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ESTINZIONE MISURE CAUTELARI L’estinzione può avvenire OPE JUDICIS a seguito di provvedimento di...

Date post: 03-May-2015
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ESTINZIONE MISURE CAUTELARI ESTINZIONE MISURE CAUTELARI L’estinzione può avvenire OPE JUDICIS a seguito di provvedimento di revoca disposto dal giudice Fenomeno processuale che determina la perdita di efficacia di misura cautelare IPSO IURE per caducazione automatica, al verificarsi di particolari eventi
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Page 1: ESTINZIONE MISURE CAUTELARI L’estinzione può avvenire OPE JUDICIS a seguito di provvedimento di revoca disposto dal giudice Fenomeno processuale che determina.

ESTINZIONE MISURE CAUTELARIESTINZIONE MISURE CAUTELARI

L’estinzione può avvenire

OPE JUDICIS

a seguito di provvedimento di revoca disposto dal giudice

Fenomeno processuale che determina la perdita di efficacia di misura cautelare

IPSO IURE

per caducazione automatica, al verificarsi di particolari eventi

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ESTINZIONE ESTINZIONE IPSO IUREIPSO IURE

Perdita automatica di efficacia di una misura cautelare, alla pronuncia di determinati provvedimenti o per il decorso del tempo

CASI

art. 300

art. 301

art. 302

art. 303 e 308

art. 309 c.p.p.

(estinzione a seguito di sentenze di proscioglimento o di condanna)

(estinzione delle misure emesse per esigenze probatorie)

(estinzione per omesso interrogatorio)

(estinzione per decorso dei termini)

(estinzione per omessa trasmissione degli atti al giudice del riesame o per omessa pronuncia nei termini prescritti)

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REVOCA MISUREREVOCA MISURE

Fenomeno estintivo ricollegato ad una decisione giurisprudenziale

RATIO

Nasce dalla natura provvisoria, modificabile di ogni misura limitativa della libertà personale, la quale, come diritto inviolabile, richiede che i

provvedimenti che la limitano siano permanentemente assistiti dal carattere della legittimità

La revoca presuppone una valutazione sulla sussistenza ex ante e sulla persistenza ex post delle condizioni di applicabilità delle misure cautelari

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ART. 299 C.P.P.ART. 299 C.P.P.

Fissa il principio di permanente verificabilità dei presupposti delle misure cautelari

PROVVEDIMENTI REVOCABILI

CONDIZIONI DELLA REVOCA

Tutte le misure personali, sia coercitive che interdittive

Disposta quando, «anche per fatti sopravvenuti» non sussistono i presupposti o le esigenze cautelari

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SOSTITUZIONE SOSTITUZIONE IN MELIUSIN MELIUS

Art. 299 comma 2 c.p.p.

Il giudice può applicare una misura meno afflittiva (o disporre l’esecuzione con modalità meno gravose) di fronte ad una attenuazione delle esigenze cautelari o quando la misura non appare più proporzionata all’entità del fatto o alla sanzione che si ritiene possa essere irrogata.

Divieto di sostituzione in melius per i delitti di cui all’art. 275 comma 3 c.p.p.

Il potere di sostituzione può essere esercitato d’ufficio

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SOSTITUZIONE SOSTITUZIONE IN PEIUSIN PEIUS

Art. 299 comma 4 c.p.p.

Possibilità di applicare una misura coercitiva maggiormente segregante o eseguirla con modalità più

gravose in presenza di un aggravamento del quadro cautelare

Necessaria la richiesta del pubblico ministero a pena di nullità generale a regime intermedio

(violazione delle disposizioni riguardante la partecipazione del pubblico ministero al procedimento)

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PROCEDIMENTO DI REVOCAPROCEDIMENTO DI REVOCA

Si tratta di un procedimento de plano

Giudice competente: il giudice che procede ex art. 279 c.p.p.

Avvio del procedimento

Quando la revoca è d’ufficio o a richiesta dell’imputato, è necessario acquisire il parere del pubblico ministero

Il parere non è vincolante

Decisione del giudice: entro 5 giorni della richiesta

SU ISTANZA DI PARTE

D’UFFICIO

in caso di interrogatorio ex art. 274 c.p.p.

in caso di proroga delle indagini

in caso di incidente probatorio

in udienza preliminare

in giudizio

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INTERROGATORIOINTERROGATORIO

Art. 299 comma 3-ter

c.p.p.

FACOLTATIVO

prima di decidere sulla revoca il giudice può interrogare l’imputato

finalità probatoria (acquisire elementi per la decisione)

OBBLIGATORIO

il giudice deve interrogare:

1) quando l’imputato ne fa richiesta e

2) l’istanza si fonda su elementi nuovi

finalità difensive (diritto dell’imputato)

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ACCERTAMENTIACCERTAMENTI

Art. 299 comma 4-ter c.p.p.

Quando il giudice non è in grado di decidere allo stato degli atti può disporre, anche d’ufficio accertamenti sullo stato di salute o su altre

condizioni o qualità personali dell’imputato

vengono svolti senza particolari formalità

debbono essere effettuati con la massima celerità e, al più tardi, entro 15 giorni

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REVOCA PER MOTIVI DI SALUTEREVOCA PER MOTIVI DI SALUTE

Art. 299 comma 4-ter c.p.p.

Possibilità di revoca o sostituzione della custodia cautelare in carcere, quando la richiesta è fondata su condizioni di salute particolarmente gravi incompatibili con lo stato di detenzione

Il giudice, se non è in grado di decidere allo stato degli atti, dispone con immediatezza gli accertamenti medici del caso

Agli accertamenti procede un perito nominato dal giudice

Il perito deve riferire entro 5 giorni

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ART. 300 C.P.P.ART. 300 C.P.P.

Ipotesi di estinzione automatica dovute alla pronuncia di determinati provvedimenti

ARCHIVIAZIONE

SENTENZA DI NON LUOGO A PROCEDERE

SENTENZA DI PROSCIOGLIMENTO

SENTENZA DI CONDANNA (se la pena è dichiarata estinta ovvero condizionatamente sospesa)

SENTENZA DI CONDANNA (se la durata della custodia già subita non è inferiore alla entità della pena irrogata)

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ART. 301 C.P.P.ART. 301 C.P.P.

ESTINZIONE automatica di misure disposte per esigenze probatorie ex art. 274 comma 1 lett. a c.p.p.

Di regola perdono efficacia se, alla scadenza del termine di durata fissato non ne è ordinata la rinnovazione

La rinnovazione consiste in una nuova applicazione della medesima misura, attraverso una nuova ordinanza applicativa, adottata su richiesta del pubblico ministero e sentito obbligatoriamente il difensore

La rinnovazione è consentita anche per più di una volta, entro i termini massimi di durata, salvo i limiti previsti per la rinnovabilità della custodia cautelare in carcere disposta per esigenze probatorie

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PROVVEDIMENTI PROVVEDIMENTI EXEX ART. 307 C.P.P. ART. 307 C.P.P.

In caso di estinzione della custodia in carcere per decorrenza dei termini il giudice può disporre nei confronti dell’imputato scarcerato le altre misure cautelari, in presenza dei presupposti di legge

Possibilità di ripristino della custodia cautelare:

a) se l’imputato ha dolosamente trasgredito alle prescrizioni inerenti ad una misura cautelare disposta a seguito di scarcerazione, ove ricorra una delle esigenze cautelari

b) contestualmente o successivamente alla sentenza di condanna di primo grado o secondo grado, quando sussiste il pericolo di fuga

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FERMO A SEGUITO DI SCARCERAZIONEFERMO A SEGUITO DI SCARCERAZIONE

Art. 307 comma 4 c.p.p.

la polizia giudiziaria può procedere al fermo dell’imputato liberato quando questi, trasgredendo alle prescrizioni relative alla misura disposta dopo la scarcerazione, stia per darsi alla fuga

Operano le regole previste dall’art. 384 c.p.p.

Con il provvedimento di convalida può essere disposta, su richiesta del pubblico ministero, la custodia cautelare, la quale cessa di aver effetto se, entro 20 giorni, il giudice competente non provvede ad applicare ex novo la misura, sempre che ricorrano le esigenze cautelari di cui all’art. 274 c.p.p.

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IMPUGNAZIONIIMPUGNAZIONI

Principio generale: in materia “de libertate” le impugnazioni non sospendono l’esecuzione dei provvedimenti

sistema autonomo e speciale

celerità del controllo

peculiarità dell’impugnazione nel merito

specialità dell’organo decidente

Tre tipi di impugnazione

RIESAME

(art. 309 c.p.p.)

APPELLO

(art. 310 c.p.p.)

RICORSO PER CASSAZIONE

(art. 311 c.p.p.)

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RIESAMERIESAME

Intervento posticipato rispetto all’applicazione della misura volto a salvaguardare il diritto dell’imputato di chiedere l’invalidazione dell’atto coercitivo in presenza di fenomeni di patologia accertati dall’organo di

controllo

Mezzo di impugnazione sia di legittimità che di merito

Ha effetto totalmente devolutivo (il giudice non è vincolato ai motivi proposti, ma ha poteri cognitivi estesi all’intera questione che è chiamato a valutare ex novo)

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CARATTERI DEL RIESAMECARATTERI DEL RIESAME

IMPUGNABILITÀ OGGETTIVA

SOGGETTI LEGITTIMATI

ORGANO COMPETENTE

REGOLE PROCEDURALI

è riesaminabile ogni provvedimento che dispone una misura coercitiva, fatta eccezione per le ordinanze emesse a seguito di appello del p.m.

imputato

difensore

tribunale della libertà (il tribunale del luogo sede di corte d’appello nella cui circoscrizione è compreso l’ufficio del giudice che ha emesso l’ordinanza)

udienza in camera di consiglio

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PRESENTAZIONE DEL RIESAMEPRESENTAZIONE DEL RIESAME

La presentazione avviene presso la cancelleria del tribunale della libertà, secondo le modalità previste dagli artt. 582 e 5863 c.p.p.

Ricevuto il ricorso, il presidente del tribunale della libertà dà comunicazione del riesame dell’autorità procedente, la quale immediatamente e comunque non oltre 5 giorni deve trasmettere tutti gli atti del “fascicolo cautelare”, nonché gli elementi sopravvenuti favorevoli all’imputato (art. 309 comma 5 c.p.p.)

Il mancato rispetto del termine di 5 giorni determina l’estinzione automatica della misura (art. 309 comma 10 c.p.p.)

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MOTIVIMOTIVI

La presentazione dei motivi con la proposizione del ricorso è facoltà dell’impugnante, ma non è necessaria

La non necessità dell’indicazione dei motivi è dovuta al ruolo svolto dal riesame = mezzo di impugnazione riguardante provvedimenti emessi inaudita altera parte, in condizioni di netta inferiorità della difesa e fondati su elementi raccolti unilateralmente dall’accusa. È la mancanza di contraddittorio a determinare questa estensione dei poteri cognitivi del tribunale della libertà, a tutela dei diritti dell’imputato

Ove vengano presentati, i motivi non vincolano il giudice del riesame

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DECISIONEDECISIONE

Art. 309 comma 9 c.p.p.

Decisione che può riguardare sia la legittimità che il merito dell’ordinanza cautelare

Deve essere assunta entro 10 giorni dalla ricezione degli atti, a pena di estinzione automatica della misura

TIPOLOGIA

1) INAMMISSIBILITÀ DEL RIESAME

2) ANNULLAMENTO/REVOCA DELL’ORDINANZA IMPUGNATA

3) CONFERMA DELL’ORDINANZA IMPUGNATA

4) RIFORMA DELL’ORDINANZA IMPUGNATA

= assenza dei requisiti formali richiesti

= mancanza dei presupposti o dei requisiti di legittimità (può essere dichiarato anche per motivi diversi da quelli indicati nel riesame)

= possibile anche per ragioni diverse da quelle indicate nel provvedimento

= possibile, ma solo in senso favorevole per l’imputato, anche per motivi diversi da quelli indicati nel riesame

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APPELLOAPPELLO

Art. 310 c.p.p.

Strumento residuale esperibile fuori dai casi del riesame

RATIO = estendere al merito il controllo in materia di provvedimenti de libertate

PROVVEDIMENTI APPELLABILI = tutti i provvedimenti riguardanti le misure coercitive non riesaminabili e le misure interdittive

NATURA = ha effetto parzialmente devolutivo (cognizione del giudice limitata ai motivi proposti, i quali sono necessari a pena di inammissibilità

SOGGETTI LEGITTIMATI

P.M.

imputato

difensore

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PROCEDIMENTOPROCEDIMENTO

Per l’appello valgono le regole fissate per il riesame, per quanto riguarda:

termini per la proposizione dell’istanza

luogo e forme di presentazione

modalità di trasmissione degli atti

organo competente

Udienza in camera di consiglio

Decisione da assumere entro 20 giorni dalla ricezione degli atti e può assumere varie forme:

inammissibilità dell’istanza

rigetto dell’istanza (conferma del provvedimento impugnato)

accoglimento dell’istanza (in questo caso, e vi è la richiesta espressa del pubblico ministero, il tribunale può adottare una misura cautelare, la cui esecuzione rimane sospesa fino a che non sono stati esperiti i mezzi di impugnazione)

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RICORSO PER CASSAZIONERICORSO PER CASSAZIONE

Art. 311 c.p.p.

Mezzo di impugnazione di sola legittimità

esperibile avverso le decisioni emesse in sede di riesame e appello

necessità di indicare i motivi contestualmente alla proposizione del ricorso

soggetti legittimati sono il pubblico ministero, l’imputato e il difensore

decisione affidata alla corte di cassazione, da assumere entro 30 giorni dalla ricezione degli atti

udienza in camera di consiglio

RICORSO PER SALTUM = facoltà delle parti di impugnare le ordinanze che dispongono una misura coercitiva per violazione di legge. La proposizione del ricorso rende inammissibile la richiesta del riesame


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