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FARO_12_2015

Date post: 14-Apr-2016
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settimanale il Faro 12 2015
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Matteo Ciuffreda Tel./Fax 0884.701454 — Cell. 329.5322545 — Vieste INFISSI IN ANTICORODAL, IN LEGNO/ALLUMINIO/PVC PORTE BLINDATE — ZANZARIERE LAVORAZIONI IN FERRO www.hotelaranci.it www.hotelaranci.com e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Redazione: Via Messapia, 1 - Vieste (Fg) - Fax 0884/704191 Anno XX n.12 (915) 27 marzo 2015 Francesco Giardino GIOIELLI GIOIELLI Via S.Maria di Merino, 4 Tel./Fax 0884.701090 CINEMA ADRIATICO Quasi contemporaneamente all'arena Medina a Vieste nasce anche il cinema Adriatico, su via Naccardi, per opera dell'ingegner Francesco Papotto. Originario di Messina dopo aver trascorso diversi anni tra Orvieto e Roma (Papotto era insegnante di “mistica fascista” all'accademia di Belle Arti di Orvieto) sposa una donna viestana. Acquista- to un suolo, decide di trasferirsi sul Gargano tentando la carta del Cine- ma. Il cinema Adriatico è un'imponente costruzione con un'ampia platea e galleria. Viene inaugurato il 24 febbraio del 1948 con il film Bernadette. Camillo Mar- chetti ha solo 19 anni, ma viene scelto come operatore, dato che aveva già un anno di esperienza all'arena Medina. «Per tre giorni — dice Marchetti — abbiamo dato il film gratis, per accattivarci il pubblico. La macchina era una Prevost. E la venne a mon- tare da Roma Ferandrei, che non nera un semplice meccanico, ma un grande montatore di film, amico di Papotto». Alla cassa del cinema c'è Barto- lomeo Bastardi, ex finanziere. L’impianto di proiezione è costitu- ito da due proiettori 35 millimetri con lanterna a lampada xenon e la sala ha licenza per spettacoli cinematogra- fici e misti, dato che è anche dotata di un palcoscenico (di 7 metri per 10). Solo un anno dopo (1949) opera- tore diventa un certo Alfredo Valerio, e Marchetti viene promosso a diretto- re (gestore) del cinema. Francesco Papotto utilizza anche i locali sotto il cinema come forno (in funzione fino all'inizio degli anni '90) e altri spazi al piano superiore come camere in affitto per i turisti e i militari dell'aeronautica. E negli anni mette su un vero e proprio albergo. Il 15 agosto 1948 a Vieste la terra trema. E’ il terremoto. Per diversi giorni tutto il paese dorme sulla spiaggia o nel cinema, per la paura. Nel 1957 però Marchetti lascia Vieste, per dei dissapori con Papotto: «A Paporto io e tutta Vieste dobbiamo tanto. — dice — Per esempio ricordo che quando costruì il cinema aveva esposto in bacheca dei grafici del futuro stabilimento turistico balneare. Voleva costruire un grande villaggio con cinema, alberghi, piscine, ristoranti e bar. Voleva esten- dersi fino a punta Sant'Eufemio. Alla fine non c'è riuscito, ma grazie a lui abbiamo avuto un cinemà'. Ma nonostante la stima Marchetti decide di mollare tutto. Per un anno (1957) gestisce l'arena di Masanotti. E poi va via. Va a cercare lavoro a Milano, dove cambia completamente vita. Lascia il cinema e diventa rappresentante di merce varia. «Quando lasciai la direzione del- l’Adriatico per andare a Milano, il cinema fatturava dodici milioni di lire l'anno e il biglietto costava cinquanta lire. Quando tornai, nel 1968, il cinema fatturava 12 milioni l'anno e il biglietto costava 200 lire». Marchetti lo dice con una vena di orgoglio. Sa Si chiama Alice Vieste, frequenta la classe 2ª E della Scuola Seconda- ria di I grado “Alighieri – Spalatro” ed è stata eletta nella mattinata del 17 marzo scorso, da tutti gli alunni della scuola, in occasione delle elezioni per il rinnovo delle cariche del Consiglio comunale dei ragazzi nell’ambito del Progetto “Coloriamo il nostro futuro”. Si è concluso con una sentenza di assoluzione «per non aver com- messo il fatto», e con la remissione in libertà, il processo nei confronti di Ciuffreda Gianmichele, 27 anni e Della Malva Danilo Pietro, 28 anni, entrambi di Vieste, accusati di rapina aggravata e lesioni personali aggra- vate in concorso ai danni della mo- glie del titolare di un noto ristorante di Vieste. In particolare la notte tra il 17 ed il 18 agosto dello scorsoanno, la moglie del ristoratore si avviava a casa, mentre il marito si soffermava ancora nel locale per effettuare le operazioni di chiusura. Giunta dinanzi alla porta d’ingresso dell’abitazione, dopo aver disinserito l’allarme ed aver aperto la porta, veniva aggredita da tre individui, di cui uno armato di coltello, con il volto coperto da pas- samontagna, che la scaraventavano per terra, intimandole di consegnare l’incasso del ristorante. Dopo la colluttazione, la donna veniva immo- bilizzata sul divano prima con una sciarpa, avvoltagli al collo, e, poi, con del nastro adesivo ai polsi, nonché sulla bocca, per impedirle di gridare. Mentre i rapinatori frugavano in casa, la donna, approfittando della distrazione del malvivente che la teneva d’occhio, riusciva a liberarsi del nastro isolante e correva nel balcone di casa, urlando a gran voce «Aiuto». Al chè i rapinatori, spaventati dalle urla della donna, fuggivano, portando via l’incasso del ristorante, nonché vari monili e altro denaro trafugato, per un valore complessivo di circa 17-18.000 euro. Dopo pochi minuti, attirata dalle urla, giungeva la nipote della donna, abitante l’appartamento di fronte, che allertava immediatamente i carabinie- ri, e poi il marito della malcapitata. Nell’immediatezza dei fatti i milita- ri, pur ascoltando la vittima e le persone presenti, non riuscivano ad acquisire notizie utili sull’identità degli autori dell’efferata rapina. Nel frattem- po la donna veniva trasportata in ospedale, ove la riscontravano la frattura di una costola, riportata a seguito della subita aggressione fisica ad opera dei tre malviventi. Dopo diversi giorni dall’accaduto, il marito della vittima si presentava ai Carabinieri di Vieste, dichiarando di aver visto quella notte, nelle imme- diate vicinanze della sua abitazione ed in concomitanza della rapina ai danni della moglie, tre soggetti fuggi- re rincorsi da un turista e di aver riconosciuto in quella circostanza gli imputati Ciuffreda e Della Malva, come due dei tre fuggitivi. A seguito di tale riconoscimento nell’ottobre scorso i due giovani venivano arre- stati su ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica. Ma nel corso della articolata istruttoria dibattimentale sarebbero emerse una serie di incoerenze e contraddizioni nelle dichiarazioni accusatorie del marito della vittima, che rendevano inattendibile l’asserito riconoscimento degli imputati. Tutto ciò induceva i giudici ad assolvere gli imputati per cui il pm aveva chiesto 10 anni di reclusione. Con la lista “La fabbrica delle idee” Alice ha ottenuto il maggior numero di preferenze, ed è il terzo minisindaco della città. Con sono stati eletti: vicemisindaco Francesca Lapo- marda, assessore allo Sport Flavio Nobiletti, assessore alla Cultura Francesca Pastore, assessore ai Servizi Sociali Arianna Simone, as- sessore all’Ambiente Ignazio Silvestri, assessore alle Politiche giovanili e pari opportunità Fabio Gentile, consi- gliere Antonio Ciampi, consigliere Samuele Fabbrizio. Della lista concor- rente “The voice of the boys” risulta- no eletti: Francesca Mafrolla consi- gliere, Giuseppe Lapomarda consigliere, Samuele Silvestri consi- gliere, Sante Calderisi consigliere. La cerimonia di insediamento si è svolta lunedì scorso 24 marzo in Municipio alla presenza del vicesinda- co Raffaelle Zaffarano e dell’assesso- re Gaetano Zaffarano. Il nuovo minisindaco ha dimostra- to con il suo breve discorso di inse- diamento di avere già le idee chiare: «Sono grata ai compagni di scuola per avermi data la loro fiducia e sono certa che riusciremo a collaborare al La Giunta Comunale ha approva- to su proposta dell’assessore allo Sport, Gaetano Zaffarano (FdI-AN), una delibera concernente un progetto di riqualificazione e gestione in con- cessione dell’impianto sportivo di calcetto di Piazzale Manzoni. Il progetto messo a bando preve- de la ristrutturazione della tribuna circostante l’impianto sportivo, il rifacimento della recinzione, la sosti- tuzione delle porte, l’applicazione di erba sintetica di ultima generazione sul terreno di gioco e l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione. La novità assoluta di questo provvedimento è rappresentata dal ricorso al “Project Financing” o finan- za di progetto che rappresenta uno degli strumenti di partenariato pubbli- co-privato previsti dal vigente codice dei contratti pubblici. Le spese per la realizzazione dell’intervento saranno sostenute totalmente da privati. In tali casi, la durata della gestione dell’impianto interesserà un periodo tale da con- sentire il recupero delle spese effet- tuate, alla scadenza del quale l’im- pianto sportivo resterà di proprietà del Comune di Vieste, senza che ciò dia luogo alla corresponsione di indenniz- zo e/o corrispettivo alcuno al conces- sionario. «Ritengo che siano diversi i van- taggi di questo provvedimento. — ha spiegato Zaffarano — Da un lato l’Amministrazione Comunale ha la possibilità di recuperare un’area estremamente degradata ed un im- pianto sportivo, da mettere poi a disposizione anche delle scuole cittadine, attualmente impraticabile, non avendo più le condizioni minime per essere utilizzato e né tantomeno affidato in concessione, altrimenti non consentiti dalla disponibilità di bilancio. Dall’altro lato, chi otterrrà la conces- sione avrà la possibilità di crearsi un’occupazione, sfruttando l’opera realizzata». Si auspica che un procedimento similare possa avviarsi per sbloccare l’impasse della piscina coperta. CON LO STRUMENTO DELLA “FINANZA DI PROGETTO” SARA’ RISTRUTTURATO L’IMPIANTO DI CALCETTO DI PIAZZALE MANZONI Emerse una serie di incoerenze e contraddizioni nelle dichiarazioni accusatorie del marito della vittima Il Pm aveva chiesto la condanna degli imputati a 10 anni di reclusione DUE ASSOLUZIONI PER GLI ACCUSATI DELLA RAPINA AL RISTORANTE DI CORSO BATTISTI Il cinema Adriatico nel 1969 (continua a pag.4) CAMILLO MARCHETTI, QUEL GENTILUOMO DI ALTRI TEMPI CHE FACEVA IL CINEMA A VIESTE (foto di Gary Golembiewski) (foto di Lillino Masanotti) E' ALICE VIESTE IL NUOVO MINISINDACO Dopo le elezioni a scuola la cerimonia di insediamneto in Municipio (continua a pag.4)
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Matteo Ciuffreda

Tel./Fax 0884.701454 — Cell. 329.5322545 — Vieste

INFISSI IN ANTICORODAL,IN LEGNO/ALLUMINIO/PVC

PORTE BLINDATE — ZANZARIERELAVORAZIONI IN FERRO

www.hotelaranci.it www.hotelaranci.come-mail: [email protected] e-mail: [email protected]

Redazione: Via Messapia, 1 - Vieste (Fg) - Fax 0884/704191 Anno XX n.12 (915) 27 marzo 2015

FrancescoGiardino

GIOIELLIGIOIELLI

Via S.Maria di Merino, 4Tel./Fax 0884.701090

CINEMA ADRIATICOQuasi contemporaneamente

all'arena Medina a Vieste nasceanche il cinema Adriatico, su viaNaccardi, per opera dell'ingegnerFrancesco Papotto. Originario diMessina dopo aver trascorso diversianni tra Orvieto e Roma (Papotto erainsegnante di “mistica fascista”all'accademia di Belle Arti di Orvieto)sposa una donna viestana. Acquista-to un suolo, decide di trasferirsi sulGargano tentando la carta del Cine-ma.

I l c i n e m a A d r i a t i c o èun'imponente costruzione conun'ampia platea e galleria. Vieneinaugurato il 24 febbraio del 1948con il film Bernadette. Camillo Mar-chetti ha solo 19 anni, ma vienescelto come operatore, dato cheaveva già un anno di esperienzaall'arena Medina.

«Per tre giorni — dice Marchetti— abbiamo dato il film gratis, peraccattivarci il pubblico. La macchinaera una Prevost. E la venne a mon-tare da Roma Ferandrei, che nonnera un semplice meccanico, ma ungrande montatore di film, amico diPapotto».

Alla cassa del cinema c'è Barto-lomeo Bastardi, ex finanziere.

L’impianto di proiezione è costitu-ito da due proiettori 35 millimetri conlanterna a lampada xenon e la salaha licenza per spettacoli cinematogra-fici e misti, dato che è anche dotatadi un palcoscenico (di 7 metri per10).

Solo un anno dopo (1949) opera-tore diventa un certo Alfredo Valerio,e Marchetti viene promosso a diretto-

re (gestore) del cinema. FrancescoPapotto utilizza anche i locali sotto ilcinema come forno (in funzione finoall'inizio degli anni '90) e altri spazi alpiano superiore come camere inaffitto per i turisti e i militaridell'aeronautica. E negli anni mettesu un vero e proprio albergo.

Il 15 agosto 1948 a Vieste laterra trema. E’ il terremoto. Perdiversi giorni tutto il paese dormesulla spiaggia o nel cinema, per lapaura.

Nel 1957 però Marchetti lasciaVieste, per dei dissapori con Papotto:

«A Paporto io e tutta Viestedobbiamo tanto. — dice — Peresempio ricordo che quando costruìil cinema aveva esposto in bachecadei grafici del futuro stabilimentoturistico balneare. Voleva costruire ungrande villaggio con cinema, alberghi,piscine, ristoranti e bar. Voleva esten-dersi fino a punta Sant'Eufemio. Allafine non c'è riuscito, ma grazie a luiabbiamo avuto un cinemà'.

Ma nonostante la stima Marchettidecide di mollare tutto. Per un anno(1957) gestisce l'arena di Masanotti.E poi va via. Va a cercare lavoro aMilano, dove cambia completamentevita. Lascia il cinema e diventarappresentante di merce varia.«Quando lasciai la direzione del-l’Adriatico per andare a Milano, ilcinema fatturava dodici milioni di lirel'anno e il biglietto costava cinquantalire. Quando tornai, nel 1968, ilcinema fatturava 12 milioni l'anno eil biglietto costava 200 lire». Marchettilo dice con una vena di orgoglio. Sa

Si chiama Alice Vieste, frequentala classe 2ª E della Scuola Seconda-ria di I grado “Alighieri – Spalatro” edè stata eletta nella mattinata del 17marzo scorso, da tutti gli alunni dellascuola, in occasione delle elezioni peril rinnovo delle cariche del Consigliocomunale dei ragazzi nell’ambito delProgetto “Coloriamo il nostro futuro”.

Si è concluso con una sentenzadi assoluzione «per non aver com-messo il fatto», e con la remissionein libertà, il processo nei confronti diCiuffreda Gianmichele, 27 anni eDella Malva Danilo Pietro, 28 anni,entrambi di Vieste, accusati di rapinaaggravata e lesioni personali aggra-vate in concorso ai danni della mo-glie del titolare di un noto ristorantedi Vieste.

In particolare la notte tra il 17 edil 18 agosto dello scorsoanno, lamoglie del ristoratore si avviava acasa, mentre il marito si soffermavaancora nel locale per effettuare leoperazioni di chiusura. Giunta dinanzialla porta d’ingresso dell’abitazione,dopo aver disinserito l’allarme edaver aperto la porta, veniva aggreditada tre individui, di cui uno armato dicoltello, con il volto coperto da pas-samontagna, che la scaraventavanoper terra, intimandole di consegnarel’incasso del ristorante. Dopo lacolluttazione, la donna veniva immo-bilizzata sul divano prima con unasciarpa, avvoltagli al collo, e, poi, condel nastro adesivo ai polsi, nonchésulla bocca, per impedirle di gridare.

Mentre i rapinatori frugavano incasa, la donna, approfittando delladistrazione del malvivente che lateneva d’occhio, riusciva a liberarsidel nastro isolante e correva nelbalcone di casa, urlando a gran voce«Aiuto». Al chè i rapinatori, spaventatidalle urla della donna, fuggivano,portando via l’incasso del ristorante,nonché vari monili e altro denarotrafugato, per un valore complessivodi circa 17-18.000 euro.

Dopo pochi minuti, attirata dalleurla, giungeva la nipote della donna,abitante l’appartamento di fronte, cheallertava immediatamente i carabinie-ri, e poi il marito della malcapitata.

Nell’immediatezza dei fatti i milita-ri, pur ascoltando la vittima e lepersone presenti, non riuscivano adacquisire notizie utili sull’identità degliautori dell’efferata rapina. Nel frattem-po la donna veniva trasportata inospedale, ove la riscontravano lafrattura di una costola, riportata aseguito della subita aggressione fisicaad opera dei tre malviventi.

Dopo diversi giorni dall’accaduto,il marito della vittima si presentava aiCarabinieri di Vieste, dichiarando diaver visto quella notte, nelle imme-diate vicinanze della sua abitazioneed in concomitanza della rapina aidanni della moglie, tre soggetti fuggi-re rincorsi da un turista e di averriconosciuto in quella circostanza gliimputati Ciuffreda e Della Malva,come due dei tre fuggitivi. A seguitodi tale riconoscimento nell’ottobrescorso i due giovani venivano arre-stati su ordinanza di applicazione dimisura cautelare emessa dal gip delTribunale di Foggia su richiesta dellalocale Procura della Repubblica.

Ma nel corso della articolataistruttoria dibattimentale sarebberoemerse una serie di incoerenze econtraddizioni nelle dichiarazioniaccusatorie del marito della vittima,che rendevano inattendibile l’asseritoriconoscimento degli imputati. Tuttociò induceva i giudici ad assolveregli imputati per cui il pm avevachiesto 10 anni di reclusione.

Con la lista “La fabbrica delleidee” Alice ha ottenuto il maggiornumero di preferenze, ed è il terzominisindaco della città. Con sono statieletti: vicemisindaco Francesca Lapo-marda, assessore allo Sport FlavioNobiletti, assessore alla CulturaFrancesca Pastore, assessore aiServizi Sociali Arianna Simone, as-sessore all’Ambiente Ignazio Silvestri,assessore alle Politiche giovanili epari opportunità Fabio Gentile, consi-gliere Antonio Ciampi, consigliereSamuele Fabbrizio. Della lista concor-rente “The voice of the boys” risulta-no eletti: Francesca Mafrolla consi-g l iere, Giuseppe Lapomardaconsigliere, Samuele Silvestri consi-gliere, Sante Calderisi consigliere.

La cerimonia di insediamento si èsvolta lunedì scorso 24 marzo inMunicipio alla presenza del vicesinda-co Raffaelle Zaffarano e dell’assesso-re Gaetano Zaffarano.

Il nuovo minisindaco ha dimostra-to con il suo breve discorso di inse-diamento di avere già le idee chiare:«Sono grata ai compagni di scuolaper avermi data la loro fiducia e sonocerta che riusciremo a collaborare al

La Giunta Comunale ha approva-to su proposta dell’assessore alloSport, Gaetano Zaffarano (FdI-AN),una delibera concernente un progettodi riqualificazione e gestione in con-cessione dell’impianto sportivo dicalcetto di Piazzale Manzoni.

Il progetto messo a bando preve-de la ristrutturazione della tribunacircostante l’impianto sportivo, ilrifacimento della recinzione, la sosti-tuzione delle porte, l’applicazione dierba sintetica di ultima generazionesul terreno di gioco e l’installazione diun nuovo impianto di illuminazione.

La novità assoluta di questoprovvedimento è rappresentata dalricorso al “Project Financing” o finan-za di progetto che rappresenta unodegli strumenti di partenariato pubbli-co-privato previsti dal vigente codicedei contratti pubblici.

Le spese per la realizzazionedell’intervento saranno sostenutetotalmente da privati. In tali casi, ladurata della gestione dell’impiantointeresserà un periodo tale da con-

sentire il recupero delle spese effet-tuate, alla scadenza del quale l’im-pianto sportivo resterà di proprietà delComune di Vieste, senza che ciò dialuogo alla corresponsione di indenniz-zo e/o corrispettivo alcuno al conces-sionario.

«Ritengo che siano diversi i van-taggi di questo provvedimento. — haspiegato Zaffarano — Da un latol’Amministrazione Comunale ha lapossibilità di recuperare un’areaestremamente degradata ed un im-pianto sportivo, da mettere poi adisposizione anche delle scuole

cittadine, attualmente impraticabile,non avendo più le condizioni minimeper essere utilizzato e né tantomenoaffidato in concessione, altrimenti nonconsentiti dalla disponibilità di bilancio.Dall’altro lato, chi otterrrà la conces-sione avrà la possibilità di crearsiun’occupazione, sfruttando l’operarealizzata».

Si auspica che un procedimentosimilare possa avviarsi per sbloccarel’impasse della piscina coperta.

CON LO STRUMENTO DELLA “FINANZA DI PROGETTO”SARA’ RISTRUTTURATO L’IMPIANTO DI CALCETTO DI PIAZZALE MANZONI

Emerse una serie di incoerenze econtraddizioni nelle dichiarazioni

accusatorie del marito della vittimaIl Pm aveva chiesto la condanna

degli imputati a 10 anni di reclusione

DUE ASSOLUZIONIPER GLI ACCUSATI DELLA RAPINA

AL RISTORANTE DI CORSO BATTISTI

Il cinema Adriatico nel 1969

(continua a pag.4)

CAMILLO MARCHETTI, QUEL GENTILUOMO DI ALTRI TEMPICHE FACEVA IL CINEMA A VIESTE

(foto di Gary Golembiewski)

(foto di Lillino Masanotti)

E' ALICE VIESTE IL NUOVO MINISINDACODopo le elezioni a scuola la cerimonia di insediamneto in Municipio

(continua a pag.4)

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settimanalepag.2

BASKETCALCIO PALLAVOLO

Reg. Tribunale Foggia n.6 dell’11 giugno 1996Stampa: Grafiche Iaconeta

Giornale stampato su carta riciclata

settimanale

Direttore responsabile:Ninì delli Santi

Collaboratori:Carmine Azzarone, Luther Blisset,

Vincenzo Casamassima, Dragutspia,Michele Notarangelo, Franco Patrone,Gaetano Simone, Saverio Serlenga,

Matteo Siena, Sandro Siena

"Il FARO settimanale” sarà in edicolavenerdì 3 aprile 2015

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Domenica 22 marzo fermi i cam-pionati per consentire lo svolgimentodella tappa di Pasqua di minivolley aBovino, a cura della Società Sant’An-tonio, terzo appuntamento del 6°Trofeo Provinciale Aics “NatalinoNotarangelo”.

Ben 200 gli atleti partecipanti, 41squadre, 11 società, 28 accompagna-tori, tanti genitori, provenienti da tuttala Capitanata, sono confluiti nellamega-struttura comunale.

E’ stato un vero successo per lamacchina organizzativa del ComitatoProvinciale Aics e per la societàlocale che ospita questa manifesta-zione da ben 13 anni, così comeevidenziato da Giuseppe Russo e daCarmine Cotugno, rispettivamenteresponsabile tecnico e presidentedella “Sant’Antonio”. Non sono volutimancare a questo gioioso eventopromozionale l’assessore allo Sportdel Comune di Bovino e il parrocodon Ernesto che, nel ringraziare gliorganizzatori e tutti gli intervenuti,hanno anche formulato loro gli auguridi una Santa Pasqua.

Ottima la logistica e l’ospitalità,allietata anche da un gustoso buffet.A fine manifestazione gadget per iragazzi e per le società partecipanti,messi a disposizione dal “GattarellaResort” di Vieste e dal ComitatoProvinciale Aics Settore Minivolley,coordinato da Nino D’Apice.

Circa tre le ore di gioco conl’alternarsi di tante squadre sui nove

Atl.Vieste – Vigor Trani Calcio 0-1Atl.Vieste: Tucci, Silvestri, Rubino,

Lombardi (38st Triggiani), Sollitto,Mandorino, Augelli R., Balzano (37stPafundi), Sciangalepore (1st Salerno),Colella, Quaresimale — a disp.Innangi, Chionchio, Monacis, Solitro— all. M.Olivieri.

Rete: al 19’ pt il Trani.La Vigor Trani Calcio conquista i

tre punti nella trasferta garganica eraggiunge l’Atletico Vieste al terzoposto della classifica. Successoinutile, anzi dannoso, nella corsa aiplay-off, la cui probabilità di svolgi-mento si è ridotta al lumicino con ilNardò a ben 10 punti di distacco

Decide il match un calcio dipunizione di De Santis a metà primotempo, risultato che, però, sta strettoai padroni di casa che più voltehanno avuto l’opportunità per realiz-zare la rete del pari. Ma il gesto piùbello della partita lo ha realizzatoGennaro Manzari [vedi sotto].

Olivieri doveva sopperire alletante assenze (sette per infortunio euno per squalifica) inventando laformazione da mandare in campo alfischio dell’arbitro; per Costantinol’unico assente è Riontino, appiedatodal giudice sportivo. Partiva megliola squadra ospite: dopo appena 6minuti, l’ex Trotta calciava dal limitecolpendo la parte interna del palo allasinistra di Tucci; il pallone, dopo averattraversato l’intero specchio dellaporta, finiva in fallo laterale dallaparte opposta. Il miglior approccioalla partita veniva premiato al 19’quando De Santis mandava in fondoalla rete il gol che deciderà la partita:il suo calcio di punizione da un metrodal vertice dell’area di rigore, scaval-cava la barriera ed andava a toglierela ragnatela sotto l’incrocio dei palialla destra del portiere viestano chenon riusciva a deviare.

Il goal svegliava i padroni di casache prendevano possesso della metàcampo avversaria, chiamando perben due volte il portiere ospite aglistraordinari: al 23’ ci provava Balzanodal limite ma l’estremo difensoreavversario deviava con un tuffo sullasua sinistra, ripetendosi quattro minutipiù tardi negando la gioia del goal aQuaresimale (ex dall’altra parte)mettendo in corner una fucilatadestinata ad insaccarsi a fil di palo.

Poco prima dell’intervallo il belgesto di Manzari, da gran signoreprima che da ottimo calciatore, fattosiapprezzare per una incornata sucross dalla destra, con cui avevasfiorato la traversa. Impossibilitato acontinuare (ben tre punti di sutura allabbro superiore), ad inizio ripresaSciangalepore lasciava il posto aSalerno che al sesto spediva di pocofuori da buona posizione. L’attaccantedi Sannicandro era protagonistaanche all’undicesimo con una doppiaconclusione, la prima sventata coipugni da Sansonna, e la secondafinita di poco alta.

Quarantaquattresimo del primotempo, il Trani è già in vantaggio.Sciangalepore e Rubini lottano ametà campo per cercare di toccareun pallone di testa: nello scontrol’attaccante viestano ha la peggio. Sialza, si incammina verso la suapanchina ma subito dopo si riacca-scia con le mani sul volto, dolorante.

Di Gennaro non lo vede,“Scianga” è a terra dietro di se: ha ilpallone tra i piedi ed una prateriadavanti a sua disposizione. Parte,non lo seguono, al suo fianco c’èsolo Manzari, suo compagno direparto. Di fronte il solo portiereTucci. Appena dentro l’area, daaltruista, appoggia per Manzari chedeve solo spingere il pallone in rete,quello del due a zero, della certezzadel successo, del diciassettesimo golin stagione. Stoppa, si gira, vede cheSciangalepore è ancora a terra einvece di mettere in rete, calcialontano, molto lontano, all’altezzadella trequarti, in fallo laterale.

Spontaneo parte un applausodegli spettatori in tribuna, nonostantetutti hanno una mano impegnata amantenere l’ombrello aperto perripararsi dalla pioggia. Applaudonoanche i suoi tifosi, una cinquantina,tanti ne ha fatti arrivare il Prefetto.Manzari torna verso centrocampo,quasi schivando le mani degli avver-sari che si vogliono complimentarecon lui; va da Sciangalepore perverificarne le condizioni e quando siaccorge che sanguina, placa anchequel senso di rabbia che lo stavanoportando da lui per dirgli “Io sonostato sportivo, tu non simulare”. Manon c’è stata simulazione: Sciangale-pore dovrà lasciare la partita e anda-re al Pronto Soccorso per farsi sutu-rare la ferita con 3 punti.

Al quarantesimo della ripresa,quando mister Costantino lo sostitui-sce con Pinto, una autentica ovazio-ne saluta Gennaro Manzari, oggiautore del gol più bello della suacarriera, quello che non ha volutosegnare. (Sandro Siena)

Al ventesimo si rivedeva il Tranicon bomber Manzari ma il vicecapo-cannoniere del campionato mandavafuori calciando dal limite. Occasioneghiotta per Quaresimale tre minutidopo: Silvestri crossava dalla sinistraper l’esterno che, forse sorpreso dalmancato intervento di Salerno eRocco Augelli, colpiva di testa senzatroppa convinzione mandando fuorida posizione favorevolissima. Pocoprima della mezz’ora, Balzano ciriprovava dalla distanza costringendoSansonna all’intervento in due tempi.

Viestani sbilanciati in attaccoanche in virtù del ritorno in campo diTriggiani dopo un mese di stop; ilvolume di gioco sviluppato davantiveniva bilanciato dalle ottime chiusuredi Sollitto e Mandorino, attentissimi afermare Manzari e compagni nellepericolose ripartenze. Nel finali sirecriminava per l’atterramento in areadi Rocco Augelli, letteralmente tiratogiù per un braccio da Cioffi, ma perAndrea Martino di Isernia non c’eranogli estremi per assegnare il rigore.

Il Trani gioisce per aver raggiuntoil Vieste al terzo posto ma, al tempostesso, si rassegna al dover rinuncia-re ai play-off ora che il Nardò haportato a 10 punti il distacco dallacoppia inseguitrice, ad un passo dallamatematica certezza di disputaredirettamente gli spareggi nazionali.Per l’Atletico è stata la quarta sconfit-ta consecutiva, la seconda in casadopo quella subita dalla capolistaVirtus Francavilla. Sono tangibili leconseguenze psicologiche del sor-passo al vertice, in un campionatoche ha visto i garganici a lungoleader della classifica. Nelle ultime tregiornate c’è da riconquistare la gioiadella vittoria per coronare una stagio-ne vissuta da protagonista sin dallaprima gara: l’appuntamento imminen-te è di quelli ghiotti visto che domeni-ca prossima al “Riccardo Spina” cisarà la visita del Nardò. (S.Siena)

Diamon Foggia 88Bisanum Viaggi Vieste 79

Parziali: (21-25), (26-21), (16-20),(24-13).

Tabellini: Neal 22, Mirando 14,Guede 6, Williams 17, Sirena 12,Monacis 2, Lauriola 6, Pietrafesa,Vecera.

Non basta ai viestani una buonagara disputata per tre tempi e mezzoquando poi negli ultimi minuti di giocosi perde lucidità mandando in fumoquello di buono fatto in precedenza.

Dopo la sconfitta in quel di Bariper un solo punto contro la forteAdria, questa settimana l'avversariodi turno era l’arcigna Diamond Foggiache con questa vittoria ai danni dellaBisanum raggiunge in testa allaclassifica il Cerignola, sconfitto asorpresa in quel di Castellaneta.

La squadra del coach Desantisdeve ancora una volta recriminare lacattiva gestione dei possessi degliultimi cinque minuti di gioco, proble-ma ormai cronico delle gare giocatein trasferta.

Nonostante la partita sia statadisputata alla pari (ed oltre) con ipadroni di casa del Foggia, l'ultimofase di gioco ha evidenziato i solitiproblemi di carattere e maturità deiviestani. In casa dei dauni, invece,l'espertissimo capitano Padalino hapreso per mano la sua squadracapitalizzando ogni pallone che glipassasse tra le mani o direttamenteo semplicemente creando superioritànumerica per compagni di squadra.

Forse è proprio questo il limitedella Bisanum di quest'anno: nonavere un giocatore di vera esperien-za che gestisca i palloni “pesanti”negli ultimi minuti di gioco. Questoperò si poteva immaginare per unaneopromossa con un roster dovel'età media non supera i 24 anni.

Da evidenziare ancora l'ottimaprova del più giovane della squadra,Tommaso Lauriola, classe 1999, solo16 anni, ormai utilizzato come unsenior visto il minutaggio (quasi 30minuti) e le percentuali dal campo (6punti, 3 su 3, 4 rimbalzi, 2 pallerecuperate ed una stoppata). Ormaiil giovane cestista viestano si èritagliato la fiducia del coach che nonesita a metterlo in campo ogni voltache se ne presenta l'occasione.

Dopo questa giornata oltreall'Olimpica Cerignola, anche laDiamond Foggia e l’Angel Manfredo-nia si aggiungono alle matematichepromosse della Serie C1 unica chesi formerà l'anno prossimo.

Per la Bisanum invece, il cammi-no sarà ancora lungo visto cheoccupa la quinta posizione in classifi-ca in condivisione con altre tre squa-dre (Ruvo, Castellaneta ed Altamura)e subito dietro, pronte al recupero, cice ne sono altre tre (Brindisi, Fasanoe Lecce).

La lotta si farà perciò accesissimain queste ultime quattro giornate delcampionato. La Bisanum avrà dueimportantissimi scontri diretti in casacontro il Brindisi (domenica prossima)ed il Fasano (penultima giornata),intervallate dalle trasferte ad Altamurae l'ultima di campionato control'Angiulli Bari. Sarà così un finale dicampionato tutto da vivere con il fiatosospeso, per compiere un impresache la società viestana non si sareb-be mai aspettata: due promozioni indue anni consecutivi sarebbe davve-ro un sogno.

Domenica prossima 29 marzoall'Omnisport di Vieste arriva il Brindi-si, diretta avversaria e squadra cheall'andata vinse con sette punti discarto. Ma adesso sarà tutta un'altrastoria: la posta in palio è davveroalta. I nostri ragazzi sono ad unpasso dalla promozione e non vor-ranno di certo farsi sfuggire questaghiotta occasione.

Imperativo per tutta la cittadinan-za è di non mancare a questo impor-tante match, così da provare a con-quistare tutti insieme il pass per laSerie C1.

Domenica 22 marzo a San Gior-gio del Sannio si sono svolte le finalinazionali del circuito “Union Fighters”,evento organizzato Gennaro Cifuni eGianluca Pinto che hanno accoltocon gentilezza e cordialità il TeamManzari di Vieste.

Nell’occasione ha fatto il suoesurdio nel mondo dei combattimenti,il piccolo Gabriel Langi che ha otte-nuto una meritata vittoria. FrancescoRiccardi, invece, ha vinto prima un

IL TRANI RAGGIUNGEL’ATLETICO VIESTE AL TERZO POSTO

IL GOL PIU’ BELLODI GENNARO MANZARI

CLASSIFICAV.Francavilla C. 61; Nardò 57;

Atl.Vieste, Vigor Trani 47; CasaranoC. 44; Atl.Mola 42; L.Molfetta,S.Altamura 41; Novoli 40; Bitonto 31;Castel laneta 29 ; Sudest 27 ;S.P.Taranto 25; Ostuni 23; Galatina19; Ascoli S. 17.

RISULTATI - 27ª Giornata2-01-03-2

sosp.4-02-30-10-2

Campionato RegionaleGIRONE UNICO

Prossimo Turno (29 marzo 2015)Ascoli S.Casarano C.CastellanetaNardòNovoliOstuni 1945S.AltamuraSudest

V.FrancavillaBitontoAtl.MolaAtl.ViesteL.MolfettaP.I.GalatinaVigor Trani C.S.P.Taranto

Atl.MolaBitontoL.MolfettaP.I.GalatinaS.P.TarantoSudestVigor Trani C.V.Francavilla

Casarano C.NardòCastellanetaAscoli SatrianoNovoliOstuni 1945Atl.ViesteS.Altamura

campi allestiti nel palazzetto dellosport di Bovino. Questa la classificadi tappa: Volley Vieste p.460; P.Volley Ischitella p.415; Anspi S.Nicandro p.403; S. Antonio Bovinop.400; Volley Cagnano p 360; Palla-volo Cerignola p.344; Olimpia VolleyPF Apricena p.243; Elce Delicetop.235; Volley Biccari p.132; PossentiTroia p.128; Sporting Accadia p.84.

Al termina di questa terza tappala classifica generale vede al coman-do il Csp Ipssar Volley Vieste con1.252 punti, al secondo l’Anspi SanNicandro con 1.169; al terzo laPallavolo Cerignola con 1.108; alquarto la Sant’Antonio Bovino con1.089; al quinto l’Elce Deliceto con982; al sesto la Volley Cagnano con824; al settimo l’Olimpia Volley PFApricena con 706; all’ottavo la PlayVolley Ischitella con 605; al nono laPossenti Troia con 541; al decimo laVolley Biccari con 524; all’unicesimolo Sporting Accadia con 256.

La prossima settimana riprendo-no i campionati ed inizia anchel’Under 14 femminile.

Sarà big match nell’open femmi-nile tra Vieste e Apricena: una partitache sancirà in maniera definitiva chisarà la vincente per la stagionesportiva in corso e che rappresenteràla Puglia alle finali nazionali di Ligna-no in programma nella prima decadedi giugno.

Nel campionato Under 16 femmi-nile il Vieste vincendo a San Nican-dro per 3-0 ha ipotecato il titoloprovinciale che sarà formalizzatodopo l’ultimo recupero a Cerignola.

incontro di boxe e, in un secondomomento, ha affrontato la finale dikick-boxing anche qui ottenendo lavittoria.

Salvatore Riccardi, sempre nelkick-boxing ha vinto la finale e poi,invitato in un altro combattimento dicategoria superiore, non si è tiratoindietro riuscendo a vincere ancora.

Riconferma per Francesco Ve-scera con un primo posto nella kick-boxing ottenuto contro un avversario

non facile da gestire.Passando agli atleti più

grandi. Matteo D'Aprile hasbaragliato nella sua categoriavincendo poi la finale. TomasInnangi ha ottenuto un secon-do posto disputando un ottimomatch. Infine Jacopo Impa-gnatiello si è aggiudicato lafinale di k1 della sua categoriacombattendo anche con gi-nocchiate: serio e determinatoha accetta anche una sfida inuna categoria di peso supe-riore.

Nel complesso sette atletiportano a casa otto ori e dueargenti. Gli organizzatori sisono complimentati con il ma-estro e con tutto il team Man-

zari perchè, oltre alla bravura degliatleti, sono stati rispettano in pieno iprincipi di questa disciplina, ovveroonore e rispetto per i compagni eancor piu per gli avversari.

IL “TEAM MANZARI” DI VIESTE ALLE FINALI NAZIONALI DELL’“UNION FIGHTERS”

Page 3: FARO_12_2015

settimanale pag.3

IMPARIAMO A CONOSCERE VIESTE: COME ERA E COME E’

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Quando e come sia avvenuto ilcambiamento del nome di Uria inVieste non è dato saperlo e cercaredi individuare l'esatto etimo di Viesteè opera improba. C’è chi lo fa deriva-re dalla presenza di un santuariodedicato alla dea Vesta, Enrico Bac-co (da Il Regno di Napoli diviso indodeci Provincie, pp. 147-148, Napoli1618), invece, parla della latinizzazio-ne di Uria; alcuni etimologi la diconoterra del fuoco, ricorrendo alla radiceur, che sia in ebraico che in greco,significa fuoco. Questa ipotesi potreb-be avere una certa attinenza consi-derando la ricchezza delle pietrefocaie sparse su tutto il territorioviestano. Giovanni Alessi ipotizza cheil primitivo nome sia stato Vibesti, diorigine preindoeuropea, e che inseguito si sia corrotto in Viveste,Veste, Viesti e Vieste (da Iapigia,XVI, an. 1945, pp. 45 e segg ).Vossio, in Etimologicon LinguaeLatinae (da Amst Elzevirii, 1662), allavoce «Arae» sostiene che è unacorruzione di Hesta, abbreviazione diApeneste, di origine etrusco. SilvioFerri, parafrasando sul termine Bisto-nes, giostra con i Bisti per giungerea Visti e Vestini e da qui a Vieste eVasto. Inoltre aggiunge che i Bistisono popoli del centro della Tracia, ilcui re, Diomede, arrivò sul Garganodopo la guerra di Troia. VincenzoGiuliani (da Memorie storiche diVieste) sostiene che Vieste è unacorruzione di Apeneste. Nelle puntateprecedenti abbiamo dimostrato cheVieste e Apeneste non sono dueentità coincidenti.

Non bisogna dare, comunque,alcun credito alle leggende, che nonhanno un reale costrutto, sulle originidi Vieste né a quelli che dicono,come Francesco Sacro nell'IstoricaIllirica, che la fondazione di questacittà è opera di Noè, che, dopo ilDiluvio Universale, volle qui seppellirvila moglie Hesta; né immergerci nelginepraio delle tante concettureetimologichee. Si deve accettaresoltanto l’evoluzione del nome che apartire dai documenti dall’alto MedioEvo riportano il termine di Vestae.

Dai portolani e dalle carte geogra-fiche si trovano denominazioni stranee bizzarre: questo perché chi ha letrascritto, fosse esso un marinaio,uno storico, un notaio o altro lettera-to, si è attenuto essenzialmente allatestimonianza di altri scrittori o lo hariportato così come ha avuto mododi ascoltarlo direttamente dai viestanio da altra gente proveniente delGargano.

Qui di seguito se ne riportanoalcuni esempi: Bestia, Pestia, Uestie,Bestria, Besti, Bestie e, in epoca piùrecente, a cominciare dal XVI secolo,le più diffuse sono quelle di Vestice,Vestae, Vesti, Vestiae, Vestia, Viestie Vieste. Francesco Guicciardini nellaprima metà del XVI secolo la deno-mina addirittura Biestri e Bestrice ePaolo Sarpi Bestice .

Questi nomi saranno riuniti in unglossarietto, citandone la rispettivabibliografia [vedi a fianco].

Il dantista Giorgio Padoan, conl’articolo Terra di Bestia (estratto dallarivista “Lingua Nostra”, XX, pp. 106-107), nel chiosare il “Comento” diGiovanni Boccaccio, ritiene di doverripristinare l’espressione Terra diBestia, riportata nel manoscritto, cheera stata «incomprensibilmenteemendata da tutti gli editori in Terradi Bari» (vedi ed. Guerri, III, p. 225),

mentre il testo originale riporta Abruz-zo, Terra di Bestia, Puglia e Terrad’Otranto, e, pertanto, precisa che«data la successione geografica deinomi era anzitutto certo, che nonpoteva trattarsi di Bari, ma piuttostodi una regione posta a nord dellaPuglia, e G. Contini con felice intui-zione, mi suggerì il nome di Viestegarganico. Un’ulteriore indagine (perla quale mi è stato prezioso l’aiuto diB. Nardi) mi induce a concludere,definitivamente e senza incertezza, afavore dell’identificazione di Bestiaproprio con quella cittadina delGargano».

L’illustre studioso, riportandoanche ciò che Boccaccio ha scrittonell’”Ottimo commento alla DivinaCommedia” («quel corno d’Ausonia[…] che dalla parte del mare Medi-terraneo ha Gaeta e dal mare Adria-tico ha Bestia e S. Vito»), commentae sottolinea che «è facile tuttaviapensare che per Terra di Bestia sidebba verosimilmente intendere ilpromontorio del Gargano (e fors’an-che il Tavoliere o Capitanata), ilquale avrebbe preso nome dall’anticacittà di Vieste, che nel Medioevo efino al sec. XV fu porto attivo e diuna certa importanza, legato com’erasoprattutto ai traffici con Bisanzio:proprio a Vieste anzi era fuggitoCelestino V dopo l’abdicazione, neltentativo di raggiungere la Grecia.Bestia è infatti Vieste. Fino a tutto ilCinquecento la denominazione diquesta città varia di testo in testo, diatlante in atlante: troviamo infattiVeste, Vestiae, Vestia, Bestia, Bestie,Besti».

Circa l’importanza che assunse ilporto di Vieste è da aggiungere, cheoltre all’approdo di Celestino V, viattraccarono le cento navi di PietroOrseolo II, doge di Venezia, discesoin Puglia nel 1003 per liberare Baridai Saraceni; qui si imbarcò PapaAlessandro III nel 1177 per firmarela pace con Federico Barbarossa aVenezia. Nel 1240 i Veneziani, alleatidello Stato Pontificio, in una spedizio-ne punitiva contro Federico II, reo diaver invaso il territorio di Roma,saccheggiarono e devastarono Vie-ste, Termoli, Campomarino, Rodi eed altri piccoli centri costieri. Lostesso Imperatore ebbe modo divisitarla nel 1234, nel 1240, quandofece rifortificare la città, e nel 1250poco prima di morire. Qui convenne-ro Manfredi e Guglielmo Villarduino,inviato dal despota d’Epiro MicheleComneno per concordare un pianodi aiuto per la riconquista dell’imperogreco di Nicea usurpato da MicheleVIII Paleologo. Nel 1291 fu visitatadal re di Ungheria Carlo Martello,figlio di Carlo II d’Angiò e nel 1375fu teatro di una cruenta battaglia frale navi della Repubblica di Venezia,

guidata da Vittor Pisani e 12 galeegenovesi che erano alla fonda, men-tre nel 1442, Alfonso V (poi I) d’Ara-gona vi soggiornò per dirigere perso-nalmente la guerra contro le naviangioine che veleggiavano nell’Adria-tico. A conforto della sua tesi Pado-an, inoltre, riporta le citazioni delcodice de Il Portolano (Vat. Lat. 4807,f. 43) (Veste), delle pitture muralidelle Carte Geografiche (Vestiae),fatte eseguire nelle stanze del Vatica-no da papa Gregorio XIII, al secoloUgo Buoncompagni, già vescovo diVieste; del Compasso del Navigare(Del Monte Sancto Angelo e Bestij,che è en lo capo de lo dicto monteda ver greco, V millara, Bestij è buonporto); del Mappamondo di Fra’Mauro (Bestie); della Carta nauticapergamenacea di Albino Canepa(Bestia) e di altre antiche CarteNautiche che riportano Besti e Bestia;e sottolinea: «E’ ben noto quanto siafacile lo scambio tra la b e v inizialiparticolarmente nei dialetti meridionali,dove si ha l’alternanza di v in posi-zione debole con bb in posizioneforte, con rafforzamento sintattico: aVieste ma a Bbieste».

Giovanni Boccaccio senza dubbionon è mai venuto a Vieste o sulGargano: forse ha avuto contatto congente del nostro Promontorio, oalmeno con qualche abitante di Vicoo di Ischitella. E’ risaputo, infatti, chela bellissima Agnese di Peregord, ladonna fatale che ispirò all’illustrenovelliere il Decamerone, era feuda-taria di Ischitella, di Lesina, di Vico edi Varano (A.S.N. Registri Angioini335, ff. 25-25; cfr Renato Caggese,Roberto d’Angiò, Bari 1922, II pp.415-416), ereditato dal marito, ilprincipe Giovanni d’Angiò e che,secondo Anacleto Lupo (ved. LaG a z z e t t a d e l M e z z o g i o r n o11/5/1990), scese sul Gargano pervisitare il suo feudo.

A consolidare quanto asseriscel’eminente dantista, devo mettere inrisalto che, ancora oggi, gli abitanti diVico e Ischitella, quando nei discorsiin dialetto fanno riferimento allapopolazione di Vieste, dicono «Quellidi Bbestia» e questo stesso termineviene riportato anche con il comple-mento di moto a luogo, «Vado aBbestia», mentre al contrario quellaBb pronunciata con forza, cambiacon suono più dolce anche se la eviene strascinata «Vengo da Vestia».

Dai documenti esistenti nell’Archi-vio Comunale di Vieste, da quellodella Cattedrale e quello Notarile diLucera, a partire dagli inizi del 1500si attesta il nome di Vieste, per i testiin italiano e Vestae in quelli in latino..Dal 1700, invece predomina sola-mente Vieste, intercalato a volte conquello di Viesti, spesso usato fin dallaprima metà del 1900 da anziani edai forbiti scrittori locali.

(20 — continua)Matteo Siena

I l 20 marzo lasquadra di volley rap-presentante l’I.I.S.S."Fazzini-Giuliani" si èaggiudicata il titolo dicampione provincialenella fascia femminile.

Il campionato, ini-ziato il 5 marzo, hasubito visto la squadraviestana tra le favorite.Le ragazze dell'istitutoviestano hanno dispu-tato in totale quattropartite, contro il "Gian-none" di Foggia, l’Ips-sar di Vieste, l’I.T.I.S.di San Giovanni Ro-tondo ed il "Publio Vir-gilio Marone" di Vico.

Fondamentali sonostati il sostegno moralee tecnico del professore e allenatoreVincenzo Fusillo e la grinta dellesette giocatrici: Sara Nunziata, AuroraPellegrino, Angela Bevilacqua, Ma-rianna Pecorelli, Federica Cariglia,Angela Langi e Martina Monacis.

La vittoria nell’ultimo triangolaredi pallavolo al "Pascal" di Foggia èstata determinante per la partecipa-zione alla fase regionale che è anco-ra in fase di programmazione.

E’ senza dubbio un grande orgo-glio per gli studenti del “Fazzini-Giuliani” vedere la propria squadraarrivare ad un traguardo così impor-tante. Forza ragazze!

Davis Innangi, Gianluca Di Vieste,Nicoletta Del Duca

AL "FAZZINI-GIULIANI" DI VIESTE IL TITOLODI CAMPIONE PROVINCIALE FEMMINILE DI PALLAVOLO

Domenica 1° al palasport “Taralli”di Foggia si è disputato il galà inter-nazionale di kick boxing in cui sisono confrontati atleti olandesi epugliesi. La manifestazione è stataorganizzata dal “Tam Scrocchia” edalla Fikbms (Federazione italianaKick Boxing muaythai, savate e shootboxe), patrocinata dal Comune di

Foggia e dall’ente di promozionesportiva ASI. All’evento è stato invita-to, come rappresentante per Vieste,il maestro Santino Abatantuono cheha portato con sè alcuni dei suoiallievi (Gabriele Pepe, Matteo Can-delma e Moreno Maggiore) chehanno combattuto sul ring comecategoria di kick boxing e portato acasa tre medaglie e una coppa.

Il maestro Santino Abatantuonoha ringraziato il presidente ItaloScrocchia ed il Comune di Foggiache hanno ospitato gli atleti viestani.

KICK BOXING, LA “FULL CONTACT VIESTE” AL GALA’ INTERNAZIONALE DI FOGGIA

Bestia in Wien, OsterreichischenNationalbibliothek, Cod. 594: PietroVesconte, Atlante nautico, 1318(Otranto-Civita);

Bestia in London, British Mu-seum, Ms. Add. 27376: Marin Sanu-do, Liber secretorum, 1330;

Bestia in Carta nautica di anoni-mo (Venezia-Durazzo) in AtlanteMediceo 1351;

Bestia in Portulano Magliabecchi1420;

Pestia in London, British Library,Ms. Egerton 73, 1489: copia daFrancesco Beccaro, tav.10;

Uestia in Venezia, BibliotecaNazionale Marciana, Ms. It. VI, 213(=5982);

Uestia in Atlante Corbitis, sec.XIV ex. (Otranto-Larta);

Bestria nel Compasso di Giovan-ni di Antonio da Uzzano, 1442 («Lomonte Santo Angnolo è in mare fortealto, e tutta l’altra terra verso Barlettaè piana, e bassa da Bestria al dettomonte di verso greco 5 miglia. Be-stria è porto, e sopra lo capo sonviIsole che hanno nome Molinas» cfr.Ruggieri V., Vieste nell’Alto Medioe-vo. Fonti e Documenti (sec. X-XII).

Besti in Venezia, Bibl. Naz. Mar-ciana, Ms. It. VI, 213 (=5982): AtlanteCorbitis, sec. XIV;

Besti in Biblioteca ApostolicaVaticana, Ms. Vat. Lat. 9016, DiGrazioso Benincasa;

Besti in Atlante nautico di, 1471(Otranto-Larta); a Venezia, in MuseoCorrer, Port. 5: in Carta nautica, 1472(Otranto-Tremisso); e in Portulano1435;

Il nome Bestie è il più diffusonelle carte nautiche a cominciare dalsec. XIV. Quelle più antiche: Milano,Biblioteca Ambrosiana, Ms. S.P. II. 2;Francesco Pizzigano, Atlante nautico,1373-1381, tav.5, (Otranto-Larta);Venezia, Museo Correr, Port.30:Carta nautica, ultimo quarto sec. XIV(Otranto-Valona); Genova, BibliotecaCivica Berio: Atlante Luxoro, ante1421 (Otranto-Larta); Venezia, MuseoCorrer, Port.13: Francesco de Cesa-nis, Carta nautica, 1421 (Otranto-Larta); in Codex Marcianus charta-ceus 1445 e in Portulano Rizo del1490;

Biestri e Bestrice in F. Guicciardiniin Storia d’Italia, Lugano 1836, lib. IX,cap. III, pag. 943;

Besti in Venezia, Bibl, Naz, Mar-ciana, Ms. It. VI, 213 (=5982): AtlanteCorbitis, sec. XIV ex.; anche Bibliote-ca Apostolica Vaticana, Ms. Vat. Lat.9016, Sarpi P., Istoria del ConcilioTridentino, libro Ottavo, pag, 415.

Bestice in, Istoria del ConcilioTridentino di Paolo Sarpi, libro Otta-vo, pag. 415;

Padoan G, Terra di Bestia, in“Lingua Nostra”, XX, pp. 106-107;

Bestia di Coppo P, parte dell’ItaliaMerd., Archiginnasio di Bologna1520.

GLOSSARIO

Page 4: FARO_12_2015

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Dal 1996, ogni 21 marzo, sicelebra la Giornata della Memoria edell'Impegno per ricordare le vittimeinnocenti di tutte le mafie. Per l’occa-sione si è svolta all’Ipssar “Mattei”una commovente iniziativa: ognistudente ha indossato un braccialettobianco sul quale compariva il nome

di una vittima della mafia e ha acce-so un lumino in sua memoria posizio-nandolo sotto il “pungolo”, sculturasimbolo dell’Ipssar, dopo averne lettoad alta voce il nome.

«Si tratta — ha segnalato il diri-gente Poalo Soldano — della primadi una serie di iniziative che si svol-geranno nei prossimi mesi presso ilnostro Istituto in materia di educazio-ne alla legalità: proiezioni di film,manifestazioni teatrali, incontri con

testimoni della memoria, incontri conautori e lezioni di agromafia si alter-neranno per scuotere le coscienze edare ai nostri ragazzi gli strumentiper comprendere a fondo l’importan-za del rispetto delle regole e dellalegalità nel vissuto quotidiano».

Per tale evento gli studenti hannoletto un testo in cui si spiegava che«oggi, noi studenti dell’Ipssar “Mattei”di Vieste vogliamo ricordare, conbraccialetti bianchi e ceri luminosi,tutte le vittime, quelle di cui conoscia-mo il nome e tutte le altre delle qualinon siamo al corrente, sostenendocon l’impegno quotidiano e la pre-ghiera le vittime e i loro familiari».

di essere bravo e soprattutto lodicono i numeri. Infatti, dopo che haripreso in mano le redini dell'Adriatico,gli incassi sono andati crescendo dianno in anno.«L’anno dopo incas-sammo 24 milioni e nel settanta 36».Il cinema ha 1.200 posti e in queglianni torna ad essere sempre pieno.Anche se il rapporto tra Marchetti ePapotto è sempre difficile. «Perche?— dice Marchetti — Sono tanti imotivi. Ma ora è inutile rinvangarli.Papotto è diventato anche commen-datore per il suo lavoro con il cinema.In sala c'era una targa. E io alcinema ho dedicato tutta la mai vita.Anche ora che ho più di 70 anni

corro a prendere le pellicole, lescelgo, aspetto la reazione del pub-blico come quando ero ragazzino.Questo è importante e nient'altro».

Nel censimento cinematograficodella Regione, che arriva fino al1985, il cinema Adriatico è registratocome attivo, anche se la famigliaPapotto proprio in quegli anni sitrasferisce a Roma.

E’ l'ultimo anno. Poi Marchettiabbandona. E, deceduto FrancescoPapotto, tutto ciò che rimane di quel

cinema è un'imponente e malandatastruttura, erosa dalla salsedine emangiata dalla ruggine, che campeg-gia sul lungomare viestano. E nean-che Marchetti può far niente: «Nonriesco neanche guardarlo. Mi fatroppo male».

Anche se nel 1999 la giuntacomunale firma una delibera peracquistare sia il cinema che l'albergo.

L'ARENA CARABELLACamillo Marchetti, dopo cinque

anni di inattività (il cinema Adriaticochiude nel 1985) decide di riprovare.E nel 1990 apre l'arena Carabella,sul lungomare, nella zona di sanLorenzo. «Lì c'era un circolo culturaledove in genere il sabato e la dome-

nica la gente andava a ballare. Iol'ho trasformato in un cinema».

Il nome è scelto perche Marchettidesiderava tanto avere un cinemache ha chiamato la sua arena: "Carae bella”.

L'arena ha 600 posti, un centinaiosono sedie da cinema (andate subitodistrutte però) e cinquecento sonosedie in plastica. «L'avventura diCarabella dura nove estati. Purtroppoera molto lontana dal paese e iviestani sono pigri. Venivano solo i

turisti». A giugno '99chiude.

L'ARENA CAMPOSPORTIVO

A 74 anni CamilloMarchetti per l'ennesimavolta si rimbocca le ma-niche. Non perde tempoe, nel giro di un mese,d o p o l a c h i u s u r adell'arena Carabella tro-va un altro terreno. Inuna zona accanto alCampo sportivo di Vie-ste attrezza un nuovocinema all'aperto. E rie-sce a dare il primo filmnell 'agosto del '99.altro tentativo. Ma Mar-chetti ci crede e sperache questasua nuovacreatura possa durare,di estate in estate, oltreil XX secolo.

[da “Società e cine-ma in Capitanata” diCristina Zagaria - Edi-zioni Diomede - Foggia2002]

[Si ringrazia l’Ufficio Anagrafe del Comune di Vieste]

(aggiornamento al 24 marzo 2015)NATINominativo Sesso Data LuogoLatino M 18.03.2015 S.G.RotondoAngeloProtano F 16.03.2015 S.G.RotondoDiamante Concetta RosaDirodi F 20.03.2015 FoggiaMaria SerenaBosco M 21.03.2015 S.G.RotondoAndrea

Nominativo Nascita MorteLauriola Vieste ViesteAntonio Vittorio 21.05.1928 23.03.2015Ardeleanu Comanesti (ROM) ViesteLucian Gheorghe 15.02.1991 10.03.2015Solitro Vieste S.G.RotondoNicola 17.02.1947 07.03.2015Solitro Vieste S.G.RotondoRaffaella 15.03.1926 28.02.2015

MORTI

L’ANAGRAFE DEI VIESTANI

CAMILLO MARCHETTI, QUEL GENTILUOMO DI ALTRI TEMPICHE FACEVA IL CINEMA A VIESTE

(segue da pag.1)

(foto di Gary Golembiewski)

meglio nella realizzazione di questoprogetto perché lo consideriamospeciale, in quanto si occupa delbene della scuola e della città».

Dopo aver ringraziato Irene Sie-na, mini sindaco uscente, il dirigente,i docenti che hanno seguito il proget-to, ha elencato alcuni temi del suoprogramma che prevede una forteattenzione alle strutture di aggrega-zione per i giovaini.

«Ci aspettiamo la collaborazioneda parte dell’Amministrazione Comu-nale. — ha concluso Alice Vieste —Il dirigente, i nostri insegnanti, i nostrigenitori ci raccomandano di studiareperché ci dicono che lo studio e lacultura sono la vera ricchezza del-l’uomo. Per noi è ancora difficile dacapire, ma promettiamo di impegnar-ci nel cammino di istruzione e forma-zione che stiamo percorrendo».

Le varie attività, fra cui le elezioni,si sono svolte alla presenza deidocenti Ascoli, Grassi, Sacco cheseguono il progetto scolastico.

«Noi docenti referenti di questoprogetto — hanno spiegato — ve-dendo l’impegno e la serietà con cuigli alunni partecipano ci sentiamoorgogliosi e ci impegniamo a dare la

giusta carica per rendere i nostrialunni protagonisti della loro vitaculturale e sociale».

«Il Consiglio Comunale dei ragaz-zi è un percorso formativo che vedeprotagonisti i ragazzi ma che impe-gna fortemente anche gli adulti, sianoessi amministratori, docenti o genitori.— hanno sottolineato — Le motiva-zioni che ci hanno spinto a crederein questo progetto sono partite pro-prio dal desiderio di avvicinare sem-pre più i ragazzi alle Istituzioni e difar conoscere il loro funzionamento,i meccanismi della rappresentanza edella partecipazione democratica».

«Il Consiglio Comunale dei ragaz-zi vuole dare ai nostri giovani l’oppor-tunità di imparare a discutere e acondividere le idee, ad essere colla-borativi, a conoscere le esigenze deiloro coetanei, ad essere espositivi ead essere protagonisti del loro futuro.— hanno concluso — In questi annii vari mini assessori, mini consiglieri,mini sindaci che si sono succedutihanno dimostrato grande impegno etanta partecipazione alla vita dellacittà, diventando protagonisti principalidi tante manifestazioni. Tutto questoci riempie di orgoglio ed è la dimo-strazione che questo è un progettovalido nel quale è veramente giusto

puntare». Dal cantosuo anche il dirigentescolastico della ScuolaMedia, Pietro Loconte,ha ribadito la sua fer-ma intenzione di pro-seguire ed ampliarequesto percorso avvia-to da alcuni anni conl’Amministrazione Co-munale che porta i ra-gazzi «dentro le Istitu-zioni e fa vivere lorogratificanti esperienzedi cittadinanza attiva».

ALL'IPSSAR MATTEISI E’ CELEBRATA

LA GIORNATA IN MEMORIADELLE VITTIME DELLA MAFIA

E' ALICE VIESTE IL NUOVO MINISINDACO(segue da pag.1)

Il neo minisindaco con la sua mini Giunta

Associazione Amicidi don Antonio SpalatroSERATA DI AMICIZIA

E SOLIDARIETA’Concerto di beneficienza dei ragazzidell’Associazione musicale “Diapason”

Martedì 31 marzo ore 19,00Ipssar “Mattei”