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“Fattori di rischio chimico negli impianti...

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1 “Fattori di rischio chimico negli impianti natatori” Emanuele Ferretti Istituto Superiore di Sanità Reparto Qualità dell’Acqua e Salute
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Page 1: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

1

ldquoFattori di rischio chimico negli impianti natatorirdquo

Emanuele Ferretti

Istituto Superiore di SanitagraveReparto Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di piscina

Provenienti dallrsquoacqua di immissione

bull DBPs

bull Precursori

Provenienti dagli utentibull Urinebull Sporcobull Sudorebull Creme solaricosmetici

residui di sapone

DBPs

bull Trialometani

bull Tricloruro di azoto

bull Acidi aloacetici

bull Clorati

Provenienti da trattamenti

bull DBPs

bull Precursori

Sostanze rilasciate dagli utenti

Prodotti di escrezione dei bagnanti (urina sebo sudore muco) inquinamento da costumi capelli cosmetici In particolare i prodotti di escrezione degli utenti sono responsabili dellrsquoimmissione in acqua di sostanze azotate quali lrsquoammoniaca

contenuto di azoto del sudore 1 gL principalmente sotto forma di ammoniaca urea e aminoacidi

quantitagrave di urine eliminate da ciascun nuotatore egrave in media circa 25-30 mL

Lrsquoammoniaca e altri composti organici azotati (es aminoacidi) reagiscono con lrsquoacido ipocloroso formando monoclorammine diclorammine e triclorammine e sono possibili precursori di sottoprodotti della clorazione come i trialometani

Quantitagrave elevate di ammoniaca servono da nutrienti per la nitrificazione dei batteri contenuti nellacqua che possono indurre un aumento del livello di nitrato in acqua (20 mgL NO3

-)

Ingestione diretta dellrsquoacqua

Inalazione di composti volatili o sotto forma di aerosol

Contatto e assorbimento attraverso cute e mucose

Principali vie di esposizione a

sostanze chimiche presenti in

acqua di piscina

INALAZIONE

direttamente dallrsquoatmosfera sovrastante lrsquoacqua

dipende dallrsquointensitagrave e dalla durata dello sforzo compiuto dal soggetto

esposti anche coloro che si trovano in un impianto natatorio al chiuso senza

svolgere alcuna attivitagrave

negli impianti allrsquoaperto effetto della diluizione nellrsquoaria atmosferica

specie inalate

- composti volatili liberati dalla superficie dellrsquoacqua

- sostanze presenti nellrsquoaerosol generato dove lrsquoacqua egrave sottoposta a grossa

movimentazione (parchi acquatici vasche idromassaggio)

si assume che un adulto respiri asymp 10 m3 di aria durante la permanenza in un

impianto di asymp 8 ore

CONTATTO

cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche

presenti negli impianti natatori

Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato

sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva

In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera

cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo

Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di

contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc

delle sostanze chimiche disciolte

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico

Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza

bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali

Normativa

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003

Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio

Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione

LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili

Punto 5) CONTROLLI

51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL

I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina

Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute

9

REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

REQUISITI CHIMICI

Parametro

Cloro attivo libero

Acqua di immissione

06 divide 18 mgL Cl2

Acqua in vasca

07 divide 15 mgL Cl2

Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2

Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono

04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3

04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3

Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL

Sostanze organiche (analisi al permanganato)

2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento

2 mgL O2oltre lacqua di immiss

Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg

Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)

02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato

Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica

impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato

impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo

impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV

PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato

ad altri agenti ossidanti

Trialometani

Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2

Innalzamento valore minimo di cloro libero

valori inferiori per sostanze organiche

Innalzamento valore Staphylococcus aureus

Nitrati

Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

pH

Solidi grossolani

Solidi sospesi Solidi sospesi

Colore

Flocculanti

Requisiti MICROBIOLOGICI

conta batterica a 22degC

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 2: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di piscina

Provenienti dallrsquoacqua di immissione

bull DBPs

bull Precursori

Provenienti dagli utentibull Urinebull Sporcobull Sudorebull Creme solaricosmetici

residui di sapone

DBPs

bull Trialometani

bull Tricloruro di azoto

bull Acidi aloacetici

bull Clorati

Provenienti da trattamenti

bull DBPs

bull Precursori

Sostanze rilasciate dagli utenti

Prodotti di escrezione dei bagnanti (urina sebo sudore muco) inquinamento da costumi capelli cosmetici In particolare i prodotti di escrezione degli utenti sono responsabili dellrsquoimmissione in acqua di sostanze azotate quali lrsquoammoniaca

contenuto di azoto del sudore 1 gL principalmente sotto forma di ammoniaca urea e aminoacidi

quantitagrave di urine eliminate da ciascun nuotatore egrave in media circa 25-30 mL

Lrsquoammoniaca e altri composti organici azotati (es aminoacidi) reagiscono con lrsquoacido ipocloroso formando monoclorammine diclorammine e triclorammine e sono possibili precursori di sottoprodotti della clorazione come i trialometani

Quantitagrave elevate di ammoniaca servono da nutrienti per la nitrificazione dei batteri contenuti nellacqua che possono indurre un aumento del livello di nitrato in acqua (20 mgL NO3

-)

Ingestione diretta dellrsquoacqua

Inalazione di composti volatili o sotto forma di aerosol

Contatto e assorbimento attraverso cute e mucose

Principali vie di esposizione a

sostanze chimiche presenti in

acqua di piscina

INALAZIONE

direttamente dallrsquoatmosfera sovrastante lrsquoacqua

dipende dallrsquointensitagrave e dalla durata dello sforzo compiuto dal soggetto

esposti anche coloro che si trovano in un impianto natatorio al chiuso senza

svolgere alcuna attivitagrave

negli impianti allrsquoaperto effetto della diluizione nellrsquoaria atmosferica

specie inalate

- composti volatili liberati dalla superficie dellrsquoacqua

- sostanze presenti nellrsquoaerosol generato dove lrsquoacqua egrave sottoposta a grossa

movimentazione (parchi acquatici vasche idromassaggio)

si assume che un adulto respiri asymp 10 m3 di aria durante la permanenza in un

impianto di asymp 8 ore

CONTATTO

cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche

presenti negli impianti natatori

Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato

sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva

In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera

cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo

Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di

contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc

delle sostanze chimiche disciolte

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico

Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza

bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali

Normativa

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003

Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio

Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione

LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili

Punto 5) CONTROLLI

51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL

I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina

Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute

9

REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

REQUISITI CHIMICI

Parametro

Cloro attivo libero

Acqua di immissione

06 divide 18 mgL Cl2

Acqua in vasca

07 divide 15 mgL Cl2

Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2

Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono

04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3

04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3

Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL

Sostanze organiche (analisi al permanganato)

2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento

2 mgL O2oltre lacqua di immiss

Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg

Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)

02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato

Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica

impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato

impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo

impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV

PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato

ad altri agenti ossidanti

Trialometani

Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2

Innalzamento valore minimo di cloro libero

valori inferiori per sostanze organiche

Innalzamento valore Staphylococcus aureus

Nitrati

Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

pH

Solidi grossolani

Solidi sospesi Solidi sospesi

Colore

Flocculanti

Requisiti MICROBIOLOGICI

conta batterica a 22degC

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 3: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Sostanze rilasciate dagli utenti

Prodotti di escrezione dei bagnanti (urina sebo sudore muco) inquinamento da costumi capelli cosmetici In particolare i prodotti di escrezione degli utenti sono responsabili dellrsquoimmissione in acqua di sostanze azotate quali lrsquoammoniaca

contenuto di azoto del sudore 1 gL principalmente sotto forma di ammoniaca urea e aminoacidi

quantitagrave di urine eliminate da ciascun nuotatore egrave in media circa 25-30 mL

Lrsquoammoniaca e altri composti organici azotati (es aminoacidi) reagiscono con lrsquoacido ipocloroso formando monoclorammine diclorammine e triclorammine e sono possibili precursori di sottoprodotti della clorazione come i trialometani

Quantitagrave elevate di ammoniaca servono da nutrienti per la nitrificazione dei batteri contenuti nellacqua che possono indurre un aumento del livello di nitrato in acqua (20 mgL NO3

-)

Ingestione diretta dellrsquoacqua

Inalazione di composti volatili o sotto forma di aerosol

Contatto e assorbimento attraverso cute e mucose

Principali vie di esposizione a

sostanze chimiche presenti in

acqua di piscina

INALAZIONE

direttamente dallrsquoatmosfera sovrastante lrsquoacqua

dipende dallrsquointensitagrave e dalla durata dello sforzo compiuto dal soggetto

esposti anche coloro che si trovano in un impianto natatorio al chiuso senza

svolgere alcuna attivitagrave

negli impianti allrsquoaperto effetto della diluizione nellrsquoaria atmosferica

specie inalate

- composti volatili liberati dalla superficie dellrsquoacqua

- sostanze presenti nellrsquoaerosol generato dove lrsquoacqua egrave sottoposta a grossa

movimentazione (parchi acquatici vasche idromassaggio)

si assume che un adulto respiri asymp 10 m3 di aria durante la permanenza in un

impianto di asymp 8 ore

CONTATTO

cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche

presenti negli impianti natatori

Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato

sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva

In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera

cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo

Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di

contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc

delle sostanze chimiche disciolte

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico

Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza

bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali

Normativa

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003

Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio

Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione

LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili

Punto 5) CONTROLLI

51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL

I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina

Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute

9

REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

REQUISITI CHIMICI

Parametro

Cloro attivo libero

Acqua di immissione

06 divide 18 mgL Cl2

Acqua in vasca

07 divide 15 mgL Cl2

Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2

Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono

04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3

04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3

Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL

Sostanze organiche (analisi al permanganato)

2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento

2 mgL O2oltre lacqua di immiss

Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg

Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)

02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato

Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica

impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato

impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo

impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV

PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato

ad altri agenti ossidanti

Trialometani

Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2

Innalzamento valore minimo di cloro libero

valori inferiori per sostanze organiche

Innalzamento valore Staphylococcus aureus

Nitrati

Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

pH

Solidi grossolani

Solidi sospesi Solidi sospesi

Colore

Flocculanti

Requisiti MICROBIOLOGICI

conta batterica a 22degC

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 4: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Ingestione diretta dellrsquoacqua

Inalazione di composti volatili o sotto forma di aerosol

Contatto e assorbimento attraverso cute e mucose

Principali vie di esposizione a

sostanze chimiche presenti in

acqua di piscina

INALAZIONE

direttamente dallrsquoatmosfera sovrastante lrsquoacqua

dipende dallrsquointensitagrave e dalla durata dello sforzo compiuto dal soggetto

esposti anche coloro che si trovano in un impianto natatorio al chiuso senza

svolgere alcuna attivitagrave

negli impianti allrsquoaperto effetto della diluizione nellrsquoaria atmosferica

specie inalate

- composti volatili liberati dalla superficie dellrsquoacqua

- sostanze presenti nellrsquoaerosol generato dove lrsquoacqua egrave sottoposta a grossa

movimentazione (parchi acquatici vasche idromassaggio)

si assume che un adulto respiri asymp 10 m3 di aria durante la permanenza in un

impianto di asymp 8 ore

CONTATTO

cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche

presenti negli impianti natatori

Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato

sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva

In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera

cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo

Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di

contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc

delle sostanze chimiche disciolte

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico

Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza

bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali

Normativa

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003

Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio

Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione

LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili

Punto 5) CONTROLLI

51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL

I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina

Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute

9

REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

REQUISITI CHIMICI

Parametro

Cloro attivo libero

Acqua di immissione

06 divide 18 mgL Cl2

Acqua in vasca

07 divide 15 mgL Cl2

Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2

Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono

04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3

04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3

Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL

Sostanze organiche (analisi al permanganato)

2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento

2 mgL O2oltre lacqua di immiss

Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg

Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)

02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato

Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica

impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato

impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo

impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV

PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato

ad altri agenti ossidanti

Trialometani

Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2

Innalzamento valore minimo di cloro libero

valori inferiori per sostanze organiche

Innalzamento valore Staphylococcus aureus

Nitrati

Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

pH

Solidi grossolani

Solidi sospesi Solidi sospesi

Colore

Flocculanti

Requisiti MICROBIOLOGICI

conta batterica a 22degC

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 5: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

INALAZIONE

direttamente dallrsquoatmosfera sovrastante lrsquoacqua

dipende dallrsquointensitagrave e dalla durata dello sforzo compiuto dal soggetto

esposti anche coloro che si trovano in un impianto natatorio al chiuso senza

svolgere alcuna attivitagrave

negli impianti allrsquoaperto effetto della diluizione nellrsquoaria atmosferica

specie inalate

- composti volatili liberati dalla superficie dellrsquoacqua

- sostanze presenti nellrsquoaerosol generato dove lrsquoacqua egrave sottoposta a grossa

movimentazione (parchi acquatici vasche idromassaggio)

si assume che un adulto respiri asymp 10 m3 di aria durante la permanenza in un

impianto di asymp 8 ore

CONTATTO

cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche

presenti negli impianti natatori

Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato

sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva

In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera

cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo

Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di

contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc

delle sostanze chimiche disciolte

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico

Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza

bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali

Normativa

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003

Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio

Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione

LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili

Punto 5) CONTROLLI

51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL

I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina

Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute

9

REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

REQUISITI CHIMICI

Parametro

Cloro attivo libero

Acqua di immissione

06 divide 18 mgL Cl2

Acqua in vasca

07 divide 15 mgL Cl2

Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2

Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono

04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3

04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3

Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL

Sostanze organiche (analisi al permanganato)

2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento

2 mgL O2oltre lacqua di immiss

Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg

Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)

02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato

Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica

impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato

impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo

impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV

PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato

ad altri agenti ossidanti

Trialometani

Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2

Innalzamento valore minimo di cloro libero

valori inferiori per sostanze organiche

Innalzamento valore Staphylococcus aureus

Nitrati

Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

pH

Solidi grossolani

Solidi sospesi Solidi sospesi

Colore

Flocculanti

Requisiti MICROBIOLOGICI

conta batterica a 22degC

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 6: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

CONTATTO

cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche

presenti negli impianti natatori

Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato

sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva

In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera

cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo

Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di

contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc

delle sostanze chimiche disciolte

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico

Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza

bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali

Normativa

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003

Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio

Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione

LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili

Punto 5) CONTROLLI

51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL

I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina

Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute

9

REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

REQUISITI CHIMICI

Parametro

Cloro attivo libero

Acqua di immissione

06 divide 18 mgL Cl2

Acqua in vasca

07 divide 15 mgL Cl2

Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2

Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono

04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3

04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3

Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL

Sostanze organiche (analisi al permanganato)

2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento

2 mgL O2oltre lacqua di immiss

Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg

Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)

02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato

Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica

impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato

impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo

impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV

PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato

ad altri agenti ossidanti

Trialometani

Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2

Innalzamento valore minimo di cloro libero

valori inferiori per sostanze organiche

Innalzamento valore Staphylococcus aureus

Nitrati

Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

pH

Solidi grossolani

Solidi sospesi Solidi sospesi

Colore

Flocculanti

Requisiti MICROBIOLOGICI

conta batterica a 22degC

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 7: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico

Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza

bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali

Normativa

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003

Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio

Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione

LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili

Punto 5) CONTROLLI

51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL

I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina

Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute

9

REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

REQUISITI CHIMICI

Parametro

Cloro attivo libero

Acqua di immissione

06 divide 18 mgL Cl2

Acqua in vasca

07 divide 15 mgL Cl2

Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2

Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono

04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3

04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3

Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL

Sostanze organiche (analisi al permanganato)

2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento

2 mgL O2oltre lacqua di immiss

Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg

Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)

02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato

Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica

impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato

impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo

impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV

PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato

ad altri agenti ossidanti

Trialometani

Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2

Innalzamento valore minimo di cloro libero

valori inferiori per sostanze organiche

Innalzamento valore Staphylococcus aureus

Nitrati

Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

pH

Solidi grossolani

Solidi sospesi Solidi sospesi

Colore

Flocculanti

Requisiti MICROBIOLOGICI

conta batterica a 22degC

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 8: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003

Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio

Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione

LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili

Punto 5) CONTROLLI

51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL

I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina

Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute

9

REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

REQUISITI CHIMICI

Parametro

Cloro attivo libero

Acqua di immissione

06 divide 18 mgL Cl2

Acqua in vasca

07 divide 15 mgL Cl2

Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2

Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono

04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3

04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3

Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL

Sostanze organiche (analisi al permanganato)

2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento

2 mgL O2oltre lacqua di immiss

Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg

Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)

02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato

Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica

impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato

impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo

impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV

PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato

ad altri agenti ossidanti

Trialometani

Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2

Innalzamento valore minimo di cloro libero

valori inferiori per sostanze organiche

Innalzamento valore Staphylococcus aureus

Nitrati

Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

pH

Solidi grossolani

Solidi sospesi Solidi sospesi

Colore

Flocculanti

Requisiti MICROBIOLOGICI

conta batterica a 22degC

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 9: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

REQUISITI CHIMICI

Parametro

Cloro attivo libero

Acqua di immissione

06 divide 18 mgL Cl2

Acqua in vasca

07 divide 15 mgL Cl2

Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2

Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono

04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3

04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3

Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL

Sostanze organiche (analisi al permanganato)

2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento

2 mgL O2oltre lacqua di immiss

Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg

Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)

02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato

Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica

impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato

impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo

impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV

PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato

ad altri agenti ossidanti

Trialometani

Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2

Innalzamento valore minimo di cloro libero

valori inferiori per sostanze organiche

Innalzamento valore Staphylococcus aureus

Nitrati

Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

pH

Solidi grossolani

Solidi sospesi Solidi sospesi

Colore

Flocculanti

Requisiti MICROBIOLOGICI

conta batterica a 22degC

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 10: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica

impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato

impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo

impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV

PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato

ad altri agenti ossidanti

Trialometani

Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2

Innalzamento valore minimo di cloro libero

valori inferiori per sostanze organiche

Innalzamento valore Staphylococcus aureus

Nitrati

Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016

Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA

pH

Solidi grossolani

Solidi sospesi Solidi sospesi

Colore

Flocculanti

Requisiti MICROBIOLOGICI

conta batterica a 22degC

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 11: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Flocculanti

- solfato di alluminio (solido)

- solfato di alluminio (soluzione)

- cloruro ferrico

- clorosolfato ferrico

- polidrossicloruro di alluminio

- polidrossiclorosolfato di alluminio

- alluminato di sodio (solido)

- alluminato di sodio (soluzione)

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 12: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Correttori di pH

- acido cloridrico

- acido solforico

- sodio idrossido

- sodio bisolfato

- sodio bicarbonato

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 13: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Sostanze antialghe

bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro

bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)

bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)

Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente

autorizzato dal Ministero della salute

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 14: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze

Disinfettanti

- ozono

- cloro liquido

- ipoclorito di sodio

- ipoclorito di calcio

- dicloroisocianurato sodico anidro

- dicloroisocianurato sodico biidrato

- acido tricloroisocianurico

Sostanze da utilizzare per il

trattamento dellrsquoacqua

(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 15: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

OZONO

Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio

inefficace nelle linee morte degli impianti

(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)

Efficace contro batteri virus funghi ecc

Possibili effetti sulla salute

(studi in corso)

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 16: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Cloro la teoria

I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante

Cl2 + H2O HCl + HOCl

Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante

(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)

Biocide

Enzymes

Structural

proteins

Nucleic

acid

Cell wall

Inactivation

(cidal effect)Inhibi

tion

Cytoplasmic

membrane

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 17: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Cloro forme ioniche

pH (HOCl) (OCl-)

70 78 22

75 50 50

80 21 79

90 1 99

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 18: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

La cloro richiesta Cloro Libero (CL)

Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta

Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)

Cloro Combinato (CC)

Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)

Cloroammine (inorganiche)

NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O

NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O

NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O

Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti

Possono causare forte odore irritazione agli occhi

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 19: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute

Problemi di irritazione per contatto con le mucose

congiuntivale e faringea

Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)

Problemi di asma nei nuotatori

Insorgenza di asma in soggetti professionalmente

esposti (istruttori)

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 20: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Sodio ipoclorito - Proprietagrave

NaOCl + H2O HOCl + NaOH

In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo

Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile

Instabile perde efficacia alla luce

pH basico

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 21: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante

dispensatore di ipoclorito

Non forma precipitati o sedimenti

Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata

Economico

Svantaggi

breve ldquoshelf liferdquo

incremento del pH

rapida dissipazione del cloro residuo

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 22: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Calcio ipoclorito - Proprietagrave

Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2

Secco colore bianco granulare o tavolette

Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile

Impiego

predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 23: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Calcio ipoclorito

Vantaggi

Irrilevante decomposizione in deposito

Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione

Svantaggi

crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni

aumento del pH

rapida dissoluzione del cloro residuo

pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 24: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Composti di cloro stabilizzato proprietagrave

Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo

Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)

- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)

- acido tricloroisocianurico (dischi)

Incrementa il tempo di conservazione

del residuo di cloro libero

Utili nelle piscine allrsquoaperto per

ridurre la degradazione prematura

del cloro a causa dei raggi solari

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 25: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Cloro stabilizzato il rischio chimico

Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico

La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)

Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro

Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare

Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 26: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Vantaggi del sistema

Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico

acqua pura e trasparente

eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti

acqua non irritante per occhi mucose e pelle

eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido

impianto di facile manutenzione

Svantaggi del sistema

La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica

Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 27: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Disinfezione cloro + raggi UV

Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro

Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e

lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le

triclorammine che compongono il cloro combinato

bull 245 nanometri per le monocloroammine

bull 297 nanometri per le dicloroammine

bull 340 nanometri per le tricloroammine

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 28: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 29: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Vantaggi del sistema

Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione

Svantaggi del sistema

Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti

Disinfezione cloro + raggi UV

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 30: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Rischio associato ai disinfettanti

I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso

La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio

Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle

Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 31: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Rischio associato ai disinfettanti

Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati

Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico

Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato

I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 32: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)

cloroformio (IARC gruppo2B)

bull acidi aloacetici

bull aloacetonitrili

bull alochetoni

bull tricloroacetaldeide

bull cianogeno cloruro

bull clorato

bull clorammine

Ozono

bromato

(KBr IARC gruppo2B)

aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)

chetoni

chetoacidi

acidi carbossilici

bromoformio

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 33: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla

formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i

seguenti Trialometani

Cloroformio

Bromoformio

Dibromoclorometano

Diclorobromometano

Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze

possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)

Trialometani

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 34: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina

gL

Sessioni di campionamento

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 35: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

0

100

200

300

400

500

600

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr

Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale

gm3

Sessioni di campionamento

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 36: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Trialometani nellrsquoaria ambientale

I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a

livello trialometani nellrsquoacqua

temperatura

cloro libero

cloro combinato

n di nuotatori in vasca

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 37: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con

cloroformio nellrsquoacqua

cloroformio nellrsquoaria ambientale

ndeg nuotatori nella vasca

tempo trascorso a nuotare

tipo di nuoto

I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con

cloroformio nellrsquoaria ambientale

intensitagrave della attivitagrave fisica

tipo di nuoto

Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 38: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE

Acidi aloacetici (HAAs)

Gli HAAs sono DBPs non volatili

Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili

ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico

precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre

non si sono trovati acidi bromo acetici

concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 39: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Disinfezione cloro + raggi UV

Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water

Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands

Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)

- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment

- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of

several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination

- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs

- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 40: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce

con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati

Manasfi et al Int J Hyg

Environm Health (2016)

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 41: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Tossicitagrave dei DBPbromurati

Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)

Slides T Grummt (2017)

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 42: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri

Sono principalmente lipofili e possono accumularsi

I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini

Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale

Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini

Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave

La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario

Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati

Esistono studi solo su un numero limitato di composti

Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento

Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)

Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

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41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 43: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Ritardanti di fiamma organofosforici

Possono essere contaminati delle acque delle piscine

Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di

poliuretano

Possono accumularsi nellrsquouomo

Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o

interferenti endocrini

Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL

Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra

Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero

essere una fonte

Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro

Teo et al Sci Total Environm (2016)

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 44: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione

Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe

Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi

I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte

I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea

Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 45: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Conclusioni fattori rischio chimico 12

La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile

il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del

rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave

natatoria sono superiori al rischio stesso

Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione

(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)

Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e

pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare

- maggior controllo delligiene personale del bagnante

- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata

- maggiore ricambio di acqua

- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 46: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso

In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci

Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)

Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante

Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina

Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine

Conclusioni fattori rischio chimico 22

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 47: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Fattori di rischio fisico

Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 48: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido

bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 49: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati

bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)

bull 4 Traumi (T)

bull 9 Regole comportamentali (R)

bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)

bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi

0

5

10

15

20

25

A LS T R IDR A+LS+T

Adulti e bambini

bambini

Adulti

47

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 50: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave

bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali

bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo

bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi

bullLe informazioni non sono omogenee

Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui

avviene lrsquoincidente

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 51: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)

bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)

bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni

bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 52: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)

Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)

Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno

0

05

1

15

2

25

3

35

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29

Etagrave

N p

er

1000

00

1997

1996

1995

USA Tassi di mortalitagrave per

annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)

(linea guida OMS)

Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini

2006 WISQARSTM

(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

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51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 53: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 54: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)

1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)

Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione

lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private

Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali

Stati Uniti

Canada

Nuova Zelanda

Australia

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 55: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)

Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)

Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)

Infortuni avvenuti in piscina

USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)

Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

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bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 56: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)

USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)

bull1106 incidenti dal 1973 al 1997

bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)

bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m

bull749 assenza di indicatori di profonditagrave

bull874 assenza di cartelli di avviso

bull938 piscina non sorvegliata

bull489 uso di alcol

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

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51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 57: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)

Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave

bullTraumi cranici e cerebrali

bullAbrasioni del volto

bullDislocazioni retiniche

bullFratture degli arti

bullFratture del piede e delle dita

bullAbrasioni

bullEviscerazioni

bullProlassi

(spesso non gravi e non riportati)

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 58: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Intrappolamento del dorso corpo

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 59: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Eviscerazione

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

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16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 60: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Intrappolamento dei capelli

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 61: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Intrappolamento degli arti

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 62: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)

Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)

Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica

bullRilevati 2500 infortunianno

bull1 ogni 10000 frequentatori

bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)

bullIncidente piugrave frequente caduta

bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

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41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 63: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)

MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi

bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza

bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi

bullimplementazione di programmi educativi

bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)

bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)

FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 64: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)

Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)

B Bocca-a-bocca (Breathing)

C Compressioni toraciche (Circulation)

Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008

Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

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41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 65: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali

Utenti

bullCampagne educative

bullRispetto delle norme

bullEvitare lrsquoalcol

bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli

FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol

Proprietari

bullCampagne informative

bullServizio di supervisione

bullIlluminazione adeguata

bullIndicatori di profonditagrave

bullRecinzioni cartelli informativi

bullFacile accesso ai mezzi di soccorso

MISURE DI PREVENZIONE

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402

16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108

31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79

41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 66: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Fattori di rischio e prevenzioneTraumi

bullCriteri progettuali

bullInformativa ai bagnanti

bullLimitare il numero di bagnanti

bullServizio di supervisione

bullRispetto di norme comportamentali

FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca

MISURE DI PREVENZIONE

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

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51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 67: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Italia

Annegamenti in Italia

Dati di mortalitagrave

Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente

In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)

(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245

Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

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41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 68: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

Metodologia

Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani

Fonti di informazione

(httpwwwgoogleit)

Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti

occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno

Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

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FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13

MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397

AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310

SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03

Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100

of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305

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Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100

117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

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41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42

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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

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201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)

Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

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Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)

Analisi degli eventi

08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total

JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00

FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08

MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19

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MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26

JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161

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SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50

OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11

NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03

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of each

geograph

area on

the overall

484 225 175 1000

North Center South Total

Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

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117 443 440 100

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assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

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201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

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Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

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Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)

Analisi degli eventi

N N death NN

deathN N death N N death

N death

()

Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450

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117 443 440 100

No

assistance

People 1st aid

+ EMS

Life guard 1st

aid + EMSTotal

EMS = Emergency Medical Service

Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

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201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

bullVIGILANZA

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Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

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Grazie

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Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

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Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)

Analisi degli eventi

2008 2009 2010 2011

Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot

le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233

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51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135

Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100

83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32

201620152012 2013 2014

Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

200

400

600

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

Play

Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

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Principali cause riportate per anno (20082016)

Analisi degli eventi

00

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2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Baby left alone

Illness

Downfall

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Unknown

2015 2016

Molte di queste morti sono evitabili

Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

bullServizio di assistenza ai bagnanti

bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

bullControllare che le norme siano rispettate

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Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)

bullImplementazione di programmi di educazione

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bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)

bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso

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Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2

1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy

2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy

Grazie

Ringraziamenti

ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

Istituto Superiore di Sanitagrave

emanueleferrettiissit

Page 75: “Fattori di rischio chimico negli impianti natatoriold.iss.it/binary/mvaw/cont/11._Ferretti_1_piscine_rischi_chimici... · Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di

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ENRICO Veschetti

Stefania De Angelis

Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave

Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute

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