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Fai qualcosa di buono per la tua salute · ostruttiva, BPCO) e che questi gravi effetti sulla...

Date post: 15-Feb-2019
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Al Sindaco del Comune di Civitavecchia, Avv. Pietro Tidei Agli Assessori del Comune di Civitavecchia - Ai Consiglieri comunali I sottoscritti cittadini di Civitavecchia e dell’Alto Lazio PREMESSO che è in corso di svolgimento il procedimento per il rinnovo dell’autoriz- zazione integrata ambientale (AIA) per l’esercizio della centrale termoelettrica di Torrevaldaliga Nord di proprietà di ENEL spa; che nell’ambito dei procedimenti autorizzativi il Sindaco del comune che ospita l’impianto, avvalendosi dei poteri conferitegli dal Regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, può porre precise prescrizioni a tutela della salute dei cittadini; che nel “Rapporto 2011” da poco pubblicato dall’Osservatorio Ambientale per Torrevaldaliga Nord della Regione Lazio, si evidenzia, con qualche differenziazione tra uomini e donne e tra residenti a Civitavecchia e nell’area limitrofa, (escludendo le ospedalizzazioni) un eccesso di mortalità per tumore del polmone, della pleura, della trachea, dei bronchi, del fegato e del rene, nonché un eccesso di mortalità per infezioni acute delle vie respiratorie e per malattia dell’apparato ge- nito-urinario; che, inoltre, nella ricerca commissionata da Greenpeace a SOMO, istituto di ricerca indipendente no profit, i cui dati sono stati riconosciuti come conformi alla realtà dal Tribunale di Roma, si evidenzia che “la produzione termoelettrica a carbone di Enel è causa, in Italia, di una morte pre- matura al giorno e di danni al Paese stimabili in circa 2 miliardi di euro l´anno; mentre in Europa quella stessa produzione causa quasi 1.100 casi di morti premature l´anno e danni per 4,3 miliardi di euro.” che nei documenti relativi alla domanda di rinnovo dell’AIA l’ENEL spa ha, con arrogante impudenza, richiesto tra l’altro: limiti emissivi per il monossido di carbonio di 150 mg/Nm 3 in deroga al limite di 50 mg/Nm 3 prescritto nel prescritti nel BREF sui grandi impianti di combustione (Large Combustion Plants); l’utilizzo di carbone con contenuto di zolfo < 1%; L’autorizzazione a bilanci di massa (per il carbone ma anche per urea,acqua industriale e calcare, NON CONFORME e NETTAMENTE SUPERIORE a quello autorizzato per il medesimo impianto con decreto MAP 55/02/2003 e successive integrazioni, inficiando, di fatto, quasi totalmente la riduzione da quattro a tre gruppi; la riservatezza per i dati contenuti nella scheda B della documentazione per la richiesta del rinnovo Aia, relativa a “Dati e notizie sull’impianto attuale” e comprensiva dei risultati del monitoraggio in continuo delle emissioni al camino. che dette richieste costituiscono un aggravio inquinante che numerose evidenze scientifiche dimostrano avere ulteriori pesanti ricadute sulla salute della popolazione; CONSIDERATO che L’Agenzia Europea per l’Ambiente, sulla base di numerosi studi di altissimo livello, ha reso noto che l’esposizione outdoor anche a bassi livelli di ossido di carbonio provoca un aumento dei ricoveri ospedalieri per scompenso cardiaco, di angina ed infarto cardiaco, di attacchi ischemici transitori ed ictus cerebrali, di infezioni respiratorie e di visite per malattie dell’apparato respiratorio (in particolare la brocopneumopatia cronica ostruttiva, BPCO) e che questi gravi effetti sulla salute persistono anche a livelli molto bassi di CO ed indicano che non esiste una soglia sotto la quale respirare questo gas tossico non crea problemi all’essere umano. In particolare detti studi evidenziano che la relazione tra esposizione al CO e la mortalità è di tipo lineare vale a dire che la mortalità aumenta in proporzione all’aumentare dei livelli di questo inquinante. che l’esposizione acuta e cronica a ossidi e biossidi di zolfo, sia in Europa e negli USA, è associata ad aumenti della mortalità per cause non accidentali e ad incrementi del ricorso al ricovero ospedaliero per crisi asmatiche e riacutizzazione della broncopneumopatia cronico-ostrut- tiva. Che nel sito di Arpa Lazio (http://www.arpalazio.net/main/aria/doc/salute/SO2.php) si legge che “A sostegno di una responsabilità diretta dell’SO 2 nel causare danni alla salute umana va ricordato che a Hong Kong un importante studio di in- tervento nel 1990, ha dimostrato che la riduzione dello zolfo a meno dello 0.5% negli oli combustibili ha ridotto la concentrazione dei solfati da 44 μg/m 3 a 21 μg/m 3 con una riduzione del 2,1% della mortalità entro un anno.” Che Il Sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini e che, nel caso del comune di Civitavecchia, comune ospitante la centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord, lo stesso ha grosse responsabilità anche nei confronti dei cittadini del comprensorio che subiscono le ricadute sulla salute di detto impianto CHIEDONO Al Sindaco di Civitavecchia, avv. Pietro Tidei che in sede di conferenza dei servizi per il rilascio dell’AIA della centrale di Torrevaldaliga Nord, pretenda la conferma delle prescrizioni del decreto Via 680/2003 (realizzazione parco serbatoi, allontanamento scarico della pescicoltura, sistema di manipolazione carbone in depressione etc.) nonché una esatta calendarizzazione per la celere ottemperanza delle stesse, che si evidenzia essere condizione imprescindibile all’esercizio dell’impianto e, avvalendosi dei poteri di cui al Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265, ponga, oltre ad altre che riterrà opportune, le sotto elencate prescrizioni a tutela della salute della popolazione: Rispetto dei limiti emissivi per il monossido di carbonio (CO), come attesi con l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e prescritti nel BREF sui grandi impianti di combustione (Large Combustion Plants), di 50 mg/Nm 3 ; Utilizzo di carbone con contenuto in zolfo non superiore allo 0,3% come prescritto dall‘art. 6 delle Norme di Attuazione del Piano di Ri- sanamento della Qualità dell’Aria della Regione Lazio; Rispetto dei flussi di massa come prescritti ed autorizzati con Decreto MAP/2003, con particolare riferimento al quantitativo di carbone uti- lizzabile, anche al fine di non inficiare la riduzione della centrale da quattro a tre gruppi; Rispetto delle ore di funzionamento come autorizzate con Decreto MAP/2003; Adeguamento del rendimento dell’impianto a livelli previsti dal BREF LCP e fissati nell’intervallo tra il 43 e il 47%; Desecretazione e pubblicazione dei contenuti relativi alla scheda B della documentazione per la richiesta del rinnovo Aia e relativa a “Dati e notizie sull’impianto attuale” comprensiva dei risultati del monitoraggio in continuo delle emissioni al camino. Movimento No Coke Alto Lazio Forum Ambientalista I banchetti per la raccolta delle firme saranno allestiti: Sabato 27 ottobre 2012 - dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00 a Piazza Cavour Sabato 3 novembre 2012 - dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 20,00 a Piazza Cavour Fai qualcosa di buono per la tua salute È un gesto che vale molto di più delle parole QUI DI SEGUITO IL CONTENUTO DELLA PETIZIONE e-mail: [email protected] www.noalcarbone.blogspot.com LAMBERTI - Grafica e Stampa - Tarquinia
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Al Sindaco del Comune di Civitavecchia, Avv. Pietro TideiAgli Assessori del Comune di Civitavecchia - Ai Consiglieri comunali

I sottoscritti cittadini di Civitavecchia e dell’Alto Lazio

PREMESSO

che è in corso di svolgimento il procedimento per il rinnovo dell’autoriz-zazione integrata ambientale (AIA) per l’esercizio della centrale termoelettricadi Torrevaldaliga Nord di proprietà di ENEL spa;

che nell’ambito dei procedimenti autorizzativi il Sindaco del comune cheospita l’impianto, avvalendosi dei poteri conferitegli dal Regio decreto 27luglio 1934, n. 1265, può porre precise prescrizioni a tutela della salutedei cittadini;

che nel “Rapporto 2011” da poco pubblicato dall’Osservatorio Ambientaleper Torrevaldaliga Nord della Regione Lazio, si evidenzia, con qualchedifferenziazione tra uomini e donne e tra residenti a Civitavecchia enell’area limitrofa, (escludendo le ospedalizzazioni) un eccesso dimortalità per tumore del polmone, della pleura, della trachea, deibronchi, del fegato e del rene, nonché un eccesso di mortalità perinfezioni acute delle vie respiratorie e per malattia dell’apparato ge-nito-urinario;

che, inoltre, nella ricerca commissionata da Greenpeace a SOMO, istitutodi ricerca indipendente no profit, i cui dati sono stati riconosciuti comeconformi alla realtà dal Tribunale di Roma, si evidenzia che “la produzionetermoelettrica a carbone di Enel è causa, in Italia, di una morte pre-matura al giorno e di danni al Paese stimabili in circa 2 miliardi dieuro l´anno; mentre in Europa quella stessa produzione causa quasi1.100 casi di morti premature l´anno e danni per 4,3 miliardi di euro.”

che nei documenti relativi alla domanda di rinnovo dell’AIA l’ENEL spaha, con arrogante impudenza, richiesto tra l’altro:

– limiti emissivi per il monossido di carbonio di 150 mg/Nm3 in derogaal limite di 50 mg/Nm3 prescritto nel prescritti nel BREF sui grandiimpianti di combustione (Large Combustion Plants);

– l’utilizzo di carbone con contenuto di zolfo < 1%;

– L’autorizzazione a bilanci di massa (per il carbone ma anche perurea,acqua industriale e calcare, NON CONFORME e NETTAMENTESUPERIORE a quello autorizzato per il medesimo impianto con decreto

MAP 55/02/2003 e successive integrazioni, inficiando, di fatto, quasitotalmente la riduzione da quattro a tre gruppi;

– la riservatezza per i dati contenuti nella scheda B della documentazioneper la richiesta del rinnovo Aia, relativa a “Dati e notizie sull’impiantoattuale” e comprensiva dei risultati del monitoraggio in continuo delleemissioni al camino.

che dette richieste costituiscono un aggravio inquinante che numeroseevidenze scientifiche dimostrano avere ulteriori pesanti ricadute sullasalute della popolazione;

CONSIDERATO

che L’Agenzia Europea per l’Ambiente, sulla base di numerosi studi dialtissimo livello, ha reso noto che l’esposizione outdoor anche a bassilivelli di ossido di carbonio provoca un aumento dei ricoveri ospedalieriper scompenso cardiaco, di angina ed infarto cardiaco, di attacchi ischemicitransitori ed ictus cerebrali, di infezioni respiratorie e di visite per malattiedell’apparato respiratorio (in particolare la brocopneumopatia cronicaostruttiva, BPCO) e che questi gravi effetti sulla salute persistono anchea livelli molto bassi di CO ed indicano che non esiste una soglia sottola quale respirare questo gas tossico non crea problemi all’essere umano.In particolare detti studi evidenziano che la relazione tra esposizione alCO e la mortalità è di tipo lineare vale a dire che la mortalità aumentain proporzione all’aumentare dei livelli di questo inquinante.

che l’esposizione acuta e cronica a ossidi e biossidi di zolfo, sia inEuropa e negli USA, è associata ad aumenti della mortalità per causenon accidentali e ad incrementi del ricorso al ricovero ospedaliero percrisi asmatiche e riacutizzazione della broncopneumopatia cronico-ostrut-tiva.

Che nel sito di Arpa Lazio(http://www.arpalazio.net/main/aria/doc/salute/SO2.php) si legge che “Asostegno di una responsabilità diretta dell’SO

2nel causare danni alla

salute umana va ricordato che a Hong Kong un importante studio di in-tervento nel 1990, ha dimostrato che la riduzione dello zolfo a menodello 0.5% negli oli combustibili ha ridotto la concentrazione dei solfatida 44 μg/m3 a 21 μg/m3 con una riduzione del 2,1% della mortalità entroun anno.”

Che Il Sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini e che,nel caso del comune di Civitavecchia, comune ospitante la centrale acarbone di Torrevaldaliga Nord, lo stesso ha grosse responsabilità anchenei confronti dei cittadini del comprensorio che subiscono le ricadutesulla salute di detto impianto

C H I E D O N O

Al Sindaco di Civitavecchia, avv. Pietro Tidei che in sede di conferenzadei servizi per il rilascio dell’AIA della centrale di Torrevaldaliga Nord,pretenda la conferma delle prescrizioni del decreto Via 680/2003(realizzazione parco serbatoi, allontanamento scarico della pescicoltura,sistema di manipolazione carbone in depressione etc.) nonché una esattacalendarizzazione per la celere ottemperanza delle stesse, che sievidenzia essere condizione imprescindibile all’esercizio dell’impianto e,avvalendosi dei poteri di cui al Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265,ponga, oltre ad altre che riterrà opportune, le sotto elencate prescrizionia tutela della salute della popolazione:

– Rispetto dei limiti emissivi per il monossido di carbonio (CO), comeattesi con l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e prescritti nelBREF sui grandi impianti di combustione (Large Combustion Plants),di 50 mg/Nm3;

– Utilizzo di carbone con contenuto in zolfo non superiore allo 0,3%come prescritto dall‘art. 6 delle Norme di Attuazione del Piano di Ri-sanamento della Qualità dell’Aria della Regione Lazio;

– Rispetto dei flussi di massa come prescritti ed autorizzati con DecretoMAP/2003, con particolare riferimento al quantitativo di carbone uti-lizzabile, anche al fine di non inficiare la riduzione della centrale daquattro a tre gruppi;

– Rispetto delle ore di funzionamento come autorizzate con DecretoMAP/2003;

– Adeguamento del rendimento dell’impianto a livelli previsti dal BREFLCP e fissati nell’intervallo tra il 43 e il 47%;

– Desecretazione e pubblicazione dei contenuti relativi alla scheda Bdella documentazione per la richiesta del rinnovo Aia e relativa a “Datie notizie sull’impianto attuale” comprensiva dei risultati del monitoraggioin continuo delle emissioni al camino.

MovimentoNo Coke Alto Lazio

ForumAmbientalista

I banchetti per la raccolta delle firme saranno allestiti:

Sabato 27 ottobre 2012 - dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00 a Piazza Cavour

Sabato 3 novembre 2012 - dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 20,00 a Piazza Cavour

Fai qualcosa di buonoper la tua salute

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