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ldquoFattori di rischio chimico negli impianti natatorirdquo
Emanuele Ferretti
Istituto Superiore di SanitagraveReparto Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di piscina
Provenienti dallrsquoacqua di immissione
bull DBPs
bull Precursori
Provenienti dagli utentibull Urinebull Sporcobull Sudorebull Creme solaricosmetici
residui di sapone
DBPs
bull Trialometani
bull Tricloruro di azoto
bull Acidi aloacetici
bull Clorati
Provenienti da trattamenti
bull DBPs
bull Precursori
Sostanze rilasciate dagli utenti
Prodotti di escrezione dei bagnanti (urina sebo sudore muco) inquinamento da costumi capelli cosmetici In particolare i prodotti di escrezione degli utenti sono responsabili dellrsquoimmissione in acqua di sostanze azotate quali lrsquoammoniaca
contenuto di azoto del sudore 1 gL principalmente sotto forma di ammoniaca urea e aminoacidi
quantitagrave di urine eliminate da ciascun nuotatore egrave in media circa 25-30 mL
Lrsquoammoniaca e altri composti organici azotati (es aminoacidi) reagiscono con lrsquoacido ipocloroso formando monoclorammine diclorammine e triclorammine e sono possibili precursori di sottoprodotti della clorazione come i trialometani
Quantitagrave elevate di ammoniaca servono da nutrienti per la nitrificazione dei batteri contenuti nellacqua che possono indurre un aumento del livello di nitrato in acqua (20 mgL NO3
-)
Ingestione diretta dellrsquoacqua
Inalazione di composti volatili o sotto forma di aerosol
Contatto e assorbimento attraverso cute e mucose
Principali vie di esposizione a
sostanze chimiche presenti in
acqua di piscina
INALAZIONE
direttamente dallrsquoatmosfera sovrastante lrsquoacqua
dipende dallrsquointensitagrave e dalla durata dello sforzo compiuto dal soggetto
esposti anche coloro che si trovano in un impianto natatorio al chiuso senza
svolgere alcuna attivitagrave
negli impianti allrsquoaperto effetto della diluizione nellrsquoaria atmosferica
specie inalate
- composti volatili liberati dalla superficie dellrsquoacqua
- sostanze presenti nellrsquoaerosol generato dove lrsquoacqua egrave sottoposta a grossa
movimentazione (parchi acquatici vasche idromassaggio)
si assume che un adulto respiri asymp 10 m3 di aria durante la permanenza in un
impianto di asymp 8 ore
CONTATTO
cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche
presenti negli impianti natatori
Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato
sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva
In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera
cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo
Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di
contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc
delle sostanze chimiche disciolte
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico
Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza
bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali
Normativa
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003
Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio
Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione
LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili
Punto 5) CONTROLLI
51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL
I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina
Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute
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REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
REQUISITI CHIMICI
Parametro
Cloro attivo libero
Acqua di immissione
06 divide 18 mgL Cl2
Acqua in vasca
07 divide 15 mgL Cl2
Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2
Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono
04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3
04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3
Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL
Sostanze organiche (analisi al permanganato)
2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento
2 mgL O2oltre lacqua di immiss
Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg
Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)
02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato
Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica
impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato
impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo
impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV
PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato
ad altri agenti ossidanti
Trialometani
Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2
Innalzamento valore minimo di cloro libero
valori inferiori per sostanze organiche
Innalzamento valore Staphylococcus aureus
Nitrati
Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
pH
Solidi grossolani
Solidi sospesi Solidi sospesi
Colore
Flocculanti
Requisiti MICROBIOLOGICI
conta batterica a 22degC
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Inquinanti chimici potenzialmente presenti in acqua di piscina
Provenienti dallrsquoacqua di immissione
bull DBPs
bull Precursori
Provenienti dagli utentibull Urinebull Sporcobull Sudorebull Creme solaricosmetici
residui di sapone
DBPs
bull Trialometani
bull Tricloruro di azoto
bull Acidi aloacetici
bull Clorati
Provenienti da trattamenti
bull DBPs
bull Precursori
Sostanze rilasciate dagli utenti
Prodotti di escrezione dei bagnanti (urina sebo sudore muco) inquinamento da costumi capelli cosmetici In particolare i prodotti di escrezione degli utenti sono responsabili dellrsquoimmissione in acqua di sostanze azotate quali lrsquoammoniaca
contenuto di azoto del sudore 1 gL principalmente sotto forma di ammoniaca urea e aminoacidi
quantitagrave di urine eliminate da ciascun nuotatore egrave in media circa 25-30 mL
Lrsquoammoniaca e altri composti organici azotati (es aminoacidi) reagiscono con lrsquoacido ipocloroso formando monoclorammine diclorammine e triclorammine e sono possibili precursori di sottoprodotti della clorazione come i trialometani
Quantitagrave elevate di ammoniaca servono da nutrienti per la nitrificazione dei batteri contenuti nellacqua che possono indurre un aumento del livello di nitrato in acqua (20 mgL NO3
-)
Ingestione diretta dellrsquoacqua
Inalazione di composti volatili o sotto forma di aerosol
Contatto e assorbimento attraverso cute e mucose
Principali vie di esposizione a
sostanze chimiche presenti in
acqua di piscina
INALAZIONE
direttamente dallrsquoatmosfera sovrastante lrsquoacqua
dipende dallrsquointensitagrave e dalla durata dello sforzo compiuto dal soggetto
esposti anche coloro che si trovano in un impianto natatorio al chiuso senza
svolgere alcuna attivitagrave
negli impianti allrsquoaperto effetto della diluizione nellrsquoaria atmosferica
specie inalate
- composti volatili liberati dalla superficie dellrsquoacqua
- sostanze presenti nellrsquoaerosol generato dove lrsquoacqua egrave sottoposta a grossa
movimentazione (parchi acquatici vasche idromassaggio)
si assume che un adulto respiri asymp 10 m3 di aria durante la permanenza in un
impianto di asymp 8 ore
CONTATTO
cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche
presenti negli impianti natatori
Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato
sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva
In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera
cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo
Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di
contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc
delle sostanze chimiche disciolte
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico
Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza
bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali
Normativa
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003
Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio
Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione
LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili
Punto 5) CONTROLLI
51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL
I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina
Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute
9
REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
REQUISITI CHIMICI
Parametro
Cloro attivo libero
Acqua di immissione
06 divide 18 mgL Cl2
Acqua in vasca
07 divide 15 mgL Cl2
Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2
Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono
04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3
04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3
Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL
Sostanze organiche (analisi al permanganato)
2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento
2 mgL O2oltre lacqua di immiss
Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg
Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)
02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato
Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica
impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato
impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo
impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV
PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato
ad altri agenti ossidanti
Trialometani
Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2
Innalzamento valore minimo di cloro libero
valori inferiori per sostanze organiche
Innalzamento valore Staphylococcus aureus
Nitrati
Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
pH
Solidi grossolani
Solidi sospesi Solidi sospesi
Colore
Flocculanti
Requisiti MICROBIOLOGICI
conta batterica a 22degC
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Sostanze rilasciate dagli utenti
Prodotti di escrezione dei bagnanti (urina sebo sudore muco) inquinamento da costumi capelli cosmetici In particolare i prodotti di escrezione degli utenti sono responsabili dellrsquoimmissione in acqua di sostanze azotate quali lrsquoammoniaca
contenuto di azoto del sudore 1 gL principalmente sotto forma di ammoniaca urea e aminoacidi
quantitagrave di urine eliminate da ciascun nuotatore egrave in media circa 25-30 mL
Lrsquoammoniaca e altri composti organici azotati (es aminoacidi) reagiscono con lrsquoacido ipocloroso formando monoclorammine diclorammine e triclorammine e sono possibili precursori di sottoprodotti della clorazione come i trialometani
Quantitagrave elevate di ammoniaca servono da nutrienti per la nitrificazione dei batteri contenuti nellacqua che possono indurre un aumento del livello di nitrato in acqua (20 mgL NO3
-)
Ingestione diretta dellrsquoacqua
Inalazione di composti volatili o sotto forma di aerosol
Contatto e assorbimento attraverso cute e mucose
Principali vie di esposizione a
sostanze chimiche presenti in
acqua di piscina
INALAZIONE
direttamente dallrsquoatmosfera sovrastante lrsquoacqua
dipende dallrsquointensitagrave e dalla durata dello sforzo compiuto dal soggetto
esposti anche coloro che si trovano in un impianto natatorio al chiuso senza
svolgere alcuna attivitagrave
negli impianti allrsquoaperto effetto della diluizione nellrsquoaria atmosferica
specie inalate
- composti volatili liberati dalla superficie dellrsquoacqua
- sostanze presenti nellrsquoaerosol generato dove lrsquoacqua egrave sottoposta a grossa
movimentazione (parchi acquatici vasche idromassaggio)
si assume che un adulto respiri asymp 10 m3 di aria durante la permanenza in un
impianto di asymp 8 ore
CONTATTO
cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche
presenti negli impianti natatori
Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato
sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva
In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera
cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo
Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di
contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc
delle sostanze chimiche disciolte
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico
Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza
bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali
Normativa
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003
Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio
Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione
LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili
Punto 5) CONTROLLI
51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL
I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina
Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute
9
REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
REQUISITI CHIMICI
Parametro
Cloro attivo libero
Acqua di immissione
06 divide 18 mgL Cl2
Acqua in vasca
07 divide 15 mgL Cl2
Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2
Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono
04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3
04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3
Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL
Sostanze organiche (analisi al permanganato)
2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento
2 mgL O2oltre lacqua di immiss
Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg
Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)
02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato
Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica
impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato
impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo
impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV
PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato
ad altri agenti ossidanti
Trialometani
Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2
Innalzamento valore minimo di cloro libero
valori inferiori per sostanze organiche
Innalzamento valore Staphylococcus aureus
Nitrati
Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
pH
Solidi grossolani
Solidi sospesi Solidi sospesi
Colore
Flocculanti
Requisiti MICROBIOLOGICI
conta batterica a 22degC
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Ingestione diretta dellrsquoacqua
Inalazione di composti volatili o sotto forma di aerosol
Contatto e assorbimento attraverso cute e mucose
Principali vie di esposizione a
sostanze chimiche presenti in
acqua di piscina
INALAZIONE
direttamente dallrsquoatmosfera sovrastante lrsquoacqua
dipende dallrsquointensitagrave e dalla durata dello sforzo compiuto dal soggetto
esposti anche coloro che si trovano in un impianto natatorio al chiuso senza
svolgere alcuna attivitagrave
negli impianti allrsquoaperto effetto della diluizione nellrsquoaria atmosferica
specie inalate
- composti volatili liberati dalla superficie dellrsquoacqua
- sostanze presenti nellrsquoaerosol generato dove lrsquoacqua egrave sottoposta a grossa
movimentazione (parchi acquatici vasche idromassaggio)
si assume che un adulto respiri asymp 10 m3 di aria durante la permanenza in un
impianto di asymp 8 ore
CONTATTO
cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche
presenti negli impianti natatori
Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato
sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva
In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera
cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo
Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di
contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc
delle sostanze chimiche disciolte
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico
Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza
bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali
Normativa
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003
Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio
Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione
LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili
Punto 5) CONTROLLI
51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL
I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina
Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute
9
REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
REQUISITI CHIMICI
Parametro
Cloro attivo libero
Acqua di immissione
06 divide 18 mgL Cl2
Acqua in vasca
07 divide 15 mgL Cl2
Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2
Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono
04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3
04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3
Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL
Sostanze organiche (analisi al permanganato)
2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento
2 mgL O2oltre lacqua di immiss
Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg
Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)
02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato
Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica
impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato
impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo
impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV
PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato
ad altri agenti ossidanti
Trialometani
Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2
Innalzamento valore minimo di cloro libero
valori inferiori per sostanze organiche
Innalzamento valore Staphylococcus aureus
Nitrati
Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
pH
Solidi grossolani
Solidi sospesi Solidi sospesi
Colore
Flocculanti
Requisiti MICROBIOLOGICI
conta batterica a 22degC
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
INALAZIONE
direttamente dallrsquoatmosfera sovrastante lrsquoacqua
dipende dallrsquointensitagrave e dalla durata dello sforzo compiuto dal soggetto
esposti anche coloro che si trovano in un impianto natatorio al chiuso senza
svolgere alcuna attivitagrave
negli impianti allrsquoaperto effetto della diluizione nellrsquoaria atmosferica
specie inalate
- composti volatili liberati dalla superficie dellrsquoacqua
- sostanze presenti nellrsquoaerosol generato dove lrsquoacqua egrave sottoposta a grossa
movimentazione (parchi acquatici vasche idromassaggio)
si assume che un adulto respiri asymp 10 m3 di aria durante la permanenza in un
impianto di asymp 8 ore
CONTATTO
cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche
presenti negli impianti natatori
Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato
sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva
In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera
cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo
Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di
contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc
delle sostanze chimiche disciolte
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico
Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza
bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali
Normativa
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003
Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio
Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione
LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili
Punto 5) CONTROLLI
51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL
I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina
Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute
9
REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
REQUISITI CHIMICI
Parametro
Cloro attivo libero
Acqua di immissione
06 divide 18 mgL Cl2
Acqua in vasca
07 divide 15 mgL Cl2
Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2
Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono
04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3
04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3
Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL
Sostanze organiche (analisi al permanganato)
2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento
2 mgL O2oltre lacqua di immiss
Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg
Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)
02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato
Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica
impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato
impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo
impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV
PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato
ad altri agenti ossidanti
Trialometani
Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2
Innalzamento valore minimo di cloro libero
valori inferiori per sostanze organiche
Innalzamento valore Staphylococcus aureus
Nitrati
Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
pH
Solidi grossolani
Solidi sospesi Solidi sospesi
Colore
Flocculanti
Requisiti MICROBIOLOGICI
conta batterica a 22degC
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
CONTATTO
cute e mucose possono essere esposte alle sostanze chimiche
presenti negli impianti natatori
Alcune sostanze possono avere un effetto diretto immediato
sulle mucose respiratorie e sulla congiuntiva
In molti casi tali sostanze possono attraversare la barriera
cutanea ed essere assorbite dallrsquoorganismo
Lrsquoentitagrave di tale assorbimento puograve dipendere dal tempo di
contatto con lrsquoacqua dalla sua temperatura dal tipo e conc
delle sostanze chimiche disciolte
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico
Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza
bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali
Normativa
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003
Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio
Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione
LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili
Punto 5) CONTROLLI
51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL
I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina
Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute
9
REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
REQUISITI CHIMICI
Parametro
Cloro attivo libero
Acqua di immissione
06 divide 18 mgL Cl2
Acqua in vasca
07 divide 15 mgL Cl2
Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2
Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono
04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3
04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3
Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL
Sostanze organiche (analisi al permanganato)
2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento
2 mgL O2oltre lacqua di immiss
Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg
Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)
02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato
Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica
impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato
impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo
impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV
PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato
ad altri agenti ossidanti
Trialometani
Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2
Innalzamento valore minimo di cloro libero
valori inferiori per sostanze organiche
Innalzamento valore Staphylococcus aureus
Nitrati
Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
pH
Solidi grossolani
Solidi sospesi Solidi sospesi
Colore
Flocculanti
Requisiti MICROBIOLOGICI
conta batterica a 22degC
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003Tra il Ministro della salute le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio Piscine di proprietagrave pubblica o privata destinate ad utenza pubblica- Piscine pubbliche- Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico
Dove viene sottolineata lrsquoimportanza della vigilanza
bullDISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINEIn attuazione dellrsquoAccordo 22 giugno 2004Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali
Normativa
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003
Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio
Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione
LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili
Punto 5) CONTROLLI
51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL
I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina
Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute
9
REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
REQUISITI CHIMICI
Parametro
Cloro attivo libero
Acqua di immissione
06 divide 18 mgL Cl2
Acqua in vasca
07 divide 15 mgL Cl2
Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2
Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono
04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3
04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3
Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL
Sostanze organiche (analisi al permanganato)
2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento
2 mgL O2oltre lacqua di immiss
Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg
Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)
02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato
Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica
impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato
impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo
impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV
PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato
ad altri agenti ossidanti
Trialometani
Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2
Innalzamento valore minimo di cloro libero
valori inferiori per sostanze organiche
Innalzamento valore Staphylococcus aureus
Nitrati
Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
pH
Solidi grossolani
Solidi sospesi Solidi sospesi
Colore
Flocculanti
Requisiti MICROBIOLOGICI
conta batterica a 22degC
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003
Requisiti previsti per gli impianti ad uso natatorio
Chimici Microbiologici Termoigrometrici Illuminotecnici Ventilazione
LrsquoAllegato 1 e la relativa Tabella A dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 rappresentano livelli essenziali fissati dal Ministero della Salute e non modificabili
Punto 5) CONTROLLI
51 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in -controlli interni ndash di competenza del responsabile della gestione della piscina - controlli esterni - di competenza dellrsquoASL
I controlli interni sono funzionali e finalizzati a una corretta e puntuale gestione igienico-sanitaria della piscina
Il prelievo dei campioni le determinazioni eseguite sul posto e le analisi di laboratorio ai fini della verifica dei requisiti igienico-sanitari e ambientali indicati nellrsquoallegato 1 dellrsquoAccordo del 16 gennaio 2003 devono essere eseguiti con metodi riconosciuti dal Ministero della Salute
9
REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
REQUISITI CHIMICI
Parametro
Cloro attivo libero
Acqua di immissione
06 divide 18 mgL Cl2
Acqua in vasca
07 divide 15 mgL Cl2
Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2
Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono
04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3
04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3
Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL
Sostanze organiche (analisi al permanganato)
2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento
2 mgL O2oltre lacqua di immiss
Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg
Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)
02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato
Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica
impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato
impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo
impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV
PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato
ad altri agenti ossidanti
Trialometani
Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2
Innalzamento valore minimo di cloro libero
valori inferiori per sostanze organiche
Innalzamento valore Staphylococcus aureus
Nitrati
Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
pH
Solidi grossolani
Solidi sospesi Solidi sospesi
Colore
Flocculanti
Requisiti MICROBIOLOGICI
conta batterica a 22degC
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
REQUISITI CHIMICI DELLACQUA DI IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA (Tabella A ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
REQUISITI CHIMICI
Parametro
Cloro attivo libero
Acqua di immissione
06 divide 18 mgL Cl2
Acqua in vasca
07 divide 15 mgL Cl2
Cloro attivo combinato 02 mgL Cl2 04 mgL Cl2
Impiego combinatoOzono CloroCloro attivo liberoCloro attivo combinatoOzono
04 divide 16 mgL Cl2 005 mgL Cl2 001 mgL O3
04 divide 10 mgL Cl2 02 mgL Cl2 001 mgL O3
Acido isocianurico 75 mgL 75 mgL
Sostanze organiche (analisi al permanganato)
2 mgL O2 oltre lacquadi approvvigionamento
2 mgL O2oltre lacqua di immiss
Nitrati Valore dellacqua potabile 20 mgL NO3 oltrelacqua di aprovvigg
Flocculanti 02 mgL Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato)
02 mgL Al o Fe rispetto al flocculanteutilizzato
Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica
impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato
impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo
impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV
PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato
ad altri agenti ossidanti
Trialometani
Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2
Innalzamento valore minimo di cloro libero
valori inferiori per sostanze organiche
Innalzamento valore Staphylococcus aureus
Nitrati
Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
pH
Solidi grossolani
Solidi sospesi Solidi sospesi
Colore
Flocculanti
Requisiti MICROBIOLOGICI
conta batterica a 22degC
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Nuovi parametri proposti nello Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
Conducibilitagrave elettrica specifica Conducibilitagrave elettrica specifica
impiego di cloro stabilizzato impiego di cloro stabilizzato
impiego combinato di Cloro e Bromo impiego combinato di Cloro e Bromo
impiego di Cloro e raggi UV impiego di Cloro e raggi UV
PH relativamente allrsquoimpiego di cloro combinato
ad altri agenti ossidanti
Trialometani
Modifiche proposte con lo Schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
valori minori per la Torbiditagrave in Si O2 valori inferiori per la Torbiditagrave in Si O2
Innalzamento valore minimo di cloro libero
valori inferiori per sostanze organiche
Innalzamento valore Staphylococcus aureus
Nitrati
Parametri Eliminati dallo schema di Accordo 2016
Acqua di IMMISSIONE Acqua in VASCA
pH
Solidi grossolani
Solidi sospesi Solidi sospesi
Colore
Flocculanti
Requisiti MICROBIOLOGICI
conta batterica a 22degC
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Sostanze da utilizzare per il trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Flocculanti
- solfato di alluminio (solido)
- solfato di alluminio (soluzione)
- cloruro ferrico
- clorosolfato ferrico
- polidrossicloruro di alluminio
- polidrossiclorosolfato di alluminio
- alluminato di sodio (solido)
- alluminato di sodio (soluzione)
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Correttori di pH
- acido cloridrico
- acido solforico
- sodio idrossido
- sodio bisolfato
- sodio bicarbonato
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Sostanze antialghe
bull N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro
bull Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilendicloruro)
bull Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro)
Limpiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente
autorizzato dal Ministero della salute
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Per il trattamento dellacqua in immissione in vasca egrave consentito lusodelle seguenti sostanze
Disinfettanti
- ozono
- cloro liquido
- ipoclorito di sodio
- ipoclorito di calcio
- dicloroisocianurato sodico anidro
- dicloroisocianurato sodico biidrato
- acido tricloroisocianurico
Sostanze da utilizzare per il
trattamento dellrsquoacqua
(Allegato 1 ndash Accordo Stato ndash Regioni del 1612003)
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
OZONO
Impiegato in combinazione con il cloro percheacute ha una efficacia limitata nel tempo e nello spazio
inefficace nelle linee morte degli impianti
(lt 001 mgL O3 acqua in immissione e acqua in vasca)
Efficace contro batteri virus funghi ecc
Possibili effetti sulla salute
(studi in corso)
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Cloro la teoria
I residui della clorazione sono la chiave dellrsquoazione disinfettante
Cl2 + H2O HCl + HOCl
Acido ipocloroso (HOCl) egrave un energico disinfettante
(penetra nelle cellule inattivando gli enzimi necessari al metabolismo cellulare)
Biocide
Enzymes
Structural
proteins
Nucleic
acid
Cell wall
Inactivation
(cidal effect)Inhibi
tion
Cytoplasmic
membrane
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Cloro forme ioniche
pH (HOCl) (OCl-)
70 78 22
75 50 50
80 21 79
90 1 99
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
La cloro richiesta Cloro Libero (CL)
Presenza di cloro attivo libero (dopo i processi ossidativi) rarr la cloro richiesta egrave soddisfatta
Deve essere sempre presente il residuo di cloro libero (CL)(06 divide 18 mgL Cl2 acqua in immissione 07 divide 15 mgL Cl2 acqua in vasca)
Cloro Combinato (CC)
Si forma quando il cloro libero si combina con altre sostanze come lrsquoammoniaca (introdotta dallrsquourina degli utenti)
Cloroammine (inorganiche)
NH3 + HOCl harr NH2Cl + H2O
NH2Cl + HOCl harr NHCl2 + H2O
NHCl2 + HOCl harr NCl3 + H2O
Sono piugrave stabili del cloro libero si comportano come deboli disinfettanti
Possono causare forte odore irritazione agli occhi
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Cloroammine nellrsquoacqua e nellrsquoaria rischi per la salute
Problemi di irritazione per contatto con le mucose
congiuntivale e faringea
Sintomi respiratori acuti (vie aeree superiori)
Problemi di asma nei nuotatori
Insorgenza di asma in soggetti professionalmente
esposti (istruttori)
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Sodio ipoclorito - Proprietagrave
NaOCl + H2O HOCl + NaOH
In soluzione liquida egrave di colore leggermente giallo
Contiene il 12-15 di cloro libero disponibile
Instabile perde efficacia alla luce
pH basico
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Sodio ipoclorito Puograve essere introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante
dispensatore di ipoclorito
Non forma precipitati o sedimenti
Egrave diluibile fino alla concentrazione desiderata
Economico
Svantaggi
breve ldquoshelf liferdquo
incremento del pH
rapida dissipazione del cloro residuo
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Calcio ipoclorito - Proprietagrave
Ca(OCl)2 + H2O 2HOCl +Ca(OH)2
Secco colore bianco granulare o tavolette
Contiene il 65-70 di cloro libero disponibile
Impiego
predisciolto e quindi introdotto nellacqua di immissione in vasca mediante dispensatore di ipoclorito
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Calcio ipoclorito
Vantaggi
Irrilevante decomposizione in deposito
Ottimo per ldquobreakpointrdquo superclorazione
Svantaggi
crea torbiditagrave incrostazioni ostruzioni
aumento del pH
rapida dissoluzione del cloro residuo
pericoloso quando impropriamente maneggiato o miscelato
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Composti di cloro stabilizzato proprietagrave
Contengono contemporaneamente sia il cloro ldquodisinfettanterdquo che la sostanza ldquostabilizzanterdquo
Tre composti sono previsti in allegato I- dicloroisocianurato sodico anidro (granulare)
- dicloroisocianurato sodico biidrato (granulare)
- acido tricloroisocianurico (dischi)
Incrementa il tempo di conservazione
del residuo di cloro libero
Utili nelle piscine allrsquoaperto per
ridurre la degradazione prematura
del cloro a causa dei raggi solari
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Cloro stabilizzato il rischio chimico
Un uso massiccio di cloro stabilizzato porta ad un accumulo di acidoisocianurico
La concentrazione di acido isocianurico in acqua di immissione e in acqua divasca deve essere le 75 mgL (allegato I) (Livello ottimale compreso tra 30-50 mgL)
Livelli superiori a 50 mgL fanno diminuire il potere disinfettante del Cloro
Concentrazioni lt 30 mgL di acido isocianurico permettono la degradazione del Cloro da parte della luce solare
Per ridurre il livello di acido isocianurico occorre effettuare ricambio parzialedellrsquoacqua in vasca
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Vantaggi del sistema
Cloro prodotto direttamente attraverso un processo chimico-fisico
acqua pura e trasparente
eliminazione o riduzione del consumo di prodotti chimici quali anti-alghe flocculanti
acqua non irritante per occhi mucose e pelle
eliminazione delle operazioni di stoccaggio e manipolazione di sostanze pericolose quali cloro e acido
impianto di facile manutenzione
Svantaggi del sistema
La produzione di ipoclorito di sodio non ersquo rapidissima impiegabile con maggior successo per piscine piccole (100 m3 acqua) e senza eccessivi incrementi di carica batterica
Ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Disinfezione cloro + raggi UV
Lrsquoimpianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro
Gli impianti UV a media pressione hanno lampade con emissione policromatica e
lunghezze drsquoonda adatte a eliminare le monoclorammine le diclorammine e le
triclorammine che compongono il cloro combinato
bull 245 nanometri per le monocloroammine
bull 297 nanometri per le dicloroammine
bull 340 nanometri per le tricloroammine
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Possibile schema di impianto natatorio con disinfezione combinata UV - cloro
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Vantaggi del sistema
Abbattimento delle cloroammine disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dallrsquoinvestimento con la tecnologia UV a media pressione
Svantaggi del sistema
Formazione di diversi sottoprodotti di disinfezione molti ancora in corso di identificazione e i cui effetti sulla salute sono solo in parte noti
Disinfezione cloro + raggi UV
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Rischio associato ai disinfettanti
I disinfettanti non dovrebbero essere immessi direttamente in vasca quando la piscina egrave in uso
La presenza di piccole quantitagrave di ozono nellrsquoaria puograve influirenegativamente sullo stato di salute di nuotatori con pregressiproblemi allrsquoapparato respiratorio
Elevate concentrazioni di cloropossono causare irritazione agli occhi ealla pelle
Episodi di dermatiti sono stati associatiad esposizione con elevate concentrazioni di cloro e ipocloritoin piscina
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Rischio associato ai disinfettanti
Sodio ipoclorito e calcio ipoclorito sono pericolosi quandoimpropriamente maneggiati o miscelati
Il sodio ipoclorito non deve mai essere miscelato con acidiper evitare la formazione di cloro gas tossico
Calcio ipoclorito in polvere effetti dannosi sui polmoni se respirato
I composti ldquocloroisocianuratirdquo devono essereimmagazzinati separatamente dagli acidi per evitare la formazione di cloro gas tossico
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Sottoprodotti della disinfezione Cloroipocloritobull trialometani (THMs)
cloroformio (IARC gruppo2B)
bull acidi aloacetici
bull aloacetonitrili
bull alochetoni
bull tricloroacetaldeide
bull cianogeno cloruro
bull clorato
bull clorammine
Ozono
bromato
(KBr IARC gruppo2B)
aldeidi (formaldeide IARC gruppo 2A)
chetoni
chetoacidi
acidi carbossilici
bromoformio
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
I trattamenti di clorazione a valori elevati (al break-point) portano alla
formazione di alcuni Disinfection By-Products (DBPs) in particolare i
seguenti Trialometani
Cloroformio
Bromoformio
Dibromoclorometano
Diclorobromometano
Cloroformio e diclorobromometano sono classificate come sostanze
possibili cancerogene per lrsquouomo (2B per la IARC)
Trialometani
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Livelli di trialometani nellrsquoacqua di piscina
gL
Sessioni di campionamento
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
0
100
200
300
400
500
600
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CHCl3 CHCl2Br CHClBr2 CHBr
Livelli di trialometani nellrsquoaria ambientale
gm3
Sessioni di campionamento
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
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0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
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00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Trialometani nellrsquoaria ambientale
I valori di trialometani nellrsquoaria sono correlati a
livello trialometani nellrsquoacqua
temperatura
cloro libero
cloro combinato
n di nuotatori in vasca
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
I valori di cloroformio nel plasma sono correlati con
cloroformio nellrsquoacqua
cloroformio nellrsquoaria ambientale
ndeg nuotatori nella vasca
tempo trascorso a nuotare
tipo di nuoto
I valori di cloroformio nellrsquoaria alveolare sono correlati con
cloroformio nellrsquoaria ambientale
intensitagrave della attivitagrave fisica
tipo di nuoto
Trialometani nel plasma e nellrsquoaria alveolare
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
ALTRI SOTTOPRODOTTI DELLA DISINFEZIONE
Acidi aloacetici (HAAs)
Gli HAAs sono DBPs non volatili
Uno studio condotto in acque di piscina ha fornito risultati variabili
ritrovati costantemente acidi mono- di- e tricloroacetico
precedentemente assenti nelle acque di alimentazione mentre
non si sono trovati acidi bromo acetici
concentrazioni totali comprese tra 109 e 346 microgL
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Disinfezione cloro + raggi UV
Secondary formation of disinfection by-products by UV treatment of swimming pool water
Presented at the 6th International Conference Swimming Pool amp Spa 17 ndash20 March 2015 Amsterdam The Netherlands
Sci Total Environ 2015 1 July (Spiliotopoulou A et al)
- Changes in concentration of seven out of eleven investigated volatile DBPs were observed in experiments using medium pressure UV treatment
- Post-UV chlorine consumption increased dose-dependently with UV treatment dose- A clear absence of trihalomethane formation by UV and UV with chlorine was observed- Results indicate that post-UV chlorination clearly induced secondary formation of
several DBPs However the formation of total trihalomethanes was no greater than what could be replicated by performing the DBP formation assay with higher chlorine concentrations to simulate extended chlorination
- Post-UV chlorination of water from a swimming pool that continuously uses UV treatment to control combined chlorine could not induce secondary formation for most DBPs
- The bromine fraction of halogens in formed trihalomethanes increased with UV dose This indicates that UV removes bromine atoms from larger molecules that participate in trihalomethane production during post-UV chlorination
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
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15
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25
3
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0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
DBP bromurati Quando le piscine di acqua di mare sono clorate il cloro reagisce
con il bromuro e lrsquoipobromito formando i DBP bromurati
Manasfi et al Int J Hyg
Environm Health (2016)
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Tossicitagrave dei DBPbromurati
Data DeMarini et al and Kogevinas et al (2010)
Slides T Grummt (2017)
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Prodotti per la cura personale (PCP) - Protezione solare UV-Filtri
Sono principalmente lipofili e possono accumularsi
I livelli maggiori di protezione solare sono stati trovati nelle piscine dei bambini
Alcuni si ripartiscono nello strato superficiale
Alcune protezioni solari sono potenziali interferenti endocrini
Alcune sostanze presentano caratteristiche di estrogenicitagrave e androgenicitagrave
La fotodegradazione puograve produrre composti piugrave tossici del composto primario
Esistono studi limitati sui filtri UV e sui potenziale effetti tossici dei disinfettati
Esistono studi solo su un numero limitato di composti
Si possono minimizzare i rischi con speciali tecnologie di trattamento
Teo et al Environm Intern(2015) Zwiener et al Environm Sci Technol (2007) Santos et al Water Res(2012)
Ekowati et al Environm Sci Pol Res (2016)
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Ritardanti di fiamma organofosforici
Possono essere contaminati delle acque delle piscine
Sono usati in diversi materiali plastici come le schiume di
poliuretano
Possono accumularsi nellrsquouomo
Alcuni composti sono considerati potenziali cancerogeni o
interferenti endocrini
Concentrazioni nelle piscine australiane 5 ndash 1180 ngL
Concentrazioni piugrave elevate nelle piscine allaperto e allombra
Secondo gli esperimenti di lisciviazione i costumi potrebbero
essere una fonte
Lrsquoeffetto di una miscela con altri composti non egrave chiaro
Teo et al Sci Total Environm (2016)
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Rischio associato aisottoprodotti della disinfezione
Le clorammine (cloro residuo combinato) causano irritazione alla congiuntiva dellocchio ed effetti negativi sulla mucosa della nasofaringe
Rischio accertato per i bagnini esposti a triclorammine in piscine al chiuso di irritazione agli occhi al naso e alla gola e lievi patologie ai bronchi
I Trialometani presenti nellrsquoacqua e nellrsquoaria ambientale delle piscine sono stati riscontrati nel sangue e nellrsquoaria alveolare di nuotatori e frequentatori di piscine coperte
I nuotatori sia agonisti che amatoriali sono particolarmente esposti ai Trialometani per via orale inalatoria ed anche transcutanea
Nei nuotatori i Trialometani possono essere dosati nellrsquoaria alveolare fino a circa 10 ore dal termine dellrsquoesposizione
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Conclusioni fattori rischio chimico 12
La disinfezione acqua di piscina ersquo comunque indispensabile
il rischio chimico associato ai disinfettanti e loro sottoprodotti egrave minore del
rischio associato ad altri fattori ambientali e i vantaggi sulla salute della attivitagrave
natatoria sono superiori al rischio stesso
Controllo periodico delle concentrazioni dei sottoprodotti della disinfezione
(linee GuidaOMS per livelli di Cl Br ecc)
Le sostanze organiche sono responsabili della formazione dei sottoprodotti e
pertanto gli interventi integrati devono soprattutto riguardare
- maggior controllo delligiene personale del bagnante
- miglioramento dei trattamenti dellacqua ricircolata
- maggiore ricambio di acqua
- miglioramento del microclima (ricambio di aria umiditagrave ecc)
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Educazione-formazione dei natanti ad una maggiore igiene personale prima dellrsquoingresso
In vasca fare la doccia attraversare le aree ldquonetta-piedirdquo non applicare creme e cosmetici usare la cuffia non rilasciare in vasca urina muco feci
Manutenzione accurata del sistema di ventilazione per ottimizzare lrsquoallontanamento dei sottoprodotti volatili della disinfezione (clorammine) (ricambio di aria esterna di almeno 20 m3h per metro quadrato di vasca e un ricambio non inferiore a 4 volumih nelle zone destinate ai frequentatori (spogliatoi servizi igienici pronto soccorso)
Mantenere un rapporto ottimale tra superficie della vasca e numero di frequentatori o natanti presenti adulti 22 m2 bambini 2 m2 specchio drsquoacquanatante
Effettuare frequenti misure ed analisi dei parametri chimici e chimico-fisicidellrsquoacqua di piscina
Il rispetto dei valori dei parametri chimici previsti in allegato I aiuta a diminuireil rischio chimico per gli utenti delle piscine
Conclusioni fattori rischio chimico 22
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Fattori di rischio fisico
Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)
Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi)
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
bull Lrsquoannegamento egrave definito dallrsquoOMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito drsquoimmersione in un liquido
bull Il semi-annegamento egrave definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente allrsquoimmersione in un liquido non porta a morte immediata ma puograve comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Epidemiologia e rischi fisiciSuddivisione dei documenti in base ai temi trattati e allrsquoetagrave dei soggetti analizzati
bull24 Annegamenti e semi-annegamenti (A)bull 5 Lesioni spinali (LS)
bull 4 Traumi (T)
bull 9 Regole comportamentali (R)
bull 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR)
bull 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi
0
5
10
15
20
25
A LS T R IDR A+LS+T
Adulti e bambini
bambini
Adulti
47
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Epidemiologia dei rischi fisiciDifficoltagrave
bullI dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali
bullGli annegamenti includono suicidi annegamenti domestici ambiente lavorativo
bullLe informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi
bullLe informazioni non sono omogenee
Italiabull Sono disponibili dati solo per gli annegamentibull Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui
avviene lrsquoincidente
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (1)
bull 2a causa di morte accidentale per bambini lt15 anni (paesi industrializzati)
bull Incidenza piugrave alta per i bambini lt5 anni
bull Ogni bambino annegato 4 ospedalizzati 14 visitati in Pronto Soccorso
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
15
2
25
3
35
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
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41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e semi-annegamenti (2)
Dal 1995 al 1997 6057 annegamenti (etagrave 0-29 anni)
Il 67 avvenuti in piscine residenziali terme e vasche da bagno
0
05
1
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0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29
Etagrave
N p
er
1000
00
1997
1996
1995
USA Tassi di mortalitagrave per
annegamento per fasce di etagrave(1995-1997)
(linea guida OMS)
Seconda causa dimorte accidentaletra i bambini
2006 WISQARSTM
(Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Data presented during the ldquoWorld Aquatic Health Conference (9-12 October 2012 Norfolk Virginia)rdquo
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Epidemiologia dei rischi fisiciAnnegamenti e quasi-annegamenti (3)
1989 Tasso std di mortalitagrave per annegamento(M 231 F 063 per 100000) (bambini lt14 aa M 186 F 095lt5 aa 75 in piscina)
Bambini lt5 aa 2a causa di morte 42 in piscine private o residenziali Dal 1987 obbligatoria la recinzione
lsquo94-rsquo97 Tasso di annegamento in piscine bambini lt4 aa 5651 5-14 aa 320 Molto diffuse le piscine private
Bambini lt 5 aa 600 mortianno La maggior parte in piscine residenziali
Stati Uniti
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Epidemiologia dei rischi fisiciLesioni spinali (1)
Revisione della letteratura sullrsquoeziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby 1997)
Forte variabilitagrave nel mondo dellrsquoincidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali23 (Sud Africa) ndash 198 (Polonia)
Infortuni avvenuti in piscina
USA 28 (1975-1986) Canada 45 (1979)Australia 28 (1964-1972) Inghilterra 32 (1944-1977)
Soggetti piugrave a rischio maschi (15-29 aa)Luogo piugrave a rischio piscine
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
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JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Epidemiologia dei rischi fisiciCause Lesioni spinali (2)
USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord InjuryStatistical Center - Blanksby 1997)
bull1106 incidenti dal 1973 al 1997
bull308 avvenuti in piscina (di questi 867 in piscine private)
bull572 altezza acqualt12 m 38 altezza acqua 12-24 m
bull749 assenza di indicatori di profonditagrave
bull874 assenza di cartelli di avviso
bull938 piscina non sorvegliata
bull489 uso di alcol
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (1)
Raramente hanno conseguenze letali ma possono essere causa di disabilitagrave
bullTraumi cranici e cerebrali
bullAbrasioni del volto
bullDislocazioni retiniche
bullFratture degli arti
bullFratture del piede e delle dita
bullAbrasioni
bullEviscerazioni
bullProlassi
(spesso non gravi e non riportati)
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Intrappolamento del dorso corpo
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Eviscerazione
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
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41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
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2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Intrappolamento dei capelli
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
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JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
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AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
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600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Intrappolamento degli arti
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
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bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Epidemiologia dei rischi fisiciTraumi (2)
Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003)
Analisi incidenti nelle piscine nel periodo 1998-99Fonte dei dati Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanitagrave Pubblica
bullRilevati 2500 infortunianno
bull1 ogni 10000 frequentatori
bull60 ha riguardato bambini (0-14 anni)
bullIncidente piugrave frequente caduta
bullGravitagrave della lesione varia in funzione dellrsquoetagrave
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
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600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (1)
MISURE DI PREVENZIONEbullpresenza di avvisi informativi
bullvigilanza degli adulti presenza di assistenza
bullinstallazione di recinzioni coperture sistemi di allarme equipaggiamento per il soccorso rimozione dei giochi
bullimplementazione di programmi educativi
bulldivieto di assumere alcol (adolescenti)
bullsupporto di base delle funzioni vitali (BasicLife Support - BLS)
FATTORI DI RISCHIObullEtagrave luogo assunzione di alcol acque profonde non saper nuotare nuotare oltre le proprie capacitagrave nuoto in apnea tuffi cadute inaspettate T gt 40deg facile accesso eccessiva aspirazione bocchette
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
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JUL 3 9 7 10 8 14 5 10 13 79 4 6 6 2 6 4 2 7 6 43 1 2 6 2 3 3 8 3 28 8 17 19 14 14 21 10 25 22 150 397
AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
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People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Fattori di rischio e prevenzioneAnnegamenti e quasi-annegamenti (2)
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)A Apertura delle vie aeree (Airway)
B Bocca-a-bocca (Breathing)
C Compressioni toraciche (Circulation)
Marchant et al ldquo Bystander basic life support an important link in the chain of survival for childrensuffering a drowning or near-drowning episoderdquo MJA 2008
Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
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AUG 4 5 4 8 10 9 3 7 5 55 5 3 5 3 7 2 3 1 29 5 5 4 3 6 7 3 33 14 5 7 18 17 19 11 17 9 117 310
SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
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2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Fattori di rischio e prevenzioneLesioni spinali
Utenti
bullCampagne educative
bullRispetto delle norme
bullEvitare lrsquoalcol
bullNon tuffarsi al buio in modo inusuale se si egrave soli
FATTORI DI RISCHIObullPiscina con acqua bassabullProfonditagrave non conosciutabullTecniche di tuffo non appropriatebullSaltare in acqua da alberi balconi o strutturebullScarsa visibilitagrave sottrsquoacquabullAssunzione di alcol
Proprietari
bullCampagne informative
bullServizio di supervisione
bullIlluminazione adeguata
bullIndicatori di profonditagrave
bullRecinzioni cartelli informativi
bullFacile accesso ai mezzi di soccorso
MISURE DI PREVENZIONE
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
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SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
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Total 14 28 19 26 28 26 17 25 25 183 14 7 11 10 11 11 6 15 11 85 7 2 7 9 5 7 12 17 8 66 35 37 37 45 44 44 35 57 44 378 100
of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
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201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
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600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
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bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Fattori di rischio e prevenzioneTraumi
bullCriteri progettuali
bullInformativa ai bagnanti
bullLimitare il numero di bagnanti
bullServizio di supervisione
bullRispetto di norme comportamentali
FATTORI DI RISCHIObullTuffi o salti in acque bassebullSovraffollamentobullOggetti sottrsquoacquabullScarsa visibilitagravebullSuperfici scivolosebullOggetti su bordo vasca
MISURE DI PREVENZIONE
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
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of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
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41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Italia
Annegamenti in Italia
Dati di mortalitagrave
Sono disponibili dati solo per gli annegamentiNon sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene lrsquoincidente
In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalitagrave per annegamento egrave scesa da circa 1200 a circa 500 (-60) casianno e il tasso di mortalitagrave da 21 a 75 morti per milione di residentianno (-65)
(mare laghi fiumi vasche da bagno etc)
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
MAR 2 1 3 1 1 2 1 1 2 0 3 1 1 0 1 1 0 0 7 19
APR 1 1 1 3 1 1 2 0 0 1 0 1 1 0 2 0 0 5 13
MAY 3 3 1 7 1 2 3 0 1 3 3 1 0 0 0 2 0 10 26
JUN 4 5 4 2 5 2 5 8 7 42 3 1 1 1 2 4 5 1 1 2 2 1 7 7 5 6 2 7 2 8 12 12 61 161
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SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
OCT 1 1 2 1 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 4 11
NOV 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 03
DEC 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 03
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of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
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41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Metodologia
Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani
Fonti di informazione
(httpwwwgoogleit)
Analisi degli eventi annegamenti o semi-annegamenti
occorsi nel 20082016 in Italia per un totale di 378 episodi 40 casianno
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
FEB 1 1 1 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 3 08
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SEP 2 2 1 2 2 1 2 12 1 1 1 2 1 1 1 1 3 4 2 1 4 2 1 3 1 1 19 50
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of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
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201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
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600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Distribuzione degli eventi in base alla data e allrsquoarea geografica (20082016)
Analisi degli eventi
08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Total
JAN 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00
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of each
geograph
area on
the overall
484 225 175 1000
North Center South Total
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
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Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
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201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
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2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Tipo di impianto percentuale di decessi e assistenzaricevuta (20082016)
Analisi degli eventi
N N death NN
deathN N death N N death
N death
()
Domestic 29 29 82 39 2 0 113 309 68 450
Semi public 13 13 71 26 24 7 108 295 46 305
Public 1 1 9 5 135 31 145 396 37 245
Total 43 43 162 70 161 38 366 100 151 100
117 443 440 100
No
assistance
People 1st aid
+ EMS
Life guard 1st
aid + EMSTotal
EMS = Emergency Medical Service
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
Drowning and near-drowning in Italian swimming pools websites as a primary resource for injury surveillance (2008-2016)
Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
1 Section of Inland water hygiene Department of Environment and Health Italian Institute of Health Viale Regina Elena 299 ndash 00161 Rome Italy
2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
Ringraziamenti
ENRICO Veschetti
Stefania De Angelis
Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
Emanuele FerrettiReparto di Qualitagrave dellrsquoAcqua e Salute
Istituto Superiore di Sanitagrave
emanueleferrettiissit
Distribuzione degli eventi in base a sesso ed etagrave(20082016)
Analisi degli eventi
2008 2009 2010 2011
Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot
le4 9 1 10 9 3 12 10 3 13 5 2 7 6 2 8 4 0 4 7 1 8 10 7 17 7 2 9 233
5-15 12 3 15 14 2 16 9 3 12 15 3 18 15 6 21 11 7 18 12 6 18 14 6 20 9 5 14 402
16-30 4 0 4 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 4 6 1 7 2 2 7 0 7 8 3 11 108
31-40 1 0 1 2 0 2 1 1 2 5 2 7 3 0 3 2 1 3 1 3 4 6 0 6 2 0 2 79
41-50 1 1 2 1 0 1 2 1 3 1 0 1 1 1 2 2 1 3 1 1 2 0 2 1 0 1 42
51-80 2 1 3 1 3 4 4 1 5 10 0 10 5 1 6 7 2 9 2 2 3 2 5 3 4 7 135
Total 29 6 35 29 8 37 28 9 37 38 7 45 33 11 44 32 12 44 25 10 35 42 15 57 30 14 44 100
83 17 78 22 76 24 84 16 75 25 73 27 71 29 74 26 68 32
201620152012 2013 2014
Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
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2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
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Marina TorreIstituto Superiore di Sanitagrave
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Principali cause riportate per anno (20082016)
Analisi degli eventi
00
200
400
600
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Baby left alone
Illness
Downfall
Play
Unknown
2015 2016
Molte di queste morti sono evitabili
Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
bullControllare che le norme siano rispettate
bullVIGILANZA
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Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
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Epidemiologia dei rischi fisiciConclusioni e alcune indicazioni (2)
bullImplementazione di programmi di educazione
bullServizio di assistenza ai bagnanti
bullProgettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo bocchette di ripresa griglie recinzioni)
bullRimozione dei giocattoli dopo lrsquouso
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2 Lifesaving Section - Italian Swimming Federation Stadio Olimpico - Curva Nord 00135 Rome Italy
Grazie
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Emanuele Ferretti1 Stefania De Angelis1 and Giuseppe Andreana2
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