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ESZ 76 · pubblicato da EMA Vinci, che include il nuovo lavoro. Spiega l’Autore: «All’inizio...

Date post: 20-Feb-2020
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Edizioni Suvini Zerboni - Notiziario quadrimestrale Immagine interiore Luis de Pablo Due nuove esperienze rilanciano la ricerca sul suono vocale e strumentale 76 giugno2018 E SZ news I ue prime esecuzioni assolute nell’estate di Luis de Pablo. Il 54° Festival Pontino di Musica, Incontri Internazionali di Musica Contemporanea, propone il 30 giugno al Castello Caetani di Sermoneta Encore per violino solo, nell’interpretazione di Francesco D’Orazio. Spiega il compositore: «Encore nacque quando ascoltai l’interpretazione di Francesco D’Orazio del mio Concerto per violino e orchestra. Dopo aver ascoltato la meraviglia insuperabile che aveva compiuto decisi di scrivere questa breve composizione che è un omaggio alla sua maestria e, soprattutto, il segno del mio apprezzamento per la sua ammirevole, classica perfezione e profonda comprensione artistica del mio lavoro. I sei minuti di durata di Encore sono un piccolo omaggio al suo talento, alla sua arte, alla sua intelligenza e alla sua sensibilità». L’11 agosto Tre riflessi [Tres reflejos] per organo, commissione dell’Associazione Culturale “Rapallo Musica”, saranno tenuti a battesimo nella Basilica dei SS. Gervasio e Protasio a Rapallo (Genova) dall’organista Jean-Pierre Lecauday. Così Luis de Pablo presenta il nuovo lavoro: «È sempre difficile scrivere sulla propria musica. Tuttavia cercherò di farlo ora perché in questo caso lo faccio con piacere. L’organo è uno strumento che ispira rispetto. Nella mia lunga vita di compositore mi sono accostato a questo strumento solo tre volte: a Brema, a Bilbao (la mia città natale) e ora per Rapallo Musica. Sono state tre esperienze molto diverse. La prima fu un invito del compositore all’interprete attraverso una scrittura aperta: erano gli anni dell’alea controllata. La seconda fu un vero e proprio concerto: il “re” dialoga con i suoi “sudditi”; anche se l’orchestra parla il proprio linguaggio, il “maestro” prende sempre l’iniziativa. Nella terza (la presente) il “re” è solo, ma parla in tre lingue, un organo “poliglotta”: che sfida per il compositore osare aprir la porta di questo torrente di voci, ognuna con qualcosa di diverso da raccontare! Questi Riflessi sono tre Reflejos molto personali, quasi tre mondi… Il primo, Fantasia, fa onore al proprio nome. Questa “fantasia” non esiste se non nella musica. La offro all’ascoltatore come un’avventura sonora, uno stimolo all’ascolto (il suo titolo lo rivela). Il Corale (Quasi un Corale) è invece un ricordo del passato, visto dal prisma del presente: ci sono due voci angeliche che non ci dicono nulla di preciso, ma che semplicemente (semplicemente?) stanno lì, con l’unico messaggio della loro presenza. La Litania… “Litania” a chi? C’è un destinatario? L’autore non lo dice (forse non lo sa). Però gli piace credere che la musica e lo strumento che la serve siano così eloquenti da suggerirlo senza la necessità di attribuire nomi». Lo scorso 12 maggio l’Achrome Ensemble ha proposto alla Sala Alfredo Piatti di Bergamo un omaggio a Luis de Pablo con due lavori: Dibujos per flauto, clarinetto, violino e violoncello e Pocket Zarzuela per mezzosoprano e cinque esecutori su testi di José Miguel Ullán. Il prossimo 27 settembre è in cartellone al Teatro Campos di Bilbao, sotto gli auspici dell’Associazione dei Compositori Baschi, Amicitia, Concerto per fisarmonica e orchestra, nell’interpretazione del solista Iñaki Alberdi e della Bilbao Orkestra Sinfónikoa diretta da Ernest Martínez Izquierdo. Due prime dedicate ad altrettanti, illustri strumenti solisti Omaggi e messaggi Giovanni Verrando D mminenti due prime esecuzioni assolute per Giovanni Verrando. Sixth Born Unicorn per chitarra elettrica sarà presentato il 15 giugno al Kultum im Cubus di Graz nell’ambito del Festival Open Music, nell’interpretazione di Mats Scheidegger, solista di Soyuz21 - Contemporary Music Ensemble. Spiega l’Autore: «Nella mia attività quotidiana ricorre un pensiero spontaneo: come tradurre quel suono specifico e concreto, che di volta in volta mi si palesa alla mente? Quale lavoro sui mezzi è necessario compiere per trasformare con efficacia quella chiara immagine interiore di timbri e gesti? Queste domande trovano una più convincente soluzione se affrontate congiuntamente a un tema centrale e più generale: per rappresentare se stessi bisogna partire (anche) dal suono, e per tradurre la propria irriducibile immagine di suono bisogna elaborare i propri mezzi. È in tal modo che la lavorazione degli strumenti e dei loro gesti, che precede o accompagna la loro organizzazione formale nello spazio del brano, diventa parte strutturale del processo compositivo. Il lavoro sulla liuteria e sulla personalizzazione degli strumenti è infatti un fattore decisivo in questo contesto: i suoni che ho in mente non trovano soluzione negli strumenti acustici o elettrici tradizionali, sebbene molto spesso prendano spunto da essi e dalle loro proprietà di base. Così, ad esempio, in Sixth Born Unicorn la chitarra elettrica viene suonata con un daxophone e con una lima di cartone, proprio per produrre quello specifico insieme timbrico che corrisponde al mio approccio allo strumento in questa occasione. Sixth Born Unicorn è scritto per Mats Scheidegger». Il 5 luglio spetterà invece al Festival L’Arsenale 2018 di Treviso, proporre, nel contesto della rassegna Nuova Musica a Treviso, Keekee Bouba per voce trasformata e quattro esecutori, affidato a Livia Rado e all’Ensemble L’Arsenale diretto da Filippo Perocco. In questi termini il compositore presenta il nuovo pezzo: «Keekee Bouba è stato scritto tra il 2015 e il 2017, per voce trasformata e quattro interpreti che suonano strumenti diversi: due daxophones, chitarra elettrica preparata, varie percussioni. In Keekee Bouba la voce è uno strumento generatore di suoni, conformemente ai daxophones (costruiti appositamente per questa occasione da un liutaio americano e un liutaio italiano) e agli altri strumenti che la affiancano. La voce, per l’appunto, si muove agilmente fra l’armonico e l’inarmonico, fra timbri stabili e spiccatamente instabili, fra inviluppi percussivi o senza fase d’attacco. Le medesime qualità dei daxophones producono un dialogo che si fonda innanzitutto sull’analisi dei dati spettrali, in un territorio d’indagine sul suono che dimora fra lo scientifico e l’illusorio, fra i dati numerici e uno sconnesso, ruvido delirio. Il testo dei tre movimenti è costituito da parole isolate, fonemi vocalici o consonantici. L’insieme dei suoni prodotti dalla voce si divide in tre categorie: 1) suoni originati dai gesti strumentali e dal loro spettro; 2) fonemi e singole parole tratte dalla ricerca sulla facoltà rappresentativa del linguaggio parlato sviluppata da V.S. Ramachandran e E.M. Hubbar; 3) nel solo terzo movimento, fonemi e singole parole estratte da una citazione di David Foster Wallace: “Logical validity is not a guarantee of truth”. Keekee Bouba è scritto per l’Ensemble L’Arsenale, e il primo movimento è stato composto in occasione del loro decennale, in co-commissione con Ernst von Siemens Musikstiftung». Il 15 maggio la Zürich Hochschule der Künste (ZHdK) ha ospitato la ripresa di First Born Unicorn (Remind me what we’re fighting for) per flauto amplificato, interprete la solista Melody Chua.
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Edizioni Suvini Zerboni - Notiziario quadrimestrale

Immagine interiore

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de

Pab

lo

Due nuoveesperienze rilancianola ricerca sul suonovocale e strumentale

76giugno2018ESZ news

I

ue prime esecuzioni assolute nell’estate di Luis de Pablo. Il 54° Festival Pontino di Musica, Incontri Internazionali diMusica Contemporanea, propone il 30 giugno al CastelloCaetani di Sermoneta Encore per violino solo,nell’interpretazione di Francesco D’Orazio. Spiega ilcompositore: «Encore nacque quando ascoltail’interpretazione di Francesco D’Orazio del mio Concertoper violino e orchestra. Dopo aver ascoltato la meravigliainsuperabile che aveva compiuto decisi di scrivere questabreve composizione che è un omaggio alla sua maestria e,soprattutto, il segno del mio apprezzamento per la suaammirevole, classica perfezione e profonda comprensioneartistica del mio lavoro. I sei minuti di durata di Encore sonoun piccolo omaggio al suo talento, alla sua arte, alla suaintelligenza e alla sua sensibilità». L’11 agosto Tre riflessi[Tres reflejos] per organo, commissione dell’AssociazioneCulturale “Rapallo Musica”, saranno tenuti a battesimo nellaBasilica dei SS. Gervasio e Protasio a Rapallo (Genova)dall’organista Jean-Pierre Lecauday. Così Luis de Pablopresenta il nuovo lavoro: «È sempre difficile scrivere sullapropria musica. Tuttavia cercherò di farlo ora perché in questocaso lo faccio con piacere. L’organo è uno strumento cheispira rispetto. Nella mia lunga vita di compositore mi sonoaccostato a questo strumento solo tre volte: a Brema, a Bilbao(la mia città natale) e ora per Rapallo Musica. Sono state treesperienze molto diverse. La prima fu un invito delcompositore all’interprete attraverso una scrittura aperta:erano gli anni dell’alea controllata. La seconda fu un vero e

proprio concerto: il “re” dialoga con i suoi “sudditi”; anche sel’orchestra parla il proprio linguaggio, il “maestro” prendesempre l’iniziativa. Nella terza (la presente) il “re” è solo, maparla in tre lingue, un organo “poliglotta”: che sfida per ilcompositore osare aprir la porta di questo torrente di voci,ognuna con qualcosa di diverso da raccontare! Questi Riflessisono tre Reflejos molto personali, quasi tre mondi… Il primo,Fantasia, fa onore al proprio nome. Questa “fantasia” nonesiste se non nella musica. La offro all’ascoltatore comeun’avventura sonora, uno stimolo all’ascolto (il suo titolo lorivela). Il Corale (Quasi un Corale) è invece un ricordo delpassato, visto dal prisma del presente: ci sono due vociangeliche che non ci dicono nulla di preciso, ma chesemplicemente (semplicemente?) stanno lì, con l’unicomessaggio della loro presenza. La Litania… “Litania” a chi?C’è un destinatario? L’autore non lo dice (forse non lo sa).Però gli piace credere che la musica e lo strumento che laserve siano così eloquenti da suggerirlo senza la necessità diattribuire nomi». Lo scorso 12 maggio l’Achrome Ensembleha proposto alla Sala Alfredo Piatti di Bergamo un omaggio a Luis de Pablo con due lavori: Dibujos per flauto, clarinetto,violino e violoncello e Pocket Zarzuela per mezzosoprano ecinque esecutori su testi di José Miguel Ullán. Il prossimo 27settembre è in cartellone al Teatro Campos di Bilbao, sotto gliauspici dell’Associazione dei Compositori Baschi, Amicitia,Concerto per fisarmonica e orchestra, nell’interpretazione delsolista Iñaki Alberdi e della Bilbao Orkestra Sinfónikoa direttada Ernest Martínez Izquierdo.

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mminenti due prime esecuzioni assolute per GiovanniVerrando. Sixth Born Unicorn per chitarra elettrica saràpresentato il 15 giugno al Kultum im Cubus di Graz nell’ambitodel Festival Open Music, nell’interpretazione di MatsScheidegger, solista di Soyuz21 - Contemporary MusicEnsemble. Spiega l’Autore: «Nella mia attività quotidianaricorre un pensiero spontaneo: come tradurre quel suonospecifico e concreto, che di volta in volta mi si palesa allamente? Quale lavoro sui mezzi è necessario compiere pertrasformare con efficacia quella chiara immagine interiore ditimbri e gesti? Queste domande trovano una più convincentesoluzione se affrontate congiuntamente a un tema centrale epiù generale: per rappresentare se stessi bisogna partire(anche) dal suono, e per tradurre la propria irriducibileimmagine di suono bisogna elaborare i propri mezzi. È in talmodo che la lavorazione degli strumenti e dei loro gesti, cheprecede o accompagna la loro organizzazione formale nellospazio del brano, diventa parte strutturale del processocompositivo. Il lavoro sulla liuteria e sulla personalizzazionedegli strumenti è infatti un fattore decisivo in questo contesto: i suoni che ho in mente non trovano soluzione negli strumentiacustici o elettrici tradizionali, sebbene molto spesso prendanospunto da essi e dalle loro proprietà di base. Così, ad esempio,in Sixth Born Unicorn la chitarra elettrica viene suonata con undaxophone e con una lima di cartone, proprio per produrrequello specifico insieme timbrico che corrisponde al mioapproccio allo strumento in questa occasione. Sixth BornUnicorn è scritto per Mats Scheidegger». Il 5 luglio spetteràinvece al Festival L’Arsenale 2018 di Treviso, proporre, nelcontesto della rassegna Nuova Musica a Treviso, KeekeeBouba per voce trasformata e quattro esecutori, affidato a Livia

Rado e all’Ensemble L’Arsenale diretto da Filippo Perocco. Inquesti termini il compositore presenta il nuovo pezzo: «KeekeeBouba è stato scritto tra il 2015 e il 2017, per voce trasformatae quattro interpreti che suonano strumenti diversi: duedaxophones, chitarra elettrica preparata, varie percussioni. In Keekee Bouba la voce è uno strumento generatore di suoni,conformemente ai daxophones (costruiti appositamente perquesta occasione da un liutaio americano e un liutaio italiano)e agli altri strumenti che la affiancano. La voce, per l’appunto,si muove agilmente fra l’armonico e l’inarmonico, fra timbristabili e spiccatamente instabili, fra inviluppi percussivi o senza fase d’attacco. Le medesime qualità dei daxophonesproducono un dialogo che si fonda innanzitutto sull’analisi deidati spettrali, in un territorio d’indagine sul suono che dimorafra lo scientifico e l’illusorio, fra i dati numerici e unosconnesso, ruvido delirio. Il testo dei tre movimenti è costituitoda parole isolate, fonemi vocalici o consonantici. L’insieme deisuoni prodotti dalla voce si divide in tre categorie: 1) suonioriginati dai gesti strumentali e dal loro spettro; 2) fonemi esingole parole tratte dalla ricerca sulla facoltà rappresentativadel linguaggio parlato sviluppata da V.S. Ramachandran eE.M. Hubbar; 3) nel solo terzo movimento, fonemi e singoleparole estratte da una citazione di David Foster Wallace:“Logical validity is not a guarantee of truth”. Keekee Bouba èscritto per l’Ensemble L’Arsenale, e il primo movimento è statocomposto in occasione del loro decennale, in co-commissionecon Ernst von Siemens Musikstiftung». Il 15 maggio la ZürichHochschule der Künste (ZHdK) ha ospitato la ripresa di FirstBorn Unicorn (Remind me what we’re fighting for) per flautoamplificato, interprete la solista Melody Chua.

Un mondo di gesti e figureAlessandro Solbiati

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a primavera di Alessandro Solbiati si chiude con dueprime esecuzioni assolute. Il 14 giugno gli allievi dipianoforte del Conservatorio “N. Piccinni” di Bariproporranno, nel contesto di una masterclass congiunta diMaria Grazia Bellocchio e Alessandro Solbiati, Corde emartelletti (Libro I), cento piccoli pezzi per crescere alpianoforte. Così il compositore presenta il nuovo lavoro: «Il problema dello scollamento tra il procedere del pensieromusicale del XX secolo e il giovanissimo aspirantemusicista, cioè l’assenza o quasi di una letteraturamusicale contemporanea consapevole dei nuovi linguaggie nel contempo avvicinabile anche da uno studente alleprime armi, è sempre più evidente. La conseguenza ègrave: la musica d’oggi in pratica non può far parte in modonaturale del percorso di crescita di un principiante. Dietrol’amichevole e forte spinta di Maria Grazia Bellocchio, che,al di là della sua attività pianistica, moltissimo sta facendoproprio nel campo di una didattica strumentale che guardialla musica d’oggi, ho deciso di comporre una vasta seriedi brevissimi brani pianistici, cento pezzi divisi in tresuccessivi libri, in cui il mondo di gesti e figure proposto siainequivocabilmente il mio, senza concessioni né sconti, main cui si tenga presente che a suonare saranno dei piccoli.Questi cento pezzi hanno un irraggiungibile “nonno”, ilbartokiano Mikrokosmos, e un impareggiabile padre,ancora in fieri, gli Játékok di György Kurtág. Il titolo alludeal fatto che il pianoforte non è solo tasti e martelletti, maanche corde. Anzi, di più: tutto lo strumento è un corposonoro che verrà complessivamente indagato, “dialogando”con lui. Tra i cento pezzi vi sono due categoriefondamentali: quelli che rivisitano in modo diverso leprincipali categorie della musica e del pianoforte, suonando“normalmente” in tastiera (legato/staccato, velocità diarticolazione, capacità di polifonia, dinamiche, ritmi regolarie irregolari e sovrapposizioni ritmiche, uso del pedale edegli altri pedali, uso del registro, capacità di spostamentodelle mani sulla tastiera nei vari registri etc.); e quelli cheindagano sonorità differenti: l’uso molteplice della cordiera,di preparazioni delle corde, della percussione di altre partidel “corpo” del pianoforte. Queste due “categorie” possonoessere poi naturalmente mescolate. Ogni pezzo ha untitolo suggestivo, perché l’evocazione di un’immagine, di unelemento extra-musicale cui riferire il carattere del pezzo,fin dai tempi dell’Album für die Jugend schumanniano aiutamolto il giovane esecutore. Aggiungo soltanto checomporre questi pezzi costituisce un momento di crescitaancor più per il compositore che per il giovane esecutore:si è costretti infatti ad arrivare alla sintesi estrema dellapropria immagine, a ciò che è essenziale, a usare glistrumenti minimi indispensabili per non rinunciare allapropria idea, andando però incontro alla fantasia, allecapacità tecniche e soprattutto allo stupore». Il giornodopo, 15 giugno, spetterà alla flautista Sara Minelli tenerea battesimo Ánthos (Parte prima) per flauto solo all’EstorickCollection of Modern Italian Art di Londra, nel contestodella presentazione di un Cd della stessa flautista,pubblicato da EMA Vinci, che include il nuovo lavoro.Spiega l’Autore: «All’inizio del 2016, nel giro di qualchesettimana, tre musicisti, Sara Minelli, Luca Avanzi eAntonio Politano, veri virtuosi del proprio strumento,rispettivamente il flauto, l’oboe e il flauto dolce, tutti e tremiei amici ma non in contatto tra loro, mi fecero la stessarichiesta, cioè mi chiesero se potevo scrivere un brevebrano per il proprio strumento solo. La coincidenza miapparve subito curiosa, ma poiché in quel momento

temevo un po’ di disperdermi nella composizione di troppipiccoli brani, per qualche mese feci resistenza alla lororichiesta. Poi, purtroppo, nel maggio dello stesso anno,accadde un evento estremamente doloroso, per mestruggente: la morte della carissima amica AnnamariaMorini, vera e propria “sacerdotessa” del flauto. Decisiallora di farle una dedica musicale particolare: riunii le trerichieste in un progetto unitario, un trittico, lo intitolaiÁnthos, cioè “fiore” in greco, perché Annamaria era statadavvero un fiore vissuto troppo poco, e immaginai tre partisuccessive una per ciascuno strumento, del tuttoautonome ed eseguibili separatamente, ma legate da ununico filo narrativo per il quale spero un giorno di sentirleeseguite una dopo l’altra, senza soluzione di continuità.Ánthos (Parte prima) è pensato per flauto in Sol, ma puòessere eseguito (ovviamente una quarta sopra) anche conil flauto in Do. La sua arcata immaginativa e formale,scandita in partitura dalle successive lettere A, B, C, D, E,è quella di un’iniziale marcia funebre, scandita daarticolazioni percussive quali colpi di chiave, tongue-ram epizzicati, in cui via via si insinuano un’oscura e contortalinea di soffi in flatterzunge che cerca faticosamente di farsiluce, un improvviso lamento-grido acuto, l’evocazione dellaleggerezza e del sogno, per sfociare in un canto finale,basato sul timbro all’unisono del flauto e della voce dellastrumentista alternato a echi acuti in whistle tones, e chevia via sale di registro, superando l’oscura atmosferainiziale e terminando con un sorriso». Di AlessandroSolbiati è stato possibile ascoltare il 13 maggioall’Auditorium Celesti di Desenzano, nel quadro dell’XIFestival del NED Ensemble, Sonetto per violino epianoforte, nell’interpretazione di Marcel Frumasachi eAlexandra Stradella. Quello stesso 13 maggio è statoeseguito all’Auditorium Vallisa di Bari Dies per clarinetto e pianoforte, affidato al Blumen Ensemble. Il 5 giugno,presso il Conservatorio di Cagliari “G.P. da Palestrina”, loScisma Ensemble Laboratorio proporrà le esecuzioni diBois, Dieci pezzi brevi per marimba sola, e Flos (Omaggioa Francesco Pennisi) per flauto, clarinetto, violoncello,pianoforte e percussioni. Il 7 giugno Michele Marco Rossieseguirà alla Sala Casella dell’Accademia FilarmonicaRomana la Suite per violoncello solo. Il 1° luglio è incartellone al Castello Caetani di Sermoneta, per il 54°Festival Pontino di Musica, Incontri Internazionali di MusicaContemporanea, la prima esecuzione italiana di Il n’est pascomme nous! Une fable de tous les temps, azione scenicaper voce femminile cantante e recitante, violino, viola,violoncello e percussioni da El retablo de las maravillas diMiguel de Cervantes Saavedra, riduzione dalla traduzionefrancese di Alessandro Solbiati. Ne saranno interpretiMathilde Barthélemy e l’Ensemble ATMusica (SaoriFurukawa, violino, Gilles Deliège, viola, Myrtille Hetzel,violoncello, e Renaud Détruit, percussioni). Si replica l’11luglio a Cluny per il Festival d’Àujourd’hui à Demain. Il 7luglio l’81° Festival del Maggio Musicale Fiorentino ospitaper la rassegna Maggio Contemporaneo, al Foyer diGalleria del Teatro del Maggio, la ripresa di Mi liricasombra, nella versione per saxofono baritono e ensemble,nell’interpretazione di Jacopo Taddei e del GamoEnsemble diretto da Francesco Gesualdi. Infine, è uscito ilDvd della produzione video dell’opera Leggenda prodottoda EMA Vinci Records (40066). Il video riprende lospettacolo allestito da Stefano Poda al Teatro Carignano diTorino con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio diretti daGianandrea Noseda.

Sfida compositiva per pianisti in erba e omaggio in memoriama Annamaria Morini

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È disponibile on line il catalogo delle Edizioni Suvini Zerboni.Tutte le opere da noi pubblicate sono consultabili all’indirizzo www.esz.it.

Un potente, completo e efficace motore di ricerca permetterà di consultare il nostro catalogo e di fare ricerche per strumento, organici, titolo, autore.

Inoltre si potrà accedere a utili informazioni come le biografie degli autori,notizie sulle composizioni, prime esecuzioni, novità editoriali.

Aureliano Cattaneo

Il Cuarteto Casals propone il 14 giugno alla Sala deCámara dell’AuditorioNacional de Música di MadridNeben per quartetto d’archi.Insieme per flauto, clarinetto,violino, viola, violoncello epianoforte è in cartellone il 30giugno al Castello Caetani diSermoneta per il 54° FestivalPontino di Musica, IncontriInternazionali di MusicaContemporanea, interpretel’Ensemble Prometeo direttoda Marco Angius. Sabbia perundici strumenti saràeseguito il 21 settembre alRadiostudio Zürich dalCollegium Novum Zürichsotto la direzione di Lin Liao.

Andrea Mannucci

Marcel Frumasachi eAlexandra Stradella, solistidel NED Ensemble, hannoeseguito A piena voce perviolino e pianoforte il 13maggio all’Auditorium Celestidi Desenzano nell’ambitodell’XI Festival del NEDEnsemble. La composizioneverrà ripresa il 21 luglio nellarassegna I Concerti delChiostro di Verona dal duoPaolo Ghidoni e ClaudioBonfiglio.

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vrà luogo il 15 settembre all’Orangerie du Parc deBagatelle di Parigi, nell’ambito del Festival Les Solistes àBagatelle, la prima esecuzione assoluta di Reflets(Retrouvés) per pianoforte, commissione Ars Mobilis,affidato al solista Jean-François Heisser. Spiega Fedele:«Debussy è il compositore che apre il libro della modernitàe ne scrive l’introduzione. Questo mio omaggio, inoccasione del centenario della sua morte, non è solo ungesto simbolico ma anche il riconoscere che alcuni aspettidella sua poetica nonché della sua tecnica compositivasono elementi ancora fecondi (seppur modulati secondoun’altra sensibilità) nella mia immaginazione. La poeticadell’acqua (La Cathédrale engloutie) e la tecnica dellesimmetrie (Reflets dans l’eau) caratterizzano questopezzo che vuol essere una meditazione in profondità…sogni che sprofondano nell’oceano dei riflessi perduti eritrovati». Rai5 ripropone il format “Lezioni di suono”,inaugurato nel 2016 da Marco Angius, direttore artisticodella Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto, incollaborazione con l’Università di Padova. La secondaserie, per la regia televisiva di Daniele De Plano, è andatain onda per tre giovedì il 10, 17 e 24 maggio su Rai5 (condue repliche per ogni puntata nei giorni immediatamentesuccessivi), secondo la collaudata formula d’interazionetra compositore e orchestra. Protagonisti di questa nuovaedizione è stato Ivan Fedele, compositore in residenzadell’Orchestra di Padova e del Veneto per il 2017, con tresue composizioni, un trittico dalla scrittura musicale tattile:i tre Syntax, ispirati a modelli classici astratti di Haydn,Mozart, Beethoven che esplorano le possibilità formali eespressive di un nuovo linguaggio sonoro. Nelle parole diMarco Angius: «Dal confronto serrato con la poeticaprismatica di queste tre coppie sinfoniche, Fedeletrasporta il pubblico in un viaggio avvincente nelle ragionipiù profonde del suono acustico ed elettroacustico». Di Ivan Fedele sono in cartellone in questi mesi Suitefrancese VI b per violino elettrico a 5 corde e elettronica il10 maggio al Teatro dell’Ateneo dell’Università di Salerno,interpreti Francesco D’Orazio e Francesco Abbrescia;Paroles…, due pezzi per viola e voce femminile il 13maggio al Foyer Ernest Reyer dell’Opéra de Marseille peril Festival Les Musiques, nell’interpretazione di Elise

Chuvin e Laurent Camatte; Aptenodytes e Chionis Alba,rispettivamente IV e V delle Études australes perpianoforte, il 20 maggio allo Sheraton Diana Majestic diMilano per la rassegna “Piano City”, solista Alfonso Alberti;Sei meditazioni per organo il 20 maggio a Modena, allaChiesa di Gesù Redentore e nel mese di agosto aPredazzo, in Alto Adige, affidate all’organista GiovanniMichelini; Aiscrim per flauto, clarinetto e pianoforte,sempre il 20 maggio all’Auditorium Celesti di Desenzano,nell’ambito dell’XI Festival del NED Ensemble, interprete il New Made Ensemble diretto da Alessandro Calcagnile.Nohtar per orchestra d’archi è stato propostodall’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da MarcoMoresco in tre date consecutive negli auditorium di trediversi conservatori: “G. Braga” di Teramo il 25 maggio,“L. D’Annunzio” di Pescara il 26 maggio, “A. Casella” diL’Aquila il 27 maggio. Mario Caroli e l’Orchestra dellaToscana sotto la guida di Frédéric Chaslin hanno inveceeseguito Corda d’aria per flauto e orchestra il 28 maggioal Teatro del Maggio, nel cartellone del Maggio MusicaleFiorentino. Nel mese di giugno è possibile ascoltare Suitefrancese III per violoncello solo il 7 giugno alla SalaCasella dell’Accademia Filarmonica Romana, solistaMarco Rossi; Mudra per tredici strumenti il 14 giugno allaBourse du Travail di Saint-Etienne, interprete l’EnsembleOrchestral Contemporain diretto da Daniel Kawka.Donacis ambra per flauto e live electronics è inprogramma il 6 e 7 luglio al nuovo Museo dell’Acqua diMilano, in collaborazione con Serate Musicali, solistaLaura Faoro; Magic per quattro saxofoni l’11 luglio aZagabria, per il XVIII World Saxophone Congress, affidatoal Vagues Saxophone Quartet, seguito il giornosuccessivo, 12 luglio, dalla versione per saxofonocontralto di High “in memoriam Miles Davis”, solistaAndrea Carrozzo. Breath and Break per trio di ottoni edispositivo elettronico si ascolterà il 31 agosto alResonanzraum di Amburgo, nell’ambito dell’InternationalSummer Academy for Contemporary Music dellaHochschule für Musik und Theater. Infine, l’Abbaye deRoyamount ospita l’8 settembre a Asnières-sur-Oise laripresa di Immagini da Escher per ensemble eseguito dalMeitar Ensemble diretto da Pierre-Andre Valade.

Sogni nell’oceanoIvan Fedele

Omaggio pianistico aDebussy in prima a Parigi

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i due capi dell’estate Jean-Luc Hervé proponealtrettante prime esecuzioni assolute. Il 16 giugno saràpresentata al Familistère de Guise, nell’Aisne, Harmonie,installazione elettroacustica in situ. La composizioneelettroacustica sarà diffusa in permanenza a partire daquel giorno nella corte interna del palazzo sociale delFamilistère. Costruito sul modello del falansterio diCharles Fourier per volontà dell’imprenditore Jean-Baptiste André Godin come alloggio per i propri operai,l’edificio rappresenta un monumento alla storia economicae sociale del diciannovesimo e del ventesimo secolo. Il 9settembre verrà invece tenuto a battesimo dal QuatuorDiotima nell’ambito di Klangspuren Schwaz, TirolerFestival für neue Musik, il primo quartetto per archi delcompositore, il quale ne introduce il progetto: «Il quartettod’archi è una formazione che invita all’astrazione, aconcentrare la propria scrittura all’essenziale. Nella nostraepoca dominata dalla spettacolarità e dal culto dell’istante,in cui la tendenza di alcuni compositori è la ricercadell’effetto che attiri lo sguardo, in cui teatro, performance,video relegano l’ascolto a un ruolo accessorio, l’utopia èinvitare all’ascolto musicale autonomo. Questacomposizione è in qualche modo un manifesto checelebra il potere della musica, quello di Orfeo che graziealla sua arte può calmare gli dèi, attraversare un territorioproibito, invertire il corso del tempo. Il materiale sonoroiniziale del pezzo è ridotto al minimo, un suonoinsignificante, senza qualità particolari, animato solo da un

dinamismo elementare. Il progetto del pezzo è condurrequesto materiale sonoro insignificante attraversoun’architettura temporale complessa. Durante latraversata il tempo musicale modella, dà forma a questosuono elementare per farne emergere forme sempre piùcomplesse. Al termine del pezzo la musica in originelocalizzata sulla scena si diffrange nella sala tramite unarete invisibile di piccoli altoparlanti e forma una coda chelega la musica a quel luogo». Di Jean-Luc Hervé èpossibile ascoltare in questi mesi Éloge de la plante (La finta giardiniera) per voce femminile e elettronica,nell’interpretazione di Jeanne Crousaud, soprano, e AxelBouhier, regia del suono, il 19 maggio al Jardin de laRetraite del Théâtre de Cornouaille di Quimper, per ilFestival Sonik, il 26 maggio al Jardin des Plantes delMuséum National d’Histoire Naturelle di Parigi per la Fêtede la Nature, il 2 e 3 giugno a Saint Goazec, Château deTrévarez, e infine il 26 agosto al Potager Jardindell’Abbaye de Royaumont, a Asnières-sur-Oise.(Re)transmission per otto voci, dieci musicisti e lettori mp3è in programma in prima esecuzione assoluta l’8 luglio alFestival Format Raisin di Charité-sur-Loire. Progetto delDépartement Supérieur pour Jeunes Chanteurs, CRR deParis/PSPBB Étudiants, e La Muse en Circuit per larealizzazione dell’informatica musicale e la regia delsuono, è affidato all’Ensemble 2e2m diretto da PierreRoullier.

Ascolto musicale autonomoJean-Luc Hervé

Un’installazione e ildebutto in un genereillustre le novità dell’estate

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Carlos Roqué Alsina

Ancuza Aprodu esegue l’8 giugno a OldenburgKlavierstück 4 op. 23 perpianoforte solo. Le 3Canciones op. 1 per sopranoe pianoforte sono inprogramma il 26 agosto alTeatro Colón di Buenos Aires nell’interpretazione di Johanna Pisaniaccompagnata dall’Autore.Quest’ultimo interpreterà dasolista Parcours et images,tre movimenti per pianofortee orchestra, in cartellone con l’Orquesta SinfónicaMunicipal de Mar del Platadiretta da Jorge Rotter il 1°settembre al Teatro Colón diMar del Plata (Argentina).

Aldo Clementi

Ein kleines... per fisarmonicaè in cartellone il 18 luglio al54° Festival Pontino diMusica, solista FrancescoGesualdi.

stato il Millennium Center di Pechino a ospitare il 30maggio, nell’ambito del Meet in Beijing Arts Festival,solista Roberto Prosseda, la prima esecuzione assoluta di Concetto spaziale, nella versione per pedal piano esupporto digitale, composta espressamente per questoconcerto. L’idea originale del brano (scritto nel 1997 perpianoforte e nastro magnetico), che deriva dall’esteticadelle omonime tele di Fontana, è di espandere lo spazioacustico in cui il suono del pianoforte si diffonde grazieall’uso delle risonanze pianistiche presenti nella tracciaaudio registrata, sovrapposta all’esecuzione dal vivo. Lanuova versione per pedal piano estende ulteriormente il“concetto spaziale” della risonanza pianistica, sfruttando laseconda cordiera del pedal piano e rafforzando la tessituranel registro grave con il raddoppio di alcuni timbri allapedaliera. Anche l’impatto gestuale è qui intensificato,grazie al vistoso movimento delle gambe dell’esecutore,cui è richiesto di eseguire anche tremoli e cluster con lapedaliera. Il 31 agosto sarà invece il GrønnegadesKaserne Kulturcenter di Næstved (Danimarca), apresentare per il Suså Festival, sempre in primaesecuzione assoluta, Seascapes X per otto contrabbassiamplificati, nell’interpretazione di Daniele Roccato,contrabbasso, e di Ludus Gravis. Spiega Sani:«Seascapes X è l’ultima nella serie di mie composizioniispirata dalle immagini fotografiche dell’artista giapponeseHiroshi Sugimoto. I suoi paesaggi marini sono immagini

intense, coinvolgenti e abbaglianti nella loro quietecontemplativa, in cui l’orizzonte si perde. Una serie dicontrasti e riflessi, acqua e aria definiscono le aree dicolore, nella gradazione di grigi e bianco e neri che sifondono e contrastano tra di loro. Così le immagini sonoretrasfigurate nello spazio sonoro, le superfici timbrichegenerate dal medesimo gruppo strumentale, con lestratificazioni di suoni degli strumenti ad arco, sirispecchiano per affinità e contrapposizione. Talvoltaappare tra i due campi una terza componente quasiimpercettibile, come una linea di luce trasparente, quelladella superficie dell’acqua. Sono immagini sonore digrande impatto emotivo, che ricordano i dipinti di un altrogrande artista che mi ha sempre affascinato: MarkRothko». Achab per clarinetto in Si bemolle è stato ripresoda Raffaele Bertolini, solista del New Made Ensemble, il18 aprile all’Art and Culture Centre di Bangkok, il 27 aprileal Conservatori Superior de Música di Castelló (Valencia) e il 20 maggio all’Auditorium Celesti di Desenzano,nell’ambito dell’XI Festival del NED Ensemble. Il 12 lugliol’Accademia Musicale Chigiana riproporrà a Siena, nelSalone dei Concerti di Palazzo Chigi Saracini, A Time forthe Evening per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte,interpreti Yoshua Fortunato, clarinetto, AlessandroMingrone, violino, Alain Meunier, violoncello, e Anne LeBozec, pianoforte.

Impatto GestualeNicola Sani

Prima a Pechino enovità ispirata allapittura giapponese

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aum einen Hauch…, dal Wandrers Nachtlied diJohann Wolfgang von Goethe e Franz Schubertper dieci strumenti, è in programma in prima esecuzioneassoluta l’11 settembre al Freimaurerloge zur Einigkeit di Francoforte, nell’ambito dei Freispiele 2018 GoetheFestwoche e nell’interpretazione della Junge DeutschePhilharmonie, la compagine committente, diretta da DavidNiemann. Si replica il giorno successivo, 12 settembre, alComoedienhaus Wilhelmsbad di Hanau. Spiega l’Autrice:«…Kaum einen Hauch… è ispirato al testo della liricaWandrers Nachtlied di Johann Wolfgang von Goethe. Il pezzo consta di due parti. Un motivo che rappresenta ilrespiro (inspirazione e espirazione) fornisce la base per ilflusso della musica in tutta la composizione. La prima parteconsiste di nove sezioni più brevi (i respiri), divisi in tregruppi. Ciascuno di questi è caratterizzato da elementidiversi, come un movimento lineare morbido (flusso), degliimpulsi (il battito cardiaco) e dei frammenti di una citazioneche simboleggia le tracce calde di un ricordo. Nel corso deinove respiri, di lunghezza diversa, la musica diventa

gradualmente più agitata e raggiunge il culmine. Laseconda parte rappresenta la tranquillità, la pace e ilriposo. Come ha scritto Goethe, ora c’è pace su tutte lecime; qui senti a malapena un alito; la quiete è profonda».Di Malika Kishino l’Ensemble Horizonte ha ripreso LamentoII per violino e viola il 10 maggio alla Melanchthonkirche diBochum e il 23 maggio all’Alte Brüderkirche di Kassel. Il Suntory Hall di Tokyo proporrà il 26 agosto, nel quadrodel Akutagawa Composition Prize del Suntory SummerFestival, Shades of Ochres per orchestra,nell’interpretazione della Japan New PhilharmonicOrchestra diretta da Yoichi Sugiyama. Sempre a Tokyosarà possibile ascoltare il 15 settembre Sange per seipercussionisti, affidato al Percussion Ensemble Phoenix in Tokyo sotto la direzione di Shinichi Ueno. La primaesecuzione di Ochres II per flauto, oboe, clarinetto eensemble, realizzata dall’Ensemble OrchestralContemporain con la direzione di Daniel Kawka, è oradisponibile nel Cd Wittener Tage für neue Kammermusik2017 edito dal WDR 3.

Respiro e quieteMalika Kishino

Novità per ensembleispirata a Goethe inprima a Francoforte

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rammatica dell’istante per orchestra è stata presentatain prima esecuzione assoluta dall’Orchestra SinfonicaAbruzzese diretta da Marco Moresco in tre dateconsecutive negli auditorium di tre diversi conservatori: il 25 maggio al “G. Braga” di Teramo, il 26 maggio al “L. D’Annunzio” di Pescara e il 27 maggio all’“A. Casella”di L’Aquila, sempre nell’ambito del Festival di MusicaContemporanea MusAnima. Spiega l’Autore: «Ancora unbreve lavoro orchestrale (tre anni dopo Metrica dell’istante)per riflettere sulle ragioni della forma pensata comeanamorfosi del tempo. E così Grammatica dell’istante sidefinisce in un rapporto di analogie e contrasti con il lavoroprecedente, in un senso di vicinanza che ne racchiude lealterità. Questo sentiero (quasi un labirinto) trova nellasintassi – in quella invisibile forza che abita lo spazio vuoto

tra le note, tra i gesti, tra le articolazioni della forma – la sua origine, il suo destino. La lingua è ridotta quiall’essenziale, scolpita da poche parole, definita attraversole relazioni tra le voci che la abitano: ho pensato, in uncerto senso, di ritornare alla grammatica per ridefinire lamia lingua, per concentrare in un istante quelle domandeper le quali, ancora, non ho risposte». Il 17 maggio alleTorri dell’Acqua di Budrio sono stati eseguiti i Cinque corinotturni sotto la costa per flauto contralto, affidati al solista Manuel Zurria. È prevista invece il 5 giugno alConservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari la ripresa diArchitetture del canto e del silenzio per flauto, clarinetto,violino, violoncello e pianoforte, interprete lo ScismaEnsemble Laboratorio.

Ritorno all’essenzialeFederico Gardella

Prosegue la ricercalinguistica con unanovità orchestrale

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Roland Kayn

Simultan, progettocibernetico per 1-5 ambientiè in programma dal 21al 23settembre in forma diinstallazione permanentealle Gleishallen delGüterbahnhof di Brema perla rassegna BiennaleAktueller Musik, 20° Festivaldel Projektgruppe neueMusik Bremen.

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Musica e poesiaJavier Torres Maldonado

“S ibila”, prestigiosa rivista spagnola di arte, musica e letteratura, ha dedicato a Javier Torres Maldonado il Cd monografico allegato al n. 54. Il Cd include laregistrazione di Sidereus nuncius per tre percussionisti esistema elettroacustico interattivo nell’interpretazione diYi-Ping Yang, Ricardo Gallardo e Raul Tudon, con la regiadel suono di Max Bruckert (Grame, Centre National deCréation Musicale di Lione). Sulla rivista compare inoltreun articolo in cui il compositore espone le diversecorrispondenze tra la forma musicale e quella poeticaderivante da una collaborazione sviluppata con il poetaJosé Manuel Recillas, da cui sono nati sia la partitura sia i testi poetici. L’articolo introduce il testo poetico di JoséManuel Recillas creato appositamente per Sidereusnuncius. Nei mesi trascorsi sono stati eseguiti, di JavierTorres Maldonado, il 28 gennaio Figuralmusik II per dieciesecutori, interpretato dall’Ensemble Cepromusic direttoda José Luis Castillo, alla Sala Manuel M. Ponce nelPalacio de Bellas Artes di Città del Messico; il 17 marzoLacrymosa I per fisarmonica sola, interprete VincentLhermet, a Helsinki, nel corso del concerto celebrativo del40° della classe di fisarmonica all’Accademia Sibelius; il24 marzo Masih per quartetto di saxofoni, affidato alKomea Sax Quartet, al Conservatorio Superior de Músicade les Illes Baleares a Palma de Mallorca per il XMallorca Saxophone Festival 2018; il 21 aprileLacrymosa I, sempre nell’interpretazione di Vincent

Lhermet, al Conservatoire de Fribourg. Sono invece in programma il 15 giugno Interstizi per violino evioloncello, interpreti elementi del Quartetto Bozzini, al Festival Le Domaine Forget, Québec, in primaesecuzione canadese; il 27 luglio Imágenes de la Caídade Altazor per due pianisti e due percussionisti, conCandida Felici e l’Ensemble Sillages, all’Auditorio “BlasGalindo” del Centro Nacional de las Artes di Città delMessico, nell’ambito della terza edizione del CicloInternacional de Música “Laberintos Sonoros” 2018. La versione per saxofono soprano e elettronica diAlborada apre il Cd S3 Spectral Sax Style(FONOSAX002) di recente uscita, interpreti JesúsNúñez e Juan D. García Aguilera. Javier TorresMaldonado è stato nominato membro del SistemaNacional de Creadores de Arte, Consejo Nacionalpara la Cultura y las Artes del Messico, per il triennio2018-21. Il 16 e 17 maggio ha tenuto dellemasterclass di composizione e composizione elettro-acustica al Conservatorio di Strasburgo. Dal 10 al 23giugno è stato invitato come professore di composizionedelle masterclass di composizione della prestigiosaInternational Music Academy Le Domaine Forget nelQuébec (Canada). Torres Maldonado ha infine ricevuto lacommissione del Plural Ensemble di Madrid per un nuovobrano che sarà eseguito durante la tournée nazionale inSpagna dell’ensemble di Madrid.

Incisioni discografiche,esecuzioni e impegni didatticisulle due sponde dell’Atlantico

l 54° Festival Pontino di Musica, Incontri Internazionali diMusica Contemporanea, ospita il 30 giugno al CastelloCaetani di Sermoneta la prima esecuzioneassoluta di Ozone per flauto, clarinetto,violino, viola, violoncello e pianoforte,nell’interpretazione dell’Ensemble Prometeodiretto da Marco Angius. Spiega l’Autore:«L’ozono è conosciuto come uno deiparadossi della scienza: protettoreessenziale della vita nella stratosfera,pericoloso inquinante nella troposfera.Conosciuto per il suo colore blu e un odorepungente, è assurto agli onori della cronacaper la falla in esso prodotta dagli agentiinquinanti del nostro pianeta. Ma l’ozono è anche un gasinstabile, esplosivo allo stato liquido, eppure moltoversatile e dalle molteplici applicazioni. È un elementonaturalmente complesso: pericoloso ma domabile.Queste caratteristiche hanno stimolato una riflessioneche elaborasse, dal punto di vista compositivo, leproprietà e la versatilità dell’ozono e ne esaltasse ilcarattere. Ne è nata una storia dove piccoli elementi si

scontrano e esplodono liberando frammenti che fluttuanoin un reticolato ritmico instabile che diventa poco a poco

esasperante. L’elettricità di piccole particelle siaccumula fino a sprigionare scariche esplosivecontinue, riflettenti, scintillanti. Il suono sordo erisonante del pianoforte nel registro grave delimita eprotegge le varie sezioni assorbendone le vibrazioniin un punto “nero” dal quale il nuovo rinasce conlineamenti sempre differenti. Questo processocontinuo di accumulazione/ammassamento/compressione determina il processo didivisione/ripartizione/decompressione in un ciclocontinuo che non s’interrompe mai e la cui velocitàdi successione è determinata solo dalla quantità e

dalla qualità delle particelle che vengono investite daquesta energia». Dal 9 al 13 maggio Pasquale Corradoha tenuto una masterclass di composizione alConservatorio di Bari. Il giorno conclusivo, 13 maggio, èstato eseguito dal Blumen Ensemble, all’AuditoriumVallisa di Bari, Raise Voice per voce femminile e quattrostrumenti.

Frammenti fluttuantiPasquale Corrado

Novità per ensembleispirata a un fenomenoscientifico

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l 14 maggio Carmine Emanuele Cella e il realizzatoredella parte elettronica Serge Lemouton hanno analizzatonella Salle Stravinsky dell’Ircam, nell’ambito degli IrcamTalks #005, la composizione Inside Out per pianoforte, trepercussionisti e elettronica, da loro proposta in primaesecuzione assoluta al Festival ManiFeste 2017. In questitermini Jérémie Szpirglas commenta il processo dicreazione e sviluppo dell’opera: «Un pianoforte, unagrancassa, una grande lastra metallica, un gonggigantesco: ogni strumento è aumentato, cioè in grado,oltre ai suoni che produce normalmente, di diffondere efar risuonare dei suoni elettronici, in grado, inoltre, di

“suonare” altri strumenti, iniettando il proprio suono nelcorpo risuonante degli altri. […] Il suono perde perciò lasua localizzazione, invade lo spazio intero. Immersi cosìnel liquido sonoro, si risale dolcemente in superficie, sitendono le orecchie, si sta vigili, per reimmergersi dinuovo. Dentro-fuori. Inside-out. Da questo suonoonnipresente emerge, molto lentamente, una voce. Si libera gradualmente da qualsiasi connotazionepercussiva, il suo ambiente si fa vocale, prosodico. Comeun rito primordiale, una preghiera che proviene dal fondodi questo tempo sospeso».

Suono onnipresenteCarmine Emanuele Cella

Riflessione all’Ircam suun’opera presentata alFestival ManiFeste

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Martino Traversa

Quadrato bianco, su sfondobianco per clarinetto solo èstato ripreso il 15 maggioalla Casa della Musica diParma per la rassegna“Verso Traiettorie”,nell’interpretazione diRoberta Gottardi, solistadell’Ensemble Prometeo.

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l 14 e15 settembre al Teatro Carignano di Torino, conreplica il 17 settembre al Teatro Elfo Puccini di Milano,vedrà la luce la prima esperienza di Colombo Taccani nelmondo della danza contemporanea. Nell’ambito delFestival MITO e con i danzatori di Aterballetto verràpresentata Domus aurea, balletto per cinque strumenti e elettronica dalle “Suites francesi” di Bach, con lacoreografia di Diego Tortelli, la collaborazione dell’artistavisuale Massimo Uberti e l’esecuzione dal vivo delle partistrumentali ad opera dell’ensemble Sentieri Selvaggi. A queste prime date faranno seguito altre riprese sia inItalia che in vari paesi europei. Così Diego Tortelli siesprime sul progetto: «Questa creazione trae ispirazione,se pur in maniera completamente astratta, dalla Domusaurea romana, villa costruita dall’imperatore Nerone, eprobabilmente mai portata a termine, dopo il grandeincendio che devastò Roma nel 64 d.C. In questo nuovolavoro per Aterbaletto la Domus è quel luogoche emana luce all’esterno e crea ombre dinoi stessi al suo interno; luogo in cui l’uomopuò nascondersi dal conflitto sociale e realedella contemporaneità; luogo in cui siracchiudono tante storie fatte di immagini eechi. Costruzione, cedimento, distruzione erinascita sono le chiavi di questa creazione.La costruzione ci permette di volere edesiderare. Cedimento e distruzione significaessere disposti a lasciare il certo perl’incerto. Rinascita non è solo una parola, maè un nuovo modo di essere e di ricostruire lapropria libertà. La Domus aurea è quella casa, ma anchegabbia, prigione; forse, semplicemente un nido in cui ci siprepara per il “volo”. Un volo permesso da ali ribelli ingabbie dorate». In questi termini ne parla invece ColomboTaccani: «La commissione di questo lavoro nasce conconnotati ben precisi. La serata nella quale sarà inseritoprende il nome di Progetto Bach e a Bach dovevacollegarsi quanto avrei realizzato. Punto di partenzadiventano quindi le Suites francesi, dalle quali io e DiegoTortelli abbiamo selezionato alcuni numeri sulla base sia diun possibile percorso coreografico, sia di equilibri ecoerenze musicali. I rapporti delle mie pagine con glioriginali bachiani sono di varia natura, avendo come ideaguida il concetto di costruzione/decostruzione alla basedel progetto coreografico. Nelle piccole isole che si creanolungo il percorso, ognuna delle quali costruita solitamentesu elementi ricavati da un unico numero delle Suites, sicrea una traiettoria locale affine a quella presentatadall’intero lavoro: un avvio che riduce la sostanza originalea un numero ristrettissimo di elementi (la linea grave, ilcontenuto armonico, le linee sfrondate dagli elementi diraccordo e dalle ornamentazioni e così via) per ricostruireil materiale originario in vista della sua successivadecostruzione e, talvolta, dissoluzione. Ho cercato quindidi porre grande attenzione nell’ideare modalità sempre

diverse per dar vita a tale tragitto, in modo da evitarnel’eccessiva prevedibilità. Va aggiunto che per scelta ogniintervento sugli originali bachiani non mira atrasformazioni profonde della sostanza musicale o amanipolazioni aggressive, e meno ancora si prendonoframmenti come punti di partenza per costruzionisuccessive che li rendano meri pretesti irriconoscibili. Ciòpone quindi queste pagine in territori non sovrapponibilialla mia consueta produzione, ma, sottolineo ancora, si ètrattato di una scelta consapevole, di un’alternativapossibile, e non di un limite. Vi è poi un ulteriore elementonel lavoro che io e Tortelli abbiamo ritenuto importante alfine di creare un collegamento tra i vari episodi: una parterealizzata informaticamente, da noi definita asetticamente“ambiente sonoro”, che si snoda lungo tutto il percorso,lasciando isolato unicamente l’ultimo episodio basato sullasarabanda della seconda Suite. Si tratta di un elemento

volutamente privo sia di qualsiasi suggestionenaturalistica come di elementi figurali e frequenzialiben identificabili; una sorta di scenografia astrattavariabile per densità e colore complessivo, in gradodi unirsi molto agilmente a quanto eseguito dalvivo, aggiungendo colore e profondità al tragitto,ma al tempo stesso non creando interferenze oattriti negativi con le parti strumentali. In altreparole, una sorta di “rumore di fondo” dal quale le singole isole bachiane si staccherannoprogressivamente e allo stesso modo di volta involta ritorneranno, con zone più o meno ampie di collegamento nelle quali a questo elemento

elettronico verranno di volta in volta abbinati interventi a carattere improvvisativo dei singoli strumentisti».Ricordiamo inoltre che Brace per flauto contrabbasso èstato ripreso da Antonella Bini il 7 aprile presso la SalaPiatti di Bergamo nell’ambito della rassegna “E adessomusica!”. Il 29 aprile è stata la volta di Blank After Blankper saxofono baritono, eseguito da Emanuele Dalmaso aTrento per il Festival “Contrasti 2018”; lo stesso solista hareplicato il brano il 18 maggio al MUSE di Trento. Il 17maggio il duo formato da Akiko Kozato e Adele D’Aronzoha presentato L’àgnili per voce e pianoforte su due poesiein sardo di Pompeo Calvia all’Istituto Italiano di Cultura diMadrid. Il 19 maggio al Bunker Breda, all’interno delParco Nord di Milano, per la rassegna Piano City,Antonietta Loffredo ha ripreso Call Me Later per toy piano.Paola Fre ha riproposto Eyeless Dark per flauto basso il31 maggio al Teatro Elfo Puccini di Milano, per larassegna “Crossroads” organizzata dall’ensemble SentieriSelvaggi. Il 6 luglio sarà infine la volta di Blind Trust perchitarra elettrica, tiorba e fisarmonica, ripreso nell’ambitodello Spettacolo Aperto Festival a Pergine, sempre adopera dell’Azione Improvvisa Ensemble formato daPierpaolo Dinapoli, Andrea Antonel e Margherita Berlanda,con la regia del suono di Raul Masu.

ICostruire e decostruireGiorgio Colombo Taccani

Debutto nella danzacontemporanea conAterballetto a MITO

l Festival Zeitklang ha proposto il 28 maggioall’LWL Museum di Münster la prima esecuzioneassoluta di Kern per sei strumenti amplificati,nell’interpretazione del Festival ZeitklangEnsemble diretto dallo stesso Autore. SpiegaSannicandro: «Kern (“nucleo”) è unacomposizione scritta per uno spazio preciso, ilFoyer del LWL-Museum di Münster. A parte ladisposizione spaziale degli strumentisti, chevaria a seconda delle sezioni, il materialemusicale è interamente estrapolato da un’analisidei modi di risonanza calcolati a partire delle

dimensioni dello spazio. In questo modo lefrequenze più marcate dei modi di risonanzadanno origine a sequenze melodiche,combinazioni armoniche, strutture ritmiche eformali. Mentre nelle prime parti dellacomposizione si cerca la percezione dellesorgenti sonore, in particolare i giochi di ricochettra arpa e percussioni, alla fine gli strumenti siconcentrano in una posizione per formare unafascia sonora estremamente densa ma mobile ecangiante».

ISequenze dallo spazioValerio Sannicandro

Novità per ensemble costruita sullo spaziodell’esecuzione

Daniela Terranova

Notturno in forma di rosa perflauto, clarinetto, violino,violoncello e pianoforte èstato proposto dall’EnsembleBlumine diretto da CaterinaCentofante il 15 aprile allaBasilica di S. Maria Maggioredi Bergamo e il 18 aprile alTeatro Lauro Rossi diMacerata, per la Rassegna diNuova Musica; Hinoki. StillLife per saxofono,fisarmonica e contrabbasso il13 maggio a Mostra Sonora,Sueca, interprete il TrioFeedback (Ricard Capellino,saxofono, Esteban Algora,fisarmonica, ed Elena García,contrabbasso); Solo andataper coro di bambini eensemble il 30 maggio alFlagey di Bruxelles,interpretato dai complessiReMuA/ShAkE eHERMESensemble diretti daStijn Saveniers.

Giovanni Bertelli

I Neue Vocalsolisten Stuttgarthanno eseguito Le premierjour per sei voci su frammentitratti da À la recherche dutemps perdu di Marcel Proustil 16 maggio alla GalleriaNazionale, Convento diSant’Agnese di Boemia aPraga. Il compositore sarà inresidenza a Casa deVelàzquez, Madrid,l’Accademia di Francia inSpagna, dal settembre 2018all’agosto 2019.

Sándor Veress

Le Quattro danze transilvaneper orchestra d’archi sono in

programma il 17 giugno a

Thun (Svizzera): le eseguirà

Musica Vitae sotto la

direzione di Malin Broman.

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Doppia prima al MaggioMusicale FiorentinoTraiettorie discontinue

Luca Antignani

Tre prime per Luca Antignani nello spazio di un mese. Il 6 giugno vedrà la luce all’Auditorium del Conservatoired’Annemasse la prima esecuzione assoluta della versionedefinitiva di Litanie briganti per sette strumenti a fiato epianoforte, con replica l’8 giugno alla Comédie di Ginevra,interprete il Lemanic Modern Ensemble diretto da WilliamBlank. Spiega l’Autore: «Litanie briganti, commissione delloStato Francese su istanza del Lemanic Modern Ensemble,nasce dalla riflessione attorno alla figura della litania,ripetizione ossessiva e incantatoria di una melopea.Dunque una duplice prospettiva di lavoro: da un latomorfologica, essendo protagonista la sequenza, il profilo, la linea sviluppata in senso orizzontale; dall’altra formale,poiché cerco di investigare le infinite possibilità dievoluzione contenute nella spirale della ricorsività. Lelitanie, seppur presentandosi come microcomposizioniautonome, si susseguono senza soluzione di continuità,come tante pietruzze di una rudimentale collana.L’associazione all’aggettivo “briganti” è stata generata inmaniera del tutto inconscia. Ho poi scoperto questo passo,in un idillio del Carducci: “Va’, molli sonni reca e sussurranti

/ ombre a pastori e cani, / a Maria fiori e litanie, briganti / del’arsa Puglia a i piani”. La virgola è gioiosamente saltata».L’81° Festival del Maggio Musicale Fiorentino ospiterà il 7luglio per la rassegna Maggio Contemporaneo, al Foyer di Galleria del Teatro del Maggio, le prime esecuzioniassolute di Monomanies per cinque strumenti e dellaversione definitiva di Les murs de Jean per sette strumenti,entrambe affidate al Gamo Ensemble sotto la direzione diFrancesco Gesualdi. Così Antignani presenta i due lavori:«Les murs de Jean, e in maniera ancora più radicale leMonomanies, sono Suites composte da miniature aventisingolarmente una propria autonomia ma al tempo stessocorrelate da un’architettura unificatrice globale. Ognimovimento è fondato su un’unica idea musicale, un gesto-cardine che diventa traiettoria figurale seguendo unpercorso chiaramente direzionato ma che, in maniera ognivolta differente, prende le distanze da una ferrea logica dicontinuità. L’obiettivo è di instaurare con l’ascoltatore ungioco sottile fatto di promesse disattese, percorsi soloapparentemente prevedibili, traiettorie discontinue eimprovvise interferenze».

in cartellone il 30 settembre alla Biennale di Venezia,62. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, la prima esecuzione assoluta di Loo(p)cy per chitarraelettrica, interprete Giacomo Baldelli. Spiega l’Autore:«Scrivere o comporre un brano è, per me, una via o unpercorso attraverso il quale sensibilizzare il processocreativo in atto, nell’istante stesso in cui esso si cristallizzanelle forme sonore che ne riflettono la dinamica interna. Mi viene da dire: la musica “si produce” in me nell’istante in cui ne divengo l’artefice, accorpando la creazione allatecnica. Per questo motivo, conferisco ampio rilievoall’immagine acustica, intesa però non soggettivamente,piuttosto come una soglia opaca o una nerezza intrinsecadella materia sonora, generativa di metafore che possonoalimentare il processo creativo in atto. Loo(p)cy, da questopunto di vista, è paragonabile a una pellicola ambivalente,poiché è come se registrasse in tempo reale i differentilivelli energetici d’intensità e le variazioni di frequenza degliimpulsi “vivi”, del suono elettrico della chitarra, mentretraccia sulla medesima superficie delle formazioni

“figuranti”, capaci cioè di provocare all’ascolto dellerisonanze simboliche-immaginative. Questi due livelli –energetico-dinamico e morfogenetico-figurale – erigono il ritmo di fondo, alternando continuamente, a velocitàdiverse, fasi di compressione ed espansione riprodottespazialmente su più piani compenetrati tra loro. Talemoltiplicazione si dispiega nel tempo tramite unconcatenamento di figure ritmiche-melodiche ripetute chesi sovrascrivono con estensioni differenti in modo dasfasarsi progressivamente tra loro. Potrei assimilareLoo(p)cy a una sorta di loop-machine con cui l’esecutoreinteragisce in tempo reale, ora identificandosi oraprendendo distanza da essa. Si ha cosi una sensazioneambigua di reciprocità, dato che è difficile stabilire se èl’esecutore a generare la macchina o, viceversa, se èl’esecutore a venir fuori dalla macchina che lui stessoproduce. Il processo autopoietico dell’interprete, d’altronde,è fin dall’inizio situato nell’immagine-suono su cui egli siripiega e da cui essa si sottrae opacizzandosi».

Soglia opacaLuigi Manfrin

La chitarraprotagonista di unanovità per la Biennale

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Novità studia l’interazionetra strumento solita esistema di captazione

In simultaneaMaurilio Cacciatore

È in cartellone il 28 giugno alla Salle Jacques Prévertdella Médiathèque di Bourges, nella Valle della Loira, laprima esecuzione assoluta di Pulse(s) per saxofonocontralto e dispositivo elettroacustico, interprete SergeBertocchi. Spiega l’Autore: «Da tempo la pulsazione è tragli aspetti compositivi principali dei miei lavori siastrumentali sia elettroacustici. In un passaggio della miaopera La vallée des merveilles ho provato a sperimentarela simultaneità di più metronomi contemporaneamenteaffidati a più musicisti che suonano in manieraindipendente tra loro. In un altro momento della stessaopera, un solo per flauto era articolato su due pentagrammiaventi metronomi diversi. Questa esperienza è stata moltoimportante perché mi ha permesso di constatare la validitàdi un sistema ritmico che con estrema semplicità discrittura consente la percezione di una complessità ritmicanotevole; essa necessiterebbe dell’uso di figurazioniritmiche machiavelliche qualora si adottasse una scritturatradizionale basata su un solo tempo metronometrico. Inquesto lavoro per saxofono contralto porto avanti questoapproccio con una complessità ancora maggiore: ai tempimetronometrici in simultanea, a cui corrispondono trame e

timbri separati nettamente tra loro, si sovrappone un altrotempo metronometrico dato dal feedback del segnalecaptato da un microfono e inviato all’interno del dispositivoSampo. Questo lavoro è una commissionedell’associazione Musinfo di Bourges, la quale da tempo si occupa dello sviluppo di questo dispositivo perl’esecuzione di brani storici di musica mista – tutto ilrepertorio dagli anni ’50 agli anni ’90 – e per la creazione dinuovi brani dedicati ai dispositivi. Sampo si compone diuna parte hardware – una serie di pedali cui corrispondonouna serie di trattamenti e un calcolatore incastonato in unmobile con monitor integrato – e una parte software, la cuiinterfaccia grafica è ad uso diretto del musicista il qualepuò eseguire in concerto il suo repertorio senza lanecessità di avere qualcuno in regia. Questa indipendenzafa parte della missione musicologica di questo dispositivo eil mio pezzo va in questa direzione. Il musicista su scena ècosì responsabile del suono diretto, dell’amplificazione edella sovrapposizione di numerosi layer ritmici dati dallaparte strumentale e dall’interazione con il sistema dicaptazione».

Gilberto Bosco

Marcel Frumasachi eAlexandra Stradella, solistidel NED Ensemble, hannoeseguito L’eco ritorna perviolino e pianoforte il 13maggio all’AuditoriumCelesti di Desenzanonell’ambito dell’XI Festivaldel NED Ensemble.

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Organismo in movimentoNovità per l’Ircamcontinua il progetto di un ciclo di lavori

Maurizio Azzan

i svolgerà il 25 agosto presso il “Fiore di pietra”dell’architetto Mario Botta sul Monte Generoso (CantonTicino) l’evento dal titolo “Colorazione musicale del Fioredi pietra”. Per tre volte nel corso della giornata il nuovolavoro di Francesco Hoch Musica per il fiore di pietrarisuonerà all’interno della struttura ottagonaledell’edificio. Spiega l’Autore: «L’idea dicomporre una musica per il “Fiore dipietra” di Mario Botta è nata subitodurante una visita al Monte Generoso,poi confermata dopo una verifica dellasua acustica. La distribuzione degli ottostrumenti che suonano dal vivocontemporaneamente, per coppieall’interno di quattro piani – dai gravi nelpiano più basso (violoncello e fagotto), aquelli medi nei piani centrali (clarinetto,corno inglese e violino, flauto), agli acutinel piano superiore (ottavino e oboe) –,mi ha permesso di instaurare dialoghi musicalicorrispondenti allo spazio architettonico. La musica èstata così pure composta con criteri costruttivi, a blocchiprecisamente intagliati, scolpita geometricamente,secondo una precisa struttura. Ai tagli netti deicambiamenti, sempre poliritmici e poliarmonici esterni, si contrappongono le singole venature delle sequenzemusicali libere interne, che giocano anchecaleidoscopicamente con ripetizioni, fermate e ripreseper ciascuno strumento o in dialogo verticale. La musicapossiede inoltre una struttura direzionale nellosvolgimento del tempo (tre volte dieci minuti): partendovivacemente dagli estremi, lo spazio si riempie poi al

centro bloccandosi omogeneamente su un lungounisono, dove tutto il “Fiore di pietra” risuona nella suacompleta verticalità, per poi riuscire simmetricamenteverso una vivacità simile alla precedente. Questosvolgimento nel tempo si è curiosamente avvicinato allastruttura visiva dei petali del “Fiore di pietra”, per cui ho

chiamato questa struttura musicale Petalo unoe Petalo due. Gli interventi musicali durano 30minuti ciascuno (Petalo uno - Petalo due -Petalo uno) e si ripetono tre volte. Il pubblico si muove liberamente tra tutti i piani, puòavvicinarsi ai musicisti o ascoltare da lontano,anche dall’esterno, sceglie le prospettive e leangolazioni, cammina, si siede. Gli otto “petali”del “Fiore di pietra” che sorgono su unottagono, sono così musicati dagli otto coloridegli strumenti, dalle otto sequenze, dagli ottocaratteri musicali e dalla dedica alle ottopersonalità scelte. Mentre il numero 75 si trova

nella durata dei 7 minuti di ogni sequenza e nel 5°minuto del centro collettivo. Ne consegue così unastretta consonanza tra architettura e musica». L’evento èorganizzato in collaborazione con il Festival Ticino DOCe con Musica del Mendrisiotto, ed è dedicato a ottopersonaggi ticinesi che compiono 75 anni nel 2018, tracui Mario Botta, il compositore stesso e il violoncellistaRocco Filippini. Di Francesco Hoch è stato ripreso il 15maggio alla Casa della Musica di Parma, per larassegna Verso Traiettorie, Frammento d’epitaffio pervioloncello, affidato a Claude Hauri, solistadell’Ensemble Prometeo.

l Festival ManiFeste dell’Ircam presenta il 16 giugno aParigi, Le Centquatre, Salle 400, la prima esecuzioneassoluta di Where the Here and Now of Nowhere Is pervioloncello, risuonatori, live electronics e duedanzatori. Ne saranno interpreti CameronCrozman, violoncello, Noé Ferey e YoannJolly, danzatori. Spiega il compositore: «DopoEach Mirror Infects Itself per violino eelettronica, Where the Here and Now ofNowhere Is è il secondo pezzo che entra afar parte di Fractals Are Haphasard Maps, unciclo di lavori dedicati agli strumenti ad arcocon elettronica ispirato alla sezione FractalGeometry di Cristallography, raccolta poeticasperimentale del canadese Christian Bök. Il lavoro è dedicato a Thierry De Mey. Il musicista e il suo strumento al centro.Intorno, due corpi metallici abbandonati al suolo – i risuonatori – e due corpi umani in piedi, in attesa.All’inizio siamo contemporaneamente fuori e dentro aquesto centro. Vediamo in lontananza mani cheesplorano la superficie dello strumento disegnandomovimenti fluidi, quasi a volerne saggiare centri eperiferie attraverso una prima ed elementare forma dicontatto. Allo stesso tempo però quest’esplorazionegenera un suono sproporzionato, che pervadere la salae si moltiplica, proiettandoci all’interno di uno spazioparadossale in cui la prossimità acustica dei contorniricalcati da pelle e unghie contraddice la distanza fisicache ci separa dalla scena. I corpi dei danzatori, intanto,estendono silenziosamente questo movimento lontano,mentre i risuonatori che giacciono immobili a terraprendono lentamente vita man mano che il suono del

violoncello li attraversa per poi riversarsi in uno spazioacustico sempre più affollato di riflessi distorti, ambigui –altri territori, altre mani. Dilatazione a dismisura della

moltiplicazione di un organismo inmovimento che lentamente si colloca fra duespecchi. Dove sono il suo qui e il suo oraadesso? Man mano che l’iniziale centro siperde fra i suoi riflessi, le sue estensioni fraloro complementari ed opposte – i danzatorie i risuonatori – acquisiscono una propriaidentità che le fa andare oltre il proprio ruolosubalterno fino a trovare un nuovo equilibrio.In questo lavoro ho cercato di osservare davicino come la ricerca delle diverse forme dicontatto fra questi due poli opposti e ilcentro dal quale si diramano evolva neltempo». Il 26 maggio Geometrie nelle mani

per chitarra amplificata è stato proposto al Kulturzentrumbei den Minoriten di Graz da Ruben Mattia Santorsa pergli Impuls Minute Concerts. L’Ensemble Fractales haripreso Of Other Spaces per cinque strumentispazializzati nell’ambito del Festival Dias de MúsicaElectroacústica, in Portogallo, il 18 aprile all’EscolaSuperior de Artes Aplicadas di Castelo Branco e il 19aprile alla Casa Municipal das Artes di Seia. Il 21 aprilela medesima manifestazione con gli stessi interpreti haospitato all’Incomum di Lisbona la ripresa di In limine perviolino, violoncello e pianoforte. Da segnalare che il 30aprile, durante un concerto monografico alla CitéInternationale des Arts, dove Azzan è attualmente inresidenza, l’Ensemble Fractales ha presentato laversione definitiva di Of Other Spaces.

Francesco HochUn fiore a colori

Sonorizzazione diun’architettura di MarioBotta sul Monte Generoso

SGabriele Cosmi

Andrea Mannucci, alla testadell’Orchestra d’Archi NEDEnsemble, ha eseguitoMusica per orchestra d’archiper archi il 27 maggioall’Auditorium Celesti diDesenzano nell’ambito dell’XIFestival del NED Ensemble.Kic per quattro saxofoni è inprogramma l’11 luglio aZagabria, per il XVIII WorldSaxophone Congress,nell’interpretazione delVagues Saxophone Quartet.

Caterina Di Cecca

Caterina Di Cecca è risultatavincitrice del Riot Call forScores 2018 (Londra),ricevendone la commissionedi un nuovo pezzo per seistrumenti che verrà eseguitoil 31 ottobre. Ha vinto altresìla 27th International Review ofComposers (Belgrado), cheporterà all’esecuzione di Undwie Früchte sind wir per settestrumenti all’inizio del mesedi ottobre. Infine, Caterina DiCecca è risultata vincitricedel bando “Della morte e delmorire” dell’AssociazioneCulturale Dello Scompiglio,che comporta la residenzapresso la Tenuta delloScompiglio (Lucca) e lacommissione di un nuovopezzo per quattropercussionisti, incollaborazione con Blow UpPercussion.

Marco Quagliarini

Dal buio per quartetto d’archiè in cartellone l’8 luglio aPriverno, Infermeria diFossanova, per il 54° FestivalPontino di Musica, interprete il Quartetto Noûs.

9

Esce per Naxos il IVvolume delle operepianistiche complete

rosegue la serie dedicata a Camillo Togni da Naxos conil Cd Complete Piano Music 4 (8.573019). Interpretatocome i volumi precedenti da Aldo Orvieto, propone leprime registrazioni assolute di lavori giovanili scritti dalcompositore ventenne negli anni della guerra, tra il 1940 eil 1944: Suite op. 14 a, Serenata n. 2 op. 11, Quattro pezziper pianoforte op. 22, Serenata n. 4 op. 15, Serenata n. 5op. 18 e Valzer (ad usum Lyae). Osserva Orvieto nellenote di accompagnamento dell’album:«La registrazione di questa collanadiscografica mi ha stimolato adapprofondire l’analisi della scritturapianistica di Camillo Togni […]. Il punto divista dell’interprete risulta a mio avvisosignificativo anche in considerazione delfatto che Togni fu pianista valentissimo econcertista militante fino al 1953. Allievoprediletto, poi sincero amico di ArturoBenedetti Michelangeli, seguìassiduamente le sue lezioni dal 1945 al1948, periodo in cui il Maestro visse ospite presso la zia diCamillo, Esterina Togni a Gussago, un borgo vicino aBrescia; più saltuariamente lo frequentò fino al 1953. Illegame di ammirazione reciproca fra Togni e Michelangelifu continuo e profondo fino alla morte del compositore(1993). Benedetti Michelangeli si proponeva di mettere inrepertorio la Seconda Partita corale (1976) a lui dedicata;incise la sua Cadenza per il Concerto K. 503 di Mozart(1989) e avrebbe eseguito nell’autunno 1993 – se nonfosse subentrata la malattia – le cadenze al Concerto K.491. Togni pianista fu lodato in più occasioni daMichelangeli, in particolare per l’esecuzione delle proprieopere, come il difficilissimo Quarto Capriccio (1969). […]Nelle opere di questo suo primo periodo Togni sfruttaserie – sarebbe forse più opportuno chiamarle sequenze– costituite da suoni di quattro triadi perfette, checonsentono di recuperare in sede di ascolto debolirelazioni tonali, riaffioranti saltuariamente nella materiasonora. Serie che sovente vengono impiegate come veri e

propri motivi e non come materiale esclusivamentecostruttivo, derogando dalle regole del metodododecafonico. Tale processo di graduale avvicinamentoalla dodecafonia trova riscontro nell’autentica adorazioneche il giovane compositore aveva maturato verso la figuradi Schönberg, il quale, operando in un certo senso unascelta contrapposta a quella di Webern, era riuscitomagistralmente a coniugare forte impostazione linguistica

con tensione espressiva di matricetardoromantica. Come riferisce Gian PaoloMinardi, autorevole studioso che fu per moltianni in stretto contatto con il compositore:“Ricordo come Camillo, con quel suo ineffabiletono, definisse il Concerto per pianoforte diSchönberg come il terzo Concerto di Brahms!”.Gli anni che hanno visto nascere le opereregistrate in questo disco furono per il giovaneartista un periodo difficile nel quale – oltre aisegni dell’aspra diaspora che divise lecoscienze in un’Italia sconvolta dal conflitto

mondiale – la sua musica dà conto delle altrettanto aspre“divisioni” che si stavano cristallizzando nel panoramamusicale italiano. […] Camillo Togni visse questi contrastiestetici non da spettatore isolato ma ne seppe trarre,grazie a un’apertura intellettuale incessantemente curiosaverso ogni forma d’arte, singolari sintesi nella sua musica.[…] Togni stesso sottolineava l’importanza di questolavoro [la Suite op. 14 a che apre il programma] nelcontesto della sua produzione definendo gli ultimi duenumeri della Suite come la sua prima opera veramentedodecafonica. […] La parabola artistica descritta dal ciclodelle sette Serenate costruisce una sorta di diario interioredegli anni dell’apprendistato: se la Serenata n.1 fu infattieseguita all’Accademia Chigiana di Siena nel 1940dall’Autore, le Serenate nn. 2-6 (1940-43) furonocomposte in occasione dei corsi estivi della medesimaistituzione ed eseguite a Siena dalla pianista Lya deBarberiis, compagna di studi e amica di Togni, dedicatariadel Valzer (ad usum Lyae)».

PDiario interioreCamillo Togni

roseguono i concerti e le manifestazioni legate alprogetto “Dallapiccola torna in città” curato dal CentroStudi Luigi Dallapiccola. Il LXXXI Festival del MaggioMusicale Fiorentino ha ospitato il 14 maggio all’Opera diFirenze, Teatro del Maggio Musicale, unconcerto monografico con il sopranoSusanna Rigacci e I Cameristi del MaggioMusicale Fiorentino diretti da Mario Ruffini:in programma le Due liriche di Anacreonteper soprano e strumenti nella traduzione diSalvatore Quasimodo, le Quattro liriche diAntonio Machado, nella versione per voce estrumenti, e Commiato per una voce disoprano e 15 esecutori su testo già attribuitoa Brunetto Latini. Il 19, 21 e 23 giugno saràla volta di una nuova produzione di Il Prigioniero, unprologo e un atto da La torture par l’espérance di Villiersde l’Isle Adam e La légende d’Ulenspiegel et LammeGoedzak di Charles de Coster. Ne sarà interprete AnnaMaria Chiuri nel ruolo della Madre. Virgilio Sieni cureràregia e coreografia; il coro sarà preparato da LorenzoFratini, l’Orchestra e il Coro del Maggio MusicaleFiorentino saranno diretti da Zubin Mehta. Lo stesso 19giugno verranno eseguiti, sempre all’Opera di Firenze,nel contesto della Giornata internazionale di studi su LuigiDallapiccola, Rencesvals per voce e pianoforte dallaChanson de Roland, nell’interpretazione del baritono MinKim e di Francisco Rico Ferrández al pianoforte, Duestudi per violino e pianoforte, interpreti Neri Nencini eSofia Tapinassi, e le Quattro liriche di Antonio Machado,

nella versione per voce e pianoforte, solista il sopranoCostanza Fontana, accompagnata da Francisco RicoFerrández. Quest’ultimo titolo è in cartellone anche il 28giugno al 54° Festival Pontino di Musica, Scuderie del

Castello Caetani di Sermoneta, interpreti LauraCatrani e Maria Grazia Bellocchio. Il 5 luglio ilConservatorio di Musica “L. Cherubini” ospita,nell’ambito della rassegna “Estate Fiorentina”,l’Ensemble Luigi Dallapiccola diretto da LucianoGarosi, interpreti di An Mathilde, cantata per vocefemminile e orchestra su poemi di Heinrich Heine.Due ulteriori allestimenti di Il Prigioniero sono incartellone il 9, 16 e 25 giugno all’Opernhaus diStoccarda, in coproduzione La Monnaie/De Munt e Oper Stuttgart. Ne saranno interpreti Ángeles

Blancas Gulín (La Madre), Georg Nigl (Il Prigioniero),John Graham-Hall (Il Carceriere, Il Grande Inquisitore),Julian Hubbard (Primo Sacerdote), Guillaume Antoine(Secondo Sacerdote); Andrea Breth curerà la regia,Martin Zehetgruper, le scene; lo Staatsorchester Stuttgartsarà diretto da Franck Ollu. Un terzo allestimento vainvece in scena dal 30 giugno, con repliche il 3, 6, 8 e11 luglio alla Semperoper di Dresda, con Tichina Vaughn(La Madre), Lester Lynch (Il Prigioniero), Mark Le Brocq (Il Carceriere, Il Grande Inquisitore), Khanyiso Gwenxane(Primo Sacerdote) e Alexandros Stavrakakis (SecondoSacerdote), con la regia di Elisabeth Stöppler, le scene di Annika Haller e i costumi di Frank Lichtenberg.Sächsischer Staatsopernchor Dresden e StaatskapelleDresden saranno diretti da Erik Nielsen.

Luigi DallapiccolaRitorno a FirenzeP

Serie di esecuzionifiorentine e tre allestimentiscenici tra il Maggio e laGermania

Vittorio Montalti

Les toits de Paris per flauto,clarinetto, pianoforte, violino,viola e violoncello è incartellone il 4 luglioall’Auditorium delConservatorio di Musica“Gesualdo da Venosa” diPotenza, per la rassegna Il Gioco in Musica, Festival di musica classica, jazz econtemporanea. Ne sarannointerpreti gli studenti delLaboratorio di MusicaContemporanea delDipartimento di Teoria eComposizione delConservatorio di Potenzasotto la direzione di GiovanniPompeo.

Ennio Morricone

Il Terzo Concerto per chitarra,marimba e orchestra d’archi èstato eseguito il 24 maggiodalla Roma Sinfonietta inoccasione della cerimoniad’inaugurazione del NuovoRettorato dell’Università degliStudi di Roma “Tor Vergata”.

Goffredo Petrassi

Le Due liriche di Saffo pervoce e pianoforte nellatraduzione di SalvatoreQuasimodo sono in cartelloneil 28 giugno alle Scuderie delCastello Caetani diSermoneta per il 54° FestivalPontino di Musica, IncontriInternazionali di MusicaContemporanea, interpretiLaura Catrani e Maria GraziaBellocchio.

l Ravenna Festival proporrà tre lavori di Michele Tadininella sezione “Le cento chitarre elettriche - We Sing theBody Electric”, realizzata con la partecipazione del PCME,Parco della Musica Contemporanea Ensemble, e incollaborazione con Fondazione Musica per Roma. Saràpossibile sentire il 19 giugno alle Artificerie AlmagiàScenario per chitarra elettrica e nastro magnetico, solistaLuca Nostro; il 20 giugno, nella stessa sede e in prima

esecuzione assoluta, Cogs in Cogs in Cogs per chitarraelettrica e quattro percussionisti, sempre affidato a LucaNostro, coadiuvato dall’ensemble Blow Up Percussion;infine, il 22 giugno, a Palazzo San Giacomo-Russi, In aBlink of a Night per chitarra elettrica solista e ensemble dichitarre elettriche, bassi elettrici e batteria, solista LucaNostro, direttore Tonino Battista.

I

Michele Tadini

10

Gian Francesco e Riccardo MalipieroNovecento italiano

Nuovo Cd con duelavori di zio e nipote a confronto

l Novecento italiano è protagonista della trilogiadiscografica che la violoncellista Silvia Chiesa harealizzato per Sony Classical. Esce ora ilterzo Cd che contiene, per la prima voltainsieme, i Concerti per violoncello eorchestra di tre grandi compositori italiani:Mario Castelnuovo Tedesco, GianFrancesco Malipiero e Riccardo Malipiero(il cui concerto è in prima registrazionemondiale). Tutti italiani gli interpreti: SilviaChiesa è infatti coadiuvata dall’OrchestraSinfonica Nazionale della Rai sotto ladirezione di Massimiliano Caldi. Spiegal’artista: «Da musicista e cittadina italianaho sempre sentito l’esigenza di conoscere meglio ilrepertorio per il mio strumento. Dopo lunghe eapprofondite ricerche ho scoperto che tra gli autori delNovecento ci sono molte splendide musiche ancorasconosciute di autori che non sono stati adeguatamenteconsiderati. Tra questi, i Concerti per violoncello eorchestra di Riccardo e di Gian Francesco Malipiero sonodue gioielli: mi auguro che questa registrazione

contribuisca alla diffusione che meritano». Il Concerto diGian Francesco Malipiero fu terminato nella prediletta villa

di Asolo il 28 ottobre 1937 e venne eseguito perla prima volta a Belgrado il 31 gennaio 1939 daldedicatario Enrico Mainardi. Come scrive ilmaggior biografo malipieriano, John C.G.Waterhouse, è una «pagina compatta che esaltail dialogo tra solista e orchestra, manifestazioneemblematica d’una felicità espressiva di conioneoclassico». Improntato a una scrittura “seriale”,il Concerto di Riccardo Malipiero, nipote di GianFrancesco, fratello di suo padre, fu eseguito perla prima volta al Teatro alla Scala il 30 ottobre1957 dal violoncellista catalano Gaspar Cassadó.

È dedicato al padre, valente violoncellista, oltre checompositore e didatta. Di Riccardo Malipiero il 54° FestivalPontino di Musica propone il 29 luglio a Priverno,Infermeria di Fossanova, il Trio per violino, violoncello epianoforte, nell’interpretazione del Rest Ensemble:Rebecca Raimondi, violino, Michele Marco Rossi,violoncello, e Alessandro Viale, pianoforte.

I

augellino belverde, fiaba filosofica di Carlo Gozzi,adattamento in tre tempi di Vittorio Sermonti, è andato inscena il 12 maggio al Complesso Conventuale di SanFrancesco di Alessandria in collaborazione con ilConservatorio “A. Vivaldi”, nella versione ridotta a cura diAngela Ida de Benedictis e Giovanni Cestino per la XXIedizione di Scatola Sonora, Festival internazionale diopera e teatro musicale di piccole dimensioni, con la regiadi Luca Valentino, le scene di Elisa Schiavina e sotto ladirezione musicale dello stesso Cestino. La fortuna di ungioiello del teatro settecentesco quale L’augellino belverde(1765) dura fino ai giorni nostri, senza aver mancato diinteressare altre forme artistiche. Tra queste giace la fiabaradiofonica prodotta esattamente sessant’anni fa, nel1958, dalla Rai di Milano, che godeva in quegli anni delpiù avanzato studio di musica elettronica del mondo, loStudio di Fonologia Musicale, presso cui Bruno Madernaoperava come autore delle musiche di numerosiradiodrammi, tra cui appunto L’augellino belverde. Al suofianco, lo scrittore Vittorio Sermonti firmò un efficacissimo

adattamento del testo teatrale e curò la regia di tutta laproduzione. Si potrebbe definire il risultato come unSingspiel radiofonico fatto di parti recitate cui si alternanoarie cantate, recitativi e brani musicali, tanto più che condisinvolta ironia i brani maderniani evocano un chiaroreferente stilistico: Mozart e il suo teatro musicale, conparticolare riferimento a Die Zauberflöte. Le musiche el’adattamento del testo teatrale sono riemersi solo nel2001 grazie alle ricerche della musicologa Angela Ida DeBenedictis, che insieme a Giovanni Cestino dal 2012 stacurando l’edizione del radiodramma. La versione su cui sibasa questo allestimento è stata autorizzata da VittorioSermonti e prevede una riduzione del solo testo teatrale,lasciando invece intatte le parti musicali composte daMaderna. Dell’autore veneziano il Divertimento Ensembleriprenderà, sotto la guida del direttore selezionato dalCorso di direzione d’orchestra per il repertorio da cameradal Novecento a oggi, la Serenata n. 2 per undicistrumenti il 12 settembre al Teatro Litta di Milano.

Bruno MadernaSingspiel radiofonico

Va in scena ad Alessandriala fiaba radiofonica ispirataa Carlo Gozzi

L’

Neue Vocalsolisten Stuttgart hanno eseguito In Dir,tredici distici di Angelus Silesius per ensemble vocale l’8 maggio al Theaterhaus Stuttgart per la rassegna“Südseite nachts”. Luce ignota della sera da Altravoce,omaggio a Robert Schumann per pianoforte e dispositivoelettronico trasparente è in programma il 30 giugno allaPetite Salle del Centre Pompidou per il FestivalManiFeste, nell’interpretazione di Wakuko Ide. Eufaunique

per ensemble è in cartellone il 25 agosto al KKL diLucerna per il Lucerne Festival: l’eseguirà MatthiasPintscher alla testa dell’Ensemble of the Lucerne FestivalAcademy. Infine, il Divertimento Ensemble propone il 12settembre al Teatro Litta di Milano, sotto la guida deldirettore selezionato dal Corso di direzione d’orchestra peril repertorio da camera dal Novecento a oggi, Nubeobbediente per trombone, percussione e ensemble.

Stefano GervasoniI

Franco Donatoni

Etwas ruhiger im Ausdruckper flauto, clarinetto, violino,violoncello e pianoforte èstato eseguito il 21 maggio al Kleiner Konzertsaal dellaHochschule für Musik diMonaco di Bavieradall’Ensemble Blauer Reiterdiretto da Armando Merino. Il 28 maggio è stato inveceproposto all’UniversitätMozarteum di Salisburgo Ashper otto strumenti da MarinoFormenti alla testadell’Ensemble für neueMusik.

Marco Momi

Il Kultum im Cubus di Grazha in cartellone il 15 giugno,per la rassegna FestivalOpen Music, Due nudi perviola sola, affidato a PetraAckermann, e Cinque nudiper saxofono tenore e stompboxes, nell’interpretazione diSascha Armbruster, comel’Ackermann solista delSoyuz21 ContemporaryMusic Ensemble.

Federico Troncatti

In memoriam Bob Berg per quattro sax soprani è in programma in primaesecuzione assoluta l’11luglio a Zagabria per il XVIIIWorld Saxophone Congress,affidato al VaguesSaxophone Quartet.

GIUGNO

Luca AntignaniLITANIE BRIGANTIper sette strumenti a fiato e pianoforteAnnemasse, Auditorium du Conservatoired’Annemasse, 6 giugnoLemanic Modern Ensembledir.: William Blank

Alessandro SolbiatiCORDE E MARTELLETTI (Libro I)Cento piccoli pezzi per crescere al pianoforteBari, Conservatorio “N. Piccinni”, 14 giugno Allievi di pianoforte del Conservatorio “N. Piccinni” coordinati da Maria Grazia Bellocchio

Alessandro SolbiatiÁNTHOS. Parte primaper flauto soloLondra, Estorick Collection of Modern Italian Art,15 giugno Sara Minelli, flauto

Giovanni VerrandoSIXTH BORN UNICORNper chitarra elettricaGraz, Festival Open Music, Kultum im Cubus, 15 giugno Soyuz21 - Contemporary Music Ensemble:Mats Scheidegger, chitarra elettrica

Maurizio AzzanWHERE THE HERE AND NOW OF NOWHERE ISper violoncello, risuonatori, live electronics e due danzatori Parigi, Ircam, Festival ManiFeste, Le Centquatre,16 giugnoCameron Crozman, violoncelloNoé Ferey e Yoann Jolly, danzatori

Michele TadiniCOGS IN COGS IN COGSper chitarra elettrica e quattro percussionistiRavenna, Ravenna Festival, Artificerie Almagià, 20 giugno Luca Nostro, chitarra elettricaBlow Up Percussion

Maurilio CacciatorePULSE(S)per saxofono contralto e dispositivoelettroacusticoBourges, Médiathèque de Bourges, Salle JacquesPrévert, 28 giugno Serge Bertocchi, saxofono

Luis de PabloENCOREper violino soloSermoneta, 54° Festival Pontino di Musica,Incontri Internazionali di Musica Contemporanea,Castello Caetani, 30 giugno Francesco D’Orazio, violino

Pasquale CorradoOZONEper flauto, clarinetto, violino, viola, violoncelloe pianoforteSermoneta, 54° Festival Pontino di Musica,Incontri Internazionali di Musica Contemporanea,Castello Caetani, 30 giugno Ensemble PrometeoMarco Angius, direttore

LUGLIO

Giovanni VerrandoKEEKEE BOUBAper voce trasformata e quattro esecutoriTreviso, Festival L’Arsenale, 5 luglio Livia Rado, voce Ensemble L’Arsenaledir.: Filippo Perocco

Luca AntignaniMONOMANIESper cinque strumentiFirenze, 81° Festival del Maggio MusicaleFiorentino, Teatro del Maggio, Foyer di Galleria, 7 luglio Gamo Ensembledir.: Francesco Gesualdi

LES MURS DE JEANVersione per flauto, clarinetto, violino, viola,violoncello, pianoforte e percussioni Firenze, 81° Festival del Maggio MusicaleFiorentino, Teatro del Maggio, Foyer di Galleria, 7 luglio Gamo Ensembledir.: Francesco Gesualdi

Federico TroncattiIN MEMORIAM BOB BERGper quattro sax sopraniZagabria, XVIII World Saxophone Congress, 11 luglio Vagues Saxophone Quartet

AGOSTO

Luis de PabloTRE RIFLESSI [TRES REFLEJOS]per organo(Commissione Associazione Culturale “RapalloMusica”)Rapallo, XX Festival Organistico Internazionale,Basilica di SS. Gervasio e Protasio, 11 agosto Jean-Pierre Lecauday, organo

Nicola SaniSEASCAPES X per otto contrabbassi amplificatiNæstved (Danimarca), Suså Festival,Grønnegades Kaserne Kulturcenter 31 agosto Daniele Roccato, contrabbassoLudus Gravis

SETTEMBRE

Jean-Luc HervéNOVITÀper quartetto d’archiSchwaz, Klangspuren, Tiroler Festival für neueMusik, 9 settembreQuatuor Diotima

Malika Kishino…KAUM EIN HAUCH…nach Wandrers Nachtlied von JohannWolfgang von Goethe und Franz Schubertper dieci strumenti(Commissione Junge Deutsche Philharmonie)Frankfurt, Freimaurerloge zur Einigkeit, 11 settembre Junge Deutsche Philharmoniedir.: David Niemann

Giorgio Colombo TaccaniDOMUS AUREABalletto per cinque strumenti e elettronica dalle “Suite francesi” per clavicembalo diJohann Sebastian Bach(Commissione Festival MITO Settembre Musica)Torino, Festival MITO Settembre Musica, Teatro Carignano, 14 settembreDiego Tortelli, coreografia AterballettoSentieri Selvaggi

Ivan FedeleREFLETS (RETROUVÉS)per pianoforte(Commissione Ars Mobilis)Parigi, Festival les Solistes à Bagatelle, Orangeriedu Parc de Bagatelle, 15 settembre Jean-François Heisser, pianoforte

Luigi ManfrinLOO(P)CYper chitarra elettricaVenezia, La Biennale, 62. Festival Internazionaledi Musica Contemporanea, 30 settembre Giacomo Baldelli, chitarra elettrica

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