Stampato in proprio dalla Parrocchia S. Eusebio
Salt. IVsett.
Domenica 3 febbraio DOMENICA IV (3) Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche Lez. Fest.: Ger 1,4-5.17-19; Sal 70; 1Cor 12,31-13,13;
Lc 4,21-30 VERDE
08,00
10,00
19,00
Def. Carla Sirigu
Def. Giuseppe Spano
Def. Paolo Arru
Lunedì 4 febbraio FERIA DELLA IVSETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Eb 11,32-40; Sal 30; Mc 5,1-20
VERDE
08,30
17,00
18,00
19,00
Def. Graziano Boi (trigesimo)
Def. Raffaela Sarais
INCONTRO DI PREGHIERA
Martedì 5 febbraio S. AGATA, vergine e martire, memoria (5) Messa propria, prefazio comune o della memoria Lez. Fer.: Eb 12,1-4; Sal 21; Mc 5,21-43
Lez. Santi: 2 Cor 10,17-11,2; Sal 123; Mt 10,28-33 ROSSO
08,00
17,00
18,00
INCONTRO RAGAZZI MISSIONARI
Deff. Gabriele e Assunta
Mercoledì 6 febbraio Ss. PAOLO MIKI e compagni martiri, memoria (5) Messa propria, prefazio comune o della memoria Lez. Fer.: Eb 12,4-7.11-15; Sal 102; Mc 6,1-6
Lez. Santi: Gal 2,19-20; Sal 125; Mt 28,16-20 ROSSO
08,30
18,00
19,00
Deff. Mario e Assunta
Def. Angela Boi
INCONTRI SULLA BIBBIA
Giovedì 7 febbraio FERIA DELLA IVSETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Eb 12,18-19.21-24; Sal 47; Mc 6,7-13 VERDE
08,30
17,00
18,00
20,00
ADORAZIONE
Def. Roberto Fanni
MESSA COMUNITARIA (AGAPE)
Venerdì 8 febbraio FERIA DELLA IVSETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Eb 13,1-8; Sal 26; Mc 6,14-29 VERDE
08,30
18,00
Def. Raffaele Cocco (8° anniversario)
Sabato 9 febbraio FERIA DELLA IVSETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Eb 13,15-17.20-21; Sal 22; Mc 6,30-34
VERDE
08,30
17,00
18,00
Def. Eligio Biddau (trigesimo)
MESSA CON I MALATI
Deff. Nino, Graziano, Salvatore, Anna
Salt. I sett.
Domenica 10 febbraio DOMENICA V (3) Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche Lez. Fest.: Is 6,1-2a.3-8; Sal 137; 1Cor 15,1-11; Lc 5,1-11
VERDE
08,00
10,00
19,00
Pro populo
Def. Gianna Garau
INCONTRO RAGAZZI MISSIONARI
Def. Vanda Bigonia
V. Q. Sella Tel. e Fax 070504200 09121 CAGLIARI Fax 1782740992
E-mail: [email protected] Sito internet: www.parrocchiasanteusebiocagliari.it
3 - 10 Febbraio 2013 ANNO XI N. 534
“Ti faranno guerra ma non ti vinceranno perché io sono con te”. Nei
nostri incontri sulla Bibbia del mercoledì stiamo riflettendo come la
vocazione isoli e attiri persecuzioni nel profeta. Dio in modi diversi e
misteriosi chiama, ha un suo piano su ciascuno di noi, conoscerlo,
accoglierlo, farlo nostro senza lasciarci scoraggiare dalla sublimità delle mete che ci vengo-
no proposte richiede una grande fede, fiducia in Dio e nella forza che ci viene da Lui. “Non
temere io sono con te” Gesù aveva cominciato la sua predicazione a Nazaret con un annun-
cio di gioia, di liberazione, di condivisione, di giustizia. Non sappiamo che cosa esattamen-
te abbia provocato il rifiuto violento dei suoi concittadini. Possiamo fondatamente immagi-
nare due atteggiamenti che continuano a influenzare i nostri comportamenti: chi crede di
essere costui cresciuto in mezzo a noi come uno di noi e di cui conosciamo vita e miracoli?
e/o la pretesa di appropriarsi in maniera privilegiata o esclusiva del taumaturgo che tutti
cercano. Ricordo i tempi, non credo superati, in cui era fortemente sconsigliato che un sa-
cerdote svolgesse il proprio ministero nel paese natale. Quante volte se non si può attaccare
una verità scomoda si preferisce attaccare la credibilità della persona! Non è una novità per
nessuno che sia meglio essere cristiani senza proclamarlo che dirlo senza esserlo, nessuno è
esentato dalla coerenza della propria vita con quanto predica agli altri ma esiste anche una
verità oggettiva alla quale siamo tutti sottomessi. Ma anche Dio che è la verità assoluta la-
scia libero l’uomo di chiudere gli occhi per non vedere il sole che brilla a mezzogiorno. Noi
invochiamo un fuoco dal cielo che incenerisca coloro che non pensano come noi e d’altra
parte anche nel condividere la verità, figurarsi poi se si tratta di scienza conoscenza e beni
economici , se non pretendiamo l’esclusiva vorremmo tuttavia conservare una posizione
dominante. Come guardiamo il cinese, l’indiano, l’africano insignito del Nobel o investito
di un potere politico, economico o di una responsabilità religiosa di assoluto rilievo? Misura
autentica della nostra fede è la capacità di amare. L’amore è il carisma più grande perché
già oggi sostanzia tutti gli altri. Sac. Giuseppe
PREGHIERA Apri i miei occhi Signore, perché io veda le meraviglie della tua Legge. Togli il velo dal
mio cuore mentre leggo le Scritture. Sii benedetto, Signore, perché mi insegni i tuoi decre-
ti. Parola del Padre, fammi dono della tua parola; tocca il mio cuore e illumina i miei sensi;
apri le mie labbra e riempile della tua lode. La potenza del tuo Santo Spirito sia nel mio
cuore e sulle mie labbra perché io proclami degnamente e con rettitudine le tue parole. Tu,
che come carbone ardente toccasti le labbra del profeta purificandole dal peccato, ora tocca
anche queste di me peccatore; liberami da ogni sozzura e rendimi capace di proclamare i
tuoi insegnamenti.
RIFLETTIAMO
SULLA
PAROLA DI DIO
E ’ una delle cose che don Giuseppe ha detto
nell’omelia della messa del primo venerdì del
mese di gennaio, commentando le intenzioni
proposte dall’Apostolato della Preghiera. Ribadita poi,
seppur in forma diversa, nell’omelia della messa vesper-
tina del giorno dell’Epifania. Credere, avere fede è ne-
cessario e sufficiente per capire. L’affermazione mi ha
molto colpito e fatto riflettere perché, devo ammettere,
ho sempre pensato il contrario e cioè che per credere
bisogna prima capire, sapere, dare cioè precedenza alla razionalità. E devo ammettere che
seguendo questa strada non sono mai venuto a capo di nulla, anzi i miei dubbi, le mie
incertezza riemergono periodicamente come vecchi fantasmi. Ed allora ho provato a ri-
flettere su quell’omelia: Credere per capire. Domanda: ma capire cosa? Risposta: i gran-
di misteri della Fede. Nella messa il celebrante dice: “ mistero della fede” e noi rispon-
diamo “ annunciamo la tua morte Signore e proclamiamo la Tua resurrezione nell’attesa
della Tua venuta”. E’ il primo, il più grande dei misteri: la sua resurrezione. E per quanto
si cerchi di capire, di trovare prove, riscontri non vi è nulla che dia la certezza inequivo-
cabile. Allora non esistevano le telecamere di sicurezza né i cellulari per le riprese e
quindi non c’è modo di vedere in diretta, come siamo ormai abituati per tutte le cose.
Certo ci sono le testimonianze delle persone del tempo ( e non solo dei suoi discepoli),
ma nessuno l’ha visto realmente uscire dal sepolcro. Ed allora devi credere, devi avere
fede. Se hai fede, capisci. Gesù ha compiuto la missione per la quale il Padre l’ha manda-
to e l’atto finale, quello decisivo, era la resurrezione. Se credi capisci e non ti meravigli
perché non è più un mistero e non hai bisogno di prove. E questo vale per tanti altri “
misteri” come, ad esempio, l’incarnazione, la SS. Trinità, la maternità verginale di Maria,
la transustanziazione che avviene in ogni celebrazione eucaristica, i miracoli che ha com-
piuto in vita e che continua a compiere. Ma anche trova risposta la domanda sul senso
della vita dell’uomo. Se credi, questi non sono misteri e trovano una spiegazione logica,
confortante, rassicurante nell’infinito, misericordioso Amore che Lui ha per l’uomo. Ma
forse è proprio questo il mistero più grande: il perché continui ad amare l’uomo, ad of-
frirgli la salvezza, nonostante l’uomo la rifiuti o quanto meno la accolga con difficoltà.
Ma se si crede che Dio c’è ed è puro Amore tutto è chiaro. Allora diventa inutile cercare
di capire per credere. Anche perché c’è un limite oltre il quale non si può andare, limite
nel quale la nostra intelligenza, i nostri ragionamenti vanno a sbattere e si fermano. E
cercare di superare questo limite significa intanto procurarsi un bel mal di testa, ma anche
peccare di presunzione e di superbia. Bisogna anche dire però che l’intelligenza e la ra-
Giovedì 7 febbraio, primo giovedì del mese, alle ore 20 sarà celebrata la messa
comunitaria. Dopo quanto pubblicato su questo giornalino qualche settimana fa sul ri-
schio concreto di doverla abolire, appare evidente l’importanza di una partecipazione
massiccia per dimostrare la volontà, se esiste, della comunità di continuare con questa
tradizionale celebrazione, che rappresenta un importante momento di preghiera comune.
Partecipiamo allora numerosi a costo anche di un piccolo sacrificio viste le basse tempe-
rature di questi giorni. Dopo aver scaldato lo spirito con la celebrazione eucaristica po-
tremo scaldare anche il corpo con un’agape fraterna.
zionalità sono un dono che Dio ha fatto all’uomo e quindi credo che cercare delle ragioni
per credere in Dio sia legittimo e forse inevitabile, pur senza farne il motivo fondamen-
tale per credere. Lo stesso S. Agostino diceva “ credo per capire e capisco per credere”,
perché fede e ragione si completano a vicenda essendo entrambe dono di Dio. Non ho
certo la preparazione per entrare nel merito di ragionamenti complessi e filosofici, ma mi
piacerebbe esprimere qualche mia semplice idea in merito e se troverò lo spazio, che
peraltro mi è sempre generosamente concesso, lo farò prossimamente.
Paolo
Sabato 9 Febbraio alle ore 18
Santa Messa con i nostri fratelli malati. La parrocchia è sempre a disposizione
di quanti avessero bisogno
di essere accompagnati in macchina.
Per informazioni contattateci al n. 070504200