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fanoinforman8

Date post: 06-Mar-2016
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07 Editoriale

08 GALLERY: L’AMORE PER LA CASA VALE ANCHE PER GLI YACHT

Diocesi BISOGNO DI AMARE E DI ESSERE AMATI Giovani: scelte di qualità

09 SNIFFILM SCUSA, MA TI PARLO D’AMORE Chiacchiere di città in città10 TEMPO DI PRIMAVERA TEMPO DI AMORE12 TUTTI ALL’APPELLO... AD APRILE SI VOTA! Attualità15 CARO BENZINA? CI PENSA ML ESSO

Eventi16 LE FRECCE TRICOLORI TORNANO A FANO

Associazioni18 YAKITALIA API PESARO A.M.M.E.R. Inserto Sicurezza20 MANTENIAMO ALTA LA SICUREZZA21 CACCIA SICURA23 ASSICURIAMO I VOSTRI BENI

Speciale Fano Yacht Festival24 IL SALONE NAUTICO DELL’ADRIATICO26 INTERVISTA AL PRESIDENTE FYF ALBERTO ROSSI

Eventi28 TROFEO LISIPPO

il periodico provinciale del giornale on-line www.fanoinforma.it

Anno 2 - Numero 8marzo - aprile 2008distribuzione gratuita

Autorizzazione del Tribunale di Pesaron. 539 del 22/09/2006

EditoreGlobal Service in Progress s.r.l.Mattia Tarsi

somma

Per la tua PUBBLICITÀchiamaci subito:

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numero 8 Anteprime30 QUELLI CHE ASPETTANO BAGNI CARLO

Inserto Moda32 CLA’ PARRUCCHIERIA33 NEW SHOP BOUTIQUE34 TRENDY36 I CERIONI PARRUCCHIERI 37 UNIVERSITÀ DELLA MODA PROFUMERIA TAUSSI

Speciale Aziende38 UNIBIND40 PULIRAPIDA42 GAMBINI SERRAMENTI44 D.CASA46 PANICALI AMBIENTI48 VETRERIA GIRALDI & I VETRI MAGICI51 ALLA FERMATA 61552 CENTRALE GPA

Sport52 FUTSAL FANO CALCIO A 553 LION KING PISCINA AMICO DELLO SPORT

Sport & Motori54 APPASSIONATI AL SUPER QUAD SHOW

56 Rubriche

Personaggi58 FRATELLI CARBONI: PUBBLICITÀ A SUON DI MUSICA

Direttore ResponsabilePaola Zeppi - [email protected]

RedazionePer inviarci i vostri comunicati scriveteci a:[email protected]

Hanno collaborato:Roberta Corbelli, Valentina Carboni

Grafi ca e impaginazionewww.contecamillo.it

StampaGrafi casistemi snc - Pesaro

Si ringraziano:

Foto Video Gionataper le foto di copertina, inserto moda, Unibind e gruppo D.Casa

e Ottica Giorgio per gli occhiali da sole visibili nell’inserto moda

ario

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2438

3220

FANO YACHT FESTIVAL

AZIENDE

MODA

SICUREZZA

334-7677406

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Editoriale

Passione è il sentire dell’animo nella

sua massima estensione, l’energia dirompente

che sviluppa in chi la prova qualità prima sco-

nosciute.

In senso generale è il tendere verso un obiettivo

che si desidera intensamente, è una spinta che

dà una forza enorme, inaspettata, e che allora

fa partire, come per la guerra, alla conquista.

Se c’è passione si investe tutto e si crede con

tutta l’anima di potercela fare (se non fosse

così, chi sarebbe il folle che si imbarchereb-

be ad esempio in una ricerca scientifi ca che

sembrerebbe assurda agli occhi di tutti, e che

invece potrebbe arrivare a salvare vite, imperi-

tura negli anni?).

E’ tipico avere alti e bassi: quando pare che

l’oggetto del nostro amore sia raggiunto la fe-

licità è davvero suprema e il picco è alto, ma

è fi siologico che -se è vera passione- incomba

sempre la paura della perdita, che il tormento

sia in agguato.

Lo stesso avviene in tutti gli ambiti di passione:

in un rapporto di coppia, in un lavoro cui si dà tutto, nella fulgida ascesa di un calciatore, nel-

la vita dedicata a un’impresa...

Sì, gli antichi lo sapevano: la passione è sempre

fatta di dolore e patimento, amore e piacere,

sofferenza e godimento (dal greco ‘pathos’), di

un qualcosa che si nutre di un continuo desi-

derio di ricerca. Ma è proprio questo il grande segreto che può servire in una coppia per

rimanere unita nel tempo: non sentirsi mai

appagati, continuare a essere reciprocamente

curiosi, cercarsi sempre e non trovarsi mai del

tutto… perchè d’altra parte, raggiunta la vet-

ta, forse non resterebbe altro che scendere!

Chi, per caso o per rinuncia, non incontra mai

sentimenti del genere, vive solo in parte, e

nemmeno immagina che certi moti dell’animo

possano esistere. A chiunque però può capitare,

e nel momento più impensato, di incontrare la

passione… e allora la vita può cambiare e di

botto, perchè vengono a nudo i bisogni… per-ché gira la chiave della serratura interiore.

APRITEQUELLA PORTA

di Paola Zeppi

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Bisogno di ame di essere amatiMi è piaciuto un libro pubblicato alcuni anni fa dall’Abbé Pierre, un

profeta dell’Amore che quando ha compiuto ottanta anni ha scritto

un libro: “Testamento”. In un capitolo dice che vuole dare una sua

definizione della vita. “La vita è un po’ di tempo che Dio ci regala

perché impariamo ad amare”. Questo è il compito più grande della

vita: se non impariamo ad amare abbiamo fallito. La nostra voca-

zione è in primo luogo l’Amore.

La più grande tragedia è trovarci alle porte del Paradiso e accorgerci

che abbiamo sprecato la vita in mille banalità, perché non ci siamo

accorti che navigavamo nell’amore. Questa sarà l’ultima tristezza:

accorgerci che nella vita eravamo immersi nell’amore e ci siamo

preoccupati di mille altre cose, non accorgendoci di essere amati.

Noi che vogliamo mettere al centro l’amore abbiamo bisogno asso-

luto di scoprirci amati. Per sua natura l’essere umano ha bisogno di

amore come una pianta, di sole e di acqua, per potersi sviluppare.

Bisogno di ricevere amore e bisogno di darne.

Il dramma è che nel corso della vita questo duplice bisogno non è

soddisfatto. Perché? Noi siamo inclini ad amare quelli che ci ama-

no, aspettando che sia l’altro a cominciare. “Gratuitamente avete

ricevuto, gratuitamente date”. Questo è lo stile di Dio: Gesù nella

sua vita si è donato gratuitamente fino alla croce. La gratuità è lo

stile di Dio. Noi siamo tanto vivi quanto amiamo. Dio ci ama non

perché siamo amabili, ma perché è nella sua natura di amare.

Se volete conoscere cos’è questo amore divino, assoluto, infinito

pensate alla croce, a Dio che dà il suo Figlio diletto per la salvezza

dei suoi nemici, di quelli che lo crocifiggono. Ed allora si comprende

che proprio il miserabile stato morale dell’uomo mette in evidenza

la grandezza della grazia: Dio ci ha presi così in basso per elevarci

così in alto e fare di noi non soltanto dei peccatori perdonati, ma

dei figli di questo Dio d’amore. Chi sa di essere amato è a sua volta

sollecitato ad amare.

diocesi di fano fossombrone cagli pergola

In tempi in cui sembra contare sempre di più l’apparire fi ne a se

stesso c’è ancora chi, invece, cura l’ambiente domestico con senti-

mento, per dare all’intimità della casa quel calore che si può condi-

videre a pieno solo quando si sta assieme alle persone care.

Gallery, che da più di venti anni ha fatto dell’amore per la casa il

suo scopo principale, e che non a caso segue con la massima cura

le liste di nozze di tantissime coppie di sposi, da un paio di anni si

è prefi ssata l’obiettivo di trasferire tutta la sua esperienza e tutta la

sua passione anche in ambito nautico, per allestire ai massimi livelli

anche l’interno degli yacht. Per il secondo anno consecutivo, Gallery

sarà standista al Fano Yacht Festival, per proporre le sue soluzioni

arredative puntando soprattutto sulla personalizzazione: piatti, to-

vaglie, cuscini ed oggettistica varia potranno infatti essere richiesti

anche con tanto di iniziali, loghi aziendali e stemmi.

LE PORCELLANE Iceberg, Richard Ginori, Roberto Cavalli, Blumarine, Valen-tino, Portmeirion, Livellara, Domino, Thun.GLI ACCIAI Sambonet, Zani, Giannini, Bugatti.I CRISTALLI Richard Ginori, Arnolfo Di Cambio, IVV.

I MOBILI DV Home Collection, Oakom, Villa Collection.

GALLERY: PER LA TUA LISTA NOZZE! Armando TrasartiVescovo

GALLERYL’amore per la casavale anche per gli yacht

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Poco dopo il suo arrivo in Diocesi Mons. Armando Trasarti ha guardato alla parte

più importante della sua nuova realtà ecclesiale, anche se non semplice, del

mondo giovanile. Lo ha fatto con un atto importante nominando due giovani sa-

cerdoti alla guida del Servizio Diocesano per la pastorale giovanile: don Steven

Carboni (vice parroco alla parrocchia di S. Paolo-Fano) e don Filippo Fradelloni

(vice parroco presso la parrocchia del Duomo-Pergola). Si sono messi subito al

lavoro offrendo ai giovani del territorio di Fano Fossombrone Cagli Pergola le

proposte che seguono, in collaborazione con gli altri uffi ci diocesani preposti

alla formazione giovanile. Ecco il calendario e la tipologia delle proposte: una di

queste, caro giovane lettore, va vissuta.

Campo di lavoro e formazione missionaria. Una

settimana vissuta nel raccogliere gli indumenti

usati in cinque parrocchie e nel pomeriggio for-

mazione sulle problematiche della mondialità;

dal 20 al 26 luglio (per info e iscrizioni: 338-

8827025 [email protected] entro il 10 luglio).

Pellegrinaggio in povertà. In pellegrinaggio due

a due, senza soldi, con un itinerario di preghie-

ra, abbandonandosi alla Provvidenza di Dio e

degli uomini, verso una meta indicata. Dal 3 al

7 agosto (per info e iscrizioni: cdvfano@gmail.

com entro l’1 agosto).

Campo di discernimento per giovani. Una settimana immersa nelle Dolomiti pres-

so la casa della Diocesi a Pozza di Fassa (Tn) unendo escursioni in montagna,

ascolto e meditazione sulla Parola di Dio, in un confronto reciproco. Le rifl essioni

saranno guidate dal Vescovo. Dal 31 agosto al 7 settembre (per info e iscrizio-

ni: [email protected] entro il 20 agosto). Da qualche giorno, inoltre, è attiva

una newsletter diocesana che mette in rete tutte le realtà ecclesiali della Diocesi,

editando mensilmente un giornale on line formativo e informativo. Per riceverlo

iscriversi alla newsletter del sito diocesano: www.fanodiocesi.it

Comunicare è dialogare.

Giovani: scelte di qualità

Lo so che ne hai le scatole piene e mangi i Baci con la carta e tutto per

non leggere i messaggini, ma questo folle, folle sentimento al cinema (e

non solo) vince su tutto e su tutti. Ne è la prova Federico Moccia, quello

dei lucchetti “forever” attaccati nei ponti delle città, che esordisce alla

regia col generazionale “Scusa ma ti chiamo amore”; protagonista un

fascinoso Raoul Bova che si innamora, ricambiato, di una ragazzina e

va addirittura a parlare con sua madre. Lieto fi ne garantito sulle note

della hit del momento che ha, guarda caso, lo stesso titolo del fi lm.

Il Sasha del sibilante Muccino Jr. è l’antieroe classico che fa strage

di cuori nel melò “Parlami d’amore”; fi lm che, uscendo a San Valen-

tino, ha fregato frotte di innamorati convinti di andare a vedere una

commedia romantica. Nella verbosità sfi ancante della pellicola, l’unica

cosa che fa sorridere è quella faccia un po’ così, tra l’attonito e il cane

bastonato, di Silvio Muccino che si ostina a fare il sex symbol.

L’amore trionfa anche sul piccolo schermo. Specialmente ad “Amici”,

l’accademia dello spettacolo di Maria De Filippi. Qui gli allievi, anzi-

ché cercare di accoppiarsi come i dirimpettai del “Grande Fratello”, si

scambiano accuse al vetriolo mentre i loro docenti, professionisti seri

ed affermati, si scannano in diretta tv sul metodo di insegnamento

facendo mandare dai loro avvocati lettere di diffi da.

Dedico la chiusa di questo pezzo all’amore adolescenziale, quello che

ha rincretinito Anna Tatangelo al punto da farla cantare per ben cin-

que volte a Sanremo, compromettendo ogni sua futura vendita di di-

schi. Quest’anno la bella Anna dal palco dell’Ariston ha mandato baci

& abbracci al suo Gigi e la platea l’ha sonoramente fi schiata. Forse

per gelosia, forse perché lei è l’amante che ha rappresentato la fi ne di

una famiglia tradizionale. Fatto sta che Carmela Barbato, ex moglie di

D’Alessio, ha detto che Anna doveva prendersi il suo bel premio, stare

zitta e fi lare a casa. La saggezza è la virtù dei forti. In questo caso

anche dei cornuti.

Don Giacomo RuggeriDirettore, Uffi cio Comunicazioni Sociali

Scusa, ma ti parlo d’amoredi Luca AlessandroniDirettore di SnifFilm.it

SNIFFILM

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MANUELA BENDELLIImprenditrice

Cagli

OMAR MOSCONI Commerciante

Urbino

ANDREA POLIDORI Commerciante

Urbino

“Grazie alla mia attività commerciale sono

in continuo contatto con gli abitanti del

paese, soprattutto con i giovani, per i quali

divento spesso e volentieri una confidente.

Con grande dispiacere noto che i ragazzini

sono sempre più attenti all’aspetto esterio-

re e poco ai valori. La società propone un

modello di gioventù perfetta in ogni situa-

zione, in cui non c’è spazio per le piccole de-

bolezze, anche sentimentali. Il “mito” della

perfezione incide poi negativamente anche

sull’amicizia, e ciò vale particolarmente

per le femmine, in quanto spesso si creano

competizione e rivalità. Diversa la situazio-

ne dei trentenni, per i quali vale ancora la

voglia di fare figli, ma non di sposarsi. Sono

molte le coppie che, anche in seguito alla

nascita dei figli decidono di rimanere solo

conviventi. Non so quanto ancora si creda

nel matrimonio. Certo è che si preferisce un

modello di famiglia meno “vincolante”, an-

che se l’amore per i figli resta”.

“Lavoro dalle nove della mattina alle otto

della sera, per cui il tempo per l’amore è

dopo le nove! Fortunatamente convivo con la

mia ragazza, per cui tutti i giorni abbiamo

modo di vederci e ritagliarci un po’ di tem-

po insieme. In più, abbiamo un’attività in

comune, anche se in città diverse, e questo

rende più facile capire le esigenze recipro-

che. Se, come accade per molti, avessimo

fatto lavori differenti e con orari diversi, sa-

rebbe stato più difficile. Per me il lavoro è

un fattore che incide tantissimo nel rappor-

to di coppia. A chi sostiene di non poter dare

spazio ai sentimenti dico che, se si vuole, il

tempo si trova: si va a convivere, si fa un

progetto di vita…”

“Non è una questione di tempo: è che sono

pochi i valori. Le nostre nonne hanno fat-

a cura di Roberta Corbelli

In un’epoca in cui si vive tutto velocemente e risulta diffi cile far qua-

drare vita personale, lavorativa, amicizie e solidarietà, i buoni senti-

menti vengono spesso messi da parte. Scarsa l’attenzione riservata al

prossimo, poco il tempo dedicato ai propri cari, pochissime le “follie

d’amore”. Proprio i giovani hanno mostrato maggiore diffi coltà nel

parlare di affetti, tanto è vero che molti hanno rifi utato di farsi in-

tervistare perché “non avevano nulla da dire”. Per fortuna c’è ancora

qualcuno, soprattutto tra gli adulti, che riconosce l’importanza dei

sentimenti, la loro appartenenza alla natura umana, la necessità di

vivere la vita secondo un approccio diverso dal “mordi e fuggi”.

TEMPO DI PRIMAVERAC’è ancora posto per

l’amore nella società moderna?

È questa la domanda che abbiamo rivolto alla

gente, “accalappiata” per le strade della nostra

provincia. E le sorprese non sono state poche.

Chiacchiere di città in città 1

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DIEGO BALDUCCIRistoratore

Fossombrone

MAURIZIO SALTARELLIMIRELLA CIOLILIGI BERNARDETTARistoratori

Fermignano

ANNA MARIA ISOLATODisoccupata

Fano

to tutto con poche lire in tasca e lavorando

l’intera giornata. Il problema è che non c’è

più il rapporto uomo-donna come una vol-

ta, si vive molto alla giornata, compresi i

sentimenti. Viene a mancare anche il rap-

porto tra le persone: per molti è tempo perso

ascoltare gli altri, basta “tirare dritto”.

La gente non è più interessata al prossimo e

di conseguenza neppure alla famiglia.

Il fattore economico è una grossa masche-

ra… Siamo nell’assurda situazione di con-

siderare i figli un problema e viene meno la

funzione educativa della famiglia.

È invece un discorso di scelte e di affetto

che si vuole dare alle persone. Per quanto

mi riguarda, mi sono sempre lasciato del

tempo libero per stare con mio figlio, per

andare in vacanza con lui, ho sempre con-

diviso con mia moglie i compiti famigliari.

Con il bellissimo risultato che mio figlio

parla tranquillamente con me, racconta i

suoi problemi con grande serenità e chiede

consigli.

Cerchiamo di dare tutti più attenzione agli

altri, proviamo ad aprire gli occhi per vede-

re quello che si ha di fronte”.

“Per l’amore c’è sempre tempo, perché sen-

za moriresti -dice Mirella-. Io lavoro sedici

ore al giorno, ho due figli, un marito, un’at-

tività in proprio e tutto va “in fila”. I figli

sono sempre stati con me, sin da piccolini.

Lavorare assieme a mio marito ha di certo

contribuito al buon andamento del “mena-

ge” familiare, in più lui mi ha dato sempre

una mano: in una coppia ci vuole collabora-

zione, bisogna essere uniti.

Se fossi stata in una situazione lavorativa

differente, avrei forse fatto la casalinga o

un part-time. Purtroppo oggi la società ti

costringe a lavorare, ma è importante che

“la donna faccia la donna”, ovvero che le

donne abbiano la possibilità di stare un po’

più a casa.

Sia perché hanno sempre più cose da fare,

ma soprattutto perché, oggi più che mai, i

figli vanno seguiti e controllati.

La ricetta del mio matrimonio?

Noi parliamo e ci confrontiamo su tutto

senza paura dello scontro. Ci vogliono tan-

ta forza, rispetto, fiducia e volersi bene…

Sono più innamorata oggi di mio marito che

allora, quando l’ho sposato”.

“Per me c’è sempre tempo per l’amore. Io

vivo di amore. Se nella mia vita non ci fosse

spazio per i sentimenti, questo difficile pe-

riodo che sto attraversando sarebbe vuoto e

insensato. Purtroppo noto che molte perso-

ne, soprattutto giovani, dedicano poco tem-

po agli affetti, non sono capaci di gestire la

propria vita, in coppia, con gli amici, con i

familiari. Gli obblighi lavorativi allontanano

dai propri cari e c’è molta confusione. Ma-

gari uno guadagna 100.000 euro, ma non

è detto che sia realizzato come persona.

Spesso non si capisce il senso della vita e

lo si confonde con il lavoro poiché quando

questo manca, al di là delle possibili dif-

ficoltà economiche, si va fuori di testa. Per

me non può essere così: il senso della vita

sono i legami e gli affetti. Che fare allora

se entriamo in confusione per il lavoro? Fer-

marsi veramente a riflettere, calmarsi se le

cose non arrivano subito, continuare a cer-

care senza affanno e rifugiarsi negli affetti.

Non smettere di ridere”.

“Da quello che vedo in giro, si fanno tante

esperienze “affettive” ma poche si concre-

tizzano in una vera e propria storia d’amo-

re. Si dà più tempo ad altre cose, come al

lavoro, e purtroppo proprio questo è uno de-

gli elementi che ha sempre potuto rovinare

le relazioni amorose.

Io, ad esempio, lavoro dalla mattina alla

sera e spesso anche la notte, per cui per

me sarebbe veramente difficile avere una

compagna fissa. Il bello però è che non mi

manca neppure! Il mio motto? Volersi bene

a piccole dosi: così è sempre bello e le paz-

zie d’amore, i gesti carini, non diventano

mai scontati.

Le follie amorose esistono solo per la con-

quista, sono fatte per sorprendere all’inizio

e poi basta”.

RA TEMPO DI AMORE

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“Premetto che a me la sinistra non piace

–afferma Lorenzo. Il governo Prodi è caduto

perché non ha fatto mai nulla, o meglio, ha

fatto tante riforme sbagliate che non piac-

ciono a nessuno, come la liberalizzazione

delle licenze. E’ stata una politica sbaglia-

tissima: gente che aveva un bar da trent’an-

ni, che ha lavorato una vita e si è costruita

un capitale, ora si vede aprire un’attività

analoga a pochi metri di distanza, come è

successo a me. E questo non è giusto. Una

volta le licenze erano regolarizzate dal Co-

mune, ora qualsiasi persona che abbia soldi

può investire e andare avanti. Chi parte da

zero fa fatica e manca la tutela della con-

correnza.

Per non parlare dell’aumento delle tasse!

Non so chi sarà alla guida del Paese dopo le

elezioni di Aprile, ma spero che cercheranno

di ridurre la pressione fiscale nei confronti

degli imprenditori, in modo da dare lavoro

anche a più persone. Finché i contributi che

si devono versare per i dipendenti sono così

alti non posso permettermi di assumere nes-

suno”.

Il ritorno al voto…proprio una bella frega-

tura. Si sprecano tanti di quei soldi, ed è

denaro pubblico.

Poi ci dicono di fare sacrifici, quando invece

sono i politici a fare il bello e il brutto tem-

po, a dirci un sacco di bugie. Oramai non

si tratta più di saper governare bene, ma di

recuperare situazioni non regolamentate pri-

ma, come l’immigrazione.

Al governo che verrà chiedo innanzitutto più

serietà: entrambi gli schieramenti hanno

dimostrato poca fermezza, poca visione del

domani.

E non devono dire che non hanno messo le

mani in tasca agli italiani, perchè, ad esem-

pio, l’aumento dei prezzi conseguente all’in-

troduzione dell’euro non è stato bilanciato

dai livelli salariali.

Il salto di qualità con l’euro l’hanno fatto

solo alcuni, chi aveva cose da vendere.

Che dire dei giovani? Non hanno alcuna

possibilità di avere un futuro sereno, so-

prattutto a causa della precarietà del la-

voro: non si può pensare che uno mette al

mondo un figlio che deve tenere a casa fino

a 35/40 anni.

a cura di Roberta Corbelli

TUTTI ALL’APPELLO... Alcuni stanchi e non poco delusi, altri speranzosi e sicuri del miglio-ramento: sono gli elettori che la nostra redazione ha intervistato in giro per la provincia, raccogliendo dubbi, malesseri, convinzioni, opi-nioni sul governo uscente e sugli attuali “concorrenti” politici.

Chiacchiere di città in città 2

A casa, per le strade, in macchina, al bar… ci “accompagnano” ovunque e

in ogni momento della giornata i politici italiani alle prese con la campagna

elettorale.

Tv, radio, manifesti sono strumenti chiave della “battaglia” per Palazzo Chigi e

arene privilegiate per trasmettere programmi, valori, ideali.

Dopo un’agonia durata poco più di un anno, fra tentennamenti e rischi di cadute,

il Governo Prodi ha dovuto gettare la spugna e, in mancanza di un accordo tra i

partiti sull’avvio di una riforma della legge elettorale, gli italiani si ritrovano a

dover eleggere di nuovo i propri rappresentanti.

Onere di non poco conto, dato che sono in gioco il presente ed il futuro del nostro

Paese, fortemente indebolito da una “recessione” economica che ha lasciato i suoi

strascichi, ma anche e soprattutto dall’instabilità politica di questi ultimi anni.

SARA SARAGALORENZO MISTURILINO ROTATORIBaristi

Fossombrone

SANDRO MAGRINIElettricista

Fano

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manca l’organizzazione, le cose non funzio-

nano come con i rifiuti di Napoli, il nostro

non è più un “bel paese”, a volte anche per

la questione degli extracomunitari. Non ho

mai avuto esperienze negative a proposito,

anzi sono convinto che non bisogna gene-

ralizzare, ma c’è molta gente straniera che

non fa nulla e crea disagio. Chi non ha il

lavoro deve andare a casa.

Il governo Prodi è caduto semplicemente

perché Mastella ha fatto il “voltagabba-

na”. Certo, la sinistra avrebbe potuto fare

qualcosa di meglio, e mi riferisco alla leg-

ge sul conflitto di interesse e soprattutto

alla riforma della legge elettorale. Invece

di portare avanti l’iniziativa ha cercato di

patteggiare, con il risultato che, anche alle

prossime elezioni, si presenterà il problema

di una forte instabilità politica determinata

dalla solita legge elettorale.

Se potessi, chiederei al nuovo governo di

metter mano a tale normativa in modo da

garantire all’Italia un governo più duraturo

Inoltre, di fare tutto il possibile per risolle-

vare l’economia, di adeguare gli stipendi al

reale costo della vita e di continuare la lotta

all’evasione fiscale.

Infine, di riassestare al 18% le aliquote

Irpef che, per gli stipendi più bassi, sono

invece salite al 25%, incidendo fortemente

soprattutto in caso di lavoro precario.

“Mi spiace molto che si ritorni al voto... sia

perchè non ho fiducia nella destra, sia per-

chè indubbiamente la sinistra mi ha forte-

mente deluso.

Il Governo Prodi era molto debole e trabal-

lante: lo si è visto da subito, poichè hanno

vinto solo per un pugno di voti in più.

Io spero che la sinistra diventi più forte, che

non coalizzandosi in tanti partiti riesca a

portare avanti delle idee, e che magari fi-

nalmente faccia atti concreti a favore della

gente, della collettività.

Vero è che io continuerò a votare nello stes-

so modo a prescindere dai programmi, per-

chè credo nelle idee”.

Non ho idee ben chiare sulla politica, ma

vedendo cosa è successo con il governo

uscente, voterò sicuramente per il centro-

destra. Trovo interessante il programma

politico di Berlusconi, soprattutto per le ini-

ziative rivolte ai giovani.

Inoltre, è una figura molto concreta, di pol-

so, sicuramente più affidabile dei rappre-

sentanti del centro-sinistra. Data la mia

età, mi piacerebbe che il nuovo governo

riservasse maggiore attenzione ai giovani:

uscire dal nucleo famigliare creandosi una

propria indipendenza è un problema a cau-

sa del costo delle case e degli affitti. In più,

si fa fatica a trovare lavoro, o meglio le op-

portunità sono limitate.

Nel complesso, siamo un paese in declino:

“La sinistra è caduta perché non è stata in

grado di governare. Ora ci vuole gente nuova.

Non mi piacciono i due schieramenti che si

sono formati: l’uno cerca di disfare l’operato

dell’altro e non si arriva mai all’obiettivo fi na-

le, che è il benessere dei cittadini. Indistinta-

mente dall’appartenenza, vedo i nostri politici

molto distanti dai problemi reali. Ad esempio,

non si rendono conto di ciò che tolgono ad una

piccola impresa come la mia costringendola

a pagare tasse molto elevate, di cosa com-

porti per le famiglie uno stallo degli stipendi

che, con l’entrata dell’euro, si sono in effetti

dimezzati, della mancanza di adeguati incen-

tivi e sostegni all’imprenditoria, soprattutto

giovanile.

Mi piacerebbe che il nuovo Governo fosse ca-

pace di un gesto che molti apprezzerebbero e

che potrebbe risolvere molti problemi: la ridu-

zione dello stipendio dei politici, in favore di

una ridistribuzione ai cittadini. Attualmente,

c’è un divario tropo grande tra la loro posizio-

ne economica e sociale e quella della gente

comune. Come si fa ad essere vicini ai proble-

mi dei cittadini non avendo bisogno di nulla?

ODETTA LUGLIImpiegata

Fano

DAVIDE NARDINIStudente

Fano

.. AD APRILE SI VOTA!

MARIA ENRICHETTAPOMPILICommerciante

Cagli

TIZIANA GIAMPAOLI Commerciante

Urbino

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In merito a questo ‘scottante’ argomento ab-

biamo passato la parola a Daniele Luzi e Raf-

faele Montesi, i due gestori della stazione di

servizio ML ESSO di via Roma a Fano.

“Chi non usa l’auto per lavoro sicuramente

fa a meno di venire a far rifornimento come

prima, e riduce le occasioni di prendere l’au-

to fi no a quelle strettamente necessarie. Sui

lavoratori, invece, questo caro prezzi non può

che incidere e pesantemente, anche perché in

proporzione è aumentato di più il gasolio ri-

spetto alla benzina, e si sa che chi usa l’auto

per lavoro ha tendenzialmente un diesel. Noi

della Stazione di servizio ML ESSO, rispetto al

Attualità

Far rifornimento diventa sempre più caro?

Ci pensa ML EssoFare il pieno di carburante costa sempre di più.Il caro-benzina si rifl ette sui consumi e, per la prima volta, i volumi di vendita diminuiscono. Nel primo bimestre dell’anno, infatti, le vendite dei carburanti sono scese complessivamente del 2,5-3%, con un picco negativo per la benzina pari al -9%. E’ quanto rileva Fegica-Cisl, una delle sigle dei gestori, sottolineando che non si era mai registrata una contrazione di quest’entità.

gestore ESSO, applichiamo uno sconto base

equivalente alle vecchie 60 lire al litro, ed en-

tro l’estate garantiamo uno sconto ulteriore. I

servizi correlati che offriamo ai nostri clienti

sono tanti, infatti oltre a quelli canonici

Per premiare la fedeltà dei nostri clienti ab-

biamo una raccolta punti con premi dai più

piccoli ai più prestigiosi, come ad esempio

videocamere digitali Samsung ed impianti

home theatre Philips.

Quando riusciamo ci adoperiamo nella benefi cienza: in Kenya,

per esempio, abbiamo contribuito alla costruzione di un ospedale,

ed inviamo spesso, oltre a del denaro, anche magliette e palloni da calcio

abbiamo un’offi cina per il cambio di gomme ed olio,

facciamo sempre una visione completa a tutela dell’auto,

e andiamo anche a prelevare un’auto in loco in caso di foratura.

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Attraverso una sorta di ‘intervista tripla’, a

partire dai relativi ruoli, abbiamo chiesto loro

opinioni sulle seguenti tematiche:

L’attuale realtà dell’aeroporto di Fano (strutture e attività esistenti)

I potenziali sviluppi godibili a seguito dell’eventuale asfaltatura della pista.

L’importanza per i cittadini fanesi di eventi quali l’esibizione delle Frecce Tricolori.

L’importanza della sensibilizzazione, soprattutto dei giovani, verso il mondo dell’Aeronautica.

GENERALE DI BRIGATA AEREA

CARLO LANDIL’aeroporto di Fano è una realtà di grande

interesse per il turismo e lo sviluppo della

cultura aeronautica.

La presenza di tanti appassionati che svolgo-

Eventi

no attività di volo con scopi turistici e spor-

tivi costituisce un saldo punto di riferimento,

che è in grado di attrarre giovani che sono

incuriositi dall’arte del volo. L’aeronautica Militare non può che essere interessata allo sviluppo di realtà come questa che, pur non

essendo collegate ed integrate nel sistema

dei grandi fl ussi di traffi co aereo commer-

ciale, possono contribuire ad aumentare la

conoscenza e l’apprezzamento per il volo in

tutte le sue forme. E’ per questi motivi che

anche nel 2008 l’Aeronautica non ha voluto

far mancare il suo supporto agli appassio-

nati e alle autorità locali che hanno deciso

di organizzare la manifestazione delle Frecce

Tricolori.

Disporre di una pista asfaltata è sicura-mente di grande vantaggio per ogni tipo di attività aviatoria.Non conosco priorità e programmi della rea-

lizzazione di una pista nell’area di Fano, ma

se la nuova pista verrà ultimata tutte le co-

munità locali ne potranno avere benefi ci.

E’ facilmente ipotizzabile un incremento del-

l’attività di volo sportiva e da diporto, delle

attività istituzionali (magari con corsi rego-

lari destinati anche agli studenti delle Scuole

Medie Superiori con appositi crediti formativi)

nonché dell’attività turistica internazionale.

Una pista asfaltata rende l’aeroporto utiliz-

zabile con continuità e utile anche per le cre-

scenti esigenze degli organi (Protezione Civi-

le, Vigili del Fuoco etc. etc.) che si occupano

di sicurezza e prevenzione. Quindi mi auguro

e auguro a tutti gli aviatori di Fano che al più

presto l’opera sia avviata e completata.

Le Frecce Tricolori sono un Reparto di Volo

dell’Aeronautica Militare.

I piloti possono effettuare le manovre che

affascinano tanto il pubblico perché proven-

gono e sono stati formati nei reparti dell’A.M.

e dopo un periodo tra i 3 e 6 anni ritornano

nei Reparti da combattimento per volare su

velivoli come F16, EF2000, Tornado, AMX.

In pratica, le evoluzione delle Frecce sinte-tizzano, in 20 minuti emozionanti, le attività operative dell’A.M. e servono a dimostrare la professionalità e la preparazione del personale dell’Aeronautica Militare. Sono

convinto che partecipare alla manifestazione

e poter vedere da vicino tanti aerei diversi co-

stituirà un arricchimento unico per i giovani

ed anche per le famiglie.

Il mondo dell’aviazione è uno di quelli in

più rapida crescita nel mondo e nel nostro

paese.

Sia che un giovane sia interessato alla com-

ponente tecnica, gestionale oppure a diven-

tare pilota o assistente di volo, le opportunità

sono numerosissime e di grande valore. Tra

l’altro, proprio per la sua natura il lavoro nel-

l’aviazione permette di viaggiare e conoscere

ogni area del mondo.

L’Aeronautica Militare bandisce una serie di concorsi per ragazze e ragazzi che sono interessati ad un lavoro impegnativo ma gratificante, perché ricco di contatti e con

una varietà enorme di specializzazioni che

possono consentire anche un successivo im-

piego al di fuori delle Forze Armate, una volta

che si sia completata la ferma obbligatoria.

Invito tutti gli interessati a conoscere meglio

l’Aeronautica Militare andando a visitare il

sito www.aeronautica.difesa.it.

TRICOLORI 3 agosto 2008

LE FRECCE TRICOLORI TORNANO A FANO Appena uffi cializzata la data dell’evento che ripor-

terà sui cieli fanesi le meravigliose acrobazie delle

Frecce Tricolori, abbiamo rivolto alcune domande a

chi ha reso possibile l’iniziativa, ovvero il Generale

di Brigata Aerea Carlo Landi, il Presidente dell’A.S.

AVIO CLUB FANO Antonio Rossetti, ed il Presidente

del Club Frecce Tricolori Fano Ugo Diana.

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a cura di Paola Zeppi

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PRESIDENTE A.S. AVIO CLUB FANO

ANTONIO ROSSETTIL’aeroporto a Fano esiste da oltre 70 anni e

comprende al suo interno diverse realtà (ivi

compresa la Protezione Civile, della quale il

nostro club è la componente di volo a livello

regionale e nazionale). Non è, come alcuni pensano, un ambiente che appartiene a po-chi benestanti, bensì a tantissime persone, semplicemente accomunate da una pas-sione, equiparabile a tante altre, come per

esempio quella per la caccia o per la pesca.

Sono assolutamente convinto che senza

l’aeroporto questa bella area verde non sa-

rebbe più tale. L’A.S. Avio Club Fano è nata

nel 1994, ed è un’associazione sportiva non

a scopo di lucro che riunisce tutte quelle per-

sone di qualsiasi ceto ed età che si vogliono

avvicinare al mondo del volo; effettuiamo

attività di volo sia da turismo che con aerei

ultraleggeri ed abbiamo una scuola di volo

per ultraleggeri, la cui sede è presso l’avio-

superfi cie di Valcesano da noi gestita.

Un’importante collaborazione con la Flying

Work, società di lavoro aereo, offi cina e scuo-

la di volo certifi cata a livello nazionale, ci

permette di indirizzare a questa tutti coloro

che siano interessati a conseguire la licenza

di volo, sino a quella per diventare un pilota

professionista. La nostra associazione na-turalmente è aperta soprattutto ai giovani, ed anzi per loro sono previste delle sconti-stiche sulle quote d’iscrizione, anche per incentivare la loro presenza all’interno di un ambiente pulito, frequentato da persone

che amano stare all’aria aperta e che sanno

che le regole, in volo come nella vita, sono

fondamentali.

Per quanto riguarda la pista posso solo riba-

dire che l’aeroporto di Fano è una ricchezza

non solo per la città, ma per l’intera provin-

cia, e che pertanto deve essere ‘completata’;

è stato ultimato da poco un terzo hangar, esi-

stono due vie di rullaggio ed un parcheggio

asfaltati, non capisco che differenza possa

fare un chilometro e mezzo in più di asfalto,

visto che comunque la pista attuale va di certo messa in sicurezza, essendo emersi alcuni punti con ghiaia che rischiano di rovinare determinate parti degli aerei ad

elica attualmente presenti nell’aeroporto.

Non vi è una concorrenza con i vicini aeropor-

ti di Rimini e Faconara, perchè Fano dovreb-

be essere ad uso aero taxi e voli a domanda,

quindi con un traffi co non elevatissimo e con

aerei di non elevate dimensioni. Pensiamo

anche al grosso supporto che si darebbe

alla cantieristica ed al mondo industriale

della Provincia. Vorrei terminare ricordando

il “FANO AIRSHOW 2008”, del quale il nostro

club è parte importante dell’organizzazione,

assieme agli amici del Club Frecce Tricolo-

ri Fano. Eventi come quello che riporterà le

Frecce Tricolori a Fano il prossimo 3 agosto

ritengo siano davvero signifi cativi, anche

perché sono diventati una consuetudine che

si ripete ogni 2 anni e sono contento che quest’anno la circostanza coincida con la Festa del Mare, perché così, effettivamen-

te, tutti i fanesi potranno festeggiare as-sieme le due realtà che caratterizzano la propria città.

PRESIDENTE CLUB FRECCE TRICOLORI FANO

UGO DIANAAvete presente quando ci si appassiona alla

Formula1, ed in particolar modo –per noi ita-

liani- alla Ferrari?

Ci si organizza per andare a vedere le gare in

giro per il mondo assieme agli amici, perché un

conto è stare davanti alla televisione, un altro è

ascoltare dal vivo il rombo dei loro motori.

Ecco, per gli appassionati di aerei la stes-

sa cosa è poter assistere alle acrobazie delle

Frecce Tricolori, perché quando senti passare sopra di te 10 ‘apparecchi’ in formazione ti senti quasi trasportato in cielo pure tu, senza

considerare poi l’aspetto nazionalistico, perché

quando vedi i fumi del tricolore disperdersi fi no all’infi nito ti ricordi automaticamente di amare la tua patria un po’ di più…Certo, come qualsiasi passione anche questa

richiede sacrifi ci, infatti noi del Club Frecce

tricolori Fano, per andare a seguire le varie

manifestazioni, facciamo spesso e volentieri

le famose ‘alzatacce’, però ogni volta è una

grandissima soddisfazione. Il calendario delle

esibizioni ha inizio dal 1° di maggio a Rivolto,

base addestrativa e logistica delle Frecce, e or-

ganizzando appositi pullman le andiamo poi a

seguire tutte.

Si tratta di una vera e propria passione, di

un’attività ”formativa” che ti insegna anche

a stare assieme agli altri, perché alla base di

tutto c’è la condivisione di momenti ludici.

Il nostro è un club dove gravitano persone di tutte le età e di tutte le professioni, acco-munate però tutte dalla passione verso fi ni comuni, per l’Aeronautica Militare ed in parti-

colare per le Frecce Tricolori.

Far avvicinare sempre di più i giovani a questo

ambiente secondo me è importantissimo e, non

a caso, ci stiamo organizzando per avviare degli

incontri con i giovani nelle scuole, richiedendo

l’intervento diretto dell’Aeronautica Militare, al

fi ne di far interagire i ragazzi con piloti e tecnici

dell’Arma. Il nostro obiettivo non è tanto quello

di far scoppiare delle passioni, quanto piuttosto

quello di far capire che in questo ambiente le

cose si vedono sotto un’ottica diversa, in cui le

regole hanno ancora un signifi cato.

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ApiPesaro-Associazione Piccole e Medie In-

dustrie della provincia di Pesaro e Urbino, è

attiva da 30 anni e conta più di 350 aziende

iscritte nei diversi settori: mobile, metalmec-

canico, elettronica, abbigliamento, nautica,

edilizia, alimentare, gomma-plastica, servizi.

Rappresenta in maniera specifi ca la piccola

e media impresa industriale. Aderisce a livel-

lo nazionale a Confapi (oltre 50 mila aziende,

un milione di addetti), la confederazione del-

la piccola e media industria.

L’Associazione ha lo scopo di tutelare le im-

prese nel campo sindacale e promuoverne lo

sviluppo economico attraverso i servizi e le

iniziative commerciali. Ha sede a Pesaro, in

via Degli Abeti n. 152. Direttore è Giancarlo

Ugolini. Ai suoi iscritti l’Associazione offre

servizi su tutti gli ambiti dell’attività del-

l’azienda.

Dal 2002, sotto la presidenza di Luigino Gam-

Associazioni

Il 2008 sarà un anno d’intensa attività per la

pattuglia Yakitalia (Memphis Belle – USAG)

che ha già in calendario un fi tto elenco di inte-

ressanti appuntamenti lungo tutto il territorio

nazionale, con ben quattro velivoli al suo attivo

-tre biposto ed un monoposto- per sette perso-

ne di equipaggio tra piloti effettivi e piloti in

corso di addestramento.

I primi mesi dell’anno i piloti hanno parteci-

pato anche a trasmissioni televisive, come per

esempio a Vivere Meglio di Rete 4, per divulga-

re e diffondere la cultura del volo acrobatico. A

tale scopo sta contribuendo anche un giova-

ne gruppo rock fanese, I Glaam, che, insieme

col gruppo orafo “Stratolimite”, ha realizzato

il nuovo video “L’inferno e il paradiso”, inte-

ramente girato negli hangars di Yakitalia ed

in volo nei cieli marchigiani, attualmente in

rotazione ad alta frequenza su MATCH-MUSIC,

canale 716 di SKY.

Anche il mondo dell’abbigliamento tecnico si

sta interessando a questa particolare pat-

tuglia, infatti sono già nate collezioni per pi-

loti e appassionati di volo. Una prima serie è

stata presentata a Firenze, durante il Pitti di

Gennaio 2008, mentre la seconda, ancora più

tecnica, sarà al prossimo Pitti di Giugno. Sono

stati prodotti anche diversi accessori per l’ab-

bigliamento, infatti Memphis Belle (orologi) e

Yakitaliashop (abbigliamento) sono al secondo

anno consecutivo di promozione, con articoli

acquistabili presso i fornitissimi stand che ac-

compagnano le esibizioni del Team.

Per conoscere meglio il Team Yakitalia, il Pro-

gramma acrobatico ed il Calendario 2008 si

invita a visitare il sito www.yakitalia.it; per i

video www.vogliadivolare.it l’unica trasmissio-

ne televisiva nazionale dedicata interamente

al mondo del volo.

Potrete ammirare le esibizioni del Team Yaki-

talia sia durante il Fano Yacht Festival, sia il

prossimo 3 agosto, quando le Frecce Tricolori

torneranno a Fano.

UN GRANDE 2008

CON YAKITALIA!

bini, l’Associazione ha potenziato la struttura,

già presente ai vari livelli negli organismi

istituzionali locali, dedicandosi a iniziative di

promozione dell’attività delle aziende associa-

te in Italia e all’estero. Il 2004 ha visto l’avvio

della collaborazione con Eurofi di, consorzio

leader per la garanzia, per migliorare l’acces-

so al credito delle aziende. Nel 2005 ApiPesaro

ha sottoscritto un accordo di collaborazione

con i rappresentanti della piccola e media

industria di Ekaterinburg (Russia), portando

gli imprenditori dell’Api a fruttuosi traguardi

nella regione degli Urali. Nel 2006 ha stretto

importanti relazioni in Moldova e lavorato in

maniera determinante alla costituzione della

prima Camera di Commercio Italo-Moldova,

che ha sede nella capitale Chisinau.

Nel campo della formazione, ApiPesaro svolge

presso i suoi uffi ci una sempre più intensa at-

tività: corsi di formazione continua, dedicati ai

dipendenti delle aziende del territorio, corsi di

formazione permanente e di specializzazione.

Dal 2005, grazie alla considerazione dei diri-

genti scolastici per il dinamismo della piccola

e media industria, ApiPesaro ha sottoscritto

accordi di collaborazione per attività di forma-

zione (stages aziendali e ogni altro possibile

contributo imprenditoriale) con l’Istituto Pro-

fessionale “G. Benelli” di Pesaro, con l’Istituto

Tecnico Industriale “E. Mattei” di Urbino e con

l’Istituto tecnico industriale “don Orione” di

Fano, con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra

i diplomati e le imprese. Si consideri la gran-

de richiesta di personale tecnico qualifi cato

pronto a entrare da subito nel mondo del la-

voro, che sale dalle aziende dei vari settori in

API PESARO PRESTO ANCHE A FANOFra gli obiettivi 2008 aprire una nuova sede operativa.

Il Presidente

Luigino

Gambini

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A.M.M.E.R., l’associazione per le malattie meta-

boliche ereditarie e rare, è sita a Fano in Piazza

Capuana 9 (quartiere Fano2) e raccoglie fondi

per la ricerca per questo genere di malattie che,

in massima parte, sono prevenibili ma non cu-

rabili. Si tratta di una piccola associazione nata

a Fano un paio di anni fa, che raccoglie fondi

per l’Ospedale Santa Croce, e nello specifi co per

il centro di riferimento per lo screening neona-

tale: attraverso un piccolissimo contributo an-

nuo (circa 15 euro) è possibile iscriversi e così

usufruire dei servizi (a offerta) di A.M.M.E.R.,

ovvero di aiuti validi e qualifi cati per le mamme

che lavorano, il cui ricavato è poi devoluto in

benefi cienza. In occasione di battesimi, co-munioni e cerimonie di vario genere si può anche scegliere di devolvere il costo delle bomboniere, ricevendo in cambio una piccola pergamena.

Attraverso varie iniziative, nel corso del 2007

l’associazione è riuscita a raccogliere ben 1100

euro, con i quali ha acquistato un computer

nuovo con tanto di stampante e diversi giocat-

toli e strumenti per disegnare (vedi foto), devo-

luti poi in questi primi mesi dell’anno al reparto

di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di

Fano. La responsabile del centro, Rita Caruso,

ci ha spiegato che il loro non è un asilo, ma un

modo di offrire un servizio qualifi cato sia alle

mamme che lavorano, sia a quelle che non lo

fanno, ma che desiderano far abituare i propri

fi gli alla Scuola Materna, anche in estate. Basta

chiamare (in anticipo) ai seguenti numeri: 0721

863539, 3207666700, per trovare la soluzione

personalizzata che fa al caso proprio, anche per

organizzare feste di compleanno. L’associazione

ha anche a disposizione una macchina a 7 po-

sti, già assicurata per il trasporto di bambini.

un momento di ripresa dell’economia e degli

ordinativi. Con la certezza che le aziende del

territorio potranno dare un lavoro qualifi cante

e un futuro da serie A ai ragazzi che escono

dalla scuola già formati all’uso delle tecnolo-

gie applicate in azienda, l’Api dà il massimo

impulso alle attività di collaborazione tra i suoi

associati e le Scuole Tecniche e Professionali

della provincia.

OBIETTIVI 2008- Consolidare il rapporto con gli associati tramite una

presenza continua presso le aziende.- Aprire una sede operativa a Fano.- organizzare servizi moderni per le nuove esigenze de-

gli associati (vedi il campo delle energie alternative).- potenziare la capacita dell’associazione a interpretare

le reali diffi coltà che incontrano gli associati in un momento di trasformazione del sistema, ponendosi come interlocutore privilegiato sul territorio nel con-fronto con le istituzioni e il mondo del credito.

L’API APPOGGIA L’ACQUISTO DELLA EX CASERMA PAOLINI“Un’area così vasta apre tantissime possibilità per lo sviluppo e per la progettazione delle attività di Fano” afferma l’associazione, che si mette a disposizione, come portavoce delle industrie del territorio, per quanti vorranno discutere sull’utilizzo e sulle nuove attività che la grande area della caserma consentirà. API inoltre ri-volge un invito all’Assessore al Demanio Mirco Carloni, perché nel dibattito sul futuro dell’area, nel centro della

città, si possano mettere in campo le idee migliori.

A.M.M.E.R.L’ASILODELLASOLIDARIETÀ

Il Direttore

Giancarlo

Ugolini

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Un residente della zona Orti (via Gentile da Fa-

briano), esasperato, dopo aver subìto 4 tentativi

di furto nella sua abitazione (di cui uno andato

a segno), al 5° prende in mano la pistola che

detiene regolarmente in casa e spara un colpo

in aria, mettendo in fuga il ladro nella notte. Due

giovani fanesi, ventenni, vengono costrette per

amore a partecipare a festini a base di sesso

e cocaina, nei quali sono ricattate con minac-

ce per ottenere denaro, computer e cellulari.

Altre due fanesi, di diciotto e diciassette anni,

tossicodipendenti, minacciano minorenni (tra

cui una bambina di 11 anni) con una siringa

sporca di sangue puntata alla gola: “Dammi i

soldi – intimano– o ti infetto di Aids”. Una ra-

pina avviene in una manciata di secondi: sotto

minaccia di una pistola (forse giocattolo) alla

Banca Popolare dell’Adriatico di via Roma ven-

gono portati via oltre 10 mila euro, con la cas-

siera che sviene e tre clienti costretti a terra dai

malviventi. Tutto ciò succede a Fano nell’arco di

nemmeno un mese, senza considerare gli odier-

ni controlli delle Forze dell’Ordine che “colorano”

comunicati di denunce a piede libero, arresti per

droga, spaccio e ricettazione ed espulsioni di

extracomunitari clandestini dal territorio nazio-

nale. Le cronache dei giornali, nell’ultimo perio-

do, non fanno che accogliere le segnalazioni dei

cittadini che chiedono maggiore controllo, più

illuminazione e incremento delle pattuglie nel-

la notte. “I fanesi si lamentano per un motivo

molto semplice: -spiega il Vice Dirigente del

Commissariato di Fano Stefano Seretti- hanno

sempre vissuto bene e hanno la (giusta) pre-

tesa di mantenere alto il livello di sicurezza a

cui si sono abituati. Io credo che questa città

abbia comunque un’ottima qualità della vita: la

sicurezza di fatto è monitorata. Certo, esiste da

qualche anno un’evoluzione: pensiamo al fatto

che Fano cresce di 1.000 – 1.500 residenti al-

l’anno. Dobbiamo fare i conti con la presenza

di nuovi soggetti, che vengono nella città per

lavoro; tutto questo, spesso, comporta inevi-

tabilmente ‘disordine sociale’. E’ un cane che

si morde la coda: a Fano si vive bene, la città

è ricca di un certo tipo di lavoro (pensiamo ai

cantieri navali), nuovi soggetti (molti dei quali

stranieri, extracomunitari, persone del sud) en-

Inserto Sicurezza

trano anche per questi motivi, e la sicurezza

fi nisce inevitabilmente per risentirne; è un fe-

nomeno quasi fi siologico. Questo non signifi ca

che sono solo certe persone ‘esterne’ a portare

delinquenza: è un concetto più complesso e di-

verso”. Stefano Seretti conosce la nostra realtà

da circa due anni e mezzo, da quando cioè è

diventato Vice Dirigente del Commissariato

fanese, dopo un’esperienza in diverse città

della Lombardia. “Il concetto che più mi sta

a cuore -continua Seretti- è quello di sicurezza

integrata, partecipata.

Prendiamo uno degli ultimi casi di cronaca,

quello in cui due giovani tossicodipendenti han-

no minacciato una ragazzina di 11 anni con una

siringa per rubarle portafogli e cellulare. Grazie

alla sua prontezza (l’11 enne ha mantenuto

la calma, contattando subito i genitori, che ci

hanno immediatamente avvisati) siamo riusciti

di Valentina Carboni

Tutti dobbiamo contribuire, a cominciare dai cittadini.

Se non c’è la collaborazione, come forza dell’ordine facciamo

una grande fatica; spesso le persone non si rendono conto di quanto possano essere

preziose le loro segnalazioni.

Manteniamo altala SICUREZZAIntervista al Vice Dirigente del Commissariato di Fano, Stefano Seretti e al Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Fano, Giovanni Cosimo Petese

Giovanni Cosimo Petese

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a rintracciare e arrestare le ragazze nell’arco

della giornata”. Il concetto di sicurezza parte-

cipata viene usato regolarmente anche dalla

Compagnia dei Carabinieri di Fano, guidati

dal Capitano Giovanni Cosimo Petese; anche

loro sostengono l’importanza della collabora-

zione della gente, delle segnalazioni di alcuni

episodi che consentono ai militari un intervento

immediato e mirato soprattutto. Lo sostengono

sottolineando il fatto che spesso, per pigrizia,

per sfi ducia, o semplicemente perché “non ci si

pensa”, le persone non denunciano; nonostante

una telefonata ai Carabinieri, a qualsiasi ora

del giorno e della notte, per fare presente anche

solo delle urla insolite vicino alla propria abita-

zione, alla gente non costi nulla, e per l’Arma

possa invece essere fondamentale.

Su un altro punto i Carabinieri insistono: l’im-portanza della prevenzione, della diffusione nelle scuole della cultura della legalità.

Diversi incontri sono stati fatti nelle Scuole Su-

periori di Fano, tenuti dal capitano Petese, che

hanno ottenuto un’ottima risposta dai ragazzi

e dai dirigenti scolastici. “Per quello che ci ri-

guarda -continua Seretti- cerchiamo di garan-

tire la massima copertura con i nostri uomini

anche nella notte. Esistono poi altri strumenti di

sorveglianza, è chiaro, come le telecamere, che

restano un prezioso occhio sulla città. A Fano,

ultimamente soprattutto, c’è da dire che non va

trascurato né sottovalutato il fenomeno della

criminalità giovanile: proprio per l’alta qualità

della vita, infatti, c’è una richiesta elevata di

stupefacenti. Ricordo ancora il caso di due anni

fa, che destò un certo scalpore: nella pista da

‘skate’ che si trova a Sant’Orso (adiacente a via

Soncino), scoprimmo una vera e propria ‘fume-

ria’, dove si consumavano hashish e cocaina;

i protagonisti erano quasi tutti minorenni del

fanese e di altre zone. Su questo aspetto, come

Commissariato, siamo molto attivi; oggi il con-

sumo di droga sta cambiando, è diventato più

dinamico rispetto a qualche anno fa, nel senso

che si consumano diversi tipi di stupefacen-

ti, sostituendoli ed intercambiandoli in modo

repentino (cocaina, anfetamina, ecstasy). Ri-

cordiamo che spesso è ‘intorno’ alla droga che

vengono commessi delitti quali furti e rapine”.

Qualcuno ha detto che ‘il fucile lo carica il dia-

volo’.

E’, questa, una frase che riassume in modo co-

lorito ed effi cace tutta la pericolosità delle armi,

ma che sottintende come l’effettiva pericolosità

non risieda tanto nell’arma in sé, quanto nel

comportamento, spesso irrazionale, dell’uomo.

Negli incidenti di caccia la fatalità ha un ruolo

veramente marginale e viene spesso invocata

soltanto per giustifi care maldestramente ben

diverse cause e responsabilità.

Siccome le armi in ogni tempo hanno sempre

esercitato nei maschi (e perché no anche in al-

cune donne), un fascino incalcolabile fi n dalle

loro più tenere età, e siccome di recente, sia a

livello nazionale che proprio all’interno della

nostra provincia, hanno purtroppo avuto luogo

degli episodi di cronaca nera che hanno fatto

scaturire in tanti dubbi e perplessità anche

piuttosto rancorose, noi di Fanoinforma ab-

biamo chiesto al Presidente della Federcaccia

Fano, Paolo Antognoni, di curare sulle nostre

pagine una nuova rubrica d’informazione sulla

materia, per sfatare brutti miti.

Attraverso questa rubrica, quindi, parleremo

di:

1. Norme sulla detenzione di armi e muni-

zioni

2. Norme sugli esercizi della caccia e sulla

pubblica sicurezza

3. Consigli, ovvero non obblighi di legge, ma

insegnamenti dati a tutti i novelli caccia-

tori quando prendono la licenza, che poi

non vanno mai e poi mai dimenticati!

Introduciamo l’argomento riportandovi il

VADEMECUM DEL CACCIATORE, PER IL COR-RETTO COMPORTAMENTO NELLA DETENZIONE DI ARMI E MUNIZIONI, elaborato in collabo-

razione con il Commissariato di Pubblica Si-

curezza di Pesaro Urbino e con la Provincia,

affi nchè non si possa incorrere in sanzioni

penali che potrebbero pregiudicare il rilascio

della licenza di caccia.

• Il cacciatore munito di regolare licenza di

porto di fucile per uso caccia può detenere un

numero illimitato di fucili da caccia.

• Quando si entra in possesso di un’arma

bisogna darne immediata notizia, tramite de-

nuncia, all’autorità di Pubblica Sicurezza del

luogo. Nella denuncia vanno indicati il punto

preciso ove l’arma è detenuta e l’elenco delle

armi già denunciate.

• Quando cambia il Comune in cui l’arma è

detenuta occorre ripetere la denuncia.

• Il comodato (prestito gratuito) dell’arma da

caccia è consentito solo fra cacciatori muniti

di licenza e per un tempo massimo di 24 ore,

oltre il quale va denunciata la detenzione.

• Il detentore di armi e relative munizioni deve

custodirle con ogni diligenza e mettendo in

atto tutte le cautele necessarie ad impedire

che chiunque, ed in particolare minoti, tossi-

codipendenti, persone anche parzialmente in-

capaci od inesperte possano impossessarsene

agevolmente. Conservare le armi scariche o

prive di congegni di scatto qualora non siano

utilizzate per lunghi periodi.

• Si possono detenere liberamente fi no a 1000

cartucce a pallini; da 1001 a 1500 va fatta

denuncia specifi ca, oltre le 1500 occorre la

licenza della prefettura.

• Chi detiene cartucce a palla deve farne

denuncia; se ne ha più di 1500 deve avere la

licenza della Prefettura.

• La quantità massima di polvere da sparo

detenibile per ricaricare le cartucce è di 5 kg.

• Non è necessario denunciare la detenzione

di bossoli innescati, ogive ed inneschi.

• Non vige l’obbligo della denuncia di coltelli,

roncole, machete, scuri, etc, che possono es-

sere portati durante l’esercizio venatorio. Van-

no invece denunciati i pugnali e le baionette.

Rubrica a cura del Presidente della Federazione Italiana

Caccia di Fano, Paolo Antognoni

CACCIA SICURA

Occorre far capire che, quella della caccia,

è una passione come tante, regolamentata da tutta una

serie di normative che, oltre a leggi vere e proprie,

prevedono consigli e buon senso.

Stefano Seretti

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Inserto Sicurezza

Si parla molto spesso di Sicurezza, il cui ter-

mine si presta a numerosi ambiti, mi limiterò

ad affrontare il tema della “sicurezza dei pro-

pri beni”, sia mobili che immobili, attraverso

l’ausilio della tecnologia. Venti o trenta anni

fa si lasciava la chiave sulla porta di casa e le

autovetture erano lasciate aperte, addirittura

con le chiavi inserite. Chi garantiva la Sicu-

rezza, oltre alle Forze dell’Ordine, era la Guar-

dia Giurata, che faceva il giro delle attività

commerciali ed industriali e si assicurava che

le porte fossero chiuse. Oggi purtroppo i tempi

sono molto cambiati e, con l’aumentare della

microcriminalità, non è più suffi ciente il giro di

ronda della Guardia Giurata, ci si deve difen-

dere con l’ausilio dei vari sistemi di sicurezza,

che si dividono in passivi (porte blindate, in-

ferriate, cancelli ecc.) ed attivi, che principal-

mente si dividono in sistemi antifurto e tvcc.

Il sistema antifurto è generalmente composto

da una centrale logica, una tastiera o chia-

ve per l’inserimento ed il disinserimento, dai

rilevatori di diverse famiglie (infrarossi pas-

sivi, a doppia tecnologia, contatti magnetici

per porte e fi nestre, rilevatori di gas e fumo),

collegati alla centrale logica via fi lo o via ra-

dio. Quando uno dei rilevatori viene sollecitato

scatta la sirena, che può essere sia interna

che esterna. Contestualmente, se l’impianto è

collegato con un istituto di vigilanza o con le

Forze dell’Ordine, parte una chiamata vocale

o digitale. L’operatore di centrale -dopo aver

effettuato una telefonata di verifi ca- invierà

una Guardia Giurata armata per ispezionare

l’immobile.

In essi le immagini sono generalmente regi-

strate su un videoregistratore digitale e, se si

dispone di un collegamento adsl, è possibile

visionarle dalla centrale operativa dell’Isti-

tuto di Vigilanza o direttamente sul proprio

cellulare.

Assicuriamo i vostri benisia mobili che immobilia cura di Alessandro Giuliani

Vigilar srl

[email protected]

Negli ultimi due o tre anni è aumentata la richiesta

di installazioni di telecamere ad integrazione

dei sistemi antifurto

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24

Il Salone Nautico dell’Adriatico - Fano Yacht

Festival, giunto alla IV edizione, anticipa le sue

tradizionali date e riorganizza gli spazi esposi-

tivi con l’obiettivo di rinnovare i grandi risultati

della passata edizione.

Anche quest’anno organizzato in collaborazio-

ne con il Consorzio Navale Marchigiano, si terrà

dal 17 al 21 aprile 2008, ben 10 giorni prima

rispetto al tradizionale calendario, al fi ne di

favorire le esigenze del mercato in un periodo

ideale per presentare e provare gli ultimi mo-

delli e le novità del mondo della nautica.

Grande novità di quest’anno sarà la riorga-

nizzazione dell’estensione dell’area espositiva

che raddoppia gli spazi e coinvolgerà, oltre il

Marina dei Cesari, la darsena ad esso adia-

cente, in concessione al Marina Group, al fi ne

di accogliere nuovi espositori e gli oltre 25.000

visitatori attesi. L’allestimento della nuova

darsena sarà curato da Martini Marinas, che

si è rivelato il partner ideale per rendere fun-

zionale, affi dabile ed esteticamente attraente

l’installazione di 300 metri lineari di pontili

galleggianti, attrezzati per consentire il facile

accesso alle imbarcazioni ormeggiate.

Una vetrina di 80.000 mq, di cui 50.000 a terra

e 30.000 in acqua, dedicata a barche a moto-

re, sailing yachts, operatori della subfornitura

e dei servizi. Inoltre cantieri navali, broker e

dealer, charter, cantieri per refi tting, architetti

navali e arredamenti, attrezzature, ma anche

federazioni e associazioni, stampa e media,

comunicazione e servizi.

Il Salone Nautico dell’Adriatico è l’evento che

dà il via alla primavera-estate 2008 della

nautica Italiana. Prove in mare, divertimento

Speciale Fano Yacht Festival

Il Salone Nautic o

ed eventi sono il mix di peculiarità che carat-

terizzano e rendono unico il Festival fanese. Il

FYF 08 è la meta per chi, interessato all’acqui-

sto di un’imbarcazione, vuole testarne le per-

formance e vivere tutte le emozioni del mare in

un’atmosfera che sorride alla calda stagione.

Il Salone può contare anche su un ricco e va-

riegato programma di eventi, che spazia dai

convegni specialistici agli appuntamenti eno-

gastronomici, dagli eventi musicali alle mani-

festazioni sportive, che si potranno ammirare

dalla banchina del Fano Yacht Festival allesti-

ta come una vera platea affacciata sul mare.

Il tutto combinato in una formula che non

mancherà di stupire ed entusiasmare anche

il visitatore meno esperto del settore nautico

italiano ed internazionale.

PROVE IN MARE una virata di qualità per acquiren-ti, ospiti e giornalisti.

Prova del CAMPIONATO ITALIANO MOTO D’ACQUA ENDURANCE.

2° Campionato di Primavera “Trofeo Lisippo”

Spettacolo di Volo Acrobatico Yakitalia

CLASSE 3 OFFSHORE

STAZIONE meteorologica

BOAT & WINE

RISTORAZIONE

Anteprima assoluta:Francesco Furiassi, canoista kayak guinnes europeo 2007 presenta il programma di Record Mondiale

2008 attraversata marina 200 km non-stop.

EVENTI

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c o dell’Adriatico

BENETTI presenta in anteprima nazionale 85 piedi

di fascino ed eleganza che fanno del nuovo modello

Legend 85 il gioiello della fl otta, andando ad am-

pliare la già vasta scelta del cantiere. Questa volta

Benetti si è voluto concentrare su un uso soprattutto

privato dell’imbarcazione, consentendo agli arma-

tori che lo desiderano di condurla in prima persona,

godendo di una privacy tutta speciale.

BRANDARIS, nome prestigioso della nautica olan-

dese, ha scelto il Fano Yacht Festival per presen-

tare al mercato italiano i suoi straordinari yacht.

In acqua ci saranno il Brandaris 11, fi glio dei

tender open utilizzati dalla Royal Dutch Navy, e

il Brandaris Suite, versione cabinata del veloce

scafo militare.

Charme, sapore vintage, materiali di altissimo li-

vello e leggendarie qualità marine sono gli ingre-

dienti base degli yacht Brandaris, barche con una

forte personalità e realizzate sulle specifi che del

cliente. Un istant classic, capace di volare a oltre

38 nodi ma anche di navigare senza fretta nei ma-

rina più eleganti del mondo. Gli Yacht Brandaris

sono rappresentati in Italia da Stefano Mascioni.

SKIPPER POINT presenta un’ imbarcazione a vela

importata che farà il suo ingresso in Italia per la

prima volta davanti al grande pubblico proprio al

Fano Yacht Festival. Si tratta del modello Sabre

426 ; Sloop dalle linee classiche, da crociera, con

ottime prestazioni a vela. E’ stato costruito dalla

SABREYACHTS, cantiere americano del Maine, del

quale è stato presentato al salone nautico di Ge-

nova 2008 il modello a motore SABRE 38, che ha

ottenuto un notevole successo.

STUDIO DUE NAUTICA Yacht Broker espone in an-

teprima Nazionale al Salone Nautico dell’Adriatico

il modello Airon Marine 325, primo esemplare di

colore rosso; al suo fi anco, sempre in anteprima,

il 345 completamente ridisegnato considerato un

modello alquanto interessante e dalle alte aspet-

tative, e ancora l’Airon Marine 400 con Trasmis-

sione IPS e T.Top.

NAUTICA VACANZE presenta l’imbarcazione SA-

VER 300 Sport, 9 metri per 2 motori mercruise da

260 cavalli l’uno a benzina e un Motore YAMAHA F

350 che attualmente si pone sul mercato come il

motore fuoribordo più potente al mondo.

MAJOR YACHT è presente al Salone Nautico con

due novità dai cantieri ABACUS MARINE e SOGICA.

Il primo esce con il modello Abacus 52; Mentre per

Sogica abbiamo un 55 versione sport con motori

MAN 2X1360 HP + IDROGETTI ROLLS ROYCE KA-

MEWA.

RIMINI YACHT sull’onda dell’ultima nata della

famiglia Galeon 290 fl y e del nuovo Galeon 390

Fly versione Hart Top, presenta un’assoluta novi-

tà dell’anno 2008 : il galeon 640 un’affascinante

yacht da sessantaquattro piedi, motori 2x1100

V10 MAN, bilanciato nelle forme, aggraziato nelle

linee e dalle grandi possibilità abitative.

ADRIATIC YACHTING SERVICE esce in anteprima

nazionale per il Fano Yacht Festival con un gom-

mone 60 piedi dei Cantieri OPERA, inoltre presenta

per CRANCHI il nuovo 36 piedi, un’altra anteprima

dalle alte aspettative è il prototipo in carbonio del-

la barca a vela ANTEROS 36.

BLU NAUTICA SERVICE dalla gamma ITALMAR

presenta W.A. Summer 23 da 6,90 metri.

NOVITÀ E ANTEPRIME DAI CANTIERI

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Speciale Fano Yac

a cura di Valentina Carboni

GIOCHIAMOIntervista ad Alberto Rossi

Gli hanno “fatto la corte” per diverso tempo e

probabilmente non si sono ancora arresi. Sono

i porti vicini o lontani, anche se quello con più

chance era di Rimini: l’oggetto del desiderio si

chiama Fano Yacht Festival. Giunto alla IV° edi-

zione, si svolgerà dal 17 al 21 Aprile: speriamo

possa restare per sempre fedele al porto che lo

ha fatto nascere. Detto anche “Salone Nautico

dell’Adriatico”, è l’evento fanese annuale che

ha l’obiettivo di far scoprire i nuovi modelli nel

mondo della nautica. Una vera e propria fi era

con oltre 140 espositori e 200 marchi, ricca di

eventi “collaterali”, per la quale sono attesi

oltre 25.000 visitatori.

Il presidente del FYF Alberto Rossi ci spiega:

Se negli anni precedenti avevamo un limite,

stava proprio nella confusione che si generava:

non si capiva, cioè, dove cominciava il Festival

e dove fi niva. Inoltre abbiamo deciso di gioca-

re d’anticipo con le date rispetto alle passate

edizioni: in questo modo si guadagna del tem-

po nella vendita delle barche; non solo, si evita

la sovrapposizione con alcune festività tipo 25

Aprile o 1° Maggio (durante le quali diverse

famiglie scelgono una vacanza o delle piccole

gite). Tra gli eventi, oltre ai tanti convegni, agli

appuntamenti musicali e a quelli enogastro-

Il Presidente del Fano Yacspiega le strategie dell’edi

La principale novità di questa edizione sta nella

riorganizzazione degli spazi: l’area espositiva

coinvolgerà oltre il Marina dei Cesari, la darsena ad

esso adiacente, al fi ne non solo di accogliere nuovi

espositori ma soprattuttodi dare al Festival

una precisa ed ordinata identità di spazio.

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Yacht Festival

MO D’ANTICIPOossi

nomici, ricordiamo: sabato 19 e domenica 20

il II° Trofeo Lisippo (regata d’altura), la prima

prova del campionato italiano endurance di

moto d’acqua, l’esibizione di volo acrobatico di

Yakitalia. Avremo anche una bella anteprima:

Francesco Furiassi, canoista Kayak guinness

europeo 2007 presenterà (sabato alle 16) il

programma per raggiungere il Guinness Mon-

diale 2008.

Precisa con fi erezza Rossi:

è un grande punto di forza per noi perché il

cliente prima vede il prodotto in cantiere e poi

lo prova. Inoltre, per le imprese che gravitano

nell’arco di 100 km su Fano, che operano nella

nautica, e che raggiungono 1 miliardo di euro

Yacht Festival l’edizione 2008

di fatturato, è una possibilità unica. Per que-

sto dobbiamo tenercelo stretto,

Sarebbe buttare alle ortiche il lavoro di anni

e vorrebbe dire perdere un grande indotto per

l’economia della città: per questo motivo oc-

corre allargare il porto fanese, gli spazi resta-

no limitati in proporzione alle richieste degli

espositori”. Al Fano Yacht Festival collaborano,

oltre al suo presidente, 3 segretari, 1 stagista,

1 direttore commerciale, 1 direttore generale

che lavorano 12 mesi all’anno. Informazioni:

0721.827082 – [email protected]

Il nostro Festival presenta una particolarità su tutte:

c’è la possibilità di provare le imbarcazioni

visto anche il periodo strategico per il turismo

della nostra città, dobbiamo a tutti i costi evitare che i porti vicini

possano ‘metterci le mani’.

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Eventi

Essere validiseguire le regolecurare la sicurezza

Il primo Trofeo Lisippo, svoltosi nei giorni 10 e 13

maggio 2007 ha visto 18 imbarcazioni agguerri-

te, pronte a rubarsi il vento a vicenda per cercare

lo specchio d’acqua della vittoria. Il carattere

open della regata permette infatti di accogliere

ogni tipologia di imbarcazione a vela: l’edizio-

ne 2007 ha avuto barche da 6 fi no a 18 metri;

barche da crociera, barche racer-cruiser, fi no a

barche schiettamente da regata. Ovviamente il

Comitato di Regata, composto da Alberto Radic-

chi (Presidente), Valentino Agostinacchio, Andrea

Alessandrini, Piergiorgio Bonazelli, Carlo Ondedei,

Andrea Panisi e Robert Paolini, utilizza un metodo

di compensazione per riuscire a paragonare le

performance delle diverse barche. Usando que-

sto sistema di “tempo compensato” infatti, non

è importante chi arriva primo...è importante chi

completa la regata in un tempo considerato “otti-

mo” per la propria tipologia di barca. Quindi tutti

sono sullo stesso piano, tutti competono non solo

contro gli altri ma anche contro se stessi, alla ri-

cerca della massima effi cienza. Per i compensi

si utilizza un sistema ISAF “IRC” e “ORC Club” a

seconda dei certifi cati presentati dagli “skipper”

(i capitani delle imbarcazioni).

L’edizione 2007 è stata caratterizzata da venti

deboli, con mare calmo, una situazione diffi cile

per i regatanti che di solito sperano che Eolo sia

più esuberante. L’imbarcazione “Pegaso” è stata

la vincitrice indiscussa dell’edizione 2007. Per

quanto concerne l’edizione 2008, che avverrà al-

l’interno del Fano Yacht Festival, ci saranno tre

regate in 2 giornate (19-20 Aprile): sabato 19 ci

sarà una regata d’altura (percorso lungo circa 20

miglia marine), mentre domenica 20 ci saranno

due regate tecniche (percorsi brevi di circa 10 mi-

glia marine ciascuno) in stile America’s Cup (cioè

a “bastone”). Il Trofeo verrà vinto dall’imbarca-

zione che arriverà prima, in tempo compensato.

Trofeo Lisippo

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Che il Lisippo fu “trovato” in mare lo san-

no tutti. Che oramai sia uno dei simboli

più spiccatamente fanesi pure. Così, se il

trofeo in questione nasce a Fano e si vince

sul mare, l’abbinamento è presto fatto: ecco

come nasce la regata che punta a diventare

un riferimento per il nostro territorio. “Al bar, in mezzo ai soliti amici -racconta Francesco

De Nardo, presidente del Comitato Organizza-

tore “Trofeo Lisippo”-. Tra una cosa e l’altra

abbiamo fatto nascere questa regata: chia-

ramente Fano ne aveva bisogno, da tempo si

sentiva l’esigenza di una competizione più

qualifi cata, che non fosse una gita al mare;

grazie al Marina dei Cesari e alla sezione fa-

nese della Lega Navale ciò è stato possibile”.

Il Trofeo Lisippo è alla sua seconda edizione

e si disputerà il 19 e il 20 di aprile, durante

il grande evento che è il Fano Yacht Festival:

possono partecipare tutte le barche cabina-

te al di sopra dei 6 metri e mezzo; per ora

si rivolge soprattutto al centro Adriatico ma

l’intenzione degli organizzatori è di estender-

lo. “La caratteristica di questa regata, che

oltre al Trofeo Lisippo (premio assegnato al

primo arrivato in assoluto), prevede la divi-

sione delle barche in 5 categorie e quindi tre

“premi” per ogni classe -continua De Nardo-

è che, grazie all’assegnazione di un ‘rating’

ad ogni partecipante, riesce a rendere simili

barche anche profondamente diverse, come

quelle performanti da regata e quelle da cro-

ciera”.

Francesco De Nardo di barche se ne intende

e lo si capisce subito: ingegnere navale, da

sempre regatante, ha diretto diversi circoli ed

è stato consigliere nazionale della Lega Nava-

le, oltre che Delegato Regionale delle Marche.

Passa subito la parola al collega Robert Pao-

lini, dicendo di chiedere a lui le questioni più

tecniche perché “sarei in una botte di ferro”:

“La regata -spiega Paolini, velista dal 1975

e qualifi cato come ‘esperto velista’ all’inter-

no della Lega Navale sezione di Fano ed ora

membro del comitato organizzatore del Trofeo

Lisippo- partirà dal porto di Fano: il primo

giorno la si svolgerà su un percorso lungo cir-

ca 20 miglia con una partenza a ‘bastone’ (si

parte contro vento da una linea di partenza i

cui punti di riferimento sono “barca giuria” e

“boa”, si prosegue verso boa al vento per cir-

ca 2 miglia, poi si gira e si ripete) mentre il

secondo giorno se ne faranno due più corti di

circa 10 miglia ciascuno.

Puntiamo ad allargare negli anni questa

competizione e per farlo dobbiamo essere validi tecnicamente, seguire le regole della Federazione Italiana Vela, curare la sicu-rezza in mare e legarla a contenitori come il

FYF”. Il Trofeo Lisippo si realizza grazie a Ma-

rina dei Cesari, Sailing Store, LaFano, Cantie-

re del Pardo, Schnell, Unibind, Grand Soleil.

Per iscriversi: 0721.830702 (Lega Navale sez.

di Fano), [email protected] oppure Sailing

Store, viale Adriatico – 0721.824549.

Intervista aFrancesco De Nardo e Robert Paoliniorganizzatori dell’evento a cura di Valentina Carboni

L’obiettivo è di dare la possibilità a tutti di vincere e di impegnarsi sportivamente,

anche con una barca più piccola, senza tuttavia perdere la qualità della competizione per la quale esiste una giuria

tecnica e qualifi cata

sponsor:

LaFanoCantiere del PardoSchnellSailing StoreUnibind Grand Soleil

in collaborazione con

Marina dei Cesari

con il patrocinio del

Comune di Fano

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Anteprime

QUELLI CHE ASPETTANO

Tanto divertimento poi anche per i più piccini, grazie ad un’altra collaborazione con il Ristorante Portonovo e con Cinotti Arredamenti, che allestiranno un nuovo parco giochi per bambini, completo di gonfi abili e di tanti altri divertimenti, anche per organizzare al meglio

compleanni e feste pomeridiane.

Novità assolute per il 2008 ai Bagni Carlo.

Nell’attesa di rivedere le immagini del 2007 ed il programma della nuova stagione sul sito

www.bagnicarlo.it e sul prossimo numero di Fanoinforma, vi anticipiamo una nuova collaborazione

con la Palestra Miami di via Liguria 13, per la settimana dedicata al fi tness, ma anche per tutta

l’estate, grazie alla disponibilità di alcuni loro professionisti che, ai clienti dei Bagni Carlo, offriran-

no dei programmi personalizzati per il loro benessere.

BAGNI CARLO, non solo mare, anticipa qualche novità della stagione 2008

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Bagni Carlo: per festeggiare assieme l’estate!

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Inserto Moda

DINAMISMO NATURALECLA’ PARRUCCHIERIA

Mai come in primavera le donne sentono il desiderio di

rinnovare il proprio look ed illuminare di nuova luce i propri

capelli che hanno il potere magico di catturare l’attenzione

ed esaltare il fascino femminile. Dinamismo naturale, giochi

di colore a contrasto nelle tonalità dell’oro, dell’argento e

del bronzo per arricchire i capelli di luminosi bagliori me-

tallici, preziosi e cangianti, forme decise con acconciature

retrò o tagli alla garconne, lisci e sinuosi: queste sono le

novità moda per la bella stagione. Ma la bellezza passa

anche attraverso la naturalezza e la considerazione dell’in-

dividualità come prerogativa; ogni cliente ha un suo stile,

le sue necessità, i suoi capelli. L’obiettivo quindi è quello di

dare ad ogni donna una bellezza semplice e spontanea, un

look fresco, pratico e versatile. Creare modelli innovativi per

offrire ad ogni donna emozioni intense, armonie luminose, e

farla sentire bella, anzi, unica.

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NEW SHOP BOUTIQUE

LA PRIMAVERA È DONNA

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Inserto Moda

PREPARATEVI PER UN

Abbigliamento - Intimo - Calze

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N ’ESTATE TRENDY

Tute - Pigiami - Corsetteria - Costumi da bagno

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Inserto Moda

A volte può capitare di non rimanere soddisfatte del risultato fi nale del make-up. Oppure può suc-

cedere che la stesura di certi cosmetici ci crei particolari diffi coltà. Ecco una carrellata di consigli

e qualche piccolo segreto, per aumentare la resa dei vostri cosmetici e ottenere un trucco perfetto.

La crema da notte Se la crema da notte che stendete sul viso non si asciuga mai e fi nisce per buona

parte a macchiare il cuscino, provate a fare un rilassante bagno subito dopo averla applicata: il

vapore dell’acqua calda, aprendo i pori della pelle, la farà assorbire completamente e in poco tempo.

Il profumo La fragranza del profumo dura solo pochi minuti? Provate a scaldare il fl acone prima

dell’applicazione, appoggiandolo vicino ad un termosifone o immergendolo nell’acqua calda. La sua

essenza, se riscaldata, sarà molto più intensa e durevole. Fate attenzione a non avvicinarlo mai a

una qualsiasi fi amma, il profumo è composto per lo più da alcool, ed è estremamente infi ammabile!

Antirughe & Fondotinta Provate a mescolare un po’ di fondotinta con la crema antirughe: il colore

potenzia l’effetto antirughe della crema, e le pieghe d’espressione saranno meno visibili, così come

tutti gli altri segni del tempo. Il rossetto Per allungare la durata del rossetto e ottenere un trucco

perfetto, cospargete le labbra con un po’ di cipria e passateci una matita più scura del rossetto che

intendete utilizzare. Stendete il rossetto (meglio se lo fate con un pennellino) sfumando verso i lati.

Asciugate l’eccesso di prodotto con una velina e ripassatelo una seconda volta. Le sopracciglia Per

avere sopracciglia sempre in ordine pettinatele con uno spazzolino su cui precedentemente avete

passato il sapone di marsiglia. In alternativa adoperate il gel per capelli. La cipria Un piccolo segreto

per far durare di più la cipria è quello di applicarne in abbondanza, molta più del necessario. Togliete

poi l’eccesso con un fazzolettino di carta e, quella che resterà sul viso, durerà a lungo. Lo shampoo Massaggiando bene la cute della testa con lo shampoo, come fanno i parrucchieri, stimolerete la

circolazione e otterrete capelli più morbidi, docili e meno elettrici. La terra Se si vuole esibire un bel

colorito dorato la terra è l’ideale. A volte però può lasciare il viso macchiato: per evitare che questo

accada pulite a fondo la pelle del viso, facendo uno scrub. Successivamente idratate la pelle con una

generosa dose di crema. Una cipria chiarissima vi aiuterà ad uniformare il colore del viso, dopo di che

stendete la terra usando un pennellone morbido. Non usate il piumino perché potrebbe macchiare la

pelle. Il correttore Per nascondere bene le occhiaie provate nell’ordine a stendere prima il correttore,

poi con una spugnetta un po’ di cipria di tonalità leggermente più scura, e per ultimo il fondotinta.

I TRUCCHI DEI TRUCCHI

Martina Battistini per I Cerioni Parrucchieri Truccatori

Via Einaudi 16 Fano

PER UNA BOCCA PERFETTA

Le labbra sono una zona delicatissima del viso, ed è importante per mantenerle toniche ed evitare che “cadano” nella zona degli angoli, dare alle labbra il giusto risalto in base al tipo di viso e bocca. Le labbra sono sottoposte quotidianamente a stress climatici, smog e fumo e, come se non bastasse, nei periodi d’ansia sono uno sfogo

emotivo (mordicchiarle favorisce l’esfoliazione delle pellicine superfi ciali).

COSA FARE PER MANTENERLE BELLE E GIOVANI?

Il primo consiglio è di smettere di fumare o di evitare di restare a lungo in ambienti saturi di fumo, la nicotina è un forte vasorestrittore (fa restringere i capillari), di conseguenza le labbra rimangono più rigide, meno toniche e polpose, s’ increspano formando e accentuando le sottili rughe verticali.Sorridi, è un ottimo rimedio contro gli angoli cadenti e, oltre che fare bene alla tua mente, farà bene alle tua labbra!Metti in sintonia le labbra con i denti. Il rossetto adeguato è sempre una scelta critica... va abbinato all’abito? Alla tinta dei capelli? Agli occhi? Spesso trascuriamo che le labbra devono essere in sintonia con lo smalto e scelto in

base alla forma dei denti e delle gengive.

COME SCEGLIERE IL ROSSETTO GIUSTO?

Rossetti scuri mettono in evidenza lo smalto dei dentiRossetti chiari adatti a denti bianchissimi e cangiantiRossetti beige/ambra da evitare se hai i denti non perfettamente bianchiGengive “alte” evita toni accesi come l’arancio e il rosa acceso, sono più indicate tonalità più tenui

Denti sporgenti non usare tonalità troppo vivaci, perlate, rossi intensi, mettono eccessivamente in risalto i difetti

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In questi giorni tiepidi, con il sole che fa ca-

polino, quasi si vergognasse di farsi vedere,

me ne stavo seduta in giardino ad assapo-

rare quest’aria così dolce e profumata come

solo in primavera si percepisce e, questo, mi

ha portato a rifl ettere sul profumo, o meglio,

sul piacere intimo di indossarlo. Sì, perché

un profumo si indossa, deve essere come un

abito che aderisce alla pelle e deve emanare

sensazioni di piacere. Quante volte spruzzan-

do un profumo fresco e frizzante ci è sembra-

to di sentire la brezza marina che ci accarez-

zava la pelle; con uno “dolce” di trovarci in

un giardino pieno di fi ori colorati; oppure con

una fragranza legnosa immaginarci in un

bosco pieno di felci, muschio e funghi!

La nostra fantasia può spaziare all’infi nito

solamente con un piccolo gesto: spruzzare un

profumo!

Nell’indossare un profumo non bisogna esa-

gerare, infatti non è la quantità che conta,

ma la qualità. Se il profumo è “costruito”

bene bastano poche gocce nei punti caldi del corpo… volete sapere quali sono? Ve li sve-

lerò: polsi, interno gomito, interno ginocchio,

caviglie, dietro i lobi: con questo metodo la

pelle rimarrà profumata a lungo. Provare per

credere! Se vogliamo intensifi care la sua ef-

fi cacia, usiamo bagnoschiuma, oli, o crema

profumata prima di spruzzarlo.

Il RISULTATO è GARANTITO!

a cura di Lucianaesperta di cosmetica, Profumeria [email protected]

Nell’aria c’èprofumodi Primavera

Si è tenuto Martedì 26 febbraio 2008 ad Urbino, presso l’ex-aula magna dell’Università, la pre-

sentazione dell’Accordo tra Lectra Italia e Università degli Studi, che prevede la concessione

gratuita al Corso di Design e Discipline della Moda di licenze che consentono al Corso di uti-

lizzare la tecnologia Lectra nelle attività formative relative al settore della modellistica e del

design.

Lectra, società quotata in Borsa, è leader mondiale in software e attrezzature hardware Cad/

Cam dedicate alle industrie utilizzatrici di tessile, pelle ed altri materiali morbidi. Lectra è pre-

sente nei principali e maggiori mercati mondiali: moda e abbigliamento, calzatura, valigeria e

pelletteria, arredamento, automobilismo e nautica.

Lectra, in molti dei cento paesi al mondo in cui è presente, realizza partnership con istituti scola-

stici che formano i professionisti della moda del domani. In Italia ha realizzato tale accordo con

l’Istituto “Carlo Secoli” di Milano e il Corso di Design della Moda dell’Ateneo feltresco.

Alla presentazione dell’evento hanno portato il saluto dell’Università il ProRettore vicario, prof.

Mauro Magnani, il Delegato rettorale per i rapporti con le aziende prof. Tonino Pennarelli, il Presi-

de della facoltà di Lettere, Prof. Gino Tarozzi e il Presidente del Corso di Moda, prof. Galliano Cri-

nella. Lectra, invece, è stata presente con la dr.ssa Caterina Rorro, Marketing e Communications

Manager di Lectra Italia, e con il Dr. Fabbio Canali, Chief Executive Offi cer di Lectra Italia.

Nel corso della presentazione, come previsto dall’Accordo, sono state consegnate a dieci studenti

del Corso di Moda, selezionati per merito e attitudini dal corpo docente, altrettante “chiavi” dello

stesso software Lectra utilizzate nelle attività di insegnamento, per poter essere inserite nel

proprio personal computer, dunque per un ulteriore uso, personale, per il periodo di un anno.

Gli studenti selezionati, iscritti al terzo e ultimo anno di Corso, sono i seguenti: Cristina Canfora, Stefania Carreri, Antonietta Cirrincione, Filomena Di Cuonzo, Laura Ferrucci, Ariola Krakulli, Mir Mohammadsadeghi Naghmeh, Sara Romani, Fabiola Rotatori, Ilaria Salamone.Si tratta di un importante momento di collaborazione tra mondo dell’Università e mondo dell’im-

presa, in linea con le nuove esigenze della formazione universitaria e che, nel caso, ben si colloca

all’interno di un Corso di studio, quello di Moda, quest’anno al ventennale delle sue attività, e che

fi n dall’inizio è stato caratterizzato da un approccio improntato sul saper fare.

L’Accordo Università-Lectra prevede inoltre che gli studenti di Moda possano svolgere periodi di

stage presso i team Lectra, marketing o solutions export dell’azienda, in Italia o all’estero. Posso-

no inoltre prender parte a seminari e ricevere borse di studio per i propri progetti di fi ne corso.

Ventennale di Design e Disciplinedella Modapresentazione dell’education partnership program

Accordo Lectra – Università degli Studi di Urbino

1988-2008

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38

Unibind srl ha da poco superato i venti anni di attività.

In questo periodo l’azienda è diventata leader

nel settore rilegatura per uffi cio e trattamen-

to documenti, con prodotti innovativi che le

hanno consentito di distinguersi sul mercato

italiano.

Unibind fornisce ai suoi clienti prodotti per

la rilegatura, plastifi cazione e presentazione,

che sono il risultato di oltre 25 anni di ricerca,

sviluppo e ascolto delle loro esigenze.

Speciale Aziende

La forza delle per

Durante gli ultimi 4 anni l’azienda è diven-

tata leader mondiale nel settore delle attrez-

zature per la realizzazione di album fotogra-

fici con il marchio PhotoStory, e attualmente

queste macchine, con i relativi prodotti di

consumo, vengono esportate in oltre 30 pae-

si del mondo.

Con un portafoglio di oltre 30.000 clienti distribuiti su tutto

il territorio nazionale, e avvalendosi di una rete

commerciale capillare, Unibind continuamente si propone con

nuovi prodotti e applicazioni per la presentazione di documenti. La sponsorizzazione di

diverse discipline sportive,

quali il ciclismo giovanile,

il calcio a 5, il tennis e la

vela, oltre naturalmente ad

alcune attività ad indirizzo

sociale, fanno sì che Unibind

partecipi in maniera attiva

alla vita del territorio.I soci amministratori, Davide Berluti e Graziano Vitali

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info

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ersone

E’ stato possibile realizzare

tutto questo grazie alle persone

coinvolte nelle nostre varie atti-

vità, che negli anni hanno dato il

loro contributo di idee e suggeri-

menti per ottenere dei migliora-

menti continui.

L’attenzione alle risorse umane

è sempre stato uno dei cardini

su cui si è poggiata la cresci-

ta di Unibind. Cercare di dare un senso di appartenenza e le giuste motivazioni a coloro che

lavorano è fondamentale per

riuscire a sviluppare e portare

avanti nuove idee, perseguendo

gli obbiettivi.

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40

Speciale Aziende

Precisione, puntualità e affi dabilità: questo è il

pensiero ‘pulito’ che anima tutti i giorni gli oltre

800 professionisti di Pulirapida, che creano va-

lore in oltre 100 siti produttivi in tutta Italia.

Il cliente è il nostro patrimonio, la sua soddi-

sfazione è il nostro obiettivo, la gestione delle

problematiche ambientali e dei servizi nel ri-

spetto di tutte le risorse è il nostro fi ne.

Gli interventi nel settore industriale prevedono

servizi di pulizia per gli uffi ci, le aree di lavora-

zione, i magazzini e le aree esterne. La peculia-

rità dei metodi e delle tecnologie di Pulirapida

permette di operare in ambienti chiusi, con

mezzi e macchinari elettrici adatti ad essere

impiegati in aree con ventilazione limitata,

climatizzazione controllata ed in presenza di

prodotti deperibili.

I VANTAGGI• Operare compatibilmente alle esigenze pro-

duttive, senza interrompere le lavorazioni

• Ottenere condizioni di lavoro favorevoli, grazie

alla silenziosità di macchinari dimensionati per

la copertura di medie e grandi superfi ci

• Contenere i costi, frutto della sinergia tra

pulizie civili e tecniche

• Gestire in modo programmato il servizio

AREE DI INTERVENTOPulirapida progetta e gestisce i propri servizi

su tutto il territorio nazionale, con una pre-

senza capillare ed un costante coordinamento

assicurato dalla sede di Fano e dalla fi liale

di Varese.

SOLUZIONI DI SERVIZIOLa progettazione di interventi su misura, la

gestione delle risorse in relazione alle diverse

realtà, il rispetto delle esigenze produttive,

l’individuazione di potenziali sinergie, sono

tutto ciò che Pulirapida propone ad ogni clien-

te, offrendo oggi una risposta alle esigenze

dell’industria e delle committenze Pubbliche

e Private.

Questo per Pulirapida è il modo di interpretare

la propria attività, da cui derivano la fi losofi a

ed i metodi di intervento, lo sviluppo delle tec-

nologie, la scelta dei mezzi e dei prodotti da

utilizzare.

• Pulizie civili ed industriali

• Sanifi cazione ospedaliera

• Pulizia e manutenzione tecnica

• Gestione aree verdi

• Pulizia di ipermercati e centri commerciali

Foto scattate presso le aziende Custom Line di Fano

e Imab Group di Fermignano

La pulizia indus

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ustriale

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Speciale Aziende

Gambini Serramenti Una scelta concreta di v

- fi nestre

in legno

in legno/alluminio

in alluminio

in pvc

- porte interne

- portoncini blindati

- zanzariere

- avvolgibili

- sistemi oscuranti

- persiane

Prodotti

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i valoreA partire da un’esperienza decennale nel set-

tore, presente a Calcinelli dal 2002, la Gambi-

ni Serramenti si propone come obiettivo princi-

pale quello di differenziarsi nel suo campo più

che per i suoi prodotti -già di alti livelli- so-

prattutto per il servizio completo di consulenza

che offre: progettazione, direzione tecnica, presentazione e certifi cazione energetica del prodotto, marcatura CE, conseguente-

mente al fatto che si parla non di prodotti ar-

tigianali, ma industriali: questi sono i punti di

forza dell’azienda.

Seguendo il cliente dal preventivo di spesa

sino al post vendita, ed accuratamente in cia-

scuna delle fasi intermedie al progetto, oltre

ad una qualifi cata scrupolosità nella posa in

opera, la Gambini Serramenti offre un’elevata

assistenza del cliente ed una garanzia su ogni suo prodotto, verniciatura compresa.

Stefano Gambini e la moglie Annalisa da

quando si sono trasferiti nella nostra provin-

cia, a partire dalla loro sede originaria in nord

Italia, sono sostanzialmente partiti da zero,

ma, contraddistinguendosi sin da subito per

l’alta qualità di prodotti e servizi, si sono fatti

strada grazie al passaparola della loro clien-

tela, crescendo così in maniera esponenziale.

Ora, raggiunti determinati livelli strutturali,

vogliono potenziare il loro raggio d’azione

provinciale, puntando sui proprietari di ville ed appartamenti, sia nuovi che in fase di ri-strutturazione.

Sì, perché fi nalmente anche l’Italia ha varato

una serie di misure il cui obiettivo primario è il

risparmio energetico in base al REGOLAMENTO

PER L’EDILIZIA SOSTENIBILE, che prevede age-

volazioni fi scali per la riqualifi cazione energe-

tica degli edifi ci (sostituzioni, ristrutturazioni

e risanamenti conservativi con detrazioni fi -scali del 55% del prezzo di costo iniziale in

condizioni normali), obbligo di certifi cazione

energetica per i nuovi edifi ci, che, grazie a

questo procedimento, acquisiranno da subito

un maggior valore economico proprio, re-

datto in fase catastale.

Ne risulteranno dunque un maggior comfort

abitativo, una riduzione dei costi energetici

ed una manutenzione ridotta ai minimi termi-

ni, tutti valori che la Gambini Serramenti ha

fatto propri, perché le fi nestre ed i serramenti

esterni ricoprono un ruolo importante per rag-

giungere tali traguardi. La fi nestra, inoltre,

deve assumere una serie di funzioni aggiun-

tive poiché è un elemento che contribuisce in

modo fondamentale al benessere generale de-

gli abitanti di un edifi cio. E questo la Gambini

Serramenti lo sa bene, perché si è meritata il

suo successo con serietà e professionalità.

Come si valuta la dispersione di energia e quali limiti si devono rispettare per avere lo

sgravio fi scale? I valori da rispettare sono quelli indicati in tabella.

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Speciale Aziende

D.CASA Costruisci il tuo benessere

In un periodo di continuo cambiamento e rinnovamento, in cui anche

un concetto semplice come BENESSERE assume mille sfaccettature,

anche la nostra ditta si rinnova e si specializza per offrire soluzioni

personalizzate per tutto ciò che riguarda il benessere, inteso in tutti i

suoi signifi cati: fi sico, emotivo, mentale, sociale e spirituale.

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una forza emozionale

indescrivibile

scaturiva da quelle mura,

testimoni di un’archeologia

industriale ormai dimenticata…

Tutto iniziò il 13 dicembre 1995, quando

io e mio fratello Osvaldo decidemmo di acqui-

stare una vecchia costruzione, ormai in disuso,

con l’intento di demolirla per riedifi care una

nuova e più effi ciente struttura prefabbricata.

Si trattava dell’edifi cio che per anni ha ospitato

un enopolio, termine di lontana memoria che

descrive il luogo deputato alla raccolta delle

uve ai fi ni della loro lavorazione. I progetti che

fi no a quel momento avevamo in mente preve-

devano la realizzazione di uno di quei tanti con-

tenitori dalle geometrie aride e modulari, che

spesso scontrano il nostro sguardo sorpreso

e stupito ancora dalla bellezza del paesaggio

delle nostre terre. Tutto era pronto, tutto era de-

ciso e pianifi cato, ma al momento della demoli-

zione una strana energia pervase i nostri occhi,

Improvvisamente quell’entusiasmo si trasformò

in ricordo e come in un viaggio nella memoria

riaffi oravano frammenti di realtà, vicende e vi-

cissitudini di uomini e donne d’altro tempo, dove

le tradizioni e i valori della vita erano ancora pre-

ziosi. Tra quegli uomini c’era anche mio padre,

il più bravo e attivo muratore che io conosca,

partecipe insieme a tanti altri alla costruzione

dell’enopolio. Così, con rispettosa umiltà, voltai

pagina, in accordo con Osvaldo ridiscutemmo

l’intero progetto e iniziò un processo irreversibi-

le di recupero della struttura esistente.

L’idea iniziale, che portò alla nascita dell’eno-

polio, fu quella di dotare l’intera valle di un

centro per la raccolta e la valorizzazione del-

le preziose uve dalle quali si ricavano ancora

Bianchello del Metauro e Sangiovese.

L’idea di oggi è quella di uno spazio, di un luogo

accogliente, di un contenitore di idee dove svi-

luppare progetti, all’interno del quale non vi sia

alcun confi ne fra tecnica e creatività.

Angelo Aiudi

minipiscine, saune, idromassaggi, hammam (bagni turchi), aroma-terapia, cromo-terapia

PROGETTO BENESSERE

con un sistema intelligente che sfrutta energie rinnovabili (legna e sole), che controlla ed

ottimizza le tue fonti di riscaldamento, facendo ‘dialogare’ il tuo caminetto, o la tua stufa,

con i pannelli solari, con la tua caldaia a gas (se presente) e con il sistema di distribuzione

del calore (termosifoni, impianto a pavimento), ti offriamo il riscaldamento ideale, in tutta

la casa, con tutta l’acqua calda che vuoi.

DOMOTICA APPLICATA AL RISCALDAMENTO

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Speciale Aziende

Realtà moderna e dinamica,

creata sulla base di un’espe-

rienza decennale nel campo

della lavorazione e della proget-

tazione del mobile, la Panicali

Ambienti s.r.l. offre la massima

qualità ed una varietà a 360° di

modelli e tipologie d’arredo, in

cui si ritrovano stili di vita, aree

di gusto ed esigenze differenti.

Per creare ambienti massima-

mente funzionali ed alla conti-

nua ricerca di nuove soluzioni

per interpretare al meglio le

realtà quotidiane, la Panicali

Ambienti mira alla completa

soddisfazione del cliente anche

attraverso i seguenti servizi:

- progettazione d’interni

gratuita

- progettazione e realizzazione

di mobili su misura

- vendita, trasporto

e montaggio

- assistenza post vendita

- contract per negozi ed uffi ci

- sopralluoghi

Panicali Ambienti Il piacere di arredare

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• Linee ricercate ed essenziali con elemen-

ti in struttura di alluminio resistente alla

corrosione.

• Rivestimento in fi bra sintetica VIRO, desti-

nata per essere insensibile alle differenze di

temperatura che variano da 70° a 80°C.

• Morbidezza al tatto ed impermeabilità, re-

sistenza nel tempo ai raggi UV, allo strap-

po ed al cloro.

• Polietilene, non tossico e riciclabile al

100%.

• Ombrelloni telescopici con movimento ver-

ticale dall’alto verso il basso.

• Struttura in alluminio e telo in polipropi-

lene o poliestere, disponibile in una vasta

gamma di colori.

Ora, alle porte della bella stagione, La Panicali Ambienti s.r.l. presenta la nuova linea per esterni “Living in the garden”

L’intera collezione verrà presentata presso la fi era

FANO YACHT FESTIVAL dal 17 al 21 Aprile.

collezione

LIVING IN THE GARDEN

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La Vetreria Giraldi è nel settore da più di

dieci anni, ma l’esperienza di Giorgio Giraldi

quale mastro vetraio risale a più di 25 anni

fa. La passione per il vetro in lui è nata per

caso: col passare degli anni si è reso conto

che in questo settore si poteva dare qualcosa

di più, come creare oggetti che, oltre a dare

delle emozioni, potessero durare nel tempo.

Ed è proprio questo che la Vetreria Giraldi

propone al pubblico. Le sue creazioni si pos-

sono trovare esposte presso lo show-room

“I vetri magici” di Fano, in via San Pater-

niano 14, dove la simpatia e la cortesia di

Cristina, moglie di Giorgio, vi accompagne-

ranno mentre lei vi illustrerà e proporrà origi-

nali alternative per arredare casa vostra con

gusto e fantasia. Il laboratorio artigianale di

Giorgio, invece, si trova a Piagge, nella zona

artigianale Cerbara, all’interno del quale vie-

ne realizzato qualsiasi progetto artistico su

vetro, personalizzabile al massimo persino

con disegni creati da voi.

Speciale Aziende

Vetreria Giraldi & I Vetri Magici Quando la passione pernasce per caso

Presso lo show room “I vetri magici” è possibile ac-

quistare anche alcune opere dei seguenti artisti:

MASTRO DE PAJA che propone creazioni di artigianato

artistico contraddistinte dall’amore e dalla ricerca di

bellezza ed eleganza, soluzioni tecniche ed uniche per

serie limitate fatte integralmente a mano in Italia.

VETRERIA RADI rappresentata da oggettistica esclusi-

va e dal vetro di Venezia, con le prestigiose Murrine

ANTONIO DE CANISTRIS per i gioielli del quale la mate-

ria non si piega alla volontà dell’artista, ma ne segue i

ritmi diventando forma fi era del loro movimento.

MARILENA DE CANISTRIS giovane artista padovana

che, come il fratello, espone creazioni (in questo caso

quadri) fondate sulle qualità espressive del colore, al

di fuori di ogni rappresentazione realistica. Si tratta in

questo caso di una pittura caratterizzata da una scrittu-

ra colorata, determinata dal rapporto fra materia e colo-

re. Non per comprendere ma per sentire, come quando si

apprezza istintivamente un buon brano musicale.

ARSINE’ prestigiosi dettagli in racu forgiati dalle mani

sapienti di un’artista che, dalla materia prima, estrae og-

getti non solo da esporre, ma da condividere tutti i giorni.

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er il VETRO VETRO

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Speciale Aziende

Alla Fermata 615Perchè devo sparecchiare io?

Perché Alessandra Francesconi e Mirko Pezzolesi,

i nuovi gestori del locale, hanno completamente

rivoluzionato lo stile del ‘vecchio bar a fi anco

alla stazione’ trasformandolo in un ristorante

che è gastronomia, self service e pasta fresca,

in una formula del tutto nuova per Fano, che fa

sentire i clienti come fossero a casa propria.

Proiettati in quel futuro che parte da oggi, e

che vede famiglie in cui si lavora in due, qua-

si sempre senza l’opportunità di tornare a casa

per pranzo, Alessandra e Mirko hanno realizzato

un posticino intimo, fresco e moderno in cui,

grazie a doti quali cordialità e simpatia, e per

merito di piatti buoni e di qualità, ci si sente

davvero come a casa, anche perché clienti e ge-

stori interagiscono allegramente: i primi appa-

recchiano e sparecchiano come in una mensa,

per agevolare la velocità del servizio, i secondi

cuociono al momento in base alle ordinazioni,

perché il menu non è alla carta, ma diverso di giorno in giorno.

Alla fermata 615 tradizione e fantasia creativa

si fondono sapientemente, anche perché l’espe-

rienza è la stessa che ha gestito la Nuova Ca-

saccia dal 1980 al 1996, e che poi è passata

a Pesaro a produrre artigianalmente la pasta

fresca, tirata ancora al mattarello e qui venduta

anche al dettaglio.

L’arredamento strategico, con vetrate invadenti

per invogliare ad entrare (ma con tendine che poi

si possono abbassare una volta seduti, per far sì

che ognuno si possa creare la propria intimità) è

lineare e giovanile, con colori che permettono di

far trasparire in ogni momento un’impeccabile

pulizia. I servizi offerti sono tanti:

Andate Alla Fermata 615, perché… l’uomo è

ciò che mangia!

ristorante nella pausa pranzo e per cena su ordinazione

(min 15 posti, max 35)rosticceria da asporto, per casa, per l’uffi cio,

per le spiagge in estate con consegna compresa aperitivi serali su ordinazione (Tel. 0721 801161)

per battesimi, compleanni e ricorrenze, anche la domenica

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In questo articolo ci è sembrato doveroso par-

lare un po’ di Mister Ferri. A lui va il merito

di aver creduto sempre nelle potenzialità di

questa squadra, anche quando non riusciva

ad esprimere il gioco di cui è capace, ed i ri-

sultati non arrivavano. Ha tirato dritto per la

sua strada, come si suol dire, seguendo con

convinzione le sue idee, passando attraverso

le tante critiche che gli sono piovute addos-

so. Ha fatto delle scelte, con l’appoggio della

società, anche coraggiose, ha lavorato con

impegno, confrontandosi con i giocatori, per

cercare di uscire dalla crisi. Adesso sembra

aver trovato, come si usa dire, la “quadratu-

ra del cerchio”. La squadra sembra rinnova-

ta, con tutti i suoi giocatori, nessuno escluso,

riesce ad esprimere sul campo un buon gio-

co, ma soprattutto gioca con carattere ed i

risultati le danno ragione. Certo, c’è ancora

molto da lavorare, perché il quarto posto in

classifi ca non è ancora sicuro, visto che ci

sono almeno quattro o cinque squadre nello

spazio di tre punti, e mancano ancora diver-

se giornate alla fi ne del campionato. Però la

squadra è serena, lavora al massimo… e la

speranza è l’ultima a morire!

FanoFUTSAL FANO CALCIO A 5

GrazieMister Ferri

Centrale GPA Spa è una società di brokeraggio

assicurativo costituita a Pesaro nel 1990, dalla

Banca Popolare Pesarese e Ravennate, la Banca

Popolare di Spoleto e dal Gruppo Gpa, quest’ulti-

mo broker assicurativo di importanza nazionale,

nato a Milano nel 1976 sotto la guida del Presi-

dente fondatore Umberto Occhipinti.

Oggi, a diciassette anni di distanza, l’aziona-

riato si è maggiormente ampliato con l’ingresso

di Confi ndustria Pesaro e Urbino, della Lev&Lev,

della Spoleto Credito e Servizi e della Banca Po-

polare Valconca.

Mission della Società è quella di mettere a di-

sposizione della clientela (Banche, Enti Pubbli-

ci, Aziende, Liberi Professionisti) nel territorio di

Marche, Emilia Romagna e Umbria un servizio

assicurativo di elevata qualità, usufruendo del

know – how del Gruppo GPA, grazie anche alla

presenza di Pulsar, acquisita da Gpa, che opera

a livello mondiale.

Il GRUPPO GPA, attraverso le sue società, consen-

te di offrire ai Clienti Aziende un servizio di consu-

lenza e di brokeraggio di elevatissimo standing.

Le analisi dei rischi aziendali vengono realizzate

sia con il metodo tradizionale, per le Aziende com-

plesse, sia attraverso il sistema esperto INSPLA

(INSurance PLAnner expert system), predisposto

per le aziende di piccole - medie dimensioni.

In particolare, a queste ultime, siano esse azien-

de industriali o commerciali, viene offerto gratui-

tamente, lo stesso servizio di analisi e consulenza

che, tendenzialmente, il mercato assicurativo

riserva solo alle grandi Aziende. Questo servizio

costituisce anche un signifi cativo complemento

alle valutazioni di rischio obbligatorie per legge.

Al fi ne di garantire sempre le migliori soluzioni

rispondenti alle esigenze del Cliente Azienda, i

programmi assicurativi di GRUPPO GPA prevedo-

no coperture i cui contenuti sono defi niti con un

elevato grado di personalizzazione. La successiva

“manutenzione” del portafoglio è fi nalizzata a

rendere le soluzioni assicurative prescelte per-

fettamente aderenti alle specifi che necessità del

cliente, senza lasciare aree di scopertura.

L’offerta di GRUPPO GPA spazia dalle più comuni

coperture assicurative a quelle più avanzate qua-

li, ad esempio:

• Crediti e cauzioni

• Infortuni e rimborso spese mediche per i di-

pendenti

• Perdite patrimoniali

• Polizze tecnologiche

• Responsabilità degli amministratori

• Responsabilità del produttore

• Trasporti

• Tutti i rischi dell’industria

La nostra azienda è inoltre vicina alla città par-

tecipando da due anni alla cordata delle imprese

che hanno aiutato il presidente Vellucci a riporta-

re il basket pesarese ai massimi vertici.

L’Amministratore della Centrale GPS, Silvano Leva,

con i giocatori della Scavolini Spar, Keydren Clark e Lucian Pesoli

Speciale Aziende Sport

Centrale GPAServizi assicuratividi qualità

Un grande vantaggio

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fano

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Presso la palestra Lion King le lezioni di Laura

Antonioni non sono la classica aerobica: chiun-

que (sia uomini che donne, dai 15 ai 60 anni)

può praticare questo tipo di ginnastica, che

punta essenzialmente sulla tonifi cazione. Si ri-

prendono esercizi tipici della sala pesi, ma con

carichi inferiori (minimo 1 kg, massimo 4 kg), in

60 minuti che iniziano con lo stretching, per poi

passare a mezz’ore mirate, di lezione in lezione,

su gambe, braccia, glutei o addominali. In que-

sto modo, frequentando anche solo tre lezioni a

settimana, si può allenare bene tutto il corpo.

Tutti gli esercizi vengono svolti a terra, con Laura

che li esegue assieme agli “allievi”, mostrando e

correggendo loro dove eventualmente sbagliano.

Gli orari sono concentrati la sera, per agevolare

chi lavora, però nella cosiddetta “pausa pranzo”

del martedì e del giovedì si può partecipare al

‘Circuito’ (ovvero a 45 minuti di percorso di im-

pronta aerobica su macchinari che si cambiano

di 3 minuti in 3 minuti) che è mirato al dima-

grimento ed al raggiungimento del massimo di

potenza fi sica e resistenza. Addominali a terra

e stretching fi nale completano l’esercizio. Per

maggiori info ed orari Lion King, via Borsellino

12/D, Tel. 0721 863419.

FossombronePISCINA COMUNALE

Modella il tuo corpoin vista dell’estateTEL. 0721 714840 - www.amicodellosport.it

Rimettiti in forma per l’estate, sia che ti piac-

cia una ginnastica più tranquilla ed allegra,

come l’AQUAGYM, sia che tu voglia spingere il

tuo fi sico fi no al massimo della tua resistenza

aerobica, con l’AQUATRAINING!

• Corso nuoto bambini Lunedì e Giovedì 15,00-18,20 corsoA

Martedì e Venerdì 15,30-18 corsoB

• Corso nuoto adulti Lunedì e Giovedì 9,30-10,30

Lunedì e Mercoledì 19,15-20,15

• Aquagym Lunedì e Mercoledì 20,15-21

Martedì, Giovedì e Sabato 10,30-11,15

Venerdì 20-20,45

• Aquatraining Mercoledì 18,30-19,20

Venerdì 19-19,50

• Nuoto Libero Lunedì 9,30-15 e 18,20-19,30

Martedì e Giovedì 9,30-12 e 18-22

Mercoledì 9,30-15 e 17-19,30

Venerdì 9,30-15 e 18-22

Sabato 9,30-12 e 15-18

• Riabilitazione in acqua Lunedì 10,30-11,30

Martedì, Mercoledì e Venerdì 9,30-10,30

• Pre-Agonistica Lunedì 18,20-19,20

Mercoledì 17-18

Venerdì 18-19

• Pre-Parto Sabato 9,30-10,15

• Bebè (0-3anni) Sabato 16-17

La struttura presenta anche una palestra che può essere prenotata per giocare a pallavolo.

FanoLION KING

Il corpo libero non è solo aerobica

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Sport&Motori

Motori che rombano, musica che pompa,

l’adrenalina che sale... Come raccontarvi le

emozioni di chi assiste ad una gara del Trofeo

Nazionale QuadMotard? Sono sensazioni che è

meglio provare! Non solo una curva spettaco-

lare, un testa a testa appassionante, un fuori

pista mai visto; anche conoscere la tecnica,

capire la meccanica, che stanno alla base di

questi strani mezzi è importante per appassio-

narsi alle gare di quad. Se ancora appare una

disciplina sconosciuta ai più, la passione, i

batticuori e l’entusiasmo che trasmette questo

nuovo sport sono paragonabili a quelle di una

gara del nostro Valentino nazionale.

Per iniziare una prima classifi cazione di base.

Infatti, anche se ai meno esperti i quad potreb-

bero sembrare tutti sostanzialmente simili, in

realtà ne esistono quattro categorie ben distin-

te: sportivi, utility, ibridi e mini-quad. In questo

spazio analizzaremo gli allestimenti e gli impiegi

dei quad sportivi, degli utility e degli ibridi. Per

la categorie dei mini-quad, come già la parola

suggerisce, possiamo dirvi che si tratta di mez-

zi di piccole dimensioni, con cilindrata 50 cc,

adatti soprattutto ai bambini. Anche i prossimi

25, 26 e 27 aprile sarà possibile far provare ai

più piccoli l’ebbrezza di guidare un atv in tutta

sicurezza, nella pista appositamente allestita

nel lungomare Simonetti.

Allungando lo sguardo dalla pista dei miniquad

alla spiaggia del Lido vedrete subito i 1.000 me-

tri del percorso allestito per la gara del QuadMo-

tard e lì potrete osservare la prima categoria dei

quad: gli sportivi. Li riconoscerete a prima vista:

il look accattivante e la linea leggera promettono

prestazioni adrenaliniche e performance esal-

tanti. Lo sportivo, nato per le competizioni, è al-

lestito solitamente con un motore monocilindrico

Show

G Promotion Appassionati alSuperQuadShow

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fano

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Nelle foto (da sinistra):

Il mini-quad; uno dei partecipanti alla seconda gara del

Trofeo Nazionale QuadMotard nell’edizione 2007; il quad

utility nel suo impiego per eccellenza: le escursioni.

con cilindrate che orbitano dai 450 cc ai 700 cc,

usufruisce di una trazione 2x4 e di un cambio

tradizionale, uguale a quello di una moto, con

la possibilità, in più, di avere retro marcia in-

corporata.

Il pilota modifi ca ogni volta le dotazioni e gli

allestimenti del proprio mezzo in base al tipo

di pista che dovrà affrontare: per la sabbia,

che sarà la protagonista della tappa d’avvio

della quarta edizione del QuadMotard, i piloti

adotteranno un treno di gomme dedicate che,

in sostituzione del classico tassello, sfoggia-

no delle palette trasversali, il cui unico scopo

è massimizzare la spinta su un terreno a così

poca aderenza.

Ma il mondo dei quad non è solo gara agoni-

stica; questo mezzo di trasporto è così versatile

da rendersi utile nei più svariati contesti: dalle

applicazioni in agricoltura alle escursioni turi-

stiche, dall’uso in città per le forze dell’ordine

all’impiego per agevolare gli spostamenti dei di-

sabili. Per tutti questi usi sono indicati gli utility:

si presentano con una linea robusta, compatta,

la loro vocazione è quella del fuoristrada o del

lavoro in campagna. L’utility monta gomme di

diametro maggiore rispetto ai quad sportivi per

dare più slancio da terra e quindi consentire il

passaggio agevole ovunque. Durante il Super-

QuadShow potrete ammirare questi mezzi im-

piegati dallo staff adibito all’ordine e alla sicu-

rezza, per gli spostamenti rapidi dei giudici sulla

pista, per eventuali manovre di soccorso.

Infi ne lo sport-utility, una categoria intermedia

che associa le caratteristiche dello sportivo con

quelle dell’utility. Rispetto al quad sportivo si

presenta come un mezzo imponente, con un

peso elevato, poco adatto alle evoluzioni, ma

con la peculiarità, grazie alla trazione 4x4, di

poter affrontare le situazioni più problematiche,

i terreni più impervi: fango, neve, acqua, sassi

o rocce, nulla ferma uno sport-utility. Il perfetto

impiego di un mezzo del genere lo potrete os-

servare nel raduno Mare-Monti, l’escursione

nell’entroterra Marchigiano che torna anche

quest’anno ad animare la seconda giornata del

SuperQuadShow, insieme al Contest Trial Quad

e Jeep: entrambi gli eventi vedranno i quad,

insieme ai cugini delle Jeep, impegnati prima

in un’escursione mozzafi ato tra le bellezze della

nostra provincia e poi in un percorso ad ostacoli

sulla spiaggia dei Bagni Arzilla.

25, 26 e 27 aprile: vi aspettiamo, più preparati

che mai, per partecipare all’unica rassegna

nazionale interamente dedicata al mondo dei

quad. Troverete i mini-quad per il divertimen-

to dei più piccoli, riscoprirete le emozioni del-

l’agonismo, potrete approfondire la conoscen-

za di questo nuovo mondo con la vetrina più

ricca e completa d’Italia, nella mostra-merca-

to dedicata agli accessori e all’abbigliamento.

Siamo riusciti a farvi appassionare al Super-

QuadShow?

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Le rubriche di fanoinforma.it

Da anni l’occhiale da sole ci rappresenta

e ci veste come i vestiti che indossiamo

e che cambiamo anche durante la stessa

giornata per occasioni diverse.

Ma oltre l’estetica, il look ed altri aspetti,

la salute dei nostri occhi l’abbiamo mai considerata?Purtroppo, spesso, non si pensa che la

lente da sole deve avere una funzione

protettiva, anche se, per fortuna, siamo

tutelati dalla legislazione vigente oggi

nella Comunita’ Europea, che impone, alle

lenti vendute presso i negozi di ottica, uno

standard di sicurezza e protezione che ri-

guarda l’assorbimento della luce e il filtro

totale dei raggi ultravioletti, due elementi

basilari perche’ i nostri occhi non abbiano

problemi.

Tutti ormai sappiamo che, a causa del-

l’assottigliamento della fascia di ozono

che circonda la terra, e’ aumentato il

passaggio di quella che, noi tecnici, chia-

miamo ‘radiazione luminosa’.

Questa radiazione ha diverse componenti

e puo’ raggiungere, come in questo ulti-

mo decennio, una forza d’urto pericolosa

per la nostra pelle, ma anche per i nostri

occhi.

Un buon assorbimento (il colore delle

lenti) garantisce che non si provi abba-

gliamento con danni di funzionalita’ della

retina ed il totale filtro dei raggi ultravio-

letti supplisce all’assottigliamento della

fascia di ozono che, in natura, doveva

proteggerci. Questo filtro, obbligatorio su

tutte le lenti vendute da un ottico, ci pre-

serva da eventi patologici come cheratiti

e cataratta.

Soluzioni molto valide, nel campo delle

lenti da sole e protettive, sono le len-

ti fotocromatiche e le lenti polarizzate.

Le prime reagiscono proprio agli ultra-

violetti, si scuriscono a seconda della

quantita’ presente nell’atmosfera in quel

momento e si schiariscono molto veloce-

mente quando rientriamo al chiuso.

Sono adatte per chi vive gran parte del

suo tempo all’aria aperta e desidera

l’occhiale universale, che si scurisca in

maniera autonoma. Purtroppo, a par-

te alcune lenti che sono attualmente in

fase di test, le fotocromatiche non si

scuriscono molto in auto, ma per ovviare

a questo esistono altre soluzioni come le

lenti polarizzate, che, grazie ad elemen-

ti molto particolari di cui sono rivestite,

permettono l’entrata della luce solo sul-

l’asse orizzontale, bloccando i riflessi e

migliorando il contrasto. Sono, secondo

me, le migliori lenti da sole, adattissime

a tutti e proponibili in diversi colori ed

assorbimenti: migliorano ogni situazione

visiva, eliminando i riflessi ed aumen-

tando conseguentemente la capacita’

percettiva degli occhi.

Ma tutti questi elementi di protezione esistono in tutti gli “occhiali da sole”?No, tutto questo non esiste in quegli oc-

chiali acquistati attraverso canali non

regolamentati, come i vu’ cumpra’ in

spiaggia o i mercatini piu’ bizzarri, in-

fatti quelle lenti, anche se di “colore”

simile alle originali, non proteggono i

nostri occhi in maniera corretta.

Respiro affannoso, tachicardia, diminuzione

dell’appetito, pensieri ossessivi, repentini sbalzi

d’umore sono spesso i sintomi del cosiddetto

“mal d’amore”, il “male dell’innamoramento”,

dal quale non si vorrebbe mai guarire.

Il rapporto di coppia segue delle fasi evolutive

ed inizia con la fase dell’innamoramento: quel-

la fase di fusione con l’altro, di simbiosi, che in

genere può avere una durata di 6-9 mesi circa.

Il partner è visto come perfetto, infallibile e si

vorrebbe vivere in perenne contatto con lui/lei e

il resto della propria vita (amici, hobbies, lavoro)

si opacizza, insieme ci si sente onnipotenti. E se

il “sano realismo” insegna che l’idealizzazione

dell’altro ci impoverisce perché tutto ciò che ha

valore viene collocato nell’altro, è pur vero che il

desiderio non si può attivare senza immaginare

nell’altro quelle qualità che lo rendono unico,

speciale, straordinario.

La componente emotiva dell’innamoramento è legata ad un ormone, l’ossitocina, anche chia-

mato “ormone dell’amore” ; l’ossitocina ha un

ruolo già nella comparsa del desiderio sessua-

le verso una persona, ma i suoi livelli salgono

drammaticamente man mano che acquistiamo

intimità con lei. E’ responsabile della sensazio-

ne di euforia legata alla vicinanza della persona

amata ed ha effetti importanti sulla memoria

consolidando l’immagine dell’altro in modo che

serva a tenere vivo il legame anche quando si

è distanti.

Questa fase riveste una funzione importante

nella vita di coppia perché consente la creazio-

ne di un legame di base per affrontare la fase successiva: la differenziazione, in cui gra-dualmente i partner iniziano a scoprire che l’altro non è poi così perfetto come si crede-va, ma è una persona diversa da se stessi con

a cura della Dott.ssa Silvia [email protected]

a cura di Giorgio BucchiniOttico Optometrista

Primavera, tempo diocchiali da sole

Il “percorso”dell’amore

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Dirittoe gelosia

Se è vero che la gelosia è un sentimento umano,

qualche volta può divenire un impulso diffi cil-

mente controllabile.

Vero è che in alcuni casi la legge tollera male

gli eccessi di “attenzioni” nei confronti del part-

ner: mi riferisco, in particolare, a quei compor-

tamenti di chi “pretende” di sapere, conoscere

- sinanco controllare - la vita del proprio compa-

gno o compagna.

Andiamo con ordine.

In termini generali, la legge non considera la gelosia una giustifi cazione dei comportamen-

ti, se non nei momento in cui questa derivi da un vero e proprio “squilibrio psichico”; in concreto da una malattia della mente.Il che richiederebbe -secondo le parole della

Corte di Cassazione- la presenza di “uno stato

delirante che, nell’incidere sul processo di de-

terminazione o di inibizione, travolga l’agente

in una condotta abnorme e automatica; qualo-

ra così non sia, la gelosia è e rimane un mero

“stato passionale” che, come tale, deve essere

controllato dal soggetto”.

La situazione che ho appena descritto si con-

cretizza, in realtà, in rarissimi casi.

Ciò non toglie che alcune volte, sia durante, che

al termine di una relazione sentimentale, uno

dei partners decida di mettere in atto alcuni

comportamenti che, se astrattamente possono

sembrare leciti, in realtà confi gurano illecito

penale.

Credo possa essere necessario ed utile fare al-

cuni esempi:

- un molteplice e ripetuto invio si SMS al te-

lefono del partner può confi gurare la fattispe-

cie criminosa prevista dall’art. 660 del codice

penale che, rubricato “Molestia o disturbo alle

persone” così recita: “Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l’arresto fi no a sei mesi o con l’ammenda fi no a 516 euro”.Sappiate che, secondo quanto sancito dalla

Corte di Cassazione, il reato sussiste non solo

quando si telefona, ma anche quando l’inna-

morato geloso invii molti sms alla propria ama-

ta, poiché, diversamente da quanto avviene

generalmente per lo strumento epistolare, il

destinatario è costretto a leggerne il contenuto

prima di poter identifi care il mittente e questo,

sul piano della turbativa arrecata alla quiete

e alla tranquillità psichica del destinatario, li

rende assimilabili allo strumento della comuni-

cazione telefonica tradizionale;

- l’ascolto non consentito delle telefonate del partner confi gura l’ipotesi delittuosa prevista dall’art. 617 del codice penale che punisce

“chiunque fraudolentemente prende cognizione

di una comunicazione o di una conversazione,

telefonica o telegrafi ca, tra altre persone o co-

munque a lui non dirette …”.

La pena prevista è la reclusione da sei mesi a quattro anni.Non solo: per tutti coloro che vengono, maga-

ri ingiustamente, accusati di “non farsi i fatti

propri”, sappiate che lo stesso articolo punisce

con la stessa pena anche ”chiunque rivela, me-

diante qualsiasi mezzo di informazione al pub-

blico, in tutto od in parte, il contenuto delle co-

municazioni o delle conversazioni” telefoniche

o telegrafi che, tra altre persone o comunque a

lui non dirette.

a cura dell’Avv. Nicolò [email protected]

i suoi aspetti negativi; inoltre, in questa fase

si assiste anche ad un graduale ritorno all’in-

dividualità, agli interessi personali che vanno

a ridurre il tempo e gli eventi vissuti insieme.

La crisi può farsi sentire proprio quando tale processo non avviene contemporaneamente per entrambi e ad esempio, se uno dei due

comincia a differenziarsi e successivamente

inizia a sperimentarsi all’esterno del rapporto

di coppia (terza fase evolutiva della coppia),

l’altro potrebbe restare a livello della fase sim-

biotica e l’equilibrio tra i due può rischiare di

spezzarsi.

Dopo essersi sperimentati all’esterno, i due

partner si cercano di nuovo, cercano nell’altro un

riferimento affettivo, la rassicurazione che pro-

viene dalla presenza dell’altro. In questa fase di

riavvicinamento si costruisce la vera accetta-zione dell’altro come “altro da sé”, come per-sona unica e importante per la sua specifi cità.E allora concludo con le parole di Umberto Galim-

berti: L’Amore non è una condizione passiva, ma

una costruzione attiva che trasforma una realtà

per sé insignifi cante in una fascinazione, grazie a

quell’idealizzazione che l’amore vuole realizzare.

L’anno 2008 è un anno ricco di ponti e

di date festive che sono l’occasione per

staccare la spina e concedersi delle mini

vacanze. Infatti aprile e maggio offrono

varie possibilità, come per esempio qualche

giorno ad Ischia o all’Isola d’Elba con quote

in pensione completa e viaggio in bus da

Fano da euro 268,00. E per chi ama l’estero

c’e’ una ghiotta occasione per vivere le notti

della Movida Spagnola con una mini crocie-

ra da Genova a Barcellona della durata di

quattro giorni, coccolati da tutti i confort di

bordo, con una quota di 278,00 euro.

Non dimentichiamoci poi della magia dei

coralli del Mar Rosso, con volo da Anco-

na o Rimini, hotel 4 stelle a partire da eur

399,00. Chiara, Tiziana e Lucia augurano

a tutta la clientela buona primavera e vi

aspettano con tante altre proposte in agen-

zia, anche il sabato pomeriggio.

Finalmenteprimavera...tempo di solee di vacanze!a cura di Lucia, Tiziana e [email protected]

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La Nautilus nacque 50 anni fa in una piccola casa di campagna sotto il nome di Pubblicità Car-

boni, fondata da Sergio Carboni, Professore di educazione artistica e noto pittore. In quei tempi le

insegne pubblicitarie venivano fatte a mano libera con i pennelli e la realizzazione di un cartello,

che oggi si fa in 30 minuti, richiedeva anche un giorno di lavoro. Nel 1986 entrò nella società il

fi glio Daniele, che diede vita alla Nautilus snc, inserendo le ultime tecnologie computerizzate e

portando la ditta a livello nazionale. Daniele vanta di essere stato il primo nelle Marche a realizza-

re insegne e cartelli avvalendosi dei plotter da taglio, e propose alla Nautilus -e successivamente

alle altre ditte locali- la novità di internet, di cui a quei tempi nessuno faceva uso.

Nel 1996 entrò a far parte del gruppo anche il secondo fi glio, Filippo, e successivamente Stefa-

no Grossi: Filippo si occupa di segnaletica urbana e comunicazione stradale, Stefano invece di

stampa digitale.

La Famiglia Carboni è da generazioni composta da artisti, infatti anche il nonno di Daniele e Filip-

po era il famoso “Mimmo l’erborista”, e la zia, la scrittrice Lorenza Carboni, ha fondato ‘Itinerari

ed incontri’.

Filippo e Daniele anche per hobby seguono l’arte, infatti Daniele è molto conosciuto in città anche

nelle vesti di cantante rock, e sin da bambino ha sempre organizzato feste ed eventi (il suo sogno

sarebbe di rifare il Festival della Fortuna); anche Filippo vorrebbe tornare ad organizzare il Trimal-

cione (festa gli scorsi anni ‘riesumata’ da lui e da alcuni amici) e da assiduo amante della cultura

latino americana (da anni impegnato nella solidarietà verso il popolo cubano) è anche cantante

di musica popolare cubana, conosciuto con il nome di Felipe.

LA MASCHERA AL CAVOLO Cari lettori, dò l’avvio a questa nuova rubrica

anzitutto raccomandandovi sempre il parere del

medico prima dell’uso dei vari infusi che vi con-

siglierò da qui ai prossimi mesi.

In vista dell’estate vi propongo un ottimo rime-

dio per ringiovanire e depurare il viso, indicato

anche per l’acne giovanile.

Il cavolo è una pianta paragonabile ad una

farmacia, un rimedio molto effi cace per curare

più di 120 malattie; gli antichi romani lo rite-

nevano utile per ogni sorta di male e i soldati lo

utilizzavano anche in guerra, per estinguere la

sete e come antibiotico. Ricordo che il nonno mi

parlava di una giovane ragazza, che andava a

trovarlo sempre di notte perchè si vergognava di

farsi vedere alla luce del sole a causa di un acne

che le si espandeva in maniera molto evidente

su tutto il viso. La ragazza in questione, tutt’ora,

nelle occasioni spaciali mi telefona per farmi gli

auguri e per ricordarmi che mio nonno è stato

colui che le ha “cambiato la vita”, con una sem-

plice…ma miracolosa ricetta.

PREPARAZIONESi centrifugano le foglie del cavolo (non della verza) e con il succo si tampona il viso prima di coricarsi.Il succo è di colore verde e sinceramente non emana un gran odore, ma vi garantisco che dopo 2 settima-ne di applicazione già si vedono i primi risultati.Il succo delle foglie del cavolo, oltre che per uso ester-no, si presta anche ad essere bevuto. Mangiate sem-pre tanto cavolo ed i suoi derivati, in insalata o cotto, perché grazie alle sue proprietà viene indicato come un vero e proprio “depuratore” dell’organismo.

Rubriche

“Ricette frutto di accurate ricerche

ed esperieze effettuate dall’amato

Mimmo Carboni nell’arco della sua

vita e tramandate al nipote Filippo”

ERBORISTERIA E SPIRITUALITÀ FRATELLI CARBONI

Pubblicitàa suon di musica

Personaggi

Tra le ultime novità” - ci dicono i fratelli Carboni - preparatevi a maggio per l’apertura del locale che mancava a Fano… lo Chalet del Mar, un frizzante chiosco in mezzo alla spiaggia Arzilla

a cura di Filippo Carboni (fi [email protected])

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