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FAIRTRADE: PER LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE E ......favorisce i network tra i produttori. Ma c’è un...

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FAIRTRADE: PER LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE REPORT 2010
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FAIRTRADE:PER LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE E AMBIENTALEREPORT 2010

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INTRODUZIONE 32 INTRODUZIONE

Introduzione

quelli del Commercio Equo eSolidale, indicatore del fatto che ilvalore etico e sociale della nostraproposta è ben rappresentata. Inquesto senso sarà sempre piùimportante cercare di proporsi ainuovi protagonisti, fautoridell’acquisto auto-organizzato, qualii GAS (Gruppi di Acquisti Solidali) e idistretti delle economie solidalilocali.Il 2010 per Fairtrade Italia è stato unanno di cambiamenti, che si sonopotuti affrontare con serenità – edoggi possiamo dire con il confortodel successo per l’aumento deivalori commercializzati – perché ilConsorzio affonda le proprie radiciin un terreno solido, frutto di unastoria collettiva più che decennale edei contributi degli uomini e donneche si sono succeduti alla sua guidae nelle posizioni operative e diresponsabilità.La prima transizione ha riguardatol’elezione, a metà dell’anno, delConsiglio di Amministrazione,rinnovato per oltre la metà dei suoicomponenti e la nomina di un nuovoPresidente. Per la prima volta allaguida del Consorzio non c’è uno deifondatori dell’allora Transfair-Fairtrade; ma questo non è lachiusura di un ciclo quanto piuttostoil passaggio del testimone da CarloTestini al sottoscritto. E con la finedel 2010 si è concluso il rapporto dicollaborazione con Adriano Poletti,figura storica e centrale dellanascita e crescita del movimentoequosolidale italiano e della nostraorganizzazione in particolare. A lorodue in particolare il merito e il

riconoscimento di averci condottofino a qui.Il secondo cambiamento è giunto afine 2010 con la decisione definitivadel passaggio del sistema italiano dicertificazione e controllo a FLO Cert,società indipendente accreditataISO65. Una scelta che enfatizza ilvalore della certificazione erappresenta un’ulterioreopportunità di sviluppo di mercatoper i licenziatari offerta dal sistemaFairtrade International. Ora inizia ilpercorso di conversione, cheprevede un ruolo importante diaccompagnamento e sostegno daparte della struttura di FairtradeItalia, che durerà fino a fine 2012.Infine la scelta commerciale diconcentrarsi sui core products equelli ad alto valore simbolico, perfinalizzare al meglio l’impegno diuno staff che presenta una elevataprofessionalità e motivazione e chetrova in Fairtrade International –oggi rinnovato con alcune nuovedirezioni e uffici strategici – un validointerlocutore, come ad esempionell’account global management.In questo settore le sfide non sonopoche, prima fra tutte quelle dimettere ancor più a valore i servizidei Product Manager, una ricchezzache fa di Fairtrade International edelle iniziative nazionali un sistemache va ben oltre l’essere ente dicertificazione, ma ci caratterizzacome un soggetto che si occupadello sviluppo dei prodotti fino allapenetrazione del mercato conmarketing e comunicazione inrapporto con i produttori,importatori e trasformatori.

A questo va aggiunta la ricchezzadella nostra base sociale, che nontrova eguali in altre iniziativenazionali del sistema FairtradeInternational, perché in Italia fu ilTerzo Settore insieme alleorganizzazioni del Commercio Equoa far nascere l’associazioneTransfair-Fairtrade, in quellaentusiasmante stagione dimetà/fine anni ’90 in cui nascevaanche Banca Popolare Etica. Aquesta peculiarità associativadedicheremo molte attenzioni nelcorso del prossimo futuro; spazi dico-progettazione e condivisione perrinnovare un’alleanza che vadeclinata in nuovi progetti ecollaborazioni. Insieme ad unosforzo per ampliare ulteriormentela base sociale.In tutto questo spiace, ancora unavolta, annotare quanto la politica, ein particolare il Legislatorenazionale, non abbia trovato modo etempo per normare e sostenere unsettore che cresce. A parzialecompensazione di ciò l’impegno dimolte Regioni Italiane che non solohanno legiferato a favore delCommercio Equo e Solidale mahanno anche finanziato bandi perprogetti, che hanno avuto il pregionon secondario di far lavorareinsieme e con soddisfazionereciproca i vari soggettidell’equosolidale italiano – comeaccaduto in Veneto – segno di unamaturità raggiunta dal movimento.

Andrea Nicolelli RossiPresidente

Carlo TestiniGià Presidente

Nell’anno appena concluso ci sonostati momenti in cui in Italia ètornata con prepotenza un’idealacerante nel mondo produttivo edimprenditoriale secondo cui il costodel lavoro e l’eccessiva tutela deilavoratori (dal punto di vistacontrattuale, dei ritmi di lavoro, dellasicurezza, ecc.) rappresentano ilprincipale vincolo negativo allaripresa della crescita del nostropaese. Un’idea secondo noi vecchia,che pretende che la competizionecon i paesi emergenti, nel tempodella globalizzazione, si possa farescaricando sull’anello più debole lariduzione dei costi, a colpi diprecariato o riduzione delle tutele. Noi invece continuiamo a volerrappresentare quella cultura deidiritti che al contrario ritienenecessario impegnarsi affinchésempre di più i lavoratori ricevanoun giusto salario, i diritti sindacalitrovino cittadinanza, si elimini lapiaga dello sfruttamento del lavorominorile, e le donne lavoratrici,ancor oggi le più deboli, non venganoricattate. E che quindi pensa sidebba innescare un percorso cheprende come esempio i casi piùvirtuosi, e non si debba assistere auna corsa al ribasso.In altre parole ci siamo accorti diquanto il messaggio originariodell’equosolidale sia ancora attuale:costruire un mercato e unaeconomia al servizio dell’uomo. Fortunatamente sono in crescita leimprese che si interrogano sul valoresociale, e anche nel nostro settoreabbiamo registrato un significativoaumento di aziende profit che

diventano sub-licenziatarie, fosseanche per pochi prodotti Fairtrade.Un percorso per noi prezioso, perchénel solco della contaminazione.Nelle pagine – seppur digitali – diquesto report trovate molti numeri:sull’aumento delle vendite, sulleperformance e sulla crescita neiconsumi, sui nuovi prodotti, lemarche e le linee commerciali, sigledi grandi insegne della distribuzioneche si affacciano o consolidano laloro partnership con Fairtrade.Quando li leggiamo dobbiamo averela capacità di vedere cosa realmenterappresentano: dietro ai grafici c’èla scommessa più importantedell’equosolidale: restituire valore allavoro, ma anche consentire allecomunità del Sud del Mondo e deipiccoli produttori di poter decideresul loro sviluppo. Questi numeri sitraducono in empowerment, inpercorsi di autodeterminazionecondivisa, tra cui la possibilità diinvestire nel miglioramento dellapropria capacità imprenditoriale. È un approccio globale allasostenibilità:sociale/economico/ambientale chefavorisce i network tra i produttori.

Ma c’è un altro fenomeno rispetto alquale il Fairtrade dà il suocontributo ed indica una via. Inepoca di cambiamenti climaticiconclamati – per altro causati ingrandissima parte dagli stili di vita edi produzione di quei paesi del nordcon impronta ecologicapesantissima – sono le economie ele produzioni agricole più fragili arischiare di subire i contraccolpi più

seri. Gli standard di FairtradeInternational consentono diincrementare e sostenere leproduzioni eco-sostenibili o laconversione al biologico (oggi il 50%dei prodotti certificati Fairtrade sonoanche bio), che meglio si adattano eriducono le emissioni climalteranti.Inoltre prevedono l’OGM free, latutela delle risorse naturali comeacqua o foreste, e consentono dimantenere la biodiversità e lasovranità alimentare: sono la stradaconcreta per una giustizia climatica.Nel 2010 abbiamo registrato unacrescita del +15% del valore dellavendita dei prodotti certificatiFairtrade nel mercato italiano. È lafotografia di una crescita costante,quest’anno in doppia cifra (rispettoal +5% del 2009) anche se ancoralenta rispetto a mercati equivalential nostro in Europa. L’equosolidalesi inserisce a pieno titolo in unfenomeno che molti analisti hannoriconosciuto: il consumatore italianospende meglio, non meno.È il valore della certificazione e dellagaranzia che ripaga in termini dirisultati, assieme ad un costantelavoro della nostra strutturaoperativa impegnata a definire nuoviprodotti Private Label con i retailerse sviluppare partnership di livellocon leader di segmento. Strategiapercorribile perché oggil’equosolidale è anche qualità.

Sul fronte del “consumatori etici” èinteressante notare che non si sianoverificate erosioni dovute ai consumicrescenti di prodotti locali,stagionali e biologici rispetto a

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Sommario

SOMMARIO 5

I DATI INTERNAZIONALI 6Un ampio orizzonte di nome Fairtrade 7

LA CERTIFICAZIONE: 8UN PROCESSO SEMPRE PIÙ SICUROGaranzia di Tracciabilità dei prodotti Fairtrade 9Ma cosa significa Tracciabilità? 10

UN IMPEGNO ANCHE “VERDE” 14L’impatto dei cambiamenti climatici sui produttori Fairtrade 15Perché il cambiamento climatico è una questione cruciale per Fairtrade 16Non è la questione dei chilometri alimentari a contare 17Una sostenibilità più ampia per i prodotti Fairtrade 19

VENDITE E PRODOTTI 20I risultati del 2010 21Da dove vengono i prodotti certificati Fairtrade 22Storie di produttori: Kuapa Kokoo Union e il cacao Fairtrade 24Ancora prodotti: le novità del 2010 26

LA GDO E IL FAIRTRADE 28Il mercato in generale 29

COMMERCIO EQUO E PUBBLICHE 32AMMINISTRAZIONILa campagna “Città Equosolidali” 33

COMUNICARE LA DIFFERENZA 36

LE AZIENDE LICENZIATARIE - MARZO 2011 40

DOVE TROVARE I PRODOTTICERTIFICATI FAIRTRADE 44

I SOCI DEL CONSORZIO FAIRTRADE ITALIA - MARZO 2011 46

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Un ampio orizzonte di nome Fairtrade

I DATI INTERNAZIONALI 7

Fairtrade Italia è parte di FairtradeInternational, il coordinamentointernazionale dei marchi digaranzia, insieme ad altre 23organizzazioni che operano inEuropa, Stati Uniti, Canada,Australia e Giappone. Ma ilFairtrade ha conquistato anchenuovi consumatori al di fuori deisuoi mercati tradizionali. Le vendite

sono aumentate in manieraesponenziale in Europa dell’Est,Sudafrica e in molti paesi del Suddel Mondo.

Nonostante la peggiore recessioneeconomica degli ultimi 70 anni,iniziata alla fine del 2008, i prodottiFairtrade nel 2010 continuano acrescere a livello globale

(3,4 miliardi di euro spesi in prodotticertificati Fairtrade nel 2009, controi 2,9 miliardi di euro del 2008). I consumatori di tutto il mondocontinuano dunque a testimoniare illoro grande impegno ad avvicinarsiad un commercio più giustoincentivando i produttori.

Le vendite globali di prodotticertificati Fairtrade hannoprovocato un forte impatto pari a 1 milione e 200 mila produttori e lavoratori che ora vendonoattraverso questo canale. Si calcolache le organizzazioni coinvolte nelsistema siano 827 in 60 paesi delmondo. In questo modo hannopotuto beneficiare di un prezzostabile e più alto rispetto al mercatoconvenzionale, nonché del FairtradePremium per progetti di sviluppo. Iproduttori di cacao e zuccherohanno conosciuto l’incremento piùconsistente nelle vendite grazieall’impegno di brand mondiali comeDairy Milk di Cadbury, Kit Kat diNestlè, Green & Black’s e Ben & Jerry’s.

Nel corso del 2010 FairtradeInternational, in collaborazione conARM (Alliance for ResponsibleMining) ha introdotto gli standardper la certificazione equosolidaledell’oro. Attualmente l’oro ècommercializzato esclusivamentein Gran Bretagna e in Canada, e lasua estrazione coinvolge noveorganizzazioni di produttori inBolivia, Colombia, Ecuador, Perù.

I DATI INTERNAZIONALI

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Garanzia di Tracciabilità dei prodotti Fairtrade

LA CERTIFICAZIONE: UN PROCESSO SEMPRE PIÙ SICURO 9

Il requisito della Tracciabilità Fisicaè stato incluso nel 2009 all’internodei nuovi Generic Trade Standard(GTS), già introdotti in manieraesaustiva nel precedente Report diAttività di Fairtrade Italia.Attraverso la Tracciabilità Fisica sirichiede che i prodotti siano benidentificati e separati dalle mercinon Fairtrade lungo tutto ilprocesso di lavorazione ecommercializzazione, con l’obiettivodi assicurare una connessionediretta tra i consumatori e iproduttori Fairtrade, che accrescala fiducia e aumenti gli sbocchi dimercato per i produttori stessi.A partire da maggio 2009 era statoconcesso un periodo di transizionedi 2 anni per permettere aglioperatori di conformarsi ai nuovirequisiti. Erano anche state individuatealcune categorie di prodotto

(zucchero di canna, cacao, tè, succodi frutta) per le quali eranonecessarie ulteriori ricercheriguardanti la praticabilità effettivadel requisito di Tracciabilità Fisica(o Diretta).Dopo un intenso lavoro diconsultazione con i Produttori e iTraders interessati e consulenze

con professionisti di diversi settori,il Comitato per gli Standard diFairtrade International è giunto allaconclusione che per le quattrocategorie citate la TracciabilitàDiretta non può essere obbligatoria:rimane tuttavia necessariogarantire una Tracciabilità Indiretta(o Documentale) del prodotto.

LA CERTIFICAZIONE: UN PROCESSO SEMPRE PIÙ SICURO

LO STANDARD IN BREVEData di pubblicazione: 17 dicembre 2010

Contenuto: Aggiornamento Standard sulla Tracciabilità da includerenei Fairtrade Generic Trade Standards

A chi è diretto: produttori, traders, licenziatari

Prodotti: tutte le categorie, inclusi succo, cacao, tè, zucchero

Dove consultarlo: www.fairtrade.net/standards.html

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LA CERTIFICAZIONE: UN PROCESSO SEMPRE PIÙ SICURO 11

Per queste materie prime,caratterizzate da filiere diapprovvigionamento aTracciabilità Indiretta, rimangonocomunque validi tutti i criteri e lecondizioni relativi ai prodotticertificati Fairtrade. Con l’acquisto di una barretta dicioccolato o un succo di fruttaFairtrade il consumatore è semprecerto che l’azienda produttrice delNord del Mondo (italiana e non) haacquistato una determinataquantità di prodotto daorganizzazioni di produttoriFairtrade nei paesi in via disviluppo, e che grazie a questo lefamiglie dei piccoli produttorihanno ricevuto un prezzo equo, ilavoratori delle piantagioni hannopotuto godere di migliori

condizioni di lavoro e che ilFairtrade Premium è statoreinvestito in formazione,infrastrutture e servizi sociali. Leorganizzazioni dei produttori nellungo periodo avranno la sicurezza

di condizioni di vita dignitose epotranno pianificare il loro futuro.Bisogna inoltre aggiungere che inItalia una grossa percentuale deiprodotti certificati Fairtrade recaanche il marchio biologico.

10 LA CERTIFICAZIONE: UN PROCESSO SEMPRE PIÙ SICURO

Ma cosa significa Tracciabilità?

Chi si occupa della lavorazione edella commercializzazione diprodotti Fairtrade ha l’esigenza diacquisire le materie primenecessarie presso leorganizzazioni di produttoricertificati, a condizioni conformicon gli Standard Fairtrade e con irelativi criteri di certificazione.Nella maggior parte dei casi (per ilmomento più del 75%) esiste unaTracciabilità Diretta fin dall’origine:ciò significa che il prodottoFairtrade può essere rielaborato, equindi tracciato, separatamentedagli altri prodotti non Fairtrade inqualsiasi fase della produzione edella lavorazione. Questo è adesempio il caso di caffè, banane,rose, prodotti di cotone, riso, noci,frutta secca, miele.

Ci sono però eccezioni cheriguardano alcune categorie diprodotto, per le quali si presentanoalcune peculiarità:

(1) le organizzazioni di produttorinon hanno alcun controllosulla lavorazione della materiaprima;

(2) una lavorazione separata instabilimenti “dedicati” nonsarebbe sensata dal punto divista economico e/o logistico.

In questi casi non è possibileidentificare univocamente tutti ilivelli di produzione senzarischiare di compromettere i puntipiù deboli dell’intera filiera (ipiccoli produttori, così come leorganizzazioni di lavoratori dellepiantagioni), o senza escluderli

definitivamente dal mercatoequosolidale. Così accade per lo zucchero, il tè,il succo d’arancia o la cioccolata.In tutti questi casi la Tracciabilitàpuò essere solo Indiretta, e sibasa su una documentazionedettagliata, dalla quale si puòricavare la provenienza di unprodotto e il suo luogo di vendita1. FLO-Cert, in quanto ente dicertificazione indipendente,esegue severe ispezioni sulladocumentazione al fine digarantire che i volumi di venditadel prodotto Fairtrade sianocoerenti rispetto alle quantitàacquistate, seguendo il volume dei prodotti lungo tutta la filiera di lavorazione ecommercializzazione.

1 Si tratta della procedura di “mass balance”. Prendiamo il caso di un’azienda che fornisca una certa quantità di materie prime Fairtrade adun centro di trasformazione dove avverrà la produzione: da quest’ultimo potrà uscire ed essere venduta come Fairtrade solo una quantitàben precisa di prodotti lavorati (finiti) Fairtrade che dovrà essere corrispondente alla quantità di materia prima entrata.

TRACCIABILITÀ DIRETTA (FISICA) DALL’ORIGINEes.: Banane e Caffè

ECCEZIONE:TRACCIABILITÀ INDIRETTA (O DOCUMENTALE)es.: Zucchero di Canna e Succo d’arancia

piccoli produttori

CooperativaFAIRTRADE

ESPORTATORE IMPORTATORE

TRASFORMATORE

ad es.:Torrefattore di Caffè;Maturatore di Banane

LICENZIATARIO

DISTRIBUTORI

CONSUMATORIPiantagione /

Azienda AgricolaFAIRTRADE

FLUSSO DELLE MERCI FAIRTRADE

FLUSSO DEL DENARO: Pagamento del Prezzo FAIRTRADE prestabilito per la merce, e del PremioFairtrade aggiuntivo, dedicato ad investimenti di tipo sociale, educativo, infrastrutturale, e al miglioramentodei processi produttivi (ex sviluppo dell’agricoltura Bio)

piccoli produttori

CooperativaFAIRTRADE

ESPORTATORE IMPORTATORE

TRASFORMATORE

ad es.:Zuccherificio;Trasformatore

concentrato di frutta

LICENZIATARIO

DISTRIBUTORI

CONSUMATORIPiantagione /

Azienda AgricolaFAIRTRADE

FLUSSO DELLE MERCI FAIRTRADE

FLUSSO DEL DENARO: Pagamento del Prezzo FAIRTRADE prestabilito per la merce, e del PremioFairtrade aggiuntivo, dedicato ad investimenti di tipo sociale, educativo, infrastrutturale, e al miglioramentodei processi produttivi (ex sviluppo dell’agricoltura Bio)

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LA CERTIFICAZIONE: UN PROCESSO SEMPRE PIÙ SICURO 13

zucchero. Per le altreorganizzazioni di produttori unalavorazione separata in fabbriche“dedicate” comporterebbe dei costiaggiuntivi troppo alti e diconseguenza renderebbe i prodottitroppo cari, ponendoli fuorimercato, senza alcun beneficio perle organizzazioni stesse.I prodotti col marchio Fairtradeinnescano nella filiera didistribuzione delle grosse impreseun processo a lungo termine, chepotrà avere successo solo passodopo passo.

12 LA CERTIFICAZIONE: UN PROCESSO SEMPRE PIÙ SICURO

Un confronto con l’energiaproveniente da fonti rinnovabilirivela parecchie analogie conquesto sistema. Chi usa energiaproveniente da fonti rinnovabili sache la corrente che riceve a casapropria rappresenta in realtà unmix di energie. Tuttavia la scelta difavorire l’utilizzo di “energiapulita” è un incentivo ad una piùcomplessiva produzione di energiada fonti rinnovabili. Separarel’energia pulita da quellatradizionale comporterebbe infattidei costi troppo elevati. Analogamente accade anche nellalavorazione dei prodotti delcommercio equo Fairtrade comeper esempio la canna da zucchero. Presso le cooperative cheproducono zucchero in linea con icriteri del sistema Fairtrade, iproduttori godono di condizioni dilavoro dignitose e vengonoimpiegate tecniche di coltura

sostenibili. Tuttavia per le stessecooperative una ulterioreseparazione nei processi dilavorazione dello zucchero di cannaFairtrade non sarebbe sensata dalpunto di vista economico e/ologistico. La maggior parte dellefamiglie dei produttori, infatti,vende il proprio raccolto ad aziendeesportatrici, le quali, dal momento

della ricezione, impiegano solo 48ore nella preparazione del prodottoper l’esportazione, e lavorano tuttolo zucchero ricevuto senzadistinzione, essendo i volumiFairtrade troppo piccoli per essereprocessati separatamente. Solopoche cooperative dispongono dellastrumentazione necessaria per unalavorazione autonoma dello

es.: Cacao o Cioccolato

piccoli produttori

Cooperative di PiccoliProduttori o Organizz. diLavoratori in Piantagioni

Certificate

Sviluppo e Revisione degliStandard FAIRTRADE esistenti

Organizzazione di CertificazioneIndipendente Accreditata ISO65

Consulenza ai Piccoli Produttori ealle Organizzazioni di Lavoratori neiPaesi in Via di Sviluppo

Svolge le funzioni di Controllo sullabase degli Standard Fairtrade presso gli operatori certificati

Concessionedella Sub-LicenzaFairtrade alleimpreseitaliane

Consulenzaalle impreseche intendonoentrare nelmercatoFairtrade

Sensibilizzazionesul commercioequo e solidale,e sullaCertificazioneFairtrade

FAIRTRADEINTERNATIONAL

FAIRTRADEITALIAFLO-CERT GmbH

ESPORTATORECertificato

IMPORTATORECertificato

TRASFORMATORECertificato CONSUMATORI

LICENZIATARIODistribuzioneRistorazione

CooperativaFAIRTRADE

ESPORTATORE IMPORTATORE

TRASFORMATORE

ad es.:Azienda di

trasformazione delCacao / Cioccolato

LICENZIATARIO

DISTRIBUTORI

CONSUMATORIPiantagione /

Azienda AgricolaFAIRTRADE

FLUSSO DELLE MERCI FAIRTRADE

FLUSSO DEL DENARO: Pagamento del Prezzo FAIRTRADE prestabilito per la merce, e del PremioFairtrade aggiuntivo, dedicato ad investimenti di tipo sociale, educativo, infrastrutturale, e al miglioramentodei processi produttivi (ex sviluppo dell’agricoltura Bio)

FAIRTRADENETWORK INTERNAZIONALE

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UN IMPEGNO ANCHE “VERDE” 15

Tanti sono i problemi che icambiamenti climatici portano consé. Per esempio l’aumento dellatemperatura in Perù, che disturbala fioritura degli alberi di mango, iquali, solo nel 2009, hannodiminuito la loro produttività del70%. Anche le industrie di caffè etè dell’America Latina e dell’Africahanno patito la scarsità di acquapotabile, mentre la pioggia troppointensa ha danneggiato le colture.Alcune varietà di zucche e dimanioca dell’Uganda, chenecessitano di molta acqua, sono

scomparse. Le piante di caffèhanno smesso di fiorire e laproduzione di caffè potrebbe venireinteramente cancellata nel giro di30-40 anni. 50 milioni di famigliedell’Ovest ed Est Africa dipendonodai ricavi della vendita delle noci dikarité, i cui alberi però stanno peressere abbattuti per fare piùspazio alle piantagioni daesportazione. L’acquisto di cibodiventa così più costoso e, senzalavoro e opportunità, i giovani sonocostretti a spostarsi nelle grandicittà.

UN IMPEGNO ANCHE “VERDE”

L’impatto dei cambiamenti climaticisui produttori Fairtrade

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UN IMPEGNO ANCHE “VERDE” 17

L’attenzione dei consumatori, graziealle campagne sui cambiamenticlimatici, si è focalizzatamaggiormente sulla questione“chilometri alimentari” (quantodistante un prodotto ha viaggiatoprima di raggiungere ilconsumatore) e “chilometri aerei”(se e per quale distanza un prodottoè stato trasportato via aerea). Molti“consumatori etici” hanno affrontatoil dilemma se sia meglio comprarelocale o Fairtrade, dato che i prodottidi quest’ultimo sono inevitabilmenteimportati da grandi distanze e sonoquindi considerati di impattonegativo sull’ambiente. Ma la realtànon è così semplice: evidenzesempre maggiori dimostrano quanto

sia sbagliato presupporre che iprodotti provenienti dai paesi in via disviluppo abbiano automaticamenteun impatto maggiore rispetto aiprodotti cresciuti in Europa, perchéFairtrade può avere realmente unimpatto positivo sull’ambiente,proprio per il fatto che la sua prioritàè la sostenibilità.

Il caso dell’InghilterraLa realtà è che di tutte le esportazionidi frutta e ortaggi dall’Africa, il 90%ha viaggiato tramite nave, che ha ilminore impatto per tonnellata di ognialtro mezzo di trasporto. Inoltre, iprodotti Fairtrade trasportati viaaerea sono stati spesso gli unici

certificati ad essere stati importati inmodo regolare.

La frutta e gli ortaggicoltivati localmenteproducono emissioni diCO2 minori rispetto aiprodotti Fairtrade diorigine estera

Il viaggio che un prodotto affrontaper arrivare al consumatore spessonon è significativo in termini diemissioni totali dal ciclo vitale.Un’analisi recente dei prodottialimentari negli Stati Uniti hamostrato che l’89% delle emissionitotali di un prodotto sono associate

16 UN IMPEGNO ANCHE “VERDE”

Ci sono tante evidenze chedimostrano che Fairtrade ha unruolo diretto nell’aiutare i piccoliproduttori dei paesi del Sud delMondo ad adattarsi ai cambiamenticlimatici tramite finanziamenti eprogrammi appositi per lariduzione di emissioni di gas serracon conseguente verifica delleriduzioni di emissioni. Moltiproduttori Fairtrade hanno giàcominciato a compensare leemissioni di CO2 riducendo l’uso diprodotti chimici, sviluppandol’agricoltura biologica,razionalizzando l’acqua e prestandoattenzione agli sprechi. Altri hannosviluppato piani per proteggere leforeste, ripiantare alberi per evitarel’erosione dei suoli, riciclaremateriale o investire fondi in fornialimentati dai gusci del caffèriciclato. Fairtrade incoraggiasempre i produttori a minimizzarel’uso dell’energia, specialmentequella derivata da fonti nonrinnovabili: i produttori di tè indianihanno sostituito il riscaldamentotradizionale a legna con un sistemadi pannelli solari, altri hannosovvenzionato l’acquisto diequipaggiamenti quali stufe acarburante efficienti e pentole apressione. Fairtrade, inoltre, sta giàanalizzando lo sviluppo di un nuovomeccanismo di credito globale persupportare i produttori: un fondospecifico che fornisca un supportoaddizionale ai produttori chedevono affrontare il cambiamentoclimatico.

Perché il cambiamento climatico èuna questione cruciale per Fairtrade

Non è la questione dei chilometri alimentari a contare

QUALI SONO LE FONTI DI EMISSIONE DI GAS SERRA?L’attività agricola produce gas serra attraverso la coltivazione dellaterra, il bestiame e l’uso di energia elettrica, di combustibile fossile edi fertilizzanti. Le emissioni sono causate inoltre dalla deforestazioneo dall’utilizzo delle terre oltreoceano per produrre derrate alimentariper gli esseri umani e il bestiame. Gli allevamenti contribuiscono circaal 20% delle emissioni globali di gas serra a causa delle emissioni delbestiame, del disboscamento dei terreni necessari per nutrire epascolare gli animali e all’uso di fertilizzanti sintetici. Il trasporto delcibo su gomma ha prodotto 10 milioni di tonnellate di emissioni dibiossido di carbonio nel Regno Unito.

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UN IMPEGNO ANCHE “VERDE” 19

Un’indagine del 2006 ha analizzatoil ciclo di vita alimentare deiprodotti del Regno Unito rispetto aquelli del Kenya, mettendo inevidenza il problema che sorgequando si considera la questioneriguardante le emissioni chederivano dalla produzione agricola.Ci si scontra, infatti, con un fattoreche influisce sull’equilibrio delleparti in modo molto diverso espiega perché i contadini kenianiconsiderino ingiusto il divieto diesportare i prodotti che coltivanodurante tutta la loro vita. In media,infatti, gli africani sono responsabilidei più bassi livelli di emissione digas serra se confrontati con quellidelle persone che vivono nei paesiindustrializzati. Eppure hannomolte più probabilità di soffrire acausa di devastanti impatti

climatici, che vanno daprecipitazioni sempre più irregolaria inondazioni, siccità, tempeste eeffetti più sottili, ma altrettantodistruttivi.Una questione rimane irrisolta: dichi sono le emissioni? Dei paesid’esportazione o di quellid’importazione, di coloro chetrasformano o di coloro checonsumano? Bisogna considerareche la media di emissioni annue diCO2 del Kenya è di 0.3 tonnellate,quella inglese è di 10.6 tonnellate:circa 35 volte maggiore. Il Kenya èinfatti ben al di sotto dei targetmondiali di riferimento per lariduzione futura di emissioni, nonconsiderando inoltre che i suoidiritti di emissione a favore dellosviluppo economico sonoriconosciuti nel Protocollo di Kyoto.

18 UN IMPEGNO ANCHE “VERDE”

alla sua produzione, e solo l’11% altrasporto. Uno studio del 2005condotto dall’Università di Utrechtha indicato che i fiori cresciuti inEuropa hanno bisogno di molta piùenergia rispetto ai fiori cresciuti neipaesi in via di sviluppo con un climapiù idoneo: l’energia richiesta per lacoltivazione di una rosa in serra neiPaesi Bassi è di circa 9 MJ inconfronto ai 2-3 MJ usati perprodurre una rosa in Kenya etrasportarla all’estero. Uno studiopiù recente dell’Università diCranfield, che mette a confronto laproduzione e il trasporto di 12.000rose dal Kenya e dall’Olanda, hadimostrato che le emissioni dellerose olandesi sono più alte delleemissioni delle rose del Kenya,contando anche il trasporto aereo:le emissioni keniane sono 5,8 volteminori delle rose olandesi. Laragione è che il clima tropicale delKenya si adatta meglio allacoltivazione commerciale di rosesenza il riscaldamento e la luceintensivi che il clima europeorichiede. Uno studio commissionatodai supermercati svizzeri hascoperto che lo zucchero di cannabiologico di Fairtrade dal Paraguay

ha il 40% di emissioni di CO2 inmeno di impronta di carboniorispetto allo zucchero ricavato dallebarbabietole svizzere. Questoperché lo zucchero del Paraguay ècoltivato senza fertilizzanti artificialie pesticidi, e senza macchinarialtamente inquinanti. Inoltre, gliscarti delle lavorazioni delle canneda zucchero vengono riutilizzati perprodurre energia.

Il problema è iltrasporto aereo?La realtà è che i trasporti aereirappresentano solo lo 0,3% delleemissioni di gas serra totali delRegno Unito, contro l’8% associatoalla produzione di carne e latticini.Di tutte le emissioni prodotte daichilometri alimentari, il trasportosu strada ne costituisce l’85%.Riguardo i soli prodotti Fairtrade inInghilterra, è stato stimato che nel2005 il loro trasporto internazionaleverso il Regno Unito è statoresponsabile solo dello 0,03% delleemissioni date dai chilometrialimentari del Paese, e dello0,001% delle emissioni totali delRegno Unito.

E se i paesi in via disviluppo smettesserodi esportare?Alle giuste condizioni, leesportazioni agricole possonoridurre la povertà, fornire ai piccoliagricoltori opportunità di generareintroiti, diversificare il lorosostentamento, creare lavoro pergli altri membri della comunità eridurre la vulnerabilità data dashock esterni. Le esportazioniagricole sono spesso l’unicaopzione possibile per molti paesidell’Africa di acquisire la valutastraniera necessaria persupportare il loro sviluppo.Il sistema Fairtrade è stato creatocon la specifica intenzione disviluppare un commercio chepermetta ai produttori poveri dicompetere con successo nelmercato, ed è quindi ingiusto einappropriato penalizzare iproduttori poveri che dipendonodall’esportazione verso i mercatiinternazionali. Etichettare i prodottiaerei non permetterebbe aiconsumatori di fare una sceltainformata sul prodotto che stannocomprando.

Una sostenibilità più ampia per i prodotti Fairtrade

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I risultati del 2010

VENDITE E PRODOTTI 21

Ammonta a 49 milioni di euro ilvalore al consumo dei prodotticertificati Fairtrade in Italia nel 2010,contro i 43 milioni del 2009.L’incremento più interessante è statoquello delle rose, che da prodotto dinicchia hanno conosciuto unacrescita di circa il 60% grazie anchead alcune campagne miraterealizzate da Fairtrade Italia incollaborazione con i distributori,specialmente in occasione dellericorrenze (S. Valentino e Festa dellamamma). Anche il tè è cresciuto dioltre il 60% con l’aggiunta di nuovereferenze. L’anno scorso inoltresono state vendute in Italia 380.000borse in cotone certificatoFairtrade, grazie all’iniziativa di

alcuni distributori come Lidl, Conade Ikea, che le hanno adottate comeborse riutilizzabili per la spesa. E 100.000 calzini in cotoneequosolidale e biologico.Complessivamente i prodotti incotone hanno conosciuto unacrescita del 57%. Continua ad essereinteressante la performance dellafrutta certificata Fairtrade (+30% perle banane, anche grazie al lancio diuna nuova referenza Coop) sia neisupermercati che nelle mensescolastiche. I periodi di maggiorcrescita si registrano, appunto, inoccasione delle ricorrenze (Natale,Pasqua, festività) e durante lesettimane della “Spesa Giusta”,iniziativa nazionale che da ormai

7 anni coinvolge la distribuzione, leaziende e la società civile per lapromozione dei valori e dei prodottiche stanno alla base del CommercioEquo e Solidale. I risultati di vendita si traducono inrisultati sociali per gli oltre 70produttori da tutto il mondo chelavorano nel nostro paese: 540.000euro il solo Fairtrade Premium(il margine aggiuntivo che devegenerare benefici sociali per lecomunità coinvolte) maturato grazieal giro d’affari nel nostro paese,senza trascurare gli altri beneficiimportanti a livello produttivo: iprezzi stabili, il prefinanziamentoalla produzione, i contratti diacquisto duraturi.

VENDITE E PRODOTTI

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VENDITE E PRODOTTI 2322 VENDITE E PRODOTTI

Da dove vengono i prodotti certificati Fairtrade

Sofa, Sri Lanka

Tea Promoters, India

Ambootia, India

Makaibari, India

United Nilgiri Tea Estates, India

Stockholm Tea Estate, Sri Lanka

Heiveld, Sudafrica

FRUTTA SECCA

Cooperativa Ikuru, Mozambico

Candela, Perù

Caex, Brasile

Coinacapa, Bolivia

Capeb, Brasile

Yishui Xingye Groundnut Professional Association, Cina

Zhaluteqi Nature Village Farmer Association,Cina

Associazione Wouol, Burkina Faso

Comunidad Nueva Alianza, Guatemala

Cooperativa Fruticola Agronuez Choapa, Cile

VINO

Stellar Winary, Sudafrica

CACAO

Conacado, Repubblica Dominicana

Appta, Costa Rica

Kavokiva, Costa d’Avorio

Fedopo, Repubblica Dominicana

Kuapa Kokoo, Ghana

ZUCCHERO

Coopecanera, Costa Rica

Association Agricola Canera Organica de Iturbe,Paraguay

Manduvirà, Paraguay

Kasinthula, Malawi

Asocace, Paraguay

Cepicafé, Perù

Coopeagri, Cuba

CAFFÈ

CDI Bwamanda, Rep. Dem. Congo

Cecocafen, Nicaragua

Union de Coop Agro La Unidad de Santa Ma. de Pantasma, Nicaragua

Fedecocagua, Guatemala

Alianza, Costa Rica

Prodecoop, Nicaragua

Coscafe, Messico

Sidama Coffee Farmers, Etiopia

Tunas Indah, Indonesia

Hoac, Papua Nuova Guinea

KCU, Tanzania

RISO E CEREALI

Sunstar Federation of Small Farmers of Khaddar Area, India

OJRPG, Thailandia

Sustainable Farming Group Nam Om, Thailandia

Anapqui, Bolivia

MIELE

Copiasuro, Guatemala

Miel Mexicana Volcán Popocatépetl S.C. de R.L.,Messico

SUCCHI E FRUTTA FRESCA

Coagrosol, Brasile

Acipar, Brasile

Prudent, Ghana

Asoproagroin, Costa Rica

Ecocitrus, Brasile

El Prieto, Ecuador

Paso Robles, Rep Dominicana

Bos, Perù

Apbosmam, Perù

Gold Coast, Ghana

El guabo , Ecuador

Banelino , Rep Dominicana

Apad, Senegal

Visahakit Chumchon Kum Sahakorn Poo Pluk Saparot Fairtrade, Thailandia

PALLONI

Talon, Pakistan

Vision Technologies, Pakistan

COSMESI

Candela, Perù

Tierra Nuova, Nicaragua

Biofoods, Sri Lanka

Caanan Fairtrade, Palestina

Ugppk, Burkina Faso

COTONE

Agrocel, India

UC-CPC Djidian, Mali

UC-CPC Sebekoro, Mali

UC-CPC Kita Nord, Mali

UNPCB, Burkina Faso

FIORI

Oserian, Kenya

Ravine, Kenya

SPEZIE

Bio Foods, Sri Lanka

As. Planteurs de Mananara, Madagascar

Malanad Vanilla Small Farmers Association,Madagascar

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VENDITE E PRODOTTI 25

locali. Ma il terreno in molteaziende di cacao è troppo poveroper coltivare verdura e altri tipi dicolture. Esclusa l’educazione dibase, non ci sono altri servizisociali gratuiti in Ghana, così gliagricoltori sono costretti a pagareper tutti i servizi come l’assistenzasanitaria e l’educazione secondaria.Ma la situazione è cambiata daquando è arrivata la certificazioneFairtrade, nel 1995. La partnership di Kuapa conFairtrade ha aiutato a sviluppare uncontesto forte e democratico a tutti ilivelli dell’organizzazione. Con le

entrate provenienti dalle vendite edai Fairtrade Premium, Kuapa hacambiato lo stile di vita di migliaia diagricoltori. I progetti intrapresidall’organizzazione hanno aiutato gliagricoltori, specialmente le donne, adiventare autonomi, aumentare lapropria sicurezza e indipendenza eassicurare un senso di comunità,partecipazione e proprietà.Le entrate extra ottenute dallevendite di Fairtrade sono stateusate per pagamenti diretti agliagricoltori nelle forme di un “bonusdi fine d’anno”; progetti sociali cheincludono la fornitura di pozzi di

trivellazione per acqua potabile e lacostruzione di bagni pubblici;programmi di assistenza sanitariamobile per visitare i villaggi;investimenti in varie attività inclusala costruzione di due asili, seiclassi e l’acquisto di due furgoniattrezzati per il programma dieducazione degli agricoltori;programmi di formazione perconsigliare gli agricoltori sullemigliori pratiche agricole,organizzare training inmanagement e abilità di direzione;prevenzione alla diffusione delvirus Hiv e dell’Aids.

24 VENDITE E PRODOTTI

Kuapa Kokoo in twi (lingua ghaneselocale) significa “buon coltivatore dicacao”. È un’organizzazionefondata nel 1993 da un gruppo dicoltivatori di cacao e da TwinTrading, una organizzazione diCommercio Equo del Regno Unito,

come reazione alla liberalizzazionedel mercato del cacao in Ghana. Lasua mission è quella di migliorarelo status sociale, economico epolitico dei membri e di proteggerei loro interessi commerciali dallefluttuazioni del mercato.

Kuapa è un’organizzazionecooperativa che riunisce più di 1000gruppi di produttori organizzati alivello di villaggio. Acquista e vendefave di cacao dei suoi membri. Il30% del cacao prodotto vienecomprato da Cocobod, unasuccursale del Ghana Cocoa Boardattraverso la Cocoa MarketingCompany Ltd (CMC).Dagli inizi modesti, Kuapa, l’unicasocietà gestita dagli agricoltori inGhana, è rapidamente cresciuta esi è trasformata inun’organizzazione di importanzanazionale tanto che è l’unica a cui èstata concessa la licenza perl’esportazione di cacao. Kuapa rappresenta circa 50.000agricoltori provenienti da 1.124società agricole locali e continua acrescere. Il 28% dei consociati èrappresentato da donne.Si tratta prevalentemente di piccoliproprietari che vivono nelle piùremote e svantaggiate aree delPaese. La maggior parte deivillaggi produttori di cacao non haacqua potabile, strade asfaltate,assistenza sanitaria , trasportimotorizzati o elettricità e dipendedal kerosene per la luce artificiale.Le scuole di molti villaggi nonhanno materiale didattico einsegnanti, ma la situazione èmigliorata con l’introduzione daparte del governo di un’educazioneprimaria obbligatoria. Alcuniagricoltori sono in grado dicoltivare platano, arance e frutti dipalme da vendere nei mercati

Storie di produttori: Kuapa KokooUnion e il cacao Fairtrade

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VENDITE E PRODOTTI 27

nelle forniture. Il prezzo minimoFairtrade stabilito a seconda delleorigini è stato sostituito dal prezzo dimercato a livello mondiale, con ilriconoscimento di un FairtradePremium, pagato a partedirettamente alle organizzazioni deiproduttori per attività di autosviluppo, pari ad US$ 60/MT per lozucchero convenzionale e US$ 80/MTper lo zucchero biologico.

Prodotti dolciariDopo il grande sviluppo registratonel 2009 per i prodotti da forno coningredienti Fairtrade, il 2010 non havisto grandi novità. Scapigliati,nell’autunno 2010, ha lanciato un“cantuccione” al cioccolatomonoporzione, adatto a spuntini eprime colazioni.

I dessert freschi di Rachelli sonosempre reperibili presso i Naturasì, i negozi B’io e nei supermercatiAuchan (reparto freschi). Anche ilbrand Ben&Jerry’s ha aperto aFirenze, in Piazza Duomo, unflagship store dove si può degustareil famoso gelato con zucchero, cacaoe vaniglia Fairtrade.

Frutta frescaDa segnalare vi è l’importanteingresso di Inventa, società delConsorzio Ctm Altromercato,all’interno del sistema Fairtrade perl’importazione di frutta frescacertificata (sia ananas che banane),inizio di un rapporto dicollaborazione tra il nostroConsorzio e la più importantecentrale di importazione di prodotti

equosolidali in Italia. La recenteintroduzione in Coop di bananeconvenzionali certificate Fairtradein “flow pack” è uno dei primi fruttidi questo rapporto.

Cotone e cosmesiNel 2010 c’è stato inoltre il lanciodelle scarpe in cotone certificatoFairtrade e suola FSC Ethletic,prodotto novità inglese distribuito inItalia da Commercio Alternativo conrisultati lusinghieri. Si mantengonobuone le performance dei calzini incotone bio e Fairtrade distribuiti daAlber’s, mentre la vera novitàdell’anno scorso è la prima lineacosmetica con ingredienti certificatiFairtrade distribuita nei negozibiologici e nelle Botteghe delMondo e firmata Espritequo.

26 VENDITE E PRODOTTI

Ancora prodotti: le novità del 2010

CaffèMiscele a Marchio Fairtrade adattealla classica moka sono ormaireperibili in GD-GDO Coop, Conad,Lidl, Auchan, Crai, Dico, Ecor, AlceNero, Corsino Corsini, Molinari soloper citarne alcuni. Tra le novità2010 vi sono, oltre alle ormaiclassiche cialde, le prime capsulemesse a punto da Chicco D’Oro eCaffè Gioia.

TèNel 2010 è da segnalare l’arrivo diottimi tè di alta qualità dall’estero ein particolare dall’Inghilterra (TouchOrganic, Hampstead Tea&Coffee,Clipper) che sono in distribuzione nelsettore specializzato Bio.Nell’autunno 2010 Pompadour,

storico marchio del settore, halanciato il tè Gold, miscela di pregiatitè neri in bustine, in sostituzione allasua precedente referenza classica.

Cacao e cioccolato Oltre al cacao puro in polvere,reperibile nelle principali insegneGD-GDO e adatti a tutte le ricette epreparazioni, sono ampiamentedisponibili tavolette di tutte le qualitàe per tutti i gusti: da quelle al latte efondenti Private Label, Solidal Coop,Lidl, Conad, Despar, fino a quelle dialta qualità Alce Nero, Icam eMaestrani. Buona performance dellecreme spalmabili (Coop Solidal,Auchan, Crai, Dico, Alce Nero,Dominica), che hanno registrato un+21% pur in assenza di novitàsostanziali.

ZuccheroSi è ulteriormente allargata l’offertadi zucchero certificato Fairtrade:oltre a quello integrale di cannaproveniente dal Malawi e reperibile inLidl (Fairglobe) e lo zucchero Coopproveniente da Cepicafè, nel Nord delPerù (Coop, Alce Nero), Alce Nero hainserito un altro zucchero biologicoFairtrade proveniente da Cuba,adatto anche a preparazioni dolciariegrazie alle sue caratteristiche fisicheed organolettiche.

Nel 2010 le filiere del Fairtrade hannovisto grandi cambiamenti dovutisoprattutto al lievitare dei prezzi dimercato per questo prodotto, la cuidomanda a livello mondiale ècresciuta vertiginosamente,causando carenze e discontinuità

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Il mercato in generale

LA GDO E IL FAIRTRADE 29

Il 2010 si è caratterizzato ancoraper un andamento difficile delmercato: la crisi ha portato lefamiglie nel migliore dei casi anon aumentare i propri consumi oa ridurli, se possibile, in virtùdella mancanza di sicurezze sulfuturo.In un quadro non esaltante iprodotti Fairtrade hanno

continuato nella crescita con valorispesso a 2 cifre come nel caso di caffè e tè (rispettivamente +17%e +65%).

Fairtrade Italia ha puntato sullavoro continuo tra produttori delSud del Mondo ed Aziende sulmercato italiano anche in terminidi partenariato qualitativo,

all’insegna di prodotti “buoni,puliti e giusti”.

La distribuzione ha visto svilupparsidiverse tendenze nel settore delFairtrade che cerchiamo diriassumere brevemente per punti:

Coop Italia ha inserito per laprima volta una banana

LA GDO E IL FAIRTRADE

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LA GDO E IL FAIRTRADE 31

hanno continuato a rafforzare ladistribuzione di prodotti garantitiFairtrade nel 2010: Auchan,Carrefour, CoopCa, Famila, Sigma,Sait-Supermercati Trentini, M-Preis, Pam, Dico.

In sintesi: Valore Sociale = Real Value forMoney

Potremmo sintetizzare in questaequazione la reale portata delCommercio Equo, dove il valore delprodotto è strettamente correlatocon la sostenibilità sociale ed

ambientale: sempre piùconsumatori riconoscono questoplus al Fairtrade che coniuga inmodo semplice e diretto produttorie cittadini del Sud e del NordMondo.La scelta importante e diresponsabilità fatta da parecchieinsegne della GDA in Italia, coniugata con la responsabilitàsociale, consente a circa 800.000persone che vivono in areesvantaggiate del pianeta di viverecon dignità e sviluppare unambiente migliore per sé e leproprie famiglie.

30 LA GDO E IL FAIRTRADE

convenzionale a “lotta integrata”proveniente da piccoli produttoridell’Ecuador con un’innovativaconfezione in “flow pack” cheriduce costi ed impattoambientale, sperimentando inalcune regioni anche la venditasfusa. Inoltre, in alcune aree delpaese, sono stati inseriti e e testatiprodotti Fairtrade a complementodella storica gamma Solidal;

Conad ha inserito nel proprioassortimento nazionale 5referenze Fairtrade e biologiche, enelle aree gestite da NordiConadgli shopper di cotone Fairtradeall’insegna del “naturalmentesolidale”. Va segnalato anche ilritorno dell’ ananas del Ghanacertificato Fairtrade;

Despar ha iniziato un percorsocon la propria Private Label,inserendo tè e cioccolataFairtrade in alcune aree dellapenisola;

Crai ha integrato la sua gammacon altri prodotti Fairtrade comele noci;

Bennet ha testato nuovemerceologie e referenze sia nellafrutta fresca che nei prodottigrocery;

NaturaSì e Cuore Bio hannoampliato la gamma dei prodotti Fairtrade, in particolareil tè con alcuni accordi strategici con distributorieuropei;

Lidl ha aumentato ladistribuzione di borse di cotoneFairtrade ed ha testato alcuniprodotti nuovi come il cacaosolubile che è stato distribuitoper alcuni mesi;

In’s ha inserito in viasperimentale tessile Fairtrade inoccasione dell’iniziativa “Io facciola spesa giusta” ad ottobre 2010;

Ikea ha adottato shopper in cotoneFairtrade nei negozi BottegaSvedese ed inoltre ha inseritonelle aree ristoro il tè e gli snackFairtrade e biologici nei “menùbimbi” serviti nei propri ristoranti.

A questo si aggiungono tutte le altreinsegne che con varie modalità

MERCATO ITALIA 2010 VS 2009

Tendenze prodotti

Caffè + 17%

Tè + 65%

Cacao /Cioccolato + 5%

Zucchero + 18%

Prodotti Composti + 6%

Noci + 12%

Bevande (Succhi + altro) + 4%

Banane + 31%

Altra frutta + 6%

Cotone Borse 380.000 pezzi

Calzini 100.000 pezzi

Cotone altro circa 1.400.000 euro

Fiori + 59%

INIZIATIVE FAIRTRADE 2011 NELLA GDOMaggio 8Festa della Mammaclaim Rose e Fiori (licenziatiari at work per differenziare proposte)

Ottobre 15-30Settimane della “Spesa Giusta”

Prodotti Topics 2010-2011:Caffè - licenziatari con proposte(specialty, prodotti di servizio, macchine conprodotti customizzati)

Cioccolato/dolciario - con prodotti specifici ediversificati

Banane e Frutta - ampliamento gamma,provenienze e controstagione, test su sfusi,succhi e frutta conservata (Costarica)

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La campagna “Città Equosolidali”

COMMERCIO EQUO E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 33

La campagna “Città equosolidali”viene lanciata nell’aprile del 2006,sulla scorta di altre importantiesperienze europee e statunitensi.È promossa da Fairtrade Italia,Agices, Coordinamento Agende 21locali italiane, Coordinamento Entilocali per la pace, Banca PopolareEtica e Legambiente, con l’adesionedi Altromercato, AssociazioneBotteghe del Mondo e CommercioAlternativo. Propone alle PubblicheAmministrazioni (Comuni,Provincie, Regioni) di sensibilizzareed informare i propri dipendenti, icittadini e, ove possibile, le aziendedel territorio, sul Commercio Equoe Solidale, e di inserire nei propriconsumi (distributori automatici,bar, ecc.) e nei sevizi gestiti (mense,catering) prodotti del CommercioEquo e Solidale.

Per diventare “Città Equosolidale”un ente pubblico deve:approvare una mozione diindirizzo sul Commercio Equo e

solidale, approvata dal ConsiglioComunale, Provinciale oRegionale, con cuil’Amministrazione si impegna ad

COMMERCIO EQUO E PUBBLICHEAMMINISTRAZIONI

ALCUNI ENTI GIÀ EQUOSOLIDALI

Comune di RomaComune di ConcorezzoComune di PadovaComune di FolignoComune di ModenaComune di PozzalloComune di MezzagoComune di Appignano del TrontoComune di FollonicaComune di GennazzanoComune di FirenzeComune di Settimo TorineseAnzola dell’Emilia

Provincia di FerraraProvincia di CremonaProvincia di MilanoProvincia di GoriziaComune di SarteanoComune di ValdagnoComune di ForlìComune di RavennaComune di Agrate BrianzaComune di VeneziaComune di Lastra a SignaComune di GrossetoComune di Firenze

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COMMERCIO EQUO E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 35

inserire nei propri consumi iprodotti del Commercio Equo eSolidale (ad esempio, utilizzo dicaffè e bevande equosolidali neidistributori automatici, zuccheroe snack equi, ecc.);

introdurre i prodotti equosolidalinelle mense scolastiche, delpersonale e in altri luoghi dellaristorazione collettiva gestitidall’ente locale; sensibilizzare ilproprio personale e i cittadini sulCommercio Equo e Solidale;realizzare iniziative formativenella realtà in cui i prodottivengono inseriti (in particolarenelle scuole). Deve poi compilarela scheda di adesione allacampagna che attesti anche ilpagamento della quota di

partecipazione. L’ultimo step èquello di realizzare le iniziative diformazione e sensibilizzazione edi inserire effettivamente iprodotti equosolidali all’internodelle forniture dell’ente.

L’attuale contesto legislativo locale,soprattutto a livello regionale,incentiva e favorisce la campagnaper l’adozione di consumiequosolidali da parte dell’entepubblico anche attraversoprovvedimenti specifici che sonostati finanziati. Basti pensare agliesempi della Regione Veneto e dellaRegione Liguria che attraversospecifici capitoli di spesa stannofinanziando attività speciali delleorganizzazioni già impegnate inquesto settore.

34 COMMERCIO EQUO E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

PER INFORMAZIONI E CONTATTI Segreteria organizzativa“Campagna Città equosolidali”

c/o Fairtrade Transfair ItaliaPassaggio De Gasperi, 335131 - Padova

tel. 049.8750823fax 049.8750910

[email protected]

Sesto S. GiovanniVareseS. GiulianoS. DonatoGorgonzolaOperaMilanoBresciaVillasantaMantovaGhisalbaAgrate BrianzaCormanoDalmine

RoveretoBolzanoBressanonePergineTrento

RovigoDuevilleCastelfrancoVittorio Veneto

AnconaPesaro Urbino

Bari

RomaFiumicino

MarscianoFoligno

MarscianoFolignoAlessandria

CuneoOvadaBellinzago NovareseNichelinoCarmagnolaTorino PolitecnicoSettimo TorineseTorino Calenzano

FirenzeLivornoPoggibonsiPontederaCollesalvettiPontassive

PiacenzaFerraraCastelvetro PiacentinoNonantolaForlìRiminiModenaCesena

Udine

ESEMPI DI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CHE GIÀ UTILIZZANO PRODOTTI EQUI

COSA FANNO ENTI GIÀ EQUOSOLIDALIEs. Provincia di Cremona

buffet bio ed equogiornata del RisparmioEnergetico

convegno EnergiaAlternativa

somministrazione bevandee snack equosolidali

ENTI GIÀ EQUOSOLIDALIComune di Concorezzo

attività di divulgazionetramite periodico comunale

incontri pubblicibanchi venditaprogetto “ConcorezzoBottega del Mondo”

progetto intercultura nellescuole

mostre

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COMUNICARE LA DIFFERENZA 37

Web 2.0 emerchandising: i punti di forzaL’anno trascorso si è caratterizzatoper un’attenzione sempre piùcostante e proficua ai mezzi e allepotenzialità dei social network,con un lavoro costante suglistrumenti Facebook, Twitter, sullapiattaforma Zoes, il social networkpromosso da Banca Popolare Eticae Sistema Toscana che mette incollegamento prodotti, idee e

informazioni sulla sostenibilità. Lapagina Facebook di Fairtrade Italiaha superato i 3500 fan e si ècostantemente popolata dicontenuti.

Attraverso le forniture di prodottiFairtrade si comunicano i valori ela responsabilità sociale diimpresa. Il 2010 è stato l’anno delcotone certificato che è statoutilizzato per la realizzazione di t-shirt e borse utilizzate in diversicontesti (vedi riquadro a pag. 39).

Il cotone del Mali: una mostra itineranteSei tappe, in altrettante città elocation, per una mostra fotograficasui produttori del Mali, realizzataanche grazie al contributo di CoopItalia: è partita da Milano, a marzo(durante la Fiera “Fa’ la cosagiusta”) e ha proseguito il suoviaggio a Roma, Ferrara, Bologna,Padova, Mestre l’esposizioneitinerante con i ritratti realizzati daSimon Rawles, fotografo ingleseimpegnato in diversi viaggi perdocumentare le attività dei nostriproduttori. Un progetto che haconsentito a Fairtrade di entrare nelcuore delle città anche duranteimportanti manifestazioni come ilFestival di Internazionale a Ferrara.

Io faccio la spesa giusta:un appuntamentoconsolidatoPiù vendite di prodotti certificati maanche più iniziative di mobilitazioneper il Commercio Equo e Solidale. Ledue settimane del Fairtrade che sisono svolte dal 16 al 31 ottobrehanno registrato un aumento delladomanda di prodotti realizzati nelrispetto delle condizioni di lavoro deiproduttori del Sud del Mondo: levendite di frutta fresca sonoaumentate del 30% mentre quelle dizucchero, cioccolata, biscotti, succhie bevande del 15%. Un successoanche la promozione di referenzerealizzate in cotone certificato: dai

COMUNICARE LA DIFFERENZA

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COMUNICARE LA DIFFERENZA 39

Fairtrade Italia nella città diPadova, sede del Consorzio.Un’occasione preziosa perallacciare e rinsaldare i contatticon il territorio: durante la partitadel cuore, che ha visto sul campola Nuova Nazionale Calcio Attori contro una rappresentativadi politici padovani, la solidarietàper i produttori pakistani di palloni da calcio si è intrecciatacon quella per le popolazionialluvionate nei comuni limitrofi a Padova. Alla partita hannoconcorso il CSI, l’Unione sportiva Acli, la Bottega Angoli di mondo.

38 COMUNICARE LA DIFFERENZA

calzini bio e Fairtrade, alle borse diAccessorize e Ikea. Ma è aumentataanche la domanda di informazionesul Commercio Equo: raddoppiate levisite al sito www.fairtradeitalia.itmentre il Fairtrade è sempre piùpresente nei siti e nei blog diinformazione. Buon successo dipubblico anche per le iniziativeculturali legati a “Io faccio la spesagiusta”, grazie alle partnership conLibrerie Feltrinelli, Banca PopolareEtica e Legambiente. Incontri con iproduttori, sul cibo sostenibile epunti informativi nelle piazze hannoarricchito l’iniziativa, che si ècompletata con la realizzazione di 88

cene in tutta Italia e l’adesione deiristoranti Pasta Rito di Roma eMilano, che hanno realizzato il menùdel giorno con riso Thai certificatoFairtrade. “Io faccio la cena giusta”,iniziativa collaterale alla campagna,è stata inserita nelle cene diBiogustando, promossa da Aiab neiristoranti bio dell’Emilia Romagna.

Le campagne media con i nostri licenziatariNel 2010 abbiamo sperimentatoalcune modalità nuove dicomunicazione in partnership con leaziende licenziatarie, dalla

pubblicazione di paginepubblicitarie collettive delletorrefazioni che distribuiscono caffècertificato Fairtrade, alla raccoltapubblicitaria per il quotidianofreepress Metro, mediapartner di“Io faccio la spesa giusta”. Tutteesperienze positive che hanno datovisibilità sia al marchio delleimprese che lavorano con il sistemasia alla stessa Fairtrade Italia.

Il radicamento nel territorioIl 27 novembre si è svolta la prima“Partita del cuore” organizzata da

CHI HA INDOSSATO LE NOSTRE TSHIRT/BORSE INCOTONE FAIRTRADE Fa’ la cosa giusta (Milano, 12 - 14 marzo): tshirt

Terra Futura (Firenze, 28 - 30 maggio): tshirt

Words, World, Web (Firenze, 28 - 30 maggio): uno spazio diinterazione, approfondimento e conoscenza dedicato a Zoesall’interno di Terra Futura: tshirt

Comune di Belluno: il Comune di Belluno, con la societàpartecipata Bellunum che gestisce la raccolta dei rifiuti e lacollaborazione dell’Ascom, ha offerto ai cittadini 5.000 borse dicotone certificato Fairtrade

Terra di Tutti Film Festival (Bologna, 7 - 10 ottobre): borse e tshirt

Festival di Internazionale (Ferrara, 1 - 3 ottobre): tshirt e borse

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LE AZIENDE LICENZIATARIE - MARZO 2011 41

LE AZIENDE LICENZIATARIE MARZO 2011

A. GANDOLA & C. A. GANDOLA & C. BISCOTTI ABAFOODS www.abafoods.itALBER www.alber.itALCE NERO&MIELIZIA www.alceneromielizia.itALTRAQUALITÀ www.altraq.it

ANTICA DOLCIARIA PERUGINAwww.anticadolciariaperugina.com

ALMAVERDE BIO www.almaverdebio.itARBE www.arbe.infoARLOTTI E SARTONI www.isarlotti.comAROMATICA ASSOCIAZIONE GAMARGIOBA www.gamargioba.itBATTAGLIO www.battaglio.itBAULE VOLANTE www.baulevolante.itBEST COFFEE www.bestcoffee.itBRIO www.briospa.comCAFFÈ AGUST www.caffeagust.itCAFFÈ CARRARO www.caffecarraro.it

CAFFÈ HAITI ROMA www.caffehaitiroma.itCAFFÈ IL CHICCO www.caffeilchicco.itCAFFÈ MOLINARI www.caffemolinari.comCAFFÈ MORGANTI www.morganti.itCAFFÈ MOAK www.caffemoak.comCAFFÈ DI NISIO www.mokambo.itCAFFÈ OTTOLINA www.ottolina.itCAFFÈ RIVER www.cafferiver.comCANOVA www.apofruit.itCAROMA www.caffe-caroma.comCOFFEE&COFFE Group www.coffeeandcoffee.comCOIND www.coind.itCOMMERCIO ALTERNATIVO www.equosolidale.itCOMPAGNIA DEL CAFFÈ www.universalcaffe.comCONAPI www.conapi.itCHICO MENDES www.chicomodena.itCORSINO CORSINI www.caffecorsini.it

COSTRUTTORI DI DOLCEZZEwww.costruttorididolcezze.it

CRASTAN www.crastan.it

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LE AZIENDE LICENZIATARIE - MARZO 2011 4342 LE AZIENDE LICENZIATARIE - MARZO 2011

DADEBA.PM www.dadebapm.comD.A.EM. www.buonristoro.comDALTAM 2 www.elcibaocoffee.comDEL CONTE www.delcontecioccolato.itDG3 DOLCIARIA www.dg3dolciaria.itDOLCEAMARO www.dolceamaro.comDOL.C.I.P.P. www.museodelcioccolato.comÈ CAFFÈ www.ecaffe.comEGIDIO CREMONESI www.risocremonesi.itEKAF www.cellinispa.itEKO www.bio-eko.itESPRESSO GIADA CAFFÈ www.espressogiada.itEVERTON www.evertonspa.itF.LLI DAMIANO & C. www.damianorganic.itFI.OR. FLORA TOSCANA www.floratoscana.itFONTI DI POSINA www.lissa.itFRUTTAGEL www.fruttagel.itFRUTTITAL DISTRIBUZIONE G.T.C. www.sanebonta.itGENERAL BEVERAGE www.iobevo.com

GOPPION CAFFÈ www.goppioncaffe.itGRUPPO ARGENTA www.gruppoargenta.itGRUPPO INDUSTRIE MODA www.grimspa.comICAM www.icamcioccolato.it

INDUSTRIA ITALIANA CAFFÈwww.industriaitalianacaffe.com

INVENTA ISALPA www.isalpa.itLABCAFFÈ www.labcaffe.comLA GALVANINA www.galvanina.com

LA CESENATE CONSERVE ALIMENTARIwww.lacesenate.it

LA TERRA E IL CIELO www.laterraeilcielo.itLIBERA TERRA MEDITERRANEO www.liberaterra.itMARZOTTO www.marzottosrl.comMISCELA D’ORO www.misceladoro.comM&M FRUIT MOKA EFTI www.mokaefti.itMOKAFÈ www.mokafe.itMOKAFLOR www.mokaflor.itNEWCHEM www.newchem.it

NICOFRUTTA www.nicofrutta.itORGANIC SUR www.organicsur.itORIGINE www.francocaffe.it

PADOVANA MACINAZIONEwww.padovanamacinazione.com

PASTIFICIO FELICETTI www.felicetti.itPEDANO e Figli www.pedano.itPEVIANI www.peviani.itPFANNER www.pfanner.itPOMPADOUR TEEKANNE www.pompadour.itPRUDENT EUROPE QUALITY BIO www.qualitybio.itRACHELLI ITALIA www.rachelli.itRISO SCOTTI www.risoscotti.comSANTONI VIVAI www.santonivivai.itSAMA www.samafood.itSCAPIGLIATI Dolciaria www.scapigliati.itSERIO CAFFÈ www.seriocaffe.comS.I.P.A.M.SOLO ITALIA www.solo-italia.comSPREAFICO FRANCESCO & F.LLI www.spreafico.net

TORREFAZIONE F.LLI MORANDINIwww.caffemorandini.com

TORREFAZIONE DELLA PIAZZAwww.specialitycoffeesandomenico.it

TORREFAZIONE LA FENICE Torrefazione Musetti www.musetti.itTorrefazione T.N.Y. www.caffenewyork.it

TORREFAZIONE CAFFÈ MICHELE BATTISTAwww.battista.it

TORREFAZIONE CAFFÈ SALOMONI www.salomoni.net

TORREFAZIONE CAFFÈ SILVIAwww.torrefazionecaffesilvia.it

TORREFAZIONE PARANÀ www.caffeparana.itTOSCANA BANANE UMBRA BANANE GRUPPO BESANA www.gruppobesana.itVESCOVI CAFFÈ www.vescovi.itVIVOBIO ZOFFOLI BANANE

** gli indirizzi completi delle aziende licenziatarie Fairtrade sonodisponibili nel nostro sito all’indirizzo www.fairtradeitalia.it

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DOVE TROVARE I PRODOTTI CERTIFICATI FAIRTRADE 45

La gamma dei prodotti certificatiFairtrade è disponibile in più di5.000 punti vendita tra cui molteinsegne della GrandeDistribuzione Organizzata, i negozidel biologico specializzato. Ma si possono gustarequotidianamente anche innumerosi bar, caffetterie, mense edistributori automatici.

Insegne della GDO che hannouna “Private Label” certificataFairtrade: Auchan, Coop eIpercoop, Crai, Dico, Lidl,NaturaSì.

Altre insegne che vendono prodotticertificati Fairtrade: Cuore Bio,Bennet, Billa, Cadoro, Carrefour,City, Conad, Coopca, Despar,Famila Emisfero, Il Gigante, Iper,Iperal, Market, Mpreis, Pam,Panorama, Sait, Unes.

I prodotti certificati Fairtrade sipossono trovare anche in alcuneBotteghe del Mondo, i luoghi “storici”del Commercio Equo e Solidale, chesvolgono un ruolo fondamentale diinformazione e sensibilizzazionedelle attività del Commercio Equo eSolidale.

DOVE TROVARE I PRODOTTI CERTIFICATI FAIRTRADE

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I SOCI DEL CONSORZIO FAIRTRADE ITALIA - MARZO 2011 47

I SOCI DEL CONSORZIO FAIRTRADE ITALIA - MARZO 2011

Acli www.acli.itAcu www.acu.itACS www.acs-italia.itAncc Coop www.e-coop.itArci www.arci.itBanca Popolare Etica www.bancaetica.comCcpb www.ccpb.itCies www.cies.itCoind www.coind.itComitato Italiano per l’Unicef www.unicef.itComunità di Capodarco www.comunitadicapodarco.itCommercio Alternativo www.commercioalternativo.itConapi www.conapi.itConsorzio Etimos www.etimos.it

Cooperativa Chico Mendes www.chicomodena.itCooperativa Nuova Fiordaliso www.fiordaliso.itEcor www.ecor.itFocsiv www.focsiv.itGeneral Beverage www.iobevo.comGvc www.gvc-italia.org

Icea www.icea.infoLegambiente www.legambiente.it

Mag Verona www.magverona.itMani Tese www.manitese.it

Movimento Consumatoriwww.movimentoconsumatori.it

Oxfam Italia www.oxfamitalia.orgU.S. Acli www.usacli.org

Fairtrade Italia è un Consorziosenza scopo di lucro costituito daorganismi che operano nellacooperazione internazionale,

nella solidarietà, nella finanzaetica, nel rispetto dell’ambiente e nel Commercio Equo e Solidale.

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TESTIStaff Fairtrade Italia

Direttore: Paolo PastoreProduct managers: Alessandra Cappellari, Indira Franco, Thomas ZulianUfficio comunicazione: Benedetta Frare, Glenda Spiller, Monica FalezzaAmministrazione e Audit: Cristina Pallotta, Sara Polato

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Andrea Niconello RossiVicepresidente: Antonio CompagnoniConsiglieri: Soana Tortora, Roberto Cavallini, Francesco Basile, Giuseppe di Francesco, Fabrizio Piva, Paolo Ortolani, Claudio BertoniCollegio sindacale: Lorenzo Zambotto, Giancarlo Bellemo, Cristina Piazzon

IMMAGINIKennet Havgaard, Max Havelaar, Max Havelaar Foundation (Switzerland), Association for promoting Fairtrade in Finland, Fawzy Emrany, Didier Gentilhomme, Frederic Courbet / agence Vu, Beate Pinisch, Silke Kohlschmitt, Maren Richter, Zachary Kiarie, Fairtade Italia

IMPAGINAZIONEPublistampa Arti GrafichePergine Valsugana

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FAIRTRADETRANSFAIR ITALIA

Passaggio de Gasperi 335131 (Padova) Italiatel +39 049 8750823fax +39 049 [email protected]

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