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Famiglia e Scuola La coppia educativa. Compiti genitoriali Non considerare i figli come le proprie...

Date post: 03-May-2015
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Famiglia e Scuola La coppia educativa
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Page 1: Famiglia e Scuola La coppia educativa. Compiti genitoriali Non considerare i figli come le proprie pagelle Evitare le logiche competitive ed i confronti.

Famiglia e Scuola

La coppia educativa

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Compiti genitoriali

• Non considerare i figli come le proprie pagelle

• Evitare le logiche competitive ed i confronti ( MIO FIGLIO !!!!! )

• Dove e quando i bambini potranno imparare la cooperazione e la solidarietà se non nelle scuole primarie ?

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Compiti genitoriali

• Non screditare le figure degli insegnanti agli occhi del proprio figlio sia pubblicamente che da soli con lui.

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Compiti genitoriali

• Riflettere attentamente e verificare quando il figlio riporta a casa vissuti di incomprensione riferiti a:

• -antipatia dell’insegnante nei suoi confronti

• -responsabilità sempre degli altri (insegnanti o compagni )

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Compiti genitoriali

• Non frapporsi tra i figli e gli insegnanti e non sostituirsi a loro.

• Evitare :

l’effetto “serra” e

quello “dell’unico specchio”

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Compiti genitoriali

• Informare gli insegnanti ed informarsi da loro, accettando come utili e preziose le informazioni ricevute

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Compiti genitoriali

• Non sostituirsi nei compiti e nei doveri del figlio

-se c’è disattenzione è meglio chiarire

-se c’è pigrizia non scusarla o peggio leggitimarla

-evitare assolutamente gli estremi: o primo della classe o fallito

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Compiti genitoriali

• Chiedersi dove è il problema se le cose vanno male

-è la scuola sbagliata?

-vi è uno scarso impegno?

-vi sono problemi emotivi magari causati dal clima familiare?

-vi sono troppe attività concomitanti?

-qualche insegnante?

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Nota esplicativa

• Il rendimento scolastico non dipende dal QI.

• L’apprendimento è molto condizionato dalla motivazione e dall’affettività. E’ difficile apprendere e concentrarsi se la “testa” è da un’altra parte. Bisogna scoprire dov’è e perché.

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Compiti degli insegnanti

• Evitare di farsi idee rigide sugli alunni (processo di designazione)

• Motivare ed interessare i propri alunni / studenti

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Compiti degli insegnanti

Soprattutto nelle scuole elementari favorire la costruzione del gruppo “ classe” promuovendo la cooperazione e la

solidarietà

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Compiti degli insegnanti

• Non volersi sostituire ai genitori pensando che essi siano incapaci di educare (sebbene precarie costituiscono sempre le figure adulte primarie di riferimento)

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Compiti degli insegnanti

• Informare i genitori senza sentirsi “delusi” in caso di attacchi o sconferme

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Compiti degli insegnanti

• Non “colludere” con gli studenti più difficili

• Non pretendere di saper rispondere a tutto

• Lavorare in equipe ( collegio docenti )

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Compiti degli insegnanti

• Chiarire in modo comprensibile il proprio ruolo e le proprie competenze senza atteggiamenti difensivi dimostrando soprattutto “coerenza”.

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• la prevenzione dei problemi disciplinari è favorita dall’enunciazione di norme chiare (evitando il più possibile interpretazioni soggettive) che contemplino diritti e doveri degli studenti e degli insegnanti, dall’esercizio di una didattica interessante, da relazioni individualizzate tra studenti e insegnanti.

• evitare di utilizzare il potere dei voti per disciplinare il comportamento

Compiti degli insegnanti

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• discutere le questioni disciplinari e i possibili provvedimenti con i colleghi e mantenere la coerenza e l’unità come consiglio di classe

• mantenere rapporti chiari con la famiglia. Nei casi gravi utilizzare il supporto di consulenti esterni

Compiti degli insegnanti

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• la risposta immediata alla trasgressione deve essere accompagnata da interventi educativi strategici finalizzati alla comprensione delle motivazioni

• non omologare gli studenti con punizioni di gruppo difronte a precise trasgressioni individuali

Compiti degli insegnanti

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Il rapporto genitori insegnanti

• Esplicitazione delle difficoltà

• Ricerca di punti in comune per trasmettere al giovane un esempio di unità che vada aldilà dei contenuti

• Evitamento di sabotaggio reciproco

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• Riconoscimento chiaro dei compiti e dei ruoli all’interno del proprio “territorio educativo”

Il rapporto genitori insegnanti

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Il rapporto genitori insegnanti

• Fiducia reciproca ( oggi carente per diversi motivi ).

• Lo dimostrano i casi di denunce sempre più frequenti di insegnanti da parte dei genitori………e dei comportamenti di delega educativa più che di collaborazione con critiche in caso di scarsa efficacia

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Competenze scolastiche “ chiave “

• Comunicazione nella madrelingua• Comunicazione nelle lingue straniere• Competenza matematica e competenze di base

in scienza e tecnologia• Competenza digitale• Imparare ad imparare ( metodo di studio )• Competenze sociali e civiche• Spirito di iniziativa e creatività• Consapevolezza ed espressione culturale

Raccomandazione del Parlamento Europeo del 18-12-2006

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Life Skills ( le principali individuate dall’OMS )

Decision making : capacità di prendere decisioni. Competenza che aiuta ad affrontare in modo costruttivo i processi decisionali nelle diverse situazioni e nei contesti di vita. Dato che è impossibile non scegliere (anche non scegliere è una scelta ) la cosa importante e cercare di fare le scelte utili ed evolutive.

Problem solving : capacità di risolvere i problemi. Capacità di affrontare efficacemente i problemi esplorando in modo creativo le diverse alternative possibili e le conseguenze delle varie operazioni.

Comunicazione efficace : capacità di sapersi esprimere sia verbalmente che non verbalmente in modo efficace e congruo al contesto. Esprimere opinioni e desideri, ma anche bisogni e sentimenti ed essere in grado di ascoltare gli altri negli stessi aspetti. Significa inoltre essere capaci, in caso di necessità, di chiedere aiuto

Gestione delle emozioni : riconoscere le emozioni in sé e negli altri ( empatia ), essere consapevoli di come le emozioni influenzano il comportamento e riuscire a gestirle in modo appropriato

Gestione dello stress : consiste nel riconoscere le cause di tensione e di stress nella vita quotidiana e nel controllarle, sia tramite cambiamenti nel proprio modo di vedere le situazioni o nell’ambiente o nello stile di vita, sia tramite la capacità di rilassarsi

Senso critico : riconoscere e valutare i vari fattori che influenzano gli atteggiamenti e il comportamento, quali ad esempio la pressione dei coetanei e l’influenza dei media

Conoscenza di sé : conoscenza dei propri punti di forza e di debolezza, dei propri desideri e bisogni, del modo in cui si instaurano relazioni interpersonali positive. Valutazione delle proprie capacità per raggiungere una meta che si desidera raggiungere ( autoefficacia )

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L’Orientamento scolastico

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Normative

Nelle politiche europee e nazionali ( Lisbona 2010, Europa 2020, Definizione delle linee guida del sistema nazionale sull’orientamento permanente del 5-

12-2013 ) l’orientamento lungo tutto il corso della vita è riconosciuto come diritto permanente di ogni persona :

- imparare in qualunque fase della vita attraverso percorsi di studio flessibili

- mobilità dei giovani

- possibilità di imparare le lingue, acquisire fiducia in se stessi e capacità di adattamento

- maggiore qualità dei corsi

- acquisizione di competenze necessarie a lavori specifici

- maggiore inclusione e accesso per le persone svantaggiate

- implementazione della mentalità creativa, innovativa ed imprenditoriale.

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Il sistema di orientamento

ISTRUZIONEFORMAZIONE

LAVORO

SERVIZI

COMUNITA’ALLARGATA

FAMIGLIA

• Genitori• Parenti• Amici e altre relazioni

• Parrocchie• Vicinato• Gruppi informali• Associazioni

• Centri per l’impiego• Imprese• Servizi per il lavoro

• Servizi di orientamento provinciali• Informagiovani• Informa lavoro

• Scuole secondarie di 1° e 2° grado• Agenzie di formazione professionale

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Concetti base

• Sviluppo individuale

• Collegamento con le opportunità lavorative e con il contesto socio-ambientale

• Teorie di riferimento

• Orientamento come progetto condiviso

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Sviluppo Individuale

• Valutazione attitudinale ( tests psico-attitudinali ) : capacità, abilità, talenti, rendimento scolastico

• Carattere ed affettività ( interessi, inclinazioni, desideri, motivazione )

• Orientamento educativo ( valutazione all’interno di una relazione educativa dei vari elementi in gioco e co-costruzione dei progetti ). Fare sintesi

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Bisogni individuali

• Il periodo tra gli 11 ed i 16 anni è cruciale per lo sviluppo delle abilità decisionali e per qualsiasi altra capacità cognitiva

• I ragazzi hanno la necessità di essere riconosciuti nella loro unicità perché essi stessi faticano a ritrovarsi in una nuova dimensione fisica e mentale che li sta trasformando

• I ragazzi hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a fare sintesi tra i diversi consigli, le diverse idee progettuali ed i modelli di riferimento

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Collegamento con le opportunità lavorative e con il contesto socio-ambientale

• Tirocini formativi• Visite scolastiche guidate nei posti di lavoro• Formazione docenti sulle opportunità di lavoro

soprattutto nel proprio territorio• Contatti tra scuola e mondo lavorativo ed

imprenditoriale• Informazione, con particolare attenzione a quella

su WEB.• Ottica « europea»

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Teorie di riferimento

• Prospettiva socio-cognitiva

• Orientamento come processo continuo

• Prospettiva sistemico-relazionale

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Prospettiva socio-cognitiva

• L’individuo è protagonista attivo dl proprio orientamento.

• Il compito principale degli educatori è quello di favorire : l’autoefficacia, l’autodeterminazione, la fiducia in sé stessi, la sperimentazione di successi ( anche al di fuori dell’ambito scolastico )

• Il lavoro sostanziale è quello di far acquisire le competenze sociali ( life skills ) ed in modo particolare le capacità di coping e di decision making.

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Orientamento come processo continuo

• Essendo l’orientamento un processo continuo, secondo il paradigma del «life design» è importante utilizzare :

- le narrazioni

- l’auto biografia

Lavoro di conciliazione tra bisogni, motivazioni e vincoli derivati da aree di vita differenti

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Prospettiva sistemico-relazionale

• Riconoscere nel processo di orientamento il ruolo co-partecipato di vari attori.

• Riconoscere l’influenza delle aspettative e dei climi familiari

• Riconoscere l’influenza del contesto sociale e culturale di appartenenza

• Collaborare e non « delegare», non colpevolizzare o criticarsi a vicenda.

• Perché tale collaborazione sia efficace è fondamentale la FIDUCIA RECIPROCA.

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Climi familiari

Nella letteratura si individua innanzitutto un effetto della classe socio-economica secondo cui un livello sociale alto stimola maggiormente l’autorealizzazione (lavorare per realizzarsi) mentre un livello basso privilegia la sicurezza del posto di lavoro e l’autonomia economica (lavorare per guadagnare)

Un secondo aspetto rilevante sembra essere il titolo di studio della madre e la professione del padre. La madre sembrerebbe costituire un modello di riferimento per l’investimento educativo e scolastico, mentre il padre parrebbe svolgere un modello di identificazione o differenziazione professionale.

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ESEMPI

• Contrasto tra aspettative dei genitori ed interessi del figlio / figlia

• Culture diverse del lavoro“Vorrei un lavoro sicuro, non importa quale, per farmi una

famiglia”“Vorrei fare un lavoro che mi piace, che mi fa viaggiare”

• Aspettative dell’insegnante e storia familiare

• Cambiamento di decisioni dopo il dialogo tra genitori ed insegnanti

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Orientamento come costruzione condivisa

• Partendo dalla prospettiva di vedere il ragazzo nella sua totalità e globalità e tenendo conto delle caratteristiche del contesto familiare e sociale, l’orientamento è l’esito di un lavoro di costruzione condivisa di un progetto futuro.

• Si parte dai dati di realtà includendo nuove

prospettive non considerate dal ragazzo stesso e dalla sua famiglia.

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Compito degli insegnanti

In questo senso gli insegnanti hanno un delicato compito da svolgere :

- collocare l’orientamento in una prospettiva più ampia rispetto alla sola scelta della scuola

- promuovere processi di auto-orientamento supportando le capacità decisionali

- collaborare con la famiglia e saper affrontare eventuali aggiustamenti di scelta successivi


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