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Fatto Di Sport 66

Date post: 14-May-2017
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Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008
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Page 1: Fatto Di Sport 66

Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008

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Roma meritatamente in Champions, laJuventus ad un passo dal ricucire lo scudettosulla maglia ed il Napoli al terzo postopronto per meravigliare nuovamente tutti.Un plauso e due righe vanno sicuramentededicate ad un grandissimo campione delmondo, Francesco Totti uno dei Capitani chemeritano di entrare nella storia perchégrazie al suo impegno grazie anche alla suadedizione per la Roma e per la sua maglia haprodotto è fatto vedere un grande calcio. Unuomo di sport e per lo sport, un uomo che fatanta beneficenza. É rimasto il ragazzo disempre così come lo definiscono i giornalistiche da anni lo seguono. Francesco Totti restaun esempio per tutti i giovani che voglionoavventurarsi in questo fantastico gioco delcalcio ripeto un fantastico gioco e non altro.

Antonella Castaldo

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4 Fatto Di Napoli, acciuffato dall'Udinese;

5 Pogbang, Juve a quota 90 punti;

7 Europa Express, la Roma non si ferma più;

8 L'Inter Espugna Parma, l'Europa ad un passo;

10 Balotelli Show, Livorno K.O.;

11 Spettacolo All'Olimpico, Lazio - Torino 3 - 3;

12 Vittoria Cagliari, grande passo per la salvezza;

13 Un Sogno Spezzato, morto Dylan Tombides;

14 Calciomercato Napoli, Hamsik parte?;

15 Fatto Di Pallanuoto;

17 Fatto Di Tennis;

19 Scoviamo Gli Sport, Lumbering;

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Uno ad uno, il pareggio è forse il risultato più giusto. Quella disputata alFriuli è una partita che non aveva più nulla da raccontare al campionato,Udinese senza obiettivi e Napoli oramai destinato al terzo posto e con latesta alla finale di Coppa Italia in programma il prossimo 3 Maggio.Guidolin preferisce Muriel a Di Natale e gli affianca Bruno Fernandes, ilportoghese segnò il suo primo gol in Serie A proprio agli azzurri, orfaniquesta sera di Mertens, squalificato, ma soprattutto del propriocannoniere principe Gonzalo Higuain. In sua sostituzione Benitez schieraZapata, supportato da Callejon, Hamsik e Insigne, sposta Henrique alcentro della difesa rilanciando Reveillere sulla destra e concendendo cosìun turno di riposo ad Albiol. Match che fatica a carburare, in avvio l’unicaemozione proviene da un calcio di punizione di Insigne al quale Scuffet sioppone senza difficoltà (11’). Al 28’ è ancora l’attaccante di frattamaggiorea cercare il vantaggio, ma sull’invito di Hamsik sciupa malamente.L’Udinese non sta a guardare e tre minuti dopo con un azione di qualitàtrova Badu tutto solo in area azzurra ma il suo colpo di testa è fuori dallospecchio. Per vedere la gara sbloccarsi bisogna attendere il guizzo delcampione: al 38’ Callejon raccoglie la spizzata di Zapata e con un diagonaledei suoi batte Scuffet, 13esima rete in campionato dell’ex Real Madrid.Nella ripresa il Napoli scende in campo poco determinato e brucia ilraddoppio fallendo due occasioni clamorose prima con Zapata (5’) che siincarta a tu per tu con Scuffet, poi con il solito Insigne (7’) che apre troppoil piatto. Dall’altro lato l’Udinese pressa con convinzione attaccando tuttigli spazi e al 9’ complice Reina approfitta del consueto calo di tensionedegli uomini di Benitez: l’estremo difensore spagnolo tenta di servireFernandez in fase di rilancio ma il suo passaggio è lento e permettel’anticipo di Pinzi il quale libera Bruno Fernandes autore della conclusionevincente che porta il risultato sull’1 a 1. La leggerezza di Reina hadell’incredibile, ma il vero errore è da parte di arbitro e guardalinee inquanto l’autore del gol Fernandes era in fuorigioco al momento delpassaggio di Pinzi. Il pareggio friulano spegne completamente il Napoli, ipadroni di casa trovano libere le linee di passaggio e portano più uominialla conclusione. C’è tanta imprecisione nelle ripartenze bianconere e ilNapoli, che termina in 10 per il doppio giallo a Fernandez, riesce a resistereall’offensiva avversaria. Fischio finale e per Benitez soliti spunti su cuilavorare, tanto.

Gianluca Castellano

Non basta il gol di callejon un errore di reina regala il pareggio ai friulani

Udinese (4-3-2-1): Scuffet;

Heurtaux (35' st Basta), Danilo,

Domizzi, Gabriel Silva; Pinzi (33'

st Nico Lopez), Allan, Badu;

Pereyra, Fernandes; Muriel (41' st

Widmer. All.: Guidolin

Napoli (4-2-3-1): Reina;

Reveillere, Fernandez, Henrique,

Ghoulam; Behrami (29' st

Jorginho), Inler; Callejon, Hamsik

(45' st Albiol), Insigne; Zapata (22'

st Pandev). All.: Benitez

Arbitro: Calvarese

Marcatori: 39' Callejon (N), 9' st

Bruno Fernandes (U)

Ammoniti: Pinzi, Pereyra (U),

Behrami, Jorginho, Fernandez

(N)

Espulsi: Fernandez (N)

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La Juve parte compassata e lenta ed è il solo ed ispirato Paul Pogbaad impensierire tre volte nei primi 11 minuti la retroguardia emiliana:Curci para la prima, due difensori murano la seconda e la terza laspedisce alta di testa. Il resto è tutta difesa degli ospiti con i padronidi casa intenti a scardinare, senza successo, il muro di Ballardini con lacomplicità di un ottimo Sorensen, del piede non caldo di Pirlo, chespreca 3 punizioni da buona posizione, e l’imprecisione dei cross(spesso di Isla) che scavalcano costantemente Llorente. Buffon guardada spettatore i suoi compagni senza sporcarsi i guanti per tutta laprima frazione. All’avvio e tutt’altra Juve. Il pubblico vuole i tre puntie Conte anche. I bianconeri spingono sull’acceleratore e chiudono ilBologna nella propria metà campo dando vita ad un vero e proprioassedio, ma la missione sembra più ostica del previsto e l’unicasoluzione per sbloccare la partita è l’invenzione di un fuoriclasse e aquesto giro è il turno di Paul Pogba. Al 19’, il francese servito da Isla,controlla il pallone, carica il destro e con un diagonale violento epreciso la infila alla destra di Curci. 1-0 e settimo sigillo in campionatoper il classe 93’. Due minuti dopo Isla, servito dal migliore in campoPogba, impegna un attento Curci. La squadra di Conte controlla ilmatch e concede solo un tiro centrale al greco Christodoulopoulos al37’. Ballardini nel finale tenta il tutto per tutto inserendo Paponi eAcquafresca mentre l’allenatore bianconero si difende con Padoin eVidal al posto di Isla e Giovinco con Marchisio dietro l’unica puntaLlorente e congela il risultato sull’1-0 che ne vale “un bel passo inavanti verso lo scudetto”(Conte), e grossi grattacapi per il Bolognache si ritrova in piena zona retrocessione in terz’ultima posizioneinsieme al Sassuolo a quota 28 con Livorno (25) e Catania (23) fanalinidi coda ed il Chievo staccato a 40 punti, ma la salvezza per Ballardininon è impossibile: “Non temo niente. Contiamo su questa bellaprestazione per giocarcela fino alla fine”.

Ferruccio Montesarchio

POGBANG! E LA JUVE FA 90POGBA ABBATTE IL MURO DI BALLARDINI E SPEDISCE IL BOLOGNA IN ZONA RETROCESSIONEPaul Pogba. Questa è la sintesi di Juventus-Bologna del primo posticipo della 34esima giornata di Serie A. AlloJuventus Stadium, nel pomeriggio che precede la domenica di pasqua, i bianconeri consumano, nell’aperitivoscudetto, il Bologna per 1-0 con una prestazione non scintillante ma di carattere che ne vale la 17esima vittoriaconsecutiva in casa e 90 punti in classifica a +8 dalla Roma a quattro partite dalla conclusione del campionato.Senza Bonucci (che ha assistito al match dalla curva) e Lichtsteiner, squalificati, e gli acciaccati Vidal e Tevez, cheConte conta di “riavere a disposizione per giovedì” contro il Benfica nell’andata delle semifinali di EL, l’allenatoreleccese si affida ad Ogbonna, Isla, Marchisio e Giovinco. Ballardini, giunto a Torino per allontanarsi dalla zonaretrocessione, deve fare a meno di Krhin e Kone e allestisce un muro all’interno dello Stadium con Cristaldo unicoriferimento offensivo.

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Sintesi -Nel primo tempo poche occasioni e quindipoca Juve senza Tevez e Vidal in panchina, davantiConte ripropone la coppia Giovinco-Llorente.L’uomo più pericoloso già dal primo tempo è Pogbacon due chiare occasioni da gol sprecate. Il team diConte è sotto tono e va a riposo sullo 0-0.Nel secondo tempo non è una Juve bellissima,all’uscita dagli spogliatoi è una squadra diversa contanta cattiveria e voglia di segnare e vincere. Curci sisalva più volte, ma su Pogba al 64’ nulla da fare. Ilfrancese calcia fortissimo di destro esterno e ilpovero Curci non può che raccogliere la palla dallarete. Questo gol sigla la diciassettesima vittoriaconsecutiva in casa: settimo gol in campionato enono stagionale per l'ex Manchester Utd, masoprattutto permette al team di Conte di mettere lemani sullo scudetto. Il resto è tanto possesso pallafino al fischio finale. La Juventus si gode il +8 sullaRoma, +22 sul Napoli per stagione strepitosa epaurosa arriva a 90 punti. Nel giorno prima diPasqua, lo scudetto è quasi confezionato dentrol’uovo.

Giuseppe D’Ambrosio

LA MARCIA DELLA JUVE FA PAURA… 90 PUNTIJuve 1-0 Bologna: Pogba gol scudetto

Allo Juventus Stadium terzo scudetto consecutivo sempre più vicino, tre puntifondamentali per la Juventus che batte 1-0 il Bologna. Per i bianconeri 17esima vittoriadi fila in casa. Il marcatore è Paul Pogba che ha firmato il successo al 64’. Questa Juve fapaura, la paura nella tombola napoletana fa 90. La capolista sale a 90 punti in classifica.La Juve prova a ripetere il copione delle ultime due gare ossia partenza sprint, con due golsubito e poi gestione della palla serena, ma stasera non funziona.

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I giallorossi guadagnano l'accesso diretto alla prossimaChampions League e mantengono vivo il duello con laJuve dei record grazie all'ottava vittoria consecutiva aidanni di una opaca Fiorentina. I viola, orfani dellacoppia gol Rossi-Gomez, hanno mostrato ancora unavolta i propri limiti i fase offensiva con il solo Cuadrado ainsidiar l'attenta retroguardia ospite. Gara di granpersonalità per i ragazzi di mister Garcia: al 10' magia diTotti che lancia a rete Ljajic: il serbo serve Gervinho chea pochi passi dalla porta, clamorosamente calcia a lato.La Fiorentina prova a mettere in difficoltà la Romagrazie alla sua velocità ma la Roma è brava a coprire ibuchi con la coppia inedita Toloi-Castan. Al 26' Ljajicaccende la miccia, spacca la difesa viola e offre aNainggolan un filtrante al bacio: il belga anticipa Neto inuscita e porta i suoi in vantaggio. La Fiorentina accusa ilcolpo, ma reagisce: Cuadrado si dà un gran da fare, manon trova varchi nella difesa romanista in serata verde-oro (Maicon e Dodò sugli esterni). Al 42’ proteste violasu un presunto mani un area di Totti, su cui l’arbitroMazzoleni decide di non fischiare. Nella ripresaMontella mischia le carte, rilevando l'ectoplasma Matosper Matri, il quale si darà un gran da fare senza però maifarsi vedere sotto porta. Al 72' i viola hanno la miglioroccasione del match: sullo sviluppo da calcio da fermola palla schizza in area e Savic tutto solo spara alto. Ilfinale sarà tutto dei padroni di casa, ma la Roma riusciràancora una volta a tenere la porta inviolata ( 20 volte intutto il campionato, record nei maggiori campionatieuropei assieme al Lille). Grande prova di forza per igiallorossi che non mollano la presa su uno scudettoquasi matematicamente già perso. Cercasi gol in casaviola in vista della finale di Coppa Italia contro in Napoli.

Valerio Castorelli

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Il numero due ormai è il nuovo numero simbolo della cabalainterista. Infatti sono due le vittorie consecutive della bandaMazzarri, due i rigori consecutivi neutralizzati da“Superman” Handanovic e due sono i gol rifilati al Parmanello spareggio europeo. Il Parma tiene comunque bene ilcampo ma la sua onda d’urto naufraga inesorabilmente dopol’errore dagli undici metri dell’ex Cassano e l’espulsionedell’oriundo Paletta. In avvio l’Inter soffre e più volteHandanovic deve dire di no chiudendo con rabbia la suaporta. Lo sloveno si supera soprattutto su un colpo di testadel folletto barese che ai più aveva fatto già gridare al gol. Sulfinire di tempo l’Inter da segnali di risveglio e si fa viva dalleparti di Mirante prima con Icardi e poi con un diagonale diPalacio. I nerazzurri si guadagnano lentamente il pallino delgioco ma al 43’ ecco il primo episodio chiave dell’Interomatch. Samuel si fa prendere il tempo da Parolo in area e lostende. Rocchi fischia il penalty ma grazia l’argentino, giàammonito ad inizio gara. Si ripropone la sfida Cassano vsHandanovic ma ancora una volta non ce n’è, stravince ancorail portierone nerazzurro smanacciando contro il palo. Inavvio di ripresa Paletta, sotto gli occhi di Prandelli, si becca ilsecondo giallo, facilitando, almeno sulla carta, i propositinerazzurri.

L’Inter e più che cinica infatti immediatamente Rolando trova il guizzogiusto su una punizione di Hernanes. Il gol però addormenta Cambiasso esoci costretti a difendersi dalle folate gialloblu. L’occasione più ghiotta èuna traversa di capitan Lucarelli. D’Ambrosio è un disastro e costringeMazzarri a sostituirlo con l’esperienza di Zanetti, più che fondamentale inuna partita come questa. Non succede più nulla fino al 90esimo quando ilneo entrato Guarin ha giusto il tempo di riconciliarsi con i suoi tifosi, unpotente destro dal limite fulmina Mirante e fissa il risultato sul definitivo0-2. L’Inter ora a quattro gare dal termine può godersi ben 5 punti divantaggio dalle dirette concorrenti per l’Europa Leaugue, un traguardoche perdere equivarrebbe a un suicidio sportivo. Ora c’è il Napoli eMazzarri avrà l’arduo compito di riinventare una difesa falcidiata dasqualifiche ed infortunei (out Rolando, Samuel e Juan Jesus).

Antonio Greco

GUARIN SEGNA E FA PACE CON I TIFOSI

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Allo stadio Ennio Tardini di Parma si è giocata la 34 giornata di serie a Parma-Inter. Adarbitrare l'incontro il fischietto della sezione di Firenze Gianluca Banti.Sfida importante tra le due squadre perché è uno scontro diretto x l'Europa League. Lapartita è molto divertente e con ritmi alti sin dall'inizio. Al 9' è Cassano su azione di calciod'angolo a creare la prima azione da goal, solo un miracoloso Handanovic nega il goal algiocatore di Bari vecchia. Al 14' e ancora Cassano a rendersi pericoloso ma la difesainterista chiude bene. Al 27' si vede l'Inter con Icardi che lasciato completamente solodalla difesa del Parma, sbaglia un colpo di testa mandando la palla alta. Al 29' Palaciotenta la conclusione che non trova impreparato Mirante. Al 43' Samuel entra in ritardo suParolo, per l'arbitro e calcio di rigore. Sul dischetto si presenta il grande ex AntonioCassano, di fronte ha lo specialista nei calci di rigore e si vede perché Handanovic dopoMaxi Lopez ipnotizza anche Cassano e para il calcio di rigore. Al 45' palo di Cambiasso suconclusione dal limite dell'area. Dopo un minuto di recupero il primo tempo finisce 0-0.Il secondo tempo parte subito forte, sulla prima azione Palacio supera Paletta, che lostende da dietro. Per lui è la seconda ammonizione e quindi viene espulso, lasciando ilParma in 10 per tutto il secondo tempo. L'Inter subito ne approfitta e su calcio dipunizione di Hernanes, Rolando di testa conclude in rete, 1-0. Al 51’ palo esterno diHernanes direttamente da calcio di punizione. Al 56’ il Parma sfiora il pareggio conLucarelli, di testa su calcio d’angolo manda la palla sulla traversa. Al 89’ l’Inter chiude igiochi con il «Guaro» Guarin, appena entrato, che su assist di Nagatomo fa 2-0 con ungran tiro da fuori area. Dopo 4 minuti di recupero l’Inter vince la sua seconda partitaconsecutiva. Una vittoria importantissima per la squadra di Mazzarri che può allungarecosi sul Parma inseguitrice.

Dario Vezzo

SERIE A: L’INTER CINICA E FORTUNATA, PARMA BATTUTO 2-0

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E con questa sono 5, cinque vittorie consecutive. Nonostante l’inizio un po’ anonimo, ora stanno arrivando leconferme, il Milan non è poi una brutta squadra. Lo ha dimostrato contro il Livorno, i rossoneri hanno espresso un belgioco ed hanno inflitto agli amaranto un rotondo 3 a 0. Il merito va a Seedorf che ha preso per mano la squadra, e lasta guidando, piano piano, verso l’Europa League, ora a -5 dai cugini Interisti. L’obbiettivo non è impossibile, anzi, ilcalendario offre tra due settimane anche lo scontro diretto tra Milan ed Inter, un derby che quest’anno puòsignificare qualcosa in più dei 3 punti. Per il Livorno la situazione continua a peggiorare, 1 solo punto nelle ultime 6

Salvatore Esposito

partite. Di Carlo conclude così la sua avventura con gliamaranto. Al suo posto il presidente Spinelli richiama Nicola.Ma le brutte notizie non finiscono qua, il Sassuolo vincendocon il Chievo Verona si porta a +3 dal Livorno facendoscivolare i Toscani al penultimo posto.

LA PARTITA

La gara comincia subito con una traversa al 13’ da parte delMilan colpita da Rami, è soltanto un segnale per la porta diBardi, che non crolla sotto i tiri di Kakà e Constant ma che nonpuò fare nulla al 43’ sul colpo di testa di Baloteli. Nel secondotempo poi non c’è storia, il Milan prende il sopravvento edapprima SuperMario inventa per Taarabt, e poi fa tornare algoal Pazzini appena entrato. L’uomo partita se lo contendonoBalotelli e ormai il ‘’solito’’ Taarabt.

L TABELLINO

Milan (4-2-3-1): Abbiati; Abate, Rami, Mexes, Constant;De Jong (66’ Muntari), Montolivo, Robinho (82’ Saponara),Kakà (74’ Pazzini), Taarabt; Balotelli.All.: Seedorf

Livorno (3-5-2): Bardi; Rinaudo, Valentini, Castellini; Piccini,Benassi (82’ Belfodil), Duncan, Greco, Mesbah (57’ Siligardi);Emeghara (73’ Mosquera), Paulinho.All.: Di Carlo

Arbitro: IrratiMarcatori: 43' Balotelli (M), 51' Taarabt (M), 83' Pazzini (M).Ammoniti: De Jong, Abate, Rami (M), Duncan, Rinaudo (L).Espulsi: nessuno.

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Pareggio pirotecnico all’Olimpico di Roma che non va giù a nessuna delle 2 . Risultato che invece ha divertito(e non poco) i tifosi neutrali. Torino pronto ad esultare e l’arbitro con il fischietto in bocca, ma Candrevarovina la festa e al 94° trova il pari. Biancocelesti e granata restano in corsa per l’Europa perché il Parmaperde, ma si fanno superare dal Milan e raggiungere dal Verona. Grande prova di carattere per gli uomini diReja, più rimpianti invece per il Toro per non essere riuscito a gestire il vantaggio di Immobile a 5 dalla fine.

Spettacolo all’Olimpico. Lazio - Torino 3-3 all’ultimo respiro!

Sintesi – Lazio in campo con un tridente inedito con Keita, Candreva eMauri, con quest’ultimo falso nueve. Ventura deve rinunciare allosqualificato Cerci e si affida a Meggiorini. In mediana Kurtic preferito aGazzi. Prima dell’inizio Meggiorini e Mauri (protagonisti in settimana di unbotta e risposta sul calcioscommesse) rifiutano di stringersi la mano. Il Torospinge sulla destra e al 4° Cavanda, su cross di Darmian, sfiora l’autogol.Cinque minuti dopo è Candreva a farsi ipnotizzare da Padelli. La Lazio iniziaad alzare i ritmi e alla mezz’ora ci pensa Keita: l’attaccante ci prova conun’azione personale ma la sua conclusione è fuori di poco. L’occasione piùclamorosa capita però sui piedi di Bovo quando al 37° colpisce la traversa dacalcio piazzato. Risponde Radu con un gran sinistro dalla distanza ma Padelliè abile nel deviare in angolo. Al 42° la Lazio a trova il vantaggio: Biglia supunizione pesca Novaretti in area e serve Mauri che di testa può batterePadelli da 2 passi. Si chiude così la prima frazione. La ripresa si apre con unToro intraprendente che trova il pari dopo 7 minuti con Kurtic che, lasciatotutto solo, batte Berisha. I biancocelesti non ci stanno e rispondo al 61° conKeita che si trova a tu per tu con Padelli e viene steso. Dal dischetto sipresenta Candreva e con un cucchiaio fa 2-1. Tempo 5 minuti e i granataristabiliscono il pari: El Kaddouri batte l’angolo, la palla arriva a Tachtsidis(appena entrato) e al volo di sinistro realizza. Gli uomini di Ventura inizianoad alzare il pressing, sfruttando al meglio le ripartenze. Proprio da uncontropiede ospite Novaretti al 79° sporca la sua prestazione commettendofallo su Darmian e riceve il secondo giallo che lo costringe a farsianticipatamente la doccia. La Lazio rimane in 10. Immobile ci prova per 2volte, ma in entrambe le occasioni Berisha si oppone con successo. La reteper l’attaccante granata arriva lo stesso all’ 89° con un missile terra-area chesi insacca all’incrocio dei pali e il capocannoniere della serie A firma il 2-3.Sembra finita ma non lo è. L’arbitro concede 5 di recupero e proprio negliultimi secondi Candreva fa 3-3. Il biancoceleste raccoglie una conclusione diFelipe Anderson che praticamente diventa un assist e, aiutato dalla difesagranata che sbaglia il fuorigioco, si ritrova solo davanti a Padelli e con grandefreddezza regala il pareggio ai suoi. Termina così, in un’altalena di emozioni,la gara all’Olimpico.

Vincenzo Vitale

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Un grande passo per la salvezzaNella 34esima giornata di Serie A il Cagliari espugna 2-1 il Ferrarisdi Genoa al termine di una partita non bellissima, maemozionante. Al provvisorio vantaggio di De Maio rispondono poiSau e Ibarbo, ribaltando il risultato e regalando ai sardi tre puntiimportantissimi in ottica salvezza.Quarta sconfitta consecutiva invece per i padroni di casa.Gasperini conferma il 3-4-3 e ritrova Sculli, al rientro dopo lasqualifica, in avanti con Gilardino e Konate. Pulga sceglie Erikssona centrocampo, con Ibraimi alle spalle di Ibarbo e Sau. Approccioottimo del Genoa che va subito in vantaggio al 3': Avramov volasul colpo di testa di Antonelli ma non può nulla sul tap-in di DeMaio con un sinistro sotto la traversa. Il Cagliari protesta sul gol eresta praticamente a guardare per la prima mezz'ora, Il Genoacontrolla con tranquillità e riparte bene, complice la catenaAntonelli-Sculli che a sinistra funziona alla grande e per poco nontrova il raddoppio su un'azione di Gilardino. Ma alla mezz’ora ilCagliari inizia a prendere campo e a procurarsi occasioni.Ibarbo viene murato a pochi passi dal gol, ma un paio di minuti, al36', un pasticcio tra Sturaro eDe Maio libera Sau che scavalca Perin con un tocco sotto che valel’1-1 con cui si chiude la prima frazione. Meglio il Genoa che peròpaga il fatto di non aver affondato il colpo quando era invantaggio. Nella ripresa all’inizio paura per Pisano, che develasciare il campo dopo un colpo involontario al volto di Sculli. Poisi gioca, ma la partita non decolla. Ibraimi da lontano ci prova mail pallone esce di poco. Il Genoa prova a inserire forze freschecome Fetfatzidis e De Ceglie.Ma è il Cagliari a trovare il gol nel finale: all' 82'Ibarbo ribadisce inrete con un sinitro a volouna respinta di Perin su Sau,lanciato da un altro svarione difensivodi De Maio, disastroso dopo il gol del vantaggio. Nel finale gliattacchi dei padroni di casa sono sterili e non trovano sbocchi.Ibarbo non finalizza un contropiede e Gilardino segna, ma infuorigioco. Poi più nulla. La gara termina con la vittoria dei sardiper 2-1. Il Cagliari conquista una vittoria che sa di salvezza,salendo a 36 punti, con un vantaggio di +8 sulle terzultimeBologna e Sassuolo e può ormai considerarsi al sicuro. I liguriinvece sono fermi da 4 giornate a quota 39 punti.

Alessandro Fusco

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UN SOGNO SPEZZATOSul sito ufficiale del West Ham si legge la notiziashock: “Dylan è morto con la famiglia a suo fiancodopo aver coraggiosamente combattuto la malattiaper tre anni. Nonostante i trattamenti a cui è statosottoposto, ha sempre colpito compagni e allenatoriper la sua positività e l’ approccio professionale alcalcio e agli allenamenti... mancherà a tutti coloroche lo hanno conosciuto”.E’ l’annuncio che comunica che Dylan Tombides, asoli 20 anni non ce l’ ha fatta.Il calvario inizia in una giornata maledettadell’estate 2011, a seguito di un test antidoping diroutine svolto dopo il match fra la sua Australia e l’Uzbekistan valevole per i mondiali under 17. Ilrisultato finale recita 0-4 ma la notizia più bruttadeve ancora arrivare, all’ allora 17enne DylanTombides viene comunicato che è affetto da untumore ai testicoli. Da allora la battaglia persconfiggere la malattia fatta di chemioterapie, curee tanta ansia per non sapere come sarebbe finita.Nel 2012 la buona notizia, i medici gli danno l’Okper tornare in campo ed effettivamente Dylantorna, con la testa rasata segno della malattia, fra leriserve del West Ham realizzando anche un gol nellavittoria per 5-4 contro il Newcastle. Altre otto gare,tra cui anche l ‘esordio fra i grandi nella gara diCoppa di Lega contro il Wigan, poi a novembre 2012la situazione peggiorava fino al triste annuncio diieri 18 aprile 2013. Verrà ricordato con 1 minuto diraccoglimento durante il derby londinese con ilCrystal Palace per l’ultimo saluto dei suoi tifosi inquello che è stadio il suo stadio, l ‘Upton Park.

Roberto Napolitano

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La permanenza in azzurro da parte del capitano MarekHamsik non è più blindata a doppia mandata , come ci siaspettava . Infatti nonostante il capitano azzurro stiavivendo una delle stagioni peggiori da quando è a Napoli ,non mancano di certo le offerte per lo slovacco.

Ricordano bene i tifosi azzurri che Hamsik nell ‘ estate del2011 è stato vicino al Milan ,trattativa poi sfumata pervolere del capitano .

Ma quest’ estate si preannuncia un estate incandescenteper lo slovacco ,infatti il suo nome è segnato gia suitaccuini del Manchester united , del Chelsea e del Real.Chi Sa se anche questa volta Hamsik riuscirà a rimanerefedele alla sua Napoli o cederà alle lusinghe ed al fascinodei campionati stranieri

MATTIA PALERMO

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Non una passeggiata questa gara uno che vede perla prima volta a Savona sconfitta l’Acquachiara el’ennesima sconfitta derby per la Canottieri seppurciò implichi la vittoria dello storico Posillipo piùaltro in classifica rispetto le compagnepartenopee!

In vasca si sente il peso di una gara importante quella tra le due compagini partenopee ma nelprimo quarto sembra sia la Canottieri, in veste di padrona di casa, a comandarla nonostante unNegri a braccia aperte che ha concesso una sola rete ai giallorossi ad opera di Primorac.La situazione però viene ribaltata decisamente dai rossoverdi nella seconda fazione di gioco e adimostrarlo sono le ben cinque reti messe a punto da Radovic, Klikovac, Mandolini, Iodice e Dolcecontro l’unica rete del “canottierino” Morelli.Nel penultimo quarto la Canottieri prova a reagire accorciando le distanza con Esposito e Baraldima pronti a rispondere e ad allungare di nuovo il vantaggio sono Mandolini e Dolce.È ancora il Posillipo ad andare a rete al fischio dì inizio dell’ultimo tempo a conferma di comepoteva probabilmente chiudersi il match e invece ecco ancora i giovani del Molosiglio ripartireall’attacco cercando di conquistare la vittoria. Tutti gli sforzi però hanno concesso ai giallorossi solodi avvicinarsi al meno due dai rossoverdi che si sono fatti lotta a forza di goal tra Radovic indoppietta, Morelli, Mandolini, Baraldi in doppietta e Velotto.La vittoria così all’ennesimo derby va ancora al Posillipo ma la Canottieri non s’arrende all’idea dipoter portare a casa almeno per una volta la soddisfazione di vincere in casa con chi è altrettantodi casa!

DI NUNZIA CASOLARO

Circolo Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore, Campopiano, Borrelli, Brguljan, Morelli 2, Ronga, Primorac 1, Velotto 1, Baraldi 3, Esposito 1, Vassallo.All. Zizza

DOOA Posillipo: Cappuccio, Dolce 2, Russo, Foglio, Mattiello, Radovic 3, Renzuto Iodice 1, Gallo, Klikovac 1, Bertoli, Mandolini 3, Saccoia, Negri. All. Cufino

Arbitri: Gomez e Pascucci.

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DOOA Posillipo –Circolo Canottieri

NapoliMercoledì 23 Aprile

ore 21:00

Partita assolutamente complicata e altrettanto lo sarà quella di ritorno dove i biancoazzurri dovrannorecuperare questo più cinque che ha concesso la vittoria agli avversari. Già nel primo tempo il tutto sembravadifficile e a dimostrarlo c’è l’unica rete del Savona da parte di Alesiani. Dopo le ulteriori tre reti dei padroni dicasa ad opera di Fiorentini, Mistrangelo e Deserti r dopo dieci minuti di gioco, ecco che nel secondo quartoarriva la prima rete dell’Acquachiara con Mattiello; ma dopo l’espulsione di Sadovyy ecco arrivare altre due retidal Savona di Elez e Colombo che portano così già la squadra a più cinque. All’inizio della terza fazioneaddirittura il Savona si porta a più sei con l’ulteriore rete di Elez che viene si neutralizzata dalla rete di DiCostanzo ma le ancora due reti di Colombo e Alesiani rendono vani gli sforzi di Di Costanzo che di nuovo va arete seguito però subito dopo da Elez. A sette punti di distanza all’ultimo quarto finalmente l’Acquachiara si dauna svegliata e con la doppietta di Luongo e la rete di Draskovic prova ad accorciare le distanze allungatenuovamente da Deserti e Damonte ed è cosi per la terza volta Di Costanzo a provare a riparare al peggioportando a casa una sconfitta con una distanza di cinque reti anziché sei.Sarà sicuramente dura ma gli acquachiarini in casa Scandone proveranno certamente a dar spettacolo per tutti itifosi che saranno li a sostenerli!

Carisa Rari Nantes Savona: Antona, Alesiani 2, Damonte 1, Colombo 2, Bianco L., Agostini, Fiorentini 1, Fulcheris, Bianco G., Elez 3 (1 rig.), Mistrangelo 1, Deserti 2, Napleton. All. Angelini.

Carpisa Yamamay Acquachiara: Lamoglia, Perez, Mattiello 1, Luongo 2, Postiglione, Petkovic, Gambacorta, Ferrone, Saviano, Draskovic 1, Di Costanzo 3, Sadovyy, Gaeta. All. De Crescenzo.

Arbitri: Collantoni e Riccitelli.

Carpisa Yamamay Acquachiara - Carisa SavonaMercoledì 23 Aprile ore 19:00

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E’ iniziata ufficialmente la stagionesulla terra rossa con il torneoMasters 1000 Monte Carlo unodegli appuntamenti più attesidell’anno. Dopo oltre un secoloquesto torneo nato nel 1897 comeuno dei principali eventi delPrincipato di Monaco, hamantenuto sino ad oggi il suoposto tra i più importanti delmondo, secondo per anzianità soloa Wimbledon. Al via tutti i bigquest’anno anche Roger Federer,dopo due anni di assenza haaccettato di partecipare grazie adunna W.C. . le prime giornatehanno rispettato i pronostici i duegiocatori italiani Fognini e seppisono riusciti a centrare i bersagliodegli ottavi superandorispettivamente Sousa e B.Agut,Youzhny e Andujar.

sconfitto e tra i fischi. Nei quartiFederer trema contro Tsonga mapoi si aggiudica il match per 2-6/7-6/6-1

Wawrinka liquida facilmente Raonic.Ma la sorpresa della giornata èl’eliminazione dell’ otto voltecampione del torneo Rafa Nadal adopera del connazionale D.ferrer unrisultato storico per Ferrer che non

L’ altra semi-finale invece ha vsito ilbel gioco e gran colpi solo nel 1° setche ha visto lo svizzeroaggiudicarselo per 7-5. Nel secondoset invece un problemaall’avambraccio, già riscontrato nellasettimana, per Djokovic,, haconsentito a Federer imporsi per 6-2.Dal canto suo Federer ha giocatobene, proiettato soprattutto verso lafinale dove ha incontrato ilconnazionale Wawrinka. Per la primavolta una finale quindi tutta svizzerain una Monte-Carlo colorata dibiancorosso. Ha vinto Stan Wawrinka

non vinco mai con gli svizzeri dirà intono scherzoso il campione diBasilea.

Non accadeva dal 1978cioè dai tempi gloriosidi Panatta e Barazzuttiche curiosamente sitrovarono di fronte neiquarti. Negli ottavi ilmatch clou è statoquello tra Jo.W.Tsonga eil nostro Fognini,quest’ultimoprotagonista di unfinale di partitanervoso, che lo vedelitigare con il padre intribuna ed uscire dal

Djokovic vince dopo aver visto i sorciverdi contro un Garcia Lopezstratosferico, autentica rivelazione deltorneo avendo eliminato Dolgopolove Berdych.

riusciva a battere sulla terra rossaNadal dal 2004.

il suo primo Masters 1000 incarriera. Vince per la 2° volta conRoger Federer su 15 incontri, ancorasulla terra rossa e ancora nello stessotorneo e nello stesso campo ( laprima vittoria risale al 2009).

Non c’è l’ha fatta a ripetersi nell’impresa D.Ferrer che è stato battutoda Wawrimka con il punteggio di 6-1/7-6 in 1 ora e 29 minuti.

Cresciuto all’ombra delcampionissimo diBasilea, StanWawrinka ha saputocon il tempo, crearsiuno spazio. Il suo2014 è cominciato conla vittoria all’Australian Open. Cosadire di Federer? Hagiocato bene il 1° setma poi ha subito untracollo fisicoconfermato da luistesso in conferenzastampa,

MARCO SEBASTIANO ZOTTI

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TUTTO QUELLO CHE NON SAPETE (E CHE FORSE NON VI SIETE MAI CHIESTI) SUL MONDO DELLA RACCHETTAWTA Tour: Corrispondente femminile dell’ATP World Tour. La sua nascita è quasi contemporanea al circuito mondiale maschile (1973, un anno dopo l’ATP), mentre il sistema di classifica entrò in vigore nel 1977.La tennista che vanta più titoli della Storia in singolare è la leggendaria Martina Navratilova, con ben 167 successi.

WTA Tour Championships: Il torneo che chiude la stagione (così come le Finals ATP chiudono la stagione maschile). Divide le migliori 8 giocatrici dell’anno in 2 gironi, con semifinali incrociate.Anche questo torneo non ha sede fissa, ma negli ultimi 3 anni si è disputato ad Istanbul.Ancora una volta è Martina Navratilova la giocatrice più titolata, con 8 trionfi.

WTA Premier: Categoria di tornei introdotta con la riforma (anche maschile) del 2009. Sono gli appuntamenti del Tour più importanti (dopo gli Slam), 20 totali, divisi in 3 categorie: Mandatory, Premier 5 e Premier.

WTA Premier Mandatory: Rappresentano i 5 tornei “obbligatori” (mandatory, appunto) per le giocatrici. Non disputarli, equivarrebbe ad uno zero nel conteggio dei migliori risultati stagionali, valevoli per la classifica mondiale. Sono Indian Wells, Miami, Madrid (unico su terra rossa, gli altri sul cemento) e Pechino.

WTA Premier 5: Come dice il nome, è una mini-categoria che raggruppa gli altri 5 tornei “Premier” della WTA. Hanno un montepremi inferiore ai Mandatory, e non sono obbligatori ai fini della classifica (nel senso che se vengono saltati, nel conteggio si aggiungono i migliori risultati nei tornei inferiori in sostituzione a questi).La categoria comprende Doha, Roma (unico su terra rossa anche in questo caso), Cincinnati, Canada e Tokyo.

WTA Premier: Categoria che comprende i restanti 12 tornei del circuito femminile, con montepremi inferiore ai Premier 5. Ne fanno parte: Brisbane, Sydney, Parigi, Dubai, Charleston, Stoccarda, Bruxelles, Eastbourne, Stanford, San Diego, New Haven e Mosca.

Challengers/Futures: Funzionano in maniera del tutto simile a quelli organizzati in campo maschile (in entrambi i casi sono gestiti dalla Federazione Internazionale, ITF), variando quindi in base a montepremi e punteggio assegnato al vincitore.

Alessandro Testa

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Tutti quanti hanno partecipato a farelegna per un falò. E c'è chi ha deciso difarne una vera e propria categoria didiscipline sportive.Una competizione di LumberjackSports richiede una giuria, che puòessere singolare o collettiva, e seguedelle regole ben precise.Le manifestazioni di Lumbering sicompongono di gare di tipo diverso.Correre sui tronchi galleggianti dimisura sempre inferiore, impiegaretempi record nel tagliare in due unceppo con l'ascia, gare di velocità oresistenza nell'uso delle seghe a duemani, gare di arrampicata sui tronchi. Ela tecnologia offre gare di seghe amotore, in cui i partecipanti devonorestare in equilibrio sul tronco cheaffettano. Quasi tutte le gare hanoversioni maschili, femminili e miste.Il Lumbering è assai diffuso nel norddegli USA ed in Canada, doveperiodicamente si svolgonomanifestazioni oramai diventatetradizionali.

Eleonora Brangi

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Direttore: Cristiana BaroneEditore: Antonella CastaldoCapo Redattore: Luigi LiguoriCoordinatore di Redazione: Stefano Limongelli e Ferruccio MontesarchioEditing Grafica: Francesco Perfetto e Catello CarboneCoordinatore Pagina di Facebook FDS: Karina O. PalombaRedazione: Corso di Giornalismo Sportivo - Università Parthenope di Napoli FDC e FDS by Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008Info line: [email protected] anche su Facebook: FATTO DI SPORT

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