:
esercitazioni attive e passive, sia individuali che in coppia, di tipo isotonico e isometrico, anche in
forma di circuit-training, di irrobustimento dei muscoli addominali, dorsali, degli arti
superiori e inferiori; a volte si è fatto uso anche di leggeri sovraccarichi;
per l’obiettivo 3. conoscenza e pratica delle specialità sportive;
3.1 consolidamento ed affinamento della tecnica esecutiva dei fondamentali individuali e di
squadra propri della pallacanestro, pallavolo, calcio a 5; esercizi e progressioni didattiche relative
all’apprendimento ed affinamento del controllo gestuale riferito ai fondamentali individuali e di
squadra della pallacanestro, pallavolo, calcio a 5; le proposte sono state prevalentemente di tipo
globale e finalizzate di preferenza ad un apprendimento per prove ed errori; proposte agonistiche
specifiche, introduzione ed apprendimento delle regole di gioco;
3.2 capacità della gestione logica delle situazioni di gioco;
3.2.1 capacità di “leggere” le situazioni; giochi e situazioni educative miranti alla valutazione delle
situazioni statiche e dinamiche di gioco da affrontare e le verbalizzazioni relative;
3.2.2 capacità di “decidere” strategie appropriate;
indicazioni verbali ed esercitazioni pratiche per l’introduzione e la fissazione dei concetti base
necessari ad elaborare una logica ed appropriata iniziativa personale di gioco, verbalizzazioni singole
e in gruppo di strategie di squadra.
Parte teorica
1. Definizione dei termini anatomia e fisiologia.
2. La respirazione ( capacità vitale ) e muscoli principali interessati.
3. I principi alimentari (lipidi, glucidi, protidi, sali minerali).
4. Metabolismo energetico e basale (definizioni e calcolo del consumo calorico giornaliero).
5. Piramide alimentare.
6. Disturbi alimentari ( anoressia e bulimia )
7. Assi e piani di riferimento negli esercizi ginnici.
8. Apparato scheletrico (ossa dello scheletro).
9. Sistema muscolare ( conoscere i muscoli principali del corpo umano )
10. Sistemi aerobici e anaerobici nelle attività fisico-sportive.
11. Formule di Lorenz e IMC( indice di massa corporea) per calcolare il peso ideale.
12. Il doping nello sport (classificazione delle sostanze dopanti ( stimolanti, narcotici, anabolizzanti,
diuretici, ormone della crescita, eritropoietina, insulina, doping ematico)
13. Norme di traumatologia e primo soccorso (incidenti sportivi a carico delle ossa e articolazioni e
respirazione artificiale).
14. Giochi sportivi (pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, calcio a 11), fondamentali e regole di gioco.
15. Atletica leggera: specialità previste dai programmi ministeriali vigenti.
Per presa visione gli allievi L’insegnante
___________________________ ______________________________
(prof. Franco SOVILLA))
___________________________
6.10 RELIGIONE
Inseganante: prof. Fabio GRANZOTTO
Ore settimanali: UNA
OBBIETTIVI RAGGIUNTI NELLA MATERIA
L’insegnamento persegue la natura e le finalità stabilite dai nuovi programmi di Insegnamento della
Religione Cattolica fissati a seguito del Concordato e dell’Intesa, esso tende a promuovere il pieno
sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e di capacità
critiche, proprio di questo grado di scuola.
Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni ed in vista del loro inserimento nel mondo
professionale e civile, l’IdR offrirà contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-
culturale in cui essi vivono; verrà incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita;
contribuirà alla formazione della coscienza morale e offrirà elementi per la scelte consapevoli e
responsabili di fronte al problema religioso.
In particolare nell’anno scolastico 2015 - 2016 sono stati raggiunti questi obbiettivi: il fatto lavorativo
nella realtà umana; tempo, energia, sofferenza per un progetto; l'amore come esperienza fondamentale
nelle relazioni umane; la sessualità come impegno e dimensione relazionale; la famiglia strumento
primario di formazione individuale e sociale, temi di bioetica e morale familiare e sociale.
VERIFICHE FATTE
Gli allievi della classe, una volta nel primo trimestre, due volte nel secondo periodo, sono invitati a
rispondere a delle domande sugli argomenti trattati come verifica personale e come strumento di
conoscenza offerto all’insegnante.
METODO DI INSEGNAMENTO
La lezione si svolge prevalentemente in maniera frontale con possibili e auspicabili interventi degli
allievi; saltuariamente si affrontano argomenti per i quali si usano metodologie didattiche relative al
lavoro di gruppo. Alcune lezioni nascono da argomenti proposti dagli allievi e successivamente
discussi in classe.
MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI
Accanto al libro di testo in adozione si fa uso di riviste specializzate sul mondo giovanile, libri,
proiezioni di dvd e video, collegamenti a internet, proiezioni in power point, per un miglior
coinvolgimento ed apprendimento degli argomenti trattati.
NOTIZIE IMPORTANTI SULLA CLASSE IN GENERALE
La classe, formata da 18 allievi avvalentesi, provenienti da due specializzazioni articolate costruzioni
e meccanica dell’occhiale ha dimostrato buon interesse per la materia , partecipando in modo attivo
alle lezioni proposte. Il comportamento è stato sempre educato tranne episodi sporadici di immaturità
da parte di singoli allievi.
Il giudizio complessivo è più che buono.
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEGLI ARGOMENTI SVOLTI
Il fatto lavorativo: il lavoro come esperienza significativa del vivere umano; scelte di lavoro più o
meno legate alla famiglia; l’ambiente di lavoro condiziona la motivazione lavorativa; lavoro fisso o
lavoro che può cambiare; il cristiano e il lavoro; valori cristiani da portare nell’ambiente di lavoro.
Il progetto di una vita: scegliere una vita piena di valori; la sconfitta fa parte delle esperienze della
vita; il progetto come idea che si realizza nel tempo con sacrificio, sofferenza e soddisfazione.
L’amore nell’esperienza umana: l’amore non è possesso; la persona innamorata e la sua libertà;
innamoramento e amore vero; l’amore umano e l’amore divino; la Bibbia testimonia il vero amore
umano; un uomo non può vivere senza amore.
La sessualità nell’uomo: la sessualità è diversa dalla genitalità; convinzioni di base sul valore della
sessualità; il credente e il grande valore dato alla sessualità con la partecipazione di Dio; i mass media
e l’immagine imposta della sessualità; la famiglia e l’educazione sulla sessualità.
La famiglia: ruolo della famiglia all’interno della nostra società; cosa significa sposarsi, convivere,
stare insieme per i giovani odierni; valori nel matrimonio cristiano; la famiglia come cellula primaria
nel futuro dell’umanità; approfondimenti sul tema della sessualità nella coppia pre e post matrimonio;
la famiglia e l’avvenire dell’umanità nel terzo millennio.
Temi di bioetica: morale ed etica, aborto, eutanasia, testamento biologico, accanimento terapeutico.
Per presa visione gli allievi L’insegnante
___________________________ ______________________________
(prof. Fabio Granzotto))
___________________________
L’insegnante Gli studenti
FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Dirigente Scolastico Salvatore RUSSOTTO
Lingua e lettere italiane - Storia Venera MARRELLA
Lingua inglese Liliana CAPOCCETTI
Matematica Lucia MAZZELLA
Meccanica e macchine ed energie Fausto DURANTE
Giuseppe DALLA BALLA
Tecnologia meccanica processo e produzione Mauro DA ROLD
Faustino PETERLE
Disegno, progettazione ed organizzazione
industriale
Michele ZANCANARO
Faustino PETERLE
Sistemi e Automazione Mauro DA ROLD
Giuseppe DALLA BALLA
Scienze motoria e sportive Franco SOVILLA
Religione Fabio GRANZOTTO
Belluno, 15 maggio 2016