EXIT E PROCEDURE FETALIMETODICHE
ANESTESIOLOGICHEGIULIA FIERRO - NICOLA STROBELT
OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO
PROCEDURE FETALI A UTERO CHIUSO• AGO 16-22 G
• ASPIRAZIONE DI RACCOLTE LIQUIDE
• Pericardiocentesi
• Toracentesi
• Paracentesi
• Pielocentesi
• Cistocentesi
• CATETERISMI CARDIACI ATTRAVERSO AGO INTRODUTTORE
• Valvuloplastica aortica
• Valvuloplastica polmonare
• Settosotmia interatriale / Stenting interatriale
• TROCAR 3 MM
• POSIZIONAMENTO DI SHUNT
• Shunting pleuro-amniotico
• Shunting pielo-amniotico
• Shunting vescico-amniotico
• FETOSCOPIA DIAGNOSTICA
• FETOSCOPIA OPERATIVA
• FETO (Fetal endoscopic tracheal occlusion)
• LASER (TTTS)
• CORD OCCLUSION
PROCEDURE FETALI A UTERO CHIUSO
SETTOSTOMIA INTERATRIALE
INDICAZIONI
• Ipoplasia di cuore sinistro
• FO altamente restrittivo o chiuso
• Ectasia delle vene polmonari
• Flusso bifasico nelle vene polmonari
SETTOSTOMIA INTERATRIALE
PROCEDURA CHIRURGICA
Anestesia locale e sedazione/anestesia materna,anestesia fetale
Tocolisi, profilassi antibioticaInserimento ago per via percutanea attraverso parete
addominale nella cavità uterina sotto guida ecograficaUtilizzo di ago cannula rigido attraverso cui si perfora
la parete atriale e il setto inter-atriale per raggiungerela cavità atriale controlaterale
Dilatazione del setto tramite palloncino, eventualerilascio in sede di stent.
Peculiarità anestesiologiche chirurgia fetale
• Approccio multidisciplinare
• Attenta selezione (indicazioni fetali econtroindicazioni materne)
• Necessità di assicurare anestesia a duepazienti: mamma e feto
• Diversi obiettivi anestesiologici rispettoalla anestesia nella usuale chirurgiaostetrica
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ANESTESIA GENERALE• Controllo dello stress materno e accurata analgesia• Semplifica anestesia fetale (madre «anestesista»
del feto)• Maggior agio per gli operatori• Richiede intubazione e ventilazione materna
ANESTESIA LOCALE O NEUROASSIALE• Può essere utilizzata solo nelle tecniche mini-
invasive a utero chiuso• Rende indispensabile anestesia fetale• Evita intubazione e ventilazione materna
Tecniche anestesiologiche
Obiettivi anestesiologici
Anestesia e sicurezza materna
Adeguata tocolisi
Perfusione placentare
Anestesia e sicurezza fetale
Monitoraggio durante e
post
Anestesia e sicurezza materna
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• Valutazione accurata rischio-beneficio
• Scegliere la tecnica più efficace e meno invasiva
• Supporto psicologico e consenso informato
• Profilassi multifarmacologica per evitare ab-ingestis
• Prevenzione e trattamento delle eventuali complicanze ostetriche (emorragia, PROM parto pre-termine, infezioni, immediato TC)
• Analgesia intra e post-operatoria
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Anestesia e sicurezza materna
Tocolisi18
• Mantiene gli scambi gassosi placentari
• Previene distacco di placenta
Farmaci utilizzati:• Alogenati MAC >2• Nitroglicerina• Antagonisti ossitocici• Indometacina• Magnesio solfato
Perfusione placentare19
Evitare compressione cavale: dislocamento utero
Circolo placentare pressione dipendente (no autoregolazione)• Anestesia generale bilanciata (alogenati e
oppiacei)• Adeguato riempimento volemico• Inotropi (efedrina, fenilefrina, dopamina)• Mantenere modesta ipocapnia fisiologica
Anestesia fetale20
Il feto sente dolore:• 20W risposta ormonale allo stress• 20W noicicettori presenti su tutto il
corpo• 26 W completo sviluppo del sistema
nervoso di conduzione corticale del dolore
Anestesia fetale• Transplacentare (alogenati e oppiacei)• Iniezione diretta (intramuscolare)
• fentayl 10-50 gamma/kg• Vecuronio 0.1-0.3 mg/kg• Atropina 0.02 mg/KG
Monitoraggio21
• ECG• SatO2• PA invasiva• EtCO2• MAC
Controllo ecocardiografico diretto durante la procedura
• Controllo cardiotocograficoper 2-4 h
• Controllo benessere materno
• Tocolisi per 48 h
mate
rno
feta
le
Post
pro
cedur
a
Protocollo operativo22
• Agocannula 16-14 G• Profilassi ab-ingestis un’ora prima della procedura
• ranitidina 50 mg ev• Plasil 10 mg ev
• Profilassi antibiotica (amoxicillina + ac.clavulanico 2g)• Profilassi PONV durante la procedura
• Desametasone 4 mg ev• Zofran 4 mg ev
• Preossigenazione FiO2 100% (prevenire ipossia)• Induzione e intubazione rapida
• Fentanest 100-200 mgr• TPS • Succinilcolina o esmeron
• Mantenimento con vapore MAC 0.8• Tocolisi con Atosiban
Protocollo operativo23
Per anestesia IM:• Fentanest 30 gamma/Kg• Atropina 0.02 mg/Kg• Esmeron 1.2 mg/KgSomministrata da ginecologo per via ecoguidata nel gluteo del feto 30 minuti prima del’inizio della procedura
• Per rianimazione fetale:• Albumina 5% 5cc• Adrenalina 10 mgr/kg• Bicarbonato 1M • I farmaci possono essere somministrati direttamente
nel circolo fetale dal ginecologo
CASO BG 31-1-2014
• Procedura alla 34 w•Monitoraggio ospedaliero e poi domiciliare•Induzione del travaglio alla 39 w•PV, F 3800 gr, pH AO 7.28•Non ha richiesto rianimazione neonatale•Stent in sede•Bendaggio aa polmonari e PG per 3 settimane•Norwood I • Bene, a casa
• ASPORTAZIONE DI PALLONCINO ENDOTRACHEALE AL PARTO
• CHAOS• CAUSE ESTRINSECHE• Teratoma• Linfangioma
• CAUSE INTRINSECHE• Atresia laringea• Altre forma malformative
• PATOLOGIE TORACICHE• Idrotorace congenito• Patologie espansive (CCAM, Sequestro)
• INCANNULAMENTO VASI OMBELICALI PER INGRESSO IN ECMO
PROCEDURA EXITEX UTERO INTRAPARTUM TREATMENT
INDICAZIONI
• EMORRAGIA
• Procedure prolungate
• Polidramnios
• PE media 850 ml + 540 mL (Bouchard 2002)
• Emotrasfusione 12.6% vs. 2.9% (Golombeck 2006)
• Isterectomia in 1/30 casi (Bouchard 2002)
• INFEZIONE DELLA FERITA:
• 15% VS. 2% (Nohan 2002)
• GRAVIDANZE SUCCESSIVE:
• 85% di concepimento naturale nei 2.5 anni successivi (Zamora 2013)
• Diastasi della cicatrice isterotomica nel 8% (Zamora 2013)
PROCEDURA EXITEX UTERO INTRAPARTUM TREATMENT
RISCHI MATERNI
Procedura EXIT
Procedure da eseguire in caso di parto anticipato o di MPP in feto con palloncino di occlusione tracheale in sede
Ernia Diaframmatica Congenita
L’ernia diaframmatica congenita (CDH) è undifetto congenito che permette la risalita degliorgani addominali nella cavità toracica, limitandolo sviluppo polmonare.
Ha un incidenza di 1/2000-4000 neonati, con maggiore prevalenza nel sessomaschile e familiarità<2%. La mortalità per questa patologia va dal 10 al35%, in relazione alla severità dell’ipoplasia polmonare e alla presenza diipertensione polmonare. L'ernia diaframmatica è localizzata a sinistranell'84% dei casi, la localizzazione destra e bilaterale, che hanno unincidenza del 14-20%, sono associate ad una prognosi peggiore.
DEFINIZIONE
INCIDENZA E TIPOLOGIA
PROCEDURA F.E.T.O
Fetal Endoscopic Tracheal Occlusion
L’LHR viene considerato in associazione alla posizione del fegato, neicasi con un LHR <1 oppure LHR <1.4 in associazione a posizioneintratoracica del fegato è considerato un fattore prognostico negativo ecandida il paziente all’intervento chirurgico fetale.
L’intervento consiste nell’inserimento di un palloncino tracheale a 26-30 EG sotto guida ecografica mediante fetoscopia. Ha lo scopo dibloccare il flusso di liquido prodotto nelle vie aeree fetali, liquido che siaccumula nel polmone fetale e ne permette l’espansionepromuovendone la crescita e lo sviluppo del letto vascolare. Larimozione del palloncino avviene con le stesse modalità dopo 4-6settimane (34 W) in modo da liberare le vie aeree prima della nascita.
Criteri di inclusione: Posizione del fegato intratoracica Cariotipo normale Nessuna altra anomalia fetale rilevata ecograficamente, EG 26-30 settimane
Descrizione CASO CLINICO
CASO CLINICO R.S.
Il neonato è affetto da erniadiaframmatica sinistra severa ed èstato sottoposto alla 30+ settimana diamenorrea a terapia intrauterinafetoscopica. Nasce con un palloncinodel volume di circa 7 x 15 mm,riempito con Soluzione Fisiologica cheocclude completamente la trachea aldi sopra della carena: non è in grado direspirare spontaneamente né diventilare dopo intubazione. Saràdunque necessario mettere in atto allanascita procedure urgenti per larimozione del suddetto palloncino.
Organizzazione Reperibilità
Equipe da allertare in caso di condizioni che preludono ad un partoanticipato: MPP, PROM, DIPNI.
EQUIPE REPERIBILE
GINECOLOGI Dr. STROBELT Dr.ssa PATANE’ Dr.ssa BARRESI
ANESTESISTI Dr. CANDIANO Dr.ssa FIERRO Dr.ssa MILAN
NEONATOLOGI Neonatologo di Guardia che a sua volta avviserà il Direttore Dr.ssa MANGILI
ANESTESISTIPEDIATRICI
Dr. DI DEDDA Dr. VEDOVATI
I Ginecologi valuteranno la situazione clinica, nel caso fosse necessario espletare il parto,verranno chiamati i Colleghi già allertati che raggiungeranno l’Ospedale.
SCENARI: 1) PPROM
Scenario 1: PPROM - MPP
Eseguire NST di controllo Esami urgenti + PCR + TS + 3 sacche di
GRC a disposizione Tamponi VAGINALI per MPP Terapia con ATB se PROM (Augumentin
o Clindamicina) Tocolisi preventiva con Atosiban (bolo
iniziale + mantenimento x 3h a 24mL/hpoi 8mL/h, vedi schema protocollo)
1° dose maturazione polmonare(Celestone Cronodose 2fl IM, 12 mg).
COSA FARE:
SE CONDIZIONI STABILI: Conduzione Conservativa e trasferimento presso Milano
CONDIZIONI INSTABILI: PZ non trasferibile ed espletamento del parto a BG mediante TC
SCENARI: 2) TAGLIO CESAREO
Scenario 2: Parto per via laparotomica
FASE A: CONDUZIONE PREOPERATORIA
Eseguire NST di controllo se non già eseguito
Posizionare la paziente in decubito semi-laterale sinistro (20°)
Posizionare 2 CVP (catetere venosi periferici) del calibro di 14-16 G (grigio oarancio) + eventuale posizionamento di vena centrale 2 lumi.
Incannulamento Arteria Radiale sinistra
Pre-medicazione classica: Ranidil 1 fl EV e Plasil 1 fl EV appena possibile
Idratazione con Ringer Lattato 500 mL EV all’ingresso della Sala Operatoria.
SCENARI: 2) TAGLIO CESAREO
Scenario 2: Parto per via laparotomica
FASE B: ANESTESIA GENERALE
Iperossigenazione con FiO2 al 100% per 6 minuti
Induzione con Tiopentone 5 mg/Kg, Succinilcolina 1-2 mg/Kg, Fentanyl 100mcg. Intubazione Oro-Tracheale (IOT) con manovra di Sellick
Mantenimento con gas alogenato Sevorane all’inizio 0,5 MAC poi all’incisionecutanea 2 MAC
FiO2 all’80% e ventilazione a EtCO2 30-32 mmHg
Mantenimento buoni livelli PA: (PAS >100 mmHg): eventuale Efedrina 10 mg EV
SCENARI: 2) TAGLIO CESAREO
Scenario 2: Parto per via laparotomica
FASE C: ALLESTIMENTO SO
Se Tractocile EV non in atto: tocolisi con boli di Nitroglicerina 50-100 mcg(50mg/mL prendere 1 mL diluirlo a 100 mL = 10 mcg/mL)
Diluire e preparare in pompa Nalador (1 fl in 250 mL di SF) per il trattamento dieventuale atonia uterina
Allestire, oltre a consueta strumentazione, apparecchio per laringoscopiapediatrica, ossimetro neonatale sterile, ecografo per eco-guida di procedurecon ago dotato di coprisonda sterile e gel sterile
Se feto podalico valutare per eventuale rivolgimento per manovre esterne
ANESTESIA FETO E INIZIO INTERVENTO
Iniezione IM fetale ecoguidata di Esmeron (1,2 mg/Kg) e Fentanest (15mcg/Kg), Atropina 0,02 mg/Kg con ago da amniocentesi giallo (20G) o nero(21G)
Apertura della parete secondo Pfannenstiel, attenta cura dell’emostasi Isterotomia su SUI con Stapler autosuturante allo scopo di ottenere breccia
esangue, rispettando l’integrità del sacco amnio-coriale
SCENARI: 2) TAGLIO CESAREO
Dopo Amnioressi: ESTRAZIONE CEFALICA DEL FETO
Estrazione feto fino a impegnare diametro bisacromiale a livello breccia isterotomica,SEGNALARE ORA
NON MANIPOLARE IL CORDONE OMBELICALE Posizionamento Pulsiossimetro su mano del neonato, in alternativa Posizionamento elettrodo su scalp fetale per ECG in continuo
Somministrazione Carbetocina 1 fl 100 mcg EV in 1 min., FiO2 40%, Methergin 2 flintramiometriali se non controindicato (ipertensione materna)
Procedere a secondamento assistito ed eseguire sutura della breccia isterotomica coneventuale massaggio uterino per formazione globo di sicurezza.
Se non soddisfacente formazione del globo di sicurezza inizio perfusione EV con Nalador125 mL/h – 250 mL/h seconda della necessità clinica.
Procedura di rimozione del palloncino: se impossibilità puntura sotto cartilagine cricoidea conago 20 G (siringa 10 mL) e aspirazione mdc, successiva rimozione palloncino. Se rottura palloncinolavaggi e aspirazioni dopo intubazione del neonato.
Intubazione del neonato: materiale in isola neonatale Riduzione vapori anestetici madre (0,5 MAC) e interruzione tocolisi Estrazione feto, clampaggio funicolo ombelicale SEGNALARE ORA. Esecuzione pH funicolo
SCENARI: 2) TAGLIO CESAREO
Dopo Amnioressi: ESTRAZIONE PODALICA DEL FETO
Estrazione di tutto il feto, adagiarlo su telino sterile preriscaldato su campo operatorio,SEGNALARE ORA.
RIDURRE AL MASSIMO LE MANIPOLAZIONI, Non sollevare neonato rispetto addomematerno, posizione favorevole per manovre rianimatorie, NON TOCCARE IL CORDONE
Posizionare pulsiossimetro su mano del neonato e elettrodo su scalp per ECG continuo Coprire arti inferiori e tronco per prevenire raffreddamento NON PROCEDERE A CLAMPAGGIO DEL CORDONE. Se NO anestesia fetale prima dell’intervento: iniezione v. ombelicale Esmeron 1,2 mg/Kg e
Fentanest 15 mcg/Kg, Atropina 0,02 mg/Kg
Dopo intubazione del neonato procedure ostetriche come prima descritto (slideprecedente)
Molto importante ricordare di segnalare ORA DI NASCITA, ORA DI CLAMPAGGIO DELCORDONE OMBELICALE ed ESEGUIRE pH SU ARTERIA OMBELICALE!
Procedura di rimozione del palloncino: se impossibilità puntura sotto cartilagine cricoidea conago 20 G (siringa 10 mL) e aspirazione mdc, successiva rimozione palloncino. Se rottura palloncinolavaggi e aspirazioni dopo intubazione del neonato.
Intubazione del neonato: materiale in isola neonatale
SCENARI: 3) PARTO VAGINALE
Scenario 3: Parto per via vaginale
Abbreviare il periodo espulsivo mediante esecuzione elettiva di episiotomiaparamediana
Alla nascita NON detergere il viso e NON aspirare le cavità orofaringee.
Clampare il funicolo ombelicale e iniettare nella vena ombelicale Esmeron 1,2mg/Kg , Fentanyl 15 mcg/Kg e Atropina 0,02 mg/Kg
Preparare ecografo nel punto di assistenza rianimatoria per eventuale eco-guidata nelle procedure di rimozione o puntura del palloncino, cherichiederanno l’allestimento dello strumentario laringoscopico in SalaRianimazione.