STUDIO Serie Monitoraggio dell'opinione pubblica Direzione generale della comunicazione
Autore: Jacques Nancy, Unità Monitoraggio dell'opinione pubblica
Pubblicazione a cura dell'EPRS | Servizio di ricerca del Parlamento europeo
PE 570.423 - Giugno 2016
Gli europei nel 2016: percezioni e
aspettative, lotta contro il terrorismo e
la radicalizzazione
Eurobarometro speciale del Parlamento europeo
3
INDICE
INTRODUZIONE ...................................................................................................... 5
PRINCIPALI RISULTATI ............................................................................................ 7
RISULTATI NAZIONALI ED EUROPEI ...................................................................... 15
I. CIÒ CHE UNISCE GLI EUROPEI È PIÙ IMPORTANTE DI CIÒ CHE LI DIVIDE .................. 15
II. PERCEZIONI E ASPETTATIVE IN MERITO ALLE AZIONI DELL’UNIONE EUROPEA ..... 19
1. Percezione dell’azione europea ....................................................................................... 19
2. Cosa vogliono gli europei in merito alle azioni UE ............................................................ 20
3. Più UE, politica per politica .............................................................................................. 21
III. LOTTA CONTRO IL TERRORISMO ........................................................................... 37
1. Valutazione sulla minaccia di attacchi terroristici nel Paese .............................................. 37
2. Il livello più efficace per combattere la minaccia terroristica ............................................ 39
3. Le misure più urgenti per combattere il terrorismo .......................................................... 42
4. Le misure più urgenti per combattere la radicalizzazione ................................................ 44
IV. LA CLAUSOLA DI DIFESA RECIPROCA .................................................................... 47
1. Conoscenza della clausola di difesa reciproca .................................................................. 47
2. Opinione sulla clausola di difesa reciproca ....................................................................... 49
4
Specifiche tecniche
Copertura: UE 28 Popolazione: 27 969 cittadini europei di almeno 15 anni di età Metodologia: modalità faccia a faccia Periodo considerato: dal 9 al 18 aprile 2016, sondaggio condotto da TNS opinion Nota Si ricorda ai lettori che i risultati di un sondaggio sono stime, la cui accuratezza, a parità di condizioni, dipende dalle dimensioni del campione e dalla percentuale osservata. Per campioni (come quelli generalmente adottati a livello degli Stati membri) di circa 1 000 interviste, la percentuale reale, ottenuta nel caso in cui fosse stata intervistata l'intera popolazione, varia entro i seguenti limiti di affidabilità:
Percentuali osservate
10 % o 90 % 20 % o 80 %
30 % o 70 % 40 % o 60 %
50%
Margine di errore +/- 1,9 punti +/- 2,5 punti
+/- 2,7 punti +/- 3,0 punti +/- 3,1 punti
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INTRODUZIONE
L'indagine speciale Eurobarometro del Parlamento europeo è stata condotta nei 28 Stati membri dell'Unione europea, dal 9 al 18 aprile 2016, a cura di TNS opinion. Essa si concentra sulle percezioni e le aspettative dei cittadini europei per quanto riguarda l'azione UE, la lotta contro il terrorismo e la clausola di difesa reciproca. È pubblicata poco dopo il referendum in cui i cittadini del Regno Unito si sono espressi a favore del recesso dall'Unione europea. Come in tutti i sondaggi di questo tipo, qualsiasi analisi deve tenere conto del contesto nazionale, europeo e internazionale nel quale sono state condotte le interviste. A livello nazionale, in primo luogo vanno ricordati i tragici attentati di Bruxelles del 22 marzo 2016, che hanno fatto seguito ad altri attentati terroristici nell'Unione europea, tra cui quelli compiuti in Francia nel gennaio e nel novembre 2015, in Danimarca nel febbraio 2015, nel Regno Unito nel luglio 2005 e in Spagna nel marzo 2004. Nel periodo precedente a quello considerato hanno avuto luogo una serie di elezioni e referendum. Il 26 febbraio si sono svolte le elezioni politiche in Irlanda. Si sono inoltre tenute le elezioni parlamentari in Slovacchia, il 5 marzo, e tre elezioni regionali in Germania il 10 marzo (Baden-Württemberg, Renania-Palatinato e Sassonia-Anhalt). In Austria, il primo turno delle elezioni presidenziali si è svolto il 24 aprile. In concomitanza con la realizzazione della presente indagine, si stavano organizzando elezioni a Cipro, dove il 22 maggio 2016 si sono tenute le elezioni parlamentari, in Estonia, dove le elezioni presidenziali sono in programma per il 29 agosto, e in Lituania, dove il 9 ottobre 2016 avranno luogo le prossime elezioni parlamentari. In Spagna, il fallimento dei negoziati per la formazione di un governo dopo le elezioni del 20 dicembre ha portato all'annuncio di nuove elezioni per il 26 giugno 2016. Recentemente sono stati organizzati diversi referendum nell'UE. Il 6 aprile gli olandesi si sono opposti all'accordo di associazione tra l'UE e l'Ucraina nell'ambito di un referendum consultivo, mentre il 3 dicembre 2015 in Danimarca è stata respinta a maggioranza una proposta intesa a rafforzare la partecipazione alle politiche europee in materia di giustizia e polizia. Il 17 aprile 2016 in Italia si è svolto un referendum sull'abolizione dello sfruttamento del gas e del petrolio off-shore. La votazione è stata dichiarata invalida poiché non è stato raggiunto il quorum del 50 %. Nel mese di giugno si svolgono le elezioni comunali in numerose città italiane; il primo turno si è tenuto il 5 giugno. Infine, è opportuno ricordare che il 15 aprile è stata ufficialmente lanciata la campagna in vista del referendum del Regno Unito.
6
Nell'UE continua la migrazione di massa, con tutte le sue conseguenze umane e politiche. In tale contesto, il 18 marzo 2016 è stato firmato un accordo tra l'UE e la Turchia. Sulla scena internazionale, l'informazione continua a essere dominata dal conflitto in Siria e dalla crisi migratoria. Infine, dovremmo inoltre ricordare i Panama Papers, la cui pubblicazione è iniziata il 3 aprile 2016. L'analisi dei risultati della presente indagine Eurobarometro del Parlamento europeo mostra che alcuni di questi eventi contestuali hanno influenzato in maniera significativa le risposte degli intervistati.
I lettori devono tener presente che la media europea è ponderata e che i sei Stati membri più
popolosi rappresentano circa il 70 % di tale media (Germania, Italia, Regno Unito, Francia, Spagna
e Polonia).
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PRINCIPALI RISULTATI
I. CIÒ CHE UNISCE GLI EUROPEI È PIÙ IMPORTANTE DI CIÒ CHE LI DIVIDE
Quasi tre quarti degli europei ritengono che ciò che li unisce sia più importante di ciò
che li divide.
A livello di UE, quasi tre quarti degli intervistati ritengono che ciò che unisce gli
europei sia più importante di ciò che li divide (74 %, +2 punti rispetto al 2014). Il 19 % è
in disaccordo con tale affermazione.
A livello nazionale, il numero degli intervistati che ritengono che ciò che unisce gli europei
sia più importante di ciò che li divide è aumentato in 22 Stati membri e supera l'80 % in
12 Stati membri, con i risultati più elevati del 93 % (+9) a Malta, dell'89 % (+2) in Svezia,
dell'85 % in Irlanda (+2), in Lituania (+1) e in Finlandia (+1).
I numeri più elevati di persone in disaccordo con tale affermazione si registrano invece in Grecia (30 %, +2), in Francia (29 %, -2) e in Austria (28 %, -2).
II. PERCEZIONE/ASPETTATIVE RIGUARDO ALL'AZIONE UE
A prescindere dal livello di informazioni di cui dispongono i cittadini europei circa i
poteri e le competenze dell'UE, è sembrato interessante interrogarli, innanzitutto, sulla loro percezione dell'azione UE in diversi ambiti e, in secondo luogo, sulle loro aspettative nei confronti dell'UE.
Dai risultati emerge che, secondo i cittadini europei, l'azione UE è nettamente insufficiente nella maggior parte dei quindici ambiti proposti e che la stragrande maggioranza dei cittadini vorrebbe che l'UE intervenisse di più in tali ambiti rispetto a quanto non faccia attualmente.
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1. Ambiti nei quali l'azione UE è percepita come insufficiente e nei quali si auspica un maggiore intervento I risultati dell'indagine indicano che questa percezione è strettamente legata alle crisi e ai principali eventi che recentemente hanno dominato l'informazione europea e internazionale.
a. In primo luogo, la crisi economica e finanziaria con le sue conseguenze sociali e gli scandali connessi continuano a essere motivo di grande preoccupazione per i cittadini europei.
In particolare, dall'indagine emerge che:
per quanto riguarda la lotta alla disoccupazione: il 69 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 77 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più;
per quanto riguarda la lotta alla frode fiscale: il 66 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 75 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più;
per quanto riguarda la salute e la previdenza sociale: il 50 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 63 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più;
per quanto riguarda la politica economica: il 44 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 52 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più;
per quanto riguarda l'agricoltura: il 43 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 50 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più;
per quanto riguarda la politica industriale, tuttavia, l'opinione sull'azione UE è divisa: il 37 % la considera insufficiente e il 36 % la reputa adeguata. Il 47 % ritiene che l'UE dovrebbe intervenire di più in questo ambito.
b. In secondo luogo, le conseguenze della crisi migratoria hanno ripercussioni dirette sugli intervistati. La maggioranza degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente:
per quanto riguarda il fenomeno migratorio: il 66 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 74 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più;
per quanto riguarda la protezione dei confini esterni: il 61 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 71 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più.
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c. Per quanto riguarda l'azione esterna, la sicurezza, la difesa e i valori europei, l'azione UE è considerata insufficiente. In particolare va osservato che:
per quanto riguarda la lotta contro il terrorismo: il 69 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e l'82 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più;
per quanto riguarda la politica di sicurezza e difesa: il 51 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 66 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più;
per quanto riguarda la promozione della democrazia e della pace nel mondo: il 51 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 68 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più;
per quanto riguarda la politica estera: il 40 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 50 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più.
d. Alcuni mesi dopo la firma dell'accordo di Parigi sul clima (dicembre 2015), l'ambiente continua a essere un ambito nel quale si ritiene auspicabile un'azione più incisiva da parte dell'UE.
Per quanto riguarda la tutela dell'ambiente: il 52 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia insufficiente e il 67 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più.
2. Ambiti nei quali l'azione UE è percepita come adeguata ma nei quali si auspica tuttavia un maggiore intervento I risultati a livello europeo indicano che l'azione UE è considerata "adeguata/piuttosto adeguata" in due ambiti:
per quanto riguarda la parità di trattamento tra donne e uomini: il 48 % degli intervistati ritiene che l'azione UE sia adeguata, mentre il 55 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più in questo ambito;
per quanto riguarda la fornitura energetica e la sicurezza energetica: il 45 % ritiene che l'azione UE sia adeguata, mentre il 53 % vorrebbe che l'UE intervenisse di più.
III. LOTTA CONTRO IL TERRORISMO
Gli europei si sentono esposti al rischio di un attentato terroristico? A quale livello, a loro avviso, la minaccia terroristica può essere contrastata nel modo più efficace? Quali
10
sono le misure più urgenti da adottare in materia e per quanto riguarda la lotta contro la radicalizzazione?
1. Il rischio di attentati terroristici è percepito in modo diverso a seconda del paese.
Agli intervistati è stato chiesto di valutare il rischio di un attacco terroristico nel loro paese
su una scala da 1 a 10.
I risultati europei mostrano che questo rischio è considerato elevato dal 40 % degli
intervistati nell'UE (da 8 a 10 su una scala da 1 a 10).
A livello nazionale, la maggioranza assoluta degli intervistati ritiene che il rischio di
attentati sia elevato in Francia (64 %), nel Regno Unito (55 %) e in Belgio (50 %).
La percentuale degli intervistati che considera questo rischio estremamente elevato (10
su una scala da 1 a 10) è più alta tra i francesi (29 %), i britannici (23 %) e gli italiani (17 %).
Il 47 % degli intervistati ritiene che vi sia un rischio medio (da 4 a 7 su una scala da 1 a 10).
Il rischio è valutato come medio dalla maggioranza assoluta degli intervistati in 14 Stati
membri, con i risultati più elevati registrati nella Repubblica ceca (63 %), in Lussemburgo
(61 %) e nei Paesi Bassi (60 %).
Il rischio di attentati terroristici è considerato basso dall'11 % dei cittadini europei.
Ciò vale per la maggioranza degli intervistati in Estonia (53 %), Slovenia (50 %) e Lettonia
(46 %).
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2. Il livello globale sembra il più appropriato per combattere la minaccia terroristica nel
modo più efficace possibile
Alla domanda su quale sia il livello più appropriato per combattere la minaccia terroristica
nel modo più efficace possibile, gli europei hanno risposto come segue:
il 38 % a livello globale,
il 23 % a livello europeo,
il 21 % a livello nazionale,
il 6 % a livello locale o regionale,
e il 10 % tutti i livelli contemporaneamente.
3. Misure più urgenti per combattere il terrorismo
Agli intervistati è stato chiesto di indicare quali fossero, a loro avviso, le misure più urgenti
per combattere il terrorismo.
Gli intervistati potevano selezionare un massimo di quattro risposte. I punteggi elevati
per ciascuna voce indicano che i cittadini europei sono perfettamente al corrente del
dibattito pubblico sui metodi di lotta contro il terrorismo.
Le misure citate più spesso a livello europeo sono elencate di seguito in ordine
decrescente:
42% lotta al finanziamento dei gruppi di terroristi
41% lotta alle radici del terrorismo e della radicalizzazione
39% controllo rafforzato dei confini esterni dell'UE
36%
migliore collaborazione tra la polizia degli Stati membri e i servizi di
intelligence ed Europol, l'agenzia di coordinamento della polizia
nell'UE
35% lotta al traffico di armi nell'UE
24%
prevenzione volta a evitare che i cittadini europei radicalizzati
partano per unirsi alle organizzazioni terroristiche e una migliore
anticipazione del loro ritorno nell'Unione europea
23% azioni penali più efficaci e dissuasive
20%
migliore collaborazione tra le autorità giudiziarie degli Stati membri
ed Eurojust, l'Unità di cooperazione giudiziaria dell'UE
12
20%
una politica UE comune sul futuro della Siria e del Medio Oriente in
generale
15% aiuto e sostegno alle vittime del terrorismo
15% utilizzo migliore del SIS, il sistema d'informazione Schengen, un
database europeo contenente i nomi di persone scomparse o
ricercate
13%
assicurare che le misure utilizzate per combattere il terrorismo
rispettino i diritti fondamentali e lo Stato di diritto
8%
finalizzazione del PNR (Passenger Name Record), il codice di
prenotazione dei passeggeri aerei europeo
I risultati a livello nazionale evidenziano che le priorità della lotta contro il terrorismo sono
suddivise tra le stesse prime cinque misure.
In particolare, la lotta al finanziamento dei gruppi di terroristi è la misura indicata
con maggiore frequenza a Cipro (53 %), in Spagna (51 %), in Finlandia (50 %), in
Francia (46 %), in Slovenia (43 %) e in Croazia (36 %).
Lo stesso vale per il Lussemburgo (46 %) e Malta (41 %), benché in questi paesi anche
altre risposte abbiano ottenuto lo stesso punteggio.
La lotta alle radici del terrorismo e della radicalizzazione è la misura più citata in
Svezia (56 %), in Germania e nel Regno Unito (entrambi 48 %), in Belgio (47 %), a
Malta (41 %) e in Irlanda (40 %).
Il controllo rafforzato dei confini esterni dell'UE è la misura più citata nella
Repubblica ceca (60 %), in Lituania (58 %), in Lettonia (57 %), in Estonia (56 %), in
Bulgaria (55 %), in Austria e in Romania (entrambe 50 %), in Ungheria e in Slovacchia
(entrambe 47 %), in Portogallo (46 %) e in Polonia (42 %).
Una migliore collaborazione tra la polizia degli Stati membri e i servizi di
intelligence ed Europol, l'agenzia di coordinamento della polizia nell'UE è la prima
tra le misure citate nei Paesi Bassi (63 %) e in Danimarca (52 %).
La lotta al traffico di armi nell'UE è la misura più citata in Grecia (49 %), in
Lussemburgo (46 %), a Malta (41 %) e in Italia (38 %).
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4. Misure più urgenti nella lotta contro la radicalizzazione
Per quanto riguarda, in particolare, la lotta contro la radicalizzazione e il reclutamento di
cittadini europei da parte di organizzazioni terroristiche, agli intervistati è stato proposto
un nuovo elenco di misure raccomandate dal Parlamento europeo.
Dai risultati europei (massimo di quattro risposte) emerge che, a giudizio della
maggioranza degli intervistati, la lotta contro l'esclusione sociale e la povertà (39 %)
rappresenta la misura più urgente per combattere la radicalizzazione e il reclutamento di
cittadini europei da parte di organizzazioni terroristiche.
A livello nazionale questa risposta è la prima misura citata in 23 Stati membri su 28.
Questa risposta è stata scelta dalla maggioranza assoluta degli intervistati in Finlandia
(60 %), Svezia (59 %), Grecia (57 %), Portogallo (55 %), a Cipro (53 %), in Spagna (52 %) e
nei Paesi Bassi (51 %).
A seguire, le misure più frequentemente citate dai cittadini europei sono state:
35% la lotta contro i siti web radicali e la rimozione di contenuti illegali da
internet e dai social network online
32% campagne di comunicazione per accrescere la consapevolezza tra i più
giovani e tra le persone più vulnerabili rispetto ai rischi della
radicalizzazione
31% la promozione del dialogo tra culture e religioni diverse
26% la lotta contro la discriminazione e l'islamofobia
22% diffondere comunicazioni che denunciano la radicalizzazione e il
terrorismo su internet e sui social network online
22% una formazione specializzata per insegnanti e soggetti locali interessati
per prevenire e combattere la radicalizzazione
21% la lotta contro la radicalizzazione nelle prigioni
20% discussioni nelle scuole da parte di ex "combattenti" stranieri che sono
riusciti nella deradicalizzazione
19% discussioni tra Stati membri UE sulle migliori pratiche per la
deradicalizzazione
19% un maggiore sostegno alle organizzazioni che lottano per prevenire la
radicalizzazione
12% il rafforzamento dei mezzi e dei team addetti ai numeri verdi gratuiti per
prevenire e combattere la radicalizzazione
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IV. CLAUSOLA DI DIFESA RECIPROCA
Benché la clausola di difesa reciproca sia in larga misura sconosciuta al grande pubblico, una volta spiegato di che cosa si tratta incontra un ampio sostegno tra i cittadini europei.
1. Conoscenza della clausola di difesa reciproca
In caso di un'aggressione armata sul suo territorio, un Paese UE può attivare la clausola di difesa reciproca, secondo cui, tutti gli altri Stati membri devono garantire aiuto e assistenza utilizzando tutti i mezzi a loro disposizione.
L'indagine rivela che il 31 % degli europei ne ha sentito parlare: il 19 % non sa esattamente di che cosa si tratti, mentre il 12 % sa che cos'è. A livello nazionale, la clausola di difesa reciproca è più conosciuta in Finlandia (il 55 % degli intervistati ne ha sentito parlare), in Svezia (49 %) e in Bulgaria (48 %).
Il 68 % degli europei, invece, non ne ha mai sentito parlare. Questo vale, in particolare, per la Grecia, dove l'81 % degli intervistati dichiara di non averne mai sentito parlare, per Cipro e il Regno Unito (entrambi 80 %), la Francia e la Lettonia (entrambe 79 %) e la Spagna (78 %).
2. Opinione sulla clausola di difesa reciproca
Alla domanda se la clausola di difesa reciproca sia una cosa positiva o negativa, una netta maggioranza di europei (85 %) è favorevole a tale disposizione. A livello nazionale, gli intervistati più favorevoli alla clausola di difesa reciproca si trovano a Lussemburgo (il 94 % degli intervistati ritiene che sia una cosa positiva), a Malta e in Finlandia (entrambe 92 %), nonché in Belgio e in Francia (entrambi 91 %).
L'8 % degli intervistati ritiene invece che sia una cosa negativa e il 7 % dichiara di non sapere.
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RISULTATI NAZIONALI ED EUROPEI
I. CIÒ CHE UNISCE GLI EUROPEI È PIÙ IMPORTANTE DI CIÒ CHE LI DIVIDE
a) Media europea
QA9 La prego di dirmi se è d’accordo o in disaccordo con la seguente affermazione: ciò che
unisce i cittadini dei differenti Stati membri della UE è più importante di ciò che li divide. (%)
(Diff. aprile 2016 - settembre 2015)
Totale
'D'accordo'
74 (+2)
Totale
'In disaccordo'
19 (-2)
Non sa
7 (=)
16
b) Risultati nazionali
QA9 La prego di dirmi se è d’accordo o in disaccordo con la seguente affermazione: ciò che
unisce i cittadini dei differenti Stati membri della UE è più importante di ciò che li divide. (%)
17
c) Evoluzioni nazionali
QA9 La prego di dirmi se è d’accordo o in disaccordo con la seguente affermazione: ciò che
unisce i cittadini dei differenti Stati membri della UE è più importante di ciò che li divide. (%)
EB
85
.1
Ap
r. 2
01
6
Diff.
20
16
-20
15
EB
85
.1
Ap
r. 2
01
6
Diff.
20
16
-20
15
EB
85
.1
Ap
r. 2
01
6
Diff.
20
16
-20
15
UE28 74 +2 19 -2 7 =
MT 93 +9 4 -6 3 -3
CY 73 +8 24 -7 3 -1
BG 79 +7 14 -3 7 -4
PT 79 +7 14 -7 7 =
IT 70 +7 24 -5 6 -2
CZ 75 +6 21 -5 4 -1
HR 83 +5 13 -4 4 -1
ES 65 +5 27 -6 8 +1
DK 84 +4 11 -4 5 =
HU 82 +4 14 -5 4 +1
RO 77 +4 17 +1 6 -5
LU 74 +4 19 -7 7 +3
AT 69 +4 28 -2 3 -2
SI 82 +3 13 -5 5 +2
EE 67 +3 20 -6 13 +3
SE 89 +2 10 = 1 -2
IE 85 +2 9 -2 6 =
DE 83 +2 13 = 4 -2
BE 76 +2 20 -3 4 +1
LT 85 +1 10 -2 5 +1
FI 85 +1 11 -1 4 =
FR 62 +1 29 -2 9 +1
SK 80 = 15 = 5 =
NL 83 -1 15 = 2 +1
PL 78 -3 11 -1 11 +4
UK 72 -3 16 +1 12 +2
EL 67 -4 30 +2 3 +2
LV 71 -6 20 +4 9 +2
Totale 'D'accordo'Totale 'In
disaccordo'Non sa
II. PERCEZIONI E ASPETTATIVE IN MERITO ALLE AZIONI DELL’UNIONE EUROPEA
1. Percezione dell’azione europea
a) Media europea
QA10 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia
eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee? (%)
20
2. Cosa vogliono gli europei in merito alle azioni UE
a) Media europea
QA11 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse di
meno rispetto al presente o di più rispetto al presente? (%)
21
3. Più UE, politica per politica
a) Lotta alla disoccupazione Percezione dell’azione UE
QA10.3 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.3 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
22
b) Lotta contro il terrorismo Percezione dell’azione UE
QA10.7 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.7 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
23
c) Lotta alla frode fiscale
Percezione dell’azione UE
QA10.13 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.13 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
24
d) Fenomeno migratorio Percezione dell’azione UE
A10.5 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia
eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.5 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
25
e) Protezione dei confini esterni Percezione dell’azione UE
QA10.14 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.14 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
26
f) Tutela dell’ambiente Percezione dell’azione UE
A10.6 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.6 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
27
g) Politica di sicurezza e difesa Percezione dell’azione UE
QA10.8 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.8 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
28
h) Promozione della democrazia e della pace nel mondo Percezione dell’azione UE
QA10.11 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.11 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
29
i) Salute e previdenza sociale Percezione dell’azione UE
QA10.4 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.4 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
30
j) Politica economica
Percezione dell’azione UE
QA10.1 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.1 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
31
k) Agricoltura
Percezione dell’azione UE
QA10.10 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.10 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
32
l) Parità di trattamento tra donne e uomini
Percezione dell’azione UE
QA10.9 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.9 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
33
m) Politica estera Percezione dell’azione UE
QA10.2 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.2 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
34
n) Fornitura energetica e sicurezza energetica Percezione dell’azione UE
QA10.12 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.12 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
35
o) Politica industriale Percezione dell’azione UE
QA10.15 Per ciascuna delle affermazioni che seguono, direbbe che l’attuale azione UE sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o Insufficientee?
Insufficiente (%)
Aspettative sull’azione UE
QA11.15 E per ciascuna delle affermazioni che seguono, Le piacerebbe se la UE intervenisse
di meno rispetto al presente o di più rispetto al presente?
Di più rispetto al presente (%)
III. LOTTA CONTRO IL TERRORISMO
1. Valutazione sulla minaccia di attacchi terroristici nel Paese
a) Media europea
QA12 In generale, mi dica quali sono secondo Lei le possibilità di attacchi terroristici nel
(NOSTRO PAESE) al momento. Usi una scala da 1 a 10 laddove ‘1’ indica che Lei pensa che il rischio di attacchi nel (NOSTRO PAESE) è «inesistente» e ‘10’ che il rischio è «estremamente alto»? (%)
Totale'Rischio alto'
40
Totale 'Rischio medio'
47
Totale 'Rischio basso'
11
Non sa2
38
b) Risultati nazionali
QA12 In generale, mi dica quali sono secondo Lei le possibilità di attacchi terroristici nel
(NOSTRO PAESE) al momento. Usi una scala da 1 a 10 laddove ‘1’ indica che Lei pensa che il rischio di attacchi nel (NOSTRO PAESE) è «inesistente» e ‘10’ che il rischio è «estremamente alto»? (%)
39
2. Il livello più efficace per combattere la minaccia terroristica
a) Media europea
QA13 Secondo Lei, a che livello possiamo combattere la minaccia terroristica nel modo più
efficace possibile nel (NOSTRO PAESE)? (%)
40
b) Risultati nazionali
QA13 Secondo Lei, a che livello possiamo combattere la minaccia terroristica nel modo più efficace possibile nel (NOSTRO PAESE)? (%)
A livello europeo (UE) (%)
41
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NL 28 31 20 18 3 0
LV 26 30 26 9 5 4
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FI 27 28 33 7 4 1
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HR 25 26 28 10 9 2
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QA13 Secondo Lei, a che livello possiamo combattere la minaccia terroristica nel modo più efficace possibile nel (NOSTRO PAESE)? (%)
42
3. Le misure più urgenti per combattere il terrorismo
a) Media europea
QA14 Il Parlamento europeo consiglia determinate misure per combattere il terrorismo.
Quali di queste misure sembrano essere più urgenti, secondo Lei? (MASSIMO 4 RISPOSTE) (%)
43
b) Risultati nazionali
QA14 Il Parlamento europeo consiglia determinate misure per combattere il terrorismo. Quali di queste misure sembrano essere più urgenti, secondo Lei? (MASSIMO 4 RISPOSTE) (%)
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44
4. Le misure più urgenti per combattere la radicalizzazione
a) Media europea
QA15 Adesso parliamo in modo specifico della lotta contro la radicalizzazione e il reclutamento di cittadini UE da parte di organizzazioni terroristiche. Quale delle misure che seguono, raccomandate dal Parlamento europeo in materia, sono le più urgenti secondo Lei? (MASSIMO 4 RISPOSTE) (%)
45
b) Risultati nazionali
QA15 Adesso parliamo in modo specifico della lotta contro la radicalizzazione e il
reclutamento di cittadini UE da parte di organizzazioni terroristiche. Quale delle misure che seguono, raccomandate dal Parlamento europeo in materia, sono le più urgenti secondo Lei? (MASSIMO 4 RISPOSTE) (%)
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UK 26 42 33 33 26 23 22 17 26 16 16 10
47
IV. LA CLAUSOLA DI DIFESA RECIPROCA
1. Conoscenza della clausola di difesa reciproca
a) Media europea
QA16 Ha mai sentito parlare della clausola di difesa reciproca tra gli Stati membri della UE?
(%)
Sì, e sa cos'è
12
Sì, ma non sa
esattamente cosa sia
19
No
68
Non sa
1
48
b) Risultati nazionali
QA16 Ha mai sentito parlare della clausola di difesa reciproca tra gli Stati membri della UE? (%)
49
2. Opinione sulla clausola di difesa reciproca
a) Media europea
QA17 In caso di un’aggressione armata sul suo territorio, un Paese UE può attivare la clausola di difesa reciproca, secondo cui, tutti gli altri Stati membri UE Devono garantire aiuto e assistenza utilizzando tutti i mezzi a loro disposizione. Secondo Lei, questa clausola di difesa reciproca tra gli Stati membri della UE è...? (%)
Totale
'Una cosa positiva'
85
Totale
'Una cosa negativa'
8
Non sa
7
50
b) Risultati nazionali
QA17 In caso di un’aggressione armata sul suo territorio, un Paese UE può attivare la clausola di difesa reciproca, secondo cui, tutti gli altri Stati membri UE Devono garantire aiuto e assistenza utilizzando tutti i mezzi a loro disposizione. Secondo Lei, questa clausola di difesa reciproca tra gli Stati membri della UE è...? (%)
52
L'indagine speciale Eurobarometro del Parlamento europeo è stata condotta nei 28 Stati membri dell'Unione europea, dal 9 al 18 aprile 2016, a cura di TNS opinion. Essa si concentra sulle percezioni e le aspettative dei cittadini europei per quanto riguarda l'azione UE, la lotta contro il terrorismo e la clausola di difesa reciproca.
Il contenuto del presente documento è di esclusiva responsabilità dell'autore e i pareri ivi espressi non rappresentano necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo. Il documento è destinato ai deputati e al personale del PE per le loro attività parlamentari.
© Unione europea, 2016.
La presente è una pubblicazione della Unità Monitoraggio dell'opinione pubblica Direzione generale della comunicazione, Parlamento europeo
PE 570.423 ISBN 978-92-823-9245-4 doi 10.2861/286472 QA-02-16-466-IT-N