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Esplorazioni Partecipate on Line per Demopraxia a Lecce ...€¦ · Durante il webinar-set di...

Date post: 29-Sep-2020
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Esplorazioni Partecipate on Line per Demopraxia a Lecce: Rione San Pio Esplorazioni Partecipate on Line per Demopraxia a Lecce. Un’introduzione In tempi di emergenza sanitaria il progetto Demopraxia Palestra di resilienza urbana (nel link tutti i dettagli di questo “cantiere”) si sta riconfigurando in un format inedito: le Esplorazioni Partecipate On Line. In questa fase si svolgerà in un webinar con l’attività di Design Thinking basata sul rilevamento dati (tratto da appunti di Andrea Pignataro) dei territori, supportato da un particolare shooting fotografico di Andrea Laudisa. La sequenza delle foto (cogliendo immagini emblematiche e altre che rilevino sia dettagli sia “sguardi d’insieme”) permetterà di articolare il set di brainstorming di co-progettazione, teso a interpretare la condizione dei territori esplorati nell’ottica della resilienza urbana, con esperti e studenti sulla base di tre chiavi interpretative: 1. Mancanza (le criticità da risolvere) 2. Desiderio (la proiezione ideale che colma la mancanza) 3. RiScatti (le tracce di memoria del territorio, comparando antichi scatti fotografici con quelli attuali, dalla stessa angolazione). Un’indicazione da esercitare quando le esplorazioni si faranno sul campo, realizzando i “riScatti” con i nuovi punti vista (lo sguardo partecipato) dei luoghi trasformati dall’evoluzione urbana. Durante il webinar-set di videoconferenza si presenterà un primo report di ricognizione basato su una sequenza di foto , articolate come uno storyboard (una sorta di “sceneggiatura” basata su immagini e didascalie con concetti chiave e domande) che introdurrà l’Esplorazione Partecipata On Line per indirizzare l’attenzione del gruppo di lavoro. L’obiettivo è quello di trarre dal confronto con gli studenti e gli stakeholder coinvolti, gli spunti su cui articolare un percorso ludico- partecipativo di co-progettazione per delineare una rigenerazione urbana di quei territori in sei esplorazioni. 3. Rione San Pio e zona delle abitazioni studentesche di via Taranto sino a Borgo Pace Scritta sui muri di San Pio
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Page 1: Esplorazioni Partecipate on Line per Demopraxia a Lecce ...€¦ · Durante il webinar-set di videoconferenza si presenterà un primo report di ricognizione basato su una sequenza

Esplorazioni Partecipate on Line per

Demopraxia a Lecce: Rione San Pio

Esplorazioni Partecipate on Line per Demopraxia a Lecce. Un’introduzione

In tempi di emergenza sanitaria il progetto Demopraxia – Palestra di resilienza urbana (nel link

tutti i dettagli di questo “cantiere”) si sta riconfigurando in un format inedito: le Esplorazioni

Partecipate On Line. In questa fase si svolgerà in un webinar con l’attività di Design Thinking

basata sul rilevamento dati (tratto da appunti di Andrea Pignataro) dei territori, supportato da un

particolare shooting fotografico di Andrea Laudisa. La sequenza delle foto (cogliendo immagini

emblematiche e altre che rilevino sia dettagli sia “sguardi d’insieme”) permetterà di articolare il set

di brainstorming di co-progettazione, teso a interpretare la condizione dei territori esplorati

nell’ottica della resilienza urbana, con esperti e studenti sulla base di tre chiavi interpretative:

1. Mancanza (le criticità da risolvere)

2. Desiderio (la proiezione ideale che colma la mancanza)

3. RiScatti (le tracce di memoria del territorio, comparando antichi scatti fotografici con quelli

attuali, dalla stessa angolazione). Un’indicazione da esercitare quando le esplorazioni si faranno sul

campo, realizzando i “riScatti” con i nuovi punti vista (lo sguardo partecipato) dei luoghi

trasformati dall’evoluzione urbana.

Durante il webinar-set di videoconferenza si presenterà un primo report di ricognizione basato su

una sequenza di foto , articolate come uno storyboard (una sorta di “sceneggiatura” basata su

immagini e didascalie con concetti chiave e domande) che introdurrà l’Esplorazione Partecipata On

Line per indirizzare l’attenzione del gruppo di lavoro. L’obiettivo è quello di trarre dal confronto

con gli studenti e gli stakeholder coinvolti, gli spunti su cui articolare un percorso ludico-

partecipativo di co-progettazione per delineare una rigenerazione urbana di quei territori in sei

esplorazioni.

3. Rione San Pio e zona delle abitazioni studentesche di via Taranto sino a Borgo Pace

Scritta sui muri di San Pio

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San Pio è un quartiere molto vivace, popolare, con un’identità molto forte che gode di una mixitè di

abitanti e servizi di prossimità molto diversificata. In urbanistica il termine mixitè rimanda ad una

rete di relazioni e legami trasversali tra aspetti funzionali, sociali e morfologici. Ciò significa

progettare un piano che tragga benefici dai fenomeni che si generano sul territorio dovuti

all’integrazione di attività differenti. Un approccio urbanistico che si differenzia al cosiddetto

zoning che sottende la configurazione di territori con esplicite vocazioni di zona (quartieri operai,

zone residenziali,etc). La domanda da porsi è: ciò è stato progettato o è il risultato spontaneo di

comunità diverse che hanno trovato il modo per coesistere? Come suggerisce quella scritta murale.

Complessi residenziali dell’Istituto Autonomo Case Popolari a San Pio

Gli edifici dell’Istituto Autonomo Case Popolari a San Pio, soffrono dell’incuria, necessitano di

ristrutturazione e ciò genera condizioni critiche di degrado urbano. Quartieri “dormitorio”, come

San Pio ed in particolare la zona delle Case Magno, si ritrovano strade e marciapiedi dissestati.

Tutto ciò s’inserisce nel problema più vasto della mancata connessione urbana tra importanti isolati.

Case Magno

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Insorgono problematiche relative alle fratture urbane esistenti tra Borgo Pace, San Pio, Case Magno

con una mobilità interna che presenta una maglia viaria incompleta. Il settore Lavori pubblici

dell’amministrazione comunale è impegnato in progetti di rigenerazione urbana e per la successiva

costruzione di 60 alloggi tra edilizia convenzionata ed edilizia popolare (con case a canone sociale)

nell’ambito di una necessaria riqualificazione. E’ in corso un miglioramento della qualità urbana sia

negli spazi delle connessioni pedonali e ciclabili che in quelli di aggregazione.

Chiesa San Pio

Intorno alla chiesa di San Pio il quartiere è cresciuto, povero di risorse ma ricco di culture: di

delinea un piccolo mondo multiculturale. A cento metri dalla parrocchia, è stata aperta una

moschea.

Moschea di San Pio

Si vive gli uni accanto agli altri, con rispetto, anche se l’integrazione è un terreno tutto da dissodare

anche se risulta essere fertile, grazie alle matrici popolari e alla presenza di studenti universitari che

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hanno scelto questo quartiere per risiedervi. La chiesa e la moschea sono entrambe punti di

riferimento per le comunità. Ma la domanda è: non manca qualcosa per i giovani?

Centro

sociale Binario 68

Quel centro sociale è stato sgomberato anni fa ma ancora campeggia il tocco di urban art di Blu che

esprime un segnale di contemporaneità creativa strategica.

Ex Manifattura Tabacchi

La concentrazione di grandi immobili dismessi come l’ex Manifatture dei Tabacchi impone una

necessità di riuso e rigenerazione urbana. Questo complesso di circa 60mila metri quadri,

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inaugurato nel 1931 da re Vittorio Emanuele III, attende ancora progetti di riqualificazione e il

cambio di destinazione urbanistica non c’è ancora stato.

Cortile interno dell’ex Manifattura Tabacchi

Lo stato d’abbandono crea delle condizioni particolari di rinascita vegetativa. E’ il “terzo

paesaggio”, uno scenario in cui la natura riprende il suo spazio negato.

Parco Corvaglia

Uno dei punti cardine della questione è certamente quello del riequilibrio tra natura e cultura

urbana. In tal senso l’amministrazione comunale sta avviando un piano di riqualificazione del Parco

Corvaglia per promuovere un sistema di spazi pubblici interni e di cornice al quartiere, (insieme al

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Parco Corvaglia anche Belloluogo, i campetti di viale della Repubblica, Parco dei Colori). Oltre alla

creazione di attrezzature sportive che cosa proporreste?

Teatro Asfalto

Si stanno sviluppando iniziative culturali tra cui “Liberi tutti” presso Dunya nel quartiere San Pio

(una proposta per la promozione della lettura e l’inclusione sociale attraverso un percorso

esperienziale e multisensoriale) e nell’ambito di “Lecce Città che Legge”, un percorso formativo e

di promozione della lettura attraverso strumenti e metodi non convenzionali (teatro, tecnologie

audio-video, ecc.) dedicato a persone con disabilità mentale/fisica che si svolge al Teatro Asfalto.

Condominio solidale via Pozzuolo

Il complesso residenziale di Via Pozzuolo è oggetto di un bando della Regione Puglia sull’idea di

condominio solidale ispirato ai tanti modelli di housing sociale che si stanno sviluppando in più

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parti. Si tratta di sfide che seguono il mutare dei cambiamenti economici, sociali e culturali.

Programmi complessi di rigenerazione urbana, incentivi per la riconversione ecologica dei

manufatti e degli spazi aperti, definizione di nuovi servizi urbani, ammodernamento delle tipologie

di alloggi per salvaguardare la residenzialità giovanile. Si tratta di strategie che il nuovo Piano

Urbanistico utilizzerà per stimolare interventi privati, (alcuni sono immobili di proprietà privata)

per creare partneriato pubblico-privato.

Murales dedicato a Rina Durante

L’intervento murale di Chekos’Art dedicato alla militante della poesia salentina Rina Durante

(insieme agli altri murales che ricordano altri grandi protagonisti come Vittorio Bodini, Carmelo

Bene ed Edoardo De Candia) fa “parlare” i muri del quartiere evocando chi ha rivelato il genio

salentino.

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Cantieri teatrali Koreja

Dietro Via Taranto, a Via Dorso, ci sono i Cantieri teatrali Koreja, uno dei presidi culturali più

importanti del Mezzogiorno. E’ un teatro che nasce dall’energia migliore di una cultura che rivela

il valore originario di quel concetto: coltivare (dal latino colere), curare il processo del divenire, del

crescere. E’ un participio futuro (declinazione che non si usa nella lingua italiana ma esiste in quella

latina), lo stesso che vale per natura. Non dimentichiamo poi che il Teatro 2800 anni fa in Grecia ha

creato le condizioni abilitanti perché potesse svilupparsi la Polis, grazie alla diffusione

dell’alfabeto. Questi “cantieri teatrali” hanno origine nel processo di una ricerca scenica che ha reso

l’Italia un punto di riferimento mondiale. E’ un luogo importante dove le nostre esplorazioni di

questo territorio potrebbero trovare l’ambito ideale in cui essere restituite. Se dovreste individuare,

come in una drammaturgia, i momenti culminanti di questa esplorazione, quale potrebbe essere la

“scena madre” (il punto cruciale)?

PAROLE CHIAVE: degrado urbano, mixitè, zoning, integrazione culturale,

multiculturalità, disabilità, condominio solidale, percorsi pedonali e ciclabili, piano

urbanistico, spazi pubblici, terzo paesaggio, urban art, murales, cultura-coltivare,

teatro, polis…


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