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Extrait de la publication...Indice Introduzione, 13 1. EducazIonE E scuola nEll’antIco orIEntE...

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EDUCAZIONE SCUOLA E PEDAGOGIANEI SOLCHI DELLA STORIA

1.Dall’educazione anticaal secolo del metodo

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RACHELE LANFRANCHI - JOSÉ MANUEL PRELLEZO

EDUCAZIONESCUOLA

E PEDAGOGIANEI SOLCHI DELLA STORIA

1.Dall’educazione antica al secolo del metodo

LAS - ROMA

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In copertina: Antonio Mancini (1852-1930), Il piccolo studente

Cartine: Bruno Moccia

Le diverse tappe di impostazione e elaborazione dell’opera sono state realizzate in stretta col-laborazione tra gli autori. Ciascun autore, però, ha curato la prima stesura di alcuni capitoli.

In questo primo volume Rachele Lanfranchi ha curato la stesura delle unità 2 (1, 2, 3), 3 (1), 4 (2), 5 (3), 6 (2.1, 2.2, 3), 7 (3.2, 3.4), 9 (2.3, 2.4); José Manuel Prellezo ha curato la stesura delle unità 1 (1, 2, 3), 2 (4), 3 (2), 4 (1), 5 (1, 2), 6 (1, 2.3), 7 (1, 2, 3.3, 4), 8 (1, 2), 9 (1, 2.1, 2.2, 3).

Bruna Calgaro, Piero Pastoretto e Mario Simoncelli hanno letto il manoscritto e hanno sug-gerito utili indicazioni.

© 2008 by LAS - Libreria Ateneo SalesianoPiazza del l’Ateneo Salesiano, 1 - 00139 ROMATel. 06 87290626 - Fax 06 87290629e-mail: [email protected] - http://las.unisal.it

ISBN 978-88-213-0693-8–––––––––––––Elaborazione elettronica: LAS Stampa: Tip. Abilgraph - Via Pietro Ottoboni 11 - Roma

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Indice

Introduzione, 13

1. EducazIonE E scuolanEll’antIco orIEntE

Premessa, 211. l’educazione degli scribi in Mesopotamia, 24

1.1. Temi e momenti di una lunga e brillante storia, 251.1.1. Cultura sumerica e accadica, 25 - 1.1.2. Diffusione e influssi della cultura sumerico-accadica, 25

1.2. La scuola: “casa delle tavolette”, 261.3. Programma e metodi di insegnamento, 27

1.3.1. La padronanza dell’arte dello scriba, 27 - 1.3.2. Educare alla “sapienza”, 28

1.4. L’edificio scolastico, 281.5. Gli scribi: una élite intellettuale, 29

1.5.1. Rango sociale, 29 - 1.5.2. La diffusione dell’istruzione, 302. scuola e educazione nell’antico Egitto, 31

2.1. Una cultura millenaria, 312.1.1. La maestà del faraone, 31 - 2.1.2. Mondo religioso e vita quotidiana, 32 - 2.1.3. Gli “Insegnamenti”, 32

2.2. La “casa dell’istruzione”, 322.3. Programmi e metodi didattici, 342.4. Ideali morali e disciplina, 36

3. scuola e educazione nell’antico Israele, 383.1. Nel clima culturale dell’antico Medio Oriente, 38

3.1.1. Momenti significativi, 38 - 3.1.2. Formazione morale e religiosa in fami-glia, 39 - 3.1.3. Introduzione alla vita sociale, 39

3.2. Le scuole, 393.2.1. Diversi tipi di scuole, 40 - 3.2.2. La “sala dei banchi”, 40

3.3. Insegnanti e allievi, 403.4. I contenuti dell’insegnamento, 413.5. Metodi d’insegnamento, 42

Per una sintesi, 43Fonti e bibliografia critica, 43

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6 INDICE

2. EducazIonE E scuola In GrEcIa:la forMazIonE dEll’uoMo GrEco

Premessa, 47

1. due poeti e due città alle origini dell’educazione greca, 481.1. Omero: “educatore della Grecia”, 49

1.1.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 49 - 1.1.2. Ideale educativo, 49 - 1.1.3. Inci-denza e risonanza della poesia omerica, 52

1.2. Esiodo: l’“areté contadina”, 521.2.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 53 - 1.2.2. L’“areté” di Esiodo, 54 - 1.2.3. Incidenza e risonanza dell’opera di Esiodo, 55 - 1.2.4. Pandora o della misoginia, 56

1.3. Sparta: “città di soldati”?, 581.3.1. Uno stereotipo da rivedere, 58 - 1.3.2. Nuova concezione dell’“areté”, 60

1.4. Atene: “scuola della Grecia”, 631.4.1. Contesto, 64 - 1.4.2. L’“areté” nell’Atene democratica, 65 - 1.4.3. L’edu-cazione antica, 66 - 1.4.4. L’ideale dell’antica educazione ateniese, 68 - 1.4.5. Il “silenzio” delle donne, 70

2. I maestri dell’areté politica e dell’areté etica: i sofisti e socrate, 712.1. I Sofisti e il mestiere di professore, 71

2.1.1. I professionisti dell’educazione, 72 - 2.1.2. Entusiasmo e scandalo, 72 - 2.1.3. “Areté” politica, 73 - 2.1.4. “Rivoluzione pedagogica”, 75 - 2.1.5. Il me-stiere di professore, 75

2.2. Socrate: la maieutica, 782.2.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 78 - 2.2.2. La maieutica socratica, 79 - 2.2.3. “Areté” etica, 80

3. I maestri della tradizione classica, 863.1. Platone: la cultura di tipo filosofico, 86

3.1.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 86 - 3.1.2. Organizzazione dell’Accademia, 90 - 3.1.3. Il “curriculum” degli studi filosofici, 91 - 3.1.4. Il metodo di Platone, 99 - 3.1.5. Una singolare fotografia, 101

3.2. Isocrate: la cultura di tipo oratorio, 1013.2.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 102 - 3.2.2. L’uomo educato secondo Iso-crate, 102 - 3.2.3. Organizzazione della scuola, 104 - 3.2.4. Il “curriculum” del futuro oratore, 105 - 3.2.5. Non solo scuola di oratoria, ma anche di etica, 107 - 3.2.6. Il metodo, 108

3.3. Aristotele: l’agire secondo “virtù”, 1093.3.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 109 - 3.3.2. L’educazione: fatto tipicamente umano, 111 - 3.3.3. Programma educativo, 112 - 3.3.4. Organizzazione del Li-ceo, 114 - 3.3.5. Una base “scientifica” per la misoginia, 114

4. la scuola in Grecia nell’epoca ellenistica, 1154.1. Una ricca eredità per lungo tempo immutata, 1154.2. La scuola primaria del “didàskalos”, 116

4.2.1. Il “pedagogo” e il maestro, 116 - 4.2.2. Programma, metodi e edificio scolastico, 117

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INDICE 7

4.3. La scuola secondaria del “grammatikós”, 1184.3.1. Lo studio degli autori, 118 - 4.3.2. L’insegnamento delle scienze, parte integrante della “cultura generale”, 119

4.4. Le scuole superiori, 1194.4.1. Il ginnasio e l’efebìa, 119 - 4.4.2. Lo studio della retorica e della filosofia, 121

Per una sintesi, 122Fonti e bibliografia critica, 123

3. EducazIonE E scuola nEll’antIca roMa:la forMazIonE dEl “cIvIs” roMano

Premessa, 1271. Educazione tradizionale e riflessione pedagogica, 128

1.1. Mentalità e costumi da contadini, 1281.1.1. Persone impegnate nell’educazione, 128 - 1.1.2. Metodo educativo, 130 - 1.1.3. Contenuto dell’educazione: “mos maiorum”, 131

1.2. Catone: il difensore del “mos maiorum”, 1321.2.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 132 - 1.2.2. Padre e maestro, 133

1.3. Cicerone tra il “mos maiorum” e la “paideia” ellenistica, 1341.3.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 134 - 1.3.2. Educatore del figlio, 136 - 1.3.3. Ideale educativo: l’oratore, 137 - 1.3.4. Risonanza e incidenza dell’“Oratore”, 139

1.4. Seneca e la scoperta della coscienza e della volontà nel pensiero classico, 1391.4.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 139 - 1.4.2. Intuizioni feconde, 140 - 1.4.3. Possibilità e necessità dell’educazione, 141 - 1.4.4. Incidenza e risonanza del pen-siero di Seneca, 144

1.5. Quintiliano e la formazione del perfetto oratore, 1451.5.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 145 - 1.5.2. Pensiero pedagogico, 146 - 1.5.3. Incidenza e risonanza dell’opera di Quintiliano, 149

2. la scuola nell’antica roma, 1502.1. La scuola elementare: “ludus litterarius”, 1512.2. La scuola del “grammaticus”, 1542.3. Lo studio della retorica, 1552.4. Uno sguardo d’insieme: momenti di vita scolastica quotidiana, 1562.5. La donna e l’educazione, 160

Per una sintesi, 162Fonti e bibliografia critica, 163

4. EducazIonE E scuola nEl crIstIanEsIMo antIco:l’apporto dEl crIstIanEsIMo alla forMazIonE dEll’uoMo

Premessa, 1671. valenza pedagogica del messaggio cristiano, 169

1.1. L’educazione umana in un orizzonte di salvezza integrale, 169

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8 INDICE

1.1.1. L’infanzia nel messaggio evangelico, 170 - 1.1.2. L’esistenza come cammi-no di crescita, 171 - 1.1.3. Responsabilità dei genitori, 171 - 1.1.4. Una nuova prospettiva, 171

1.2. Il ruolo della famiglia e della comunità, 1721.2.1. I cristiani non si pongono il problema scolastico, 172 - 1.2.2. Istruzione religiosa e testimonianza, 173

1.3. I ragazzi cristiani frequentano la scuola pagana, 1731.3.1. Cristianesimo: “religione dotta”, 173 - 1.3.2. Cristianesimo e classicismo, 174

1.4. Superamento dei contrasti ideali nella prassi quotidiana, 1751.4.1. Frattura tra mondo pagano e proposta cristiana, 175 - 1.4.2. Le ragioni di una soluzione pratica, 175

1.5. Maestri cristiani nelle scuole pagane, 1762. prime elaborazioni di pedagogia cristiana: clemente di alessandria, Basilio di

cesarea, Girolamo e agostino, 1782.1. Clemente di Alessandria, 178

2.1.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 178 - 2.1.2. Il Pedagogo: primo manuale di pedagogia cristiana, 179

2.2. Basilio di Cesarea, 1792.2.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 179 - 2.2.2. Le prime scuole monastiche, 180 - 2.2.3. Discorso ai giovani, 180

2.3. San Girolamo e l’educazione della donna, 1802.3.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 181 - 2.3.2. La visione della donna, 183 - 2.3.3. Lettere pedagogiche, 184 - 2.3.4. Elementi di continuità e discontinuità con la scuola classica, 187 - 2.3.5. Incidenza e risonanza di san Girolamo, 187

2.4. Sant’Agostino e l’uomo interiore, 1882.4.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 188 - 2.4.2. Tematiche pedagogiche, 191 - 2.4.3. Incidenza e risonanza dell’opera di sant’Agostino, 198

2.5. La donna e l’educazione, 198Per una sintesi, 199Fonti e bibliografia critica, 201

5. EducazIonE E scuola nEll’alto MEdIoEvo(V-x sec.)

Premessa, 2051. la scuola dopo le grandi invasioni barbariche (v-vII sec.), 207

1.1. Tracce della scuola classica tra le macerie delle invasioni barbariche, 2071.2. Le prime scuole ecclesiastiche, 209

1.2.1. Scuole monastiche, 209 - 1.2.2. Scuole episcopali e presbiterali, 212 - 1.2.3. Progetto di un “Centro superiore di studi religiosi”, 214

2. scuola e educazione nel periodo delle “rinascite carolinge” (vIII-x sec.), 2162.1. Centri culturali monastici, 2162.2. Un contesto socio-politico favorevole, 2182.3. L’opera di riforma religiosa e culturale di Carlo Magno, 219

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INDICE 9

2.4. Legislazione scolastica dei successori di Carlo Magno, 2222.4.1. L’opera di Ludovico il Pio, 222 - 2.4.2. La cura dell’istruzione dopo la divisione del regno, 222

2.5. Altre forme di educazione morale e religiosa, 2232.5.1. Nella famiglia e nella scuola monastica, 223 - 2.5.2. Gli “specchi” per gli aristocratici, 224 - 2.5.3. L’educazione del popolo, 226

3. l’educazione cavalleresca, 2273.1. Contesto: cavalleria e vita feudale, 2273.2. Tappe e modalità dell’educazione cavalleresca, 228

Per una sintesi, 229Fonti e bibliografia critica, 230

6. EducazIonE E scuola nEl Basso MEdIoEvo(xI-xIV sec.)

Premessa, 235

1. nascita e primi sviluppi dell’università, 2361.1. Il contesto: la “rinascita del XII secolo”, 2361.2. Tipi di università e loro organizzazione, 238

1.2.1. Università e “studio generale”, 239 - 1.2.2. Università di studenti e univer-sità di professori, 240 - 1.2.3. Facoltà e nazioni, 240

1.3. Metodi di insegnamento, 2411.3.1. Lezioni e dispute, 242 - 1.3.2. Dispute straordinarie, 243 - 1.3.3. Bacca-laureato, Licenza, Dottorato, 244

1.4. Professori e studenti, 2451.4.1. Carattere internazionale e itinerante, 245 - 1.4.2. Universitari = Chierici?, 246

2. l’educazione del mercante e dell’artigiano, 2482.1. Contesto, 2482.2. Un nuovo modo di concepire il commercio, 249

2.2.1. Chi è il mercante, 249 - 2.2.2. Scuole per i figli dei mercanti, 2502.3. Formazione degli artigiani, 251

2.3.1. Nell’officina e nella casa del maestro, 252 - 2.3.2. Durata dell’apprendista-to, 252 - 2.3.3. Esigenze prevalentemente pratiche, 253

3. san tommaso e il problema pedagogico, 2543.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 2543.2. Un tema centrale: il problema del rapporto maestro-scolaro, 2563.3. I genitori: primi e principali educatori, 2603.4. Il metodo, 2613.5. La donna e l’educazione nel Medioevo, 261

Per una sintesi, 263Fonti e bibliografia critica, 264

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10 INDICE

7. EducazIonE, scuola E pEdaGoGIanEl rInascIMEnto

Premessa, 2691. umanesimo e rinascimento, 270

1.1. Contesto, 2701.1.1. Al di là di alcune date, 270 - 1.1.2 . Un momento di ricostruzione europea, 271 - 1.1.3. Stati-città italiani, 271

1.2. Interpretazioni, 2731.2.1. Frattura: “luci umanistiche e ombre medievali”, 273 - 1.2.2. Continuità, 273 - 1.2.3. Superamento di posizioni contrastanti, 275

1.3. Tratti più rilevanti, 2761.3.1. Risveglio culturale e centralità dell’uomo, 276 - 1.3.2. “Rinascita delle lettere”, 277

2. Esperienze educative in Italia, 2782.1. La scuola di Guarino Guarini, 278

2.1.1. Il fondatore e la sua opera, 279 - 2.1.2. L’esperienza scolastica, 2792.2. La “Ca’ giocosa” di Vittorino da Feltre, 281

2.2.1. Il fondatore e la sua opera, 281 - 2.2.2. La scuola, 2832.3. Guarino e Vittorino: analisi comparativa, 284

2.3.1. Organizzazione e programma delle due scuole, 284 - 2.3.2. Metodi, 285 - 2.3.3. Influsso e risonanza, 285

3. l’“uomo colto e cristiano” nella pedagogia dell’umanesimo in Italia, 2873.1. L’educazione del principe, 2873.2. L’educazione della donna, 2893.3. L’educazione dei figli, 2923.4. Castiglione: l’educazione del cortigiano e della “donna di palazzo”, 294

3.4.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 294 - 3.4.2. La formazione del perfetto cor-tigiano, 295 - 3.4.3. La formazione della “donna di palazzo”, 297 - 3.4.4. Riso-nanza e incidenza, 298

4. Educazione, scuola e pedagogia fuori d’Italia, 3004.1. Una istituzione di avanguardia: la scuola dei Fratelli della vita comune, 300

4.1.1. Il fondatore e il contesto, 300 - 4.1.2. I primi internati, 301 - 4.1.3. L’or-ganizzazione delle scuole, 302 - 4.1.4. Influsso e risonanza, 302

4.2. Erasmo da Rotterdam e la pedagogia, 3034.2.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 303 - 4.2.2. Pensiero pedagogico, 306 - 4.2.3. Influsso e risonanza, 309

4.3. Vives: educazione e pedagogia, 3104.3.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 310 - 4.3.2. Pensiero pedagogico, 311 - 4.3.3. Influsso e risonanza, 314

4.4. Montaigne e la formazione dell’uomo “saggio”, 3154.4.1. L’uomo, il contesto, le opere, 315 - 4.4.2. Pensiero pedagogico, 316 - 4.4.3. Influsso e risonanza, 319

Per una sintesi, 320Fonti e bibliografia critica, 321

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INDICE 11

8. EducazIonE, scuola E pEdaGoGIanEl pErIodo dEllE rIforME

Premessa, 3271. scuola e educazione in ambito protestante, 328

1.1. Lutero e la diffusione dell’istruzione, 3281.1.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 329 - 1.1.2. Impegno per la scuola, 330 - 1.1.3. Influsso e risonanza, 332

1.2. Melantone: “precettore della Germania”, 3321.2.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 332 - 1.2.2. Melantone e la riforma dell’uni-versità, 333 - 1.2.3. Organizzazione della scuola secondaria, 334

1.3. Il “Gymnasium” di Strasburgo (1538-1581): l’opera di Sturm, 3361.3.1. Organizzazione del “Gymnasium”, 336 - 1.3.2. Influsso e risonanza, 337

1.4. La scuola a Goldberg (1531-1556): l’opera di Trotzendorf, 3381.4.1. Organizzazione della scuola, 338 - 1.4.2. Influsso e risonanza, 340

2. scuola e educazione in ambito cattolico, 3412.1. La “Ratio studiorum” e i collegi dei Gesuiti, 341

2.1.1. Le origini dei collegi dei Gesuiti, 342 - 2.1.2. Il lungo cammino della elaborazione di “un piano comune degli studi”, 343 - 2.1.3. Linee generali e metodo, 344 - 2.1.4. Le fonti della “Ratio studiorum”, 347 - 2.1.5. Influsso e risonanza, 348

2.2. Calasanzio e la scuola popolare, 3492.2.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 349 - 2.2.2. “Scuole Pie”: scuole gratuite per i figli del popolo, 350 - 2.2.3. Necessità e importanza dell’impegno educativo, 352 - 2.2.4. Orientamenti pedagogici, 353 - 2.2.5. Influsso e risonanza, 354

2.3. Congregazioni insegnanti ed iniziative educativo-didattiche nel XVI secolo, 3552.3.1. Somaschi, 355 - 2.3.2. Scuole della Dottrina Cristiana, 356 - 2.3.3. Bar-nabiti, 357 - 2.3.4. L’opera educativa di Carlo Borromeo, 358 - 2.3.5. Istituti femminili, 359 - 2.3.6. L’educazione della donna, 359

Per una sintesi, 360Fonti e bibliografia critica, 361

9. EducazIonE, scuola E pEdaGoGIanEl sEcolo dEl MEtodo

Premessa, 3671. Il problema del metodo in un nuovo contesto storico, 368

1.1. Istanze culturali e sviluppo tecnico-scientifico, 3681.2. Bacone: il “Novum Organum” per la riforma del sapere, 369

1.2.1. Gli “idoli” sulla strada della verità, 370 - 1.2.2. Ripercussioni pedagogiche, 371

1.3. Galileo: indagine scientifica e principio di autorità, 3721.3.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 372 - 1.3.2. Il metodo scientifico, 373

1.4. Cartesio: alla ricerca del metodo, 373

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12 INDICE

1.4.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 374 - 1.4.2. Le quattro regole del metodo, 375 - 1.4.3. Ripercussioni in campo pedagogico, 377

2. Il metodo nell’educazione e nell’insegnamento, 3792.1. Ratke: riforma del metodo degli studi, 379

2.1.1. Aforismi didattici, 380 - 2.1.2. Tra innovazione e tradizione, 3812.2. Comenio: didattica, pedagogia, pansofia, 381

2.2.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 382 - 2.2.2. Il pensiero pedagogico, 385 - 2.2.3. Tra realtà e utopia: per una vasta riforma sociale, 390 - 2.2.4. Influsso e risonanza, 391

2.3. Locke: rapporto educatore-educando, 3922.3.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 392 - 2.3.2. Il pensiero pedagogico, 393 - 2.3.3. Incidenza e risonanza del pensiero lockiano, 398

2.4. Fénelon: educazione della donna, 3982.4.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 399 - 2.4.2. Il pensiero pedagogico, 400 - 2.4.3. Influsso e risonanza, 403

3. Istituzioni educative e scolastiche nel xvII secolo, 4043.1. Le “Petites écoles” di Port-Royal, 405

3.1.1. Il fondatore e i collaboratori nella polemica giansenista, 405 - 3.1.2. Il valore dell’educazione e dell’istruzione, 407 - 3.1.3. Impostazione e organizzazio-ne delle scuole, 407 - 3.1.4. Educazione delle ragazze a Port-Royal, 410 - 3.1.5. Influsso e risonanza, 411

3.2. Realizzazioni educative del Pietismo, 4123.2.1. Le “Fondazioni di Francke”, 413 - 3.2.2. Il programma educativo e didat-tico, 413 - 3.2.3. Influsso e risonanza, 414

3.3. La Salle e i Fratelli delle Scuole cristiane, 4153.3.1. Il contesto, l’uomo, le opere, 415 - 3.3.2. Proposta pedagogica, 417 - 3.3.3. Realizzazioni, 419 - 3.3.4. Risonanza del “metodo lasalliano”, 419

Per una sintesi, 420Fonti e bibliografia critica, 422

Indice dei nomi, 425

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Introduzione

Destinatari di questo Corso di storia dell’educazione, della scuola e della pedagogia sono gli Studenti di Scienze dell’Educazione e della Formazione, senza per questo escludere chiunque voglia utilizzarlo per una conoscenza più approfondita dei problemi educativi e pedagogici lungo la storia.

Destinatari privilegiati sono anche i Professori, che hanno il compito di essere guide esperte per indicare, al momento opportuno, la strada da seguire per giungere alla meta: sono gli esperti in materia che aiutano a chiarire un problema, un concetto, un termine; a condurre una ricerca; a problematizzare un argomento.

Il titolo dell’opera

Prima ancora di spiegare la struttura del manuale è bene chiarire il signifi-cato del titolo che gli si è voluto dare: Educazione, scuola e pedagogia nei solchi della storia.

I termini educazione, scuola e pedagogia si riferiscono a realtà diverse anche se strettamente collegate tra loro.

L’educazione è un fatto tipicamente umano, che è sotto gli occhi di tutti, perché attraverso essa l’adulto intende condurre il fanciullo ad apprendere gradualmente il «mestiere di uomo» – cioè a vivere in autentica libertà, con impegno razionale, con responsabilità – e la società inizia la sua giovane gene-razione ai valori e alle tecniche che caratterizzano la sua cultura. L’educazione, quindi, è sempre ancorata a fatti, ad azioni, ad esperienze.

La scuola si pone tra l’educazione e la pedagogia in quanto è ancorata ad esperienze e teorie. Infatti la scuola, nel suo sviluppo storico, passa dalle prime esperienze di insegnamento e apprendimento della scrittura, alle differenti forme di istituzioni con finalità educative e culturali mediante un programma di studio e di attività metodologicamente ordinate.

La pedagogia è la scienza che indaga sul fatto educativo così come è, ma anche come può o deve essere. È riflessione sull’educazione e, quindi, è teoria per l’azione educativa. Essa offre criteri e metodi perché l’educazione favori-

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sca lo sviluppo fisico, affettivo, intellettuale, morale, sociale, religioso della persona umana verso la piena coscienza di sé, il pieno dominio di sé, verso la capacità di relazione e comunicazione interpersonale, la cooperazione sociale nella partecipazione ai valori.

L’aver messo per primo il termine educazione indica una precisa scelta metodologica: partire dall’esperienza educativa per giungere alla riflessione critica su tale esperienza fatta dai pedagogisti lungo la storia. Con ciò non si vuole dare più importanza all’esperienza rispetto alla teoria, ben sapendo che nella realtà l’una è necessaria all’altra.

Comunque è bene distinguere, senza separare, la pratica educativa e le teo-rie pedagogiche perché non sempre la pratica educativa ebbe a suo fondamen-to e giustificazione una esplicita e organica teoria pedagogica. Questo si coglie soprattutto nel mondo antico, dove bisogna attendere Platone e Isocrate (IV sec. a.C.) per trovare una delineazione completa del programma educativo, quando già prima si erano affermati dei solidi istituti educativi, all’interno della vita sociale organizzata.

Si ha così la storia dell’educazione e della scuola, ossia la storia dell’esperien-za educativa, e la storia della pedagogia, cioè la storia di ciò che è stato pensato, elaborato, programmato, proposto perché l’azione educativa sia posta e si rea-lizzi nel modo giusto. Tutto ciò nel tentativo di comprendere e spiegare come questa storia abbia segnato il nostro modo di essere: sono i solchi tracciati da chi ci ha preceduto ed entro i quali i semi delle esperienze educative e delle teorie pedagogiche hanno trovato fecondità o morte.

struttura dell’opera

L’opera è articolata in due volumi. Ognuno di essi è diviso in ampie uni-tà tematiche, che si riferiscono a momenti o tappe fondamentali della storia dell’educazione, della scuola e della pedagogia.

All’interno di ciascuna unità tematica vengono proposti problemi, espe-rienze educative, teorie e autori il cui studio è finalizzato a comprendere la dinamicità intrinseca alla storia e la complessità degli eventi umani.

Elementi costanti. Ogni unità tematica è costituita da elementi costanti.• Contesto. Ha lo scopo di inserire in tempi e in luoghi precisi le esperienze

educative, le teorie e gli autori (educatori e pedagogisti) per poter giungere ad una loro valutazione che entri nel concreto delle situazioni e, quindi, tenga presente i molti aspetti o fattori che hanno influito ed inciso sul farsi dell’edu-cazione e sull’elaborazione di teorie pedagogiche.

La finalità della “contestualizzazione” sta in questo: prendere coscienza dei complessi e a volte tortuosi itinerari entro i quali si snoda la crescita dell’uma-

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nità perché oggi, come ieri, educazione, scuola e pedagogia sono condiziona-te – ma non determinate – da fattori sociali, economici, culturali, religiosi, politici, geografici, demografici, nonché personali.

Pertanto ogni giudizio o valutazione su un’esperienza educativa o te-oria pedagogica dovrà tener presenti tutti questi fattori se non vuol cadere in un’interpretazione ideologica o riduttiva della realtà. Prima di giudicare qualsiasi fatto o teoria è necessario comprenderli, o per lo meno, tentare di comprenderli.

• Esperienze e istituzioni educative (scuole, educatori, associazioni, movi-menti o gruppi particolari) e pensiero pedagogico (autori, teorie dell’educazio-ne). Questi elementi hanno lo scopo di individuare e presentare i nuclei tema-tici di ogni esperienza e istituzione educativa; di far cogliere l’evoluzione delle diverse istituzioni e delle idee degli autori; di sollecitare domande sul perché di tale evoluzione; di cogliere l’incidenza e la risonanza che esse hanno avuto nel proprio ambito territoriale-culturale e al di fuori di esso; di conoscere le critiche di cui sono state oggetto.

• I testi. Scopo del loro inserimento è quello di accostare il lettore ai do-cumenti (le fonti) con gradualità e mentalità critica, così da leggere il testo in un’ottica adeguata, lontana da pregiudizi o tesi precostituite.

I testi sono tratti da testimonianze su esperienze educative, da regolamenti e programmi scolastici, da epistolari, da opere pedagogiche, letterarie e filoso-fiche. Si caratterizzano per il fatto di contenere le idee centrali, le questioni e i temi significativi che si vogliono presentare.

Per facilitarne la consultazione e un eventuale approfondimento viene in-dicato, tra parentesi dopo ogni testo riportato, il nome dell’autore e il titolo abbreviato dell’opera da cui il testo è tratto con relativa pagina.

Se viene utilizzata una raccolta antologica si indica, dopo le abbreviazioni trad. it. in: (traduzione italiana in), l’autore della raccolta, l’anno di pubblica-zione e la pagina.

Dopo ogni testo tratto da uno studio critico moderno si indica, tra paren-tesi, l’autore dello studio citato, l’anno di pubblicazione e la pagina.

I dati completi delle fonti e degli studi critici usati si trovano nella sezione Fonti e bibliografia critica che completa ciascuna delle unità tematiche.

• Per una sintesi. È posta per lo più al termine dell’unità tematica ed ha lo scopo di riassumere in modo critico il tema presentato, di fare integrazioni e di offrire orientamenti per ulteriori approfondimenti. Quando l’unità temati-ca risulta molto ampia, s’inserisce la sintesi a metà percorso.

• Fonti e Bibliografia critica. Comprende l’elenco delle fonti (opere e docu-menti che mettono il lettore in diretto contatto con le opere dei pedagogisti e degli educatori studiati e con le testimonianze riguardanti le esperienze pre-

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sentate) e l’indicazione di opere significative per l’approfondimento del tema in ambito pedagogico.

Gli autori del manuale hanno cercato di utilizzare nella stesura del lavo-ro materiali di prima mano (scritti degli autori studiati, documenti prodotti dalle istituzioni presentate). Tuttavia, dato il tipo di pubblicazione, hanno dovuto attingere anche a ricerche e a pubblicazioni autorevoli con lo scopo, tra l’altro, di offrire una informazione sufficientemente aggiornata dello stato odierno degli studi sulle diverse tematiche. Le opere da cui si sono ricavati i dati vengono riportate ugualmente nella Bibliografia.

• Altri elementi didattici dell’opera: quadri cronologici, che danno una vi-sione complessiva degli eventi che si svolgono nell’unità tematica; carte geo-grafiche della nazione o regione dove si trovano le diverse scuole; illustrazioni; indice dei nomi, indice dei temi.

Alcuni temi privilegiati. Ci sembra di non secondaria importanza dare ri-lievo, senza forzature o enfatizzazioni indebite, ad alcuni temi che non sempre hanno meritato la dovuta attenzione: la formazione professionale, l’educazio-ne della donna, le esperienze di pedagogia cristiana nella storia.

Inoltre abbiamo cercato di mettere in risalto elementi caratteristici dello specifico della cultura europea colta alle radici e lungo il suo evolversi.

Con ciò non si ha la pretesa, pur tenendo presente il vario materiale che offre il manuale, di proporre un sussidio che risponda in modo completo alle varie e molteplici aspettative di studenti, professori, lettori interessati alla sto-ria della pedagogia: ognuno utilizzerà il materiale secondo le proprie esigenze di studio e di ricerca.

Ci auguriamo che la contestualizzazione, l’evoluzione d’istituzioni e idee, la problematizzazione dei temi affrontati inducano i lettori a considerare il passato non come qualcosa di cui liberarsi, ma come una realtà da compren-dere per giungere a darsi ragione del presente.

Questo primo volume abbraccia un ampio ventaglio di temi e di questioni: Dall’educazione antica al Secolo del metodo. Esso potrebbe avere come sotto-titolo Alla ricerca dell’identità culturale dell’Europa. Costituisce il tentativo di andare alla ricerca delle radici dalle quali traggono alimento la nostra cultura e civiltà. Infatti, la storia di una civiltà può essere paragonata a un albero, dove le radici rappresentano il passato, il tronco il presente e le foglie il futuro. Si deve allora dire che non c’è futuro senza radici, cioè senza passato, e che per cambiare realmente non si può partire da zero ma da ciò che è stato. Senza “memoria” non c’è cultura perché, come notava sant’Agostino, chi non ricor-da non può nemmeno pensare.

L’idea di Europa, con tutte le sue implicazioni culturali e politiche e non solo geografiche, nasce nel mondo antico. Non è quindi possibile prescindere

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dalla sua conoscenza se si vuol comprendere la genesi di tale idea e se si vuole comprendere perché oggi siamo in un modo piuttosto che in un altro.

Nella ricostruzione e nell’esposizione degli eventi storici si può procedere in modo sincronico, cioè privilegiando la contemporaneità, le coincidenze dei fatti avvenuti nelle varie parti del mondo, o in modo diacronico, cioè pre-sentando i fatti accaduti in una determinata parte del mondo secondo la loro successione nel tempo.

Scegliamo di procedere in modo diacronico perché ci sembra quello più semplice e lineare, per cui proponiamo di seguito le esperienze educativo-pedagogiche del vicino Oriente Antico, del mondo greco e romano, del cri-stianesimo antico, del mondo medioevale, dell’Umanesimo-Rinascimento, del periodo delle Riforme, del secolo del metodo.

Tuttavia, ciò non significa che non si possano o non si debbano fare con-nessioni e richiami che mettano in evidenza la contemporaneità degli even-ti, la reciproca influenza di alcune teorie sviluppatesi in ambienti diversi, la «pluralità di piani e di ritmi nella realtà storica». Anzi, proprio in ciò sta quel modo diverso di studiare, che deve caratterizzare l’Università e la scuola su-periore e con il quale lo studente deve familiarizzare per giungere alla cono-scenza, cioè alla comprensione di dati, fatti, informazioni alla luce di criteri in grado di ordinare i contenuti in un insieme coerente. Diversamente si ha solo informazione.

* * *

Questa nuova edizione, riveduta e aggiornata, si è resa necessaria per le numerose richieste da parte di colleghi e studenti in seguito all’esaurirsi del-la prima edizione (e successive ristampe) pubblicata dalla SEI. I volumi di quell’edizione erano tre, con un titolo generale: Educazione e pedagogia nei solchi della storia. 1: Dall’educazione antica alle soglie dell’Umanesimo; 2: Dal Rinascimento all’età del Romanticismo; 3: Dalla rivoluzione industriale all’era informatica.

Ora, anche dietro suggerimenti di colleghi, si è ritenuto opportuno edi-tare l’opera in due volumi, per rendere maggiormente visibile la svolta che l’Illuminismo ha dato alla cultura in generale e Jean-Jacques Rousseau alla pedagogia in particolare.

Il titolo generale è stato leggermente modificato inserendovi il termine scuola: Educazione, scuola e pedagogia nei solchi della storia. 1: Dall’educazione antica al secolo del metodo; 2: Dall’Illuminismo all’era della globalizzazione.

Abbiamo mantenuto inalterato l’impianto dell’opera che, a detta di colle-ghi e studenti, è positivo.

Abbiamo, invece, provveduto a inserire nuovi autori; a rivedere alcuni giu-

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dizi su autori, grazie a studi recenti; ad aggiornare la bibliografia; a correggere sviste e refusi.

Ci auguriamo che i due volumi possano, in questa temperie di «emergenza educativa», aiutare a comprendere che l’arte dell’educazione è sempre stata e rimarrà un’arte difficile, ma di eccezionale importanza, poiché, «di fronte alle molteplici sfide del futuro, l’educazione appare come una carta vincente indi-spensabile per permettere all’umanità di progredire verso gli ideali della pace, della libertà e della giustizia sociale» (Comm. Internaz. dell’Unesco sull’edu-cazione per il xxI secolo).

Gli Autori

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